Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 1 I Transistori I transistor sono...
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Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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I Transistori• I transistor sono dispositivi con tre terminali
sviluppati dal 1948.
• I tre terminali si chiamano:
Emettitore, Base, Collettore.
(oppure: Source, Gate, Drain. )
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Dispositivi Bipolari e Unipolari
•Definizione: un dispositivo bipolare è quello in cui le correnti sono determinate da tutti e due i tipi di portatori.
(es. transistor BJT = Bipolar Junction Transistor o Transistor Bipolare a Giunzione)
•Un dispositivo unipolare è quello in cui le correnti sono determinate solo da un tipo di portatore di carica.
(es. transistor FET = Field Effect Transistor o Transistor ad Effetto di Campo)
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Schema di transistor BJT n-p-n
Esistono anche i p-n-p con scambio della sequenza dei tre semiconduttori.
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Esempio diimplementazione di transistor n-p-n su wafer di silicio
Lunghezza di Canale(nodo tecnologico)45 nm = 450 diametri atomici
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Transistor p-n-p non polarizzato
Concentrazioni
Campo Elettrico
Livelli Energetici
Schema
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Modo Em-Base Col-Base
•Interdizione Inversa Inversa
•Zona Attiva Diretta Inversa
•Saturazione Diretta Diretta
•Attiva Invertita Inversa Diretta
Modi di funzionamento di un BJT
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Transistor p-n-p in regione attiva
Concentrazioni
Campo Elettrico
Livelli Energetici
Schema
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Regime attivo di un BJT
E
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Il transistor come amplificatore (regione attiva):
vc = – (RC gm) vbe
Il transistor in interdizione:
Correnti molto basse IC 1 nA – 1 A
Il transistor in saturazione:
Per i casi normali si può dimostrare che: VCE 0.2 V si minimizza la caduta di potenziale ai capi del transistor quando il transistor è in saturazione, ossia l’interruttore è chiuso.
Regimi di funzionamento: (2)
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Il transistor come interruttore (1)
Il transistor T di fig. (a) rimpiazza funzionalmente l’interruttore S
di fig. (b). Il comportamento di T è definito dalla vbe.
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Il transistor come diodo
Un transistor può funzionare anche come diodo.
Nella costruzione dei circuiti integrati si costruiscono transistor che poi vengono adattati a diodi, per ottimizzare i processi di produzione solo su di un componente, il transistor appunto.
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Retta di carico (1)La retta dipende soloda entità esterne al diodo.
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Retta di carico (2)Dipende soloda entità esterneal transistor.
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Punto di lavoro (1)
Punto di lavoro = intersezione tra retta di carico e caratteristica del dispositivo, identificata da una ternadi valori VCE, VBE, IC
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Punto di lavoro (2)
VBE
IB
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Punto di lavoro (3)
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Punto di lavoro (4)
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Punto di lavoro (5)
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Limiti di potenza
Grafico dei limitidella potenza di un circuito dove è presente un transistor e possibili rette di carico.
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Limiti di funzionamento dei transistor
I limiti per un transistor n-p-n 2N2222A:
• Corrente massima di collettore (800 mA)• Massima dissipazione di potenza (0.5 W)
• Massima tensione di uscita (breakdown VCE < 40 V)
• Perforazione
• Massima tensione di ingresso ( VBB < VEB decina V)
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Segnali analogici e digitali (1)
Segnale Analogico: la grandezza può assumere qualunque valore all’interno di un intervallo
Segnale Digitale Binario: la grandezza può assumere solo 2 valori.
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Livelli logici (1)
Tensioni
0 logico
1 logico
indeterminato
VL1
VL2
VH1
VH2
Sistema a logicapositiva
Tensioni
VL1
VL2
VH1
VH2
Sistema a logicanegativa
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Livelli logici (2)
Logica positiva Logica negativa
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Segnale Digitale
Importanti: i livelli V1 e V2 e l’intervallo minimo di
scansione temporale del segnale (in questo caso t2 – t1)
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Rumore (1)
Rumore per segnaleanalogico
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Rumore (2)
Un segnale digitale è più immune al rumore di uno analogico perché ammette una banda di variazione entro cui lo stato è univocamente definito.
Mentre il rumore analogico viene trasportato lungotutto il circuito, quello digitale viene filtrato dal primo dispositivo che attraversa.
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Es.: InvertitoreV
V
t
t
Caratteristica di trasferimento: reale ideale
VO
VI
Vth
V+
V+
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Rumore (3)
Margine di rumore per l’1 logico: VOH - VIH
Margine di rumore per lo 0 logico: VIL - VOL
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Famiglie Logiche
I dispositivi di una famiglia hanno le stesse caratteristichefondamentali.
La classificazione per famiglie è:
Famiglie BJT: (TTL,ECL,etc.)Famiglie MOS: (NMOS,CMOS,etc.)Famiglie DTL: (presentano sia diodi che transistor)
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Sistema DL (Diode Logic)
Porta OR implementata inlogica negativa con il sistema DL.
V(1) = 0 VoltsV(0) = 5 Volts
VR = V(0) = 5 Volts
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Porta OR in logica negativaSe tutti gli ingressi sono nello stato 0 (V=5 Volts)
VR – v1 = 0 ; VR – v2 = 0 ; VR – v3 = 0 ;
Tutti i diodi sono polarizzati inversi e non conducono v0 = V(0) = 5 Volts
Se un ingresso v1 = V(1) = 0 Volts il diodo D1 saràpolarizzato direttamente; infatti:
v0 = V(0) – [V(0)-V(1)- V]R/(R+Rs+Rf)
Rf = resistenza diretta del diodo. Se si sceglie R>> Rs–Rf v0 V(1) + V Volts = V(1)
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Porta AND in logica positiva (1)Che succede se prendiamo lo stesso circuito edapplichiamo una logica positiva:
V(1) = 5 VoltsV(0) = 0 Volts
VR = V(1) = 5 Volts
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Porta AND in logica positiva (2)Se tutti gli ingressi sono nello stato 1 (V=5 Volts)
VR – v1 = 0 ; VR – v2 = 0 ; VR – v3 = 0 ;
Tutti i diodi sono polarizzati inversi e non conducono v0 = V(1) = 5 Volts
Se un ingresso v1 = V(0) = 0 Volts il diodo D1 saràpolarizzato direttamente; infatti:
v0 = V(1) – [V(1)-V(0)- V]R/(R+Rs+Rf)
Rf = resistenza diretta del diodo. Se si sceglie R>> Rs–Rf v0 V(0) + V Volts = V(0)
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Porta AND in logica negativa (1)In questo caso costruiamo una porta AND in logica negativa:
V(1) = 0 VoltsV(0) = 5 Volts
VR = V(1) = 0 Volts
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Porta AND in logica negativa (2)Se un solo ingresso v1 è nello stato 0 (V=5 Volts) Il diodo corrispondente è polarizzato direttamente. Infatti:
v0 = V(0) – [V(0)-V(1)- V] Rs/(R+Rs+Rf) – V
Poiché Rs/(R+Rs+Rf) << 1 v0 V(0)
Se tutti gli ingressi sono nello stato 1 (V=0 Volts) per tutti i diodi vale:
v1– V(1) = 0 ; v2– V(1) = 0 ; v3– V(1) = 0 ;
Tutti i diodi sono polarizzati inversamente v0=V(1)