Corso: Diversity Management e Cambiamento Organizzativo ... _5.pdf · Ad esempio la Francia ha...
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Cultural Diversity
Corso: Diversity Management e Cambiamento OrganizzativoUnità: 5
Docente: Marcella Mallen
Cosa dicono i numeri
Riflessioni
Il tema cruciale dei prossimi anni sarà la
questione culturaleperché già siamo una società multiculturale, i nostri figli
studiano gomito a gomito con bimbi e ragazzi non necessariamente nati in Italia.
Il dialogo interculturale rappresenta un elemento fondamentale per mantenere la competitività
dell’impresa in contesti sempre più globalizzati.
Cosa dicono i numeri
Incidenza della popolazione
0,00%
1,00%
2,00%
3,00%
4,00%
5,00%
6,00%
7,00%
8,00%
9,00%
Stranieri nel 1990 Stranieri nel 2006 Stranieri nel 2017
POPOLAZIONE STRANIERA IN ITALIA
Cosa dicono i numeri
Comunità nazionali straniere maggiormente presenti in Italia al 1° gennaio 2017
Valore assoluto Variazione rispetto a 2016
Romania 1.168.552 +1,5%
Albania 448.407 -4%
Marocco 420.651 -4%
Cina 281.972 +3,9%
Ucraina 234.354 +1,5%
Filippine 166.459 +0,3%
India 151.430 +0,6%
Moldova 135.661 -4,6%
Bangladesh 122.428 +3%
Egitto 112.765 +2,6%
Cosa dicono i numeri
Comunità straniere residente nei principali paesi europei al 1° gennaio 2016
Valore assolutoIncidenza sulla popolazione
totale
Austria 1.249.424 14,3%
Irlanda 586.826 12,4%
Belgio 1.327.421 11,7%
Germania 8.651.958 10,5%
Spagna 4.418.158 9,5%
Regno Unito 5.640.674 8,6%
Italia 5.026.153 8,3%
Danimarca 463.088 8,1%
Svezia 773.232 7,8%
Grecia 798.357 7,4%
Cosa dicono i numeri
Riflessioni
Gli stati che prevedono il cosiddetto ius soli (ossia danno la cittadinanza a chi nasce sul suolo del proprio territorio nazionale) tendono ad avere numeri minori rispetto a chi ha leggi sulla cittadinanza più severe.
Ad esempio la Francia haun’incidenza della popolazionestraniera più bassa della nostra(6,6%), visto che molti figli diimmigrati hanno la cittadinanzafrancese e dunque non finisconoin queste statistiche.
Cosa dicono i numeri
Riflessioni
L’Italia e l’Europa sono dunque di fronte a importanti mutamenti nella composizione sociale ed etnica della
propria popolazione.
In venti anni la presenza di persone straniere sul suoloeuropeo è aumentata di cinque o dieci volte. Si tratta diun dato che inevitabilmente ha delle conseguenze, mache è bene anche valutare nella sua portata reale: ingran parte dei paesi europei, Italia compresa, più di 90persone su 100 sono cittadine del paese dove risiedono.
Quadro definitorio
La multiculturalità è un fenomeno frutto dei tempimoderni che diventa realtà quando due o più cultureentrano in contatto.Vuol dire conoscenza, contatto e scambio tra culture,qualsiasi sia il loro tipo o livello di progresso
Il filone di studio del cross cultural management èemerso alla fine degli anni 70 e descrive icomportamenti degli individui all’interno delleorganizzazioni che provengono da culture diverse; faun confronto comparativo delle diversità culturaliesistenti tra organizzazioni di contesti culturalmentediversi.
Quadro definitorio
Modello Hofstede
Il professor Geert Hofstede, olandese, ha messo apunto un modello interpretativo delle diversitàculturali, conosciuto come il Modello a CinqueDimensioni.
Una ricerca statistica condotta in oltre 100 paesi dacui scaturisce un modello interpretativo delle diversitàculturali nazionali riconosciuto come riferimentoirrinunciabile per chiunque tratti temi interculturali.
Quadro definitorio
Modello Hofstede
Dimensione 1: DISTANZA DI POTERE
relativa al modo in cui una cultura vive il rapporto appunto con il potere e con chi lo detiene all’interno di una gerarchia, esplicita o implicita.
Dimensione 2: INDIVIDUALISMO
valore per cui in una cultura i legami sociali sono centrati sul singolo individuo, contrapposto al Collettivismo, dove la determinazione sociale di una persona dipende dalla sua appartenenza a un gruppo e dalle relazioni che possiede.
Quadro definitorio
Modello Hofstede
Dimensione 3: MASCOLINITA’
valore che enfatizza la competitività, il successo e la realizzazione di obiettivi concreti; al polo opposto si colloca la Femminilità che preferisce la collaborazione, l’essere al servizio e di aiuto agli altri e punta alla qualità della vita più che alla quantità di ciò che si può acquisire
Dimensione 4: AVVERSIONE ALL’INCERTEZZA
valore che porta una cultura a privilegiare ciò che possa dare “sicurezza” (ad esempio: norme, regole e procedure) e allontani l’ansia che deriva da ambiguità e incertezze.
Quadro definitorio
Modello Hofstede
Dimensione 5: DINAMISMO CONFUCIANO O ORIENTAMENTO ALUNGO TERMINE
valore che permea le culture orientali, caratterizzato da una visione a lungo termine e da un forte pragmatismo.
Cross Cultural management
Il Cross Cultural management
È un fenomeno in costante crescita, effetto dellaglobalizzazione: sempre più spesso, all’interno dello stessogruppo di lavoro, convivono persone provenienti da paesidiversi, portatrici di culture ed esperienze a volte
diametralmente opposte tra loro.
Sono i team multiculturali, e per la loro gestione è stato coniata un’espressione apposita:
Cross Cultural Management
Cross Cultural management
Team multiculturale è…..
composto da persone con abilità e competenze diverse, che gestiscono le situazioni conflittuali in modi differenti e percorrono strade molto lontane le une dalle altre per la
risoluzione dei problemi.
Come trasformare questa caratteristica in un punto di forza, anziché in uno svantaggio?
Non imponendo la stessa visione, ma facendo in modo che tutti possano vedere le cose con la loro prospettiva.
Cross Cultural management
Team multiculturale
L’ideale sarebbe è adottare una direzione “globale” sulla base dei seguenti principi:
Unire e incrociare, invece di dividere ed escludere. Essere curiosi ed avere la capacità di vedere la realtà da
diverse prospettive, soprattutto quando si tratta di sfide innovative fuori dal comune.
Cross Cultural management
Team multiculturaleIl Cirque du Soleil è unesempio paradigmaticodi questo approccio.
Un’unione sapientementecoordinata di competenzediverse ha permesso dicreare un magnificoprodotto artistico e unbusiness di successo, siaper quanto riguardal’organizzazione che laredditività.
Cross Cultural management
Conclusioni
Un team caratterizzato dalladiversità non può funzionarecorrettamente se le persone che logestiscono non hanno una menteaperta e positiva verso le differenzeculturali.
Il leader deve essere pienamenteconsapevole delle caratteristichespecifiche della propria cultura,confrontandola con le altre in modopositivo.