Corso Di Psicologia Dinamica-I Meccanismi Di Autodifesa

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Corso di Psicologia Dinamica Franco Baldoni Facoltà di Psicologia - Università di Bologna I meccanismi di difesa

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Corso di Psicologia Dinamica

Franco Baldoni

Facoltà di Psicologia - Università di Bologna

I meccanismi di difesa

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I meccanismi di difesa

Sono processi difensivi attivati dall’Io sotto la spinta dell’angoscia

Sono totalmente inconsciPossono svolgere una funzione

normale nei processi di sviluppo e di funzionamento dell’Io

Possono assumere in taluni casi un significato patologico

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Le difese principali

RimozioneRegressioneFormazione

reattivaIsolamentoAnnullamentoIntroiezioneIdentificazioneIdealizzazione

Conversione nell’opposto

Rivolgimento contro se stessi

NegazioneDiniegoProiezioneSpostamentoSublimazione

Isteria

Nevrosi ossessiva

Psicosi

Fobie

Depressione

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La rimozione

Impedisce l’accesso alla coscienza di rappresentazioni pulsionali indesiderate (pensieri, ricordi, emozioni, desideri, fantasie)

L’affetto relativo viene spostato o soppressoCostituisce l’origine del rimossoFallisce quando l’energia impiegata dall’Io

(controcarica) è indebolita (condizioni febbrili o tossiche, sonno, suggestione, libere associazioni) oppure se aumenta l’intensità delle pulsioni (pubertà, frustrazione, seduzione, tentazione)

E’ particolarmente evidente nell’isteria

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La repressione

E’ lo sforzo volontario di non pensare a qualcosa di spiacevole o inopportuno

Il contenuto represso diventa preconscio e non inconscio

Non è un vero e proprio meccanismo di difesa in quanto è conscia

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La conversione

E’ la trasformazione in un sintomo somatico dell’energia psichica distaccata dalle rappresentazioni pulsionali rimosse

Non è una difesa, ma un meccanismo di formazione di un sintomo

E’ particolarmente evidente nell’isteria di conversione

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La fissazione

Quando la libido rimane fortemente legata a oggetti, desideri, fantasie e modalità di soddisfacimento caratteristici di una fase evolutiva

Può essere attuale oppure aprire la via alla regressione

Non è un meccanismo di difesa

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La regressione

E’ il ritorno a modalità di pensiero, di relazione e di comportamento tipiche di fasi evolutive precedenti

Si regredisce a punti di fissazione Può essere temporanea (il pianto di un

adulto, uno scatto d’ira), oppure grave e duratura (catatonia, schizofrenia, demenza)

Si manifesta anche durante l’analisi

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La formazione reattiva

Un impulso o un atteggiamento ambivalente viene mantenuto inconscio e il suo opposto enfatizzato

Permette di dominare un impulso inaccettabile con l’esagerazione della tendenza opposta

E’ particolarmente evidente nel carattere anale e nella nevrosi ossessiva

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L’isolamento

Consente di isolare una fantasia, un pensiero o un’azione dalle emozioni loro connesse (isolamento dell’affetto) o dai contesti significativi in cui sono inseriti (isolamento propriamente detto)

L’esperienza è conscia, mentre l’emozione e il significato rimangono inconsci

E’ particolarmente evidente nei rituali e nelle nevrosi ossessive

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L’isolamento (propriamente detto)

Un pensiero o un’azione sono isolati dal loro contesto in modo tale da interrompere le connessioni con gli altri pensieri e con il resto dell’esistenza

E’ all’origine delle pause nel corso del pensiero, delle formule e dei rituali

E’ particolarmente evidente nella nevrosi ossessiva

Vedi: Inibizione, sintomo e angoscia (1925)

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L’annullamento

Un’azione o un pensiero che ha lo scopo di annullare il danno inconsciamente immaginato come conseguenza delle proprie fantasie e desideri sessuali o aggressivi

E’ una forma di pensiero magico infantileE’ all’origine degli atti di scongiuro, dei

rituali e dei comportamenti compulsiviE’ particolarmente evidente nelle nevrosi

ossessive

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L’introiezione

Un oggetto esterno viene simbolicamente preso dentro di Sé e assimilato come parte di se stessi

La rappresentazione dell’oggetto non è distinta da quella del Sé e l’individuo diventa confuso relativamente alla propria identità

Nel bambino ha un significato evolutivoE’ il meccanismo opposto alla proiezione

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L’incorporazione

Un soggetto, in modo più o meno fantasmatico, fa penetrare e conserva un oggetto all’interno del proprio corpo

Costituisce una meta pulsionale e una modalità di relazione oggettuale tipicamente orale

E’ tesa alla ricerca del piacere, alla distruzione dell’oggetto (componente aggressiva) e alla sua assimilazione

E’ il prototipo somatico prima dell’introiezione, poi dell’identificazione

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L’identificazione

Un soggetto assimila un aspetto di un’altra persona modellandosi su quest’ultima

Non è una semplice imitazione, ma un’appropriazione

Il suo prototipo somatico è l’incorporazioneLa personalità (in particolare il Super-Io) si

costituisce e si differenza sulla base di identificazioni

Freud la descrive nell’isteria (ma è un’altra cosa)

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L’idealizzazione

Le qualità e il valore di un oggetto sono esaltati (e i suoi difetti minimizzati)

L’identificazione con l’oggetto idealizzato contribuisce alla formazione dell’Ideale dell’Io

E’ in relazione con il narcisismo in quanto l’oggetto è trattato come il proprio Io

Il suo valore difensivo è stato sottolineato da M. Klein

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La conversione nell’opposto

La meta della pulsione si trasforma nel suo opposto, passando dall’attività alla passività

La funzione del soggetto viene attribuita fantasmaticamente ad un oggetto esterno con un inversione di ruoli

E’ particolarmente evidente nel masochismo

Vedi: Pulsioni e loro destini (1915)

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Il rivolgimento contro se stessi

Sposta l’oggetto della pulsione dall’esterno all’interno

L’identità dell’oggetto originario e il sentimento correlato rimangono inconsci

E’ particolarmente evidente nella depressione, nell’autolesionismo e nel masochismo

Vedi: Pulsioni e loro destini (1915)

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La negazione (Verneinung )

Quando contenuti rimossi divengono coscienti a condizione di essere negati

E’ una forma di resistenza al materiale emerso con l’analisi

Si manifesta con frasi del tipo: “non ci avevo pensato”, “non vorrei che Lei pensasse che”

E’ un primo passo verso il riconoscimento del rimossoVedi: La negazione (1925)

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Il diniego (Verleugnung)

Rifiuto di riconoscere un fatto spiacevole o indesiderato che si impone nel mondo esterno (si nega la realtà stessa della percezione)

Per alcuni autori riguarda anche gli aspetti di Sé (pensieri, emozioni, desideri, fantasie)

Opera contro l’esame di realtà e può portare al delirio

E’ una difesa primitiva particolarmente evidente nelle psicosi

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La proiezione

Un proprio desiderio o impulso viene attribuito a un’altra persona o a un oggetto del mondo esterno

Opera contro l’esame di realtàE’ all’origine della superstizione, della

gelosia, dei deliri e delle allucinazioniE’ una difesa primitiva

particolarmente evidente nella paranoia e nelle altre psicosi

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Lo spostamento

Sentimenti e fantasie inaccettabili sono spostate su un oggetto sostitutivo

Il legame tra i due oggetti è simbolico e inconscio

E’ una caratteristica di base del processo primario

E’ particolarmente evidente nel transfert e nelle fobie (isteria d’angoscia)

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La sublimazione

E’ la deviazione delle pulsioni verso mete non sessuali e socialmente valorizzate

E’ all’origine delle attività artistiche, intellettuali, culturali e sociali

E’ l’unico meccanismo difensivo non associato a disturbi psicopatologici

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Anna Freud

Negazione in fantasia Negazione mediante parole e atti Inibizione dell’Io (nevrosi) Limitazione dell’Io Identificazione con l’aggressore Rinuncia altruistica Ascetismo Intellettualizzazione Idealismo (Idealizzazione) Identificazione (di tipo primitivo)

Vedi: L’Io e i meccanismi di difesa (1936)

Pubertà

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L’identificazione con l’aggressoreDa aggrediti si diventa aggressoriIl meccanismo di identificazione (o

introiezione) si associa a quello della proiezione (della colpa)

Permette di passare da un ruolo passivo ad uno attivo, controllando il senso di angoscia e di impotenza

Svolge una funzione nel normale sviluppo del Super-Io (intolleranza verso gli altri)

Può divenire patologico (gelosia, paranoia)

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La rinuncia altruistica

I propri desideri pulsionali proibiti vengono proiettati su altre persone nelle quali ci si identifica

La proiezione si associa all’identificazioneLa realizzazione del desiderio diventa

egosintonica perché riguarda un altroNel proprio aspetto altruistico il processo

mantiene un significato egoisticoEs: Cyrano de Bergerac di Edmond

Rostand

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L’ascetismoRinuncia a riconoscere e gratificare i propri

desideri nel tentativo di controllarliE’ generalizzata a tutte le manifestazioni

pulsionali e può estendersi ai bisogni fisici più comuni (mangiare, bere, dormire, proteggere il proprio corpo)

Può essere interrotta da eccessi in cui ci si concede senza limiti ciò che si considerava proibito

E’ particolarmente evidente in alcuni adolescentiPuò essere all’origine di disturbi del carattere e

gravi patologie (anoressia, bulimia, psicosi)

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L’intellettualizzazione

E’ una traduzione intellettuale dei propri desideri, conflitti ed emozioni nel tentativo di controllarli

Un contenuto ha accesso alla coscienza privato della sua componente emozionale (è una forma di isolamento dell’affetto)

Rappresenta l’esagerazione di una funzione normale dell’Io (non è patologica, ma può diventarlo)

E’ un atteggiamento non realistico che alimenta fantasie e sogni ad occhi aperti

E’ frequente negli adolescenti che si abbandonano a speculazioni filosofiche, politiche, etiche o religiose

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La razionalizzazione

Spiegazione accettabile sul piano logico e morale di un comportamento, una reazione emotiva o un sintomo di cui non si vogliono riconoscere le reali motivazioni inconsce

Fa riferimento a ideologie, convinzioni morali e fedi religiose (il Super-Io rinforza le difese dell’Io)

Non è finalizzata alla soddisfazione pulsionale, ma al mascheramento di un conflitto

E’ un concetto introdotto da Ernest Jones