Sala Salieri - Consorzio Tutela Vini Valpolicella · Malus domestica (melo, solamente però se gi...

35
Sala Salieri

Transcript of Sala Salieri - Consorzio Tutela Vini Valpolicella · Malus domestica (melo, solamente però se gi...

Sala Salieri

Alberto Grassi , Simone Maistri, Francesca Eccher, Angela GottardelloUnità Piccoli Frutti, Centro Trasferimento Tecnologico, Fondazione E.MachSede periferica di Vigalzano, Via della Val 2 - Loc.Costa di Casalino, 38057 Pergine Valsugana Fo

to: U

. Sal

vagn

in

Ø D.simulansØ D.secheliaØ D.melanogasterØ D.erectaØ D.yacubaØ D.ficusphilaØ D.biarmipesØ D.suzukiiØ D.subpulchrellaØ D.takahashiiØ D.eugracilisØ D.elegansØ D.rhopaloaØ D.kikkawaiØ D.ananassaeØ D.bipectinataØ D.pseudoobscuraØ D.persimilisØ D.willistoniØ D.virilisØ D.mojavensisØ D.grimshawi

Sub-genereSophophora

Sub-genereDrosophila

GruppoMelanogaster

Sub-gruppo suzukii

Gruppo Hawaiian

Gruppo virilis

Gruppo willistoni

Gruppo obscura

Sub-gruppo ananassae

Sub-gruppo montium

Sub-gruppo elegans

Sub-gruppo eugracilis

Sub-gruppo takahashii

Sub-gruppo melanogaster

Tassonomia

Ø Ordine: DipteraØ Famiglia: DrosophilidaeØ Genere: Drosophila

Drosophila (Sophophora) suzukii(Matsumura, 1931)

Ü Specie nativa del sud-est dell’AsiaÜ I primi ritrovamenti risalgono al 1916 (Giappone - ciliegio)Ü Identificata e descritta solo nel 1931 da S.MatsumuraÜ 1936-1939: osservazioni e studi sulla biologia e comportamento (Kanzawa), che costituiscono tutt’ora la base della conoscenza di questo insettoÜ In Giappone, D.suzukii continua ad essere anche oggi un importante fitofago per piccoli frutti e ciliegio, sebbene le popolazioni siano assai più contenuteÜ L’arrivo e l’insediamento in Europa di D.suzukii sono conseguenza probabilmente del mercato globalizzato e dei cambiamenti climatici

Origine e storia

Origine e storia

Presente (livello nazionale) Presente (livello subnazionale) transitorio

EPPO Reports: Italia (2009), Croazia (2010), Slovenia (2010), Francia e Corsica (2010), Spagna (2010), Germania (2011), Belgio (2011), Svizzera (2011), Olanda (2012), Portogallo (2012), Austria (2012), Regno Unito (2012), Ungheria (2013)

In Italia, il 1° ritrovamento è stato fatto in Toscana nel 2008, successivamente in Trentino nel 2009. Ad oggi, risulta presente anche in Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Valle d’ Aosta, Toscana, Marche, Campania, Sicilia.

Distribuzione

RiconoscimentoÜ Drosophila suzukii è un piccolo moscerino, a prima vista del tutto simile a D.melanogaster (moscerino della frutta o dell’aceto), al cui gruppo appartiene

ÜMentre D.melanogaster e altri attaccano frutta già raccolta sovramatura e marcescente, D.suzukii è invece una delle poche specie di Drosophilidae che infesta frutta sana ancora sulla pianta, durante la maturazione

Ü La FEMMINA adulta è leggermente più grande (circa 3 mm) e più robusta di quella di D.melanogaster, con grandi occhi rossi, corpo color bruno-miele con bande ininterrotte e scure sulla parte dorsale dell’addome, specie nel tratto terminale, poco prima dell’ovopositore

RiconoscimentoÜ Diversamente da altri comuni Drosophilidae, la femmina presenta un ovopositore robusto e sviluppato, con una doppia linea di denti sclerificati, con il quale può incidere la buccia della frutta

Ü La presenza di questo ovopositore consente di riconoscere e distinguere rapidamente D.suzukii dalle femmine di altre specie simili

Drosophila suzukii

Drosophila simulans

RiconoscimentoÜ Il MASCHIO adulto, solitamente più piccolo delle femmine, si distingue dagli altri Drosophilidae per avere una macchia nera nella parte distale di ciascuna ala, la quale compare alcune ore dopo lo sfarfallamento

Ü Gli adulti si nutrono di sostanze zuccherine, che trovano sui frutti sovramaturi o marci caduti a terra. In assenza di frutti, possono comunque cibarsi della linfa delle querce, del nettare di fiori (es. Prunusspp.) e della melata di afidi

RiconoscimentoShearer & Brown unpubl.

Maschio Femmina

ESTATE

INVERNO

Riconoscimento

uovo su mirtillo

uovo su lampone

uovo su ciliegia

Ü L’UOVO ha dimensioni estremamente ridotte (lungh. 0,6 mm circa)

Ü Viene infilato appena sotto l’epidermide del frutto, attraverso un foro realizzato con l’ovopositore seghettato

Ü Dal foro emergono due filamenti bianchi, processi detti spiracoli, che servono all’embrione in formazione per respirare

Ü Una femmina può deporre fino a 350-400 uova, al ritmo di 7-16 al giorno e 1-5/frutto

Ü La femmina predilige frutti maturi, ma può deporre anche durante l’invaiatura

RiconoscimentoÜ Dall’uovo schiude una LARVA, apoda e color bianco crema, lunga circa 3-4 mm nel 3° ed ultimo stadio di sviluppo

Ü Essa si nutre voracemente della polpa del frutto, che strappa con gli uncini boccali, muovendosi sinuosamente nel liquido

Ü Può avere uno sviluppo estremamente veloce (3-5 giorni a 25°C)

bocca

spiracoli respiratori

RiconoscimentoÜ Prima di diventare adulto, la larva matura deve impuparsi

Ü La PUPA misura circa 3 mm, ha colore bruno e porta ad un apice due peduncoli sui quali sono inserite 6-8 piccole spine (spiracoli), a formare una sorta di stella

Ü L’impupamento può avvenire sia internamente, che esternamente al frutto

Riconoscimento

Foto: Maspero e Tardini

IL DANNO

Ü Su mirtillo, l’ovodeposizione può essere individuata alla raccolta dalla presenza di piccoli forellini sulla buccia, dai quali fuoriesce del liquido

Ü L’attività della giovane larva nella polpa sottostante determina inoltre una depressione molle al tatto

Ü Il frutto va incontro ad un rapido e completo disfacimento

Ü Altri Drosofilidi e microrganismi secondari possono insediarsi sul frutto infestato e velocizzare il processo di decomposizione danno su ciliegia

danno e larve su fragola

danno su mirtillo

Uno degli aspetti più preoccupanti di questo insetto è lasua elevata polifagia, ovvero la capacità di attaccarefrutti di molte specie vegetali, sia coltivate….Ü Prunus spp. (ciliegio, albicocco, prugna, pesco,nettarina, susina);Ü Rubus spp. (lampone, mora, ibridi da incrociolampone x mora);Ü Vaccinium corymbosum (mirtillo gigante);Ü Fragaria ananassa (fragola);Ü Actinidia spp. (A.arguta), Diospyros kaki (kaki), Ficuscarica (fico), Vitis vinifera (uva da tavola e da vino),Malus domestica (melo, solamente però se giàdanneggiato)

Specie ospiti

Specie ospiti…che spontaneeÜ Sambucus nigra (Sambuco) Ü Frangula alnus (Alno) Ü Rubus spp. (Rovo selvatico e lampone spontaneo) Ü Vaccinium myrtillus (Mirtillo spontaneo)Ü Fragaria vesca (Fragolina selvatica)Ü Prunus laurocerasus (Lauro) ÜMorus nigra (Gelso)Ü Viburnum dilatatum (Viburno), Cornuscontroversa (Corniolo), Lonicera spp. (Caprifoglio)

Sambucus nigra Frangula alnus

Vaccinium myrtillus

Prunus laurocerasus

Rubus spp.

Viburnum dilatatumCornus controversa Lonicera spp.

Morus nigra

Ciclo vitale

14°C

14-15 gg 14 gg28-29 gg

26°C

6-7 gg 4 gg10-11 gg

ü Tempi di sviluppo in condizioni di laboratorio (temperatura costante, fotoperiodo 16:8, ospite ciliegia)

Biologia e comportamentoØ Sverna come adulto (in prevalenza femmine) in svariati ripari, sia nell’ambiente (lettiera di

foglie secche, pietre e anfratti, muretti a secco, ecc.), che nelle abitazioni (cantine, fabbricati, serre, ecc.), soprattutto nei climi più freddi

Ø La mortalità è elevata durante l’inverno: il 75% di femmine e maschi muore ad una temperatura costante rispettivamente di -1,8 e -0,7 °C per 24 h. Determinante per la sopravvivenza sembra essere anche l’umidità

Ø Le femmine svernanti possono vivere in media più di 200 giorni (massimo 301 gg) e deporre in totale 260 uova alla ripresa dell’attività

Ø Durante l’inverno, se le temp.massime sono almeno tra 5 e 10 °C, gli adulti possono attivarsi ed effettuare dei brevi voli allo scopo di nutrirsi, idratarsi e mantenersi vitali, proteggere gli ovari

Ø L’attività degli adulti inizia in modo permanente in primavera (inizi aprile), quando la temperatura media supera i 10°C per almeno una settimana: in mancanza di frutti suscettibili, sembra possano nutrirsi su fiori (soprattutto specie del gen.Prunus)

Ø Le uova vengono deposte da aprile a novembre, preferibilmente in frutti maturi: le larve che si sviluppano in frutti acidi, spesso non riescono a completare lo sviluppo

Biologia e comportamentoØ Le temperature ottimali per lo sviluppo di D.suzukii sono attorno ai 22-24°C. Temperature

soglia di sviluppo < a 10°C e > a 30°C: al di sopra di 30°C, i maschi diventano sterili. Ad una temperatura costante di circa 33°C per 24 h, la mortalità raggiunge valori del 75% per entrambi i sessi

Ø Gli adulti sono inoltre estremamente sensibili alla bassa umidità, mentre a parità di temperatura, valori di U.R superiori al 60% inducono nelle femmine una > fecondità e sopravvivenza

Ø Per questo motivo, ambienti o fasi della stagione caratterizzati da clima caldo e secco, limitano fortemente le possibilità di sviluppo di D.suzukii

Ø Gli adulti da maggio ad agosto sopravvivono per 21-66 giorni circa: la femmina ha un periodo di ovodeposizione di 10-59 giorni, durante il quale può deporre 7-16 uova/giorno, per una media di 384 uova durante la sua esistenza

Ø L’ovodeposizione cessa in autunno, quando la temp.media scende al di sotto di 5,5°C e gli adulti si preparano allo svernamento: quelli neo-sfarfallati, non maturano sessualmente ed entrano in diapausa riproduttiva invernale. Quelli sessualmente maturi e fecondati, riescono a bloccare l’oogenesi, per riavviarla in primavera (probabilmente dopo una abbondante nutrizione), quando riprenderanno la loro attività

Fattori di controllo naturale

Un ectoparassitoide generalista indigeno, in grado di parassitizzare le pupe di D.suzukii, è stato rinvenuto in Trentino nel 2012: si tratta di Pachycrepoideus vindemiae (Rondani) (Hymenoptera: Pteromalidae).

Orius (adulti e ninfe), attivi su uova e giovani larve

Funghi entomopatogeni, attivi su adulti e larve

Clima particolarmente rigido e secco durante l’inverno

Condizioni di elevate temperature e bassa umidità in estate

Drosophila suzukii possiede una elevata capacità intrinseca di incapsulazione melanotica delle uova di parassiti, fenomeno spesso visibile in larve e adulti

Meccanismi di autodifesa

sezione della capsula

Ecologia di Drosophila suzukii in Trentino

0

20

40

60

80

100

120

14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 50

n°m

edio

adu

lti/t

rapp

ola/

sett

iman

a201120122013

Trappola ad aceto di mela (ACV)

Aprile

Maggio

Giugno

Luglio

Agosto

Settem.

Ottobre

Novem.

Dicem.

settim. n°

Ecologia di Drosophila suzukii in Trentino

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

0

1

2

3

14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 50

Temp (°C) e U

.R (%) a Pergine e %

maschi

n°m

edio

adu

lti/t

rapp

ola/

sett

iman

a(s

cala

log)

SWD/SB SWD/ACV % maschi T max UR min

Aprile

Maggio

Giugno

Luglio

Agosto

Settem.

Ottobre

Novem.

Dicem.

Ecologia di Drosophila suzukii in Trentino

-10

-5

0

5

10

15

20

25

301-

gen

16-g

en

31-g

en

15-fe

b

1-m

ar

16-m

ar

31-m

ar

15-a

pr

30-a

pr

15-m

ag

30-m

ag

14-g

iu

29-g

iu

14-lu

g

29-lu

g

13-a

go

28-a

go

12-s

et

27-s

et

12-o

tt

27-o

tt

Temperatura media giornaliera (°C) a Pergine Valsugana (508 m s.l.m)

20122013

08.04.’12: gelata (T.min.-1,8°C)

Ecologia di Drosophila suzukii in Trentino

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

27-mar 16-apr 6-mag 26-mag 15-giu 5-lug 25-lug 14-ago 3-set 23-set

20132012

10 milioni di adulti

Previsione sviluppo popolazione 2013 vs 2012 modello U.S.A (OSU) – dati meteo Pergine

Popo

lazi

one

stim

ata

(sca

la lo

g)

Ecologia di Drosophila suzukii in TrentinoAbbondante fioritura primaverile di piante spontanee e coltivate nel 2013: possibilità di nutrizione per gli adulti ?

-2-10123456789

maschifemmine

Tempi medi di mortalità degli adulti allevati su diverse specie di fiori in laboratorio, in confronto ad

una tesi di controllo (solo acqua – valore 0)

* Con sola acqua, tempi medi di mortalità di 2,7 e 3,5 gg per maschi e femmine

Ecologia di Drosophila suzukii in Trentino

località coltura altitudine (m s.l.m)

2012 2013Dicembre Gennaio Febbraio Marzo51 52 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Trento parco pubblico 195 2 1 1 0 1Zambana V. parco pubblico 203 2 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Mezzocorona giardino privato 213 0 0 3 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0

Roverè d.Lunabosco a margine vigneto

2352 14 81 8 2 0 8 1 0 0 1 0 1 1

esterna su muro a secco 0 0 0 0 0interna a muro a secco 0 2 0 1 0

Pergolese ciliegio 250 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

S.Michele a/AImpianto compostaggio 250 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0

vigneto272

0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0esterna su muro a secco 0 0 1 0 0

Zivignago ciliegio 489 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0Vigalzano campo catalogo p.f FEM 490 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Serso bosco 664 90 182 2 4 2 1 0 0 0 0 0 0Susà ciliegio 682 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Vattaro bosco 695 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0Telve ciliegio 722 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0Spera cantina in abitazione 790 0 0 0 0

Balbido ciliegio 792 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0Samone bosco 796 0 0 0 30 7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Temperature minime giornaliere (°C) (media della settimana)

sett.n°-8

-4

0

4

8

51 52 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Roverè d.Luna (208 m s.l.m)V.Vattaro (706 m s.l.m)

Ecologia di Drosophila suzukii in Trentino

ORv

ovari sottosviluppati, senza primordi uova

ovari non visibili

ASS

ORa

ovari sottosviluppati, con primordi uova

OS

ovari con uova in sviluppo

OF

ovari con uova matureovari non visibili, ma uova mature libere

ASSu

0%10%20%30%40%50%60%70%80%90%

100%

Ott

obre

Nov

embr

e

Dice

mbr

e

Genn

aio

Febb

raio

Mar

zo

April

e

Mag

gio

Giug

no

2012 2012 2012 2013 2013 2013 2013 2013 2013

% fe

mm

ine

nei d

iver

si st

adi OF

OS

ORa

ORv

ASSu

ASS

Ecologia di Drosophila suzukii in Trentino

-5

0

5

10

15

20

25

30

050

100150200250300350400450500

14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 50

T media settim

anale (°C)n°

med

io a

dulti

/tra

ppol

a/se

ttim

ana

settimana n°

<300 m s.l.m 301-500 m s.l.m501-800 m s.l.m 801-1000 m s.l.m>1001 m s.l.m T.media Riva d.G (66 m s.l.m)T.media V.Vattaro (706 m s.l.m)

agosto

Ecologia di Drosophila suzukii in Trentino

0

5

10

15

20

25

30

00,10,20,30,40,50,60,70,80,9

14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25

T media settim

anale (°C)n°

med

io a

dulti

/tra

ppol

a/se

ttim

ana

settimana n°

<300 m s.l.m 301-500 m s.l.m501-800 m s.l.m 801-1000 m s.l.m>1001 m s.l.m T.media Riva d.G (66 m s.l.m)T.media V.Vattaro (706 m s.l.m)

maggio

Ecologia di Drosophila suzukii in Trentino

parco pubblico 195 m s.l.m

corso d'acqua

loc.Orrido347 m a.s.l

PERGINE

ponte sul Fersina 242 m s.l.m

loc.Slacche, lungo il Fersina395 m a.s.l

Ecologia di Drosophila suzukii in Trentino

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

159/4

1723/4

197/5

2122/5

234/6

2518/6

275/7

2918/7

3129/7

3312/8

3526/8

379/9

3923/9

417/10

4321/10

456/11

4719/11

492/12

n°ad

ulti/

sett

iman

a195 m a.s.l242 m a.s.l347 m a.s.l395 m a.s.l

35131701 3023

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

159/4

1723/4

197/5

2122/5

234/6

2518/6

275/7

2918/7

Catture nella prima fase

195 m a.s.l242 m a.s.l347 m a.s.l395 m a.s.l

Ecologia di Drosophila suzukii in Trentino

Oltre a preferire condizioni di clima mite, Drosophila suzukii dimostra grandi capacità riproduttive in situazioni di elevata umidità. I microclimi, così variabili da zona a zona in una regione montuosa come quella del Trentino, possono giocare un ruolo fondamentale anche all’interno dello stesso appezzamento

corso acquaA

B

C

D

sett.33 n° adulti/trapp. % frutti inf.sui bordi

Lato B 11,7 16,7

Lato C 7,25 7,1

Lati A e D 5,8 3,8

01020304050607080

29 30 31 32 33 34 35

% frutti inf.bordi% frutti inf.interno

Ecologia di Drosophila suzukii in Trentino

0

20

40

60

80

100

28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

% fr

utti

infe

stat

i

sett.n°

Evoluzione del dannoinerbitopacciamato

insetticidi su pacciamato

insetticidi su inerbito

0

10

20

30

40

50

60

28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

n°ad

ulti

D.su

zuki

i/se

ttim

ana Evoluzione del voloinerbito

pacciamato

0

20

40

60

80

100

120

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

31-mag 7-giu 14-giu 21-giu 28-giu 5-lug 12-lug 19-lug

U.R m

inima giornaliera (%

)

Tem

p.m

assi

ma

gior

nalie

ra (°

C)

Temp.inerbito Temp.pacciamatoU.R inerbito U.R pacciamato

Evoluzione del clima

Questo lavoro è stato possibile grazie all’aiuto di molte persone: si ringraziano in particolare i tecnici FEM dell’ Unità Piccoli Frutti (Pantezzi, Brentegani, Ganarin, Franchini, Conci, Miorelli, Chistè, Zucchi), dell’Unità Frutti-Viticoltura, dell’Unità Agricoltura Biologica, i tecnici dell’Associazione Produttori Piccoli Frutti Sant’Orsola, il dr. Vaughn Walton (Oregon State University, USA) e i produttori che hanno messo a disposizione i loro impianti per le indagini