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28/03/20061
CORSO DI FINANZA AZIENDALE AVANZATA
ANALISI E PIANIFICAZIONEECONOMICA - FINANZIARIA
Riccardo Rapelli
Ufficio 116/B
28/03/20062
IL BILANCIO
Il bilancio d’esercizio è un modello di rappresentazione della realtà aziendale destinato sia a coloro che operano all’interno dell’azienda, sia a coloro che hanno rapporti dall’esterno con essa.Funzione del bilancio è perciò l’obiettiva informazione sul risultato d’esercizio e sulla situazione del patrimonio nei confronti di tutti gli interessi coinvolti (soci, lavoratori, creditori, fornitori, banche, ecc.).L’analista ha a disposizione, per le sue analisi, il bilancio d’esercizio destinato a pubblicazione, redatto sulla base delle norme degli artt. 2423 e segg. del codice civile, che è composto da tre documenti:� Stato Patrimoniale� Conto Economico� Nota Integrativa
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28/03/20063
STRUTTURA DEL BILANCIO
� Art. 2424 c.c. (Stato Patrimoniale)
ATTIVO PASSIVO
A Crediti vs soci per versamenti ancora dovuti A Patrimonio netto
B Immobilizzazioni B Fondi per rischi ed oneri
I Immateriali C Fondo TFR
II Materiali D Debiti
III Finanziarie E Ratei e risconti passivi
C Attivo Circolante
I Rimanenze
II Crediti
III Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
IV Disponibilità liquide
D Ratei e risconti attivi
28/03/20064
STRUTTURA DEL BILANCIO
� Art. 2425 c.c. (Conto Economico)
A VALORE DELLA PRODUZIONE
B COSTI DELLA PRODUZIONE
Differenza fra valori e costi della produzione
C PROVENTI ED ONERI FINANZIARI
D RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE
E PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI
Risultato prima delle imposte
22 Imposte sul reddito
23 Utile (perdita d'esercizio)
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LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO
� L’interpretazione del bilancio non è agevole� Le imprese redigono bilanci differenti per soddisfare diverse
esigenze conoscitive� La presentazione delle informazioni tramite prospetti
standardizzati non semplifica la comprensione delle particolarità della singola azienda
� Si rendono necessarie ulteriori analisi che consentano di apprezzare:� I fattori di origine dei dati contabili� L’economicità della gestione� Le potenzialità di sviluppo dell’azienda� La dinamica finanziaria
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LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO
Consiste nell’aggregazione delle singole voci di CE e SP per ricondurle in definite classi di sintesi dei valori reddituali epatrimoniali.La riclassificazione dei valori di bilancio non modifica perciò i suoi risultati, ma ha lo scopo di riesporli in modo più utile per le successive elaborazioni, che possono ad esempio riguardare:� analisi storiche;� analisi prospettiche;� valutazioni d’investimento;� ecc…
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28/03/20067
LO STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO
Crediti Commerciali
Rimanenze
Immobilizzazioni nette
Attività accessorie
Disponibilità liquide
Debiti Commerciali
Debiti finanziari
Patrimonio netto
Le voci colorate rappresentano il c.d. Capitale Investito Netto (CIN), che esprime l’investimento netto operativo dell’impresa, cioè l’investimento che serve per svolgere l’attività tipica d’impresa.
CIN = Crediti Commerciali + Rimanenze + Immob. Nette – Debiti Commerciali
CIN = CCC + Immobilizzazioni Nette
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LO STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO
CIN
Attività accessorie
Disp. liquide e Att. fin.
Patrimonio Netto
Debiti Finanziari
Le voci colorate rappresentano la c.d. Posizione Finanziaria Netta (PFN), una
quantità di sintesi molto utilizzata dagli analisti finanziari che esprime l’effettivo indebitamento dell’impresa.
PFN = Debiti Finanziari – Disponibilità liquide e Attività finanziarie
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28/03/20069
IL CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
al valore della produzione e valore aggiunto
FATTURATO
± var. rim. Prodotti finiti e semilavorati
+ costruzioni in economia
= VALORE DELLA PRODUZIONE
- Acquisti
- var ± rimanenze materie prime
- costi per servizi
- costi godimento beni di terzi
= VALORE AGGIUNTO
- costo del lavoro
= MOL (EBITDA)
- ammortamenti e svalutazioni
= RO (EBIT)
RICAVI MONETARI
COSTI MONETARI
MOL = RICAVI MONETARI -COSTI MONETARI
28/03/200610
IL CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
al valore della produzione e valore aggiunto
= RO
± risultato della gestione finanziaria (proventi – oneri finanziari)
± plus / minusvalenze da realizzo
± risultato della gestione accessoria
± risultato della gestione straordinaria
= RISULTATO ANTE IMPOSTE
- Imposte
= RN (Reddito netto dell’esercizio)
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28/03/200611
IL COLLEGAMENTO TRA SP E CE
Il collegamento tra SP e CE consente di stabilire una relazione tra specifici flussi di risultati e specifiche risorse impiegate. Per comprendere tale collegamento, occorre leggere in termini finanziari i risultati aziendali.Le forze che determinano la dinamica finanziaria dell’impresa sono:� Le operazioni tipiche di gestione (acquisto-trasformazione-
vendita) ed i connessi investimenti/disinvestimenti in CCC;� Gli investimenti ed i disinvestimenti in immobilizzazioni;� L’accensione ed il rimborso di finanziamenti;� I rimborsi di capitale sociale;� La remunerazione del capitale finanziario (int. passivi);� I flussi netti riferibili ai surplus assets (se presenti).
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IL FLUSSO MONETARIO DELLA GEST. CARATTERISTICA
� Il MOL non è un flusso di cassa disponibile per l’impresa.
� Se vi è un aumento del CCC (es. allungamento tempo di riscossione dei crediti), il flusso della gestione caratteristica risulta in parte “congelato”.
� Flusso monetario della gestione caratteristica = MOL ± ∆ CCC
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GESTIONE CARATTERISTICA E CCC
� CCC = CR comm + RIM – DEB comm� È l’investimento (o finanziamento se <0) generato dalla
gestione caratteristica.� Se CCC>0 è un investimento, ma non garantisce alcun
rendimento esplicito. L’impresa dovrà quindi cercare di minimizzarlo, poiché le forme di copertura necessarie al suo finanziamento (PN o Debiti finanziari) sono onerose.
� Se CCC<0 è un finanziamento a costo zero da impiegare in attività con adeguati rendimenti.
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Esempio: differenza tra ricavi monetari ed entrate
Ricavi da CE al 31/12/n = 100.000 euro
Crediti commerciali1/1/n = 30.000 euro31/12/n = 45.000 euro
Variazione CR comm = 45 – 30 = + 15.000 euro
Entrate = 100.000 – 15.000 = 85.000 euro
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Esempio: MOL e CCC (positivo)
Ricavi monetari = 100.000 euroCosti monetari = 40.000 euroCrediti comm = 1/1 = 30.000 31/12 = 45.000Debiti comm = 1/1 = 20.000 31/12 = 15.000Rimanenze 1/1 = 10.000 31/12 = 15.000
MOL = 100 – 40 = 60.000 euro
∆CCC = ∆CR (+15) + ∆RIM (+5) – ∆DB (-5) = + 25.000 euro
Flusso monetario Gest. Corrente = 60 – 25 = 35.000 euro
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Esempio: MOL e CCC (negativo)
Ricavi monetari = 100.000 euroCosti monetari = 40.000 euroCrediti comm = 1/1 = 45.000 31/12 = 40.000Debiti comm = 1/1 = 20.000 31/12 = 25.000Rimanenze 1/1 = 10.000 31/12 = 15.000
MOL = 100 – 40 = 60.000 euro
∆CCC = ∆CR (-5) + ∆RIM (+5) – ∆DB (+5) = -5.000 euro
Flusso monetario Gest. Corrente = 60 + 5 = 65.000 euro
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IL FLUSSO DELL’AREA OPERATIVA
� Il flusso generato dalla gestione caratteristica (MOL ± ∆ CCC) non considera l’assorbimento finanziario degli investimenti operativi.
� Per calcolare il Flusso della gestione operativa, bisogna considerare anche altri aspetti, e cioè:� Investimenti/disinvestimenti� TFR
� Flusso monetario della gestione Operativa =
MOL± ∆ CCC± investimenti / disinvestimenti dell’area operativa± ∆ F.do TFR
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IL FLUSSO DELL’AREA FINANZIARIA
� È calcolabile sulla base di tutti i movimenti monetari riferibili all’area del debito e del capitale di rischio.
� È perciò originato da:� Pagamento interessi passivi� Accensione/rimborso finanziamenti� Pagamento dividendi� Raccolta/rimborso capitale di rischio
� Flusso monetario dell’area Finanziaria =
- pagamento interessi passivi- distribuzione dividendi+ negoziazione di nuovi debiti- rimborso di debiti in scadenza+ aumenti di capitale sociale a pagamento- rimborsi di capitale sociale
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FLUSSO DELL’AREA ACCESSORIA
� Se presente, di solito è un flusso marginale rispetto a quello operativo.
� È utile per l’autonoma valutazione dei surplus asset rispetto al CIN.
� Si compone di 2 elementi:� I redditi prodotti dalle gestioni accessorie che si sono
tramutati in flussi monetari;� Il saldo degli investimenti/disinvestimenti nell’ambito delle
gestioni accessorie.
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I FLUSSI PER LE VALUTAZIONI
� In ambito valutativo le conformazioni dei flussi di cassa più utilizzate sono:� FCFO (Free cash flow from operations)� FCFE (Free cash flow to equity)
� Tali flussi non comprendono quelli delle gestioni accessorie, che nella pratica sono oggetto di autonoma valutazione.
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Free Cash Flow from Operations (FCFO)
� Sono i flussi di cassa della gestione operativa, ossia i flussi generati dalle attività operative che definiscono l’impresa.
FCFO = MOL± ∆ CCC± invest/ disinvestimenti dell’area operativa± ∆ F.do TFR- imposte adjusted (t * RO)
FCFO/CIN = enterprise ratio
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Free Cash Flow to Equity (FCFE)
� Sono i flussi generati dalle attività che definiscono l’Equity. È perciò il flusso disponibile per gli azionisti.
� FCFE = FCFO (al lordo delle imposte)- interessi passivi netti- imposte sul reddito d’esercizio± ∆ Fondo imposte± ∆ “programmata” della PFN
FCFE / E = equity ratio