Corso di Economia Aziendale CAPITOLO 2 PRODUZIONE Titolari: A/K-MODULO Economia Aziendale – Prof....
-
Upload
natale-de-rosa -
Category
Documents
-
view
221 -
download
0
Transcript of Corso di Economia Aziendale CAPITOLO 2 PRODUZIONE Titolari: A/K-MODULO Economia Aziendale – Prof....
Corso di
Economia AziendaleEconomia Aziendale
CAPITOLO 2
PRODUZIONE
Titolari: A/K-MODULO Economia Aziendale – Prof. ssa Anna Moisello MODULO Contabilità – Prof. Chiara Demartini
Titolari: L/Z – MODULO Economia Aziendale – Prof.ssa Michela Pellicelli MODULO Contabilità – Prof. Stefano Santucci
Collaboratori: Dott. Luigi GuardamagnaDott.ssa Nicoletta Spagnolo
Tutor: Federico DesperatiFederico Dellanoce
Università degli Studi di PaviaUniversità degli Studi di PaviaFacoltà di EconomiaFacoltà di Economia
Anno Accademico 2013/2014 Anno Accademico 2013/2014
2
2.1 - Prodotti e produzioni2.1 - Prodotti e produzioni
Tutti i beni possono essere osservati come prodotti ottenuti e distribuiti (scambio) ai consumatori da qualche processo produttivo svolto in organizzazioni più o meno ampie ed articolate. Alcuni prodotti singoli (un ponte, uno stadio, un grattacielo). Nella maggior parte dei casi sono unità analoghe di un flusso
di prodotti ottenuti nel tempo (biscotti, scarpe, saponette, automobili, lattine di birra ecc.).
Tale flusso viene denominato “la produzione” del prodotto quale “risultato” della produzione considerata quale “attività”, o processo di produzione.
3
Produzione come Produzione come trasformazione tecnica (di utilità)trasformazione tecnica (di utilità)
Ogni processo di produzione può essere inteso (Fig. 2.1) come un processo di trasformazione produttiva di: fattori di produzione – beni in input in produzioni – beni in output
E’ utile classificare i fattori di produzione, per quanto vari, in sole cinque classi:
(1) - gli Impianti ed i macchinari [I],
(2) - le Materie [M],
(3) - i Servizi [S],
(4) - il Lavoro (la mano d’opera) [L],
(5) - le Conoscenze [B]. La trasformazione si sviluppa secondo una funzione di
trasformazione che specifica come trasformare i fattori in produzioni.
4
Fig. 2.1 - Sistema di trasformazioneFig. 2.1 - Sistema di trasformazione
A - S i s t e m a d i t r a s f o r m a z i o n e
B - S i s t e m a d i t r a s f o r m a z i o n e p r o d u t t i v a
Q B
1 P 1 = f 1 ( q I 1 , q M 1 , q S 1 , q L 1 )
1 P 2 = f 2 ( q I 2 , q M 2 , q S 2 , q L 2 )
…
1 P M = f M ( q I M , q M M , q S M , q L M )
Q I
Q M
Q L
Q S
Q P 1
Q P 2
Q P M
…
Q B
1 P 1 = f 1 ( q I 1 , q M 1 , q S 1 , q L 1 )
1 P 2 = f 2 ( q I 2 , q M 2 , q S 2 , q L 2 )
…
1 P M = f M ( q I M , q M M , q S M , q L M )
Q I
Q M
Q L
Q S
Q P 1
Q P 2
Q P M
…
y 1 = f 1 ( x 1 , x 2 , … , x N )y 2 = f 2 ( x 1 , x 2 , … , x N )
…y M = f M ( x 1 , x 2 , … , x N )
x 1x 2
x N
…
y 1y 2
y M
…
y 1 = f 1 ( x 1 , x 2 , … , x N )y 2 = f 2 ( x 1 , x 2 , … , x N )
…y M = f M ( x 1 , x 2 , … , x N )
x 1x 2
x N
…
y 1y 2
y M
…
A - S i s t e m a d i t r a s f o r m a z i o n e
B - S i s t e m a d i t r a s f o r m a z i o n e p r o d u t t i v a
Q B
1 P 1 = f 1 ( q I 1 , q M 1 , q S 1 , q L 1 )
1 P 2 = f 2 ( q I 2 , q M 2 , q S 2 , q L 2 )
…
1 P M = f M ( q I M , q M M , q S M , q L M )
Q I
Q M
Q L
Q S
Q P 1
Q P 2
Q P M
…
Q B
1 P 1 = f 1 ( q I 1 , q M 1 , q S 1 , q L 1 )
1 P 2 = f 2 ( q I 2 , q M 2 , q S 2 , q L 2 )
…
1 P M = f M ( q I M , q M M , q S M , q L M )
Q I
Q M
Q L
Q S
Q P 1
Q P 2
Q P M
…
B - S i s t e m a d i t r a s f o r m a z i o n e p r o d u t t i v a
Q B
1 P 1 = f 1 ( q I 1 , q M 1 , q S 1 , q L 1 )
1 P 2 = f 2 ( q I 2 , q M 2 , q S 2 , q L 2 )
…
1 P M = f M ( q I M , q M M , q S M , q L M )
Q I
Q M
Q L
Q S
Q P 1
Q P 2
Q P M
…
Q B
1 P 1 = f 1 ( q I 1 , q M 1 , q S 1 , q L 1 )
1 P 2 = f 2 ( q I 2 , q M 2 , q S 2 , q L 2 )
…
1 P M = f M ( q I M , q M M , q S M , q L M )
Q I
Q M
Q L
Q S
Q P 1
Q P 2
Q P M
…
Q B
1 P 1 = f 1 ( q I 1 , q M 1 , q S 1 , q L 1 )
1 P 2 = f 2 ( q I 2 , q M 2 , q S 2 , q L 2 )
…
1 P M = f M ( q I M , q M M , q S M , q L M )
Q I
Q M
Q L
Q S
Q P 1
Q P 2
Q P M
…
Q B
1 P 1 = f 1 ( q I 1 , q M 1 , q S 1 , q L 1 )
1 P 2 = f 2 ( q I 2 , q M 2 , q S 2 , q L 2 )
…
1 P M = f M ( q I M , q M M , q S M , q L M )
Q I
Q M
Q L
Q S
Q P 1
Q P 2
Q P M
…
y 1 = f 1 ( x 1 , x 2 , … , x N )y 2 = f 2 ( x 1 , x 2 , … , x N )
…y M = f M ( x 1 , x 2 , … , x N )
x 1x 2
x N
…
y 1y 2
y M
…
y 1 = f 1 ( x 1 , x 2 , … , x N )y 2 = f 2 ( x 1 , x 2 , … , x N )
…y M = f M ( x 1 , x 2 , … , x N )
x 1x 2
x N
…
y 1y 2
y M
…
5
Fig. 2.2 - Sistema produttivoFig. 2.2 - Sistema produttivo
L’organizzazione che svolge il processo è il sistema produttivo (Fig. 2.2).
Sistema dicontrollo
Fornitori
Operazione A
Operazione B
OperazioneC
OperazioneD
Magazzino 1
Magazzino 2
Fabbricazione
Montaggio
Magazzino 3 Clienti
Sistema produttivo
Flussi di materiali
Flussi di informazioni
Operazione
Magazzino
Legenda
6
Prodotti disgiunti e congiuntiProdotti disgiunti e congiunti
In relazione agli output, i sistemi produttivi possono essere: monoprodotto pluriprodotto
con produzioni tecnicamente disgiunte con produzioni tecnicamente congiunte (Fig. 2.3)
da materia da processo.
PRODUZIONE TECNICAMENTE CONGIUNTA DA PROCESSO
EDILIZIA BOX
APPARTAMENTI
NEGOZI
PRODUZIONE TECNICAMENTE CONGIUNTA DA MATERIA
MACINAZIONE
MACCHINARI
FRUMENTO
LAVORO
FARINACRUSCA
MACCHINARI
MACCHINE EDILI
LAVORO
PRODUZIONE TECNICAMENTE CONGIUNTA DA PROCESSO
EDILIZIA BOX
APPARTAMENTI
NEGOZI
PRODUZIONE TECNICAMENTE CONGIUNTA DA MATERIA
MACINAZIONE
MACCHINARI
FRUMENTO
LAVORO
FARINACRUSCA
MACCHINARI
MACCHINE EDILI
LAVORO
7
Produzione continua e discretaProduzione continua e discreta
Relativamente alla struttura del sistema produttivo, possiamo, ancora, distinguere tra: processi a produzione continua (benzina, calce, ghisa,
automobili, bottiglie di birra, saponette, camicie ecc.); processi a produzione discreta, o di manufatti (uno stadio,
una nave, un grattacielo, un abito su misura, una cerimonia di nozze ecc);
produzioni per lotti; l’output del sistema è rappresentato da lotti distinti di unità analoghe all’interno di ciascun lotto (lotti di scarpe che cambiano con la moda, lotti di villette nei villaggi vacanze, cene “a tema” nel ristorante trendy).
8
2.2 – Prodotti materiali e servizi2.2 – Prodotti materiali e servizi
Classificazione 1 (Fig. 2.4) Prodotti materiali, o tangibili Prodotti immateriali, o servizi
PRODOTTI TANGIBILI O BENI MATERIALI SERVIZI INTANGIBILI O BENI IMMATERIALI
Tangibili Intangibili
Omogenei Eterogenei
Produzione e distribuzione separata dal consumo
Produzione, distribuzione e consumo sono processi simultanei
Una cosa, un oggetto Un’attività o un processo
Il valore viene prodotto in fabbrica Il valore essenziale viene prodotto nelle interazioni venditore/acquirente
I clienti (normalmente) non partecipano al processo di produzione
I clienti possono partecipare alla produzione
Possono essere tenuti in magazzino Non possono essere tenuti in magazzino
C’è trasferimento di proprietà Non c’è trasferimento di proprietà
9
Prodotti finali e strumentaliProdotti finali e strumentali
Classificazione 2 prodotti finali, o per il consumo finale, quali, ad es.: biscotti,
polli, carne di manzo, pesche, vino, camicie, scarpe, partite di calcio, spettacoli teatrali, ventilatori da abitazione, televisori, automobili, trasporto ferroviario, appartamenti in un condominio, gioielli e le altre migliaia di beni che tutti noi utilizziamo nel corso della nostra vita;
prodotti strumentali che rappresentano fattori per la produzione di altri prodotti: per es., macchinari di ogni tipo – torni, frese, trapani, presse –, chip, monitor, calce, mattoni, lamierino di ferro, alluminio, assi di legno, putrelle d’acciaio, vagoni ferroviari, chiese, stadi ecc., in una gamma quasi indescrivibile.
10
Produzioni terminali o intermedieProduzioni terminali o intermedie
Classificazione 3 produzioni terminali, il cui output è un prodotto
autonomamente osservabile (risotto, automobile, confezione di profumo, ponte);
produzioni intermedie o di componenti (soffritto, motori o selleria interna, essenze o bottiglia da confezionare).
11
Prodotti distintivi o commoditiesProdotti distintivi o commodities
Classificazione 4 prodotti a contenuto tecnologico distintivo, quali, ad es.,
computer, macchinari industriali, creme abbronzanti, capi di vestiario firmati, automobili, aeroplani, grattacieli ecc.;
prodotti legati alla moda; per es., vestiti, calzature, cene ai ristoranti, giornate di villeggiatura, viaggi in date località ecc.;
prodotti indifferenziati o commodities; per es., verdura, frutta, frumento, ghisa, legname, marmo di Carrara, cemento, petrolio, benzina ecc. –, il cui contenuto intrinseco che si mantiene relativamente costante negli anni.
12
Produzioni per il mercato Produzioni per il mercato e per il clientee per il cliente
Classificazione 5 produzioni per il mercato, o standard, solitamente a flusso,
le cui caratteristiche tecniche (“specifiche”) sono decise dal produttore (automobili di serie, matite, abbigliamento di serie, bibita confezionata ecc.);
produzioni per il cliente, o speciali, o produzioni per commessa, le cui caratteristiche sono stabilite dal consumatore.
13
2.3 – I fattori e la funzione di produzione2.3 – I fattori e la funzione di produzione
Classifichiamo i fattori di produzione in cinque classi:
(1) - gli Impianti ed i macchinari [I],(2) - le Materie [M],(3) - i Servizi [S],(4) - il Lavoro (la mano d’opera) [L],(5) - le Conoscenze [B].
Nota bene. Il capitale non è tecnicamente un fattore di produzione. Ne parleremo al Capitolo 3.
14
ImpiantiImpianti
Impianti simbolo [I] Caratteristiche:
Sono fattori strumentali Sono fattori di (a) capacità simbolo [KI(T)] Sono fattori di struttura o a fecondità ripetuta Sono fattori pluriennali
Le unità di servizio per unità di prodotto o di tempo rappresentano il fabbisogno unitario simbolo qI
Le unità necessarie per un dato volume di produzione QP(T) rappresentano il fabbisogno complessivo simbolo QI(T)
Calcolo del fabbisogno complessivo:
QI(T) = qI QP(T) [2] Calcolo del numero di impianti necessari o delle unità di tempo
NI = QI(T)/KI(T) = NT [3] e [4]
15
MaterieMaterie
Materie e componenti simbolo [M] Caratteristiche:
Sono fattori operativi materiali a fecondità semplice Sono fattori “a contatore” a impiego proporzionale Sono fattori immagazzinabili
Le unità di materie per unità di prodotto o di tempo rappresentano il fabbisogno unitario simbolo qM
Le unità necessarie per un dato volume di produzione QP(T) rappresentano il fabbisogno complessivo simbolo QM(T)
Calcolo del fabbisogno complessivo:
QM(T) = qM QP(T) [1]
16
Servizi Servizi
Servizi e lavorazioni esterne simbolo [S] Caratteristiche:
Sono fattori operativi immateriali a fecondità semplice Sono fattori “a contatore” a impiego proporzionale Sono fattori non immagazzinabili
Le unità di servizi per unità di prodotto o di tempo rappresentano il fabbisogno unitario simbolo qS
Le unità necessarie per un dato volume di produzione QP(T) rappresentano il fabbisogno complessivo simbolo QS(T)
Calcolo del fabbisogno complessivo:
QS(T) = qS QP(T) [1]
17
Lavoro o mano d’operaLavoro o mano d’opera
Lavoro o mano d’opera simbolo [L] Caratteristiche:
È l’unico fattore attivo della produzione Non è separabile dal lavoratore Può essere diretto (per le materie) o indiretto (per la struttura) Ha una capacità produttiva simbolo [KL(T)]
Le unità di lavoro per unità di prodotto o di tempo rappresentano il fabbisogno unitario simbolo qL
Le unità necessarie per un dato volume di produzione QP(T) rappresentano il fabbisogno complessivo simbolo QL(T)
Calcolo del fabbisogno complessivo:QL(T) = qL QP(T) [1]
Calcolo del numero di lavoratori necessari o delle unità di tempoNL = QL(T)/KL(T) = NT [3] e [4]
18
Conoscenze Conoscenze
Conoscenze simbolo [B]
Possono essere: codificate (regole, formule, ricette, brevetti ecc.) non codificate, formata dai modelli mentali e dalle procedure
automatiche che il lavoratore impiega senza esserne consapevole.
Formano il know-how, che comprende il know when, il know where e il know why, solitamente non rappresentati da informazioni linguistiche.
Questo fattore è spesso ricompreso nelle altre classi.
19
Funzione di produzioneFunzione di produzione
I fattori di produzione vengono impiegati congiuntamente, secondo una data funzione di produzione che indica i fabbisogni unitari di ogni fattore – delle diverse specie – per unità di prodotto, insieme con i vincoli e le eventuali incompatibilità.
La combinazione produttiva – o mix produttivo – indica, invece, i volumi da ottenere dei diversi prodotti che rappresentano l’output del sistema produttivo.
20
Fig. 2.5 - Funzione di produzioneFig. 2.5 - Funzione di produzione
QP1 = 100 QP2 = 300 vincoli
FATTORI DI PRODUZIONE qFn1 QFn1 qFn2 QFn2 QFn
1-FARINA chili 0,50 50 0,75 225 275 2-ZUCCHERO chili 0,10 10 0,20 60 70 3-BURRO chili 0,10 10 0,20 60 70 4-UOVA unità 1 100 3 900 1.000 5-CREMA chili 0,10 10 0,20 60 70 6-CACAO chili 0,05 5 0,10 30 35 7-FRUTTA chili 0,20 20 - - 20 8-TEGLIA DA FORNO unità 1 100 1 300 400 9-TEMPO LAVORAZIONE minuti 7,5 750 5 1.500 2.250 <=1.800 min/giorno *10-TEMPO COTTURA minuti 30 3000 30 9.000 12.000 <=12.000 min/g **11-TEMPO IMBALLAGGIO minuti 5 500 3 900 1.400 12-CARTA IMBALLAGGIO unità 2 200 1 300 500
* tre pasticceri. Tempo di attività pari a 10 ore giorno** due forni da 10 torte l'uno
fabbisogni totali
QP1 TORTE FRUTTA QP2=TORTE CREMA
21
Produzione come Produzione come trasformazione economica (di valori)trasformazione economica (di valori)
I fattori vengono acquistati dai FORNITORI a dati prezzi Si generano i costi di approvvigionamento (acquisto)
complessivi, che indicano i valori negativi:CI = NI pI
CM = QM pM [5] CS = QS pS CL = QL pL
Le produzioni sono cedute ai CLIENTI a dati prezzi Si generano i ricavi di cessione (vendita) che indicano i
valori positivi:
RP = QP pP [9]
Con la valorizzazione degli input e degli output, tramite i prezzi, la trasformazione produttiva diventa una trasformazione economica, cioè trasformazione di valori.
22
Costo di produzioneCosto di produzione La somma dei costi dei fattori acquistati e impiegati nella produzione di
un prodotto P, in quantità QP (in un periodo T, sottinteso), rappresenta il costo di produzione di QP:
CP = (CM + CS + CL + CI) [10]
Il rapporto tra il costo di produzione e QP determina il costo unitario medio, cioè il costo per ciascuna delle unità di prodotto compresa nelle QP unità prodotte:
CPcP = ––- [11]
QP
NOTA BENE: il costo unitario medio non è il costo per produrre un’unità ma è il costo di ciascuna delle QP unità prodotte.CP dipende da QP, nel senso che vedremo.
23
Costo di produzioneCosto di produzioneespressione analiticaespressione analitica
Ricalcoliamo il costo unitario medio, partendo dalla [11] e sostituendo al numeratore la [10]
CPcP = ––- [11]
QP
CI + CM + CS + CL)cP = –––––––––––––––––-
QP Sostituiamo al numeratore le espressioni analitiche:
[(NI pI) + (QP qM pM) + (QP qS pS) + (QP qL pL) )] cP = –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––-
QP
[(NI pI)cP = –––––– + (qM pM) + (qS pS) + (qL pL) ) [13]
QP
cP = cI + cM + cS + cL [12]
cP dipende da QP. All’aumentare di QP il costo
unitario medio si riduce perché si contrae l’incidenza unitaria dei
costi dei fattori di struttura.
24
Risultato operativoRisultato operativo
La differenza tra i ricavi di vendita (valori positivi) ed il costo di produzione (valori negativo) determina il risultato della trasformazione economica, denominato risultato operativo:
RO = RP - CP [14]
RO assume il significato valore che rimane all’azienda di produzione dopo avere reintegrato i fattori “produttivamente consumati” nella trasformazione produttiva.
25
Sistema produttivo pluriprodottoSistema produttivo pluriprodotto
Nel caso di sistema produttivo che ottiene M prodotti disgiunti, 1mM i costi di approvvigionamento, il costo di produzione, i ricavi di cessione e il risultato operativo devono essere riferiti a ciascuna produzione.
Nei simboli è sufficiente indicare il pedice “m” in tutte le formule. Se i fattori sono N, 1nN (considerando tutte le diverse classi)
allora è possibile impiegare il simbolo Fn aggiungendo il pedice “n” a ciascun fattore.
I calcoli sono facilitati costruendo da una tabella a doppia entrata denominata MATRICE DI CONTABILITA’ ANALITICA nella quale sono scritti: i fattori come indici di riga i prodotti come indici di colonna
Per costruire la tabella è sufficiente un foglio EXCEL.
26
Fig. 2.6 - Matrice di COAN di un Fig. 2.6 - Matrice di COAN di un laboratorio artigianolaboratorio artigiano
n
[1]
QPm unità 1.000 2.000
CM1 Costo Materia: pellame 10.000 20.000 30.000 qM1 Fabbisogno unitario piedi 4 4QM1 Fabbisogno totale piedi 4000 8.000 12.000 pM1 prezzo-costo euro 2,5 2,5 2,5
cM1 costo unitario euro 10 10
CM2 Costo Materia: cuoio 8.000 12.000 20.000 qM2 Fabbisogno unitario piedi 2 1,5QM2 Fabbisogno totale piedi 2000 3.000 5.000 pM2 prezzo-costo euro 4 4 4
cM2 costo unitario euro 8 6
CL Costo mano d'opera 7.000 5.000 12.000
qL Fabbisogno unitario ore 3,5 1
QL Fabbisogno totale ore 3500 2.000 5.500
pL prezzo-costo euro 2 2,5 2,18
cL costo unitario euro 7 2,5
CS Costo Servizio: energie euro 2.000 3.000 5.000
qS Fabbisogno unitario potenza 2 1,5
QS Fabbisogno totale potenza 2000 3.000
pS prezzo-costo euro 1 1
cS costo unitario euro 2 1,5
CI1 Costo Servizio: trasporto euro 500 1.000 1500d1 Driver: pezzi trasportati unità 1000 2000 3000
c1input Coefficiente imputazione euro 1 1
%1input Percentuale imputazione % 33% 67% 100%
CI2 Macchinario: taglierini euro 4.000 4.000 8000d2 Driver: ore macchina ore 400 400 800
c2input Coefficiente imputazione euro 10 10
%2input Percentuale imputazione % 50% 50% 100%
CI3 Macchinario: cucitrici euro 6.000 4.000 10000d3 Driver: ore macchina ore 1200 800 2000
c3input Coefficiente imputazione euro 5 5
%3input Percentuale imputazione % 60% 40% 100%
CPm Totale COSTI PRODUZ. euro 37.500 49.000 86.500
cPm costo unitario medio euro 37,5 24,5
QPm volumi venduti unità 1.000 2.000 pPm prezzi medi euro 46 26,5
RPm Totale RICAVI VENDITA euro 46.000 53.000 99.000
ROm Risultati analitici e sint. euro 8.500 4.000 12.500
ROC Ricarico o Mark-up % 22,7% 8,2% 14,5%
CPC Percentuale di costo % 81,5% 92,5% 87,4%E=1+ROC Economicità unità 1,227 1,082 1,145
Fn=Fattori di produzione
[2] [3] [4] [5]
P1=Prodotto BORSE
P2=Prodotto SCARPE
Valori Medi e TOTALI
27
Costi direttiCosti diretti
n
[1]
QPm unità 1.000 2.000
CM1 Costo Materia: pellame 10.000 20.000 30.000 qM1 Fabbisogno unitario piedi 4 4QM1 Fabbisogno totale piedi 4000 8.000 12.000 pM1 prezzo-costo euro 2,5 2,5 2,5
cM1 costo unitario euro 10 10
CM2 Costo Materia: cuoio 8.000 12.000 20.000 qM2 Fabbisogno unitario piedi 2 1,5QM2 Fabbisogno totale piedi 2000 3.000 5.000 pM2 prezzo-costo euro 4 4 4
cM2 costo unitario euro 8 6
CL Costo mano d'opera 7.000 5.000 12.000
qL Fabbisogno unitario ore 3,5 1
QL Fabbisogno totale ore 3500 2.000 5.500
pL prezzo-costo euro 2 2,5 2,18
cL costo unitario euro 7 2,5
CS Costo Servizio: energie euro 2.000 3.000 5.000
qS Fabbisogno unitario potenza 2 1,5
QS Fabbisogno totale potenza 2000 3.000
pS prezzo-costo euro 1 1
cS costo unitario euro 2 1,5
CI1 Costo Servizio: trasporto euro 500 1.000 1500d1 Driver: pezzi trasportati unità 1000 2000 3000
c1input Coefficiente imputazione euro 1 1
%1input Percentuale imputazione % 33% 67% 100%
CI2 Macchinario: taglierini euro 4.000 4.000 8000d2 Driver: ore macchina ore 400 400 800
c2input Coefficiente imputazione euro 10 10
%2input Percentuale imputazione % 50% 50% 100%
CI3 Macchinario: cucitrici euro 6.000 4.000 10000d3 Driver: ore macchina ore 1200 800 2000
c3input Coefficiente imputazione euro 5 5
%3input Percentuale imputazione % 60% 40% 100%
CPm Totale COSTI PRODUZ. euro 37.500 49.000 86.500
cPm costo unitario medio euro 37,5 24,5
QPm volumi venduti unità 1.000 2.000 pPm prezzi medi euro 46 26,5
RPm Totale RICAVI VENDITA euro 46.000 53.000 99.000
ROm Risultati analitici e sint. euro 8.500 4.000 12.500
ROC Ricarico o Mark-up % 22,7% 8,2% 14,5%
CPC Percentuale di costo % 81,5% 92,5% 87,4%E=1+ROC Economicità unità 1,227 1,082 1,145
Fn=Fattori di produzione
[2] [3] [4] [5]
P1=Prodotto BORSE
P2=Prodotto SCARPE
Valori Medi e TOTALI
28
n
[1]
QPm unità 1.000 2.000
CM1 Costo Materia: pellame 10.000 20.000 30.000 qM1 Fabbisogno unitario piedi 4 4QM1 Fabbisogno totale piedi 4000 8.000 12.000 pM1 prezzo-costo euro 2,5 2,5 2,5
cM1 costo unitario euro 10 10
CM2 Costo Materia: cuoio 8.000 12.000 20.000 qM2 Fabbisogno unitario piedi 2 1,5QM2 Fabbisogno totale piedi 2000 3.000 5.000 pM2 prezzo-costo euro 4 4 4
cM2 costo unitario euro 8 6
CL Costo mano d'opera 7.000 5.000 12.000
qL Fabbisogno unitario ore 3,5 1
QL Fabbisogno totale ore 3500 2.000 5.500
pL prezzo-costo euro 2 2,5 2,18
cL costo unitario euro 7 2,5
CS Costo Servizio: energie euro 2.000 3.000 5.000
qS Fabbisogno unitario potenza 2 1,5
QS Fabbisogno totale potenza 2000 3.000
pS prezzo-costo euro 1 1
cS costo unitario euro 2 1,5
CI1 Costo Servizio: trasporto euro 500 1.000 1500d1 Driver: pezzi trasportati unità 1000 2000 3000
c1input Coefficiente imputazione euro 1 1
%1input Percentuale imputazione % 33% 67% 100%
CI2 Macchinario: taglierini euro 4.000 4.000 8000d2 Driver: ore macchina ore 400 400 800
c2input Coefficiente imputazione euro 10 10
%2input Percentuale imputazione % 50% 50% 100%
CI3 Macchinario: cucitrici euro 6.000 4.000 10000d3 Driver: ore macchina ore 1200 800 2000
c3input Coefficiente imputazione euro 5 5
%3input Percentuale imputazione % 60% 40% 100%
CPm Totale COSTI PRODUZ. euro 37.500 49.000 86.500
cPm costo unitario medio euro 37,5 24,5
QPm volumi venduti unità 1.000 2.000 pPm prezzi medi euro 46 26,5
RPm Totale RICAVI VENDITA euro 46.000 53.000 99.000
ROm Risultati analitici e sint. euro 8.500 4.000 12.500
ROC Ricarico o Mark-up % 22,7% 8,2% 14,5%
CPC Percentuale di costo % 81,5% 92,5% 87,4%E=1+ROC Economicità unità 1,227 1,082 1,145
Fn=Fattori di produzione
[2] [3] [4] [5]
P1=Prodotto BORSE
P2=Prodotto SCARPE
Valori Medi e TOTALI
Costi indirettiCosti indiretti
29
Fig. 2.7 - Il sistema produttivo come Fig. 2.7 - Il sistema produttivo come trasformatore economicotrasformatore economico
Costi borse
CP1=37.500
Costi scarpe
CP2=49.000
Macchinari
CI=19.500
Materie
CM=50.000
Energie e Servizi
CS=5.000
Mano d’opera
CL=12.000
Ricavi Borse
RP1=46.000
Ricavi Scarpe
RP2 =53.000
Risultato operativo
RO = 12.500
Processo produttivo BORSE
Processo produttivo SCARPE
Clienti
Fornitori
Costi borse
CP1=37.500
Costi scarpe
CP2=49.000
Macchinari
CI=19.500
Materie
CM=50.000
Energie e Servizi
CS=5.000
Mano d’opera
CL=12.000
Ricavi Borse
RP1=46.000
Ricavi Scarpe
RP2 =53.000
Risultato operativo
RO = 12.500
Processo produttivo BORSE
Processo produttivo SCARPE
Clienti
Fornitori
30
Fig. 2.8 – Conto Economico di un sistema Fig. 2.8 – Conto Economico di un sistema produttivoproduttivo
Conto del Risultato Economico operativo di una impresa artigiana
Costo Taglierini 8.000 Ricavo vendita Borse 46.000
Costo Cucitrici 10.000 Ricavo vendita Scarpe 53.000Costo Mezzi di trasporto 1.500
Costo Pellame 30.000Costo Cuoio 20.000
Costo Energie 5.000
Lavoro 12.000
Totale valore consumato 86.500
Risultato operativo 12.500
Valore consumato e risultato 99.000 Totale valore prodotto 99.000
Conto del Risultato Economico operativo di una impresa artigiana
Costo Taglierini 8.000 Ricavo vendita Borse 46.000
Costo Cucitrici 10.000 Ricavo vendita Scarpe 53.000Costo Mezzi di trasporto 1.500
Costo Pellame 30.000Costo Cuoio 20.000
Costo Energie 5.000
Lavoro 12.000
Totale valore consumato 86.500
Risultato operativo 12.500
Valore consumato e risultato 99.000 Totale valore prodotto 99.000
31
2.5 - Misure di performance della 2.5 - Misure di performance della trasformazione economicatrasformazione economica
Dalla [14] deriva che:
RO = RP – CP = (pP – cP) QP [16]
Tale espressione dimostra che l’organizzazione esercita il controllo di RO con quattro leve decisionali: espandere i volumi di produzione, QP, tramite la funzione
commerciale, innalzare i prezzi di vendita, pP, tramite la funzione di
marketing, contrarre i fabbisogni unitari di fattori, qI, qM ecc., dai quali
dipendono i costi unitari, tramite la funzione di produzione, contrarre i prezzi di approvvigionamento dei fattori, pI, pM
ecc., tramite la funzione approvvigionamento.
32
Tre importanti indicatoriTre importanti indicatori
Return On Cost anche denominato percentuale di ricarico sul costo, o mark-up:
ROC = RO/CP [17]
Economicità.
E = RP/CP = pP/cP [19]
Cost per cent o Cost/income ratio.
CPC = CP/RP [18]
33
Fig. 2.9 – Conto economico Fig. 2.9 – Conto economico multimarginalemultimarginale
MARGINI FONDAMENTALI
BORSE Scarpe TOTALE %
Ricavi 46.000 53.000 99.000 100,0
- Costo delle materie 18.000 32.000 50.000 50,5
= Valore aggiunto 28.000 21.000 49.000 49,5
- Costo lavoro 7.000 5.000 12.000 12,1
= Margine di contribuzione 21.000 16.000 37.000 37,4
- Costi dei macchinari 10.000 8.000 18.000 18,1
- Costi energie 2.000 3.000 5.000 5,1
= Margine operativo lordo 9.000 5.000 14.000 14,2
- Costi commerciali 500 1.000 1.500 1,5
- Costi generali amministrativi 2.000 3.000 5.000 5,1
= Reddito operativo 6.500 1.000 7.500 7,6
34
2.6 – La produttività2.6 – La produttività
La produttività è l’efficienza dei sistemi produttivi e dei processi di produzione.
Si fa riferimento alla produttività di fattori come la capacità dei sistemi di produzione di ridurre i fabbisogni unitari di fattori, a parità di qualità e di prezzi.
Ergo: un sistema produttivo è tanto più efficiente nel ridurre i costi di produzione quanto più è in grado di aumentare la produttività dei fattori, a parità di prezzi.
35
Produttività del lavoroProduttività del lavoro
Quando non risulta specificato il fattore al quale si fa riferimento, il termine produttività viene impiegato per indicare l’efficienza dell’impiego del fattore lavoro
Tra tutte le misure di produttività, quella del lavoro è senz’altro la più rilevante, in quanto caratterizza l’unico fattore attivo della produzione.
Mentre la produttività degli altri fattori passivi deriva da un fatto tecnico, quella del lavoro dipende dalle caratteristiche del lavoratore e non è solo un fatto tecnico.
La produttività del lavoro si misura in termini fisici o a valore.
36
Produttività fisica edProduttività fisica edeconomica del lavoroeconomica del lavoro
In termini fisici la produttività media del lavoro è quantificata direttamente dal rapporto QPL = ––- [24]
QL
o anche dal suo inverso:
QLqL = ––- [25]
QP
In termini economici la produttività media del lavoro è quantificata direttamente dal rapporto RP pPL = ––- = –– [26]
QL qL
37
E&C 2.2 – Produttività lorda e nettaE&C 2.2 – Produttività lorda e netta
Possiamo scrivere: QP QLIMPIEGATO
LASSEGNATO = ––––––––––- ––––––––––- QLIMPIEGATO QLASSEGNATO
Il lavoro impiegato differisce dal lavoro assegnato per: a) il tasso di assenteismo (ta); b) il tasso di inattività del processo produttivo (ti); c) il tasso di sovrabbondanza del lavoro (ts).
La precedente misura diventa:
QPLASSEGNATO = ––––––––––- (1- ta) (1-ti) (i-ts).
QLIMPIEGATO
38
L’importanza delle L’importanza delle produttività del lavoroproduttività del lavoro
Nel sistema delle organizzazioni produttive che ottengono le stesse o analoghe produzioni, ciascuna azienda di produzione può vivere se produce con livelli di produttività non inferiori a quelli delle altre aziende.
Ogni organizzazione produttiva, per perdurare, deve tentare di migliorare la propria efficienza, quindi i livelli di produttività.
Quello dell’aumento della produttività diventa il fenomeno dominante dell’intero scenario economico; è istituzionalizzato.
Ipotesi della produttività crescente: il comportamento economico nella produzione tende a conseguire sempre maggiore produttività, ma è governato, esso stesso, dal continuo incremento della produttività.
39
2.7 - Due domande sulla produttività2.7 - Due domande sulla produttività
Due sono gli interrogativi che si pongono nell’analisi del fenomeno della crescente produttività del lavoro:
1) quali siano i fattori della produttività;
2) perché si cerchi di ottenere e di aumentare la produttività.
40
I fattori della produttivitàI fattori della produttività
I fattori, o driver (variabili, cause) della produttività
QPL = ––- [24]
QL
sono tutti i fattori che fanno aumentare l'efficienza del lavoro cioè che aumentano QP, riducono QL aumentando il rapporto .
Ricordiamo che il lavoro è l'unica fonte attiva di produzione e di produttività anche se dipende dalle diverse condizioni in cui viene impiegato nei processi produttivi.
41
Le tre classi di fattori Le tre classi di fattori della produttivitàdella produttività
I fattori della produttività sono raggruppabili in tre classi ed in sei tipi.
Le tre classi sono:
[1] fattori passivi QPQL =
[2] fattori attivi QP QL
[3] fattori endogeni QPQL
Per ciascuna classe vi sono diversi tipi.
42
Fattori passiviFattori passivi
I fattori della produttività sono raggruppabili in tre classi ed in sei tipi.
[1] fattori passivi QPQL =
Un solo tipo:
[1.1] fertilità - il lavoro del produttore è impiegato in un ambiente che favorisce l'ottenimento di produzioni abbondanti. Dipende anche dalla localizzazione della produzione.
Può essere naturale o artificiale.
43
Fattori attiviFattori attivi
I fattori della produttività sono raggruppabili in tre classi e in sei tipi:
[2] fattori attivi QP QL Tre tipi:
[2.1] abilità - il lavoratore-produttore può contare su vantaggi naturali o acquisiti. Oggi l’abilità deve essere conoscenza tecnica e tecnologica.
[2.2] attrezzatura - il lavoratore-produttore inventa, produce e utilizza attrezzi ottenuti con investimento di lavoro.
[2.3] organizzazione - il lavoratore-produttore riesce ad organizzare il lavoro altrui, realizzando economie di specializzazione.
44
Fattori endogeniFattori endogeni
I fattori della produttività sono raggruppabili in tre classi e in sei tipi:
[3] fattori endogeni - QPQL
Due tipi:
[3.1] motivazione - il lavoratore-produttore lavora per un obiettivo, per una motivazione.
[3.2] appagamento - il lavoratore-produttore continua a lavorare perché ottiene risultati conformi alle motivazioni.
45
E&C 2.3 – Aspetti non economiciE&C 2.3 – Aspetti non economicidella fertilitàdella fertilità
G u a r d i a m o c i a t t o r n o!!!!
Fertilità proprietà fondiaria eredità difesa, conquista, guerre, schiavitù scoperte geografiche sviluppo della geometria ricerche genetiche
46
Aspetti non economiciAspetti non economicidell’attrezzaturadell’attrezzatura
G u a r d i a m o c i a t t o r n o!!!!
Attrezzatura sviluppo ricerca scientifica e tecnica sviluppo della tecnologia: elettronica, informatica, robotica,
nanotecnologie aumento fabbisogni energetici brevetti o protezione del know how facilità di produzione necessità di capitale da investire
47
Aspetti non economiciAspetti non economicidell’abilitàdell’abilità
G u a r d i a m o c i a t t o r n o!!!!
Abilità sviluppo arti e mestieri apprendimento e scuola esami di stato innalzamento dell'età scolare Università delega agli esperti per la produzione
48
Aspetti non economiciAspetti non economicidell’organizzazionedell’organizzazione
G u a r d i a m o c i a t t o r n o!!!!
Organizzazione creazione di strutture produttive complesse potere di dare ordini forme di governo: monarchia, dittatura, democrazia ecc consenso, mutualità programmazione incentivazione alienazione
49
Aspetti non economiciAspetti non economicidi motivazione e appagamentodi motivazione e appagamento
G u a r d i a m o c i a t t o r n o!!!!
Motivazione/appagamento successo lavoro = aspirazione identificazione con l’organizzazione conflittualità sul posto di lavoro fringe benefits carriera e profitto come obiettivo
50
2.8 – Perché la produttività aumenta 2.8 – Perché la produttività aumenta sempre?sempre?
L’incremento della produttività – quale tendenza generale – è inevitabile in quanto è nella logica stessa del fenomeno produttivo.
Comunque si sviluppi e si organizzi, l’azienda di produzione manifesta chiaramente il suo progetto teleonomico: aumentando la produttività, diminuisce il costo di produzione e rende i beni meno scarsi, aumentando la qualità delle aspirazioni che possono essere soddisfatte.
L’assioma dell’insaziabilità ci assicura che l’uomo non potrà mai soddisfare interamente tutti i bisogni e le aspirazioni, a meno che la quantità di beni diventi relativamente sovrabbondante.
Ciò tuttavia implica che la produttività diventi infinita, che il costo medio si annulli o, il che è lo stesso, che la produzione si effettui senza lavoro.