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CORSO DI CUBASE Lezione 1: creiamo un controller MIDI per il volume Lanciamo Cubase e apriamo un nuovo documento (o file, come preferite). Per comodità, teniamo solo una traccia nel nostro file. Dalla casella "C" scegliamo Mixer Track.La tabella "C" dovrebbe apparire così: Facciamo un doppio click all'interno dei 2 Locator (Left & Right). Abbiamo così creato una parte, nella quale imposteremo il controller MIDI. Apriamo la parte e cominciamo a creare il nostro controller. Clicca sull'immagine per una visione più dettagliata. Se la pagina che ci si presenta non è vuota, selezioniamo tutto e cancelliamo. Scegliendo lo strumento che vedete annerito in figura, potremo cominciare a costruire il nostro controller. Clicchiamo in un punto qualsiasi della schermata e ci apparirà una finestra che dovrebbe essere grossomodo così: Clicca sull'immagine per una visione più dettagliata.

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CORSO DI CUBASE

Lezione 1: creiamo un controller MIDI per il volume

Lanciamo Cubase e apriamo un nuovo documento (o file, come preferite).

Per comodità, teniamo solo una traccia nel nostro file.

Dalla casella "C" scegliamo Mixer Track.La tabella "C" dovrebbe apparire così:

Facciamo un doppio click all'interno dei 2 Locator (Left & Right). Abbiamo così creato una parte,

nella quale imposteremo il controller MIDI.

Apriamo la parte e cominciamo a creare il nostro controller.

Clicca sull'immagine per una visione più dettagliata.

Se la pagina che ci si presenta non è vuota, selezioniamo tutto e cancelliamo.

Scegliendo lo strumento che vedete annerito in figura, potremo cominciare a costruire il nostro

controller.

Clicchiamo in un punto qualsiasi della schermata e ci apparirà una finestra che dovrebbe essere

grossomodo così:

Clicca sull'immagine per una visione più dettagliata.

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A questo punto, se sappiamo il n° di controllo MIDI che vogliamo utilizzare come pilota,

selezioniamo la casella "Modulation" in figura, e digitiamo il n°.

Se non conosciamo il n", niente paura: Cubase ci viene incontro.

Smanettare con il controllo e cliccare sulla casella "Learn", ed ecco come per incanto che Cubase ci

dirà che tipo di controller stiamo utilizzando. Non ci resta che inserire i dati nella casella "Ext

Controller".

Prendiamo la buona abitudine di nominare il tipo di azione che avrà il controller che stiamo

creando.

Questo lo si fa nella casella "UNTITLED" in figura, nella parte "Object Appearance".

Quì possiamo scegliere il tipo di slider che avremo: verticale, orrizzontale, a manopola, ecc.

Per scegliere cosa dovrà controllare il nostro slider, lo possiamo fare cliccando sulla casella "extra"

in figura.

Apparirà questo box:

Clicca sull'immagine per una visione più dettagliata.

Per chi mastica un pò di MIDI, capirà che sono tutti i 128 controlli della mappatura MIDI.

Non contateli, sarebbe tempo sprecato.

L'ordine va da sinistra a destra, infatti abbiamo:

BankSel.MSB (controller n°0), Modulation (controller n°1), BreathCtrl (controller n°2), ecc.

Scegliamo il Volume (MainVolume--controller n°7).

Ecco come si presenterà la videata

Clicca sull'immagine per una visione più dettagliata.

Diamo l'OK, e ecco il nostro controller bello e pronto.

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Se provate a smanettare con il controllo pilota, non vedremo nessun effetto.

Come mai? ma allora ho parlato a vanvera fino ad ora!!

Niente affatto!! Selezionando lo slider appena creato, bisogna scegliere "MIDI to Select" dal menu

"option" del MIDI Mixer ...non quello di Cubase!! (vedi figura).

Clicca sull'immagine per una visione più dettagliata.

Bisognerà chiaramente disinserire l'effetto Modulation sull'expander "slave", cioé quello che

suonerà.

Per chi non è riuscito a costruirsi il controllo, eccolo pronto da scaricare.

Scarica

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Lezione 2: alcuni piccoli suggerimenti.

Eccoci al secondo appuntamento del corso intensivo di Cubase, il magnifico programma della

Steinberg.

Questa volta voglio affrontare 5 argomenti che, nel corso degli ultimi anni, molti mi hanno chiesto.

In termini puramente tecnici, si potrebbero definire come piccoli "tips&tricks".

Molti si "inceppano" davanti a questi piccoli problemi che, sempre in termine tecnico, potremmo

definire "cazzate".

I tre punti critici sono:

1. impossibilità di trasmettere messaggi di sistema esclusivo

2. incompatibilità sulla mappatura delle batterie

3. ripetizione di parti ed edit generale

4. scomodità di lavoro con il mouse e la tastiera del computer

5. creare un effetto delay per improvvisazioni live

Vi suonano famigliari? avete problemi su qualche punto da me fissato?

No problem!! Tra un pò non avrete più motivi per soffrire.

Siete pronti? Bene, allora cominciamo.

Lanciamo Cubase e apriamo un nuovo documento (o file, come preferite).

Per comodità, teniamo solo una traccia nel nostro file.

1. Impossibilità di trasmettere messaggi si sistema esclusivo

Questo è il punto in cui tendono a "cadere" un pò tutti.

Dunque......

Come tutti sapete (o almeno, dovreste sapere) Cubase ci....

Ah!! una piccola cosa a cui tengo molto, è che Cubase non si pronuncia così come è scritto, OK?

Si pronuncia "Qbeis"!!!

Un'altra piccola precisazione, è che non reputo la gente ignorante, ma alcune persone sò che

fanno di queste "bufalate". Nonostante io abiti in una zona montana, non bisogna credere che

le bufalate provengano tutte da "montanari", OK? Non facciamo generalismi.

Come tutti sapete (o almeno, dovreste sapere) Cubase ci dà la possibilità di filtrare tutti i messaggi

MIDI.

Certo...è possibile, quando uno sa dove "smanettare".

Se mi seguite nella lettura, vi spiegherò come fare.

Dal menu options

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scegliamo MIDI Filter. Ecco come ci apparà la schermata:

Quì potete scegliere i messaggi da filtrare in uscita, in entrata, o in entrambe.

Non solo.....Se volete filtrare uno dei 127 controlli della mappatura MIDI, potete farlo.

Basta sceglierli nella parte Controller e (ciliegina sulla torta) non solo: potete sceglierne 4!!!!

Vi basta? Ma ancora non è finita!!!

Potete scegliere anche il canale/i in cui deve agire il filtro.

MA NON E' FANTASTICO TUTTO CIO'????

E' perciò logico che se si ha selezionato la casella Sysex, è praticamente impossibile leggere e

trasmettere i messaggi di sistema esclusivo (Sysex).

Questo fatto è particolarmente importante per chi usa Cubase per immagazzinare i propri banchi

suoni!!!!!!

OCCHIO!!!!!!

Spero che chi mi ha chiesto mille volte la stessa cosa, riesca finalmente a capire!!!!!

2. Incompatibilità sulla mappatura delle batterie

Anche questo è un altro punto in cui molti si bloccano.

Mi diverte il fatto che molti che si ritenevano dei maghi di Cubase (magari solo perchè sapevano

fare

un semplice "copia-incolla"), passano ore a rimappare tutte le note di batteria, con la possibilità

di sbagliare.

Innanzitutto, bisogna capire che "NON SI SMETTE MAI DI IMPARARE".

Anch'io, dopo 10 anni di Cubase, imparo sempre cose nuove.

Veniamo a noi e come risolvere il nostro problema.

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Ammettiamo che abbiamo un MIDI FILE che è stato concepito per una tastiera non mappata in

GM,

e vogliamo riprodurlo su una tastiera in GM.

Molto semplice:

Prima di tutto vediamo di creare la nostra mappatura.

Clicchiamo sulla casella C e variamo la classe della traccia.

Per il nostro caso specifico, dovremo scegliere la classe Drum.

Se osserviamo l'immagine, la classe che ci interessa è la Drum Track.

La casella C apparirà così:

Come potete notare, il simbolo di "nota" è stato sostituito dal simbolo "bacchetta".

Questo simbolo stà ad indicare che la traccia è di tipo "drum".

Creiamo una parte e poi facciamo un double-click sulla parte appena creata.

In alternativa, scegliere Drum dal menu Edit.

La schermata che ci apparirà sarà pressapoco così:

dove abbiamo:

Settiamo per ogni suono ritmico i valori di entrata e di uscita.

Se ad esempio abbiamo un MidiFile che ha un settaggio GM,

Drum Name nome del suono ritmico

Q valore di quantizzazione

I-Note valore di nota in entrata

Len lunghezza della nota

percussiva

O-Note valore di nota in uscita

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e vogliamo settare le casse (E0-C1) su C3 e D4,

sceglieremo la nota di input E0 e setteremo l'uscita su C3.

Allo stesso modo sceglieremo la nota di input C1 e setteremo l'uscita su D4.

Tutto chiaro?

Aquesto punto non ciresta che salvare la nostra Drum Map per riutilizzarla tutte le volte che ci

servirà.

Scegliamo Salva dal menu File e scegliamo Drummap.

Un consigli spassionato è quello di scegliere dei nomi che ci faranno capire subito di cosa si tratta.

3. Ripetizione di parti ed edit generale

A volte si sente la necessità di creare delle parti ripetitive per tutto il brano (soprattutto per la

dance).

Una semplice copia fisica può andare bene, ma se poi cambiamo idea e decidiamo di variare

qualcosa,

dobbiamo cancellare tutte le parti e sostituirle con quelle nuove.

Si può anche fare così, ma vi assicuro che sarebbe solo tempo perso: per chi deve lavorare contro il

tempo,

questo è un problema moooooolto importante.

Se mi seguite nella lettura delle prossime righe, vi spiegherò il famoso "trucco del nonno".

Esistono 2 tipi di "parti": la "parte normale" e la "parte ghost".

La prima è una "parte normale" e la seconda è una "parte ghost".

Che differenza c'è?

La "parte normale" ci dà la possibilità di editare solo la parte selezionata: eventuali copie,

resteranno invariate.

La "parte ghost" ci dà la possibilità di editare la parte originale o la "parte ghost" stessa, variando

tutte le copie

delle stesse.

Attenzione però....quando chiuderemo la finestra ci verrà chiesto se vogliamo trasformare la "parte

ghost" in

"parte normale". Se rispondiamo di si, non potremo più usufruire di questa comodità di editing.

Il mio consiglio è quello di rispondere sempre di no, finchè non si è finito il brano.

Come diceva un famoso personaggio TV di qualche anno fa: "provare per credere".

4. scomodità di lavoro con il mouse e la tastiera del computer

Molti non sanno che Cubase ci dà la possibilità di creare un controllo remoto utilizzando la Master

Keyboard.

Dal menu Options scegliamo Remote Control.

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Ecco quà un bel telecomando che ci dà la possibilità di fare alcune operazioni senza toccare il

computer.

Nell'immagine possiamo notare che il Remote Key è C6.

Se noi sulla tastiera premiamo C6 e poi A#5, Cubase attivera il playback del brano.

Attenzione a:

- I tasti di comando sono personalizzabili

- Utilizzare tasti che si è sicuri di non premere assieme al tasto remote, durante il brano.

Faccio un esempio per quest'ultimo punto.

Se durante il brano avremo un accordo con C6 e A5, Cubase attiverà la registrazione.

Perciò:

- Scegliere accuratamente i tasti di controllo

- Disattivare il telecomando durante l'ascolto

5. creare un effetto delay per improvvisazioni live

Prima di tutto diciamo che Cubase ci da molte possibilità per le nostre performance.

Per creare un effetto delay, selezioniamo MROS dalla casella Output.

Dal menu options scegliamo MIDI Processor.

Cliccate su quadratino Active e selezionate gli Input e gli output secondo le vostre esigenze.

Fatto? Provate a suonare: che ve ne pare?

Smanettate sui controlli per variare il dosaggio dell'effetto.

Se si suona un pezzo in una tonalità, e si desidera trasporre il pezzo in un'altra tonalità,

basta agire sulla finestra di inspector

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Agiamo sul parametro Transp.

Lezione 3: ancora piccoli suggerimenti.

Eccoci al terzo appuntamento del corso intensivo di Cubase, il magnifico programma della

Steinberg.

Questa volta voglio affrontare 4 argomenti che di solito ci procurano un forte mal di testa.

I 4 punti critici sono:

1. crearsi una song personalizzata

2. incompatibilità di lettura tra computer e versioni varie di Cubase

3. velocizziamo le nostre operazioni

4. quantizziamo in modo automatico

Vediamoli nei dettagli uno ad uno.

1. crearsi una song personalizzata

Quando lanciamo Cubase, viene lanciata una Song di default che contiene i settaggi standard.

Non sempre però sono di nostro gradimento.

Spesso e volentieri dobbiamo risettare questi parametri.

Vediamo ora un piccolo trucchettino per evitare di dover rimappare sempre tutto.

Bisognerà crearsi una Song che conterrà i settaggi che desideriamo.

La chiameremo AUTOLOAD, e dovrà essere posto nella cartella dove è contenuto Cubase.

Se proviamo a dare una sbirciatina all'interno di questa cartella, vedremo che esiste già una Song

chiamata

AUTOLOAD. Basterà sostituirla con la nostra.

I soliti fifoni di turno, avranno sicuramente paura di fare questa operazione.

Non dovete avere paura, fatelo: non succede nulla di grave.

Le versioni vecchie di Cubase, non contengono la Song AUTOLOAD, ma un arrangement

chiamato DEF.ARR,

ma il procedimento rimane uguale. Dovremo solo creare un arrangement chiamato DEF.ARR e

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sostituire l'originale.

Se avete ancora paura e non vi fidate di quello che dico, no problem.

A questi scettici consiglio allora di di creare una Song e farsi i settaggi. Una volta fatto questo,

salviamola sulla scrivania e chiamiamola pure PINCO PALLINO.

In questo caso però, se lanciamo Cubase, verrà lanciata la Song AUTOLOAD. Per evitare questo

inconveniente,

lanciamo direttamente la Song PINCO PALLINO, con un semplice double-click sull'icona del file.

Chiaro?

La mia mente contorta, mi porta a sconvolgere tutte le mie attrezzature. Dai synth ai programmi, dai

processori di effetto al computer, ecc.

Mi sono creato 2 Song: Una contiene i settaggi per quando devo creare una base in GM, e l'altra

contiene delle parti

già pronte per l'uso, con tanto di sequenze. Quest'ultima la uso quando devo creare una base dance.

2. incompatibilità di lettura tra computer e versioni varie di Cubase

Quì bisogna distinguere bene i casi.

Prima di avventurarci a consegnare una Song al nostro amico, assicuriamoci che abbia la stessa

identica versione di Cubase. Al limite potrebbe averne anche una versione più recente, ma se

apporta delle modifiche e poi salva ancora in formato Song, non la potrete più leggere, ma la

leggerà solo lui.

Il formato che ci rende compatibili al 10000% è il formato Midifile.

Se vogliamo passare da un Mac ad un PC, assicuriamoci di aggiungere l'estensione al file, altrimenti

il PC non la potrà riconoscere automaticamente (a meno che non si aggiunga l'estensione in un

secondo momento).

Per i PCnomani spiego meglio.

Il Mac non salva il file con l'estensione, a meno che non glielo diciamo noi. Il PC mi risulta (a meno

di smentite) che salvi sempre con l'estensione. Prendetela però con le pinze.

3. velocizziamo le nostre operazioni

Per chi (come me) deve lottare contro il tempo, diventa importante l'uso di tutti gli espedienti

possibili per velocizzare il nostro lavoro. Ecco perchè uno deve cercare di accumulare più

scorciatoie possibili, con la costanza, l'esperienza e la sperimentazione.

La scorciatoia che uso di più, è quella di intervenire nell'inspector Bar tutte le volte che posso.

SE NON SI

VEDE

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Quì effettuo tutte le modifiche immettendo nei campi appropriati i valori voluti.

Una volta finito il mio lavoro, Scelgo la funzione FREEZE PARAMETER dal menu

FUNCTION.

Quando invece devo copiare grosse quantità di parti su più tracce in modo omogeneo ed in blocco,

pongo i 2 Locator LEFT e RIGHT ai bordi delle parti da copiare e poi mi seleziono nel punto

esatto della canzone in cui voglio che vengano incollate le suddette parti. Per fare questo, premo il

tasto P sulla tastiera e poi digito il valore voluto.

A questo punto scelgo la funzione COPY RANGE dal menu STRUCTURE.

4. quantizziamo in modo automatico

Molti non sanno che si può quantizzare in modo automatico ed immediato. Tengo sottinteso che

tutti sappiamo che cos'è la quantizzazione, e passo a spiegarvi la procedura che risulta assai

complicata e laboriosa. Solo qualche raro genio riesce a capirla al volo, quindi fate attenzione....

Scegliete il valore di quantizzazione e cliccate su AQ. Finchè questo bottone rimarrà acceso, tutto

quello che si suonerà in fase di registrazione, verrà quantizzato automaticamente.

Stop! Tutto quì!!! Vi è piaciuto lo scherzo??

Dopo questo scherzo del cavolo, vi saluto e vi rimando alla prossima volta.

Spero di esservi stato d'aiuto anche questa volta.

Prima di lasciarvi, vi consiglio di leggere anche l'altro articolo su Cubase dove tratto un argomento

interessante: la creazione di una base in GM con tanto di settaggio.

Lezione 4: Creiamo un midifile in GM.

Eccoci al quarto appuntamento del corso intensivo di Cubase, il magnifico programma della

Steinberg.

Questa volta vedremo come creare un midifile in General MIDI (GM).

Prima di cominciare volevo chiarire una cosa in cui tutti cascano: Midifile è una cosa, e Midifile in

GM è un altra.

Come saprete il midifile è un formato musicale multipiattaforma. Il Midifile in GM è un formato

speciale per gli strumenti che riportano il simbolo GeneralMIDI. Ora c'è la possibilità del GM2

(GeneralMIDI esteso) e del XG.

Prima di procedere con il tutorial, vi consiglio di leggervi il tutorial sui consigli pratici (lezione 3).

Chi l'ha già

fatto, continui pure la lettura.

Lanciamo Cubase (ma dai......) e controlliamo la funzione MIDI Filter dal menu OPTION.

Se avete seguito il mio consiglio, avrete sicuramente eliminato il filtro dei SYSEX.

Ricordo che è di vitale importanza eliminare questo filtro, altrimenti certe basi non suoneranno

come dovrebbero.

Secondo lo standard delle basi in GM usato attualmente, ci sono dei canali appositi per certi

strumenti.

Il MIDI 1 è di solito dedicato ai messaggi di sistema eslusivo (sysex) e ad eventuali testi.

Il MIDI 2 è usato per le parti di basso, il MIDI 4 per il canto (o melodia), il MIDI 5 per i cori

(vocalist).

Settando il proprio vocalist sul canale MIDI 5, avremo dei cori impostati in modo automatico.

Il MIDI 10 è usato sempre dalla batteria. Le basi più professionali, usano il MIDI 10 per le parti di

cassa e rullante,

lasciando le restanti parti percussive al cannale MIDI 11.

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Questo ci fa capire che non è impossibile farlo (come molti credono).

Esagerando, potremo anche avere tutti e 16 i canali MIDI impostati su tracce di batteria.

Un buon programmatore di basi, dovrebbe conoscere a memoria tutti i controlli ed il relativo

numero.

Una volta si recitavano a memoria le formazioni delle proprie squadre di calcio. Era una cosa

normalissima sentire

la solita litania "Sarti, Burgnich, Facchetti,....". Un MIDImaniaco (come me) dovrebbe invece

recitare "0 Bank select MSB, 1 Modulation Wheel, 2 Breath control,..."

Non serve essere un MIDI maniaco per sapere che non tutti i 128 controlli hanno una mappatura

standard, ma solo

alcuni. I restanti sono stati lasciati generici per lasciare la possibilità di essere mappati da ogni

singola marca, per alcuni parametri interni dei propri moduli sonori.

Per creare il nostro Midifile, dovremo fare in modo che lo strumento si imposti in maniera

automatica in modo GM.

Per fare questo, creiamo unaparte di una battuta (bar).

Ormai siete degli esperti di Cubase e saprete sicuramente come fare, ma per i più cocciuti (o meno

esperti), spiegherò

il procedimento. Esistono tre modi diversi per fare questo:

1. Impostare il Left Locator (L) su 1 ed il Right Locator (R) su 2, e fare un double-click all'interno

dei 2 Locator.

2. Impostare il Left Locator (L) su 1 ed il Right Locator (R) su 2, e scegliere create part dal menu

Structure.

3. Scegliere lo strumento matita dal tool box, e disegnare una parte lunga una battuta.

Una volta creata la parte, scegliere List (o Grid, dipende dalla versione di Cubase) dal menu Edit.

Dal menu a comparsa che vedete in figura, scegliere Sysex data.

Selezionare lo strumento pennello e creare un evento cliccando in prossimità del primo movimento.

Facendo un double-click sul valore di Position, digitare "1.1.40"

Fare quindi un double-click sulla scritta "F0,00," sotto il menu Comment.

Apparirà la scritta "F0,00,F7".

"F0" indica l'inizio della stringa e "F7" indica la fine della stessa.

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Se per caso vi trovaste a immettere qualche valore errato e non vi fosse concesso di uscire dalla

stringa, digitate semplicemente "F0,00,F7", ed il problema si risolverà.

Torniamo a noi.

Sostituiamo lo "00" con "7E,7F,09,01" in modo che la scritta finale sia "F0,7E,7F,09,01,F7".

In questo modo lo strumento si posiziona in GM.

Dobbiamo ora resettare il modo GS. Per farlo, creiamo una nuova stringa Sysex e posizioniamola su

"1.1.60".

Selezioniamo il commento della stringa e sostituiamo lo "00" con "41,10,42,12,40,00,7F,00,41" in

modo che la

scritta finale sia "F0,41,10,42,12,40,00,7F,00,41,F7".

Adesso che abbiamo settato in GM tutto lo strumento, agiamo su ogni singola traccia.

Settiamo il canale MIDI 2 e poi copiamo le parti, effettuando le modifiche per ogni parte specifica.

Creiamo quindi una parte sul canale MIDI 2 e procediamo come prima, solo che al posto di "Sysex

data", scegliamo

"Control change". Creiamo quindi un evento e posizioniamolo a "1.1.96" in modo che dialoghi con

lo strumento

dopo il settaggio in GM.

Nella colonna "Val1" imposteremo il valore di control change sul quale intervenire.

Per prima cosa dobbiamo portare il suono ai valori di default. Per fare questo, usiamo il control

change n°121

(Reset ctrl).

Da questo momento, ogni nuovo evento lo distanziamo di 40 ticks (abbiamo una battuta intera,

evitiamo quindi di ammassare troop i dati)..

Adesso non ci resta che scegliere il banco e la variazione dove è contenuto il suono desiderato.

Sappiamo che per fare questo ci sono 2 controlli : cc 0 (Bank sel MSB) e cc 32 (Bank sel LSB).

Creiamo 2 nuovi eventi che conterranno nella colonna "Val1" i valori "0" (uno) e "32" (l'altro).

Nella colonna "Val2" immetteremo i valori di banco appropriati (consultare il manuale del vostro

strumento).

Adesso dobbiamo scegliere il suono da utilizzare. Scegliamo "Program Change" al posto di "control

change" e creiamo

un nuovo evento. Nella colonna "Val1" immettiamo il valore desiderato.

PS: alcune tastiere partono con la numerazione da 0. Comportarsi di conseguenza, aumentando di 1

il valore da immettere in Cubase.

Una volta settato il suono, scegliamo il valore di volume. Al posto di "Program change", scegliere

"control change".

Creiamo un nuovo evento e sccegliamo il cc 7 (Main volume) ed impostiamo nella colonna "Val2"

il valore desiderato.

Settiamo il valore di Panpot (cc 10).

VALORE POSIZIONE

STEREO

0 tutto a sinistra

64 centrale

127 tutto a destra

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Creiamo ora dei nuovi eventi per cc 11 (Expression), cc 91 (Fx1 Depht) e cc 92 (Fx2 Depht).

Nella colonna "Val2" immettere i valori desiderati.

Uscire dalla finestra e duplicare la parte appena creata per il numero di strumenti desiderati.

Visto il lavoro laborioso che abbiamo fatto in fase di settaggio, vi consiglio di crearvi una cong di

mappatura da utilizzare come base ogni volta che intendete crearvi un midifile in GM.

Per una descrizione più accurata su come fare, leggere il capitolo 3 "consigli pratici 2".

Eccoci giunti al termine di questo tutorial.

Non vi resta altro che crearvi le sequenze MIDI.

Lezione 5

Vi daròaltri 10 trucchi che ho preso in prestito dalle vostre numerose domande, alle quali ho già

risposto privatamente. Colgo l'occasione di renderle pubbliche, scrivendo un articolo.

1. Come faccio a creare un effetto eco in un midifile?

Creiamo una o più copie della traccia da effettare e settiamo il volume ad un valore minore

dell'originale.

Se le copie sono più di una, daremo un valore di volume, a scalare.

Settiamo poi i valori di Delay (ritardo) desiderati nella apposita casella.

Una volta ottenuto l'effetto voluto, sceglieremo Freeze Play Parameter dal menu Function.

Questo per salvare il nostro settaggio nel MIDIfile finale.

Per dare un tocco di classe al nostro lavoro, setteremo diversi valori di panpot per sfruttare il campo

stereo e dare un effetto reale al nostro Eco.

2. Come mai, l'audio che sento in Cubase, è tutto accelerato?

Semplicemente perchS l'audio, la scheda, o Cubase, non sono settati in maniera corretta.

Se ad esempio lavoriamo con un file audio campionato a 44100 Hz a 16 bit, i tre elementi da me

sopracitati,

dovranno essere settati con valori uguali. Se questo non avviene, si avrˆ una riproduzione errata

dell'audio.

3. Come posso sovrapporre una base audio di percussioni, inserendola con lo stesso BPM del

brano?

Innanzitutto, bisognerˆ effettuare un taglio preciso dell'audio.

Una volta che tagliato perfettamente il groove, procedere in questo modo:

Importare il file in Cubase ed aprire l'Audio Editor facendo un double-click sulla parte creata.

Selezionare un valore di Snap pari a "1" e zoommare per avere una miglior visibilitˆ.

Selezionare tutto il campione ed usare il puntatore per draggare da sinistra verso destra sulla

RulerBar.

Si dovrebbe annerire la parte selezionata. Selezionare il numero di quarti pari alla lunghezza del

campione.

Si illuminerˆ la spia del "LOOP". Scegliere (dal menu a tendina "DO") la voce "Fit Event to Loop

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Range".

Cubase adatterˆ il campione alla nostra selezione.

A questo punto ci si presenteranno due possibilitˆ: "Audio" e "Tempo".

"Audio" effettua un Timestrech: allunga o accorcia il campione lasciano inalterato il tono.

"Tempo" aumenterˆ la velocitˆ della Song di Cubase, adattandola alla velocitˆ del campione. Quello che ci interessa, S quindi il primo, e cioS "Audio".

Mi raccomando......

Attenzione ad una cosa, per˜.... Il Timestretch S un'operazione distruttiva. Fare attenzione perci˜ di avere una copia del campione

sul HD.

4. Esiste un sistema per cancellare le note doppie all'interno di un arrangiamento?

Certo. Basta selezionare le parti da esaminare e scegliere "Delete Double Note" dal menu Function.

5. Che differenza c'S tra il control 0 ed il control 32?

Il CC#32 serve per selezionare i vari banchi dello strumento, mentre il CC#0 serve per selezionare

le variazioni

timbriche all'interno del banco.

6. Ho inserito vari settaggi all'interno del MIDIfile, ma ogni volta che salto da un punto all'altro

dell'arrangement,

mi ritrovo con i settaggi sfasati. Come posso fare per risolvere il problema?

Selezionando la voce "Chase Events" dal menu Function, avremo sempre i settaggi aggiornati,

anche se salteremo

da un capo all'altro del arrangement.

7. Si pu˜ variare la sensibilitˆ del Pitch Bend via MIDI?

Certo.

Basta settare come segue, i seguenti controller:

CC#101 = 0

CC#100 = 0

CC#6 = n¡ semitoni desiderati

8. Come faccio a loopare velocemente una parte?

Selezioniamo la parte da loopare e poi premiamo ALT-P.

A questo punto, i Locator (L&R) si collocheranno all'inizio ed alla fine della parte selezionata.

Premiamo ora il tasto " / " per attivare il Loop.

9. Si posso simulare via MIDI, i controlli di CUTOFF e RESONANCE dei vecchi Synth?

CC#71 = resonance

CC#74 = cutoff

I maniaci dei parametri NRPN, potranno utilizzare

MSB 1 e LSB 32 + data entry per il cutoff e MSB 1 e LSB 33 + Data entry per la resonance.

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10. Con che criterio si impostano i messaggi LSB e MSB?

In ogni manuale (di solito quello in Inglese), esistono le classiche tabelle che contengono le stringhe

di messaggi

escluvi e la tabella di implementazione MIDI, con tutti i numeri di controlli specifici.

Quasi tutti i musicisti, non la degnano neppure di uno sguardo: male!!!!

Una volta rintracciato il parametro che ci interessa, utilizzeremo i valori riportati in tabella.

CC#99 = valore MSB richiesto

CC#98 = valore LSB richiesto

CC#6= valore voluto

Il CC#99 viene sempre abbinato ad un CC#98, per intervenire sui parametri interni del modulo

sonoro.

Il CC#6 serve per variare il parametro scelto.

Lezione 6: livelliamo il volume generale dei MIDI file

Ciao a tutti, dopo molto tempo riprendo i miei articoli su Cubase, anche perché molti hanno insistinto. Eccoci qui in

diversa sede, più comoda, più spaziosa e più accogliente.

Questa volta trattiamo un argomento che per molti di voi è un cruccio spaventoso:

Livellare i volumi dei MIDI file, rendendoli tutti omogenei.

Per i più esperti è una cavolata e già me li immagino mentre si sganassiano dalle risate, ma per chi si affaccia da poco a

Cubase, la cosa risulta spinosa e di difficile risoluzione.

Dunque….innanzitutto lanciamo Cubase (ma dai……) ed importiamo il MIDI file incriminato.

Ora veniamo al dunque e facciamo il punto sulla situazione.Cosa dobbiamo fare col MIDI file? Alzare il volume?

Oppure abbassarlo?

Una volta deciso, chiariamo un concetto che (per esperienza) mi risulta non sia chiaro a tutti.

Per abbassare il volume di una traccia, agisco sulla Velocity o sul Volume?

Ricordo che sono 2 concetti totalmente diversi.

Infatti, una cosa è il Volume (cc#7) che corrisponde ad uno slider di un mixer virtuale ed un’altra cosa è la Velocity

(più comunemente chiamata tocco o dinamica).

Per chiarire ulteriormente, potrei fare l’esempio banale del microfono:

Il volume della nostra voce è la Velocity ed il gain del mixer (al quale è collegato il microfono) è il Volume.

Altra cosa da tener conto, è che spesso e volentieri, la Velocity influisce anche sulla timbrica del suono e quindi

influenza anche la natura del suono. Infatti, molti sono i suoni che a seconda della dinamica, con la quale suoniamo la

tastiera, mutano (ad es: apertura o chiusura del filtro), anche se spesso lo fanno impercettibilmente.

Ci sarebbe il controllo di Expession (cc#11), ma quello è meglio utilizzarlo per altri effetti molto più interessanti e

"tosti".

Quindi, concentriamo la nostra mente sul controllo di Volume.

Innanzitutto selezioniamo la parte che ci interessa modificare (se è un medley) ed usiamo un funzione potentissima di

Cubase: il Logical Editor.

Per chi è alle prime armi, risulterà assai difficile comprendere tutte quelle voci che vedrete, ma vi assicuro che con

l’esperienza, avrete in mano un aiuto potentissimo e del quale non riuscirete più a farne a meno.

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Altra cosa da precisare, è che il Logical Editor è anche un’arma a doppio taglio se utilizzato male.

Ma dove stà ‘sto cacchio di Logical Editor, che è mezz’ora che ce ne parli? :o)))

Presto detto: menu function — logical editor.

Ora, supponiamo di voler diminuire il volume di 15. Per farlo, settiamo i valori del Logical Editor come nella figura di

esempio.

PS: chi utilizza PC avrà una grafica diversa da quella in figura, ma le voci sono le stesse.

Analizziamo le varie voci. Dunque….Cubase interpreterà così il settaggio:

Cerca ogni (filter) cc# (event Type) di tipo 7 (Egual — Value 1) di tutti i canali selezionati (Ignore — Channel) e

diminuiscine (Minus - punto 1) di yn valore pari a 15 (Value 2 — punto 2) e trasformalo (sezione Functions) senza

quantizzarlo (quantize off).

A questo punto, cliccate su DO IT ed il processo di editing sarà completato.

Se vi piace la pappa sempre pronta (ahahah), eccovi i settaggi per aumentare e diminuire il volume, già belli e pronti per

essere utilizzati.

Per utilizzarli, basta inserire la cartella MIEI (o anche solo i preset) nella cartella LOGICAL PRESET presente nella

cartella di Cubase, per poterli richiamare direttamente da Cubase, dal sottomenu LOGICAL. Seleziona le parti che vuoi

editare e poi scegli i preset DECREMENTA o INCREMENTA a seconda se vuoi diminuire o aumentare il volume

generale.