Corso di aggiornamento “Biosicurezza” Bescapè (PV), 28 ...

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1 Biosicurezza nell’allevamento bovino Norma Arrigoni Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna – Sezione di Piacenza 1 Corso di aggiornamento “Biosicurezza” Bescapè (PV), 28 marzo 2012

Transcript of Corso di aggiornamento “Biosicurezza” Bescapè (PV), 28 ...

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!Biosicurezza nell’allevamento bovino

Norma Arrigoni

Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna – Sezione di Piacenza

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Corso di aggiornamento “Biosicurezza” Bescapè (PV), 28 marzo 2012

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Sommario● Definizioni !

● Regole generali ● Accessi uomini e mezzi ● Introduzione animali ● Movimentazione interna di animali ● Igiene generale della stalla e del locali di servizio ● Personale ● FA ed embryo-transfer ● Pascolo !

● Biosicurezza e principali malattie ● Mastiti ● Paratubercolosi ● IBR ● BVD ● Neospora caninum

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Introduzione● Biosicurezza Insieme di strategie, mezzi e procedure gestionali atti a

prevenire o limitare l’introduzione e la diffusione di rischi biologici e chimici

!● Finalità Sanitarie ed economiche !

● Misure ● generali ● specifiche

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Interventi

● Rischio di una specifica malattia ● Tipologia di azienda ● Modalità di allevamento ● Obiettivi del’allevatore ● Potenzialità dell’allevamento ● strutturali ● ambientali ● management

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Biosicurezza: dove iniziare?● Definire lo stato sanitario per le patologie di interesse ● Valutare il livello di management nei diversi comparti ● gestione gruppi e spostamento degli animali ● gestione operazioni pulizia, igiene e sanitizzazione ambienti ● gestione terapie, profilassi e metafilassi ● gestione mungitura, alimentazione, ecc.

● Controllare le azioni specifiche in atto per il controllo delle singole malattie ● Definire gli obiettivi ● impedire l’introduzione di nuovi agenti contagiosi ● eradicare un agente infettivo dall’allevamento o da un comparto ● ridurre la prevalenza e l’incidenza di una patologia infettiva ● controllare ed impedire l’ulteriore diffusione

● Stendere il piano ● Stimare tempi e costi

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Regolare l’accesso di uomini e mezzi

● Evitare l’introduzione di automezzi: ● Barriere ● Piazzuole per la disinfezione !

● Regolare l’introduzione di persone: ● Limitare il più possibile l’ingresso in allevamento ● Registrare le visite ● Abbigliamento monouso o in dotazione dell’allevamento

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Evitare il contatto con altre specie animali• Limitare la presenza di animali di altre specie quali:

• ovi-caprini: brucellosi, BVD, paratubercolosi, BRSV • cani: Neosporosi, Brucellosi • ruminanti selvatici:, paratubercolosi, BVD, BRSV • suini: leptospirosi, BVD • uccelli selvatici (columbriformi): Chlamidiosi • topi: leptospirosi MISURE DA ADOTTARE

• Adottare recinzioni e barriere • Evitare pascolo promiscuo e uso di foraggi contaminati • Lavare gli automezzi in prestito o in società

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Regole per l’introduzione di animali● Evitare ove possibile l’acquisto di animali ● Prevenzione diarree neonatali, utilizzo seme sessato

● Evitare l’acquisto di animali provenienti da stalle di sosta ● Introdurre animali solo da allevamenti di stato sanitario conosciuto: ● Livello biosicurezza ● Piano di test effettuati ● Piani vaccinali (BVD free o vaccinato) ● Stato sanitario noto rispetto alle principali patologie ● Paratubercolosi ● IBR ● BVD ● Salmonella ● Mastiti ● Neospora

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Esempio: Mastiti Stato sanitario dell’allevamento di provenienza

• Livello di biosicurezza • Risultati dei test (latte di massa, latte individuale) • Stato sanitario mammario

• MG cellule somatiche <200.000 • free da Streptococcus agalactiae da almeno 2 anni • esito negativo da latte di massa per S.agalactiae, S.aureus, Prototheca, Mycoplasma • SCC individuali della mandria • incidenza mastiti cliniche <20%/anno • visita clinica favorevole (>80% con teat score 1-2)

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Modello della probabilità binomiale che almeno un animale introdotto sia infetto da Map

prob

abili

0

25

50

75

100

n. animali acquistati

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

inf. pop. pop+test liv.2liv.3

Smith D.R., 2002

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Esempio: Paratubercolosi Stato sanitario dell’allevamento di provenienza

• Allevamento certificato • Allevamento che non introduce • Livello di biosicurezza • Risultati dei test individuali (tutti negativi per almeno 2-3 anni)

Sensibilità del test ELISA in funzione dell’età: 5% a 1 anno 30% a 2 anni 60% a 3 anni 80% a 4 anni

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Introduzione di animali: Trasporto con automezzi contaminati

• Utilizzare se possibile mezzi di trasposto propri • Ridurre lo stress da trasporto • Lavare e disinfettare prima e dopo l’utilizzo

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Regole per l’introduzione di animali: Quarantena!● Locale quarantena ● idoneo (igiene e microclima) ● separato dal resto dell’allevamento ● sotto vento rispetto alla stalla ● dotato di attrezzature proprie (mungitrice, alimentatori, raschiatori) e

sistema di cattura ● Vaccinazioni ● Visitare giornaliera ● Test ● mastiti contagiose, paratubercolosi, IBR, BVD, Neospora, tricofiti,

ectoparassiti ● Latte crudo: Salmonella, Campylobacter, E.coli 0157

BVDFattori di rischio: acquisto di animali ▪ PI

▪ Bovina gravida di un PI

▪ Bovina gravida Sieronegativa infettata durante il trasporto

Misure di controllo ▪ acquisto da allevamenti certificati

▪ trasporto separato, evitare le stalle di sosta

▪ controllo sierologico e virologico in ingresso

▪ quarantena con ripetizione dei test

BVDFattori di rischio: partecipazione a mostre ▪ Animali siero- gravidi nel primo quadrimestre che si infettano durante la mostra

▪ Animali che si infettano e trasmettono l’infezione ad animali gravidi al rientro in allevamento

Misure di controllo ▪ Test per virus ed anticorpi prima della mostra

▪ Quarantena al ritorno con esecuzione dei test se negativo

▪ Mostre limitate ad animali certificati BVD-free

Movimentazione interna degli animali● Separazione degli animali in gruppi omogenei ● età ● livello produttivo ● fase di lattazione ● stato sanitario

● Primipare in un gruppo a parte (15-30 giorni) ● Locale infermeria (animali ammalati, in terapia, in diagnosi) ● Separato (soprattutto da sala parto e animali giovani) ● Regolarmente pulito e disinfettato (per ultimo)

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Rischio legato al toro● All’acquisto: garanzie sanitarie sull’allevamento di provenienza ● All’introduzione: quarantena di 4 settimane con visita giornaliera ● Sospendere la monta in caso di problemi nelle bovine ● Applicare gli stessi vaccini dell’allevamento ● Test in quarantena: ● Campylobacter ● Trichomonas ● IBR ● BVD ● Leptospira ● Chlamidia ● Blue tongue

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Igiene della stalla● Criticità: ● Presenza di materiale organico ● Impossibilità di eseguire il tutto vuoto-tutto pieno

● Punti cruciali: sala parto e sala di mungitura ● Ambienti di stabulazione: ● Lettiere pulite e asciutte ● Evitare il sovraffolamento ● Lettiera: 7 mq/capo (8-10 in sciutta) ● Cuccette: 1/capo

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Gestione delle deiezioni● Rischi sanitari: ● Salmonella ● M.paratuberculosis ● E.coli ● Rotavirus ● Coronavirus ● Campylobacter ● Coxiella burnetii ● Parassiti ● Prototheca ● clostridi

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Gestione delle deiezioni: in allevamento● Rimuovere le deiezioni giornalmente dai corridoi e dai paddock ● Raschiatori: 3-4 volte/giorno ● Flusso di rimozione: dall’area meno a rischio (giovani) a quella più a

rischio (adulti) ● Evitare il contatto diretto ed indiretto tra diverse categorie di animali

(raschiatore/ruspetta) ● Evitare di utilizzare il flushing con la parte liquida dei liquami verso la

zona destinata al parto e ai vitelli ● Evitare l’utilizzo promiscuo di attrezzature per la pulizia e la

somministrazione di alimenti ● Evitare di passare in corsia di alimentazione con ruote sporche di feci

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Gestione delle deiezioni:stoccaggio letame● Platea ● fondo impermeabile ● cordolo o muro perimetrale su 3 lati ● pendenza per scolo dei liquidi in un contenitore o vasca

● Tempo minimo di stoccaggio 90 gg ● Fermentazione ● T = 50 °C nei primi 4-5 giorni ● T diminuisce fino a 30 °C nei giorni successivi 5-12 gg

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Gestione delle deiezioni:stoccaggio liquame

● Fondo impermeabile ● Volume minimo di stoccaggio 180 gg ● Margine di sicurezza in caso di precipitazioni ● Separazione in due comparti separati ● Minima permanenza dopo immissione 45 gg ● La maggior parte degli allevamenti non ha la doppia vasca ● Map resiste 98 gg a 15 °C e 252 gg a 5 °C

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● Consentito su suolo agricolo per fini zootecnici ● Vietato su colture orticole per uso umano ● Vietato nella stagione autunno-invernale ● Vietato su suolo innevato, ghiacciato e saturo di acqua ● Ideale prima dell’aratura (minima contaminazione foraggi) ● Migliore utilizzo dell’N: ● Iniezione diretta al suolo (migliore alternativa) ● Superficiale a bassa P ● Radente su colture erbacee in copertura ● Radente su colture prative

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Gestione delle deiezioni:spandimento

● Non spargere liquami: ● su colture foraggere nelle 3 settimane prima dello sfalcio (per M.paratuberculosis almeno 3 mesi prima dello sfalcio) ● su colture destinate agli animali giovani

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Gestione delle deiezioni:spandimento

Pascolo

• Recintare l’area di pascolo • Destinare aree differenti a giovani e adulti • Garantire un’area sufficiente ed effettuare le opportune rotazioni • Tenere evidenza del periodo e della località del pascolo e dei relativi animali • Recintare le pozze d’acqua, adottare sistemi adeguati • Evitare di condurre al pascolo i capi infetti

BVDFattori di rischio: contatti al pascolo ▪ Animali siero- gravidi nel primo quadrimestre che si infettano durante la mostra

▪ Animali che si infettano e trasmettono l’infezione ad animali gravidi al rientro in allevamento

Misure di controllo ▪ Test per virus ed anticorpi prima dell’invio al pascolo

▪ Quarantena al ritorno con esecuzione dei test se negativo

Sala parto: rischi sanitari● Per le vacche: ● Infezioni mammarie ● Infezioni puerperali

● Per il vitello: ● Paratubercolosi ● Enteriti neonatali (Rotavirus, Coronavirus, E.coli, Criptosporidi) ● Coccidiosi ● Salmonellosi ● Campylobacter ● Parvovirus ● BVD

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Parto: regole generali di igiene

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● IDEALMENTE: ● box singoli da lavare e disinfettare dopo ogni utilizzo !

● CRITERI MININI: ● suddividere gli animali in gruppi omogenei nella zona parto ● area di passaggio (osservazione frequente) ● lettiera pulita e asciutta (rinnovo giornaliero) ● evitare sovraffollamento (10 mq/capo) ● parti assistiti ● disinfezione del cordone ombelicale con tintura di Iodio ● distruggere gli invogli fetali ● evitare la suzione diretta del vitello alla mammella ● isolare il vitello al più presto in gabbie singole

Box e locali per vitelliTutto pieno - tutto vuoto: ● Spostamento animali, alimenti e attrezzature ● Rimozione materiale organico ● Pulizia pavimenti e pareti con idropulitrice ● Pulizia mangiatoie, abbeveratoi, finestre, lambade, porte ecc. ● Disinfezione ● Vuoto sanitario ● Periodica imbiancatura pareti

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Box e locali per vitelliTutto pieno - tutto vuoto: ● Spostamento animali, alimenti e attrezzature ● Rimozione materiale organico ● Pulizia pavimenti e pareti con idropulitrice ● Pulizia mangiatoie, abbeveratoi, finestre, lambade, porte ecc. ● Disinfezione ● Vuoto sanitario ● Periodica imbiancatura pareti

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Acqua di abbeverata● Alimento assunto in enorme quantità (100-160 litri/dì) ● Origine della contaminazione ● pozzo o falda inquinata ● abbeveratoi (feci, materiale organico)

● Rischi: ● M.paratuberculosis ● Salmonella ● Criptosporidi ● Campylobacter ● E.coli 0157 ● Prototheca

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Gestione abbeveratoi: linee guida● Posizione e dimensioni idonee ● Lontani dalla lettiera ● Zona pavimentara in cemento ● Nei corridoi di passaggio tra le corsie ● > 6 cm lineari /vacca ● 1 vaschetta /12 capi

● All’uscita dalla sala di mungitura ● 30 cm / vacca in sala con portata minima 10 l /min

● Idonei distanziatori per evitare contaminazione fecale ● Modelli di facile e rapida pulizia ● Pulizia e disinfezione frequente

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Gestione del colostro● Essenziale per l’immunità del vitello dalla nascita a 3-4 mesi ● Vantaggi della corretta colostratura: ● Ridotta mortalità pre- (OR 50-75 nei primi 21 gg) e post-svezzamento ● Miglior incremento ponderale e indice conversione alimenti ● Minor età al 1° parto ● Aumento produzione latte nelle prime 2 lattazioni ● Diminuita probabilità riforma nella 1° lattazione

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Obiettivi: • <25% vitelli trattati prima dello svezzamento • <5% mortalità • raddoppio del peso allo svezzamento

Colostro: corretta somministrazione● Quantità sufficiente di Ig ● Qualità = alta se Ig > 50 g/l ● Volume=100 g (10-12% del peso corporeo)

● Tempestività ● Evitare stress da parto ● Biberon o sonda ● 2 litri nelle prime 1-2 ore ● Altri 2 litri entro 4-5 ore

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Assorbimento IgG: • 66% a 6 ore • 47% a 12 ore • 12% a 24 ore • 7% a 36 ore

Colostro e latte: rischio sanitario● Batteri contaminanti: ● M.paratuberculosis ● E.coli ● Salmonella ● Rota/Coronavirus ● Campylobacter ● S.aureus ● S.agalactiae ● Mycoplasma ● Lysteria ● IBR ● BVD

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Pericolo: • trasmissione infezioni • interferenza con IgG

Colostro: linee guida

● Evitare l’utilizzo di colostro di vacche infette ● Evitare la contaminazione fecale durante la raccolta ● Idonea conservazione (congelamento immediato) ● Scongelamento a T < 60°C in agitazione ● In alternativa: sostituti del colostro ● Pastorizzazione a 60 °C per 60 min ● Evitare il pool ● Destinare il colostro di 1 vacca ad un vitello (tracciare!)

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Mastite: linee guida

▪ buone pratiche di mungitura

▪ mungitrice ben funzionante

▪ diminuzione esposizione apice capezzolo

• contagiosi (identificazione, mungitura separata e/o riforma, post-dipping)

• ambientali (igiene ambientale, predipping)

▪ registrazione accurata casi clinici e SCC individuali

▪ terapia (asciutta/lattazione) corretta con idonea modalità

▪ eliminazione bovine croniche

(Neijenhuis F. e Schuiling H.J., 1996; Research Station for Cattle, Sheep and Horse Husbandry, Lelystad, Olanda)

Situazione ottimale O assenza > 60% A sottile < 20% B moderato < 10% C spesso < 5% D considerevole < 5%

Classificazione dello stato dei capezzoli

Teat Condition Portfolio Produced by the

"Teat Club International" Distributed by the National Mastitis Council

Over milking by as little as two minutes may cause easily observable changes in teat condition. Here there is significant discoloration and a thickened ring of tissue at the base of the teat.

Hyperkeratosis of the teat orifice is frequently observed. It is multifactorial in cause with pointed teats much more at risk. This severity should be rare in the herd.

Teats may suffer viral or bacterial infections. Detection and accurate diagnosis are important to minimize the consequences

Teats should never be this badly chapped. This indicates a harsh environment and poor teat management especially faults in teat dipping.

Hygienic score

Indagine su 114 aziende Consorzio Agri Piacenza Latte

Utilizzo Predipping Utilizzo Postdipping

Dati forniti da Prati R., Capra D., Bertocchi L. 2009

Indagine su 114 aziende Consorzio Agri Piacenza Latte

Manutenzione impianto Utilizzo guanti

Dati forniti da Prati R., Capra D., Bertocchi L. 2009