Corriere delle Comunicazioni - 25/01/2010

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Aziende & Mercati NEW BUSINESS, STRATEGIE, FINANZA n°1/2. 25 gennaio 2010 26 www.corrierecomunicazioni.it [email protected] Con l’acquisizione di Obli- core, specializzata in software per service-level management, CA si rafforza nell’offerta di soluzioni cloud. Oblicore porta in dote clienti quali AT&T, Abn Amro, British Telecom, Cable & Wireless, France Telecom, Ing, Lufthansa Systems, Siemens Medical Solutions e T-Systems. Grazie alle soluzioni Oblicore queste organizzazioni sono in grado di progettare, monitorare e gestire in un’ottica aziendale i contratti sui livelli di servizio rela- tivi a tutto il portafoglio di servizi informatici. “L’ottica aziendale che caratterizza le soluzioni Oblicore fornisce a imprese e fornitori di servizi una migliore visibilità e controllo sulla qualità e sul valore del portafoglio di servizi IT - dichiara Ajei Gopal, Executive Vp del Products & Technology Group di CA -. Con Oblicore e le acquisizioni di NetQoS e Cassatt, CA sta potenziando la capacità di aiutare i clienti a ottimizzare le funzioni informatiche”. Con lʼacquisizione di Oblicore CA spinge sul cloud Software Partnership. Piano triennale da 250 milioni di dollari per la semplificazione dei sistemi IT Microsoft-Hp, cloud matrimoniale I due big nel trend convergenza per l’offerta di soluzioni integrate PATRIZIALICATA Alleanza triennale e piano di investimenti per 250 milioni di dollari: questo il cuore dellʼaccor- do siglato da Hewlett-Packard e Microsoft: lʼobiettivo dello sforzo congiunto è arrivare a una sempli- ficazione dei sistemi IT. Si tratta, a detta delle due aziende, dellʼofferta di tecnologie “più integrata del settore per lʼevoluzione del cloud computing”. Microsoft e Hp prevedono di lanciare sul mercato nuove so- luzioni che saranno basate su un modello “dallʼinfrastruttura-allʼap- plicazione” di nuova generazione; perfezioneranno il cloud computing velocizzando lʼimplementazione delle applicazioni; elimineranno le complessità associate alla gestio- ne It, automatizzando i processi manuali al fine di diminuire i costi complessivi. “Miglioreremo sen- sibilmente lʼesperienza dei clienti nelle attività di sviluppo, implemen- tazione e gestione degli ambienti IT”, assicurano le due aziende. I partner lavoreranno ad una roadmap di sviluppo di piattaforme e soluzioni convergenti, oltre ad unʼofferta completa in ambito vir- tualizzazione e strumenti di gestione integrati. Distribuite attraverso una vasta rete commerciale, le soluzioni IT consentiranno maggiore effi- cienza di business, perché sapranno soddisfare le esigenze di aziende in costante mutamento attraverso la convergenza delle risorse server, storage, applicative e di rete, in un ambiente fortemente automatizzato e autogestito. Miglioreranno anche prestazioni, affidabilità e disponibilità applicati- va di alcune applicazioni business molto usate, come Microsoft exchange server e Microsoft Sql server, grazie alla creazione di una soluzione ottimizzata che si basa su server, storage, prodotti di rete e pacchetti applicativi pre-integrati. “Queste macchine per la gestione dei dati e la posta elettronica pos- sono essere implementate e gestite premendo semplicemente un pul- sante”, sottolineano i due partner. Ancora, le aziende potranno otti- mizzare le proprie operazioni grazie a strumenti di gestione e virtualiz- zazione integrati e interoperabili, che automatizzano il provisioning, la gestione e il continuo self-tuning degli ambienti tecnologici. Verranno integrati i software Hp Insight, Hp business technology optimization e Microsoft system center con Mi- crosoft Hyper-V per automatizzare lʼimplementazione delle applica- zioni ed effettuare un monitoraggio a livello “infrastructure-to-applica- tion”. È possibile inoltre ottimizzare potenza e prestazioni, assicurando lʼinteroperabilità di ambienti data center eterogenei. Lʼutilizzo delle nuove soluzioni congiunte permetterà infine di pro- teggere gli investimenti e ridurre il total coast of ownership (Tco). Si tratta infatti di soluzioni realizzate sulla base di standard di settore e progettate per utilizzare gli inve- stimenti esistenti per i datacenter ed essere gestite allʼinterno di un fra- mework comune. Questo approccio permetterà ai clienti di integrare modelli di cloud computing pubblici o privati in base alle loro esigenze di business. Hp e Microsoft collabore- ranno anche sulla piattaforma Win- dows Azure con la propria offerta di servizi e Microsoft continuerà a investire nellʼhardware Hp per lʼin- frastruttura Windows Azure. “Favorire lʼinnovazione aiuta le aziende a conseguire un vantaggio competitivo”, commenta Mark Hurd, Chairman e Ceo di Hp. Il nuovo modello infrastructure-to- application sviluppato da Hp e Mi- crosoft sarà proposto come offerta integrata per gli ambienti datacenter eterogenei di grandi dimensioni, ma anche attraverso soluzioni destinate alle piccole e medie imprese. Le so- luzioni sono già disponibili, mentre le nuove offerte saranno introdotte nel corso dei prossimi tre anni. “Lʼaccordo, che si estende al- lʼhardware, al software e ai servizi, consentirà ai clienti business di ottimizzare le prestazioni in modo semplice e immediato, benefician- do del Tco più basso possibile”, ribadisce Steve Ballmer, Ceo di Microsoft. “La nostra partnership estesa trasformerà il modo in cui le grandi aziende erogano i servizi ai clienti e aiuterà le più piccole a far leva sullʼIt per accrescere il business e minimizzare i rischi”. STEVE BALLMER Ceo di Microsoft Sulla «nuvola» la star è il partner Pmi e studi professionali il principale target della nuova strategia per lʼhosting su cloud «Siamo intenzionati a giocare ad ampio raggio le nostre carte sul mercato del cloud computing o del Software as a Service. Ma non da soli. Intendiamo coinvol- gere pesantemente i nostri partner perché sono loro che conoscono le effettive esigenze delle aziende e sono loro che, anche in questa modalità di fruizione del nostro of- fering, personalizzano le soluzioni per lʼutente finale. Di fronte a una pressione competitiva che monta tutti i giorni abbiamo intensificato il lavoro con la rete per mettere a disposizione delle aziende servizi a valore aggiunto efficienti, semplici da usare e calibrati alle attese». È uno dei messaggi più forti lanciati al mercato durante lʼHosting Day di Microsoft da Fabio Luinetti, group sales manager communi- cations sector della filiale italiana del colosso di Redmond. In Italia i partner in possesso di capacità hosting - da cui la definizione di “hoster” - al momento sono 250. Alcuni fanno esclusivamente gli hoster. Gli altri vendono soluzio- ni “on premise” e “in the cloud” cercando un bilanciamento che ottimizzi gli investimenti. Essere hoster di Microsoft “significa soprattutto sapersi de- streggiare con la metodologia di unʼattività - dice Luinetti -, quella appunto rivolta alla fornitura di servizi anziché di prodotti, che risponde a una logica di Opex (costi operativi) anziché di Capex (spese o investimenti). Il che vuol dire tra lʼaltro disporre al proprio interno di un data center tramite il quale erogare i servizi al cliente finale perché nel nostro modello di business non siamo noi come Microsoft gli erogatori, ma i nostri partner. In compenso noi stiamo fornendo il massimo supporto alla rete perché sia in grado di rispon- dere a questo trend”. Il target sono soprattutto le Pmi e gli studi professionali, ma anche i reparti di grandi organizzazioni. Se fino a ieri lʼaccesso alle tec- nologie era basato sullʼacquisto delle licenze, oggi sulla nuvola si fa il “pay per use” (sulla base del numero di server, di client servizi o altri parametri). Ma a queste due tipologie di accesso si è aggiunta la formula ibrida. Unʼazienda può infatti optare per determinati servi- zi per la formula tradizionale e per altri servizi fare ricorso al Saas. Pur cambiato, il ruolo dei partner è rimasto cruciale nella strategia di accesso al mercato di Microsoft. “Non ci sono prodotti o soluzioni a catalogo che non possono essere veicolati in modalità hosting - dice Luinetti -. Noi mettiamo nella nu- vola il portfolio lasciando agli ho- ster il compito di verticalizzare”. Il gioco di squadra è perfetto. Se Microsoft come fornitore sa quanto può guadagnare da unʼatti- vità gestita in cloud, anche lʼutente finale deve essere posto in grado di realizzare un risparmio economico calcolabile e non solo un migliora- mento di efficienza. Il partner è in questo momento un poʼ più in dif- ficoltà nel calcolo degli economics perché non ha ancora chiarezza completa sulla valenza del nuovo business. Nello stesso tempo è forzato dal mercato a cimentarsi con lʼhosting. È curioso rilevare che nel nuovo mosaico ci siano figure, come Tele- com Italia, al tempo stesso cliente, partner e hoster di Microsoft. Tra le soluzioni che la società spingere di più nella nuvola, lʼUnified Com- munication (a quello di Milano si è aggiunto un centro dimostrativo a Roma) e lo streaming, mentre si registra più cautela sul versante videocomunicazione, anche per i problemi legati alla disponibilità di larghezza di banda. FABIO LUINETTI Group sales manager communica- tions sector di Microsoft Italia GIAN CARLOLANZETTI

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Intervista di Fabio Luinetti al Corriere delle Comunicazioni il 25 gennaio 2010

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Aziende&Mercati NEW BUSINESS, STRATEGIE, FINANZA

n°1/2. 25 gennaio 201026 [email protected]

Con l’acquisizione di Obli-core, specializzata in software per service-level management, CA si rafforza nell’offerta di soluzioni cloud. Oblicore porta in dote clienti quali AT&T, Abn Amro, British Telecom, Cable & Wireless, France Telecom, Ing, Lufthansa Systems, Siemens Medical Solutions e T-Systems. Grazie alle soluzioni Oblicore queste organizzazioni sono in grado di progettare, monitorare e gestire in un’ottica aziendale i contratti sui livelli di servizio rela-tivi a tutto il portafoglio di servizi informatici. “L’ottica aziendale che caratterizza le soluzioni Oblicore fornisce a imprese e fornitori di servizi una migliore visibilità e controllo sulla qualità e sul valore del portafoglio di servizi IT - dichiara Ajei Gopal, Executive Vp del Products & Technology Group di CA -. Con Oblicore e le acquisizioni di NetQoS e Cassatt, CA sta potenziando la capacità di aiutare i clienti a ottimizzare le funzioni informatiche”.

Con lʼacquisizione di Oblicore CA spinge sul cloud

Software

Partnership. Piano triennale da 250 milioni di dollari per la semplificazione dei sistemi IT

Microsoft-Hp, cloud matrimoniale

I due big nel trend convergenzaper l’offerta di soluzioni integrate

PATRIZIALICATA

Alleanza triennale e piano di investimenti per 250 milioni di dollari: questo il cuore dellʼaccor-do siglato da Hewlett-Packard e Microsoft: lʼobiettivo dello sforzo congiunto è arrivare a una sempli-ficazione dei sistemi IT. Si tratta, a detta delle due aziende, dellʼofferta di tecnologie “più integrata del settore per lʼevoluzione del cloud computing”.

Microsoft e Hp prevedono di lanciare sul mercato nuove so-luzioni che saranno basate su un modello “dallʼinfrastruttura-allʼap-plicazione” di nuova generazione; perfezioneranno il cloud computing velocizzando lʼimplementazione delle applicazioni; elimineranno le complessità associate alla gestio-ne It, automatizzando i processi manuali al fine di diminuire i costi complessivi. “Miglioreremo sen-sibilmente lʼesperienza dei clienti nelle attività di sviluppo, implemen-tazione e gestione degli ambienti IT”, assicurano le due aziende.

I partner lavoreranno ad una roadmap di sviluppo di piattaforme e soluzioni convergenti, oltre ad unʼofferta completa in ambito vir-tualizzazione e strumenti di gestione integrati. Distribuite attraverso una vasta rete commerciale, le soluzioni IT consentiranno maggiore effi-cienza di business, perché sapranno soddisfare le esigenze di aziende in costante mutamento attraverso la convergenza delle risorse server, storage, applicative e di rete, in un ambiente fortemente automatizzato e autogestito.

Miglioreranno anche prestazioni, affidabilità e disponibilità applicati-va di alcune applicazioni business molto usate, come Microsoft exchange server e Microsoft Sql server, grazie alla creazione di una soluzione ottimizzata che si basa su server, storage, prodotti di rete e pacchetti applicativi pre-integrati. “Queste macchine per la gestione dei dati e la posta elettronica pos-sono essere implementate e gestite premendo semplicemente un pul-sante”, sottolineano i due partner.

Ancora, le aziende potranno otti-mizzare le proprie operazioni grazie a strumenti di gestione e virtualiz-zazione integrati e interoperabili, che automatizzano il provisioning, la gestione e il continuo self-tuning degli ambienti tecnologici. Verranno integrati i software Hp Insight, Hp business technology optimization e Microsoft system center con Mi-crosoft Hyper-V per automatizzare lʼimplementazione delle applica-zioni ed effettuare un monitoraggio a livello “infrastructure-to-applica-tion”. È possibile inoltre ottimizzare potenza e prestazioni, assicurando lʼinteroperabilità di ambienti data center eterogenei.

L̓ utilizzo delle nuove soluzioni congiunte permetterà infine di pro-teggere gli investimenti e ridurre il total coast of ownership (Tco). Si tratta infatti di soluzioni realizzate sulla base di standard di settore e progettate per utilizzare gli inve-stimenti esistenti per i datacenter ed

essere gestite allʼinterno di un fra-mework comune. Questo approccio permetterà ai clienti di integrare modelli di cloud computing pubblici o privati in base alle loro esigenze di business. Hp e Microsoft collabore-ranno anche sulla piattaforma Win-dows Azure con la propria offerta di servizi e Microsoft continuerà a investire nellʼhardware Hp per lʼin-frastruttura Windows Azure.

“Favorire lʼinnovazione aiuta le aziende a conseguire un vantaggio competitivo”, commenta Mark Hurd, Chairman e Ceo di Hp. Il nuovo modello infrastructure-to-application sviluppato da Hp e Mi-crosoft sarà proposto come offerta integrata per gli ambienti datacenter eterogenei di grandi dimensioni, ma anche attraverso soluzioni destinate alle piccole e medie imprese. Le so-luzioni sono già disponibili, mentre le nuove offerte saranno introdotte nel corso dei prossimi tre anni.

“L̓ accordo, che si estende al-lʼhardware, al software e ai servizi, consentirà ai clienti business di ottimizzare le prestazioni in modo semplice e immediato, benefician-do del Tco più basso possibile”, ribadisce Steve Ballmer, Ceo di Microsoft. “La nostra partnership estesa trasformerà il modo in cui le grandi aziende erogano i servizi ai clienti e aiuterà le più piccole a far leva sullʼIt per accrescere il business e minimizzare i rischi”.

’STEVE BALLMER Ceo di Microsoft

Sulla «nuvola» la star è il partner Pmi e studi professionali il principale target della nuova strategia per lʼhosting su cloud

«Siamo intenzionati a giocare ad ampio raggio le nostre carte sul mercato del cloud computing o del Software as a Service. Ma non da soli. Intendiamo coinvol-gere pesantemente i nostri partner perché sono loro che conoscono le effettive esigenze delle aziende e sono loro che, anche in questa modalità di fruizione del nostro of-fering, personalizzano le soluzioni per lʼutente finale. Di fronte a una pressione competitiva che monta tutti i giorni abbiamo intensificato il lavoro con la rete per mettere a disposizione delle aziende servizi a valore aggiunto efficienti, semplici da usare e calibrati alle attese». È uno dei messaggi più forti lanciati al mercato durante lʼHosting Day di Microsoft da Fabio Luinetti, group sales manager communi-cations sector della filiale italiana del colosso di Redmond. In Italia i partner in possesso di capacità hosting - da cui la definizione di “hoster” - al momento sono 250. Alcuni fanno esclusivamente gli hoster. Gli altri vendono soluzio-ni “on premise” e “in the cloud” cercando un bilanciamento che ottimizzi gli investimenti.

Essere hoster di Microsoft “significa soprattutto sapersi de-

streggiare con la metodologia di unʼattività - dice Luinetti -, quella appunto rivolta alla fornitura di servizi anziché di prodotti, che risponde a una logica di Opex (costi operativi) anziché di Capex (spese o investimenti). Il che vuol dire tra lʼaltro disporre al proprio interno di un data center tramite il quale erogare i servizi al cliente finale perché nel nostro modello di business non siamo noi come Microsoft gli erogatori, ma i nostri partner. In compenso noi stiamo fornendo il massimo supporto alla rete perché sia in grado di rispon-

dere a questo trend”. Il target sono soprattutto le Pmi

e gli studi professionali, ma anche i reparti di grandi organizzazioni. Se fino a ieri lʼaccesso alle tec-nologie era basato sullʼacquisto delle licenze, oggi sulla nuvola si fa il “pay per use” (sulla base del numero di server, di client servizi o altri parametri). Ma a queste due tipologie di accesso si è aggiunta la formula ibrida. Unʼazienda può infatti optare per determinati servi-zi per la formula tradizionale e per altri servizi fare ricorso al Saas. Pur cambiato, il ruolo dei partner

è rimasto cruciale nella strategia di accesso al mercato di Microsoft. “Non ci sono prodotti o soluzioni a catalogo che non possono essere veicolati in modalità hosting - dice Luinetti -. Noi mettiamo nella nu-vola il portfolio lasciando agli ho-ster il compito di verticalizzare”.

Il gioco di squadra è perfetto. Se Microsoft come fornitore sa quanto può guadagnare da unʼatti-vità gestita in cloud, anche lʼutente finale deve essere posto in grado di realizzare un risparmio economico calcolabile e non solo un migliora-mento di efficienza. Il partner è in questo momento un po ̓più in dif-ficoltà nel calcolo degli economics perché non ha ancora chiarezza completa sulla valenza del nuovo business. Nello stesso tempo è forzato dal mercato a cimentarsi con lʼhosting.

È curioso rilevare che nel nuovo mosaico ci siano figure, come Tele-com Italia, al tempo stesso cliente, partner e hoster di Microsoft. Tra le soluzioni che la società spingere di più nella nuvola, lʼUnified Com-munication (a quello di Milano si è aggiunto un centro dimostrativo a Roma) e lo streaming, mentre si registra più cautela sul versante videocomunicazione, anche per i problemi legati alla disponibilità di larghezza di banda.

FABIOLUINETTIGroup sales manager communica-tions sector di Microsoft Italia

GIAN CARLOLANZETTI