CORPUS DOMINI NEWS 2 giugno 2018 GREST CORPUS … · Giovanni Basta, alcuni animatori decidono di...

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CORPUS DOMINI NEWS SPECIALE: la casa “LA PROVVIDENZA” a Capriglio 2 giugno 2018 N ella cappella della casa di Capriglio è dipinta la cena di Emmaus; è stato bello scoprirlo la prima volta che ab- biamo visitato “la Provvidenza”. A guidarci c’erano Don Giovanni, parroco di Tizzano, Pierino, Bru- no e altri amici della comunità. Cercavamo un luogo di riferi- mento per uscite, campi e mo- men di riro e – con sorpresa – lo abbiamo trovato già connota- to dal vangelo che guida il cam- mino della nostra nuova parroc- chia. Quei muri hanno connuato a parlarci man mano che abbia- mo acquisito familiarità con gli ambien, con il territorio circo- stante e – soprauo – con la piccola comunità del paese che si raduna ogni domenica per ce- lebrare l’Eucaresa. Nei dialoghi con loro è stato come sfogliare l’album di famiglia e capire ciò che hanno significato la costru- zione e la cura per quella casa. Dal 1937 ad oggi tante per- sone hanno lasciato la loro im- pronta: gli abitan del paese che insieme ai Saveriani l’hanno edi- ficata, i Padri missionari che l’hanno abitata, Celesna Boe- go che proprio a Capriglio ha da- to il suo assenso a fondare le Saveriane, i volontari del paese che ancora oggi vi predispongo- no momen di festa per la sagra di S. Michele per la “Madonna della grota”, i numerosi gruppi parrocchiali e scout che ne sono sta ospi. Soo le travi del teo della “Provvidenza” hanno dormito dei san, è importante ricordarlo ogni volta che si varca la soglia di casa. Uscire dalla cià e salire a Capriglio è sempre una gioia e – insieme – anche una responsabi- lità. Non è una località turisca in cui passare un po’ di tempo godendo della sua pace e poi scapparne via. E’ una comunità che ci accoglie e con la quale de- sideriamo fare un trao di cam- mino. E’ un ambiente, quello del nostro Appennino, prezioso e delicato. E’ un tassello di quel mosaico che è la vita della chiesa che ci è dato in custodia e del quale anche noi ora siamo parte. don Marco

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CORPUS DOMINI NEWS

SPECIALE: la casa “LA PROVVIDENZA” a Capriglio

2 giugno 2018 CORPUS DOMINI NEWS

Nella cappella della casa di Capriglio è dipinta la

cena di Emmaus; è stato bello scoprirlo la prima volta che ab-biamo visitato “la Provvidenza”. A guidarci c’erano Don Giovanni, parroco di Tizzano, Pierino, Bru-no e altri amici della comunità. Cercavamo un luogo di riferi-mento per uscite, campi e mo-men� di ri�ro e – con sorpresa –lo abbiamo trovato già connota-to dal vangelo che guida il cam-mino della nostra nuova parroc-chia.

Quei muri hanno con�nuato a parlarci man mano che abbia-mo acquisito familiarità con gli ambien�, con il territorio circo-stante e – sopra�u�o – con la piccola comunità del paese che si raduna ogni domenica per ce-lebrare l’Eucares�a. Nei dialoghi con loro è stato come sfogliare l’album di famiglia e capire ciò che hanno significato la costru-zione e la cura per quella casa.

Dal 1937 ad oggi tante per-sone hanno lasciato la loro im-pronta: gli abitan� del paese che

DOPO IL GREST

PROSSIMAMENTE

Da qualche anno, dopo qua�ro lunghe e calde se�mane di Gr.Est al Corpus Domini e a San

Giovanni Ba�sta, alcuni animatori decidono di re-carsi insieme nella “nostra” casa di Capriglio “la Provvidenza”. Io sono con loro.È come sempre un’esperienza arricchente che vivia-mo con tanto entusiasmo e sopra�u�o con tanta voglia di prenderci cura della casa, eseguendo pic-coli lavori di riparazione e manutenzione o sempli-cemente sistemando alcuni angoli un po’ dimen�ca-�. Quest’anno abbiamo costruito anche una nuova staccionata.È sempre bello ritornare e vedere che il lavoro che abbiamo compiuto negli anni passa� c’è ancora ed è “vissuto” da altri.

Benede�a

Anche i numerosissimi gruppi del Grest elemen-tari e del Grest medie, accompagna� da ani-

matori, educatrici e don Marco conoscono bene Ca-priglio!La prima gita del Grest è sempre effe�uata proprio nei nostri Appennini; all’arrivo a Capriglio bimbi e bimbe, ragazze e ragazzi vengono accol� da "la Provvidenza"; qui si preparano per una picco-la escursione, e qui ritornano nel pomerig-gio, asseta� e felicemente stanchi della giornata vissuta in montagna.

GREST

insieme ai Saveriani l’hanno edi-ficata, i Padri missionari che l’hanno abitata, Celes�na Bo�e-go che proprio a Capriglio ha da-to il suo assenso a fondare le Saveriane, i volontari del paese che ancora oggi vi predispongo-no momen� di festa per la sagra di S. Michele per la “Madonna della gro�ta”, i numerosi gruppi parrocchiali e scout che ne sono sta� ospi�. So�o le travi del te�o della “Provvidenza” hanno dormito dei san�, è importante ricordarlo ogni volta che si varca la soglia di casa.

Uscire dalla ci�à e salire a Capriglio è sempre una gioia e –insieme – anche una responsabi-lità. Non è una località turis�ca in cui passare un po’ di tempo godendo della sua pace e poi scapparne via. E’ una comunità che ci accoglie e con la quale de-sideriamo fare un tra�o di cam-mino. E’ un ambiente, quello del nostro Appennino, prezioso e delicato. E’ un tassello di quel mosaico che è la vita della chiesa che ci è dato in custodia e del quale anche noi ora siamo parte.

don Marco

Zaini in spalla e si parte per l’escursione

Tre anni fa è nato, in alcuni di noi, il desiderio di dedicare alcuni giorni esclusivi alla preghiera.

Hanno così preso il via gli esercizi spirituali a Capri-glio, in primavera.Quale posto migliore della casa “la Provvidenza” per trovare un luogo accogliente e ri�rato, immer-so nel verde, lontano dai rumori e dalle voci della ci�à?A Capriglio, a 1.000 metri sui nostri Appennini, si è avvol� nel silenzio speciale della montagna, accol� dalla casa che è ormai diventata un “pezzo” prezio-so della nostra parrocchia.Tre giorni riserva� all'ascolto della Parola, al silen-zio, alla preghiera e alla condivisione per cercare “profondità” nella nostra vita, dando voce, con amiche e amici, ai pensieri del cuore, portando con noi nella preghiera la nostra nuova parrocchia e, specialmente, chi sta vivendo momen� fa�cosi e difficili.

LA CHIOCCIA

Quest'anno, guida� da don Marco, ci siamo messi in ascolto del Can�co dei Can�ci, una sfida su un testo all'apparenza semplice; in realtà, come tu�a la Parola, ricco di sfumature profonde ed infinite. Il Can�co racconta la ricchezza dell'amore umano pensato e voluto come incarnazione concreta, nella storia, dell'amore di Dio per il suo popolo, per cia-scuno e ciascuna di noi.Come sempre, lasciarsi prendere progressivamente dalla Bibbia significa entrare in tan� episodi di vita vissuta rileggendoli con gli occhi e con lo sguardo di Dio. Significa richiamare la nostra vita e la vita delle nostre comunità ad un confronto sempre esigente con il significato ul�mo del nostro quo�diano in famiglia, nel lavoro, nella parrocchia, nel mondo.Capriglio per noi è anche questo: il luogo dove cer-care di “ascoltare”, “rileggere” la nostra vita, per poi tornare, arricchi�, al cammino di tu� i giorni.

Federica e Franco

UN TEMPO PREZIOSO

Una casa che � fa sen�re a casa ma un po’ di-stante da casa.

Un gioco di parole? No, è ciò che penso quando di-co “Capriglio”. Davvero ”La Provvidenza” di Capriglio è una casa an�ca e ricca dei ricordi e della presenza dei suoi fondatori, i Padri Saveriani, ma al contempo acco-gliente, disponibile, dove � sen� subito a tuo agio e respiri libertà. Una casa ai margini di un piccolo pae-se e legata alla sua comunità, ma circondata da una tranquillità rigenerante e immersa in una natura forte (quando c’è il sole o quando c’è il temporale o il vento…)Sopra�u�o è un luogo dove ci si incontra, si passa del tempo, si canta, si stringono amicizie, si mangia

insieme, si gioca, si prega… è quello che sperimen-�amo con i bimbi e le bimbe della Chioccia e le loro famiglie.E’ il luogo dove ci si ritrova per l’ul�mo incontro del cammino annuale della Chioccia (quando il bel tem-po lo consente!) e dove i bimbi e le bimbe, che stan-no per ricevere la prima Comunione o il dono dello Spirito Santo con la Cresima, si ritrovano per un’u-scita speciale di una giornata, riba�ezzata “Portale di accesso ai sacramen�”. Con bambini, bambine e famiglie ci prendiamo per mano ed entriamo in punta di piedi a�raverso il “portale” che aprirà ai piccoli l’ingresso nel dono misterioso e bello dei ge-s� con cui il Signore riempie la nostra vita. A Capriglio i bimbi e le bimbe scoprono che è pro-

prio bello, a�orno al fuoco e ad un tavolo con il pane e il vino, ascoltare il racconto di don Marco sulla Cena di Ge-sù; è speciale preparare una tavola colorata e piena di parole e disegni dove man-giare insieme ai genitori; è unico impastare e cuocere -come veri fornai - il pane azzimo per l’Eucares�a.Tu�o questo accade a Capri-glio… provare per credere!

Viviana

Per me salire (e in effe� si sale a circa 1.000 m. s.l.m.) alla casa “La Provvidenza” a Capriglio è

sempre un’ esperienza piacevole. I mo�vi sono tan-�. Capita infa� di dover effe�uare piccoli lavori di manutenzione (tagliare il pra-to, sistemare la legna per il camino, me�ere a dimora nuove piante, �nteggiare una stanza) o le pulizie primaverili. La fa�ca è ampiamente com-pensata della soddisfazione di stare in compagnia di amici e amiche e pranzare all’aria aperta all’ombra del noce da-van� a casa. In altre giornate ho accompagnato e aiutato, per la parte pra�ca, gli incon-

tri dei gruppi di bambini e bambine della Chioccia (come è diverso questo cammino dal catechismo di 50 anni fa!). E’ un piacere vederli raccol� a semicer-chio con gli occhi sgrana� ad ammirare il fuoco del

camino. Torneranno a casa col ricordo di esperienze indi-men�cabili (oltre che con un po’ di odore di fumo). Alla “Provvidenza” si sale anche per rimanere in silenzio e per meditare. Lontani dai rumori della ci�à, e dalla rete Wi-Fi onnipresente, è piacevole ri-trovare il tempo giusto per pregare immersi nella natura. A quando la prossima volta?

Italo

SALIRE A CAPRIGLIO

Dalla primavera del 2016 la nostra Parrocchia ha preso in ges�one la casa "La Provvidenza" a

Capriglio (poco sopra Lagrimone), allo scopo di dare a tu� i propri gruppi uno spazio per a�vità ricrea�-ve e di vita comunitaria in un luogo lontano dalle stanza solite, in cui la relazione con gli altri si esten-da a tu� i momen� della giornata e in cui si riveli importante il contributo di tu�.Si tra�a di una casa an�ca, che con grande pazienza e impegno di tante persone è stata riportata ad un livello di accoglienza tale da renderla a�ualmente piu�osto richiesta anche da gruppi esterni alla Par-rocchia.La ges�one delle prenotazioni si basa su:- una pagina web sul sito parrocchiale, che descrive le cara�eris�che della casa e dalla quale è possibile consultare pre-ven�vamente il regolamento e i periodi in cui la casa è già occupa-ta.- un indirizzo e-mail dedicato, tra-mite il quale vengono ges�te tu�e le comunicazioni.Per chi non riesce ad abituarsi alle nuove tecnologie è comunque di-sponibile anche un numero telefo-nico, solo per chiamate e SMS.Dopo un primo anno di avviamento la voce si è sparsa ed ora la casa è occupata quasi ininterro�amente nei mesi es�vi e per tu�e le fes�vi-tà natalizie, ma la cosa che ci rende par�colarmente lie� è il fa�o che mol� gruppi la vogliano occupare

anche nei fine se�mana dei rimanen� periodi dell'anno.I gruppi più assidui sono certamente gli scout del PR3 (a tu� i livelli del loro percorso forma�vo) i quali hanno trovato a Capriglio un punto di riferi-mento almeno per lo svolgimento del campo inver-nale, ma vi sono anche scout provenien� dalla pro-vincia che in ques� 2 anni hanno voluto ripetere l'e-sperienza di Capriglio, oltre ai gruppi della Nuova Parrocchia (AC, catechismo, Chioccia, Famiglie, Eser-cizi spirituali) e di altre parrocchie di Parma.Insomma, la casa ha trovato il modo di essere "viva" pra�camente tu�o l'anno.Come per tu�e le case, un ruolo molto importante è quello della manutenzione che è mirata innanzitu�o

a rimediare ai danni provoca� dal tempo e in seconda ba�uta a mi-gliorare le condizioni di abitabilità in prospe�va futura.Perciò in primavera e autunno la casa vive almeno una giornata dedicata alle pulizie durante la quale vengono esegui� anche lavori di manutenzione degli spa-zi interno ed esterno (e ce n'è parecchio); sono sta� pianta� nuovi alberi che, una volta cre-sciu�, confidiamo possano forni-re molta ombra nei mesi es�vi.C'è persino qualcuno che pro-ge�a di installare una meridiana a muro, ovviamente auto-prodo�a.

Davide

GESTIONE E CURA CONDIVISA

2 giugno 2018

CORPUS DOMINI NEWS SPECIALE: la casa “LA PROVVIDENZA” a Capriglio

GRUPPO SCOUT PR3

Le Vacanze di Branco, i Campi Invernali del Re-parto, le Uscite di Apertura con cui riprendiamo

ogni anno le nostre a�vità… sono tante le occasioni che abbiamo avuto in ques� anni per scoprire e vi-vere la Casa di Capriglio. Un luogo che ogni volta in cui torniamo mostra qualcosa di nuovo, segno della grande volontà di tu�a la comunità di considerare la casa della Provvi-denza come qualcosa di vivo, in con�nua evoluzione e di cui avere cura.La casa di Capriglio non è solo un luogo in cui ritro-varsi per fare delle a�vità insieme, è anche punto di partenza per scoprire il territorio, la bellezza dei sen�eri, della natura e degli animali che la abitano.

Un piccolo tesoro dove ogni volta che varchiamo la soglia sen�amo sempre più di essere a casa.

Sara

Capriglio per noi famiglie di amici è stato ed è il luogo in cui trascorriamo la festa di capodanno. A Capriglio abbiamo condiviso abbondan� cenoni a base di pia� della tradizione cucina� con le nostre mani, abbiamo camminato sui sen�eri a�orno alla casa: dalla croce del cardinale fino ai boschi inneva� a�orno a Schia. Il camino della sala ha riscaldato interminabili tornei di briscola e di burraco e quest’anno abbiamo anche bru-ciato “la vecchia”.Tu�, grandi e piccoli, amici della parrocchia e non, hanno ormai imparato a riconoscere “La Provvidenza” come un pezzo di casa!

Fabiola

CAMPO DI FINE ESTATE

CAPODANNO

Noi del gruppo medie frequen�amo “La Provviden-za” durante l’estate, prima dell’inizio della scuola. È una casa molto accogliente con grandi spazi sia in-terni che esterni: visto il bel tempo abbiamo svolto le nostre a�vità sopra�u�o nei pra� che circonda-no la casa e nel vicino campo da calcio. Abbiamo svolto anche dei lavore� sia in casa che fuori, prendendo-cene cura. Quest’anno oltre alle gite sulle montagne di Ca-priglio siamo anda� a trovare Adele, un’abitante del paese, molto simpa�ca, che ci ha ac-col� con affe�o e ci ha rac-contato la storia della sua vita d’ar�sta e quella della sua fa-miglia. Alla fine ci ha mostrato le sue opere e ci ha regalato dei vase� di marmellata pre-parata da lei che abbiamo poi

u�lizzato spalmandola su crêpes e piadine fa�e in-sieme a Federica. È sempre bello tornare nella casa di Capriglio e vedere che i segni che abbiamo lascia-to rimangono e che anche altri hanno contribuito a rendere la casa un posto sempre più bello: è la casa della nostra famiglia parrocchiale.

CAPRIGLIO È UN VIAGGIO

La Casa della Provvidenza a Ca-priglio mi induce a pensare al

viaggio, in tu� i suoi aspe�. Già l’idea di trascorrervi, come famiglie, un weekend insieme ha comporta-to un lungo studio degli impegni di ciascuno: l’individuazione della data si può definire, senza dubbio, un’o-dissea. Così, quei due giorni a Capri-glio sono sta� una tappa davvero voluta da parte di tu�, una scelta precisa per vivere insieme come comunità una parte del nostro tem-po e della nostra quo�dianità. Capriglio significa viaggio anche perché un minimo di bagagli e un breve tragi�o in macchina sono ne-cessari; il solo pensiero ci preoccu-pa e non è facile inserirlo in un’agenda organizzata al minuto. Poi, durante il viaggio, questa fa�ca si trasforma: man mano che si procede verso la colli-na lo sguardo all’orologio non è più lo stesso, si li-bera come lo spazio intorno. Guardando finalmente i pra�, i boschi e i mon� all’orizzonte si comincia a pensare alla se�mana trascorsa con più leggerez-za, alla successiva con più speranza. Poco importa se all’arrivo in inverno incontriamo anche la nebbia… E se le ansie degli adul� si scate-nano con la paura di non aver preso abbastanza giacche. Quando si è insieme ci si può perme�ere di dimen�care qualcosa: c’è sempre qualcuno che porta sempre con sé l’intero guardaroba… I bambi-ni, invece, pensano subito ai giochi, alle bolle di sa-pone che si dileguano in mezzo ai vapori gelidi sul piazzale ghiaiato: danno l’impressione di non aver bisogno di ambientarsi, sembrano finalmente tor-na� a una libertà da cui per troppo tempo li abbia-mo so�ra� e ci contagiano col loro entusiasmo.I nostri figli si incontrano con la naturalezza di colo-ro che non pensano affa�o a costruire la comunità: la riconoscono semplicemente e la gustano fin dal primo istante. Saremo sempre in debito con loro per questo.Alla sera si prepara la cena insieme; ci aspe�a una lunga tavolata, che si riempie pian piano con gli ul-�mi arriva�, sfuggi� agli impegni familiari del saba-to. Più tardi ci si scalda accanto all’unico camino, tra il caos dei più piccoli che riprendono a giocare. La no�e trascorre in un silenzio molto diverso dal solito e non solo perché la casa è circondata dalla

natura e il paese è molto piccolo: la presenza silen-ziosa delle altre famiglie distribuite nelle varie stan-ze fa compagnia in modo davvero unico. Al ma�no ci scalda il tepore del sole insieme ai salu� ancora assonna� di grandi e piccoli. Capriglio significa cammino anche perché non lon-tano dal paese si raggiunge, a�raverso carraie e sen�eri, un luogo molto singolare: in uno spiazzo in mezzo al bosco è stata innalzata una croce impo-nente dedicata al cardinale Andrea Carlo Ferrari; intorno alcune targhe disposte ad arco, con incisi i raccon� principali della vita di Gesù e della Chiesa dalla Risurrezione alla Pentecoste. E’ la Via Lucis, un rito devozionale nato in tempi recen� come na-turale completamento della Via Crucis.Ci siamo arriva� poco prima di pranzo in una dome-nica piena di luce, con le gambe poco allenate, fra i lamen� di chi invocava il cibo e il riposo; la natura quel giorno si è mostrata in tu�a la sua bellezza, e il più piccolo del gruppo ha esclamato: “Il bosco bril-la!” Era proprio vero, e ha con�nuato a farlo poi nel ricordo di tu� i passi scandi� insieme.Al rientro a Parma si percepiva la ricchezza ricevuta durante quelle 24 ore o poco più: la vita aveva un gusto più semplice e più intenso dopo essersi ada�ata al ritmo degli altri; ora sen�vamo la nostra casa inserita in una più grande, fa�a di molte fami-glie e della comunità che cura la Provvidenza; lo sguardo, tornato ad occuparsi delle faccende quo�-diane e dell’orologio, non poteva dimen�care il cie-lo e i boschi abita� dalla Parola.

Chiara

Tre anni fa è nato, in alcuni di noi, il desiderio di dedicare alcuni giorni esclusivi alla preghiera.

Hanno così preso il via gli esercizi spirituali a Capri-glio, in primavera.Quale posto migliore della casa “la Provvidenza” per trovare un luogo accogliente e ri�rato, immer-so nel verde, lontano dai rumori e dalle voci della ci�à?A Capriglio, a 1.000 metri sui nostri Appennini, si è avvol� nel silenzio speciale della montagna, accol� dalla casa che è ormai diventata un “pezzo” prezio-so della nostra parrocchia.Tre giorni riserva� all'ascolto della Parola, al silen-zio, alla preghiera e alla condivisione per cercare “profondità” nella nostra vita, dando voce, con amiche e amici, ai pensieri del cuore, portando con noi nella preghiera la nostra nuova parrocchia e, specialmente, chi sta vivendo momen� fa�cosi e difficili.

LA CHIOCCIA

Quest'anno, guida� da don Marco, ci siamo messi in ascolto del Can�co dei Can�ci, una sfida su un testo all'apparenza semplice; in realtà, come tu�a la Parola, ricco di sfumature profonde ed infinite. Il Can�co racconta la ricchezza dell'amore umano pensato e voluto come incarnazione concreta, nella storia, dell'amore di Dio per il suo popolo, per cia-scuno e ciascuna di noi.Come sempre, lasciarsi prendere progressivamente dalla Bibbia significa entrare in tan� episodi di vita vissuta rileggendoli con gli occhi e con lo sguardo di Dio. Significa richiamare la nostra vita e la vita delle nostre comunità ad un confronto sempre esigente con il significato ul�mo del nostro quo�diano in famiglia, nel lavoro, nella parrocchia, nel mondo.Capriglio per noi è anche questo: il luogo dove cer-care di “ascoltare”, “rileggere” la nostra vita, per poi tornare, arricchi�, al cammino di tu� i giorni.

Federica e Franco

UN TEMPO PREZIOSO

Una casa che � fa sen�re a casa ma un po’ di-stante da casa.

Un gioco di parole? No, è ciò che penso quando di-co “Capriglio”. Davvero ”La Provvidenza” di Capriglio è una casa an�ca e ricca dei ricordi e della presenza dei suoi fondatori, i Padri Saveriani, ma al contempo acco-gliente, disponibile, dove � sen� subito a tuo agio e respiri libertà. Una casa ai margini di un piccolo pae-se e legata alla sua comunità, ma circondata da una tranquillità rigenerante e immersa in una natura forte (quando c’è il sole o quando c’è il temporale o il vento…)Sopra�u�o è un luogo dove ci si incontra, si passa del tempo, si canta, si stringono amicizie, si mangia

insieme, si gioca, si prega… è quello che sperimen-�amo con i bimbi e le bimbe della Chioccia e le loro famiglie.E’ il luogo dove ci si ritrova per l’ul�mo incontro del cammino annuale della Chioccia (quando il bel tem-po lo consente!) e dove i bimbi e le bimbe, che stan-no per ricevere la prima Comunione o il dono dello Spirito Santo con la Cresima, si ritrovano per un’u-scita speciale di una giornata, riba�ezzata “Portale di accesso ai sacramen�”. Con bambini, bambine e famiglie ci prendiamo per mano ed entriamo in punta di piedi a�raverso il “portale” che aprirà ai piccoli l’ingresso nel dono misterioso e bello dei ge-s� con cui il Signore riempie la nostra vita. A Capriglio i bimbi e le bimbe scoprono che è pro-

prio bello, a�orno al fuoco e ad un tavolo con il pane e il vino, ascoltare il racconto di don Marco sulla Cena di Ge-sù; è speciale preparare una tavola colorata e piena di parole e disegni dove man-giare insieme ai genitori; è unico impastare e cuocere -come veri fornai - il pane azzimo per l’Eucares�a.Tu�o questo accade a Capri-glio… provare per credere!

Viviana

Per me salire (e in effe� si sale a circa 1.000 m. s.l.m.) alla casa “La Provvidenza” a Capriglio è

sempre un’ esperienza piacevole. I mo�vi sono tan-�. Capita infa� di dover effe�uare piccoli lavori di manutenzione (tagliare il pra-to, sistemare la legna per il camino, me�ere a dimora nuove piante, �nteggiare una stanza) o le pulizie primaverili. La fa�ca è ampiamente com-pensata della soddisfazione di stare in compagnia di amici e amiche e pranzare all’aria aperta all’ombra del noce da-van� a casa. In altre giornate ho accompagnato e aiutato, per la parte pra�ca, gli incon-

tri dei gruppi di bambini e bambine della Chioccia (come è diverso questo cammino dal catechismo di 50 anni fa!). E’ un piacere vederli raccol� a semicer-chio con gli occhi sgrana� ad ammirare il fuoco del

camino. Torneranno a casa col ricordo di esperienze indi-men�cabili (oltre che con un po’ di odore di fumo). Alla “Provvidenza” si sale anche per rimanere in silenzio e per meditare. Lontani dai rumori della ci�à, e dalla rete Wi-Fi onnipresente, è piacevole ri-trovare il tempo giusto per pregare immersi nella natura. A quando la prossima volta?

Italo

SALIRE A CAPRIGLIO

Dalla primavera del 2016 la nostra Parrocchia ha preso in ges�one la casa "La Provvidenza" a

Capriglio (poco sopra Lagrimone), allo scopo di dare a tu� i propri gruppi uno spazio per a�vità ricrea�-ve e di vita comunitaria in un luogo lontano dalle stanza solite, in cui la relazione con gli altri si esten-da a tu� i momen� della giornata e in cui si riveli importante il contributo di tu�.Si tra�a di una casa an�ca, che con grande pazienza e impegno di tante persone è stata riportata ad un livello di accoglienza tale da renderla a�ualmente piu�osto richiesta anche da gruppi esterni alla Par-rocchia.La ges�one delle prenotazioni si basa su:- una pagina web sul sito parrocchiale, che descrive le cara�eris�che della casa e dalla quale è possibile consultare pre-ven�vamente il regolamento e i periodi in cui la casa è già occupa-ta.- un indirizzo e-mail dedicato, tra-mite il quale vengono ges�te tu�e le comunicazioni.Per chi non riesce ad abituarsi alle nuove tecnologie è comunque di-sponibile anche un numero telefo-nico, solo per chiamate e SMS.Dopo un primo anno di avviamento la voce si è sparsa ed ora la casa è occupata quasi ininterro�amente nei mesi es�vi e per tu�e le fes�vi-tà natalizie, ma la cosa che ci rende par�colarmente lie� è il fa�o che mol� gruppi la vogliano occupare

anche nei fine se�mana dei rimanen� periodi dell'anno.I gruppi più assidui sono certamente gli scout del PR3 (a tu� i livelli del loro percorso forma�vo) i quali hanno trovato a Capriglio un punto di riferi-mento almeno per lo svolgimento del campo inver-nale, ma vi sono anche scout provenien� dalla pro-vincia che in ques� 2 anni hanno voluto ripetere l'e-sperienza di Capriglio, oltre ai gruppi della Nuova Parrocchia (AC, catechismo, Chioccia, Famiglie, Eser-cizi spirituali) e di altre parrocchie di Parma.Insomma, la casa ha trovato il modo di essere "viva" pra�camente tu�o l'anno.Come per tu�e le case, un ruolo molto importante è quello della manutenzione che è mirata innanzitu�o

a rimediare ai danni provoca� dal tempo e in seconda ba�uta a mi-gliorare le condizioni di abitabilità in prospe�va futura.Perciò in primavera e autunno la casa vive almeno una giornata dedicata alle pulizie durante la quale vengono esegui� anche lavori di manutenzione degli spa-zi interno ed esterno (e ce n'è parecchio); sono sta� pianta� nuovi alberi che, una volta cre-sciu�, confidiamo possano forni-re molta ombra nei mesi es�vi.C'è persino qualcuno che pro-ge�a di installare una meridiana a muro, ovviamente auto-prodo�a.

Davide

GESTIONE E CURA CONDIVISA

CORPUS DOMINI NEWS

SPECIALE: la casa “LA PROVVIDENZA” a Capriglio

2 giugno 2018 CORPUS DOMINI NEWS

Nella cappella della casa di Capriglio è dipinta la

cena di Emmaus; è stato bello scoprirlo la prima volta che ab-biamo visitato “la Provvidenza”. A guidarci c’erano Don Giovanni, parroco di Tizzano, Pierino, Bru-no e altri amici della comunità. Cercavamo un luogo di riferi-mento per uscite, campi e mo-men� di ri�ro e – con sorpresa –lo abbiamo trovato già connota-to dal vangelo che guida il cam-mino della nostra nuova parroc-chia.

Quei muri hanno con�nuato a parlarci man mano che abbia-mo acquisito familiarità con gli ambien�, con il territorio circo-stante e – sopra�u�o – con la piccola comunità del paese che si raduna ogni domenica per ce-lebrare l’Eucares�a. Nei dialoghi con loro è stato come sfogliare l’album di famiglia e capire ciò che hanno significato la costru-zione e la cura per quella casa.

Dal 1937 ad oggi tante per-sone hanno lasciato la loro im-pronta: gli abitan� del paese che

DOPO IL GREST

PROSSIMAMENTE

Da qualche anno, dopo qua�ro lunghe e calde se�mane di Gr.Est al Corpus Domini e a San

Giovanni Ba�sta, alcuni animatori decidono di re-carsi insieme nella “nostra” casa di Capriglio “la Provvidenza”. Io sono con loro.È come sempre un’esperienza arricchente che vivia-mo con tanto entusiasmo e sopra�u�o con tanta voglia di prenderci cura della casa, eseguendo pic-coli lavori di riparazione e manutenzione o sempli-cemente sistemando alcuni angoli un po’ dimen�ca-�. Quest’anno abbiamo costruito anche una nuova staccionata.È sempre bello ritornare e vedere che il lavoro che abbiamo compiuto negli anni passa� c’è ancora ed è “vissuto” da altri.

Benede�a

Anche i numerosissimi gruppi del Grest elemen-tari e del Grest medie, accompagna� da ani-

matori, educatrici e don Marco conoscono bene Ca-priglio!La prima gita del Grest è sempre effe�uata proprio nei nostri Appennini; all’arrivo a Capriglio bimbi e bimbe, ragazze e ragazzi vengono accol� da "la Provvidenza"; qui si preparano per una picco-la escursione, e qui ritornano nel pomerig-gio, asseta� e felicemente stanchi della giornata vissuta in montagna.

GREST

insieme ai Saveriani l’hanno edi-ficata, i Padri missionari che l’hanno abitata, Celes�na Bo�e-go che proprio a Capriglio ha da-to il suo assenso a fondare le Saveriane, i volontari del paese che ancora oggi vi predispongo-no momen� di festa per la sagra di S. Michele per la “Madonna della gro�ta”, i numerosi gruppi parrocchiali e scout che ne sono sta� ospi�. So�o le travi del te�o della “Provvidenza” hanno dormito dei san�, è importante ricordarlo ogni volta che si varca la soglia di casa.

Uscire dalla ci�à e salire a Capriglio è sempre una gioia e –insieme – anche una responsabi-lità. Non è una località turis�ca in cui passare un po’ di tempo godendo della sua pace e poi scapparne via. E’ una comunità che ci accoglie e con la quale de-sideriamo fare un tra�o di cam-mino. E’ un ambiente, quello del nostro Appennino, prezioso e delicato. E’ un tassello di quel mosaico che è la vita della chiesa che ci è dato in custodia e del quale anche noi ora siamo parte.

don Marco

Zaini in spalla e si parte per l’escursione