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In CASO DI MAnCAtO RECApItO RInVIARE A UFFICIO pOStE ROMA ROMAnInA pER lA REStItUzIOnE Al MIttEntE pREVIO ADDEBItO 10 Organo ufficiale del Sindacato Nazionale dei 5 Corpi di Polizia Carabinieri Guardia di Finanza Polizia di Stato Polizia Penitenziaria Corpo Forestale dello Stato Forze Armate LIBErA VOCE DI pOlIzIA ItAlIAnA www.cinquecorpipolizia.it Mensile - Anno XXXVI - Ottobre 2014 Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/03 - Art. 1/1 CORPO FORESTALE DELLO STATO 192 ANNI PER L’AMBIENTE

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In CASO DI MAnCAtO RECApItO RInVIARE A UFFICIO pOStE ROMA ROMAnInA pER lA REStItUzIOnE Al MIttEntE pREVIO ADDEBItO

10Organo ufficiale del Sindacato Nazionale dei 5 Corpi di Polizia

Carabinieri Guardia di Finanza Polizia di Stato Polizia Penitenziaria Corpo Forestale dello Stato Forze Armate

LIBErA VOCE DI

pOlIzIAItAlIAnA

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Mensile - Anno XXXVI - Ottobre 2014Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/03 - Art. 1/1

CORPO FORESTALE DELLO STATO192 ANNI PER L’AMBIENTE

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2 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

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Ogni treminuti inItalia si registra unepisodio di ictus, cherappresenta la terzacausa di morte e lapiù frequente causadi disabilitàpermanente negliadulti. Una recentescoperta darà la

possibilità di prevenire molti casi di ictus, esoprattutto le loro recidive. Si tratta di un“sensore” da inserire sottopelle che registra learitmie “invisibili”, quelle che sfuggono allapercezione del paziente e ai normali metodidiagnostici di routine.

A pochi giornidall'incontro delpontefice con leGuardie Svizzere per lacommemorazionedell’eroismo mostratonel 1527 durante il

Sacco di Roma, si è svolta in Vaticano la Festadel patrono San Michele Arcangelo nel 198ºanniversario di fondazione del Corpo dellaGendarmeria.

lettere al direttore- ebola, una nuova “spagnola”? 4editoriale- i “barbari”d’oggi e l’omologazione ... di Guglielmo Pellegrino-Lise 5

copertina- 192 “verdissimi” anni, tutti a difesa del nostro... di Laura Turriziani 6

segreteria nazionale- accorpamento delle Forze di polizia... di Benito Risca 8- posta istituzionale 9- ciao piero. uomo e galantuomo 10- addio al gr.uff. alessandro Bucci un amico del sindacato 10- lettera ad una sorella tanto amata 11

Vaticano e sicurezza- papa Francesco di Terenzio d’Alena 12

polizia- roma sicura di Marco Balzola 13

eVenti- il diritto alla salute: un diritto inalienabile 14dossier/psicologia&società- leadersHip di Leandro Abeille 15

cultura- “arte & comunicazione” di Marco Balzola 19

salute & scienza- prevenire l’ictus di Camillo Cantarano 20

WeB & diritti- internet una carta dei diritti (italiana) per regolare... di Marco Balzola 22

europa- e dai “sassi” spuntò Matera di Camillo Cantarano 24

in noMe della legge- giurisprudenza 26- Fisco news 27- l’esperto risponde a cura di Benito Risca 29

FraMMenti di storia- accadde oggi... di Camillo Cantarano 30

alManacco- il risolviproblemi di C.C. 31- tortino di crespelle ai funghi 31

3LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

Copertina:

Il Corpo forestale dello Stato ha spen-to la sua 192° candelina, un traguardo

notevole che, anno più, anno meno, con-divide con le altre Forze di polizia. 192

“verdissimi” anni, tutti a difesa del nostroimpareggiabile patrimonio naturale, e chesi spera non siano “troncati” dalle cesoie

della spending review.

pag. 6

Sommario

20Salute & Scienza

tra i tanti diktat che l’Europavorrebbe imporci, ce n’è unoche ci lascia perplessi epreoccupati. Il ventilatoaccorpamento delle Forze dipolizia, di cui si parla daqualche tempo, con la scusa

che sette sono troppi e che intanto potremmotranquillamente passare a cinque, conl’intenzione di diminuirli ancora entro qualcheanno, per risparmiare.

Segreteria Nazionale

Vaticano & Sicurezza

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EventiDal 21 al 23novembre,presso ilpalacongressi di

Rimini, si terrà il III° Congresso nazionale dellaCorte di Giustizia popolare per il Diritto allaSalute, organizzato da FederAnziani, lafederazione delle associazioni della terza età chepromuove i diritti degli anziani e la qualità dellavita, partner del Sindacato, che parteciperà conuna numerosa delegazione. “Il diritto alla salute:un diritto inalienabile – Criticità e soluzioni aconfronto”, è il tema dell’anno 2014.

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Errata CorrigeNel numero scorso, nell’articolo “Comparto Difesa e Sicurezza,

intervenire subito perché la misura adesso è colma”, di Benito Risca, apagina 8, per una svista è saltato il nome del Ministro delle politicheagricole alimentari e forestali Maurizio Martina quale destinatariodella lettera inviata dallo stesso Risca al Presidente del Consiglio deiMinistri e ai ministri a capo dei Dicasteri da cui dipendono i vari Corpidi Polizia. Ce ne scusiamo con i lettori e con l’interessato.

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Lettere al Direttore

4 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

Egregio direttore,come se non bastassero i problemi

ed i guai che si vedono all’orizzonte,oggi ci mancava anche il contagiodell’ebola. la crisi economica ci atta-naglia a tal punto che si stanno facendotagli drastici alla sanità. e propriomentre diminuiscono i posti letto echiudono reparti negli ospedali, arrivail nuovo virus che porta a una malattiaterribile ed incurabile.

Ma non bastavano gli infarti a raffi-ca ed i tumori che da rari sono diventa-ti comuni ed attaccano ed uccidono adogni età? siamo preoccupati soprattut-

to noi vecchi, pieni d’acciacchi, di ma-lattie e malesseri e soggetti a rischio adogni colpo di vento. Basta un influenzaa darci il colpo di grazia! e adesso l’e-bola, che fino a qualche tempo fa senti-vamo così lontana e relegata in alcunivillaggi del centro africa.

Francesco Carbone - Bari

Caro Carbone,non siamo medici e questo è quello

che ho trovato circa questo tremendovirus scoperto per la prima volta pres-so il fiume Ebola in Congo ex Belga.Ma cerchiamo di bandire ogni generedi allarmismo, non abbassando però la

guardia perché la facilità di comunica-re e spostarsi via aereo oggi è moltopiù accentuata di un tempo. Da noi, adesempio la scabbia era ormai relegataa rari casi di cani e gatti randagi, edora la ritroviamo nelle scuole dellaLombardia o del Piemonte. Per nonparlare della mononucleosi, la menin-gite da meningococco, la tubercolosi,sifilide ed altro, molto diffuse nei Paesidel nord Africa e che affacciano sulMediterraneo, riapparse anche in Ita-lia negli anni ’80 e ’90.

Per la diffusione ed il contagio daEbola, che si spera non possa esserequello che è stato in tempi passati la

ebola, una nuova “spagnola”?

il genere Ebolavirus, secondo la de-finizione dell’international committeeon taxonomy of Viruses, è un raggrup-pamento di organismi che fanno partedella  famiglia Filoviridae, a loro voltaparte dell’ordine dei Mononegavira-les. si conoscono cinque specie apparte-nenti a questo genere e quattro di questesono responsabili della malattia da virusebola  (in inglese “ebola virus disease”o “eVd”) che colpisce gli umani conuna  febbre emorragica con un  tasso diletalità molto alto. le cinque specie divirus  riconosciute dall’internationalcommittee on taxonomy of Virusesprendono il nome dalle regioni dove so-no stati individuate per la prima volta.le specie sono:  Bundibugyoebolavirus, Reston ebolavirus, Sudanebolavirus, Taï Forest ebolavirus (origi-nariamente Côte d’Ivoire ebolavirus)e Zaire ebolavirus. lo Zaire ebolavirusè la specie di riferimento per il genereEbolavirus ed è costituita da unsolo ceppo noto, semplicemente chia-mato “ebola virus”, il quale è caratteriz-zato dal più alto tasso di letalitàdegli Ebolavirus ed è anche responsabi-le per il maggior numero di epidemie diebola attribuibili al genere, compresel’epidemia di febbre emorragica di ebo-

la in zaire del 1976 e l’epidemia di feb-bre emorragica di ebola in africa occi-dentale del 2014, che è quella che hacausato finora il maggior numero di vit-time.

Falsi miti e verità sul virus1) Non è vero che Ebola può essere

diffuso attraverso l’aria e l’acqua. sidiffonde invece attraverso il contatto di-retto con i fluidi corporei di una personache è malata, compreso il sangue, la sa-liva, il sudore, le feci, il vomito, il lattematerno e lo sperma;

2) È assolutamente falso che esi-stono integratori che possono prevenireo curare ebola. attenzione quindi a chicerca di speculare sulla paura delle per-sone per arricchirsi. non esistono inte-gratori, farmaci o vaccini disponibili pertrattare, prevenire o curare il virus. cisono trattamenti in fase di sviluppo, manon sono stati approvati dalla Fda.

3) Non è vero che chi è venuto acontatto con qualcuno malato di ebolasia automaticamente contagioso. perchéle persone infettate non sono contagiosefino a quando non iniziano a mostrare isintomi, che possono presentarsi dal se-condo giorno fino al 21esimo dopo l’e-sposizione e possono includere febbre,

mal di testa, mal di stomaco, dolori mu-scolari, diarrea, vomito e sanguinamen-to inspiegabile o lividi.

4) È falso che Ebola non può esseretrasmesso attraverso un rapporto sessua-le. si diffonde infatti attraverso il con-tatto diretto con i fluidi corporei di unapersona malata, tra i quali lo sperma. ilvirus è stato addirittura trovato nel liqui-do seminale fino a tre mesi dopo la gua-rigione.

5) Non è vero che il virus non puòsopravvivere al di fuori del corpo. infat-ti resiste su superfici asciutte per diverseore e fino a diversi giorni nelle secrezio-ni corporee.

6) Ebola non rappresenta una mi-naccia peggiore dell’influenza. tra il 5 eil 20% dei residenti negli stati uniti vie-ne colpito dall’influenza ogni anno epiù di 200.000 persone finiscono inospedale. ebola è molto più raro e piùdifficile da prendere. però, mentre ci so-no vaccini e farmaci per trattare l’in-fluenza, non ce ne sono per ebola.

7) Non è vero che esistono disinfet-tanti costosi per le mani in grado di uc-cidere ebola. Ma è importante lavarsispesso e bene le mani con acqua e sapo-ne. la candeggina è comunque tra i di-sinfettanti in grado di uccidere il virus.

Che cosa è Ebola

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5LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

L’editoriale

“La storia è un profeta con la faccia rivoltaall’indietro; da ciò che è stato e controciò che è stato, ci preannuncia ciò che

sarà”.Così un nostro amico storico definisce la Storia. E

noi spesso lungo questi anni e da queste pagine, un po’per convinzione, un po’ per percorsi culturali ed in defi-nitiva per esperienza, citiamo avvenimenti storici passatie crediamo negli insegnamenti del passato. Un tempo gliantichi Romani conquistarono ed addestrarono, inseren-doli gradualmente nella loro truppe, i popoli “barbari”,dai franchi, ai germani, ai daci etc. Poi durante il perio-do finale della decadenza, questi, numerosi nell’esercito,s’impadronirono gradualmente del potere a scapito delSenato; infine giunsero le invasioni barbariche.

Così succede oggi per gli americani che hanno adde-strato, controllato ed anche usato i vari terroristi cheora, invece, vanno per loro conto e si scatenano control’Occidente senza più alcun controllo. Era già successocon Osama Bin Laden e relativa organizzazione ramifi-cata nei vari Paesi Islamici. Succede ora con l’I.S.I.S.,un gruppo fortemente violento che blatera addirittura diun nuovo impero islamico che comprende anche “El An-dalus”, l’Andalusia, e tutte le conquiste fatte dagli arabiche intorno al 900, dopo il Nord Africa, superarono Gi-bilterra e giunsero fino a Poitiers.

Ai “Barbari d’oggi” , che peraltro s’ispirano ai Ro-mani della massima espansione e del massimo fulgore, lasituazione è sfuggita di mano. Perché “chi troppo vuolenulla stringe” e non si può dichiarare e pretendere dicontrollare ogni fonte di reddito del mondo dicendo diesportare democrazia e giustizia. Il fatto grave, direi gra-

vissimo, è che noi Europa, siamo coinvolti in situazioni edecisioni che forse non ci riguardano o che potremmo ri-solvere decidendo diversamente. E “l’imposizione del-l’Europa a sacrificare la storia ed il futuro delle nazionial rigore dei conti correnti… E il prevalere schiacciantedel presente sulla storia e sul futuro, sulla tradizione con-solidata e su ogni possibile alternativa”, ci costringonoad una sorta di conformismo o meglio di adattamento oadeguamento a canoni che non ci appartengono, appiat-tendo e svilendo religione, politica, pensiero ed etica.

Urge una nostra posizione di rottura in Europa, edurge una presa di coscienza dell’Europa che non può es-sere “legata per la tasca” (vedi Maastricht ed €uro), co-me abbiamo sostenuto da queste pagine più di dieci annifa, prima di essere legata da una storia, una cultura eduna morale comune.

E tutto questo che succede con la nostra accondiscen-denza o nostro malgrado, influisce profondamente su tut-to quello che succede all’interno della nostra Nazione.Influisce sulla nostra vita di tutti i giorni, sui nostri sa-crifici, sulle nostre privazioni, perché chi ci governa ob-bedisce ad ordini o direttive che vengono da lontano eche tengono conto di ragioni ed interessi che spesso noncoincidono o contrastano con quelli del nostro popolo.Ed è per questo che risorgono piccoli e grandi nazionali-smi ed appaiono venti di secessione ed indipendenza.

Le esigenze e le tradizioni di molti, spesso non coinci-dono e non collimano con l’omologazione e l’appiattimen-to “obbligatorio” dettato dal globalismo imperante. Ri-prendiamoci la nostra storia, le nostre tradizioni, la nostracultura e la nostra morale, e che sia quella di tutta Europa.

Guglielmo Pellegrino-Lise

I “barbari”d’oggi e l’omologazioneobbligatoria del globalismo

imperantedi Guglielmo pellegrino-lise

Spagnola, qualche rassicurazionel’ha data di recente il prof. Bob Gal-lo, parlando della difficoltà del con-tagio in un convegno a Messina. IPaesi occidentali hanno organizzato,per l’emergenza una colletta di 400milioni di dollari (200$ gli U,S.A.,15 l’U.E., la Cina, 5 il Giappone) enon li hanno raccolti. Insomma pareche “la solidarietà sia inversamenteproporzionale alla distanza da dovesi muore”. Il che non significa ab-bassare la guardia, …ma nemmenolasciarsi prendere dal panico.

Ma ci piace riferire ciò che scri-ve Piero Ortega a metà ottobre suquotidiani nazionali, in quanto ci la-scia pensare e riflettere: “ PerchéJuan Manuel Barroso… ha addirit-tura parlato di ‘possibile catastrofeumanitaria’.. mentre alcuni Paesisono già virus free, liberi da epide-mia come il Senegal e la Nigeria?Cosa c’è dietro? Le ipotesi sono di-verse: voglia di business pompatodalle potenti lobbies del farmaco,come fu per l’aviaria?... Clamorosasottovalutazione della pericolosità

dell’agente patogeno di contagiareanche i “popoli civilizzati” (tanto fi-nora morivano solo in Africa Cen-trale)? Oppure ..sensazione di col-pevolezza da parte di qualcuno chesi è messo a giocare al “Piccolo bio-chimico”, facendo saltare in aria illaboratorio?

In ogni caso tanto allarmismo al-meno per adesso non è giustificato.Speriamo bene, e confidiamo nellacoscienza e nell’alto senso di re-sponsabilità delle autorità preposte.

GPL

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6 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

di laura turriziani

Copertina

il corpo forestale dello stato haspento la sua 192° candelina, untraguardo notevole che, anno

più, anno meno, condivide con le altreForze di polizia del nostro paese, cheveleggiano tutte su cifre ragguardevoli.Quest’anno la Benemerita ha fatto festagrande e cifra tonda, visto che ha com-piuto due secoli esatti, ma la Finanza,ad esempio, ne ha ancora di più e lapolizia di stato poco di meno. idemper la polizia penitenziaria.

insomma, i nostri corpi in divisa,siano essi ad ordinamento militare,siano invece civi l i , hanno unatradizione ed una storia che non sipossono cancellare con un colpo dispugna, ed hanno attraversato tutte lefasi e le transizioni che hanno portatoil nostro bello “stivale” a non esserepiù una pura “espressione geografi-ca” (come diceva Metternich), ma fi-nalmente italia, una, sola e indivisi-bile.

e nel panorama degli uomini in di-visa, il corpo forestale ha un compitoimportantissimo, visto che tra le suemansioni ci sono il contrasto alle ille-galità ambientali (e noi italiani ne abbi-amo troppe), la difesa del patrimonioforestale e naturalistico (unico al mon-do per bellezza e varietà) e la salva-guardia delle risorse agroalimentari(fondamento dell’economia e della vitastessa).

le celebrazioni

le celebrazioni hanno avuto unprologo il 14 ottobre con l’udienzapresso il Quirinale, come diventato di

prassi per tutte le Forze di polizia innome della spending review, dove ilpresidente della repubblica giorgionapoletano ha ricevuto il capo delcorpo forestale dello stato ing. cesarepatrone ed una rappresentanza del per-sonale Forestale. in contemporanea, inpiazza del Quirinale, un reparto delcorpo effettuava il cambio della guar-dia d’onore. inoltre il Ministro dellepolitiche agricole alimentari e forestaliMaurizio Martina, ha deposto una co-rona d’alloro presso la lapide ai cadutidella Forestale, sita all’ingresso dell’i-spettorato generale del corpo forestaledello stato.

il giorno 15, invece, presso il parla-mentino dello stesso ispettorato gene-

rale, si è tenuta la vera e propria ceri-monia ufficiale, anche lei molto sobriacome da disposizioni, sempre alla pre-senza dell’ing. patrone e del MinistroMartina.

I lusinghieri risultati

come sempre in queste occasioni,si è fatto un bilancio dei risultati otte-nuti dall’inizio dell’anno, che hannovisto, solo nei primi sei mesi del2014, la Forestale effettuare oltre320.000 controlli su tutto il territorionazionale, con l’accertamento di5.818 reati complessivi, 5.454 perso-ne denunciate e più di 15.000 illecitiamministrativi contestati, per un tota-

Per l’Annuale della Fondazione del Corpo Forestale dello Stato, prima l’udienza dal Presidentedella Repubblica e dopo una cerimonia sobria secondo gli ultimi dettami della spending review

192 “VERDISSIMI” ANNI, TuTTI A DIFESADEL NOSTRO IMPAREggIABILE

PATRIMONIO NATuRALE

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le di circa 14 milioni di €uro. e tuttoquesto a fronte di soli 8.700 apparte-nenti effettivi che, paragonati all’e-stensione del territorio da controllare,da l’idea di quanto sia grande, impor-tante ed efficiente l’opera dei suoi uo-mini e delle sue donne.

Il controllo del territorio

il corpo forestale dello stato ha uncompito di controllo, di prevenzione edaltre numerose funzioni sul territorionazionale. i suoi interventi in aree econdizioni di criticità sono fondamen-

tali. un esempio tra i tanti, forse perchédi stretta attualità e per la vasta eco suimedia, nella cosiddetta terra deiFuochi, dove una task force guidata di-rettamente dall’ing, cesare patrone incollaborazione con diversi Ministeri econ la regione campania, si occupadei controlli sui terreni inquinati adopera della criminalità organizzata. e’qui, al confine tra le province di napolie caserta che si lavora in coordinazio-ne con altri enti per la riconversioneproduttiva dei terreni contaminati e persalvaguardare e recuperare il territorio,attraverso  il campionamento e l’analisidei terreni per escludere le aree conta-minate dal circuito agroalimentare, perla salvaguardia dell’ambiente e dellasalute dei cittadini.

il crimine ambientale infatti hagravissime ricadute collettive, vistoche si abbatte sugli ecosistemi naturalie sulla salute pubblica. l’azione delcorpo forestale mira proprio a limita-re le condotte illecite e di forte allar-me sociale nel settore dei rifiuti, degliinquinamenti, delle risorse idriche, delterritorio, della fauna e delle aree pro-tette. un’azione che non può esseredepotenziata, ma anzi deve essererafforzata, nel segno di una storia, diuna tradizione, soprattutto di unacompetenza specifica che dura da ben192 anni.

Laura Turriziani

LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

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8 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

Segreteria Nazionale

Tra i tanti diktat che l’Europavorrebbe imporci, ce n’è unoche ci lascia perplessi e preoc-

cupati, non tanto per il fatto tecnico in sé,ma per il rischio che una azione pocoponderata e portata avanti con i tagli econ l’accetta (che pare sia diventato losport preferito dai nostri governanti suc-cedutisi di recente) reca con sé.

Parliamo dell’accorpamento delleForze di Polizia, un venticello che spirada qualche tempo, con la scusa che settesono troppi e che intanto potremmo tran-quillamente passare a cinque, con l’inten-zione di diminuirli ancora entro qualcheanno, per risparmiare risorse alla voce lo-gistica, cioè sedi, direttivi degli organici erelativi stipendi, strumenti, auto e divise.

Il progetto sta tutto nella delega deldisegno di legge di riforma della Pubbli-ca Amministrazione e per il momento sitratterebbe di far transitare il Corpo Fo-restale dal Ministero dell’Agricoltura aquello dell’Interno, facendolo diventareun Dipartimento di Polizia ambientaledella Polizia di Stato. A cadere sotto lascure sarebbe anche la Polizia provincia-le – questa si una istituzione giovane vistoche è stata creata nel 1986 – che sarebbeassorbita dalla Polizia municipale restan-do nell’ambito delle polizie locali, con ivigili urbani. Ma più in là, l’intenzionesarebbe quella di riorganizzare anche laPolizia Penitenziaria, che dipende dalMinistero della Giustizia, facendola di-ventare un altro dipartimento della P.S.,cosa che però contrasterebbe con una di-rettiva europea per cui chi fa indagininon può essere confuso con chi gestisce ilsistema carcerario. Ma secondo i solonidella P.A. la direttiva può essere rispetta-ta prevedendo la separazione netta diqueste funzioni.

Cauto su queste ipotesi il Ministrodell’Interno Angelino Alfano, che ha det-to di sostenere ogni razionalizzazione del-la spesa che non tolga efficienza, ma chesull’accorpamento bisogna valutare cheil sistema delle Forze dell’ordine funzio-na bene e con il bisturi si rischia di depo-tenziarlo. Non possiamo che essere d’ac-cordo con lui, perché le belle parole sul

fatto che gli accorpamenti servirebberosolo a risparmiare risorse logistiche chepoi andrebbero investite per migliorarel’efficienza operativa, non bastano atranquillizzarci.

Intanto però l’articolo 7, comma 1,della delega del disegno di legge di rifor-ma della P.A. parla di “Assorbimento del-le funzioni di polizia del Corpo Forestale

a cura di Benito Risca

Anche il Sindacato Nazionale dei Corpi di Polizia

si affaccia sul mondo di Facebook!

Facebook è ormai una Social Platform utilizzata in quasi tutto il mondo, ela sua popolarità è confermata in ascesa. Terzo dopo Google e Yahoo, si stimache entro un paio di anni potrebbe guadagnare la seconda posizione. Siccomel’anima di un sito è il traffico in visite che riceve, è indubbio che non si può piùprescindere da questo fondamentale attore del Web.

Il Sindacato non poteva più aspettare, anche per non perdere il contatto conle nuove generazioni.

Quindi visitate, commentate e divulgate il nostro profilo!!!Vi aspettiamo numerosissimi e cliccate mi piace!!!!

La Segreteria Nazionale

Accorpamento delle Forzedi Polizia

Non si possono snaturareidentità, storia e tradizione

Sportello legaleLa Segreteria Nazionale, per fornire un servizio ai soci e agli abbonati alla

rivista, mette a disposizione alcuni legali per il disbrigo di controversie ingenere e ricorsi.

Si garantiscono professionalità e agevolazioni.

Per informazioni e appuntamenti telefonare nelle ore di apertura degliuffici (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 12.30) ai numeri 06 48903613e 06 48903623 (anche fax), oppure inviare una e-mail all’indirizzo [email protected].

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9LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

dello Stato in quelle delle altre Forze dipolizia e delle amministrazioni locali,ferma restando la garanzia degli attualilivelli di presidio dell’ambiente e del ter-ritorio e la salvaguardia delle professio-nalità esistenti”. Un provvedimento cheriguarda quasi 9.000 agenti, che sareb-bero salvati e ricollocati in uno specifi-co Dipartimento Ambiente della Poliziadi Stato, risparmiando sulla logistica,sedi, mezzi, stipendi degli incarichi apica-li. Per non parlare poi dell’ipotesi, fanta-scientifica, dell’assorbimento da parte delComando Generale dell’Arma di circa 60mila uomini della Guardia di Finanza.

Un assurdo che non sta in piedi, e che

la segreteria nazionale ricorda a tutti gli iscritti al sindacato in servizio e in pensio-ne, ai simpatizzanti e ai lettori della rivista che presso la sede di Via palermo, n. 67 aroma, possono avvalersi dei servizi del c.a.F. (elaborazione e trasmissione della

dichiarazione 730 – ici- unico- red). inoltre servizi agevolati con la dichiarazionei.s.e.e. (indicatore situazione economica equivalente).

se volete ottenere la riduzione del canone telecom, la riduzione delle tasse universitarie, seavete diritto a prestazioni sociali agevolate, come buoni libri, assistenza domiciliare, abbona-menti di trasporto, rivolgetevi al caFitalia srl, che vi assisterà con professionalità e cortesianella compilazione del modulo a001/08, la carta acquisti, Beneficiario con 65/70 anni o più.

I soci, inoltre, possono usufruire del servizio di patronato, e quindi, assistenza pertutti i tipi di pensione: invalidità, vecchiaia, superstiti, dichiarazione di successione. In-validi civili: pensioni, assegno mensile, indennità di accompagno – legge 104/92 – elabo-ra ricorsi aggravamenti, pensioni privilegiate – equo indennizzo.

Per appuntamenti

telefonare dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30

ai numeri 06 48903613 – 06 48903623

Il Sindacato e l’assistenza CAF

Devi rinnovare la patente?Vieni al Sindacato e risparmia

si avvisano i signori soci e ab-bonati che, se devono rinnovare lapatente di guida, possono rivolgersial sindacato, che mette a disposizio-ne un medico legale per il disbrigodella pratica, con un risparmio suicosti di agenzia. gli interessati perusufruire del servizio devono telefo-nare ai numeri 06 48903613 – 0648903623, dal lunedì al venerdì,dalle ore 9.00 alle ore 12.30, perprenotare la visita in sede, via paler-mo, n. 67 – 00184 roma.

La Segreteria Nazionale

posta istituzionaleDal Comandante Generale dell’Arma

dei Carabinieri, Presidenza delConsiglio dei Ministri

gentilissimo segretario,la ringrazio sentitamente per avermi

voluto far pervenire, con la consueta at-tenzione, l’interessante rivista “liberaVode di polizia italiana” e le invio, unita-mente agli auguri più fervidi di buon la-voro, i miei più cordiali saluti

C.C. Leonardo Gallinelli

gentile grand’ufficiale,scusandomi per il ritardo con il quale

viene fornita risposta alla sua lettera, do-vuto all’elevato flusso di corrispondenzache perviene quotidianamente, la ringra-zio per l’attenzione che ha voluto riserva-re al presidente del consiglio con l’inviodella rivista “libera Voce di polizia ita-liana”.

grato per il contributo offerto e per lacortese disponibilità, le porgo i saluti piùcordiali

Dott. Giovanni Palumbo

segue a pag. 10

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10 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

Segreteria Nazionale

siamo venuti a sapere della morte delnostro amico e fratello gr. uff. AlessandroBuCCI, presidente dell’unMs (unionenazionale Mutilati ed invalidi per servizio)soltanto in ritardo, ad un mese dal luttuosoevento. non abbiamo potuto salutarlo comeavremmo voluto, e allora vogliamo testi-moniare da queste pagine il sentimento digrande stima e amicizia che ci legava per-sonalmente, affinatosi nel tempo per avereinsieme condotto importanti e comuni bat-taglie per la nostra categoria.

È per me dovere e piacere sottolineare ilgrande valore del suo impegno e della suacapacità di vedere lontano, di non demorde-

re mai e programmare il lavoro con lungi-miranza e continuità. l’unMs ha perdutoun grande presidente, ma anche per noi saràuna mancanza enorme, visto che combatte-vamo fianco a fianco nella comune lotta perle giuste rivendicazioni per il personale in-valido per causa di servizio, cui ancora oggiviene negata la defiscalizzazione dell’emo-lumento specifico per l’invalidità predetta.

noi, comunque, continueremo a com-battere al fianco dell’unMs, anche nel se-gno del suo ricordo e del suo grande al-truismo e generosità.

il nostro cordoglio è sincero e com-mosso, e per noi rimarrà il ricordo di una

figura indimenticabile, che ha lasciato unsegno indelebile nel panorama delle asso-ciazioni di categoria.

addio, amico caro e fraterno, lottere-mo anche per te.

Il Segretario NazionaleGr. Uff. Benito RISCA

Addio al Gr.Uff. Alessandro Bucci un Amico del Sindacato

La notizia ci ha colpiti come un ful-mine distruttore. Il 12 ottobre scorso, inpunta di piedi, Piero PIERONI ci ha la-sciati. Lo avevamo sentito da poco tempo,la sua salute era incerta, ma il suo spiritoindomito sapeva trapelare dalle sue sem-pre partecipi parole, dall’affetto che nutri-va per noi e per il Sindacato e che ricam-biavamo con il cuore. Voleva venire anco-ra a trovarci, se lo riprometteva e ce loprometteva, anche se aveva difficoltà pervia della salute. Classe 1931, aveva 83anni, e dal pensionamento in poi si era

dedicato anima, corpo e fine intelligenzaal Sindacato, di cui era stato tra i padrifondatori ed a lungo dirigente nazionale eprovinciale della Sezione di Roma.

Siamo sgomenti e frastornati. L’ab-biamo saputo casualmente, a cose fatte,che te ne eri andato, caro Piero, e noi in-vece avremmo voluto renderti onore neltuo ultimo viaggio, esserti vicini con lapresenza fisica, avremmo voluto salutarticon tutto l’affetto e la stima che abbiamosempre avuto per te. Hai lasciato Roma ela vita, hai voluto tornare nella tua Peru-gia natale per riposarvi per sempre.

Sei stato un Amico, e un Fratello,Piero, un Uomo, e un Galantuomo, concui abbiamo condiviso tante battaglie,tanti sentimenti, accomunati dalla vogliadi fare qualcosa di grande e di giustoper i colleghi che hanno vestito la Divi-sa con abnegazione e dignità, ricevendoin cambio dall’Amministrazione statalesolo briciole e ingiustizie.

Le ingiustizie, già, quelle che tu,Piero, che del senso del giusto e delbuono eri Maestro, non potevi tollerare,non sapevi farlo, eri uomo senza com-promessi. E sei sempre rimasto fedel-mente ligio e fortemente connesso alla

tua Istituzione, al tuo Corpo in grigio-verde, alla tua Guardia di Finanza, confierezza e attaccamento.

Ora non ci sei più, non potremo piùsentire neanche la tua voce al telefono,ciò che ci era rimasto da quando non ave-vi più potuto venire al Sindacato, ma vo-gliamo ricordarti come eri, colto e sensi-bile, di una sensibilità che coprivi con l’i-ronia; irruente e appassionato ma semprecorretto, competente come pochi nelle tuematerie, tesori che hai sempre messo a di-sposizione del Sodalizio, che per te eradavvero una famiglia.

Ti ricordiamo e ti portiamo nei no-stri cuori, e attraverso questa rivista,che tu leggevi sempre con occhio criticoe attento, sempre pronto a (benevolmen-te) riprenderci anche per piccoli refusi,vogliamo farti ricordare da tutti, ancheda chi non ha mai avuto l’onore e il pia-cere di conoscerti.

Ci stringiamo alla tua famiglia con af-fetto e partecipazione. Noi non dimenti-cheremo mai il nostro grande Piero.

Ciao Piero, che la terra ti sia lieve,e il Cielo sconfinato.

La Segreteria NazionaleLaura e Daniela

Ciao PieroUomo e Galantuomo

ci permettiamo di criticare perché nonsiamo per nulla certi che questi terremotiriorganizzativi porterebbero più efficienzae più sicurezza per i cittadini, un beneprimario garantito dalla Costituzione.

Certo anche noi siamo contro glisprechi, e se qualcosa va “tagliato” per-ché palesemente inutile o fuori budget,

non ci opponiamo; ma sentir dire che unPaese evoluto non può avere tutte questeForze di polizia, ci amareggia. Perchéqueste Forze di Polizia che si vorrebberodecapitare hanno dietro una storia cente-naria, ed hanno contribuito alla costru-zione dell’Italia come identità nazionale enon solo geografica.

Non si può gettare alle ortiche, sna-turandolo, questo prezioso bagaglio distoria, tradizione. Sarebbe come calpe-stare l’onore dell’Italia, in nome dellaspending review. Cioè per soldi. Che tri-stezza…

Il Segretario NazionaleGr.Uff. Benito Risca

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11LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

Cara Virginia,riservata e discreta tu detenevi tut-

ti i ricordi e le tradizioni di famiglia.Hai creduto sin in fondo alla Sanitàpubblica, che infine ti ha relegato inA.D.I. (assistenza domiciliare integra-ta). E’ stata dura, ma hai combattutosino in fondo mentre io combattevocon la burocrazia regionale.

Ogni tanto, nei lunghi pomeriggidi terapie e riposo suonavo in lonta-nanza al piano “Ne me quitte pas” el’ “Ave Maria” di Gounod. Ma la miadisperazione che proveniva dalla salain fondo a casa, non riusciva a turba-re la tua drammatica serenità.

Ora non ci sei più purtroppo, ed èandato via un pezzo di storia della fa-miglia, l’ultimo. La casa è vuota sen-za i genitori, senza il cane, senza igatti, senza i figli e i nipotini, emigratialtrove. Si sentono, a volte, i tuoi pas-si leggeri, gli spostamenti silenziosi eforse la voce di nostro padre che cer-cava nostra madre. Solo gli uccelli, almattino sul fico o sul nespolo delgiardino,  si alternano al ticchettiodella cassa del supermercato appenaaperto che, a volte, ti dava fastidio. Ioresto qui a combattere con il residuo

di cartacce e la compagnia degliadempimenti burocratici che non cilasciano mai.

Ogni tanto per strada tue amiched’un tempo, del “rinnovamento dellospirito” o compagne di terapia, mi sa-lutano e ti ricordano. Il nostro medicoora è vicino a noi e continua indefessoil suo lavoro di sempre nonostante lachemio, che anche lui deve affrontare.Ironia della sorte, quelli dell’A.D.I. an-cora non chiamano, e non mandano lemedicine che aspettiamo dal 20 luglio(!), forse non sanno che l’8 agosto, inpunta di piedi, te ne sei andata via. Il 9invece è giunta la raccomandata del-l’INPS che ti riconosceva l’invalidità.

Ma ormai non serve più. Ormai,fra gli angeli, in coro e tra le danzeche amavi, c’è tanta compagnia e tan-ta assistenza, e tante anime sante cheti hanno preceduto e che ti faranno fe-sta. Non più commissioni mediche ri-correnti, non più prenotazioni, visitespecialistiche, interventi, terapie, co-de per il ticket, solo una grande gioia,una grande festa insieme ad angeli,musica e tanta luce. 

Tuo fratelloGuglielmo Pellegrino-Lise

Il cordogliodel Sindacato

la notte dell’8 agosto scorso siaddormentava per sempre, nel sonnoe nel sogno, la N.D. Virginia PEL-LEgRINO-LISE, sorella amatissi-ma del nostro direttore, e Vicese-gretario nazionale, guglielmo. dueanni di inesorabile malattia, tra sgo-mento e speranza, tragedia e resurre-zione, fino alla meta finale, lassù nelcielo, tra gli angeli, da dove ora Vir-ginia guarda serena il nostro umanoaffannarci, libera dalle ambasce del-la vita e dalle sue piccolezze.

due anni nei quali siamo statiidealmente vicini con affetto al no-stro amico guglielmo, con discre-zione e partecipazione, gioendo conlui nelle vittorie, quando la malattiasembrava regredire, e soffrendo del-la sua angoscia quando invece è tor-nata ad accanirsi con inesorabileviolenza.

ti siamo stati vicini, guglielmo,perché ognuno di noi nella tua tra-gedia ha riconosciuto una parte disé, del proprio personale vissuto, ecome te ha pianto e sperato, gridatoe pregato e infine ha chinato la testaal volere del signore, che tutto vedee tutto dispone.

Ma tu sai, come noi, perché cre-di, come noi, che Virginia non ti èstata tolta per sempre. semplice-mente, se ne è volata via per rag-giungere presto la sua stella di pacee di amore, che luminosa brilla nelcielo infinito insieme a tutte le altreche l’hanno preceduta. e a quelleche seguiranno, perché il destinoumano è ricongiungersi alla fonteuniversale dell’amore, al creatore,al principio e al Fine. a dio.

noi ti siamo tutti vicini e ti ab-bracciamo forte.

la segreteria nazionaleLaura e Daniela

Lettera ad una sorella tanto amata

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Vaticano e Sicurezza

12 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

to padre ha celebrato, nella cappelladel governatorato, la messa in occasio-ne della festa di san Michele arcange-lo, ma il messaggio papale volto allagendarmeria era già stato riferito nelpomeriggio del giorno prima dal vesco-vo angelo Beccin, sostituto della se-greteria di stato. egli ha riportato la"profonda gratitudine per il fedele e ge-neroso servizio svolto con discrezione,professionalità e tanto amore per lachiesa ed il papa". il santo padre haassicurato all'intero corpo della gen-darmeria la sua "costante benevolenzaunita all'incoraggiamento a proseguirela propria opera con serenità, pazienzae spirito di servizio... come gendarmi -concludeva il messaggio pontificio -confidate sempre alla bontà e nella fe-deltà del signore che sempre ci è ac-canto e mai ci tradisce. affidatevi fidu-ciosi alla materna protezione della Ver-gine Maria e del vostro patrono sanMichele arcangelo".

alla manifestazione serale hannopartecipato il cardinale presidente delgovernatorato, che ha tenuto il discor-

so introduttivo, rappresentanti dei varicorpi della sicurezza vaticani ed ita-liani, oltre ad alcuni politici, mentre ilresto della giornata è stato allietatodalle esecuzioni musicali dalla Bandadel corpo, che ha fatto da sottofondoall'incontro conviviale, in uno scena-rio impalpabile, mistico, quasi miste-rioso. la panoramica dei giardini vati-cani e la straordinaria visione degliantichi palazzi hanno creato un climaestremamente suggestivo, mentre lasuperba cupola di Michelangelo appa-riva abilmente soggetta ad illumina-zione per esaltarne lo splendore archi-tettonico.

l'impressione era di trovarsi distan-ti nel tempo e nello spazio dalla situa-zione confusa delle strade della romacapitolina, in realtà appena adiacenti.una sensazione di calma e serenità per-vade chi s'incammina nei mitici angolidella cristianità, ci si lascia andare al-l'oblio ed è come entrare meravigliosa-mente nella macchina del tempo. poi cisi accorge del presente nel vedere tantefrivole mise ed acconciature femminiliaccanto alle divise ed i gagliardetti fie-ramente portati da rappresentanti diuna miriade di corpi istituzionali dellasicurezza vaticana, italiana e straniera.

la serata si è conclusa, come ognianno, con una lunga sequela di fuochiartificiali, anche questi particolarmentespettacolari e fuori del comune. il si-gnificato di una celebrazione così im-portante va oltre il valore puramenteistituzionale, coinvolgendo emotiva-mente i partecipanti. il fattore di sicu-rezza nel piccolo stato è indubbiamen-te sentito, ma il clima di pace che si re-spira fra le mura vaticane deriva da unaconsapevolezza di protezione superio-re, anche solo spirituale, in contrastocol mondo d'oggi, ansiogeno e dissa-crante.

Terenzio d’Alena

PAPA FRANCESCO

MESSAggI PONTIFICI PER LE guARDIE SVIzzERE E PER

IL 198° ANNIVERSARIO DELLA gENDARMERIA

di terenzio d’Alena

apochi giorni dall'incontro delpontefice con le guardiesvizzere per la commemora-

zione dell'eroismo mostrato nel 1527 du-rante il sacco di roma, si è svolta in Va-ticano la Festa del patrono san Michelearcangelo nel 198º anniversario di fon-dazione del corpo della gendarmeria.

nella prima occasione papa France-sco aveva sottolineato che in un conte-sto sociale ed ecclesiale che cambia "ilcuore dell'uomo, la sua capacità di es-sere fedele e coraggioso - "acriter et fi-deliter" recita il vostro motto - è rima-sto lo stesso; il vostro servizio è quindidi un'autentica testimonianza…" lesuggestive divise della guardia svizze-ra -aggiungeva il pontefice - attirano lagente ma risultano preminenti la genti-lezza e la carità delle guardie stesse.

la mattina del 27 settembre il san-

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13LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

Polizia

giovanni, prati, prenestina, salaria, ro-manina tor carbone, torpignattara etuscolana. resteranno invece aperti pertutte le 24 ore: lido di ostia, trevicampo Marzio, Viminale, s. lorenzo,s. paolo, ponte Milvio, esposizione,primavalle, s. Basilio e casilino.

la Questura rassicura i cittadini checon queste misure non verrà intaccatain nessun modo l’operatività dei com-missariati, che continueranno ad esserecostantemente presidiati nelle 24 oredal personale, affiancato dalle autora-

dio e dalle volanti di zona ed al quale icittadini potranno comunque rivolgersiin caso di emergenze.

parallelamente alla riorganizzazio-ne degli uffici denunce si è attuato unaumento del numero delle autovolanti edelle autoradio presenti sul territorio.nei primi nove mesi del 2014 infatti lepattuglie impiegate sono state 76.377mentre nello stesso periodo dell’annoprecedente erano 64.400, con un incre-mento dunque di 11.977 unità.

tra le varie novità in arrivo per leforze dell'ordine romane, ci sarà l'istitu-zione di un turno della squadra Mobile(che si affiancherà alla digos) e l'impie-go di computer portatili a bordo di alcu-ne volanti, che garantiranno l'acquisizio-ne di una denuncia a domicilio nel casoche il denunciante sia impossibilitato arecarsi presso gli uffici di polizia.

infine, sempre perseguendo l’obiet-tivo di un’ottimizzazione dell’impiegodelle risorse disponibili, d’intesa con ilcomando provinciale dell’arma deicarabinieri e con la direzione dellaprefettura, sarà attuato un piano coordi-nato per il controllo del territorio, cheprevederà la suddivisione delle zone dipronto intervento tra la polizia di statoe l’arma dei carabinieri, con un conse-guente aumento delle pattuglie.

Marco Balzola

ROMA SICuRA

PIù VOLANTI PER STRADA E RIORgANIzzATA L’APERTuRA DEgLI uFFICI

NELLE ORE SERALI E NOTTuRNE

di Marco Balzola

al via la riorganizzazione deicommissariati romani volutadalla Questura di roma, con

la nascita di un nuovo modulo organiz-zativo "per offrire ai cittadini un seviziopiù efficiente attraverso una buona razio-nalizzzazione dell'impiego delle risorse".

la Questura di roma attuerà dunqueun piano di razionalizzazione dell’im-piego delle risorse per superare il rischiodi sovrapposizioni e dispendio di perso-nale. in particolare, la riorganizzazioneriguarderà l’apertura degli uffici denun-ce nelle ore serali e notturne: al terminedi un'attività di monitoraggio, infatti, siè rilevato che in alcuni uffici l'attività la-vorativa nelle fasce notturne era forte-mente ridotta. la Questura ha perciò de-ciso di chiudere nella suddetta fasciaoraria gli uffici denunce dei commissa-riati aurelio, Fidene, Monteverde, san

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14 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

Eventi

dal 21 al 23, presso il pala-congressi di rimini, si terràil iii° congresso nazionale

della corte di giustizia popolare per ildiritto alla salute, organizzato da Fe-deranziani, la federazione delle asso-ciazioni della terza età che promuove idiritti degli anziani e la qualità della vi-ta, partner del sindacato per l’acquisi-zione degli obiettivi comuni in materiadi tutela dei diritti degli anziani, anchese visti nell’ottica dell’ambito di appar-tenenza.

“Il diritto alla salute: un dirittoinalienabile – Criticità e soluzioni aconfronto”, è il tema su cui andrannoa confrontarsi nella tre giorni di di-battiti, convegni e conferenze, unprogramma fitto e intenso, di cui da-remo ampio resoconto dopo la cele-brazione del congresso, cui il sinda-cato parteciperà con una numerosadelegazione, visto che da roma parti-ranno due pullman, con alla testa ilsegretario nazionale amministrativocomm. saverio topazio, primo refe-rente e coordinatore dei rapporti in-tercorrenti tra la nostra organizzazio-ne e Federanziani. in loco, poi si ag-giungeranno altri appartenenti al sin-dacato dell’emilia romagna e regio-ni vicine.

la corte di giustizia popolare peril diritto alla salute, che si accinge acelebrare il suo terzo congresso dopo ilgrande risultato ottenuto con i primi

due, è l’organismo nazionale di Fede-ranziani preposto alla tutela del dirittoalla salute dei cittadini e all’elaborazio-ne di proposte per un servizio sanita-rio nazionale migliore e al tempo stes-so sostenibile. tutti temi che trovanosensibile il sindacato, perché fonda-mentali nell’ottica della protezione deicittadini avanti negli anni, siano essi ono appartenenti alle Forze di polizia,come lo sono i nostri soci, perché la ci-viltà e la democrazia di un popolo e diun paese passano anche dall’efficienzadel suo sistema sanitario, che deve per-mettere a tutti di usufruire appieno deldiritto alla salute garantito dalla costi-tuzione.

l.t.

Il programma congressualepreliminare nelle parole di

Roberto Messina

il iii° congresso nazionale dellacorte di giustizia popolare per il dirit-to alla salute, ha lo scopo di valutare lecriticità e le esigenze del servizio sani-tario nazionale e fornire soluzioni con-crete e sostenibili che possano rappre-sentare nuove linee guida per un siste-ma salute più evoluto e rispondente al-le esigenze di cambiamento socio-de-mografico.

la corte di giustizia popolare peril diritto alla salute promuove e coor-dina un’attività sinergica, condivisa e

concreta tra tutti gli attori delsistema sanitario nazionale,dai Medici di Medicina ge-nerale, come primo filtro delsistema salute, ai Medici spe-cialisti, rappresentati dallesocietà scientifiche di riferi-mento, al mondo delle farma-cie dei servizi, fino alla fon-damentale presenza dei deci-sori politici e istituzionali, a

cui verranno sottoposti i risultati dei la-vori scientifici.

a tal fine il congresso, organizzatoda Federanziani in collaborazione conla Fimmg - Federazione dei Medici diMedicina generale, vedrà a lavoro me-dici provenienti da tutta italia, farmaci-sti, esponenti delle principali societàmedico-scientifiche, del mondo dell’u-niversità, della ricerca, del diritto, dellacomunicazione, delle istituzioni, riunitiin sessioni monotematiche all’internodei dipartimenti dedicati alle principaliaree terapeutiche, con una attenzionealle best practices nazionali ed interna-zionali in sessioni dedicate.

i lavori, che vedranno all’opera leeccellenze del sistema salute in modocoordinato e sinergico, condurranno al-l’elaborazione di documenti scientificiin grado di contribuire alla definizionedi un sistema sanitario che rappresentiun modello avanzato di promozione deicorretti stili di vita e della prevenzione,di gestione dei sistemi di cura con nuo-vi pdta e di presa in carico del pa-ziente cronico, fragile, non autosuffi-ciente.

i lavori avranno quale punto di par-tenza un’analisi dettagliata delle incon-gruità del sistema sanitario e i risultatidelle attività svolte dalla corte di giu-stizia popolare per il diritto alla salutead oggi. tali dati saranno condivisi evalutati attentamente da tutti gli attori,nell’ambito dei lavori dei dipartimentisecondo una logica medico-scientifica,economico-sanitaria ed “evidence ba-sed”, che rappresenti in modo oggetti-vo, concreto e sostenibile il motore diun’evoluzione del sistema salute comemodello assistenziale a tutela di tutti eche, nel rispetto del diritto alla salute,non lascia indietro nessuno, soprattuttoi soggetti più fragili.

Il Presidente NazionaleFederAnziani

Dott. Roberto Messina

A Rimini il III° Congresso Nazionale della Corte di giustizia popolare per il Diritto allaSalute, organismo di FederAnziani che tutela il diritto alla salute dei cittadini

IL DIRITTO ALLA SALuTE:uN DIRITTO INALIENABILE

CRITICITÀ E SOLuzIONI A CONFRONTO

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Dossier/Psicologia&Società

in tanti dovrebbero ricordarsi che “ilpesce puzza dalla testa“. se le nazionivanno male, se le guerre si perdono, sela produzione non decolla è solo e sem-pre colpa dei leaders.

la leadership

gli uomini sono ossessionati dallaleadership: un vecchio adagio napoleta-no dice: O cummandà è meglio d’o fot-tere2. a prima vista può sembrare un’af-

fermazione forzata ma stando a quantoraccontano gli uomini di potere è vera,considerando anche l’altro assioma, gliuomini (e le donne) di potere non han-no mai avuto problemi a trovare perso-ne per il sesso. sarà la predisposizioneper il maschio (o femmina) alfa, saràche in fondo il partner di potere garanti-sce maggiori vantaggi sociali ed econo-mici, l’assioma resiste da secoli.

essere il capo, il leader, è stato il pal-lino degli uomini da sempre. durante

l’evoluzione si è assistito aduna diversificazione nellequalità che era necessarioavere per essere un capo: ilpiù forte, il più furbo, il piùspietato, il più raccomandato(da dio o dagli uomini), ilpiù carismatico, quasi maiquello con il Q.i. più alto equesto almeno intuitivamenteci può dare delle indicazioni.dal punto di vista macroso-ciale, la leadership, storica-mente, ha portato allo svilup-po umano grandi occasioni dibenessere anche se più spes-so il comando ha portato de-privazioni e patimenti. pochele leadership veramente illu-minate e tante quelli caratte-rizzate da cattiveria, avidità,paura, senso di superioritàche hanno causato sofferenzeinenarrabili per il genereumano. Forse è proprio perquesto che da secoli l’uomo èalla ricerca del messia, il lea-der perfetto, colui che garan-tisce pace e prosperità.

parlando di leader, chein italiano si traduce in “co-lui che guida”, non si puònon azzardare una definizio-ne, alla buona verrebbe dadefinirlo come colui che hail comando e non sarebbe

BREVE (MA PROPRIO BREVE) SAggIO SuLLA CAPACITÀ DI ESSERE

uN “CAPO”

LEADERSHIP

di leandro Abeille*

premessa

Viviamo in un’epoca governa-ta dalla mancanza di respon-sabilità e se qualcosa va ma-

le è sempre colpa di qualcun altro. allostesso tempo siamo alla ri-cerca di qualcuno che risol-va gli atavici problemi checi attanagliano, in politica,in economia, nel lavoro, allaricerca del leader perfetto acui rivolgere lo sguardo e lafiducia. i nostri attuali capici dicono che la colpa dellosfacelo è degli altri, di quelliche vivono al di sopra delleloro possibilità, di quelli chehanno votato la parte sba-gliata, di quelli che si “am-malano” il giorno della par-tita della nazionale, di quelliche vogliono troppi diritti, diquelli che non fanno il lorodovere. dal punto di vistadell’organizzazione lavorati-va, le ricerche sembrano an-che dargli ragione, infatti daquella storica che sostenneche il 50% dei lavoratorinon si impegnavano quantorichiesto, mentre il 75% af-fermava che avrebbe potutoessere significativamente piùutile nel processo produtti-vo1, è stato un susseguirsi diaccuse ad “inefficienze” deilavoratori (in sostanza anchechi parla di “sistema” poi in-cide sui lavoratori). sarà pu-re un vecchio proverbio tut-tavia non troppo desueto, ma

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Dossier/Psicologia&Società

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sbagliato in una gran parte di casi, mapoi si scoprirebbe presto che non sem-pre il leader è quello che da, almenoufficialmente, gli ordini. esistono oltre300 diverse definizioni di leadershipelaborate negli anni e non tutte hannopassato la prova del tempo, spesso siconfonde anche la figura del leader conquella del “boss”, il capo.

leader vs Boss

c’è una gran bella differenza traleader e capo anche se il capo è una de-terminata figura di leader. entrambi co-mandano ma le persone obbediscono alcapo perchè devono, mentre obbedi-scono al leader perchè vogliono. nonnecessariamente il leader è buono ed ilcapo cattivo, i poliziotti obbedivano alcapo della polizia mentre cercavano unlatitante, raffaele cutolo, a cui i “cuto-liani” obbedivano per scelta. a livellodi immagine potrei affermare che illeader è il capo muta, traina con la suaforza gli altri cani da slitta, il capo èl’uomo che si fa trainare. dal punto divista contenutistico il leader è il diret-tore del giornale, il capo è l’editore.

nella storia si potrebbero indivi-duare 4 tipologie di leader:

Leader/Capo “per mandato divi-no”, è quello che ha vinto un concorso,che è stato scelto dalla politica per unposto prestigioso, spesso un raccoman-dato. comanda perchè cosi è previstodalle norme, non gli interessa che isuoi uomini siano d’accordo, gli è suf-ficiente che facciano quanto lui ordina.spesso, questa è una categoria obbliga-ta, il giovane ufficiale che viene nomi-nato a capo di un plotone rappresentasempre questa tipologia di leader. lapreoccupazione più grande per questaentry-level di leader è conquistare au-torevolezza nei confronti dei proprisottoposti: alcuni iniziano una struttu-razione cognitiva e formativa per cre-scere come guide dei propri sottoposti,altri si accontentano di dare ordini a chiha un livello più basso, compiacendochi li ha messi in quella posizione.Quando non c’è nessuno sopra, sempli-cemente dispensano premi e punizionial fine di mantenere il potere, come fa-ceva stalin. se dovessi fare un esempioin questa categoria rientra ad esempiouna figura non troppo amata come ilgen. cadorna, tutti quegli ad di im-prese di stato che hanno preso la dire-

zione di aziende più o meno sane e lehanno lasciate in condizioni peggiori.avrebbero potuto fare un buon lavorohanno preferito burocratizzare, svuota-re ed uscire egoisticamente dal panta-no. se sbaglia è colpa degli altri: “ah!se avesse le risorse umane che hannogli altri leader farebbe miracoli...“. seha successo è tutto merito suo, anchese gli altri hanno collaborato, ma senzadi lui “il deserto”.

Leader carismatico, è quello cheha qualcosa in più, perché emana fasci-no, perché gli altri lo ascoltano e lo ri-spettano, perché è coinvolgente, perchéha il “tocco” anche quando sbaglia e irisultati sono disastrosi. a distanza dianni e addirittura secoli, questa tipolo-gia di leader avrà comunque dei prose-liti: Mussolini, Hitler, il “che” gueva-ra, steve Jobs, Khomeini, osama binladen, osho sono esempi di questa ti-pologia di leader, sono campioni dellastoria, vincitori o vinti che siano, ci ri-corderemo sempre di loro perchè sonofonte d’ispirazione per intere comunità.

Leader naturale, è quello che ha ledoti da condottiero, perché ha sempretutto sotto controllo, è il capo perché èil più forte, o il più scaltro, è il primoad entrare e l’ultimo ad uscire spessoviene dal basso ed ha conquistato lasua leadership grazie alle sue qualità.e’ il più tenace di tutti i leader, perse-gue le sue idee e la sua visione con fi-ducia incrollabile a volte facendo ricor-so all’autorità necessaria riservata aitempi difficili. l’idealtipo sarebbe ilcapitano James t. Kirk della uss en-terprise, ma anche napoleone, patton,leonida e Margareth thatcher, inflessi-bile nelle sue riforme, spesso impopo-lari, decisa a tutto nel voler riconqui-stare le isole Falkland in un’operazionetanto pericolosa per una disfatta, quan-to fu vincente nella realtà.

Leader inconsapevole, è gentile, èil papà e la mamma degli altri, è la per-sona che sa quello di cui gli altri hannobisogno, colui che ha la cura giusta. e’orientato al fare più che al comandare,ha una posizione di comando per aiuta-re di più e non per scopi personali. par-la al cuore delle persone e ha la capa-cità di trasformare una massa in un po-polo. sono stati leader inconsapevoli ilMahatma gandhi o enrico Berlinguer.tutti ammirano questo tipo di leaderma lui sembra non accorgesene e a vol-te perde occasioni per raggiungere po-

sti di comando come successe a Henrydunant. a volte “durano” molto pococome papa giovanni paolo i.

leader e Manager

spesso si sente parlare di manager,uomini di comando che non sono nècapi nè leader ma gestiscono risorseproduttive ed umane. la gestione delmanager è volta al miglioramento dellaproduzione, al profitto, ma poco c’en-tra con la visione del futuro, degliobiettivi da prefissarsi.

i manager, discepoli del tylorismo,gestiscono le risorse per fare le “cose”nel modo giusto (produrre nel modogiusto, seguire le procedure nel modogiusto), i leader, al contrario fanno ciòche si deve: la cosa giusta. il leader ècolui che possiede il know-why (il sa-pere perchè) prima del know-how (sa-pere come) dei manager.

il manager è una figura intermediache a livello tecnico-gestionale pone inessere la visione del leader. e’ veramen-te pericoloso affidare ad un manager laresponsabilità della visione, sarebbe co-me dare il governo di un grande paesein mano ai tecnici. un disastro. nessunoricorda il governo Monti per la visionefutura ma tutti lo ricordano per una seriedi balzelli volti a far quadrare dei contiche hanno creato solo disperazione ulte-riore. un manager rende gli operai piùspecializzati, il leader li rende orgoglio-si. uno dei grandi problemi dell’indu-stria italiana degli ultimi 30 anni è cheabbiamo avuto sempre manager e maiveri leader. Morti i veri “capitani” d’a-zienda3, è morto anche il sogno che fa-ceva dell’industria italiana una realtàd’eccellenza. la visione dell’imprendi-tore leader si è trasformata nella spa-smodica ricerca del profitto attuale. nonè un caso che le nostre industrie siano inmano a stranieri o emigrate oltreconfini.

leadership e potere

si potrebbe definire il leader comecolui che ha il potere. il potere, quasisempre, si confonde con il sopruso,l’obbligo di ubbidire a qualcuno che cel’ha da parte di chi ne è sprovvisto. ilpotere storicamente è stato associato alcomando, che è collegato più al mante-nimento della propria posizione di pre-dominio, di uomini su altri che ha cau-sato tanti dolori e morti all’umanità. il

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potere, presupposto generale del co-mando che dà luogo all’adagio napole-tano, faceva dire al compianto giulioandreotti che “logora chi non ce l’ha”ed è ciò a cui le persone aspirano. illeader/capo ha il “bastone del coman-do”, l’autorità, il leader, invece, basa ilsuo comando perlopiù sull’autorevo-lezza, solo in rari casi sull’autorità.

il leader ha una visione che coin-volge e affascina gli altri, il suo esserespeciale è rappresentato dalla fiduciacon la quale pone in essere il suo so-gno. i soldati italiani durante la primaguerra mondiale davano l’assalto alletrincee perché costretti, se fossero tor-nati indietro li avrebbero fucilati, igiapponesi della seconda guerra mon-diale o gli iraniani della guerra iran -iraq si gettavano sul campo di battagliada volontari. la morale della storia èche nessuno muore volontariamenteper un “capo” mentre in tanti hanno di-mostrato di farlo per un “leader”.

definendo allora, con accortezza, ilpotere del leader, potremmo affermareche è “l‘energia sostanziale per intra-prendere e sostenere l’azione che tradu-ce l’intenzione in realtà“4 che coinvolgela realtà e gli uomini che lo circondano.

la ledership trasferisce alla propriaorganizzazione o al proprio paese o aipropri uomini una visione che essi fan-no propria e perseguono con fiducia, lastessa che anima il leader.

in questo senso la leadership non èsterile dominio ma interazione in cui illeader e i seguaci tirano fuori il meglio diloro, in uno scambio quasi energetico dacui tutti gli attori traggono fiducia, consa-pevolezza e nel caso, speranza. Quando illeader incontra i seguaci il primo è rin-francato dal consenso ricevuto e i seguacidalla guida che li accomuna e li spinge afare le cose necessarie alla riuscita dellavisione. non si cada nella erronea con-vinzione che il leader non sia un capo, illeader è assolutamente un capo e senzadiscussioni, ma comanda perchè “è” enon perchè riveste semplicemente unruolo. Questo potere è tanto più grandequanto più è innovativa la visione: non sisfida l’impossibile – come sostengonomolti autori – ma quello che appare im-possibile. differenziare l’impossibile daquello che appare impossibile è uno deipunti fondamentali della vita dell’uomo,che a volte raggiunge obiettivi che primaapparivano impossibili, il discrimine èun’operazione che si può fare solo in se-

guito per questo: “dare the impossible5“ èun obiettivo dei leader.

Il vero potere del leader

il leader che non comunica la suavisione, semplicemente è un sognatore.non basta avere la visione è fondamen-tale comunicare questa visione persua-dendo gli altri che è il modo giusto diafforntare, la vita, il mercato, la guerra.gli uomini seguono un leader fino al-l’inferno e ritorno perchè sono intima-mente convinti di fare la cosa giusta.Questa incrollabile fiducia non arrivain pochi giorni ma in periodi più lun-ghi, fatti di osservazioni, di prove, discoperte da parte dei seguaci, perchè ilcredo verso il leader si costruisce gra-zie al comportamento di questo: non siguida con le parole, lo sanno tutti (main pochi lo fanno), si guida con l’esem-pio. non basta, la leadership in alcunecircostanze è come la navigazione du-rante la tempesta, non è il panico el’abbandono della nave che fanno unleader ma la fede nelle capacità e nellagiusta rotta, la calma di chi è al timoneche lo pone come faro per gli altri. ec-co allora la più corretta definizione perun leader: un faro nella notte, nellatempesta e persino nella bonaccia.

oltre alla visione, il non fuggire alleavversità, il non rimangiarsi quanto af-fermato (un’ora, un giorno, un mese, unanno, prima), l’incrollabile tenacia nelperseguire il suo “sogno” fa di un uomoun leader. nella sede Mcdonald’s ca-peggiava una frase di ray Kroc: “ Nul-la al mondo può sostituirsi alla tenacia.Non il talento: non si contano gli uomi-ni di grande talento che hanno fatto fia-sco. Non il genio: quello del genio in-compreso è quasi un proverbio. Non l’i-struzione: il mondo è pieno di derelittiistruiti. Solo l’ostinazione, la tenacia,la determinazione possono tutto.“

la tenacia è fondamentale sia perperseguire la propria visione sia per tra-sferire questa visione agli altri. le no-vità ad esempio sono sempre portatricidi resistenze da parte di chi vorrebbe in-vece mantenere lo status quo solo condeterminato impegno e la giusta comu-nicazione si vincono queste resistenze.

la tenacia è collegata alla propen-sione a non arrendersi mai6, questa vo-lontà non è solo un avvertimento per inemici ma anche una garanzia per gliamici che si affidano al leader. alla

lunga chi non si arrende mai, ottienequanto si prefigge.

tenacia non vuol dire boria, tenaciavuol dire impegno a veicolare le pro-prie idee. per questo è assolutamentenecessario per un leader saper comuni-care e, senza dilungarmi verso la co-municazione efficace, vorrei ricordareche quest’ultima si garantisce con leparole solo in minima parte, soprattuttocon l’ascolto e l’esempio per “renderecomune7” con gli altri la visione.

il leader non è un super-uomo eneanche ci si comporta ma è consape-vole dei suoi punti di forza e delle suedebolezze. coltiva i suoi punti di forzae migliora le sue debolezze costante-mente. un leader di 20 anni fa proba-bilmente non lo sarebbe oggi, sono ri-chieste sempre più conoscenze poichèla “visione” è proiettata al futuro e nonal passato e spesso quello che va beneoggi non sarà così vincente domani.spesso il progresso annulla delle visio-ni, per questo il leader attento è prontoad aggiornare la sua, altrimenti fallisce,cercando di produrre pellicole fotogra-fiche nel mondo delle foto digitali.

di certo il leader s’impegna per vin-cere, chi lo fa per pareggiare ha già per-so. Questa la sostanziale differenza traterrorismo rosso e nero in italia, mentrei primi combattevano per rovesciare ilgoverno e cambiare lo status quo, i se-condi lottavano per non scomparire masenza una precisa strategia di sostituzio-ne del governo. al di là delle differenze“militari” e di risorse umane tra i due ti-pi di terrorismo, quello di sinistra fuimmensamente più difficile da combat-tere rispetto a quello di destra. ad ognimodo, i leader del terrorismo rosso an-cora sono sulla breccia, mentre quelli didestra perlopiù cercano l’oblio.

Il leader e gli altri

troppo spesso i leader sviluppanoun senso di superiorità rispetto agli al-tri, si sentono “intoccabili” e diversidalla massa. il leader tuttavia, non è ungrosso chiodo in mezzo agli spilli mauna calamita da sarto, circondata daspilli. attira non respinge, richiama asè non da sfoggio di grandezza.

se gli altri si rivolgono al leader conrispettosa deferenza, lui ricambia la de-ferenza con lo stesso rispetto: sono glialtri a rendere grande un leader non lamisura della sua boria. essere alla gui-

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da non vuol dire essere in cima alla ca-tena alimentare ma un faro per gli altri.

al di là della visione onirica delleader, nel rapporto con gli altri:

• affronta le relazione nel presente enon nel passato verso un futuro co-mune (il faro illumina la strada dioggi e domani, quella di ieri ha giàindicato la via);

• riserva la stessa attenzione cortese atutto il suo entourage, ascoltando evalutando quanto gli viene propo-sto, tutti potrebbero avere dellebuone idee8;

• valuta le persone, ne saggia le qua-lità, dando fiducia agli altri: a lungoandare anche l’eccessiva fiducia,pur se qualche volta mal riposta, sirivela più sensata del presuppostoche tutti siano incapaci e falsi. lepersone hanno bisogno di fare il lo-ro lavoro senza sentirsi oppressi,valutare i risultati è vincente rispet-to a valutare il tempo di permanen-za del sedere sulla sedia;

• ha la capacità di accettare le perso-ne come sono, non come si vorreb-be che fossero (si può addestrarlinella maniera più dura o più effi-cente, i pesci non si arrampicheran-no mai sugli alberi, ma possononuotare meglio di tutti);

• lavora con quello che ha (e non conquello che servirebbe a livello ottima-le), cercando di tirare fuori il megliodagli altri. sono capaci tutti a vincereun campionato di calcio mettendo incampo 11 fenomeni, il vero leader siriconosce quando vince un campio-nato con 11 giocatori normali;

• addestra9 il suo team. il talento è unabuona base di partenza ma l’addestra-mento rende perfetti. Questo assiomaè quello che rende vincenti centinaiadi forze speciali in tutto il mondo;

• elimina chi, nonostante tutti gli sfor-zi, non condivide la visione. rima-nendo vero tutto quanto è stato affer-mato sulla necessità di condividere edi convincere della visione, alla fineperò non si porta in battaglia che èrecalcitrante allo scontro, non si in-serisce in un team medico che pro-pone una certa cura, chi è strenuo di-fensore di una cura diversa;

• delega la gestione agli altri poichèsarebbe impensabile trasformare lavisione in realtà facendo tutto dasoli, si delega a secondo della com-

petenza che è modulata all’internodi un team (anche il lavoro del faroè aiutato da altre luci dentro e fuoriil porto). una cosa deve essere cer-ta ognuno ha il suo compito ma unosolo è al comando10;

• rende il clima confortevole11, tantoche abbandonare quella visione equel gruppo riesce estremamente dif-ficile (durante la tempesta il faro gui-da verso il porto, un luogo sicuro);

• agisce senza bisogno della continuaapprovazione o del riconoscimentodegli altri.

l’ultimo punto riveste un fattorefondamentale per il leader che devepensare al risultato positivo e non al fal-limento. un leader che in maniera co-stante cerca l’appoggio degli altri si pre-figura il fallimento e con questi vuolecondividerlo insieme alle responsabilità.chi tuttavia, sugli sci, pensa a non cade-re invece che sciare prima o poi cadrà. ifallimenti, come le cadute sugli sci, fan-no parte del processo di apprendimento,trarre l’insegnamento giusto da ognipiccolo o grande fallimento costituisceil segreto che permette di non far spe-gnere il faro (che il leader rappresenta).

Caratteristiche personalidel leader

oltre a quelle desunte da quanto giàdetto è fondamentale capire che la vi-sione è una gran cosa ma un leader nonpuò vivere in un mondo tutto suo: unleader è un realista sognatore, non undisadattato. il mondo è ciò che è, non èquello che si vorrebbe, la visione servea cambiare quella parte del mondo chela stessa comprende in un universo chefunziona in un certo modo. il mondopuò essere cambiato, con la consapevo-lezza che grandi cambiamenti necessi-tano di proporzionali visioni e tenacia.

rimane ovvio che il leader debba es-sere sveglio per vedere le occasioni,tempestivo per afferrarle e priciso pernon disperdere le forze. di solito un veroleader rende le cose semplici ed è nemi-co della burocrazia. Quando ha ragionenon la fa pesare e quando ha torto sa co-me ammettere le proprie responsabilità,spendendosi per sistemare gli errori.

non esiste un leader senza un gruppodi supporto che gli sia fedele e vicino: lasquadra è vincente, da soli si diventa dei“lone-wolf” con una grande visione, di

cui sono pieni i centri caritas. ci sono centinaia di libri con mi-

gliaia di pagine che insegnano cosa do-vrebbe dire o fare un leader. in realtà illeader già sa quello che deve dire o fa-re e se sarà un leader o uno sfigato lodirà il tempo a prescindere dalla vitto-ria o dal successo. gesù è stato croci-fisso ma è stato un faro per miliardi dipersone. se qualcuno trae ispirazioneda quanto un leader dice o fa e lo segueallora la leaership c’è. se poi anche lavisione è quella giusta allora la leader-ship è completa.

tuttavia, il vero leader è descritto conmaggiore attenzione nelle conclusioni

Conclusioni

se alla fine di quanto scritto, il gen-tile lettore crede di essere un leadermentre le risorse umane che guida pen-sano che sia un idiota, con ogni proba-bilità non è un leader ma un idiota.

leandro abeille

Note

* leandro abeille, sociologo ludesuniversity lugano

1 daniel Yankelovich et al., Work andHuman Values, public agenda founda-tion, new York, 1983, pp 6-7.

2 comandare è meglio del fare sesso.3 tra gli altri a titolo esemplificativo: ca-

millo olivetti, giuseppe colombo, na-poleone leumann.

4 W. Benis e B nanus, leader anatomiadella leadership, Francoangeli, Milano,1988, pag 23.

5 Maj. gen. Wiliam a. cohen, secret ofspecial ops leadership, aMacoM,new York, 2006, pp 48 e ss.

6 cfr. Maj. gen. Wiliam a. cohen, op.cit., pp 191 e ss.

7 che è appunto il significato originariodi comunicare.

8 cfr. robert slater, 29 leadership se-crets from Jack Welch, Mcgraw-Hill,new York, 2003, pp 6-7.

9 inteso come: conoscere, aver assimilia-to, aver provato.

10 cfr. Jeff and lt. cmdr Jon cannon, lea-dership lessons of navy seals, Mc-graw-Hill, new Yourk, 2003 pp. 53 e ss.

11 per confortevole intendo un luogo dovesi vuole stare a tutti i costi. la prima set-timana dell’addestramento seal è tuttofurochè confortevole ma sono certo chegli uomini che vengono addestrati vo-gliono con tutte le loro forze rimanere inaddestramento e concludere il corso.

Dossier/Psicologia&Società

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Cultura

“Un appuntamento  nella Città diSora, un angolo della bellissima Cio-ciaria da valorizzare e far conoscere atutto il mondo”, così il M° dott. ta-tangelo ha introdotto l’iniziativa, tenu-tasi nella bellissima sala dell’accade-mia Musicale di sora, alla presenza dinumerose personalità di spicco impe-gnate nella promozione umana, cultu-rale e della salute del cittadino, oltreche di un folto pubblico che ha moltoapprezzato gli interventi degli ospiti.“perché – ha continuato tatangelo -la comunicazione è un elemento indi-spensabile nella vita del cittadino, es-sa permette di sviluppare le capacitàumane e migliorare la qualità di rela-zione”.

tra i premiati presenti spiccava ilnome di Manuel de sica, musicista,compositore di musiche e colonne so-nore di film, figlio del grande Vitto-rio de sica e fratello del noto attorechristian. e poi attori, registi, pittori,scultori (il nostro cherubini, n.d.r.),

poeti, scrittori, stilisti, medici chirur-ghi operatori della comunicazione.tutti hanno preso la parola per condi-videre con il pubblico le loro espe-rienze di vita, arte e attività, prima diessere premiati dal sindaco di soradr. ernesto tersigni e dal presidentedel consiglio comunale dr. giacomoiula, dall’ing. antonio Facchini edall’arch. gaspare Vinciguerra e davari rappresentanti culturali del terri-torio.

Molto interessanti, infine, gli inter-venti musicali a cura del gruppo Voca-le dell’accademia Musicale di sora, ilcoro di laringectomizzati con protesifonatoria del policlinico umberto i° diroma diretti dal M° dott. Francescotatangelo, il duo di danza di Francescae Melissa e il monologo di Vittorio ta-glione.

Marco Balzola

Alcuni premiati

M° Manuel DE SICA (Musica), M°Alvaro Vatri (giornalista rai, Musici-sta), Prof. Luigi Mastropietro (regi-sta), Domiziano Cristopharo (regista,attore, cantante), Aleandro Polsinelli(attore), Prof. Maurizio Soldini (poe-ta), Dr.ssa Ivana Carinci (poetes-sa), M° giuseppe Cherubini (sculto-re),  Cav. Massimiliano De Cristofa-ro (scrittore), Luigi Recchia (Fotogra-fia), Prof. Silvano De Cristofaro (pit-tore, scultore), Prof. Marco De Vin-centiis (Medicina e chirurgia della co-municazione), Prof.ssa Rosaria Tur-chetta (audiologia), Dott. DomenicoAlessio (organizzazione sanitaria),Prof. Antonio Minni (Medicina e chi-rurgia della comunicazione), Tony Ce-catini (Musica), Pietro Pantanella(astrofilatelia).

“Arte & Comunicazione”ancora un premio per il M° Cherubini

di Marco Balzola

sempre sugli scudi, sempre piùapprezzato. ancora un ricono-scimento per il nostro valen-

tissimo M° giuseppe cherubini, scul-tore di chiara fama che ha valicato lealpi e l’atlantico, nonché amico e diri-gente di questa organizzazione. nellaXiV° edizione del premio “arte & co-municazione” tenutasi nel luglio scorsoa sora, in provincia di Frosinone, che-rubini ha ricevuto un ennesimo ricono-scimento.

la manifestazione, promossadall’accademia Musicale di sora(a.M.s.) diretta dal M° dott. France-sco tatangelo, noto musicista e affer-mato Medico chirurgo specializzato inotorinolaringoiatria presso il policlini-co umberto i° – la sapienza univer-sità di roma, si è svolta con il patroci-nio della regione lazio, della provin-cia di Frosinone, del comune di sora econ il contributo di sponsor locali sen-sibili alle tematiche dell’evento.

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Salute & Scienza

tra le cause di questo vero e pro-prio killer, l’ipertensione arteriosa, lecardiopatie, il diabete mellito, l’iperco-lesterolemia e la stenosi delle carotidi,le arterie più importanti che portano ilsangue al cervello. tutti fattori aggra-vati, se non causati principalmente,dall’abitudine di fumare.

ora una recente scoperta darà lapossibilità di prevenire molti casi di ic-tus, e soprattutto le loro recidive. si trat-ta di un “sensore” da inserire sottopelleche registra le aritmie “invisibili”, quel-le che sfuggono alla percezione del pa-ziente e ai normali metodi diagnostici diroutine. sono le più pericolose, perchésubdole. e non pochi casi di ictus sonocollegabili alle cosiddette aritmie “pa-rossistiche”, che non danno sintomi evi-

denti ma lavorano pericolosamente sot-totraccia. grazie al sensore, invece, cheregistra l’anomalia del battito in temporeale, si potrà intervenire tempestiva-mente con una terapia preventiva anti-ictus e scongiurare quindi il peggio.

Un lavorod’équipe mondiale

l’innovativa metodica è frutto dellavoro dei ricercatori dell’universitàcattolica - policlinico a. gemelli diroma, che lo hanno condotto in raccor-do a colleghi del policlinico universi-tario campus Bio-Medico di roma e a55 centri specialistici in europa, cana-da e usa. insomma, una “équipe” mon-diale, anche se a distanza.

PREVENIRE L’ICTuS

ORA uN SENSORE SOTTOPELLEREgISTRA LE ARITMIE SILENzIOSE

di Camillo Cantarano

ogni tre minuti in italia si re-gistra un episodio di ictus.con questo range la patolo-

gia rappresenta la terza causa di mortee la più frequente causa di disabilitàpermanente negli adulti: infatti solo il25% dei pazienti sopravvissuti all’at-tacco guarisce completamente e oltre il50% ha come conseguenza deficit neu-rologici e motori che lo rende non au-tosufficiente.

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i risultati di questa sperimentazione,la più grande a livello globale, sono sta-ti pubblicati sulla rivista New EnglandJournal of Medicine, sotto il nome dicrYstal aF (crYptogenic strokeand underlying atrial Fibrillation). lostudio è stato condotto dal prof. tom-maso sanna, cardiologo presso il di-partimento di scienze cardiovascolaridel policlinico gemelli diretto dal prof.Filippo crea, in collaborazione con ilprof. Vincenzo di lazzaro, responsabi-le dell’unità operativa complessa dineurologia presso il policlinico univer-sitario campus Bio-Medico di roma.

in realtà non si tratta di un metodo di-agnostico completamente nuovo, ma lanovità sta nel fatto che prima era usatoper altre tipologie di pazienti. l’idea diutilizzare un microdispositivo, più picco-lo di una “penna” usB, per la registrazio-ne continua dell’attività cardiaca, impian-tato sottocute in anestesia locale, ha por-tato ad eccellenti risultati, perché questomicrosistema di monitoraggio può essere“interrogato” direttamente dal paziente,attraverso un telecomando dotato di unaspia rossa. sarà quindi lui il primo ad ac-corgersi che qualcosa non va, dall’accen-sione di una spia che segnala un’aritmiacardiaca in corso, anche se non ne avver-te i sintomi. ciò gli permetterà di recarsiin tempo presso un ospedale per ulterioriaccertamenti. Ma c’è anche un’altra pos-sibilità, perché la “pennetta” registra-arit-mie, è anche in grado di trasmettere l’e-lettrocardiogramma del paziente per viatelefonica allo specialista. e sarà lui a va-lutare il grado di rischio, la terapia pre-ventiva da adottare o la necessità imme-diata del trasporto in ospedale.

l’ictus criptogenetico

come abbiamo detto, l’ictus è unamalattia molto subdola, perché spessosi manifesta all’improvviso senza averdato avvisaglie di sé. in questi casi, siparla di ictus “criptogenetico” o senzacausa apparente che, secondo i dati delMinistero della salute, interessa tra i

40 e gli 80mila individui ogni anno, os-sia tra il 20 e il 40% delle quasi 200mi-la persone colpite nello stesso periododi tempo in italia.

Ma la causa, ancorché apparenteperché senza sintomi, invece c’è, ed èproprio la fibrillazione atriale nascosta,“criptica”, che aumenta da 4 a 5 volte ilrischio di avere un ictus ischemico. equesto può avvenire sia in presenza difibrillazione atriale parossisitica, cioèche si risolve spontaneamente, sia persi-stente, che si interrompe a seguito di untrattamento di cardioversione, o perma-nente, che non può più essere interrotta.

si comprende quindi come in casodi fibrillazione atriale parossistica, ecioè che dura per un periodo variabiledi tempo e poi si interrompe spontanea-mente, non dando segno di sé, diventimolto importante il micro sensore dainserire sottopelle dei pazienti a rischio.infatti in genere sarebbe molto difficileindividuarle con l’elettrocardiogrammao con l’Holter, l’apparecchio che regi-stra l’attività cardiaca per 24 ore. l’arit-mia, subdola com’è, potrebbe colpirealla 25 ora, e magari sarebbe fatale.

Camillo Cantarano

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22 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

Web & Diritti

INTERNETuNA CARTA DEI DIRITTI (ITALIANA) PER

REgOLARE LA VITA “ONLINE”di Marco Balzola

za, dignità e diversità di ogni persona.diritti la cui garanzia è condizione neces-saria della democrazia, per evitare che ipoteri pubblici e privati possano portaread una società sorvegliata, controllata equindi soggetta alla selezione sociale. pe-ricolo reso oggi più cogente in internet,che invece dovrebbe configurarsi comeuno spazio essenziale per l’autorganizza-zione delle persone e dei gruppi e comeuno strumento per promuovere la parteci-pazione individuale e collettiva ai proces-si democratici. a ciò si aggiunga che in-ternet è anche uno spazio economico,che richiede le necessarie tutele del caso,e quindi una “dichiarazione dei diritti diinternet” è diventata imprescindibile, toc-cando vari punti essenziali della sferapubblica e privata.

I punti della Dichiarazione

1. Riconoscimento e garanzia deidiritti. sono garantiti in internet i dirittifondamentali di ogni persona riconosciutidai documenti internazionali, dalla “car-ta dei diritti fondamentali” dell’unioneeuropea, dalle costituzioni e dalle leggi.tali diritti devono essere interpretati inmodo da assicurarne l’effettività nella di-mensione della rete. il riconoscimentodei diritti in internet deve essere fondatosul pieno rispetto della dignità, della li-bertà, dell’eguaglianza e della diversità di

internet ha decisamente cambiatola nostra vita. cancellando i confi-ni “fisici”, ha ridefinito i contorni

dello spazio pubblico e di quello privato,ha cambiato i rapporti tra le persone, hafacilitato l’accesso e l’utilizzazione dellefonti del sapere, consentendo anche unamaggiore possibilità di intervento direttonel sociale e quindi la libera diffusionedelle idee e delle iniziative.

insomma nei suoi lati positivi è certa-mente una grande risorsa che risponde alcriterio della “universalità”. Ma accanto atante possibilità, ha anche ristretto i mar-gini della privacy e della riservatezza efacilitato il crimine informatico, al puntoda essere diventato necessario cercare diporre un freno alla diffusione indiscrimi-nata (e spesso non voluta) di dati perso-nali e sensibili, altrimenti tutelati da spe-cifiche norme di legge. c’è da dire, perquel che ci riguarda più da vicino, cheoggi nel mondo l’unione europea è all’a-vanguardia rispetto alla tutela costituzio-nale dei dati personali, così come esplici-tamente riconosciuta dall’articolo 8 della“carta dei diritti fondamentali”.

Ma adesso l’italia ha fatto un passoavanti, licenziando la prima bozza pubbli-ca della “Dichiarazione italiana deidiritti di Internet”, che resterà quattromesi in consultazione pubblica e poi potràessere usata per ispirare proposte di leggein italia e in europa. il documento è fruttodi una commissione ad hoc, presieduta dastefano rodotà, insigne giurista e proto-paladino del diritto alla privacy.

libertà, eguaglianza,dignità

la “dichiarazione” è fondata sul pie-no riconoscimento di libertà, eguaglian-

ogni persona, che costituiscono i principiin base ai quali si effettua il bilanciamen-to con altri diritti.

2. Diritto di accesso. ogni personaha eguale diritto di accedere a internet incondizioni di parità, con modalità tecno-logicamente adeguate e aggiornate cherimuovano ogni ostacolo di ordine eco-nomico e sociale. il diritto fondamentaledi accesso a internet deve essere assicu-rato nei suoi presupposti sostanziali enon solo come possibilità di collegamen-to alla rete. l’accesso comprende la li-bertà di scelta per quanto riguarda siste-mi operativi, software e applicazioni.l’effettiva tutela del diritto di accessoesige adeguati interventi pubblici per ilsuperamento di ogni forma di divario di-gitale – culturale, infrastrutturale, econo-mico – con particolare riferimento all’ac-cessibilità delle persone con disabilità.

3. Neutralità della Rete. ogni perso-na ha il diritto che i dati che trasmette ericeve in internet non subiscano discrimi-nazioni, restrizioni o interferenze in rela-zione al mittente, ricevente, tipo o conte-nuto dei dati, dispositivo utilizzato, appli-cazioni o, in generale, legittime sceltedelle persone. la neutralità della rete,fissa e mobile, e il diritto di accesso sonocondizioni necessarie per l’effettività deidiritti fondamentali della persona. garan-tiscono il mantenimento della capacitàgenerativa di internet anche in riferimen-to alla produzione di innovazione. assi-curano ai messaggi e alle loro applicazio-ni di viaggiare online senza discrimina-zioni per i loro contenuti e per le lorofunzioni.

4. Tutela dei dati personali. ognipersona ha diritto alla protezione dei datiche la riguardano, per garantire il rispet-to della sua dignità, identità e riservatez-za. i dati personali sono quelli che con-

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23LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

sentono di risalire all’identità di una per-sona e comprendono anche i dati identifi-cativi dei dispositivi e le loro ulteriorielaborazioni, come quelle legate allaproduzione di profili. i dati devono esse-re trattati rispettando i principi di neces-sità, finalità, pertinenza, proporzionalitàe, in ogni caso, prevale il diritto di ognipersona all’autodeterminazione informa-tiva. i dati possono essere raccolti e trat-tati solo con il consenso effettivamenteinformato della persona interessata o inbase a altro fondamento legittimo previ-sto dalla legge. il consenso è in via diprincipio revocabile. per il trattamento didati sensibili la legge può prevedere cheil consenso della persona interessata deb-ba essere accompagnato da specificheautorizzazioni. il consenso non può costi-tuire una base legale per il trattamentoquando vi sia un significativo squilibriodi potere tra la persona interessata e ilsoggetto che effettua il trattamento. sonovietati l’accesso e il trattamento dei datipersonali con finalità anche indirettamen-te discriminatorie.

5. Diritto all’autodeterminazioneinformativa.ogni persona ha diritto diaccedere ai propri dati, quale che sia ilsoggetto che li detiene e il luogo dove so-no conservati, per chiederne l’integrazio-ne, la rettifica, la cancellazione secondole modalità previste dalla legge. ognipersona ha diritto di conoscere le moda-lità tecniche di trattamento dei dati che lariguardano. le raccolte di massa di datipersonali possono essere effettuate solonel rispetto dei principi e dei diritti fon-damentali. la conservazione dei dati de-ve essere limitata al tempo necessario, te-nendo conto del principio di finalità e deldiritto all’autodeterminazione della per-sona interessata.

6. Inviolabilità dei sistemi e domi-cili informatici. senza l’autorizzazionedell’autorità giudiziaria, nei soli casi emodi previsti dalla legge, è vietato l’ac-cesso ai dati della persona che si trovinosu dispositivi personali, su elaboratori re-moti accessibili tramite credenziali daqualsiasi elaboratore connesso a interneto simultaneamente su dispositivi perso-nali e, in copia, su elaboratori remoti,nonché l’intercettazione di qualsiasi for-ma di comunicazione elettronica.

7. Trattamenti automatizzati. nes-sun atto, provvedimento giudiziario oamministrativo, decisione comunque de-stinata ad incidere in maniera significati-va nella sfera delle persone possono esse-

re fondati unicamente su un trattamentoautomatizzato di dati personali volto adefinire il profilo o la personalità dell’in-teressato.

8. Diritto all’identità. ogni personaha diritto alla rappresentazione integralee aggiornata della propria identità in re-te. la sua definizione riguarda la liberacostruzione della personalità e non puòessere sottratta all’intervento e alla cono-scenza dell’interessato. l’uso di algoritmie di tecniche probabilistiche deve essereportato a conoscenza delle persone inte-ressate, che in ogni caso possono opporsialla costruzione e alla diffusione di profi-li che le riguardano. ogni persona ha di-ritto di fornire solo i dati strettamente ne-cessari per l’adempimento di obblighiprevisti dalla legge, per la fornitura di be-ni e servizi, per l’accesso alle piattaformeche operano in internet. la definizione diun’identità in internet da parte dell’am-ministrazione pubblica deve essere ac-compagnata da adeguate garanzie.

9. Anonimato. ogni persona può co-municare elettronicamente in forma ano-nima per esercitare le libertà civili e poli-tiche senza subire discriminazioni o cen-sure. limitazioni possono essere previstesolo quando siano giustificate dall’esi-genza di tutelare un interesse pubblico erisultino necessarie, proporzionate, fon-date sulla legge e nel rispetto dei caratteripropri di una società democratica. neicasi previsti dalla legge e con provvedi-mento motivato dell’autorità giudiziarial’autore di una comunicazione può essereidentificato quando sia necessario per ga-rantire la dignità e i diritti di altre perso-ne.

10. Diritto all’oblio. ogni persona hadiritto di ottenere la cancellazione dagliindici dei motori di ricerca dei dati che,per il loro contenuto o per il tempo tra-scorso dal momento della loro raccolta,non abbiano più rilevanza. il diritto all’o-blio non può limitare la libertà di ricercae il diritto dell’opinione pubblica a essereinformata, che costituiscono condizioninecessarie per il funzionamento di unasocietà democratica. tale diritto può es-sere esercitato dalle persone note o allequali sono affidate funzioni pubbliche so-lo se i dati che le riguardano non hannoalcun rilievo in relazione all’attività svol-ta o alle funzioni pubbliche esercitate. sela richiesta di cancellazione dagli indicidei motori di ricerca dei dati è stata rac-colta, chiunque ha diritto di conoscere ta-li casi e di impugnare la decisione davan-ti all’autorità giudiziaria per garantirel’interesse pubblico all’informazione.

11. Diritti e garanzie delle personesulle piattaforme. i responsabili dellepiattaforme digitali sono tenuti a compor-tarsi con lealtà e correttezza nei confrontidi utenti, fornitori e concorrenti. ognipersona ha il diritto di ricevere informa-zioni chiare e semplificate sul funziona-mento della piattaforma, a non veder mo-dificate in modo arbitrario le condizionicontrattuali, a non subire comportamentiche possono determinare difficoltà o di-scriminazioni nell’accesso. ogni personadeve in ogni caso essere informata delmutamento delle condizioni contrattuali.in questo caso ha diritto di interrompere

continua a pag. 28

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24 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

“Mi congratulo con Matera per lasua riuscita – ha detto androulla Vassi-liou, commissaria europea responsabi-le per la cultura - La competizione peraggiudicarsi questo titolo in Italia èstata estremamente accesa con 21 cittàconcorrenti tra cui sono state scelte lefinaliste. Il numero elevato di parteci-panti testimonia l’immenso favore dicui gode questa iniziativa dell’Unioneeuropea. Sono certa che Matera atti-rerà ancora più visitatori dall’Europae da tutto il mondo spinti dal desideriodi scoprire la città e la sua storia e diapprezzare la varietà culturale cherappresenta uno dei punti di forza delnostro continente. Sono inoltre convin-ta che il titolo di Capitale della culturarecherà a Matera e all’area circostanteimportanti e duraturi vantaggi cultura-li, economici e sociali, come è avvenu-to in precedenza con altre Capitali eu-ropee della cultura.”

Matera, che condividerà con la bul-gara plovdiv, il titolo nel 2019, saràpreceduta da umeå  (svezia) e riga

(lettonia), capitali europee della cultu-ra di quest’anno, cui faranno seguitoMons (Belgio) e plzen (repubblica ce-ca) nel 2015, Breslavia (polonia) esansebastián  (spagna) nel 2016,aarhus  (danimarca) e paphos(cipro)nel 2017 e Valletta (Malta) e leeuwar-den (paesi Bassi) nel 2018.

i criteri della ue stabiliscono che lecittà designate devono preparare unprogramma culturale con una forte di-mensione europea e incoraggiare lapartecipazione dei cittadini sul territo-rio della città, dell’area circostante edell’intero paese. il programma deveavere un impatto durevole e contribuireallo sviluppo culturale e sociale dellacittà nel lungo termine, mentre la sceltadelle  tematiche  e il modo in cui sonoorganizzati gli eventi in programma de-ve rispecchiare la dimensione europea.È incoraggiata la cooperazione tra glioperatori culturali di diversi paesidell’ue.

alla fine l’ha spuntata Mate-ra, e sarà la capitale euro-pea della cultura nel 2019.

la giuria di esperti indipendenti chedovevano valutare le città italiane can-didate al titolo l’ha scelta preferendolaalle altre cinque in lizza, cagliari, lec-ce, perugia, ravenna e siena, individu-ate nel novembre dello scorso anno aseguito di una preselezione.  

per una volta ha vinto il sud, eadesso la bella e suggestiva “città deisassi”, patrimonio dell’umanità dell’u-nesco dal 1993, dovrà organizzarsi  enon perdere la grande occasione perevidenziare le straordinarie potenzialitàculturali del Mezzogiorno. da “vergo-gna nazionale” (così la definì palmirotogliatti nel dopoguerra per le condi-zioni di povertà) a città proiettata nelfuturo senza dimenticare il passato e latradizione, che nel suo progetto coin-volge la popolazione e intesse relazionicon l’europa, puntando a diventare unmodello per la produzione culturalediffusa e partecipata.

E DAI “ SASSI” SPuNTO’ MATERA

In EUROp@ a cura di Laura Turriziani

CAPItALE DELLA CULtUrA EUrOPEA 2019

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25LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

Matera ha già il suo direttore artisti-co, il giovane architetto Joseph grima,37 anni, che è critico e co-direttore del-la chicago architecture Biennal 2015,che ha scelto la parola chiave per il2019, “apertura”, declinandola anchein termini di “connessione”. prioritarisaranno la rigenerazione urbana e laconservazione del patrimonio e i pro-getti nascono dalla cooperazione di ungrande numero di cittadini tra loro con-nessi, con la voglia di mettersi in gio-co. “riciclo, riduco, riuso” è il loromotto, che sottolinea la voglia di crearenuove infrastrutture da edifici abban-donati e da recuperare, e basa le azionisulla ricerca di nuovi esempi di im-prenditorialità, sulla collaborazione esul networking internazionale. si vuolecostruire un modello sostenibile di svi-luppo socio-economico basato sullaproduzione di cultura.

e il programma culturale propostodalla città è molto ampio, suddiviso infiloni tematici, articolati in un gran nu-mero di iniziative. tra le più importan-

ti, il progetto i-dea e la open designschool, ospitate negli spazi recuperatidei sassi. l’i-dea (istituto demo-etno-antropologico) è un’istituzione cultura-le innovativa che intende realizzareuna struttura espositiva all’interno deisassi e inoltre digitalizzare gli archivipresenti nel territorio, che sarannomessi in rete per allargarne a dismisurala fruizione, anche attraverso un data-base centralizzato di ciascun elementopresente in ogni collezione e archivioche aderirà alla rete. l’open designschool, invece, sarà una scuola per idesigner della nuova generazione, chepartirà nel 2015. dopo il 2019, a Mate-ra resterà un centro di sperimentazioneinterdisciplinare.

altro importante intervento, sarà ilrestauro dell’arca di prometeo, unacassa armonica progettata da renzopiano per la Biennale di musica di Ve-nezia. struttura in legno che ricordauna barca con la capienza di 400 perso-ne, fu commissionata a renzo pianonel 1983 dal compositore luigi nono

che chiese al grande architetto unospazio musicale per il suo prometeo.concepita come opera “ itinerante”,sarà restaurata e portata a Matera perospitare concerti, e resterà poi allacittà.

poi saranno valorizzate le cave, chefaranno da sfondo agli eventi, e recupe-rati i tratturi della transumanza e i bina-ri dismessi. inoltre si sta terminando ilteatro, che avrà una residenza tempora-nea per artisti e studiosi, e si realizzeràun centro di documentazione sui sassie sulle sperimentazioni urbanistiche.infine, è prevista la realizzazione dellascuola di alta formazione e studiodell’istituto superiore per la conserva-zione e il restauro, che diventerà uncentro a sostegno delle soprintendenze.

la designazione formale di Mate-ra  da parte del consiglio dei ministridella ue è prevista per l’anno prossi-mo, ma intanto tra i “sassi” si respiral’alito della cultura e nell’eccitazionegenerale si può pensare al futuro.

Camillo Cantarano

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26 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

Cassazione Civile

Sez. II5 giugno 2012 n. 9047

Proprietà – Immissione degli sportinello spazio aereo sovrastante il fondo

del vicino

a norma dell’articolo 840, comma2, cc, l’immissione degli sporti nello spa-zio aereo sovrastante il fondo del vicino èconsentito soltanto quando costui non ab-bia interesse ad escludere l’immissionestessa. (nella specie, in applicazionedell’enunciato principio, la s.c. ha cassa-to la sentenza di merito la quale avevaescluso la lesione possessoria per l’occu-pazione dello spazio sovrastante un ter-razzo ed una tettoia mediante installazio-ne di una caldaia e dei relativi tubi di ali-mentazione, senza valutare se ed in chemisura sussistesse un concreto interessedel proprietario sottostante ad opporsi atale, pur limitata, occupazione della co-lonna d’aria).

Sez. II15 giugno 2012 n. 9052

Proprietà – Opere fatte dal terzo conmateriali altrui

l’articolo 936, ultimo comma, cc, ilquale prevede che il proprietario del suo-lo, su cui un terzo abbia realizzato un’o-pera, non può più domandarne la rimo-zione trascorsi sei mesi dalla notiziadell’incorporazione, trova applicazione

esclusivamente nell’ambito della partico-lare disciplina dell’accessione, nel sensoche lo stesso proprietario, privato dellascelta fra ritenzione e rimozione della co-struzione, resta obbligato al pagamentodel valore dei materiali e del prezzo dellamano d’opera (oppure dell’aumento delvalore del fondo), ma non interferiscesulla facoltà del proprietario medesimo diagire in rivendicazione, al fine di recupe-rare la porzione del bene della quale siastato spossessato con l’esecuzione diquell’opera, e, quindi, di conseguirne lademolizione (fermo restando il suddettoobbligo di pagamento).

Cassazione penale

Sez. VI12 giugno 2012 n. 23108

Furto – Circostanza aggravante delladestrezza – Quando sussiste

in tema di furto, sussiste l’aggravan-te della destrezza quando l’agente appro-fitti di una condizione contingentementefavorevole o di una frazione di tempo incui la parte offesa ha momentaneamentesospesa la vigilanza sul bene perché im-pegnata, nello stesso luogo di detenzionedella cosa o in luogo immediatamenteprossimo, a curare attività di vita o di la-voro. (Fattispecie in cui è stata ritenutaconfigurabile l’aggravante nel caso difurto di un portafogli di un medico, con-tenuto in una borsa lasciata momentanea-mente incustodita per essere il professio-nista impegnato in attività di cura).

Sez. VI3 luglio 2012 n. 25702

Concussione – Soggetto passivo cheversi in una situazione di illiceità

in tema di concussione, la circostan-za che il soggetto passivo versi in una si-tuazione di illiceità (in particolare, peravere costruito in difformità alla licenzaedilizia) non comporta il mutamento deltitolo del reato in quello di corruzione,quando la remunerazione al pubblico uf-ficiale non viene offerta per indurlo a fa-re qualcosa ma viene da questi richiestacon modalità tali da far comprendere che

In nome della legge

Giurisprudenza

il pagamento è necessario per ottenere,nell’ambito delle attività che dipendonodal suo ruolo, una “protezione” ed un esi-to non pregiudizievole per gli interessidel privato.

Sez. VI27 luglio 2012 n. 30058

Corruzione propria – Prova –Individuazione dell’attività

amministrativa oggetto dell’accordocorruttivo

ai fini della prova del delitto di cor-ruzione propria, l’individuazione dell’at-tività amministrativa oggetto dell’accor-do corruttivo può ben limitarsi al generedi atti da compiere, sicché tale elementooggettivo deve ritenersi integrato allor-ché la condotta presa in considerazionedall’illecito rapporto tra privato e pubbli-co ufficiale sia individuabile anche gene-ricamente, in ragione della competenza oanche della concreta sfera di interventodi quest’ultimo, così da essere suscettibi-le di specificarsi in una pluralità di attisingoli non preventivamente fissati o pro-grammati, ma pur sempre appartenenti algenus previsto.

Sez. VI13 luglio 2012 n. 28110

Reato – Cause di giustificazione –Esercizio di un diritto

l’esimente dell’esercizio del dirittonon può trovare applicazione quando ildiritto è dubbio od oggetto di una contro-versia giuridica non ancora definita in se-de amministrativa o giurisdizionale. (Fat-tispecie in cui è stata esclusa l’esimentein relazione al delitto di interruzione dipubblico servizio per non avere i dipen-denti di una scuola compiuto gli atti diufficio, sul presupposto che non rientras-sero nelle loro mansioni, avendo essi ri-chiesto, in via giurisdizionale, il ricono-scimento di quelle superiori).

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27LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

Interessi di mora più legge-ri dal 1° maggio 2014

l‘agenzia delle entrate, con ilprovvedimento del 10 aprile scorso, hainformato i contribuenti che, con de-correnza 1° maggio 2014, gli interessidi mora per ritardato pagamento dellesomme iscritte a ruolo (ai sensi dell’ar-ticolo 30, dpr 26 ottobre 1973, n. 602),sono determinati nella misura del5,14% in ragione annuale, con una ri-duzione dello 0,0833% rispetto all’at-tuale tasso del 5,2233%.

la nuova misura, più leggera, è sta-ta determinata sulla base della notadella Banca d’italia del 4 marzo 2014,che ha stimato proprio al 5,14% la me-dia dei tassi bancari attivi con riferi-mento al periodo 1° gennaio 2013 – 31dicembre 2013.

si noti che il provvedimento è statoemanato in attuazione di quanto dispo-sto dall’articolo 30 del d.p.r. 29 set-tembre 1973, n. 602 con il quale si pre-vede che, “decorsi inutilmente sessantagiorni dalla notifica della cartella di pa-gamento, sulle somme iscritte a ruolo,escluse le sanzioni pecuniarie tributariee gli interessi, si applicano, a partiredalla data della notifica della cartella efino alla data del pagamento, gli inte-ressi di mora al tasso determinato an-nualmente con decreto del Ministerodelle finanze con riguardo alla mediadei tassi bancari attivi”.

pertanto, qualora un contribuentenon paghi il suo debito entro il terminedi 60 giorni dal giorno della notificadella cartella, al momento del paga-mento sarà tenuto anche al versamentodegli interessi di mora, che a decorreredal 1° maggio prossimo saranno calco-lati secondo il tasso del 5,14% solo sul-le imposte iscritte a ruolo (e non sullesanzioni e sugli altri interessi applicati)per ogni giorno di ritardo, da quandoha ricevuto l’atto e fino al giorno delpagamento. tali interessi sono dovutianche qualora il contribuente propongaistanza di rateazione a equitalia doposessanta giorni dalla notifica della car-tella di pagamento. in tal caso, sarannocalcolati dalla data di notifica della car-tella e fino al giorno di presentazione

dell’istanza. gli interessi di mora sono,inoltre, dovuti anche in caso di paga-mento tardivo delle maggiori imposterichieste con l’accertamento esecutivo,sempre dal giorno della notifica dell’at-to e fino alla data del pagamento (o algiorno di presentazione dell’istanza didilazione, se presentata dopo il terminedi 60 giorni).

lavoro: il via delle primemodifiche del nuovo

Governo

a seguito della pubblicazione ingazzetta ufficiale (19 maggio 2014),della legge 16 maggio 2014 n.78, en-trano in vigore, in via definitiva, le mo-difiche apportate al decreto legge 20marzo 2014, n.34, avente ad oggetto“disposizioni urgenti per favorire il ri-lancio dell’occupazione e la semplifi-cazione degli adempimenti a caricodelle imprese”. le principali novità ap-portate dal suddetto disposto normativoin tema di contratti a tempo determina-to nel settore privato sono di seguito ri-portate:- l’abolizione, in primo luogo, delle

causali giustificatrici dell’apposi-zione del termine e delle ragionioggettive per la proroga. ad oggi,dunque, la stipula del contratto atermine è consentita senza necessitàdi specificare le ragioni obbiettive etemporanee precedentemente ri-chieste. e’ vero che l’eliminazionedel requisito causale era stata giàprevista, a determinate condizioni,dalla riforma Fornero (legge 18 lu-glio 2012, n.92). e tuttavia sussisteuna differenza qualitativa rispettoalla riforma attuale, perché quel-l’intervento ammetteva un contratto“acausale” rispetto alla regola dellaspecificazione delle ragioni giustifi-catrici, ma sempre in un’ottica dieccezionalità;

- la previsione di una durata massimadel contratto pari a 36 mesi. per laprima volta, quindi, la legge indivi-dua una durata massima triennaledel primo contratto:

- la possibilità di proroga fino a cin-que volte nell’arco del triennio;

- il numero complessivo di contratti atermine non può eccedere il limitedel 20% del numero dei lavoratori atempo indeterminato.si precisa, inoltre, che la pena pre-

vista per il superamento di tale limite èuna sanzione amministrativa pecunia-ria, calcolata sulla retribuzione corri-sposta ai lavoratori a termine assunti ineccedenza. la legge non prevede, inve-ce, espressamente, la conversione atempo indeterminato dei contratti sti-pulati in violazione del limite.

si noti che il datore di lavoro è tenu-to a rispettare tale soglia entro il 31 di-cembre 2014, salvo che un contratto col-lettivo applicabile in azienda dispongauna soglia o un termine più favorevoli. Ècomunque sempre possibile un’assun-zione a termine per le imprese che occu-pino fino a cinque dipendenti. resta im-mutata, infine, la possibilità, già previstain precedenza, che i sindacati più rappre-sentativi individuino una diversa sogliamassima di utilizzo attraverso le cosid-dette clausole di contingentamento con-tenute nei contratti collettivi.

Equitalia: ritornanoi pignoramenti immobiliari

per chi non paga le rate

l’ente nazionale di riscossione deitributi, che aveva sospeso, con una notadel 1° luglio 2013, i pignoramenti im-mobiliari per i soggetti che non paganole rate delle somme iscritte a ruolo, hafatto un passo indietro rispetto a quantoprecedentemente affermato. all’indo-mani della legge di conversione del de-creto legge 21 giugno 2013, n.69, infat-ti, sono state riprese le procedure espro-priative dal momento che, in caso diinerzia, il pignoramento avrebbe persoefficacia e si sarebbe resa necessaria larinnovazione del titolo, probabilmenteimpossibile alla luce degli attuali limitidi legge. ai debitori esecutati ed a quellidecaduti non resta quindi che la stradadella rottamazione dei ruoli, prorogata afine maggio.

Bonus assunzioni under30: in arrivo nuovi fondi

al fine di promuovere l’occupazio-ne, in particolare giovanile, il decretolegge 28 giugno 2013, n.76 ha intro-dotto all’articolo 1, un incentivo per i

In nome della legge

Fisco News

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28 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

datori di lavoro che, entro il 30 giugno2015 assumeranno, con contratto di la-voro a tempo indeterminato, personaledi età compresa tra i 18 ed i 29 anni,privi di impiego regolarmente retribui-to da almeno sei mesi o di un diplomadi scuola media superiore o professio-nale. il bonus, erogabile dall’inps perun periodo massimo di 18 mesi, am-monta a un terzo della retribuzione lor-da mensile imponibile ai fini previden-ziali, con un tetto massimo di 650 europer ciascun lavoratore assunto. il me-desimo incentivo, da corrispondere perun massimo di 12 mesi, è riconosciutoai datori di lavoro che trasformino intempo indeterminato i contratti in esse-re dei lavoratori under 30. le risorsestanziate a tal fine ammontano a 794milioni di euro, fruibili, tuttavia, solo aseguito del timbro della commissioneeuropea.

Rivalutazione dei benid’impresa: pagamentodell’imposta in tre rate

la legge di stabilità 2014 (legge27 dicembre 2013, n. 147, dal comma140 al comma 146), consente alle im-prese che non adottano i principi con-tabili internazionali di rivalutare i benid’impresa iscritti a bilancio al 31 di-cembre 2012, ad esclusione degli im-mobili destinati alla vendita da partedelle società immobiliari. possono es-sere oggetto della rivalutazione, che vaeffettuata nel bilancio relativo all’eser-cizio 2013 e deve essere annotata nellibro inventari e motivata nella nota in-tegrativa, anche i beni immateriali, tracui le testate giornalistiche. sotto ilprofilo fiscale, il saldo attivo della ri-valutazione può essere affrancato at-traverso il pagamento di un’impostasostitutiva pari al 10 per cento dell’im-porto della rivalutazione. effettuando,quindi, l’affrancamento, l’eventuale ri-serva da appostare a bilancio sarebbeda trattare nell’ipotesi di distribuzionedi utili come riserva da capitale. perammortizzare, invece, ai fini fiscali, ilmaggior valore delle immobilizzazioniiscritte a bilancio e, quindi, per ottene-re il riconoscimento del valore sotto ilprofilo tributario, occorre pagareun’ulteriore imposta sostitutiva nellamisura del 16 per cento per i beni am-mortizzabili e del 12 per cento per

quelli non ammortizzabili. con riferi-mento ai termini di pagamento di taleimposta sostitutiva, tuttavia, a seguitodi un emendamento apportato al decre-to legge 24 aprile 2014, n.66, l’impo-sta sostitutiva per la rivalutazione deibeni d’impresa non sarà più pagabilein un un’unica soluzione, bensì in trarate di pari importo. si assicura, per-tanto, alle imprese, un margine di tem-

po maggiore per saldare il conto con ilfisco sulla rivalutazione dei beni. letre rate, in particolare, dovranno essereversate il 16 giugno, il 16 settembre eil 16 dicembre di ogni anno se l’impre-sa ha la chiusura nell’anno d’impostacoincidente con l’anno solare. in casocontrario, invece, l’imposta dovrà es-sere versata il 16 febbraio, il 16 marzoe il 16 giugno.

il rapporto, di avere copia dei dati che lariguardano in forma interoperabile, di ot-tenere la cancellazione dalla piattaformadei dati che la riguardano. le piattaformeche operano in internet, qualora si pre-sentino come servizi essenziali per la vitae l’attività delle persone, favoriscono, nelrispetto del principio di concorrenza,condizioni per una adeguata interoperabi-lità, in presenza di parità di condizionicontrattuali, delle loro principali tecnolo-gie, funzioni e dati verso altre piattafor-me.

12. Sicurezza in Rete. la sicurezzain rete deve essere garantita come inte-resse pubblico, attraverso l’integrità delleinfrastrutture e la loro tutela da attacchiesterni, e come interesse delle singolepersone. non sono ammesse limitazionidella libertà di manifestazione del pensie-ro; deve essere garantita la tutela della di-gnità delle persone da abusi connessi acomportamenti negativi, quali l’incita-mento all’odio, alla discriminazione e al-la violenza.

13. Diritto all’educazione. ogni per-sona ha diritto di acquisire le capacità ne-cessarie per utilizzare internet in modoconsapevole e attivo. la dimensione cul-turale ed educativa di internet costituisceinfatti elemento essenziale per garantirel’effettività del diritto di accesso e dellatutela delle persone. le istituzioni pubbli-che promuovono attività educative rivol-te alle persone, al sistema scolastico e al-le imprese, con specifico riferimento alladimensione intergenerazionale. il dirittoall’uso consapevole di internet è fonda-mentale perché possano essere concreta-mente garantiti lo sviluppo di uguali pos-sibilità di crescita individuale e collettiva;il riequilibrio democratico delle differen-ze di potere sulla rete tra attori economi-ci, istituzioni e cittadini; la prevenzionedelle discriminazioni e dei comportamen-

ti a rischio e di quelli lesivi delle libertàaltrui.14. Criteri per il governo della Rete.ogni persona ha diritto di vedere ricono-sciuti i propri diritti in rete sia a livellonazionale che internazionale. internet ri-chiede regole conformi alla sua dimen-sione universale e sovranazionale, voltealla piena attuazione dei principi e dirittiprima indicati, per garantire il suo carat-tere aperto e democratico, impedire ogniforma di discriminazione e evitare che lasua disciplina dipenda dal potere eserci-tato da soggetti dotati di maggiore forzaeconomica. la costruzione di un sistemadi regole deve tenere conto dei diversi li-velli territoriali (sovranazionale, nazio-nale, regionale), delle opportunità offerteda forme di autoregolamentazioneconformi ai principi indicati, della neces-sità di salvaguardare la capacità di inno-vazione, della molteplicità di soggettiche operano in rete, promuovendone ilcoinvolgimento in forme che garantisca-no la partecipazione diffusa di tutti gliinteressati. le istituzioni pubbliche adot-tano strumenti adeguati per garantirequesta forma di partecipazione. in ognicaso, l’innovazione normativa in materiadi internet è sottoposta a valutazione diimpatto sull’ecosistema digitale. la ge-stione della rete deve assicurare il ri-spetto del principio di trasparenza, la re-sponsabilità delle decisioni, l’accessibi-lità alle informazioni pubbliche, la rap-presentanza dei soggetti interessati. l’ac-cesso ed il riutilizzo dei dati generati edetenuti dal settore pubblico debbono es-sere garantiti e potenziati. la costituzio-ne di autorità nazionali e sovranazionaliè indispensabile per garantire effettiva-mente il rispetto dei criteri indicati, an-che attraverso una valutazione di confor-mità delle nuove norme ai principi diquesta dichiarazione.

Marco Balzola

continua da pag. 23

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29LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

MANUFAttO ABUSIVOSUL tErrAzzO? LE SPESE

SPEttANO AL SOLOPrOPrIEtArIO

Vorrei sapere se il condominio ètenuto a partecipare alle attualispese di manutenzione straordi-naria di un manufatto abusivo,di uso esclusivo su terrazzo dicopertura, ristrutturato nel pas-sato dal condomino propri-etario, per cui è stata presenta-ta richiesta di condono, non an-cora definita

dal quesito emerge che il manu-fatto costruito abusivamente su unterrazzo di copertura c.d. lastrico so-lare, è di proprietà esclusiva del con-domino, quindi tutte le spese siastraordinarie che ordinarie del manu-fatto faranno carico allo stesso, men-tre le spese straordinarie di rifacimen-to del solo lastrico faranno carico 1/3al proprietario e 2/3 ai condomini sot-tostanti.

rIFACIMENtO BALCONI,NIENtE ACCOrDO SULLA

rIPArtIzIONEDELLE SPESE

Sono proprietaria di un appar-tamento al piano attico di uncondominio comprendente duepalazzine ciascuna di 14 con-domini più 4 negozi al pianostrada (2 sotto la palazzinadove c'è il mia appartamento edue sotto all 'altra) e unapalestra al piano seminterrato.Il mio appartamento ha un ter-razzo aggettante su tre lati ilcui lato frontale però è soloparzialmente aggettante inquanto le mura perimetrali delmio appartamento sono ar-retrate di circa 1,5 metririspetto agli appartamenti sot-

tostanti. Il terrazzo è nellaparte anteriore (facciata) inringhiera con frontalini mentrenelle parti laterali la ringhierada un certo punto in poi (circa2,5 metri di ringhiera suiprospetti laterali) prosegue inmuratura come parapetto inmuratura. Nella ripartizione delle spese ilrifacimento dei frontalini è sta-to calcolato come spese indi-viduali mentre le parti in in-tonaco sono state ripartite aciascun condomino in base aimillesimi di proprietà. Il prob-lema è che secondo la mia mis-urazione i frontalini arrivano a22 metri totali mentre l'ammin-istratore mi ha calcolato ben39 metri circa di frontalini an-nettendo ad essi anche lalunghezza dei parapetti. Hoparlato con il direttore dei la-vori che sostiene che secondola nuova normativa il calcolova fatto come ha fatto l'ammin-istratore ma a me sembra stra-no calcolare come frontalini lalunghezza complessiva in metrilineari sia degli effettivifrontalini che dei parapetti. In-oltre il resto dei parapetti(saranno alti in totale circa 80cm) viene addebitato secondomillesimi di proprietà. E' giustasecondo voi questa ripar-tizione? Se no cosa posso fareper tutelarmi?

i balconi aggettanti sono quelliche sporgono dalla facciata dell’edifi-cio con tre vedute e costituisconoquindi un prolungamento dell’apparta-mento dal quale protendono., nonsvolgendo alcuna funzione di sostegnoné di copertura dell’edificio, così comei balconi incassati, a differenza dei c.d.lastrici solari. non essendo detti balco-ni destinati al servizio o al godimentocollettivo, rientrano nella proprietàesclusiva dei titolari degli appartamen-

L’Esperto risponde a cura di Benito Risca

ti cui accedono., con la conseguenzache le spese di conservazione e manu-tenzione dei balconi aggettanti fannocarico per intero al condomino pro-prietario.

la spesa dei frontalini dei balconinon può essere ripartita fra tutti i con-domini a meno che non venga provatala loro funzione decorativa-ornamenta-le dell'immobile,al di fuori di tale cir-costanza o in mancanza di prova, lespese dei frontalini e dei parapetti van-no imputate solo ai condomini proprie-tari dei balconi ed è addirittura consi-derata viziata da nullità la delibera cheimpone spese a chi non è titolare dibalconi.

CAMBIO OPErAtOrE DIADSL: PErDErò

LA CASELLA EMAIL?

Sono cliente Tiscali e vorreipassare a Fastweb: posso man-tenere l'attuale account di postaelettronica @tiscali.it? Vale an-che per gli account di postaelettronica il principio dellaportabilità che vale per i numeritelefonici cellulari quando sipassa da un gestore all'altro? GrazieClaudio

tiscali, come altri operatori, di-sattiva le caselle mail associate agliabbonamenti adsl, una volta che li di-sdiciamo. Bisogna vedere se è il casodella tua mail @tiscali.it o se ne avevipresa una gratuita, non vincolata allalinea adsl. purtroppo non sono previ-sti meccanismi di “portabilità”, quindinon è mai consigliabile utilizzare co-me indirizzo primario quello associatoal proprio contratto adsl. potresti atti-vare una mail gratuita, con gmail olibero, per esempio (per citare duescelte popolari). È possibile anche pa-gare un indirizzo mail per avere piùservizi e nessuna pubblicità nei nostrimessaggi. con libero costa 19,99 eu-ro l’anno.

In nome della legge

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30 LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

Con De Gaulle nasce la 5° Repubblica

francese

5 ottobre 1958 – i deputati francesi ave-vano capito che così non si poteva anda-re avanti: il sistema parlamentare france-se aveva fallito. troppe le divisioni escarsa forza decisionale avevano fatto sìche la nuova repubblica nata dalla libe-razione restasse immobile. il colpo digrazia lo aveva dato la crisi algerina, acui il governo non riusciva a dare unarisposta convincente in quello che oltre-tutto era un paese importantissimo per isuoi interessi. perciò come salvatore del-la patria si era chiamato il 1° giugno ilgenerale de gaulle, da 5 anni ritiratosiin polemica con la nuova direzione dellaFrancia. ed il 5 ottobre, in una situazio-ne di emergenza, viene approvata la nuo-va costituzione, che segna la nascita del-la 5ª repubblica francese. per inciso, degaulle non riuscirà comunque a risolve-re la crisi algerina: seppur vincente do-vrà, anche sotto le pressioni della comu-nità internazionale, concedere l’indipen-denza all’algeria nel 1963.

Camillo Cantarano

Joshua Norton, il folle “imperatore” degli

Stati Uniti e “protettore” delMessico

12 ottobre 1859 – in una america chenon si è ancora stabilizzata per bene pos-sono succedere anche cose pittoresche: è

Frammenti di Storia di Camillo Cantarano

accadde oggi...in quest’ottica che possiamo vedere l’au-toproclamazione di Joshua norton ad im-peratore degli usa e protettore del Mes-sico. pur essendo un disturbato mentale,questo ex imprenditore che aveva dichia-rato fallimento qualche anno prima vennesempre trattato come un monarca nellacittà di san Francisco. tanto per fare unesempio, cominciò a stampare suo dena-ro, che i commercianti accettavano. Ve-stito con una uniforme militare, norton(di origine britannica ma negli usa finda quando aveva 30 anni) il 12 ottobredel 1859 ordina al congresso degli statiuniti di autosciogliersi. Questa vita damonarca la condurrà ancora per più di 21anni; fra le sue decisioni più importantiricordiamo il licenziamento di lincoln(1862) e l’ordine di arresto del successoreJohnson, che sarebbe dovuto diventare ilsuo nuovo lustrascarpe (1868), e la ri-chiesta di una incoronazione congiuntada parte di chiesa cattolica e protestante.

Camillo Cantarano

Il Veneto torna italiano

22 ottobre 1866 – il Veneto viene an-nesso tramite plebiscito all’italia. regio-ne che aveva partecipato con particolareimpeto ai moti del 1848 sotto la guida diManin, non era ancora entrato nell’orbi-ta italiana a causa della mancanza di unalleato e un casus belli da cui far partireuna guerra. l’alleato alla fine lo si sa-rebbe trovato nella prussia, che in queglianni stava dando vita ad uno stato nazio-nale tedesco. l’attacco italiano, a dir laverità, non era stato un successo, ma eracompensato dai risultati tedeschi. l’au-stria, ormai capitolata, non accettò nep-pure questa volta di consegnare il Vene-to direttamente all’italia, per farle unosmacco. perciò, come aveva fatto nel1859, cedette la regione alla prussia, chepoi la diede al neoformato stato italiano.

Camillo Cantarano

USAcon il Volstead Act è

proibizionismo

28 ottobre 1919 – l’america entra nelperiodo del proibizionismo dell’alcoolsotto la pressione di gruppi più o menobigotti. uno di essi, la new York so-ciety for the soppression of vice (asso-ciazione di new York per la soppres-sione del vizio) aveva già ottenuto ri-sultati importanti: aveva spinto il con-gresso a vietare la spedizione tramiteposta di stampe erotiche di ogni tipo(inclusi servizi giornalistici di argo-mento medico) ed addirittura a blocca-re le lettere che contenessero riferi-menti sessuali privati. l’alcool eraconsiderato il passo successivo ed eravisto come la causa della criminalità edella bassa produttività sul lavoro de-gli americani. per questo e per la spon-sorizzazione dei grandi nomi dell’in-dustria americana (su tutti rockefellere Ford) viene approvato il Volsteadact, con l’idea di entrare in una nuovaepoca d’oro. in realtà questa si riveleràun epoca di instabilità, in cui comince-ranno anche a mettere radici organiz-zazioni di tipo criminale come la ma-fia, ingolosita dai proventi del contrab-bando. Ma non c’erano solo mafiosifra i contrabbandieri: nelle loro filetroviamo anche Joseph Kennedy sr., ilpadre del futuro presidente degli usa.lo slancio dei proibizionisti andò poi ascemare col passar del tempo: rocke-feller si era accorto che chiunque pote-va acquistare birra di contrabbando, ela grande industria o il governo nonpotevano farci niente. inoltre, a faruscire lui e Joy dalla anti-saloon lea-gue (una delle associazioni proibizio-niste) era stata l’introduzione di unanuova tassa, imposta per coprire il bu-co di bilancio degli usa creato daimancato proventi sulla tassazione deglialcolici. sarà però solo nel 1933 cheroosevelt abolirà il Volstead act, co-me promesso in campagna elettorale.

Camillo Cantarano

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31LIBErA VOCE DI POLIzIA ItALIANA n. 10/2014

Non punzecchiate la bistecca incottura, perché diventerà più dura.

Per far durare di più il borotalco,chiudete tutti i fori del coperchio, ec-cetto due o tre. Durerà molto più alungo.

Le tracce scure dei caloriferi sullepareti si eliminano con la gommapaneoppure con la mollica.

Per cuocere le scaloppine senzache si sovrappongano le une alle altre,usate una padella o un tegame largo.Rimarranno una accanto all’altra.

La “gomma americana” (il chewinggum) è tanto buona, ma masticarla nonsmorza gli attacchi fame. Al contrario,aumenta la produzione di saliva e la se-crezione dei succhi gastrici. Quindi, sefate la dieta, siete avvertiti.

Per utilizzare ancora il vostro bellosmalto per unghie che si è addensato,diluitelo con un po’ di alcool denatura-to. Tornerà scorrevole come nuovo.

Per evitare che le patate in cotturadiventino una pappa, immergetele al-

Almanacco

Ingredienti: 4 uova, un litro di latte, 240g di farina, 80 g di burro, 800 g di fun-ghi misti, 60 g di formaggio tipo fontina,prezzemolo tritato, aglio, sale, pepe.

sbattere le uova in una terrina e incor-porare 200 g di farina e un pizzico di sale,versare lentamente circa mezzo litro dilatte per ottenere una pastella fluida eomogenea. lasciarla riposare per 30 mi-nuti.

sciogliere 40 g di burro in una casse-ruola, unire la farina rimasta e tostarla.aggiungere il latte rimasto, caldo, versandolo a filo, quindi portare a ebollizio-ne, salare, pepare e cuocere la salsa per una decina di minuti, mescolando.

Far dorare uno spicchio d'aglio con 20 g di burro e rosolarvi i funghi, prece-dentemente puliti e tagliati a tocchetti, per una decina di minuti, finché avrannoperso gran parte dell’acqua di vegetazione. eliminare l’aglio, salare, pepare eaggiungere un cucchiaio di prezzemolo tritato.

scaldare una padella antiaderente (circa 16-18 cm o secondo la grandezzadelle crespelle che si vogliono ottenere) dopo averla imburrata, e versarvi unmestolino di pastella. Fare rapprendere la crespella e toglierla dal fuoco. cuoce-re così anche le altre.

Foderare una tortiera di dimensioni adeguate con carta da forno e alternarvi, astrati, le crespelle e la besciamella mescolata con funghi e formaggio. terminarela guarnitura con il burro a fiocchetti, quindi infornare a 180° per 20 minuti.

sformare e servire.

Tortino di crespelle ai funghi

meno mezz’ora prima nell’acqua moltofredda, quindi asciugatele bene e cuo-cetele secondo la vostra ricetta.

Avete organizzato una festicciolaper i bambini. Allora l’ideale è prepa-rare cibi che si possano mangiare conle mani. Evitate anche i piatti di plasti-ca sottile, perché si piegano facilmente.

Il latte detergente è scaduto e nonserve più per pulire il viso. Ma non

gettatelo, sarà ottimo per pulire le bor-se e le valigie di pelle.

È caduto il caffè sulla moquette el’ha sporcata. Le macchie si eliminanocon alcool e aceto diluiti in parti ugua-li. Poi sciacquate con acqua.

Quando preparate un dolce spessola farina diluita forma degli antipaticigrumi. Non succederà più se aggiunge-rete un pizzico di sale fino prima diamalgamarla agli altri ingredienti.

Camillo Cantarano

Il risolviproblemiPiccoli ed economici consigli per vivere meglio in casa (e fuori)

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