COPO 2 PPLICABILITÀ OCUMENTI DI...
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Procedura Operativa
Progettazione e sviluppo
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È vietata la riproduzione (anche in forma parziale) del presente documento senza l’autorizzazione di SIDEM
PROGETTAZIONE E SVILUPPO
1. SCOPO .......................................................................................................................... 2
2. APPLICABILITÀ ............................................................................................................ 2
3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO .................................................................................... 2
3.1. Norme.................................................................................................................... 2
3.2. Moduli / Istruzioni ................................................................................................ 3
4. RESPONSABILITÀ ......................................................................................................... 3
5. DEFINIZIONI ................................................................................................................. 4
6. MODALITÀ OPERATIVE ............................................................................................... 5
6.1. Assegnazione del nome del progetto..................................................................... 5
6.2. Pianificazione della progettazione ........................................................................ 5
6.3. Dati e requisiti di base della progettazione (elementi in ingresso) ....................... 6
6.4. Analisi e valutazione del rischio ........................................................................... 7
6.5. Riesame dei dati in ingresso e dell’analisi dei rischi ............................................ 7
6.6. Risultati della progettazione (elementi in uscita) .................................................. 7
6.7. Riesame della progettazione ................................................................................. 9
6.8. Verifica della progettazione ................................................................................ 10
6.9. Validazione della progettazione .......................................................................... 10
6.10. Modifiche della progettazione ............................................................................ 11
6.11. Adempimenti relativi alla Direttiva MacchineErrore. Il segnalibro non è definito.
6.12. Marcatura della macchina ........................... Errore. Il segnalibro non è definito.
LISTA DI DISTRIBUZIONE
Copia n. Ente/Persona Data Firma Copia n. Ente/Persona Data Firma
1 5
2 6
3 7
4 8
Copia N° Copia informativa non soggetta ad aggiornamento
EMISSIONE
SERVIZIO CLIENTI
APPROVAZIONE
DIREZIONE GENERALE
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1. SCOPO
Lo scopo della presente procedura è quello di descrivere le modalità di controllo svolte da
SIDEM sull’attività di progettazione e di sviluppo di nuovi prodotti.
2. APPLICABILITÀ
Quanto descritto nella presente procedura si applica a tutti i progetti di nuovi prodotti attuati
per SIDEM.
3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
3.1. Norme
UNI EN ISO 9000: Sistemi di gestione per la qualità – Fondamenti e vocabolario.
UNI EN ISO 9001: Sistemi di gestione per la qualità — Requisiti.
UNI EN ISO 13485: Dispositivi medici - Sistemi di gestione della qualità – Requisiti per
scopi regolamentari
Direttiva 93/42/CEE concernente i dispositivi medici e successive modifiche
D.Lgs. 24/2/97 n. 46 e successive modifiche: regolamento di attuazione della direttiva
comunitarie 93/42/CEE concernente i dispositivi medici
D. Lgs. n. 37 del 25/01/2010: Attuazione della direttiva 2007/47/CE che modifica le diret-
tive 90/385/CEE per il ravvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative ai di-
spositivi medici impiantabili attivi, 93/42/CE concernente i dispositivi medici e 98/8/CE
relativa all'immissione sul mercato dei biocidi.
Direttiva 2007/47/CE Modifica la direttiva 90/385/CEE del Consiglio per il ravvicina-
mento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi medici impiantabili attivi,
la direttiva 93/42/CEE del Consiglio concernente i dispositivi medici, e la direttiva
98/8/CE relativa all’immissione sul mercato dei biocidi
UNI CEI EN ISO 14971: Dispositivi medici – Applicazione della gestione dei rischi ai di-
spositivi medici
CEI EN 62304: Software per Dispositivi Medici – Processi relativi al ciclo di vita del
software
CEI EN 61010-1 (novembre 2001): Prescrizioni di sicurezza per apparecchi elettrici di
misura, controllo e per utilizzo in laboratorio. Prescrizioni generali.
EN 61010-2-040 (luglio 2005): Safety requirements for electrical equipment for meas-
urement, control and laboratory use. Particular requirements for sterilizers and washer-
disinfectors used to treat medical materials.
UNI EN ISO 15883-1: Apparecchi di lavaggio e disinfezione – Parte 1: Requisiti generali,
termini, definizioni e prove.
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UNI EN ISO 15883-4: Apparecchi di lavaggio e disinfezione – Parte 4: Requisiti e prove
per apparecchi di lavaggio e disinfezione che utilizzano la disinfezione chimica degli endo-
scopi termolabili.
3.2. Moduli / Istruzioni
Dati&Req
Pian-Prog
Rie-Prog
Ver-Prog
Mod-Prog
Val-Prog
Dich-Conf
Modulo Gestione Rischi
Fascicolo Tecnico
4. RESPONSABILITÀ
È responsabilità del Servizio Clienti:
identificare il progetto e pianificarne la sua realizzazione;
definire i dati e i requisiti di base della progettazione (elementi in ingresso), in
collaborazione con le altre funzioni aziendali coinvolte;
gestire i rapporti con il soggetto esterno a cui sono affidate le attività di progettazione ed
eventuale costruzione di prototipi;
gestire i momenti di riesame della progettazione;
riesaminare ed approvare e le richieste di modifica alla progettazione;
definire le eventuali necessità di costruzione di prototipi, serie prova e relativi test;
gestire le modalità di validazione del progetto ed approvarne l’esito.
emettere, conservare ed aggiornare l’analisi dei rischi associata ai dispositivi medici;
emettere, conservare e aggiornare i fascicoli tecnici e i manuali operativi;
fare eseguire, internamente o da laboratori esterni qualificati, le prove richieste dalle
normative di riferimento;
redigere la dichiarazione “CE” di conformità;
verificare la corretta marcatura “CE” della macchina.
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Modifiche alla progettazione vengono esaminate ed approvate dal servizio clienti, eventual-
mente con la collaborazione delle altre funzioni aziendali.
È responsabilità della Direzione Generale scegliere i soggetti esterni a cui affidare le attività di
progettazione ed eventuale costruzione di prototipi in base ai criteri di valutazione dei fornito-
ri.
È responsabilità del soggetto esterno a cui viene affidata l’attività di progettazione ed eventua-
le costruzione di prototipi:
svolgere le attività affidate secondo quanto definito all’interno della pianificazione di
progetto;
eseguire le verifiche di progetto sui risultati della progettazione;
partecipare ai riesami della progettazione;
collaborare al riesame delle richieste di modifica al progetto.
5. DEFINIZIONI
Progetto: processo unico che consiste in un insieme di attività coordinate e tenute sotto
controllo, con date di inizio e fine, intrapreso per conseguire un obiettivo conforme a speci-
fici requisiti, ivi inclusi i limiti di tempo, di costi e di risorse (UNI EN ISO 9000 sez. 3.4.3).
Progettazione e sviluppo: insieme di processi che trasforma requisiti in caratteristiche spe-
cificate o nella specifica di un prodotto, di un processo o di un sistema (UNI EN ISO 9000
sez. 3.4.4). Nota: i termini "progettazione" e "sviluppo" sono utilizzati a volte come sinonimi ed a volte per
definire fasi differenti di un processo generale di progettazione e sviluppo.
Requisito: esigenza o aspettativa che può essere espressa, generalmente implicita o cogente
(UNI EN ISO 9000 sez. 3.1.2).
Riesame: attività effettuata per riscontrare l’idoneità, l’adeguatezza e l’efficacia di qualcosa
a conseguire gli obiettivi stabiliti (UNI EN ISO 9000 sez. 3.8.7).
Verifica: conferma sostenuta da evidenze oggettive del soddisfacimento di requisiti speci-
ficati (UNI EN ISO 9000 sez. 3.8.4). Nota 1: il termine "verificato" è utilizzato per indicare lo stato
corrispondente. Nota 2: la conferma può comprendere attività quali: esecuzione di calcoli alternativi, con-
fronto di una nuova specifica, di progetto con una specifica simile già applicata, esecuzione di prove e di
dimostrazioni, riesame dei documenti prima della loro emissione.
Validazione: conferma, sostenuta da evidenze oggettive, che i requisiti relativi ad un utiliz-
zo o ad un’applicazione specifici previsti sono stati soddisfatti (UNI EN ISO 9000 sez.
3.8.5).
Fascicolo tecnico: documento costituito conformemente a quanto indicato al punto 3.2 let-
tera c allegato II Direttiva 93/42/CEE e successive modifiche.
Immissione in commercio: la prima messa a disposizione a titolo oneroso o gratuito di di-
spositivi, esclusi quelli destinati alle indagini cliniche, in vista della distribuzione e/o uti-
lizzazione sul mercato comunitario, indipendentemente dal fatto che si tratti di dispositivi
nuovi o rimessi a nuovo (Direttiva 93/42/CEE e successive modifiche, art.1 c.2 lettera h).
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Fabbricante: la persona fisica o giuridica responsabile della progettazione, della fabbrica-
zione, dell'imballaggio e dell'etichettatura di un dispositivo in vista dell'immissione in
commercio a proprio nome, indipendentemente dal fatto che queste operazioni siano ese-
guite da questa stessa persona o da un terzo per suo conto (Direttiva 93/42/CEE e succes-
sive modifiche, art.1 c.2 lettera f).
Dispositivo medico: qualunque strumento, apparecchio, impianto, software, sostanza o al-
tro prodotto, utilizzato da solo o in combinazione, compreso il software destinato dal fab-
bricante ad essere impiegato specificamente con finalità diagnostiche e/o terapeutiche e
necessario al corretto funzionamento del dispositivo, destinato dal fabbricante ad essere
impiegato sull’uomo a fini di: diagnosi, prevenzione, controllo, terapia o attenuazione di
una malattia; diagnosi, controllo, terapia, attenuazione o compensazione di una ferita o di
un handicap; studio, sostituzione o modifica dell'anatomia o di un processo fisiologico;
intervento sul concepimento, la cui azione principale voluta nel o sul corpo umano no sia
conseguita con mezzi farmacologici né immunologici né mediante metabolismo, ma la cui
funzione possa essere assistita da questi mezzi; (Direttiva 93/42/CEE e successive modifi-
che, art.1 c.2 lettera a).
messa in servizio: fase incui il dispositivo è stato reso disponibile all'utilizzatore finale in
quanto pronto per la prima utilizzazione sul mercato comunitario secondo la sua destina-
zione (Direttiva 93/42/CEE e successive modifiche, art.1 c.2 lettera i).
6. MODALITÀ OPERATIVE
6.1. Assegnazione del nome del progetto
All’inizio della fase di progettazione viene assegnato dal Servizio Clienti un nome del proget-
to, che in genere è il nome del prodotto finito; tale nome è univoco e viene utilizzato per
l’identificazione di tutti i documenti.
SIDEM, pur mantenendo il completo controllo sul processo di progettazione e sviluppo affida
l’esecuzioni delle specifiche attività previste per questo processo a soggetti esterni qualificati
scelti dalla Direzione Generale in base ai criteri previsti per la valutazione dei fornitori.
6.2. Pianificazione della progettazione
Per ogni attività di progettazione e sviluppo vengono elaborati piani (PIAN-PROG) che de-
scrivono le varie fasi da svolgere: tali piani sono aggiornati in funzione del prosieguo della
progettazione a cura del Servizio Clienti.
La pianificazione avviene assegnando tempistiche e responsabilità per le diverse fasi di pro-
gettazione e cioè:
definizione del tipo di nuovo prodotto;
definizione dei dati e dei requisiti di base del nuovo prodotto (elementi in ingresso alla
progettazione);
analisi di rischio preliminare relativa al nuovo prodotto;
sviluppo del progetto, articolato nelle varie fasi di elaborazione della documentazione
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necessaria;
riesami della progettazione;
verifica della progettazione;
eventuale preparazione dei prototipi;
eventuale serie prova/test di funzionamento;
collaudo dei prototipi e validazione della progettazione.
Le tempistiche e le responsabilità di attuazione delle varie fasi ed attività vengono definite dal
Servizio Clienti, riportandole nel modulo di pianificazione della progettazione (Pian-Prog).
Nel caso di diversi soggetti coinvolti nella progettazione, la pianificazione stabilisce le inter-
facce necessarie ad assicurare comunicazioni efficaci e chiare attribuzioni di responsabilità.
6.3. Dati e requisiti di base della progettazione (elementi in ingresso)
La progettazione di un nuovo prodotto può essere attivata su richiesta specifica di un clien-
te/utilizzatori o su valutazioni di opportunità rilevate dal Servizio Clienti a seguito di analisi
del mercato e dalla concorrenza.
Il Servizio Clienti, coadiuvato se necessario dalle altre funzioni aziendali interessate, descrive
gli elementi necessari per iniziare il processo di progettazione indicando sull’apposito modulo
(Dati&Req):
data e revisione del documento;
descrizione dell’applicazione e caratteristiche del prodotto: l’utilizzo finale del prodotto e
le sue caratteristiche, specifiche tecniche, dimensioni, prestazioni, requisiti di affidabilità e
fidatezza;
descrizione di prodotti o progetti similari già esistenti sul mercato di riferimento su cui ba-
sare lo sviluppo del nuovo prodotto mettendo in evidenza eventuali migliorie da apportare;
requisiti economici e commerciali ad esempio basati sul prezzo di prodotti equivalenti già
presenti sul mercato, eventuale individuazione dei potenziali clienti e della fascia di utenza
a cui il nuovo prodotto si rivolge, analisi delle esigenze e delle aspettative del cliente e/o mer-
cato;
requisiti di produzione quali ad esempio definizione dei mezzi di produzione necessari al-
la fabbricazione del prodotto, necessità di campionature e prototipi, controlli e collaudi da
eseguire, aspetti legati alla manutenibilità del prodotto, ecc;
requisiti legislativi e/o normativi a cui il prodotto deve essere assoggettato quali disposi-
zione di legge, norme tecniche o codici di pratica industriale;
requisiti di sicurezza e affidabilità quali ad esempio quelli relativi a immagazzinamento,
maneggio, montaggio/smontaggio, manutenzione e spedizione del prodotto, parametri fisici
e ambientali da rispettare, requisiti di addestramento per gli utilizzatori, requisiti per lo
smaltimento;
eventuali riferimenti a offerte/ordini/capitolati forniti da clienti;
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ulteriori note e allegati necessarie a chiarire meglio altri aspetti di cui tenere conto durante
la progettazione.
Questi elementi sono riesaminati dal Servizio Clienti per verificarne l’adeguatezza, la comple-
tezza, l’assenza di ambiguità e di conflittualità reciproca.
6.4. Analisi e valutazione del rischio
L’analisi e la valutazione del rischio associato al dispositivo medico è effettuata dal Ser-
vizio Clienti in collaborazione con le altre funzioni aziendali ed eventualmente sentito il pare-
re di un medico specialista sulla base dei dati e requisiti di base (descrizione del prodotto e
dell’uso previsto del prodotto e dati clinici), secondo quanto descritto dalla procedura di Ana-
lisi e Gestione del Rischio.
6.5. Riesame dei dati in ingresso e dell’analisi dei rischi
I dati e i requisiti di base e l’esito dell’analisi e valutazione del rischio sono riesaminati
dal Servizio Clienti e dalla Direzione Generale prima di procedere con la progettazione al fine
di:
verificare l’adeguatezza dei dati e la congruenza con la valutazione del rischio;
identificare eventuali modalità per il controllo per la riduzione del rischio (quando
richiesto).
6.6. Risultati della progettazione (elementi in uscita)
I risultati della progettazione vengono redatti in forma scritta e comprendono:
disegni costruttivi del prodotto, da utilizzare per la fabbricazione dello stesso;
schemi elettrici, pneumatici ed idraulici;
distinta base del prodotto;
software di controllo e relativo progetto;
fascicolo tecnico contenenti l’analisi di rischio e le soluzioni adottate per soddisfare i
requisiti essenziali della direttiva 93/42/CEE e successive modifiche concernente i
dispositivi medici;
Modulo Gestione del Rischio;
Istruzioni per l’uso ed etichettatura;
manuali operativi.
Inoltre è da considerare risultato della progettazione anche la costruzione di uno o più prototi-
pi necessari a verificare e testare le condizioni di funzionalità e di utilizzo previsto, prima del-
la costruzione definitiva dei prodotti e della loro successiva messa in commercio.
I risultati della progettazione sono conservati almeno fino alla fine della vita del prodotto.
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6.6.1. Disegni costruttivi
I disegni riportano:
il logo di SIDEM;
l’oggetto del disegno ed il tipo di prodotto;
la scala;
la data e il nome di chi ha eseguito il disegno;
la data e il nome di chi ha eseguito la verifica;
i riferimenti alle tolleranze generali sul cartiglio.
6.6.2. Schemi e distinta base del prodotto
Gli schemi elettrici, pneumatici ed idraulici sono identificati mediante:
il codice del prodotto;
le indicazioni di emissione e verifica;
la data di emissione;
i dati tecnici.
La distinta del materiale necessario per la realizzazione del prodotto riporta:
il codice dei materiali da impiegare per le costruzione del prodotto;
la relativa descrizione;
eventuale nome e codice costruttore;
quantità.
6.6.3. Software di controllo
I programmi di controllo sono identificati mediante numero di revisione/versione; il pro-
gramma viene registrato su disco e conservato a cura del responsabile Servizio Clienti.
Richieste di modifiche al software possono avere origine durante il collaudo interno o esterno
effettuato presso il cliente.
Il software di comando dei dispositivi medici viene progettato secondo i requisiti riportati nel-
le norme di riferimento CEI EN 62304.
6.6.4. Documentazione tecnica
La documentazione tecnica riguardante il dispositivo medico progettato da S.I.D.EM
S.p.A. viene redatto in conformità a quanto indicato nella direttiva 93/42/CEE e modifiche
successive, seguendo le modalità operative riportate in P.O. 19 relativa agli Adempimenti del-
la Direttiva Dispositivi Medici.
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6.6.5. Archiviazione dei risultati della progettazione
I documenti realizzati mediante programmi informatici (CAD, …) vengono archiviati su file a
cura del Servizio Clienti; i documenti cartacei vengono archiviati nella rispettiva cartella di
progetto, a cura del Servizio Clienti.
6.7. Riesame della progettazione
Ad opportuni intervalli durante lo svolgimento dell’attività di progettazione vengono eseguiti
riesami intermedi della progettazione per valutare la capacità di ottemperare ai requisiti, an-
che di carattere normativo e legislativo, e verificare il corretto sviluppo del progetto in modo
da individuare eventuali problemi.
Argomenti oggetto del riesame possono essere ad esempio:
la verifica del soddisfacimento dei dati e requisiti di base previsti;
l’andamento delle tempistiche previste per il progetto;
la valutazione degli obiettivi di costo;
le eventuali problematiche legate alla producibilità e all’acquisto dei materiali;
la conformità agli adempimenti legislativi e normativi richiesti;
la necessità di apportare modifiche al progetto;
le prestazioni del prodotto nel suo ciclo di vita;
prestazioni di sicurezza del dispositivo medico ed eventuali problemi/rischi aggiuntivi non
considerati durante l’analisi dei rischi preliminare;
l’impatto potenziale del prodotto sull’ambiente;.
I riesami della progettazione sono indicati nella pianificazione di progetto e sono svolti dal
Servizio Clienti, in collaborazione con le altre funzioni aziendali e i soggetti esterni che hanno
collaborato alla progettazione o il cliente stesso, per valutare quanto il progetto sia applicabile,
adeguato ed efficace.
Al termine di ogni riesame della progettazione viene redatto un verbale di riesame (Rie-Prog)
indicante:
numero e denominazione del progetto;
partecipanti al riesame;
argomenti trattati e valutazioni espresse;
documenti esaminati;
esito del riesame;
eventuali problemi emersi e possibili soluzioni;
eventuali riferimento ad allegati;
data e nominativi di chi compila ed approva il documento.
Il riesame della progettazione può comprendere la verifica delle attività relative alle indagini
cliniche.
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6.8. Verifica della progettazione
Nelle varie fasi di progettazione il soggetto esterno a cui viene affidata la progettazione o il
Servizio Clienti, per le parti di sua competenza, eseguono una verifica dei risultati della pro-
gettazione per determinarne la correttezza dal punto di vista tecnico.
I momenti di verifica della progettazione sono registrati sul modulo Ver-Prog riportando:
denominazione del progetto e suo stato di avanzamento;
autori della verifica;
risultati della progettazione esaminati;
esito della verifica;
eventuali problemi emersi, possibili soluzioni e responsabili per la loro attuazione;
data e nominativi di chi compila ed approva il documento.
Degli elementi sopra descritti vengono verificati solo quelli applicabili al prodotto in oggetto;
se la verifica di alcuni elementi dà esito negativo, vengono modificati i relativi documenti
progettuali e viene eseguita una nuova verifica.
L’esito positivo della verifica viene attestato mediante l’apposizione della firma di verifica sui
disegni, sugli schemi elettrici/pneumatici, sulla documentazione relativa al software e sul Mo-
dulo Gestione dei Rischi, che costituiscono i risultati della progettazione.
6.9. Validazione della progettazione
La fase di validazione è eseguita per assicurare che il prodotto risultante dalla progettazione
sia in grado di soddisfare i requisiti per l’applicazione specificata o, dove conosciuta, per
quella prevista.
Prima di avviare la fase di produzione in serie di un prodotto vengono sempre realizzati uno o
più prototipi che vengono successivamente collaudati mediante simulazione delle normali
funzioni svolte dai prodotti nelle condizioni d’uso e verificati mediante prove e misurazioni
secondo quanto previsto in fase di progettazione e dalle normative cogenti applicabili.
Inoltre, tali prototipi vengono testati per un determinato periodo di tempo sulla loro funziona-
lità affidandoli in prova ad uno o più clienti.
La validazione verifica anche che il prodotto sia stato realizzato in conformità a quanto indi-
cato nel fascicolo tecnico e nelle direttive comunitarie di riferimento.
Prima di iniziare la produzione di serie i prototipi vengono collaudati originando un verbale di
validazione (Val-Prog) che indica:
nominativo del progetto ed eventuale cliente presso il quale è stato svolto il collaudo;
autori della validazione e loro funzione di appartenenza;
condizioni di funzionamento per la validazione;
eventuali caratteristiche sottoposte a misurazione e verifica;
esito della validazione;
eventuali problemi emersi e possibili soluzioni (in caso di esito negativo);
data entro cui sottoporre il progetto a nuova rivalidazione (in caso di esito negativo);
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eventuale riferimento a documenti di accettazione prodotto da cliente, collaudi finali, ecc.;
data e nominativo di chi compila ed approva il documento.
Quando previsto contrattualmente, la validazione della progettazione è effettuata in accordo ai
requisiti del cliente.
Durante la validazione del progetto il Servizio Clienti verifica la completezza della valutazio-
ne dei rischi e in particolare che il Modulo di Gestione dei Rischi comprenda tutti i pericoli
emersi durante le varie fasi del progetto. Viene inoltre valutata la completezza della relazione
di valutazione dei dati clinici relativi al prodotto oggetto della validazione.
Qualora lo si ritenga necessario, a seguito dell’attività di validazione del progetto di un nuovo
prodotto devono essere modificati i fascicoli tecnici.
Qualora il prodotto sia stato progettato su richiesta dei clienti, durante la fase di validazione si
deve valutare se siano state soddisfatte le esigenze e le aspettative dei clienti stessi.
Nel caso in cui il progetto risulta essere particolarmente innovativo o venga cambiata la desti-
nazione d’uso del prodotto stesso, si eseguono indagini cliniche secondo quanto previsto
dall’art. 14 e dall’allegato X del D. Lgs. 24/02/97 n. 46 e successive modifiche e con le moda-
lità descritte nella procedura operativa n.22.
6.10. Modifiche della progettazione
Modifiche alla progettazione possono rendersi necessarie per la risoluzione di problemi emer-
si durante l’avanzamento del progetto, per soddisfare mutate esigenze degli utilizzatori, o per
altri motivi.
Le modifiche possono essere apportate ad un progetto ancora in fase di sviluppo, oppure ad un
progetto già terminato.
Tutte le modifiche ad un progetto vengono elencate e descritte in un apposito modulo (Mod-
Prog) ed esaminate dal Servizio Clienti, eventualmente in collaborazione con le funzioni in-
terne ed esterne di SIDEM, per verificare che apportino effettivi miglioramenti, che siano effi-
cacemente attuabili e che non alterino altre caratteristiche del prodotto. In particolare tale
esame deve assicurare che le modifiche non compromettano la conformità alle direttive co-
munitarie applicabili e alle norme cogenti a cui il prodotto deve essere assoggettato.
L’attuabilità della modifica viene registrata sul medesimo modulo di modifica del progetto
(Mod-Prog) con le seguenti indicazioni:
data, descrizione della richiesta di modifica e nominativo del proponente;
esito, data e nominativo di chi approva la richiesta di modifica;
documenti coinvolti;
azioni da svolgere per l’introduzione della modifica e relative responsabilità;
data di introduzione delle modifiche;
eventuali note.
Le modifiche ad un progetto devono essere rispecchiate in tutti i documenti coinvolti.
Quando necessario — ad esempio nel caso di modifiche rilevanti a progetti già terminati — le
modifiche ai progetti vengono pianificate, sottoposte a riesami, verifiche e validazioni come
appropriato secondo le modalità descritte dalla presente procedura.
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Ad ogni modifica della progettazione che porti a variazioni delle caratteristiche della sicurez-
za del dispositivo deve essere revisionata la valutazione del rischio ed effettuata una valuta-
zione dei dati clinici in possesso dell’azienda.