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6 PREFAZIONE 7 INTRODUZIONE 7 Informazioni generali 8 Servizi per il diporto nautico 10 Formalità 13 Sicurezza in mare 14 Telecomunicazioni 15 Aree Marine Protette e Parchi Nazionali 16 Fauna marina 18 Metodi di pesca 19 Inquinamento 20 Informazioni tecniche 20 Strumentazione elettronica 22 Rotte lungo le coste italiane 22 Clima e meteorologia 26 Previsioni meteorologiche 27 Navtex 29 Stazioni radio costiere 30 Meteorologia in Internet 30 Ricerca e soccorso in mare 32 Note riguardo ai piani e al portolano 34 SARDEGNA 134 APPENDICE 134 Pubblicazioni utili 135 Carte nautiche 142 INDICE Contenuto C.o Pertusato C.o Testa BONIFACIO CORSICA La Maddalena C.o Ferro Costa Smeralda Porto Cervo OLBIA C.o Figari Golfo di Congianus I. Tavolara C.o Coda Cavallo Ottiolu La Caletta C.o Comino Orosei Cala Gonone Capo di Monte Santu S. Maria Navarrese C.o Bellavista Arbatax Capo S. Lorenzo P.to Corallo C.o Ferrato CAGLIARI Marina Piccola del Poetto Fortezza Vecchia Cala Pira I. Serpentara C.o Carbonara I. dei Cavoli Golfo di Cagliari Golfo Carbonara C.o Spartivento C.o Teulada I. Toro C.o Sperone Pula Porto Teulada Porto Malfatano I. di Sant’Antioco Porto Ponte Romano Porto Vesme I. San Pietro C.o Sandalo I. Pan di Zucchero Iglesias P.ta S. Nicolò Buggerru Capo Pecora C.o Frasca Golfo di Oristano Capo S. Marco Il Catalano I. Mal di Ventre C.o Mannu Oristano C.o Maragiu Bosa Marina Porto Conte Fertilia Alghero C.o Caccia C.o Argentiera Stintino Golfo dell’Asinara P.ta dello Scorno I. Rossa Castelsardo Porto Torres SARDEGNA B o cch e di B o nifa cio 2 2 2 3 4 5 1 I. Asinara Vedi volume Corsica e Nord Sardegna 6 Carloforte Calasetta Aree Marine Protette (AMP) e Riserve Naturali 1. Isola Asinara 2. Arcipelago La Maddalena 3. Isola Tavolara e Capo Coda Cavallo 4. Capo Carbonara 5. Penisola del Sinis e Isola Mal di Ventre 6. Capo Caccia - Isola Piana 9°E 30´ 30´ 30´ 8°E 30´ 30´ 41° 30´ 40° N 30´ 39° 10°E N 0 10 20 30 Miglia Nautiche

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6 PREFAZIONE

7 INTRODUZIONE

7 Informazioni generali8 Servizi per il diporto nautico10 Formalità13 Sicurezza in mare14 Telecomunicazioni15 Aree Marine Protette e Parchi Nazionali16 Fauna marina18 Metodi di pesca19 Inquinamento20 Informazioni tecniche20 Strumentazione elettronica22 Rotte lungo le coste italiane22 Clima e meteorologia

26 Previsioni meteorologiche27 Navtex29 Stazioni radio costiere30 Meteorologia in Internet30 Ricerca e soccorso in mare32 Note riguardo ai piani e al portolano

34 SARDEGNA

134 APPENDICE

134 Pubblicazioni utili 135 Carte nautiche

142 INDICE

Contenuto

C.o Pertusato

C.o Testa

BONIFACIO

CORSICA

La MaddalenaC.o Ferro

Costa SmeraldaPortoCervo

OLBIA

C.o Figari

Golfo di Congianus

I. Tavolara

C.o Coda Cavallo

Ottiolu

La Caletta

C.o Comino

Orosei

CalaGonone

Capo diMonte Santu S. Maria Navarrese

C.o BellavistaArbatax

Capo S. LorenzoP.to Corallo

C.o FerratoCAGLIARIMarina Piccoladel Poetto

FortezzaVecchia Cala Pira

I. SerpentaraC.o CarbonaraI. dei Cavoli

Golfo diCagliari Golfo

Carbonara

C.o Spartivento

C.o TeuladaI. Toro

C.o Sperone

Pula

PortoTeulada

PortoMalfatanoI. di Sant’Antioco

Porto PonteRomano

Porto Vesme

I. San Pietro

C.o Sandalo

I. Pan di Zucchero Iglesias

P.ta S. NicolòBuggerru

Capo Pecora

C.o Frasca

Golfo di Oristano

Capo S. MarcoIl Catalano

I. Mal di VentreC.o Mannu

Oristano

C.o Maragiu

BosaMarina

Porto Conte Fertilia

AlgheroC.o Caccia

C.o Argentiera

Stintino

Golfo dell’Asinara

P.ta dello Scorno

I. Rossa

Castelsardo

Porto Torres

SARDEGNA

Bocche di Bonifacio

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1

I. Asinara

Vedi volumeCorsica e Nord Sardegna

6

CarloforteCalasetta

Aree Marine Protette (AMP)

e Riserve Naturali

1. Isola Asinara2. Arcipelago La Maddalena3. Isola Tavolara e Capo Coda Cavallo4. Capo Carbonara5. Penisola del Sinis e Isola Mal di Ventre6. Capo Caccia - Isola Piana

9°E 30´ 30´30´8°E30´

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41°

30´

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39°

10°E

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Miglia Nautiche

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Vista aerea della città di Alghero.Aquatica Marina

Sardegna

La Sardegna, configurata come un enorme punto di do-manda in mezzo al mare, è la più grande isola del Me-diterraneo dopo la Sicilia. Nota per diversi aspetti,dall’esclusiva costa Smeralda agli antichi nuraghi, permolti essa rimane tuttora misteriosa ed estraniata dalresto d’Italia, una terra cristiana che trasuda di pagane-simo. Infine, essa rappresenta per il diporto nautico unautentico paradiso che difficilmente trova eguali nelMediterraneo occidentale. Questa è una delle mie isolepreferite e, a mio parere, la più bella parte d’Italia.

La sua superficie si estende per 24.089 chilometriquadrati, quasi tre volte la Corsica, con circa un mi-lione e seicentomila abitanti. Dista circa 112M dalcontinente, 7M dalla Corsica e 120M dal Nord d’Afri-ca, con un perimetro costiero di circa 1150M se si con-siderano le numerose protuberanze e baie che lointagliano. L’isola è prevalentemente montuosa conuna dorsale che corre da nord a sud lungo la costaorientale, raggiungendo la massima altitudine con i1834m di Punta la Marmora nel Gennargentu. Un altromassiccio si erge nella parte sudoccidentale dell’isola,nella zona delle miniere di Iglesias. Il territorio è quasiovunque roccioso e brullo, inadatto all’agricoltura, e inestate assume caratteristiche quasi desertiche per lapolvere e il gran caldo, ad eccezione della modestamacchia mediterranea. Lungo le coste orientali e su-doccidentali si incontrano invece boschi, soprattuttolecci e querce da sughero, dalla cui preziosa cortecciasono creati oggetti d’artigianato locale.

I sardi si considerano innanzi tutto sardi e poi ita-liani. L’isola gode di una certa autonomia e si avrà lasensazione d’essere molto più lontani dall’Italia ri-spetto alla sua effettiva distanza geografica dal con-tinente. I sardi sono un popolo indipendente, legatoalle tradizioni e alla terra. Non sono particolarmenteespansivi, ma al contrario piuttosto chiusi e decisa-mente diversi da altre popolazioni trasmigrate dall’Eu-ropa. Al primo approccio il visitatore non si sentiràimmediatamente a proprio agio, ma ben presto verràrapito dalla magia dei luoghi e della sua gente chesembra appartenere a un altro tempo.

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Sardegna

Era troppo sperduta nel mare per avere un ruolo importante,troppo lontana dai proficui contatti che congiungevano la Si-cilia, ad esempio, con l’Italia e l’Africa. Montuosa, eccessiva-mente divisa, prigioniera della propria povertà, era un mondoa sé con un proprio linguaggio, propri costumi, un’economiaarcaica e una pastorizia radicata - in alcune zone era ancoracosì, come l’avevano vista gli antichi Romani.

The Mediterranean World in the Age of Philip II Braudel

L’isola sta cambiando, ma le parole di Braudel potreb-bero tuttora descrivere buona parte della Sardegna delventunesimo secolo.

Profilo storico

Il NeoliticoSolo di recente si è considerato con occhio più attentoil periodo dei nuraghi i quali costituiscono un puntofermo nella storia e nella cultura della Sardegna. Nu-merosi sono gli esempi di queste possenti abitazioni-fortezze troncoconiche in pietra. La loro strutturaricorda i toreen della Corsica, i talayots delle Balearied i tholoi di Micene. I più antichi risalgono al 1500a.C., quelli a base più larga sono costituiti da tre pavi-menti centrali e da un complesso di torri, fossi e gal-lerie. Particolarmente numerosi nell’entroterra e sualture tra 160m e 330m, di nuraghi ne sono rimasticirca 7000 dei 30.000 stimati. Quelli vicini a porti si-curi sono ad Alghero: Maiori e Tempio di Palmavera;Arzachena: Albucciu; Olbia: Cabus Abbas; Cala Go-none: Serra Arrios.

Altrettanto interessanti sono le cosiddette “tombedei giganti”, pietre tombali a forma di nave nella cuistiva veniva posta la salma. La cultura dei nuraghi èaccompagnata da numerosi manufatti: attrezzi in pie-tra e in ossidiana, piccole sculture in bronzo, originalie affascinanti nelle loro forme. Statue di guerrieri, co-mandanti, pastori, animali e navi sono custoditi nelmuseo di Cagliari, le cui copie sono vendute in moltinegozi turistici.

I FeniciA questo popolo si deve la prima storia scritta dellaSardegna. Sull’isola di San Pietro e Sant’Antioco re-stano numerose vestigia, tra cui i recinti dove i bam-bini erano sacrificati alle divinità Baal e Tanit. È in-teressante rilevare la vaga analogia tra parole maltesie sarde nelle quali la lettera x è pronunciata come sh;pertanto la lingua di Malta rivendica un’origine feni-cia, così come l’antico dialetto sardo probabilmenterisale a questo antico popolo.

I Romani238 a.C. Tra la prima e la seconda guerra punica i Ro-mani approdarono sull’isola conquistandone le re-gioni costiere. La popolazione locale si ritirò sullemontagne orientali, in una zona che i Romani chia-marono Barbaria, per via dei selvaggi abitanti del-l’isola, che mai riuscirono a piegare completamente alloro dominio. Vestigia romane sono disseminate lungotutta la costa, ma gli esempi più notevoli sono a Ca-gliari, Nora (Capo Pula), isola di Sant’Antioco, Tharrose Porto Torres. In seguito all’innalzamento del livellodel mare avvenuto nel corso dei secoli, parte dei ru-deri sono stati completamente sommersi, in partico-lare a Nora, Tharros e Olbia. Con calma di vento èpossibile intravedere sul fondo le rovine di Nora eTharros.

Il MedioevoFino all’arrivo dei genovesi e dei pisani, la Sardegna,come gran parte delle isole del Mediterraneo, fu co-stantemente depredata dai Vandali, dai Bizantini, daiSaraceni e dagli Arabi. La popolazione abbandonò lacosta ritirandosi sulle montagne e fu soltanto sotto ildominio dei pisani e successivamente degli aragonesie degli spagnoli, che la vita riprese i suoi ritmi nor-mali. Data la povertà dell’isola, gran parte dell’archi-tettura romanica ad opera dei pisani non fu alteratanel corso dei secoli ed oggi se ne possono ammirarenumerosi esempi, in particolare le chiese.

Età modernaNel 1708 Cagliari si arrese alla flotta inglese e la Sar-degna fu ceduta all’Austria. Dopo il trattato di Londradel 1720 essa passò al regno dei Savoia e da allora fuannessa all’Italia. Nel IXX secolo fu costruita una retestradale, tuttavia la Sardegna è sempre rimasta una re-gione alquanto dimenticata. L’ammiraglio Nelson laconsiderava importantissima. In una sua lettera a LordHobart egli cercò di convincere il governo britannicoad annettere l’isola: “Se potessimo possedere un’isola,la Sardegna, non vorremmo né Malta né qualsiasialtra; questa, la più bella del Mediterraneo, disponedi porti adatti agli arsenali ed è in grado di ospitare lanostra flotta a meno di 24 ore di navigazione da To-lone”. Nelson si servì di numerosi ancoraggi, ma seb-bene conoscesse perfettamente le coste, non mise maipiede a terra per non violare la neutralità del regno diSardegna nella guerra anglo-francese.

Nel 1948 alla Sardegna fu accordato lo statuto au-tonomo. Nel periodo postbellico si bonificarono leInsediamento nuragico nell’entroterra di Porto Torres.

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Profilo storico

paludi onde eliminare la malaria che fino ad alloraaveva afflitto l’isola. Negli anni sessanta l’Aga Khanintraprese l’ambizioso progetto di edificazione dellacosta Smeralda e ben presto altre società edili italianee straniere seguirono il suo esempio. Attualmente ilfenomeno edilizio è circoscritto alla parte nordorien-tale e la Sardegna rimane tuttora una delle isole menodeturpate del Mediterraneo occidentale.

FolcloreCostretta dalla propria povertà, la Sardegna possiedeuna forte tradizione religiosa come lo testimoniano lenumerose feste e processioni. La più popolare e spet-tacolare è forse quella del primo maggio a Cagliari inonore di Sant’Efisio, risalente a tre secoli fa quando lapeste ebbe fine per sua intercessione. Una proces-sione imponente in costumi dell’epoca con cavalieria cavallo che accompagnano la carrozza dorata nellaquale è custodita la reliquia del santo. A Sassari si ce-lebra in maggio la festa delle Cavalcade; a Nuoro lafesta del Redentore il 29 agosto; sempre a Sassari lafesta dei Candelieri il 14 agosto; a Sedilo il 6 e 7 ago-

sto si svolge un ardito torneo a cavallo ed infine nelperiodo di carnevale a Oristano si tiene la Sartilla, unaprocessione medievale con un torneo.

NAVIGARE IN ECONOMIA IN SARDEGNA

PORTI E MARINAIn alta stagione i marina possono applicare tariffemolto elevate, e anche i superyacht ci pensano duevolte prima di entrare in un marina della Costa Sme-ralda. Quelli sulla costa E, a S di Capo Cavallo, sonomeno cari, così come quelli sulla costa S. Anche ad Al-ghero e Oristano sulla costa W e in località come Ca-stelsardo sulla costa N si possono trovare marina atariffe ragionevoli.

Si tratta dunque di vedere quali sono le tariffe inalta stagione dei marina e programmare di conse-guenza il proprio itinerario. Per quasi tutto il peri-metro costiero vi è possibilità di ancoraggio con sostein qualche marina selezionato nei tratti più lunghi inlocalità come Porto Torres, Castelsardo e Cala Man-giavolpe sulla costa N, Olbia, La Caletta, Arbatax ePorto Corallo sulla costa E, Cagliari e Porto Teuladasulla costa S, Carloforte (banchina comunale), Porto-scuso, Torre Grande e Alghero (banchina comunale opontile) sulla costa W.

ANCORAGGILungo tutta la costa sarda, da N a S, così come a W ead E, vi sono dei buoni ancoraggi.Costa nord Questo tratto di costa e le isole antistantioffrono numerose possibilità di ancoraggio. Alcuneisole intorno al gruppo de La Maddalena sono areemarine protette, fruibili solo mediante l’uso di gavi-telli per l’ormeggio. Rimangono comunque degli an-coraggi liberi attorno a La Maddalena e Caprera,avendo l’accortezza di non dare fondo sulle prateriedi Posidonia. Dando una scorsa veloce alle pagine delportolano si vedrà che si può attraversare la costa set-tentrionale facendo tappa negli ancoraggi. Inoltre di-verse località garantiscono buona protezione anchecon cattivo tempo. Se vi fosse necessità di spostarsi daun ancoraggio non più sostenibile in caso di peggio-ramento del tempo, ci sono svariati marina lungotutto questo tratto costiero.Costa est Anche su questa costa si trovano dei buoniancoraggi fino a Capo Coda Cavallo, a S di Olbia, do-podiché il litorale si prolunga in modo più rettilineoe gli ancoraggi sono pochi fino a quando non si gireràl’angolo a Capo Carbonara. Possibilità di stare allafonda al largo di Arbatax; provare Frailis e Pira in con-dizioni di calma di vento.Costa sud Lungo questo tratto costiero si può darefondo vicino all’ingresso del porto di Villasimius, do-podiché non c’è molto altro fino a Malfatano e Teu-lada (i fondali risalgono rapidamente nella baia a N).Costa ovest L’ancoraggio a Carloforte non è più con-sentito. Si può provare appena a S di Calasetta, anchese le profondità risalgono rapidamente. Da qui biso-gna fare un lungo tiro fino ad Oristano dove si puòancorare sotto Capo San Marco, anche se l’ancorag-gio può essere disturbato dall’onda. Risalendo ulte-riormente si incontra Bosa Marina e poi Porto Contedove l’ancoraggio migliore in genere si trova a N diPorto Conte Marina.

RotteLe imbarcazioni che raggiungono le acque dellaSardegna possono provenire da varie direzioni. Sal-pando dalle Baleari o dalla Spagna si dirigono ingenere verso le Bocche di Bonifacio e poi un portodella Sardegna settentrionale, oppure puntano sul-l’estremità SW dell’isola, solitamente Carloforte. Èbuona norma pianificare l’atterraggio nelle orediurne, specie nelle Bocche, a causa dei numerosipericoli che insidiano la navigazione in questotratto di mare. Non pone invece problemi l’atter-raggio notturno a Carloforte, seppur con la dovutacautela.

Le imbarcazioni che salpano da Palermo o daCapo San Vito puntano verso l’estremità SE del-l’isola, Villasimius o Cagliari, dove l’atterraggio not-turno è praticabile, essendo ben segnalato. Chiinvece giunge dal litorale tirrenico in genere parteda Gaeta o da Ponza alla volta di Olbia o PortoCervo. Se si va verso le Bocche di Bonifacio è sempremeglio programmare l’arrivo durante le ore diurne.

Trovandosi sulla costa S della Sardegna molte im-barcazioni salpano alla volta della Tunisia, in generepuntando su Ile de la Galite, Bizerta o uno dei ma-rina sul versante SE di Cap Bon.

In generale la navigazione lungo costa è limitataa due versanti dell’isola. Le barche che giungono daW si dirigono verso le Bocche di Bonifacio ed esplo-rano le coste N ed E dell’isola, se invece arrivano daE risalgono la costa orientale e poi quella setten-trionale, tralasciando la costa occidentale, general-mente poco frequentata dal diporto, anche se nonc’è una ragione precisa.

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Sardegna

C.o Pertusato

C.o Testa

BONIFACIO

CORSICA

La MaddalenaC.o Ferro

Costa SmeraldaPortoCervo

OLBIA

C.o Figari

Golfo di Congianus

I. Tavolara

C.o Coda Cavallo

Ottiolu

La Caletta

C.o Comino

Orosei

CalaGonone

Capo diMonte Santu S. Maria Navarrese

C.o BellavistaArbatax

Capo S. LorenzoP.to Corallo

C.o FerratoCAGLIARIMarina PiccolaPoetto

FortezzaVecchia Cala Pira

I. SerpentaraC.o CarbonaraI. dei Cavoli

Golfo diCagliari Golfo

Carbonara

C.o Spartivento

C.o TeuladaI. Toro

C.o Sperone

Pula

PortoTeulada

PortoMalfatanoI. di Sant’Antioco

Porto PonteRomano

Porto Vesme

I. San Pietro

C.o Sandalo

I. Pan di Zucchero Iglesias

P.ta S. NicolòBuggerru

Capo Pecora

C.o Frasca

Golfo di Oristano

Capo S. MarcoIl Catalano

I. Mal di VentreC.o Mannu

Oristano

C.o Maragiu

BosaMarina

Porto Conte Fertilia

AlgheroC.o Caccia

C.o Argentiera

Stintino

Golfo dell’Asinara

P.ta dello Scorno

I. Rossa

Castelsardo

Porto Torres

SARDEGNA

Bocche di Bonifacio

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I. Asinara

Vedi volumeCorsica e Nord Sardegna

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CarloforteCalasetta

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Aree Marine Protette (AMP)

e Riserve Naturali

1. Isola Asinara2. Arcipelago La Maddalena3. Isola Tavolara e Capo Coda Cavallo4. Capo Carbonara5. Penisola del Sinis e Isola Mal di Ventre6. Capo Caccia - Isola Piana

9°E 30´30´8°E30´

30´

41°

30´

40° N

30´

39°

10°E

30´

N

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Miglia Nautiche

Porto TorresMF 2182, 2179kHz

OsiloVHF Ch 16, 26

M. LimbaraVHF Ch 16, 85

M. MoroVHF Ch 16, 28

M. TuluiVHF Ch 16, 83

Badde UrbaraVHF Ch 16, 87

CagliariVHF Ch 16MF 2182, 2680kHz

P. Campu SpinaVHF Ch 16, 82

Eliporto(Porto Cervo)VHF Ch 16, 26

Margine RossoVHF Ch 16, 62

M. SerpeddiVHF Ch 16, 04

Stazioni radio costiereBollettino meteo0135, 0735, 1335, 1935 UTC

Guardia Costiera

� 1530

Mari d’ItaliaBollettino meteoVHF Ch 68 continuo

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Dati generali Sardegna

Capitaneria di Porto di Porto Torres � 079 502258-9 079 515151 (emergenza) E-mail [email protected]

Capitaneria di Porto di Oristano � 0783 72262 E-mail [email protected]

Capitaneria di Porto La Maddalena � 0789 730632 E-mail [email protected]

Direzione Marittima Olbia � 0789 21243 E-mail [email protected]

Direzione Marittima Cagliari � 070 605171 E-mail [email protected]

Comandi Periferici: Alghero, Arbatax, Bosa, Cala Gonone, Calasetta, Carloforte, Castelsardo, Golfo Aranci, Palau,

Porto Cervo, Porto Conte, Portoscuso, Sant’Antioco, Santa Teresa Gallura, Siniscola, Stintino.

Nota Per i contatti telefonici dei Comandi Periferici si rimanda alle singole località.

CAPITANERIE DI PORTO - GUARDIA COSTIERA

WAYPOINT UTILI

F1 1M a W di Capo Falcone40°58’·3N 08°10’·7E

F2 5M a N del faro di P.ta delloScorno - I. Asinara41°12’·1N 08°19’·1E

F3 1M a N del faro di Capo Testa41°15’·6N 09°08’·7E

F4 1M a N del faro di Isola Razzoli41°19’·4N 09°20’·4E

F5 0·2M a N del faro di P.ta Sardegna41°12’·61N 09°21’·77E WGS84

F6 Al centro tra C.o d’Orso e P.ta Fico41°10’·65N 09°25’·82E WGS84

F7 2M a N di P.ta Galera - I. Caprera41°16’·9N 09°27’·8E

F8 Al centro del Passo delle Bisce41°09’·57N 09°31’·63E WGS84

F9 1M a E del faro di I. Mortoriotto -Costa Smeralda41°05’·2N 09°38’·5E

F10 1M a E di Capo Figari40°59’·7N 09°41’·2E

F11 1M a N di P.ta Timone - I. Tavolara40°56’·5N 09°44’·2E

F12 0·4M a E del faro di Capo Comino40°31’·77N 09°50’·37E WGS84

F13 1M a E di Capo di Monte Santu40°04’·6N 09°45’·8E

F14 0·25M a E del faro di Capo Bellavista39°55’·78N 09°43’·33E WGS84

F15 1M a E del faro di Capo Ferrato

39°17’·9N 09°39’·4EF16 2M a S di Secca di S. Caterina -

Capo Carbonara39°03’·0N 09°29’·7E

F17 1M a S di Capo Spartivento38°51’·49N 08°50’·69E WGS84

F18 2M a N di Isola del Toro38°53’·64N 08°24’·58E WGS84

F19 2M a W di Capo Sandalo -I. San Pietro 39°08’·8N 08°10’·8E

F20 3M a W di Capo Frasca39°46’·1N 08°23’·5E

F21 3M a W di Isola Mal di Ventre 39°59’·5N 08°14’·3E

F22 1M a S di Capo Caccia40°32’·6N 08°09’·8E

La descrizione delle coste segue in senso orario questoordine:1. Costa nord: da Isola Asinara a Capo Ferro2. Costa est: da Capo Ferro a Capo Carbonara3. Costa sud: da Capo Carbonara a Capo Sperone4. Costa ovest: da Capo Sperone a Isola Asinara

SEGNALAMENTI LUMINOSICosta nordI. Asinara (Punta Dello Scorno) Fl(4)20s80m16MPorto Torres LFl(2)10s45m16MCapo Testa Fl(3)12s67m22MI. Razzoli. NW point Fl.WR.2.5s77m19/15MI. Santa Maria. Punta Filetto Fl(4)20s17m10MPunta Sardegna Fl.5s38m11MCapo d’Orso Fl.3s12m10MI. Monaci Fl.WR.5s24m11/8MCapo Ferro Fl(3)15s52m24M e Oc.R.5s8M. Vis 189°-203°Costa estOlbia I. Bocca LFl.5s24m15M Horn Mo(B)30sI. Tavolara. Punta Timone LFl(2)10s72m15MCapo Bellavista Fl(2)10s165m26M+F.R.145m6MCapo Comino Fl.5s26m15MCapo Carbonara Fl.7.5s120m23MCosta sudI. Cavoli Fl(2)WR.10s74m11/8MCapo Sant’Elia Fl(2)10s70m21M

Capo di Pula Fl(4)15s48m11MCapo Spartivento Fl(3)15s81m18MPorto Ponte Romano Fl.5s23m15MCosta ovestI. San Pietro. Capo Sandalo Fl(4)20s134m24MPortoscuso Scoglio La Ghinghetta Fl(2)WR.10s12m11/8MI. Piana Fl(2)WR.8s18m7MCapo Frasca Fl.6s66m11MGran Torre Fl.R.5s18m8MCapo San Marco Fl(2)10s57m22M e LFl.R.5s55m12MIsola Mal di Ventre Fl.WR.6s26m11/8MCapo Mannu Fl(3)15s59m15MPorto Conte Capo Caccia Fl.5s186m24M

AREE VIETATE

Costa est Isola Tavolara La parte NE dell’isola è zonamilitare. Vietato l’ancoraggio.Costa sud Da Punta Zari a Isola Rossa A volte è vietatol’ancoraggio nelle acque circostanti Capo Teulada e lanavigazione in prossimità della costa.Costa ovest Golfo di Oristano La parte meridionale delgolfo è assegnata ad esercitazioni militari. Vietato l’an-coraggio e talvolta anche la navigazione.

Vedi anche le AMP (Aree Marine Protette).

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40

Sardegna

Guida rapida di consultazione

Costa nordAncora YC B A O A C B •Stintino A AC A A B B • 5Porto Torres A AB A A A B • 4Castelsardo B A B A A B • 4Marina Isola Rossa B B A A B B • 4Baia La Colba

(Capo Testa) O C O O O O •Baia Reparata

(Capo Testa) B C O O O O •S. Teresa Gallura A AC A A B B • 5Porto Quadro O C O O O OBaia Marmorata O C O O O OPorto Pozzo B C O B C C •Liscia C C O O O O •Porto Pollo B C O O O O •Porto Rafael YC B AC O A O O •Palau A A A A B A • 5Golfo delle Saline C C O A O OCala Bitta A AB O A O C •Cannigione A A A A B B • 5Poltu Quatu A A A A C C • 5Liscia di Vacca O C O O O C •I. Razzoli

Cala Lunga C C O O O O •Cala Giorgio Marina C C O O O O

I. Santa MariaCala Santa Maria C C O O O O •

I. BudelliCala Sud C C O O O O

I. SpargiCala d’Alga C C O O O OCala Corsara C C O O O OCala Ferrigno C C O O O O

I. La MaddalenaCala Gavetta A A A A A A • 5Marina del Ponte B A O B B B • 5/6Cala Francese B C O O O O •Stagno Torte O C O O O O •Porto Massimo A A O A C C • 6+Cala Spalmatore B C O O O C •

I. San StefanoCala Villamarina B BC O O O O •

I. CapreraPorto Garibaldi B C O O O O •Cala Stagnali B C O O O OPorto Palma B C O O O O •I. Porco C C O O O OCala Portese O C O O O OCala Brigantino C C O O O OCala Coticcio B C O O O O •

Costa estCala Granu O C O O O OPorto Cervo A A A A B A • 6+Golfo Pevero O C O O O OPorto Liccia O C O O O ORomazzino C C O O O OCala di Volpe B C O O C O •

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I. Mortorio ancoraggi O C O O O O

Cala Petra Ruja O C O O O OMarina di Portisco A A A A B B • 6+Porto di Cugnana C C O O O O •Porto Asfodelli B A O A C C •Porto Rotondo A A A A C B • 6+Porto Oro A A O A C CPunta Marana A A A A C C • 5Golfo di Marinella O C O O O OCircolo N. Marinella B A O A O CY. C. Vela Blu B A O A O CGolfo Aranci C AC A B C C • 1/3Baia Caddinas A A O A O C •Olbia A AB A A A A • 6+Liscia delle Saline C C O O O OPorto Costa Corallina B A O B O CPorto Istana C C O O O OPorto della Taverna C C O O O OCala Coda Cavallo B C O O O OPorto Brandinchi B C O O O O •Marina di Puntaldia A A A A C C • 5Ottiolu A A A A C C • 5La Caletta A A A A C B • 4Cala Gonone B A O A C B • 4Marina di Baunei A A A A C C • 4Arbatax A AB B A B B • 4Porto Frailis C C O B O C •Porto Corallo A A O A C C • 4Cala Pira O C O O O O •Porto Giunco O C O O O OCosta sudVillasimius A A A A C C • 5/6Golfo Carbonara C C O O O OMarina di Capitana A A A A C C • 4Marina Piccola del Poetto A A A A A A • 4/5Cagliari A A A A A A • 5Perd’e’ Sali B A A A B B • 5Cala Verde A A O A C C • 4/5Porto Malfatano B C O O O O •Porto Teulada A A B A O O • 5Porto Ponte Romano A B B A C C • 1Costa ovestCalasetta A A B A C C • 5Carloforte A A A A A A • 3/5Porto Vesme B B B B C C •Portoscuso A A B A B C • 4Buggerru B AB O A C C •Golfo di OristanoCapo S. Marco C C O O O OPorto Turistico

Torre Grande A A A A O C • 4Torre Grande C C O O C CPorto di Oristano A BC O A O O •I. Mal di Ventre O C O O O OBosa Marina B AC B A A B • 4Fiume Temo A B A B B B •Alghero A A A A A A • 5Fertilia A A B A C C • 5Porto Conte Marina B A A A C C • 5

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AMP Sardegna

AREE MARINE PROTETTE (AMP)

1. Isola Asinara L’area copre l’isola e le acque circo-stanti. Parco Nazionale dal 1997, Asinara diventa nel2003 anche area marina protetta. Sono Zona A iltratto di mare a NE di Punta dello Scorno, CalaScombro di Dentro nella Rada delle Reale e CalaScombro di Fuori sulla costa ovest. Zona B e C iltratto di mare residuo.

2. Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena Unavasta area marina protetta suddivisa in Zone MA,dove l’ormeggio è consentito esclusivamente neicampi boa predisposti dall’Ente Gestore; Zone MBdove è consentito l’ancoraggio mediante l’uso dellapropria ancora, salvo laddove sono individuate areeregolamentari predisposte dall’Ente Parco. Zone MA a tutela integrale marina:- Lo specchio acqueo a N compreso tra Isola Razzoli,

Santa Maria e Isola Presa (questa comprende CalaMuro).

- Isola Piana, di fronte a I. Corcelli;- L’estremità SE di Caprera, con Isola Rossa e Isola

Pecora.- Isola delle Bisce, I. Li Nibani, Mortorio, Morto-

riotto, I. Le Camere, I. Soffi.Per la fruizione delle zone all’interno del Parco i di-portisti non residenti sono tenuti ad acquistare unpermesso di navigazione; la tariffa varia a secondadella lunghezza dello scafo e del tipo di imbarca-zione (vela o motore).

3. Isola Tavolara e Capo Coda Cavallo ll perimetrodell’area protetta va da Capo Ceraso fino Punta diIsuledda. Coste in Zona A: l’estremità NE di Tavo-lara e le acque circostanti I. Molarotto. È Zona B iltratto di mare residuo.

4. Capo Carbonara Il perimetro dell’area protetta vada I. Serpentara attorno alla costa fino a Capo Boi.In Zona A il lato ovest di I. Serpentara. In Zona B: lacosta E dell’isola, con Secca dei Berni e il tratto dimare attorno a Capo Carbonara e I. dei Cavoli.

5. Penisola del Sinis e Isola Mal di Ventre In base alDecreto del 17 luglio 2003 la perimetrazione di que-sta area marina protetta è variata, ora più limitata.Gran parte dell’area è classificata Zona C.Zona A: Il Catalano e parte del lato NW di Isola Maldi Ventre (Cala Maestra ora rientra in Zona B).Zona B: in costa, all’altezza di Torre del Sevo fino a Ndi Punta Mainmni; il tratto costiero N e SW di I. Maldi Ventre tutt’intorno alla Zona A.

6. Capo Caccia - Isola Piana L’AMP fu istituita nel2003.La Zona A comprende le acque circostanti IsolaPiana, escluso il lato orientale, per una distanza di200m dalla costa, e il tratto di mare a E del pro-montorio di Punta Giglio. Rientrano in Zona B il tratto di mare da Punta delleGessiere a Punta del Bollo e la parte orientale diPorto Conte compresa tra Punta del Cerchio a CapoGalera. Il residuo tratto di mare è classificato Zona C.

Nota Per i dettagli di ogni singola AMP si consultinole rispettive descrizioni riportate nel capitolo.

PescaLe tonnare, le enormi reti usate per la pesca del tonnopermanentemente situate in prossimità di alcuni tratticostieri e quindi pericolose alla navigazione, oggi nonsono più così numerose, e per varie ragioni. Innanzitutto i tonni non passano più vicino alla costa, avendocambiato la loro rotta di migrazione; inoltre l’inquina-mento e l’eccessiva pesca indiscriminata hanno dra-sticamente compromesso la loro riproduzione; i costidi posa e controllo delle reti sono ora proibitivi ed altrimetodi di pesca, come il palamito, hanno soppiantatola tonnara. Attualmente le reti sono rimaste in alcunipunti sulla costa sudoccidentale.

La graduale diminuzione del tonno pinne blu (Thun-nus thynnus), quasi a rischio di estinzione, è stata de-terminata dall’incremento spropositato di peschereccidotati a bordo di apparecchiature tecnologiche al-l’avanguardia (legali e non) per assicurarsi un rientrodell’investimento nel più breve tempo possibile. L’as-senza di una posizione politica che tenga monitoratele quote e il fatto che le stesse vengano sistematica-mente superate determinerà a breve l’estinzione di que-sto meraviglioso pesce, nei migliore dei casi nel giro didieci anni. Il metodo di pesca della mattanza è invecesostenuto dai gruppi tradizionalisti, poiché consente dipraticare una pesca selezionata e limitata, ed è diven-tata persino una sorta di attrazione turistica, in cui sipuò assistere al lavoro del rais (capo pesca) che coor-dina la sua squadra, i tonnarotti.

Rispetto alla costa continentale, in Sardegna ci sonomeno pescherecci. Gran parte di quelli a strascicolungo la costa meridionale e orientale provengonodalla terraferma, mentre quelli che praticano la pescacon il palamito operano al Nord, a Porto Torres, nelperiodo tra giugno e ottobre, dopodiché ritornano sulcontinente.

Le acque della Sardegna offrono buone possibilitàagli appassionati di pesca subacquea, tuttavia si ram-menta che l’uso delle bombole non è consentito.

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Sardegna

Costa nord Da Isola Asinara a Capo FerroIIM 910, 912, 49, 42 - IMRAY M8 - BA 1992

La costa nord, compresa tra Isola Asinara e Capo Ferro,delimita la parte sud delle Bocche di Bonifacio ed è co-stellata da numerose isole a loro volta irte di scogli esecche. Trovandosi sulla rotta di mercantili, traghetti eimbarcazioni da diporto, al passaggio delle Bocchesono da imputare molti incidenti, in molti casi letali.L’ultimo di questi episodi ha fatto sì che sia stato abo-lito il transito alle superpetroliere e si stanno prendendoprovvedimenti per il divieto di navigazione anche allenavi che trasportano greggio o prodotti inquinanti incaso di perdite o incidenti. A buona ragione, questotratto di mare è assai temuto quando vi si abbattonoforti raffiche di libeccio e mistral. Se non si conosce lazona è meglio muoversi con molta prudenza. Ciono-nostante va detto che questo tratto di costa e le sue nu-merose isole offrono una miriade di splendidi ancoraggie porti sicuri, meritevoli di un’accurata esplorazione.

Meteorologia della costa nordIn estate prevalgono i venti di NW che soffiano connotevole intensità attraverso le Bocche di Bonifacio daNW-W, talvolta con punte di forza 5-6. Davanti al-l’Isola Asinara sovente vi è calma di vento quando piùa N e ad E nelle Bocche sussistono venti forti. Attornoalla Maddalena sono frequenti i venti di SE e SW. Conventi di NW si forma un’onda lunga, mentre i ventiorientali generano maretta. Il NW e il NE sono i venti

dominanti della primavera, sempre piuttosto forti. Inautunno dominano invece il NW e il SE. In questo pe-riodo dell’anno il vento di SE può girare bruscamentee soffiare con violenza da NW, talvolta fino a forza diburrasca. In inverno le burrasche più temibili proven-gono generalmente da NW e NE. Nelle Bocche il mi-stral solleva molto mare.

CorrentiNelle Bocche di Bonifacio le correnti seguono i venti pre-valenti, il cui percorso è però deviato da numerosi pro-montori e isole. Direzione e velocità delle correnti sonovariabili, ma poiché la navigazione nelle Bocche è avista, in pratica queste correnti possono essere ignorate.

Isola AsinaraIIM 49, 289 - IMRAY M8

Un’isola brulla che fronteggia l’estremità NW della Sar-degna da cui la separa il Passaggio dei Fornelli. È co-stituita da quattro gruppi di rilievi di modesta altitudine(Monte Scomunica a N raggiunge 408m) e le sue costesono ovunque rocciose con basse scogliere.

Parco Nazionale dal 1997, l’isola e le sue acque cir-costanti furono dichiarate area marina protetta nel2003. Per oltre un secolo l’isola era rimasta pressochétotalmente isolata: all’origine come isola lazzaretto, poidivenne un campo di prigionieri durante la Primaguerra mondiale e infine una colonia penale fino allosmantellamento del penitenziario nel 1999, dopodichéAsinara diventò una riserva naturale.

C.o dell’Argentiera

C.o Mannu

P.ta Furana

I. del Porti

P.ta Scogoli

C.o Falcone

Stintino

Passaggio dei FornelliP.ta Negra

Rada dellaReale

Fl.WR.5s7/5M

P.ta della ScornoFl(4)20s80m16M

IsolaAsinara

Porto Torres

LFl(2)10s45m16M

Albergo

P.ta Tramontana

Fl.R&G.3s5M Codaruina

Colonna

I. Rossa P.ta Il Canneddi

P.ta di Il Francasi

Golfo dell’Asinara

11Secca diCastelsardo

50

50

50

50

50

50

50

GOLFO DELL’ASINARA

0 5 10

Miglia Nautiche

Castelsardo

Porto MarinaIsola Rossa

Parco Nazionale e Area Marina ProtettaIsola Asinara

N

Profondità in Metri

2

1

F1 1M a W di Capo Falcone40°58’·3N 08°10’·7E

F2 5M a N del faro di P.ta dello Scorno - I. Asinara41°12’·1N 08°19’·1E

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Isola Asinara

Passaggio dei FornelliQuesto passaggio poco profondo (fondale minimo 3m)che separa l’estremità NW della Sardegna da Asinara èun’utile scorciatoia che farà risparmiare 20M abbon-danti rispetto alla circumnavigazione dell’isola. È pre-feribile non transitarvi quando soffiano venti fortioccidentali od orientali, in quanto il moto ondoso ri-duce la profondità effettiva. Il passaggio può essere per-corso da una corrente di marea fino a 2 nodi, manormalmente è irrilevante. Nota Il passaggio transita in parte all’interno della ri-serva naturale dell’Asinara, per cui in teoria sarebbe ne-cessaria un’autorizzazione, ma è alquanto improbabileche le autorità sollevino problemi a riguardo. Nellabaia sulla costa S dell’isola è stato installato un campoboe con gavitelli.

AvvicinamentoArrivando da W spicca la torre sulla sommità di CapoFalcone, arretrata di circa un miglio dalla sua estremità.Una seconda torre sul versante E di Capo Falcone e ilforte che sormonta Monte Castellaccio su Isola Asinarasono ulteriori riferimenti cospicui per localizzare il pas-saggio. Il forte suddetto e una torre sul lato NE di IsolaPiana sono utili per individuare il passaggio nell’atter-raggio da E.

Le due coppie di dromi in allineamento indicano ilPassaggio dei Fornelli, ma sono visibili solo a distanzaravvicinata.

PassaggioGiungendo da W, allinearsi sui primi due dromi tron-coconici pitturati in bianco e nero per circa 071° finoad oltrepassare, lasciandolo sulla sinistra, l’isolotto an-tistante l’estremità NW di Isola Piana. Allinearsi quindisugli altri due dromi di Punta Salippi per 121° e prose-guire fino a raggiungere profondità adeguate. Arrivando

da E utilizzare i contrari reciproci delle rotte sopraci-tate. Il fondale minimo di 3m si trova appena al largodell’isolotto posto all’imboccatura W del Passaggio deiFornelli.

Cala Reale

PARCO NAZIONALE E AREA MARINA PROTETTA DELL’ASINARA

Stintino

C.o FalconeI. Piana

IsolaAsinara

N

Zona AZona BZona CGavitelli AMP P.ta della Scorno

Passaggio dei Fornelli

Scombro di DentroScombro

di Fuori

50

Miglia Nautiche

Cala d’OlivaCala del Bianco

P.ta Trabuccato

Parco Nazionale e Area Marina Protettadell’Asinara

Già Parco Nazionale dal 1997, dal 2003 l’Asinara e lesue acque circostanti diventano anche area marinaprotetta.Attualmente le aree classificate Zona A sono tre:- Il tratto di mare a NE di Punta dello Scorno- Cala Scombro di Dentro sulla costa E- Cala Scombro di Fuori tra Punta Pedra Bianca e

Punta Agnadda sulla costa W.Il perimetro costiero residuo è definito Zona B e Zona C.Attualmente (2003) sono in vigore le normative di se-guito esposte le quali potranno essere soggette a ul-teriori elaborazioni e variazioni. Zona A di riserva integrale Sono vietati: navigazione, l’accesso e la sosta con qual-siasi tipo di natante e imbarcazione, l’ancoraggio, l’or-meggio, la balneazione, le immersioni subacquee cono senza autorespiratore, la pesca di ogni tipo. Con-sentite le sole operazioni di ricerca autorizzate.Zona B di riserva generale Sono consentiti: la navigazione a vela e a remi a na-tanti e imbarcazioni; l’ormeggio ai campi boe auto-rizzati dall’Ente gestore; la balneazione, disciplinatadall’Ente gestore; le immersioni subacquee autoriz-zate; la pesca professionale a una distanza non infe-riore a 150m dalla costa, riservata ai residenti neiComuni di Porto Torres e Stintino; la pescaturismo. Zona C di riserva parziale Sono consentiti: la navigazione a motore a natanti eimbarcazioni a velocità non superiore a 10 nodi, re-golamentata dall’Ente gestore.

Nota Nel Passaggio dei Fornelli, tra Punta Salippi ePunta Barbarossa, la velocità di navigazione non deveessere superiore a 3 nodi e bisogna tenersi a una di-stanza non inferiore a 400m dalla costa.

Ente Parco Asinara � 079 503388E-mail [email protected] www.asinara.org

Capitaneria di Porto Torres � 079 502258

Sono stati predisposti diversi campi boe ad uso delleimbarcazioni da diporto, sulla costa est dell’isola:- Fornelli 8 boe- Cala della Reale 34 boe- Punta Trabuccato 8 boe- Cala del Bianco 8 boe- Cala d’Oliva 5 boe

La tariffa di ormeggio è di 3 Euro al metro lineare algiorno in agosto, di 2,50 Euro negli altri periodi. Ai ca-tamarani e trimarani viene applicata una maggiora-zione del 50 per cento. Le imbarcazioni a motore siapplica una tariffa di 4 Euro al metro lineare.

Ritiro rifiuti, servizi igienici e docce sono compresinella tariffa di ormeggio.

Cormorano Marina - VHF 74Parco Nazionale dell’Asinara� 079 512290 Fax 079 515250E-mail [email protected] www.asinaramarina.com

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