COPIA GRATUITA SETTEMBRE 2006 Anno 2 N° 8 Ospedale ...Gaetano D'Antoni. Quest'ultimo è...

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"S "S iamo di fronte ad una strate- gia ben chiara: sottrarre per- sonale medico, chiudere i reparti e quindi screditare all'occhio dei cittadini l'ospedale che, giocoforza, non sarebbe più in grado di garantire assisten- za qualificata e continuativa". Gino Matrantoni, sindaco di Salemi, sputa i peli dalla lingua e lancia il jè accuse con- tro il il direttore generale dell'Ausl 9 Gaetano D'Antoni. Quest'ultimo è respon- sabile di un piano di riorganizzazione della rete ospedaliera aziendale della provincia di Trapani. In sintesi, D'Antoni (che in realtà ha usato un linguaggio meno crudo ma tradotto brutalmente dal sottoscritto) ha detto: Non abbiamo, ne avremo, stando alle leggi e alle finanziarie, i soldi sufficienti per far funzionare al meglio i nosocomi di nostra competenza. Non ci rimane, quindi, che tentare di ottimizzare i servizi. In tal senso, abbiamo pensato di dividere in due la provincia (non si tiene conto, ovviame- te, dell'Ospedale S. Antonio di Trapani che è autonomo e quello di Pantelleria per ovvi motivi geografici-n.d.r.). Mazara-Marsala da un lato e Alcamo- Salemi-Castelvetrano dall'altro. Dell'ospe- dale di Mazara si parlerà in futuro, quando verrà completata la struttura in costruzione da un decennio nella via Salemi della città lilibetana. Dei nosocomi di Alcamo- Salemi-Castelvetrano invece ne parliamo subito: Alcamo: in ostetricia e ginecologia 668 ricoveri l'anno non giustificano il mantenimento del reparto e quindi va chiuso. Anche pediatria, legata fortemente ad ostetricia, va quindi trasferita. Elimineremo anche la chirurgia, che farà riferimento a Castelvetrano, ma aggiunge- remo un reparto di geriatria e uno di diabe- tologia. Aumenteremo anche i posti letto di medicina e attiveremo un ambulatorio di oncologia. Da Castelvetrano, oncologia medica sarà trasferita a Salemi, ma potenzieremo tutti gli altri reparti (per i lettori: anatomia patologica, anestesia e rianimazione, car- diologia, chirurgia, chirurgia plastica, laboratorio di analisi, medicina ed emato- logia, nefrologia e dialisi, neurologia, ortopedia, ostetricia e ginecologia, pedia- tria, pronto soccorso e radiologia). A Salemi chiuderanno Chirurgia, Medicina, Ostetricia e Ginecologia e Pediatria. Pronto soccorso sarà ridotto da 24 ore a 12. Rimarranno come sono quin- di Anestesia, Ambulatorio di Cardiologia, Laboratorio di Analisi, Lungodegenza, Otorinolaringoiatria, Ortopedia, Radio- logia, e Urologia. Sarà potenziata Riabilitazione. Istituiremo però dei nuovi reparti, di "eccellenza": Colonproctologia, Oncologia Medica, Hospice e Lungodegenza. Il motivo per cui D'Antoni ha scelto Castelvetrano come polo di riferimento è dettato principalmente dagli spazi inutiliz- zati di cui dispone il nosocomio selinuntino. Detto questo, che può apparire tutto som- mato accettabile, bisogna far conto anche con i maligni pensatori. I malcontenti, reattori e malpensanti valutano anche altri aspetti della questione e pongono inquie- tanti interrogativi: il sottoscritto, per dove- re di cronaca, si limita a riportarli, rispet- tando il desiderio di molti operatori (medi- ci e sanitari) di non essere citati per moti- vi di opportunità professionale. 1) non molti anni fa, il reparto di ostetricia e ginecologia superava di gran lunga il numero di ricoveri odierno: perché? Risposta: perché i servizi ed i fondi econo- mici che li consentivano erano sufficienti. 2) Lo stesso si può dire di medicina, dove i professionisti che ancora oggi "resisto- no" vanno laudati per spirito di abnegazio- ne e sacrificio. Chi è andato via, tra le otti- me professionalità, lo ha fatto per poter esprimere al meglio le sue capacità, valo- rizzate di fatto da altri ospedali. 3) Chirurgia, oltre agli ottimi professioni- sti di cui allora vantava, oggi dislocati in posti prestigiosi di altri nosocomi, offriva convenzioni con medici di fama che una o due volte a settimana venivano a Salemi a "risolvere" gli interventi più difficili. Oggi, in chirurgia, sono rimasti ottimi e validissimi professionisti, che debbono però fare quotidianamente i conti con la mancanza di supporti operativi che ne compromettono la "fama" ed il "richia- mo". 4) Pediatria, che vanta un'equipe profes- sionale di grande rispetto, deve fare i conti con la mancanza di supporti (un paio di pediatri ci dicono che per avere l'esito di alcuni esami urgenti a volte devono aspet- tare giorni, rischiando la vita di piccoli pazienti!). 5) Ed infine il pronto soccorso, che non ha abbastanza medici ed infermieri sufficien- ti a garantire un servizio efficiente e sicuro. Il direttore generale D'Antoni, ha deciso ultimamente, di non rinnovare l'incarico ai medici di supporto nei reparti di medicina e pronto soccorso (guarda caso, proprio quelli che intende chiudere!). La dottores- sa Filippa Galifi ha allora disposto, con una circolare scritta, di garantire i turni al Pronto Soccorso. Traduco: ogni reparto (facciamo l'esempio di Otorinolaringoia- tria) deve predisporre un medico che vada a fare il Pronto Soccorso. Vero è che un medico è pur sempre un medico, ma una pediatra ha posto alla dottoressa Galifi (anch'essa casualmente pediatra-ndr.) una domanda: "cara collega, se lei come me da trent'anni si occupasse solo di bambini, si sentirebbe rassicurata se suo padre, anzia- no, arrivando al pronto soccorso per un infarto (facendo corna!!) trovasse me? Pare che "Fina Galifi" avesse risposto nel modo più razionale! Un'altra questione, si è posta quando il direttore generale ha "inviato" a Trapani (per chissà quali mansioni) il primario di medicina di Salemi: Ma come, qui manca praticamente tutto e gli togliamo pure il primario? "Anche i benpensanti non possono fare a questo punto a meno di pensare che ci sia un progetto per chiudere il reparto" - dice Mastrantoni. E' difficile dargli torto. D'altra parte, egli ha anche espresso un dubbio grave sull'operato dell'amministra- zione Asl 9: e se l'operazione tendesse ad avvantaggiare qualche professionista piut- tosto che un altro? E poi, siamo sicuri che per il risparmio sanitario regionale, non sarebbe più oppor- tuno "controllare" le convenzioni con enti privati, i quali per un mal di testa ti fanno la risonanza magnetica senza tanti scrupo- li e non il potenziamento di strutture pubbliche? Un'altra "masturbazione mentale" fa bale- nare ai salemitani una serie di inquietanti quesiti: perché potenziare in modo così indiscrimi- nato una città già ricca (turismo, esercizi commerciali, servizi di comunicazione) come Castelvetrano-Selinunte a discapito di Salemi, che si trova al centro geografi- co della provincia, è servita bene ed ha strutture ospedaliere immobili non di trop- po inferiori alla città dell'Efebo? La scelta dell'ospedale di riferimento, tra Alcamo e Castelvetrano, considerata l'u- tenza geotopografica, all'occhio "ignoran- te" e "popolano" apparirebbe Salemi, che si trova in mezzo, piuttosto che Castelvetrano: c'entra forse il governo politico delle due città? PERIODICO DI OPINIONI, POLITICA, ATTUALITA’ E CULTURA COPIA GRATUITA Anno 2 N° 8 SETTEMBRE 2006 Supplemento a «Marsala C’è» anno IV n.160 - Direttore Responsabile: Elvira Fusto Redazione: Via Calogero Isgrò,6 91025 Marsala TP Tel\fax 0923.719796 Pubblicità: [email protected] Pubblicato da Navarra Editore - Iscritto al registro dei giornali presso il Tribunale di Marsala Nr 136-3/2003 Stampato in proprio Tiratura 4000 copie email: [email protected] A A l l l l i i n n t t e e r r n n o o : : Il mulo devoto Pag. 9 Leroe dimenticato Pag. 8 Piazza vince al tiro al piattello Pag. 7 Festa dei salemitani nel mondo Pag. 4 MOSAICO e ATO Belice Ambiente Pag. 5 Tutti a scuola Pag. 10 Larte dellincuria Pag. 6 Ospedale: coalizzati si vince L L e piccole (o grandi) vicende della nostra storia comunale dei secoli passati ci ritornano alla mente discutendo e riflettendo sulle attuali vicende dell’ospedale di Salemi. Allora era un frequente tentativo da parte di signorotti, più o meno titolati, di mettere le mani sulla città facendole perdere quella demanialità che le dava dignità politica e indubbi vantaggi di ordine pratico: ad ogni assalto però, scrive Paolo Cammarata nelle pagine de “Il castello e le campane”, le famiglie nobili e facoltose non si facevano la guerra tra di loro con il rischio di inde- bolirsi e diventare così facile preda del più forte, ma si coalizzavano, riuscendo quasi sempre a conservare i loro beni ed i loro piccoli o grandi privilegi. Parallelamente la storia del nostro ospe- dale è costellata da tentativi, negli ultimi anni più frequenti e spesso proditori, da parte delle autorità di turno a volerlo “chiudere” o quantomeno “dimezzare”, mascherando l’operazione dietro il dise- gno di una improbabile riconversione, che, quanto più è presentata con termini da linguaggio tecnico avanzato tanto più ci dà la sensazione di una fregatura. E allora oggi, sull’esempio dei concitta- dini di allora, condizione indispensabi- le per difendere la piena funzionalità del nostro ospedale è la capacità , da parte di tutti, forze politiche, sindacali e cultu- rali, di sapere operare in totale sinergia, mettendo da parte insopportabili manie di protagonismo o deprecabili tentativi di far prevalere interessi di natura per- sonalistica. Dico subito che non è cosa facile: in un paese nel quale nell’ultima tornata elet- torale si sono presentati ben sette candi- dati sindaci, l’abitudine al lavoro di squadra e l’habitus mentale che privile- gi le esigenze collettive, non sono carat- teristiche che si trovano facilmente. Eppure la strada dell’unità d’azione è una strada obbligata, che va perseguita con tenacia e senza tentennamenti. Dobbiamo attrezzare una difesa forte, ma intelligente; dobbiamo salvaguarda- re tutti i servizi essenziali perché una struttura possa chiamarsi ospedale, ma al contempo dobbiamo richiedere la piena funzionalità dei reparti, che abbia- no le risorse umane e materiali necessa- ri per offrire servizi adeguati ai cittadini. Non chiediamo privilegi rispetto ai nosocomi dei paesi vicini, ma il ricono- scimento di un ruolo di primo piano che per molti decenni l’ospedale di Salemi ha svolto per la salute dei cittadini di tanta parte della provincia e che è anco- ra in condizione di svolgere. Siamo aperti ai nuovi servizi che potreb- bero essere proposti, ma solo dopo i necessari provvedimenti amministrativi che li istituiscono e le acclarate coper- ture finanziarie. Non accettiamo, infine, il discorso sulla produttività della struttura, in quanto l’analisi va fatta a parità di risorse umane e di attrezzature: altrimenti qual- cuno ci dovrà spiegare perché da un decennio a questa parte abbiamo subito un tangibile depauperamento delle pro- fessionalità che ha causato un immedia- to, anche se prevedibile, allontanamento dell’utenza verso altre strutture. Nino Scalisi Code negli uffici postali Pag. 5 Nino Tilotta Pronto Soccorso! Ospedale: si chiude?

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"S"S iamo di fronte ad una strate-gia ben chiara: sottrarre per-sonale medico, chiudere i

reparti e quindi screditare all'occhio deicittadini l'ospedale che, giocoforza, nonsarebbe più in grado di garantire assisten-za qualificata e continuativa". Gino Matrantoni, sindaco di Salemi, sputai peli dalla lingua e lancia il jè accuse con-tro il il direttore generale dell'Ausl 9Gaetano D'Antoni. Quest'ultimo è respon-sabile di un piano di riorganizzazione dellarete ospedaliera aziendale della provinciadi Trapani.In sintesi, D'Antoni (che in realtà ha usatoun linguaggio meno crudo ma tradottobrutalmente dal sottoscritto) ha detto: Nonabbiamo, ne avremo, stando alle leggi ealle finanziarie, i soldi sufficienti per farfunzionare al meglio i nosocomi di nostracompetenza. Non ci rimane, quindi, chetentare di ottimizzare i servizi. In talsenso, abbiamo pensato di dividere in duela provincia (non si tiene conto, ovviame-te, dell'Ospedale S. Antonio di Trapani cheè autonomo e quello di Pantelleria perovvi motivi geografici-n.d.r.).Mazara-Marsala da un lato e Alcamo-Salemi-Castelvetrano dall'altro. Dell'ospe-dale di Mazara si parlerà in futuro, quandoverrà completata la struttura in costruzioneda un decennio nella via Salemi della cittàlilibetana. Dei nosocomi di Alcamo-Salemi-Castelvetrano invece ne parliamosubito: Alcamo: in ostetricia e ginecologia668 ricoveri l'anno non giustificano ilmantenimento del reparto e quindi vachiuso. Anche pediatria, legata fortementead ostetricia, va quindi trasferita.Elimineremo anche la chirurgia, che faràriferimento a Castelvetrano, ma aggiunge-remo un reparto di geriatria e uno di diabe-tologia. Aumenteremo anche i posti lettodi medicina e attiveremo un ambulatoriodi oncologia.Da Castelvetrano, oncologia medica saràtrasferita a Salemi, ma potenzieremo tuttigli altri reparti (per i lettori: anatomiapatologica, anestesia e rianimazione, car-diologia, chirurgia, chirurgia plastica,laboratorio di analisi, medicina ed emato-logia, nefrologia e dialisi, neurologia,ortopedia, ostetricia e ginecologia, pedia-

tria, pronto soccorso e radiologia). A Salemi chiuderanno Chirurgia,Medicina, Ostetricia e Ginecologia ePediatria. Pronto soccorso sarà ridotto da24 ore a 12. Rimarranno come sono quin-di Anestesia, Ambulatorio di Cardiologia,Laboratorio di Analisi, Lungodegenza,Otorinolaringoiatria, Ortopedia, Radio-logia, e Urologia. Sarà potenziataRiabilitazione. Istituiremo però dei nuovireparti, di "eccellenza": Colonproctologia,Oncologia Medica, Hospice eLungodegenza.Il motivo per cui D'Antoni ha sceltoCastelvetrano come polo di riferimento èdettato principalmente dagli spazi inutiliz-zati di cui dispone il nosocomio selinuntino.Detto questo, che può apparire tutto som-mato accettabile, bisogna far conto anchecon i maligni pensatori. I malcontenti,reattori e malpensanti valutano anche altriaspetti della questione e pongono inquie-tanti interrogativi: il sottoscritto, per dove-re di cronaca, si limita a riportarli, rispet-tando il desiderio di molti operatori (medi-ci e sanitari) di non essere citati per moti-vi di opportunità professionale.1) non molti anni fa, il reparto di ostetriciae ginecologia superava di gran lunga ilnumero di ricoveri odierno: perché? Risposta: perché i servizi ed i fondi econo-mici che li consentivano erano sufficienti.2) Lo stesso si può dire di medicina, dovei professionisti che ancora oggi "resisto-no" vanno laudati per spirito di abnegazio-ne e sacrificio. Chi è andato via, tra le otti-me professionalità, lo ha fatto per poteresprimere al meglio le sue capacità, valo-rizzate di fatto da altri ospedali.3) Chirurgia, oltre agli ottimi professioni-

sti di cui allora vantava, oggi dislocati inposti prestigiosi di altri nosocomi, offrivaconvenzioni con medici di fama che una odue volte a settimana venivano a Salemi a"risolvere" gli interventi più difficili.Oggi, in chirurgia, sono rimasti ottimi evalidissimi professionisti, che debbonoperò fare quotidianamente i conti con lamancanza di supporti operativi che necompromettono la "fama" ed il "richia-mo".4) Pediatria, che vanta un'equipe profes-sionale di grande rispetto, deve fare i conticon la mancanza di supporti (un paio dipediatri ci dicono che per avere l'esito dialcuni esami urgenti a volte devono aspet-tare giorni, rischiando la vita di piccolipazienti!).5) Ed infine il pronto soccorso, che non haabbastanza medici ed infermieri sufficien-ti a garantire un servizio efficiente e sicuro.Il direttore generale D'Antoni, ha decisoultimamente, di non rinnovare l'incarico aimedici di supporto nei reparti di medicinae pronto soccorso (guarda caso, proprioquelli che intende chiudere!). La dottores-sa Filippa Galifi ha allora disposto, conuna circolare scritta, di garantire i turni alPronto Soccorso. Traduco: ogni reparto(facciamo l'esempio di Otorinolaringoia-tria) deve predisporre un medico che vadaa fare il Pronto Soccorso. Vero è che unmedico è pur sempre un medico, ma unapediatra ha posto alla dottoressa Galifi(anch'essa casualmente pediatra-ndr.) unadomanda: "cara collega, se lei come me datrent'anni si occupasse solo di bambini, sisentirebbe rassicurata se suo padre, anzia-no, arrivando al pronto soccorso per uninfarto (facendo corna!!) trovasse me?

Pare che "Fina Galifi" avesse risposto nelmodo più razionale!Un'altra questione, si è posta quando ildirettore generale ha "inviato" a Trapani(per chissà quali mansioni) il primario dimedicina di Salemi: Ma come, qui mancapraticamente tutto e gli togliamo pure ilprimario?"Anche i benpensanti non possono fare aquesto punto a meno di pensare che ci siaun progetto per chiudere il reparto" - diceMastrantoni. E' difficile dargli torto.D'altra parte, egli ha anche espresso undubbio grave sull'operato dell'amministra-zione Asl 9: e se l'operazione tendesse adavvantaggiare qualche professionista piut-tosto che un altro?E poi, siamo sicuri che per il risparmiosanitario regionale, non sarebbe più oppor-tuno "controllare" le convenzioni con entiprivati, i quali per un mal di testa ti fannola risonanza magnetica senza tanti scrupo-li e non il potenziamento di strutture pubbliche?Un'altra "masturbazione mentale" fa bale-nare ai salemitani una serie di inquietanti quesiti:perché potenziare in modo così indiscrimi-nato una città già ricca (turismo, esercizicommerciali, servizi di comunicazione)come Castelvetrano-Selinunte a discapitodi Salemi, che si trova al centro geografi-co della provincia, è servita bene ed hastrutture ospedaliere immobili non di trop-po inferiori alla città dell'Efebo?La scelta dell'ospedale di riferimento, traAlcamo e Castelvetrano, considerata l'u-tenza geotopografica, all'occhio "ignoran-te" e "popolano" apparirebbe Salemi, chesi trova in mezzo, piuttosto cheCastelvetrano: c'entra forse il governopolitico delle due città?

PERIODICO DI OPINIONI, POLITICA, ATTUALITA’ E CULTURA

COPIA GRATUITA Anno 2 N° 8SETTEMBRE 2006

Supplemento a «Marsala C’è» anno IV n.160 - Direttore Responsabile: Elvira Fusto

Redazione: Via Calogero Isgrò,6 91025 Marsala TPTel\fax 0923.719796Pubblicità: [email protected] da Navarra Editore - Iscritto al registro dei giornali presso il Tribunale di Marsala Nr 136-3/2003Stampato in proprio Tiratura 4000 copie email: [email protected]

AAll ll ’’ iinntteerrnnoo::

Il mulo devotoPag. 9

L’’eroe dimenticatoPag. 8

Piazza vince al tiro al piattelloPag. 7

Festa dei salemitani nel mondoPag. 4

MOSAICO e ATO Belice Ambiente Pag. 5

Tutti a scuolaPag. 10L’’arte dell’’incuriaPag. 6

Ospedale: coalizzati si vince

LL e piccole (o grandi) vicende dellanostra storia comunale dei secolipassati ci ritornano alla mente

discutendo e riflettendo sulle attualivicende dell’ospedale di Salemi.Allora era un frequente tentativo daparte di signorotti, più o meno titolati,di mettere le mani sulla città facendoleperdere quella demanialità che le davadignità politica e indubbi vantaggi diordine pratico: ad ogni assalto però,scrive Paolo Cammarata nelle paginede “Il castello e le campane”, le famiglienobili e facoltose non si facevano laguerra tra di loro con il rischio di inde-bolirsi e diventare così facile preda delpiù forte, ma si coalizzavano, riuscendoquasi sempre a conservare i loro beni edi loro piccoli o grandi privilegi.Parallelamente la storia del nostro ospe-dale è costellata da tentativi, negli ultimianni più frequenti e spesso proditori, daparte delle autorità di turno a volerlo“chiudere” o quantomeno “dimezzare”,mascherando l’operazione dietro il dise-gno di una improbabile riconversione,che, quanto più è presentata con terminida linguaggio tecnico avanzato tanto piùci dà la sensazione di una fregatura.E allora oggi, sull’esempio dei concitta-dini di allora, condizione indispensabi-le per difendere la piena funzionalità delnostro ospedale è la capacità , da partedi tutti, forze politiche, sindacali e cultu-rali, di sapere operare in totale sinergia,mettendo da parte insopportabili maniedi protagonismo o deprecabili tentatividi far prevalere interessi di natura per-sonalistica.Dico subito che non è cosa facile: in unpaese nel quale nell’ultima tornata elet-torale si sono presentati ben sette candi-dati sindaci, l’abitudine al lavoro disquadra e l’habitus mentale che privile-gi le esigenze collettive, non sono carat-teristiche che si trovano facilmente.Eppure la strada dell’unità d’azione èuna strada obbligata, che va perseguitacon tenacia e senza tentennamenti.Dobbiamo attrezzare una difesa forte,ma intelligente; dobbiamo salvaguarda-re tutti i servizi essenziali perché unastruttura possa chiamarsi ospedale, maal contempo dobbiamo richiedere lapiena funzionalità dei reparti, che abbia-no le risorse umane e materiali necessa-ri per offrire servizi adeguati ai cittadini.Non chiediamo privilegi rispetto ainosocomi dei paesi vicini, ma il ricono-scimento di un ruolo di primo piano cheper molti decenni l’ospedale di Salemiha svolto per la salute dei cittadini ditanta parte della provincia e che è anco-ra in condizione di svolgere.Siamo aperti ai nuovi servizi che potreb-bero essere proposti, ma solo dopo inecessari provvedimenti amministrativiche li istituiscono e le acclarate coper-ture finanziarie.Non accettiamo, infine, il discorso sullaproduttività della struttura, in quantol’analisi va fatta a parità di risorseumane e di attrezzature: altrimenti qual-cuno ci dovrà spiegare perché da undecennio a questa parte abbiamo subitoun tangibile depauperamento delle pro-fessionalità che ha causato un immedia-to, anche se prevedibile, allontanamentodell’utenza verso altre strutture.

Nino Scalisi

Code negli uffici postaliPag. 5

Nino Tilotta

Pronto Soccorso!

Ospedale: si chiude?

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Cronache dal Belice 22

CC os’è che agita i peta-li della Margheritalocale? Quali fibril-

lazioni fanno traballare ilsuo gambo? Da circa unanno il partito in cui sonoconfluiti ex democristiani,ex popolari, ex retini, exRinnovamento italiano ed exrepubblicani, nonostante siaparte integrante della coali-zione di governo che ammi-nistra la città, conduce unalogorante campagna di dele-gittimazione nei confrontidel sindaco in carica.Sovvertendo, per certi versi,le funzioni di ruolo tra mag-gioranza ed opposizione.Perché se è vero che que-st’ultima - a parte la verbosa«eccitazione» del primoanno di legislatura - s’è oggiridotta a spettatrice stanca einconcludente del dibattitopolitico e dell’attività ammi-nistrativa, è altrettanto veroche è stata la «maggioranza»- o almeno quello che di essasi percepisce all’esterno - acostituire una spina nel fian-co del sindaco in carica. E diquesta «maggioranza»,soprattutto la Margherita,partito che vanta un vicesin-daco e un assessore. Il lavoro di «sfiancamento»dei rutelliani condotto aidanni del sindaco sembrafunzionale ad un disegnoben preciso, e cioè quello diaccreditare all’esterno l’im-magine di una coalizione«debole» perché «debole»sarebbe il sindaco, e allosteso tempo indicare all’opi-nione pubblica una possibile«soluzione». Tutta internaalla Margherita, ovviamente,che in questo pirandellianocontesto si propone allo stes-so tempo come forza digoverno e opposizione.

Da mesi circola anche ilnome, con la complicità del

settimanale «Quarto Potere»che, scrivendo delle futureelezioni amministrativecome se fossero riservate aisoli iscritti della Margherita- «pompa», con grossolanaenfasi, la »discesa» in

campo del candidato «salvi-fico». Il nome, dunque, circola. Manon è - va da sé - il frutto diuno spontaneo dibattito poli-tico, men che meno la sinte-si del chiacchiericcio dipiazza e quindi dell’opinio-ne pubblica, piuttosto il«fine» di una strategia politi-ca, assai meno «furba» dicome la si vuol far credere.Ecco perché da mesi circola,con insistenza da spot pub-blicitario, il nome, il solitonome, per certi versi ancheun «vecchio» (per l’espe-riennza, s’intende) nome,quello di Alberto Scuderi,già sindaco-vicesindacosotto la sindacatura «ombra»di Fortunato Bivona. Adesso ci si chiede: fino aquando – o fino a che punto- il sindaco sosterrà questasituazione politicamentestramba ? E cioè, fino aquando sopporterà lo «sfian-camento» di un partito che,pur stando in giunta, è, neifatti, nei comportamenti enei giudizi, all’opposizione?

Bando per l'assegnazione dei lotti nell'area Pip di C/da GessiLa giunta comunale ha approvato il bando per la concessione del diritto di superficie dei lotti urba-nizzati allocati nell'area Pip di Contrada Gessi. La concessione del diritto di superficie avrà la dura-ta di 50 anni. Il Comune, su richiesta dell'assegnatario, potrà cedere in proprietà le aree. Possonopartecipare al bando le imprese artigiane che svolgono la propria attività anche fuori dal territoriocomunale, ma avranno la priorità quelle che svolgono la propria attività all’interno di esso. Ledomande dovranno essere spedite al Settore Attività Produttive del Comune di Salemi, anche trami-te posta. Per conoscere i dettagli ed i requisiti richiesti per la partecipazione al bando, è possibiletelefonare all'Ufficio Sviluppo Economico al numero 0924 - 983664 oppure inviare una e-mailall'indirizzo [email protected]

Buoni libro: la giunta autorizza i pagamentiLa giunta comunale ha approvato i criteri e il corrispettivo economico per l'assegnazione dei buonilibro agli aventi diritto per l'anno scolastico 2006. Il comune ha impegnato complessivamente lasomma di 35.916, 27 euro, così divisi: 27.970,49 per la scuola media e il primo anno della superio-re; 7.945,78 per le restanti classi della scuola secondaria superiore. Contestualmente è stata delibe-rata l'emissione dei mandati di pagamento

Lsu: completata la graduatoria. Adesso la firma dei contrattiLa giunta comunale ha approvato le graduatorie per l'assunzione di n° 38 unità di personale concontratto di diritto privato, a tempo indeterminato e parziale, riservati ai lavoratori impegnati inattività socialmente utili. I contratti riguardano le seguenti qualifiche: 5 pulizieri (categoria A), 5cantonieri (A), 12 operatori ecologici (A), 4 collaboratori amministrativi (B), 4 Vigili urbani (C), 3geometri (C), 4 ragionieri (C), 1 architetto (D). Nelle prossime settimane saranno stipulati i contrat-ti

Contributo per un catalogo fotograficoL'amministrazione comunale concesso un contributo di 1400 euro per la compartecipazione allespese di stampa del volume dal titolo "Ritratti di Sicilia. Salemi, fascino e surrealismo". L'autore èGiusepe Scavone. "Il volume - spiega l'amministrazione - è di notevole interesse. Le immagini diSalemi valorizzano il nostro territorio dal punto di vista paesaggistico, urbanistico e storico"

Via San F.sco d'Assisi: manutenzione Pubblica illuminazioneL'esecutivo comunale ha impartito un'apposita direttiva al Capo Settore del Servizio Manutenzioniper l'esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria dell'impianto di Pubblica Illuminazione divia San Francesco d'Assisi, nei limiti dell'importo di 8 mila euro, con affidamento diretto ad unaimpresa avente i requisiti di legge. La giunta ha al contempo nominato il geometra Carlo Pinco pro-gettista e direttore dei lavori

Finanziata pubblicazione sugli scavi archeologiciLa giunta comunale ha impegnato la somma di 2.811,40 euro per la stampa di una pubblicazionerelativa alla mostra sui 10 anni di scavi archeologici a Salemi, realizzata nel settembre del 2005 neilocali dell'ex Collegio ei Padri Gesuiti. La pubblicazione, che sarà curata nei contenuti del diretto-re della Biblioteca Salvatore Denaro, farà il punto sulle ricerche e sugli scavi condotti dagli archeo-logi della Stanford University, Northen Illinois University e le Università di Goteborg ed Oslo.

Un nuovo campo di calcio in contrada UlmiUn nuovo campo di calcio è stato realizzato in contrada Ulmi, all'interno del parco urbano comuna-le. Da anni i bambini della contrada utilizzavano l'area per giocarci a calcio, sebbene non dotatadelle necessarie attrezzature. Alcuni mesi fa, nel corso di un sopralluogo, il sindaco BiagioMastrantoni ha disposto la collocazione delle porte e la sistemazione e il livellamento del fondo. Ilavori sono stati nel frattempo ultimati e il campo è presto diventato il punto di riferimento di deci-ne di ragazzi. All'interno del parco, a pochi metri dal campo, sono stati collocati scivoli e altaleneper i più piccoli.

Vecchia centrale dell'Enel: il sindaco ne chiede lo smantellamentoIl sindaco Biagio Mastrantoni stamane ha inviato una lettera alla Direzione regionale dell'Enel perchiedere che la società provveda in tempi brevi allo smantellamento della vecchia centrale allocatain contrada Cappuccini, nella zona di nuova espansione urbana. "La struttura, ormai fatiscente -dice il sindaco - è diventata ricettacolo di cani randagi. Le condizioni igienico-sanitarie sono pre-carie. Considerata la posizione dell'edificio, è auspicabile che l'Enel affidi al comune l'area perrestituirla, magari come giardino, alla fruizione pubblica, migliorando così il decoro urbano dell'in-tera zona"

LL ’ultimo, sotterra-neo scontro tra ilsindaco Biagio

Mastrantoni e la Marghe-rita pare si sia consumatonelle ore che hanno prece-duto l’elezione del nuovoConsiglio di Amministra-zione della «BeliceAmbiente Spa», la societàche gestisce la raccolta deirifiuti nei comuni delcomprensorio. Nel corsodell’animata assembleadei soci svoltasi a Mazaraquesta estate, da Alcamosarebbe giunta all’orec-chio di Mastrantoni unanon tanto timida richiesta,e cioè quella di sponsoriz-zare, tra i revisori contabi-li della società, un militan-te della Margherita. Il sin-daco ha inizialmentepreso tempo, liquidando larichiesta con un enigmati-co «vedremo». Poi però,appreso il nome del «soli-to privilegiato», ha subitotagliato corto: «Non se neparla nemmeno…». AdAlcamo ci sono rimastimale, almeno quanto ilmilitante salemitano. Ildiniego è stato dunquel’ennesimo mattone issatosul muro di incomunicabi-lità che si va costruendogiorno dopo giorno tra ilsindaco e la Margherita.

Come la Margherita «sfianca»il sindaco. e «pompa» Scuderi….

Notizie dal Comune di Salemi

Aristarco Scannabue

Nei momenti difficili, lapreghiera aiuta

L’ultimo scontrosui revisori dei-

conti nella società«Belice Ambiente»

A. S.

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Lavori di completamento strada "Chirchiaro"Con decreto del 17 maggio u.s. dell'Assessorato Lavori Pubblici, pubblicato sulla GazzettaUfficiale della Regione Siciliana n. 28 del 09/06/06 , è stato ammesso al finanziamento nell'am-bito degli interventi comunali P.O.R. Sicilia 2000/2006 il progetto presentato dal Comune diVita per i lavori di completamento, adeguamento e ammodernamento della strada " Chirchiaro".Grazie a detto finanziamento ammontante a Euro 1.235.000,00 il Comune potrà realizzare dettilavori così da migliorare notevolmente la viabilità a servizio delle aziende agricole ricadentinelle zone interessate a questo intervento.

Primo trofeo Monster TrukIl 13 agosto u.s. presso il Parco "Vincenzo Renda" di Vita è stata organizzata la manifestazio-ne " I° trofeo Monster Truk" ( automodelli a scoppio radiocomandati ). La manifestazione, laprima del genere organizzata a Vita, ha riscosso una ampia curiosità e un notevole apprezza-mento dal publico sia adulto che di bambini.Gli organizzatori della manifestazione Giuseppe e Nicolò Basile, Giuseppe Mazzara, FilippoCascio, Salvatore Nizza e Pietro Lombardo, quale segno di ringraziamento per la disponibilitàricevuta dal Sindaco, dr.Antonino Accardo, ai fini della realizzazione di detta manifestazione,hanno deciso di effettuare una donazione in denaro ad una associazione che aiuti i bambini biso-gnosi.

Inaugurato a Vita il Centro di incontroLunedì 28 agosto u.s. è stato inagurato a Vita il Centro di incontro per le Generazioni vitesi.L'inaugurazione è avvenuta alla presenza del sindaco Accardo, del vice sindaco Salvo e dell'as-sessore alle politiche sociali Antonina Simone. Numerosa la partecipazione della cittadinanza,sia degli adulti che dei più giovani che con il Centro sono chiamati ad interagire. Il Centro sipropone di organizzare attività educative, ricreative, culturali e sociali, creare momenti diincontro nonché erogare prestazioni e servizi rispondenti alle esigenze dei cittadini, in partico-lare di anziani, minori e disabili.L'iscrizione è gratuita e la partecipazione alle attività del centro è consentita a tutti i residenti odomiciliati nel comune di Vita che abbiano compiuto 55 anni se donne e 60 se uomini, nonchéai soggetti portatori di handicap, indipendentemente dall'età.Il Centro resterà operativo ogni martedì e giovedì dalle ore 16,30 alle ore 20,30 e nella giorna-ta di sabato dalle 20,30 alle ore 24,00.

Impianti fotovoltaici per le scuole di Vita Sono in corso di realizzazione tre impianti fotovoltaici "grid-connected" presso gli edifici dellascuola materna, elementare e media di Vita, appaltati rispettivamente alle ditte Ruggeri diPetrosino, Pisacane di Ragusa e CO.GE.CA. costruzioni di Palermo. Gli impianti consentiran-no di ridurre in modo significativo le spese di energia elettrica carico dell'Amministrazionecomunale.Le somme risparmiate potranno essere impegnate nella realizzazione e potenziamento di altriservizi.

Finanziato restauro conservativo palazzo Daidone-LeoneIl dirigente Generale del dipartimento regionale BB.CC.AA: ha approvato la riprogrammazio-ne degli interventi a titolarità regionale riguardante la misura2.01 " Recupero e fruizione del patrimonio culturale ed ambien-tale" del P.O.R. Sicilia 2000/2006.Tra i progetti ammessi al finanziamento è stato inserito il restau-ro conservativo e il consolidamento del palazzo Daidone Leoneper un ammontare di Euro 1.265.000,00.I lavori consentiranno il recupero, da tanti anni atteso, di unmonumento di particolare interesse storico che sarà adibito acentro museale polifunzionale con alcune sale adibite a ritrovo econferenze, altre dedicate a mostre espositive, sale telematicheed altre ancora destinate ad uffici e direzione.La realizzazione dell'opera costituirà certamente un notevolepasso in avanti per il pieno recupero dell'intero centro storicovitese.Piena soddisfazione è stata espressa dal sindaco AntoninoAccardi.

Notizie dalComune di Vita

Palazzo Daidone - Leone

NN ei giorni 26 e 27Agosto 2006 si è svoltaa Vallelunga Pratameno

(Ct) la VI edizione del Festivalcanoro "Città di Valle-lunga"organizzato, come ognianno, dalla Pro Loco, che haospitato il Comitato provincialeUNPLI (Unione Nazionale ProLoco d'Italia) Trapani, in occa-sione anche di una riunioneregionale UNPLI, rappresenta-to da Angelo Capodiferro,Presidente provinciale UNPLITrapani e Maria Scavuzzo pre-sidente della Pro Loco di Vita.A condurre l'edizione di que-st'anno è stata l'ex miss ItaliaTania Zamparo, affiancata dal-l'inarrestabile Presidente dellaPro Loco di Vallelunga, LoretoOgnibene, con una cornice dinoti artisti locali e le esibizionidi Viviana dalla trasmissione"Amici". L'evento è stato divi-so in due serate: nella prima

tutti i cantanti con età inferioreai 18 anni e nella seconda tuttigli altri. A dirigere la giurianella prima serata Salvatore LaPlaca, talent scout; nella secon-da serata invece ha presiedutola giuria il noto compositoreGiuseppe Inastasi, direttore delC.E.T. di Mogol. All'edizionedi quest'anno hanno partecipatoanche quattro ragazzi della pro-vincia di Trapani: MariaGabriella Daidone, di Ciriè(To), ma originaria di Vita, che

ha cantato "Cambiato" di AlexBaroni; Roberta Lo Porto, diSalemi, che ha cantato "Un'orasola ti vorrei"di Giorgia, che èarrivata seconda nella primaserata; Giuseppe Mirlocca diVita, che ha cantato "Un nuovoamico" di R.Cocciante, CristinaGenco, di Vita, che ha cantato"Woman in love" di BarbaraStreisand, che si è classificataterza nella seconda serata.

DD al 13 al 16 luglio 2006a Treia (MC) si è tenu-to un corso di for-

mazione per i Presidenti deiComitati Provinciali delle ProLoco aderenti all’UnioneNazionale delle Pro Locod’Italia. Per il ComitatoProvinciale Unpli Trapani, insostituzione del presidenteAngelo Capodiferro impegnatoin altra sede, ha partecipatoMaria Scavuzzo presidentedella Pro Loco di Vita. Scopo del corso è stato quellodella conoscenza delle tem-atiche da porre in essere per unfuturo di qualità delle Pro Locoattraverso le nuove frontiere delvolontariato turistico.Erano presenti, oltre al presi-dente nazionale Unpli ClaudioNardocci, Mario Perrottiresponsabile nazionale delservizio civile Unpli e membrodella Consulta Nazionale delServizio Civile presso ilMinistero del Lavoro e dellaSolidarietà Sociale, i compo-nenti tutti del ConsiglioNazionale Unpli, dirigentidell’Ufficio di Presidenza delConsiglio dei Ministri; sindaci

di vari comuni partecipanti allarealizzazione del corso el’Assessorato al Turismo dellaProvincia di Macerata.Il presidente nazionale ClaudioNardocci ha elogiato il lavorosvolto dai vari responsabiliprovinciali, invitandoli adevitare inutili e controprodu-centi campanilismi, in quanto“l’unione fa la forza” ed i“sogni possono diventarerealtà” in un progetto comunedella valorizzazione della cul-tura storica delle proprietradizioni per riportare le pro-prie radici nel presente e ren-derle vive ed attuali.I sindaci della regione Marche

hanno definito i volontari dellePro Loco dei “sognatori” cheoperano in un mondo merav-iglioso d’impegno e di solidari-età sociale indispensabili per ilterritorio.Un elogio è doveroso rivolger-lo alle Pro Loco Unpli Marchesia per l’impegno organizzati-vo sia per la squisita accoglien-za riservata agli ospiti chehanno vissuto quattro giorninon solo di studio ma ancheconoscendo il territorio, letradizione e l’eno-gastronomialocale.

Angelo Capodiferro(Presidente Provinciale Umpli)

Festival canoro “Città di Vallelunga”Adriana Maniaci

Da sinistra: Angelo Capodiferro, Filippa Pellegrino (Mari eMonti), Giuseppe Inastasi, Cristina Genco, Salvatore LaPlaca,Giuseppe Mirlocca, Maria Scavuzzo, Nino La Spina(Presidente regionale UNPLI Sicilia)

Dirigenti delle Pro Loco a scuola

Alcuni rappresentanti delle Pro Loco della regione Sicilia

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Cronache dal Belice 44

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SS i è svolto in maniera brillan-te l'11° edizione del FestivalInternazionale del Folklore

"Città di Vita" organizzato comesempre dall'Associazione culturale"Sicilia Bedda" con il patrociniodel Comune. Questa edizione haportato a Vita le tradizioni deigruppi provenienti dal Portogallodalla Korea e dalla Russia..Per una settimana il paese si èvestito di un'atmosfera multirazzia-le e multiculturale coinvolgendo ivitesi in importantissimi scambiculturali.Il messaggio di pace che ogni anno

si rinnova attraverso il Festival vasempre crescendo, ignorando qual-siasi veto ideologico o culturaleche possa comprimere la voglia discoperta e di conoscenza. Grandissima è stata la partecipa-zione del pubblico durante le quat-tro serate del Festival, nelle qualioltre a presentare le loro tradizioninelle esibizioni, i gruppi hannopreparato dei piatti tipici per fardegustare ai presenti anche i saporidelle loro terre.Sicuramente uno dei momenti piùemozionanti è stato il saluto finalesul palco ai gruppi ospiti, il suono

dei loro inni nazionali, il cantaretutti insieme Vitti na crozza ed igiochi d'artificio a finale di unafesta che si rinnova ogni anno.Le associazioni vitesi hanno dato illoro saluto ai gruppi nell'ormai tra-dizionale festa conclusiva della"Salsicciata" organizzata dalleassociazioni "ASCR", Pro locovitese, Carro del Vino, ComitatoSan Francesco di Paola, Cavallari. L'appuntamento si rinnova per ilprossimo anno nella prima settima-na di Agosto per la 12° edizione delFestival Internazionale delFolklore "Città di Vita".

II l Gruppo Folkloristico "SiciliaBedda" dopo aver organizatol’11° edizione del Festival

Internazionale del Folklore "Cittàdi Vita" è stato impegnato inPortogallo dove ha rappresentatoegregiamente l'Italia al 20° FestivalInternazionale del Folklore diResende, un comune a 80 km daPorto. Il Gruppo ha presentato inPortogallo le tradizioni sicilianeattraverso i balli e i canti.

GG li antichi archi delchiostro diSant’Agostino sono

stati muti ma impareggiabilitestimoni della “Giornatadell’Emigrante”. La manifesta-zione si è svolta nella seratadel 12 Agosto 2006 e ha rac-colto la partecipazione di unfolto numero di emigrati sale-mitani rientrati in Città per unperiodo di ferie.Il Sindaco Gino Mastrantoninel suo breve intervento intro-duttivo ha affermato di avereparticolarmente a cuore lamanifestazione e di volerlaripetere negli anni futuri. Haespresso la volontà di istituireil premio al “Salemitano nelmondo” che sarà attribuito adun concittadino emigrato cheabbia conseguito successieconomici e/o sociali.

La scaletta della manifestazio-ne è stata gestita in modoesperto dalla SignoraFrancesca Incandela e ha pre-visto alcuni intermezzi canoricon la bella voce di Flavia LaRosa e musicali con il duoScalisi/Crispi - mandolino echitarra classica - come alsolito impareggiabili.Uccio Tommarello ha letto unasua poesia in vernacolo e hadichiarato di volerne fare donoa Salemi (rinunziando a qual-siasi diritto d’autore) auspican-done la diffusione presso inostri concitadini emigrati.Particolarmente graditi sonostati i cibi genuini tipici dellanostra tradizione: “pane cunza-tu”, “pumadoru sicchi”, “cas-sateddi” offerti a tutti i presen-ti.Ringraziamenti doverosi edovuti a tutti coloro che hannoreso possibile la manifestazio-ne sono stati fatti da Francesca

Incandela all’AmministrazioneComunale, al Sig. Sindaco,all’Assessore Gaspare Ferran-ti, a Enzo Di Stefano, alComando della PoliziaMunicipale, al Sig. La Rosa.Fin quì, con molte lacune einesattezze, la cronistoria dellariuscitissima manifestazione.Ma non ho detto nulla degliattori principali: i nostri emi-grati.C’è stato il piacere d’incontrar-si, la gioia di comunicare oapprendere novità e di affidareall’Onnipotente la speranza dirivedersi il prossimo anno.Ognuno di loro ha una storiache meriterebbe di essereconosciuta per capire meglio imotivi di un attaccamento pro-fondo al paese d’origine.Posso riferire quello che la cor-tesia del Sig. GiuseppeLevante mi ha detto duranteuna piacevolissima conversa-zione poco prima dell’inizio

della serata: emigrato 45 annifa in Svizzera; sposato, padredi due figli entrambi laureati einseriti ottimamente nella vitasociale di quella Nazione;nonno di una nipotina. Direte,niente di eccezionale! Eppuredue cose mi hanno colpito delracconto che mi ha fatto assie-me a sua moglie (parla benissi-mo l’italiano con un accentoche lo rende particolarmentegradevole): Il ricordo strug-gente della finestra di casa suada dove di notte era possibilevedere le luci delle barche nelmare di Mazara del Vallo e ilfatto che anche per la nipotina(oltre che per i due figli) abbiachiesto e ottenuto la doppianazionalità!Dietro quell’atto burocraticoc’è l’orgoglio di un salemita-no DOC che le vicende dellavita hanno portato all’esteroma che qui ha le sue radici.

“L“L a festa - dice il sinda-co BiagioMastrantoni - è l'oc-

casione per mantenere vivi i rap-porti con quei cittadini che, perragioni di lavoro o familiari, vivo-no in altre regioni d'Italia oall'Estero. Non è solo un momentodi intrattenimento. Si ritrovano vec-chi amici, si rievocano gli anni pas-sati nella città natale, si ricordanostorie e aneddoti personali".

"La città è orgogliosa nel sapere -continua Mastrantoni - che i suoiemigrati costituiscono oggi, neipaesi dove risiedono per lavoro ostudio, una importante risorsa nellearti e nelle professioni, ed in parti-colare nei settori della Medicina edella Scienza, ma anche nel giorna-lismo, nell'imprenditoria e nel turi-smo. Professionisti affermati, maanche tanti semplici lavoratori chehanno mantenuto sempre vivo l'or-

goglio delle proprie origini e cheper questo ritornano ogni estate aSalemi. Un legame fatto di unaforte identità culturale, che si tra-manda di generazione in genera-zione. Questa iniziativa vuole quin-di essere un rinnovato vincolo affet-tivo perché una comunità è viva sesi riconosce in un comune sentimen-to di appartenenza".

“Professionisti affermati, maanche tanti semplici lavoratoriche hanno mantenuto vivol'orgoglio delle proprie origini”.“Un legame fatto di una forteidentità culturale, che si tra-manda di generazione in gene-razione”.

La festa dei salemitani nel mondoAnnuale incontro con gli emigrati presenti durante l’estate a Salemi

il Gruppo folcloristico Sicilia Bedda al festival del folcrore di Resende in Portogallo

Un momento della degustazione di cibi tipici della nostra tradizioneVita: l’associazione culturale “Sicilia Bedda” con il patrocinio del comune ospita gruppi folcloristici portoghesi, russi e coreani. Poi rappresenta l’Italia in Portogallo

L’11° Festival Internazionale del Folklore "Città di Vita"

Isidoro Spanò

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II n relazione alle notiziepubblicate dai quotidianilocali nei giorni scorsi in

merito alla Tariffa di IgieneAmbientale della BeliceAmbiente SpA, AntonellaRomeo, Calogero e GiuseppeDe Simone, rappresentanti perGibellina del ComitatoMOSAICO, MovimentoSpontaneo per l’AutotutelaIntercomunale, ritengono dove-roso precisare quanto segue.Ai sensi di legge, nel momentoin cui arriveranno agli utenti lebollette regolarmente notifica-te, gli importi in esse espressinon conterranno oneri e speseaggiuntive, ad eccezione del-l’importo irrisorio relativo allespese di notifica. Si ricorda,altresì, che non saranno dovutiinteressi di mora, i quali, inve-ce, decorreranno alla scadenzadei termini per il pagamento e,cioè, dopo 60 giorni dall’avve-nuta notifica.Questo in risposta a quantogrossolanamente riportato daigiornali in merito alle dichiara-zioni di Francesco Truglio,neo-presidente della BeliceAmbiente SpA. Quanto alle eventuali ganascefiscali si precisa che l’iscrizio-

ne di ipoteca avverrà, eventual-mente, in mancanza di paga-mento delle bollette notificate oin mancanza di opposizionealle bollette, nel termine di 60giorni. L’opposizione dei con-tribuenti innanzi al giudicecompetente, invece, otterrà, neitermini di legge, la sospensionedell’esecuzione forzata. Quantoriportato dai giornali nei giorniscorsi è un malcelato tentativodi “terrorismo mediatico”,atteggiamento rispetto al qualela Belice Società Ambiente nonè certo nuova. Ancora una volta, poi, si assistealla richiesta di pagamentodella TIA da parte del CdAdella Società d'Ambito, Societàdichiaratamente in dissestofinanziario che, in quest'ultimoanno, ha perso e non ha saputorecuperare credibilità nei con-fronti dei contribuenti. La pub-blicazione di un piano indu-striale valido, la ripartizione deicosti equa all'interno dell'ambi-to, l'effettiva corresponsionedelle premialità previste dallalegge per chi effettua la raccol-ta differenziata: sono questi gliingredienti per un pronto risa-namento delle casse societarie eper una veloce risoluzione delle

controversie in essere.Al momento, infatti, l'impegnodel presidente Truglio sullariduzione della TIA del 38%,ma solo nell'arco di tre anni,non risponde alle esigenze eco-nomiche delle singole famiglie.Si tratta, ancora una volta, di unimpegno. Occorrono, invece,fatti. Occorre un piano finan-ziario che sappia discernere trale necessità degli 11 Comunidell'ATO TP 2. Non va beneuna tariffa uguale per tutti, ma ènecessaria una tariffa differen-ziata, così come disposto dalleleggi vigenti in materia. In relazione all'invito a pagaredel sindaco di GibellinaBonanno, si ritiene che lo stes-so siano in contrapposizionecon gli impegni elettorali con-tratti con i cittadini. Quanto alsindaco di CastelvetranoPompeo ed alla sua posizioneoggi contraria al pagamentodella tariffa, ci si chiede se lostesso sindaco non abbia più acuore le condizioni economichedegli operai della BeliceAmbiente, che altre volteaveva, invece, presentato comepriorità, non curandosi dell'im-porto esoso della Tariffa diIgiene Ambientale.

SSeett tteemmbbrree 22000066Cronache dal Belice55

Le novità sull’ATO Belice Ambiente Giuseppe De Simone

SS i è costituito venerdìscorso, presso i localidella sede provinciale

della Confartigianato di Enna,il “Coordinamento regionaledei Comitati spontanei degliutenti contro il caro rifiuti”. Idelegati del Comitato a difesadegli utenti dell’ATO EN 1hanno incontrato i delegati delComitato MoSAICo - (ATO TP2), i rappresentanti dei comitaticontro il caro rifiuti dell’ATOME 3 ed il nascente Comitato adifesa dei contribuenti che agi-sce nell’ATO CT 3. Si è trattatodella prima riunione formale trai comitati che operano inSicilia, i quali, tuttavia, aveva-no già avuto modo di collabora-re in passato.All’ordine del giorno, oltre allaformale deliberazione di costi-tuzione del Coordinamentoregionale, anche l’approfonditaanalisi delle tematiche di attua-lità in materia di rifiuti nellanostra regione. In particolare, icomitati hanno confrontato leloro diverse esperienze così

come i diversi mezzi d’azioneposti in essere localmente alfine di combatte la mala gestio-ne che si è instaurata in Siciliaa partire dalla costituzionedegli Ambiti TerritorialiOttimali.Diverse le iniziative che, nelcorso dell’incontro, il Coordi-namento regionale dei comitatispontanei degli utenti contro ilcaro rifiuti ha vagliato e che ha,in definitiva, deciso di portareavanti. Prima fra tutte, la stesu-ra di un documento d’analisidello stato dei fatti in relazionealla gestione dei rifiuti nellaregione e dell’operato delleSocietà d’ambito. Quindi, asostegno delle volontà recente-mente espresse da diverse partidi rivedere il sistema degli ATOin Sicilia, il Coordinamentoregionale ha deciso di chiedereun incontro all’Assessoreregionale agli Enti Locali PaoloColianni, il quale si è dettopronto ad abolire gli ATO. Al fine di coinvolgere le ammi-nistrazioni locali e gli utenti

della nostra Regione ad unariflessione profonda sul caro-bollette rifiuti, a breve partiràanche un raccolta di firme asostegno di una petizione popo-lare che chiederà l’abolizionedegli ATO in Sicilia ed il ripri-stino temporaneo del preceden-te sistema di gestione del servi-zio rifiuti. Al contempo, il coor-dinamento regionale sottolineala necessità di un imminenteritorno al sistema T.A.R.S.U, inlinea con le disposizioni dilegge.Il “Coordinamento regionalecontro il caro rifiuti” incontreràmercoledì 13 settembre il lea-der dell’Unione in Sicilia RitaBorsellino. All’on. Borsellinoverrà richiesto di rappresentareal Ministro dell’AmbientePecoraro Scanio ed al Governola difficoltà dei cittadini a paga-re tributi oggettivamente onero-si così come le diverse viola-zioni di legge riscontrate aseguito dell’applicazione inSicilia della legislazione suirifiuti.

Costituito coordinamento regionale utenti ATO

Direttive del comitato Mosaico

Il vice coordinatore provinciale del Partito Repubblicano Giuseppe Rizzo ha annunciato che a partire dal 20 set-tembre sarà attiva una segreteria politica nei locali di via Marsala (Palazzo Filaccia), aperta il martedì e il vener-dì mattina. Il partito ha già avviato la campagna di tesseramento per il 2007. «Dopo il tesseramento – spiegaRizzo – avvieremo un percorso di confronto con le altre forze politiche della città finalizzato alla definizione diun quadro politico e programmatico per le elezioni amministrative del 2008 a Salemi».

Partito Repubblicano: apre la segreteria. Al via anche la campagna di tesseramento

Egregio Signor BaudanzaAbbiamo preso atto della sua segnalazione relativamente ai disservizi verificatesi presso

l’Ufficio Postale di Salemi 1 per “lunghe e interminabili code davanti agli sportelli”.Scusandoci per il disagio causato alla nostra clientela, Le comunichiamo che le tematiche da Lei pro-spettate sono già alla nostra attenzione in quanto, nell’ottica dell’innalzamento degli standard di qua-lità dei servizi erogati, la ricerca di soluzioni adeguate costituisce uno degli obiettivi primari dellamission di Poste Italiane.

Nella nostra realtà i tempi di erogazione dei servizi, soprattutto nei primi giorni di ognimese, in coincidenza del pagamento delle pensioni, comportano una maggiore attesa e proprio perattenuare l’incidenza i tale fenomeno sono state fatte intense campagne di sensibilizzazione dellaclientela al fine di preferire il servizio degli accrediti e delle domiciliazioni. Inoltre si sta provveden-do al riassetto delle risorse per potenziare l’organico del personale reso carente da alcuni pensionamen-ti.

Nel ringraziarla per il suo pubblico riconoscimento della trasformazione di Poste Italiane cipare doveroso sottolineare che non per questo è venuto meno il nostro interesse verso i clienti e gliutenti che continuano a rivolgersi a noi per semplici ma irrinunciabili servizi, fiduciosi di poterliannoverare sempre tra la nostra clientela che rappresenta essere un prezioso patrimonio per la nostraAzienda.

Nella certezza del superamento delle attuali difficoltà anche grazie al Suo intervento pressola cittadinanza le porgiamo cordiali saluti.

Ing. Antonio SferlazzoIl Direttore

Il Consigliere ComunaleGaspare Baudanza risponde:

Ringrazio l’ingegnere AntonioSferlazzo per la puntuale rispo-sta e le precisazioni fornite.Tuttavia il problema delle codeagli uffici postale permane enon è limitato, come sostiene ilDirettore, solo ai giorni in cuisi pagano le pensioni. Né, delresto, mi sembra condivisibilela soluzione da lui prospettataper la soluzione del problema,

e cioè preferire la domiciliazio-ne bancaria (o postale) dellepensioni su un conto corrente,atteso che l’apertura di unconto, così come la sua gestio-ne , ha pur sempre dei costi.Tra l’altro, in questo modo, le«Poste», piuttosto che farsicarico loro dell’erogazionedelle pensioni, scaricherebberosui pensionati i costi di questaincombenza. Optare inoltre perla domiciliazione bancariasignificherebbe soltanto elude-re il problema. I pensionati in

questo caso, piuttosto che farela fila alle Poste, la farebberoin banca. Le Poste hanno ildovere di garantire servizi effi-cienti, tanto più perché per iservizi erogati pretendono, giu-stamente, adeguate commissio-ni. La strada più semplice, ingrado di eliminare i disagi, cisembra quella dell’aumentodella dotazione organica.Perché non sempre la raziona-lizzazione dei costi deve passa-re per la riduzione del persona-le.

SALEMI: lettera del Direttore Provinciale delle Poste al Consigliere Baudanza

Code agli uffici postali: la rispostadella Direzione Provinciale

II n rifermento all’artico-lo dal titolo “Poste daFar West” publicato

sull’edizone di luglio di“Belice C’e”, il Direttoreprovinciale delle “Poste” hanviato una lettera che pub-blichiamo qui di eguito,assieme alla risposta delconsigliere comunaleGaspare Budanza che avevasegnalato il problma dellecode negli uffici postalidella città

i l segnal ibro \ 3

La Magia della Realtàdi Giuseppe Angotta e Paolo NavarraNavarra Editore

L'eterna lotta tra il Bene e ilMale prende forma sullo sfon-do della città di Marsala e sisviluppa in altri luoghi famosidella provincia di Trapani chevengono fatti rivivere graziealla nuova fiaba musicale ( conle illustrazioni di FrancescaGenna). Il libro, comprensivo di cd musicale, si avvaleanche di un testo in traduzione inglese nel retro e diun'appendice illustrativa relativa ai luoghi reali dellafiaba.. Due giovani innamorati alle prese con antagoni-ste forze malefiche sono costretti a lottare per l'afferma-zione del loro amore, grazie all'aiuto di alcuni perso-naggi "locali" storicamente noti.

in libreria - Libro + CD € 18,00 - www.navarraeditore.it

i l segnal ibro \ 1

Sguardi, immagini e scritti sulmondo contadino siciliano di Pasquale Gruppuso - Navarra Editore

Il libro si presenta come un catalogodelle opere pittoriche dell’artistaPasquale Gruppuso dal 1967 al2003, ritratto del mondo contadino siciliano. Le diverse sezionitematiche del libro riguardano opere dell’autore che descrivonoogni momento della vita contadina siciliana: la religiosità, lefestività, il lavoro nei campi, i mestieri e le fiere, lasciando spa-zio anche ad un ampio settore di ritrattistica e alle rappresenta-zione paesistiche.L’autore si avvale di diverse tecniche, dall’oliosu legno e tela al carboncino e china su carta, talvolta sperimen-tando anche una commistione di queste.

in libreria - € 18,00 - www.navarraeditore.it

i l segnal ibro \ 2

I Decreti, le riforme (ed Ercole)di Pietro Li CausiNavarra Editore

L'autore, assegnista di ricerca presso ilDipartimento di AGLAIA (Studi greci,latini e musicali. Tradizione e moderni-tà) e docente a contratto di CulturaLatina presso l'Università degli Studi diPalermo, descrive nella sua opera ladolente situazione di "precariato" in cuisi trova a lavorare/vivere la fascia deinuovi "ricercatori" universitari, a seguito della "RiformaMoratti". La situazione di precariato lavorativo in cui vive uncospicuo numero di "ricercatori" universitari trova, nel saggiouna sorta di spiegazione metaforica nella tragedia senecanadell'Hercules Furens, testo a cui l'autore sta lavorando relativa-mente all'analisi delle parentele, sancendo in tal modo l'unionetra lavoro-arte-vita.

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66Fatti & misfatti

di Rinninella & C.

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VV i ricordate lacanzone “ Miscappa la

pipì”? La presentò,molti anni fa, il comi-co Pippo Franco alFestival di San Remo.Il testo era più adattoper lo Zecchino d’0roche per il Festivaldella canzone italiana.Ma il popolo degliascoltatori lo prese insimpatia e i bambinine decretarono il suc-cesso. Si cantava di un

bambino che “non nepoteva proprio più” echiedeva al suo papà

di trovargli un angoli-no per fare pipì primache se la lasciassescorrere sotto i panta-loni.Ma la pipì non scappasoltanto ai bambini.Sembra, infatti, che ilbisogno di liberare lavescica interessi sem-pre più i giovani iquali, quando se lasentono arrivare,“appiringano” dietrouna qualsiasi portalasciando un segnosgradito del loro pas-saggio notturno. Lefrequenti minzioni

sotto la coltre stellatanon sono conseguenzadi un guasto alle con-dutture urogenitali, maalle bevute di birra,bevanda che, come sisa, ha effetti diuretici.Nel centro storico, perquesto motivo, si sonoverificate zuffe fraresidenti e avventoriun po’ alticci, finitepure sui giornali, matutto, ci dicono, rima-ne come prima.

Leggevo nei giorniscorsi che a Bolognacinque giovani ai qualistava scappando,l’hanno mollata dietroil muro della chiesa diSanto Stefano, a pochi

passi dall’abitazionedel premier RomanoProdi. La polizia chesorveglia giorno enotte la dimora delPresidente delConsiglio, si è accortadella presenza delgruppo e lo ha sorpre-so con gli “annaffia-toi” in mano. E’ scatta-ta la denuncia per atticontrari alla pubblicadecenza.A Salemi vicino aquale autorevole portadebbono andare apisciare i giovani not-tambuli per esserepuniti per le loro scon-cezze?

Mi scappa la pipìGIANCALVI

Le interviste impossibili Rubrica di satira politica

Illustrissimo sindaco, come va?«No, mi scusi, veda che io sono il vice-sindaco…»Ma non è lei che decide?«Io ?»Così dicono…«Tragedia…»Senta, quel progetto alla«Commissione ex articolo 5», a chepunto è?«Lo ha bloccato il sindaco»E io come faccio ?«E lei perché l’ha detto al sindaco ?Comunque, non si preoccupi, ci penso io.»Già che ci sono, la lampadina del palodi via Scimemi? E’ da due mesi che ladebbono cambiare…«E lei perché l’ha chiesto al sindaco ?»Perché mi ha detto che è lui checomanda e che il vicesindaco si devefare il vicesindaco«Tranquillo, ci penso io. Il sindaco ètroppo impegnato»Ma il sindaco mi ha detto che soldinon ce ne sono«Lo lasci stare il sindaco. Ha altre coseper la testa»Ecco, ha visto, allora è veramente leiquello che comanda…«Di nuovo con questa storia. Mi lascifare il sindaco...»Il sindaco ?«Ma che mi fa dire ! Il vicesindaco…»Già, perché il sindaco c’è già chi lovuole fare…no ?«Chi ?»Ma il suo compagno…«Non ho “compagni”…Anzi, le dicoche con i “compagni” c’è qualche pro-blema..Forse per via delle sue amicizie…

«Quale ? Ma che dice ? Di chi parla ?»

Il principino…Nino…Non siete amici.Amici per la pelle, al di sopra dellapolitica ?«Sì, certo, ma Nino è dell’Udeur…»E invece lei è dellaMargherita…Quindi un uomo di par-tito…«Indubbiamente. Lo scriva bene: sonoun uomo di partito e faccio quello chedice il partito. Il partito di Alcamo,certo»E se quindi il partito “di Alcamoªcandiderà Scuderi alle primarie?«Gli faremo fare le primarie aScuderi…»E se alle primarie ci sarà pure NinoScimemi, lei che farà ?

«E’ un problema del partito “diAlcamo”…Ma che c’entrano Alcamo e laMargherita con Scimemi ? «Ma chedico ! Che mi fa dire…Senta, lei miconfonde le idee.. E’ chiaro che la cam-pagna elettorale a Nino gliela farannoquelli dell’Udeur, si capisce»Quindi, da uomo di partito, lei daràuna mano di aiuto a Scuderi…«Certo, come me l’ha data lui in questianni di vicesindacatura…Tuttavia faccioi migliori auguri al mio amicoScimemi»Senta, per quel lotto nell’area artigia-nale. «Dorma tranquillo. Ci penso io»Ma il sindaco mi ha detto che per oranon si può assegnare. Le carte nonsono ancora a posto«Quale sindaco ?»Mastrantoni«Ah, già. Sì, sì, c’è qualche problema,ma ci penso io»Allora ho fatto bene a rivolgermi alvicesindaco…«Certo, quando il sindaco non può, c’èsempre il vicesindaco…»Veramente anche quando c’è il sinda-co…«Questo lo dice lei»Senta…«Dica…»Il sindaco Mastrantoni dice in giroche di Scuderi non vuole sentir nem-meno parlare..«Il sindaco ha sempre ragione»Grazie sindaco«Prego, sempre a sua disposizione perqualsiasi problema. Non c’è problema.Io sono qua. Ci penso io. Per qualsiasiproblema»

Intervista impossibile al vicesindaco di Salemi Ninni ManiaciAristarco Scannabue

CC iò che vedete nelle foto qui sopra è quel che resta di alcune mac-chine scenografiche utilizzate per gli spettacoli classici portati inscena nelle prime edizioni delle "Orestiadi di Gibellina" e per le

teatralizzazioni della Festa di San Rocco. Sotto la sindacatura diGiovanni Navarra furono "parcheggiate" anni addietro sotto il muro dicinta dello stadio comunale e da allora sono lì rimaste esposte all'incuriae al degrado del tempo. Non hanno solo un valore storico, ma anche arti-stico. E rappresentano la "memoria" delle Orestiadi. Eppure nella cittàd'arte, che dice di voler vivere di arte e turismo, proprio ciò che è il frut-to dell'estro artistico, viene lasciato degradare. C'è da sperare che il sin-daco in carica Vito Bonanno - così sensibile, a giudicare dal quel chedichiara sui giornali, al patrimonio artistico e monumentale della sua città- si lasci cogliere dalla stessa indignazione che suscita una simile scenatra i visitatori e assuma una iniziativa concreta per salvaguardare questestraordinarie opere.

Gibellina: nella città d'arte si tramanda "l’arte" dell'incuria

RR ifondaroli e aennini allosteso desco con Udc,Margherita, Ds e Forza

ItaliaChe la politica a Gibellina nonsia mai stata una questione diideologie, era risaputo. Soloche in passato, anche per unresiduo di pudore – diciamocosì – istituzionale, ci si preoc-cupava almeno della forma, sal-vaguardando in consigliocomunale, pur tra mille compli-cità e inciuci, una distinzionetra maggioranza ed opposzione. Sotto la sindacatura di VitoBonanno la piaga del trasversa-lismo è stata elevata, di fatto, adideologia di partito. Il partito«di governo», e cioè di chicomanda. Annullando così lestorica dicotomia Destra-Sinistra. A Gibellina, insomma,sono tutti maggioranza. Tantoche è possibile far conviveresotto il tetto dell’Udc (il partitodel sindaco) i bizzarri militantidi Rifondazione Comunista, iloro «avversari» di AlleanzaNazionale, gli ex democristianidella Margherita, quel cherimane dei Ds e pure qualchemilitante di Forza Italia. Inmezzo, ex manniniani oggi in

disarmo, ex corraiani della«bisogna» e qualche voltonuovo (anagraficamente, s’inten-de).Se dovessimo riprodurre tra ifornelli di una cucina quel cheavviene nel «laboratorio» dellapolitica gibellinese, potremmotranquillamente parlare di «tim-ballo», per la cui definizioneriportiamo fedelmente quel chedice l’autorevole Devoto-Oli:«Pietanza costituita da un invo-lucro di pasta sfoglia riempitodi cibi già cotti, cotta nel fornoin un apposito stampo». Come non scrivere che quei«cibi già cotti» sembrano allu-dere ad una politica vecchia,delle solite facce, dei solitirituali, in cui si fa e si dice tuttoe il contrario di tutto pur di staresempre a galla, pur di governa-re ?Segno dei tempi, certamente.

Di un degrado della vita politi-ca ridotta a questione «familia-re», di clan, di interessi perso-nali quantunque legittimi. Unadevastante contraddizione peruna città che si vuole per defini-zione «d’arte». Forse che sia«l’arte» di arrangiarsi ?

Il «timballo» della politica gibellinese

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Cronache dal Belice SSeett tteemmbbrree 2200006677

II l 15 settembre, a meno diulteriori proroghe assaipoco probabili, si chiudo-

no i termini del primo bandodella nuova legge 488/92.Infatti, nche la 488, ad oggi lostrumento principe di finan-ziamento agevolato degliinvestimenti produttivi nellearee depresse del paese, comealtre leggi nazionali (la 215/92ad es.), deve fare i conti con lariforma generale del sistemadegli incentivi nazionali, vara-ta dal precedente governo incarica, che ha ridisegnatosostanzialmente il quadro nor-mativo di riferimento, il mec-canismo di utilizzo degliincentivi, le percentuali dicontributo e soprattutto lastessa logica che sta dietro aimeccanismi tecnici di funzio-namento della legge. La488/92 comincia ad essere

operativa tra il ’95 e ’96 qualestrumento per stimolare gliinvestimenti nelle aree piùsvantaggiate del paese, ancheattraverso percentuali di fondoperduto molto consistenti. Siinizia, infatti, con contributianche superiori all’80% del-l’investimento, per poi scen-dere intorno al 60-65%, sinoad arrivare negli ultimi anni,per via di un meccanismo diribasso che premiava le azien-de che intendevano praticarlo,a contributi a fondo perdutoanche molto inferiori, a fronte,al tempo stesso, di impegniquasi insostenibili in terminidi incrementi occupazionalipreventivati. L’esiguità dellerisorse stanziate, per altro, inoccasione degli ultimi bandi,aveva reso lo strumento unvero e proprio terno a lotto perle aziende che, di conseguen-za, hanno iniziato a considera-re tale meccanismo come unostrumento sempre meno effi-cace e sempre meno adattoalle proprie reali esigenze disviluppo. Effettivamente, diuna riforma della 488 ve neera la necessità. Invero, le per-

centuali troppo elevate difondo perduto hanno spinto,negli anni, tanti imprenditoricon la i minuscola ad avventu-rarsi in investimenti impegna-tivi che hanno sì consentito larealizzazione di nuovi emoderni impianti produttivi iquali però, i molti casi, nonsono stati sufficienti per lacreazione di nuove impresesolide e dalle prospettive favo-revoli: diversi impianti hannodifatti chiuso e sono stati rile-vati da altre compagini socie-tarie, con risultati a loro voltamolto diversificati.La nuova riforma, invece,riducendo sensibilmente ilfondo perduto e trasformando-lo in prestito a tasso agevolatoa lungo termine, renderà menoappetitosa l’acquisizione di uncontributo iniziale per l’inve-stimento, perché una parte diquesto dovrà essere nel temporestituito. Al tempo stesso,però, comporterà una screma-tura delle imprese partecipantiai vari bandi. Selezionerà leimprese e farà emergere quellecon la i maiuscola, ovveroquelle che sapranno avviarsi

utilizzando anche l’incentivo afondo perduto, essendo però ingrado, nel tempo, di produrrereddito ed utili per i soci,anche dopo aver restituitoannualmente una consistenterata di mutuo relativa al capi-tale messo inizialmente adisposizione dell’impresa, peril suo investimento, da partedella nazionale Cassa Depositie Prestiti. La nuova riforma, indefinitiva, se apparentementepenalizzante in quanto riducele percentuali di incentivo afondo perduto, in realtà corri-sponde ad una logica e ad unastrategia assolutamente ragio-nevole e condivisibile: passaredal sistema dell’incentivovisto come elemento crucialenella scelta di investire, ad unsistema in cui l’incentivo rap-presenta solo un aiuto per chiintenda effettuare nuovi inve-stimenti. Questi, infatti, siritroverà costretto a considera-re decisivo per il proprio inve-stimento non l’aiuto di parten-za ma la prospettiva di merca-to e la capacità reddituale del-l’impresa in un’ottica dimedio/lungo termine.

Fare impresa

La nuova 488: dal contributo per decidere di investire all’investimento agevolato

Affermazione di un salemitano al Campionato italiano di tiro al piattello

Lorenzo Monaco

SS i è svolto nei campi diPorpetto a Udine il quar-to Campionato Italiano di

tiro al piattello dei Vigili delFuoco, specialità fossa olimpi-ca. Tra i molti partecipanti viera anche Giuseppe Piazza,Vigile del Fuoco volontario deldistaccamento di Salemi chenella gara sulla distanza di 125+ 25 piattelli ha vinto unamedaglia di bronzo individualee una medaglia d’argento con lasquadra Sicilia assieme aFinocchiaro e Carrieri.Finocchiaro dei Vigili delFuoco del comando di Catania

ha vinto anche una medagliad’oro individuale.Piazza ha già ottenuto presti-giosi piazzamenti. L’anno scor-so agli Europei di Rimini havinto tre medaglie d’argento euna medaglia d’oro e alCampionato Italiano si è piaz-zato al quarto posto per un solopiattello. “Sono soddisfatto delrisultato – dice Piazza – e rin-grazio dell’accoglienza gliamici del Comando di Udineche hanno organizzato la mani-festazione e in particolareEmanuele Lo Mascolo”.

A destra Piazza durante la premiazione

Medaglia di bronzo e d’argento per Giuseppe Piazza

Le stragi del sabato sera?Troppe volte oramai le serateall' insegna dell' alcool e drogafiniscono male. Troppi ragazziperdono la vita per nulla. Tantisi sono pronunciati in merito:psicologi, che danno colpa all'età "dei cambiamenti" o allapaura del futuro…Ma non ci siaccorge che ormai il bere tantoe il drogarsi per molti ragazzi èquasi un rito. Tuttavia è assur-do criminalizzare l'alcool di perse, additandolo come l'unicocolpevole. Tutto questo ha indotto ilGoverno ad intervenire antici-pando l'ora di chiusura dellediscoteche e proibendo la ven-dita di alcool dopo le due,

ecc…Questi, seppur aiutano la solu-zione del problema non lo risol-vono, come si nota infatti sem-

pre più ragazzi continuano acorrere stupidamente verso lamorte… Tra venerdì e domeni-ca scorsi, in 51 incidenti sulle

strade italiane, hanno perso lavita 54 persone, 41 nel fine set-timana precedente. A volte levittime sono anche solo14/15enni che capita troppospesso di vedere "scombinati",strafatti di droga e/o di alcool.Bisognerebbe invece aumenta-re i controlli nelle discoteche,educare i giovani ad una cultu-ra della vita responsabile nelrispetto della persona. La cultu-ra del divieto mette in pace lacoscienza di quelli che lasostengono. Si possono faremolte cose concrete per ridurrel'incidentalità del sabato notte,bisogna però parlare chiaro allagente. E non si possono aspetta-re provvedimenti dal governo(che comunque è già intervenu-to) o da chissà chi, ma prima ditutto dai genitori, se no dairagazzi stessi.

Accorcia la notte, allunga la vitaAffermazione di un salemitano al Campionato italiano di tiro al piattello

Lucia Pedone

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II l 27 Luglio la piazza Alicia di Salemi e le vie del centro stori-co, per una sera si sono trasformate, in un grande campo digiochi, per la 1° edizione di “C’era ‘na vota…Giochi in piaz-

za”. Otto diverse squadre hanno gareggiato per vincere il premiofinale, un maiale e 20 litri di vino, affrontando diverse gare. Ma loscopo principale della manifestazione, organizzata da un gruppodi instancabili e volenterosi ragazzi della Pro Loco di Salemi conil patrocinio del Comune di Salemi, era quello di fare scoprire aigiovani e di far rivivere alle persone un po’ più mature, tutti queigiochi che si facevano “una volta”, quando ancora non esistevanovideogiochi e consolle. L’obbiettivo è stato pienamente raggiunto:molte persone si sono radunate per vedere questi 48 ragazzi nonsolo sfidarsi, ma soprattutto stare insieme e divertirsi, in quelloche è stato una salto nel passato. Sono stati proposti sette diversigiochi: la classica corsa con sacchi a staffetta, la spettacolare garadelle angurie, il divertente tiro delle uova, il folkloristico vegnu evegnu eu, l’originale gioco delle ruote e dei bastoni, l’incredibilecorsa delle carriole, e per concludere il famoso gioco dei pignated-di. La squadra vincitrice è stata quella capitanata da FabrizioCrimi, chiamata “squadra operaia”, al secondo posto quella capi-tanata da Giacomo Piazza, “Zaccano Club” al terzo “Porcu ‘nta ‘nortu” di Gianvito Sala. Altro premio ambito nella serata è statoquello della“carriola” più bella ( ogni squadra ha portato una car-riola decorata ) che si è aggiudicato la “Zaccano Club” con unacarriola sul gusto della Sicilia antica.L’ entusiasmo di ripetere igiochi nei prossimi anni è stato incrementato dalla buona riuscitadella 1° edizione.

Salemi, campo di giochi “antichi”per una sera

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re criticare, proorre e urlare allacittà. Pubblicheremo ognimese gli sms più signi-

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NN elle prime ore dellamattinata del 24novembre 1948,

due grossi reparti formati dainuclei mobili dei carabinieried agenti di P.S. si muoveva-no dalle caserme di Zucco eMontelepre -piccoli centridel palermitano dove regna-va, ormai da anni, il banditoSalvatore Giuliano- in dire-zione dell’abitato diGiardinello, circondandolo eavvicinandosi con circospe-zione in direzione di alcunecase dove era stata segnalatala presenza di numerosi ban-diti che in quei rifugi aveva-no trascorso la notte. Non èimprobabile che i movimen-ti delle Forze dell’Ordineerano state spiate dai tantiinformatori della banda cheavevano seguito i movimen-ti della Polizia nei paesi diZucco e Montelepre e chequalcuno, precedendo neltempo i militari, possa avereinformato i fuorilegge del-l’imminente arrivo di Agentie Carabinieri. Infatti, primache si completasse l’accer-chiamento, i banditi comin-ciarono a sgusciare da alcu-ne case, armati di fucili,mitra e bombe a mano neltentativo di guadagnare lacampagna, e quindi la sal-vezza sulle montagne.Accortisi di essere circonda-ti e rifiutando di affrontare imilitari provenienti dai vici-ni centri in campo aperto, ibanditi sparando con fucili,mitra e pistole, rientrarononelle case–rifugio da doveerano usciti e dopo essersiappostati dietro le finestre, leporte e sui tetti, riaprirono ilfuoco contro i militari asse-dianti. Uno dei banditi, rite-nuto il più pericoloso, il fuo-rilegge GiuseppePassatempo di anni 27, detto

“ il boia” per la efferatezzadei suoi delitti, 35 mandatidi cattura a suo carico, sortìa sorpresa da dietro unmuretto di cinta e, seppuregravemente ferito, ebbe laprontezza di sparare col suomitra in direzione dei milita-ri ferendo gravementel’Agente di P.S. BaldassareMaragioglio, di anni 32 daSalemi e il CarabiniereDemetrio Tortora, quest’ulti-mo in maniera non grave. Icommilitoni apprestaronoimmediati soccorsi ai feriti,ma il Maragioglio, malgradole sue gravissime condizioni,li invitava a riprendere learmi e li incitava, con lepoche forze che gli rimane-vano, alla lotta fino allasconfitta dei banditi.Trasferiti all’ospedale mili-tare di Palermo, BaldassareMaragioglio venne sottopo-sto a delicato intervento chi-rurgico, il CarabiniereTortora medicato per un feri-ta di striscio alla fronte.La stessa sera, verso le ore19,45 l’Agente di P.S.Maragioglio Baldassarecessava di vivere. Il suo assassino, il bandito

Passatempo, rimase sul ter-reno dello scontro ucciso dauna ultima raffica sparatadalle Forze dell’Ordine. Ilresto della banda, aiutato dainumerosi favoreggiatoridella zona riuscì a dileguar-si, portandosi dietro parecchiferiti. Tanto risultò dai suc-cessivi sopralluoghi che evi-denziarono numerose chiaz-ze di sangue lungo un per-corso che risaliva la monta-gna.

Cenni biograficidell’Agente MaragioglioBaldassare Maragioglio,figlio di Gaspare e di GrilloMaria, nacque a Salemi il 24agosto 1915.Rimase orfano all’età di dueanni, nel 1917, perché ilpadre, arruolato per difende-re i “ sacri confini dellaPatria”, rimase ucciso dapiombo nemico all’età di 32anni ( la stessa età aveva ilfiglio quando venne assassi-nato da Passatempo) duran-te un combattimento per ladifesa di una postazionemilitare. Baldassare, da tutticonosciuto col diminuitivodi “Neddu”, crebbe educatodalla mamma a rispettare ecredere nei veri valori dellavita. Non si impegnò neglistudi, ma frequentò un labo-

ratorio di falegnameriaimparando il mestiere. Il 30ottobre del 1935 vennearruolato nella leva militaree congedato il successivomese di settembre del 1936.Richiamato poche settimaneprima che scoppiasse laguerra del 1940 lo ritrovia-mo Agente di P.S. dal10/1/1942. La mamma di“Neddu”, la signora Maria,provata dalla brutta espe-rienza vissuta con la mortedel marito al fronte, chiede-va continuamente al figlio dismettere la divisa, di tornarea casa, di riprendere il suolavoro e vivere vicino a lei.Rientrato a Salemi nel 1944riprendeva la sua attività diartigiano. Ma il giovaneAgente non se la sentiva di

abbandonare i suoi commili-toni mentre si faceva semprepiù impegnativa la battagliaper sconfiggere i mali peg-giori che in quel momentotormentavano la Sicilia: lamafia e il banditismo. Nel1946 indossava nuovamentela divisa e veniva destinatoprima a Sassari e successiva-mente nelle zone di opera-zione contro il banditismosiciliano. Venne ucciso inconflitto a fuoco dai banditiil 24/11/1948.La signora Maria Grillo,ved. Maragioglio, morì nel1960, quarantatre anni dopola morte del marito e dodicianni dopo la morte del figlio.Entrambi uccisi mentrecompivano il proprio dove-re.

ConclusioniBaldassare Maragioglio,offrì la propria vita per libe-rare la Sicilia dalla mafia edal banditismo. Invece di chiedere aiuto per

le sue gravi ferite, spronavai colleghi che lo stavano soc-correndo ad imbracciare ilfucile e continuare a lottare.La ferita lacero cervicale

sinistra provocatagli daicolpi sparati dal mitra delbandito Passatempo lo portòalla morte.I resti mortali dell’AgenteMedaglia d’Argento venneroseppelliti a Salemi, sua cittànatale, con tutti gli onori ealla presenza delle Autorità.Da quel giorno, la città cheavrebbe avuto il dovere diricordarlo ai posteri, si ècompletamente dimenticatadi lui.Dal 1948 ad oggi si sonosucceduti alla guida diSalemi 21 sindaci apparte-nenti a tutti gli schieramentipolitici. Nessuno si è fattocarico di perpetuare il ricor-do di questo eroico ragazzopromuovendo, quantomeno, la intestazione di unastrada. Negli anni ’80 è statasistemata in maniera defini-tiva la toponomastica delnuovo centro, sorto dopo ilsisma del gennaio ’68. Sonostati scelti personaggi emi-nenti della cultura antica emoderna per rimettere un

poco d’ordine in un quartie-re dove le strade erano con-trassegnate da una letteradell’alfabeto seguita da unnumero. Per gli abitanti delnuovo insediamento sareb-bero stati più utili nomi“leggibili” e facili da ricor-dare.

In tempi più recenti, inpieno centro, a due passi dapiazza della Libertà, è statafissata una lapide stradaleintestata a tale Paul Harris,fondatore del RotaryInternational, personaggiosconosciuto nella nostracittà. Trascurati, invece,alcuni salemitani,Maragioglio in testa, che neavrebbero avuto più diritto.Siccome è nel poteredell’Amministrazione co-munale ricordare l’eroicoagente di P.S. salemitano,rivolgiamo un appello alSindaco, di intestare unastrada della nostra città allaMedaglia d’Argento Bal-dassare Maragioglio, Agentedi P.S. morto per le graviferite riportate durante unconflitto a fuoco con i fuori-legge della banda Giulianoin località Giardinello diPalermo il 24 novembre1948. Si riparerebbe cosìun torto che dura da sessantaanni.

******************(Ringrazio Giovanni Pisanodell’Ufficio di Stato Civile che miha fornito dati utili per la stesuradel pezzo)

88Storia & culturaSALEMI: 1948: Agente salemitano ucciso in conflitto a fuoco dai fuorilegge della banda di Salvatore Giuliano

Medaglia d’Argento Baldassare Maragioglio, eroe dimenticatoCon l’alito della morte addossoindicava ai soccorritori il covodei banditi, invitandoli a com-battere fino alla vittoria. Dei 21sindaci succedutisi dal 1948 adoggi, nessuno ha mai propostodi intestare una strada all’eroicopoliziotto.

Giovanni Calvitto

Il salemitano Baldassare Maragioglio, agente di P.S.

Il bandito Salvatore giuliano Il bandito Giuseppe

Passatempo detto “il boia”

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SSeett tteemmbbrree 22000066Storia & cultura99

L’angolo della poesia

A mia madreFlebile il tono,

della voce un filo, queste parole sussurri a me

col tuo respiro:figlia mia adorata

quanto ti voglio bene!Più della mia vita,

quanto bene,….quanto!Me ne sto zitta,nulla a lei dico,

si blocca la parola sulle labbraper l’emozione che trattiene il suono.Sfogar vorrei col pianto la tensione

che come fitta mi attanaglia il cuore.Allor mi chino ad abbracciar,

teneramente per non farti malele membra tute scarnite

e stanche di penare.Ci culla insieme

l’onda di quell’amoreche ci travolge…

Tu chiudi gli occhie ti abbandoni a me

lasciando la tua mano nella mia…Veglio il respiro tuo che si fa sonno

mentre la mia vita vorrei darti in dono.Accarezzo e bacio le rughe che scavano il tuo

volto.Penso e mi dico:

si sono capovolti i nostri ruoli,mi fai sentire mamma e tu sei diventata figlia,

la mia fragile bambina ,ormai.Questo ricordo sempre a te mi lega,

mamma mia bella,unico vero amor della mia vita.

Paoletta Orlando

DD ue erano a Salemi ipunti di ritrovo abi-tuali, centri del

commercio e delle attività,di incontri e di pettegolez-zi: “u chianu” e “a chiaz-za”. E non occorrevameglio specificarli, perchémai venivano citati con ilvero nome di battesimo,cioè piazza Libertà e piaz-za Dittatura, e non c’eraaffatto pericolo di confon-derle.La chiazza in particolareera il vero centro operati-vo, più alla mano e popo-lare, più diretta e genuina:vi si respirava un’ariavagamente familiare, si eraaffascinati da qualcosa disempre nuovo, strano,rumoroso, il tutto in unequilibrio ora stabile , ora pericolosamente fragi-le, sempre in bilico fra urladi venditori che reclamiz-zavano i loro prodotti egrida astiose di liti furi-bonde. Luogo sacro e pro-fano, sede di culto popola-re in onore della statua diSan Giuseppe e tuttaviasempre invaso da mercantipoco rispettosi di essa: mail Santo tollerava, e bene-diva, almeno allora sapevaa chi rivolgersi, non comeadesso che è lasciato solo edimenticato.Le prime case abitate dellavia Duca degli Abruzzi, lascinnuta di la Catina,erano monopolizzate dallafamiglia Adamo, con acapo don Vito, inteso“chiuviddu” . Era unafamiglia patriarcale, ric-chissima di prole, di idee,di iniziative, di attività lepiù svariate.Don Vito era il capo indi-scusso, il re, il dittatore ditutta la chiazza.Si occupava del mercatodel pesce, di tutto il pesceche arrivava nel nostropaese, non certo di qualitàpregiata, ma abbondante,

quasi sempre fresco e difacile accesso economico.Immancabile la sua vocesponsorizzava il prodotto:“ Pisci boni aiu, vopi, scur-mi, ritunnu, cicireddu,lùvari, sardi vivi, scorfani,purpa maiulini, macchettu,cipuddi, àmmaru, chebeddu l’àmmaru ! “Rito speciale veniva riser-vato al tonno, che arrivavasolo quando erano in atti-vità le tonnare, e solo allo-ra, per cui poterlo assag-giare era un lusso limitatoad un breve periodo.Lattume, surra e tunninavenivano reclamizzati pertutto il paese, per mezzo dibanditori e tammurinarache rumorosamente e congrandi capacità persuasiveinvitavano la popolazione,che accorreva e contribui-va alla calca che si creavanell’angusto locale delmercato ittico, sperando diaccaparrarsi i pezzimigliori, ed al migliorprezzo.Don Vito sornione sezio-nava i grandi pesci appesial tetto per la coda, vende-va, tagliava e pesava , erideva sotto i baffi ,come adire : “A roba a chiazza stapi tri : cu a paga, cu a stra-paga e cu si la mancia asbafu !”Nella numerosa famiglianon mancava il grandeanziano, il famoso VituPriuri, che girava per le viedel paese offrendo profu-mato origano raccolto inluoghi impervi delle vicinemontagne, cantilenandocon voce debole e quasipiagnucolosa: “Arìanu!Arìanu! Quannu mi circatinun mi truvati! Arìanu!”Vitu Chiuviddu era onni-presente, si occupava dimolteplici attività e gesti-va di fatto la vita stessadella piazza, che operai,contadini, calzolai, barbie-ri, muratori, falegnami,

sarti e tanti altri contribui-vano a rendere viva edaffollata.Famosissima resta nellanostra memoria la grandeCena di San Giuseppe,allestita davanti la cappel-letta del Santo in manieraricca e grandiosa, coiriflessi multicolori di aran-ce e limoni, mirto e alloro,pane dorato e cuddureddiartisticamente lavorate. Edi tre santi, tre fanciullipoveri, che si abbuffavanocon le centouno pietanze,sotto l’attenta direzione didon Vitu, che ne curava egestiva i particolari.L’uomo dai grandi baffi sioccupava anche della ven-dita al dettaglio di frutta everdura, dentro e soprat-tutto davanti un piccololocale poco più sotto diuna fontanella pubblica, ucannolu.Muluna d’acqua, purceddi,di ciavuru, gialli e di citro,patate, cipolle, cicoria elattughe, uva da tavola,inzolia e zibibbo, cucuzzibaffi, lunghe e napoletane,milinciani e pipareddi,oltre che scope di saggina ,sarde salate e sapone diPennula, tutto in bellamostra in ceste di canna ocassette di legno , e ripara-to alle mosche da teli tes-

suti : questi i prodotti soli-ti oltre a petrolio e D.D.T.Era un mago nell’arte dellaconservazione sotto saledelle sarde, che preparavain grossi barili alternandostrati di sale (che arrivavasfuso da Trapani su carrilenti e pesanti) a strati deltipico pesce azzurro,coprendo il tutto concoperchio di legno appe-santito da grosse pietre pertenere il tutto sotto pres-sione.La gestione del piccoloemporio era affidata all’al-ternanza dei numerosifigli, e soprattutto allefiglie, che in numero vera-mente notevole si occupa-vano inoltre di tutto, dallacucina al bucato , al ram-mendo, dalle pulizie allacura degli animali, soprat-tutto galline.E tutto avveniva sulla gra-dinata o presso il cannolu,così, coram populi. Così come alla vista ditutti ed all’aperto era ilpranzo di Vitu Chiuviddu,pranzo che per modalità ,tempi e rituali era vera-mente unico, magari soli-tario ma tipico e patriarca-le.Vi prendeva parte solo luicome commensale, maerano la moglie e le figlie a

servirlo in lunga proces-sione, a cominciare dallapreparazione del tavolo,una piccola cassa monopo-sto coperta da una tova-glietta a quadri, la sedia dizabarino, una forma dipane casereccio ed unabottiglia di immancabilevino: arrivava poi uncapace piatto di pasta col-l’aglio, con basilico fre-sco, pomodoro e abbon-dante pecorino grattugiato. Una delle figlie avevaappena il tempo di togliereil piatto ormai vuoto chene arrivava un’altra con unvassoio pieno di pesce frit-to o arrostito, sarde osgombri, ritunnu o cici-reddu.Don Vito spicchiava ilpesce con le mani, e lenta-mente, con gusto, mastica-va e inghiottiva.Accompagnava il tutto colpane e lo innaffiava colvino, piluccando poi qual-che grappolo d’uva oaddentando una pera, o unfico, una prugna o un fico-dindia.Con la stessa ritualità epuntuale precisione i restidel banchetto , tavolo esedia sparivano per trovarposto qualche metro piùsotto, in un piccolo localeadibito a deposito e cuci-na.Egli stesso era un validotammurinaru ed un effica-ce banditore, e non erararo il caso di sentirlo perle vie del paese invitare agran voce i paesani adapprofittare di occasioniparticolari, come la vendi-ta di carne di bassa macel-lazione o una partita difavi virdi a prezzo ridottoper l’eccessiva produzio-ne, o magari l’arrivo diqualche rivista al cinemaFerrari, con maghi e balle-rine.

Arovistare fra antiche epolverose carte puòcapitare che oltre ad

imbattersi in accadimentiche rinverdiscono il nostropassato ci si senta carezzarecorde dell'anima a torto o aragione ritenute ormai sopi-te. E' il caso del fatto di cro-naca che mi accingo a riferi-re e che risale ad alcunisecoli addietro, in occasionedella fiera di settembre giàistituita da Pietro IId'Aragona nel 1341 per cele-brare la dedicazione dellaCittà a San Nicola di Bari eche, sia pure in tono assaiminore, si celebra ancoraoggi.Nel 1636 un certo PietroCalcara, "dimorante nelquarterio del Santo Padre",si recò alla fiera degli anima-li che si svolgeva lungo lependici del Monte delleRose con l'intento di acqui-stare un mulo che lo aiutassenel suo lavoro di contadino.Non fu necessaria una lungaricerca perché subito il suoocchio esperto si posò sull'a-nimale più bello che avessemai visto. Fu un vero colpodi fulmine. Una brevissimadiscussione sul prezzo, unarituale stretta di mano colvenditore per conferire vali-dità giuridica alla transazio-ne, una poderosa pacca sulposteriore dell'animale quasia sancire con lui un virilepatto di reciproca stima e dilunga collaborazione e, non

prima di averne infiocchetta-to il collo con un beneaugu-rale nastro rosso, sdosso econ un morso di fortunareperito al momento, siapprestò a condurre a casa il

nuovo compagno di lavoro edi vita. Con incedere quasimarziale i due si fecero largotra la folla quando inspiega-bilmente, o perché innervo-sito dal concitato vociare

della gente o perché distur-bato dalle mosche tafane, ilquadrupede, con uno scartoimperioso quanto improvvi-so, si diede a precipitosafuga scomparendo in pochi

istanti alla vista. Lo sbigotti-to Calcara, persona per benee timorata di Dio, prima ditutto pregò la Madonna per-ché nessuno si facesse male.Poi, con l'aiuto dei familiarie di qualche volenterosoamico, si mise alla ricercadel mulo.Tutta Salemi fu setacciatapalmo a palmo. Sia in cittàche in periferia non fu tra-scurato un solo angolo, unsolo anfratto. Il mulo sem-brava essersi dissolto nelnulla: nessuno l'aveva vistoo sentito. Invano il pubblicobanditore, del quale nel frat-tempo era stato richiesto l'in-tervento, col suo tamburorichiamava capannelli digente sintetizzando l'accadu-to e promettendo adeguatericompense a chi avesse con-tribuito al ritrovamento.Intanto le ombre della sera sifacevano sempre più lunghee la piccola brigata, ormaiavvilita e quasi rassegnata, siapprestava a sciogliersi.Solo Pietro non si dava pervinto. Lui quel mulo bellissi-mo lo aveva pagato finoall'ultima oncia. E poi Diosa quanto bisogno ne avessein campagna. Non poteva enon voleva rinunziarvi.Angosciato si arrovellavatra mille supposizioni quan-do la quattrocentesca cam-pana della Madrice, subitoimitata dalle campane ditutte le altre chiese, rintoccòl'Ave Maria. Pervaso daquella mistica atmosfera ilbuon Pietro si fece il segnodella Croce e poi, quasi

senza rendersene conto, siincamminò per l'erta chedalla Chiesa di SanFrancesco di Paola conduceverso la parte alta della città.Ed intanto pregava in silen-zio la Madonna, di cui eradevotissimo, perché glifacesse ritrovare sano esalvo il suo animale.Attraversata la Piazza SantoStefano percorse la Via delCarmine, la scalinata dellaCatena e si ritrovò nellaPiazza dei "Putieddi" (attua-le Piazza Dittatura). A que-sto punto, senza un motivoapparente, senza sapere per-ché, si diresse verso la stradasulla quale si affacciano laChiesa ed il Colleggio deiGesuiti, la cui costruzioneera allora agli inizi, e da quìal Piano della Madrice. Eragià buio quando gli parve disognare nel vedere, accovac-ciato come un agnellinosulla soglia della porta prin-cipale della chiesa, l'introva-bile mulo che ad un sempli-ce richiamo, senza la costri-zione di redini e cavezze, fupronto a seguirlo docile emansueto fino alla sua nuovastalla. Prodigio? Casualità?Coincidenza?A noi questa storia è comun-que piaciuta. Anche se cirendiamo perfettamenteconto che ai nostri giorni équasi impossibile che possaripetersi. Oggi, infatti, quasinessuno sa più veramentepregare e i Santi, del resto,hanno ben altro da fare chedare ascolto ai nostri petu-lanti piagnistei.

Anno 1910. Fiera degli animali sulle pendici del Monte delle Rose (tra le attuali vieMontanari e Santa Croce). Archivio Lorenzo Scalisi

Il mulo devotoSALEMI: L’antica fiera tra tradizione e devozione Paolo Cammarata

Il re di piazza DittaturaGiovanni Loiacono

Don Vito Adamo

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LL ’IPSIA di Santa Ninfa, facente parte dell’IstitutoSuperiore Liceo Statale F.sco D’Aguirre di Salemi,si articola in 2 indirizzi: elettrico e abbigliamento e

moda.Entrambi gli indirizzi sono caratterizzati dall’elemento alta-mente professionalizzante delle discipline. Gli alunni sin

dal primo anno vengono a conoscenza degli aspetti più pra-tici delle materie di insegnamento, attraverso la frequenzadi diverse ore di laboratorio. In entrambi gli indirizzi inol-tre viene mantenuto uno stretto legame tra ambito scolasti-co e mondo del lavoro.Il corso di studi per Tecnico Abbigliamento e moda, pre-sente da diversi anni nell’istituto è destinato a formareesperti nella progettazione e realizzazione di capi di abbi-gliamento, attraverso l’uso dei più moderni software graficispecifici del settore moda e strumenti informatici utilizzatidalle aziende che operano nel settore dell’abbigliamento. Le materie di insegnamento sono finalizzate all’inserimen-to nel mondo del lavoro, gran parte delle ore di lezione sisvolgono nei laboratori di disegno e grafica, pittura, multi-medialità e internet, modellistica e confezione.Il corso di studi permette di conseguire dopo il terzo annola qualifica di Operatore Moda che offre già l’opportunitàdi lavorare nelle aziende di moda o lavorare come assisten-te tecnico di laboratorio negli istituti professionali.Proseguendo gli studi dopo il 5° anno si consegue il diplo-ma di stato di Tecnico abbigliamento e moda Il corso di abbigliamento e moda prevede durante il corso

dell’anno scolastico la realizzazione di una vera e propriasfilata di moda. L’evento prevede il coinvolgimento deglialunni nella progettazione degli abiti, nella loro realizzazio-ne e nell’organizzazione della stessa sfilata.

1010La pagina della scuolaSCUOLA

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FF inalmente per alcuni,purtroppo per altriricomincia la scuola.

La grande macchina dell’i-struzione si sta rimettendo infunzione per un altro anno.Tra polemiche , riformeavviate, riforme attuate ,controriforme annunciate elettere in arrivo, quelle delministro Fioroni per inten-derci, un popolo di studenti,docenti, collaboratori e tecni-ci, si prepara alla linea dipartenza. In verità qualcunoha già messo lo zaino in spal-la e iniziato l’anno scolasti-co, vedi gli alunnidell’Istituto alberghiero diCastelvetrano, ma la mag-gior parte delle scuole prima-rie e secondarie della nostraprovincia aprono i loro can-celli Giovedì 14 Settembre. Ipiù piccoli vanno alla ricercadegli zainetti più colorati eallegri ,i più grandi cercanomateriale scolastico “griffa-to”, i genitori si augurano dinon dovere dilapidare mezzostipendio per acquistare tuttii libri per i figli che finisconoun ciclo e ne iniziano unaltro. Insomma tutto comeogni inizio d’anno! Ma èdavvero tutto come un anno

fa? Il nuovo ministro dell’i-struzione Giuseppe Fioroni,alla riapertura dell’anno sco-lastico, ha inviato una letteraaperta a tutte le scuole perdelineare gli obiettivi dellasua attività nel settore dell’i-struzione. La nota del mini-stero ha un titolo significati-vo “Un anno ponte”. Il con-tenuto di questa comunica-zione pone alcuni momentidi riflessione e sicuramentealcune battute di arresto per i

provvedimenti del preceden-te governo non ancora deltutto operativi .

Che cosa non avverrà?- Anticipo della scolarizza-zione- Tutor nella scuola di base- Portfolio delle competenze- Passaggio degli istituti pro-fessionali alle regioni- 20% monte ore curricolaricome ore opzionali- Esame di stato con com-

missione solo interna

Cosa dovrebbe accadere?- Inizio obbligo scolasticoanni 6- Ritorno al modulo di inse-gnanti con stesse prerogativenella scuola elementare- Uso delle schede di valuta-zione- Potenziamento degli istitutiprofessionali- 20 % monte delle ore curri-culari su richieste delle fami-

glie, a scelta dei collegi deidocenti,da destinare a disci-pline obbligatorie.- L’esame di stato dovrebbeconstare di una scrutinio diammissione che preveda ilreale superamento dei debitiformativi, la conduzionedell’esame da parte di unacommissione mista, compo-sta da commissari interni edesterni, nomina di un presi-dente su massimo due com-missioni.

Molto sinteticamente sonoquesti i propositi delMinistro. Se da una parte chiscrive si augura che tuttequeste buone intenzionidiventino realtà, alcuni pro-blemi restano ancora incertie condizionati dal quadroeconomico, come il rinnovodel contratto e un piano diassorbimento efficace delprecariato. In attesa che ledichiarazioni e i disegni dilegge diventino norme a cuipotersi attenere io, comecredo molti rappresentantidel mondo della scuola, miauguro di raggiungere degliobiettivi che ritengo basilaria qualsiasi tipo di ruolo pro-fessionale: mettersi in gioco ogni giornonel rapporto con gli altri,siano essi colleghi di lavoroche alunni, nel massimorispetto reciproco; valorizzare al meglio lerisorse disponibili all’internodella struttura scolastica perrenderle fruibili a tutti;iniziare ogni giorno di scuolacome una opportunità diincontro, di scambio, di con-fronto, di crescita;provare a rendere ogni ora dilezione meno noiosa.Difficile!

Tutti a scuolaRosalia Fiorello

Un momento di una sfilata organizzata a Salemi

Alunne dell’IPSIA di Santa Ninfa al lavoro in laboratorio

L’indirizzo “abbigliamento e moda” dell’IPSIA di Santa Ninfa

ACCONCIATURE ALOISI VIA A. FAVARA - AGRIBIOLOGICA SALEMITANA VIA A. FAVARA 219 - BAR CAFFE' GARDENC/DA GORGAZZO, 52 - BAR CENTRALE F.LLI DE MARCO VIA SAN LEONARDO - BAR CRISTAL VIA MATTEOTTI, 225 -BAR DEL VIALE VIA MATTEOTTI, 29 - BAR EDERA C/DA ULMI, 616 - BAR EDICOLA CREMERIA VIA MATTEOTTI, 38 -BAR GARIBALDI PIAZZA DITTATURA, 4 - BAR HAPPY DAYS VIA A. FAVARA, 115 - BAR HOSPITAL C/O OSPEDALE VIT-TORIO EMANUELE - BAR LE CAPRICE VIA SAN LEONARDO, 90 - BAR MODERNO PIAZZA ALICIA - BAR ONTARIO VIAAMENDOLA, 15 - BAR PIPITONE VIA MATTEOTI, 11 - CAFFE' CONSOLI MERCATO COPERTO - CAPPELLO MATERIALEDA COSTRUZIONE C/DA CUBA, 28 - CONFETTI E MERLETTI VIA MATTEOTTI, 177 - COPLAS SNC C/DA MONTE ROSE- EDICOLA AMICA VIA MATTEOTTI, 19 - EDICOLA RIVENDITA TABACCHI C/DA GORGAZZO, 236 - ELETTRONICAIMPIANTI PIAZZA LIBERTA' - EXTRA BAR PIAZZA LIBERTA', 14 - FOTO ARTE NASTASI VIA G. GENTILE, 38 - GANDOL-FO VINI - GPR RICAMBI VIA A. FAVARA - JOLLY PIZZA VIA CREMONA, 18 - LA PENTOLA D’ORO VIA MARSALA - MINIMARKET C/DA SAN CIRO, 420 - MONTALBANO VIAGGI VIA A. FAVARA - NUOVA EDICOLA LARGO CAPPUCCINI - PRE-STI ANTONIO VIA A. FAVARA - QUATTROERRE ARREDI C/DA SAN GIACOMO - RISTORANTE LA GIUMMARA VIA A.FAVARA, 214 - RISTORANTE PIZZERIA ECLISSE C/A GORGAZZO - SUPERMERCATO CONAD VIA SCHILLACI - SUPER-MERCATO DESPAR VIA MARSALA, 72 - SUPERMERCATO GS VIA ALDO MORO - SUPERMERCATO SIGMA C/DA GOR-GAZZO - SUPERMERCATO SPESA FACILE C/DA ULMI, 1445 - TABACCHI E GIORNALI PIAZZA LIBERTA', 17 - TABAC-CHI E GIORNALI VIA SAN LEONARDO, 23 - TABACCHI E GORNALI VIA P. MATTARELLA, 14 - TABACCHI, RICEVITORIA,GORNALI VIA AMENDOLA, 30 - TRAPANI SRL C/DA BOVARELLA

PUNTI DI DISTRIBUZIONE DEL GIORNALE

BAR ROXY VIA FELICECAVALLOTTI, 9 - BARSNACK BELICE SS, 119-CAFFE' DEL CORSOCORSO GARIBALDI 1/3 -EDICOLA VIALE P. LATORRE, 41 - EDICOLACORSO GARIBALDI, 9/11- BAR VITTORIA PIAZZAL I B E R TA ' - G A R D E NCAFFE' VIA PIO LATORRE, 77 - SUPER-MERCATO SISA VIATOGLIATTI, 2

BAR AGORA’ Piazza XV Gennaio1968 - BAR 2000 VIA L. STURZO, 1 -BAR BONANNO VIA INDIPENDENZASICILIANA - BAR MILLENNIUM VIABRANCATI, 71 - BAR MEETING VIADEGLI ELIMI, 1 - BAR OASI VIALESANTA NINFA - CASALINGHI FERRA-MENTA SANTANGELO VIA L. PIRAN-DELLO, 43 - CENTRO DISTRIBUZIO-NE CARBURANTI TANTARO C/DABOVARELLA - EDICOLA TABACCHIVIA BRANCATI, 77/A - EDICOLAVIALE INDIPENDENZA SICILIANA -EXTRA BAR PIAZZA STAZIONE -SUPEMERCATO DESPAR VIA L.STURZO, 44 - SUPERMERCATOCONAD VIA IBN HAMDIS, 3

Salemi Santa Ninfa GibellinaALIMENTARI VIA DEI MILLE,1 - ALIMENTARI VIA GARI-BALDI, 105 - BAR ANGELAVIALE EUROPA, 75 - BARDEL VIALE VIALE EUROPA,19 - BAR KIND VIA GARIBAL-DI, 110 - CAFFÈ PERRICONEVIA DEI MILLE, 33 - CONADVIALE VALLE DEL BELICE, 26- DESPAR VIALE EUROPA, 11- TABACCHI VIA GARIBALDI,55 - TABACCHI VIA GARI-BALDI, 183 - TABACCHI, VIADEI MILLE, 51

Vita

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SSeett tteemmbbrree 22000066Di tutto di piùgiancalvi

1111

Auguri a ...

Banchetti per piccole cerimonieTutti i giorni Cuscus di pesce

Titolo e testoDal Giornale di Sicilia didomenica 20 agosto u.s.: “Salemi, Corteo e jazz: Siaprono oggi alle 18 nella chie-sa Maria Ss della Confusionegli omonimi festeggiamenti.” Più confusi di cosi……

Carcere per chi imbratta i muri

Se il disegno di legge presenta-to dai senatori di A.N. divente-rà, come si presume, (e sispera) legge dello Stato, chiimbratta i muri rischia di finirein carcere. Il disegno di leggeche si propone di combattere la“menomazione del patrimonioprivato e pubblico” prevedepene fino a due anni e mezzodi carcere . Previste multe a chivende spray indelebili ai mino-renni.Era ora che qualcuno interve-nisse.

Uova e telefonini. Dai giornali abbiamo appreso

che alcuni ricercatori hanno

cotto un uovo nel tempo dicirca un’ora mettendolo inmezzo a due telefonini accesi.Con i telefonini in funzionenelle due tasche laterali deipantaloni si può fare unagrossa frittata.

Amori impossibiliSecondo quanto riportato dalTimes di Londra, è duratacirca tre anni la storia d’amoretra un pavone e una pompa dibenzina nella cittadina diBrierly, in Inghilterra. Ognianno, per circa tre mesi, ilpavone innamorato mostravale sue penne ad un distributoreil cui rumore era simile a quel-lo dei richiami delle femminedella sua specie nella stagionedegli amori. Per non fare pro-vare altre delusioni al pennuto,il pavone è stato catturato eallontanato dalla zona.Una ulteriore prova che l’amo-re rende orbi.

Topi audaciIl quotidiano Libero, in un

articolo titolato “Roma caputsorci - I topi assediano pureCamera e Senato- Nemmenoil Parlamento si salva dairoditori”, ci informa che i rattihanno preso d’assalto anche lesedi della Camera e del Senato.Mica scemi i topi, sanno dovesi mangia bene!

L’OspedaleL’assessore regionale allaSanità on. Lagalla, ha comuni-cato una sua visita al nosoco-mio di Salemi (si parla di unaprobabile chiusura) per la mat-tina di ferragosto, alle ore 10.E’ trascorsa l’intera mattinatama dell’assessore non si è vistaneppure l’ombra. Poi qualcunoha avvisato medici e personalein attesa che l’uomo politicoera transitato dalla nostra cittàper recarsi all’Ospedale diCastelvetrano.Il commento di un operatore

sanitario: “ L’ ospedale per luiè già morto”.Speriamo non si dimentichi dipartecipare al funerale.

Vietato farsi il segno della croce

Il portiere Artur Boruc dellasquadra di calcio del Celtic(campionato scozzese), è statoposto sotto inchiesta da partedella Procura generale diScozia per essersi fatto, nelmomento di entrare in campo,il segno della croce comefanno tutti i giocatori credentiche si apprestano a disputareun incontro di calcio. Boruc,polacco, cattolico praticante,ha evitato il processo perché ilProcuratore generale, accertatoche l’atleta risultava incensu-rato, non ha trasmesso gli attial magistrato giudicante e gliha comminato, con proprioprovvedimento, la diffida.Le cronache ormai sono zeppedi notizie di insofferenza neiconfronti dei cristiani in gene-rale e dei cattolici in particola-re.Dobbiamo prepararci per un

ritorno nelle catacombe? Gioventù viziata

Lunedì, 4 settembre,ore 11,15

circa, in via Amendola aSalemi. Una giovane ragazzain motorino (senza casco)veniva inseguita da un secondomotorino con due giovani ami-che sul sellino (anche lorosenza casco) a loro volta inse-guite da un terzo motorino gui-dato da un ragazzo, anche luisenza casco, e tutto il gruppoinseguito da due giovani cicli-sti che facevano sforzi suipedali per restare attaccati aimotorizzati. Correvano, strilla-vano e si divertivano, beatiloro.I passanti facevano gesti didisapprovazione. Ma perché prendersela coiragazzi e non con chi gli con-sente di fregarsene di leggi edivieti?

E per finire…..Il Petrolini pensieroL’uomo, diceva EttorePetrolini, è un pacco postaleche la levatrice spedisce albeccamorto.

Teresa Messina e Giovanni Di Stefano hanno festeggiato 50

anni di matri-monio

Franca Caradonna eGiuseppe Portogallol’11 agosto 2006hanno festeggiato 30 anni di matrimonio

Il 10 agosto Arianna Alopari (a destra) hafesteggiato il suo 7° compleanno assieme allacuginetta Anna (al centro) e alla sorellinaFloriana (a sinistra).

Martina Agueci Il 2 settembre ha festeggiato il suo 10° com-pleanno assieme agli amichetti e ai parenti.

Angela Marino hafesteggiato il suo 2°compleanno

Se vuoi pubblicare gratuitamente lafoto di un lieto evento fai pervenire il materiale

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tel. 338 7352288 / 0924 64881

Con una tesi su “Ipogonadismo e terapia ormo-nale sostitutiva in donne con talassemia major”,relatore Prof. Corrado Tiberio, correlatore Prof.Giovambattista Rini, si è laureata con 110 e lodein medicina e chirurgia Tiziana Accardo. A lei ealla famiglia congratulazioni da tutta la redazione

La signoraVincenzaAsaro inFici festeg-giata dalmarito, daifigli dallanuora e dainipotini haspento lecandelinesulla torta inoccasionedel suo 65°compleanno.Augurianche daparte nostra

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LL a Nuova Salemi,pur chiedendo ilripescaggio, non è

riuscita ad ottenere la pro-mozione in PrimaCategoria. Vorrà dire che la squadradovrà conquistarsi la cate-goria superiore in campo,con un anno di esperienzain più, e sperando in unavvio migliore dell’annopassato.Ai nastri di partenza i gial-lorossi si presenterannocon un nuovo mister,Mario Ippolito, vecchiaconoscenza del pubblicosalemitano, che ha direttocon successo anche il setto-re giovanile dell’Adel-kam. Sarà coadiuvato nel

ruolo di secondo allenatoreda Paolo Robino (nellafoto), che fino alla passatastagione ha giocato nellasquadra, il quale dirigeràanche la squadra Juniores.Il Presidente giallorossoGiuseppe Rizzo dice“Come avevamo annuncia-to in chiusura di stagione,la squadra è sempre imper-niata su giovani calciatorilocali, ed è stata riconfer-mata quasi per intero lavecchia rosa che fra l’altrosi è dimostrata competitiva.Gli unici innesti attualisono l’attaccante Agate, icentrocampisti Canino eCottone, il difensoreCalcara, il salemitanoPeppe Crimi ed il giovane

portiere locale VitoLoiacono. Toccherà amister Ippolito creare unasquadra competitiva, che ciauguriamo possa dare tantesoddisfazioni alla tifose-ria.”Quest’anno nella secondacategoria farà il suo esor-dio il vecchio e gloriosoMarsala 1912, per cui sipreannuncia per la promo-zione un testa a testa fra imarsalesi ed i giallorossi,tenendo sempre conto delvalore di tutte le altre for-mazioni.Anche la dirigenza si èallargata con gli inserimen-ti di Alberto Stallone, deifratelli Piazza, di GruppusoAntonino, di Gaudino

Baldo, Pasquale Oliveri eGiovanni Petra-lia; questoè la conferma che la socie-tà vuole essere ancora piùforte e che cerca di coin-volgere il più possibile glisportivi salemitani.Nota stonata in tutto il con-testo, la latitanzadell’Assessore Comunaleallo sport, che invece distare vicino alle varie asso-ciazioni sportive, se ne ècompletamente disinteres-sato.Domenica primo ottobrecomincerà il campionato,mentre la settimana prece-dente ci sarà la prima parti-ta di Coppa Trinacria. Unaeventuale vittoria in coppaporterebbe alla promozione

Via! Tutti con i GiallorossiLa Nuova Salemi si prepara per il prossimo campionato

LL ’Associazione Sportiva Olimpia 2000, societàdi calcio giovanile, torna dalla Sardegna con laconquista di un primo e terzo posto. La vittoria

è stata conquistata dai “Pulcini 95-96”, guidati daSebastiano Gandolfo, nel XII Torneo InternazionaleCalcio Giovanile Città di Elmas: La vittoria è stataottenuta ai calci di rigore contro il “Ferrini” diCagliari, mentre i tempi regolamentari si erano chiusisul 3-3 dopo la rimonta del Ferrini che per ben duevolte si era trovata in svantaggio. Oltre alla vittoria vasottolineata la conquista del titolo di capocannonieredel torneo del piccolo Mauro Bonura con 10 retimesse a segno. Esemplare il comportamento di tutti ipulcini dell’Olimpia, che hanno dato prova di caratte-re nell’impegnativo confronto. Il terzo posto, invece,lo hanno conquistato gli “Esordienti ‘ 93-94”, guidatidal tecnico Antonio la Rosa, al Torneo Internazionaledi Decimomannu. Torneo impegnativo che a visto gliesordienti sfiorare la finale. Soddisfatto il PresidenteStallone che, nel comunicare la riapertura a brevedelle attività della Società,si auspica di potere rag-giungere ulteriori traguardi nella stagione 2006-2007.

( Pulcini 1995/1996) In piedi da sinistra: Sebastiano Gandolfo ( Tec.)Gaetano Buffa , Vito Decina, Giuseppe Messina, Giampiero DiBenedetto, Salvatore Rametta, Manuel Romano, Franco Crimi e BaldoBennati ( accompagnatori).In Ginocchio : Giuseppe Rizzotto, LuigiBuongiorno, Daniele Grassa, Liborio Maniaci, Giuseppe Puma,VincenzoLo Castro, Mauro Bonura.

(Esordienti 1993/1994) In piedi da sinistra: Antonio La Rosa (All.)Paolo Surdi,Giuseppe Stabile, Ignazio Lampasona, NicolaMezzapelle,Giuseppe Gandolfo, Michele Saladino, Salvatore DeMarco. In ginocchio: Francesco Armata, Nicola Colla, PasqualeTantaro, Dario Gandolfo, Francesco Scuderi, Antonino Caradonna,Moreno Torre, Alberto Palermo, Francesco Torre.

XII Torneo Internazionale Calcio Giovanile Città di Elmas

I Pulcini di Salemi conquistano un primo e un terzo posto

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