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18 DICEMBRE 2017 free kid’s magazine copia gratuita Mensile Free Press n.18 - Dicembre 2017 Edizione Italiana © 2016 Dinky Donkey s.r.l. ISSN 2499-8567 - Dinky (ROMA)

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18DICEMBRE

2017

free kid’s magazinecopia gratuita

Mensile Free Pressn.18 - Dicembre 2017 Edizione Italiana© 2016 Dinky Donkey s.r.l.ISSN 2499-8567 - Dinky (ROMA)

IN QUESTO NUMERO

4 La cometa digitaLe

12 gioca con dinkyGiochi del mese

15 Lettera di nataLeCaro Babbo Natle... (Scrivi la tua letterina)

20 LittLe Big Foot - Parte 6°Le storie di Little Big Foot

18DICEMBRE

2017

18 i PancakesPer colazione e merenda prepariamo i pancakes

free kid’s magazine

La storia di Babbo Natale26 BaBBo nataLe

24 animaLi a 4 zamPeLo Scoiattolo

DINKYPasticcione, distratto e un po’ fifone…

Per Wally, probabilmente il peggior maestro, ma sicuramente il migliore

compagno d’avventure possibile.

WALLY W. WEBBYCurioso fin quasi all’incoscienza, Wally

W. Webby, per gli amici “Webby”, incarna alla perfezione l’esploratore 3.0.

Non è certo un Super Eroe, né un Genio, ma è buono, onesto e sa

rimediare ai propri errori.

BETH WEBBYSempre allegra, tocca e sperimenta

qualsiasi cosa le capiti a tiro, causando, a volte, divertenti guai.

Che si tratti di AppLand o della realtà, riesce sempre a infilarsi nei posti più

impensabili….

ANNAH (la mamma)Sportiva e animalista convinta, si fa in quattro per la famiglia. Dietro la scorza da “dura” è amorevole e profondamente altruista, ma vive un perenne conflitto con la sua “casa digitale”

ZOELa migliore amica di Webby è una sfidante nata, se da qualche parte c’è un limite da superare è lì pronta ad affrontarlo.

HAROLD (il papà)Informatico meticoloso, è un teorico del

“f.a.r.e.”: focalizzare, analizzare, risolvere, eseguire.

L’approccio alla vita senza regole di Webby lo fa continuamente disperare.

HAP WEBBY (il Nonno)Geniale, arruffone e giovanile, sogna un ritorno al web pionieristico dei primi tempi. Vorrebbe che Wally condividesse questa visione, ma non sempre riesce a convincerlo.

APPLANDAppLand è l’universo dei sogni digitali, dominato dalla fantasia e dall’immaginazione. Qui ogni creatura virtuale diventa viva e reale.

Com’è fatta la neve?28 La neve

Dinky e la storia di Natale

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La cometa digitaLe Soggetto e sceneggiatura: Massimiliano FiladoroMatite e inchiostri: Valentina Brancati

Colori: Arianna Florean

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Fine. 11

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gioca con dinkygioca con dinky

Le soluzioni ai giochi su: ww

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CISTO

RIE risolvi il quiz

TROvA I num

ERItrova i Numeri Nascosti

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Le�ina di Natale

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Ricetta del mese

INGREDIENTI

- 25 g di burro - 200 g di latte intero- 125 g di farina “00”- 2 uova - 15 g di zucchero- 6 g di lievito in polvere

PREPARAZIONE

Il pancake è un dolce della tradizione Americana, solitamente preparato per la colazione. Si tratta di frittelle spesse più o meno 3-5 mm.

iniziamo facendo sciogliere il burro a fuoco lento e lasciatelo intepidire; intanto che il burro si raf-fredda dividete gli albumi dai tuorli. Versate i tuorli in una ciotola e sbatteteli con una frusta a mano. Poi unite il burro fuso e il latte, continuando sempre a mescolare finché il composto non risulterà chiaro.

Unite il lievito alla farina e unite al composto di uova mescolando sempre con la frusta.

pREpARIAMO I pANcAkESper una Colazione super

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Ricetta del mese

Prendete gli albumi e montateli con una frusta elettrica, poco alla volta ag-giungete lo zucchero. Quando il composto sarà ben montato incorporate-lo al composto di uova, con movimenti dall’al-to verso il basso, per evitare che gli albumi si smontino.

Mettete a scaldare una padella antia-derente a fuoco medio, versate una piccola parte del composto al centro

della padella (aiuta-tevi con un mestolo).

Quando inizieranno a comparire delle

bollicine in superficie e la base sarà dorata,

giratelo sull’altro lato per mezzo di una spa-

tolina, quindi fate dora-re a sua volta anche l’altro

lato, dopodiché il pancake sarà pronto.

A questo punto potete guarnire i pancakes con ciò che preferite.

Buon appetito !!

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6° PARTEStoria di Massimiliano FiladoroDisegni diAdriana Farina

Erano bastati un paio di giorni a Camp Arowhon per far prendere a Ozzy una decisione. Per dirla tutta, l’idea (abba-stanza folle, l’ammetteva lui stesso)

l’aveva avuta a casa, una notte che il sonno tar-dava ad arrivare e non aveva trovato di meglio da fare che giocare con i propri pensieri.

All’inizio aveva sghignazzato da solo, tanto la sua idea gli era parsa bislacca e assurda. Poi, come un tarlo che scava nel legno, l’idea gli era entrata in testa. Giorno dopo giorno sempre più a fondo.

Continuava a sembrargli folle, certo, però sempre meno impossibile di prima.

Per attuare l’idea (anzi, il Piano, come aveva preso a chiamarlo tra sé) si era organizzato al meglio. Al laboratorio del nonno aveva trovato tutto quello che gli serviva, materiale che lui stesso aveva messo insieme – il tempo passato a guardare il nonno al lavoro alla fine gli aveva insegnato qualcosa – più un certo oggetto preso in prestito. Solo temporaneamente.

Si sentiva ancora un po’ in colpa per non aver chiesto il permesso del nonno. Anzi, a ripensarci l’aveva fatta grossa, sotto un certo punto di vista.

Ma il Piano lo richiedeva. Il nonno avrebbe capito, ne era convinto. Arrivato lì a Campo Arowhon l’entusiasmo per il Piano si era un po’ raffreddato.

Una cosa era immaginare avventure al sicuro della sua stanzetta, guardando il soffitto, un’altra era realizzarle davvero. E poi, la stradina sterrata che portava ai boschi, e poi verso le alte e cupe montagne, la sera sembrava così buia…

Le Storie di

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Ma erano bastati due giorni, due interminabili giorni passati tra riunioni di gruppo, canti e stupi-dissimi giochi di squadra a portarlo alla convinzione che qualsiasi cosa potesse capitargli nei boschi non sa-rebbe stata nemmeno lontanamente terribile come la vita quotidiana a Camp Arowhon.

Neanche a dirlo, dal giorno del suo arrivo (in cui così avventatamente aveva parlato dei Sasquatch) non aveva legato per nulla con i suoi compagni, che ormai lo considera-vano un po’ matto e lo lasciavano perdere. Dopo i primi tentativi nean-che lo chiamavano più per giocare, e a Ozzy andava benissimo così. O perlomeno si era convinto in questo modo. Ma tutto que-sto non aveva più impor-tanza.

Ozzy prese un bel re-spiro e guardò avanti. La stradina sterra-ta avanzava verso il bosco.

Il sole era ancora alto nel cielo, ma Ozzy si chiese se non avesse dovuto muoversi un po’ prima.

Le giornate erano inter-minabili in montagna,

ma a sera la notte sembrava scende-re da un momento all’altro, come se una mano invisibile tirasse i cordoni di un’immensa tenda a oscurare il sole.

Ma non doveva suggestionarsi, pensò Ozzy, irritato con se stesso.

Campo Arowhon e le sue regole, ecco di cosa bisognava aver paura.

Ozzy fece un passo in avanti. Chissà in quale libro aveva letto che ogni avventura comincia da un primo piccolo passo. E il primo passo di Ozzy… per poco non lo fece capitom-bolare faccia a terra, con il rischio di farsi seriamente male. Si era com-pletamente dimenticato che stava

indossando il suo prezioso costume.

Già, perché Ozzy si era agghindato in maniera a dir poco “particolare”.

Dal collo fino ai piedi era ricoperto da una specie di

palandrana pelosa, ricavata da una vecchia pelliccia finta scovata nella soffitta di casa.

Immaginiamo un piccolo scimmione con la testa di bambino: ecco come appariva Ozzy.

continua... 21

lO ScOIATTOlOpiCColi, VeloCissimi, amiCi dei bambini

di Beatrice Rozza

Lo sapevate che...

in Italia esiste una specie di scoiattolo unica in tutto il mondo, ovvero lo scoiattolo nero calabrese. Questa “nuova” specie vive in Calabria e in Basilicata, si differenzia per il suo colore nero e le dimensioni massicce.

Amici a 4 Zampe

Scheda sullo Scoiattolo...Nome Scientifico: Sciurus vulgaris

Regno: AnimaleClasse: Mammiferi

Ordine: RodentiaLunghezza: 40-45 cm

Alimentazione: Nocciole, funghi, noci e pinoli

Periodo gestazione: 38-39 giorniLongevità: 3-6 anni

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Lo scoiattolo è l’animale del bosco più noto tra i roditori, non è aggressivo, ma non ama la compagnia di estra-

nei, da cui fugge e si nasconde molto bene.

Come agile arrampicatore lo scoiattolo preferisce le foreste di conifere dove trova i suoi cibi preferiti da sgranocchiare come le pigne, ma non disdegna anche i boschi di latifoglie.

Lo sciurus vulgaris è un animale agilissimo, arboricolo scende da-gli alberi solo per cercare cibo o per spostarsi in un’altra zona dove corre velocissimo e con grande agilità.

Questo piccolo rodi-tore non va in letargo durante l’inverno ma si limita ad alternare periodi d i sonno

prolungato a periodi di poca attività per cercare cibo.

Lo scoiattolo grigio ha l’abitudine di seppellire ghiande per nutrir-sene in un momento successivo. Ogni stagione un solo esemplare crea migliaia di nascondigli sotter-ranei per conservare le scorte di cibo, ma, nonostante le sue eccel-lenti doti olfattive e mnemoniche, non può sperare di ritrovarli tutti.

Questo comportamento è molto utile per la dispersione

dei semi degli alberi che facilita la crescita della flora.

Al contrario invece lo scoiattolo rosso,

consuma subito i semi degli alberi

impedendo così la loro riprodu-

zione.

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di Giusy Raia

BABBO NATAlE

Indovinello… chi ha la barba lunga e bianca e indossa un cappello rosso? Ma no! Non è un mago, è Babbo Natale!

È sicuramente la figura più pre-sente in quasi tutte le culture come distributore di doni ai bambini.

Tutte le versioni di Babbo Natale derivano dallo stesso personaggio storico, ovvero San Nicola vescovo della città di Myra (oggi Demre in Turchia) sembra che derivas-se da una famiglia molto ricca e che regalò la sua eredità ai meno fortunati.

In Germania i bambini appendono al caminetto le loro scarpe piene di paglia per sfamare i cavalli di San Nicola e in cambio vengono riempite di dolci e regali, si perché

in alcuni paesi come Germania e Olanda Babbo Natale arriva a cavallo.

In Islanda di Babbo Natale ce ne sono addirittura 13! In realtà sono dei folletti i cui nomi deri-vano dall’attività o dal cibo che preferiscono ma essendo impro-nunciabili vi lascio all’immagi-nazione. Questi folletti una volta l’anno, due settimane prima del natale portano ogni giorno per tredici giorni dei doni nelle scarpe dei bambini buoni. Per i bambini che non si sono comportati molto bene invece solo patate.

La dimora di Babbo Natale cam-bia a seconda delle tradizioni. Negli Stati Uniti si pensa che abi-ti al Polo Nord, in Europa invece è più diffusa la versione che lo

In Arrivo...

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colloca in Lapponia esattamente sul Circolo Polare Artico.

L’abitudine di scrivere una letterina risale a molto tempo fa. Le lettere di solito contengono una lista dei giocattoli desiderati e la dichiarazione di essere sta-ti buoni. In molti paesi le poste accettano le lettere indirizzate a Babbo Natale, ad esempio in Canada è stato predisposto un ap-posito codice postale “HOH OHO” in riferimento alla famosa risata “ho ho ho” di Santa Claus.

Da qualsiasi posto venga, con qualsiasi mezzo e qualsiasi forma abbia questo omone gentile non ha età ha compiuto anni infiniti, non si ricorda quando è il suo compleanno e non lo festeggia mai. Impossibile sapere quando la sua barba è diventata bianca.

Dunque una cosa speciale che potreste fare è lasciare un dol-cetto vicino l’albero o vicino alle vostre scarpe appese per rendere il suo viaggio un tantino più dolce.

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di Beatrice Rozza

lA NEvEbianCa, soffiCe e bellissima

Rimaniamo sempre affascinati quando ci troviamo davanti ad una distesa innevata, sarà perché crea un senso di pace e un irrefrenabile voglia di giocare.

Ma che cos’è la neve? Questo strano fenomeno non è altro che acqua allo stato solido, il pro-cedimento è lo stesso di quando si crea la pioggia, cioè con l’umidità, la differenza sta nella temperatura in cui si trovano le nuvole in quel momento. Affinché il fiocco tocchi terra è necessario che la temperatura lungo il suo tragitto si mantenga sempre intorno allo zero altrimenti si trasformerà in pioggia!

Che forma ha la neve? La neve si forma in minuscoli cristalli quasi invisibili all’uomo. Ogni cristallo di neve ha una geometria diversa, è quasi impossibile trovare due cristalli uguali. Ai nostri occhi la neve

appare bianca anche se i fiocchi di neve sono trasparenti; questo accade perché ogni

raggio di luce che colpisce un cristallo di neve viene leggermente riflesso, così di cristallo in cristallo, fino ad arrivare a noi che percepiremo questa luce con il colore bianco.

Sognando...

lo sapevate che...lo strato di neve appena caduto attutisce i suoni, creando una sensazione di “silenzio”

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ACQUA-NEVE - (o “neve mista a pioggia”) è neve parzialmente fusa che cade al suolo con trac-ce di cristallizzazione. Di solito è trasparente, non bianca come la neve.

NEVE TONDA - si forma partendo dalla neve cristallina. Quando i fiocchi si sciolgono parzialmente e poi trovano un nuovo strato fred-do di atmosfera si ricongelano in cristalli di ghiaccio e cadono in forma di palline bianche.

LA GRAGNOLA - è un tipo di preci-pitazione solida costituita da pallini di neve circondati da uno strato trasparente di ghiaccio. I pallini cadono di solito in occasione di temporali e pioggia e rimbalzano al suolo quando cadono.

I GRANI DI GHIACCIO - Sono una forma di precipitazione solida con la quale le gocce di pioggia o di acqua neve, passando in uno strato di atmosfera più fredda, congela.

Esistono diversi tipi di neve

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Massimiliano FiladoroSoggetti e sceneggiatura

Valentina BrancatiMatite e inchiostri

Arianna FloreanCopertina e colorazione

Sara MartinelliAssistente colorazione

Innocenza BoveGrafica Giochi

Lidia CestariProgetto grafico e impaginazione

Adriana FarinaIllustrazioni di Little Big Foot

Daniele BruniSocial Media Manager

Giusy RaiaCoordinamento e Direzione

Claudio CianfaraniDirezione Progetto

18DICEMBRE

2017

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Luogo della Pubblicazione Roma | Anno 2016 | Editore Dinky Donkey srl - Via Paolo Emilio, 10 - 00192 Roma Direttore Responsabile - Benedetto DionisiTipografia Edizioni Welcome srl - Via Santa Procula 23/b - 00071 - Pomezia.Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Roma - N. 87/2016 del 05/05/2016

Progetto Editoriale di: Claudio Cianfarani

Da un’idea di: Claudio Cianfarani, Arianna Florean e Massimiliano Filadoro

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