Copia di la primavera 2007 Dichiarazione Ambientale · sulle nostre attività e sui relativi...
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE ai sensi del Regolamento CE 761/01 “EMAS”
anno 2007
sede centrale in Via De Bosis, 3a - ANCONA
N. Registro I-000411
ANCONA
la primavera srl – Dichiarazione Ambientale 2007
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1. INTRODUZIONE...........................................................................................................3
2. L’AZIENDA ...................................................................................................................4
2.1 CHI SIAMO ................................................................................................................. 4
2.2 DESCRIZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO................................................................ 7
2.3 DESCRIZIONE DELLa SEDE E DELLE TIPOLOGIE DI CANTIERI ......................... 10
2.4 SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI ............................................................. 12
2.5 RAPPORTO CON IL VICINATO E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ................. 12
3. LA POLITICA AMBIENTALE DELL’ORGANIZZAZIONE.................................................12
IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE............................................................................14
3.1 La nostra organizzazione ........................................................................................ 14
3.2 Le procedure di valutazione, controllo e sorveglianza ......................................... 20
3.3 Gli audit e il riesame periodico del sistema di gestione Ambientale ................... 21
4. GLI ASPETTI AMBIENTALI E LE METODOLOGIE DI RIDUZIONE DELL’IMPATTO ......22
4.1 SCARICHI IDRICI – Rif Tabella Aspetti: N. 16 ..................................................... 33
4.2 EMISSIONI IN ATMOSFERA – Rif Tabella Aspetti: N. 2, 7 e 8............................ 34
4.3 RIFIUTI – Rif Tabella Aspetti: N. 1, 3, 6, 10, 11, 12, 13, 14. ............................. 39
4.4 COMPORTAMENTO FORNITORI – Rif Tabella Aspetti: N. 19.............................. 43
4.5 EMERGENZE (potenziali emissioni incontrollate su suolo, acque, ecc) .............. 44
4.6 RUMORE – Rif Tabella Aspetti: N. 18 ................................................................... 47
5. GLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO ........................................................................49
6. PRINCIPALI LEGGI E REGOLAMENTI.........................................................................52
7. GLOSSARIO E UNITÀ DI MISURA ..............................................................................54
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1. INTRODUZIONE
Il presente documento è destinato a tutti coloro che sono interessati a conoscere gli
aspetti ambientali dell’attività dell’impresa LA PRIMAVERA SRL, le tecniche e le procedure
di tutela dell’ambiente che vengono mantenute in vigore: i cittadini e le amministrazioni
delle comunità limitrofe, gli organismi preposti al controllo ed alla tutela dell’ambiente, gli
azionisti, i principali clienti e fornitori, gli interlocutori finanziari ed assicurativi, ma anche i
lavoratori dell’impresa, attori principali nella corretta gestione dell’ambiente.
Nelle diverse sezioni del documento ognuno potrà trovare informazioni dettagliate
sulle nostre attività e sui relativi aspetti ambientali, sui risultati che si sono ottenuti e sugli
obiettivi che ci si è posti per il futuro, volti al miglioramento costante delle prestazioni
ambientali dell’impresa La Primavera.
La terminologia specifica del Sistema di Gestione Ambientale e quella tecnica
utilizzate nel seguito del documento sono contenute nel glossario riportato in fondo alla
presente Dichiarazione.
La Direzione Generale della Società
“La Primavera”
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2. L’AZIENDA
2.1 CHI SIAMO
L’impresa La Primavera srl è in attività dal 1973 nel settore dell’igiene ambientale,
pulizie industriali e sanitarie, disinfestazione e derattizzazione, giardinaggio e
manutenzione del verde.
E’ un’azienda di piccole dimensioni che opera nelle Marche e regioni limitrofe
(Abruzzo, Umbria ed Emilia Romagna).
Oltre alle numerose attrezzature e macchinari per le pulizie industriali l’impresa
dispone di numerosi furgoni completamente attrezzati per emergenze e pronto intervento,
di una piattaforma semovente per altezze fino a 24 metri e di un Pick Up con erogatore
tifone Citizen 500 completo di atomizzatore.
Dal 1998 è certificata per il Sistema di gestione per la Qualità in base alla Norma UNI
EN ISO 9002, nel 2003 il sistema è stato adeguato secondo la nuova norma UNI EN ISO
9001:2000 certificato R.I.N.A. CISQ 1343/98/S.
Nel 2005 ha ottenuto la certificazione per il Sistema di gestione Ambientale secondo
la norma UNI EN ISO 14001:1996 e la prima Registrazione ai sensi del Regolamento CE
761/1 “EMAS” n. I-000411. Nel 2006 il sistema è stato adeguato secondo la nuova norma
UNI EN ISO 14001:2004 certificato R.I.N.A. CISQ EMS-926/S
La clientela è costituita da aziende industriali, istituti bancari, aziende sanitarie, enti
pubblici e privati.
I principali clienti sono:
- Bunge Italia S.p.A.– Stabilimento di Ancona
- Banca d’Italia - Ancona
- Prada Spa – Stabilimento di Ancona
- AnconAmbiente
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- Università Politecnica delle Marche – Dipartimenti vari
- Direzione di Commissariato Marina Militare – sedi varie nelle Marche, Abruzzo, Emilia
Romagna
- SILGA S.p.A. – Castelfidardo (AN)
- Comune di Ancona – Ancona
- Comune di Camerano – Camerano (AN)
- Comune di Castelfidardo – Castelfidardo (AN)
- Comune di Filottrano – Filottrano (AN)
- Comunità Montana dell’Esino - Frasassi AN
- Fondazione Teatro delle Muse - Ancona
- Centro Aziendale Multiservizi spa – Falconara M. (AN)
- Ministero della salute
- Ordine dei Medici
- ERSU di Camerino (AN)
- Croce Rossa Italiana
- INPDAP
- RINA
- Silos Granari della Sicilia
- Labor Spa Casa di Cura “Villa Igea” - Ancona
- Banca di Credito Cooperativo di Pergola
- Consorzio Conero Ambiente
- Cassa di Risparmio di Rimini – sedi varie nelle Marche
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DATI AMMINISTRATIVI AZIENDALI
Ragione Sociale dell’Azienda LA PRIMAVERA srl Anno di Fondazione dell’Azienda 1973
Codice I.S.T.A.T. prevalente 74701
Codice NACE prevalente 74.70 Servizi di pulizia e disinfestazione
Codice NACE attività secondarie 60.24 Trasporto di merci su strada
63.1 Movimento merci e magazzinaggio
Settore di Attività Terziario
Indirizzo Sede Legale Via DE BOSIS 3/A
(magazzino con ingresso in via Trieste)
Località 60123 – ANCONA (AN)
Numero Telefonico 071 55100 – 53200
Numero Fax 071 2083597
e-mail [email protected]
Sito web www.laprimaverasrl.it
Fatturato Ultimo Anno (2006) € 1.743.937,00
Numero di addetti: 48 (tra tempo pieno e parziale)
Responsabile legale dell’azienda SIG. POLENTA GIANCARLO
Responsabile Sicurezza GEOM. POLENTA MICHELE
Responsabile Qualità DOTT.SSA POLENTA RAFFAELA
Responsabile Ambiente DOTT.SSA POLENTA RAFFAELA
Tipico orario di lavoro (ufficio) 09:00 – 13:00 / 15:00 – 19:00
Numero di turni (ufficio): 2
Giorni settimana (ufficio): 5
Settimane anno (ufficio): 52
Totale area del sito (sede) 250 m2 circa
Area coperta da edifici (%) 100 %
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2.2 DESCRIZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO
La Primavera srl è in grado di svolgere una serie di servizi presso i suoi clienti
sintetizzati nel seguente elenco:
1. igienizzazione di edifici
2. pulizie di stabilimenti industriali
3. pulizie di edilizia civile
4. servizio di disinfezione, disinfestazione, derattizzazione
5. sanificazione ambientale in ambito sanitario
6. pulizie uffici
7. manutenzione del verde
8. facchinaggio e trasporto conto terzi
Nel corso degli ultimi 3 anni la Società ha erogato solamente i servizi di cui ai punti
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 per cui nella presente Dichiarazione sono riportati solamente gli aspetti
ambientali connessi a tali attività e prodotti. In caso di avvio di nuovi servizi il Sistema di
Gestione Ambientale dell’azienda prevede una analisi degli aspetti ambientali legati a tali
servizi e la conseguente attivazione di tutte le attività di tutela e miglioramento ambientali
previste dal sistema stesso.
Le attività di pulizia e
igienizzazione (punti 1, 2, 3, 5 e 6)
vengono eseguite da squadre
composte da 1 o più operatori
utilizzando attrezzature manuali,
elettriche e macchinari in funzione
della tipologia di cantiere e degli
accordi con il cliente. Le attrezzature
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elettriche sono costituite da aspirapolvere e aspiraliquidi, motospazzatrici, lucidatrici, etc.
Per le operazioni di igienizzazione e pulizia vengono utilizzati anche attrezzature e
macchinari volumetrici per irrorare le soluzioni igienizzanti.
I servizi di
disinfestazione e
derattizzazione (punto 4)
consistono sia in interventi di
irrorazione all’interno o
all’esterno dei locali della
committenza di prodotti
disinfestanti, sia nella
collocazione e successivo
monitoraggio di trappole per
roditori e/o insetti. Per
l’attività di irrorazione possono
essere utilizzate motopompe,
termonebbiogeni o aerosol montate su automezzi.
Per quanto riguarda le aree verdi
l’azienda è in grado di eseguire la
progettazione di impianti erbosi, la
piantumazione di alberi e siepi e la
manutenzione con taglio dell’erba e potatura
degli alberi e siepi con successivo recupero e
smaltimento del materiale di risulta,
concimazioni, etc.
È inoltre prevista la decompattazione
degli apparati radicali per la rivitalizzazione e
sanificazione di grandi piante storiche. Per le
lavorazioni sopra descritte sono disponibili
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trattori con trinciatore, macchine tosaerba, decespugliatori, etc.
Presso la sede dell’impresa La Primavera, oltre ad essere svolte tutte le attività di
ufficio, quali la preparazione dei contratti, la predisposizione della documentazione per la
partecipazione ai bandi, la progettazione di eventuali nuovi servizi e tutte le attività
organizzative per i cantieri, viene gestito anche un magazzino centrale.
Nel magazzino viene mantenuta una scorta dei prodotti da utilizzare nei vari cantieri
con consegne periodiche. Alcune tipologie di prodotti, in particolare quelli di maggior uso
(detergenti), vengono diluiti in maniera tale che nei cantieri siano disponibili già pronti
all’uso.
Le attività lavorative dell’impresa esercite, raggruppate in funzione di analogie dal
punto di vista degli impatti sull’ambiente e collegate con le attività non direttamente
produttive (quali il lavoro di ufficio o la gestione del magazzino), possono essere
schematizzate nel seguente diagramma di flusso.
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CONTRATTAZIONE E
GARE PER NUOVI
SERVIZI
ORGANIZZAZIONE
CANTIERE
TRASFERIMENTI
ATTIVITA' IN CANTIERE
CHIUSURA CANTIERI
ATTIVITA' DI UFFICIO
GESTIONE MAGAZZINO
Attività di disinfestazione e
derattizzazione
Manutenzione attrezzature
Manutenzione aree esterne
Attività di lavaggio e
disinfezione
LA PRIMAVERA
PROCESSI RILEVANTI PER L'AMBIENTE
MANUTENZIONE
AUTOMEZZI
PROGETTAZIONE NUOVI
SERVIZI
Fig. 1 Ciclo produttivo
2.3 DESCRIZIONE DELLA SEDE E DELLE TIPOLOGIE DI CANTIERI
La sede centrale della impresa è ubicata al centro di Ancona in un’area prettamente
residenziale (vedere figura 2).
La zona è adibita ad attività commerciali e del terziario; non si evidenzia la presenza
di elementi sensibili dal punto di vista ambientale.
La sede si trova al piano terra di un fabbricato che presenta ai piani superiori
appartamenti ad uso residenziale.
Nella sede era insediato, fino alla fine degli anni 90, un ufficio postale; da allora,
fino all’insediamento dell’impresa La Primavera i locali sono rimasti in disuso. Si può
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dunque escludere che sull’area occupata si siano mai svolte attività, impiegate sostanze o
verificatisi incidenti tali da causare episodi di inquinamento.
Figura 2: Ubicazione della sede dell’impresa LA PRIMAVERA srl
Per quanto riguarda i Cantieri presso i quali vengono effettuate le varie tipologie di
servizi, questi possono essere raggruppati in tre tipologie principali:
� Stabilimenti di tipo industriale comprese le aree esterne di competenza;
� Ambienti inseriti in stabili adibiti in tutto o in parte ad attività di ufficio (banche,
uffici pubblici, ecc) o similare (scuole) comprese le aree esterne di competenza;
� Ambienti destinati ad uso sanitario e residenziale.
NORD
1 cm = 5 Km
1 cm = 270 m
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2.4 SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI
La Direzione dell’impresa La Primavera ha sempre considerato fondamentale la
sicurezza e la salute dei propri lavoratori e per questo si è sempre impegnata nel ridurre al
minimo i rischi lavorativi e nell’addestrare il personale sull’utilizzo corretto delle
attrezzature e dei prodotti necessari allo svolgimento dei servizi. Negli ultimi tre anni in
particolare, si sono verificati, escludendo gli infortuni in itinere, ovvero legati a incidenti
stradali durante i trasferimenti verso i cantieri, 15 infortuni di cui solamente 1 nel 2006;
tali infortuni sono legati essenzialmente a cadute accidentali, mentre non si sono verificate
denunce di malattie professionali.
2.5 RAPPORTO CON IL VICINATO E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Anche in funzione della tipologia delle attività svolte dalla società, non si sono mai
verificate lamentele da parte del vicinato, sia nella sede centrale che presso i vari cantieri.
Con la pubblica amministrazione la Società è sempre stata aperta ad un rapporto
trasparente e collaborativo. È inoltre un intendimento della Direzione dell’impresa La
Primavera quello di rendere partecipe la pubblica amministrazione degli obiettivi ambientali
raggiunti fin qui dalla società e di accogliere eventuali suggerimenti e indicazioni.
3. LA POLITICA AMBIENTALE DELL’ORGANIZZAZIONE
La Direzione Generale dell’impresa LA PRIMAVERA ha posto come punto di
riferimento per la gestione di tutte le attività aziendali una politica aziendale in materia di
qualità e di ambiente. Tale politica, aggiornata a seguito dell’evolversi dell’impresa è
sintetizzata nella pagina seguente:
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POLITICA AZIENDALE
La missione che l’impresa si è attribuita, è quella di tendere costantemente alla soddisfazione dei clienti e di operare pertanto in regime di eccellenza nella erogazione dei servizi. La Direzione si impegna a perseguire una politica che pone al centro delle attività il cliente sia interno, sia esterno. Inoltre la Direzione considera l’Ambiente come un ulteriore cliente cui prestare la massima attenzione nell’erogazione dei propri servizi. La soddisfazione del cliente esterno viene perseguita offrendo e adeguando tutti i processi alle sue particolari esigenze, implicite ed esplicite.
Gli obiettivi che si pone l’impresa sono:
� Perseguire l’eccellenza nella qualità del servizio � Ottenere una qualità organizzativa che permetta tempestività ed efficienza � Garantire che i servizi forniti rispondano ai requisiti definiti � Il miglioramento dell’immagine sul mercato, e quindi: incremento del numero dei clienti,
incremento del fatturato � La soddisfazione delle parti interessate (clienti, dipendenti, fornitori), e quindi:
raggiungimento degli obiettivi di budget, incremento del livello occupazionale, miglioramenti salariali, ridotto assenteismo, costante riduzione del numero dei reclami, elevato livello di soddisfazione dei clienti
� La cura della comunicazione verso il cliente � L’assistenza al cliente � Il rispetto della normativa in materia ambientale e sicurezza nei luoghi di lavoro
perseguito anche attraverso attività di formazione ed informazione del personale a tutti i livelli � Migliorare continuamente l’efficacia del Sistema di gestione per la Qualità e l’Ambiente � Miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali con particolare riferimento a:
o Riduzione e razionalizzazione nella produzione dei rifiuti o Stimolare i clienti a scegliere servizi che riducano l’impatto sull’ambiente o Attività di prevenzione degli incidenti che possano coinvolgere il suolo e sottosuolo o Razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse o Minimizzazione dell’utilizzo di sostanze pericolose
L’impresa intende conseguire tali obiettivi attraverso:
• Addestramento e coinvolgimento del personale • Applicazione di procedure operative definite e approvate • Verifica dell’efficienza nell’impiego delle risorse umane ed economiche • Analisi anomalie, reclami, non conformità • Verifica della customer satisfaction • Verifica dell’efficacia dei processi con l’identificazione delle azioni da intraprendere per il
miglioramento continuo • Selezione e collaborazione dei propri fornitori
La Direzione si impegna a definire e trasmettere al personale gli obiettivi specifici nel breve e medio termine, in occasione dei periodici “Riesami della Direzione”, verificandone il raggiungimento nei tempi previsti.
Ancona 19.01.2007
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IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
Il rispetto di tutti i requisiti posti nella Politica Ambientale, la verifica dello stato di
avanzamento degli obiettivi, il costante monitoraggio e controllo di tutte le attività che
possono avere implicazioni sull’ambiente, sono garantiti dall’implementazione di un
Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001 e ai requisiti
aggiuntivi del Regolamento EMAS. I punti cardine su cui il sistema si basa sono di seguito
descritti in maniera sintetica.
3.1 LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE
Tutto il personale, fin dalla progettazione del Sistema di gestione Ambientale è stato
sensibilizzato sugli aspetti ambientali generali dell’organizzazione e sull’influenza che le
loro attività possono avere su tali aspetti. Inoltre il personale coinvolto nelle attività
inerenti il sistema (addetti alle emergenze, ecc.) sono stati formati sulle procedure da
seguire nell’espletamento delle attività stesse.
Con riferimento all’organigramma aziendale mostrato in figura 3, si riportano di
seguito le principali responsabilità in campo ambientale:
• Direzione Generale (DIR) ha la responsabilità di:
− definire la Politica per la Qualità e l’Ambiente e gli obiettivi per le principali funzioni
aziendali
− garantire il rispetto legislativo
− designare il Rappresentante della Direzione
− approvare tutta la documentazione prescrittiva del SGA e le Dichiarazioni Ambientali
− attribuire le risorse necessarie all’applicazione del Sistema di gestione per la Qualità
e l’Ambiente
− riesaminare periodicamente il Sistema di gestione per la Qualità e l’Ambiente
− stabilire le strategie di comunicazione ambientale verso l’esterno
• Assicurazione Qualità e Ambiente (QUA) ha la responsabilità di:
− Redigere tutta la documentazione prescrittiva del SGA e le Dichiarazioni Ambientali
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− Aggiornare l’elenco della normativa applicabile all’azienda in materia di ambiente e
sicurezza e identificare gli adempimenti a carico dell’organizzazione
− assicurare che sia applicato e mantenuto attivo il Sistema Qualità e Ambiente
− provvedere alle necessità di formazione e di addestramento al personale operante
nella struttura relativamente Sistema di gestione per la Qualità e l’Ambiente
− pianificare ed effettuare le verifiche ispettive interne sul Sistema Qualità e Ambiente
− proporre alla Direzione Generale i piani di miglioramento del Sistema Qualità e
Ambiente
− identificare, in collaborazione con DTE, gli aspetti ambientali dell’organizzazione
− valutare, in collaborazione con DTE, gli aspetti ambientali onde determinare quelli
significativi
− determinare le attività che necessitano di Istruzioni Operative Ambientali
• Direzione Tecnica (DTE) che ha anche la funzione di Rappresentante della
Direzione, ha la responsabilità di:
− redigere i Piani esecutivi del servizio
− approvare le Istruzioni Operative e le Istruzioni Operative Ambientali
− garantire il recepimento dei documenti normativi e legislativi
− garantire l’aggiornamento della normativa potenzialmente applicabile
− verificare l’applicabilità della normativa in materia di sicurezza e ambiente e attivare
le azioni necessarie al soddisfacimento degli adempimenti previsti
− identificare potenziali situazioni di emergenza con impatto sull’ambiente o sulla
sicurezza
− garantire l’attuazione delle azioni necessarie per prevenire e rispondere alle
situazioni di emergenza
− pianificare le attività operative dell’impresa
− definire le esigenze di addestramento e formazione del personale operativo
− garantire la funzionalità delle attrezzature di pulizia
− coordinare le attività legate alla sicurezza sul lavoro ed alla tutela dell’ambiente
− effettuare le verifiche ispettive interne presso i cantieri
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− comunicare preventivamente a QUA qualsiasi cambiamento previsto per i servizi
resi in termini di modalità di svolgimento, prodotti e attrezzature utilizzate e
collaborare con QUA nella valutazione dei potenziali impatti sugli aspetti ambientali
e legislativi dell’Organizzazione
− effettuare il sopralluogo presso i cantieri e supportare GAR nell’attività di
preventivazione
− assicurare che gli operatori siano a conoscenza degli aspetti ambientali e di
sicurezza presenti nel cantiere
• Pianificazione Gare e Amministrazione Personale (GAR/PER) ha la
responsabilità di:
− sovrintendere alle attività amministrative e commerciali
− predisporre la documentazione richiesta per partecipare alle gare di appalto
− redigere preventivi sulla base dei costi ed indici di prestazione standard aziendali
− curare l’attività di gestione amministrativa del personale
− valutare con il cliente eventuali problematiche di tipo ambientale legate al cantiere
da avviare
− stimolare i clienti a tipologie di servizi migliorativi per l’ambiente
• Segreteria, Acquisti e Gestione Personale (SEG/ACQ/GPE) ha la responsabilità
di:
− coordinare le attività degli operatori
− valutare i fornitori sia sotto l’aspetto qualitativo che ambientale
− garantire l’approvvigionamento dei prodotti e materiali assegnando gli ordini a
fornitori qualificati nel rispetto delle prescrizioni ed alle migliori condizioni
economiche e di affidabilità di fornitura
− assicurare la regolarità dell’immagazzinamento e della conservazione dei materiali,
delle attrezzature, delle macchine
− predisporre il materiale per i cantieri operativi
− mantenere in archivio le registrazioni relative a:
� Sicurezza anti-infortunistica ai sensi del D.L. 626/94 e successive modifiche
� Visite sanitarie del medico competente
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� Gestione dei rifiuti
• Direzione Cantieri (DCA) ha la responsabilità di:
− applicare correttamente le procedure predisposte
− segnalare le eventuali anomalie riscontrate ed attivare le necessarie azioni
correttive
− recepire attraverso i Capo cantieri le necessità di manodopera
− coordinare le attività degli operatori
− impiegare al meglio le risorse per espletare i servizi ordinati
− controllare la costante funzionalità delle macchine e delle attrezzature
− consegnare il materiale per i cantieri operativi
− analizzare i risultati delle attività del servizio e proporre azioni di miglioramento
organizzative e sul metodo di lavoro
− effettuare il sopralluogo presso i cantieri e supportare GAR nell’attività di
preventivazione
− assicurare che gli operatori siano a conoscenza degli aspetti ambientali e di
sicurezza presenti nel cantiere
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Fig. 3 Organigramma aziendale
L’attività di misura delle prestazioni ambientali dell’azienda è svolta da Assicurazione
Qualità Ambiente.
Tutti i dati raccolti nel corso di un anno vengono poi sottoposti al Riesame della
Direzione, vero momento di indirizzo e coordinamento della gestione ambientale.
Tutto il personale è informato sugli impatti ambientali conseguenza diretta o indiretta
delle proprie attività ed ha ricevuto una formazione adeguata. Vengono svolte riunioni e
addestramenti periodici e specifica formazione in occasione di cambiamenti di processo o
di mansione, con il supporto dei tecnici interni ed esterni all’impresa. In tal modo soltanto
RESPONSABILE
SICUREZZA
SIC
ASSICURAZIONE QUALITA’ E AMBIENTE
QUA
DIREZIONE
GENERALE
DIR
DIREZIONE
TECNICA
DTE
DIREZIONE CANTIERI
DCA
SEGRETERIA/ACQUISTI GESTIONE PERSONALE
SEG/ACQ/GPE
CAPO CANTIERE
CAN
CONTABILITA’
CON
PIANIFICAZIONE GARE AMMINISTRAZIONE
PERSONALE
GAR/PER
OPA OPERATORE IN AUTOCONTROLLO
GIA ADDETTO AL GIARDINAGGIO
SER ADDETTO A SERVIZI VARI
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il personale che abbia ricevuto la formazione necessaria può svolgere compiti importanti
per l’ambiente, quali la manipolazione dei prodotti chimici classificati pericolosi o l’utilizzo e
la manutenzione di macchine che producono o trattano le emissioni.
Il coinvolgimento del personale nel funzionamento del Sistema di Gestione
Aziendale e, più in generale nel perseguimento della politica aziendale, è stato da sempre
considerato un elemento imprescindibile per il successo dell’impresa; a maggior ragione
questo risulta vero ed è stato perseguito per il settore Ambiente dove la partecipazione
attiva del personale è sinonimo di apporto di nuove idee, efficacia ed efficienza delle azioni
di miglioramento pianificate.
Dunque, fin dalla prima strutturazione del Sistema di Gestione Ambientale, tutto il
personale, sensibilizzato e formato come descritto in precedenza, è stato chiamato a
partecipare attivamente, sia nella ricostruzione delle prassi ambientali in essere che nella
progettazione di quelle ritenute necessarie per il miglioramento dell’ambiente. Gli operatori
sono quindi stimolati e chiamati continuamente a proporre e suggerire azioni correttive o
di miglioramento del sistema sfruttando i canali di comunicazione interna da sempre
attivi fra tutti i livelli aziendali (riunioni periodiche, bacheche aziendali per suggerimenti e
comunicazioni, rapporti diretti a tutti i livelli).
La Direzione Generale è consapevole che la trasparenza del proprio operato verso le
parti esterne interessate (vicinato, Enti di controllo, Enti locali, ecc.) è un mezzo
necessario per stabilire rapporti costruttivi, che ha consentito e consentirà all’impresa di
insistere in maniera positiva sul tessuto socio-economico del territorio.
I risultati della gestione ambientale all’interno dell’organizzazione (ottenimento
certificazione 14001, Registrazione EMAS, Politica per la qualità e l’ambiente, interventi
migliorativi sull’ambiente) sono stati quindi oggetto di comunicazioni verso l’esterno
concretizzatesi in pubblicazione delle certificazioni sul sito web, comunicazione della
politica aziendale e di alcune procedure ai subappaltatori. Altre iniziative sono in
programma e consisteranno nell’invio di lettere, articoli su giornali locali e incontri aperti al
pubblico.
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Infine l’impresa La Primavera è sempre pronta a rispondere a qualsiasi richiesta di
informazioni in materia ambientale che dovesse giungere dalle parti interessate esterne,
avendo creato per questo un apposito canale comunicativo attraverso il settore Qualità e
Ambiente.
3.2 LE PROCEDURE DI VALUTAZIONE, CONTROLLO E SORVEGLIANZA
Per conoscere le prestazioni aziendali in campo ambientale, con cadenza annuale,
viene effettuato un Bilancio Ambientale, relativo ai dati quantitativi e agli indicatori che
permettono di valutare costantemente l’efficienza del sistema nella riduzione degli impatti
ambientali significativi.
L’informazione che ne risulta viene registrata nel Registro degli aspetti
Ambientali ed è la base per decidere le nuove priorità di intervento, aggiornando così i
obiettivi e programmi aziendali.
Anche in caso di acquisizione di nuovi macchinari, di nuove tipologie di
servizi e di nuovi prodotti chimici, si analizzano sistematicamente ogni implicazione
ambientale per effettuare la scelta sulla soluzione più eco-compatibile.
Tutte le operazioni svolte nei cantieri e “critiche” dal punto di vista dei potenziali
impatti ambientali sono state attentamente pianificate mediante apposite procedure ed
istruzioni operative cui il personale coinvolto, che ha partecipato alla loro definizione, si
attiene scrupolosamente.
In esse sono infatti riportate tutte le indicazioni necessarie sia alla gestione delle
pratiche amministrative che soprattutto allo svolgimento delle fasi lavorative più delicate,
quali le manutenzioni delle aree di deposito. Tutto questo garantisce la presenza di precisi
riferimenti per le varie attività, una chiara attribuzione delle responsabilità connesse con la
gestione degli aspetti critici ed un aumento della specificità delle competenze del
personale.
I fornitori di beni o di servizi selezionati sono stati informati degli aspetti
ambientali di loro pertinenza e assoggettati a precise disposizioni.
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In caso di eventuali anomalie rilevate nel corso di ispezioni o durante le normali
attività, si è in grado di adottare in modo tempestivo ed efficace le misure correttive
necessarie. Ogni lavoratore riceve una costante formazione specifica per poter individuare
i problemi ambientali. Il flusso informativo per la gestione delle anomalie è diretto verso
Assicurazione Qualità e Ambiente, che, in collaborazione con Direzione Tecnica, ha il
compito di individuarne le cause e prendere i provvedimenti correttivi o preventivi richiesti
dalle circostanze.
3.3 GLI AUDIT E IL RIESAME PERIODICO DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
La verifica ispettiva periodica o Audit del sistema è forse l’attività che più di ogni
altra consente di migliorarci nella tutela delle problematiche ambientali.
Con intervalli non superiori all’anno il personale aziendale, debitamente qualificato
allo scopo, attua la completa ispezione di tutte le attività, prassi e procedure in atto.
Annualmente la Direzione Generale attua un completo riesame della gestione
ambientale, analizzando tutti i risultati degli Audit effettuati comprese le non conformità
emerse e prendendo decisioni in merito agli orientamenti successivi attraverso anche, se
occorre, una completa revisione della Politica Ambientale dell’organizzazione.
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4. GLI ASPETTI AMBIENTALI E LE METODOLOGIE DI RIDUZIONE DELL’IMPATTO
Le attività tipiche del nostro ciclo lavorativo e i prodotti ad esse connessi,
presentano una molteplicità di aspetti ambientali, ovvero attività, servizi e prodotti che
provocano o possono provocare un impatto sull’ambiente.
In linea generale si distinguono aspetti ed impatti ambientali connessi al consumo di
risorse da quelli conseguenti alle diverse emissioni del processo produttivo (fumi, rifiuti,
scarichi idrici, rumore, ecc.). Vanno poi considerati gli aspetti ambientali indiretti, cioè
quegli aspetti che non dipendono direttamente dall’organizzazione ma sui quali ci si può
attendere una influenza da parte della stessa. Tale tipologia di aspetti è connessa ad
attività non legate al ciclo produttivo, quali la gestione dei fornitori e la contrattazione con
la clientela.
Gli aspetti ambientali identificati sono relativi sia ad attività svolte nella sede
centrale che nei vari cantieri clienti.
Ciascun aspetto ambientale così individuato, è stato attentamente esaminato per
valutarne l’importanza sulla base di 4 categorie di giudizio:
• la conformità ad eventuali norme di legge a riguardo,
• la presenza di effetti comunque significativi sull’ambiente,
• l’esistenza di lamentele, contestazioni, ecc.,
• l’adeguatezza rispetto alla migliore prassi o tecnologia praticabile.
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ASPETTO
AMBIENTALE
GRAVITA'
INDICE DI VINCOLO
AMBIENTE
TIPOLOGIA
INDICE DI SIGNIFICATIVITA'
PROBABILITA'
FREQUENZA
CONCENTRAZIONE
SENSIBILITA' AMBIENTALE
QUANTITA'
MONITORAGGIO
CARATTERISTICHE SPECIFICHE
EFFICIENZA PROCESSO
MANUTENZIONE
TECNOLOGIE APPLICATE/ALTERNATIVE AZIENDA
DURATA
PRIORITA' DI INTERVENTO
POSSIBILITA' DI CONTROLLO / INFLUENZA
LEGISLAZIONE APPLICABILE
Fig. 4. Fattori che concorrono alla valutazione degli aspetti ambientali
Nel caso degli aspetti ambientali relativi alle attività in cantiere la valutazione è
effettuata tenendo conto dell’impatto complessivo generato dai vari cantieri per una stessa
tipologia di aspetto. La valutazione, in relazione agli aspetti indicati, tiene conto delle
caratteristiche comuni delle tipologie di attività di cantiere e di quelle specifiche dei singoli
cantieri (presenza elementi ambientalmente sensibili, utilizzo di particolari attrezzature,
ecc).
Sulla base delle 4 categorie, tradotte in una serie di caratteristiche dipendenti dalla
gestione aziendale, dall’ambiente esterno e dalla tipologia dell’aspetto in esame (vedere
figura 4), sono stati assegnati ad ogni aspetto due parametri fondamentali di valutazione:
un indice di significatività e un indice di vincolo.
L’indice di significatività è un valore numerico variabile fra 0 – 100 che è fornito
dal prodotto della gravità dell’impatto generato sull’ambiente per la probabilità o frequenza
con cui si manifesta l’aspetto (la probabilità/frequenza e la gravità sono a loro volta indici
numerici variabili fra 0 e 10 attribuiti sulla base di apposite tabelle).
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Quando l’indice di significatività è superiore a 30 allora l’aspetto in esame si
considera significativo.
L’indice di vincolo assume valori compresi fra 0-10 e rappresenta sostanzialmente
un giudizio di quanto l’azienda sta gestendo “bene” dal punto di vista tecnico-organizzativo
l’aspetto in esame (più l’indice di vincolo è basso più l’azienda sta gestendo bene
l’aspetto). Anche tale indice è assegnato sulla base di apposite tabelle.
Il prodotto dell’indice di significatività per l’indice di vincolo fornisce la priorità
relativa all’aspetto ambientale ed è un utile strumento diretto alla Direzione Generale
dell’impresa per impostare i propri obiettivi di miglioramento ambientale.
La tabella seguente rappresenta un quadro riepilogativo sugli aspetti ambientali
significativi dell’organizzazione. Essa mette in relazione le varie fasi produttive, di servizio
e i prodotti aziendali con le seguenti potenziali categorie di aspetti ambientali:
� Aria (emissioni in atmosfera)
� Acqua (scarichi idrici)
� Consumo Risorse (materie prime, acqua, energia)
� Suolo (uso e contaminazione)
� Produzione di Rifiuti
� Territorio (rumore, traffico, odori, etc)
� Questioni legate al prodotto
� Comportamento fornitori/appaltatori
La presenza di un aspetto significativo è rilevata mediante una delle seguenti lettere,
ovvero N, A, E; tale simbologia sta a significare se l’aspetto in questione si manifesta:
N: in condizioni normali, ovvero durante il normale funzionamento delle attività aziendali;
A: in condizioni anomale, ovvero in situazioni in cui la mancanza della manutenzione o
l’incuria degli operatori possono variare le condizioni normali di funzionamento aziendale;
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E: in condizioni di emergenza, ovvero in quelle situazioni associate ad un evento
accidentale di facile rilevazione, sia che le stesse comportino l’intervento di enti esterni che
solamente l’intervento delle squadre interne di emergenza.
Per ogni aspetto viene riportato il relativo impatto ambientale e, nel caso degli aspetti
ambientali indiretti, che tipo di controllo ha l’organizzazione su di essi.
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N° Attività/prodotto/servizio Aspetto Ambientale Significativo Impatto Cond tipologia Indicatore di prestazione
1 Attività di ufficio Produzione di rifiuti da utilizzo carta Rifiuti Non Pericolosi destinati ad operazioni di recupero N Aspetto diretto
Carta consumata per ora di lavoro nei cantieri (livello produzione)
2 Attività di ufficio Emissione fumi da caldaia riscaldamento
Contributo a fenomeni globali di riscaldamento e locali di inquinamento da polveri
N Aspetto diretto CO2 emessa nell’anno
3 Contrattazione nuovi servizi Possibilità di ottenere dal cliente contratti che prevedano la raccolta differenziata dei rifiuti in cantiere
Aumento/riduzione dei rifiuti avviati in discarica
N Aspetto indiretto in quanto legato alla volontà dei clienti
Carta differenziata nei cantieri nell’anno Percentuale di cantieri che effettuano la differenziazione
4 Gestione magazzino centrale
Utilizzo Sostanze Pericolose: Possibilità di perdite di prodotti pericolosi in caso di rotture contenitori (quantitativi medio-bassi)
Potenziale inquinamento delle acque, produzione rifiuti da raccolta sversamenti. E/A Aspetto diretto
Livello del rischio di inquinamenti da incidenti (probabilità evento per gravità)
5 Gestione magazzino centrale
Incendio magazzino con emissione di acque contenenti prodotti pericolosi, fumi e prodotti di combustione (rifiuti)
Disturbo vicinato, rischio di formazione di fumi nocivi, produzione rifiuti pericolosi
E Aspetto diretto Numero NC relative al rischio di incendi (quasi incidenti)
6 Gestione magazzino centrale
Produzione imballaggi in più materiali costituiti da contenitori vuoti di prodotti pericolosi e non
Rifiuti Non Pericolosi destinati ad operazioni di recupero
N Aspetto diretto Imballaggi prodotti per ora di lavoro nei cantieri
7 Trasferimenti da sede a cantieri
Emissione in atmosfera gas di scarico automezzi per trasferimenti sede-cantieri
Contributo a fenomeni globali di riscaldamento e locali di inquinamento dell'aria da polveri, Benzene e altri inquinanti derivanti dalla combustione. Contributo marginale effetto serra.
N Aspetto diretto Tonnellate di CO2 e polveri emesse in un anno.
8 Disinfestazioni e Derattizzazioni
Utilizzo Sostanze Pericolose: Dispersione in aria di insetticidi
Inquinamento localizzato da prodotti pericolosi N Aspetto diretto
Quantità media di prodotti pericolosi di disinfestazione utilizzati per ogni intervento
9 Disinfestazioni e Derattizzazioni
Scarico acque di lavaggio contenenti residui di insetticidi in caso di comportamento non corretto degli operatori
Rischio di inquinamento da fitofarmaci degli scarichi presenti in cantiere
A Aspetto diretto Numero NC relative a comportamenti non corretti degli operatori
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N° Attività/prodotto/servizio Aspetto Ambientale Significativo Impatto Cond tipologia Indicatore di prestazione
10 Disinfestazioni e Derattizzazioni
Produzione rifiuti pericolosi costituiti da esche topicide e similari esauste
Produzione rifiuti pericolosi destinati alla discarica
N Aspetto diretto Quantità rifiuti prodotti nell’anno
11 Disinfestazioni e Derattizzazioni
Produzione imballaggi in più materiali costituiti da contenitori vuoti di prodotti pericolosi e non
Rifiuti Non Pericolosi destinati ad operazioni di recupero N Aspetto diretto Imballaggi prodotti per ora
di lavoro nei cantieri
12 Lavaggi e disinfezioni Produzione imballaggi in più materiali costituiti da contenitori vuoti di prodotti pericolosi e non
Rifiuti Non Pericolosi destinati ad operazioni di recupero N Aspetto diretto
Imballaggi prodotti per ora di lavoro nei cantieri
13 Lavaggi e disinfezioni Produzione rifiuti da operazioni di pulizia (spazzatura e supporti per la pulizia)
Rifiuti Non Pericolosi assimilabili agli urbani destinati in discarica
N Aspetto diretto
14 Lavaggi e disinfezioni Raccolta rifiuti non pericolosi da svuotamento cestini di raccolta presso cantieri
Rifiuti Non Pericolosi assimilabili agli urbani destinati in discarica
N
Aspetto indiretto. La quantità di rifiuti prodotti dipende dai clienti
Carta differenziata nei cantieri nell’anno Percentuale di cantieri che effettuano la differenziazione
15 Lavaggi e disinfezioni Utilizzo Sostanze Pericolose: Pericolo di sversamento prodotti di pulizia puri a terra o negli scarichi idrici.
Inquinamento da tensioattivi, prodotti corrosivi o irritanti. E Aspetto diretto
16 Lavaggi e disinfezioni
Scarico acque provenienti da operazioni di lavaggio con macchinari contenenti solidi sospesi, grassi e tensioattivi.
Inquinamento da tensioattivi, prodotti corrosivi o irritanti e materiale organico.
N Aspetto diretto
17 Pulizia aree esterne Utilizzo Sostanze pericolose: Possibilità di perdite a terra di prodotti (benzina/gasolio)
Inquinamento localizzato del suolo da solventi E Aspetto diretto
Livello del rischio di inquinamento da incidenti (probabilità evento per gravità)
18 Pulizia aree esterne Emissione di rumore per utilizzo decespugliatore
Disturbo vicinato N Aspetto diretto Numero di proteste ricevute dal vicinato durante gli interventi
19 Acquisto prodotti Comportamento Fornitori: Attività produttive con utilizzo di prodotti pericolosi
Impatti derivanti dalle attività produttive dei fornitori di detergenti, disinfettanti, ecc
N
Aspetto indiretto in quanto legato al comportamento dei fornitori
Percentuale fornitori certificati
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Per completezza si riporta di seguito l’elenco degli aspetti ambientali identificati
dall’organizzazione risultati al momento non significativi dall’applicazione del sistema di
valutazione adottato.
N° Attività/prodotto/servizio Aspetto Ambientale Non
Significativo Impatto Cond
1 Attività di ufficio Consumo energia elettrica illuminazione e PC
Utilizzo risorse non rinnovabili (contributo alla produzione di gas ad effetto serra)
N
2 Attività di ufficio Consumo acqua per servizi igienici Riduzione risorse naturali N
3 Attività di ufficio Scarico in fognatura da servizi igienici
Contributo ai fenomeni di eutrofizzazione
N
4 Attività di ufficio Consumo carta Riduzione risorse naturali N
5 Attività di ufficio Consumo metano per riscaldamento Riduzione risorse naturali non rinnovabili
N
6 Attività di ufficio Produzione di rifiuti assimilati agli urbani (spazzatura e similari)
Rifiuti Non Pericolosi destinati in discarica
N
7 Manutenzione attrezzature e automezzi
Comportamento Fornitori: Produzione rifiuti da manutenzione automezzi e attrezzature (oli, filtri, ecc)
Produzione rifiuti pericolosi e non destinati ad operazioni di recupero
N
8 Trasferimenti da sede a cantieri
Consumo carburante per alimentazione automezzi
Riduzione risorse naturali non rinnovabili
N
9 Trasferimenti da sede a cantieri
Utilizzo automezzi per la distribuzione dei prodotti ai vari cantieri
Aumento traffico locale N
10 Trasferimento dei lavoratori ai cantieri
Utilizzo automezzi per lo spostamento
Aumento traffico locale N
11 Lavaggi e disinfezioni
Scarico acque provenienti da operazioni di lavaggio con attrezzature manuali contenenti solidi sospesi, grassi e tensioattivi
Inquinamento da tensioattivi, prodotti corrosivi o irritanti e materiale organico
N
12 Lavaggi e disinfezioni Utilizzo acqua disponibile presso cantieri per lavaggi
Utilizzo risorse naturali N
13 Lavaggi e disinfezioni Utilizzo energia elettrica per azionamento macchine e illuminazione
Utilizzo risorse non rinnovabili (contributo alla produzione di gas ad effetto serra)
N
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N° Attività/prodotto/servizio Aspetto Ambientale Non
Significativo Impatto Cond
14 Lavaggi e disinfezioni Utilizzo di attrezzature elettriche di pulizia con emissione di rumore
Disturbo vicinato E
15 Disinfestazioni e derattizzazioni
Utilizzo Sostanze pericolose: possibilità di perdite al suolo di sostanze pericolose in caso di incidenti
Inquinamento del suolo da prodotti pericolosi
N
16 Disinfestazioni e derattizzazioni
Utilizzo gasolio per alimentazione motopompa di irrorazione
Riduzione risorse naturali non rinnovabili
N
17 Pulizia aree esterne Produzione rifiuti organici (da taglio erba e potatura siepi/alberi)
Produzione rifiuti organici da sfalcio e potatura
A
18 Chiusura cantieri Abbandono di prodotti o attrezzature che possono costituire un rifiuto non gestito
Produzione rifiuti pericolosi e non potenzialmente inviati a smaltimento
N
19 Disinfestazioni con gas tossici
Emissione in atmosfera di gas tossici Inquinamento localizzato da prodotti pericolosi
N
20 Gestione magazzino centrale
Possibilità di inquinamento delle acque in caso di allagamento del magazzino
Inquinamento localizzato da prodotti pericolosi
A
L’aspetto n.20 riportato nella precedente tabella è stato aggiunto a seguito di un
evento di allagamento del magazzino, situazione anomala non contemplata
precedentemente dal sistema di gestione ambientale. L’aspetto è considerato non
significativo in quanto l’evento associato, grazie alle modalità di stoccaggio dei prodotti e
dei materiali, non ha di fatto comportato alcun tipo di impatto sull’ambiente.
Nei paragrafi seguenti sarà fornita una descrizione di tipo qualitativo e quantitativo
degli aspetti ambientali significativi delle attività, servizi e prodotti dell’organizzazione.
Per ciascuno di essi saranno illustrati i processi e le condizioni operative da cui
traggono origine, evidenziando gli eventuali impatti ambientali derivanti non solo dalle
condizioni di normale funzionamento ma anche, ove il caso, da condizioni anomale o da
possibili situazioni di emergenza.
Sono state infatti analizzate le possibili emergenze potenzialmente dannose per
l’ambiente: incendi, sversamenti di prodotti chimici, ecc.
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Per prevenire e trattare tutte queste situazioni potenziali, sono state predisposte
precise procedure ed il personale è stato formato sia alla prevenzione che al pronto
intervento nel caso si verificasse un evento incidentale. Le procedure e le attrezzature di
emergenza sono provate periodicamente con esercitazioni sul campo per verificarne
l’efficienza.
Per permettere di creare degli indicatori caratteristici legati agli aspetti ambientali e
svincolati dal livello produttivo dell’azienda, molti dati riportati di seguito sono rapportati al
livello produttivo dell’organizzazione. Tale livello di produzione, espresso in termini di ore
lavorate, è riportato nel grafico seguente per gli ultimi quattro anni:
Livello produttivo dell'azienda
116.962 118.697 116.422
86.636
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
140.000
2003 2004 2005 2006
anno
ore
Grafico 1: Livello produttivo dell’Azienda
Il dato relativo alle ore lavorate mostra una forte flessione rispetto al 2005 anche se di
fatto il fatturato rispetto allo stesso anno è aumentato di circa l’8%. Tale andamento è
probabilmente imputabile allo spostamento di servizi verso tipologie a maggior valore
aggiunto (es: disinfestazione).
Inoltre un altro elemento per quantificare e qualificare gli aspetti ambientali descritti di
seguito è costituito dai consumi di prodotti e attrezzature necessari allo svolgimento delle
attività di servizio. In particolare i consumi di prodotti detergenti e disinfestanti, pur non
essendo considerati di per se degli aspetti ambientali significativi, in quanto a quantità e
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qualità delle risorse, caratterizzano gli aspetti ambientali nel momento del loro utilizzo in
virtù della loro maggiore o minore pericolosità.
Le principali materie prime e ausiliarie utilizzate dall’impresa La Primavera e i relativi
quantitativi sono costituite da:
Quantità Materia prima o
ausiliaria
Utilizzo
2003 2004 2005 2006
Detergenti e
disinfettanti
Pulizia locali e
attrezzature
6.550 kg 7.235 kg 7.162,48 kg 6.306,48 Kg
Esche topicida Servizio
derattizzazione
25 kg 45 kg 78 kg 100 Kg
Insetticidi Servizio
disinfestazione
10 kg 59 kg 152 kg 339 Kg
Panni pulizia Pulizia locali e
attrezzature
7.723 pz 17.836 pz 11.823 pz 9.725 pz
Carta da ufficio Attività ufficio 205 kg 355 kg 308 kg 327 Kg
Il dato sui consumi conferma uno spostamento verso le attività di disinfestazione e
derattizzazione segnalate in precedenza.
La lieve diminuzione dei consumi registrata dal 2004 al 2006 per ciò che riguarda i prodotti
detergenti, disinfettanti e panni per la pulizia è presumibilmente imputabile alla
diminuzione del livello produttivo aziendale a causa della chiusura di alcuni cantieri;
mentre il significativo aumento dei consumi di insetticidi e derattizzanti è presumibilmente
imputabile ad un incremento delle attività di disinfestazione in relazione soprattutto alla
lotta alla “zanzara tigre” e ai volatili. Tali interventi, essendo stati effettuati su ampie aree,
hanno richiesto un maggior quantitativo di prodotti impiegati.
Fra i prodotti più rilevanti dal punto di vista ambientale figurano i prodotti di pulizia e
disinfezione che rappresentano quantitativamente la maggioranza e i prodotti per
derattizzazioni e disinfestazioni che, pur in quantità piccole sono qualitativamente più
problematici.
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Fra i prodotti per la pulizia, la maggior parte dei quali classificati come non pericolosi,
sono presenti preparati irritanti o corrosivi, utilizzati in diluizione appropriate nei cantieri.
I prodotti per la derattizzazione e disinfestazione sono utilizzati solamente da personale
debitamente addestrato. I prodotti, classificati come Fitofarmaci, sono in molti casi nocivi o
tossici per l’uomo e/o l’ambiente.
Le esche utilizzate nei cantieri sono collocate in apposite trappole che impediscono la
dispersione delle stesse in ambiente o la possibilità che le stesse vengano ingerite da
animali diversi dai roditori.
La tipologia e la quantità di prodotti acquistati influisce su vari aspetti ambientali
dell’impresa, dal potenziale inquinamento generato dalle attività di cantiere fino al
comportamento dei produttori del prodotto più o meno pericoloso.
L’impresa ha recentemente effettuato una revisione di tutti i prodotti utilizzati, scegliendo
di utilizzare, in caso di disponibilità sul mercato, prodotti a bassa pericolosità, sia per
tutelare la sicurezza e la salute dei propri operatori, sia per ridurre l’inquinamento legato al
loro utilizzo.
Nel grafico seguente è riportata la composizione percentuale dei prodotti utilizzati
suddivisi in non pericolosi (la maggioranza), leggermente pericolosi (prodotti irritanti
ovvero la categoria di pericolosità più bassa in termini di tossicità per l’uomo e per
l’ambiente) e pericolosi.
Percentuale prodotti
pericolosi e non
37,6%47,3%
65,8%55,0%
57,9%
28,3%34,3%49,4%
10,8%5,9%4,5% 3,3%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
2003 2004 2005 2006
Prodotti Pericolosi(esclusi gli irritanti)
Prodotti Irritanti
Prodotti NonPericolosi
Grafico 2: Percentuale prodotti pericolosi e non
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Da segnalare che l’aumento dei prodotti pericolosi (compresi gli irritanti) nell’ultimo anno è
da imputare alla attivazione di nuovi cantieri di pulizia (mercati ittici e ortofrutticoli) che,
per loro natura, richiedono l’uso di prodotti specifici ad elevata capacità
detergente/sgrassante garantita soprattutto da preparati di tipo corrosivo o irritante.
4.1 SCARICHI IDRICI – Rif Tabella Aspetti: N. 16
Le attività che danno luogo a scarichi idrici sono solamente quelle di pulizia svolte
presso cantieri clienti (presso la sede sono presenti solamente scarichi di tipo civile). In
genere sono costituiti dallo scarico delle acque sporche risultato delle operazioni di
lavaggio di pavimenti, vetri e altre superfici. Le acque di questo tipo, del tutto simili a
quelle derivanti dalle operazioni di tipo domestico, possono contenere livelli medi di
tensioattivi, oli e sostanze a basso pH; l’immissione delle stesse nelle rete fognarie dei
cantieri non comportano comunque impatti rilevanti sullo scarico finale, fatto salvo il caso
dei cantieri in cui si utilizzano macchinari per la pulizia che scaricano acque di lavaggio ad
elevata concentrazione di inquinanti e dove si è contemporaneamente in presenza di
elementi sensibili quali i depuratori di tipo biologico.
Nel grafico seguente è riportata una stima delle concentrazioni di inquinanti immesse
nelle reti fognarie ottenuta da analisi di laboratorio delle acque accumulate nei serbatoi dei
macchinari di pulizia. Il dato è confrontato con i valori limite previsti dalla legge nel caso di
scarico in acque superficiali.
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Valori di concentrazione acque scaricate
NR
7,21
0,9
5,0
2,0
9,5
5,5
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
tensioattivi pH Idrocarburi totaliParametri
mg
/l Valore rilevato
Limite superiore
Limite inferiore
Grafico 3: Valori di concentrazione nelle acque scaricate
Sono stati misurati solamente tre parametri perché non si tratta di uno scarico, ma di
un apporto ad uno scarico e i tre parametri scelti sono quelli che in qualche modo possono
disturbare lo scarico nel suo complesso.
Per gli scarichi vanno poi considerate le situazioni di emergenza riportate nella
sezione 4.5 “Emergenze”, per lo sversamento di prodotti puri.
4.2 EMISSIONI IN ATMOSFERA – Rif Tabella Aspetti: N. 2, 7 e 8
All’attività svolta in sede è associata solamente l’emissione dei fumi della caldaia per
il riscaldamento degli ambienti, del tutto paragonabile ad un caldaia ad uso domestico ma
utilizzata per periodi molto più brevi. Ciò nondimeno, il problema delle emissioni da sistemi
di riscaldamento nelle città ad elevata concentrazione di popolazione sta diventando un
problema ambientale sempre più pressante.
La quantità di anidride carbonica prodotta dalla caldaia, derivante dal consumo di
metano, di per se non significativo in termini di consumo di risorse, ma importante in
termini di contributo al fenomeno globale del riscaldamento dell’atmosfera, è quantificata
nel grafico successivo per gli ultimi quattro anni. E’ da segnalare che il grafico riporta, per
gli anni 2003-2005, valori differenti da quelli presentati nelle precedenti Dichiarazioni
Ambientali. Tale differenza, è legata alla diversa metodologia di rilievo dei dati di consumo
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del metano che negli anni precedenti era affidata alle bollette del fornitore mentre a
partire dallo scorso anno si è passati alla lettura diretta del contatore.
Inoltre una ulteriore differenza, seppur marginale, è legata alla adozione di una
differente metodologia di calcolo della CO2 rispetto al passato; nella presente
Dichiarazione si è deciso di adottare i coefficienti di calcolo ufficiali previsti dalla normativa
nazionale in relazione alla direttiva sulla emissione di sostanze a effetto serra.
Produzione CO2
1,6
1,2
1,5
1,8
0,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
1,6
1,8
2,0
2003 2004 2005 2006
ton
nellate
Grafico 4: Produzione CO2 da caldaia riscaldamento
In termini prestazionali l’emissione di CO2 per il riscaldamento, può essere rapportata
alle giornate di lavoro dei quattro anni:
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Produzione giornaliera di CO2
7,0
6,25,8
4,9
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
8,0
2003 2004 2005 2006
kg
Grafico 5: Produzione giornaliera di CO2 da caldaia riscaldamento
L’andamento dell’indicatore di prestazione, fermo restando che il valore del
rendimento della caldaia è rimasto invariato negli ultimi tre anni (93,80% nel 2006), è
principalmente legato all’andamento delle temperature annuali in sostanziale rialzo e ad
una maggiore attenzione dell’azienda nel mantenere temperature corrette all’interno degli
ambienti.
Nelle attività di cantiere, nel caso di interventi di disinfestazione in aree esterne, è
presente l’emissione diffusa di sostanze pericolose contenute nelle miscele insetticide. Tale
emissione può comportare fenomeni di inquinamento localizzato dell’aria e il deposito sulle
superfici del prodotto pericoloso.
I prodotti pericolosi in questo caso sono prevalentemente principi attivi determinanti
per una azione insetticida efficace.
I quantitativi di insetticidi utilizzati e quindi immessi nell’ambiente sono quantificati
nel grafico seguente.
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Quantità insetticida immesso in ambiente nell'anno
10
59
152 156
0
50
100
150
200
2003 2004 2005 2006
Kg
in
sett
icid
a
Grafico 6: Quantità di insetticida immessa in ambiente
Il grosso aumento del quantitativo (evidenziato soprattutto nel 2005) è legato all’impulso
commerciale che la società ha dato al settore della disinfestazione e derattizzazione e in
particolare al servizio di disinfestazione della “zanzara tigre” nei suoi diversi stadi di
sviluppo. Questo tipo di attività richiede un intervento su superfici vaste con un
corrispondente maggior utilizzo di prodotto. Il grafico seguente riporta come prestazione
ambientale la quantità media di insetticida immesso in ambiente per ogni intervento di
disinfestazione eseguito (13 interventi nel 2003, 110 nel 2004, 85 nel 2005 e 86 nel 2006).
Il grosso aumento riscontrato fra il 2004 e il 2005 è imputabile all’aumento di interventi su
aree di grande estensione (interventi su zanzara tigre per amministrazioni comunali),
mentre per il 2006 si rileva una situazione analoga a quella dell’anno precedente.
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Quantità media insetticida immesso in ambiente
per intervento
0,8
0,5
1,8 1,8
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2003 2004 2005 2006
Kg
in
se
ttic
ida
Grafico 7: Quantità di insetticida immessa in ambiente per intervento
Per tale aspetto sono state attivate istruzioni operative sulla corretta modalità di lavoro,
nel rispetto delle normative comunali in materia. Anche per questo aspetto, assume valore
determinate il criterio base di selezione dei prodotti che l’azienda si è data, che prevede,
oltre alla minimizzazione degli imballi (vedere sezione 4.3 “Rifiuti”) anche la riduzione dei
prodotti di tipo pericoloso a vantaggio di quelli maggiormente “ecocompatibili”.
Un terzo aspetto ambientale che incide sull’aria è costituito dagli scarichi degli
automezzi utilizzati per i trasferimenti dalla sede ai cantieri e viceversa.
Tali mezzi sono sottoposti a manutenzione periodica e ai controlli (revisioni) previste
per legge. Il grafico seguente riporta i quantitativi di CO2 emessi in atmosfera in relazione
all’utilizzo dei mezzi e calcolati sulla base dei consumi di carburante (35,0 m3 nel 2003,
35,8 m3 nel 2004, 27,7 m3 nel 2005 e 33,5 nel 2006). Anche in questo caso il consumo di
carburante non è ritenuto un aspetto significativo, mentre lo è l’emissione in atmosfera dei
gas ad effetto serra. L’aumento del consumo è legato sostanzialmente all’acquisizione nel
2006 di alcuni cantieri dislocati più lontano rispetto alla sede aziendale.
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CO2 emessa annualmente dagli automezzi aziendali
9589
93
73
0
20
40
60
80
100
2003 2004 2005 2006
To
n C
O2
Grafico 8: Produzione di CO2 da automezzi
4.3 RIFIUTI – Rif Tabella Aspetti: N. 1, 3, 6, 10, 11, 12, 13, 14.
Al problema dei rifiuti sono connessi aspetti ambientali diretti e indiretti delle attività
dell’impresa La Primavera.
Innanzi tutto la raccolta dei rifiuti presso i cantieri clienti rappresenta uno dei servizi
più rilevanti svolti dell’impresa. Si tratta di rifiuti di tipo non pericoloso prevalentemente
provenienti da attività di ufficio e similari.
Un aspetto indiretto fondamentale è dunque costituito dalla tipologia di gestione che
viene affidata dal cliente all’impresa La Primavera, e in particolare dal fatto se il contratto
prevede la gestione differenziata dei rifiuti prodotti dal cliente o meno. Questo
naturalmente comporta un impatto sull’ambiente molto differente perché la possibilità di
separare i rifiuti recuperabili (soprattutto carta e plastica) consente di ridurre la quantità di
rifiuti inviati in discarica, ad oggi uno dei problemi ambientali di maggior rilevanza in Italia.
L’impresa non ha chiaramente un controllo diretto sull’aspetto che dipende, sia dalla
volontà del committente che può accettare o meno la differenziazione sia dal personale del
cliente che può gestire correttamente o meno i rifiuti prodotti.
Gli sforzi dell’impresa sono dunque in due direzioni, una di tipo commerciale
cercando di stimolare il committente alla raccolta differenziata, e una di tipo informativo
cercando di “educare” il personale cliente alla gestione corretta del rifiuto.
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REV: 0 DATA: 19 gennaio 2007 Pagina 40 di 57
Ad oggi la percentuale di cantieri per i quali è attivata la raccolta differenziata della
carta è pari al 72,80% dei cantieri attivi, contro una percentuale del 51,00% nel 2005. Il
risultato è da attribuire alla Politica adottata dall’azienda e alla sempre maggiore sensibilità
dimostrata dalla clientela.
Cantieri con raccolta differenziata
40,4%55,3% 51,00%
72,80%
59,6%44,7% 49,00%
27,20%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
2003 2004 2005 2006
Cantieri dove non è attivato alcun tipo di raccolta differenziata
Cantieri dove è attivata la raccolta differenziata della carta
Obiettivo
posto per il
2006: 44%
Grafico 9: Percentuale cantieri con raccolta differenziata
Ciò ha portato ad una raccolta differenziata di carta nel 2006 pari a 401 ton contro
le 193 ton del 2005. Il dato è calcolato misurando il peso di un sacco di carta
comunemente utilizzato nelle attività di pulizia e tenendo sotto controllo la quantità di
sacchi raccolti nei singoli cantieri, classificati in “piccoli, medi e grandi” in funzione delle
superfici. L’obiettivo N° 5, fissato nel piano di miglioramento ambientale per il prossimo
triennio, già raggiunto nel 2005, è stato ulteriormente migliorato.
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Carta (rifiuti) differenziata presso i cantieri
100,4
193,0
401,5
128,2
0,050,0
100,0150,0200,0250,0300,0350,0400,0450,0
2003 2004 2005 2006anno
ton
Grafico 10: Quantità di carta raccolta presso i cantieri
Un secondo aspetto che incide sulla produzione di rifiuti è costituito dai rifiuti prodotti
direttamente dalle attività di pulizia, disinfestazione, etc. svolte nei cantieri dal personale
dell’impresa.
Essenzialmente si tratta di imballaggi vuoti in plastica (taniche, flaconi, bottiglie) che
contenevano i prodotti utilizzati per il servizio.
La quantità stimata di imballaggi in plastica prodotti nel 2003 è pari a circa 270 kg.
Tali rifiuti, assimilati agli urbani dai vari comuni di riferimento per i cantieri attivi, sono
stati gestiti in maniera non controllata nel corso degli anni, mentre a partire
dall’introduzione del Sistema di gestione Ambientale si è introdotto e verificato l’obbligo di
conferirli come rifiuto differenziato al servizio pubblico. Nel 2006 la quantità stimata di
imballaggi in plastica è stata di circa 272 kg.
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Quantità rifiuti da imballaggi
272
394338
270
0
100
200
300
400
500
600
2003 2004 2005 2006
Kg
SM
ALT
IME
NT
O
RE
CU
PE
RO
RE
CU
PE
RO
RE
CU
PE
RO
Grafico 11: Quantità di imballaggi prodotti presso i cantieri
Inoltre nelle strategie di selezione delle tipologie di prodotti è stato adottato fra i
criteri base quello di acquistare prodotti che, a parità di efficacia, avessero un imballo di
peso minimo (quindi prodotti più concentrati). Per il triennio in corso è stato fissato
l’obiettivo N° 4 nel piano di miglioramento ambientale per la riduzione degli imballi dei
prodotti detergenti. Nel 2005 non sono stati individuati prodotti con le caratteristiche di cui
sopra, motivo per cui è stato registrato un incremento degli imballaggi rispetto al 2004.
Viceversa nel 2006 si è registrato un forte calo di produzione degli imballaggi attribuibile
sia ad un calo dell’utilizzo dei relativi prodotti sia all’effettiva introduzione di prodotti a
maggior concentrazione.
Per monitorare l’andamento dell’obiettivo n. 4 è stato introdotto un nuovo indicatore
(grafico 12) costituito dal peso medio degli imballaggi (g) per litro di prodotto
detergente/sanificante utilizzato.
Il grafico evidenzia come nel 2006 l’indicatore sia effettivamente migliorato anche se
rimane ancora lontano l’obiettivo di riduzione del 5% posto per il 2008 che rimane
comunque attivo essendo legato alla continua ricerca di nuovi prodotti.
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Peso medio imballaggi per litro di prodotto
55 5359 57
0
20
40
60
80
100
2003 2004 2005 2006
g/l
Obiettivo posto
per il 2007: 52
g/l
Grafico 12: Peso medio imballaggi per litro di prodotto
I rifiuti cartacei prodotti direttamente dalle attività di ufficio della società, un altro
aspetto ambientale significativo, sono in quantitativi che si aggirano sui 355 kg nel 2004,
308 Kg nel 2005 e 327 nel 2006; anche questi rifiuti vengono inviati al recupero.
Per quanto riguarda le cartucce esaurite dei toner delle stampanti, del fax e della
fotocopiatrice prodotti direttamente dalle attività di ufficio, peraltro in quantità
estremamente limitate, a fine anno 2004 si è provveduto a stipulare un contratto di
raccolta e smaltimento con una ditta specializzata ed autorizzata. Pertanto le cartucce dei
toner esaurite vengono consegnate esclusivamente a tale ditta dietro rilascio di copia del
formulario.
4.4 COMPORTAMENTO FORNITORI – Rif Tabella Aspetti: N. 19
Le principali tipologie di prodotti utilizzati dall’impresa La Primavera (detergenti,
disinfestanti, sanificanti, etc.) provengono da fornitori le cui attività produttive possono
comportare rilevanti impatti sull’ambiente in quanto impiegano per la produzione prodotti
pericolosi presenti in quantità ingenti.
Il comportamento dei propri fornitori rappresenta dunque per l’impresa un aspetto
ambientale significativo molto importante. Per questo motivo l’impresa ha avviato un
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REV: 0 DATA: 19 gennaio 2007 Pagina 44 di 57
monitoraggio sui propri fornitori mirato a rilevarne il comportamento ambientale,
verificando l’esistenza di Sistemi di Gestione Ambientale certificati.
Ad oggi la percentuale di fornitori con Sistemi di Gestione Ambientali certificati è pari
al 26% mentre nell’anno precedente era del 25%. Nel corso del 2007 si continuerà
comunque nella ricerca di fornitori che soddisfino il requisito della certificazione
ambientale. La ricerca di fornitori ambientalmente virtuosi rientra infatti negli obiettivi di
miglioramento (obiettivo N. 6) prospettati nell’apposito capitolo della presente
Dichiarazione Ambientale.
4.5 EMERGENZE (potenziali emissioni incontrollate su suolo, acque, ecc)
4.5.1 Perdite di prodotti presso cantieri - Rif Tabella Aspetti: N. 15, 17
In funzione dei quantitativi e delle tipologie di prodotti utilizzati nei cantieri (al
massimo quantitativi pari a 5 litri), l’ipotesi di situazioni incidentali con sversamento degli
stessi al suolo o in acqua (peraltro mai accaduti) può comportare impatti ambientali poco
rilevanti e/o facilmente recuperabili. Per contro tali situazioni potrebbero comportare
problematiche significative nel caso di cantieri ove la presenza di sistemi di depurazione o
elementi ambientalmente sensibili possono risentire in maniera marcata anche di piccole
quantità di prodotti pericolosi.
Il potenziale impatto ambientale viene misurato mediante la stima del rischio (Gravità
per probabilità) di incidenti. La stima della gravità (valore da 1 a 10) dipende dalla
pericolosità del prodotto, dai quantitativi in gioco e dalla sensibilità ambientale del
recettore interessato, mentre la stima della probabilità (valore da 1 a 10) dipende
sostanzialmente dalle condizioni di utilizzo/stoccaggio del prodotto stesso.
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Stima rischio sversamenti presso cantieri
5 5 56,1 6,1 6,02
30,5 30,5 30,1
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
2004 2005 2006
Valo
re a
ttri
bu
ito
all
a g
ravit
à e
all
a
pro
bab
ilit
à
Probabilità
Gravità
Livello di
rischio
Livello di rischio:
Grafico 13: Stima del rischio di sversamenti presso i cantieri
L’impresa La Primavera per questo motivo ha introdotto nel proprio Sistema di
Gestione Ambientale un processo di valutazione preliminare dei cantieri da avviare in
maniera tale da individuare eventuali criticità ambientali e istruire il personale addetto al
cantiere in merito.
4.5.2 Perdite prodotti presso magazzino – Rif Tabella Aspetti: N. 4
Nel magazzino centrale sono presenti modesti quantitativi delle varie tipologie di
prodotto, in deposito per il rifornimento dei vari cantieri. Le quantità in gioco non sono
particolarmente significative ma possono comportare in caso di perdite e coinvolgimento
della fognatura comunale, dei danni al sistema di depurazione della rete.
In passato non si sono mai verificati eventi di questo tipo e, a maggior garanzia per il
futuro, sono stati introdotti dei sistemi di contenimento per eventuali perdite (bacini di
contenimento).
Con riferimento al grafico seguente la stima del rischio si è abbassata dal 2003 al
2005 grazie alla riduzione della probabilità che un eventuale incidente comporti un
effettivo impatto sull’ambiente; tale riduzione è legata agli interventi di prevenzione (bacini
di contenimento) e di protezione (mezzi di raccolta sversamenti e piano di emergenza
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interno) messi in atto dall’organizzazione nel 2004 e nel 2005. Per il 2006 non si segnala
nessuna variazione ne l’accadimento di eventuali situazioni di emergenza.
Stima rischio sversamenti
3 3
8,0 8,0
40
32
24 24
4,05,08,08,0
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
2003 2004 2005 2006
Valo
re a
ttri
bu
ito
alla g
ravit
à e
alla p
rob
ab
ilit
à
Probabilità
Gravità
Livello di
rischio
Livello di rischio: Obiettivo
posto per il
2005: 36
Grafico 14: Stima del rischio di sversamenti presso magazzino
Nel piano di miglioramento ambientale per il triennio in corso sono stati fissati gli
obiettivi N° 1 e 2 per la riduzione dell’utilizzo di prodotti pericolosi e la conseguente
riduzione della gravità di eventuali incidenti. Le azioni pianificate per il perseguimento degli
obiettivi sono state realizzate; tuttavia non hanno ancora portato al raggiungimento dei
target stabiliti a causa della ridotta gamma di prodotti “ecocompatibili” disponibili sul
mercato ed alla difficoltà riscontrata nella fase di approvvigionamento anche di semplici
campioni di prova.
Relativamente all’obiettivo N° 3 l’andamento riscontrato nel corso del 2006 è in linea
con il target stabilito dato che non sono stati rilevati incidenti con sversamento di prodotti
pericolosi a terra o in fognatura.
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REV: 0 DATA: 19 gennaio 2007 Pagina 47 di 57
4.5.3 Incendio presso magazzino Rif Tabella Aspetti: N. 5
Il rischio di un incendio all’interno del magazzino dell’azienda si può ritenere basso;
ciònondimeno l’eventuale coinvolgimento dei prodotti stoccati e la posizione della struttura
(centro città) potrebbe causare un impatto negativo, sia in termini di disagio del vicinato
che di emissione di fumi e acque di spegnimento contenenti sostanze pericolose. Anche in
questo caso non sono mai accadute situazioni che abbiano rischiato di evolvere in un
incendio. L’impresa, anche in ottemperanza alla normativa in materia di sicurezza dei
lavoratori, ha predisposto delle procedure di emergenza comprendenti mezzi di primo
intervento.
4.5.4 Scarico di residui fitosanitari in acqua - Rif Tabella Aspetti: N. 9
Tale rischio è da attribuire solamente ad eventuali comportamenti scorretti degli
operatori, che peraltro, per gli interventi di disinfestazione sono altamente qualificati. In
particolare a seguito dell’introduzione del Sistema di gestione Ambientale, il personale è
stato sensibilizzato e formato sui problemi ambientali che possono derivare da una errata
gestione dei residui fitosanitari. Così come per le altre situazioni potenziali, ad oggi non si
sono mai verificate.
4.6 RUMORE – Rif Tabella Aspetti: N. 18
Le attività che possono generare rumore sono quelle relative ai processi di pulizia o
disinfestazione di aree esterne ove vengono impiegati, anche se sporadicamente,
attrezzature quali tosaerba, decespugliatori, irroratori. Il rumore prodotto presso il
magazzino non è un aspetto ambientale significativo in quanto non viene utilizzato alcun
tipo di attrezzatura che genera rumore.
Essendo tali attività assimilabili a quelle temporanee disciplinate dai singoli Comuni,
non si applicano i limiti di emissione dettati dalla zonizzazione acustica del territorio.
Sostanzialmente per tali lavori sono ammesse deroghe, fermo restando gli obblighi di
rispetto di determinati orari e che i macchinari siano conformi alla normativa vigente in
materia di emissione acustica; pertanto attivato apposite procedure aziendali che
prevedono che tali attività vengano effettuate solamente negli orari previsti dalla
normativa comunale, mentre le attrezzature sono soggette a programmi di manutenzione
la primavera srl – Dichiarazione Ambientale 2007
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periodica tali da mantenerli in buono stato, siamo pienamente conformi alla normativa in
materia. I Comuni in cui sono insediati i cantieri dell’impresa La Primavera ad oggi non
prevedono la necessità di apposite autorizzazioni per tali attività; qualora vengano aperti
cantieri in nuovi Comuni, o vengano variati i regolamenti vigenti nei comuni esistenti,
verranno attivate le richieste di autorizzazione.
Comunque, per valutare l’impatto generato sul vicinato si è proceduto ad effettuare
una valutazione del rumore emesso dalle attrezzature utilizzate.
La simulazione della propagazione del rumore è stata realizzata utilizzando un
software di calcolo, presente sul mercato (MITHRA 5), che si basa sul modello matematico
di propagazione del rumore secondo il quale l’intensità del rumore diminuisce con il
quadrato della distanza dalla sorgente (ogni raddoppio della distanza il livello del rumore
diminuisce di circa 6 dB(A)).
Il risultato della simulazione, validato periodicamente con misurazioni di campo, è
costituito dalla mappa del campo di emissione sonora generato dall’attrezzatura riprodotta
di seguito.
Fig 5. Andamento del livello di rumore generato dalle attrezzature
la primavera srl – Dichiarazione Ambientale 2007
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La figura 5, riporta l’andamento del livello di rumore per 30 metri intorno al punto di
emissione; si evidenzia che oltre i dieci metri il rumore scende al disotto dei 65 dB (A),
mentre oltre i trenta metri l’abbassamento è già inferiore ai 55 dB (A).
Le rilevazioni fonometriche effettuate su alcune attrezzature nel 2005 e nel 2006
hanno evidenziato la conferma dei livelli stimati.
5. GLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO
A partire dall’introduzione del Sistema di Gestione Ambientale l’impresa La Primavera
ha perseguito con continuità la propria Politica Aziendale verso l’ambiente ponendosi e
ottenendo una serie di importanti obiettivi ambientali.
Fra i più rilevanti si possono segnalare:
� Riduzione del rischio incidenti con perdite sostanze pericolose
� Riduzione del rischio di immissione negli scarichi di cantiere di sostanze
pericolose per l’ambiente
� Riduzione degli impatti generati dal comportamento dei fornitori
� Riduzione della produzione di rifiuti da imballaggi
� Aumento dei servizi con raccolta differenziata dei rifiuti
Lo schema seguente descrive tali obiettivi e rimanda ai pertinenti paragrafi della
presente Dichiarazione per comprendere i dati disponibili sulle prestazioni
dell’organizzazione rispetto ai suoi obiettivi e target ambientali.
Eventuali obiettivi non definibili al momento saranno identificati nei previsti
aggiornamenti annuali della Dichiarazione Ambientale.
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PIANO DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE
N° ASPETTO/I TIPO RIFERIMENTO OBIETTIVO/TARGET AZIONI RESP. TEMPI
1 Riduzione rischio (gravità) incidenti con perdite sostanze pericolose.
D Paragrafo 5.5
2 Riduzione del rischio (gravità) di immissione negli scarichi di cantiere di sostanze pericolose per l’ambiente.
D Paragrafo 5.5
Riduzione del rischio mediante riduzione dei prodotti pericolosi e aumento di quelli “ecocompatibili”.
Arrivare ad una percentuale di prodotti “ecologici” del 25 % (obiettivo iniziale del 40% rivisto in virtù delle difficoltà riscontrate nelle ricerche di prodotti alternativi)
Ricerca sul mercato di prodotti per il lavaggio con marchio “Ecolabel”
Campionatura prodotti con prove in cantiere.
Selezione prodotti.
Sostituzione vecchi prodotti.
DTE Dic 2007
COMMENTI: Per gli obiettivi n. 1 e n. 2 gli interventi previsti sono ancora in fase di attuazione in quanto a causa della loro complessità di gestione non è stato ancora possibile giungere a concreti risultati. Nel 2005 è stato acquistato un solo prodotto ecologico per le disinfestazioni; i prodotti a marchio Ecolabel per le operazioni di pulizia sono invece risultati troppo costosi. A fine anno 2005 sono stati richiesti ulteriori costi e campioni in prova di prodotti a marchio Ecolabel ad altre ditte dei quali verrà valutata la convenienza e l’efficacia. Nel corso dell’anno 2006 sono stati sperimentati diversi prodotti marcati Ecolabel i quali però hanno evidenziato, oltre a costi eccessivi, anche una scarsa efficacia intermini qualitativi. In funzione dei diversi tentativi effettuati si ritiene necessario rivedere l’obiettivo prevedendo un target inferiore (25%).
3 Riduzione rischio (probabilità) incidenti con perdite sostanze pericolose
D Paragrafo 5.5 Diminuzione del 10 % della probabilità di incidenti con sversamento di prodotti pericolosi a terra o in fognatura.
Acquisizione nuovi bacini di contenimento per prodotti pericolosi.
Installazione e addestramento personale.
DTE Dic 2005
COMMENTI: L’obiettivo n. 3 è stato raggiunto grazie agli interventi operativi effettuati nel 2004 e 2005 (bacini di contenimento e piani di emergenza). Nel corso degli ultimi tre anni non si sono mai verificati incidenti. Per il futuro si pone un obiettivo di mantenimento del livello raggiunto nel 2005 e mantenuto nel 2006 continuando l’attività di addestramento e sensilizzazione e monitorando continuamente l’andamento dell’indicatore associato a questo aspetto.
4 Riduzione della produzione di rifiuti da imballaggi.
D Paragrafo 5.3 Riduzione del 5 % della produzione specifica di imballaggi derivanti dalle attività di pulizia.
Ricerca prodotti che a parità di efficacia abbiano minore imballaggio.
DTE Dic 2008
COMMENTI: Nel 2005 non sono stati individuati prodotti con le caratteristiche di cui sopra motivo per cui è stato registrato un lieve incremento degli imballaggi rispetto al 2004. Nonostante ciò l’impresa ha ribadito l’impegno a ricercare prodotti con minor imballaggio a parità di efficacia ed ha pianificato tra le proprie azioni un’attività di sensibilizzazione del personale finalizzata a ridurre gli sprechi e di conseguenza l’utilizzo di prodotti per la produzione di imballaggi. Nel 2006 si è avuta una diminuzione della produzione di imballaggi sia in valore assoluto che come peso specifico dell’imballaggio; la Direzione pertanto ritiene di poter posticipare il raggiungimento dell’obiettivo al dicembre 2008.
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5 Aumento dei servizi con raccolta differenziata dei rifiuti.
IND Paragrafo 5.3 Aumento del 10 % della carta differenziata nei cantieri.
Contatto clienti privati con proposta nuova tipologia servizio. Attivazione procedura per nuovi contratti con inserimento intervento di sensibilizzazione cliente.
GAR Dic 2006
COMMENTI: L’obiettivo n. 5 è stato raggiunto. Nell’anno 2006 il target è stato inoltre ulteriormente superato raggiungendo la percentuale del 72,80 % di cantieri che effettuano la raccolta differenziata. Nel 2007 si continuerà a sensibilizzare i clienti vecchi e nuovi sull’importanza rivestita dalla raccolta differenziata dei rifiuti per poter mantenere l’importante risultato ottenuto nel 2006.
6 Riduzione impatti generati dal comportamento dei fornitori.
IND Paragrafo 5.4 Aumento del 50 % dei fornitori di prodotti detergenti e disinfestanti muniti di certificazioni ambientali (14001 e/o EMAS)
Ricerca sul mercato nuovi fornitori certificati e richiesta ai fornitori attuali sulle intenzioni di certificarsi. Attivazione nuove forniture
DTE Dic 2008
COMMENTI: L’obiettivo n. 6 è stato raggiunto. Per il prosieguo del triennio si pone un obiettivo di mantenimento del livello raggiunto nel 2006 continuando la ricerca di nuovi fornitori qualificati e attivando con questi, se conveniente, dei contratti di fornitura.
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6. PRINCIPALI LEGGI E REGOLAMENTI
La normativa riportata di seguito è quella applicabile all’organizzazione alla data della convalida della presente dichiarazione.
Scarichi idrici
D. Lgs. n° 152/06 – Norme in materia ambientale parte TERZA.
Delib. Reg. n. 302/00 - Approvazione del piano di tutela delle acque ai sensi del D. Lgs. 152/1999. Legge regionale 5 settembre 1992, n. 46, articolo 7. 1° fase - acque superficiali.
Regolamenti Comunali di gestione della pubblica fognatura
Rifiuti
Delibera del Comitato Interministeriale del 27/07/1984 - Stoccaggio provvisorio di rifiuti tossici e nocivi.
Decreto del Ministero dell’Ambiente n.145 del 1/4/1998 - Regolamento recante la definizione del modello e dei contenuti del formulario di accompagnamento dei rifiuti.
Decreto del Ministero dell’Ambiente n.148 del 1/4/1998 - Regolamento recante approvazione del modello di registri di carico e scarico dei rifiuti.
Decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 - Attuazione della direttiva 1999/31/Ce relativa alle discariche di rifiuti.
D. Lgs. n° 152/06 – Norme in materia ambientale parte QUARTA (titoli I, II, III, IV, e VI).
Decreto del Ministero dell’Ambiente del 5/02/1998 - Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero. Modificato dal Dm Ambiente 5 aprile 2006, n. 186.
DM 161/2002 - Regolamento attuativo degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, relativo all'individuazione dei rifiuti pericolosi che e' possibile ammettere alle procedure semplificate.
Norme per il trasporto delle merci pericolose (ADR 2005).
Regolamenti Comunali di assimilabilità
Suolo
D. Lgs. 152/06 parte IV
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Emissione di rumore
D.P.C.M. 01/03/91 - Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno.
L. 447/95 - Legge quadro sull’inquinamento acustico.
D.P.C.M. 14/11/97 - Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.
D.M. 16/03/98 - Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico.
D. Lgs. Governo n° 285/92 - Nuovo codice della strada e successive modificazioni.
Regolamenti Comunali per le attività rumorose temporanee
Gestione delle emergenze
D.M. 10/03/98 - Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza sui luoghi di lavoro.
Aria
D. Lgs. Governo n° 285/92 - Nuovo codice della strada e successive modificazioni.
Energia
Legge n.10 del 9/01/1991 - Norme per attuazione del piano energetico nazionale per un uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili di energia.
DPR n. 412 del 26/08/1993 - (e successive modificazioni) Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10.
D. Lgs. n° 152/06 – Norme in materia ambientale –parte Quinta Titolo II
Sostanze Pericolose
D.Lgs. Governo n° 52 del 03/02/1997 - Attuazione della direttiva 92/32/CEE concernente classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose.
D.Lgs. Governo n° 65 del 14/03/2003 - Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi.
Decreto del Presidente della Repubblica n° 223 del 24/05/1988 - Attuazione delle direttive CEE numeri 78/631,81/187 e 84/291 concernenti il
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ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi (antiparassitari), ai sensi dell'art. 15 della legge 16 aprile 1987, n. 183.
Regio Decreto n° 147 del 09/01/1927 - Approvazione del regolamento speciale per l'impiego dei gas tossici.
Salute e sicurezza dei lavoratori
D. P. R. 547/55 - Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
D. P. R. 303/56 - Norme generali per l’igiene del lavoro.
D.Lgs. 626/94 - Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE E 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro.
D. Lgs. Governo n° 195/03 - Capacità e requisiti professionali richiesti agli addetti ed ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione dei lavoratori.
DECRETO 15 luglio 2003, n° 388 - Pronto soccorso aziendale.
D. Lgs. n° 187/05 - Vibrazioni meccaniche.
D. Lgs. Governo n° 195/06 – Nuova normativa sull’esposizione al rumore
Accordo Stato-Regioni pubblicato sulla GU 37 14/02/2006 – Requisiti RSPP
D.M. del 10/03/98 – Criteri generali per le norme antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro.
D. Lgs. n. 25/02 – Attuazione della direttiva 98/24 CE sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro.
7. GLOSSARIO E UNITÀ DI MISURA
Ambiente: Contesto nel quale una organizzazione opera, comprendente l'aria, l'acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni.
Aspetto ambientale: elemento delle attività o dei prodotti o dei servizio di un’organizzazione che può interagire con l'ambiente.
Nota: un “Aspetto ambientale significativo” è un aspetto ambientale che ha o può avere un impatto ambientale significativo.
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Derattizzazione: Operazione mediante la quale si liberano un ambiente, un'abitazione, una nave o un natante dai topi.
Disinfestazione: pratica igienica mediante la quale vengono distrutti insetti o piccoli animali nocivi che danneggiano un ambiente.
Disinfezione: La disinfezione è il processo che si propone di uccidere i microrganismi patogeni o potenzialmente patogeni presenti sul substrato trattato.
Igienizzazione: Intervento per la riduzione, sotto la soglia di rischio per la salute, del contenuto nocivo in organismi agenti di malattie o patogeni.
Impatto ambientale: Qualunque modificazione dell'ambiente, negativa o benefica, totale o parziale, conseguente ad attività, prodotti o servizi di un'organizzazione.
Sistema di gestione ambientale (SGA) La parte del sistema di gestione generale che comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi, le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la politica ambientale.
Audit del sistema di gestione ambientale: Processo di verifica sistematico e documentato per conoscere e valutare, con evidenza oggettiva, se il sistema di gestione ambientale di una organizzazione è conforme ai criteri definiti dall'organizzazione stessa per l'audit del sistema di gestione ambientale e per comunicare i risultati di questo processo alla direzione.
Obiettivo ambientale: Il fine ultimo ambientale complessivo, derivato dalla politica ambientale, che un'organizzazione decide di perseguire e che è quantificato ove possibile.
Politica ambientale: Dichiarazione, fatta da una organizzazione, delle sue intenzioni e dei suoi principi in relazione alla sua globale prestazione ambientale, che fornisce uno schema di riferimento per l'attività, e per la definizione degli obiettivi e dei traguardi in campo ambientale.
Parte interessata: Individuo o gruppo coinvolto o influenzato dalla prestazione ambientale di una organizzazione.
Prevenzione dell'inquinamento: Uso di processi (procedimenti), prassi, materiali o prodotti per evitare, ridurre o tenere sotto controllo l'inquinamento, compresi il riciclaggio, il trattamento, i cambiamenti di processo, i sistemi di controllo, l'utilizzazione efficiente delle risorse e la sostituzione di materiali.
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UNITA’ DI MISURA:
Nel documento sono state utilizzate le unità di misura fondamentali del Sistema Metrico Internazionale e i relativi sottomultipli o multipli:
per la misura della lunghezza: metro (m);
per la misura del tempo: secondo (s);
per la misura della massa: Chilogrammo (kg);
per la misura della potenza: Watt (W);
e alcune unità di misura di uso comune quali: il litro per il volume (pari a 10 – 3 metri cubi)
il decibel (dB) per la misura del rumore. Infatti per esprimere il livello d'intensità di un determinato suono è opportuno ricorrere a un'unità di misura logaritmica quale il bel 0, appunto, il decibel, definito dall'espressione 10 lg P/Po, ove Po è la potenza di riferimento (soglia di udibilità) e P la potenza sonora in esame. La soglia di udibilità corrisponde pertanto, per definizione, a 0dB. Una normale conversazione ha un livello di circa 60 dB; a 120 dB si comincia ad avvertire una sensazione dolorosa (soglia del dolore).
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N. Registro I-000411
LA PRIMAVERA srl
Via De Bosis, 3/A
60123 ANCONA (AN) Il Responsabile del Sistema di gestione ambientale, al quale è possibile rivolgersi per qualunque chiarimento sulla presente dichiarazione o per segnalazioni ambientali, è Dott.ssa Raffaela Polenta tel.: 071 55100 – 071 53200 e-mail: [email protected] www.laprimaverasrl.it
Validità e Convalida della Dichiarazione Ambientale
Il verificatore Ambientale Accreditato RINA S.p.A. (I-V-0002) Via Corsica, 12 – 16128
Genova, ha verificato e convalidato la presente Dichiarazione Ambientale ai sensi del
Regolamento CE 761/2001.
In conformità al Regolamento EMAS, l’impresa La Primavera si impegna a trasmettere
all’Organismo Competente sia i necessari aggiornamenti annuali, sia la revisione della
Dichiarazione Ambientale completa entro tre anni dalla data di convalida della presente e a metterli
a disposizione del pubblico secondo quanto previsto dal Regolamento CE 761/2001 salvo particolari
eventi o cause che potrebbero richiederne un’anticipazione.