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Se si mettessero i pannelli fotovoltaici sui tetti dei capannoni industriali, quanta energia elettrica si potrebbe produrre dal sole, e quanta se ne risparmierebbe non prendendola più dal contatore ENEL ! Un esempio concreto di realizzazione, sul tetto di una P.M.I. del nord- ovest (Piemonte). Alberto BRUSCHIERI è il presidente di B.C. FOAM spa, azienda realizzatrice di macchine per la produzione di foglie e pannelli in PET espanso, con sede in quattro capannoni industriali accorpati in un unico lotto in via Torino 103, a Volpiano, comune della cintura torinese. L’attività, molto specializzata e rivolta ad un mercato di utilizzatori professionali, aziende che a loro volta installano le linee di produzione fornite da B.C. FOAM per realizzare i pezzi di espanso, è solidamente impiantata da anni, e gli ultimi bilanci hanno consentito discreti reinvestimenti. Questa possibilità viene sottolineata da Bruschieri nel rispondere alla domanda circa le motivazioni che l’hanno spinto a dotare due dei capannoni della sua azienda di un ragguardevole campo fotovoltaico, di potenza di 138,6 Kwp. Ma dialogando con lui, emerge l’altra motivazione, in realtà la principale: la soggettiva sensibilità di Bruschieri ai problemi ambientali ed energetici del nostro tempo. In prospettiva, il petrolio costerà sempre di più, e l’energia elettrica pure. Cosa faremo quando un bel giorno ci sentiremo dire che il petrolio è finito ? In realtà, la gente non vuole prendere atto di queste problematiche, e preferisce aspettare che il prezzo del petrolio ridiscenda nuovamente….. L’anno scorso B.C. FOAM ha consumato circa 500.000 kwh, e la prospettiva è di consumarne di più: quando entrerà in funzione la nuova linea dimostrativa, arriveremo a 700.000 kwh/anno di consumo di energia elettrica. Con questo primo impianto, otteniamo circa 138.000 kwh/anno dall’energia fotovoltaica. E, visto il trend del petrolio, è un investimento che avrà ritorni crescenti nel tempo”. Il ragionamento di Alberto Bruschieri è sintetico, lucido, concreto. La convinzione che solo ricorrendo a fonti energetiche alternative, possibilmente rinnovabili, è possibile contenere se non ridurre l’impatto derivante dalle crescenti esigenze energetiche della sua azienda, lo spinge a pronosticare il prossimo raddoppio dell’impianto fotovoltaico appena installato. Dalla decisione alla realizzazione, in questa prima esperienza, Bruschieri ha impiegato pochi mesi. E’ ora in attesa della posa del contatore bidirezionale da parte dell’ENEL, che consentirà la contabilizzazione della produzione in “conto energia”. Speriamo non debba attendere molto: sarebbe davvero un peccato !

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Se si mettessero i pannelli fotovoltaici sui tetti dei capannoni industriali, quanta energia elettrica si potrebbe produrre dal sole, e quanta se ne risparmierebbe non prendendola più dal contatore ENEL ! Un esempio concreto di realizzazione, sul tetto di una P.M.I. del nord-ovest (Piemonte). Alberto BRUSCHIERI è il presidente di B.C. FOAM spa, azienda realizzatrice di macchine per la produzione di foglie e pannelli in PET espanso, con sede in quattro capannoni industriali accorpati in un unico lotto in via Torino 103, a Volpiano, comune della cintura torinese. L’attività, molto specializzata e rivolta ad un mercato di utilizzatori professionali, aziende che a loro volta installano le linee di produzione fornite da B.C. FOAM per realizzare i pezzi di espanso, è solidamente impiantata da anni, e gli ultimi bilanci hanno consentito discreti reinvestimenti. Questa possibilità viene sottolineata da Bruschieri nel rispondere alla domanda circa le motivazioni che l’hanno spinto a dotare due dei capannoni della sua azienda di un ragguardevole campo fotovoltaico, di potenza di 138,6 Kwp. Ma dialogando con lui, emerge l’altra motivazione, in realtà la principale: la soggettiva sensibilità di Bruschieri ai problemi ambientali ed energetici del nostro tempo. “In prospettiva, il petrolio costerà sempre di più, e l’energia elettrica pure. Cosa faremo quando un bel giorno ci sentiremo dire che il petrolio è finito ? In realtà, la gente non vuole prendere atto di queste problematiche, e preferisce aspettare che il prezzo del petrolio ridiscenda nuovamente….. L’anno scorso B.C. FOAM ha consumato circa 500.000 kwh, e la prospettiva è di consumarne di più: quando entrerà in funzione la nuova linea dimostrativa, arriveremo a 700.000 kwh/anno di consumo di energia elettrica. Con questo primo impianto, otteniamo circa 138.000 kwh/anno dall’energia fotovoltaica. E, visto il trend del petrolio, è un investimento che avrà ritorni crescenti nel tempo”. Il ragionamento di Alberto Bruschieri è sintetico, lucido, concreto. La convinzione che solo ricorrendo a fonti energetiche alternative, possibilmente rinnovabili, è possibile contenere se non ridurre l’impatto derivante dalle crescenti esigenze energetiche della sua azienda, lo spinge a pronosticare il prossimo raddoppio dell’impianto fotovoltaico appena installato. Dalla decisione alla realizzazione, in questa prima esperienza, Bruschieri ha impiegato pochi mesi. E’ ora in attesa della posa del contatore bidirezionale da parte dell’ENEL, che consentirà la contabilizzazione della produzione in “conto energia”. Speriamo non debba attendere molto: sarebbe davvero un peccato !

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Alberto Bruschieri accanto ad uno dei tre inverter da 50 Kw installati. Gli inverter sono trasformatori di energia elettrica, da corrente continua (prodotta dai moduli fotovoltaici) a corrente alternata (modalità di alimentazione della rete elettrica e degli impianti). I tre inverter sono stati installati in un locale disponibile della cabina elettrica dello stabilimento. E’ l’ultimo atto, e l’ultima “stazione”, della realizzazione dell’impianto fotovoltaico. Vediamone le tappe.

I due capannoni oggetto dell’installazione. Sono del tipo più semplice disponibile sul mercato, con copertura a doppia falda in tegoli di calcestruzzo appoggiati alle travi a timpano (visibili nella foto), e ridotta pendenza (circa il 5%).

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L’orientamento delle falde è buono: guardano a sud, essendo il colmo orientato est-ovest. Quelle utilizzabili sono ovviamente soltanto due. Nell’immagine, si vedono le prime misure di cantiere, per la sicurezza e i camminamenti sulle lamiere di copertura.

Per fissare i pannelli fotovoltaici sulle lamiere grecate della copertura, sono stati realizzati degli ancoraggi dei nuovi profilati sfruttando i listelli in legno annegati nei tegoli, a cui erano già fissate le lamiere stesse.

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Siliconatura e avvitatura dei nuovi profilati in alluminio, danno vita all’orditura principale per l’appoggio dei moduli.

Inizia il montaggio dei moduli, e la posa dei cavi e dei connettori.

La conformazione della copertura consente una realizzazione alquanto rapida dell’opera. Sotto, si vede una delle due falde già completata, mentre a destra si intravede la seconda falda sulla quale si iniziano le opere di installazione. Infine, l’opera finita nell’ultima foto in basso.

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Nel particolare, si può notare come la soluzione dell’orditura in profilati di alluminio consente l’arieggiatura dei pannelli. Infatti, tra pannelli e lamiere grecate del tetto intercorrono circa 6 cm., sufficienti a far passare aria ed evitare il surriscaldamento dei pannelli stessi, che ne ridurrebbe le prestazioni.

Infine, le caratteristiche tecniche ed i costi a consuntivo. Impianto PV Volpiano ditta BC FOAM Potenza installata 138,6 kwp Produzione attesa: 138,6 x 1.000 (data la scarsa inclinazione di 5°) = 138.600 kwh/anno (n.b.: se i moduli avessero inclinazione tra i 20 e i 40 gradi, la produzione potrebbe essere di circa 1.100 kwh/anno) n. moduli: 660, in silicio policristallino potenza caduno 210 kwp misure: 100 x 165 cm. inverter: n. 3 da 50 kw caduno (in un locale a piano terra, adiacente alla cabina elettrica) Un data logger rileva continuamente i seguenti dati dell’impianto:

- irraggiamento , T° moduli e ambiente - tensione, ore di lavoro - potenza erogata da ogni inverter - controlli su ogni stringa, di corretto funzionamento: in caso di scostamento dal valore previsto, invio

di allarme ad un utente remoto Consuntivo:

- circa 750.000,00 euro - Incidenza totale a kwp installato: 750.000 euro / 138,6 kwp = 5.411,25 €/Kwp

Il tutto IVA esclusa.