Copia di depliant - Gruppo Martinelli · dal la spiaggia di sabbia da un pic colo bosco di pini ed...

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TINDARI

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A Tindari affiora il passato di origine greca con il teatro che venne costruito alla fine del IVsecolo a.C. e in seguito rimaneggiato in epoca romana, con una nuova decorazione el'adattamento a sede per i giochi dell'anfiteatro.Il santuario di Tindari si trova all'estremità orientale del promontorio, a strapiombo sulmare, in corrispondenza dell'antica acropoli, dove una piccola chiesa era stata costruita suiresti della città abbandonata.La statua della Madonna Nera, scolpita in legno di cedro, vi venne collocata in epocaimprecisata, forse giunta qui dall'Oriente in seguito al fenomeno dell'iconoclastia, nell'VIII-IX secolo.Alla base del promontorio si trova una zona sabbiosa con una serie di piccoli specchid'acqua, la cui conformazione si modifica in seguito ai movimenti della sabbia, spinta dallemareggiate. La spiaggia è conosciuta con il nome di Marinello o "il mare secco" e vi sonolegate diverse leggende.Secondo una di esse la spiaggia si sarebbe formata miracolosamente in seguito alla cadutadi una bimba dalla terrazza del santuario, ritrovata poi sana e salva sulla spiaggia appenacreatasi per il ritiro del mare. La madre della bambina, una pellegrina giunta da lontano, inseguito al miracolo, si sarebbe ricreduta sulla vera natura miracolosa della scultura, dellaquale aveva dubitato a causa dell'incarnato scuro della Vergine.

La località di Tindari è diventata famosa a causa di un romanzo di Andrea Camilleri “La gitaa Tindari”, con protagonista il commissario Montalbano anche se in precedenza SalvatoreQuasimodo l’aveva decantata nella sua poesia “Vento a Tindari”.Si trova a 60 km. da Messina e a 170 km. da Palermo sulla costa tirrenica della Siciliacompressa fra il parco del Monti Nebrodi ed il magnifico panorama delle isole Eolie.In effetti ha però un storia millenaria essendo stata fondata da Dionisio di Siracusa nel 396a.C. come colonia di mercenari che avevano partecipato alla guerra contro Cartagine.

CLUB HOTEL BAIA DI TINDARI

Sulla magnifica baia di Tindari, con vista sulle Isole Eolie e Vulcano in primo piano, separatodalla spiaggia di sabbia da un piccolo bosco di pini ed eucalipti, il Club Baia di Tindari ****è una struttura di recente costruzione in cui coniugare un rilassante soggiorno all’insegnadel mare e del sole con attività sportive e culturali e fa parte del programma Alpitour World.La vicinanza alla spiaggia, il contatto con la natura, la pineta ed i giardini, l’atmosferatranquilla in una struttura con tutti i comfort, si uniscono a luoghi meravigliosi per storia,natura ed archeologia.L’animazione con le sue numerose attività e la possibilità di praticare diversi sport si coniu-ga in modo perfetto con la possibilità di una vacanza in pieno relax.

Il Club dispone di 175 tra camere, junior suites ed appartamenti di diverse tipologie, conarredi belli e curatissimi, in modo da offrire a ciascuno la soluzione preferita.Le camere, distribuite tra corpo centrale e vari edifici a 2 piani, sono elegantemente arreda-te e si distinguono in camere doppie, triple, quadruple e junior suites. Tutte dispongono diasciugacapelli, aria condizionata e riscaldamento, telefono, tv satellitare e frigobar (surichiesta e a pagamento).

Nel ristorante principale climatizzato ricchi ed abbondanti buffet serviti a colazione, pran-zo e cena propongono piatti regionali e mediterranei.Settimanalmente sarà organizzata una cena tipica.Il club Baia di Tindari si arricchisce di un nuovo ristorante all’aperto che, sotto una magni-fica veranda nei pressi della piscina, offre ottimi piatti con barbecue di carne e di pesce,fresche insalate e pizza con forno a legna.

Acqua e vino della casa sono inclusi ai pasti nei due ristoranti.

Il villaggio dista 150 mt dalla suggestiva spiaggia riservata, di sabbia bianca con ciottolisulla battigia, raggiungibile con un sentiero che attraversa un boschetto di eucalipti.Spiaggia attrezzata con ombrelloni e lettini, fino ad esaurimento.In spiaggia è disponibile un punto bar.

AWellness Centre con sauna, bagno turco, palestra, mini piscina idromassaggio; inoltrericco programma di massaggi e trattamenti estetici (a pagamento).Awellness Card : acquistando la card settimanale è possibile accedere ai seguenti servizi:idromassaggio, sauna, bagno turco, palestra, sconto 10% sui trattamenti del centro.

L'Isola di Panarea è la più piccola fra le isole Eolie ma dal punto di vista geologico la piùantica, con gli isolotti circostanti e quel che resta di fenomeni eruttivi di un unico bacinovulcanico, oramai quasi del tutto sommerso ed eroso dal mare e dal vento.Navigando intorno a Panarea potremo scoprire le meravigliose baie e la Grotta degli Inna-morati e poi proseguire per Stroboli.Giulio Verne ambienta a Stromboli la conclusione del romanzo “Viaggio al centro dellaterra” del 1864.La storia geologica dell'isola di Stromboli comincia circa 200.000 anni fa, quando un primovulcano attivo di grandi dimensioni emerge dal mare, in posizione NE rispetto all'isolaattuale. Oggi di questo vulcano antico rimane soltanto il condotto solidificato (neck) rap-presentato da Strombolicchio isolotto vicino.Il vero e proprio vulcano di Stromboli emerge dal mare circa 160.000 anni fa. Inizialmentei centri di emissione sono nella parte meridionale dell'isola attuale, dove affiorano le unitàpiù antiche appartenenti ai complessi del Paleostromboli I e II.Lo Stromboli è uno dei vulcani più attivi in europa, le sue eruzioni avvengono con unafrequenza media di circa una ogni ora.Gli strombolani lo chiamano "Struògnoli". Ma quando è più attivo e spaventa può capitaredi sentirlo chiamare Iddu", "Lui", come se riaffiorasse la memoria della natura divina cheun tempo era riconosciuta ai fenomeni naturali incontrollabili.L'attività "ordinaria" di Stromboli ha luogo ad una quota di 750 m s.l.m. dai tre crateriallineati all'interno della depressione della Sciara del Fuoco. Consiste in esplosioni intermittentidi media energia, della durata di pochi secondi ad intervalli di 10-20 m durante le qualivengono emesse piccole quantità di bombe scoriacee incandescenti, lapilli, cenere e bloc-chi.Le eruzioni stromboliane più violente mai accadute in tempi storici risalgono al 1919 e al1930, ed entrambe (pare) furono causate da grandi infiltrazioni d'acqua marina nel caminovulcanico: il magma, a contatto con l'acqua, avrebbe causato violente esplosioni con gran-de emissione di vapori e scorie, accompagnate da violenti terremoti.Nel pomeriggio, dopo il tempo a disposizione per il bagno ed il giro dell’isola con vista diStrombolicchio, faremo una sosta per ammirare di notte la Sciara del Fuoco e, davanti aquesta vista unica, sarà servita la cena sopra l'imbarcazione.

Provola dei NebrodiProdotta nelle province di Messina, Enna e Catania, la provola dei nebrodi ha ricevuto ilpresidio Slowfood. Questo formaggio è un tradizionale caciocavallo siciliano, prodotto daicasari dei monti Nebrodi, che si tramandano la tecnica di caseificazione di padre in figlio.La forma della provola è ovoidale, con la classica testina dei caciocavalli, la crosta liscia,lucida, di colore paglierino ambrato. Il sapore varia dal dolce al piccantino, con il progre-dire della stagionatura.Suino NeroProdotto nelle province di Messina, Enna e Catania, i suini dei Nebrodi sono di tagliapiccola e mantello scuro e vengono allevati allo stato brado in ampie zone adibite apascolo. Da questo suino si ricava il famoso salame di Sant’Angelo di Brolo, ma ancheprosciutti, salsicce, capicolli e pancette. I prodotti realizzati esprimono un’intensitàaromatica nettamente superiore alle altre varietà e possiedono una maggiore attitudinealle lunghe stagionature. Negli ultimi anni questa razza ha visto ridursi notevolmente ilnumero dei capi, è quindi a rischio d’estinzione.Pecorino dei NebrodiE’ il più antico formaggio prodotto in Sicilia. Le citazioni storiche risalgono al IX secoloa.C., nell’Odissea di Omero, ma anche in alcune opere di Plinio il Vecchio. Questo impor-tante pecorino siciliano, che ha ricevuto la denominazione DOP, viene prodotto in tuttala Sicilia. Si tratta di un formaggio a pasta dura, semicotto, prodotto con latte crudo dipecora. Il suo sapore piccante è caratteristico, come l’aroma intenso. Il suo colorebianco, tipico delle produzioni invernali, diventa un po’ più giallino nelle produzioniprimaverili ed estive.CanestratoProdotto su tutta la zona dei monti Nebrodi, il Canestraio è stato riconosciuto ProdottoAgroalimentare Tradizionale (Mipaf) e prende il suo nome dalla fascella a forma dicanestro che, usata per plasmarne la forma, ne disegna tipicamente la crosta. Questotipo di formaggio, dal gusto intenso ed inconfondibile, si produce versando il latte interodi una sola mungitura, di vacca o misto, in un recipiente chiamato “Tina”. Le forme diformaggio vengono poste a maturare in un luogo fresco e dopo otto giorni si cospargo-no di sale. La seconda salatura si effettua entro i quaranta giorni, in questo periodo ilformaggio viene periodicamente rivoltato e cosparso d’olio d’oliva per evitarne la forma-zione di muffe. Una variante è il Canestrato pepato, ottenuto introducendo nella cagliatagrani interi di pepe nero che conferiscono un sapore forte e piccante al formaggio.

PANEREA E STROMBOLI LA CUCINA NEIBROIDEA

CEFALU’

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Cefalù fa parte del Parco delle Madonie ed è inclusa nel club de “I borghi più belli d'Italia”.Ciittadina ricca di storia Cefalù conserva tracce che risalgono all'epoca preistorica, in parti-colare in due grotte che si aprono sul lato settentrionale del promontorio su cui sorse lacittà. A un insediamento pre-ellenico si riferisce la cinta muraria, datata alla fine del Vsecolo a.C., che circonda l'attuale centro storico ed è in gran parte ancora conservata.Nel 1063 fu conquistata dai Normanni di Ruggero I e, nel 1131, grazie a Ruggero II, furioccupato l'antico abitato sulla costa, rispettando la struttura urbana preesistente: a que-sto periodo risalgono parecchi dei monumenti cittadini, quali la chiesa di San Giorgio e illavatoio di via Vittorio Emanuele, il chiostro del duomo e il "Palazzo Maria" (sede trecentescadell'allora Palazzo Comunale) sito in piazza del Duomo, l''Osterio Magno sul corso Ruggerosede dei Ventimiglia a Cefalù.

Il duomo di Cefalù sarebbe sorto in seguito al voto fatto al Santissimo Salvatore da RuggeroII, scampato ad una tempesta e approdato sulle spiagge della cittadina. La vera motivazio-ne sembra piuttosto di natura politico-militare, dato il suo carattere di fortezza.Le vicende costruttive furono complesse, con notevoli variazioni rispetto al progetto inizia-le, e l’edificio non fu mai completato definitivamente. La posa della prima pietra avvennenel 1131 e nel 1145 furono realizzati, da manodopera bizantina, i mosaici nell'abside esistemati i sarcofagi porfiretici che Ruggero II aveva destinato alla sepoltura sua e dellamoglie, poi trafugati da Federico II " e portati a Palermo dove ancora oggi si trovano.Annesso al duomo è un elegante chiostro con colonne binate sormontate da capitelli figu-rati, fra i più notevoli esempi di scultura medievale in Sicilia.Molti i monumenti da visitare come l'Osterio Magno che secondo la tradizione il palazzosarebbe stato costruito per ordine di Ruggero II per farne la sua dimora e il lavatoiopubblico conosciuto come "Lavatoio medioevale", presso il tardo-rinascimentale palazzoMartino.

Le Isole Eolie, dette anche Isole Lipari, sono un arcipelago di origine vulcanica, situato nel MarTirreno, a Nord della costa sicula. Comprendono ben due vulcani attivi, Stromboli e Vulcano,oltre a vari fenomeni di vulcanismo secondario.Le sette isole Eolie sono solo la parte emersa di imponenti apparati vulcanici che formano l'arcovulcanico eoliano di forma quasi semicircolare. Questa complessa struttura geologica, lungacirca 200 km, comprende, oltre alle isole emerse, anche cinque vulcani completamente sotto-marini: Eolo, Enarete e Sisifo ad occidente di Alicudi e Lametini ed Alcione a nord di Stromboli.Lipari, la maggiore isola dell'arcipelago, è la porzione emersa di un grande apparato vulcanico,alto circa 1600 m che, partendo da una profondità di circa 1000 m sotto il livello del mare arrivaa 602 metri s.l.m.Lì potremo visitare il Museo Archeologico Eoliano, sull'acropoli in via del Castello, uno dei piùinteressanti in assoluto che con i suoi reperti è la testimonianza di oltre 5000 anni di civiltàdell'isola e dell'arcipelago. È uno dei più importanti del Mediterraneo e presenta in ordinecronologico esposizioni di corredi funerari, vasi, cippi, steli tombali e sarcofagi in pietra chetestimoniano dell'evoluzione del culto dei defunti. Inoltre ceramiche di tipi e fogge varie, ma-schere teatrali e statue fittili.Il centro storico di Lipari è dominato dal Castello posto su un promontorio; la sua costruzionerisale a tempi remoti, con una torre facente parte delle fortificazioni greche del IV-III secolo a.C., con torri medioevali del secolo XIII° e cortine murarie di epoca spagnola. All'interno dellacinta resti archeologici e la Cattedrale normanna del 1084 rimaneggiata in varie epoche, fino al1861 con la facciata in stile baroccheggiante. A fianco i resti dell'Abbazia normanna.Lasciando Lipari e proseguendo per Vulcano faremo una sosta per fare un bagno nelle solfataree, per chi lo desidera, per scalare il gran cratere.Vulcano deve in effetti la sua esistenza alla fusione di alcuni vulcani di cui il più grande maspento è il Vulcano della Fossa. Gli altri sono il Vulcanello (123 m) a nord; il meridionale MonteAria (500 m), completamente inattivo, che forma un vasto altopiano costituito da lave, tufo edepositi alluvionali olocenici e il Monte Saraceno (481 m).Il Vulcano della Fossa, alto 386 m, con pendici molto ripide, con a nord un cratere spento,detto Forgia Vecchia. A nord-ovest si trova una recente colata di ossidiana del 1771, detta lePietre Cotte. Il cratere attivo è situato alquanto spostato a nord-ovest. Attualmente l'attivitàvulcanica è data da fenomeni di solfatara e da frequenti eruzioni, generalmente esplosive.Sebbene l'ultima eruzione sia avvenuta nel 1888 - 1890, il vulcano non ha mai cessato di dareprova della propria vitalità ed ancora oggi si osservano differenti fenomeni: fumarole, getti divapore sia sulla cresta che sottomarini e la presenza di fanghi sulfurei dalle apprezzate proprie-tà terapeutiche. A nord numerose fumarole continuano ad emettere acido borico, cloruro diammonio, zolfo, che alimentano un complesso industriale per la produzione di zolfo.Faremo il giro dell’isola con visita ai Faraglioni, Valle dei Mostri e alla Grotta Ferro di Cavallo.

LIPARI E VULCANO

IL PROGRAMMA*

DOMENICA 5 SETTEMBRE 2010: Ritrovo all’aeroporto di partenza e volo su Catania.Trasferimento in bus gran turismo fino all ’Hotel Club Baia di Tindari.Sistemazione nelle camere, cena e pernottamento.LUNEDI’ 6 : Prima colazione e pranzo in hotel. Nel pomeriggio metà del gruppo partirà inpullman gran turismo alla volta di Cefalù, visita guidata della cittadina e cena a base dipesce in ristorante della zona. Rientro previsto per le ore 23,30.Per l'altra metà del gruppo, sempre nel pomeriggio, partenza in bus gran turismo, visitaguidata della cittadina di Montalbano Elicona inserito nell’elenco dei 90 borghi medievalipiù belli d’Italia e dell’antico castello che fu residenza estiva du Federico II d’Aragona. Altermine cena in agriturismo della zona a base di prodotti tipici della cucina neibroidea.MARTEDI’ 7 : Prima colazione in hotel. Alle ore 10,30 trasferimento alla banchina delporto, imbarco su barca esclusiva e partenza per il giro dell’isola di Panarea per scoprire lemeravigliose baie e la Grotta degli Innamorati. Pranzo libero. Proseguimento per Strombolicon tempo a disposizione per il bagno, giro dell’isola con vista di Strombolicchio e sosta perammirare la Sciara del Fuoco dove ceneremo sull’imbarcazione a base di maccheroniall’eoliana e dolci tipici siciliani. Rientro intorno alle 22,30 circa.MERCOLEDI’ 8: Prima colazione e pranzo in hotel, giornata libera, cena e pernottamen-to in hotel.GIOVEDI’ 9: Stesso programma di lunedì 6 svolto a parti invertite.VENERDI’ 10: Prima colazione in hotel. Alle ore 9,00 trasferimento alla banchina delporto, imbarco su barca esclusiva e partenza per la visita dell’isola di Lipari e del museoarcheologico; proseguimento per Vulcano con bagno nelle solfatare e possibilità di scalareil gran cratere. Pranzo libero in ristorante convenzionato. Partenza da Vulcano verso le17,00. Giro dell’isola con visita ai Faraglioni, Valle dei Mostri e alla Grotta Ferro di Cavallo.Rientro ore 19,00 circa.SABATO 11: Prima colazione e pranzo in Hotel, giornata libera, cena di gala, spettacolofinale e pernottamento in hotel.DOMENICA 12: Prima colazione in Hotel, trasferimento in pullman gran turismo all’aero-porto di Catania e volo verso l’aeroporto di provenienza.

* il programma per esigenze organizzative potrà subire variazioni ed è relativo a coloro cheacquistano il pacchetto escursioni.