COPIA DELIBERA DELL’ASSEMBLEA CONSORTILE N. 7 del...

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COPIA DELIBERA DELL’ASSEMBLEA CONSORTILE N. 7 del 23/04/2014 OGGETTO: DELIBERA AEEG 643/2013/R/IDR – APPLICAZIONE DEL METODO TARIFFARIO IDRICO PER LA DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE PER GLI ANNI 2014 E 2015, PER L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO E DEL PIANO DEGLI INTERVENTI – L’anno 2014, il giorno 23 (ventitre) del mese di aprile alle ore 15,00 presso la sala del Consiglio Comunale del Comune di Jesi, si è riunita l’Assemblea Consortile, in SECONDA convocazione, all’uopo convocata dal Presidente dell’A.A.T.O. n. 2, ai sensi dell’art. 9 comma 2 dello Statuto dell’A.A.T.O., con lettera del 16/04/2014 prot. n. 432/14 per deliberare sugli argomenti iscritti all’O.d.G. Risultano presenti all’appello: ENTE RAPPRESENTATO NOME E COGNOME CARICA (D=delegato; S= sindaco) QUOTE PROVINCIA DI ANCONA Antonella Fuselli D 5,000 COMUNE DI AGUGLIANO /// 0,000 COMUNE DI ANCONA Valeria Mancinelli S 17,959 COMUNE DI ARCEVIA Marisa Abbondanzieri D 3,258 COMUNE DI BARBARA Serrani Raniero S 0,434 COMUNE DI BELVEDERE OSTRENSE Franco Morresi D 0,895 COMUNE DI CAMERANO // 0,000 COMUNE DI CAMERATA PICENA // 0,000 COMUNE DI CASTELBELLINO Demetrio Papadopoulos S 0,675 COMUNE DI CASTELLEONE DI SUASA Giovanni Biagetti S 0,567 COMUNE DI CASTELPLANIO // 0,000 COMUNE DI CERRETO D’ESI // 0,000 COMUNE DI CHIARAVALLE // 0,000 COMUNE DI CORINALDO Vinicio Franceschetti D 1,733 COMUNE DI CUPRAMONTANA Enrico Giampieri D 1,252 COMUNE DI FABRIANO Claudio Alianello D 9,849 COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA Sergio Garofoli D 4,884 COMUNE DI GENGA // 0,000 COMUNE DI JESI Sergio Garofoli D 8,154 COMUNE DI MAIOLATI SPONTINI Domizioli Umberto D 1,301 COMUNE DI MERGO // 0,000 COMUNE DI MONSANO // 0,000 COMUNE DI MONTECAROTTO // 0,000 COMUNE DI MONTEMARCIANO Liana Serrani S 1,847

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COPIA DELIBERA DELL’ASSEMBLEA CONSORTILE N. 7 del 23/04/2014

OGGETTO: DELIBERA AEEG 643/2013/R/IDR – APPLICAZIONE DEL METODO TARIFFARIO IDRICO PER LA DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE PER GLI ANNI 2014 E 2015, PER L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO E DEL PIANO DEGLI INTERVENTI –

L’anno 2014, il giorno 23 (ventitre) del mese di aprile alle ore 15,00 presso la sala del Consiglio Comunale del Comune di Jesi, si è riunita l’Assemblea Consortile, in SECONDA convocazione, all’uopo convocata dal Presidente dell’A.A.T.O. n. 2, ai sensi dell’art. 9 comma 2 dello Statuto dell’A.A.T.O., con lettera del 16/04/2014 prot. n. 432/14 per deliberare sugli argomenti iscritti all’O.d.G. Risultano presenti all’appello: ENTE RAPPRESENTATO NOME E COGNOME CARICA

(D=delegato; S= sindaco)

QUOTE

PROVINCIA DI ANCONA Antonella Fuselli D 5,000 COMUNE DI AGUGLIANO /// 0,000 COMUNE DI ANCONA Valeria Mancinelli S 17,959 COMUNE DI ARCEVIA Marisa Abbondanzieri D 3,258 COMUNE DI BARBARA Serrani Raniero S 0,434 COMUNE DI BELVEDERE OSTRENSE Franco Morresi D 0,895 COMUNE DI CAMERANO // 0,000 COMUNE DI CAMERATA PICENA // 0,000 COMUNE DI CASTELBELLINO Demetrio Papadopoulos S 0,675 COMUNE DI CASTELLEONE DI SUASA Giovanni Biagetti S 0,567 COMUNE DI CASTELPLANIO // 0,000 COMUNE DI CERRETO D’ESI // 0,000 COMUNE DI CHIARAVALLE // 0,000 COMUNE DI CORINALDO Vinicio Franceschetti D 1,733 COMUNE DI CUPRAMONTANA Enrico Giampieri D 1,252 COMUNE DI FABRIANO Claudio Alianello D 9,849 COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA Sergio Garofoli D 4,884 COMUNE DI GENGA // 0,000 COMUNE DI JESI Sergio Garofoli D 8,154 COMUNE DI MAIOLATI SPONTINI Domizioli Umberto D 1,301 COMUNE DI MERGO // 0,000 COMUNE DI MONSANO // 0,000 COMUNE DI MONTECAROTTO // 0,000 COMUNE DI MONTEMARCIANO Liana Serrani S 1,847

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COMUNE DI MONTE ROBERTO /// 0,000 COMUNE DI MONTE S. VITO // 0,000 COMUNE DI MORRO D’ALBA // 0,000 COMUNE DI OFFAGNA // 0,000 COMUNE DI OSTRA // 0,000 COMUNE DI OSTRA VETERE Serrani Raniero D 1,124 COMUNE DI POGGIO S.MARCELLO // 0,000 COMUNE DI POLVERIGI // 0,000 COMUNE DI ROSORA Lamberto Marchetti S 0,452 COMUNE DI S.MARCELLO // 0,000 COMUNE DI S.PAOLO DI JESI // 0,000 COMUNE DI S. MARIA NUOVA // 0,000 COMUNE DI SASSOFERRATO // 0,000 COMUNE DI SENIGALLIA Maurizio Memè D 8,670 COMUNE DI SERRA DE’ CONTI // 0,000 COMUNE DI SERRA S. QUIRICO /// 0,000 COMUNE DI STAFFOLO // 0,000 COMUNE DI TRECASTELLI // 0,000 COMUNE DI ESANATOGLIA /// 0,000 COMUNE DI MATELICA Egidio Montemezzo D 3,136 TOTALI TOTALE PRESENTI 71,19% Presiede Marisa Abbondanzieri, Presidente dell’A.A.T.O. n. 2. Verbalizza il Segretario dell’A.A.T.O. n. 2 Dott.ssa Alessandra Francesconi Funzionario Responsabile del Servizio Affari Generali. Constatata la presenza di rappresentanti dei Soci in numero pari al 50,372% delle quote e dichiarata pertanto la presenza del quorum costitutivo stabilito dallo Statuto per la validità della seduta in SECONDA convocazione, e la presenza del quorum deliberativo stabilito dallo statuto per la validità della deliberazione sul punto, assume la Presidenza Marisa Abbondanzieri, la quale invita l’Assemblea a procedere all’esame dell’oggetto sopra riportato.

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ALL’ASSEMBLEA CONSORTILE

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL’A.A.T.O .

riunito, dietro regolare convocazione, nella seduta del 15/04/2014 ha disposto di sottoporre all’Assemblea Consortile, ai sensi dell’art. 11 del vigente Statuto dell’A.A.T.O., la seguente proposta di deliberazione presentata dal Direttore, che si intende qui di seguito riportata integralmente, corredata dai previsti pareri di regolarità tecnica, richiedendo, altresì l’immediata eseguibilità della stessa.

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OGGETTO : DELIBERA AEEG 643/2013/R/IDR – APPLICAZIONE DEL METODO TARIFFARIO IDRICO PER LA DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE PER GLI ANNI 2014 E 2015, PER L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO E DEL PIANO DEGLI INTERVENTI –

IL DIRETTORE

PREMESSO CHE con deliberazione 643/2013/R/IDR “Approvazione del metodo tariffario idrico e delle disposizioni di completamento” l’AEEG ha introdotto il Metodo Tariffario Idrico - MTI, basato su schemi regolatori per gli anni 2014 e 2015, facendo evolvere il Metodo Tariffario Transitorio – MTT, introdotto con la deliberazione 585/2012/R/IDR in una prospettiva di più lungo termine E CHE, congiuntamente, ha previsto l’obbligo, per tutti gli Enti d’Ambito, di trasmettere ciascuno schema regolatorio con l’aggiornamento dei dati raccolti ai sensi della regolazione tariffaria transitoria definita nelle deliberazioni 585/2012/R/IDR e 88/2013/R/IDR; PREMESSO CHE la regolazione introdotta con deliberazione 643/2013/R/IDR è declinata per schemi regolatori, al fine di far emergere la coerenza interna degli obiettivi che si vogliono perseguire in ciascun territorio, assicurando che gli stessi siano congrui con le tariffe che verranno applicate all’utenza E CHE l’ente di ambito adotta il pertinente schema regolatorio composto da:

- il programma degli interventi (PdI), che specifica gli obiettivi da realizzare sulla base di una puntuale indicazione degli interventi per il periodo 2014-2017 riportando per il periodo residuo fino alla scadenza dell’affidamento le informazioni necessarie al raggiungimento almeno dei livelli minimi di servizio nonché al soddisfacimento della complessiva domanda dell’utenza;

- il piano economico finanziario (PEF) limitatamente al piano tariffario e al rendiconto finanziario e al conto economico, che prevede con cadenza annuale per tutto il periodo dell’affidamento l’andamento dei costi di gestione e di investimento nonché la previsione annuale dei proventi da tariffa con esplicitato, tra l’altro, il vincolo dei ricavi al gestore;

- la convenzione di gestione, contenente gli aggiornamenti necessari a recepire la disciplina introdotta dal MTT;

PREMESSO CHE con la Determina n°2/2014 del 28/02/2014 l’AEEG ha definito le procedure di raccolta dati e relativa modulistica ai fini della determinazione delle tariffe del servizio idrico integrato, nonché con la Determina n°3/2014 del 07/03/2014 è stato definito lo schema che descrive i contenuti minimi e l’ordine espositivo della relazione di accompagnamento; CONSIDERATO CHE l’allegata relazione di accompagnamento (ALLEGATO A) ripercorre la metodologia applicata e illustra le modalità di aggiornamento del

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PEF (i cui prospetti di piano tariffario, conto economico e rendiconto finanziario sono redatti conformemente a quelli allegati alla deliberazione 643/2013/R/IDR) e le principali assunzioni adottate per la proiezione delle grandezze economiche e finanziarie, le condizioni creditizie ipotizzate per la previsione delle fonti di finanziamento, E CHE la relazione illustra anche le previsioni in merito ad eventuali contributi a fondo perduto e la relativa provenienza, l’indicazione dell’eventuale quota del FoNI utilizzata ogni anno per il finanziamento delle agevolazioni tariffarie a carattere sociale, nonché l’eventuale quota destinata ad altri usi; il valore del servizio del debito non ancora rimborsato al termine dell’affidamento; il valore residuo delle immobilizzazioni del gestore (VRa) al termine della concessione; CONSIDERATO INOLTRE CHE l’allegato Piano degli Interventi (PdI) (ALLEGATO B ) individua 2 distinte strategie di intervento, una di medio periodo (fino al 2017) ed una di lungo periodo (fino al 2030, anno di fine affidamento) E CHE per il periodo 2014-2017 è definito il cronoprogramma degli interventi che è stato determinato tenendo conto di diversi fattori: - la necessità di superamento delle criticità evidenziate nel Piano degli Interventi, così come aggiornato, in particolare per quanto riguarda quelle riguardanti i servizi di fognatura e depurazione in relazione alla procedura di infrazione n. 2014/2059 da parte della Commissione Europea e della relativa lettera di costituzione in mora per mancato rispetto degli obblighi di raccolta e trattamento reflui provenienti da agglomerati > 2.000 AE; - i vincoli legati alla “capacità produttiva” dell’azienda, in termini di capacità di realizzazione degli investimenti, legati alla struttura organizzativa; - i vincoli legati al rispetto dell’equilibrio economico - finanziario, considerando gli impegni già in corso con gli istituti di credito finanziatori, e una ipotesi ragionevole di ulteriori fonti finanziarie di terzi (nuovi tiraggi o rinegoziazione delle attuali condizioni di rientro del debito pregresso);

PREMESSO ANCORA CHE l’art. 4.2 lett. c della deliberazione 643/2013/R/IDR prevede che la convenzione di gestione contenga gli aggiornamenti necessari a recepire la disciplina introdotta dal medesimo provvedimento E CHE l’art. 33.2 dell’allegato A alla stessa deliberazione dispone, in particolare con riferimento al valore residuo del gestore, che le clausole da inserire nelle convenzioni di gestione saranno disciplinate nell’ambito del procedimento avviato dalla deliberazione 412/2013/R/IDR (relativo alla predisposizione di una o più convenzioni tipo);

CONSIDERATO CHE la finalità è quella di garantire ai sensi dell’art.

149 comma 4 del dlg. 152/2006 il “raggiungimento dell'equilibrio economico finanziario e, in ogni caso, il rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità della gestione, anche in relazione agli investimenti programmati”;

CONSIDERATO CHE l’implementazione della deliberazione 643/2013/R/IDR in via sintetica incide sul vigente Piano d’Ambito Definitivo

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così come evidenziato nell’allegato prospetto di sintesi (ALLEGATO C ) E CHE per poter definire nel dettaglio l’ampiezza della modifica degli equilibri contrattuali attualmente in essere (e poter anche valutare la stessa possibilità di attivare una rinegoziazione) e procedere ai sensi dell’art. 41bis della Convenzione in essere è opportuno sorpassare questa fase di start up del nuovo metodo tariffario anche per altre attività già avviate dall’AEEG (in particolare, quella relativa alla predisposizione delle convenzioni tipo);

VISTI

- il dlg. 152/2006;

- l'articolo 2, comma 186 bis, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. Legge finanziaria 2010);

- il decreto legge n. 2/2010, come modificato dalla legge di conversione n. 42/2010;

- la legge regionale n. 30/2011 "Disposizioni in materia di risorse idriche e di servizio idrico integrato";

- il decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201, come convertito nella legge 22 dicembre 2011 n. 214, in particolare l’articolo 21;

- il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri 20 luglio 2012 recante “Individuazione delle funzioni dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas attinenti alla regolazione e al controllo dei servizi idrici, ai sensi dell’art. 21, comma 19 del decreto legge del 6 dicembre 2011 n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214”;

- la delibera AEEG 643/2013/R/IDR;

- la Determina n°2/2014 del 28/02/2014 l’AEEG;

- la Determina n°3/2014 del 07/03/2014;

- la convenzione di gestione approvata con Delibera A.C. n. 03 del 25/06/2003 e ss. mm.;

- visto lo Statuto dell’AATO, in particolare gli artt. 11 e 15;

PROPONE

1) di prendere atto dei dati contenuti nella “Dichiarazione di Validazione

dei dati” allegata (ALLEGATO A, allegato 1 ), esito della procedura di validazione delle informazioni effettuata dall’AATO;

2) di approvare la relazione allegata (ALLEGATO A ) che illustra la

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metodologia applicata e le principali ipotesi adottate, ed in particolare: la selezione del quadrante regolatorio che il gestore dovrà applicare per il 2014 e il 2015 (quadrante III) e le ipotesi adottate per quantificare il fabbisogno di investimenti dal 2014 al 2017, la determinazione di tutte le componenti di costo del servizio, le ipotesi adottate ed i risultati ottenuti per determinare il vincolo ai ricavi del gestore (VRG) ed il moltiplicatore tariffario base θ (theta) nonchè la quota del vincolo ai ricavi riconosciuta a titolo di anticipazione per nuovi investimenti FoNI sulla base dello specifico schema regolatorio adottato, i criteri di applicazione dell’ammortamento finanziario, la determinazione della componente di costo COa

altri, i criteri per il recupero della componente Rc2015

Tot;

3) di approvare il Programma degli Interventi, così come indicato in ALLEGATO B per le motivazioni ivi contenute;

4) di determinare per il 2014 e per il 2015 i valori del vincolo ai ricavi del gestore (VRG), del moltiplicatore tariffario θ (theta) così come indicato in ALLEGATO A per le motivazioni ivi contenute;

5) di predisporre la tariffa per gli anni 2014 e 2015 e di determinare il piano tariffario prospettico fino alla scadenza dell’affidamento (2030) così come in ALLEGATO A;

6) di approvare l’aggiornamento del PEF così come in ALLEGATO A ;

7) di determinare i moltiplicatori θ2014e θ2015che il gestore del servizio applicherà ai corrispettivi utenti finali (in via provvisoria in attesa della approvazione da parte dell’AEEG) facendo riferimento alla struttura tariffaria vigente moltiplicando le relative quote fisse e variabili secondo le modalità previste nel MTI a decorrere dall’esecutività della presente delibera;

8) di dare mandato alla struttura dell’Autorità di predisporre la modulistica da trasmettere all’AEEG, a corredo del presente atto, e di trasmettere all’AEEG ed al gestore la presente delibera;

9) di rendere questa delibera immediatamente esecutiva ai sensi dell’art. 134 comma 4 del dlg. 267/2000.

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Vista la proposta di deliberazione di cui all’oggetto, si esprime parere favorevole, in relazione alle proprie competenze, sul presente atto, ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000. Jesi, lì 15/04/2014 Servizio Tecnico Il funzionario responsabile F.to Ing. Silvia Pezzoli

Servizio Pianificazione-controllo e Finanziario Il funzionario responsabile F.to Dott. Devis Fioretti

Jesi, lì 15/04/2014

IL DIRETTORE F.to Ing. Massimiliano Cenerini

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L’ASSEMBLEA VISTO il sopra riportato documento istruttorio, che costituisce premessa alla presente deliberazione; VISTO che la proposta riporta il prescritto parere favorevole di regolarità tecnica; SENTITI gli interventi come da verbale in atti; VISTO lo Statuto dell’A.A.T.O. n. 2 “Marche Centro – Ancona” e il D. Lgs. 267/2000; RITENUTO di condividere la proposta di deliberazione, che si intende qui di seguito integralmente trascritta; TENUTO CONTO che il quorum deliberativo sull’oggetto risulta essere la maggioranza assoluta delle quote dell’Assemblea; con la seguente votazione:

- presenti 71,19% - astenuti 0 - votanti: 71,19% di cui: - voti favorevoli 71,19% - voti contrari 0

DELIBERA di far propria in ogni sua parte la proposta di deliberazione sopra riportata,

DELIBERA ALTRESI’

con la seguente separata votazione di rendere la presente deliberazione immediatamente esecutiva ai sensi dell’art. 134 D.Lgs. 267/2000:

- presenti 71,19% - astenuti 0 - votanti: 71,19% di cui: - voti favorevoli 71,19% - voti contrari 0

Il presente atto viene letto, approvato e sottoscritto.

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IL PRESIDENTE F.to Marisa Abbondanzieri

IL SEGRETARIO

F.to Dott.ssa Alessandra Francesconi

CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

Copia conforme all’originale, in carta libera, ad uso amministrativo. Jesi, lì 05/05/2014

IL SEGRETARIO F.to Dott.ssa Alessandra Francesconi

Il presente atto è esecutivo il 23/04/2014 � Per decorrenza dei termini di cui all’art. 134 del decreto legislativo 18

Agosto 2000, n. 267. � Per dichiarazione di immediata eseguibilità. La sottoscritta Dott.ssa Alessandra Francesconi attesta che il presente atto è stato pubblicato all’albo pretorio on line dell’ente (http://www.aato2.marche.it) per 15 giorni consecutivi dal 05/05/2014 al 19/05/2014 senza rilievi, a norma dell’art. 124 del D.Lgs. 267/2000 ed ai sensi dell’art. 32 della Legge n. 69 del 18/06/2009 commi 1 e 5 come modificati dal D.L. 194/2009 art. 2 c. 5 convertito con modificazioni dalla L. 25/2010. Jesi, lì 20/05/2014 IL SEGRETARIO F.to Dott.ssa Alessandra Francesconi

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ALLEGATO A

AUTORITA’ DI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N. 2

“MARCHE CENTRO ANCONA”

Applicazione del Metodo Tariffario Idrico AEEG e delle disposizioni di completamento per la determinazione delle tariffe per gli anni 2014 e 2015 e per l’aggiornamento del Piano Economico Finanziario – Relazione illustrativa della metodologia applicata e delle principali ipotesi adottate

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Sommario

0 LA APPLICAZIONE DEL METODO TARIFFARIO IDRICO AEEG P ER LA DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE PER GLI ANNI 2014 E 20 15 – ASPETTI GENERALI ........................................................................................................................................ 1

0.1 – Premessa ..................................................................................................................... 1

0.2 – Principi ed aspetti generali del Metodo Tariffario Idrico .......................................... 2

1 INFORMAZIONI SULLA GESTIONE ............................................................................ 10

1.1 Perimetro della gestione e servizi forniti ..................................................................... 10

1.2 Precisazioni su servizi SII e altre attività idriche ........................................................ 10

1.3 Altre informazioni rilevanti ......................................................................................... 11

2 DATI RELATIVI ALLA GESTIONE NELL’AMBITO TERRITORIAL E OTTIMALE ...................................................................................................................................... 12

2.1 Dati tecnici e patrimoniali ........................................................................................... 12

2.1.1 Dati su territorio gestito e affidamento.......................................................................... 12 2.1.2 Dati tecnici ..................................................................................................................... 20

2.1.3 Fonti di finanziamento ................................................................................................... 20 2.1.4 Altri dati economico-finanziari ...................................................................................... 21

2.2 Dati di conto economico .............................................................................................. 21

2.2.1 Dati di conto economico ................................................................................................ 21 2.2.2 Focus sugli scambi all’ingrosso .................................................................................... 23

2.3 Dati relativi alle immobilizzazioni .............................................................................. 23

2.3.1 Investimenti e dismissioni .............................................................................................. 23 2.3.2 Infrastrutture di terzi ...................................................................................................... 24

2.4 Corrispettivi applicati all’utenza finale ....................................................................... 25

2.4.1 Ambiti tariffari applicati ................................................................................................ 25 2.4.2 Struttura dei corrispettivi applicata ad inizio 2012 ....................................................... 25 2.4.3 Proposta di modifica della struttura dei corrispettivi ................................................... 26

3 PREDISPOSIZIONE TARIFFARIA ................................................................................. 27

3.1 Quadrante dello schema regolatorio ............................................................................ 27

3.1.1 Selezione del quadrante ................................................................................................. 27 3.1.2 Valorizzazione delle componenti del VRG (Vincolo ai ricavi riconosciuto) ................ 30

3.2 Moltiplicatore tariffario ............................................................................................... 52

3.2.1 Calcolo del moltiplicatore ............................................................................................. 52 3.2.2 Confronto con il moltiplicatore previgente .................................................................... 54 3.2.3 Moltiplicatore tariffario approvato dal soggetto competente........................................ 55

4 PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO DEL PIANO D’AMBITO (PEF ) ................... 56

4.1 Aspetti generali ............................................................................................................. 56 4.2 Piano tariffario .............................................................................................................. 57

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4.3 Schema di conto economico ........................................................................................... 62 4.4 Rendiconto finanziario ................................................................................................... 64

5 SINTESI ................................................................................................................................ 67

ALLEGATO 1 – DICHIARAZIONE DI VALIDAZIONE DEI DATI

ALLEGATO 2 - COSTI DI FUNZIONAMENTO ENTE DI AMBITO RICONOSCIUTI IN TARIFFA – ISTANZA PER DEROGA ALL’ART. 28.2 DELL’ALL EGATO A ALLA DELIBERA AEEG 643/2013 PER LA VALORIZZAZIONE DEL P ARAMETRO CO2012ATO

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1

0 La applicazione del Metodo Tariffario Idrico AEEG per la determinazione delle tariffe per gli anni 2014 e 20 15 – Aspetti generali

0.1 – Premessa

Con la manovra Salva Italia, in particolare con l’articolo 21, comma 19, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni, nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, sono state trasferite all’AEEG le funzioni di regolazione e controllo in materia di servizi idrici, prima svolte dal Ministero dell’Ambiente e, presso di questo, dalla Commissione Nazionale di Vigilanza sulle Risorse Idriche (CoNViRI). Il DPCM 20 luglio 2012 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 ottobre 2012) ha indicato le rispettive funzioni dell’Autorità per l'energia elettrica e il gas (AEEG) e del Ministero dell’Ambiente. L'AEEG è un organismo indipendente, istituito con la legge 14 novembre 1995, n. 481 con il compito di tutelare gli interessi dei consumatori e di promuovere la concorrenza, l'efficienza e la diffusione di servizi con adeguati livelli di qualità, attraverso l'attività di regolazione e di controllo, è competente in materia tariffaria. Per la determinazione delle tariffe negli anni 2012 e 2013 l’AEEG aveva approvato un Metodo tariffario transitorio (MTT) attraverso diversi provvedimenti. Alla fine dell’anno 2013 a seguito di diverse procedure di consultazione l’AEEG ha deciso di introdurre il Metodo Tariffario Idrico - MTI , tramite la delibera 643/2013/R/IDR facendo evolvere il MTT in una prospettiva di più lungo termine e prevedendo per gli anni 2014 e 2015 un periodo di consolidamento; AEEG ha successivamente definito le procedure di raccolta dati e relativa modulistica ai fini della determinazione delle tariffe del servizio idrico integrato con la Determina n° 2/214 del 28/02/2014, nonché lo schema che descrive i contenuti minimi e l’ordine espositivo della presente relazione di accompagnamento definito con la Determina n°3/2014 (Allegato 2) del 07/03/2014. Il Metodo Tariffario Idrico adotta un nuovo approccio di regolazione, che prevede preliminarmente la individuazione degli obiettivi prioritari fissati per il territorio da parte degli Enti d’Ambito, individuando quindi la relazione tra tali obiettivi, gli interventi conseguentemente necessari per raggiungerli, il fabbisogno di risorse coerente con gli obiettivi selezionati e l’entità dei corrispettivi applicati all’utenza, attraverso la possibilità di adottare uno degli schemi regolatori in funzione del fabbisogno di investimenti per i prossimi quattro anni (in rapporto al valore delle infrastrutture esistenti) e i costi operativi necessari al raggiungimento degli obiettivi specifici. Le principali novità introdotte dal MTI:

- la specifica indicazione delle modalità di aggiornamento del programma degli interventi e del piano economico-finanziario funzionali all’approvazione dello schema tariffario, al fine di assicurare la coerenza tra l’attività di approvazione tariffaria e la realizzazione di interventi per il raggiungimento degli obiettivi prioritari fissati per il territorio;

- la definizione di una procedura per la predisposizione tariffaria e contestuale ripartizione dei compiti tra gestore e Ente di Ambito che consenta di superare gli effetti derivanti dall’eventuale inerzia dei soggetti coinvolti;

- le modalità per determinare il moltiplicatore tariffario ϑ, rispetto all’articolazione applicata dai gestori nell’anno 2012 con la modifica di alcuni parametri rispetto al MTT e le modalità per determinare tutte le poste di conguaglio;

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- la introduzione di una componente tariffaria a copertura dei costi ambientali e della risorsa e di una componente tariffaria a copertura del costo di morosità;

- con riferimento alla determinazione dei corrispettivi per l’utenza finale, i vincoli da rispettare in caso di modifica della vigente articolazione tariffaria

- l’inserimento delle modalità di rateizzazione dei conguagli relativi alle partite pregresse, derivanti da conguagli maturati in periodi precedenti il trasferimento delle competenze all'Autorità, da evidenziare come componente distinta dalla bolletta;

- la specificazione delle modalità di determinazione e applicazione del deposito cauzionale prevedendo la facoltà per i gestori di determinare il deposito massimo alternativamente con riferimento al consumo storico per utente o al consumo medio per tipologia di utenza;

- l’esplicitazione delle modalità di verifica dell’efficienza del servizio di misura e dei relativi indicatori;

- l'individuazione di criteri per la quantificazione del valore residuo delle immobilizzazioni al momento della scadenza dell'affidamento;.

0.2 – Principi ed aspetti generali del Metodo Tari ffario Idrico Vengono di seguito illustrati i principi e gli aspetti generali del Metodo Tariffario Idrico desunti dalla delibera 643/2013/R/IDR e dall’Allegato A nonché dalla nota di chiarimento elaborata congiuntamente da ANEA e Federutility a seguito di specifici contatti con l’Autorità nel mese di Febbraio 2014. Ambito di applicazione

Il provvedimento reca le disposizioni per la determinazione dei costi riconosciuti per lo svolgimento dei seguenti servizi di pubblica utilità:

a) captazione, anche a usi multipli;

b) adduzione, anche a usi multipli;

c) potabilizzazione;

d) vendita di acqua all’ingrosso;

e) distribuzione e vendita di acqua agli utenti finali;

f) fognatura nera e mista, vendita all’ingrosso del medesimo servizio e raccolta e allontanamento delle acque meteoriche e di drenaggio urbano;

g) depurazione e vendita all’ingrosso del medesimo servizio, anche ad usi misti civili e industriali;

Il perimetro delle attività svolte attinenti ai servizi idrici è così definito: Servizio Idrico Integrato (SII) è costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue, ovvero da ciascuno di suddetti singoli servizi, compresi i servizi di captazione e adduzione a usi multipli e i servizi di depurazione ad usi misti civili e industriali. Con la introduzione del MTI sono inclusi anche i seguenti servizi:

a) la realizzazione di allacciamenti idrici e fognari, che consistono nelle condotte idriche e fognarie derivate dalla principale e dedicate al servizio di uno o più utenti; include

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l’installazione dei relativi accessori, le separazioni di rete, la rimozione dei punti presa, la realizzazione di pozzetti di derivazione;

b) le attività di raccolta e allontanamento delle acque meteoriche e di drenaggio urbano mediante la gestione e manutenzione di infrastrutture dedicate (fognature bianche), incluse la pulizia e la manutenzione delle caditoie stradali; tuttavia, ai fini della determinazione dei corrispettivi, laddove non già incluse nel SII alla data del 27/12/2013, dette attività sono da considerarsi incluse tra le “attività non idriche che utilizzano anche infrastrutture del servizio idrico integrato.

Altre attività idriche è l’insieme delle attività attinenti ai servizi idrici, diverse da quelle comprese nel SII, in particolare:

a) lo svolgimento di altre forniture idriche, quali la vendita, con infrastrutture dedicate, di acqua non potabile o ad uso industriale, agricolo o igienico-sanitario, il trasporto e la vendita di acqua con autobotte o altri mezzi su gomma, l’installazione e gestione di “case dell’acqua”, l’installazione e gestione di bocche antincendio, il riuso delle acque di depurazione;

b) lo svolgimento di altre attività di raccolta e trattamento reflui, quali la gestione di fognature industriali con infrastrutture dedicate, lo spurgo di pozzi neri, il trattamento di percolati da discarica, il trattamento di rifiuti liquidi o bottini;

c) lo svolgimento di prestazioni e servizi accessori conto utenti, come l’attivazione, disattivazione e riattivazione della fornitura, la trasformazione d’uso, le volture, i subentri, la preparazione di preventivi, le letture una tantum, i sopralluoghi e le verifiche;

d) lo svolgimento di attività di gestione della morosità, quali l’invio di solleciti e comunicazioni, la sospensione e riattivazione della fornitura;

e) l’esecuzione di lavori conto terzi per la realizzazione di infrastrutture del servizio idrico integrato, che consiste nelle operazioni di realizzazione di infrastrutture del servizio idrico integrato per conto di un altro soggetto, che ha iscritto a patrimonio tali infrastrutture;

f) lo svolgimento di altri lavori e servizi conto terzi, attinenti o collegati o riconducibili ai servizi idrici, indipendentemente dal fatto che siano prestate per un soggetto che non gestisce servizi idrici, come la realizzazione e/o manutenzione degli impianti a valle dei misuratori, la pulizia fontane, la lettura dei contatori divisionali all’interno dei condomini, l’istruttoria e sopralluogo per rilascio/rinnovo autorizzazioni allo scarico e per il rilascio pareri preventivi per impianti fognari privati, l’istruttoria, il collaudo e rilascio parere tecnico di accettabilità per opere di urbanizzazione e di allacciamento realizzati da terzi, le analisi di laboratorio, la fatturazione, la progettazione e l’engineering e altri lavori e servizi similari.

Non si rilevano rispetto all’anno passato cessazioni di attività, o gestione di servizi o territori. Definizione delle componenti di costo del servizio

Ai fini dell’aggiornamento tariffario, sono definite le seguenti componenti di costo del servizio:

a) costi delle immobilizzazioni, intesi come la somma degli oneri finanziari, degli oneri fiscali e delle quote di ammortamento;

b) costi operativi, intesi come la somma dei costi operativi endogeni alla gestione e dei costi operativi aggiornabili;

c) eventuale componente di anticipazione per il finanziamento dei nuovi investimenti;

d) componente relativa ai costi ambientali e della risorsa;

e) componente relativa ai conguagli.

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La determinazione delle tariffe per l’anno 2014 si basa sui dati raccolti con la relativa modulistica definita nella Determina n°2/214 del 28/02/2014, aggiornati con i dati di bilancio relativi all’anno 2012, validati dall’Ente di Ambito (vedasi Dichiarazione di validazione dei dati – Allegato 1). La determinazione delle tariffe per l’anno 2015 si basa sui dati aggiornati con il bilancio consuntivo 2013 approvato dal Consiglio di Amministrazione del gestore, ma non ancora dalla Assemblea dei soci; i dati non sono stati validati dall’Ente di Ambito in quanto al momento non sono ancora disponibili le fonti contabili obbligatorie nonché le ulteriori fonti informative necessarie. Definizione dello specifico schema regolatorio - Modalità di aggiornamento del Programma degli interventi e del Piano economico- finanziario

La regolazione per schemi regolatori illustrata nell’Allegato A della delibera 643/2013 è applicata attraverso la definizione di uno specifico schema regolatorio, corrispondente all’insieme degli atti necessari alla predisposizione tariffaria, che l’Ente d’Ambito propone all’Autorità ai fini della relativa approvazione. L’Ente d’Ambito deve adottare il pertinente schema regolatorio, composto dai seguenti atti: A) il programma degli interventi (PdI), ai sensi dell’art. 149, comma 3, del d.lgs.152/06, che specifica gli obiettivi da realizzare sulla base di una puntuale indicazione degli interventi per il periodo 2014-2017, riportando, per l’eventuale periodo residuo fino alla scadenza dell’affidamento, le informazioni necessarie al raggiungimento almeno dei livelli minimi di servizio, nonché al soddisfacimento della complessiva domanda dell'utenza; Il PdI è redatto secondo i seguenti criteri:

a) lo sviluppo dei PdI inizia con l’anno 2014 e termina con l’ultimo anno di ciascun affidamento;

b) qualora l’aggiornamento del PdI comporti una diminuzione degli investimenti rispetto alla pianificazione precedentemente approvata, ne sono esplicitate le motivazioni e sono riportati i criteri utilizzati per la selezione degli interventi ritenuti prioritari;

c) L’aggiornamento dei PdI deve essere effettuato in conformità alle seguenti indicazioni metodologiche:

1) le criticità del servizio sono suddivise in:

• criticità di approvvigionamento idrico, direttamente legate ai fabbisogni primari dell’utenza, tra cui: assenza delle infrastrutture di acquedotto, qualità dell’acqua non conforme agli usi umani, interruzioni impreviste della fornitura, bassa pressione;

• criticità nella fornitura di acqua potabile, correlate alla sicurezza delle forniture all’utenza, quali: obsolescenza delle reti e degli impianti, restrizioni all’uso, perdite, dotazione minima garantita;

• criticità del servizio di fognatura, riconducibili all’allontanamento delle acque nere e miste, tra cui: assenza del servizio, obsolescenza delle reti, fuoriuscite, rischio di allagamenti;

• criticità dell’impatto con l’ambiente, che coinvolgono impianti di trattamento delle acque reflue, quali: assenza di trattamenti, obsolescenza degli impianti, scarichi fuori norma, smaltimento dei fanghi;

• criticità del servizio di misura, che coinvolgono la lettura contatori ed i misuratori di impianto,

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• criticità nei servizi al consumatore, collocabili nell’area dei rapporti con l’utenza, tra cui:, bollettazioni, call center, trattamento dei reclami, risarcimenti, servizio di autolettura;

2) gli importi degli investimenti sono espressi a moneta costante dell’anno 2014, mediante l’applicazione del coefficiente di cui al comma 14.1 dell’Allegato A , dove t è l’anno nella cui moneta è espresso l’ultimo PdI approvato.

d) La documentazione inerente ai PdI contiene il seguente contenuto informativo minimo, secondo quanto previsto nell’Allegato 2 della Determina 3/2014:

o i livelli di servizio attuali per ciascun segmento, con indicazione della data dell’ultima rilevazione;

o la sintesi delle criticità per ciascun segmento del servizio;

o l’elenco degli obiettivi di servizio in risposta alle predette criticità;

o i livelli di servizio obiettivo per ciascun segmento;

o l’esplicitazione, per ciascun segmento, delle linee di intervento pianificate per il raggiungimento degli obiettivi di servizio;

o l’evidenza della coerenza delle linee di intervento adottate con gli strumenti di pianificazione sovraordinati;

o i criteri adottati per la quantificazione delle previsioni di spesa per le manutenzioni straordinarie;

o il cronoprogramma degli interventi per il periodo 2014-2017, con individuazione delle opere.

B) il piano economico finanziario (PEF), costituito dal Piano tariffario, Conto Economico e dal Rendiconto finanziario, prevede con cadenza annuale per tutto il periodo di affidamento, l’andamento dei costi di gestione e di investimento, nonché la previsione annuale dei proventi da tariffa con esplicitati i connessi valori del moltiplicatore tariffario e del vincolo ai ricavi del gestore. I prospetti di piano tariffario, conto economico e rendiconto finanziario dei PEF sono redatti conformemente agli schemi in Appendice all’Allegato 1 della delibera 643/2013. È parte integrante della documentazione da trasmettere all’Autorità una relazione di accompagnamento che illustra la metodologia applicata adottata con approvazione da parte dell’organo competente, illustrativa delle modalità di aggiornamento dei PEF e le principali assunzioni adottate per la proiezione delle grandezze economiche e finanziarie. Il PEF è redatto secondo i seguenti criteri metodologici:

a) lo sviluppo dei PEF inizia con l’anno 2014 e termina con l’ultimo anno di ciascun affidamento;

b) lo sviluppo dei PEF garantisce il raggiungimento e mantenimento, in termini attuali e prospettici, dell’equilibrio economico finanziario della gestione del SII, tenendo conto dell’estinzione, entro la scadenza dell’affidamento, dei finanziamenti contratti per la realizzazione degli investimenti, fatte salve le necessità imposte dal raggiungimento e dal mantenimento dei livelli di servizio obiettivo.

c) la relazione di accompagnamento al PEF (redatta secondo lo Schema tipo di cui all’Allegato 2 della Determina 3/2014) , esplicita:

- le condizioni creditizie ipotizzate per la previsione delle fonti di finanziamento

- per le società a totale partecipazione pubblica, devono essere specificate le condizioni di compatibilità con il Patto di stabilità interno, anche con riferimento ad eventuali aumenti di

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capitale sociale, in relazione ai quali sono allegate le dichiarazioni di impegno da parte di ciascun soggetto socio, a firma del legale rappresentante.

d) L’aggiornamento dei PEF deve essere effettuato in conformità alle seguenti indicazioni metodologiche:

• i PEF sono sviluppati a partire dai valori delle componenti di costo delle immobilizzazioni e di costo operativo, incluse le transazioni all’ingrosso, individuate per ciascun gestore per l’anno 2014 ai sensi della deliberazione 643/2013;

• a partire dalla predisposizione tariffaria del 2016, le componenti tariffarie sono calcolate mediante l’applicazione reiterata dei criteri di cui alla deliberazione 643/2013;

• l’aggiornamento dei PEF è predisposto assumendo la costanza, per tutto il periodo di riferimento, dei volumi erogati, salvo quanto inerente alla previsione di nuove attività e variazioni sistemiche, che dovranno essere valutate ed inserite con le modalità e la tempistica previsti nel Piano d’Ambito vigente con la assunzione in merito alle corrispondenti variazioni dei costi e dei ricavi adeguatamente illustrate e giustificate nella relazione di accompagnamento;

• tutte le componenti di costo, incluse le transazioni all’ingrosso, sono proiettate negli anni successivi al 2014 a moneta costante, assumendo quindi un’inflazione pari a zero;

• per gli anni successivi al 2014, il tasso atteso di inflazione (rpi) utilizzato per il calcolo degli oneri finanziari del gestore del SII è posto pari a zero;

• i PEF assumono in ciascun anno la completa realizzazione degli investimenti previsti nei rispettivi PdI, per il medesimo ammontare e nei tempi ivi stabiliti, ponendo l’entrata in esercizio delle immobilizzazioni al 31 dicembre di ciascun anno, considerato che l’investimento realizzato nell’anno a rileva ai fini tariffari nell’anno a+2

• per il calcolo della quota di ammortamento, in assenza di previsioni dettagliate nei PdI in merito alle diverse categorie di cespiti da realizzare, è calcolata un’aliquota di ammortamento media, sulla base del complesso delle immobilizzazioni del gestore;

• le nuove attività e le variazioni sistemiche sono valutate ed inserite con le modalità e la tempistica previsti nel Piano d’Ambito vigente; le assunzioni in merito alle corrispondenti variazioni dei costi e dei ricavi sono adeguatamente illustrate e giustificate nella relazione di accompagnamento;

• per il finanziamento degli investimenti, i PEF assegnano priorità all’utilizzo del FoNI.

e) La documentazione inerente ai PEF contiene il seguente contenuto informativo minimo:

• i prospetti di piano tariffario, conto economico e rendiconto finanziario, le previsioni in merito ad eventuali contributi a fondo perduto e la relativa provenienza, con indicazione degli atti con cui è stato disposto il corrispondente stanziamento;

• l’indicazione dell’eventuale quota del FoNI utilizzata ogni anno per il finanziamento delle agevolazioni tariffarie a carattere sociale, nonché l’eventuale quota destinata ad altri usi;

• il valore del servizio del debito non ancora rimborsato al termine dell’affidamento, comprensivo della quota capitale e della quota interessi;

• il valore residuo delle immobilizzazioni del gestore al termine della concessione. Eventuali assunzioni differenti devono essere opportunamente illustrate e giustificate dagli Enti d’ambito.

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C) la convenzione di gestione, contenente gli aggiornamenti necessari a recepire la disciplina introdotta con la delibera 643/2013. Nell’ambito della redazione degli atti di cui sopra, l’Ente d’Ambito, una volta individuato il rapporto tra il fabbisogno di investimenti dal 2014 al 2017 ed il valore delle infrastrutture esistenti, nonché i costi operativi aggiuntivi associati ad obiettivi specifici necessari in ciascun anno a seleziona le regole di determinazione tariffaria applicabili nel pertinente schema regolatorio. Determinazione del moltiplicatore tariffario per gli anni 2014 e 2015 e dei corrispettivi applicati all’utenza

Il moltiplicatore tariffario ϑ di ciascun anno a (2014 e 2015) determinato ai sensi dell’articolo 4 dell’Allegato A della delibera 643/2013, è definito in base al rapporto tra i costi riconosciuti e la valorizzazione, in termini di tariffe rilevate ad inizio 2012, dei volumi relativi all’anno (a-2), tenendo conto degli eventuali effetti delle altre attività idriche. Per ciascun anno a, è definito il limite massimo alla variazione del moltiplicatore tariffario ϑ, di cui al citato articolo 4 dell’Allegato A, tenendo conto dell’inflazione programmata, di un fattore K e dello schema regolatorio individuato. I corrispettivi applicati all’utenza sono determinati applicando il moltiplicatore tariffario ϑ alle quote fisse e variabili della struttura tariffaria dell’anno base 2012. Tale struttura tariffaria, negli anni 2014 e 2015, può essere variata seguendo le modalità e nei limiti indicati nel Titolo 9 dell’Allegato A alla deliberazione 643/2013, ad invarianza di gettito tariffario. Diversamente da quanto previsto nella Delibera 585/2012 (MTT), il moltiplicatore tariffario (θ) per il 2014 ed il 2015 si applica ai corrispettivi utenti finali ed ai corrispettivi utenti acqua all’ingrosso, mentre non si applica ai corrispettivi delle altre attività idriche, ai contributi di allaccio idrici e fognari ed ai corrispettivi delle acque meteoriche. Procedura di approvazione

La tariffa è predisposta dagli Enti d’Ambito sulla base della metodologia illustrata nella presente relazione utilizzando come dati di input quelli già inviati nell’ambito del procedimento di raccolta dati disposto dalla deliberazione 347/2012/R/IDR, aggiornati con i dati di bilancio relativi rispettivamente agli anni 2012 e 2013) per la determinazione delle tariffe per gli anni 2014 e 2015; a tal fine gli Enti d’Ambito devono validare le informazioni fornite dai gestori e le integrano o le modificano secondo criteri funzionali al riconoscimento dei costi efficienti di investimento e di esercizio. Entro il 31 marzo 2014, l’Ente d’Ambito:

a) definisce gli obiettivi e, acquisita la proposta del gestore riguardo agli interventi necessari al relativo conseguimento, redige il programma degli interventi (PdI);

b) predispone la tariffa per gli anni 2014 e 2015;

c) redige coerentemente - ed adotta con proprio atto deliberativo di approvazione - il piano economico finanziario (fino al termine dell’affidamento) che garantisca il raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario;

d) ai fini dell’approvazione da parte dell’Autorità, trasmette:

i. il programma degli interventi;

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ii. il piano economico-finanziario, che esplicita il vincolo ai ricavi del gestore e il moltiplicatore tariffario teta (ϑ) che ciascun gestore dovrà applicare in ciascun ambito tariffario, rispettivamente per il 2014 e il 2015;

iii. una relazione di accompagnamento che ripercorra la metodologia applicata;

iv. l’atto o gli atti deliberativi di predisposizione tariffaria ovvero di approvazione dell’aggiornamento del piano economico-finanziario;

v. l’aggiornamento dei dati necessari richiesti secondo le modalità indicate alla Determina n° 2/2014.

Entro i successivi 90 giorni, l'Autorità, salva la necessità di richiedere ulteriori integrazioni, approva le proposte tariffarie. I PdI e i PEF sono sottoposti a procedimento di verifica da parte dell’Autorità, nell’ambito dell’istruttoria finalizzata all’approvazione delle predisposizioni tariffarie, allo scopo di valutare:

- la coerenza degli elaborati con gli obiettivi di servizio e con le predisposizioni tariffarie elaborate sulla base della metodologia prevista nella delibera 643/2013;

- il rispetto dell’equilibrio economico-finanziario della gestione del SII.

Il procedimento di verifica termina con l’approvazione dei PdI e dei PEF o con l’indicazione, da parte dell’Autorità, di osservazioni, rilievi e prescrizioni, che sono recepite dall’Ente d’ambito entro 30 giorni, a pena di inefficacia. Decorsi 180 giorni dalla trasmissione dei dati senza che l’Autorità abbia formulato osservazioni, rilievi o prescrizioni, i PdI e i PEF si intendono approvati. Ove il termine del 31/3/2014 decorra inutilmente il soggetto gestore trasmette all’Ente d’Ambito istanza di aggiornamento tariffario recante lo schema regolatorio, redatto conformemente ai criteri di cui alla delibera 643/2013 e ne dà comunicazione all’Autorità. L'Autorità, ricevuta la comunicazione diffida gli Enti d'Ambito ad adempiere entro i successivi 30 giorni. Decorso tale termine l’istanza di cui sopra si intende accolta dall’Ente d’Ambito ed è trasmessa all’Autorità ai fini della sua valutazione ed approvazione, entro i successivi 90 giorni. In tale caso la quota parte dei costi di funzionamento dell’Ente d’ambito medesimo di cui all’articolo 154, comma 1, del d.lgs. 152/06, con riferimento all’annualità 2014 è posta pari a zero. Laddove ricorrano le casistiche indicate al comma 2.7 della deliberazione 347/2012/R/IDR e in ogni caso laddove non si disponga degli atti, dei dati e delle informazioni necessarie alla determinazione tariffaria, la tariffa verrà determinata d’ufficio ponendo il moltiplicatore tariffario teta (ϑ) pari a 0,9 finché perdurano tali casistiche. In tali casi, la tariffa calcolata in base all’Allegato A alla delibera 643/2013, produce effetti a partire dal momento in cui sono rese disponibili le informazioni necessarie alla definizione della medesima ritenute conformi alle disposizioni vigenti da parte dell’Autorità. Applicazione dei corrispettivi all’utenza per l’anno 2014

A decorrere dal 1° gennaio 2014 i gestori del servizio sono tenuti ad applicare le seguenti tariffe massime:

a) fino alla predisposizione delle tariffe da parte degli Enti d’Ambito, le tariffe approvate per il 2013 o, laddove non ancora approvate, quelle applicate nel medesimo anno senza variazioni;

b) a seguito della predisposizione da parte degli Enti d’Ambito, oppure del perfezionarsi del silenzio-assenso di cui al comma 5.6 della deliberazione 643/2013 e fino all’approvazione da parte dell’Autorità, le tariffe predisposte dall’Ente d’Ambito oppure da esso accolte a seguito del perfezionarsi del citato silenzio assenso;

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c) a seguito dell’approvazione delle tariffe da parte dell’Autorità, le tariffe dell’anno 2012

comunicate all’Autorità moltiplicate per il valore (ϑ2014) approvato dalla medesima Autorità. La differenza tra i costi riconosciuti sulla base delle tariffe provvisorie applicate nei periodi di cui alle precedenti lettere a) e b) ed i costi riconosciuti sulla base dell’approvazione di cui al precedente punto c) sarà oggetto di conguaglio successivamente all’atto di tale approvazione. Condizioni per l’aggiornamento tariffario nell’ambito ATO 2 Marche Centro Ancona

Nell’ambito ATO 2 Marche Centro Ancona sussistono le condizioni per procedere con l’aggiornamento tariffario in quanto:

- il titolo ad esercire il servizio non è stato dichiarato invalido con sentenza passata in giudicato, ovvero ritirato o annullato in via amministrativa;

- non è pendente un contenzioso giurisdizionale inerente il titolo ad esercire il servizio e in cui sia stata emanata dall’autorità giudiziaria una misura cautelare sospensiva o limitativa del titolo stesso, per tutta la durata dell’efficacia della misura medesima, ovvero in cui sia stata emanata dall’autorità giudiziaria una sentenza, anche di primo grado se non successivamente sospesa, che abbia accertato l’invalidità del titolo medesimo.

- è stata effettuata la consegna degli impianti in occasione dell’affidamento della gestione del SII;

- è stata adottata la Carta dei servizi, e non viene più applicata alle utenze domestiche la fatturazione di un consumo minimo impegnato.

- L’ AATO 2 Marche Centro Ancona ha inoltre adempiuto ai propri obblighi di predisposizione tariffaria per gli anni 2012 e 2013.

Nei paragrafi che seguono è quindi illustrata la metodologia prevista dal MTI applicata alla nostra realtà. Per il relativo sviluppo degli elaborati è stato utilizzato lo strumento di calcolo predisposto e reso disponibile da ANEA; i dati di input sono quelli trasmessi dal gestore così come validati e rettificati dall’AATO.

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1 Informazioni sulla gestione

1.1 Perimetro della gestione e servizi forniti Il perimetro delle attività svolte attinenti ai servizi idrici è riferito a partire dal 01/01/2014 ai 43 Comuni dell’ATO 2 Marche Centro Ancona; i Comuni dell’Ambito erano 45 fino al 31/12/2013, a seguito della aggregazione di 3 Comuni il numero complessivo è calato di 2 unità a seguito della fusione a partire dal 1/1/2014 dei Comuni di Ripe (Cod. ISTAT 42039), Castel colonna (Cod. ISTAT 42009), Monterado (Cod. ISTAT 42028) nel neocostituito Comune di Trecastelli (Cod. ISTAT 42050). Non si rilevano rispetto all’anno passato cessazioni di attività, o gestione di servizi o territori aggiuntivi.

1.2 Precisazioni su servizi SII e altre attività id riche Si precisano nel prospetto che segue le attività svolte e quelle non svolte fra quelle appartenenti al “Servizio Idrico Integrato” e quelle appartenenti alle “Altre Attività Idriche”. La attività relativa agli “Allacciamenti” sono state collocate tra le attività relative al “Servizio idrico integrato” , in modo diverso rispetto a quanto fatto in sede di compilazione dei dati 2011 (“Altre attività idriche”). La contabilizzazione degli allacci e dei relativi contributi 2012 nel bilancio 2012 è considerata in conto capitale analogamente a come è stato fatto nell’anno 2011. La relativa rappresentazione è stata inserita nel file ATO, foglio ModStratificazione (3) fra gli investimenti, mentre i “Contributi di allacciamento” sono stati inseriti nello stesso foglio fra i CFP.

Macroattività AEEG

Descrizione attività AEEG

Attività Svolte/Non

svolte (SI/NO)

Servizio Idrico Integrato

Captazione SI

Potabilizzazione SI

Adduzione SI

Acquedotto distribuzione SI

Fognatura SI

Depurazione SI

Acquedotto (utenti non allacciati alla pubblica fognatura) SI

Vendita di acqua all’ingrosso NO

Vendita di acqua non potabile o ad uso industriale, agricolo o igienico-sanitario (qualora svolta congiuntamente ad altri servizi del SII)

SI

Vendita di acqua forfetaria NO

Fornitura bocche antincendio SI

Fognatura e depurazione civile (utenti con approvvigionamento autonomo) SI

Fognatura e depurazione di acque reflue industriali (utenze industriali che scaricano in pubblica fognatura)

SI

Lavori c/terzi per la realizzazione di infrastrutture del SII NO

Allacciamenti SI

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11

Macroattività AEEG

Descrizione attività AEEG

Attività Svolte/Non

svolte (SI/NO)

Lettura contatori condominiali NO

Vendita di acqua con autobotte NO

Trattamento percolati da discarica SI

Trattamento bottini SI

Gestione fognature bianche NO

Pulizia e manutenzione caditoie stradali NO

Installazione e manutenzione bocche antincendio NO

Vendita a terzi di servizi attinenti o collegati ai servizi idrici NO

Lavori c/terzi attinenti o collegati ai servizi idrici NO

Spurgo pozzi neri NO

Rilascio autorizzazioni allo scarico SI

Lottizzazioni SI

Riuso delle acque di depurazione NO

Case dell’acqua NO

Altre prestazioni e servizi accessori SI

1.3 Altre informazioni rilevanti

Nell’ambito ATO 2 Marche Centro Ancona sussistono le condizioni per procedere con l’aggiornamento tariffario in quanto:

- il titolo ad esercire il servizio non è stato dichiarato invalido con sentenza passata in giudicato, ovvero ritirato o annullato in via amministrativa;

- non è pendente un contenzioso giurisdizionale inerente il titolo ad esercire il servizio e in cui sia stata emanata dall’autorità giudiziaria una misura cautelare sospensiva o limitativa del titolo stesso, per tutta la durata dell’efficacia della misura medesima, ovvero in cui sia stata emanata dall’autorità giudiziaria una sentenza, anche di primo grado se non successivamente sospesa, che abbia accertato l’invalidità del titolo medesimo;

- è stata effettuata la consegna degli impianti in occasione dell’affidamento della gestione del SII;

- è stata adottata la Carta dei servizi, e non viene più applicata alle utenze domestiche la fatturazione di un consumo minimo impegnato;

- l’AATO 2 Marche Centro Ancona ha inoltre adempiuto ai propri obblighi di predisposizione tariffaria per gli anni 2012 e 2013;

- non sono in corso procedure fallimentari o di concordato preventivo.

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12

2 Dati relativi alla gestione nell’ambito territori ale ottimale I dati relativi alla gestione nell’ambito territoriale inseriti nel formulario di raccolta, relativi al 2012, sono stati validati dall’Ente di Ambito attraverso una verifica con i dati desunti dalle fonti contabili obbligatorie ed altre fonti informative. Per quanto riguarda i dati relativi al 2013, non essendo ancora disponibili le fonti contabili obbligatorie approvate, è stata effettuata solo una verifica di massima della congruità dei dati. I commenti relativi ai dati inseriti nelle diverse sezioni di compilazione del formulario di raccolta dati e la dichiarazione di validazione che attesta che i dati inseriti sono stati verificati e risultano congruenti con i dati di bilancio, sono riportati nella “Dichiarazione di Validazione dei dati” (Allegato 1 alla presente relazione).

2.1 Dati tecnici e patrimoniali

2.1.1 Dati su territorio gestito e affidamento Nell’ATO 2 Marche Centro Ancona :

- non ci sono state modifiche di perimetro del territorio servito rispetto alla raccolta dati ex deliberazione 347/2012/R/IDR

- la Carta dei servizi è stata adottata precedentemente alla raccolta dati precedente; non è presente la fatturazione di un minimo impegnato per l’utenza domestica.

- non è stato applicato un teta diverso da quello approvato nell’ultima fatturazione 2013. Le variazioni tariffarie intercorse a partire dal 1 gennaio 2012 ad oggi sono state solo quelle in applicazione del MTT proposte dall’Ente di Ambito con delibera A.C. N° 9/2013 del 23/04/2013 e successivamente approvate da AEEG. I valori del moltiplicatore tariffario applicati per la fatturazione per l’anno 2012 e l’anno 2013 rispetto ai valori tariffari (ModTariffe) trasmessi ai sensi della deliberazione 347/2012/R/IDR sono riportati nel prospetto che segue. Moltiplicatori tariffari applicati per 2012 e 2013

Decorrenza

Atto deliberativo di approvazione

Moltiplicatore tariffario rispetto ai valori tariffari (ModTariffe) trasmessi ai sensi della deliberazione 347/2012/R/IDR

Volumi sui quali ciascuna tariffa è stata applicata

Media ponderata del moltiplicatore applicato per la fatturazione anno 2012

Media ponderata del moltiplicatore applicato per la fatturazione anno 2013

Da 01/01/2012 a 31/12/2012

N° 9/2013 del 23/04/2013

1

I Volumi sono riportati nel prospetto che segue

1

Da 01/01/2013 a 31/12/2013

N° 9/2013 del 23/04/2013

1,063254

I Volumi sono riportati nel prospetto che segue

1,063254

Nei prospetti che seguono sono riportati i volumi su cui ciascuna tariffa è stata applicata per il 2012 ed il 2013, per ogni servizio, uso e scaglione.

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13

2012

MODTARIFFE 1 ACQUEDOTTO

TIPOLOGIA

VOLUMI TARIFFA IMPORTO

Uso domestico residente

0-60 8.979.844 0,538400 4.834.748

61-120 6.100.753 0,834300 5.089.858

121-180 2.906.090 1,106000 3.214.136

>180 2.452.043 1,465100 3.592.488

Uso domestico residente Tariffa sociale

0-60 169.043 0,269200 45.506

61-120 117.300 0,417200 48.938

121-180 60.569 0,553000 33.495

>180 42.685 0,732600 31.271

Uso domestico non residente 1.003.260 2,218100 2.225.331

Uso agricolo

0-100 195.060 0,831600 162.212

> 100 344.989 1,170200 403.706

allevamento animali 223.517 0,837100 187.106

industriale 1.460.715 1,703100 2.487.744

Diversi

0-100 1.421.062 1,120200 1.591.874

101-400 1.199.725 1,430200 1.715.847

401-1200 1.084.106 1,694500 1.837.018

> 1200 1.407.495 2,038100 2.868.616 Uso promiscuo (domestico + altri usi)

0-100 59.718 0,558500 33.353

101-1200 191.589 1,067400 204.502

> 1200 45.245 1,410600 63.823

Uso cantiere 157.775 2,176200 343.350

Uso acqua calda condominiale 61.456 1,143500 70.275

Uso circhi-spettacoli viaggianti 5.497 1,826100 10.038

Uso antincendio 126.461 2,380100 300.990

Uso antincendio comunale 58.865 0,006400 377

Uso comunale 1.150.352 0,006400 7.362

Uso piscine comunali 111.532 0,400000 44.613

Totale 31.136.746

31.448.574

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14

MODTARIFFE 2 FOGNATURA

TIPOLOGIA

VOLUMI TARIFFA IMPORTO

Uso domestico residente 17.687.685 0,182900 3.235.078

Uso domestico residente Tariffa sociale 377.577 0,182900 69.059

Uso domestico non residente 840.589 0,182900 153.744

Uso agricolo 84.660 0,182900 15.484

allevamento animali 22.981 0,182900 4.203

industriale 1.125.665 0,182900 205.884

Diversi 4.202.673 0,182900 768.669 Uso promiscuo (domestico + altri usi) 287.542 0,182900 52.591

Uso acqua calda condominiale 60.153 0,182900 11.002

Uso circhi-spettacoli viaggianti 5.450 0,182900 997

Uso antincendio 111.662 0,182900 20.423

Uso antincendio comunale 57.518 0,182900 10.520

Uso comunale 857.113 0,182900 156.766

Uso piscine comunali 89.986 0,182900 16.458

Scarichi industriali 1.098.338 0,214829 235.955

Totale 26.909.592

4.956.833

MODTARIFFE 3 DEPURAZIONE

TIPOLOGIA

VOLUMI TARIFFA IMPORTO

Uso domestico residente 15.998.237 0,426500 6.823.248

Uso domestico residente Tariffa sociale 351.191 0,426500 149.783

Uso domestico non residente 705.018 0,426500 300.690

Uso agricolo 43.165 0,426500 18.410

allevamento animali 12.968 0,426500 5.531

industriale 1.080.219 0,426500 460.713

Diversi 3.753.857 0,426500 1.601.020 Uso promiscuo (domestico + altri usi)

279.995 0,426500 119.418

Uso acqua calda condominiale 59.275 0,426500 25.281

Uso circhi-spettacoli viaggianti 5.415 0,426500 2.309

Uso antincendio 92.634 0,426500 39.508

Uso antincendio comunale 57.125 0,426500 24.364

Uso comunale 787.110 0,426500 335.702

Uso piscine comunali 88.943 0,426500 37.934

Scarichi industriali 1.098.338 0,500954 550.217

Totale

24.413.490

10.494.129

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15

MODQFISSA

TIPOLOGIA

NUMERO TARIFFA IMPORTO

Uso domestico residente 0

0-1200 171.503 22,00 3.773.066

1201-6000 122 44,00 5.368

6001-18000 88,00 0

>18000 176,00 0

Uso domestico residente Tariffa sociale 0

0-1200 2.908 11,00 31.988

1201-6000 22,00 0

6001-18000 44,00 0

> 18000 88,00 0

Uso domestico non residente 20.236 33,00 667.788

Uso agricolo 0

0-1200 3.087 22,00 67.914

1201-6000 39 44,00 1.716

6001-18000 1 88,00 88

> 18000 176,00 0

allevamento animali 351 22,00 7.722

industriale 0

0-1200 93 22,00 2.046

1201-6000 22 44,00 968

6001-18000 17 88,00 1.496

> 18000 20 176,00 3.520

Diversi 0

0-1200 26.404 22,00 580.888

1201-6000 721 44,00 31.724

6001-18000 60 88,00 5.280

> 18000 2 176,00 352 Uso promiscuo (domestico + altri usi)

0

0-1200 3.266 22,00 71.852

1201-6000 3 44,00 132

6001-18000 88,00 0

> 18000 176,00 0

Uso cantiere 0

0-1200 1.021 22,00 22.462

1201-6000 8 44,00 352

6001-18000 3 88,00 264

> 18000 176,00 0

Uso acqua calda condominiale 0

0-1200 2.093 22,00 46.046

1201-6000 44,00 0

6001-18000 88,00 0

> 18000 176,00 0

Uso circhi-spettacoli viaggianti 0

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16

0-1200 7 22,00 154

1201-6000 2 44,00 88

6001-18000 88,00 0

> 18000 176,00 0

Uso antincendio 0

0-1200 893 22,00 19.646

1201-6000 14 44,00 616

6001-18000 3 88,00 264

> 18000 1 176,00 176

Uso antincendio comunale 0

0-1200 180 22,00 3.960

1201-6000 3 44,00 132

6001-18000 2 88,00 176

> 18000 1 176,00 176

Uso comunale 0

0-1200 2.258 22,00 49.676

1201-6000 169 44,00 7.436

6001-18000 21 88,00 1.848

> 18000 3 176,00 528

Uso piscine comunali 0

0-1200 22,00 0

1201-6000 44,00 0

6001-18000 11 88,00 968

> 18000 176,00 0

bocche anticendio 0

c. privato 886 96 85.056

c.c omunale 189 96 18.144

senza c. 395 135 53.325

Totale 237.018

5.565.401

2012 MODTARIFFE 1 31.448.574

MODTARIFFE 2 4.956.833

MODTARIFFE 3 10.494.129

MODQFISSA 5.565.401

TOTALE 52.464.937

2013

MODTARIFFE 1 ACQUEDOTTO

TIPOLOGIA

VOLUMI TARIFFA IMPORTO

Uso domestico residente

0-60 8.784.333 0,538400 4.729.485

61-120 5.819.894 0,834300 4.855.538

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17

121-180 2.569.874 1,106000 2.842.281

>180 1.760.162 1,465100 2.578.813

Uso domestico residente Tariffa sociale

0-60 178.658 0,269200 48.095

61-120 128.543 0,417200 53.628

121-180 63.976 0,553000 35.379

>180 41.963 0,732600 30.742

Uso domestico non residente 913.129 2,218100 2.025.411

Uso agricolo

0-100 172.420 0,831600 143.384

> 100 299.848 1,170200 350.882

allevamento animali 200.067 0,837100 167.476

industriale 1.223.384 1,703100 2.083.545

Diversi

0-100 1.221.861 1,120200 1.368.729

101-400 1.066.935 1,430200 1.525.930

401-1200 943.123 1,694500 1.598.122

> 1200 1.215.311 2,038100 2.476.925 Uso promiscuo (domestico + altri usi)

0-100 53.702 0,558500 29.993

101-1200 176.297 1,067400 188.179

> 1200 40.285 1,410600 56.826

Uso cantiere 131.166 2,176200 285.443

Uso acqua calda condominiale 64.082 1,143500 73.278

Uso circhi-spettacoli viaggianti 5.053 1,826100 9.227

Uso antincendio 56.346 2,380100 134.109

Uso antincendio comunale 21.781 0,006400 139

Uso comunale 764.687 0,006400 4.894

Uso piscine comunali 106.034 0,400000 42.414

Totale

28.022.914

27.738.869

MODTARIFFE 2 FOGNATURA

TIPOLOGIA

VOLUMI TARIFFA IMPORTO

Uso domestico residente 16.523.130 0,182900 3.022.080

Uso domestico residente Tariffa sociale 400.060 0,182900 73.171

Uso domestico non residente 794.511 0,182900 145.316

Uso agricolo 74.615 0,182900 13.647

allevamento animali 21.739 0,182900 3.976

industriale 955.343 0,182900 174.732

Diversi 3.715.819 0,182900 679.623 Uso promiscuo (domestico + altri usi) 257.462 0,182900 47.090

Uso acqua calda condominiale 62.681 0,182900 11.464

Uso circhi-spettacoli viaggianti 5.050 0,182900 924

Uso antincendio 41.387 0,182900 7.570

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18

Uso antincendio comunale 20.531 0,182900 3.755

Uso comunale 729.885 0,182900 133.496

Uso piscine comunali 90.885 0,182900 16.623

Scarichi industriali 1.044.879 0,214829 224.470

Totale

24.737.977

4.557.938

MODTARIFFE 3 DEPURAZIONE

TIPOLOGIA

VOLUMI TARIFFA IMPORTO

Uso domestico residente 14.846.549 0,426500 6.332.053

Uso domestico residente Tariffa sociale 373.484 0,426500 159.291

Uso domestico non residente 692.021 0,426500 295.147

Uso agricolo 40.902 0,426500 17.445

allevamento animali 10.863 0,426500 4.633

industriale 925.375 0,426500 394.672

Diversi 3.340.048 0,426500 1.424.530 Uso promiscuo (domestico + altri usi) 250.564 0,426500 106.866

Uso acqua calda condominiale 61.800 0,426500 26.358

Uso circhi-spettacoli viaggianti 4.908 0,426500 2.093

Uso antincendio 41.747 0,426500 17.805

Uso antincendio comunale 20.149 0,426500 8.594

Uso comunale 669.491 0,426500 285.538

Uso piscine comunali 90.885 0,426500 38.762

Scarichi industriali 1.044.879 0,500954 523.436

Totale

22.413.665

9.637.224

MODQFISSA

TIPOLOGIA

NUMERO TARIFFA IMPORTO

Uso domestico residente 0

0-1200 170.864 22,00 3.759.008

1201-6000 64 44,00 2.816

6001-

18000 88,00

0

>18000 176,00 0

Uso domestico residente Tariffa sociale 0

0-1200 3.193 11,00 35.123

1201-6000 22,00 0

6001-

18000 44,00

0

> 18000 88,00 0

Uso domestico non residente 20.442 33,00 674.586

Uso agricolo 0

0-1200 3.057 22,00 67.254

1201-6000 37 44,00 1.628

6001-

18000 4 88,00

352

> 18000 176,00 0

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19

allevamento animali 340 22,00 7.480

industriale 0

0-1200 102 22,00 2.244

1201-6000 23 44,00 1.012

6001-

18000 14 88,00

1.232

> 18000 23 176,00 4.048

Diversi 0

0-1200 26.471 22,00 582.362

1201-6000 590 44,00 25.960

6001-

18000 59 88,00

5.192

> 18000 3 176,00 528 Uso promiscuo (domestico + altri usi)

0

0-1200 3.244 22,00 71.368

1201-6000 1 44,00 44

6001-

18000 88,00

0

> 18000 176,00 0

Uso cantiere 0

0-1200 929 22,00 20.438

1201-6000 3 44,00 132

6001-

18000 4 88,00

352

> 18000 1 176,00 176

Uso acqua calda condominiale 0

0-1200 2.103 22,00 46.266

1201-6000 44,00 0

6001-

18000 88,00

0

> 18000 176,00 0

Uso circhi-spettacoli viaggianti 0

0-1200 8 22,00 176

1201-6000 1 44,00 44

6001-

18000 88,00

0

> 18000 176,00 0

Uso antincendio 0

0-1200 904 22,00 19.888

1201-6000 10 44,00 440

6001-

18000 1 88,00

88

> 18000 0 176,00 0

Uso antincendio comunale 0

0-1200 195 22,00 4.290

1201-6000 2 44,00 88

6001-

18000 1 88,00

88

> 18000 1 176,00 176

Uso comunale 0

0-1200 2.322 22,00 51.084

1201-6000 143 44,00 6.292

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20

6001-

18000 11 88,00

968

> 18000 1 176,00 176

Uso piscine comunali 0

0-1200 22,00 0

1201-6000 44,00 0

6001-

18000 12 88,00

1.056

> 18000 176,00 0

bocche anticendio 0

c. privato 900 96 86.400

c.c

omunale 195 96

18.720

senza c. 382 135 51.570

Totale

236.660

5.551.145

2013

MODTARIFFE 1 27.738.869

MODTARIFFE 2 4.557.938

MODTARIFFE 3 9.637.224

MODQFISSA 5.551.145

TOTALE 47.485.175

2.1.2 Dati tecnici Le modifiche significative (> 10% ) rispetto all’anno precedente relativamente ai dati tecnici del 2012 riguardano solamente il volume di acqua prelevato da altri sistemi di acquedotto (A07 del DM 99/97): nel 2011 sono stati prelevati presso altri sistemi 381.000 mc, mentre nel 2012 sono stati prelevati 278.000 mc. La differenza è dovuta sia ad una riduzione dei consumi che ad un maggior utilizzo dell'acqua proveniente dal nostro ambito per piccole modifiche alla rete. Relativamente ai dati tecnici del 2013 rispetto all’anno 2012 le modifiche significative riguardano i sensibili minori volumi erogati (-10%); la differenza è imputabile per circa la metà agli usi domestici, e per la restante quota parte per tutti gli altri usi. Le motivazioni sono riconducibili in parte ad un fattore meteorologico, in parte alla criticità della situazione economica locale che ha comportato minori consumi. Una differenza, seppure di minore impatto (-7%) lo si rileva per i consumi energetici, per le analoghe motivazioni. Non si evidenziano dati non disponibili.

2.1.3 Fonti di finanziamento Per quanto riguarda le fonti di finanziamento, con particolare riferimento a quelle derivanti da mezzi di terzi, negli anni 2012 e 2013 non sono state accese nuove operazioni finanziarie e nemmeno tiraggi da finanziamenti pregressi; è in corso, fino al 2020, la restituzione del debito derivante da finanziamenti pregressi, così come richiesto dagli istituti di credito, con la tempistica e gli importi indicati nel PEF e relativa Relazione di accompagnamento elaborati in base al MTT.

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21

2.1.4 Altri dati economico-finanziari Non si registrano modifiche significative (> 10% ) rispetto agli anni precedenti relativamente ai dati economico- finanziari. Non si registrano attività afferenti al SII relative a variazioni sistemiche nelle condizioni di erogazione del servizio o per il verificarsi di eventi eccezionali.

2.2 Dati di conto economico

2.2.1 Dati di conto economico Il gestore del SII è una azienda di multiutility, le poste comuni (costi e ricavi) sono stati ripartiti secondo le seguenti percentuali di riparto di cui alla prospetto che segue, determinati sulla base dei corrispondenti driver. Tali criteri non sono variati rispetto a quelli utilizzati nella precedente metodologia tariffaria e/o nella compilazione dei moduli ex-Deliberazione 347/2012/R/IDR. Le poste comuni (costi e ricavi) dei Servizi Comuni (SC) e delle Funzioni Operative Condivise (FOC) sono stati ripartiti secondo le seguenti percentuali di riparto di cui alla tabella che segue, determinati sulla base dei seguenti driver:

⟹ SC Approvvigionamenti e Acquisti: in base al n° di ordini di acquisto per attività; (84.6% al SII)

⟹ SC Trasporti e autoparco: la maggior parte dei costi degli automezzi è già destinata alla funzione che li utilizza, vengono imputati al SC Trasporti e autoparco pochi costi ( assicurazioni e poco altro) in base ai costi degli automezzi imputati direttamente alle attività; (86,8% al SII)

⟹ SC Logistica e magazzini: in base al n° di prelievi registrati per ciascuna attività; (59,9% al SII)

⟹ SC Servizi immobiliari: in base al n° di addetti assegnati a ciascuna attività; (80,6% al SII)

⟹ SC Servizi informatici: il driver utilizzato per la ripartizione dei costi informatici attribuibili a più attività è dato dal costo delle manutenzioni hardware e software registrato a consuntivo per attività; 36% al SII)

⟹ SC Telecomunicazioni: vengono ripartiti in base al n° di postazioni telefoniche per attività; (71,2% al SII)

⟹ SC Servizi amministrativi e finanziari: in base al n° di movimenti contabili per attività; (72,6% al SII)

⟹ SC Organi legali e societari, alta direzione e staff centrali: in base ai costi operativi per attività; (79% al SII)

⟹ SC Servizi del personale e delle risorse umane: in base al n° di addetti per attività; (80,6% al SII)

⟹ FOC commerciale, di vendita e gestione clientela: in base al n° di bollette e fatture emesse per attività; (58,5% al SII)

⟹ FOC tecnica, di telecontrollo, di manutenzione e servizi tecnici: in base alle ore di manodopera diretta di manutenzione registrata da ciascuna attività; (88,9%al SII)

⟹ FOC di misura tra attività di settori diversi: in base al n° di letture misuratori effettuata per attività; (77,5% al SII)

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⟹ FOC di cartografia elettronica: in base ai km di rete per attività. (84,9% al SII) Per quanto riguarda i ricavi del ModCo, la somma dei ricavi (A1 + A5) del Servizio Idrico (colonna e+f) è esattamente uguale alla somma delle singole voci di ricavo inserite nella quarta parte dello schema, riferite alle colonne “e+f”. Per quanto riguarda le voci inserite tra le “ulteriori specifiche dei costi”, la voce di bilancio di appartenenza è di seguito specificata:

erogazione liberalità B14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE

costi pubblicitari e di marketing B14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE

B7) PER SERVIZI

oneri per sanzioni, penalità e risarcimenti B14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE

oneri straordinari B14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE

contributi associativi B14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE

spese viaggio e rappresentanza B14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE

spese funzionamento ente d'ambito B8) GODIMENTO BENI DI TERZI

contributi allacciamento B6) MATERIE PRIME, CONSUMO, MERCI

B9) PER IL PERSONALE

rimborso mutui di comuni, az spec B8) GODIMENTO BENI DI TERZI

altri corrispettivi a comuni, aziende speciali, soc

patr B8) GODIMENTO BENI DI TERZI

corrispettivi a gestori preesistenti B8) GODIMENTO BENI DI TERZI

corrispettivi ai comuni B8) GODIMENTO BENI DI TERZI

tosap, tarsu B14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE

costi strutturazione finanziamento B7) PER SERVIZI

Non sono presenti contributi solidaristici riportati nella voce “Oneri Locali”. Tutte le dismissioni sia del 2012 che del 2013 sono state elencate con tutte le informazioni contabili necessarie (Valore lordo e Fondo Ammortamento) e portate in sottrazione nell’anno del cespite.

Un aspetto da sottolineare riguarda i Fabbricati per i quali per ottemperare alla nuova normativa fiscale, che impone la separazione della quota parte relativa al “terreno” dal cespite “fabbricato”, è stato necessario effettuare contabilmente lo scorporo del terreno dai fabbricati (pag. 48 del Bilancio 2012 del gestore). Per evidenziarne gli effetti ai fini tariffari è stato necessario modificare i corrispondenti modelli stratificazione stornando per ogni anno l’importo indicato nel prospetto che segue dai Fabbricati ed incrementando corrispondentemente il valore dei terreni per un pari importo.

GIROCONTO DA

FABBRICATI A TERRENI

SOLO SII

ANNO

1.833.768,42 2002

3.857,96 2006

1.339,00 2007

359.399,31 2008

35.681,43 2009

8.565,31 2010

1.725,99 2011

2.244.337,41

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2.2.2 Focus sugli scambi all’ingrosso Per quanto riguarda gli scambi all’ingrosso i soggetti coinvolti sono i medesimi indicati nel file utilizzato per le tariffe 2012-2013. Per quanto riguarda gli acquisti all’ingrosso i moltiplicatori relativi ai 2 grossisti per gli anni 2012 e 2013 sono rispettivamente pari a :

Θ2012 Θ2013 Riferimento delibera AATO 3 Marche Centro Macerata

A.S.SE.M. Azienda San Severino Marche S.p.A. 1,05 1,1025 Del. 1 del 18/04/2013 ACQUAMBIENTE MARCHE S.r.l. 1,049 1,087 Del. 2 del 18/04/2013

I moltiplicatori di cui sopra non sono stati ancora applicati per gli scambi all’ingrosso. Il gestore Multiservizi non effettua vendite all’ingrosso.

2.3 Dati relativi alle immobilizzazioni

2.3.1 Investimenti e dismissioni I cespiti acquisiti per le “altre attività idriche” sono riferiti alle seguenti tipologie:

• Allacciamenti idrici considerati condutture e opere idrauliche fisse

• Strutture specifiche dei depuratori che smaltiscono i reflui speciali o bottini sono stati inseriti negli impianti di trattamento.

Il gestore del SII è una azienda di multiutility, i cespiti afferenti all'area dei costi comuni e generali sono stati ripartiti imputandoli al SII secondo le percentuali di cui al seguente prospetto, determinate utilizzando i seguenti driver: categoria classe cespite % da unbundling driver

2-fabbricati non industriali FABBRICATI-RECINZIONI-INV.SU BENI DI TERZI 80,60% SC SERVIZI IMMOBILIARI

12-laboratori ATTREZZATURE LABORATORIO ANALISI 83,90% % parametri analizzati

12-laboratori ATTREZZATURE 88,90% FOC TECNICA, DI TELECONTROLLO, DI MANUTENZIONE E SERVIZI TECNICI

13-telecontrollo IMPIANTI TELECONTROLLO 88,90% FOC TECNICA, DI TELECONTROLLO, DI MANUTENZIONE E SERVIZI TECNICI

13-telecontrollo SISTEMI TELEFONICI 71,20% SC TELECOMUNICAZIOI

13-telecontrollo TELEFONI CELLULARI 71,20% SC TELECOMUNICAZIOI

14-autoveicoli AUTOMEZZI SPECIALI E AUTOVETTURE 86,80% SC TRASPORTI E AUTOPARCO

15-studi e ricerche COSTI DI RICERCA, MARCHI, SOFTWARE GESTIONALI 36,0% SC SERVIZI INFORMATICI

16-altre imm. Mat e immat HARDWARE 36,0% SC SERVIZI INFORMATICI

16-altre imm. Mat e immat IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E RISCALDAMENTO 80,60% SC SERVIZI IMMOBILIARI

16-altre imm. Mat e immat MOBILI E ARREDI 80,60% SC SERVIZI IMMOBILIARI

16-altre imm. Mat e immat ONERI PLURIENNALI DIVERSI 80,60% SC SERVIZI IMMOBILIARI

Relativamente ai contributi a fondo perduto la riconciliazione tra la somma indicata per l’anno 2012 e variazione dei risconti passivi indicata nel bilancio 2012 , è di seguito illustrata: QUADRATURA DEI CONTRIBUTI INCASSATI NELL'ANNO 2012

CONTO DI CONTABILITA' RISCONTO PASSIVI DA

RISCONTO PASSIVI DA ENTI PRIVATI TOTALE NOTE

/riferimento Bilancio)

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24

ENTI PUBBLICI

SALDO CONTO RISCONTI AL 31/12/2011 2.589.750,45 2.199.284,46

PAGINA 69-70

INCASSATI NELL'ANNO 2012 49.994,85

333.161,44

383.156,29 PAGINA 69-70

RISCONTATI NELL'ANNO 2012 -254.812,78 -77.592,97 -332.405,74 PAGINA 74 BILANCIO

SALDO CONTO RISCONTI AL 31/12/2012

2.384.932,53

2.454.852,94 PAGINA 69-70

RIEPILOGO INCASSI IMPORTO NOTE

CONTRIBUTI IN CONTO IMPIANTO GESTITI NEI RISCONTI 383.156,29

CONTRIBUTI IN CONTO IMPIANTO GESTITI NEL CONTO CREDITI VERSO LA REGIONE

0,00

PAGINA 58 NELL'ANNO 2012 NON È STATO RISCOSSO NULLA- PERMANE UN CREDITO RESIDUO PARI A € 414.235

TOTALE CONTRIBUTI IN CONTO IMPIANTI PUBBLICI E PRIV ATI 383.156,29

CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO LEGGE 46/92 66.849,88

CONTRIBUTI LEGGE 46/92 DI PERTINENZA DEL SII

CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO FOTOVOLTAICO 123.010,09

TOTALE CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO 189.859,97 PAGINA 74

TOTALE CONTRIBUTI IN CONTO IMPIANTI PUBBLICI E PRIV ATI ED ESERCIZIO 573.016,26

CONTRIBUTI DEL SII 350.832,62

CONTRIBUTI DEL GAS 99.173,55

CONTRIBUTI FOTOV: 123.010,09

La voce “17-Imm.immat. (avviamento, capitaliz.concessioni,etc.)”, non è stata compilata.

2.3.2 Infrastrutture di terzi Si segnala l’accorpamento a seguito di fusione a partire dal 1/1/2014 dei Comuni di Ripe (Cod. ISTAT 42039), Castelcolonna (Cod. ISTAT 42009), Monterado (Cod. ISTAT 42028) nel neocostituito Comune di Trecastelli (Cod. ISTAT 42050). I relativi File proprietari sono stati mantenuti per questa elaborazione ancora in forma distinta (n° 3 File Proprietari), per continuità con i formulari trasmessi per l’MTT; ai fini del calcolo delle corrispondenti componenti di costo relative alle infrastrutture di terzi è comunque irrilevante rappresentarli in forma distinta o aggregata in un unico File Proprietario. I dati relativi ai mutui MT p per quanto riguarda il periodo 2014 – 2030 sono stati leggermente modificati rispetto ai dati inseriti ed utilizzati nell’ultimo PEF approvato, per effetto di un aggiornamento della ricognizione, iniziata nel corso del 2013 ed ultimata alla fine dell’anno 2013, finalizzata ad aggiornare il database dei mutui esistenti. Sono rimasti invece ovviamente invariati i criteri di calcolo adottati per determinare il relativo costo da imputare alla tariffa del SII. I dati relativi agli altri corrispettivi AC p sono invariati. Non ci sono modifiche invece per quanto riguarda i dati relativi ad affitti e altri corrispettivi rispetto ai dati 2014–2030 utilizzati nell’ultimo PEF approvato.

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25

2.4 Corrispettivi applicati all’utenza finale

2.4.1 Ambiti tariffari applicati Nell’ambito ATO 2 Marche Centro Ancona non esistono processi di convergenza tariffaria in corso in quanto esiste un unico ambito tariffario.

2.4.2 Struttura dei corrispettivi applicata ad iniz io 2012 Per quanto riguarda la struttura dei corrispettivi applicata ad inizio 2012 (e comunicata ai sensi della deliberazione 347/2012/R/IDR), nell’unico ambito tariffario si evidenzia che:

- il totale derivante dalla moltiplicazione delle tariffe 2012 (quote fisse e quote variabili) per i volumi/utenze 2012 nel ModTariffe è pari a 52.464.937 €.

- dalla moltiplicazione delle tariffe 2012 per i volumi 2012 indicati nel ModTariffe si ottiene un ammontare che non considera i rimborsi (partite negative) effettuati ai sensi della sentenza c.c. 335/2008 e nemmeno la componente UI1 (partita positiva) in quanto non prevista nel 2012;

- per quanto riguarda le agevolazioni tariffarie ISEE nel struttura dei corrispettivi esistente a partire dal 2010 era già prevista una tariffa (cd “Tariffa sociale”) ridotta del 50% sia per la quota fissa che per quella variabile, rispetto alla tariffa per uso domestico residente per il servizio acquedotto. La moltiplicazione delle tariffe 2012 per i volumi 2012 indicati nel ModTariffe sono quindi da considerarsi al netto di tale agevolazione. L’ammontare complessivo di tale agevolazione, applicata a n° 2.908 utenti domestici residenti (per il servizio acquedotto) per il 2012 è pari 919.966 Euro.

- per quanto riguarda i rimborsi ex-d.m. 30 settembre 2009, in ordine alla restituzione agli utenti della quota di tariffa di depurazione non dovuta (Sentenza Corte Cost. 335/2008), il prospetto che segue riporta le informazioni richieste:

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26

RIMBORSI SENTENZA 335

N° clienti pubblicati in elenco (sito web) 26.738

N° richieste pervenute ed inserite ad oggi 16.497

N° richieste vagliate 16.434

N° richieste con codice cliente univoco 15.764

N° richieste con codice cliente non presente in elenco 1.870

N° rimborsi emessi (prima emissione 11/07/2011) 14.120

Importo rimborsi emessi 3.081.042,45

N° rimborsi emessi (unica rata) 5.244

Importo rimborsi emessi (unica rata) 313.520,78

N° rimborsi emessi (2 rate) 903

Importo rimborsi emessi (2 rate) 333.601,63

N° rimborsi emessi (3 rate) 1.660

Importo rimborsi emessi (3 rate) 680.070,34

N° rimborsi emessi (4 rate) 6.313

Importo rimborsi emessi (4 rate) 1.753.849,70

Di seguito quanto comunicato alla ragioneria come previsione massima assoluta

In relazione all'oggetto e considerando quanto ancora da registrare e verificare

ad oggi si può valutare la seguente situazione:

Richieste di rimborso da emettere n.c. 650

Richieste di rimborso da verificare 1.050

Totale 1.700

Importo medio per singolo rimborso 220 €

Valore massimo dei rimborsi da effettuare € 374.000

2.4.3 Proposta di modifica della struttura dei corr ispettivi Non si propone una modifica della struttura dei corrispettivi.

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27

3 Predisposizione tariffaria

3.1 Quadrante dello schema regolatorio

3.1.1 Selezione del quadrante Le regole di determinazione tariffaria delle componenti di costo Capex a,Opex a, e la regola di aggiornamento della componente FNIFoni

a, dipendono dal posizionamento in uno dei diversi quadranti secondo il seguente meccanismo di schemi regolatori, di seguito illustrato.

Meccanismo di schemi regolatori

nessuna variazione di obiettivi o attività del

gestore

presenza di variazioni negli obiettivi o nelle

attività del gestore

(Σ2014

2017IPexpt )/ RABMTT ≤ ω

Quadrante I Quadrante II

(Σ2014

2017 IPexpt )/ RABMTT > ω

Quadrante III Quadrante IV

dove:

• Σ2014

2017IPexpt è il valore della somma degli investimenti che l’Ente di Ambito ritiene necessari

nell’arco dei 4 anni che vanno dal 2014 al 2017, al netto dei contributi a fondo perduto già stanziati ed effettivamente disponibili;

• RABMTT è il valore dei cespiti gestiti, posto pari al valore IMN2013 definito successivamente;

• ω è il parametro adimensionale che denota la potenziale insufficienza del gettito tariffario derivante dall’applicazione del MTT a sostenere gli investimenti richiesti, ed è posto da AEEG pari a 0,5.

i) Quadrante I: Opex aend = (Op 2013+ COeff 2013)/2, inflazionato, con variabili specificate successivamente Capex a definito secondo le regole generali descritte successivamente

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ii) Quadrante II:

Opex aend = Op new, a in presenza di motivata richiesta

Capex a definito secondo le regole generali descritte successivamente

iii) Quadrante III: Opex aend = (Op 2013+ COeff 2013)/2, inflazionato, con variabili specificate successivamente Capex a definito secondo le regole generali descritte successivamente con facoltà di richiedere l’ammortamento finanziario FNI new, a = max (0, ψ* (IPexp

t - Capex a ) con l’anno t posto pari ad a iv) Quadrante IV: Opex aend = Op new, a

in presenza di motivata richiesta Capex a definito secondo le regole generali definite successivamente con facoltà di richiedere l’ammortamento finanziario FNI new, a = max (0, ψ* (IPexp

t - Capex a ) con l’anno t posto pari ad a dove:

• Opex aend sono i costi operativi endogeni calcolati sulla base del metodo tariffario per l’anno di cui si stanno calcolando le tariffe (2014 o 2015);

• Op 2013 sono i costi operativi di piano previsti per l’anno 2013;

• COeff 2013 sono i costi efficientabili calcolati secondo le regole MTT per la determinazione tariffaria dell’anno 2013;

• Op new, a sono definiti come i costi operativi di piano rivisti dall’Ente d’Ambito a seguito di un cambiamento sistematico delle attività del gestore (territorio servito, servizi forniti, richiesta di livelli qualitativi sensibilmente più elevati, altro), sulla base di dati oggettivi (esempio: aumento del territorio coperto, aumento dei servizi forniti);

• FNI new, a è il valore massimo della componente di costo per il finanziamento anticipato dei nuovi investimenti che, in ciascun anno a , può concorrere alla determinazione del vincolo ai ricavi del gestore;

• ψ è il parametro che quantifica il fabbisogno di ulteriori fonti di finanziamento, al fine di realizzare gli investimenti previsti, rispetto al gettito delle componenti tariffarie a copertura dei costi delle immobilizzazioni; è facoltà degli Enti d’Ambito, determinare il valore del parametro ψ compreso nell’intervallo fra 0,4 - 0,6;

• IPexpt sono gli investimenti programmati che l’Ente di Ambito ritiene necessari nell’anno t;

• Capex a sono i costi delle immobilizzazioni calcolati sulla base del metodo tariffario per l’anno (a) di cui si stanno calcolando le tariffe.

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Si riportano di seguito i valori assunti dai seguenti parametri (euro):

Σ2014

2017IPexpt = 70.937.000

RABMTT = 128.383.252

Opex aend = (Op 2013+ COeff 2013)/2 = 25.901.013 Non è previsto un cambiamento sistematico delle attività del gestore (territorio servito, servizi forniti) né una richiesta di livelli qualitativi sensibilmente più elevati e pertanto i costi operativi di piano non sono stati rivisti, e pertanto il parametro Op new, a non è stato determinato. Il fabbisogno di investimenti dal 2014 al 2017 è stato quantificato tenendo conto di diversi fattori :

- la necessità di superamento delle criticità evidenziate nel Piano degli interventi, così come aggiornato;

- i vincoli legati alla “capacità produttiva” dell’azienda, in termini di capacità di realizzazione degli investimenti, legati alla struttura organizzativa;

- i vincoli legati al rispetto dell’equilibrio economico - finanziario, considerando gli impegni già in corso con gli istituti di credito finanziatori, e una ipotesi ragionevole di ulteriori fonti finanziarie di terzi (nuovi tiraggi o rinegoziazione delle attuali condizioni di rientro del debito pregresso), sulla base delle trattative riavviate dal gestore con le banche così come evidenziati nella comunicazione del gestore n°5884 del 18/03/2014.

Pertanto il collocamento è nel quadrante III in quanto il rapporto fra il parametro Σ2014

2017IPexpt ed

il parametro RABMTT è maggiore di 0,5.

3.1.1.1 - Ammortamento finanziario

Il collocamento nel quadrante III consente l’eventuale utilizzo della facoltà di ricorrere all’ammortamento finanziario. Ai sensi della regolazione tariffaria prevista dal MTI , l’ammortamento finanziario consente di adottare vite utili più brevi di quelle tecniche e anche, laddove giustificato sulla base degli investimenti programmati, vite utili più brevi di quella risultante dalla scadenza della concessione. È consentito anche adottare vite utili di tipologia diversa (vite utili tecniche o ammortamento finanziario in senso regolamentare) per diverse tipologie di cespiti. Considerato che nei confronti dell’Italia è stata avviata la procedura d’infrazione 2014/2059 per gli agglomerati con almeno 2.000 abitanti equivalenti che avrebbero dovuto essere conformi alla direttiva 91/271/CEE e che per quanto riguarda l’ATO 2 alcuni agglomerati non sono ancora conformi come evidenziato nel Piano degli Interventi aggiornato, si rende necessario incrementare nel breve periodo i flussi di cassa del gestore per consentire il finanziamento degli interventi necessari. Pertanto è stato applicato l’ammortamento finanziario solo per le categorie di cespiti la cui vita utile regolatoria Vc (determinata all’art. 18.2 dell’Allegato 1 alla delibera 643/2013) è maggiore del tempo residuo alla scadenza della concessione (16 anni) e pertanto : Fabbricati non industriali, Fabbricati industriali, Costruzioni leggere, Condutture e opere idrauliche fisse, Serbatoi, Nuovi allacci.

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3.1.1.2 - Valorizzazione FNInew,a

Poiché il quadrante prescelto è il III, è prevista la facoltà di valorizzare il parametro FNI new, a pari al max (0, ψ* (IPexp

t - Capex a ).

I parametri necessari per determinare FNI new, a sono: IPexp

t sono gli investimenti programmati ritenuti necessari nell’anno t, illustrati nella relazione di accompagnamento all’aggiornamento del PdI . Capex a sono i costi delle immobilizzazioni calcolati sulla base del metodo tariffario per l’anno (a) di cui si stanno calcolando le tariffe applicando l’ammortamento finanziario sulla base dei criteri descritti al punto 3.1.1.1. Ψ : il parametro può essere valorizzato nell’ambito del range consentito (0,4-0,6) , per potere finanziare gli investimenti previsti nel PdI aggiornato, ad integrazione del gettito delle componenti tariffarie a copertura dei costi delle immobilizzazioni e delle risorse finanziarie di terzi prevedibili. Il parametro FNI new viene valorizzato pari a 0 per tutti gli anni 2014 -2017 in quanto il parametro Capex a è sempre superiore al parametro IPexp

t.

3.1.2 Valorizzazione delle componenti del VRG (Vin colo ai ricavi riconosciuto)

Per determinare il moltiplicatore tariffario ϑ per gli anni 2014 e 2015 è necessario preliminarmente

calcolare il vincolo riconosciuto ai ricavi (VRGa), in ciascun anno a = {2014; 2015}, così definito:

VRGa = Capex a

+ FoNIa + Opex a + ERC a + RC Tot a

dove :

- la componente Capex a rappresenta i costi delle immobilizzazioni

- la componente FoNI a, rappresenta la componente tariffaria a titolo di anticipazione per il finanziamento dei nuovi investimenti

- la componente Opex a, rappresenta la componente dei costi operativi

- ERC a è la componente a copertura dei costi ambientali e della risorsa eccedenti rispetto a quelli già incorporati nelle precedenti componenti

- RC Tot a è la componente a conguaglio relativa al vincolo ai ricavi del gestore dell’anno (a-2)

Nel paragrafo che segue vengono illustrate in generale e nel dettaglio come vengono valorizzate le diverse componenti del VRG.

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3.1.2.1 – I Costi delle immobilizzazioni (Capex)

Per ciascun anno a= { 2014; 2015} , i costi delle immobilizzazioni del gestore del SII (Capex a) sono pari a: Capex a

= AMMa + OF a + OFisc a + ∆CUIT a

dove: • AMM a è la componente a copertura degli ammortamenti sulle immobilizzazioni di proprietà del gestore, che consentono di distribuire il costo degli interventi sull’arco della vita utile dei cespiti realizzati; • OF a è la componente a copertura degli oneri finanziari sulle immobilizzazioni di proprietà del gestore, destinati a coprire i costi del reperimento delle risorse per effettuare gli interventi richiesti sul territorio, nonché quelli delle infrastrutture già realizzate; • OFisc a è la componente a copertura degli oneri fiscali del gestore;

• ∆CUIT a rappresenta l’eccedenza di valorizzazione delle infrastrutture di terzi rispetto alla sommatoria dei canoni ammessi, limitatamente alle componenti che non generano FoNI ai sensi della Delibera 585/2012, ossia ∆CUITEELL - ∆CUITnet. Le immobilizzazioni del gestore del SII i cui valori sono considerati ai fini del presente MTI sono quelle in esercizio nell’anno (a − 2) , afferenti al SII ed alle altre attività idriche, o strumentali allo svolgimento dei medesimi servizi e attività, ovvero oggetto di successivi interventi di sostituzione, ancorché non radiate e/o dismesse, per le quali il fondo di ammortamento non abbia già coperto alla medesima data il valore lordo delle stesse. Sono incluse le immobilizzazioni in corso del gestore risultanti al 31 dicembre dell’anno (a − 2), al netto dei saldi che risultino invariati da più di 5 anni. Sono escluse le immobilizzazioni non inserite nella linea produttiva o poste in stand-by.

Occorre preliminarmente determinare il Valore lordo delle immobilizzazioni del gestore del SII (IML)

Per la determinazione del valore lordo delle immobilizzazioni del gestore del SII si fa riferimento al corrispondente costo storico di acquisizione al momento della sua prima utilizzazione, ovvero al costo di realizzazione delle stesse, come risultante dalle fonti contabili obbligatorie. Dalla valorizzazione delle immobilizzazioni sono in ogni caso escluse le rivalutazioni economiche e monetarie, le altre poste incrementative non costituenti costo storico originario degli impianti, gli oneri promozionali, le concessioni, ivi inclusi gli oneri per il rinnovo e la stipula delle medesime, gli avviamenti e le immobilizzazioni assimilabili. Per gli anni successivi al 1996, sono altresì esclusi dalla valorizzazione delle immobilizzazioni gli eventuali incrementi patrimoniali corrispondenti agli oneri ed alle commissioni di strutturazione dei progetti di finanziamento. Nel nostro ambito non è consentita la valorizzazione delle immobilizzazioni del SII del gestore acquisite a titolo oneroso fino al luglio 2012 sulla base dei valori iscritti nel libro contabile del gestore in quanto tale modalità di valorizzazione non era già prevista in tariffa sulla base della regolazione precedente.

Eventuali immobilizzazioni di proprietà del gestore del SII, ad esso trasferite in forma gratuita, sono assimilate alle immobilizzazioni finanziate a fondo perduto e concorrono, con riferimento all’anno in cui sono state trasferite, alla determinazione del valore del contributo a fondo perduto.

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Per ciascun anno a = {2014; 2015}, il valore lordo delle immobilizzazioni del gestore del SII

(IMLa) è pari a:

IML a = IML

2013 + Σ c (Σa-2 t=2012 IP c, t * dfl a t)

dove:

• IML 2013 è il valore lordo delle immobilizzazioni del gestore valorizzato ai fini della

determinazione tariffaria per l’anno 2013

• IPc,t è il valore lordo delle immobilizzazioni appartenenti a ciascuna categoria c e iscritte a libro cespiti nell’anno t

• dfl a t è il vettore che esprime il deflatore degli investimenti fissi lordi realizzati nell’anno t,

con base 1 nell’anno a, i cui valori sono riportati i nella tabella all’art. 14.1 della delibera 643/2013. Il deflattore per l’anno 2015 verrà determinato da AEEG nella seconda metà del 2014.

Si determina quindi il Valore netto delle immobilizzazioni del gestore del SII (IMN) Il valore netto delle immobilizzazioni del gestore del SII riferito all’anno a è così definito:

IMN a = Σ c (Σa-2

t=1961 (IPa c, t - FAIP

a,c,t )* dfl a t)

dove: • FAIP,c,t è il valore del fondo ammortamento del gestore del SII, come risultante dalle scritture contabili, riferito alle immobilizzazioni appartenenti a ciascuna categoria c e iscritte a patrimonio nell’anno t.

Per ciascun anno a = { 2014, 2015} , il fondo ammortamento delle immobilizzazioni del gestore del SII è pari a:

FAIPa= Σ c FAIP

2011,c* dfl a 2011 + + Σ c Σa

t=2012 AMM c,t a * dfl a t

FAIP,c,t, è il fondo ammortamento come risultante dalle scritture contabili fino al 2011 e, dopo tale

anno, secondo la contabilità regolatoria e quindi in realtà la formula per il calcolo dell’ IMN a diventa:

IMN a = Σ c [ Σa-2

t=1961 ( IPa c, t* dfl a t - FAIP

2011,c,t * dfl a t - Σa-1

i=2012 AMM c,t i )* dfl a t ) ] Dove :

FAIP2011

,c,t è il fondo ammortamento del cespite di categoria c costruito nell’anno “t” al 31 dicembre 2011, è pari a 0 per i cespiti del 2012 e 2013 Si determina quindi il Capitale investito netto del gestore del SII (CIN)

Per ciascun anno a = {2014; 2015}, il capitale investito netto del gestore del SII (CIN a) è così

definito:

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CINa = IMNa + CCNa + LICa - FAcca – FoNIanon- inv

dove:

• CCNa è la quota a compensazione del capitale circolante netto, valutata forfetariamente sulla base delle seguente formula :

CCNa = (90/365* Ricavia-2,A1 – 60/365 *Costi a-2,B 6+B 7 ) * Πt=a-1

a (1+I

t)

dove: - Ricavia-2,A1 è l’importo della voce A1) “Ricavi delle vendite e delle prestazioni” relativa alle

attività afferenti al SII, come risultante dal Bilancio dell’anno (a-2) del gestore del SII; - Costi a-2,B 6+B 7 è la somma dell’importo delle voci B6) “Costi per materie prime, sussidiarie, di

consumo e di merci” e B7) “Costi per servizi”, relative alle medesime attività di cui al punto precedente, come risultanti dal Bilancio dell’anno (a-2) del gestore del SII;

- It è pari al tasso di inflazione riconosciuto sui costi operativi per l’anno (a), determinato dalla

AEEG pari al 2,1 % per l’anno 2014, da determinarsi nella seconda metà del 2014 per l’anno 2015.

• LIC a è il valore delle immobilizzazioni in corso del gestore del SII. Il valore delle immobilizzazioni in corso del gestore del SII relativo all’anno (a) pari a:

LICa = LICa-2 * * dfl a a-2

Dove LICa-2 è pari al saldo delle immobilizzazioni in corso al 31 dicembre dell’anno (a-2), come risultante dal Bilancio del gestore, al netto dei saldi che risultano invariati da più di 5 anni.

• FAcca è pari alla somma dei seguenti fondi accantonamento, dedotti gli accantonamenti e le rettifiche in eccesso rispetto all’applicazione di norme tributarie come risultanti dal bilancio dell’anno (a-2) del gestore del SII:

a) fondi per trattamento di fine rapporto, incluso il fondo trattamento fine mandato degli amministratori, per la sola quota parte trattenuta dal gestore del SII;

b) fondi per trattamento di quiescenza;

c) fondi rischi e oneri;

d) fondi accantonamento per la restituzione della quota non dovuta della tariffa di depurazione, in applicazione del D.M. 30 settembre 2009;

e) fondo per il ripristino dei beni di terzi;

f) fondi per il finanziamento di tariffe sociali o di solidarietà.

FoNIanon- inv è la quota parte del Fondo nuovi investimenti (FoNI) non ancora investita, calcolata come segue (a partire dall’anno 2015):

FoNIanon- inv = max {[Σ

a-2

t=2012 (FoNI t− FoNI tspesa) * dfl a t];0}

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Si determina quindi il Valore delle immobilizzazioni del gestore del SII finanziate a fondo perduto (CIN fp)

Per ciascun anno a = {2014; 2015}, il valore delle immobilizzazioni del gestore del SII finanziate a

fondo perduto con contributi pubblici e/o privati, è pari a:

CIN a fp =Σ c Σt (CFP a − FA a CFP ) c t* dfl t a

dove:

• CFP a è il valore, calcolato nell’anno a , dei contributi a fondo perduto incassati dal gestore del SII

nell’anno t per la realizzazione delle immobilizzazioni di categoria c; sono considerati come contributi a fondo perduto a partire dall’anno 2012 anche i contributi di allacciamento percepiti. A partire dall’anno 2014, tale voce comprende anche la componente FoNItspesa , definita successivamente, al netto della quota a copertura degli oneri fiscali (in quanto tale quota pur essendo spesa, non contribuisce alla realizzazione di investimenti e quindi non è un contributo in conto capitale) e per la sola quota parte destinata a investimenti, esclusa dunque la quota parte legata alla destinazione ad agevolazioni tariffarie e ad altri usi.

• FAaCFP è il fondo ammortamento del gestore del SII, calcolato al 31 dicembre 2011, dei contributi a

fondo perduto incassati nell’anno t per la realizzazione delle immobilizzazioni di categoria c, ricostruito, qualora non risultante dalle scritture contabili, secondo i medesimi criteri di ammortamento utilizzati per le immobilizzazioni della medesima categoria; Ai fini della determinazione di CFP a e FAaCFP si fa riferimento ai contributi a fondo perduto in conto capitale, erogati da qualsiasi soggetto, pubblico o privato, e finalizzati alla realizzazione degli investimenti del SII, inclusi i contributi di allacciamento, qualora non già portati in detrazione dei costi ammessi nella tariffa applicata agli utenti del SII nel metodo tariffario precedente l’applicazione del MTT . Il valore delle immobilizzazioni del gestore del SII sono riportate al lordo dei contributi a fondo perduto. GLI AMMORTAMENTI DELLE IMMOBILIZZAZIONI DEL GESTORE DEL SII Si determinano ora i valori relativi all’ammortamento delle immobilizzazioni del gestore del SII.

Per ciascun anno a = {2014; 2015}, l’ammortamento delle immobilizzazioni del gestore del SII

(AMMa), calcolato al netto dell’AMM aFoNI è la componente riscossa a titolo di ammortamento sui

contributi a fondo perduto è pari a:

AMM a = ΣcΣt2011 min ( IPc,t * dflta / VUc ; IMNa

c,t ) + max {0; ΣcΣt=2012a-2

min [

( IPc,t −CFPc,t ) / VUc * dflta ; (IMNac,t – (CFPa

c,t * dflta − FA a CFP))]}

dove:

• VUc è la vita utile regolatoria delle immobilizzazioni di categoria c, come definite dalla AEEG nella tabella all’art. 18.2 dell’Allegato 1 alla delibera 643/2013. E’ tuttavia consentito, laddove il gestore si collochi nei quadranti regolatori III o IV o nei casi in cui sia stato considerato ammissibile per le determinazioni tariffarie relative agli anni 2012 e 2013 ai sensi della deliberazione 459/2013/R/IDR (intendendo con ciò che ricorressero le condizioni di

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ammissibilità degli ammortamenti finanziari di cui ai commi 3.2 a) b) c) d) della Delibera 459/2013 anche se non applicata dall’Ente di Ambito), adottare l’ammortamento finanziario, per tutte le immobilizzazioni (anche quelle realizzate prima del 31/12/2013). Questo comporta vite utili più brevi di quelle di cui alla tabella di cui all’art. 18.2 dell’Allegato 1 alla delibera 643/2013 e anche, laddove giustificato sulla base degli investimenti programmati, vite utili più brevi di quella risultante dalla scadenza della concessione. È consentito inoltre adottare vite utili di tipologia diversa (vite utili tecniche o ammortamento finanziario in senso regolamentare) per diverse tipologie di cespiti del medesimo gestore. In presenza di ricorso all’ammortamento finanziario sono poste pari a 0 le componenti tariffarie derivanti dalla valorizzazione della stratificazione dei beni di terzi, per quanto riguarda la componente ∆CUITFONI .

Avendo prescelto il quadrante regolatorio III, è consentito adottare l’ammortamento finanziario, alle condizioni illustrate al cap. 3.1.1.1. • IMNa

c,t è il valore netto, nell’anno a, delle immobilizzazioni del gestore del SII, di categoria c iscritte a patrimonio nell’anno t, • CFPa

c,t è il valore, nell’anno a , del contributo a fondo perduto incassato dal gestore del SII nell’anno t per la realizzazione delle immobilizzazioni di categoria c.

Ammortamento sui contributi a fondo perduto

In ciascun anno a = {2014; 2015}, la componente di ammortamento sui contributi a fondo perduto

è pari a:

AMMaCFP= ΣcΣt min [(CFP c,t*dfl at /VUc); (CFPt*dfl at - FACFP

a-1)c ] + ΣpΣcΣt2011

min

[(CFPc,t,p*dfl at/VUc); (CFPt *dfl at - FAa-1CFP)c,p ]

dove:

• CFP c,t è il valore del contributo a fondo perduto incassato nell’anno t dal gestore del SII per la realizzazione di infrastrutture di categoria c;

• FACFP a-1

c, è il fondo ammortamento del gestore del SII al 31 dicembre dell’anno precedente dei contributi a fondo perduto incassati per la realizzazione delle immobilizzazioni di categoria c;

• CFPc,t,p è il valore del contributo a fondo perduto incassato nell’anno t da ciascun proprietario p diverso dal gestore del SII, nonché diverso dagli Enti locali e dalle loro aziende speciali e società di capitali a totale partecipazione pubblica, per la realizzazione di infrastrutture di categoria c;

• FACFP a-1

c,p è il fondo ammortamento al 31 dicembre dell’anno precedente dei contributi a fondo perduto incassati da ciascun proprietario p diverso dal gestore del SII, nonché diverso dagli Enti locali e dalle loro aziende speciali e società di capitali a totale partecipazione pubblica, per la realizzazione delle immobilizzazioni di categoria c.

GLI ONERI FINANZIARI DEL GESTORE DEL SII Gli oneri finanziari del gestore del SII vengono determinati applicando un coefficiente standard post tasse (Km + α) , dipendente da numerosi parametri finanziari definiti da AEEG, al valore del

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capitale investito netto del gestore del SII detratto il valore residuo dei finanziamenti a fondo perduto ricevuti.

Per ciascun anno a = {2014; 2015}, gli oneri finanziari del gestore del SII (OFa) sono così definiti:

OFa *)( α+= mK ( CINa - CIN a fp )

dove :

• Km è il tasso di interesse di riferimento, il cui valore è stato calcolato sulla base dei parametri finanziari e fiscali forniti dalla AEEG:

1)1(

)/1(/

*)1(*)/1(

1*1 10

−+

+−+

++

=rpi

CnSCSCnSCS

tKCnSCS

BTP

Kcd

m

dove:

• BTP10 è la media degli ultimi 12 mesi del rendimento dei BTP decennali, che per la determinazione tariffaria 2014 e 2015 è posta pari a 4,41%;

• CS/CnS è il rapporto standard tra le immobilizzazioni a cui si applica lo scudo fiscale e le altre immobilizzazioni, che per la determinazione tariffaria 2014 e 2015 è posto pari a 1;

• Kd è il rendimento di riferimento delle immobilizzazioni, il cui interesse è soggetto a scudo fiscale,

che per la determinazione tariffaria 2014 e 2015 è posto pari a 5,36%;

• tc è l’aliquota per il calcolo dello scudo fiscale degli oneri finanziari, che per la determinazione tariffaria 2014 e 2015 è posta pari a 0,275;

• rpi è il tasso atteso di inflazione, che per la determinazione tariffaria 2014 e 2015 è posto pari a 1,50%.

• α è la componente a copertura della rischiosità, così definita :

( ) )/1(

1*

1

*

CnSCSrpi

ERP

++= βα

dove:

• β è la rischiosità relativa del SII, rispetto a quella media di mercato, che per la determinazione

tariffaria 2014 e 2015 è pari a 0,8;

• ERP è il premio per il rischio di mercato, che per la determinazione tariffaria 2014 e 2015 è pari al 4%.

Per gli investimenti realizzati a partire dall’anno 2012, gli oneri finanziari determinati secondo quanto sopra descritto sono maggiorati di un onere finanziario (time lag) pari all’1%, a copertura degli oneri derivanti dallo sfasamento temporale tra l’anno di realizzazione degli investimenti (a-2) e l’anno di riconoscimento tariffario (a).

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( )a

a

fpa

m

a CINCIN

CIN

rpi

T

rpiK

Rai *1*1)1(

1

1)1(*)1(1

−+

−−++++

=

α

GLI ONERI FISCALI DEL GESTORE DEL SII Gli oneri fiscali del gestore del SII vengono determinati forfetariamente applicando un coefficiente pari a 0,275 al risultato ante imposte del gestore del SII (RAI) valutato forfetariamente.

Per ciascun anno a = {2014; 2015}, l’onere fiscale del gestore del SII (OFisca ) è posto pari a:

OFisca = 0,275*Rai a

dove:

• Rai a è il risultato ante imposte del gestore del SII, valutato forfetariamente pari a:

dove:

• T è l’aliquota fiscale complessiva, pari a 0,317. VALORIZZAZIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI DI TERZI Occorre preliminarmente definire il Perimetro delle immobilizzazioni di terzi Le immobilizzazioni i cui valori sono considerati ai fini della determinazione dei costi per l’uso di infrastrutture di terzi sono quelle afferenti al SII ed alle altre attività idriche, o strumentali allo svolgimento dei medesimi servizi e attività, di proprietà di soggetti diversi dal gestore del SII e risultanti dai relativi documenti di bilancio in data 31 dicembre 2011, per le quali il fondo di ammortamento non abbia già coperto alla medesima data il valore lordo delle stesse, concesse in uso al gestore del SII a fronte del pagamento periodico di un corrispettivo, sotto forma di rimborso della rata dei mutui, di canone di concessione, di ristoro o di altro. L’eventuale inserimento di cespiti realizzati nel corso degli anni 2012 e 2013 da proprietari diversi dal gestore, e utilizzati per la fornitura dei servizi del SII, verrà valutato, a seguito di motivata istanza, sulla base di considerazioni di efficienza ed efficacia rispetto al raggiungimento degli obiettivi specifici sul territorio. Non sono stati inseriti cespiti realizzati nel corso degli anni 2012 e 2013 da proprietari diversi dal gestore. Sono considerate ai fini tariffari le sole immobilizzazioni utilizzabili per lo scopo per il quale sono state concesse in uso, che non siano state oggetto di radiazioni o dismissioni, ovvero oggetto di successivi interventi di sostituzione ancorché non radiate e/o dismesse. Sono escluse le immobilizzazioni affidate al gestore del SII in comodato d’uso gratuito nonché le immobilizzazioni non inserite nella linea produttiva o poste in stand-by. Sono, in ogni caso, escluse le immobilizzazioni inserite tra i cespiti del gestore. Sono altresì considerate ai fini tariffari:

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• le immobilizzazioni dei proprietari diversi dal gestore del SII, realizzate entro il 31 dicembre 2011, concesse in uso a quest’ultimo a fronte del pagamento di un corrispettivo in un’unica soluzione, sia esso pagato all’inizio dell’affidamento, anche iscritto a patrimonio del gestore del SII come immobilizzazione immateriale, sia esso dovuto al termine dello stesso, anche accantonato dal gestore del SII a titolo di fondo per ripristino beni di terzi;

• le immobilizzazioni di cui il gestore del SII usufruisce in virtù di contratti di locazione e contratti di leasing operativo e leasing finanziario;

• le immobilizzazioni in corso di proprietà di soggetti diversi dal gestore del SII, risultanti al 31 dicembre 2011, al netto dei saldi che risultino invariati da più di 5 anni.

Una nota risulta necessaria per i beni di proprietà del COGESCO (Consorzio per la gestione di servizi comunali) rimasto proprietario delle dotazioni patrimoniali realizzate nel territorio di sua competenza; le relative opere sono valutate al costo storico di acquisizione ed è stato compilato sia il ModProprietario che il ModStratificazione. Tuttavia per analogia a come si è preceduto per l’MTT poiché a fronte dell’utilizzo delle infrastrutture non vi è mai stato il pagamento di un corrispettivo (in quanto i mutui per la realizzazione delle opere sono stati ripartiti ai Comuni soci pro quota) le immobilizzazioni del Cogesco non vengono considerate ai fini tariffari non generando nessuna componente di costo. Si segnala l’accorpamento a seguito di fusione a partire dal 1/1/2014 dei Comuni di Ripe (Cod. ISTAT 42039), Castel colonna (Cod. ISTAT 42009), Monterado (Cod. ISTAT 42028) nel neocostituito Comune di Trecastelli (Cod. ISTAT 42050). I relativi File proprietari sono stati mantenuti ancora in forma distinta (n° 3 File Proprietari), per continuità con i formulari trasmessi per l’MTT ed essendo irrilevante ai fini del calcolo delle corrispondenti componenti di costo relative alle infrastrutture di terzi. Occorre quindi determinare il Valore lordo delle immobilizzazioni di terzi

Per ciascun anno { 2014; 2015} la componente a copertura dell’eccedenza di valorizzazione delle

infrastrutture di terzi rispetto alla sommatoria dei canoni ammessi (∆CUIT a) è calcolata come segue:

∆CUIT a = ∑pmax (0; AMM a p + OF a

p + OFisc ap - (MT p

a + AC pa))

dove:

- MTpa è il valore del rimborso dei mutui di ciascun proprietario p inteso come il valore a moneta

corrente delle rate dei mutui al cui rimborso ciascun Ente locale o sua azienda speciale o società di capitale a totale partecipazione pubblica, diverso dal gestore del SII, ha diritto in virtù della concessione in uso delle proprie infrastrutture, nei limiti di quanto giudicato ammissibile dall’Ente di Ambito in data antecedente al 27/12/2013 ad eccezione dei mutui stipulati per il finanziamento delle infrastrutture di proprietà del gestore del SII;

- ACp è il valore a moneta corrente dei corrispettivi annuali, ad esclusione del rimborso della rata dei mutui, a cui ciascun Ente locale o sua azienda speciale o società di capitale a totale partecipazione pubblica, diverso dal gestore del SII, ha diritto in virtù della concessione in uso delle proprie infrastrutture, anche intesi come quota accantonata nell’anno dal gestore del SII per il ripristino dei beni di terzi, nei limiti di quanto deliberato dall’Ente competente in data antecedente al 28/04/2006;

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- AMM ap , OF a

p , OFisc ap sono, rispettivamente, l’ammortamento, gli oneri finanziari e gli oneri

fiscali sulle immobilizzazioni di proprietà di ciascun Ente locale, azienda speciale e società di capitali a totale partecipazione pubblica.

Ai fini della valorizzazione delle componenti ammortamento, oneri finanziari e oneri fiscali, il valore lordo delle immobilizzazioni dei proprietari p diversi dal gestore del SII (IMLp

a) è determinato secondo gli stessi criteri e modalità adottate per la determinazione del valore lordo delle immobilizzazioni del gestore del SII.

Si determina quindi il Valore netto delle immobilizzazioni di terzi

Per ciascun anno a = {2014; 2015}, il valore netto delle immobilizzazioni dei proprietari p diversi

dal gestore del SII (IMNp a ) è determinato come segue:

IMNp a = Σp Σc (Σ2011

t=1961 (IPap,c, t - FAIP

ac,t )* dfl

at)

dove:

• IPap,c, t è il valore lordo, nell’anno , delle immobilizzazioni del proprietario p, di categoria c, iscritte a

libro cespiti nell’anno t

• FAIPac,t è il valore del fondo ammortamento, nell’anno a, delle immobilizzazioni del proprietario p, di

categoria c iscritte a patrimonio nell’anno t.

Si determina quindi il Capitale investito netto di terzi

Per ciascun anno a = {2014; 2015}, il capitale investito netto dei proprietari p diversi dal gestore

del SII (CINap), è pari a:

(CINap)= IMNp

a+ LICpa

dove:

LICpa = LICp

a-2* dfl a a-2

Si determina infine quindi il Valore delle immobilizzazioni di terzi finanziate a fondo perduto

Per ciascun anno a = {2014; 2015}, il valore delle immobilizzazioni dei proprietari p diversi dal

gestore del SII finanziate a fondo perduto CINafp,p è determinato secondo i medesimi criteri e le

modalità adottate per le immobilizzazioni del gestore, con riferimento al complesso delle immobilizzazioni rientranti all’interno del perimetro delle immobilizzazioni di terzi.

Si determinano infine gli ammortamenti, gli oneri finanziari e gli oneri fiscali delle immobilizzazioni di terzi

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Per ciascun anno a = {2014; 2015}, l’ammortamento delle immobilizzazioni di proprietari p diversi

dal gestore del SII (AMMpa) è così determinato :

AMMpa = Σp Σc (Σ2011 t=1961 min (IP

ap,c, t* dfl

at / Vuc; IMNp,c,t

a)

Per ciascun anno a = {2014; 2015} gli oneri finanziari dei proprietari p diversi dal gestore del SII

(OFpa) sono determinati secondo i criteri e le modalità adottate per il gestore, con riferimento al valore

del capitale investito netto di terzi, ed al valore delle immobilizzazioni di terzi finanziate a fondo perduto.

Per ciascun anno a = {2014; 2015} gli oneri fiscali dei proprietari p diversi dal gestore del SII sono

calcolati con le medesime regole degli oneri fiscali del gestore del SII ad esclusione del parametro moltiplicativo applicato al risultato ante imposte (Raia), che viene posto pari a 0,317. Considerato il fatto che si è ricorso all’ammortamento finanziario le componenti tariffarie derivanti dalla valorizzazione della stratificazione dei beni di terzi sono poste pari a 0.

3.1.2.2 – Fondo nuovi investimenti (FoNI)

Calcoliamo la componente tariffaria a titolo di anticipazione per il finanziamento dei nuovi investimenti (FoNI).

In ciascun anno a = {2014; 2015} , il Fondo nuovi investimenti (FoNIa) è definito come segue:

FoNIa = FNIaFoNI + AMM a

FoNI +∆CUITaFoNI

dove: • FNIaFoNI è la componente riscossa a titolo di anticipazione per il finanziamento dei nuovi investimenti, • AMM a

FoNI è la componente riscossa a titolo di ammortamento sui contributi a fondo perduto, • ∆CUITa

FoNI è la componente riscossa a titolo di eccedenza del costo per l’uso delle infrastrutture di terzi, limitatamente alle componenti che generano FoNI ai sensi della Delibera 585/2012 (∆CUITnet).

In ciascun anno { 2014;2015} , l’Ente d’ambito può determinare l’importo delle 3 componenti nei limiti rispettivamente delle 3 componenti già definite : FNInew, a ( definita in funzione del posizionamento del gestore nei quadranti degli schemi regolatori), AMM a

CFP , ∆CUIT a.

Il valore determinato per la componente FONI è stata sempre pari al massimo consentito, ad eccezione dell’anno 2016 nel quale viene leggermente ridotto per non eccedere il limite massimo consentito del moltiplicatore).

È fatto obbligo al gestore del SII di destinare esclusivamente alla realizzazione dei nuovi investimenti individuati come prioritari nel territorio servito, o al finanziamento di agevolazioni tariffarie a carattere sociale, una quota del vincolo riconosciuto ai ricavi destinata al Fondo nuovi investimenti FoNIa.

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E’ prevista una metodologia che verifica il rispetto della destinazione del Fondo nuovi investimenti (FoNI) come di seguito illustrato. A partire dall’anno 2015, la sommatoria della quota parte di FoNI percepita in ciascun anno e non investita sino all’anno a-2 calcolata come segue:

FoNIa non inv = max {[Σ

a-2

t=2012 (FoNI t− FoNI tspesa) * df l a

t];0}

dove: • FoNItspesa è pari alla spesa complessiva, effettuata in ciascun anno t, per la realizzazione dei nuovi investimenti individuati come prioritari, nonché per il finanziamento di agevolazioni tariffarie a

carattere sociale e per le altre destinazioni d’uso della componente ΔCUIT aFoNI approvate dall’AEEG ai sensi dell’Articolo 7, comma 7.3, lettera b) della deliberazione AEEG a cui si deve aggiungere l’effetto fiscale ottenuto applicando l’aliquota 0,275 alla componente FoNI t. L’Ente di Ambito ha il compito di verificare periodicamente l’utilizzo del FONI destinato ad agevolazioni tariffarie e non utilizzato. La verifica a consuntivo delle agevolazioni tariffarie previste nel FONIspesa non concorre alla determinazione del FONInon_inv. La quota parte del FONIa stanziato per agevolazioni tariffarie ma non erogato per ragioni non imputabili al gestore, indipendentemente dalle modalità di contabilizzazione del gestore, sarà trattato come un fondo fra i FAcc da portare in detrazione del CIN (art. 17.1, lett. f) all’anno a+2.

Se FoNIa non inv > 0, viene azzerata, a partire da quell’anno, la componente ΔCUIT a FoNI.

Se FoNIa non inv > ΔCUIT a FoNI , è azzerata anche la componente AMM aFoNI, tramite la sottrazione dei

contributi a fondo perduto dalle immobilizzazioni lorde. A partire dall’anno 2014, con riferimento alle tariffe dell’anno a, la quota parte di FoNIspesa investita nell’anno (a–2), al netto della componente AMM a

FoNI riferita al medesimo anno (a–2), ai fini della determinazione del valore lordo delle immobilizzazioni del gestore del SII nell’anno a è allocata proporzionalmente a ciascuna categoria di cespiti c realizzati nell’anno (a–2) ed è considerata interamente come contributo a fondo perduto percepito nel medesimo anno.

3.1.2.3 - I Costi operativi riconosciuti in tariffa (Opex)

La componente Opex a, che rappresenta la componente dei costi operativi riconosciuti in tariffa include i costi operativi endogeni (Opex aend) e i costi operativi aggiornabili (Opex aal):

Opex a= Opex aend+ Opex aal

Costi operativi endogeni (Opex aend)

In ciascun anno { a = 2014, 2015} , la componente di costo relativa ai costi operativi endogeni

(Opexaend) viene definita in funzione del posizionamento del gestore nei quadranti degli schemi regolatori.

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Se il gestore si colloca nei quadranti I e III della matrice di schemi regolatori i costi operativi endogeni sono definiti come segue:

Opex aend = (Op2013 + CO eff 2013)/2* Πt=2014

a (1+I)

t

dove: • Op2013 sono i costi operativi di piano previsti per l’anno 2013, rivisti e approvati dall’Ente d’Ambito ai fini della determinazione tariffaria 2013 in applicazione del MTT; • CO eff 2013 è la componente di costo definita al comma 32.1 del MTT, calcolata ai fini della determinazione tariffaria 2013. Ai fini dell’aggiornamento dei costi operativi, il tasso di inflazione I, inteso come variazione percentuale della media calcolata su 12 mesi dell’indice mensile ISTAT per le Famiglie di Operai ed Impiegati (FOI senza tabacchi) nei mesi da luglio di un anno rispetto a giugno dell’anno successivo, è pari a:

• I 2014 = 2,1%;

• I 2015 verrà determinato nella seconda metà dell’anno 2014. Se il gestore si colloca nei quadranti II e IV della matrice di schemi regolatori, i costi operativi endogeni sono posti pari a Opanew,, definiti come i costi operativi di piano rivisti dall’Ente d’Ambito a seguito di un cambiamento sistematico delle attività del gestore (territorio servito, servizi forniti, richiesta di livelli qualitativi sensibilmente più elevati, altro), a condizione che:

• la richiesta sia motivata sulla base di dati oggettivi (aumento del territorio coperto, aumento dei servizi forniti); • vengano adottati criteri di contenimento dell’incremento dei costi operativi razionali e ispirati alla minimizzazione dei costi, tenendo in debita considerazione i potenziali effetti di scala.

Come illustrato precedentemente sulla base del quadrante prescelto (III) i costi operativi endogeni sono determinati secondo la formula :

Opex aend = (Op2013 + CO eff 2013)/2* Πt=2014

a (1+I)

t

Costi operativi aggiornabili (Opex aal) I costi operativi aggiornabili sono definiti come somma delle seguenti componenti:

Opex aal = COaEE + COa

ws + ∑p (MT pa + AC p

a) + COaaltri

con: i. COa

EE a copertura dei costi di energia elettrica; ii. COa

ws a copertura dei costi degli acquisti all’ingrosso o wholesale;

iii. ∑p (MT pa + AC p

a) a copertura dei corrispettivi verso i proprietari delle infrastrutture idriche;

iv. COaaltri a copertura degli altri specifici costi.

Vediamo nel dettaglio le singole componenti e le assunzioni adottate dall’Ente di ambito.

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i. La componente di costo per l’energia elettrica che è stata riconosciuta ai fini tariffari per

ciascun anno a = {2014; 2015} , è pari a:

COaEE = { min[COa-2

EE ; (COmedio, a-2 EE * kWh a-2) *1,1]} * Πa-1

a (1+I)

t

dove: - COa-2

EE è il costo totale della fornitura elettrica, determinato sulla base di criteri di competenza, sostenuto 2 anni prima dell’anno di determinazione tariffaria dal gestore del SII; - COmedio, a-2

EE è il costo medio di settore della fornitura elettrica sostenuto nell’anno (a-2) determinato dall’AEEG; - kWh a-2è il consumo di energia elettrica sostenuto 2 anni prima del gestore del SII;

- Πa-1

a (1+I)

t è la produttoria dei tassi di inflazione, che si applica a partire dall’anno a-1 fino all’anno

di determinazione tariffaria a

ii. La componente di costo riconosciuta ai fini tariffari per ciascun anno a = {2014; 2015}, a copertura

dei costi degli acquisti all’ingrosso o wholesale COaws è pari a: COa

ws = CO2013ws

iii. ∑p (MT pa + AC p

a) a copertura dei corrispettivi verso i proprietari delle infrastrutture idriche, dove:

- MT pa è il valore del rimborso dei mutui di ciascun proprietario p inteso come il valore a moneta corrente delle rate dei mutui al cui rimborso ciascun Ente locale o sua azienda speciale o società di capitale a totale partecipazione pubblica, diverso dal gestore del SII, ha diritto in virtù della concessione in uso delle proprie infrastrutture, nei limiti di quanto giudicato ammissibile dall’Ente di Ambito in data antecedente al 27/12/2013 ad eccezione dei mutui stipulati per il finanziamento delle infrastrutture di proprietà del gestore del SII; il valore MTp , deve essere aggiornato annualmente dai soggetti competenti recuperando anche eventuali partite di conguaglio, connesse ad esempio alle eventuali caratteristiche variabili del contratti di mutuo già assentiti, rispetto agli importi riconosciuti nelle tariffe negli anni 2012 e 2013. Come evidenziato nella relazione di accompagnamento al PEF in applicazione del MTT, l’AATO ha effettuato nel corso del 2013 un aggiornamento della ricognizione per quanto riguarda le rate relative ai mutui esistenti, nel prospetto che segue sono riportati i valori aggiornati. - AC p

a è il valore a moneta corrente dei corrispettivi annuali, ad esclusione del rimborso della rata dei mutui, a cui ciascun Ente locale o sua azienda speciale o società di capitale a totale partecipazione pubblica, diverso dal gestore del SII, ha diritto in virtù della concessione in uso delle proprie infrastrutture, anche intesi come quota accantonata nell’anno dal gestore del SII per il ripristino dei beni di terzi, nei limiti di quanto deliberato dall’Ente competente in data antecedente al 28 aprile 2006.

iv. La componente di costo riconosciuta ai fini tariffari per ciascun anno a = {2014; 2015}, a copertura

degli altri specifici costi COaaltri è pari a:

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COaaltri = COa

ATO +COaAEEG +COa

mor +COares

dove: - COa

ATO è la voce di costo a copertura delle spese di funzionamento dell’Ente d’Ambito così determinata :

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PROSPETTO DEI CORRISPETTIVI AI PROPRIETARI DELLE INFRASTRUTTURE IDRICHE (2014-2030)

2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030

Mutui - Mt

A.S. GORGOVIVO 831.919 849.272 900.528 571.124 439.981 426.406 426.406 276.910 43.480 -85.215 -46.481

AGUGLIANO 40.104 24.907 0

ANCONA 153.351 164.495 142.427 142.427 142.427 142.427 142.427 142.427 142.427 142.427 142.427 142.427 134.952 134.952 134.952 70.156 5.360

ARCEVIA 140.073 144.932 0 0 0 0 0 0

BARBARA 32.645 32.645 5.610 8.992 8.992 8.992 5.143 5.143

BELVEDERE OSTRENSE 7.617 7.613

CAMERANO 11.604 11.604 12.087 12.087 12.087 12.087 12.087

CAMERATA PICENA 6.114

CASTELBELLINO 53.637 53.637 28.998 28.998 16.565 16.565 16.565

CASTELCOLONNA 2.440 2.440 2.440 2.440 2.440 2.440

CASTELLEONE DI SUASA 48.221 48.221 4.215 4.215 4.215 4.215

CASTELPLANIO 9.598 9.598 0 0 0 0

CERRETO D'ESI 99.240 94.956 56.180 56.180 51.523 20.243 20.243 20.243

CHIARAVALLE 21.674 41.550

CIS (CONSORZIO) 307.163 307.163 307.163 154.817 245.138 145.316 145.316 145.316 60.086

CORINALDO 190.909 194.339 187.745 187.745 173.533 173.533 100.190 100.190

CUPRAMONTANA 38.557 38.185 15.159

ESANATOGLIA 26.563 31.343 15.970 15.970 15.970 15.970 5.188 5.188

FABRIANO 432.662 425.286 142.211 121.439 104.931 96.122 96.122 84.190 36.023

FALCONARA MARITTIMA 16.291 16.291 0 0 4.894 15.766 15.766 15.766 15.766 15.766 15.766 15.766 15.766 15.766 15.766 11.279 6.791

GENGA 48.200 48.200 49.913 48.496 40.569 40.569

JESI 182.052 182.052 120.975 120.975 120.975 120.975 120.975 120.975 120.975 120.975 120.975 120.975 120.975 120.975 120.975 96.581 61.255

MAIOLATI SPONTINI 124.983 124.983 75.929 75.929 75.929 75.929 55.303 55.303

MATELICA 104.702 104.702 79.839 82.707 82.707 82.707 82.707 8.199

MERGO 3.036 3.036

MONSANO 13.060 13.060

MONTE ROBERTO 10.204 10.204

MONTE SAN VITO 3.476 2.942 2.884 2.826 2.767 2.709 2.651 2.593 2.534 2.476 2.418 2.360 2.301 2.243 2.185 2.127 2.068

MONTECAROTTO 22.920 11.282

MONTEMARCIANO 40.485 40.485 25.945 25.945 25.945 25.945 25.945 25.945 25.945 25.945 25.945 25.945 25.945 25.945 25.945 25.945

MONTERADO 39.609 43.278 20.787 22.515 22.515 22.515 18.745 18.745 8.020

MORRO D'ALBA 3.947 3.947 4.598 4.598 4.598 4.598 4.598

OFFAGNA 6.562 6.562

OSTRA 84.289 90.476 71.495 71.495 71.495 3.929 19.912 19.912 19.912

OSTRA VETERE 45.039 47.970 8.971 8.971 8.971 8.971

POGGIO SAN MARCELLO

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POLVERIGI 34.096 35.900 21.074 21.074 21.074 12.120 12.120 12.120

RIPA BIANCA (CONSORZIO)

RIPE 122.177 122.177 78.480 78.480 78.480 70.599 47.988 47.988

ROSORA 9.177 9.177

SAN MARCELLO 26.692 26.692 1.292

SAN PAOLO DI JESI 7.854 7.854

SANTA MARIA NUOVA 0 0

SASSOFERRATO 211.962 211.962 163.359 152.199 136.604 132.901 132.901 132.901 132.901

SENIGALLIA 308.906 320.090 267.205 267.205 308.061 308.061 308.061 377.993 377.993 408.321 408.321 408.321 408.321 408.321 408.321 329.245 250.168

SERRA DE' CONTI 44.816 42.431 8.506 8.506 8.506 8.506

SERRA SAN QUIRICO 15.758 8.501

STAFFOLO

TOTALE 3.984.384 4.016.440 2.821.985 2.298.355 2.231.892 2.001.116 1.817.359 1.618.047 986.062 630.695 669.371 715.794 708.260 708.202 708.144 535.333 325.642

Ac - Remunerazione opere realizzate in autofinanziamento

Gorgovivo A.S. 608000 606000 605000 603000 603000 603000 603000 603000 603000 603000 603000 603000 603000 603000 603000 603000 603000

CIS 125.088 120.586 116.085 111.583 107.081 102.579 98.077 93.575 89.073 84.571 80.069 75.568 71.066 66.564 66.564

TOTALE 733.088 726.586 721.085 714.583 710.081 705.579 701.077 696.575 692.073 687.571 683.069 678.568 674.066 669.564 669.564 603.000 603.000

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COaATO = min{ COa-2

ATO ; (COmedio,2011 ATO * popATO) *z} * Πi=2014

a (1+I)

i

dove:

- COa-2ATO è il costo totale a copertura delle spese di funzionamento dell’Ente d’Ambito sostenuto

2 anni prima dell’anno di determinazione tariffaria dal gestore del SII;

- COmedio,2011ATO è il costo medio di settore delle spese funzionamento dell’Ente d’Ambito

sostenute nell’anno 2011, valutato dall’AEEG pari a 1,01 euro/abitante residente servito;

- popATO indica la popolazione residente nel territorio dell’ATO;

- z è il parametro moltiplicativo che esprime lo scostamento massimo ammesso in tariffa delle spese di funzionamento dell’Ente d’Ambito addebitate al gestore rispetto alla media di settore; per gli anni 2014 e 2015 tale parametro assume valore 2;

- Πt=2014

a (1+I)

t è la produttoria dei tassi di inflazione, che si applica a partire dall’anno 2014 fino

all’anno di determinazione tariffaria a. Per quanto riguarda la determinazione di questa voce di costo viene inoltrata apposita istanza ad AEEG (Allegato 2 alla presente relazione) sulla valorizzazione del parametro CO2012

ATO per i motivi di seguito sinteticamente illustrati. Sulla base dell’articolo 152 del D.Lgs 152/2006, secondo cui le tariffe del Servizio Idrico Integrato dovevano tenere conto di una quota parte dei costi di funzionamento delle AATO, l’AATO 2 Marche “Centro-Ancona” ha introdotto in applicazione del vigente Metodo Tariffario Normalizzato quota parte del costo di funzionamento dell’ente fra i costi a carico della tariffa, a partire dall’anno 2007. Nonostante nel corso degli anni la prassi adottata dalla maggior parte delle AATO nazionali fosse stata quella di porre a carico della tariffa la totalità dei costi di funzionamento, l’AATO 2 Marche “Centro-Ancona” ha optato per una interpretazione più rigorosa del D.Lgs 152/2006. Non essendo precisata e quantificata in modo rigoroso quale fosse “la quota parte” del costo di funzionamento della struttura da considerare nell’articolo n. 152 del D.Lgs. 152/2006, l’AATO 2 Marche “Centro-Ancona” ha definito tali costi nella misura di 300.000 € che, per il 2007, rappresentavano poco meno del 50% dei contributi consortili che i Comuni soci dovevano versare a copertura dei costi di funzionamento. Ogni anno, a partire dal 2007, tale l’importo è stato incrementato con il tasso di inflazione programmata dell’anno corrente. Il prospetto che segue confronta i costi di funzionamento AATO e quelli posti a carico della tariffa dal 2007 al 2013. Si evidenzia che oltre al sensibile calo dal 2010 al 2011 dei costi di funzionamento dovuti all’azzeramento dei costi della politica, i costi di funzionamento sono rimasti costanti a partire dal 2011, senza effettuare nemmeno incrementi legati all’inflazione. Costi funzionamento AATO e costi a carico della tariffa

Costi funzionamento AATO Costi a carico della tariffa 2007 613.200,00 300.000 2008 643.100,00 306.000 2009 635.500,00 312.120 2010 661.000,00 320.610 2011 572.300,00 325.406 2012 572.000,00 330.294 2013 572.000,00 335.255

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Si evince pertanto che nel nostro caso il fatto di avere applicato fino al 2012 in modo rigoroso i contenuti del D.Lgs 152/2006, differentemente da tante altre realtà, non ci consente, a differenza di chi invece ha interpretato in modo più “flessibile” la norma vigente, di poter riconoscere in tariffa a partire dal 2014 il totale dei costi di funzionamento (considerato il fatto che i costi di funzionamento sono inferiori al costo medio moltiplicato per il fattore “z”). Pertanto si riterrebbe ragionevole l’ipotesi di calcolare CO2014

ATO considerando che il parametro CO2012

ATO rappresenti il totale delle spese di funzionamento dell’Ente d’Ambito del 2012, indipendentemente dal fatto che la quota posta a carico della tariffa fosse stata, per scelta discrezionale dell’AATO, quella di imputare a tariffa solo una quota parte delle stesse. In tale ipotesi il valore è così calcolato pari a :

CO2014ATO = min{ 572.000 ; (1,01 * 403.827) *2}* 1,024 = 584.000

anziché pari a:

CO2014ATO = min{ 330.000 ; (1,01 * 403.827) *2}* 1,024 = 337.000

Nella elaborazione del PEF viene inserito per il parametro CO2014

ATO il valore di 584.000, salvo rettificarlo nel caso di mancata accettazione dell’istanza di cui all’Allegato 2. - COa

AEEG è la componente a copertura del contributo all’Autorità per l’energia elettrica e il gas così determinata

COaAEEG = Ricavia-2A1+A5 * quota‰

dove:

a) Ricavia-2A1+A5 è la sommatoria delle voci A1) e A5) del Bilancio, riferite alle attività afferenti al

SII;

b) quota ‰ è l’aliquota del contributo determinata dal più recente provvedimento in materia dell’AEEG (0,025%) - COa

mor è la componente a copertura del costo di morosità intesa come Unpaid Ratio (UR) a 24 mesi, determinata in misura parametrica ed in misura differenziata nell’ambito delle diverse macro-aree geografiche. Il costo massimo riconosciuto è pari a quello derivante dall’applicazione delle seguenti percentuali al fatturato annuo, derivante dalle sole componenti tariffarie, dell’anno (a-2), comprensivo di IVA: • 1,6% per i gestori siti nelle regioni del Nord; • 3% per i gestori siti nelle regioni del Centro; • 6,5% per i gestori siti nelle regioni del Sud. Laddove l’entità del costo effettivo di morosità, superiore a quello riconosciuto, rischi di compromettere l’equilibrio economico-finanziario della gestione, verrà valutata, previa presentazione di apposita istanza, la possibilità di riconoscere costi aggiuntivi in sede di conguaglio. La suddetta istanza dovrà essere corredata da un piano di azioni per il ripianamento dei costi di morosità, da valutare congiuntamente alle misure per garantire la sostenibilità della tariffa per le utenze finali.

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Nel caso di superamento del ϑ, tale componente di costo concorre al calcolo del VRG, fermo restando che, ai fini dell’applicazione del theta, si procederà all’istruttoria di cui all’art. 9.3 dell’Allegato A.

Considerando i dati storici relativi alla morosità ed il trend, viene assunto per questa componente di costo una percentuale rispetto al fatturato annuo pari al 2,5 %.

- COa

res include gli oneri locali (canoni di derivazione/sottensione idrica, contributi per consorzi di bonifica, contributi a comunità montane, canoni per restituzione acque, oneri per la gestione di aree di salvaguardia, altri oneri tributari locali quali TOSAP, COSAP, TARSU, IMU) e una componente negativa pari ai contributi in conto esercizio percepiti nell’anno (a-2), come risultante dal Bilancio. Tale voce di costo per quanto riguarda la componente relativa gli oneri locali dal 2014 in poi è stata quantificata considerando anche oneri locali che non erano stati considerati nel MTT in quanto tali costi non erano al momento presenti; nello specifico trattasi di alcuni canoni di derivazione idrica richiesti dalle Province di Ancona e di Macerata, per un ammontare complessivo di competenza 2014 (e degli anni futuri) pari a 55.000 euro all’anno di maggiori costi, oltre a 70.000 di maggiori costi solo per il 2014. I costi di competenza dei periodi precedenti al 2011 richiesti dalle Province di Ancona e di Macerata verranno invece inseriti nel calcolo delle partite pregresse.

3.1.2.4 - Componente tariffaria a copertura dei costi ambientali e della risorsa (ERC)

In ciascun anno { a=2014; 2015} , la componente tariffaria a copertura dei costi ambientali e della risorsa (ERCa) è calcolata come segue: ERCa = EnvC a + ResC a dove: • EnvC a è la componente di costo riferita ai costi ambientali, che rappresentano la valorizzazione economica dalla riduzione e/o alterazione delle funzionalità proprie degli ecosistemi acquatici, tali da danneggiare il funzionamento degli ecosistemi acquatici stessi e/o alcuni usi degli ecosistemi acquatici e/o il benessere derivante dal non-uso di una certa risorsa;

• ResC a è la componente di costo riferita ai costi della risorsa, che rappresentano la valorizzazione economica delle mancate opportunità (attuali e future) imposte, come conseguenza dell’allocazione per un determinato uso di una risorsa idrica scarsa in termini quali-quantitativi, ad altri potenziali utenti della medesima risorsa idrica; Ai fini della determinazione tariffaria dell’anno 2014, la componente tariffaria ERC2014 è posta pari a zero. Ai fini della determinazione tariffaria dell’anno 2015, la componente tariffaria ERC2015, la componente tariffaria sarà definita dall’AEEG con successivo provvedimento.

3.1.2.5 - Componenti a conguaglio inserite nel VRG (RcaTot) A partire dall’anno 2014, vengono determinate le componenti a conguaglio relative al precedente anno a-2, definite come segue: Rca

Tot = RcaVol+ Rca

EE+ Rcaws + Rimba

335+ RcaALTRO

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dove:

• RcaTot è il recupero totale dello scostamento tra il VRG calcolato ai fini della determinazione del moltiplicatore tariffario e quanto dovuto effettivamente al gestore nell’anno (a-2)

• RcaVol è il recupero dello scostamento tra le tariffe effettivamente applicate rispetto al VRG calcolato per l’anno conseguente a variazione dei volumi fatturati o a eventuali modifiche nell’approvazione del moltiplicatore tariffario ϑa-2 calcolato come :

RcaVol = Σu ϑa-2 * tarif2012u* (vscal2011

u)T - Σu tarif2012u* (vscala-2

u)T

• RcaEE è il recupero dello scostamento tra la componente a copertura dei costi di energia

elettrica calcolata nel VRG dell’anno (a-2) ed i costi effettivamente spettanti

Il conguaglio dei costi di energia elettrica, per l’anno 2012, in coerenza con quanto stabilito nella Delibera 585/2012, è calcolato come differenza tra i costi effettivamente sostenuti ed i costi riconosciuti nel VRG2012 non essendo possibile applicare il concetto della tariffa media di settore. Dal 2013 il conguaglio dei costi di energia elettrica è valutato con la formula:

RcaEE = { min[Coreali,a-2

EE ; (COreali medio, a-2 EE * kWh a-2) *1,1] - Coa-2

EE }

dove:

o COreali medio, a-2 EE è il costo medio di settore della fornitura elettrica sostenuto nell’anno

(a-2), valutato dall’AEEG o kWh a-2 è il consumo di energia elettrica registrato nell’anno (a-2) dal gestore del SII.

• Rcaws è il recupero dello scostamento tra la componente a copertura dei costi all’ingrosso

calcolata nel VRG dell’anno (a-2) ed i costi effettivamente sostenuti

• Rimba335 è l’eventuale residuo della componente prevista per il rimborso ex d.m. 30

settembre 2009, in ordine alla restituzione agli utenti della quota di tariffa di depurazione non dovuta per l’anno (a-2)

• RcaALTRO è il recupero dello scostamento tra quanto previsto nel calcolo del VRG dell’anno (a-2)

e gli esborsi effettivamente sostenuti per le eventuali, seguenti voci di costo:

- recupero dello scostamento tra la componente a copertura del contributo versato all’Autorità per l’energia elettrica e il gas calcolata nel VRG dell’anno (a-2) ed i costi effettivamente sostenuti - recupero dello scostamento tra la quota della componente COares e l’esborso effettivamente sostenuto dal gestore per tale voce di costo.

- costi delle attività afferenti al SII sostenuti per variazioni sistemiche nelle condizioni di erogazione del servizio o per il verificarsi di eventi eccezionali . Nessuna

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A seguito di alcuni chiarimenti richiesti ad AEEG è emersa che stante la straordinarietà dei conguagli 2012 e 2013, (per ϑ non fatturati), i soggetti competenti e i gestori possono concordare, nel limite K, un piano di recupero dei conguagli 2012 e 2013 su più anni. Considerato che nel nostro ambito si è rilevato per la componente Rc2015

Tot un valore elevato dovuto alla forte incidenza del parametro Rc2015

Vol (4,922 milioni di euro) a causa di un sensibile calo dei volumi erogati nell’anno 2013 (vedasi motivazioni illustrate al punto 2.1.2) si è optato per un piano di recupero dei conguagli 2013 su 2 anni, nel 2014 e 2016 (mantenendo comunque la baricentricità dell’anno di recupero nel 2015) , anziché nel 2015 in quanto ciò avrebbe comportato per l’anno 2015 un alto incremento del moltiplicatore ben oltre il limite anche per effetto del calo dei volumi erogati utilizzati come base di calcolo per il moltiplicatore. Nella tabella 1 che segue sono valorizzate tutte le componenti di costo costituenti il VRG illustrate nei paragrafi precedenti. Tabella 1 - Valorizzazione delle componenti del VRG Componente tariffaria

Specificazione componente

Valorizzazione 2014 Valorizzazione 2015 Note

Capex a AMM

a 10.011.912 12.071.458 Par. 3.1.2.1

OFa 5.922.769 5.940.157 Par. 3.1.2.1

OFisca 2.576.055 2.538.879 Par. 3.1.2.1

∆CUIT a

0 0 Par. 3.1.2.1

Totale 18.510.735 20.550.494 Par. 3.1.2.1

FoNIa FNIaFoNI 0 0 Par. 3.1.2.2

AMM aFoNI 1.148.664 1.348.494 Par. 3.1.2.2

∆CUITaFoNI

0 0 Par. 3.1.2.2

Totale 1.148.664 1.348.494 Par. 3.1.2.2

Opex a

Opex a

end 25.901.013 26.444.934 Par. 3.1.2.3

Opex a

al 13.708.003 13.118.179 Par. 3.1.2.3

Totale 39.609.016 39.563.113 Par. 3.1.2.3

ERCa EnvC a 0 0 Par. 3.1.2.4

ResC a 0 0 Par. 3.1.2.4

Totale 0 0 Par. 3.1.2.4

RcaTot RcaVol 2.646.381 4.922.812 Par. 3.1.2.5

RcaEE 92.151 -551.530 Par. 3.1.2.5

Rcaws -28.151 -48.554 Par. 3.1.2.5

Rimba335 -2.727.169 247.577

Par. 3.1.2.5

RcaALTRO 14.334 7.306 Par. 3.1.2.5

Totale -2.455 4.577.610 Par. 3.1.2.5

Πi=a-1a

(1+I) t 1,053 1,042

Par. 3.1.2.5

RCTOT inflazionati -2.584 4.771.889 Par. 3.1.2.5 Ricollocazione dei

RCTOT 2.385.944 -4.771.889 Par. 3.1.2.5

Rc TOT 2.383.360 0

Par. 3.1.2.5

VRGa

61.651.774 60.113.608

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3.2 Moltiplicatore tariffario

3.2.1 Calcolo del moltiplicatore Avendo determinato tutti i parametri necessari per calcolare il vincolo riconosciuto ai ricavi

(VRGa), in ciascun anno a = {2014; 2015} si può determinare il moltiplicatore tariffario (θa) rispetto alle tariffe applicate ad inizio anno 2012 e comunicate all’Autorità ai sensi della deliberazione 347/2012/R/IDR, espresso con tre cifre decimali. Il moltiplicatore tariffario (θa) si applica ai corrispettivi utenti finali ed ai corrispettivi utenti acqua all’ingrosso, mentre non si applica ai corrispettivi delle altre attività idriche, ai contributi di allaccio idrici e fognari ed ai corrispettivi delle acque meteoriche. Tale coefficiente tariffario è pari a : se Rb

a-2 > Cb a-2

ϑa = (VRGa + %b* (Rb a-2 - Cb a-2)) / (Σutarif2012u* (vscala-2 u)T+Rba-2

se Rb a-2 < Cb a-2

ϑa = (VRGa) / (Σu tarif2012u * (vscala-2 u)T

dove: • Σutarif2012

u* (vscala-2 u)T è il ricavo stimato del gestore del SII corrispondente alla sommatoria dei

prodotti scalari, per ciascuna tipologia di utente, del vettore delle componenti tariffarie (tarif2012u) riferito

all’anno 2012, per il trasposto del vettore delle variabili di scala effettivamente rilevate (vscala-2u),

riferito all’anno (a-2), considerando solo il fatturato agli utenti finali e ai grossisti, al netto dei contributi di allaccio, in quanto considerati come contributi pubblici a fondo perduto, e dei corrispettivi delle acque meteoriche ove non già incluse nel SII alla data di pubblicazione della Delibera 643/2013.

Il valore nel nostro ambito è integralmente derivante dall’applicazione dei corrispettivi all’utenza finale in quanto il gestore non esercita attività di vendita di servizi all’ingrosso.

• Rb a-2 sono i ricavi delle altre attività idriche, come risultanti dal Bilancio dell’anno (a-2);

Nel prospetto che segue sono indicate per macro-categorie le principali fonti di ricavo dei diversi servizi.

RICAVI ALTRE ATTIVITA'

IDRICHE anno 2012 anno 2013

SERVIZI (da ModCO)

prestazioni e servizi accessori 676.779 695.090

vendita di acqua con autobotte 1.056

trattamento percolati 1.160.140 1.288.621

trattamento bottini 235.966 261.468

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rilascio autorizzazioni allo scarico 35.650 40.650

lottizzazioni 19.746 11.365

proventi straordinari 44.695 435

rimborsi e indennizzi 2.742 3.128

ricavi da altre attività 141.497 188.704

• Cb a-2 sono i costi, aggiornati per l’inflazione (con i valori indicati all’art. 14.3 dell’Allegato A), delle

altre attività idriche, come risultanti dal Bilancio dell’anno (a-2) , al netto delle poste rettificative;

Nel prospetto che segue sono indicate per macro-categorie i principali costi per i diversi servizi.

COSTI ALTRE ATTIVITA'

IDRICHE anno 2012 anno 2013

tipologia di costi (da

ModCO)

B6 - materie prime 390.544 247.954

B7 - per servizi 321.314 375.706

B8 - per godimento beni di terzi 44

B9 - personale 1.015.726 1.041.464

B11 - variazione delle rimanenze

B12 - accantonamenti per rischi

B13 - altri accantonamenti

B14 - oneri diversi di gestione 99 145

• %b=0,5. Da evidenziare che il moltiplicatore ϑ per l’anno 2015 risente degli effetti del sensibile calo dei volumi relativi all’anno 2013 (consumi assolutamente anomali rispetto allo storico dei consumi) per un duplice effetto: sia per la componente di costo RcVol sopra quantificata, il cui effetto viene modulato ridistribuendo tale voce in 2 anni , che per il fatto che come sopra illustrato le modalità di calcolo del moltiplicatore relativo all’anno 2015 (e degli anni a seguire nella elaborazione del piano tariffario) utilizzano al denominatore della formula il vettore delle variabili di scala effettivamente rilevate riferite all’anno 2013 (vscal2013 u). I valori anormalmente bassi comportano a parità delle altre variabili un

incremento del moltiplicatore. Nel prospetto che segue è esplicitato il valore del moltiplicatore tariffario calcolato per gli anni 2014 e 2015. Valorizzazione

2014 Valorizzazione

2015

ϑa calcolato 1,128 1,212

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3.2.2 Confronto con il moltiplicatore previgente

Il valore di ϑa calcolato è limitato per gli anni 2014 e 2015, salvo specifica istruttoria, secondo lo schema seguente (facendo riferimento per il confronto all’ultima tariffa applicata):

Condizione Limite al moltiplicatore tariffario

Quadranti I e II ϑa /ϑa-1 ≤ (1+rpi+K)

Quadranti III e IV ϑa /ϑa-1 ≤ (1+rpi+(1+ ᵞ)*K) dove: • rpi è il tasso atteso di inflazione, che per la determinazione tariffaria 2014 e 2015 è posto pari a 1,50%; • K è il limite di prezzo, posto pari a 5%; • γ è il parametro che differenzia il limite al moltiplicatore tariffario nelle diverse casistiche evidenziate; per gli anni 2014 e 2015 è posto pari a 0,5. L’istruttoria di cui sopra include anche una verifica specifica, con il coinvolgimento degli Enti d’Ambito, in merito all’efficienza del servizio di misura erogato dal soggetto gestore del SII per accertare fra l’altro:

• i criteri e le procedure di verifica e manutenzione dei misuratori, inclusa la periodicità di verifica preventiva;

• la politica di sostituzione dei misuratori e dell’installazione dei medesimi nei nuovi insediamenti così come espressa negli atti di pianificazione;

• la vetustà del parco misuratori;

• la descrizione dei criteri e delle modalità di validazione dei dati e dell’eventuale stima. Nel prospetto che segue è esplicitato il moltiplicatore tariffario approvato dall’Ente d’Ambito, quello approvato da AEEGSI e quello applicato nell’ultima fatturazione dell’anno 2013. Θ2013 approvato dall’Ente d’Ambito 1,063254 approvato da AEEGSI 1,063254 approvato dal gestore nell’ultima fatturazione dell’anno 2013 1,063254

Il valore del moltiplicatore tariffario calcolato per l’anno 2014 si colloca entro il limite di cui al comma 9.3 del MTI, in funzione del quadrante prescelto; l’incremento rispetto all’anno 2013 è pari al 6,1 %. Il valore del moltiplicatore tariffario calcolato per il 2015 si colloca entro il limite di cui al comma 9.3 del MTI; l’incremento rispetto all’anno 2014 è pari al 7,4 %.

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3.2.3 Moltiplicatore tariffario approvato dal sogge tto competente Nel prospetto che segue è riportato il riepilogo delle decisioni in merito al moltiplicatore tariffario : Θ2014 Θ2015 Moltiplicatore tariffario approvato dall’Ente d’Ambito 1,128 1,212

I valori sopra esposti sono stati approvati dall’Ente di Ambito e sono stati coerentemente riportati nel PEF approvato.

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4 Piano economico-finanziario del Piano d’Ambito (P EF) In questo capitolo vengono illustrati gli aspetti generali e commentati gli schemi particolari di cui all’Appendice all’Allegato A alla deliberazione 643/2013/R/IDR.

4.1 Aspetti generali

Cos’è il Piano Economico Finanziario?

Il Piano economico finanziario (PEF) è l’atto, parte integrante del Piano d’Ambito ai sensi dell’art. 149, commi 1 e 4, del d.lgs 152/06, che prevede, con cadenza annuale per tutto il periodo di affidamento, l’andamento dei costi di gestione e di investimento, nonché la previsione annuale dei proventi da tariffa; ai fini della presente relazione , il PEF si compone del piano tariffario, del conto economico e del rendiconto finanziario. Il PEF, così come redatto, dovrà garantire il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario e, in ogni caso, il rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità della gestione, anche in relazione agli investimenti programmati. Il PEF così come definito è il PEF del Piano di Ambito, relativo pertanto alle sole attività regolate, e si basa sulle sole variabili e sugli importi utilizzati per lo sviluppo tariffario. Il Piano Economico Finanziario dell’Ente d’Ambito differisce da quello che il Gestore predisporrà con le banche almeno per i seguenti aspetti:

a) I prospetti (il Gestore predispone anche lo Stato Patrimoniale);

b) Il perimetro delle attività (il Gestore considera l’insieme delle attività aziendali);

c) La situazione patrimoniale (il Gestore considera tutta la situazione patrimoniale esistente, l’Ente d’Ambito solo i debiti pregressi contratti per gli investimenti);

d) Gli importi (l’Ente d’Ambito li rappresenta a moneta reale 2014, mentre il Gestore li rappresenta con l’inflazione).

Cosa deve essere fatto ?

I prospetti di piano tariffario, conto economico e rendiconto finanziario del PEF sono redatti conformemente agli schemi in Appendice all’Allegato 1 della delibera 643/2013. È parte integrante della documentazione da trasmettere all’Autorità la presente relazione di accompagnamento che ripercorra la metodologia applicata adottata con approvazione da parte dell’organo competente, illustrativa delle modalità di aggiornamento dei PEF e le principali assunzioni adottate per la proiezione delle grandezze economiche e finanziarie, le condizioni creditizie ipotizzate per la previsione delle fonti di finanziamento, per le società a totale partecipazione pubblica, devono essere specificate le condizioni di compatibilità con il Patto di stabilità interno, anche con riferimento ad eventuali aumenti di capitale sociale, in relazione ai quali sono allegate le dichiarazioni di impegno da parte di ciascun soggetto socio, a firma del legale rappresentante. La relazione illustra anche: le previsioni in merito ad eventuali contributi a fondo perduto e la relativa provenienza, con indicazione degli atti con cui è stato disposto il corrispondente stanziamento, l’indicazione dell’eventuale quota del FoNI utilizzata ogni anno per il finanziamento delle agevolazioni tariffarie a carattere sociale, nonché l’eventuale quota destinata ad altri usi; il valore del servizio del debito non ancora rimborsato al termine dell’affidamento.

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Come deve essere predisposto?

Il PEF è redatto secondo i seguenti criteri metodologici:

a) lo sviluppo dei PEF inizia con l’anno 2014 e termina con l’ultimo anno di ciascun affidamento;

b) lo sviluppo dei PEF garantisce il raggiungimento e mantenimento, in termini attuali e prospettici, dell’equilibrio economico finanziario della gestione del SII, tenendo conto dell’estinzione, entro la scadenza dell’affidamento, dei finanziamenti contratti per la realizzazione degli investimenti, fatte salve le necessità imposte dal raggiungimento e dal mantenimento dei livelli di servizio obiettivo.

c) L’aggiornamento del PEF deve essere effettuato in conformità alle seguenti indicazioni metodologiche:

• il PEF è sviluppato a partire dai valori delle componenti di costo delle immobilizzazioni e di costo operativo, incluse le transazioni all’ingrosso, individuate per ciascun gestore per l’anno 2014 ai sensi della deliberazione 643/2013;

• a partire dalla predisposizione tariffaria del 2016, le componenti tariffarie sono calcolate mediante l’applicazione reiterata dei criteri di cui alla deliberazione 643/2013;

• l’aggiornamento dei PEF è predisposto assumendo la costanza, per tutto il periodo di riferimento, dei volumi erogati, salvo nuove attività previste;

• tutte le componenti di costo, incluse le transazioni all’ingrosso, sono proiettate negli anni successivi al 2014 a moneta costante, assumendo quindi un’inflazione pari a zero;

• per gli anni successivi al 2014, il tasso atteso di inflazione (rpi) utilizzato per il calcolo degli oneri finanziari del gestore del SII è posto pari a zero;

• i PEF assumono in ciascun anno la completa realizzazione degli investimenti previsti nei rispettivi PdI, per il medesimo ammontare e nei tempi ivi stabiliti, ponendo l’entrata in esercizio delle immobilizzazioni al 31 dicembre di ciascun anno, considerato che l’investimento realizzato nell’anno a rileva ai fini tariffari nell’anno a+2;

• per il calcolo della quota di ammortamento, in assenza di previsioni dettagliate nei PdI in merito alle diverse categorie di cespiti da realizzare, è calcolata un’aliquota di ammortamento media, sulla base del complesso delle immobilizzazioni del gestore;

• la previsione di nuove attività e variazioni sistemiche dovranno essere valutate ed inserite con le modalità e la tempistica previsti nel Piano d’Ambito vigente con la assunzione in merito alle corrispondenti variazioni dei costi e dei ricavi adeguatamente illustrate e giustificate nella relazione di accompagnamento;

• per il finanziamento degli investimenti, i PEF assegnano priorità all’utilizzo del FoNI. Il Modello di calcolo utilizzato per la redazione del PEF è quello predisposto e distribuito da ANEA (Associazione Nazionale Enti di Ambito).

4.2 Piano tariffario

Si illustrano quali sono le assunzioni adottate dall’AATO 2 Marche Centro Ancona per la redazione del Piano Tariffario. Il PEF è stato sviluppato a partire dall’anno 2014 fino all’ultimo anno della concessione (2030).

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Il perimetro delle attività incluse nel Piano Tariffario comprende le attività del SII e le Altre attività idriche, non si considerano quindi le altre attività svolte dal Gestore. Con riferimento alle attività di raccolta e allontanamento delle acque meteoriche e di drenaggio urbano mediante la gestione e manutenzione di infrastrutture dedicate (fognature bianche), incluse la pulizia e la manutenzione delle caditoie stradali, al fine della redazione del PEF laddove non già incluse nel SII alla data del 27/12/2013, dette attività sono da considerarsi incluse tra le “attività non idriche che utilizzano anche infrastrutture del servizio idrico integrato”. Nel nostro ambito questa attività è esclusa in quanto alla data del 27/12/2013 non era stata assegnata al gestore. Il Piano Tariffario è sviluppato a partire dai valori delle componenti di costo delle immobilizzazioni e di costo operativo, incluse le transazioni all’ingrosso, individuate per l’anno 2014. A partire dalla predisposizione tariffaria del 2016, le componenti tariffarie sono calcolate mediante l’applicazione reiterata dei criteri di cui alla deliberazione 643/2013. L’aggiornamento del PEF è predisposto assumendo la costanza, per tutto il periodo di riferimento, dei volumi erogati (volumi 2013). Tutte le componenti di costo, incluse le transazioni all’ingrosso, sono proiettate negli anni successivi al 2014 a moneta costante, assumendo quindi un’inflazione pari a zero. Per gli anni successivi al 2014, il tasso atteso di inflazione (rpi) utilizzato per il calcolo degli oneri finanziari del gestore del SII è posto pari a zero. Il programma degli interventi preso in considerazione ai fini della redazione del presente Piano Tariffario è quello aggiornato ai sensi della Delibera 643/2013. Il Piano Tariffario assume in ciascun anno la completa realizzazione degli investimenti previsti nei rispettivi PdI, per il medesimo ammontare e nei tempi ivi stabiliti, ponendo l’entrata in esercizio delle immobilizzazioni al 31 dicembre di ciascun anno, considerato che l’investimento realizzato nell’anno “a” rileva ai fini tariffari nell’anno “a+2”. E’ stata ipotizzata una previsione di distribuzione degli interventi programmati nelle diverse categorie di cespiti analoga a quella del complesso delle immobilizzazioni del gestore al 31/12/2011 rendicontate nei formulari compilati dal gestore. Per quanto riguarda le aliquote di ammortamento i criteri adottati sono quelli descritti al punto 3.1.1.1. Le previsioni in merito ai contributi a fondo perduto sono state effettuate considerando solo quelli certi per i quali esiste un atto o un accordo con cui è stato disposto il corrispondente stanziamento (vedasi prospetto che segue). Vengono inoltre ipotizzati contributi di allacciamento pari a quelli incassati nell’ultimo esercizio. Provenienza 2014 2015 2016 2017 Totale DIRPA (DIRETTRICE PERUGIA ANCONA E PEDEMONTANA DELLE MARCHE) 316.000 400.000 490.000 250.000 1.456.000 AUTOSTRADE 45.000 45.000 ANAS 0 120.000 60.000 60.000 240.000 RFI 300.000 0 100.000 40.000 440.000 PRUSST (Provincia di Ancona) 115.000 115.000 MINISTERO DELL'AMBIENTE 90.000 90.000 TOTALE 2.386.000

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Non è consentito nel nostro caso, per gli anni 2012 e 2013, la possibilità di valorizzare le immobilizzazioni del SII acquisite a titolo oneroso fino al Luglio 2012 sulla base dei valori iscritti nel libro contabile del gestore in modo differente dal costo storico di acquisizione (perizie) in quanto la suddetta modalità di valorizzazione non era già prevista in tariffa nella regolazione precedente (condizione necessaria ai sensi dell’art. 2.1 della Deliberazione 459/2013 del 17/10/2013). Per coerenza con il passato si mantiene la modalità di valorizzazione dei cespiti sulla base dei costi storici di acquisizione anche per gli anni dal 2014 in poi. Per le immobilizzazioni in corso al 2013, LIC 2013 viene ipotizzata l’entrata in esercizio modulata in 3 anni (2014-2015-2016) in parti uguali, secondo la seguente ipotesi di distribuzione fra le diverse categorie di cespite.

ENTRATA IN AMMORTAMENTO DEI LIC 2013 (euro)

Codice Categoria di cespiti 2014 2015 2016

17 Avviamenti, capitalizzazioni della concessione, ecc.

1 Terreni

2 Fabbricati non industriali

3 Fabbricati industriali 2.136 2.136 2.136

4 Costruzioni leggere

5 Condutture e opere idrauliche fisse

6 Serbatoi 827.795 827.795 827.795

7 Impianti di trattamento 87.627 87.627 87.627

8 Impianti di sollevamento e pompaggio 1.135.337 1.135.337 1.135.337

9 Gruppi di misura meccanici 28.510 28.510 28.510

10 Gruppi di misura elettronici

11 Altri impianti

12 Laboratori

13 Telecontrollo e teletrasmissione

14 Autoveicoli

15 Studi, ricerche, brevetti, diritti di utilizzazione

16 Altre immobilizzazioni materiali e immateriali (al netto categoria successiva) 10.366 10.366 10.366

18 Nuovi Allacci 107.492 107.492 107.492

IND Indistinti

Totale 2.199.263 2.199.263 2.199.263

In merito alle immobilizzazioni in corso per gli anni successivi nel modello viene assunto LICn = 0, ossia la completa entrata in esercizio nello stesso anno in cui l’intervento è programmato. Il valore determinato per la componente FONI è stata sempre pari al massimo consentito, ad eccezione dell’anno 2016 (per non eccedere il limite massimo consentito del moltiplicatore). Sulla base delle ipotesi illustrate nel paragrafo precedente il modello ha generato lo sviluppo tariffario fino a fine concessione, illustrato nel prospetto di seguito riportato; prospetto conforme allo schema di cui all’Appendice dell’Allegato 1 della delibera 643/2013, nel quale sono riportate con cadenza annuale per tutto il periodo di affidamento, l’andamento delle diverse componenti di costo nonché la previsione annuale dei proventi da tariffa e del moltiplicatore tariffario θ.

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aendOpex

COMPONENTI DI COSTO Opexa, Capexa e FNInew,a

UdM 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030

euro 25.901.013

euro 13.708.003

Opexa euro 39.609.016

OFa euro 5.922.769 5.940.157 8.148.067 8.536.637 9.085.821 9.571.270 9.618.345 9.582.142 9.445.966 9.244.977 8.954.059 8.574.870 8.076.997 7.475.066 6.673.491 5.633.711 4.224.981

OFisca euro 2.576.055 2.538.879 3.131.550 3.231.305 3.388.544 3.528.690 3.522.409 3.488.582 3.420.534 3.332.229 3.214.323 3.067.507 2.880.596 2.658.601 2.367.708 1.996.088 1.498.435

AMMa euro 10.011.912 12.071.458 12.879.207 14.098.692 15.557.218 17.058.343 18.177.835 19.476.280 20.344.350 21.378.026 22.739.756 24.677.097 26.287.148 29.180.255 33.043.692 38.735.476 50.096.255

�CUITa euro 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Capexa euro 18.510.735 20.550.494 24.158.825 25.866.634 28.031.583 30.158.304 31.318.589 32.547.004 33.210.851 33.955.232 34.908.138 36.319.473 37.244.741 39.313.922 42.084.892 46.365.275 55.819.672

euro 10.762.000 16.039.000 19.229.000 21.321.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000

Capexa euro 18.510.735 19.202.000 22.687.126 24.291.559 26.344.736 28.369.198 29.443.761 30.594.204 31.218.945 31.940.476 32.848.564 34.157.981 35.027.215 37.016.104 39.627.488 43.693.388 52.754.150

FNInew,a euro 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

SVILUPPO DEL VRG

UdM 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030

Opexa euro 39.609.016 39.563.113 38.321.388 37.766.526 37.814.512 37.550.922 37.420.896 37.266.109 36.656.736 36.325.119 36.360.726 36.413.510 36.427.487 36.461.455 36.419.549 36.302.082 36.164.207

Capexa euro 18.510.735 19.202.000 22.687.126 24.291.559 26.344.736 28.369.198 29.443.761 30.594.204 31.218.945 31.940.476 32.848.564 34.157.981 35.027.215 37.016.104 39.627.488 43.693.388 52.754.150

FoNIa euro 1.148.664 1.348.494 1.271.699 1.575.075 1.686.847 1.789.105 1.874.828 1.952.800 1.991.906 2.014.756 2.059.574 2.161.493 2.217.526 2.297.819 2.457.405 2.671.887 3.065.522

RCaTOT euro 2.383.360 0 2.385.944 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

ERCa euro 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

VRGa euro 61.651.774 60.113.608 64.666.157 63.633.160 65.846.095 67.709.226 68.739.485 69.813.113 69.867.586 70.280.351 71.268.864 72.732.983 73.672.228 75.775.377 78.504.441 82.667.357 91.983.880

SVILUPPO DEL MOLTIPLICATORE TARIFFARIO

UdM 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030

VRGa euro 61.651.774 60.113.608 64.666.157 63.633.160 65.846.095 67.709.226 68.739.485 69.813.113 69.867.586 70.280.351 71.268.864 72.732.983 73.672.228 75.775.377 78.504.441 82.667.357 91.983.880

Cba-2 euro 2.061.241 1.564.250 1.564.250 1.564.250 1.564.250 1.564.250 1.564.250 1.564.250 1.564.250 1.564.250 1.564.250 1.564.250 1.564.250 1.564.250 1.564.250 1.564.250 1.564.250

Rba-2 euro 2.269.779 2.486.955 2.539.181 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504

Σ tarif2012

*vscala-2

euro 52.464.937 47.485.175 47.485.175 47.485.175 47.485.175 47.485.175 47.485.175 47.485.175 47.485.175 47.485.175 47.485.175 47.485.175 47.485.175 47.485.175 47.485.175 47.485.175 47.485.175

ϑa n. 1,128 1,212 1,302 1,281 1,325 1,362 1,383 1,404 1,405 1,414 1,433 1,463 1,481 1,523 1,578 1,661 1,847

Limite al moltiplicatore tariffario (co. 9.3 All. A - MTI) n. 1,090 1,090 1,075 1,075 1,075 1,075 1,075 1,075 1,075 1,075 1,075 1,075 1,075 1,075 1,075 1,075 1,075

Incremento annuale del ϑ n 1,061 1,074 1,074 0,984 1,034 1,028 1,015 1,016 1,001 1,006 1,014 1,020 1,013 1,028 1,036 1,053 1,112

ϑa applicabile n. 1,128 1,212 1,302 1,281 1,325 1,362 1,383 1,404 1,405 1,414 1,433 1,463 1,481 1,523 1,578 1,661 1,786

PIANO TARIFFARIO SCHEMI REGOLATORI

Op2013

euro 24.220.441

COeff2013

euro 26.516.118

Opnew,a

euro 0

0/1 0

euro 67.351.000

RABMTT euro 128.383.252

0/1 1

SCHEMA REGOLATORIO (I, II, III, IV) III

aalOpex

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61

FONDO NUOVI INVESTIMENTI

UdM 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030

AMMaFoNI euro 1.148.664 1.348.494 1.271.699 1.575.075 1.686.847 1.789.105 1.874.828 1.952.800 1.991.906 2.014.756 2.059.574 2.161.493 2.217.526 2.297.819 2.457.405 2.671.887 3.065.522

FNIaFoNI euro 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

�CUITaFoNI euro 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

FoNI euro 1.148.664 1.348.494 1.271.699 1.575.075 1.686.847 1.789.105 1.874.828 1.952.800 1.991.906 2.014.756 2.059.574 2.161.493 2.217.526 2.297.819 2.457.405 2.671.887 3.065.522

INVESTIMENTI

UdM 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030

Investimenti al lordo dei contributi euro 11.928.000 16.859.000 20.179.000 21.971.000 16.000.000 16.000.000 16.000.000 16.000.000 16.000.000 16.000.000 16.000.000 16.000.000 16.000.000 16.000.000 16.000.000 16.000.000 16.000.000

Contributi euro 1.166.000 820.000 950.000 650.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000

Investimenti al netto dei contributi euro 10.762.000 16.039.000 19.229.000 21.321.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000 15.700.000

CIN euro 155.579.372 155.623.895 156.110.642 160.746.855 167.837.879 173.998.477 173.460.945 171.721.595 168.487.784 164.396.111 159.030.905 152.388.292 143.943.840 134.001.270 121.042.065 104.493.345 82.400.150

CINfp euro 18.097.579 20.126.130 20.800.402 21.126.361 21.423.268 21.528.350 21.262.209 20.984.482 20.690.932 20.414.807 20.144.182 19.845.307 19.477.005 19.126.561 18.736.449 18.244.963 17.654.694

OF/CIN % 0,038 0,038 0,052 0,053 0,054 0,055 0,055 0,056 0,056 0,056 0,056 0,056 0,056 0,056 0,055 0,054 0,051

VALORE RESIDUO A FINE CONCESSIONE

UdM valore

Ipc,t euro 480.608.575

FAIP,c,t euro 423.459.949

CFPc,t euro 58.245.391

FACFP,c,t euro 38.896.597

LIC euro 0

VR a fine concessione euro 37.799.832

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4.3 Schema di conto economico Sulla base delle ipotesi illustrate il modello ha generato il conto economico fino a fine concessione, illustrato nel prospetto di seguito riportato; prospetto conforme allo schema di cui all’Appendice dell’Allegato 1 della delibera 643/2013, nel quale sono riportate con cadenza annuale per tutto il periodo di affidamento, l’andamento delle seguenti componenti: ricavi, costi, ammortamenti, interessi passivi, imposte, fino a determinare il risultato di esercizio. Sono state assunte le seguenti ulteriori ipotesi:

- la percentuale di morosità/perdite su crediti è stata fissata pari al 2,5 % del fatturato

- le imposte sui redditi vengono calcolate dallo sviluppo tariffario; l’IRAP viene determinata sulla base della attuale aliquota applicata dalla Regione Marche (4,73%)

- nel conto economico (in aggiunta ai costi operativi) sono stati inseriti i rimborsi derivanti dalla restituzione della componente tariffaria relativa alla remunerazione del capitale abrogata in esito al referendum popolare del 12 e 13 giugno 2011, che a seguito della delibera AEEG 163/2014 sono stati approvati negli importi proposti dall’AATO 2 (2,080 milioni di euro) , e che si prevede vengano restituiti nel 2014.

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CONTO ECONOMICO

UdM 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030

Ricavi da tariffe (al lordo del FoNI)

euro 56.811.739 57.560.336 61.846.497 60.826.404 62.924.777 64.691.454 65.668.377 66.686.423 66.738.077 67.129.472 68.066.811 69.455.133 70.345.754 72.340.024 74.927.805 78.875.208 87.709.418

Contributi di allacciamento

euro 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000

Altri ricavi SII euro 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Ricavi da Altre Attività Idriche

euro 2.539.181 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504

Totale Ricavi euro 59.650.920 60.452.840 64.739.001 63.718.908 65.817.281 67.583.958 68.560.880 69.578.927 69.630.581 70.021.976 70.959.315 72.347.637 73.238.258 75.232.527 77.820.309 81.767.711 90.601.921

Costi Operativi (al netto del costo del personale)

euro -23.994.961 -23.985.593 -23.111.851 -22.666.380 -22.605.367 -22.436.811 -22.298.856 -22.150.434 -21.721.507 -21.471.252 -21.475.497 -21.484.436 -21.458.159 -21.436.403 -21.373.998 -21.242.640 -21.087.095

Costo del personale euro -13.080.065 -13.074.959 -12.598.667 -12.355.833 -12.322.574 -12.230.691 -12.155.489 -12.074.582 -11.840.767 -11.704.348 -11.706.662 -11.711.535 -11.697.211 -11.685.351 -11.651.334 -11.579.728 -11.494.938

Totale Costi euro -37.075.027 -37.060.552 -35.710.518 -35.022.213 -34.927.941 -34.667.502 -34.454.345 -34.225.016 -33.562.274 -33.175.601 -33.182.159 -33.195.971 -33.155.370 -33.121.754 -33.025.332 -32.822.369 -32.582.033

MOL euro 22.575.893 23.392.288 29.028.483 28.696.695 30.889.340 32.916.456 34.106.535 35.353.910 36.068.306 36.846.376 37.777.155 39.151.666 40.082.887 42.110.774 44.794.976 48.945.343 58.019.889

Ammortamenti euro -10.812.654 -12.097.470 -13.625.240 -15.114.122 -16.160.617 -17.307.528 -18.393.497 -19.824.793 -20.915.548 -22.146.797 -23.254.423 -25.636.199 -28.478.310 -32.032.665 -36.765.417 -43.943.991 -58.323.787

Reddito Operativo euro 11.763.239 11.294.818 15.403.242 13.582.572 14.728.723 15.608.928 15.713.038 15.529.117 15.152.758 14.699.579 14.522.732 13.515.467 11.604.577 10.078.109 8.029.559 5.001.352 -303.898

Interessi passivi euro -3.663.130 -3.626.764 -3.569.769 -3.536.084 -3.327.920 -2.850.805 -2.278.160 -1.553.380 -932.567 -321.866 -30.922 -16.580 -4.829 0 0 0 0

Risultato ante imposte

euro 8.100.109 7.668.054 11.833.473 10.046.488 11.400.802 12.758.123 13.434.878 13.975.737 14.220.191 14.377.713 14.491.810 13.498.887 11.599.748 10.078.109 8.029.559 5.001.352 -303.898

IRES euro -2.576.055 -2.538.879 -3.131.550 -3.231.305 -3.388.544 -3.528.690 -3.522.409 -3.488.582 -3.420.534 -3.332.229 -3.214.323 -3.067.507 -2.880.596 -2.658.601 -2.367.708 -1.996.088 -1.498.435

IRAP euro -1.091.204 -1.114.119 -1.137.515 -1.161.403 -1.185.793 -1.210.694 -1.236.119 -1.262.077 -1.288.581 -1.315.641 -1.343.270 -1.371.478 -1.400.279 -1.429.685 -1.459.709 -1.490.363 -1.521.660

Totale imposte euro -3.667.258 -3.652.998 -4.269.066 -4.392.708 -4.574.337 -4.739.384 -4.758.528 -4.750.660 -4.709.115 -4.647.870 -4.557.592 -4.438.985 -4.280.876 -4.088.286 -3.827.417 -3.486.451 -3.020.096

Risultato di esercizio

euro 4.432.851 4.015.056 7.564.407 5.653.780 6.826.465 8.018.738 8.676.350 9.225.078 9.511.076 9.729.843 9.934.218 9.059.902 7.318.872 5.989.823 4.202.142 1.514.901 -3.323.994

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64

4.4 Rendiconto finanziario Sulla base delle ipotesi illustrate nei paragrafi precedenti e di quelle di seguito illustrate il modello ha generato il Rendiconto Finanziario rappresentato nel formato del prospetto richiesto dalla AEEG di cui all’Appendice 1 dell’Allegato A della Delibera 643/2013 con esplicitate tutte le diverse componenti richieste. I tiraggi e le restituzioni, sia come quota capitale che come quota interessi, dal 2014 a fine affidamento, dei finanziamenti pregressi sono riportati nel seguente schema. Non sussistono differenze rispetto ai dati comunicati per l’ultimo PEF approvato. Descrizione 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026

Tiraggio finanziamenti pregressi

0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Rimborso quota capitale per finanziamenti pregressi

9.796.064 9.735.556 9.587.108 9.569.983 9.618.487 9.668.932 9.636.956 1.547.132 1.601.375 1.657.834 1.271.760 1.057.525 698.509

Rimborso quota interessi per finanziamenti pregressi

3.530.449 3.121.433 2.595.731 2.071.087 1.548.845 1.020.728 495.100 96.436 74.963 52.757 30.922 16.580 4.829

Il fabbisogno finanziario necessario per il finanziamento del piano degli interventi così come aggiornato viene coperto tenendo conto degli impegni già in corso con gli istituti di credito finanziatori, nonché di una ipotesi ragionevole di ulteriori fonti finanziarie di terzi (nuovi tiraggi o rinegoziazione delle attuali condizioni di rientro del debito pregresso), sulla base delle trattative avviate dal gestore con le banche così come evidenziati nella comunicazione del gestore n° 5884 del 18/03/2014, per il quale si ipotizza che:

- il rimborso avvenga a partire dall’anno successivo all’ultimo anno di tiraggio del finanziamento;

- la quota capitale da rimborsare annualmente è calcolata in base alla liquidità annuale disponibile tenendo conto del tasso di copertura del debito ipotizzato

- gli oneri finanziari sono calcolati annualmente sul valore medio del debito residuo applicando un tasso di interesse ipotizzato pari al 6 %.

Viene inoltre ipotizzato un apporto annuale corrispondente a risorse finanziarie derivanti da altre attività aziendali (distribuzione gas, dividendi partecipate, altro) che vengono destinate per finanziare gli investimenti del SII. Tale valore viene stimato tenendo conto dei valori storici in modo prudenziale e nella elaborazione viene assimilato ad apporto di capitale sociale. La componente FoNI viene utilizzata interamente per il finanziamento degli investimenti. Il valore del servizio del debito non ancora rimborsato al termine dell’affidamento, comprensivo della quota capitale e della quota interessi è pari a 0. Il valore residuo delle immobilizzazioni del gestore al termine della concessione, così come gli indicatori richiesti sono riportati nel prospetto di rendiconto finanziario. Sulla base delle ipotesi adottate e descritte nella presente relazione emerge che la gestione risulta in equilibrio economico finanziario ed il fabbisogno di nuovo finanziamento è rimborsato entro il periodo di concessione alle condizioni sopra descritte.

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65

RENDICONTO FINANZIARIO

UdM 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030

Ricavi da Tariffa SII (al netto del FONI) euro 56.882.441 55.143.669 59.378.353 58.163.815 60.128.693 61.777.066 62.667.417 63.603.483 63.625.493 63.990.538 64.871.949 66.151.673 66.979.404 68.865.605 71.272.991 74.966.209 83.294.179

Contributi di allacciamento euro 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000 300.000

Altri ricavi SII euro 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Ricavi da Altre Attività Idriche euro 2.539.181 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504 2.592.504

RICAVI OPERATIVI euro 59.721.621 58.036.173 62.270.857 61.056.318 63.021.197 64.669.570 65.559.920 66.495.986 66.517.997 66.883.041 67.764.453 69.044.176 69.871.907 71.758.108 74.165.495 77.858.713 86.186.682

Costi operativi euro -39.155.027 -37.060.552 -35.710.518 -35.022.213 -34.927.941 -34.667.502 -34.454.345 -34.225.016 -33.562.274 -33.175.601 -33.182.159 -33.195.971 -33.155.370 -33.121.754 -33.025.332 -32.822.369 -32.582.033

COSTI OPERATIVI MONETARI euro -39.155.027 -37.060.552 -35.710.518 -35.022.213 -34.927.941 -34.667.502 -34.454.345 -34.225.016 -33.562.274 -33.175.601 -33.182.159 -33.195.971 -33.155.370 -33.121.754 -33.025.332 -32.822.369 -32.582.033

Imposte euro -3.667.258 -3.652.998 -4.269.066 -4.392.708 -4.574.337 -4.739.384 -4.758.528 -4.750.660 -4.709.115 -4.647.870 -4.557.592 -4.438.985 -4.280.876 -4.088.286 -3.827.417 -3.486.451 -3.020.096

IMPOSTE euro -3.667.258 -3.652.998 -4.269.066 -4.392.708 -4.574.337 -4.739.384 -4.758.528 -4.750.660 -4.709.115 -4.647.870 -4.557.592 -4.438.985 -4.280.876 -4.088.286 -3.827.417 -3.486.451 -3.020.096

FLUSSI DI CASSA ECONOMICO euro 16.899.337 17.322.623 22.291.273 21.641.397 23.518.919 25.262.684 26.347.047 27.520.310 28.246.607 29.059.570 30.024.701 31.409.220 32.435.661 34.548.068 37.312.746 41.549.894 50.584.554

Variazioni circolante commerciale euro -2.633.630 402.073 -1.151.971 203.039 -524.048 -453.967 -255.902 -267.181 -59.426 -123.749 -230.662 -341.353 -222.465 -494.106 -644.876 -987.631 -2.195.230

Variazione credito IVA euro 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Variazione debito IVA euro 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

FLUSSI DI CASSA OPERATIVO euro 14.265.706 17.724.695 21.139.302 21.844.436 22.994.871 24.808.717 26.091.145 27.253.129 28.187.181 28.935.821 29.794.039 31.067.867 32.213.196 34.053.962 36.667.870 40.562.263 48.389.324

Investimenti con utilizzo del FoNI euro -832.781 -977.658 -921.982 -1.141.929 -1.222.964 -1.297.101 -1.359.250 -1.415.780 -1.444.132 -1.460.698 -1.493.191 -1.567.082 -1.607.706 -1.665.919 -1.781.618 -1.937.118 -2.222.503

Altri investimenti euro -11.095.219 -15.881.342 -19.257.018 -20.829.071 -14.777.036 -14.702.899 -14.640.750 -14.584.220 -14.555.868 -14.539.302 -14.506.809 -14.432.918 -14.392.294 -14.334.081 -14.218.382 -14.062.882 -13.777.497

FLUSSO DI CASSA ANTE FONTI FINANZIAMENTO

euro 2.337.706 865.695 960.302 -126.564 6.994.871 8.808.717 10.091.145 11.253.129 12.187.181 12.935.821 13.794.039 15.067.867 16.213.196 18.053.962 20.667.870 24.562.263 32.389.324

FoNI euro 832.781 977.658 921.982 1.141.929 1.222.964 1.297.101 1.359.250 1.415.780 1.444.132 1.460.698 1.493.191 1.567.082 1.607.706 5.159.702 5.179.901 4.599.729 4.757.982

Erogazione debito finanziario a breve euro 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Erogazione debito finanziario medio - lungo termine

euro 4.422.707 7.998.966 7.624.594 8.740.701 1.728.572 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Erogazione contributi pubblici euro 866.000 520.000 650.000 350.000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Apporto capitale sociale euro 5.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000

FLUSSO DI CASSA DISPONIBILE PER RIMBORSI

euro 13.459.194 13.362.320 13.156.877 13.106.067 12.946.407 13.105.818 14.450.396 15.668.909 16.631.313 17.396.519 18.287.230 19.634.950 20.820.902 26.213.664 28.847.771 32.161.992 40.147.307

Rimborso quota capitale per finanziamenti pregressi

euro -9.796.064 -9.735.556 -9.587.108 -9.569.983 -9.618.487 -9.668.932 -9.636.956 -1.547.132 -1.601.375 -1.657.834 -1.271.760 -1.057.525 -698.509 0 0 0 0

Rimborso quota interessi per finanziamenti pregressi

euro -3.530.449 -3.121.433 -2.595.731 -2.071.087 -1.548.845 -1.020.728 -495.100 -96.436 -74.963 -52.757 -30.922 -16.580 -4.829 0 0 0 0

Rimborso quota capitale per nuovi finanziamenti

euro 0 0 0 0 0 -28.506 -1.538.740 -9.331.780 -10.646.222 -8.970.293 0 0 0 0 0 0 0

Rimborso quota interessi per nuovi finanziamenti

euro -132.681 -505.331 -974.038 -1.464.997 -1.779.075 -1.830.077 -1.783.060 -1.456.944 -857.604 -269.109 0 0 0 0 0 0 0

TOTALE SERVIZIO DEL DEBITO euro -13.459.194 -13.362.320 -13.156.877 -13.106.067 -12.946.407 -12.548.243 -13.453.856 -12.432.292 -13.180.165 -10.949.993 -1.302.682 -1.074.105 -703.338 0 0 0 0

FLUSSO DI CASSA DISPONIBILE POST SERVIZIO DEL DEBITO

euro 0 0 0 0 0 557.575 996.540 3.236.617 3.451.148 6.446.526 16.984.548 18.560.845 20.117.564 26.213.664 28.847.771 32.161.992 40.147.307

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66

Valore residuo a fine concessione 37.799.832

Stock di debito non rimborsato a fine affidamento (capitale + interessi) 0

INDICATORI DI REDDITIVITA' E LIQUIDITA'

Udm valore

TIR unlevered % n.d.

TIR levered % n.d.

ADSCR n. 5,63

DSCR minimo n. 1,00

LLCR n. 1,04

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67

5 Sintesi L'AEEG ha approvato con la deliberazione 643/2013/R/Idr il Metodo Tariffario Idrico (MTI) che individua i criteri che saranno adottati a livello nazionale per determinare le tariffe 2014 e 2015 del servizio idrico integrato. La presente relazione illustrativa rappresenta una degli elaborati richiesti da AEEG per la proposta di aggiornamento tariffario ai sensi del MTI, ed è redatta in conformità allo schema che descrive i contenuti minimi e l’ordine espositivo definito con la Determina n°3/2014 del 07/03/2014. La relazione è costituita da 5 capitoli (0-1-2-3-4) e 2 Allegati (1-2).

Il Cap.0 illustra i principi e gli aspetti generali del Metodo Tariffario Idrico: l’ambito di applicazione, le varie componenti di costo del servizio, gli schemi regolatori, le modalità di aggiornamento del Programma degli interventi e del Piano economico - finanziario, la determinazione del moltiplicatore tariffario e dei corrispettivi applicati all’utenza, la procedura di approvazione della AEEG. La regolazione prevista nel Metodo Tariffario Idrico è quindi applicata attraverso la definizione di uno specifico schema regolatorio, costituito dai seguenti atti necessari alla predisposizione tariffaria, che l’Ente d’Ambito propone all’AEEG ai fini della relativa approvazione : Programma degli interventi e Piano economico - finanziario.

Il Cap. 1 fornisce alcune informazioni sulla gestione : il perimetro della gestione ed i servizi forniti fra quelle appartenenti al “Servizio Idrico Integrato” e quelle appartenenti alle “Altre Attività Idriche”, nonché la illustrazioni delle condizioni esistenti nel nostro ambito per procedere con la applicazione del Metodo Tariffario Idrico.

Il Cap. 2 illustra e commenta i dati (tecnici, fonti di finanziamento ed altri dati economico-finanziari, dati di conto economico, immobilizzazioni, corrispettivi all’utenza finale) inseriti nel formulario di raccolta, ed utilizzati per la elaborazione del Piano economico – finanziario, così come validati dall’Ente di Ambito per l’anno 2012. Per quanto riguarda i dati relativi al 2013, non essendo ancora disponibili le fonti contabili obbligatorie approvate, è stata effettuata solo una verifica di massima della congruità dei dati trasmessi dal gestore.

Il Cap. 3 illustra la metodologia utilizzata per la predisposizione tariffaria: la selezione del quadrante regolatorio (quadrante III) e le ipotesi adottate per quantificare il fabbisogno di investimenti dal 2014 al 2017, la determinazione di tutte le componenti di costo del servizio, le ipotesi adottate ed i risultati ottenuti utilizzando lo strumento di calcolo predisposto e reso disponibile da ANEA per determinare il vincolo ai ricavi del gestore (VRG) ed il moltiplicatore tariffario base teta (ϑ) sulla base dello specifico schema regolatorio adottato che il gestore dovrà applicare per il 2014 e il 2015.

Una particolare rilevanza ai fini del calcolo, in quanto legati ad una componente di discrezionalità, riguarda: i criteri di applicazione dell’ammortamento finanziario (art.3.1.1.1), la determinazione della componente di costo COa

altri (art. 3.1.2.3), i criteri per il recupero della componente Rc2015Tot .

Il Cap. 4 illustra i principi generali, le ipotesi adottate ed i risultati del calcolo per lo sviluppo del PEF (Piano Economico Finanziario), costituito dai prospetti di Piano tariffario, Conto economico e Rendiconto finanziario prospettici dal 2014 fino alla scadenza dell’affidamento (2030).

L’Allegato 1 rappresenta la “Dichiarazione di Validazione dei dati” che commenta i dati di input inseriti, le modalità di verifica adottate ed attesta che tali dati risultano congruenti con i dati di bilancio ed altre fonti contabili (validati).

L’Allegato 2 rappresenta l’istanza ad AEEG per quanto riguarda la valorizzazione del parametro relativo ai costi di funzionamento dell’Ente di ambito da inserire in tariffa.

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Allegato 1 – Dichiarazione di Validazione dei dati

Sommario

0 PREMESSA ............................................................................................................................ 1

1 PERIMETRO DELLE ATTIVITÀ .......................... ............................................................ 2

1.1 Variazioni del perimetro delle attività ........................................................................... 2

2 VALIDAZIONE DELLA CONGRUITÀ DEI DATI .............. ........................................... 3

2.1 Indicatori Tecnici .......................................................................................................... 3

2.2 Indicatori Gestionali ...................................................................................................... 5

2.3 Oneri Finanziari e Fiscali .............................................................................................. 6

2.4 Consistenza Fondi ......................................................................................................... 7

2.5 ModCo ........................................................................................................................... 8

2.6 ModStratificazione, ModStratOF e ModLibro ............................................................ 12

2.7 ModTariffa e ModQuotaFissa ..................................................................................... 15

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0- Premessa

Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a. Pagina 1 di 16

0 0- Premessa

L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) aveva previsto all’art. 6 della Delibera 585/2012 che gli Enti di Ambito con procedura partecipata del gestore verificano la validità delle informazioni ricevute e le integrano o le modificano (VALIDAZIONE DEI DATI ). Nella presente scheda è stato definito un elenco di attività da svolgere per la validazione dei dati, avendo tuttavia come quadro di azione le prescrizioni contenute nella Deliberazione 347/2012/R/idr (di seguito Deliberazione), le istruzioni di compilazione contenute all’Allegato 3 della Determinazione 2/2012-TQI aggiornate all’11 ottobre 2012 (di seguito Istruzioni) e i chiarimenti contenuti nelle domande e risposte frequenti aggiornate al 24 ottobre 2012 (di seguito FAQ). Allo scopo è stata evidenziata la validazione della congruità dei Dati, con cui compiere la verifica confrontando i dati trasmessi con i dati contenuti nelle fonti contabili obbligatorie e in altri documenti in possesso dell’Autorità, come ad esempio i dati provenienti dal flusso informativo degli obblighi di comunicazione presenti nella Convenzione di affidamento. Le tabelle riportate sono pensate per consentire un confronto immediato tra i dati trasmessi dal Gestore (dato dichiarato) e i dati contenuti nelle fonti contabili obbligatorie e/o in altri documenti in possesso dell’AATO (dato riscontrato), in modo da evidenziare eventuali scostamenti (Scostamento), con eventuale commento dei risultati del confronto e il riferimento alle fonti contabili obbligatorie (Note/Fonti). Laddove siano stati riscontrati durante il processo di validazione eventuali scostamenti, sono state effettuate con la partecipazione del gestore le verifiche necessarie ed il dato è stato rettificato; per tale motivo non si riscontrano, in questa ultima versione, casi di non congruità.

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1- Perimetro delle attività 1.1 – Variazioni del perimetro delle attività

Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a. Pagina 2 di 16

1 1- Perimetro delle attività

1.1 Variazioni del perimetro delle attività

Nelle Istruzioni l’AEEG prevede che, in caso di variazioni del perimetro delle attività, i soggetti che gestivano alla data del 31 luglio 2012 impianti funzionali alla fornitura dei servizi idrici, trasmettano i dati delle preecedenti gestioni conciliandoli in base ai criteri di ragionevolezza e verificabilità, fornendo adeguato riscontro.

Q1 Sono intervenute variazioni del perimetro delle attività dal 1 gennaio 2012 ? NO Q2 Se si, indicare per quali attività e/o in quali territori

Avvio di nuove Attività/

Gestione di nuovi territori Cessazione di attività svolte fino al 31.12.2011/

Decadenza della gestione in territori gestiti fino al 31.12.2011

Q3 Sono intervenute variazioni dopo il 31 luglio 2012 ?

Se si, indicare per quali attività e/o in quali territori NO

Avvio di nuove Attività/

Gestione di nuovi territori Cessazione di attività svolte fino al 31.12.2011/

Decadenza della gestione in territori gestiti fino al 31.12.2011

Indicare il soggetto/i che hanno trasmesso i dati (Gestore attuale/preesistente, entrambi):

Q4

Le variazioni del perimetro delle attività e/o del territorio gestito sono state comunicate agli uffici dell’AEEG come prescritto nelle Istruzioni?

NO Perché non intervenuta

alcuna variazione

Nessuna variazione nel perimetro delle attività del gestore è avvenuta nel 2012.

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2 - Validazione della Congruità dei Dati 2.1 – Indicatori Tecnici

Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a. Pagina 3 di 16

2 2 - Validazione della Congruità dei Dati

2.1 Indicatori Tecnici

La validazione consiste nel verificare la corrispondenza dei dati trasmessi con quelli presenti nelle fonti documentali trasmesse e/o già in possesso dell’Autorità di Ambito. E’ indicato nel campo note la fonte di provenienza del dato utilizzato ai fini della verifica.

Tabella 1

SERVIZIO ACQUEDOTTO UdM Dato

dichiarato Dato

riscontrato Scostamento Criterio

(Coerenza/ Congruità)

Note/Fonti

Numero di comuni serviti (ComA) - 45 45 0 Coerenza e congruità

Legge Regionale n. 18 del 22/06/1998 e Delibera AATO A.C. n. 3 del 25/06/2003

Popolazione residente servita (PRA)

- 412.042 412.042 0 congruità Dati Gestionali 2012

Indicatore di difficoltà dei trattamenti di potabilizzazione (IT)

- 19,417 19,417 0 congruità Dati Gestionali 2012 - Calcolato dall’AATO

Volume di acqua prelevato complessivamente dall'ambiente (A02)

m3 45.291.240 45.291.240 0 congruità Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici n. 99 dell’8 gennaio 1997 – comunicazione diretta del gestore

di cui captato da sorgente m3 42.201.003 42.201.003 0 congruità Dato dichiarato dal Gestore di cui emunto da pozzo m3 3.090.237 3.090.237 0 congruità Dato dichiarato dal Gestore di cui prelevato da acque superficiali

m3 0 0 0 congruità Dato dichiarato dal Gestore

Volume di acqua prelevato da altri sistemi di acquedotto (A07)

m3 278.216 278.216 0 congruità Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici n. 99 dell’8 gennaio 1997 – comunicazione diretta del gestore

Volume di acqua consegnato alle utenze, misurato e non (A10+A11)

m3 30.976.754 30.976.754 0 congruità Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici n. 99 dell’8 gennaio 1997 – comunicazione diretta del gestore

Volume di acqua fatturato (A20) m3 31.136.191 31.136.191 0 congruità Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici n. 99 dell’8 gennaio 1997 – comunicazione diretta del gestore

Utenze domestiche con contatore del diametro minimo (Utdm)

- 183.206 183.206 0 congruità Dati Gestionali 2012

Utenze totali (UtT) - 219.520 219.520 0 congruità Dati Gestionali 2012 - Dato dichiarato dal Gestore

Popolazione fluttuante (PFA) - 119.072 119.072 0 congruità Dati Siviri

Superficie (SUA) km2 1.815,5 1.815,5 0 congruità Legge regionale n. 18 del 22/06/1998

Numero gruppo di sorgenti - 132 132 0 congruità Dati Gestionali 2012 Numero campi pozzi - 24 24 0 congruità Dati Gestionali 2012 Numero captazioni acque superficiali

- 0 0 0 congruità Dati Gestionali 2012

Numero invasi - 0 0 0 congruità Dati Gestionali 2012

Lunghezza rete (L) km 6.692 6.692 0 congruità Dati Gestionali 2012 - Dato dichiarato dal Gestore

Numero serbatoi - 418 418 0 congruità Dato dichiarato dal Gestore Capacità totale serbatoi m3 115.570 115.570 0 congruità Dato dichiarato dal Gestore Numero stazioni di sollevamento - 146 146 0 congruità Dato dichiarato dal Gestore Numero di utenze dotate di contatore

- 219.729 219.729 0 congruità Dati Gestionali 2012

Numero di utenze dotate di contatore funzionante

- 219.729 219.729 0 congruità Dati Gestionali 2012

SERVIZIO FOGNATURA UdM Dato dichiarato

Dato riscontrato Scostamento

Criterio (Coerenza/ Congruità)

Note/Fonti

Numero di comuni serviti (ComF) - 45 45 0 congruità Legge Regionale n. 18 del 22/06/1998, Delibera AATO A.C. n. 3 del 25/06/2003

Popolazione residente servita (PRF)

- 378.986 378.986 0 congruità Dati Gestionali 2012

Lunghezza rete fognaria (LL) km 1.994,25 1.994,25 0 congruità Dati Gestionali 2012

Popolazione fluttuante (PFF) - 109.519 109.519 0 congruità Dati Siviri

Superficie (SUF) km2 1.815,5 1.815,5 0 congruità Legge Regionale n. 18 del 22/06/1998, Delibera AATO A.C. n. 3 del 25/06/2003

Numero stazioni di sollevamento liquami

- 204 2040

congruità Dato dichiarato dal Gestore

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2 - Validazione della Congruità dei Dati 2.1 – Indicatori Tecnici

Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a. Pagina 4 di 16

SERVIZIO DEPURAZIONE UdM Dato

dichiarato Dato

riscontrato Scostamento Criterio

(Coerenza/ Congruità)

Note/Fonti

Numero di comuni serviti (ComD) - 40 40 0 congruità Legge Regionale n. 18 del 22/06/1998, Delibera AATO A.C. n. 3 del 25/06/2003

Popolazione residente servita (PRD)

- 332.016 332.016 0 congruità Dati Gestionali 2012

Popolazione fluttuante (PFD) - 95.946 95.946 0 congruità Dati Siviri

Superficie (SUD) km2 1.815,5 1.815,5 0 congruità Legge Regionale n. 18 del 22/06/1998, Delibera AATO A.C. n. 3 del 25/06/2003

Costi operativi modellati per trattamento reflui (COTR)

Euro 5.980.000 5.980.000 0 congruità Dati Gestionali 2012 calcolato dall’AATO

Totale carico inquinante acque reflue urbane dei comuni serviti (AetuS)

A.E. 371.882 371.882 0 congruità Dati Gestionali 2012 - Dato dichiarato dal Gestore

Abitanti Equivalenti serviti da depurazione

A.E. 338.799 338.799 0 congruità Dati Gestionali 2012 - Dato dichiarato dal Gestore

Potenzialità impianti depurazione esistenti

A.E. 488.705 488.705 0 congruità Dati Gestionali 2012

di cui in esercizio A.E. 488.705 488.705 0 Dati Gestionali 2012

range di abiitanti equivalenti

Num.impianti

A.E. <= 2.000

25 25 0 congruità Dati Gestionali 2012

2.000 < A.E. <= 10.000

9 9 0 congruità Dati Gestionali 2012

10.000 < A.E. <= 100.000

8 8 0 congruità Dati Gestionali 2012

A.E. > 100.000

0 0 0 congruità Dati Gestionali 2012

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2 - Validazione della Congruità dei Dati 2.2 – Indicatori Gestionali

Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a. Pagina 5 di 16

2.2 Indicatori Gestionali

La verifica consiste nel controllare la corrispondenza dei dati riportati in ModAto alla sezione Indicatori Gestionali e le medesime informazioni rintracciabili nel Bilancio e nelle rendicontazioni annuali effettuate dal gestore ai sensi della convenzione.

Tabella 2

INDICATORI GESTIONALI Dato dichiarato

Dato riscontrato

Scostamento Criterio

(Coerenza/ Congruità)

Note/Fonti

Numero di addetti

Numero di addetti acquedotto 212 212 0 congruità Dati Gestionali 2012

Numero di addetto fognatura 31 31 0 congruità Dati Gestionali 2012

Numero di addetti depurazione 85 85 0 congruità Dati Gestionali 2012 Numero addetti servizi comuni/condivisi

0 0 0

congruità Dati Gestionali 2012

Morosità (Euro) Importo delle fatture di competenza 2012 emesse agli utenti del SII

57.374.609 57.374.609 0

congruità Estrapolazione statistica da banca dati del Gestore 2012

Importo delle fatture di competenza 2012 pagate oltre i termini indicati

27.631.242 27.631.242 0

congruità Estrapolazione statistica da banca dati del Gestore 2012

Importo delle fatture di competenza 2012 non pagate al 30/06/2013

1.764.473 1.764.473 0

congruità Estrapolazione statistica da banca dati del Gestore 2012

Importo delle fatture di competenza 2012 per le quali si è proceduto alla costituzione in mora al 30/06/2013

966.256 966.256

0

congruità

Estrapolazione statistica da banca dati del Gestore 2012

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2 - Validazione della Congruità dei Dati 2.3 – Oneri Finanziari e Fiscali

Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a. Pagina 6 di 16

2.3 Oneri Finanziari e Fiscali

La verifica consiste nel controllare la corrispondenza con i dati del Bilancio dei dati riportati in ModAto per gli oneri finanziari e le imposte.

Tabella 3

ONERI FINANZIARI (Euro) Dato

dichiarato Dato

riscontrato Scostamento

Criterio (Coerenza/ Congruità)

Note/Fonti

Per debiti a breve termine 281.970 281.970 0 congruità Conto economico del SII – dettaglio da procedura finanziaria del gestore

Per debiti a medio-lungo termine 3.911.323 3.911.3230

congruità Conto economico del SII – dettaglio da procedura finanziaria del gestore

Per finanziamenti a tasso agevolato 17.345 17.3450

congruità Conto economico del SII – dettaglio da procedura finanziaria del gestore

Per debiti verso imprese controllate e collegate e verso controllanti

0 00

congruità Conto economico del SII – dettaglio da procedura finanziaria del gestore

DEPOSITI CAUZIONALI O ANTICIPI SUI CONSUMI (Euro)

Dato dichiarato

Dato riscontrato

Scostamento Criterio

(Coerenza/ Congruità)

Note/Fonti

Valore dei depositi 1.911.150 1.911.150 0congruità Conto economico del SII – dettaglio da procedura

finanziaria del gestore Interessi maturati 0 0 0

congruità Conto economico del SII – dettaglio da procedura finanziaria del gestore

IMPOSTE (Euro) Dato

dichiarato Dato

riscontrato Scostamento Criterio

(Coerenza/ Congruità)

Note/Fonti

IRES 1.505.349 1.505.349 0congruità Conto economico del SII – dettaglio da procedura

finanziaria del gestore IRAP 1.147.811 1.147.811 0

congruità Conto economico del SII – dettaglio da procedura finanziaria del gestore

Imposte differite -285.776 -285.776 0congruità Conto economico del SII – dettaglio da procedura

finanziaria del gestore

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2 - Validazione della Congruità dei Dati 2.4 – Consistenza Fondi

Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a. Pagina 7 di 16

2.4 Consistenza Fondi

La verifica consiste nel controllare la corrispondenza dei dati riportati in ModAto con i dati del Bilancio.

Q5 Il Fondo TFR è al netto della parte versata all’Inps ? SI Q6 Nella programmazione sono state riconosciute (ex-ante) le perdite su crediti ? NO

Q7 In fase di revisione è stato deliberato il riconoscimento (ex-post) dei conguagli per le perdite su crediti ? NO

Tabella 4

CONSISTENZA FONDI (Euro) Dato dichiarato

Dato riscontrato Scostamento

Criterio (Coerenza/ Congruità)

Note/Fonti

Fondo trattamento di fine rapporto (incluso fondo trattamento fine mandato degli amministratori) 3.959.402 3.959.402 0 congruità Bilancio del SII : Stato Patrimoniale e Conto EconomicoFondo sentenza Corte Costituzionale 335/2008 1.840.246 1.840.246 0 congruità Bilancio del SII : Stato Patrimoniale e Conto Economico

Fondi per trattamento di quiescenza 0 0 0 congruità Bilancio del SII : Stato Patrimoniale e Conto Economico

Fondo rischi su crediti 0 0 0 congruità Bilancio del SII : Stato Patrimoniale e Conto Economico

Fondo svalutazione crediti 3.521.804 3.521.804 0 congruità Bilancio del SII : Stato Patrimoniale e Conto Economico

Altri fondi rischi ed oneri 2.439.296 2.439.296 0 congruità Bilancio del SII : Stato Patrimoniale e Conto Economico

Fondi per imposte anche differite 284.292 284.292 0 congruità Bilancio del SII : Stato Patrimoniale e Conto Economico

0 congruità Bilancio del SII : Stato Patrimoniale e Conto EconomicoUTILIZZO FONDO SVALUTAZIONE CREDITI 2.513.624 2.513.624 0 congruità Bilancio del SII : Stato Patrimoniale e Conto Economico

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2 - Validazione della Congruità dei Dati 2.5 – ModCo

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2.5 ModCo

Q8

Per la sezione costi della produzione ( Tabella ), la somma delle 4 colonne – servizio idrico integrato, altre attività idriche, attività non idriche con infrastrutture dei servizi idrici, altre attività non idriche – coincide con il totale di bilancio?

SI

Q9 I costi dell’ energia elettrica 2012 riportati nel ModCO sono coerenti con i documenti contabili ufficiali ?

SI* vedi nota

NOTA Q9

Il costo sostenuto per l’acquisto dell’energia elettrica riportato nel Bilancio 2012 dell’azienda comprende anche il costo per i consumi di acqua e gas oltre che per energia elettrica e pertanto questi devono essere depurati dal totale, per cui il valore del costo per energia elettrica per il SII è pari ad € 6.706.280 come riportato nel ModCO

Tabella 5

COSTI DELLA PRODUZIONE (Euro)

Servizio idrico

integrato

Altre attività idriche

Attività non idriche con

infrastruttu re dei servizi

idrici

Altre attività

non idriche

Totale dichiarato

Riscontrato in Bilancio

Scostamento Criterio

(Coerenza/ Congruità)

Note/Fonti

B6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

3.676.212 390.544 32.175 1.013.4665.112.397 11.573.299 6.460.903congruità Bilancio Consuntivo

gestore* VEDI NOTA

B7) Per servizi 16.623.215 10.033.814 -6.589.401 Bilancio Consuntivo

gestore* VEDI NOTA energia elettrica da altre imprese del gruppo

5.520.669 167.385 389 65.8575.754.300 5.754.300 0congruità Bilancio Consuntivo gestore

energia elettrica da altre imprese 951.981 0 0 0 951.981 951.981 0congruità Bilancio Consuntivo gestore

altri servizi da altre imprese del gruppo

27.470 0 31 163.238 190.739 190.739 0congruità Bilancio Consuntivo gestore

altri servizi da altre imprese 7.711.560 153.929 41.266 1.819.440 9.726.195 9.726.195 0congruità Bilancio Consuntivo gestore

B8) Per godimento beni di terzi 6.958.365 0 854 5.171.537 12.130.756 12.130.757 0congruità Bilancio Consuntivo gestore

di cui per uso impianti di altre imprese del gruppo

0 0 0 0 0 0 0 congruità Bilancio Consuntivo gestore

di cui altre spese verso altre imprese del gruppo

0 0 0 0 0 0 0 congruità Bilancio Consuntivo gestore

B9) Per il personale 14.295.703 1.015.726 55.197 4.256.038 19.622.664 19.622.664 0congruità Bilancio Consuntivo gestore

di cui per trattamento di fine rapporto (inclusa rivalutazione)

734.348 52.176 2.835 218.6261.007.985 1.007.985 0congruità Bilancio Consuntivo

gestore

B11) Variazione delle rimanenze 0 0 0 0 0 128.495 128.495congruità Bilancio Consuntivo

gestore* VEDI NOTA B12) Accantonamenti per rischi

1.790.000 0 0 0 1.790.000 1.790.000 0congruità Bilancio Consuntivo gestore

B13) Altri accantonamenti 0 0 0 0 0 0 0congruità Bilancio Consuntivo gestore

B14) Oneri diversi di gestione 740.111 99 20.267 316.529 1.077.006 1.076.229 -777congruità Bilancio Consuntivo gestore* VEDI NOTA

NOTA

Le differenze sono riscontrabili a causa dell’inserimento del costo dell’energia elettrica nella voce B6 nel bilancio quando questa è inserita nella voce B7 nel ModCO, secondo i criteri dell’unbundling del gas. Le restanti differenze di importi (780 €) sono irrilevanti ai fini della validazione dei dati stessi, pertanto viene convalidato il ModCO cosi come riportato nella precedente tabella.

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2 - Validazione della Congruità dei Dati 2.5 – ModCo

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Tabella 6

SERVIZIO IDRICO INTEGRATO Dichiarato Riscontrato Scostamento Criterio

(Coerenza/ Congruità)

Note/Fonti

Accantonamenti e rettifiche in eccesso rispetto all'applicazione di norme tributarie

0 0 0 congruità

Rettifiche di valori di attività finanziarie

0 0 0 congruità Costi connessi all'erogazione di liberalità

2.135 2.135 0 congruità Dettaglio costi dichiarato dal Gestore

Costi pubblicitari e di marketing (incluse le imposte connesse)

95.886 95.886 0 congruità Dettaglio costi dichiarato dal Gestore Oneri per sanzioni, penalità, risarcimenti automatici e simili

4.679 4.679 0 congruità Dettaglio costi dichiarato dal Gestore Oneri straordinari 295.211 295.211 0 congruità Dettaglio costi dichiarato dal Gestore Spese processuali in cui la parte è risultata soccombente

0 0 0 congruità

Contributi associativi 60.430 60.430 0 Congruità Bilancio del SII 2011: Conto Economico Spese di viaggio e di rappresentanza 2.127 2.127 0 Congruità Bilancio del SII 2011: Conto Economico Spese di funzionamento Ente d'Ambito

330.294 0 -330.294Coerenza e congruità Bilancio del SII 2011: Conto Economico

Canoni di affitto immobili non industriali

0 0 0 Congruità

Costi di realizzazione degli allacciamenti idrici e fognari

Gestione fognature bianche

Pulizia e manutenzione caditoie stradali

Perdite su crediti per la sola quota parte eccedente l'utilizzo del fondo

0 0 0 Congruità

Costi di strutturazione dei progetti di finanziamento (non capitalizzati)

480.026 480.026 0 Congruità Dettaglio costi dichiarato dal Gestore

Uso infrastrutture di terzi

rimborso mutui di comuni, aziende speciali, società patrimoniali

3.281.469

6.162.172 330.294Coerenza e Congruità

Bilancio Consuntivo Gestore 2012 e FileProprietario La differenza è dovuta al costo di funzionamento AATO presente nei corrispettivi dati dai comuni e inseriti nel fileproprietario

altri corrispettivi a comuni, aziende speciali, società patrimoniali

2.416.317

corrispettivi a gestori preesistenti, altri proprietari

134.092

Oneri locali

canoni di derivazione/sottensione idrica

0 0 0Congruità

contributi per consorzi di bonifica 0 0 0 Congruità contributi a comunità montane 0 0 0 Congruità canoni per restituzione acque 0 0 0 Congruità oneri per la gestione di aree di salvaguardia

0 0 0Congruità

altri oneri locali (TOSAP, COSAP, TARSU)

115.180 115.180 0 Congruità Bilancio del SII 2011: Conto Economico

ALTRE ATTIVITÀ’ IDRICHE Dichiarato Riscontrato Scostamento Criterio

(Coerenza/ Congruità)

Note/Fonti

Accantonamenti e rettifiche in eccesso rispetto all'applicazione di norme tributarie

0 0 0Congruità

Rettifiche di valori di attività finanziarie

0 0 0Congruità

Costi connessi all'erogazione di liberalità

0 0 0Congruità

Costi pubblicitari e di marketing (incluse le imposte connesse)

0 0 0Congruità

Oneri per sanzioni, penalità, risarcimenti automatici e simili

0 0 0Congruità

Oneri straordinari 0 0 0 Congruità Spese processuali in cui la parte è risultata soccombente

0 0 0Congruità

Contributi associativi 0 0 0 Congruità Spese di viaggio e di rappresentanza 0 0 0Congruità Spese di funzionamento Ente d'Ambito

0 0 0Congruità

Canoni di affitto immobili non industriali

0 0 0Congruità

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2 - Validazione della Congruità dei Dati 2.5 – ModCo

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ALTRE ATTIVITÀ’ IDRICHE Dichiarato Riscontrato Scostamento Criterio

(Coerenza/ Congruità)

Note/Fonti

Costi di realizzazione degli allacciamenti idrici e fognari

0 0 0Congruità

Gestione fognature bianche 0 0 0Congruità Pulizia e manutenzione caditoie stradali

0 0 0Congruità

Perdite su crediti per la sola quota parte eccedente l'utilizzo del fondo

0 0 0Congruità

Costi di strutturazione dei progetti di finanziamento (non capitalizzati)

0 0 0Congruità

Uso infrastrutture di terzi 0 0 0 Congruità rimborso mutui di comuni, aziende speciali, società patrimoniali

0 0 0Congruità

altri corrispettivi a comuni, aziende speciali, società patrimoniali

0 0 0Congruità

corrispettivi a gestori preesistenti, altri proprietari

0 0 0Congruità

Oneri locali 0 0 0 Congruità canoni di derivazione/sottensione idrica

0 0 0Congruità

contributi per consorzi di bonifica 0 0 0Congruità contributi a comunità montane 0 0 0Congruità canoni per restituzione acque 0 0 0Congruità oneri per la gestione di aree di salvaguardia

0 0 0Congruità

altri oneri locali (TOSAP, COSAP, TARSU)

0 0 0Congruità

Descrizione ModCO Bilnacio 2012 Scostamento Criterio

(Coerenza/ Congruità)

Note/Fonti

Energia elettrica (euro) 6.706.281 6.706.280 1

Congruità. Vedasi la nota inserita per la giustificazione alla Q9

Dati gestionali 2012

Descrizione ModCO Bilancio 2012 SII ScostamentoCriterio

(Coerenza/Congruità)

Note/Fonti

Infrastrutture di terzi (Euro) 5.831.878 5.831.878 0Congruità/coerenza

Bilancio gestore 2012

Tabella 7

VALORE DELLA PRODUZIONE (Euro)

Servizio idrico

integrato

Altre attività idriche

Attività non idriche con

infrastrutture dei servizi

idrici

Altre attività

non idriche

Totale dichiarato

Riscontrato in Bilancio Scostamento

Criterio (Coerenza/ Congruità)

Note/Fonti

A1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni

52.754.843 2.006.356 0 18.474.842 73.236.04073.236.041 0 Congruità Bilancio Consuntivo gestore

di cui da altre imprese del gruppo

0 0 0 16.763.336 16.763.33616.763.336 0 Congruità Bilancio Consuntivo gestore

A2) Variazioni rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti

0 0 0 0 0 0 0 Congruità Bilancio Consuntivo

gestore

A3) Variazioni dei lavori in corso su ordinazione

0 0 0 0 0 0 0 Congruità Bilancio Consuntivo gestore

A4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (inclusi costi del personale)

4.310.697 18.959 2.153 992.865 5.324.6745.324.674 0 Congruità Bilancio Consuntivo gestore

di cui per realizzazione allacciamenti idrici e fognari

252.235 252.235 252.235 0 Congruità Bilancio Consuntivo gestore

A5) Altri ricavi e proventi 1.614.993 310.859 407.383 2.326.989 4.660.2244.660.224 0 Congruità Bilancio Consuntivo gestore

di cui da altre imprese del gruppo

0 0 0 0 0 00

Congruità Bilancio Consuntivo gestore

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2 - Validazione della Congruità dei Dati 2.5 – ModCo

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Tabella 8

ULTERIORI SPECIFICAZIONI DEI RICAVI (Euro)

Dichiarato Riscontrato Scostamento Criterio

(Coerenza/ Congruità)

Note/Fonti

Servizio idrico integrato Ricavi da articolazione tariffaria

51.416.969 51.416.969 0 congruità Bilancio Consuntivo gestore Vendita di acqua all’ingrosso

0 0 0 congruità Bilancio Consuntivo gestore

Acquedotto (utenti non allacciati alla pubblica fognatura)

0 0 0 congruità Bilancio Consuntivo gestore

Vendita di acqua non potabile o ad uso industriale

92.245 92.245 0 congruità Bilancio Consuntivo gestore

Vendita di acqua forfetaria

0 0 0 congruità Bilancio Consuntivo gestore Fornitura bocche antincendio

158.156 158.156 0 congruità Bilancio Consuntivo gestore Fognatura e depurazione civile (approvvigionamento autonomo)

0 0 0 congruità Bilancio Consuntivo gestore

Fognatura e depurazione di acque reflue industriali

580.000 580.000 0 congruità Bilancio Consuntivo gestore Contributi di allacciamento

507.473 507.473 0 congruità Bilancio Consuntivo gestore Lavori conto terzi 0 0 0 congruità Bilancio Consuntivo gestore Proventi straordinari 1.226.458 1.226.458 0 congruità Bilancio Consuntivo gestore

Contributi in conto esercizio

388.535 388.535 0 congruità

I contributi pubblici in conto esercizio rilevati dal Bilancio del gestore derivano dalla somma di : - 66.850 contributi in conto esercizio - 321.685 risconti di contributi in c/capitale

Rimborsi e indennizzi 0 0 congruità Contributi di

allacciamento 507.473 507.473 0

congruità Dati comunicati dal gestore

Altre attività idriche Prestazioni e servizi accessori

676.779 676.779 0congruità

Dati comunicati dal gestore Vendita di acqua con autobotte

0 0 0congruità

Dati comunicati dal gestore Trattamento percolati 1.160.140

1.520.446 124.340

Congruità Lo scostamento fra il valore riscontrato nel Bilancio del SII e il dato dichiarato nel ModCO e giustificato da ricavi da smaltimento rifiuti presso i depuratori del gestore non classificabili né come bottini né come percolati

Trattamento bottini 235.966

Gestione fognature bianche

0 0 0Congruità Bilancio Consuntivo gestore

Pulizia e manutenzione caditoie stradali

0 0 0Congruità Bilancio Consuntivo gestore

Installazione/manutenzione bocche antincendio

0 0 0Congruità Bilancio Consuntivo gestore

Vendita di servizi a terzi 0 0 0 Congruità Bilancio Consuntivo gestore Lavori conto terzi 0 0 0 Congruità Bilancio Consuntivo gestore Spurgo pozzi neri 0 0 0 Congruità Bilancio Consuntivo gestore Rilascio autorizzazioni allo scarico

35.650 35.650 0Congruità Bilancio Consuntivo gestore

Lottizzazioni 19.746 19.746 0 Congruità Bilancio Consuntivo gestore Riuso delle acque di depurazione

0 0 0Congruità Bilancio Consuntivo gestore

Case dell’acqua 0 0 0 Congruità Bilancio Consuntivo gestore Proventi straordinari 44.695 44.695 Congruità Dati comunicati dal gestore Contributi in conto esercizio

0 0 0Congruità

Rimborsi e indennizzi 2.742 2.742 Congruità Dati comunicati dal gestore Ricavi da altre attività (non inclusi nelle suddette voci)

141.497 141.497 0Congruità Dati comunicati dal gestore

Attività non idriche con infrastrutture dei servizi idrici

Vendita di servizi a terzi 0 0 0 Congruità Bilancio Consuntivo gestore Lavori conto terzi 0 0 0 Congruità Bilancio Consuntivo gestore Vendita di energia elettrica

151.535 151.535 0 Congruità Bilancio Consuntivo gestore

Fitti attivi 1.583 1.583 0 Congruità Dati comunicati dal gestore

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2 - Validazione della Congruità dei Dati 2.6 - ModStratificazione, ModStratOF e ModLibro

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2.6 ModStratificazione, ModStratOF e ModLibro

La verifica consiste nel controllare la corrispondenza dei dati riportati in ModStratificazione, ModStratOF e ModLibro con i dati derivanti dalle fonti contabili.

Q10Il costo degli allacci è

capitalizzato? SI I contributi di allaccio sono capitalizzati? SI

Q11Se il costo degli allacci è capitalizzato, è stato compilato il foglio ModStratificazione/ModLibro con codice immobilizzazione 3 (altri Servizi Idrici) ?

SI

Q12È stato compilato il ModStratOF ? NO

Q13

La somma algebrica complessiva degli IP 2012 di tutti i ModStratificazione, ModStratOF e ModLibro corrisponde al valore contabile netto degli investimenti realizzati nel 2012?

SI Vedasi nota

esplicativa*

Q14Il valore erogato dei contributi pubblici a fondo perduto coincide con quello indicato negli atti che attestano l’erogazione degli stessi ? SI

* Nota esplicativa sulla validazione dei valori IP di tutti i ModStratificazione, ModStratOF e ModLibro

La validazione dei dati è stata effettuata in primis verificando i valori aggregati con quelli presenti nelle scritture contabili obbligatorie.

La successiva tabella 9 riporta il prospetto di riconciliazione tra le scritture contabili previste nei documenti ufficiali (Bilancio consuntivo 2012) e quanto inserito nei MODSTRATIFICAZIONE.

Tabella 9

FOGLIO CODICE

IMMOBILIZZAZIONE CATEGORIA CLASSE CESPITE

ACQUISIZIONE

TOTALE

AZIENDALE

DA RIPARTIRE

2012

% DA

UNBUNDLING

ACQUISIZIONE

TOTALE

DIRETTI

AZIENDALE

2012

ACQUISIZIONE

DI

COMPETENZA

SII TOTALE

2012

GIROCONTO

DAL LIC

ANNI

PRECEDENTI

A CESPITI

FINITI 2012

MODSTRAT 1 1-TERRENI TERRENI 0 0,00% 0 0

MODSTRAT 1

2-FABBRICATI

NON

INDUSTRIALI

FABBRICATI-

RECINZIONI-INV.SU

BENI DI TERZI 179.538 80,60% 5.363 150.071 12.856

MODSTRAT 1 5-CONDUTTURE

CONDOTTE ACQUA,

FOGNARIE

PROTEZIONE

CATODICA E OPERE

IDRAULICHE FISSE 0 0,00% 5.323.126 5.323.126 2.401.773

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2 - Validazione della Congruità dei Dati 2.6 - ModStratificazione, ModStratOF e ModLibro

Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a. Pagina 13 di 16

MODSTRAT 1 6-SERBATOI SERBATOI 0 0,00% 423.084 423.084 547.300

MODSTRAT 1

7-IMPIANTI DI

TRATTAMENTO

DEPURATORI E

IMPIANTI DI

PRODUZIONE E

FILTRAZIONE

ACQUA 0 0,00% 4.543.401 4.543.401 2.813.336

MODSTRAT 1

8-IMPIANTI DI

SOLLEVAMENTO

SOLLEVAMENTO

ACQUA POTABILE E

ACQUA REFLUA 0 0,00% 434.459 434.459 37.079

MODSTRAT 1

9-GRUPPI DI

MISURA

CONTATORI ACQUA

POTABILE 0 0,00% 352.273 352.273

MODSTRAT 1

11-ALTRI

IMPIANTI

MACCHINARI

INSTALLATI SU

IMPIANTI ACQUA

POTABILE 0 0,00% 166.383 166.383

MODSTRAT 1 12-LABORATORI

ATTREZZATURE

LABORATORIO

ANALISI 45.000 83,90%

37.755

MODSTRAT 1 12-LABORATORI ATTREZZATURE 10.618 88,90% 14.196 23.635

MODSTRAT 1

13-

TELECONTROLLO

IMPANTI DI

TELECONTROLLO 6.999 88,90% 71.212 77.435

MODSTRAT 1

13-

TELECONTROLLO

RADIO

RICETRASMITTENTI 0 88,90% 0 0

MODSTRAT 1

13-

TELECONTROLLO SISTEMI TELFONICI 300 71,20% 0 214

MODSTRAT 1

13-

TELECONTROLLO TELEFONI CELLULARI 3.386 71,20% 0 2.411

MODSTRAT 1 14-AUTOVEICOLI

AUTOMEZZI

SPECIALI E

AUTOVETTURE 253.284 86,80% 0 219.851

MODSTRAT 1

15-STUDI E

RICERCHE

COSTI DI RICERCA,

MARCHI E

SOFTWARE

GESTIONALE 358.360 36,00% 15.794 144.803

MODSTRAT 1

16-ALTRE IMM.

MAT E IMMAT. HARDWARE 105.870 36,00% 28 38.142

MODSTRAT 1

16-ALTRE IMM.

MAT E IMMAT.

IMPIANTI DI

CONDIZIONAMENTO

E RISCALDAMENTO 2.661 80,60% 0 2.144

MODSTRAT 1

16-ALTRE IMM.

MAT E IMMAT.

MACCHINE

ELETTRONICHE

D'UFFICIO 0 80,60% 0 0

MODSTRAT 1

16-ALTRE IMM.

MAT E IMMAT. MOBILI E ARREDI 786 80,60% 0 634

MODSTRAT 1

16-ALTRE IMM.

MAT E IMMAT.

ONERI PLURIENNALI

DIVERSI 3.691 80,60% 217.088 220.063 5.011

MODSTRAT 3 5-CONDUTTURE ALLACCI IDRICI 0 0,00% 702.720 702.720

MODSTRAT 3

7-IMPIANTI DI

TRATTAMENTO

SMALTIMENTO

BOTTINI NEI

DEPURATORI 0 0,00% 69.491 69.491

MODSTRAT 4

16-ALTRE IMM.

MAT E IMMAT.

IMPIANTI DI

PRODUZIONE

ENERGIA ELETTRICA 0 0,00% 4.150 4.150

MODSTRAT 4

16-ALTRE IMM.

MAT E IMMAT.

COSTI DI RICERCA,

MARCHI E

SOFTWARE

GESTIONALE 0 0,00% 0 0

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2 - Validazione della Congruità dei Dati 2.6 - ModStratificazione, ModStratOF e ModLibro

Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a. Pagina 14 di 16

STRATOF STRATOF

16-ALTRE IMM.

MAT E IMMAT. 0 0,00% 0 0

MODLIBRO 1

2-FABBRICATI

NON

INDUSTRIALI 0 80,60% 0

TOTALE

970.494

12.342.768 12.936.244 5.817.355

MODSTRAT 1

LIC MAT +

IMMAT LIC MAT + IMMAT 112.308 80,00% 4.245.791 4.335.638

MODSTRAT 3

LIC MAT +

IMMAT LIC MAT + IMMAT 0 0,00%

112.308

4.245.791 4.335.638 0

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2 - Validazione della Congruità dei Dati 2.7 - ModTariffa e ModQuotaFissa

Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a. Pagina 15 di 16

2.7 ModTariffa e ModQuotaFissa

La verifica consiste nel controllare la corrispondenza delle informazioni di seguito riportate e contenute in ModAmbito, ModComuniAmbito, ModTariffa e ModQuotaFissa con i dati a disposizione dell’AATO.

Q15 La struttura di articolazione tariffaria indicata dal Gestore corrisponde a quella esistente per ciascun bacino tariffario?

SI

Q16 Il fatturato indicato risultante come somma prodotto di quota fissa e variabile indicato dal Gestore è confrontabile con i dati riportati nel foglio ModCo ?

SI*

Q17 Il fatturato indicato risultante come somma prodotto di quota fissa e variabile indicato dal Gestore è confrontabile con i dati in possesso dell’Autorità ? SI*

Q18

Quali delle seguenti tipologie riportate in * NOTA Esiste una minima differenza pari a circa € 150.000 (pari allo 0.2%) dovuta alle seguenti cause:

- Conguagli riferiti a più anni e pertanto le tariffe applicate sono relative ai vari anni di competenza anche se contabilizzato in unico anno;

- Restituzioni effettuate tramite “fatturazione manuale”; in questo caso viene contabilizzato regolarmente il rimborso o l’addebito ma le estrazioni utilizzate dalla procedura per la realizzazione del bilancio non tengono conto dei volumi;

- Rimborsi per perdite idriche non coperti dal fondo creato appositamente; l’importo fatturato è corretto ma i volumi restituiti non vengono evidenziati nelle estrazioni.

Tabella sono state rappresentate nel foglio Modtariffe e Modqfissa?

SI

* NOTA Esiste una minima differenza pari a circa € 150.000 (pari allo 0.2%) dovuta alle seguenti cause:

- Conguagli riferiti a più anni e pertanto le tariffe applicate sono relative ai vari anni di competenza anche se contabilizzato in unico anno;

- Restituzioni effettuate tramite “fatturazione manuale”; in questo caso viene contabilizzato regolarmente il rimborso o l’addebito ma le estrazioni utilizzate dalla procedura per la realizzazione del bilancio non tengono conto dei volumi;

- Rimborsi per perdite idriche non coperti dal fondo creato appositamente; l’importo fatturato è corretto ma i volumi restituiti non vengono evidenziati nelle estrazioni.

Tabella 10

Tipo SI/NO

Ricavi da articolazione tariffaria (acq/fogn/dep civile) SI

Vendita di acqua all’ingrosso NO

Acquedotto (utenti non allacciati alla pubblica fognatura) SI

Vendita di acqua non potabile o ad uso industriale SI

Vendita di acqua forfetaria NO

Fornitura bocche antincendio SI

Fognatura e depurazione civile (approvvigionamento autonomo) SI

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2 - Validazione della Congruità dei Dati 2.7 - ModTariffa e ModQuotaFissa

Scheda di Validazione dei Dati richiesti dall’AEEG – GESTORE MULTISERVIZI S.p.a. Pagina 16 di 16

Fognatura e depurazione di acque reflue industriali SI

Utenze deboli SI

Perdite occulte NO

Q19 La distribuzione dei metri cubi per fascia di consumo e tipologia d’uso indicata dal Gestore corrisponde con quella rendicontata all’Autorità ?

SI

Q20

In caso di acquisizione di nuovi territori aventi strutture tariffarie diverse, sono stati riconciliati i metri cubi e le utenze? Se si, descrivere brevemente il criterio utilizzato in caso di strutture non coincidenti: (è importante conoscere la redistribuzione dei metri cubi tra fasce e tipologie ai fini del calcolo del ϴ) NO

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1

Allegato 2 - COSTI DI FUNZIONAMENTO ENTE DI AMBITO RICONOSCIUTI IN TARIFFA – ISTANZA PER DEROGA ALL’ART. 28.2 DELL’ALLEGATO A ALLA DELIBERA AEEG 643/2013 PER LA VALORIZZAZIONE DEL PARAMETRO CO2012ATO Per quanto riguarda la determinazione della voce di costo relativa ai costi di funzionamento dell’ente di ambito viene presentata istanza ad AEEG per i motivi di seguito illustrati. Sulla base dell’articolo 152 del D.Lgs 152/2006, secondo cui le tariffe del Servizio Idrico Integrato dovevano tenere conto di una quota parte dei costi di funzionamento delle AATO, l’AATO 2 Marche “Centro-Ancona” ha introdotto in applicazione del vigente Metodo Tariffario Normalizzato quota parte del costo di funzionamento dell’ente fra i costi a carico della tariffa, a partire dall’anno 2007. Nonostante nel corso degli anni la prassi adottata dalla maggior parte delle AATO nazionali fosse stata quella di porre a carico della tariffa la totalità dei costi di funzionamento, l’AATO 2 Marche “Centro-Ancona” ha optato per una interpretazione più rigorosa del D.Lgs 152/2006. Non essendo precisata e quantificata in modo rigoroso quale fosse “la quota parte” del costo di funzionamento della struttura da considerare nell’articolo n. 152 del D.Lgs. 152/2006, l’AATO 2 Marche “Centro-Ancona” ha definito tali costi nella misura di 300.000 € che, per il 2007, rappresentavano poco meno del 50% dei contributi consortili che i Comuni soci dovevano versare a copertura dei costi di funzionamento. Ogni anno, a partire dal 2007, tale l’importo è stato incrementato con il tasso di inflazione programmata dell’anno corrente. Il prospetto che segue confronta i costi di funzionamento AATO e quelli posti a carico della tariffa dal 2007 al 2013. Si evidenzia che oltre al sensibile calo dal 2010 al 2011 dei costi di funzionamento dovuti all’azzeramento dei costi della politica, i costi di funzionamento sono rimasti costanti a partire dal 2011, senza effettuare nemmeno incrementi legati all’inflazione. Costi funzionamento AATO e costi a carico della tariffa Costi funzionamento AATO Costi a carico della tariffa

2007 613.200,00 300.000 2008 643.100,00 306.000 2009 635.500,00 312.120 2010 661.000,00 320.610 2011 572.300,00 325.406 2012 572.000,00 330.294 2013 572.000,00 335.255

Si evince pertanto che nel nostro caso il fatto di avere applicato fino al 2012 in modo rigoroso i contenuti del D.Lgs 152/2006, differentemente da tante altre realtà, non ci consente, a differenza di chi invece ha interpretato in modo più flessibile la norma vigente, di poter riconoscere in tariffa a

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2

partire dal 2014 il totale dei costi di funzionamento (considerato il fatto che i costi di funzionamento sono inferiori al costo medio moltiplicato per il fattore “z”). Pertanto si ritiene ragionevole l’ipotesi di considerare come CO2014

ATO il valore calcolato considerando che il parametro CO2012

ATO rappresenti il totale delle spese di funzionamento dell’Ente d’Ambito del 2012, indipendentemente dal fatto che la quota posta a carico della tariffa fosse stata, per scelta discrezionale dell’AATO, quella di imputare a tariffa solo una quota parte delle stesse. In tale ipotesi il valore è così calcolato pari a :

CO2014ATO = min{ 572.000 ; (1,01 * 403.827) *2}* 1,024 = 584.000

anziché pari a:

CO2014ATO = min{ 330.000 ; (1,01 * 403.827) *2}* 1,024 = 337.000

Si formula pertanto la presente istanza per potere interpretare l’art. 28.2 dell’Allegato A della Delibera 643/2013 secondo quanto sopra illustrato.

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AutoritàdiAmbitoTerritorialeOttimalen.2

MarcheCentroAncona

PianodegliInterventi(PdI)redattosecondoloschematipodicui

all’Allegato1allaDeterminazione7Marzo2014,n.3/2014-DSID

ALLEGATO B

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Sommario

INFORMAZIONI GENERALI ................................................................................................................................. 1

CAP.1 – CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO ED OBIETTIVI GENERALI DELLA PIANIFICAZIONE ....................... 1

Quadro normativo di riferimento regionale .................................................................................................. 1

Obiettivi generali della Pianificazione ........................................................................................................... 1

Caratteristiche del territorio e dell’infrastrutturazione presente ................................................................ 2

CAP.2 – LE CRITICITÀ NELL’EROGAZIONE DEL SII .............................................................................................. 5

Criticità di approvvigionamento idrico (captazione e adduzione) - Codice A ........................................... 5

Criticità nella fornitura di acqua potabile (potabilizzazione e distribuzione) - Codice B ........................... 6

Criticità del servizio di fognatura – Codice C ............................................................................................. 7

Criticità del servizio di depurazione – Codice D ........................................................................................ 9

Criticità dell’impatto con l’ambiente – Codice E ..................................................................................... 11

Criticità del servizio di misura – Codice F ................................................................................................ 11

Criticità nei servizi al consumatore – Codice G ....................................................................................... 12

CAP.3 – PARAMETRI DI PERFORMANCE DEL SII .............................................................................................. 13

CAP.4 – LIVELLI DI SERVIZIO ............................................................................................................................ 15

CAP.5 – LIVELLI DI SERVIZIO OBIETTIVO - OBIETTIVI SPECIFICI ....................................................................... 17

CAP.6 – STRATEGIE DI INTERVENTO ................................................................................................................ 21

Nel medio periodo ................................................................................................................................... 21

Nel lungo periodo .................................................................................................................................... 22

CAP.7 – CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI .......................................................................................... 23

Quantificazione delle previsioni di spesa - criteri utilizzati ......................................................................... 23

Scelta degli interventi ritenuti meritevoli di priorità massima - motivazioni e criteri utilizzati .................. 24

Cronoprogramma degli interventi ........................................................................................................... 26

CAP.8 – SINTESI ................................................................................................................................................ 33

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Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona

Pagina 1

INFORMAZIONI GENERALI

ATO AATO 2 Marche Centro - Ancona

Regione Marche

Distretto idrografico Appennino Settentrionale

Data di compilazione 31/03/2014

Soggetto responsabile della stesura del documento AATO 2 Marche Centro – Ancona

Ing. Silvia Pezzoli

Gestore del SII Multiservizi S.p.A. (cod. AEEG 308)

CAP.1 – CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO ED OBIETTIVI

GENERALI DELLA PIANIFICAZIONE

Quadro normativo di riferimento regionale1

Si riporta di seguito la normativa regionale di riferimento vigente con indicazione delle relative decorrenze

di applicazione:

Provvedimento Decorrenza di applicazione/entrata in vigore

Legge Regionale del 22/06/1998 n. 18 “Disciplina delle risorse idriche” e ss.mm. ii. Pubblicato sul BUR n.52 del 22/07/1998

D.G.R. 302 del 29/02/2000 “Approvazione del Piano di Tutela delle acque ai sensi del D.Lgs.152/99. Legge regionale 5 settembre 5 settembre 1992 n.46, articolo 7. 1° fase – acque superficiali.

Pubblicato sul Supplemento n.N.23 al BUR n.55 del 29/05/2000

D.G.R. 2239 del 25/09/2001 “LR 18/98 "Disciplina delle risorse idriche" art. 3 comma 5. Adozione delle "Linee guida dei piani d'ambito" quale atto regionale di indirizzo metodologico per la redazione dei Piani d'Ambito da parte degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali).”

26 Settembre 2001

D.A.A. L.R. n. 145 del 26/01/2010 “Piano di Tutela delle Acque (PTA) decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 articolo 121”

27 Febbraio 2010

Legge Regionale 28 Dicembre 2011, n. 30 “Disposizioni in materia di risorse idriche e di servizio idrico integrato”

31 Dicembre 2011

Obiettivi generali della Pianificazione2

Nella tabella che segue sono esplicitati gli obiettivi generali della pianificazione, con indicazione dei relativi

riferimenti alla normativa comunitaria, nazionale, regionale o di ambito sub regionale.

1 DET.03/2014: “Si riporta la normativa regionale e/o sub-regionale di riferimento vigente, elencando le rilevanti decorrenze di

applicazione”

2 DET.03/2014: “Sono esplicitati gli obiettivi generali della pianificazione, distinguendo quelli direttamente riferiti agli obblighi

imposti dalla normativa comunitaria, da quelli riconducibili a livello nazionale, regionale o di ambito sub regionale”

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Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona

Pagina 2

Obiettivo generale Norma comunitaria Norma nazionale Norma regionale

Assicurare un ragionevole livello di certezza di

soddisfacimento del fabbisogno idropotabile anche

attraverso gli interventi necessari per la difesa e la

salvaguardia della risorsa idrica

Dir. 200/60/CE (WFD) D.Lgs. 152/2006;

DPCM 4/3/1996

PTA - Misure di tutela

qualitativa (Disciplina

Aree di Salvaguardia)

Garantire la conformità delle acque destinate al

consumo umano ai parametri di legge e dotazioni

idriche adeguate, anche attraverso la riduzione delle

perdite

Dir. 98/83/CE

D.Lgs. 31/2001;

D.M. LL.PP. 8/1/1997,

n. 99

Estendere ed adeguare il servizio di raccolta dei reflui Dir. 271/91/CEE D.Lgs. 152/2006 P.T.A. - .N.T.A.

Assicurare una forma di trattamento adeguata a tutti

gli scarichi, nell’ottica del raggiungimento e

mantenimento degli obiettivi di qualità ambientale

dei corpi idrici recettori

Dir. 200/60/CE (WFD);

Dir. 271/91/CEE D.Lgs. 152/2006

P.T.A. - Disciplina degli

scarichi

Ottimizzare i processi, adeguando ed efficientando gli

impianti in modo da minimizzare gli impatti e le

pressioni sull’ambiente

Dir. 271/91/CEE D.Lgs. 152/2006

P.T.A. - Misure di

tutela quantitativa

(DMV)

Garantire un servizio di qualità, con il rispetto degli

standard di legge nei rapporti con l’Utenza finale

D.P.C.M. 4/3/1996;

D.P.C.M. 29/4/1999

D.G.R. 2239 del

25/09/2001 “LR 18/98

- Linee guida dei

piani d'ambito;

L.R. 30/2011;

Carta del S.I.I.

Caratteristiche del territorio e dell’infrastrutturazione presente3

L’Ambito Territoriale Ottimale n.2, secondo i dati riportati nella Legge Regionale Marche 22/06/1998 n.18

oggi sostituita dalla Legge Regionale del 28/11/2011 n.30, si estende per una superficie pari a 1.816 km2 ed

ospita, secondo l’aggiornamento al 2012, oltre 412 mila abitanti residenti. I Comuni appartenenti all’ATO2

sono 45 di cui 43 della Provincia di Ancona e 2 della Provincia di Macerata (dal 01/01/2014 a seguito della

fusione dei Comuni di Ripe, Castel Colonna e Monterado, nel neo costituito Comune di Trecastelli, il

numero dei Comuni della Provincia di Ancona è 42).

Nel territorio sono individuabili, da ovest ad est, 3 zone :

- la zona appenninica, coincidente con la porzione più occidentale del territorio; essa risulta caratterizzata da una morfologia piuttosto varia ed articolata ed in generale da una bassa densità di popolazione;

- la zona collinare intermedia, la quale presenta una morfologia di transizione tra la zona appenninica e quella costiera;

3 DET. 03/2014: “Descrizione sintetica delle caratteristiche geomorfologiche del territorio e illustrazione delle più significative

peculiarità infrastrutturali del servizio attualmente erogato, evidenziando in maniera aggregata le principali criticità e carenze”

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Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona

Pagina 3

- la zona costiera, in cui ricade la maggior parte dei centri principali, può essere identificata con i Comuni di Senigallia, Montemarciano, Falconara, Ancona.

Il reticolo idrografico principale ha andamento ovest-est, i sistemi vallivi costituiscono le grandi connessioni

del territorio.

Il sistema di approvvigionamento e adduzione nel territorio dell’ATO2 è strettamente legato alle

caratteristiche orografiche dell’area. Nella zona costiera e nella vicina zona collinare, dove peraltro si

concentra la domanda idrica maggiore, è attivo un unico acquedotto alimentato dalla sorgente Gorgovivo

(sita nel Comune di Serra San Quirico), integrato per le sole condizioni di richiesta di punta estiva, da alcuni

pozzi di sub alveo. Nella parte appenninica invece sono attivi numerosi acquedotti che fanno capo a

differenti sorgenti o pozzi. Molti di questi sono “locali” ossia servono solo il Comune o parte del Comune in

cui si trovano, alcuni invece integrano l’alimentazione di più Comuni.

La condotta di adduzione Gorgovivo, a partire dal serbatoio di carico di Serra San Quirico, si sviluppa per

circa 70 km in direzione della costa, adducendo le acque della sorgente a ben 39 Comuni dell’ATO2 (86%

della popolazione totale): 25 Comuni della Vallesina, 4 Comuni costieri e, grazie all’impianto di

sollevamento di Castelplanio, 10 Comuni della valle del Misa.

I Comuni della zona appenninica, non sono collegati alla condotta di adduzione Gorgovivo, ma sono serviti

da diverse captazioni (sorgenti o pozzi) di minori dimensioni e meno profonde. A causa della bassa densità

della popolazione, numerose sono le captazioni che alimentano aggregati minori, in alcuni casi, solamente

frazioni piccolissime. Ed è per questo motivo che in questa zona si concentra la maggior parte dei punti di

captazione di tutto l’ATO (l’ATO2 in totale è servito da 110 sorgenti o gruppi di sorgenti, e 35 pozzi o gruppi

di pozzi).

Le fonti di approvvigionamento dell’AATO sono tutte di tipo sotterraneo e di ottima qualità e non

necessitano di particolari processi di potabilizzazione prima della distribuzione, ma vengono sottoposte ad

una semplice disinfezione.

Per il servizio di captazione ed adduzione, l’ATO2 può contare su un sistema di approvvigionamento che

garantisce sia una certa sicurezza dal punto di vista quantitativo che dal punto di vista qualitativo.

Dal punto di vista quantitativo l’ATO2 è in grado di garantire con i propri impianti di captazione

l’approvvigionamento dell’intero sistema di distribuzione fatta eccezione, esclusivamente per motivi di

locale opportunità tecnica, che per i Comuni di Matelica e di Camerano per i quali viene comprata acqua

per un volume annuo inferiore allo 0,7% del volume prelevato nell’Ambito ed immesso in rete, senza che si

rilevino particolari problemi di pressione o di interruzione del servizio.

Da un punto di vista qualitativo l’acqua è di ottima qualità. Ridotti episodi di inquinamento di tipo

batteriologico, che si rilevano principalmente per sorgenti poco profonde ed in occasione di eventi

meteorici, vengono controllati attraverso i sistemi di disinfezione presenti sulla rete di distribuzione

(principalmente sui serbatoi).

Pertanto per il sistema di captazione ed adduzione non si rilevano carenze se non quella di una maggiore

protezione delle fonti di approvvigionamento (individuazione delle aree di salvaguardia).

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Relativamente al servizio di distribuzione, sul territorio risultano circa 220 mila utenze, tutte dotate di

contatore. I volumi erogati all’utenza nel 2012 sono stati 30,9 milioni di mc, valore che negli anni è andato

progressivamente diminuendo (si tenga presente che nel 2003 sono stati 32,7 milioni di mc). Le perdite

sono state circa 11,9 milioni di mc annui (dati D.M. 99/97), pari al 26,3% del volume totale immesso in rete;

considerato che la rete idrica è costituita da - esclusi gli allacci - 5.151 km di tubazioni (corrispondente ad

una lunghezza pro-capite di 12,5 m/abitante) il volume perso rapportato alla rete di acquedotto,

corrisponde a 2.318 mc/km di rete all’anno. Il consumo idrico pro-capite calcolato sulla base dei volumi

erogati relativi a tutti gli usi, in relazione alla popolazione servita, risulta pari a 205 l /ab.servito * giorno.

In merito alla distribuzione non si rilevano problemi né dal punto di vista quantitativo, in quanto la rete ed i

serbatoi di distribuzione sono in grado di coprire il 100% della popolazione residente garantendo 280

l/ab*giorno, né dal punto di vista qualitativo, in quanto sono rarissimi gli eventi di non potabilità registrati

sulla rete di distribuzione.

Relativamente al servizio di fognatura e depurazione, per i quali si registrano le principali carenze del

territorio, la consistenza impiantistica può essere sinteticamente rappresentata come segue:

- km rete fognatura: 1.994; - numero impianti di sollevamento: 204; - numero impianti di depurazione: 42; - potenzialità degli impianti di depurazione esistente: 488.700 (AE).

Le principali carenze che si rilevano sul territorio dell’ATO2 possono essere sinteticamente rappresentate

in:

- non sufficiente estensione della rete fognaria con particolare riferimento agli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE;

- non sufficiente copertura del servizio di depurazione con particolare riferimento agli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE.

Relativamente all’impatto sull’ambiente non si rilevano specifiche carenze oltre a quelle già evidenziate

derivanti dalla copertura del servizio di fognatura e depurazione.

In merito al sistema di misura non si rilevano carenze in quanto tutte le utenze ed anche tutti i punti di

prelievo, sono serviti da sistemi di misura.

Relativamente ai servizi al consumatore tramite l’attività di controllo esercitata dall’AATO2 in merito al

rispetto dei livelli di servizio previsti dalla Carta dei Servizi (approvata con Delibera dell’Assemblea del

29/04/2004 n.1) nonché l’attività di tutela degli utenti che l’AATO2 svolge dal 2004, si può affermare che

non esistono carenze nei servizi al consumatore tali da prevedere specifici interventi.

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CAP.2 – LE CRITICITÀ NELL’EROGAZIONE DEL SII4

Le criticità che caratterizzano l’erogazione del SII nel ATO2 scaturiscono da una puntuale analisi dello stato

di fatto aggiornata alla data del 31 dicembre 2013 e dal confronto con gli specifici obiettivi di servizio

individuati dall’Ente d’Ambito ovvero direttamente riferiti agli obblighi normativi.

Relativamente alle criticità generali della pianificazione dell’ATO2, il principale documento di riferimento

per la loro individuazione, con particolare riferimento alla qualità ambientale è il Piano Regionale di Tutela

delle Acque (PTA). Infatti la Regione Marche, nelle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del PTA oltre a

recepire gli obblighi previsti dalla normativa Comunitaria e Nazionale in materia di qualità ambientale, per

alcuni aspetti ha fissato indicazioni specifiche di metodo ed in certi casi anche obiettivi ancora più

ambiziosi.

Di seguito si rappresentano le criticità del territorio di competenza classificate secondo lo schema

dettagliato proposto nella Determina 3/2014.

Si vuole far presente che pur non evidenziandosi particolare vetustà delle reti e degli impianti, nel Piano

degli Interventi sono sempre presenti investimenti di manutenzione straordinaria ed attività fisse che

hanno lo scopo di mantenere l’attuale livello di servizio; questi interventi verranno classificati, secondo lo

schema predisposto dall’Autorità, come una criticità specifica definita “mantenimento livello di servizio”.

Criticità di approvvigionamento idrico (captazione e adduzione) - Codice A

La criticità principale è relativa all’individuazione delle Aree di Salvaguardia.

Come previsto dall’art. 94 del D.Lgs. 152/2006 le Regioni, su proposta delle Autorità di Ambito devono

individuare le aree di salvaguardia per mantenere e migliorare le caratteristiche qualitative delle acque

destinate al consumo umano, erogate a terzi mediante acquedotto, nonché per la tutela dello stato delle

risorse. Il PTA (art. 19 c.3 bis delle NTA), al fine di meglio indirizzare l’attività in capo agli Enti d’Ambito, ha

definito diverse scadenze di adeguamento in base alla grandezza della captazione. Le AATO dovranno

proporre le aree di salvaguardia distinte in zone di tutela assoluta ed in zone di rispetto, e trasmetterle alla

Giunta Regionale per la approvazione entro il 31/12/2014. Per le captazioni con prelievo inferiore o uguale

a 10 l/s (portata media annuale), può essere utilizzato il criterio geometrico di cui al c.5 del Titolo I, Allegato

2 delle Linee Guida definite con l’Accordo del 12/12/2002; entro il 31/12/2022 anche per queste ultime

4 DET 03/2014: “Le criticità che caratterizzano l’erogazione del SII nel territorio di competenza sono descritte e analizzate in maniera

puntuale evidenziando esplicitamente la data cui la rappresentazione delle criticità si riferisce. Le criticità che si riscontrano nel

territorio di competenza sono classificate e ricondotte nelle sette aree tematiche di seguito elencate, ciascuna disaggregata in sotto-

aeree specifiche, identificate da un codice alfanumerico. Per ciascuna tipologia di criticità puntuale, è indicata la località nonché

l’elemento infrastrutturale in cui la medesima criticità si manifesta.

Ulteriori criticità puntuali, qualora presenti sul territorio, sono rappresentate nell’apposito sottocapitolo “altre criticità” con il

medesimo dettaglio”

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captazioni le AATO dovranno proporre le aree di salvaguardia distinte in zone di tutela assoluta ed in zone

di rispetto, e trasmetterle alla Giunta Regionale per l’approvazione utilizzando, un criterio diverso da quello

geometrico.

Cod. Sotto-aree tematiche specifiche

Criticità Elemento infrastrutturale in cui la criticità si manifesta

Comuni/località interessati

A1 Assenza delle infrastrutture di acquedotto

Criticità non presente nell’ATO2 - -

A2 Alto tasso di interruzioni impreviste della fornitura

Criticità non presente nell’ATO2 - -

A3 Bassa pressione Criticità non presente nell’ATO2 - -

A4 Vetustà delle reti e degli impianti

Criticità non presente nell’ATO2 - -

A5.1 Mancata individuazione delle Aree di Salvaguardia

Aree di Salvaguardia non ancora studiate (e quindi proposte alla Regione per la successiva individuazione) secondo le linee guida dell’Accordo del 12/12/2002

Opere di captazione

Agugliano, Ancona, Arcevia, Castelplanio, Chiaravalle, Corinaldo, Cupramontana, Esanatoglia, Fabriano, Genga, Jesi, Matelica, Monterado, Ostra, Poggio San Vicino, Sassoferrato, Senigallia, Serra de' Conti, Serra San Quirico, Sirolo

Criticità nella fornitura di acqua potabile (potabilizzazione e distribuzione) - Codice B

Relativamente alla fornitura di acqua potabile non si riscontrano particolari criticità riconducibili agli

obblighi normativi comunitari, nazionali e regionali, ma solamente necessità che derivano da specifiche

situazioni o esigenze del territorio.

Una di queste, classificata come “rimozione delle interferenze” prevede la rimozione di alcuni tratti di rete

che interferiscono con i tracciati su cui si sviluppano i cantieri per i lavori di potenziamento di infrastrutture

viarie presenti nell’ATO2 (terza corsia dell’autostrada A14, raddoppio della SS76 e della SS16, alcuni lavori

su tratti ferroviari).

Un’altra esigenza del territorio, è la necessità di adeguare le infrastrutture esistenti per far fronte a future

espansioni delle aree produttive, commerciali e residenziali, prima che queste si sviluppino e le

infrastrutture esistenti risultino non adeguatamente dimensionate per garantire alla nuova domanda

l’attuale livello di servizio.

Infine, si classifica come ulteriore criticità, il “mantenimento del livello di servizio” ovvero la necessità di

garantire il mantenimento del livello attuale di servizio che è considerato buono.

Cod. Sotto-aree tematiche specifiche

Criticità Elemento infrastrutturale in cui la criticità si manifesta

Comuni/località interessati

B1 Vetustà delle reti e degli impianti

Criticità non presente nell’ATO2 - -

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B2 Qualità dell'acqua non conforme agli usi umani

Criticità non presente nell’ATO2 - -

B3 Presenza di restrizioni all'uso Criticità non presente nell’ATO2 - -

B4 Alto livello di perdite e presenza di perdite occulte

Criticità non presente nell’ATO2 - -

B5 Alto tasso di interruzioni impreviste della fornitura

Criticità non presente nell’ATO2 - -

B6 Bassa pressione Criticità non presente nell’ATO2 - -

B7 Mancato raggiungimento della dotazione minima garantita

Criticità non presente nell’ATO2 - -

B8.1 Rimozione interferenze

Esistenza di interferenze tra le reti di distribuzione ed i lavori su alcune infrastrutture viarie (attualmente individuate)

Reti Ancona, Castelplanio, Fabriano, Falconara, Genga.

B8.2

Adeguamento infrastrutture ai futuri sviluppi del territorio per mantenimento livello di servizio

Necessità di adeguare le infrastrutture esistenti per le nuove aree di espansione

Reti e serbatoi Casine di Ostra, Brugnetto di Senigallia, Camerano, Candia

B8.3 Mantenimento livello di servizio

Mantenimento livello di servizio Reti, serbatoi, impianti di disinfezione

Tutto l’ATO2

Criticità del servizio di fognatura – Codice C

Si vuole sottolineare che le criticità dell’AATO2 sono relative solamente agli obblighi del PTA, e non a quelli

comunitari, in quanto, relativamente agli obblighi derivanti dalla normativa Comunitaria, e nello specifico il

rispetto del’art.3 della Direttiva 91/271/CEE – copertura del servizio di fognatura per gli agglomerati con

carico generato maggiore di 2.000 AE – l’ATO2 risulta conforme. Questo è quanto si evince dall’allegato 1

alla nota SG-Greffe(2014)D/4853 del 31/03/2014 della Commissione europea, in cui è indicato lo stato di

conformità degli agglomerati rispetto all’art. 3 ed all’art.4 della suddetta Direttiva. È doveroso

rappresentare che nello stesso allegato risultano 2 agglomerati non conformi all’art. 3, questo perché i dati

elaborati per la redazione di tale documento sono relativi al 2011; con i dati relativi all’ultimo

aggiornamento anche suddetti 2 agglomerati presentano le caratteristiche per il riconoscimento della

conformità.

Una delle criticità riscontrate nell’ATO2 per i servizio di fognatura rispetto al PTA è la presenza di sistemi

individuali di trattamento (IAS) negli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE in cui è

convogliato più del 2,5% del carico generato dall’agglomerato. Più precisamente il PTA stabilisce che negli

agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE è tollerato il mantenimento dei sistemi individuali

appropriati di trattamento (IAS) esistenti che trattino fino ad un massimo del 5% del carico generato

dell’agglomerato ed i Piani d’Ambito devono prevedere interventi per abbassare tale quota al 2,5 % (art.39

c.6 delle NTA). Nell’ATO2 il rispetto del livello inferiore al 5% è già abbondantemente raggiunto, pertanto si

ritiene di dover perseguire l’obiettivo successivo del 2,5%.

Un’altra criticità individuata, rispetto alle previsioni del PTA è la presenza di scarichi in mare di acque reflue

urbane (provenienti da impianti di depurazione o da reti fognarie, inclusi quelli degli sfioratori di piena delle

reti fognarie) che devono essere allontanati oltre le opere di difesa costiera parallele alla costa, incluse le

scogliere soffolte, e oltre l’estremità delle opere marittime perpendicolari alla costa (art.36 c.1 e c.4 delle

NTA).

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Ultimo obiettivo è legato alla gestione delle fognature in occasione degli eventi meteorici. Il D.Lgs.

152/2006 all’art. 113 prevede che le Regioni, disciplinano le acque di prima pioggia. La Regione Marche,

con il PTA (art. 43 c.7 delle NTA), ha previsto la realizzazione, negli agglomerati con carico generato

maggiore di 2.000 AE , di sistemi di gestione e trattamento delle acque di prima pioggia che consentano

una riduzione del carico inquinante derivante dalla superficie scolante, pari al 20%; ovvero pari al 30% se gli

agglomerati sono situati entro 10 km dalla costa; ovvero pari al 35% per gli agglomerati con carico generato

maggiore di 10.000 AE; o pari al 45% per gli agglomerati con carico generato maggiore di 10.000 AE e situati

entro 10 km dalla costa.

Ulteriori criticità che vengono individuate nella fognatura, così come è stato fatto nella potabilizzazione e

distribuzione, riguardano una specifica esigenza del territorio inerente la rimozione delle interferenze ed il

mantenimento del livello di servizio attuale.

La rimozione dei tratti di reti fognarie che creano delle interferenze con i lavori di potenziamento di alcune

infrastrutture viarie presenti nel territorio, è classificata come una criticità.

Anche per la fognatura, viene classificato come criticità, il mantenimento del livello di servizio, che si

ottiene attraverso la manutenzione straordinaria e attraverso altre attività fisse.

Cod. Sotto-aree tematiche specifiche

Criticità Elemento infrastrutturale in cui la criticità si manifesta

Comuni/località interessati

C1 Assenza del servizio

Agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE con carico generato superiore al 2,5% trattato attraverso IAS

Reti

Agglomerati di: Agugliano, Falconara, Camerano, Jesi, Sanata Maria Nuova, Sassoferrato, Serra de’ Conti, Cupramontana.

C2 Vetustà delle reti e degli impianti

Criticità non presente nell’ATO2 - -

C3 Alto tasso di fuoriuscite Criticità non presente nell’ATO2 - -

C4 Alta frequenza di allagamenti Criticità non presente nell’ATO2 - -

C5.1

Mancato adeguamento degli scarichi di acque reflue urbane alle prescrizioni dell’art. 36 c.1 e c.4 delle NTA del PTA (allontanamento oltre le opere di difesa costiera)

Presenza di scarichi in mare di acque reflue urbane prima delle opere di difesa costiera

Collettori e scolmatori

Litorale di Ancona, Falconara. Montemarciano, Senigallia

C5.2

Mancato adeguamento degli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE alle prescrizioni dell’art. 43 c.7 delle NTA del PTA (gestione e trattamento acque di prima pioggia)

Agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE in cui mancano sistemi di gestione e trattamento delle acque di prima pioggia

Reti fognarie e vasche di prima pioggia

Agglomerati di: Agugliano, Ancona, Camerano, Castelbellino, Cerreto d’Esi, Corinaldo, Cupramontana, Fabriano, Falconara, Jesi, Macine Borgo Loreto, Matelica, Ostra, Ripe, Sanata Maria Nuova, Sassoferrato, Senigallia, Serra De Conti.

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Cod. Sotto-aree tematiche specifiche

Criticità Elemento infrastrutturale in cui la criticità si manifesta

Comuni/località interessati

C5.3 Rimozione interferenze

Esistenza di interferenze tra le reti di fognatura ed i lavori su alcune infrastrutture viarie (attualmente individuate)

Reti Ancona, Fabriano, Falconara, Genga

C5.4 Mantenimento livelli di servizio Mantenimento livello di servizio Reti, sollevamenti, scolmatori

Tutto l’ATO2

Criticità del servizio di depurazione – Codice D

Relativamente al servizio di depurazione la principale criticità riscontrata è la non sufficiente copertura del

servizio per gli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE. Secondo l’art. 4 della Direttiva

91/271/CEE gli Stati Membri provvedono affinché le acque reflue urbane che confluiscono in reti fognarie

siano sottoposte, prima dello scarico, ad un trattamento secondario o ad un trattamento equivalente

secondo le seguenti modalità:

- al più tardi entro il 31 dicembre 2000 per tutti gli scarichi provenienti da agglomerati con oltre 15.000 AE;

- entro il 31 dicembre 2005 per tutti gli scarichi provenienti da agglomerati con un numero di AE compreso tra 10.000 e 15.000;

- entro il 31 dicembre 2005 per gli scarichi in acque dolci ed estuari provenienti da agglomerati con un numero di AE compreso tra 2.000 e 10.000.

Il D.Lgs. 152/2006 ha recepito gli indirizzi della direttiva europea, senza poter indicare i termini temporali

ormai scaduti al momento della sua emanazione. Il PTA oltre a recepire tale indirizzo, ha individuato il

raggiungimento della conformità degli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE come priorità

assoluta per i Piani d’Ambito (art.2 c.4 delle NTA).

Un altro obiettivo derivante sempre dal PTA è la sostituzione dei sistemi di disinfezione a base di cloro per

gli impianti con carico organico di progetto (COP) maggiore di 10.000 AE, con priorità per quelli maggiori di

50.000 AE (art. 50 c.5 delle NTA).

Sempre sugli impianti di depurazione COP maggiore di 10.000 AE il PTA richiede per l’effluente il rispetto

dei limiti di tabella 2 dell’Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. 152/2006 (intesi come media su base annua

degli autocontrolli e dei controlli fiscali) (art. 31 c.1 ed art. 47 c.3 delle NTA).

Infine, il PTA richiede che gli impianti soggetti ad una fluttuazione del carico in ingresso maggiore del 50%

per un periodo maggiore di 10 giorni l’anno, devono avere una potenzialità tale da garantire una capacità

residua di trattamento capace di trattare le fluttuazioni prevedibili per i 10 anni successivi all’autorizzazione

dell’impianto (art.46 c.6 e art.47 c.6 NTA).

Anche per il servizio di depurazione, così come per il servizio fognatura e distribuzione, si individua come

criticità, la necessità di spostare alcune sezioni del depuratore di Ancona Zipa a causa della futura

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realizzazione dell’uscita di “Ancona Ovest” dell’autostrada A14, che interferirà con alcune sezioni

dell’impianto nella configurazione attuale.

Un’altra criticità è costituita dall’estensione del servizio di depurazione ad altre località non incluse negli

agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE.

Infine, l’ultima criticità, anche per il servizio di depurazione, è caratterizzata dal mantenimento del livello di

servizio.

Cod.

Sotto-aree tematiche specifiche

Criticità Elemento infrastrutturale in cui la criticità si manifesta

Comuni/località interessati

D1 Assenza di trattamenti depurativi

Agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE non ancora conformi

Impianti di depurazione – reti e collettori

Agglomerati di: Agugliano, Ancona, Camerano, Cerreto d’Esi, Corinaldo, Cupramontana, Fabriano, Falconara, Jesi, Macine Borgo Loreto, Ostra, Ripe, Sanata Maria Nuova, Sassoferrato.

D2 Vetustà degli impianti di depurazione

Criticità non presente nell’ATO2 - -

D3 Scarichi fuori norma Criticità non presente nell’ATO2 - -

D4.1

Mancato adeguamento dei sistemi di disinfezione alle prescrizioni dell’art.50 c.5 delle NTA del PTA (utilizzo sistemi di disinfezione privi di cloro)

Presenza di sistemi di disinfezione a base di cloro negli impianti con COP maggiore di 10.000 AE

Impianti di depurazione con COP maggiore di 10.000: Dep. Ancona – Zipa, Dep. Camerano, Dep. Castelbellino, Dep. Fabriano – Via Bachelet, Dep. Falconara, Dep. Jesi, Dep. Matelica, Dep. Senigallia

Ancona, Camerano, Castelbellino, Fabriano, Falconara, Jesi, Matelica, Senigallia.

D4.2

Mancato adeguamento degli impianti alle prescrizioni dell’art. art. 31 c.1 e art. 47 c.3 delle NTA del PTA (rispetto dei parametri di tabella 2 dell’Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. 152/2009 per gli impianti con COP maggiore di 10.000 AE)

Presenza di impianti di depurazione con COP maggiore di 10.000 AE non in grado di garantire il rispetto dei limiti di tabella 2 dell’Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. 152/2009

Impianti di depurazione con COP maggiore di 10.000: Dep. Ancona – Zipa, Dep. Camerano, Dep. Castelbellino, Dep. Fabriano – Via Bachelet, Dep. Falconara, Dep. Jesi, Dep. Matelica, Dep. Senigallia

Ancona, Camerano, Castelbellino, Fabriano, Falconara, Jesi, Matelica, Senigallia.

D4.3

Mancato adeguamento degli impianti alle prescrizioni dell’art. art. art.46 c.6 e art.47 c.6 delle NTA del PTA (impianti soggetti a forte fluttuazione del carico in ingresso impianto in grado di garantire una capacità depurativa residua capace di trattare tali fluttuazioni )

Impianti di depurazione non dimensionati in modo da garantire una capacità depurativa residua in grado di trattare elevate fluttuazioni stagionali

Impianto di depurazione di Senigallia

Senigallia

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Cod.

Sotto-aree tematiche specifiche

Criticità Elemento infrastrutturale in cui la criticità si manifesta

Comuni/località interessati

D4.4 Rimozione interferenze

Esistenza di interferenze tra gli impianti ed i lavori su alcune infrastrutture viarie (attualmente individuate)

Impianti Ancona

D4.5

Estensione del servizio per località diverse dagli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE

Assenza trattamenti depurativi per località diverse dagli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE

Reti

Offagna, Monte Roberto, Monterado, Fabriano, Castelbellino, Montecarotto, Poggio San Marcello.

D4.6 Mantenimento livello di servizio

Mantenimento livello di servizio Impianti di depurazione

Tutto l’ATO2

Criticità dell’impatto con l’ambiente – Codice E

In merito all’impatto con l’ambiente non si rilevano criticità.

Cod. Sotto-aree tematiche specifiche

Criticità Elemento infrastrutturale in cui la criticità si manifesta

Comuni/località interessati

E1 Difficoltà di smaltimento dei fanghi di potabilizzazione

Criticità non presente nell’ATO2 - -

E2 Difficoltà di smaltimento dei fanghi di depurazione

Criticità non presente nell’ATO2 - -

E3 Elevato consumo di energia elettrica

Criticità non presente nell’ATO2 - -

E4

Presenza di subsidenza, stress delle fonti, difficoltà al mantenimento del “flusso ecologico” e in genere di pressioni sui corpi idrici di ricezione e di prelievo

Criticità non presente nell’ATO2 - -

Criticità del servizio di misura – Codice F

In merito al servizio di misura non si rilevano criticità se non quella legata al mantenimento del livello di

servizio.

Cod. Sotto-aree tematiche specifiche

Criticità Elemento infrastrutturale in cui la criticità si manifesta

Comuni/località interessati

F1 Non totale copertura di misuratori funzionanti in impianto

Criticità non presente nell’ATO2 - -

F2 Non totale copertura di misuratori funzionanti di utenza

Criticità non presente nell’ATO2 - -

F3 Alta vetustà misuratori di impianto

Criticità non presente nell’ATO2 - -

F4 Alta vetustà misuratori di utenza

Criticità non presente nell’ATO2 - -

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Cod. Sotto-aree tematiche specifiche

Criticità Elemento infrastrutturale in cui la criticità si manifesta

Comuni/località interessati

F5 Basso tasso di lettura effettiva dei misuratori

Criticità non presente nell’ATO2 - -

F6 Assenza servizio di autolettura Criticità non presente nell’ATO2 - -

F7 Bassa affidabilità dei dati raccolti tramite lettura e/o autolettura

Criticità non presente nell’ATO2 - -

F8.1 Mantenimento livello di servizio

Mantenimento livello di servizio Contatori Tutto l’ATO2

Criticità nei servizi al consumatore – Codice G

In merito ai servizi al consumatore non si rilevano criticità ad eccezione di quella legata al mantenimento

del livello di servizio.

Cod. Sotto-aree tematiche specifiche

Criticità

Elemento infrastrutturale in cui la criticità si manifesta

Comuni/località interessati

G1

Inadeguatezza del sistema di fatturazione (esempio scarsa frequenza di fatturazione, rettifiche elevate)

Criticità non presente nell’ATO2 - -

G2

Inadeguatezza del servizio di assistenza clienti (es. call center, pronto intervento, sportelli e trattamento dei reclami)

Criticità non presente nell’ATO2 - -

G3

Bassa performance nella continuità del servizio (numerose interruzioni per interventi di manutenzione, razionamento idrico in condizioni di scarsità, interruzioni in caso di pericolo o non conformità all’uso idropotabile)

Criticità non presente nell’ATO2 - -

G4 Qualità del servizio inferiore agli standard individuati dalla carta dei servizi

Criticità non presente nell’ATO2 - -

G5.1 Mantenimento livello di servizio

Mantenimento livello di servizio Servizi generali Tutto l’ATO2

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CAP.3 – PARAMETRI DI PERFORMANCE DEL SII5

Per ciascuna criticità evidenziata nel precedente capitolo, viene individuato un parametro di performance,

ovvero un indicatore misurabile al quale assegnare un valore che sia indicativo del livello di erogazione del

SII.

Cod.

Sotto-aree tematiche specifiche

Criticità Indicatore (parametro di performance)

u.m.

A5.1 Individuazione delle Aree di Salvaguardia

Aree di Salvaguardia non ancora studiate (e quindi proposte alla Regione per la successiva individuazione) secondo le linee guide dell’Accordo del 12/12/2002

n. aree di salvaguardia non ancora studiate

n.

B8.1 Rimozione interferenze

Esistenza di interferenze tra le reti di distribuzione ed i lavori su alcune infrastrutture viarie (attualmente individuate)

n. interferenze n.

B8.2

Adeguamento infrastrutture ai futuri sviluppi del territorio per mantenimento livello di servizio

Necessità di adeguare le infrastrutture esistenti per le nuove aree di espansione

Aree da adeguare alle esigenze future n.

B8.3 Mantenimento livello di servizio

Mantenimento livello di servizio Giudizio qualitativo

Ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente

C1 Assenza del servizio

Agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE con carico generato superiore al 2,5% trattato attraverso IAS

n. agglomerati non ancora conformi n.

C5.1 Adeguamento degli scarichi di acque reflue urbane all’art. 36 c.1 e c.4 delle NTA del PTA

Presenza di scarichi di acque reflue urbane prima delle opere di difesa costiera

n. di scarichi non ancora conformi n.

C5.2

Adeguamento degli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE alle prescrizioni sulla gestione e trattamento delle acque di prima pioggia come previsto dall’art. 43 c.7 delle NTA del PTA

Agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE in cui mancano sistemi di gestione e trattamento delle acque di prima pioggia negli

n. di agglomerati non ancora conformi

n.

C5.3 Rimozione interferenze

Esistenza di interferenze tra le reti di fognatura ed i lavori su alcune infrastrutture viarie (attualmente individuate)

n. interferenze n.

C5.4 Mantenimento livelli di servizio

Mantenimento livello di servizio Giudizio qualitativo

Ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente

5 DET 03/2014: “Per ciascuna criticità (A1, A2, ecc.), sono elencati i parametri (variabili, indicatori, indici) di performance individuati

per rappresentare le condizioni di esercizio del SII, con indicazione della motivazione di scelta di ciascuno degli stessi, anche rispetto

ad altri possibili parametri. Presentare una sintesi in forma tabellare delle criticità e dei parametri di performance ad esse associati”

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Cod.

Sotto-aree tematiche specifiche

Criticità Indicatore (parametro di performance)

u.m.

D1 Assenza di trattamenti depurativi

Agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE non ancora conformi

n. agglomerati non ancora conformi n.

D4.1

Adeguamento dei sistemi di disinfezione alle prescrizioni dell’art.50 c.5 delle NTA del PTA (utilizzo sistemi di disinfezione privi di cloro)

Presenza di sistemi di disinfezione a base di cloro negli impianti con COP maggiore di 10.000 AE

n. impianti non ancora conformi n.

D4.2

Rispetto dei parametri di tabella 2 dell’Allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/2009 per gli impianti con COP maggiore di 10.000 AE (art. 31 c.1 e art. 47 c.3)

Presenza di impianti di depurazione con COP maggiore di 10.000 AE non in grado di garantire il rispetto dei limiti di tabella 2 dell’Allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/2009

n. impianti non ancora conformi n.

D4.3

Impianti soggetti a forte fluttuazione del carico in ingresso impianto in grado di garantire una capacità depurativa residua capace di trattare tali fluttuazioni (art.46 c.6 e art.47 c.6 NTA)

Impianti di depurazione non dimensionati in modo da garantire una capacità depurativa residua in grado di trattare elevate fluttuazioni stagionali

n. impianti non ancora conformi n.

D4.4 Rimozione interferenze

Esistenza di interferenze tra gli impianti ed i lavori su alcune infrastrutture viarie (attualmente individuate)

n. interferenze n.

D4.5

Estensione del servizio per località diverse dagli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE

Assenza trattamenti depurativi per località diverse dagli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE

AE non ancora depurati AE

D4.6 Mantenimento livello di servizio

Mantenimento livello di servizio Giudizio qualitativo

Ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente

F8.1 Mantenimento livello di servizio

Mantenimento livello di servizio Giudizio qualitativo

Ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente

G5.1 Mantenimento livello di servizio

Mantenimento livello di servizio Giudizio qualitativo

Ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente

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CAP.4 – LIVELLI DI SERVIZIO6

Dopo aver definito quali sono gli indicatori che consentono una quantificazione nonché un monitoraggio

delle condizioni di esercizio per ogni specifico settore che costituisce l’intero SII, si procede ad assegnare ad

ognuno di questi un valore rappresentativo del livello di servizio attuale, ovvero all’ultima rilevazione

disponibile (31/12/2013).

Tutti i dati sono forniti direttamente dal Gestore con frequenza annuale.

Cod. Sotto-aree tematiche specifiche

Criticità Indicatore (parametro di performance)

u.m. Livello di servizio attuale

A5.1 Mancata individuazione delle Aree di Salvaguardia

Aree di Salvaguardia non ancora studiate (e quindi proposte alla Regione per la successiva individuazione) secondo le linee guida dell’Accordo del 12/12/2002

n. captazioni non ancora studiate

n. 141

B8.1 Rimozione interferenze

Esistenza di interferenze tra le reti di distribuzione ed i lavori su alcune infrastrutture viarie (attualmente individuate)

n. interferenze n. 8

B8.2

Adeguamento infrastrutture ai futuri sviluppi del territorio per mantenimento livello di servizio

Necessità di adeguare le infrastrutture esistenti per le nuove aree di espansione

Aree da adeguare alle esigenze future

n. 4

B8.3 Mantenimento livello di servizio

Mantenimento livello di servizio

Giudizio qualitativo

Ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente

Buono

C1 Assenza del servizio

Agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE con carico generato superiore al 2,5% trattato attraverso IAS

n. agglomerati non ancora conformi

n. 8

C5.1

Mancato adeguamento degli scarichi di acque reflue urbane alle prescrizioni dell’art. 36 c.1 e c.4 delle NTA del PTA (allontanamento oltre le opere di difesa costiera)

Presenza di scarichi in mare di acque reflue urbane prima delle opere di difesa costiera

n. di scarichi non ancora conformi

n. 30

6

DET 03/2014: “Per ciascuna criticità (A1, A2, ecc.) e ciascuna località in cui la medesima si manifesta, è riportato il livello di

servizio, in altre parole il valore rilevato del corrispondente parametro di performance, che caratterizza l’erogazione del SII, con

indicazione della fonte delle informazioni e della data dell’ultima rilevazione. Sono da indicare anche modalità e criteri di rilevazione

di ciascun livello (metodologia di rilevazione, frequenza, soggetto responsabile, ecc.).”

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Pagina 16

Cod. Sotto-aree tematiche specifiche

Criticità Indicatore (parametro di performance)

u.m. Livello di servizio attuale

C5.2

Mancato adeguamento degli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE alle prescrizioni dell’art. 43 c.7 delle NTA del PTA (gestione e trattamento acque di prima pioggia)

Agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE in cui mancano sistemi di gestione e trattamento delle acque di prima pioggia

n. di agglomerati non ancora conformi

n. 18

C5.3 Rimozione interferenze

Esistenza di interferenze tra le reti di fognatura ed i lavori su alcune infrastrutture viarie (attualmente individuate)

n. interferenze n. 4

C5.4 Mantenimento livelli di servizio

Mantenimento livello di servizio

Giudizio qualitativo

Ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente

Buono

D1 Assenza di trattamenti depurativi

Agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE non ancora conformi

n. agglomerati non ancora conformi

n. 14

D4.1

Mancato adeguamento dei sistemi di disinfezione alle prescrizioni dell’art.50 c.5 delle NTA del PTA (utilizzo sistemi di disinfezione privi di cloro)

Presenza di sistemi di disinfezione a base di cloro negli impianti con COP maggiore di 10.000 AE

n. impianti non ancora conformi n. 8

D4.2

Mancato adeguamento degli impianti alle prescrizioni dell’art. art. 31 c.1 e art. 47 c.3 delle NTA del PTA (rispetto dei parametri di tabella 2 dell’Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. 152/2009 per gli impianti con COP maggiore di 10.000 AE)

Presenza di impianti di depurazione con COP maggiore di 10.000 AE non in grado di garantire il rispetto dei limiti di tabella 2 dell’Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. 152/2009

n. impianti non ancora conformi n. 8

D4.3

Mancato adeguamento degli impianti alle prescrizioni dell’art. art. art.46 c.6 e art.47 c.6 delle NTA del PTA (impianti soggetti a forte fluttuazione del carico in ingresso impianto in grado di garantire una capacità depurativa residua capace di trattare tali fluttuazioni)

Impianti di depurazione non dimensionati in modo da garantire una capacità depurativa residua in grado di trattare elevate fluttuazioni stagionali

n. impianti non ancora conformi n. 1

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Cod. Sotto-aree tematiche specifiche

Criticità Indicatore (parametro di performance)

u.m. Livello di servizio attuale

D4.4 Rimozione interferenze

Esistenza di interferenze tra gli impianti ed i lavori su alcune infrastrutture viarie (attualmente individuate)

n. interferenze n. 1

D4.5

Estensione del servizio per località diverse dagli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE

Assenza trattamenti depurativi per località diverse dagli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE

AE non ancora depurati AE 14.000

D4.6 Mantenimento livello di servizio

Mantenimento livello di servizio

Giudizio qualitativo

Ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente

Buono

F8.1 Mantenimento livello di servizio

Mantenimento livello di servizio

Giudizio qualitativo

Ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente

Buono

G5.1 Mantenimento livello di servizio

Mantenimento livello di servizio

Giudizio qualitativo

Ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente

Buono

CAP.5 – LIVELLI DI SERVIZIO OBIETTIVO - OBIETTIVI

SPECIFICI7

Per le criticità sopra elencate, per le quali è stato evidenziato il livello di servizio attuale, verrà indicato, il

livello obiettivo che si prevede di raggiungere attraverso l’attuazione del programma degli interventi con

indicazione di livelli intermedi prevedibili al 2017.

7 DET 03/2014: “Per ciascuna criticità (A1, A2, ecc.) o area di criticità, si illustrano i livelli di servizio obiettivo (obiettivi specifici) da

raggiungere attraverso l’attuazione del programma degli interventi. Per quanto attiene alla “qualità del servizio”, i livelli obiettivo

sono individuati dalla “Carta dei servizi” adottata dai gestori del SII operanti nel territorio, nelle more della definizione della

regolazione di tale disciplina da parte dell’Autorità.

Presentare una sintesi in forma tabellare, per ciascuna criticità e località, dei livelli di servizio obiettivo, ossia dei valori dei parametri

di performance che si intendono raggiungere e in quale arco di tempo. Laddove appropriato, si illustrano i livelli di servizio intermedi

raggiunti in corrispondenza di eventi particolarmente significativi (milestone), come l’entrata in funzione di un nuovo impianto.”

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Cod. Sotto-aree tematiche specifiche

Criticità Indicatore (parametro di performance)

u.m. Livello di servizio obiettivo 2017

Livello di servizio obiettivo 2030

A5.1

Mancata individuazione delle Aree di Salvaguardia

Aree di Salvaguardia non ancora studiate (e quindi proposte alla Regione per la successiva individuazione) secondo le linee guida dell’Accordo del 12/12/2002

n. agglomerati non ancora conformi

n.

0 (quelle con portata inferiore a 10l/s con criterio geometrico)

0

B8.1 Rimozione interferenze

Esistenza di interferenze tra le reti di distribuzione ed i lavori su alcune infrastrutture viarie (attualmente individuate)

n. interferenze n. 0 0

B8.2

Adeguamento infrastrutture ai futuri sviluppi del territorio per mantenimento livello di servizio

Necessità di adeguare le infrastrutture esistenti per le nuove aree di espansione

Aree da adeguare alle esigenze future

n. 0 0

B8.3 Mantenimento livello di servizio

Mantenimento livello di servizio

Giudizio qualitativo

Ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente

Buono Buono

C1 Assenza del servizio

Agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE con carico generato superiore al 2,5% trattato attraverso IAS

n. agglomerati non ancora conformi

n. 5 0

C5.1

Mancato adeguamento degli scarichi di acque reflue urbane alle prescrizioni dell’art. 36 c.1 e c.4 delle NTA del PTA (allontanamento oltre le opere di difesa costiera)

Presenza di scarichi in mare di acque reflue urbane prima delle opere di difesa costiera

n. di scarichi non ancora conformi

n. 30 15

C5.2

Mancato adeguamento degli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE alle prescrizioni dell’art. 43 c.7 delle NTA del PTA (gestione e trattamento acque di prima pioggia)

Agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE in cui mancano sistemi di gestione e trattamento delle acque di prima pioggia

n. di agglomerati non ancora conformi

n.

15 (con la realizzazione dell’impianto di Ripe si inciderà su 3 agglomerati)

12

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Pagina 19

Cod. Sotto-aree tematiche specifiche

Criticità Indicatore (parametro di performance)

u.m. Livello di servizio obiettivo 2017

Livello di servizio obiettivo 2030

C5.3 Rimozione interferenze

Esistenza di interferenze tra le reti di fognatura ed i lavori su alcune infrastrutture viarie (attualmente individuate)

n. interferenze n. 0 0

C5.4 Mantenimento livelli di servizio

Mantenimento livello di servizio

Giudizio qualitativo

Ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente

Buono Buono

D1 Assenza di trattamenti depurativi

Agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE non ancora conformi

n. agglomerati non ancora conformi

n. 0 0

D4.1

Mancato adeguamento dei sistemi di disinfezione alle prescrizioni dell’art.50 c.5 delle NTA del PTA (utilizzo sistemi di disinfezione privi di cloro)

Presenza di sistemi di disinfezione a base di cloro negli impianti con COP maggiore di 10.000 AE

n. impianti non ancora conformi

n. 7 4

D4.2

Mancato adeguamento degli impianti alle prescrizioni dell’art. art. 31 c.1 e art. 47 c.3 delle NTA del PTA (rispetto dei parametri di tabella 2 dell’Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. 152/2009 per gli impianti con COP maggiore di 10.000 AE)

Presenza di impianti di depurazione con COP maggiore di 10.000 AE non in grado di garantire il rispetto dei limiti di tabella 2 dell’Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. 152/2009

n. impianti non ancora conformi

n. 8 4

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Cod. Sotto-aree tematiche specifiche

Criticità Indicatore (parametro di performance)

u.m. Livello di servizio obiettivo 2017

Livello di servizio obiettivo 2030

D4.3

Mancato adeguamento degli impianti alle prescrizioni dell’art. art. art.46 c.6 e art.47 c.6 delle NTA del PTA (impianti soggetti a forte fluttuazione del carico in ingresso impianto in grado di garantire una capacità depurativa residua capace di trattare tali fluttuazioni)

Impianti di depurazione non dimensionati in modo da garantire una capacità depurativa residua in grado di trattare elevate fluttuazioni stagionali

n. impianti non ancora conformi

n. 1 0

D4.4 Rimozione interferenze

Esistenza di interferenze tra gli impianti ed i lavori su alcune infrastrutture viarie (attualmente individuate)

n. interferenze n. 1 0

D4.5

Assenza trattamenti depurativi per località diverse dagli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE

Assenza trattamenti depurativi per località diverse dagli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE

AE non ancora depurati AE 12.600 8.600

D4.6 Mantenimento livello di servizio

Mantenimento livello di servizio

Giudizio qualitativo

Ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente

Buono Buono

F8.1 Mantenimento livello di servizio

Mantenimento livello di servizio

Giudizio qualitativo

Ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente

Buono Buono

G5.1 Mantenimento livello di servizio

Mantenimento livello di servizio

Giudizio qualitativo

Ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente

Buono Buono

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Pagina 21

CAP.6 – STRATEGIE DI INTERVENTO8

Il Piano degli interventi dell’ATO 2 individua 2 distinte strategie di intervento: una di medio periodo (fino al

2017) ed una di lungo periodo (fino al 2030, anno di fine affidamento).

Di seguito si descrivono le strategie scelte per far fronte alle criticità evidenziate nei precedenti capitoli,

senza entrare nel dettaglio degli investimenti destinati ad interventi di manutenzione straordinaria ed

attività fisse necessarie per il mantenimento sia del buono stato di conservazione delle reti e degli impianti,

che del mantenimento della qualità dei servizi offerti agli utenti.

Nel medio periodo

Premessa la continua attività di manutenzione straordinaria di reti ed impianti, dalla quale non si può

prescindere se si vuole mantenere un buon livello dei servizi erogati, la pianificazione d’ambito di medio

periodo concentra buona parte delle risorse (33,5% del totale) sull’adeguamento degli agglomerati con

carico generato maggiore di 2.000 AE. Concentrare gli investimenti su tale attività, è l’unica soluzione

possibile per prevenire, o quantomeno potersi difendere, di fronte alla procedura di infrazione da parte

della Unione Europea. Al riguardo si fa presente che il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio

e del Mare con nota prot. 0009725/TRI del 02/04/2014 ha reso noto che nell’ambito della Procedura di

Infrazione 2014/2059, è stata formalizzata dalla Commissione Europea, con nota SG-Greffe(2014)D/4853

del 31 Marzo u.s., l’emissione di una lettera di costituzione in mora (ax art. 258 TFUE).

Questa ultima comunicazione ricevuta, ha rafforzato la convinzione dell’AATO di inserire nel medio periodo

(programmazione fino al 2017) tutti gli investimenti necessari per portare a conformità gli agglomerati con

carico generato maggiore di 2.000 AE ancora non conformi, anche se tale scelta determina un

considerevole impegno di investimenti.

La strategia di intervento specifica per gli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE,

individuata ormai da qualche anno, è quella di collettare gli scarichi agli impianti già presenti sul territorio e

a servizio degli agglomerati stessi. In un paio di casi, sarà necessario inoltre potenziare gli impianti. Inoltre

in una specifica area dell’ATO2 in cui non esiste un impianto di grande potenzialità ed in cui la copertura del

servizio è particolarmente bassa, si è scelto di realizzare un nuovo impianto consortile con potenzialità tale

da garantire la depurazione agli scarichi di 3 agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE e di

garantire anche una capacità residua ulteriore per gli scarichi provenienti anche da località con carico

generato inferiore a 2.000 AE.

8 DET. 03/2014: “Per ciascuna criticità (A1, A2, ecc.) o area di criticità, si illustra la strategia d’intervento prescelta.

Si riportano, inoltre, le possibili strategie alternative atte a garantire il raggiungimento dei medesimi obiettivi specifici.

Si specifica, infine, la cifra di merito assegnata a ciascuna delle alternative individuate e soddisfacenti il raggiungimento degli

obiettivi e che non hanno ancora completato il rilevante iter autorizzativo, e i criteri utilizzati per compilare tale ordinamento, in

coerenza con gli obiettivi generali e gli strumenti di pianificazione sovraordinati.”

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Pagina 22

Infine, oltre a dover fornire delle risposte agli obblighi normati, nel breve periodo una parte degli

investimenti viene destinata a risolvere alcune specifiche esigenze del territorio come ad esempio la

rimozione delle interferenze di reti di distribuzione, oppure di fognatura o di impianti di depurazione con

lavori di spostamento ed potenziamento di infrastrutture viarie.

Nel lungo periodo

La strategia di intervento nel lungo periodo prevede l’avvio di investimenti per raggiungere i livelli obiettivo

derivanti dal PTA. Anche in questo secondo periodo sarà necessario concentrarsi su attività che riguardano

il servizio di fognatura e di depurazione, ovvero più in generale su interventi mirati al miglioramento della

qualità ambientale.

Relativamente al servizio di fognatura, si avvieranno gli studi per la realizzazione di sistemi di regolazione e

gestione delle acque di prima pioggia; particolarmente rilevante sarà l’attività di individuazione e di verifica

con i vari enti coinvolti delle aree e dei siti in cui realizzare tali opere, e successivamente, ottenute le

necessarie autorizzazioni, si procederà alla realizzazione di tali sistemi (iter autorizzativi ancora in

valutazione).

In merito agli scarichi che dovranno essere convogliati oltre le opere di difesa della costa, sarà necessario

individuare quelli su cui intervenire prioritariamente, in relazione sia dello stato di conservazione delle

opere di difesa della costa (anch’esse in alcuni casi necessitano di interventi di ripristino) che

dell’individuazione di situazioni prioritarie di intervento (iter autorizzativi ancora in valutazione).

Relativamente al servizio di depurazione si procederà all’adeguamento dei sistemi di disinfezione degli

impianti di depurazione con COP maggiore di 50.000 AE (successivamente, solo se rimarranno risorse

disponibili, si procederà all’adeguamento di quelli con COP comprese tra 10.000 e 50.000 AE).

Analogamente si procederà ad adeguare gli impianti per poter garantire livelli di rimozione e valori dei

parametri in uscita nel rispetto dei limiti di tabella 2 dell’Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. 152/2006.

Per l’impianto di Senigallia, si prevede un intervento organico che consenta sia il potenziamento

dell’impianto per garantire sia una capacità depurativa residua anche nel periodo di forte fluttuazione del

carico in ingresso (nel periodo estivo), che la sostituzione del sistema di disinfezione con sistemi privi di

cloro, che il potenziamento per il rispetto dei limiti di tabella 2.

Relativamente al servizio di acquedotto, si porteranno avanti gli studi per le aree di salvaguardia per le

captazioni con prelievo inferiore a 10 l/s.

In questo periodo di pianificazione, una parte delle risorse dovranno essere destinate a garantire un certo

grado di sicurezza al sistema di approvvigionamento idrico. Infatti anche se attualmente non presenta

criticità, l’Ente d’Ambito intende destinare una quota di investimenti alla ricerca di fonti alternative alla

sorgente di Gorgovivo, al fine di preservarne l’ottima qualità, ed al fine anche di realizzare un sistema di

distribuzione nell’area della valle del Misa, che sia svincolato dalla sorgente Gorgovivo.

Infine, saranno sempre presenti investimenti destinati alla manutenzione straordinaria ed alle attività fisse,

necessari per il mantenimento dello stato del servizio.

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Pagina 23

La strategia rappresentata nel presente paragrafo riassume tutte le informazioni necessarie sia al

raggiungimento dei livelli minimi di servizio derivanti dagli obblighi normativi regionali ad oggi vigenti, sia al

soddisfacimento della complessiva domanda dell’utenza, che al mantenimento del livello di servizio

erogato. Per la realizzazione di quanto illustrato si prevede un investimento complessivo, fino alla fine

dell’affidamento (anno 2030) di 208 milioni di euro che, al fine dell’elaborazione del Piano Economico e

Finanziario (PEF), viene ripartito uniformemente negli anni dal 2018 in poi.

CAP.7 – CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI9

Quantificazione delle previsioni di spesa - criteri utilizzati

Il Cronoprogramma interventi prevede per gli anni 2014-2017 investimenti per 70,9 milioni di euro di cui

circa 3,6 coperti da finanziamenti a fondo perduto per lo spostamento delle condotte idriche e fognarie che

interferiscono con i lavori di potenziamento di alcune infrastrutture viarie (autostrada A14, SS16, SS76,

ferrovie, ecc...) ed altri derivanti dai contributi degli utenti per la realizzazione dei nuovi allacci.

Gli interventi possono essere suddivisi in nuove opere (NO) e manutenzione straordinaria (MS).

Relativamente alle nuove opere, per il 77% di quelle che necessitano di progettazione, in base

all’aggiornamento al 31/12/2013, è già stato predisposto almeno il progetto preliminare e pertanto la

quantificazione della spesa necessaria per la realizzazione dell’intervento deriva da un computo metrico

estimativo redatto in base al prezzario regionale ufficiale in materia di lavori pubblici. È possibile affermare

quindi che per la maggior parte degli interventi la quantificazione della spesa deriva dai quadri economici

dei progetti redatti, mentre, per la restante parte, gli investimenti sono stati quantificati sulla base di

valutazioni parametriche.

In merito alle opere di manutenzione straordinaria l’incidenza degli interventi che necessitano di

progettazione è ovviamente inferiore rispetto a quella per le nuove opere (40% sul totale degli interventi di

manutenzione straordinaria rispetto al 67% sul totale degli interventi di nuove opere), pertanto solamente

per una parte residuale di tutti gli investimenti di manutenzione straordinaria è stato possibile far

9 “Si rappresenta in forma tabellare il cronoprogramma degli interventi associato alla strategia d’intervento prescelta, almeno per il

periodo 2014-2017, con precisa individuazione delle criticità cui si riferiscono, delle opere da realizzare, degli output prodotti, del

grado di raggiungimento atteso dei livelli di servizio obiettivo e delle località interessate da ciascuna opera, suddividendo fra gli

interventi il cui iter autorizzativo al 31/12/2013 risulta perfezionato e quelli che risultano ancora in valutazione. Il cronoprogramma

assume forma di schema cedevole, ovvero prevede alternative di intervento, qualora esistano più opzioni di intervento associate alla

medesima criticità nel caso la valutazione/validazione prevista a livello regionale non si sia ancora perfezionata. Specificare i criteri

adottati per la quantificazione delle previsioni di spesa, con separata indicazione dei criteri utilizzati per la quantificazione delle

spese in manutenzioni straordinarie.

Qualora il cronoprogramma degli interventi non contempli tutti gli investimenti necessari a dare attuazione alla strategia di

intervento, esplicitare le motivazioni e i criteri utilizzati per la scelta degli interventi ritenuti meritevoli di priorità massima.”

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riferimento ai quadri economici di progetti che sono almeno a livello preliminare. Per quanto riguarda gli

importi degli altri interventi, essi sono stati proposti dal gestore in base all’esperienza maturata negli anni

di gestione del SII sull’intero ATO2, contemperando l’esigenza di garantire nel tempo i livelli di servizio

attuali ed il soddisfacimento della complessiva domanda dell’utenza, con l’effettiva capacità di realizzazione

degli investimenti derivante dall’analisi di dati storici e consolidati.

Scelta degli interventi ritenuti meritevoli di priorità massima - motivazioni e criteri utilizzati

Come illustrato al capitolo precedente, nel periodo 2014-2017 è stata data priorità agli interventi relativi al

raggiungimento della conformità degli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE. La lettera del

31/03/2014, di costituzione in mora relativa alla procedura di infrazione n.2014/2059 da parte della

Commissione Europea, ha rafforzato la scelta fatta. Per l’individuazione degli interventi ritenuti meritevoli

di massima priorità, si è tenuto conto anche della nota del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del

territorio e del Mare prot. n.0054624/TRI del 11/11/2013, con la quale, tra le altre informazioni, è stato

evidenziato quanto riportato nel Settimo report sulla stato di attuazione della direttiva: “la Commissione

europea considera conforme un agglomerato se tutte le acque reflue sono collettate e trattate presso idonei

impianti di trattamento, ovvero impianti con adeguata tipologia di trattamento e scarichi conformi ai valori

limite di emissione; in presenza di carico generato non conforme (carico non adeguatamente collettato e/o

trattato) la Commissione concede agli Stati Membri, in sede di valutazione, un certo margine di flessibilità

superato il quale l’intero agglomerato è considerato non conforme:

- art. 3: 2% del carico generato comunque non superiore a 2.000 abitanti equivalenti;

- art.4 e 5: 1% del carico collettato comunque non superiore a 2.000 abitanti equivalenti.”

Sulla base di quanto sopra indicato, considerato che gli agglomerati di Matelica e di Castelbellino, rientrano

nel caso di specie sopra illustrato:

- Castelbellino

o art.4: 1% del carico collettato, pari a 135 abitanti equivalenti;

- Matelica

o art.4: 0,7% del carico collettato, pari a 77 abitanti equivalenti;

si ritiene che gli interventi relativi per questi due agglomerati non siano di priorità massima, pertanto nella

programmazione 2014-2017 sono stati inseriti gli interventi per portare a conformità gli agglomerati di:

Agugliano, Falconara Marittima, Ancona, Camerano, Cerreto d’Esi, Corinaldo, Fabriano Jesi, Ostra, Ripe,

Santa Maria Nuova, Sassoferrato, Cupramontana e Macine Borgo Loreto, e non quelli relativi al

collettamento dell’1% di Castelbellino e allo 0,7% di Matelica.

Oltre agli interventi relativi agli agglomerati, si sono ritenuti prioritari anche gli investimenti per lo

spostamento delle reti (sia di fognatura che di distribuzione acquedotto) che interferiscono con altri

interventi su infrastrutture viarie eseguiti da altre società. Tra questi risultano i lavori del raddoppio della

SS16, i lavori per la realizzazione della terza corsia dell’autostrada A14, i lavori per la realizzazione dello

svincolo per l’uscita di Ancona-Ovest dell’autostrada, i lavori per la realizzazione di alcuni tratti della SS76 e

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i lavori sulla rete ferroviaria. Tali investimenti non possono essere posticipati in quanto devono

necessariamente seguire i cronoprogrammi di altre attività (alcune già in corso di esecuzione).

Si evidenzia infine che nel periodo 2014-2017 sono previsti anche investimenti per la manutenzione

straordinaria e per attività varie (quali ad esempio acquisto di attrezzature di varia natura - dagli automezzi,

ai macchinari da laboratorio, ecc…-, certificazioni ambientali, implementazioni informatiche), che sono

investimenti indispensabili per mantenere il buono stato di conservazione delle reti e degli impianti, e

garantire un buon livello di servizio agli utenti (in senso generalizzato: lettura contatori, fatturazione,

gestione clienti, rispetto livelli fissati nella Carta dei Servizi, gestione reti, sistemi di telecontrollo, gestione

GIS e progettazione, ecc…). Questi interventi, vista la struttura prevista dalla Determina n.3/2014

dell’Autorità, sono stati associati ad una specifica criticità, anche se il livello di servizio non è ritenuto

critico; trattasi di investimenti che vanno realizzati in maniera costante negli anni al fine di mantenere il

buon livello di servizio attualmente erogato agli utenti.

Tra gli interventi meritevoli di priorità , rientrano anche l’intervento di completamento dell’impianto di

depurazione di Offagna (località non appartenente agli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000

AE), in quanto i lavori erano già avviati e manca solamente la realizzazione della parte elettromeccanica per

il completamento dei lavori.

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Cronoprogramma degli interventi

CRITICITÀ AEEG

CODICE PROGR.

COMUNI/LOCALITÀ INTERESSATI

TIPOLOGIA LIVELLO DI PROGETTAZIONE AL 31/12/2013

ITER AUTORIZZATIVO CONCLUSO

TITOLO DESCRIZIONE (output prodotto - opera da realizzare e impatto sull’indicatore associato allo specifico livello di servizio)

2014 2015 2016 2017 TOTALE 2014-2017

A5.1 1 CAP/ADD ATO NO N.A. NO Realizzazione aree di tutela assoluta. Studi per l'individuazione delle aree di salvaguardia delle captazioni gestite.

Studio per l'individuazione delle aree di salvaguardia e di protezione delle captazioni gestite ad uso idropotabile. (compresa la protezione dell'ingresso basso del complesso sorgentizio di Gorgovivo)

250.000 10.000 50.000 50.000 360.000

B8.1 1 POT/DIS Castelplanio MS N.A. SI Rimozione interferenze ferroviarie a Castelplanio

L'intervento prevede la sostituzione di circa 0,5 km di condotte per rimuovere le interferenze derivanti dalle installazioni ferroviarie (raddoppio della ferrovia) nel Comune di Castelplanio.

300.000 0 0 0 300.000

B8.1 2 POT/DIS ATO MS N.A. NO Rimozione interferenze con SS76-Quadrilatero L'intervento prevede lo spostamento di alcuni tratti di rete idrica per risolvere le interferenze con la costruzione dei tratti della SS.76 - Quadrilatero.

216.000 150.000 50.000 0 416.000

B8.1 3 POT/DIS Ancona MS NESSUNO NO Rimozione interferenze reti di acqua potabile con la realizzazione della terza corsia e dell'uscita Ovest di Ancona dell'autostrada A14

L'intervento prevede lo spostamento delle condotte idriche per rimuovere le interferenze derivanti dalla realizzazione della terza corsia dell' Autostrada e dell'uscita Ovest di Ancona.

165.000 20.000 0 0 185.000

B8.1 4 POT/DIS Ancona-Falconara MS N.A. N.A. Rimozione interferenze con i lavori per il raddoppio della SS16 Ancona Falconara (rete idrica)

L'intervento prevede lo spostamento di alcuni tratti di rete idrica per eliminare le interferenze con i lavori per il raddoppio della SS16 Ancona Falconara (tratto Caffetteria-Ospedale)

0 20.000 0 0 20.000

B8.1 5 POT/DIS Ancona MS N.A. NO Rimozione interferenze con l'uscita ad ovest del porto di Ancona

L'intervento prevede lo spostamento di alcuni tratti di rete idrica per eliminare le interferenze con i lavori per la realizzazione dell'uscita ad ovest del porto di Ancona

0 40.000 0 0 40.000

B8.1 6 POT/DIS Fabriano - Genga MS PRELIMINARE NO Rimozione interferenze con la Pedemontana tratto Fabriano - Matelica (rete idrica)

L'intervento prevede lo spostamento di alcuni tratti di rete idrica per eliminare le interferenze con i lavori per la Pedemontana tratto Fabriano - Matelica

0 150.000 250.000 250.000 650.000

B8.1 7 POT/DIS Ancona-Falconara MS N.A. N.A. Rimozione interferenze con il nodo ferroviario Falconara

L'intervento prevede lo spostamento di alcuni tratti di rete idrica per eliminare le interferenze con i lavori per il nodo ferroviario di Falconara

0 0 100.000 40.000 140.000

B8.1 8 POT/DIS Ancona MS PRELIMINARE NO Spostamento condotte acqua per lavori di adeguamento della galleria ferroviaria del Castellano

L'intervento prevede la progettazione esecutiva dello spostamento delle condotte acqua per lavori di adeguamento della galleria ferroviaria del Castellano di Ancona. (rimozione interferenze)

10.000 30.000 30.000 0 70.000

B8.2 9 POT/DIS Ostra e Senigallia NO LAVORI IN CORSO SI Estensione condotte idriche per Casine di Ostra e Brugnetto

L’intervento prevede l’estensione della condotta esistente per raggiungere la località Casine di Ostra al fine di servire nuove utenze. La realizzazione di tale estensione consentirà anche di modificare l’attuale circuitazione così che Casine di Ostra sarà alimentata da Senigallia e non più da Montecarotto. La conclusione dei lavori è prevista per il 2014 (conclusione lavori in corso)

400.000 0 0 0 400.000

B8.2 10 POT/DIS Ostra e Senigallia MS LAVORI IN CORSO SI Rinnovamento condotte idriche per Casine di Ostra e Brugnetto

Interventi sulla rete idrica a servizio delle località di Casine di Ostra e di Brugnetto di Senigallia necessari per aumentare l'apporto di acqua alle località rinnovando la tubazione verso Brugnetto (ed aumentandone il diametro).

300.000 0 0 0 300.000

B8.2 11 POT/DIS Ancona MS PRELIMINARE NO Rinnovamento condotte di distribuzione acqua potabile per la località Candia di Ancona

L'investimento prevede la progettazione esecutiva ed i lavori sulla rete idrica di distribuzione della località Candia di Ancona. L'obiettivo è quello di rinnovare e di potenziare la rete attuale che risulta sottodimensionata per servire le nuove urbanizzazioni in corso di realizzazione.

50.000 350.000 0 0 400.000

B8.2 12 POT/DIS Camerano NO NESSUNO NO Estensione condotta acqua potabile zona sud di Camerano

Progettazione esecutiva degli interventi di estensione della rete idrica del Comune di Camerano per circa 8 km. L'intervento è necessario per far fronte al fabbisogno generato da nuove urbanizzazioni o realtà in espansione (terme in fase di realizzazione, zona ZIPA in fase di realizzazione, ospedale INRCA, lavori appena avviati)

30.000 20.000 20.000 20.000 90.000

B8.2 13 POT/DIS ATO NO N.A. N.A. Installazione di nuovi contatori acqua potabile Si prevede l'installazione di circa 2.000 contatori ogni anno (valore medio).

57.200 60.000 60.000 60.000 237.250

B8.2 14 POT/DIS ATO NO N.A. N.A. Nuovi impianti di derivazione d'utenza acqua potabile

Realizzazione dei nuovi impianti di derivazione d'utenza acqua potabile

303.100 300.000 300.000 300.000 1.203.100

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CRITICITÀ AEEG

CODICE PROGR.

COMUNI/LOCALITÀ INTERESSATI

TIPOLOGIA LIVELLO DI PROGETTAZIONE AL 31/12/2013

ITER AUTORIZZATIVO CONCLUSO

TITOLO DESCRIZIONE (output prodotto - opera da realizzare e impatto sull’indicatore associato allo specifico livello di servizio)

2014 2015 2016 2017 TOTALE 2014-2017

B8.3 15 POT/DIS ATO MS N.A. N.A. Manutenzione di impianti di potabilizzazione / disinfezione

Manutenzione di impianti di potabilizzazione / disinfezione. 8.000 15.000 15.000 15.000 53.000

B8.3 16 POT/DIS ATO MS N.A. N.A. Manutenzione impianti di protezione catodica acqua potabile

Manutenzione impianti di protezione catodica acqua potabile. 45.000 45.000 60.000 60.000 210.000

B8.3 17 POT/DIS ATO MS N.A. N.A. Manutenzione serbatoi acqua potabile Manutenzione straordinaria serbatoi acqua potabile (in particolare è prevista la progettazione e la realizzazione del Serbatoio Borgo Loreto per circa 700.000 euro)

25.000 250.000 600.000 600.000 1.475.000

B8.3 18 POT/DIS ATO MS N.A. N.A. Interventi vari sulla condotta principale Interventi di manutenzione straordinaria sulla condotta principale dell'acquedotto di Gorgovivo e sulle sue apparecchiature idrauliche.

90.000 100.000 100.000 100.000 390.000

B8.3 19 POT/DIS ATO MS N.A. N.A. Manutenzione rete acqua potabile

Interventi di manutenzione straordinaria rete acqua potabile. In particolare sono compresi i lavori di rinnovamento della condotta idrica di via Raffaello Sanzio e di altre vie di Ancona, i lavori per rinnovamento della condotta idrica di C.so Matteotti di Jesi, i lavori della condotta sul ponte sul fiume Esino, i lavori sulla scogliera AeA sul fiume Esino a Rosora, i lavori sulla condotta in via Banchina da Chio ad Ancona.

2.002.000 2.820.000 3.030.000 2.750.000 10.602.000

B8.3 20 POT/DIS Sassoferrato NO PRELIMINARE NO Ristrutturazione sistema idrico capoluogo di Sassoferrato

Progettazione esecutiva degli interventi sulla rete idrica del Comune di Sassoferrato necessari per il rinnovamento delle condotte ormai vetuste e non adeguate e per la realizzazione di un nuovo serbatoio delocalizzato rispetto a quello attuale situato sulla Rocca.

10.000 30.000 30.000 20.000 90.000

B8.3 21 POT/DIS Ancona MS DEFINITIVO NO Consolidamento statico del serbatoio Raffaello Sanzio

Progettazione e lavori per il consolidamento statico del serbatoio Raffaello Sanzio di Ancona necessario per la stabilità del serbatoio.

40.000 1.100.000 0 0 1.140.000

B8.3 22 POT/DIS ATO NO N.A. N.A. Realizzazione di nuovi impianti di potabilizzazione / disinfezione

Realizzazione di nuovi impianti di potabilizzazione / disinfezione. 9.000 15.000 15.000 15.000 54.000

B8.3 23 POT/DIS ATO MS N.A. N.A. Rinnovo sistematico di vecchi impianti di derivazione d'utenza acqua potabile

Si prevede il rinnovo di circa 80 derivazioni d'utenza ogni anno (valore medio).

178.500 180.000 180.000 180.000 718.500

B8.3 24 POT/DIS ATO MS N.A. N.A. Rilievo reti acqua potabile e caricamento sul SIT

Reperimento e caricamento su SIT dati esistenti reti acqua potabile (manufatti, reti, allacci).

40.500 40.000 40.000 40.000 160.500

B8.3 25 POT/DIS ATO NO N.A. N.A. Estensione rete acqua potabile Piccoli interventi per estensione rete acqua potabile. 102.000 100.000 100.000 100.000 402.000

B8.3 26 POT/DIS ATO NO N.A. N.A. Controllo e telecontrollo acqua potabile Adeguamento ed implementazione dei sistemi di controllo e di telecontrollo delle reti e degli impianti acqua potabile.

37.000 77.000 97.000 54.000 265.000

B8.3 27 POT/DIS ATO MS N.A. N.A. Manutenzione complessi acqua potabile Interventi impiantistici vari sui complessi acqua potabile. 635.000 650.000 750.000 750.000 2.785.000

B8.3 28 POT/DIS ATO MS N.A. N.A. Misura e controllo del grado di perdita nella rete idrica

Attività di misurazione in campo di tratti di rete per ricerca di eventuali perdite occulte

0 50.000 100.000 100.000 250.000

C5.3 1 FOG Ancona-Falconara MS N.A. N.A. Rimozione interferenze con i lavori per il raddoppio della SS16 Ancona Falconara (rete fognaria)

L'intervento prevede lo spostamento di alcuni tratti di rete fognaria per eliminare le interferenze con i lavori per il raddoppio della SS16 Ancona Falconara

0 60.000 60.000 60.000 180.000

C5.3 2 FOG Fabriano - Genga MS PRELIMINARE NO Rimozione interferenze con la Pedemontana per Campo dell'Olmo (rete fognaria)

L'intervento prevede lo spostamento di alcuni tratti di rete fognaria per eliminare le interferenze con i lavori per la Pedemontana per Campo dell'Olmo

0 100.000 190.000 0 290.000

C5.3 3 FOG ATO MS N.A. N.A. Rimozioni Interferenze con SS76-Quadrilatero L'intervento prevede lo spostamento di alcuni tratti di rete fognaria per eliminare le interferenze con la costruzione dei tratti della SS.76 - Quadrilatero.

100.000 0 0 0 100.000

C5.3 4 FOG Ancona MS N.A. NO Rimozione interferenze reti di fognatura con la realizzazione della terza corsia e dell'uscita Ovest di Ancona dell'autostrada A14

L'intervento consiste nello spostare circa 4,5 km di fognature a causa della realizzazione della terza corsia dell'autostrada. (rimozione interferenze)

450.000 30.000 0 0 480.000

C5.4 5 FOG ATO MS N.A. N.A. Manutenzione rete fognaria

Interventi di manutenzione straordinaria sulla rete fognaria. Sono compresi i lavori per il rifacimento delle condotte di Falconara Villanova, delle condotte del C.so Matteotti di Jesi, delle condotte del fosso a Morro d'Alba, delle condotte posate in un terreno (di proprietà del sig. Figini ) ad Ostra e delle condotte sul ponte sul fiume Esino.

1.600.000 2.400.000 1.350.000 1.300.000 6.650.000

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Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona

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CRITICITÀ AEEG

CODICE PROGR.

COMUNI/LOCALITÀ INTERESSATI

TIPOLOGIA LIVELLO DI PROGETTAZIONE AL 31/12/2013

ITER AUTORIZZATIVO CONCLUSO

TITOLO DESCRIZIONE (output prodotto - opera da realizzare e impatto sull’indicatore associato allo specifico livello di servizio)

2014 2015 2016 2017 TOTALE 2014-2017

C5.4 6 FOG ATO MS N.A. N.A. Manutenzione sollevamenti Manutenzione straordinaria sollevamenti fognari 200.000 200.000 200.000 200.000 800.000

C5.4 7 FOG ATO MS N.A. N.A. Rilievo reti Censimento e regolarizzazione degli scarichi fognari 5.000 0 10.000 10.000 25.000

C5.4 8 FOG ATO MS N.A. N.A. Videoispezioni reti fognarie

Ispezioni televisive finalizzate alla valutazione dello stato delle fognature sia in termini di tenuta delle giunzioni, sia della valutazione del grado di ostruzione sia dello stato deformativo delle tubazioni.

100.000 100.000 100.000 100.000 400.000

C5.4 9 FOG ATO NO N.A. N.A. Controllo e Telecontrollo acqua reflua Adeguamento ed implementazione dei sistemi di controllo e di telecontrollo delle reti e degli impianti acqua reflua

110.000 60.000 120.000 70.000 360.000

C5.4 10 FOG Territorio Interno NO N.A. N.A. Censimento e regolarizzazione degli scarichi fognari Territorio Interno

Attività di censimento degli scarichi sul territorio andandoli a rilevare in campo e lavori di sistemazione (laddove risultasse necessario)

0 0 100.000 100.000 200.000

D1 1 DEP Ripe NO DEFINITIVO NO Realizzazione depuratore consortile di Ripe, COP 16.000 AE

Progettazione esecutiva e realizzazione di un depuratore consortile della potenzialità di 16.000 AE per trattare i reflui provenienti da Ripe, Ostra e Corinaldo. Il depuratore esistente verrà smantellato, e quello nuovo verrà realizzato sulla sponda opposta del fiume. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)

5.000 1.200.000 3.100.000 1.600.000 5.905.000

D1 2 DEP Sassoferrato MS DEFINITIVO NO Potenziamento depuratore di Sassoferrato-Loc. Fornaci ad un COP di 6.800 AE

Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori per il potenziamento di 3.000 AE del COP del depuratore di Sassoferrato Loc. Fornaci. Successivamente si prevede la dismissione del depuratore di Sassoferrato-Via Cagli ed il relativo collettamento dei reflui al depuratore di Sassoferrato-Loc. Fornaci. (nterv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)

0 90.000 1.000.000 1.240.000 2.330.000

D1 3 DEP Snta Maria Nuova MS STUDIO DI FATTIBILITÀ

NO Realizzazione sedimentatore secondario - depuratore di Santa Maria Nuova

Progettazione esecutiva e realizzazione di un sedimentatore secondario per migliorare la qualità dell'effluente (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)

0 10.000 0 200.000 210.000

D1 4 DEP Castelbellino MS STUDIO DI FATTIBILITÀ

NO Potenziamento del depuratore di Castelbellino ad un COP di 27.000 AE

Progettazione esecutiva del potenziamento del depuratore; il progetto prevede l'aumento di 16.000 AE del COP del depuratore di Castelbellino. L'obiettivo è di rendere conforme il COP al carico in ingresso impianto aumentato a causa del collettamento di diverse località. Il potenziamento potrebbe consentire la dismissione del depuratore di Maiolati Spontini Loc. Moie. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)

2.000 25.000 15.000 5.000 47.000

D1 5 DEP Ancona NO ESECUTIVO SI

Collettamento frazione Aspio di Ancona (stralcio del progetto di Collettamento frazioni zona sud di Ancona (lotto 2) e realizzazione degli eventuali sollevamenti al depuratore di Camerano)

L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di circa 300 m di rete. Con il seguente intervento verranno raccolti gli scarichi della località Aspio (125 AE) che fanno parte dell'agglomerato di Ancona. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE) - (perimetro agglomerato in valutazione dalla Regione)

2.000 0 170.000 200.000 372.000

D1 6 DEP Ancona NO

L'intervento relativo alla frazione Candia e Taglio di Candia è concluso. L'intervento relativo al Pinocchio è stato inserito nell'intervento 9_F_NO di cui è redatto il definitivo.

NO Estensione rete fognaria e collettamento frazioni zona sud di Ancona (lotto 1) al depuratore di Camerano

L'intervento prevede la realizzazione di circa 11 km di rete. La conclusione del lavoro è prevista nel 2014. L'obiettivo è quello di collettare circa 2.300 AE della zona Sud di Ancona (Candia, Pinocchio, Pontelungo) al depuratore di Camerano e parte al depuratore di Ancona Zipa. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE) - (perimetro agglomerato in valutazione dalla Regione)

350.000 0 0 0 350.000

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CRITICITÀ AEEG

CODICE PROGR.

COMUNI/LOCALITÀ INTERESSATI

TIPOLOGIA LIVELLO DI PROGETTAZIONE AL 31/12/2013

ITER AUTORIZZATIVO CONCLUSO

TITOLO DESCRIZIONE (output prodotto - opera da realizzare e impatto sull’indicatore associato allo specifico livello di servizio)

2014 2015 2016 2017 TOTALE 2014-2017

D1 7 DEP Ancona NO DEFINITIVO NO Estensione rete fognaria a tutti gli scarichi sparsi dell'agglomerato di Ancona

L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione della rete fognaria per circa 1,4 km. L'obiettivo è quello di collettare circa 2050 AE dell'agglomerato di Ancona ai depuratori ZIPA di Ancona e Falconara- Vallechiara (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE) - (perimetro agglomerato in valutazione dalla Regione)

19.000 800.000 200.000 0 1.019.000

D1 8 DEP Fabriano NO DEFINITIVO NO Collettamento reflui di Fabriano all'impianto di Fabriano

L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di circa 0,900 km di rete per collettare i reflui dell'agglomerato della città in via Dante, via XXIII Luglio, Via Cortina San Nicolò, via Rizzi e via Biondi per circa 720 AE . L'intervento a carico di Multiservizi è una parte di un intervento più ampio a carico del Comune di Fabriano nell'ambito dei Piani di Recupero. La conclusione dei lavori è prevista nel 2015. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE) - (perimetro agglomerato in valutazione dalla Regione)

5.000 360.000 0 0 365.000

D1 9 DEP Falconara Marittima

NO STUDIO DI FATTIBILITÀ

NO Collettamento reflui di Falconara al depuratore di Falconara-Vallechiara

L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di circa 3,6 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare i circa 900 AE dell'agglomerato di Falconara al depuratore di Falconara Vallechiara (circa 227 AE di Falconara, 105 AE di Montemarciano, 140 AE di Camerata Picena, 408 AE di Chiaravalle, 24 AE di Monte San Vito). (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)

24.000 0 600.000 1.200.000 1.824.000

D1 10 DEP Jesi NO DEFINITIVO NO Collettamento reflui di via Esino di Jesi al depuratore di Jesi

L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di circa 0,76 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 750 AE dell'agglomerato di Jesi al depuratore di Jesi (circa 430 AE ella zona Gorgolungo, via Don Minzoni, via Latini e 320 AE di via Esino). (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE) - (perimetro agglomerato in valutazione dalla Regione)

8.000 300.000 0 0 308.000

D1 11 DEP Corinaldo NO LAVORI IN CORSO SI Estensione rete fognaria e collettamento reflui di Corinaldo al depuratore consortile di Ripe

L'intervento prevede la realizzazione di circa 12,8 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 2.000 AE di Corinaldo al depuratore consortile di Ripe. Nella Pianificazione attuale è prevista la conclusione dei lavori già avviati nel 2010 (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)

60.000 0 0 0 60.000

D1 12 DEP Cupramontana NO DEFINITIVO NO Collettamento reflui di Cupramontana all'impianto di Castelbellino

L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di circa 2,2 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 230 AE dell'agglomerato di Cupramontana al depuratore di Castelbellino. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)

0 10.000 0 450.000 460.000

D1 13 DEP Ostra NO DEFINITIVO NO Estensione rete fognaria e collettamento reflui di Ostra al depuratore consortile di Ripe

L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di circa 5,4 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 3.200 AE di Ostra al depuratore consortile di Ripe. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)

3.000 0 200.000 1.600.000 1.803.000

D1 14 DEP Polverigi NO STUDIO DI FATTIBILITÀ

NO Collettamento reflui zona Sud di Polverigi al depuratore di Jesi

L'intervento prevede la progettazione definitiva di circa 1 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 45 AE della zona Sud di Polverigi al depuratore di Jesi. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE) - (perimetro agglomerato in valutazione dalla Regione)

0 0 20.000 0 20.000

D1 15 DEP Polverigi NO DEFINITIVO NO Collettamento reflui zona Nord di Polverigi al depuratore di Jesi

L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di circa 4 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 250 AE della zona Nord di Polverigi al depuratore di Jesi. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE) - (perimetro agglomerato in valutazione dalla Regione)

0 25.000 250.000 1.000.000 1.275.000

D1 16 DEP Agugliano NO STUDIO DI FATTIBILITÀ

NO Collettamento scarichi Località Case Gioacchini di Agugliano al depuratore di Falconara-Vallechiara

L'intervento prevede la progettazione definitiva di circa 0,3 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 50 AE della Località Case Gioacchini di Agugliano al depuratore di Falconara-Vallechiara. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE) - (perimetro agglomerato in valutazione dalla Regione)

0 10.000 0 90.000 100.000

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CRITICITÀ AEEG

CODICE PROGR.

COMUNI/LOCALITÀ INTERESSATI

TIPOLOGIA LIVELLO DI PROGETTAZIONE AL 31/12/2013

ITER AUTORIZZATIVO CONCLUSO

TITOLO DESCRIZIONE (output prodotto - opera da realizzare e impatto sull’indicatore associato allo specifico livello di servizio)

2014 2015 2016 2017 TOTALE 2014-2017

D1 17 DEP Sassoferrato NO STUDIO DI FATTIBILITÀ

NO Estensione rete fognaria e collettamento reflui di Sassoferrato al depuratore di Sassoferrato-Fornaci

L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di circa 5,2 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 3.150 AE di Sassoferrato al depuratore di Sassoferrato-Fornaci. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)

30.000 200.000 800.000 900.000 1.930.000

D1 18 DEP Ripe NO NESSUNO NO Collettamento reflui zona Est di Ripe al depuratore consortile di Ripe

L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di circa 1,8 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 110 AE di Ripe al depuratore consortile di Ripe. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)

0 0 0 500.000 500.000

D1 19 DEP Camerano NO DEFINITIVO NO Collettamento reflui della zona Nord di Camerano al depuratore di Camerano

L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di circa 6 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 640 AE della zona Nord di Camerano al depuratore di Camerano. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)

3.000 30.000 700.000 900.000 1.633.000

D1 20 DEP Camerano NO PRELIMINARE NO Collettamento reflui della zona Sud-Est di Camerano (1° e 2° lotto) al depuratore di Camerano

L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di circa 6,6 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 240 AE della zona Sud_Est di Camerano al depuratore di Camerano. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE. Entro il 2016 verrà realizzata la progettazione esecutiva dei due lotti e la partenza dei lavori del primo lotto (zona Zipa)

50.000 30.000 1.550.000 1.000.000 2.630.000

D1 21 DEP Camerano NO PRELIMINARE NO Collettamento reflui della zona Sud-Ovest di Camerano al depuratore di Camerano

L'intervento la progettazione esecutiva di circa 1,2 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 130 AE della zona Sud _Ovest di Camerano al depuratore di Camerano. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)

0 15.000 0 0 15.000

D1 22 DEP Cerreto d'Esi NO DEFINITIVO SI Collettamento reflui di Cerreto d'Esi al depuratore di Cerreto d'Esi Monterustico

L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di un tratto di rete di circa 0,5 km con l'obiettivo di collettare circa 20 AE della Località Pian del Morro di Cerreto d'Esi (con relativa dismissione del depuratore di Pian del Morro) al depuratore di Cerreto d'Esi Monterustico e la progettazione esecutiva un altro tratto di rete di circa 0,8 km con l'obiettivo di collettare altri 50 AE (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)

8.000 0 0 350.000 358.000

D1 23 DEP BORGO LORETO NO DEFINITIVO NO Estensione rete fognaria e collettamento reflui dell'agglomerato di Macine Borgo Loreto al depuratore di Castelbellino

L'intervento che prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione di un sollevamento e di un tratto di rete di circa 0,7 km. L'obiettivo è quello di collettare circa 70 AE dell'agglomerato di Macine Borgo Loreto al depuratore di Castelbellino. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE).

0 10.000 250.000 0 260.000

D1 24 DEP Maiolati Spontini NO DEFINITIVO NO Collettamento degli scarichi di Scorcelletti di Maiolati Spontini al depuratore di Castelbellino

L'intervento prevede la progettazione esecutiva della realizzazione di circa 0,55 km di rete. L'obiettivo è quello di collettare circa 20 AE della Località Scorcelletti di Maiolati Spontini al depuratore di Castelbellino. (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)

2.000 3.000 0 0 5.000

D1 25 DEP Matelica NO DEFINITIVO SI Estensione rete fognaria e collettamento reflui di Matelica al depuratore di Matelica

L'investimento è la parte terminale di un intervento partito nel 2007 che prevede in totale la realizzazione di circa 4,1 km di fognatura ed il collettamento di circa 7200 AE . L'obiettivo di questa parte terminale dell'intervento è terminare alcuni tratti fognari per circa 0,5 km al fine di collettare anche gli ultimi abitanti di Matelica al depuratore di Matelica. L'intervento prevede la progettazione esecutiva . Per la conformità dell'agglomerato restano fuori circa 70 AE (interv. per la conformità degli AGG > 2.000 AE)

6.000 0 0 0 6.000

D4.1 26 DEP Ancona MS NESSUNO NO Intervento per la regolazione delle portate in ingresso impianto nel periodo invernale

Adeguamento sistema di filtrazione e di disinfezione del depuratore di Ancona ZIPA. L'intervento prevede la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di adeguamento del sistema di filtrazione e disinfezione del depuratore di Ancona ZIPA (l’intervento è necessario oltre che per migliorare la regolazione delle portate nel periodo invernale anche per sostituire nella disinfezione l'ipoclorito con gli UV secondo quanto stabilito dal PTA Marche, completando quanto previsto in un precedente appalto che non è andato a buon fine per inadempienze dell'appaltatore per le quali è ancora in corso il contenzioso)

5.000 10.000 400.000 500.000 915.000

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COMUNI/LOCALITÀ INTERESSATI

TIPOLOGIA LIVELLO DI PROGETTAZIONE AL 31/12/2013

ITER AUTORIZZATIVO CONCLUSO

TITOLO DESCRIZIONE (output prodotto - opera da realizzare e impatto sull’indicatore associato allo specifico livello di servizio)

2014 2015 2016 2017 TOTALE 2014-2017

D4.4 27 DEP Ancona MS NESSUNO NO Rimozione interferenze tra il depuratore di Ancona ZIPA e l'uscita Ovest di Ancona dell'autostrada A14

l'intervento prevede la progettazione preliminare delle sezioni dell’impianto che dovranno essere realizzate nell’area ex CCS. La modifica all’impianto si rende necessaria a causa delle interferenze con l'uscita Ancona Ovest dell'autostrada di prossima realizzazione. Nel Progetto saranno previsti eventuali adeguamenti anche della sezione di sedimentazione secondaria.

20.000 20.000 0 0 40.000

D4.5 28 DEP Offagna NO LAVORI IN CORSO SI Realizzazione depuratore di Offagna, COP 1.800 AE

Realizzazione di un depuratore della potenzialità di 1.800 AE per trattare i reflui di Offagna (realizzazione opere elettromeccaniche per conclusione lavori)

5.000 300.000 0 0 305.000

D4.5 29 DEP Fabriano NO DEFINITIVO NO Collettamento reflui di Belvedere/Campodonico

L'intervento prevede la realizzazione di circa 1,1 km di rete per collettare le frazioni di Belvedere e di Campodonico all'impianto di fitodepurazione a servizio delle due frazioni per circa 300 AE. La realizzazione dell'impianto è a carico del Comune di Fabriano nell'ambito dei Piani di Recupero.

150.000 100.000 0 0 250.000

D4.5 30 DEP Monterado NO DEFINITIVO NO

Estensione rete fognaria e collettamento dei reflui da Ponte Rio di Monterado alla rete fognaria del Comune di Mondolfo per il depuratore di Marotta Mondolfo

L'intervento prevede la realizzazione di circa 1,1 km di rete da Ponte Rio ad un collettore già esistente nel Comune di Mondolfo. (il collettamento degli 800 AE avverrà dopo la realizzazione del tratto di collettore dal capoluogo di Monterado a Ponte Rio). L'obiettivo è quello di collettare i reflui di Monterado al depuratore di Marotta-Mondolfo eliminando il depuratore di Ponte Rio . I lavori dovrebbero terminare nel 2015

350.000 155.000 0 0 505.000

D4.5 31 DEP Monterado NO DEFINITIVO NO Estensione rete fognaria e collettamento dei reflui dall'abitato di Monterado fino a Ponte Rio

L'intervento prevede la progettazione esecutiva e l'inizio dei lavori per la realizzazione di circa 4,9 km di rete dal Capoluogo di Monterado a Ponte Rio (allacciamento al tratto di collettore che inizia a Ponte Rio). L'obiettivo è quello di collettare circa 800 AE di Monterado al depuratore di Marotta-Mondolfo.

60.000 0 20.000 0 80.000

D4.5 32 DEP Monte Roberto NO DEFINITIVO NO

Realizzazione di un collettore per allacciare la fognatura della zona industriale di Monte Roberto al depuratore di Castelbellino e realizzazione degli eventuali sollevamenti

L'intervento prevede la realizzazione di un collettore di circa 0,6 km per portare i reflui della zona industriale di Monte Roberto (ponte Magno) al depuratore di Castelbellino. L'obiettivo è quello di collettare circa 50 AE. Al collettore si allacceranno anche parte dei reflui di Cupramontana e San Paolo di Jesi.

3.000 120.000 0 0 123.000

D4.5 33 DEP Castelbellino NO DEFINITIVO NO Collettamento reflui dell'agglomerato delle località di Castelplanio Capoluogo, Piagge e di Maiolati Spontini al depuratore di Castelbellino

Progettazione esecutiva del collettamento reflui dell'agglomerato delle località di Castelplanio Capoluogo, Piagge e di Maiolati Spontini (via Torrette, versante Nord Capoluogo, Scisciano e Ponte Scisciano) al depuratore di Castelbellino

0 0 15.000 0 15.000

D4.5 34 DEP Montecarotto e Poggio San Marcello

NO NESSUNO NO Progettazione definitiva del Collettamento reflui di Montecarotto e Poggio San Marcello con conseguente dismissione dei depuratori

Progettazione definitiva del collettamento reflui di Montecarotto e Poggio San Marcello con conseguente dismissione dei depuratori a Castelbellino

0 0 0 30.000 30.000

D4.5 35 DEP ATO NO N.A. N.A. Estensione reti fognatura Interventi per estensione rete acqua reflua 124.000 150.000 150.000 150.000 574.000

D4.6 36 DEP Ancona NO NESSUNO NO Collettamento reflui delle zone di Pinocchio (in parte), Posatora, Fornetto, Monte d'Ago di Ancona al depuratore di Ancona Zipa

L'intervento prevede la progettazione definitiva per la realizzazione di circa 1,8 km di rete. L'obiettivo è quello di canalizzare un tratto di fognatura a cielo aperto, afferente al depuratore di Zipa a servizio delle Località del Pinocchio (in parte), di Posatora, Monte d'Ago, Fornetto di Ancona all'impianto di Ancona Zipa. (interv. per motivi igienico-sanitari ed ambientali)

0 0 25.000 0 25.000

D4.6 37 DEP Ancona NO DEFINITIVO NO Collettamento reflui della cittadella sportiva Passo Varano di Ancona e relativi sollevamenti

L'intervento prevede la progettazione esecutiva della realizzazione di circa 0,68 km di rete. L'obiettivo è quello di realizzare un tratto di collettore nella zona cittadella sportiva di Passo Varano di Ancona che colleghi i collettori che raccolgono gli scarichi di Ancona Sud ad un altro collettore esistente che arriva al depuratore di Camerano.

2.000 15.000 0 0 17.000

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CRITICITÀ AEEG

CODICE PROGR.

COMUNI/LOCALITÀ INTERESSATI

TIPOLOGIA LIVELLO DI PROGETTAZIONE AL 31/12/2013

ITER AUTORIZZATIVO CONCLUSO

TITOLO DESCRIZIONE (output prodotto - opera da realizzare e impatto sull’indicatore associato allo specifico livello di servizio)

2014 2015 2016 2017 TOTALE 2014-2017

D4.6 38 DEP Jesi MS ESECUTIVO SI Intervento per la modifica sistema di aerazione comparto biologico

L'intervento comprende i lavori per rinnovare gli impianti di aereazione, ormai obsoleti e del tutto inadeguati, delle linee A e B del depuratore di Jesi che sono le più vecchie; per la linea B si tratta di ultimare i lavori avviati nel 2013 mentre per la linea A si tratta di realizzare l'intervento completo che potrà essere avviato solo dopo l'ultimazione dei lavori in corso nella linea B.

80.000 300.000 0 0 380.000

D4.6 39 DEP ATO MS N.A. N.A. Manutenzione impianti di depurazione Manutenzione straordinaria impianti di depurazione (compresa la manutenzione per i depuratori di Senigallia e Fabriano)

1.002.000 1.475.000 1.360.000 1.550.000 5.387.000

D4.6 40 DEP ATO MS N.A. N.A. Manutenzione impianti trattamento rifiuti liquidi

Manutenzione straordinaria di alcune parti degli impianti trattamento rifiuti liquidi presso gli impianti di Jesi e di Vallechiara

60.000 60.000 60.000 60.000 240.000

D4.6 41 DEP ATO NO N.A. N.A. Attività varie acqua reflua

L'intervento consiste nella sostituzione dei motori di alimentazione della cogenerazione a gas (per produzione di energia elettrica per autoconsumo nei depuratori di Ancona ZIPA e Falconara Vallechiara).

0 100.000 0 0 100.000

F8.1 1 MIS ATO MS N.A. N.A. Sostituzione contatori acqua potabile Si prevede la sostituzione di circa 5700 contatori ogni anno (valore medio).

255.500 300.000 300.000 300.000 1.155.500

G5.1 1 GEN ATO MS NESSUNO NO Manutenzione straordinaria sedi aziendali Interventi di manutenzione straordinaria per le sedi aziendali . L'intervento più significativo riguarda la copertura della sede di via del Commercio di cui è prevista la realizzazione nel 2015.

190.000 320.000 160.000 160.000 830.000

G5.1 2 GEN ATO NO N.A. N.A. Attivazione informatica gestionale Investimenti legati al servizio di informatica gestionale 304.600 305.000 305.000 305.000 1.219.600

G5.1 3 GEN ATO MS N.A. N.A. Manutenzione evolutiva hw e sw Sistemi Gestionali

Manutenzione evolutiva hw e sw Sistemi Gestionali 12.000 12.000 12.000 12.000 48.000

G5.1 4 GEN ATO NO N.A. N.A. Implementazione DMR infrastruttura Strutturazione della rete per l'utilizzo della Radio DMR attraverso terminali in dotazione agli operativi per le comunicazioni tra mezzi sul territorio

132.000 0 0 0 132.000

G5.1 5 GEN ATO MS DEFINITIVO NO Produzione energia idroelettrica Turbina nuova all'ingresso del serbatoio Tesoro di Falconara 120.000 0 0 0 120.000

G5.1 6 GEN ATO NO N.A. N.A. Integrazione ed adeguamento attrezzature informatiche

Acquisto ed integrazione HW e SW per informatica tecnica, sicurezza rete ed internet, server, posta elettronica, GIS

220.000 275.000 155.000 155.000 805.000

G5.1 7 GEN ATO NO N.A. N.A. Acquisto automezzi Acquisto automezzi per il servizio acqua reflua, acqua potabile e per l'area commerciale.

230.000 27.000 130.000 45.000 432.000

G5.1 8 GEN ATO NO N.A. N.A. Acquisto attrezzatura Acqua Potabile Acquisto attrezzatura acqua potabile 13.000 14.000 14.000 14.000 55.000

G5.1 9 GEN ATO NO N.A. N.A. Acquisto attrezzatura Acqua Reflua Acquisto attrezzatura acqua reflua 6.000 6.000 6.000 6.000 24.000

G5.1 10 GEN ATO NO N.A. N.A. Attività varie servizi generali Attività varie servizi generali (prevenzione e protezione, campagna risparmio acqua, certificazione ambientale, regolarizzazioni patrimoniali, strumentazione laboratorio analisi...)

138.600 105.000 105.000 105.000 453.600

TOTALE 11.928.000 16.859.000 20.179.000 21.971.000 70.937.000

Legenda:

alla colonna “LIVELLO DI PROGETTAZIONE AL 31/12/2013”:

NO: nuova opera

MS: manutenzione straordinaria

alla colonna “ITER AUTORIZZATIVO”:

N.A.: non applicabile

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CAP.8 – SINTESI

Il Piano degli Interventi qui illustrato è stato redatto secondo lo schema tipo di cui

all’Allegato 1 alla Determinazione 7 Marzo 2014, n.3/2014 -DSID

Al Cap. 1 vengono illustrate le caratteristiche del territorio, gli obiettivi generali della pianificazione, il

quadro normativo di riferimento regionale, nazionale e comunitario, nonché le principali caratteristiche

infrastrutturali del servizio.

Al Cap. 2 vengono illustrate le criticità che caratterizzano l’erogazione del SII nel ATO2, sulla base della

analisi dello stato di fatto e dal confronto con gli specifici obiettivi di servizio individuati dall’Ente d’Ambito.

Tali criticità individuate avendo come riferimento gli obiettivi fissati dal Piano Regionale di Tutela delle

Acque, sono state classificate secondo lo schema dettagliato proposto nella Determina 3/2014. Le criticità

più significative si riscontrano nel servizio di fognatura e nel servizio di depurazione.

Le criticità più significative che si riscontrano nel servizio di fognatura riguardano: la presenza, in alcuni

agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE di una percentuale elevata di carico trattato

attraverso sistemi individuali di trattamento, la presenza di scarichi in mare di acque reflue urbane che

devono essere allontanati oltre le opere di difesa costiera parallele alla costa, la mancanza di sistemi di

gestione e trattamento delle acque di prima pioggia.

Le criticità più significative che si riscontrano nel servizio di depurazione riguardano: la non sufficiente

copertura del servizio per gli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 AE, la necessità di

sostituzione dei sistemi di disinfezione a base di cloro e di adeguamento della qualità dell’effluente per gli

impianti di maggiore potenzialità.

Al Cap. 3 per ciascuna criticità evidenziata viene individuato un indicatore misurabile al quale è stato

assegnato un valore indicativo del livello di erogazione del SII (parametro di performance).

Al Cap. 4 viene assegnato ad ognuno dei parametri di cui sopra un valore rappresentativo del livello di

servizio attuale.

Al Cap. 5 per ogni criticità per le quali è stato evidenziato il livello di servizio attuale è stato fissato il livello

obiettivo che si prevede di raggiungere attraverso l’attuazione del programma degli interventi con

indicazione di livelli intermedi prevedibili al termine degli investimenti previsti per il 2017.

Al Cap. 6 viene illustrata la strategia di intervento di breve e medio lungo periodo e le relative priorità di

intervento.

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Programma degli Interventi – AATO 2 Marche Centro - Ancona

Pagina 34

Al Cap. 7 è rappresentato in forma tabellare il cronoprogramma degli interventi associato alla strategia

d’intervento prescelta, per il periodo 2014-2017, con individuazione: delle criticità, delle opere da

realizzare, degli output prodotti, del grado di raggiungimento atteso dei livelli di servizio obiettivo e delle

località interessate da ciascuna opera, degli importi previsti.

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AUTORITA’ DI AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N. 2

“MARCHE CENTRO ANCONA”

Prospetto di sintesi delle modifiche al Piano d’Ambito Definitivo a seguito dell’implementazione della deliberazione AEEGSI 643/2013/R/idr

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Documenti allegati alla

presente Delibera

In sostituzione

di

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Delibera A.C. n.2/2008

In sostituzione

di

Documenti allegati alla

Delibera A.C. n. 14/2006

Documenti allegati alla

Delibera A.C. n. 17/2006

Piano d’Ambito Definitivo

(Pubblicato sul sito

dell’AATO 2)

ALLEGATI 1 E 2

ALLEGATO

1

Relazione di accompagnam

ento Applicazione del Metodo Tariffario Idrico AEEG e delle disposizioni di completamento per la determinazione delle tariffe per gli anni 2014 e 2015 e per l’aggiornamento del Piano Economico Finanziario – Relazione illustrativa della metodologia applicata e delle principali ipotesi adottate

Relazioni tecniche

del Gestore

Documento di sintesi

Piano degli interventi

FASE 4 Programma Interventi

A) Relazione cap. 6-7-8-9-

10

Programma degli

interventi - caratteristiche del territorio ed obiettivi generali della pianificazione; - le criticità nell’erogazione del SII; - parametri di performance del SII; - livelli di servizio; - livelli di servizio obiettivo - obiettivi specifici; -strategie di intervento; - cronoprogramma degli interventi 2014-2017;

Proposta variante Piano

Investimenti

Elenco investimenti previsti nel

Piano D’Ambito

FASE 4 Programma Interventi

B)Gli interventi di

Piano

Quadro riassuntivo

valori obiettivo

Quadro riassuntivo

valori obiettivo

Tabella 3 Parte IV sez. 1 Dis. Tecnico

FASE 4 Programma Interventi

C) Obiettivi tecnici degli interventi

ALLEGATO

1

ALLEGATO

2

Relazione di accompagnam

ento- Piano economico finanziario

-Piano tariffario; -Conto economico; -Rendiconto finanziario

Relazione Del

Direttore_ TABELLA 3 TRM 2006-

2030

Piano Tariffario 2006-2030

Tab. 1: Calcolo TRM

2006-2030

FASE 6 Piano

economico-finanziario

A) Rapporto finale

Cap. 6 Piano

tariffario -Allegato A6