Valutazione del dolore - asl9.marche.it del dolore.pdf · Prima valutazione generale del dolore e...
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Valutazione del dolore
nel Pz ospedalizzato
Inf. Enzo Rosettani
servizio di anestesia
osp. di Civitanova Marche giugno 2013
Definizione di dolore
Un'esperienza soggettiva, sensitiva ed
emotiva spiacevole,associata ad un
effettivo o potenziale danno tissutale o
comunque descritto come tale.
È una sensazione soggettiva di natura
strettamente personale
Il dolore è sempre soggettivo.
Classificazione del dolore: durata
Dolore acuto Dolore cronico
Ha durata limitata e cessa con la
guarigione della causa
Perdura per tre mesi o più a lungo e
risponde poco alle terapie mediche.
Causato da lesioni o alterazioni
interne o esterne
E’ sganciato dall’evento
scatenante
Correlato all’intensità dello
stimolo
La sua intensità non è più
correlata con lo stimolo causale
Ha una localizzazione precisa
Diventa una vera e propria malattia.
In Europa ne soffre circa il 19% della
popolazione adulta
Da un distinto segnale di
protezione e di avvertimento
Ha perso la sua funzione di
protezione e avvertimento
E’ una particolare sfida terapeutica
Classificazione del dolore: intensità
Obbligatorietà della valutazione del dolore
Legge 38/2010 Art 7 :
Obbligo di riportare la rilevazione del dolore all’interno
della cartella clinica. Devono essere riportate le
caratteristiche del dolore rilevato e della sua
evoluzione, nonché la terapia antalgica e i farmaci
utilizzati, i relativi dosaggi ed il risultato antalgico
conseguito Il dolore è considerato un vero e proprio
parametro vitale. Il 5°.
• Considereremo d’ora in poi obbligatorie le rilevazioni
di: TC FC FR PA GRADO DEL DOLORE
da riportare nella grafica multiparametrica.
Rilevazioni obbligatorie
Grafica multiparametrica
Parametri del dolore
Primo passo informare il Pz Il Pz va informato e coinvolto nel piano
assistenziale perché:
1) il dolore è sempre soggettivo,
2) collaborando, il dolore può essere
controllato, fino a renderlo tollerabile,
3) dovrà indicare il livello di dolore
percepito usando la scala NRS.
Tempestività
Spiegare al Pz che deve avvertire
il personale non appena sente che
il dolore inizia a crescere.
Non deve aspettare che il dolore
diventi insopportabile.
Infatti la stessa dose di analgesico
prescritta come Rescue, può risultare
efficace nel primo caso ma potrebbe
essere del tutto inefficace nel secondo.
Impostazione terapia antalgica
1. Terapia ad orari fissi, con la via di
somministrazione adatta al farmaco,con
eventuale Rescue dose, cui ricorrere per
determinati valori di NRS.
2. Elastomero che rilascia in maniera
continua farmaci in soluzione:
a) In vena, (possibili dose Rescue e/o extra)
b) Nello spazio peridurale o in subaracnoidea
o intorno ad un plesso.
Previsione di una terapia che contrasti i possibili
effetti collaterali dei farmaci analgesici.
Dose Rescue
E’ presente nello schema di terapia antalgica (ev).Viene specificata come tale.
E’ una dose di riserva da somministrare se si ha un grado del dolore > di 4.
Controllare sempre che la terapia antalgica prescritta sia stata somministrata, o che l’elastomero sia aperto, oppure non sia vuoto.
Il farmaco è di solito diverso da quello in terapia. La dose può essere ripetuta secondo un intervallo, oppure rimanere un’ unica dose. Questo è stabilito dal Dr nello schema di terapia antalgica.
Elastomero
E’ un presidio che rilascia in maniera
continuata farmaci in soluzione.
Fare sempre attenzione alla via di
somministrazione:
e.v. o peridurale o subaracnoidea o plessica.
Se e.v. (2 ml/h) potrebbe esistere o una
dose Rescue e/o una dose Extra. P. es.: una
dose di carico per ottenere una copertura
analgesica necessaria fino alla ottimale
efficacia del sistema elastomerico.
Oppure associare una benzodiazepina.
Elastomero NON e.v.
Il dolore può essere controllato con
cateterino peridurale, al quale è
connesso un elastomero, di solito da
5ml/h ma può essere da 10 ml/h o con
velocità variabile.
Se il dolore non è controllato, è necessario
contattare il Dr, in quanto in genere, non
sono previste dosi Rescue. Sarà lui
stesso a gestire la situazione.
Il monitoraggio del dolore rimane costante.
PCA
Patient Controlled Analgesia
Presidio che si potrebbe considerare ideale.
Nei Pz collaborativi. Il costo è però elevato.
La PCA per e.v. è un presidio a chiamata
controllata: 1 ml ad es. ogni 7 minuti.
Se il Pz inizia a sentire dolore può
praticarsi da solo l’analgesico.
Il Pz controlla la sua analgesia e non è più
costretto a dipendere dagli altri.
Controllo grado del dolore
Distinguiamo 3 fasi:
1) Rilevamento. Su nostra richiesta,
il Pz rapporterà ad un numero tra
0 e 10 la sua sensazione di dolore.
Ricordare che la percezione del
dolore è soggettiva. Chi rileva il
valore deve evitare commenti,
suggerimenti e contestazioni.
2) Registrazione.
3) Feedback.
Quante volte e quando?
Almeno una volta, ma se necessario
tutte le volte che sarà necessario, per
ogni turno.
Anche se non c’è dolore (quindi 0) il
valore misurato va riportato in grafica.
Il monitoraggio non deve essere
interrotto.
Come?
Chiedendo al Pz la necessaria
collaborazione informata.
Con l’uso delle scale, così la misurazione
del dolore viene resa omogenea.
Nella registrazione va specificato quale
scala si è usata.
Misurare solo il grado del dolore, per
valutare l’adeguatezza della terapia
antalgica, può però non essere sufficiente.
Quali scale vanno usate
Nella grafica vengono riportate tre scelte:
NRS
PAINAD
Nella voce pediatrica vengono raggruppati 2
tipi di scale: FLACC e Faccine.
Oltre i 7 anni si usa la scala NRS.
Fino ai 3 anni Dai 3 ai 7 anni Oltre i 7 anni
FLACC Faccine NRS
Numeric Rating Scale. Viene usata con la maggior parte dei Pz.
Viene usata con l’adulto e con i bambini di età superiore ai sette anni.
E’ una scala graduata da 0 a 10.
0 uguale benessere; 10 massimo dolore.
Non è un termometro, è il Pz stesso che riferisce il suo dolore con un numero.
Cos’è la scala NRS
Cos’è la scala PAINAD
Pain Assessment in Advanced Dementia.
Si usa nel Pz adulto non comunicante.
E’ una valutazione oggettiva di 5 fattori.
Alla fine della valutazione si sommano i valori corrispondenti ad ogni singola rilevazione. Il totale darà sempre un valore compreso tra 0 e 10, andrà riportato in grafica, specificando la scala PAINAD.
Cos’è la scala con le faccine
Scala di Wong-Baker. Per i bambini dai 3 ai 7 anni.
Donna Lee Wong era una infermiera pediatrica.
Connie Baker è una “child life specialist”.
Informare i genitori su come e che cosa useremo permisurare l’eventuale dolore del bimbo.
La collaborazione dei genitori è necessaria.
Si mostra al bimbo questa grafica stampata su uncartoncino. Il bimbo indicherà quale faccina glisomiglia di più in quel momento.
Il numero corrispondente andrà riportato in grafica ,specificando la scala pediatrica.
Cos’è la scala FLACC
Face – Legs – Activity – Cry – Consolability.
Si usa nei bimbi fino a 3 anni di età.
Valutazione oggettiva. I valori delle singole voci vanno sommati. Si avrà un valore tra 0 e 10 che sarà riportato in grafica, specificando la scala pediatrica.
Localizzare il dolore Individuare la
sede del dolore.
Possibilità di specificare più sedi.
Indicare la data di rilevazione.
In questo caso fianco dx, dal 2 giugno.
La rilevazione del dolore nel tempo del ricovero indicherà l’andamento del dolore.
Grado di sedazione
Quattro gradi che indicano il grado di sedazione.
E’ previsto uno spazio nella grafica per questa registrazione (NON obbligatoria).
In base al valore rilevato le norme di comportamento ci indicheranno come agire.
Registrazione
Ore 9
a) Grado di dolore 2,
scala NRS.
b) Grado di
sedazione 1
c) Dolore al fianco
dx rilevato il 2
giugno.
Sono stati anche
valutati FR FC PA
Feedback
Grado del dolore 0Situazione ideale
Monitoraggio
Dolore tollerabileQuindi controllato
Monitoraggio
Uso dose Rescue
Stabilita nella
prescrizione.
Controllo efficacia
Valori fuori range Necessità di
contattare il Dr
Controllo
Per verificare l’adeguatezza della terapia antalgica oltre al “grado del dolore”, vanno misurati anche altri parametri come:
PA , FR, FC, (T) e “grado di sedazione”. Questo per verificare che oltre all’effetto
antalgico voluto non vi sia bradicardia o sedazione o altro
Misurare solo il grado del dolore?
Poniamo ora che il Pz Silvio abbia in corso la terapia antalgica ad orario.
Prima rilevazione: NRS 2, con “grado di sedazione” 1.
Nel monitoraggio seguente rileviamo un NRS 2 con “grado di sedazione” ≥ 2.
Stesso NRS, ma grado di sedazione salito.
Dobbiamo contattare il Dr.
Quando contattare il Dr Nel documento di gestione del dolore
troviamo una tabella che indica conquali valori è necessario contattare il Dr.
Rivalutazione Il Dr in base alla rilevazione fatta, e ai
riscontri eseguiti sul Pz, imposta una
prescrizione extra.
Trascorsi 15/30 minuti dalla somministrazione,
sia che si tratti di dose Rescue che di dose
Extra si rivalutano i parametri e si riportano
in grafica.
Se nella norma, bene, se invece continuano
ad essere fuori range si ricontatta il Dr.
Vanno sempre valutati gli eventuali effetti
collaterali dei farmaci analgesici.
Matrice attivitàMatrice delle Responsabilità Medico Infermiera/e
Prima valutazione generale del
dolore e impostazione della
terapia antalgica
R C
Monitoraggio del dolore e
registrazione parametri R R
Esecuzione/sorveglianza terapia R
Processo di feedback R
Rivalutazione Pz con parametri
fuori range e prescrizione R C
Esecuzione eventuale terapia
antalgica integrativa e controllo
efficacia
R
Conservazione documentazione R
R = responsabile C = collabora
NRS>4. Per la Nurse ènecessaria la dose Rescue
Silvio….sta segnato
un Perfalgan……
Mo’ te lo faccio.