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COOPERATIVE M.M.G. E CONTINUITA’ DELL’ASSISTENZA
NELL’AUSL DI MODENA
G. Razzaboni C. Piancone
“II Congresso Nazionale Co.S.”
Montecatini Terme 14-15-16 Maggio 2009
II Congresso Co.S. Coop MMG e Continuità dell'Assistenza
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STRUTTURA AUSL
677.000 Pop. Residente
7 Distretti
530 M.M.G.
il progetto di Continuità Assistenziale
coinvolge 4 Distretti :
Mirandola
Carpi
Modena
Castelfranco
dove sussistono Cooperative di MMG
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struttura del territorio interessato al progetto
distretto comuni abitanti Coop MMG MMG soci
MMG totali
Modena 1 180.000 “MDF” “MeMo3”
112 147
Carpi 4 100.000 “Meditem” 48 80
Castelfranco 6 69.000 “MDF7” 33 49
Mirandola 9 85.000 “MediBase” 58 65
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Obiettivo generale
Realizzare una vera Continuità Assistenziale nell’ambito delle Cure Primarie, da sviluppare in tre direzioni:
1) Continuità nel tempo (“Continuità Verticale”) per coprire in maniera appropriata le necessità festive e notturne, quando l’ambulatorio del MMG è chiuso; questa è sviluppata dal progetto di Continuità Assistenziale Integrata.
2) Continuità degli interventi (“Continuità Orizzontale”) per favorire una gestione complessiva dei problemi di pertinenza del team delle cure primarie, riservando all’Ospedale il 2° livello specialistico; questa è stata sviluppata nei progetti Diabete e Rischio CardioVascolare che sono stati oggetto di altre relazioni.
3) il tutto garantito dalla Continuità degli operatori sanitari (“Trasversale”) come figure di riferimento stabili e apprezzate, a tutela del rapporto di fiducia col paziente e dell’appropriatezza nell’uso dei servizi.
Nel progetto di Continuità Assistenziale Integrata le Coop hanno sperimentato con i colleghi di GM questa “continuità trasversale”
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OBIETTIVO SPECIFICO del progetto di Continuità Assistenziale Integrata
Fornire un servizio per rispondere a bisogni-richieste non prorogabili attinenti all’area della Medicina Generale, nei giorni prefestivi e festivi, durante l’assenza del proprio Medico di Medicina Generale (urgenze ambulatoriali dette “codici Bianchi”) e con diversi approcci a seconda delle realtà.
Favorire una maggiore efficienza dell’attività domiciliare della G.M. (potendo inviare ad una sede delle Cure Primarie i pazienti trasportabili) e dell’attività di emergenza dei P.S. (riducendo il sovraffollamento prodotto da pazienti con bisogni che non richiedono una struttura sanitaria altamente qualificata).
Favorire una integrazione reale tra le attività del MMG e il medici di Guardia Medica nell’ambito di una più stretta e continua collaborazione tra gli operatori territoriali (quella auspicata dalla ipotesi delle UCCP).
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OBIETTIVO SPECIFICO del progetto di Continuità Assistenziale Integrata
In virtù di un accordo sindacale con l’Ausl di Modena, i MMG soci delle 5 Cooperative gestiscono e/o effettuano questa attività ambulatoriale in integrazione con l’attività domiciliare dei medici di Guardia Medica, per l’intera popolazione dei 4 Distretti
La coop MMG fornisce:la struttura ambulatoriale, una o due per ogni Distretto con le relative attrezzature sanitarie e tecniche.segretarie / infermiere di supporto, utilizzate anche nei giorni feriali per la disponibilità all’urgenza dei MMG (progetto H10)la gestione dei turni dei MMG coinvoltiintegrazione con i medici di Guardia Medica, gestendone i turni (in 2 distretti) o utilizzandoli come sostituti stabili dei MMG (in 1 distretto)l’elaborazione del materiale informativo e dei report periodici
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differenti modelli organizzativi territoriali
Modello metropolitano (Modena)
due studi uno a nord e l’altro a sud della città aperti con orari complementari
Ambulatorio per i “Codici Bianchi” aperto nei prefestivi e festivi per 7 ore al giorno
Gestione della rintracciabilità del MMG o di un suo associato nei giorni feriali mediante segretaria call-center H10
Attività domiciliare, volontaria, nei prefestivi e festivi per i pazienti domiciliari, terminali in ADI3 in collaborazione con LILT
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differenti modelli organizzativi territoriali
Modello comunale (Carpi)
un solo studio nel comune capoluogo
Ambulatorio per i “codici bianchi” aperto nei prefestivi (4 ore) e festivi (8 ore)
Gestione della rintracciabilità del MMG o di un suo associato nei giorni feriali mediante segretaria call-center H10
Gestione dei turni del servizio di GM notturna prefestiva e festiva
Individuazione di un gruppo stabile e fidelizzato di colleghi di Continuità Assistenziale a copertura di tutte le “assenze” del MMG (notte, festivi, ferie e malattia)
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differenti modelli organizzativi territoriali
Modello periferico (Mirandola, Castelfranco)
due studi dislocati nei due comuni con maggiore popolazione in area est e ovest del distretto
Ambulatorio per i “codici bianchi” apertura nei prefestivi (3 ore) e festivi (7 ore) con turnazione dei MMG delle due aree sanitarie
Gestione della rintracciabilità del MMG o di un suo associato nei giorni feriali mediante segretaria call-center H12
Gestione dei turni del servizio di GM domiciliare notturna prefestiva e festiva, che comunque stazionano presso le sedi dei due studi della coop.
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Strumenti comuni sviluppati
struttura condivisa di un registro raccolta dati della attività svolta, elemento essenziale per la comparazione e la valutazione di qualità del servizio affidato alle Coop MMG. codifica comune per i dati anagrafici, le patologia di competenza del servizio, le tipologie di intervento attuate.
Questi strumenti ci consentono oggi di fornire dati precisi su:- numeri assoluti di attività- fasce di età, provenienza, patologie prevalenti dei cittadini che
accedono al servizio- tipi di intervento messi in atto dai professionisti
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NUMERO DI VISITE (2008)
Medibase 1.659
Meditem 3.737
MeMo3 3.351
MDF 4.990
MDF 7 CF 3.936
Totale 17.673
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FASCE DI ETA’
età Modena Carpi Castelfranco Mirandola
0-6 1 % 11 % 16 % 6 %
7-14 3 % 7 % 7 % 7 %
15-44 40 % 42 % 38 % 32 %
45-64 28 % 24 % 21 % 30 %
65-74 16 % 8 % 8 % 13 %
>75 13 % 6 % 8 % 12 %
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Principali patologie presentate
ORL - Pneumo 30%
Addominali 12%
Osteoarticolari 10%
Dermatologiche 10%
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Take home
progetti di questo tipo sono possibili solo grazie al supporto delle Coop perchè: consentono una organizzazione complessa impossibile per MMG soli o
in piccoli gruppi rendono le Cure Primarie “visibili” ai cittadini, all’Ausl e anche agli
altri colleghi medici.
la presenza di Coop sul territorio è stata stimolo per la nascita di altre Coop (le prime sono servite da tutoraggio)
l’esperienza societaria positiva del progetto di C.A. si è poi trasferita su altri progetti (rischio C.V., Diabete, ecc.…)
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DELL’ASSISTENZA NELL’AUSL DI MODENA
Grazie per l’attenzione