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1 Prof. Domenico Milito COOPERATIVE LEARNING E NUOVE TECNOLOGIE CTS Centro Territoriale Supporto Matera 4 aprile 2017 WEBINAR

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1Prof. Domenico Milito

COOPERATIVE LEARNING E

NUOVE TECNOLOGIE

CTSCentro Territoriale Supporto

Matera

4 aprile 2017

WEBINAR

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Cosa significa cooperare

Lavorare insiemeper raggiungere obiettivi comuni

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Gli ingredienti base della cooperazione

1. Interdipendenza positiva

2. Responsabilità individuale e del gruppo

3. Interazione costruttiva diretta

4. Competenze del docente per favorire lo sviluppo delle abilità sociali

5. Valutazione del lavoro cooperativo del gruppo

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1. Interdipendenza positiva

-Sta alla base dell’apprendimento cooperativo

- Induce ognuno a impegnarsi per una prestazione efficace da parte degli altri componenti come della propria

- i membri del gruppo comprendono che non può esistere successo individuale senza quello collettivo

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Costruire l’interdipendenza positiva

Nei gruppi di apprendimento cooperativo,l’interdipendenza positiva si struttura in due fasi:

1. Interdipendenza degli obiettivi

2. Interdipendenza dei premi, delle risorse,dei ruoli e di identità

(il gruppo si dà un’identità collettiva: sintalità)

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2. Responsabilità individuale e del gruppo

Il gruppo deve avvertirsi come responsabile del raggiungimento dei suoi obiettivi;

ogni membro del gruppodeve percepire la responsabilità individuale

nel contribuire,con la sua parte di lavoro, al risultato finale.Va respinta la tentazione dello sfruttamento

del lavoro altrui.

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3. Interazione costruttiva diretta

Gli alunni si impegnano a lavorare realmente insieme

e a promuovere reciprocamenteil loro riuscire, condividendo le risorse,

aiutandosi, sostenendosi, incoraggiandosi e manifestando vicendevole apprezzamento per gli

sforzi via via compiuti.

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4. Competenze del docente per favorire lo sviluppo delle abilità sociali

- svolgere efficacemente un ruolo di guida- prendere decisioni

- creare un clima di fiducia- favorire la relazione d’aiuto

- gestire conflitti- motivare all’uso delle abilità richieste

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La formazione delle abilità sociali di cooperazione

La capacità di interagireproduttivamente con gli altri

non è innata bensì si apprende con l’esperienza.

Occorrenon soltanto insegnare le abilità sociali e di

piccolo gruppo,ma anche motivare gli alunni a utilizzarle

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I livelli di abilità cooperative

1.Gestione:esempio: parlare sottovoce, rispettare il proprio turno, etc.2. Funzionamento: guidare il lavoro di gruppo e incoraggiare ogni componente a fare la sua parte3. Apprendimento:promuovere l’uso di strategie metacognitive (autoanalisi del proprio impegno e della propria efficacia)4. Stimolo:discussione, ricerca di ulteriori informazioni, ipotesi di modalità applicativa diversificate e alternative

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5. Valutazione del lavoro cooperativo del gruppo

Per migliorare progressivamenteil processo di apprendimento

occorre analizzare attentamentele modalità di lavoro collettivo del gruppo

e vagliare le possibilità di migliorarne l’efficacia.

Gli alunni verificano e discutono sui progressi compiuti

verso il raggiungimento degli obiettivi e sull’efficacia dei loro rapporti di lavoro.

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Presupposto psico-pedagogico:

ogni alunno sta bene a scuola a condizione che svolga attività che gli permettano gratificanti livelli di

protagonismo (ICF)

Cooperative learning o apprendimento cooperativo

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Promuovere le potenzialità di ciascuno

Perseguire traguardi ipotizzati come raggiungibili grazie al convergere dell’impegno

di tutti

Incentivare la produzione di valore aggiunto

OBIETTIVI DIDATTICI

del cooperative learning

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Approccio metodologico-didattico

fondato sul funzionamento di piccoli gruppi in cui gli alunni lavorano insieme,

migliorando reciprocamentel’apprendimento

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organizza un clima sociale positivo

alimenta una calda relazione educativa

svolge funzione di regia

Funzione dell’insegnante

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Apprendimento cooperativo e tipologia dei gruppi

- formali

- informali

- di base

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I gruppi formali- Attivati con lo scopo di trattare contenuti disciplinari e

multidisciplinari

- Favoriscono l’integrazione di nuovi contenuti nelle strutture concettuali esistenti

- Assicurano il coinvolgimento attivo degli alunni nel lavoro di reperimento, analisi, organizzazione e uso del materiale didattico ricorrendo ad una molteplicità di linguaggi fra cui quello multimediale per l’accesso a fonti variegate attraverso cui attingere e rielaborare le conoscenze

Durata: dal tempo impiegato per una breve attività didattica, all’arco di tempo di alcune settimane.

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I gruppi informali

- Attivati per l’insegnamento diretto (in situazioni di lettura, dimostrazione, proiezione di filmati);- Risultano funzionali:suscitare aspettative sugli argomenti da trattare;orientare l’attenzione degli alunni sulle conoscenze da apprendere;mantenere vivo un clima favorevole all’apprendimento;assicurare che gli allievi elaborino cognitivamente tutto ciò con cui sono entrati in contatto.Durata: Da pochi minuti al tempo di svolgimento di un’attività didattica semplice

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I gruppi di baseSi tratta di gruppi eterogenei caratterizzati da:- sostegno;- aiuto;- incoraggiamento;- assistenza.

Puntano a rafforzare le basi della cooperazione e garantire l’apprendimento.

Durata: variabile

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Fattori per la composizione dei gruppi

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La dimensione del gruppo condiziona le dinamiche e i risultati

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Composizione dei gruppi

In un gruppo ampio entrano in gioco conoscenze e capacità ragguardevoli oltre che poteri cognitivi variegati.

Il processo di esposizione, rielaborazione e acquisizione del sapere ne guadagna in termini quali/quantitativi.

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Il tempo a disposizione, dato il numero consistente dei componenti del gruppo, dovrebbe risultare più disteso.

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Minore è il tempo disponibile e più piccolo dovrebbe essere il gruppo, per dare “spazio” adeguato a ogni componente.

Più il gruppo è contenuto numericamente e più è difficile che gli alunni si estranino, partecipando attivamente allo svolgimento delle attività.

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Un gruppo consistente favorisce l’estrinsecarsi delle abilità interpersonali dei suoi membri.

È necessario:- dare a ognuno la possibilità di parlare,- coordinare gli interventi individuali, - ottenere il consenso,- mantenere un buon rapporto di lavoro.

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Le dimensioni del gruppo possono essere dettate dal materiale disponibile o dalla natura specifica del compito

Più il gruppo è piccolo e più è facile identificarele eventuali difficoltà che gli alunni incontrano lavorando insieme

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Vantaggi del metodo cooperativo

Coinvolgimento attivodi tutti gli alunni nell’apprendimento

In rapporto a tale obiettivo si reputa opportuno

che i gruppi risultino alquanto contenuti numericamente

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Criteri per la composizione dei gruppi

- Procedura randomizzata per livelli(esempio: livello di capacità)- Composizione dei gruppi

sulla base di categorie connesse alle funzioni necessarie per lo svolgimento del compito di

gruppo- Creazione di gruppi di sostegno

per ogni alunno isolatoLa procedura meno raccomandata è quella di lasciare che gli

alunni formino da soli i gruppiProf. Domenico Milito

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I ruoli

Corrispondono solitamente a funzioni che:

- favoriscono la gestionee il funzionamento del gruppo

- stimolano e promuovono l’apprendimento degli alunni

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Funzioni e ruoli che aiutano il gruppoa raggiungere i suoi obiettivi

e a mantenere produttivi i rapporti interni di lavoro

- Esporre idee e i passaggi delle procedure- Registrare

- Incoraggiare la partecipazione- Osservare i comportamenti- Svolgere funzione di guida

- Fornire sostegno- Chiarire e illustrare

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- Ricapitolare- Migliorare

- Verificare la comprensione- Fare ricerche/comunicare

- Elaborare- Approfondire

Funzioni e ruoli legati ai compiti di apprendimento

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- Criticare le idee, non le persone- Chiedere motivazioni

- Distinguere- Sintetizzare- Sviluppare

- Creare opzioni- Valutare

Funzioni e ruolidi stimolo al buon funzionamento del gruppo

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L’organizzazione dell’aula

- Aiuta l’alunno a focalizzare l’attenzione sia a livello visivo che uditivo

- Può determinare la qualità dell’atmosfera di apprendimento

- Può facilitare o ostacolare il funzionamento dei gruppi di apprendimento

- Può agevolare o ostacolare le relazioni tra alunniProf. Domenico Milito

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- I componenti di un gruppo di apprendimento dovrebbero sedere“faccia a faccia e ginocchio a ginocchio”

- Più gruppi nello stesso ambiente devono risultare distanziati in modo tale da non interferire tra di loro e l’insegnante poter raggiungere e monitorare agevolmente tutti i gruppi

- L’organizzazione dell’aula dovrebbe essere abbastanza flessibile da permettere agli alunni di cambiare rapidamente la composizione e le dimensioni del gruppo

Principi per disporre opportunamente l’aula

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Come avviare i lavori di gruppo

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Illustrare:- le caratteristiche del compito assegnato- gli obiettivi del lavoro di gruppo in modo che gli alunni li comprendano e li interiorizzino nel modo migliore possibile

- i concetti, i principi e le strategie che gli alunni devono usare durante l’attività e collegare i concetti e le informazioni da approfondire con l’esperienza e le conoscenze già acquisite

- le procedure che gli alunni devono seguire per svolgere il compito e quelle per regolare il lavoro dei gruppi

Verificare se gli alunni abbiano compreso come svolgere il compito assegnato rivolgendo domande specifiche

Chiedere ai gruppi di realizzare lavori scritti (report) che ogni componente dovrà poi firmare

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Ogni servizio e strumento che la Rete offre può essere un valido accessorio di supporto al processo di apprendimento degli alunni “multitasking”. L’appendice strutturale tecnologica permea quasi tutti gli aspetti della loro vita e soddisfa le loro necessità comunicative includendo il bisogno di relazionarsi con gli altri.Anche l’agire cooperativo non può prescindere dall’uso delle tecnologie.

Le tecnologie nel Cooperative learning

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Nell’epoca delle TIC e della società conoscitiva l’apprendimento cooperativo e le tecnologie più sofisticate risultano essere due fattori non complementari bensì interdipendenti.

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È acclarato che le tecnologie costituiscono un’opportunità (giacché rendono possibili linguaggi, strategie e canali alternativi, integrativi e compensativi) anche per l’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali, il cui successo dipende dal partecipare alle attività e dallo stare con gli altri cooperativamente (modello bio-psico-sociale).

Cooperative learning, tecnologie e inclusione

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ALCUNE TECNOLOGIE DI USO DIDATTICO CORRENTE

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Wiki è un sito web (o una collezione di documenti ipertestuali) che permette a ogni utilizzatore di aggiungere contenuti, come in un forum, ma anche di modificare i contenuti esistenti inseriti da altri.

La creazione di un Wiki è molto semplice.Basta disporre di uno spazio web, scaricare un software (Mediawiki è il più noto), installarlo e iniziare a lavorare, oppure registrarsi ai servizi disponibili on line che offrono spazi wiki pronti all’uso, come ad esempio ai servizi PBWIKI e PmWIKI.

Cooperative learning e Wiki

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Un wiki consente di scrivere collettivamente dei documenti in un semplice linguaggio di markup, usando un web browser, diventando così strumento efficace per la scrittura collaborativa, la condivisione di idee, lo scambio di informazioni.

È così che il lavoro collaborativo di gruppo parte dal web con la tecnica della ricerca online chiamata Webquest, si sposta in classe sul cartaceo, con l’elaborazione della sintesi condivisa e, infine, ritorna sul web, attraverso l’inserimento nel wiki

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Tutto dipende da quello che il docente ha intenzione di fare:- ci si vuole avvalere di un Wiki già pronto all’uso?La sua inventività dovrà essere orientata a ipotesi di formazione di gruppi intraclasse a cui affidare determinati compiti concreti e reali. Cosa fanno gli alunni? Elaborano in differita materiali tematici, monotematici e/o argomentativi da inserire in Wiki dopo la loro messa a punto in base a un determinato scopo, oppure si analizza ciò che esiste già di nostro interesse per estrapolare conoscenze ritenute utili sempre in base ad un determinato obiettivo, oppure ce ne appropriamo per arricchire il nostro bagaglio di conoscenze, magari soddisfacendo soltanto la nostra curiosità?In questi e in tanti altri termini si estrinsecano le capacità progettuali e di regia che risultano fondamentali ai fini dell’uso delle tecnologie in chiave cooperativa.

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Cooperative learning e Podcast

È un sistema che permette di scaricare in modo automatico dalla rete contenuti organizzati in episodi e presentati in formato audio o video, chiamati podcast, utilizzando un programma gratuito, per poterli riascoltare su iPod, i lettori mp3, palmari e cellulari.

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La creazione di podcast è un ottimo sistema per rendere gli alunni consapevoli e competenti circa processi di produzione dei contenuti audio o audio-video, dalla scelta del format alla scrittura, dalla sceneggiatura alla registrazione, dal montaggio alla distribuzione: si tratta di modalità operative caratterizzate da scopi che motivano fortemente gli alunni a lavorare (e ad apprendere) cooperativamente.

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I social network possono valere per rafforzare l’esperienza cooperativa in due principali direzioni:

da un lato, in riferimento all’identità sociale, ossia alla “posizione” del soggetto all’interno dei gruppi sociali, dall’altro, in rapporto alla rete sociale stessa, costituita da un insieme di persone collegate attraverso una forma qualsiasi di relazione sociale.

Cooperative learning e social network

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Con Facebook si possono creare o ci si può unire a gruppi per coltivare interessi condivisi con altre persone, scambiare contenuti multimediali (testi, immagini, video e link).

Cooperative learning e Facebook

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Twitter è un servizio gratuito che fornisce agli utenti una pagina personale aggiornabile con l’invio di messaggi di testo aventi la lunghezza massima di 140 caratteri.

Si possono assegnare compiti e raccogliere appunti individuali e collettivi, coinvolgere esperti esterni e offrire link e approfondimenti.

Cooperative learning e Twitter

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Costruire una comunità di apprendimento con le tecnologie in classe equivale a strutturare una rete di interazioni funzionali a collegare efficacemente alunni, insegnanti, saperi e strumenti tecnologici.

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Il Cooperative learning nella classe digitale

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Allestimento e sviluppo di un ambiente di apprendimento che, da un lato, può essere definito tecnologicamente avanzato in quanto comprende l’utilizzo della rete e delle strumentazioni più adatte ad affrontare tematiche disciplinari e obiettivi trasversali complessi e approfonditi; dall’altro lato, è in grado di fare interagire metodologie on line e off line (a distanza e in presenza) e diverse tecnologie, analogiche e digitali, libri, voce, computer, rete.

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La classe digitale è un ambiente in cui le tecnologie digitali, nelle forme comunicative ad essa associate, assumono un ruolo primario per l’apprendimento; Avvertenza: in tale ambiente non domina mai esclusivamente il linguaggio digitale!

È indispensabile cogliere il linguaggio digitale e le possibilità che esso offre, producendo nuove idee e progetti, attraverso la reciprocità con gli altri linguaggi umani e analogici in funzione di una didattica inclusiva che ponga al centro l’alunno con le sue specifiche peculiarità.

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