Cooperativa sociale Convento servi di maria - Santa Maria del ......DIALOGH In CHIOSTRO maggio 2018...

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DIALOGH In CHIOSTRO maggio 2018 Via del Convento, 17 - Isola Vicenna - tel. 0444 976131 - www.smariadelcengio.it - [email protected] Convento servi di maria - Santa Maria del Cengio Gesù amava molto simboli, parabole e meta- fore. Lo rivelano da subito i suoi due annunci più importan, comunica non araverso defi- nizioni ma con il ricorso a due simboli: l’inizio di un mondo nuovo, deo ‘Regno dei Cieli’; un Dio il cui nome proprio è Padre, anzi ‘Abbà’, ‘papà’, nella lingua di casa, nel dia- leo del cuore. Il Dio incarnato ha scelto di parlarci in modo perlopiù indireo. Non dirige l’aenzione sul suo oggeo (Dio, se stesso, il regno, ecc.) ma la sposta altrove (il pastore, il lievito, il seme, l’acqua, la luce...), per illuminare di riflesso l’oggeo di cui vuole parlare. «Comunicare Dio non può avvenire che araverso lo specchio delle creature, le quali rimandano quasi spon- taneamente a Dio, che però rimane oltre» (C. Bissoli). Gesù non è l’unico nella Scriura a immaginare e a far immaginare i suoi uditori. Tua la Scrit - tura è un alfabeto di simboli, di similitudini, di analogie… Si pensi ai salmi poeci e appassio- na, ma anche ai maestosi raccon di creazio- ne, all’apocalisse così barocca, alle profezie. Gesù, il grande predicatore, si inserisce in que- sto filone e costruisce immagini che hanno lo scopo di avvicinare la Parola alla vita, di coin- volgere gli affe, di meere in movimento una decisione. Adoa una tecnica di comunicazio- ne che connee piani tra loro diversi, ricca di imprevedibilità e di una immaginazione fuori dal comune, che sa stupire e spiazzare, sfug- ge ai trabocche, lancia domande come ami, crea collegamen impensa tra le cose, rac- conta storie di vita e ne fa storie di Dio. La teologa Dorothee Soelle dice che “Gesù è l’uomo più felice perché è dotato di un’imma- ginazione fuori dal comune”. Grazie alla sua immaginazione, inventa come risposta alle angosce e alle speranze, parole e ges vitali, i simboli, e quelli che l’amore ci fa chiamare «miracoli». Se al vangelo togli questa dimensione immagi- nifica, liberante e aprente, lo riduci ad un bre- viario di dogmi o di eca, anziché a un lievito capace di comunicare con ogni uomo, in ogni epoca, e di scaldarne il cuore. Ermes Ronchi e Marina Marcolini (V connua) Cooperativa sociale agricola Il Cengio La comunità di santa Maria del Cengio vive una interconnessione con la Cooperava sociale agricola “il Cengio”, [www.ilcengio. it] fin dal suo costuirsi (2006). Infa fra Moreno Versolato è iscrio nei documen originali come socio fondatore. La comunità esprime apprezzamento per l’opera della Co- operava, che con responsabilità colva gli obievi fissa nell’Ao Costuvo: “La Cooperava è rea dai principi della mutualità e non ha fini di lucro. Scopo della Cooperava è perseguire l’interesse gene- rale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei ciadini. Essa opera ispirandosi ai principi di solidarietà e mutualità, e si propone lo svolgimento di at- vità agricole e di servizi finalizzate all’inseri- mento lavoravo di persone svantaggiate. … La Cooperava intende perseguire le proprie finalità, con parcolare riferimento all’inse- rimento lavoravo di sogge socialmente svantaggia ai sensi della Legge 8 novembre 1991 n° 381, mediante la gesone di avità agricole, industriali e di servizi quali: avità di agricoltura biologica per la produzione di prodo vegetali… avità di raccolta, con- servazione, lavorazione, trasformazione e vendita di prodo agricoli provenien da colvazioni biologiche o in conversione…”. Sono due i principali ambi valoriali della Co- operava. Innanzituo la persona. La Coo- perava “si impegna in relazioni accoglien, fraterne, aente al dialogo e alle dinamiche di gruppo”; è consapevole che la promozio- ne e la formazione di persone che hanno situazioni di svantaggio richiede aenzione, tempo e competenze e l’organizzazione del lavoro con tempi e ritmi a misura delle per- sone che, a volte, non sono compabili con “Noi fra di santa Maria del Cengio consapevoli che ogni crisano è parte viva del popolo di Dio e che lo stato religioso non ci separa dagli altri, ma ci costuisce in mezzo agli uomini segno di unione, promuoveremo la collaborazione di tu e di ciascuno nel rispeo delle persone, delle istuzioni e delle situazioni” [Cost. osm 100] Gesù racconta storie di vita e ne fa storie di Dio l’esclusiva regola del profio. L’altro ambito è la dedicazione all’agricoltura biologica, at- tenta alla sostenibilità e alla salute, per cu- stodire la terra e la sua ferlità. L’agricoltura biologica è un’agricoltura a basso impao ambientale, che rispea gli equilibri naturali degli ecosistemi, che tutela l’ambiente e la biodiversità…Nelle terre ague al Convento essa contribuisce a mantenere ferle e cura- ta la terra, a salvaguardare l’armonia del pa- esaggio che ben si integra con la dimensione religiosa e spirituale del luogo. La Cooperava si avvale della collaborazio- ne di un volontariato di circa un cennaio di persone, che si ispirano ai valori che la Co- operava e la comunità dei Servi di Maria propongono e che costuiscono la ragione, il senso dell’esserci in questo territorio. Orari di apertura del punto vendita: Mar: 16.30 – 18.30 Gio: 16.30 – 18.30 Sab: 9.30 – 12.00, 16.30 – 18.30.

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DIALOGHIn CHIOSTRO maggio 2018Via del Convento, 17 - Isola Vicentina - tel. 0444 976131 - www.smariadelcengio.it - [email protected]

Convento servi di maria - Santa Maria del Cengio

Gesù amava molto simboli, parabole e meta-fore. Lo rivelano da subito i suoi due annunci più importanti, comunicati non attraverso defi-nizioni ma con il ricorso a due simboli: • l’inizio di un mondo nuovo, detto ‘Regno

dei Cieli’;• un Dio il cui nome proprio è Padre, anzi

‘Abbà’, ‘papà’, nella lingua di casa, nel dia-letto del cuore.

Il Dio incarnato ha scelto di parlarci in modo perlopiù indiretto. Non dirige l’attenzione sul suo oggetto (Dio, se stesso, il regno, ecc.) ma la sposta altrove (il pastore, il lievito, il seme, l’acqua, la luce...), per illuminare di riflesso l’oggetto di cui vuole parlare. «Comunicare Dio non può avvenire che attraverso lo specchio delle creature, le quali rimandano quasi spon-taneamente a Dio, che però rimane oltre» (C. Bissoli). Gesù non è l’unico nella Scrittura a immaginare e a far immaginare i suoi uditori. Tutta la Scrit-tura è un alfabeto di simboli, di similitudini, di analogie… Si pensi ai salmi poetici e appassio-nati, ma anche ai maestosi racconti di creazio-ne, all’apocalisse così barocca, alle profezie.Gesù, il grande predicatore, si inserisce in que-sto filone e costruisce immagini che hanno lo scopo di avvicinare la Parola alla vita, di coin-volgere gli affetti, di mettere in movimento una decisione. Adotta una tecnica di comunicazio-ne che connette piani tra loro diversi, ricca di imprevedibilità e di una immaginazione fuori dal comune, che sa stupire e spiazzare, sfug-ge ai trabocchetti, lancia domande come ami,

crea collegamenti impensati tra le cose, rac-conta storie di vita e ne fa storie di Dio. La teologa Dorothee Soelle dice che “Gesù è l’uomo più felice perché è dotato di un’imma-ginazione fuori dal comune”. Grazie alla sua immaginazione, inventa come risposta alle angosce e alle speranze, parole e gesti vitali, i simboli, e quelli che l’amore ci fa chiamare «miracoli».

Se al vangelo togli questa dimensione immagi-nifica, liberante e aprente, lo riduci ad un bre-viario di dogmi o di etica, anziché a un lievito capace di comunicare con ogni uomo, in ogni epoca, e di scaldarne il cuore.

Ermes Ronchi e Marina Marcolini(V continua)

Cooperativa socialeagricola Il CengioLa comunità di santa Maria del Cengio vive una interconnessione con la Cooperativa sociale agricola “il Cengio”, [www.ilcengio.it] fin dal suo costituirsi (2006). Infatti fra Moreno Versolato è iscritto nei documenti originali come socio fondatore. La comunità esprime apprezzamento per l’opera della Co-operativa, che con responsabilità coltiva gli obiettivi fissati nell’Atto Costitutivo:“La Cooperativa è retta dai principi della mutualità e non ha fini di lucro. Scopo della Cooperativa è perseguire l’interesse gene-rale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini. Essa opera ispirandosi ai principi di solidarietà e mutualità, e si propone lo svolgimento di at-tività agricole e di servizi finalizzate all’inseri-mento lavorativo di persone svantaggiate. … La Cooperativa intende perseguire le proprie finalità, con particolare riferimento all’inse-rimento lavorativo di soggetti socialmente svantaggiati ai sensi della Legge 8 novembre 1991 n° 381, mediante la gestione di attività agricole, industriali e di servizi quali: attività di agricoltura biologica per la produzione di prodotti vegetali… attività di raccolta, con-servazione, lavorazione, trasformazione e vendita di prodotti agricoli provenienti da coltivazioni biologiche o in conversione…”.

Sono due i principali ambiti valoriali della Co-operativa. Innanzitutto la persona. La Coo-perativa “si impegna in relazioni accoglienti, fraterne, attente al dialogo e alle dinamiche di gruppo”; è consapevole che la promozio-ne e la formazione di persone che hanno situazioni di svantaggio richiede attenzione, tempo e competenze e l’organizzazione del lavoro con tempi e ritmi a misura delle per-sone che, a volte, non sono compatibili con

“Noi frati di santa Maria del Cengio consapevoli che ogni cristiano è parte viva del popolo di Dio e che lo stato religioso non ci separa dagli altri, ma ci costituisce in mezzo agli uomini segno di unione,promuoveremo la collaborazione di tutti e di ciascuno nel rispetto delle persone, delle istituzioni e delle situazioni” [Cost. osm 100]

Gesù racconta storie di vita e ne fa storie di Dio

l’esclusiva regola del profitto. L’altro ambito è la dedicazione all’agricoltura biologica, at-tenta alla sostenibilità e alla salute, per cu-stodire la terra e la sua fertilità. L’agricoltura biologica è un’agricoltura a basso impatto ambientale, che rispetta gli equilibri naturali degli ecosistemi, che tutela l’ambiente e la biodiversità…Nelle terre attigue al Convento essa contribuisce a mantenere fertile e cura-ta la terra, a salvaguardare l’armonia del pa-esaggio che ben si integra con la dimensione religiosa e spirituale del luogo.La Cooperativa si avvale della collaborazio-ne di un volontariato di circa un centinaio di persone, che si ispirano ai valori che la Co-operativa e la comunità dei Servi di Maria propongono e che costituiscono la ragione, il senso dell’esserci in questo territorio.

Orari di apertura del punto vendita:Mar: 16.30 – 18.30Gio: 16.30 – 18.30Sab: 9.30 – 12.00, 16.30 – 18.30.

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appuntamentI DI maGGIo 2018Nel mese di maggio la recita corale del S. Ro-sario, davanti alla grotta, è prevista, se non ci sono attività culturali, da lunedì a giovedì, ogni sera, alle ore 20.00.

Mercoledì 1 maggio - S. Giuseppe lavoratoreOre 7.30 Celebrazione delle Lodi. Ore 8.00 Celebrazione dell’Eucaristia.

Venerdì 4 maggio - ore 20.30. San Pellegrino Laziosi, osm. Lectio divina nella sala capitolare.

Domenica 6 maggio – ore 10.30.All’Eucaristia la riflessione/testimonianza sul-la Parola di Dio è affidato a Cristiana Santam-brogio. Seguirà dopo la messa un momento di condivisione e approfondimento.

Martedì 8 maggio. B. V. Madonna di Pompei.

Venerdì 11 maggio. B. Francesco da Siena, osm.

Sabato 12 maggio - Giornata di studio del

centro “Astalli”.

Domenica 13 maggio – ore 9.00 – 17.00.Passi di luce in tempo di Pentecoste. “I GIOR-NI DELLA LIBERTÀ”. Mattino: camminata sulle tracce della Laudato si’. Pomeriggio: in ascolto del cuore sull’onda della parola Libertà. Pran-zo condiviso. (iscrizione a [email protected]).

DAL 16 AL 21 MAGGIO - FESTIVAL BIBLICOTutti gli appuntamenti a S. Maria del Cengio nell’articolo a pag. 2 e 3.

Domenica 20 maggio - ore 11.30. Aperilibro, curato dalla Coop Sociale Agricola Il Cengio.

Sabato 26 maggio – ore 22.00 [in Chiostro] Inaugurazione della Mostra di Pino Guzzonato

Domenica 27 maggio – Solennità della ss. Trinità.

DaL 16 aL 21 maGGIo IL FeStIVaL BIBLICo È a S. maRIa DeL CenGIo

“Il tema del Festival Biblico 2018, FUTURO, ci connette al mistero del tempo che da sempre inquieta gli uomini e muove emozioni pro-fonde che nutrono società, scienze, filosofie, religioni e arti. Il Festival vuole offrire la pos-sibilità di scoprire cosa la Bibbia ha da dire sul futuro – inteso principalmente nel suo rap-porto costitutivo con le nostre esistenze uma-ne – e quali orizzonti dischiuda in proposito.

Il futuro è uno sguardo lungo su ciò che ci vie-ne incontro, che ci aspetta e che aspettiamo e sul cambiamento che questo porta con sé e in noi. Spesso oggi il futuro viene confuso con il nuovo, ma il nuovo è solo uno spostamento, una differenza rispetto al prima, il rifiuto di un presente che non vogliamo più. Il futuro, invece, è apertura disponibile, attesa, imma-ginazione, cammino, anche lotta. Per avere il nuovo serve solo una critica del passato. Per avere futuro occorre una visione sul domani, un obiettivo, una speranza, un’apertura”.

Anche il Convento di S. Maria del Cengio partecipa al Festival Biblico con un ricco pro-gramma di incontri, iniziative e laboratori che si svolgeranno a Isola Vicentina.Ecco, si seguito, il programma previsto.

Mercoledì 16 maggio, ore 20.30.SOGNANDO IL FUTURO La Chiesa che verrà con Cettina Militello (teo-loga). Modera padre Ermes Ronchi.

La Chiesa che verrà avrà la forma del poliedro con le sue molteplici facce che, ciascuna a suo modo, rifrangono la luce. Sognare la Chiesa, assecondando il soffio dello Spirito che a tutti elargisce i suoi doni. Venerdì 18 maggio, ore 20.30. MONASTERI APERTI AL FUTURO Sezano e Praglia, esperienze innovative tra ecologia e bene comune, con padre Silvano Nicoletto (monaco), padre Mauro Maccari-nelli (monaco).Testimonianza di padre Ermes Ronchi: l’espe-rienza della Casa dei Sentieri e dell’Ecologia Integrale nel Convento di S. Maria del Cengio a Isola Vicentina.Introduce fra Renzo Marcon.

Incontro sui “semi” di futuro presenti in alcu-ni luoghi spirituali, dove si elaborano i tempi dell’ecologia integrale, ambientale e sociale. Sabato 19 maggio, ore 20.30.PER VOCE DI DONNA - Rappresentazione sacra con il gruppo teatrale amatoriale La filigrana di

Tezze di Arzignano. Tratto dal libro di Marina Marcolini.

Il Vangelo riletto attraverso occhi e voci di don-na. Protagoniste dodici donne che hanno visto e toccato Gesù, la cui fede è come un’aria leg-gera carica di umanità e tenerezza per l’avven-tura umana, ma anche vento vitale e possente che viene da Altrove. Sarà presente l’autrice. Domenica 20 maggio, ore 14.30LA TANA DEL PULCINO - Entriamo nella tana!Con Chiara Spadaro (giornalista ambientale, antropologa), Denis Segalina (mastro fornaio). In collaborazione con: Pane Quotidiano.

Un laboratorio per bambine e bambini (età 6-11 anni) con letture e impasti, per conosce-re il mondo del pane: partiamo da un chicco di grano per fare nuove scoperte sui cereali, la pasta madre e il pane. Iniziativa a numero chiuso con prenotazione via mail a: [email protected].

Lunedì 21 maggio, ore 20.30.PROFEZIA E FUTURO NELLE PAROLE DI SOREL-LA MARIA DI CAMPELLOCon “L’isola che c’è”.

Camminata meditativa con riflessioni lungo il percorso spirituale di sorella M. di Campello.