La Lectio Divina Convento servi di maria - Santa Maria del ... · 10,13-16 e par); in una disputa...

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DIALOGH In CHIOSTRO gennaio 2018 Via del Convento, 17 - Isola Vicenna - tel. 0444 976131 - www.smariadelcengio.it - [email protected] Convento servi di maria - Santa Maria del Cengio Gesù e i bambini si incrociano in tre occasio- ni nel vangelo: in una corsa a toccarlo (Mc 10,13-16 e par); in una disputa su chi è il più grande (Mc 9,33-37 e par); in un vocio festoso nel corle del tempio che fa adirare i vecchi custodi dei ri e delle formule (Mt 21,15-16). Portavano dei bambini a Gesù perché li toc- casse”. Per un contao fisico, perché i bam- bini capiscono subito il linguaggio del corpo, sono come braccia aperte inviate nel mondo. A chi è come loro apparene il regno di Dio. Chi è come loro? I bambini non sono più buo- ni degli adul, questa interpretazione morali- sca non è correa. I bambini non sono solo teneri, ma anche egocentrici, impulsivi e isn- vi, a volte persino spieta, ma sanno aprire facilmente la porta del cuore a ogni incontro, non hanno maschere, sono spalanca verso il mondo e la vita. I bambini sono maestri nell’arte della fiducia e dello stupore. Loro sì sanno vivere come i gigli del campo e gli uccelli del cielo, incuriosi da ciò che porta ogni nuovo giorno, facili al sorri- so e incapaci di preoccupazioni. È ragionevole per un adulto preoccuparsi per il cibo e il vesto, ma Gesù preferisce l’in- cantevole leggerezza del bambino che gode dell’oggi, si fida della vita, sa gioire e giocare. Il bambino vive nella dimensione della gratu- ità, porta la festa nel quodiano, è natural- mente portato ad essere gioioso, ad aprire la bocca in un sorriso quando ancora non ha smesso di asciugarsi le lacrime. Nessuno ama la vita più appassionatamente di un bambino. Prendendoli fra le braccia li benediceva: per- ché nei loro occhi il sogno di Dio brilla non contaminato ancora. Essi sono naturalmente san, perché vivono, nella liturgia di abbracci che è la loro giornata, l’esperienza che l’amo- re è la sorgente e il culmine dell’esistenza. Ermes Ronchi e Marina Marcolini (I connua) La Lectio Divina La leco divina è l’anca prassi monasca di sostare in studio meditazione e preghiera at - torno a un brano della Sacra Scriura. La comunità di Santa Maria del Cengio si rac- coglie per la leco divina condivisa, e aperta a tu, ogni venerdì sera alle 20.30, nella sala capitolare. L’appuntamento con la Parola di Dio ha il se- guente ritmo: 1. Invocazione allo Spirito 2. Leura del testo biblico proposto 3. Introduzione e spiegazione 4. Meditazione personale 5. Condivisione comunitaria 6. Preghiera suscitata dalla Parola di Dio 7. Impegno per una vita evangelica Nell’auspicio che in ogni casa sia data una cre- scente aenzione alla Parola di Dio, noi fra ci rendiamo disponibili, contestualmente agli impegni, ad accompagnare coloro che voglio- no proporre una leura spirituale della Bibbia nella propria casa. All’Eremo di santa Maria, l’ulmo sabato del mese, alle ore 16.30, è prevista la leura co- munitaria della parola di Dio e la possibilità di sostare all’eremo, accordandosi con Nicolea ([email protected]). Vogliamo vivere, come santa Ma- ria, nell’ascolto della Parola di Dio, aen ai suoi richiami nel nostro inmo, negli uomini, negli avvenimen della storia, nel gemito e nel giubilo del creato (Costuzioni dell’Ordine dei Servi di santa Maria: 24/b). La Parola è sempre superiore a noi, la Parola – in qualche maniera – ci illumina, ci giudica, ci infuoca interiormente. Quindi non è mai un tranquillo discorrere con la Parola; è un ascoltarla per essere connuamente scossi e cambia interiormente (C. M. Marni). Gesù e i bambini

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DIALOGHIn CHIOSTRO gennaio 2018Via del Convento, 17 - Isola Vicentina - tel. 0444 976131 - www.smariadelcengio.it - [email protected]

Convento servi di maria - Santa Maria del Cengio

Gesù e i bambini si incrociano in tre occasio-ni nel vangelo: in una corsa a toccarlo (Mc 10,13-16 e par); in una disputa su chi è il più grande (Mc 9,33-37 e par); in un vocio festoso nel cortile del tempio che fa adirare i vecchi custodi dei riti e delle formule (Mt 21,15-16).“Portavano dei bambini a Gesù perché li toc-casse”. Per un contatto fisico, perché i bam-bini capiscono subito il linguaggio del corpo, sono come braccia aperte inviate nel mondo.A chi è come loro appartiene il regno di Dio. Chi è come loro? I bambini non sono più buo-ni degli adulti, questa interpretazione morali-stica non è corretta. I bambini non sono solo teneri, ma anche egocentrici, impulsivi e istin-tivi, a volte persino spietati, ma sanno aprire facilmente la porta del cuore a ogni incontro, non hanno maschere, sono spalancati verso il mondo e la vita.I bambini sono maestri nell’arte della fiducia e dello stupore. Loro sì sanno vivere come i gigli del campo e gli uccelli del cielo, incuriositi da ciò che porta ogni nuovo giorno, facili al sorri-so e incapaci di preoccupazioni.È ragionevole per un adulto preoccuparsi per il cibo e il vestito, ma Gesù preferisce l’in-cantevole leggerezza del bambino che gode dell’oggi, si fida della vita, sa gioire e giocare.Il bambino vive nella dimensione della gratu-ità, porta la festa nel quotidiano, è natural-mente portato ad essere gioioso, ad aprire la bocca in un sorriso quando ancora non ha smesso di asciugarsi le lacrime.

Nessuno ama la vita più appassionatamente di un bambino.Prendendoli fra le braccia li benediceva: per-ché nei loro occhi il sogno di Dio brilla non contaminato ancora. Essi sono naturalmente santi, perché vivono, nella liturgia di abbracci che è la loro giornata, l’esperienza che l’amo-re è la sorgente e il culmine dell’esistenza.

Ermes Ronchi e Marina Marcolini(I continua)

La Lectio Divina

La lectio divina è l’antica prassi monastica di sostare in studio meditazione e preghiera at-torno a un brano della Sacra Scrittura. La comunità di Santa Maria del Cengio si rac-coglie per la lectio divina condivisa, e aperta a tutti, ogni venerdì sera alle 20.30, nella sala capitolare.L’appuntamento con la Parola di Dio ha il se-guente ritmo:1. Invocazione allo Spirito2. Lettura del testo biblico proposto3. Introduzione e spiegazione4. Meditazione personale5. Condivisione comunitaria6. Preghiera suscitata dalla Parola di Dio7. Impegno per una vita evangelica

Nell’auspicio che in ogni casa sia data una cre-scente attenzione alla Parola di Dio, noi frati ci rendiamo disponibili, contestualmente agli impegni, ad accompagnare coloro che voglio-no proporre una lettura spirituale della Bibbia nella propria casa.

All’Eremo di santa Maria, l’ultimo sabato del mese, alle ore 16.30, è prevista la lettura co-munitaria della parola di Dio e la possibilità di sostare all’eremo, accordandosi con Nicoletta ([email protected]).

Vogliamo vivere, come santa Ma-ria, nell’ascolto della Parola di Dio, attenti ai suoi richiami nel nostro intimo, negli uomini, negli avvenimenti della storia, nel gemito e nel giubilo del creato (Costituzioni dell’Ordine dei Servi di santa Maria: 24/b).

La Parola è sempre superiore a noi, la Parola – in qualche maniera – ci illumina, ci giudica, ci infuoca interiormente. Quindi non è mai un tranquillo discorrere con la Parola; è un ascoltarla per essere continuamente scossi e cambiati interiormente (C. M. Martini).

Gesù e i bambini

appuntamenti Di Gennaio 2018Sabato 6 gennaio - Epifania di nostro Signore. Ore 8.00 Celebrazione delle Lodi; Ore 10.30 Eucaristia; ore 17.00 Eucaristia; ore 19.00 Celebra-zione del Vespro.

Domenica 7 gennaio - Bat-tesimo del Signore. Ore 8.00 Celebrazione delle Lodi; Ore 10.30 Eucaristia; ore 17.00 Eucaristia; ore 19.00 Celebra-zione del Vespro.

Venerdì 12 – 19 – 26 genna-io – Ore 20.30. Lectio divina nella sala capitolare.

Venerdì 12 gennaio - Memo-ria di sant’Antonio M. Pucci, osm

Domenica 14 gennaio. Ore 11.30 Aperilibro, curato da Arcolaio (negozio equo-

solidale).Dalle ore 14.00 in Convento.Maria, l’imprevisto del de-siderio. Laboratorio e con-ferenza con la teologa Lucia Vantini, nell’ambito del ci-clo “Risvegliare il Femminile Evangelico” vedi articolo in basso.

Lunedì 15 gennaio – ore 20.45. Camminata meditati-va dal Chiostro all’Eremo.

Martedì 16 gennaio.29° giornata per l’approfon-dimento e lo sviluppo del dialogo tra Cattolici ed Ebrei.

Giovedì 18 gennaio.Inizia la Settimana di pre-ghiera per l’unità dei Cristia-ni (18-25 gennaio).

Domenica 21 gennaio – ore 15.30.Incontro formativo dei fra-telli e delle sorelle dell’Ordi-ne secolare.

Sabato 27 gennaio.Giornata della memoria per le vittime dell’Olocausto.

Ore 16.30 Con la lettura co-munitaria della Parola di Dio all’Eremo di santa Maria si apre il fine settimana, aper-to a tutti, che si snoda come tempo di silenzio, di ricerca, di dialogo, di servizio e che si conclude con la celebrazione dell’Eucaristia di domenica 28 – in santuario – animata dall’ “Isola che c’è”, con la condivisione delle riflessioni, maturate nel silenzio dell’E-remo o della propria casa.

Domenica 14 gennaio tornano gli incontri del ciclo “Risegliare il femminile evangelico”. Questa volta sarà la teologa Lucia Vantini (Studio Teologico San Zeno di Verona) ad affrontare il tema “Ma-ria, l’imprevisto del desiderio” in un laboratorio che si terrà alle ore 14.00 alle 16.45 (su iscrizione scrivendo a [email protected]) e in una conferenza libera e aperta a tutti alle ore 18.00.Sarà una giornata speciale per riscoprire la materialità dell’espe-rienza cristiana, che passa per il corpo di un bambino, che nasce dal corpo di una donna, e che diventa uomo in una storia di le-gami, tutta assorbita nel suo Abbà. In ogni desiderio umano che questa storia suscita e sostiene, il divino è nuovamente rigenera-to e messo al mondo, come potenza di trasformazione benefica.

Maria, l’imprevisto del desiderioIl 14 gennaio, Risvegliare il Femminile Evangelico con la teologa Lucia Vantini

«La pace, che gli angeli annunciano ai pastori nella notte di Natale, è un’aspirazione profon-da di tutte le persone e di tutti i popoli, soprat-tutto di quanti più duramente ne patiscono la mancanza. Tra questi, che porto nei miei pen-sieri e nella mia preghiera, voglio ancora una volta ricordare gli oltre 250 milioni di migranti nel mondo, dei quali 22 milioni e mezzo sono rifugiati…Con spirito di misericordia, abbrac-ciamo tutti coloro che fuggono dalla guerra e dalla fame o che sono costretti a lasciare le loro terre a causa di discriminazioni, persecuzioni, povertà e degrado ambientale.Quattro pietre miliari per un agire umano nei confronti dei richiedenti asilo, rifugiati, migran-ti e vittime di tratta: accogliere, proteggere, promuovere e integrare.

“Accogliere” richiama l’esigenza di ampliare le possibilità di ingresso legale, di non respingere profughi e migranti verso luoghi dove li aspet-tano persecuzioni e violenze, e di bilanciare la preoccupazione per la sicurezza nazionale con la tutela dei diritti umani fondamentali. La Scrittura ci ricorda: «Non dimenticate l’ospita-lità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo».

“Proteggere” ricorda il dovere di riconosce-re e tutelare l’inviolabile dignità di coloro che fuggono da un pericolo reale in cerca di asilo e sicurezza, di impedire il loro sfruttamento. Penso in particolare alle donne e ai bambi-ni che si trovano in situazioni in cui sono più

esposti ai rischi e agli abusi che arrivano fino a renderli schiavi. Dio non discrimina: «Il Signore protegge lo straniero, egli sostiene l’orfano e la vedova».

“Promuovere” rimanda al sostegno allo svilup-po umano integrale di migranti e rifugiati. Tra i molti strumenti che possono aiutare in questo compito, desidero sottolineare l’importanza di assicurare ai bambini e ai giovani l’accesso a tutti i livelli di istruzione: in questo modo essi non solo potranno coltivare e mettere a frutto le proprie capacità, ma saranno anche mag-giormente in grado di andare incontro agli al-tri, coltivando uno spirito di dialogo anziché di chiusura o di scontro. La Bibbia insegna che Dio «ama lo straniero e gli dà pane e vestito»; per-ciò esorta: «Amate dunque lo straniero, poiché anche voi foste stranieri nel paese d’Egitto».

“Integrare”, infine, significa permettere a rifu-giati e migranti di partecipare pienamente alla vita della società che li accoglie, in una dinami-ca di arricchimento reciproco e di feconda col-laborazione nella promozione dello sviluppo umano integrale delle comunità locali. Come scrive San Paolo: «Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio».

(Stralcio del Messaggio di papa Francesco per la giornata mondiale della pace).

Nella foto: L’abbraccio. Opera di Raffaele Quadri

migranti e rifugiati, uomini e donne in cerca di paceÈ il tema del messaggio di papa Francesco per la giornata mondiale per la pace 2018