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CONV

EgNO del LABORATORIO DI

GRUPPOANALISISede: Gruppo Abele c.so Trapani 91 - Torino

Torino 2-3 novembre 2012

11 a a GIORNATA GIORNATA MATTINO Sessione Plenaria ( 9,00-12,45)“VECCHIE E NUOVE FORME DELLO STARE INSIEME TRA CORPOREITÀ E

VIRTUALITÀ” “Mutamenti sociali tra Introietti e incorporati della cultura”

AIME MARCO Antropologo, scrittore e docente di antropologia culturale presso l'Università di Genova,Facoltà di

Lettere. Autore di numerosi articoli scientifici, saggi antropologici e opere di narrativa.

Abstract - “Come le attuali trasformazioni socioculturali e tecnologiche stanno modificando il nostro modo di pensare e di relazionarci”

Come i differenti scenari sui mutamenti sociali in atto (internet ed il web, i nuovi consumi il

movimento 5 stelle, gli indignatos, i gruppi di acquisto solidale, i micro nidi autogestiti, officine

corsare; centri di solidarietà; mutuo soccorso ecc.) cambiano il nostro modo di pensare e di

relazionarci? Verranno in particolare evidenziati alcuni fenomeni per offrire uno spaccato di vecchie

e nuove forme dello stare assieme.

LE TRAME DELLO STARE INSIEMELE TRAME DELLO STARE INSIEMELUOGHI E FORME DELLE RELAZIONI IN UNA SOCIETA' CHE CAMBIA

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CIANCONI PAOLO Medico Chirurgo, Specialista in Psichiatria, Psicoterapeuta, Antropologo; membro del Laboratorio di

Gruppoanalisi, ha effettuato numerose ricerche in Italia e all’estero per studiare lo psichismo dei

guaritori, le tecniche terapeutiche, la mitologia e i riti delle popolazioni tradizionali in via di

modernizzazione.

Abstract - “Mente, corpo e relazioni nelle terre vulnerabili”Riflessione sui cambiamenti nel sociale, nei gruppi e nei singoli in rapporto sia al digitale sia alla

crisi in generale, riferendosi ad alcuni fenomeni rispetto a specifici gruppi sociali di giovani e

preadolescenti (esemplificazioni). Le nuove e le vecchie patologie e la loro gestione.

OLIVETTI MANOUKIAN FRANCA Psicosociologa, Studio APS, Milano.Socio fondatore dello Studio di Analisi Psicosociologica (1967).

Svolge da molti anni attività di formazione, di consulenza organizzativa e ricerca per organizzazioni

aziendali e di servizi, in particolare servizi sociali e socio-sanitari, Consultori, Ser.t, Servizi di Salute

Mentale, organizzazioni ospedaliere, cooperative e consorzi, enti locali. E’ stata professore a

contratto presso le Università di Trento, di Venezia, di Torino e negli ultimi anni presso il corso di

laurea specialistica in programmazione e gestione dei servizi a Milano Bicocca.

Autore di diverse pubblicazioni in ambito psicosociologico tra cui Stato dei servizi (il Mulino 1988) e

Produrre Servizi (Mulino, 1998) e con Cesare Kaneklin Conoscere l’organizzazione (Carocci,ultima

ed.2011).

Abstract - “Contenitori e contenuti della cura: rispondere con attenzione clinica a attese e malesseri dei gruppi sociali”La relazione approfondirà i seguenti punti:

- riflessione sui disagi oggi vissuti e rappresentati da vari tipi di gruppi sociali; in particolare gruppi

lavorativi e gruppi di associazioni, volontariato, famiglie... con alcuni rimandi alle variabili più

generali che condizionano vari contesti;

- approfondimento sul ricorso persistente a modalità di conoscere e trattare quello che si vive in

modo semplificato e colpevolizzante e sulla difficoltà dei singoli a contenere idealizzazioni e a

misurarsi con i limiti;

- il rischio per gli psicologi, ma anche per altri operatori, di accettare richieste che vengono rivolte

allo specialista perché dia risposte risolutive e definitive. Difficoltà ad accompagnare singoli e

gruppi in percorsi di acculturazione rispetto a come affrontare conflitti e delusioni, competizioni,

aggressività e frustrazioni;

- la positività e fecondità di interventi leggeri e flessibili di accompagnamento dei gruppi, che

permettano di ricollocarsi e di far crescere capacità di partecipazioni parziali: questo richiede però

di trasgredire dalle modalità operative, dai setting, dalle impostazioni mentali a cui forse si è molto

affezionati.

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11 a a GIORNATA GIORNATA POMERIGGIO - Sessioni parallele (14,30-17,45)

Contenitori per vecchie e nuove esigenze. Carcere e Centri di Accoglienza

► Monti M.Chiara , psicologa, psicoterapeuta, membro del Laboratorio di Gruppoanalisi, esperta in

etnopsichiatria ed in particolare in migranti e vittime di tortura, socia Simm (Società italiana di

medicina delle migrazioni).Fa parte del Progetto Fer (Fondi Europei per Richiedenti asilo) - Diritti

Migranti. Percorsi formativi per una cultura della salute. Ha collaborato con enti, istituzioni e

associazioni quali Università degli Studi di Palermo, Facoltà di Psicologia, Cattedra di

Etnopsicoanalisi, NMP (Istituto Nazionale per le Popolazioni Migranti e Povere); Emergency e

Caritas Palermo – Messina; Centro Astalli Pa; UNHCR (Alto Commissariato per Richiedenti Asilo;

IFRI (Istitut Francais des Relations Internationales, dip “Migrations et Citoyennetés”); ONG APA

(Org Non Governativa “Accademia di Psicologia Applicata”).

Abstract - “Flussi migratori o masse informi: una riflessione clinica sulla istituzionalizzazione dell'accoglienza dei migranti”Il lavoro che presenterò nasce dalle riflessioni teorico-tecniche nate in seno all'esperienza clinica,

di presa in carico e di cura, con i migranti che svolgo da alcuni anni presso il Servizio di

Etnopsicologia e Psicoterapia, di cui sono responsabile, all'interno dell'ambulatorio di Medicina

delle Migrazioni del Policlinico Universitario di Palermo. In questo contesto incontro migranti

provenienti perlopiù dall'Africa subsahariana e dal Sahel, con una domanda di malessere

psicologico celata dal corpo, spesso unico veicolo attraverso cui viene raccontato il disagio

emotivo, mai soltanto di un unico individuo, ma quale testimonianza di un collettivo in transito. E'

proprio , dunque, di collettivi che bisogna discutere e su cui bisogna soffermare il pensiero clinico:

si assiste oggi a flussi migratori che hanno logiche il cui senso si rintraccia nei contesti geopolitici

di appartenenza e nelle interazioni tra tali contesti.

► Orlandi Fabia , Psicoterapeuta e Gruppoanalista membro del Laboratorio di Gruppoanalisi,

membro IPRS (Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali) partecipa al Progetto “Family

Roots”.Attività di consulenza, monitoraggio e valutazione di diversi progetti relativi alla

Dispersione scolastica e abbandono formativo, immigrazione, devianza minorile, dipendenze e

comportamenti a rischio, discriminazione e pari opportunità e malattie rare che sono oggetto di

ricerca, pubblicazioni e di relazioni a convegni e a seminari.

Abstract - “I gruppi multifamiliari nei Servizi della Giustizia Minorile a Roma e Napoli” Nell’ambito del progetto Family Roots, è stata avviata, a partire dall’inizio del 2001, una

sperimentazione finalizzata a dotare gli operatori dei Servizi della Giustizia Minorile e dei Servizi

Territoriali di nuovi modelli di intervento volti a sostenere le famiglie di minori inseriti nel circuito

penale. La sperimentazione, ancora in atto, vede l’utilizzo del modello dei gruppi multifamiliari

secondo l’approccio di J.G. Badaracco. Obiettivo dell’intervento è quello di porre le basi per la

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costruzione di una collaborazione tra i Servizi della Giustizia Minorile e le famiglie per una più

efficace presa in carico del minore, sostenendo allo stesso tempo le famiglie nel processo di

riconoscimento dei bisogni legati alla situazione specifica, per orientarle, ed eventualmente

accompagnarle, in un momento particolarmente doloroso e complesso della loro storia. Si tratta

di un’esperienza che si propone di lavorare per il superamento di quei frequenti elementi di

contrapposizione tra operatori e famiglie che finiscono per impedire un intervento efficace, e che

mira,invece, a potenziare le capacità di entrambi gli attori (operatori e famiglie) di incidere

positivamente sul percorso del minore.

► Torresin Silvia, Psicoterapeuta, individuale e di gruppo, membro del Laboratorio di

Gruppoanalisi, esperta in etnopsicologia. Si occupa di ricerca, psicoterapia e supporto

psicosociale nell'ambito della cura e della promozione del benessere dei migranti in Italia e della

riduzione delle fasce di marginalità sociale.

e Cooperativa TantintentiAbstract - “Tra incertezza e negoziazione sociale: pensare l'esperienza dei centri di accoglienza per richiedenti asilo”

I centri di accoglienza sul territorio nazionale, luoghi di frontiera non solo geografica ma anche

dell'intervento sociale, ci sfidano a pensare un paradigma nuovo per bisogni che ancora poco

conosciamo. Chiedono di ripensare il ruolo e le competenze degli operatori, le funzioni

dell'aggregazione e il senso della tutela e della cura.

Durante l'ultimo anno il Laboratorio di Gruppoanalisi di Torino ha cercato occasioni di confronto e

dialogo con alcune esperienze emergenti nel territorio cittadino e regionale in questo ambito.

L'intervento intenderà tratteggiare tale percorso, da poco iniziato, diretto all'obiettivo di

comprendere le caratteristiche dell'intervento rivolto ai richiedenti asilo, e le domande che ne

nascono.Verrà posta particolare attenzione al dialogo iniziato con gli operatori dei progetti

specifici rispetto alle esperienze sul campo.

Progettazione compartecipata tra sostenibilità e aggregazione

► Meroni Anna, Ricercatore nell’Unità di Ricerca Design and Innovation for Sustainability del

Dipartimento INDACO (Industrial Design, Arts, Communication and Fashion) del Politecnico di

Milano, dove è anche docente di Design dei Servizi e Design Strategico. Professore a contratto in

altre scuole e università, dal 2004 è nel comitato scientifico, nella faculty e poi co-direttore del

master internazionale in Design Strategico, organizzato dal Consorzio POLIdesign per il

Politecnico di Milano. E’ inoltre nel collegio del Dottorato in Design della stessa istituzione. Si

occupa di design del servizi e innovazione di sistema per la sostenibilità: è coinvolta in numerose

attività di ricerca nazionali ed internazionali, nell’organizzazione di convegni e mostre, e scrive

per giornali di ricerca scientifici. La principale area di ricerca riguarda l’innovazione sociale

sostenibile in differenti campi d’attività: ha in particolare maturato una rilevante esperienza nel

sistema alimentare e nelle questioni ad esso collegate. Altri ambiti di ricerca riguardano i servizi a

supporto della residenza e la mobilità urbana sostenibile.

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Abstract - “Il design sociale tra futuro e futuribile”Il “design sociale”, il ridisegno dei processi sociali di acquisto di beni a km zero, di creazioni di

modelli di distribuzione alternativi alla grande distribuzione e fondati sul concetto di banca del

tempo.

► Bergamin Renato , Presidente Cascina Roccafranca di Torino (centro culturale e ricreativo per

la Circoscrizione 2. Uno spazio in cui vivere attivamente il quartiere, un luogo accogliente dove

incontrarsi, passare il tempo libero e sviluppare i propri interessi. Un centro civico innovativo che

non ha altri esempi in città, un luogo pensato per rendere protagonisti i cittadini, dove i valori più

significativi siano quelli della partecipazione e dell'accoglienza).

Abstract - “Progettare e gestire luoghi di aggregazione urbana: l'esperienza della cascina Roccafranca di Torino”Testimonianza dell'esperienza di costruzione di un centro polivalente di incontro nella zona

Mirafiori Nord della città, grande polo di aggregazione ecc. Come e cosa aggregare attraverso

quali modalità e contenuti. Quali i bisogni?

► Bruschetta Simone , psicologo, psicoterapeuta, referente siciliano dell’Associazione Italiana

Residenze/Risorse per la Salute Mentale (AIRSaM), responsabile della sede di Catania del

Laboratorio di Gruppoanalisi (LdG), Dottore di ricerca in Scienze otorinolaringoiatriche e

audiologiche, Master in Formazione e sviluppo delle risorse umane e in Neuropsicopatologia

dell’apprendimento. Già dirigente del settore risorse umane di una industria farmaceutica

multinazionale, opera come dirigente psicologo presso il Centro medico-socio-psico-pedagogico

“Villa Angela” di Catania. Collabora con le Università di Palermo e di Catania, con la fondazione

“Microcredito e sviluppo” di Caltagirone e con l’Istituto di Palermo della Scuola di psicoterapia

della COIRAG.

e Scerba Sheila, dottoressa in Lettere Moderne presso la Facoltà di Lettere e Filosofia

dell’Università degli Studi di Catania, è funzionario dell’Agenzia di Sviluppo Integrato Spa.

Esperta in politiche di sviluppo locale, di inclusione e coesione sociale, ha coordinato il progetto

di sperimentazione denominato “Assegno Servizi”, finanziato nell’ambito del Programma Nuovo

del PTO del Calatino sud Simeto. Esperta in servizi alle imprese, svolge attività di front office e

back office per lo Sportello Unico Associato per le Imprese del Calatino sud Simeto. Nel gennaio

del 2008 è stata nominata Direttore della Fondazione “Microcredito e Sviluppo”. .

Abstract - “Microcredito: Gruppi, Individui e Comunità” Il Microcredito rappresenta l’asse portante di quel sistema di scambio di servizi finanziari alla

persona, meglio conosciuto come microeconomia, che permettono alle fasce sociali più

povere e disagiate la partecipazione alla vita politico-economica delle comunità locali.

L’intervento presenta il lavoro della Fondazione per il sostegno individualizzato all’inclusione

lavorativa e lo sviluppo sociale attraverso i dispositivi di intervento gruppali-comunitari fino ad

oggi implementati.

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Dalle aggregazioni spontanee alle gruppalità istituite

► Bertelloni M. Grazia , Presidente della Rete Regionale Toscana Utenti Salute Mentale e

fondatrice del Coordinamento Nazionale Utenti Salute Mentale. Svolge una funzione di facilitatore

sociale presso l’Associazione di Auto-Mutuo-Aiuto del Dipartimento di Salute Mentale di Massa-

Carrara. Coordina il Centro di Socializzazione della Cooperativa “di Tipo A” Pegaso blu, costituita

da utenti psichiatrici e soggetti svantaggiati che offrono servizi alla persona di tipo comunitario.

Abstract - “Dall’auto-mutuo-aiuto all’Associazionismo degli utenti della salute mentale”L’intervento presenta il lavoro sociale e politico svolto delle reti di sostegno tra pari degli utenti,

con alcune riflessioni sui gruppi di auto-mutuo-aiuto, sulla partecipazione allo sviluppo ed alla

gestione di nuovi servizi di salute mentale e sulle ricadute che tutto ciò ha sulla condizione clinica

degli individui. La prospettiva metodologica è quella della Recovery.

► Urgo Maria Giovanna , psicologa, psicoterapeuta, membro del Laboratorio di Gruppoanalisi.

Ha lavorato in diverse comunità terapeutiche per pazienti psichiatrici, è esperta in malattie

croniche ed è consulente delll'AAPP. Lavora privatamente come psicoterapeuta individuale e di

gruppo e supervisore in ambito sanitario e socio-assistenziale. Coordinatore dell’intervento

psicologico fornito dal Laboratorio di GruppoAnalisi all’ A.P.P. (Associazione Parkinsoniani

Piemonte) nell’ambito del “Progetto Insieme” rivolto a malati di parkinson e caregiver da maggio

2003.

e Tomasetta Rosario, psicologo,psicoterapeuta, membro del Laboratorio di

Gruppoanalisi. Direttore Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Sede di Torino. Consulente

del Consorzio Intercomunale Socio assistenziale di Rivoli. Consulente dell'AAPP e dell'ANAPACA

(Associazione nazionale assistenza psicologica a malati di cancro). Lavora privatamente come

psicoterapeuta individuale e di gruppo e supervisore in ambito sanitario e socio-assistenziale.

Abstract - “Istituire gruppi per facilitare riaggregazioni spontanee: esperienze con pazienti affetti da malattie organiche croniche e caregiver” L’intervento presenta uno spaccato del lavoro di collaborazione tra un gruppo di soci del

Laboratorio di GruppoAnalisi di Torino e una Associazione per il sostegno ai malati di Parkinson e

loro familiari. Tra le diverse attività svolte, quella che in modo specifico verrà trattata sarà quella

di conduzione di gruppi di auto mutuo aiuto. In modo particolare si cercherà di porre in evidenza

come la gruppalità istituita dal conduttore su mandato dell’Associazione si riveli promotrice di una

processualità aggregativa che va oltre i confini del contenitore gruppo e dell’Associazione stessa.

► Tibaldi Giuseeppe, psichiatra, responsabile del CSM dell' Azienda Sanitaria ASLTO2 (Corso

Svizzera). Direttore Scientifico del Concorso Letterario “Storie di Guarigione”. Docente presso

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corsi e scuole di specializzazione universitarie (Università di Torino – Psicologia Clinica: Docente

di Metodologia della Ricerca) e relatore in eventi scientifici, nazionali ed internazionali, a partire

dal 1984.E' inoltre Responsabile delle attività formative del Dipartimento di Salute Mentale,

Coordinatore Scientifico del Centro Studi e Ricerche in Psichiatria, Membro di gruppi di ricerca

internazionali, Coordinatore scientifico di numerosi progetti di ricerca nazionali e Direttore

Scientifico della Collana “Storie di Guarigione” Casa Editrice Mimesis.

Abstract - “La scrittura della guarigione”

Negli ultimi decenni anni sono state pubblicate centinaia di testimonianze scritte (personal

accounts) di persone che hanno attraversato l'esperienza psicotica, riemergendone anche dopo

molto tempo. A queste testimonianze si sono aggiunti i dati incontrovertibili delle ricerche

internazionali sulle percentuali di guarigione nei disturbi mentali gravi. Ciononostante, il

pessimismo prognostico sembra ancora prevalere tra i professionisti della salute mentale. Come

contrastarlo? Moltiplicare le testimonianze è indispensabile, come pure promuovere la

partecipazione diretta delle persone con percorsi positivi nella rete assistenziale italiana (nella

scia delle esperienze di auto-aiuto e peer-support che si stanno diffondendo, in vari paesi)

22 a a GIORNATA GIORNATA MATTINO Sessione Plenaria ( 9,00-12,30)

“UN’ETÀ MIMETICA IN UNA SOCIETÀ MUTEVOLE: la pre-adolescenza come rilevatore delle fragilità dell’esistere”

AUGELLI ALESSANDRA , ha conseguito il Dottorato di ricerca in Pedagogia presso l’Università

Cattolica del Sacro Cuore. E’ stata Docente di laboratorio di "Sostegno educativo a minori e

famiglie" e “Lavoro di rete” presso la sede di Piacenza e attualmente Docente a contratto di

Pedagogia Interculturale nella stessa sede. E’ membro del gruppo Eidos - Fenomenologia e

formazione. Svolge attività di formazione sui temi dell’affettività e della relazionalità, privilegiando le

metodologie narrative ed autobiografiche. Tiene seminari e interventi sulla progettazione educativa

e formativa, team-building, creazione di network, intelligenza emotiva, comunicazione e

potenziamento di soft-skills. Si occupa di educazione familiare con particolare attenzione all’età

preadolescenziale e giovanile, utilizzando il linguaggio cinematografico e televisivo. Contenuti

privilegiati della sua ricerca sono il cammino e l'erranza come metafore formative. E’ autrice del

testo Erranze. Attraversare la preadolescenza, Franco Angeli (2011) e di numerosi saggi e articoli.

Abstract - “Ripensare la preadolescenza: nuovi profili e attenzioni educative tra distacchi, approdi, domande e relazioni...”

Attraversare la preadolescenza: rappresentazioni e relazioni. La complessità e la velocità di cambiamento

richiedono oggi un’attenzione particolare nei confronti di quei tempi della vita che rischiano di sbiadire,

risentendo di sovrapposizioni, inferenze ed accelerazioni. Ripensare la preadolescenza significa restituire

legittimità ad un momento di passaggio esistenziale, denso di stimoli ed esperienze specifiche e da cui molto

dipenderà nello sviluppo successivo. Perché è così difficile stabilire le specificità dell’età preadolescenziale?

Quali influenze provengono dall’infanzia e dall’adolescenza? Quali nuove dimensioni è necessario contemplare

per rinnovare il pensiero e la pratica pcicopedagogica? Nei momenti di passaggio esistenziale non basta

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delineare con dovizia di particolari il territorio che si è lasciato e quello che si sta per incontrare, ma soprattutto

mettere a fuoco cosa sta succedendo nel qui e ora, cosa si incontra nell’attraversamento, quali vissuti

esperienziali lo caratterizzano. Il compito educativo con i preadolescenti parte dalla capacità di vedere non solo

ciò che accade loro, ma come viene vissuto; di scorgere non solo ciò che si verifica di solito, ma ciò che

avviene oggi, nella situazione attuale, individuando elementi di continuità nel tempo e dimensioni mutate sotto

le spinte di cambiamenti sociali più ampi. Esplorare l’immaginario ed attingere all’esperienza dei ragazzi

permette di conquistare angoli di visuale interni ai processi, superando, così, la problematicità di una

condizione in cui il cammino non si mostra lineare e ben definito.

RUSSO CARMELITA , Neuropsichiatria infantile, psicoterapeuta di formazione psicodinamica e

Gruppoanalitica, membro del Laboratorio di Gruppoanalisi , Socio ASSIA (Associazione Siciliana per

lo Studio dell’Infanzia e dell’Adolescenza). Opera da molti anni presso il servizio ospedaliero pubblico

di Neuropsichiatria infantile di Acireale in qualità di dirigente medico. Esperta di psicoterapia e clinica

dei disturbi del comportamento alimentare e psicopatologia dell'adolescenza. Oltre che nella scuola di

arti-terapie insegna psicologia e psicopatologia dello sviluppo presso la scuola di psicoterapia della

Coirag, nella sede di Palermo.

Abstract - “I pre-adolescenti tra fragilità e risorse: quali sintonizzazioni e decodifiche per il lavoro clinico?”La nozione di compito evolutivo è un paradigma di particolare interesse ermeneutico e operazionale

quanto all'organizzazione dello psichismo in quella particolare condizione che chiamiamo pre-

adolescenza. I compiti evolutivi vanno però presi in considerazione in un'ottica relazionale: essi si

giocano nella complessa dialettica tra lo sviluppo di competenze cognitive, emotivo-affettive e sociali

del soggetto in crescita, in rapporto alle richieste che provengono dal mondo adulto (intrafamiliare,

scolare, sociale), che offre peraltro modelli spesso incerti: genitori ed educatori disorientati di fronte

al disorientamento dei pre-adolescenti. A partire dall'esperienza clinica, si esaminano alcuni

significative configurazioni psicopatologiche, dedicando particolare attenzione ad elementi ritenuti

cruciali per la funzione educativa e per quella terapeutica.

SCABINI EUGENIA Professore di Psicologia dei legami familiari (Fac. di Psicologia- Cattolica-Milano)

Presidente del Comitato Scientifico del Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia. E' stata

Preside della Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano dall’a.a. 1999/2000

all’a.a. 2010/2011. Direttore dal 1992 del Laboratorio Sperimentale di Ricerche Psicologiche del

Centro Auxologico Italiano. E' stata Delegato nazionale per il 7° Programma Quadro di Ricerca e

Sviluppo Europeo 2007-2013, Membro del Comitato per il Progetto Culturale della Conferenza

Episcopale Italiana dal 2008 al 2013, Rappresentante italiano dell'International Academy of Family

Psychology, Membro del Comitato Scientifico del Centro Internazionale Studi sulla Famiglia (Cisf) dal

1987. E' autrice di più di 200 pubblicazioni, su riviste scientifiche nazionali ed internazionali e di una

ventina di volumi. I suoi interessi di ricerca recenti sono relativi alle seguenti aree: La percezione

interpersonale, interazione e conflitto, Teorie in psicologia della famiglia, Relazioni intergenerazionali

e funzionamento familiare, Processi di transizione all’età adulta, Adolescenza e comportamenti a

rischio, Autoefficacia e relazioni familiari, Comportamento prosociale e relazioni familiari. Le indagini

empiriche e le riflessioni teoriche condotte negli anni hanno consentito di mettere a punto una

innovativa prospettiva di comprensione dei fenomeni familiari che trova nell’approccio relazionale-

simbolico una efficace sintesi.Tale approccio è ormai noto anche negli ambiti internazionali.

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Abstract - “Identità della e nella Famiglia: quali passaggi tra le generazioni”

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22 a a GIORNATA GIORNATA POMERIGGIO - Sessioni parallele (14,00-16,30)

Scuola, Famiglia: gli adulti al confronto del mondo giovanile

► Villa Francesco , psichiatra presso ASL di Napoli, psicoterapeuta ad orientamento

psicoanalitico, Docente del Corso biennale “Mediazione familiare conflittualità di coppia,

responsabilità genitoriale” Dipartimento di Neuroscienze e di scienze de comportamento –unità di

psicologia clinica e psicoanalisi applicata dell’Università di Napoli “Federico II” e del master

biennale sulla “perizia psicologia in ambito civile e penale” Istituto Campano di Psicologia

Giuridica e precedentemente presso la facoltà di Psicologia della Seconda Università degli studi

di Napoli per l’insegnamento di Psicologia Clinica (2003-2006). I principali temi di ricerca

riguardano i disagi infantili in età evolutiva e le esperienze traumatiche. Ha partecipato in qualità

di relatore in diversi convegni internazionali ed autore di diverse pubblicazioni.

Abstract - “Il disagio giovanile nella cultura postmoderna:le nuove declinazioni delle fobie scolari”

Le trasformazioni sociali e culturali stanno determinando nuovi comportamenti e stili di vita che

condizionano, come è comprensibile, anche l’espressione del disagio adolescenziale. Le nuove

forme cliniche del disagio psichico in adolescenza si adattano e si adeguano ad una società

contemporanea sempre più esigente ed individualista, centrata sul raggiungimento del benessere

con continue richieste di successo da soddisfare che, come un debito, devono essere onorate

affinchè non si apra il baratro del fallimento, e la vergogna ed il senso di inadeguatezza non

diventino intollerabili. Così il fisiologico procedere da momenti di crisi verso momenti di

adattamento deraglia in un procedere caratterizzato dal susseguirsi di momenti di crisi a momenti

di crisi. In questo contesto si collocano, sempre più emergenti, i disturbi dell'apprendimento e le

fobie scolari nelle loro diverse declinazioni.

► Barone Raffaele . :  psichiatra presso il DSM di Caltagirone dell’Azienda sanitaria provinciale

catanese, docente a contratto di Psicopatologia e lavoro clinico nella salute mentale presso

l’Università di Palermo, docente presso la Scuola di psicoterapia della COIRAG, ha fatto parte del

gruppo di lavoro del Ministero della Salute per l’elaborazione delle Linee di indirizzo per la salute

mentale in Italia e di quello dell’Assessorato Regionale alla Salute della Sicilia per il Piano

strategico per la salute mentale siciliana. Presidente onorario dell’AIRSAM (Associazione Italiana

Residenze/Risorse Salute Mentale), per molti anni presidente dell'Area di sviluppo industriale di

Caltagirone, dal 2008 è componente del consiglio della fondazione “Microcredito e sviluppo” e dal

2009 è Segretario nazionale dell’Associazione Laboratorio di Gruppoanalisi (LdG).

Abstract - “I gruppi multifamigliari nella scuola “ L’intervento presenta una variazione del classico dispositivo psicoanalitico multifamiliare

sviluppato da García Badaracco (1989; 2000), al fine di adattarlo alla prevenzione ed alla presa

in carico precoce della grave patologia mentale in età preadolescenziale. In particolare il setting

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multifamiliare è indirizzato a ragazzi appartenenti a quei gruppi sociali svantaggiati ed a rischio

emarginazione come i minori con grave disagio scolastico.

► Biagi Giuseppe , psicologo, psicoterapeuta, membro del Laboratorio di Gruppoanalisi,

presidente della cooperativa sociale Marianella Garçia (Misterbianco-Catania)

► Frasca Amelia Psicologa, Psicoterapeuta, membro del Laboratorio di Gruppoanalisi esperta di

problematiche adolescenziali. Responsabile delle attività del "Centro Ascolto Psicologico" per le

famiglie, gli alunni e gli insegnanti delle scuole destinatarie del progetto ("L. Sciascia", "L. Da

Vinci", "Pitagora" di Misterbianco -CT). Si occupa di formazione continua e supervisione presso

diverse comunità terapeutiche.

Abstract - “Incontrare ed accogliere la multi problematicità in età evolutiva: un itinerario di gruppi”

L’intervento verterà sulla descrizione dei setting multipersonali e comunitari rivolti ad insegnanti,

genitori e minori coinvolti in un processo di azione terapeutica, per rimodulare la loro

appartenenza all’istituzione Scuola e riconnettersi emotivamente al territorio del quale fanno

parte.

Adolescenza tra virtualità e corporeita’: trappole e potenzialità dei nuovi media

► Cepernich Cristopher , ricercatore in Sociologia generale. Dal 1995 svolge attività di ricerca e

didattica nel campo della sociologia della comunicazione e della comunicazione politico-

elettorale.

Attualmente insegna Sociologia dei media e Sistemi mediali e ICT presso la Facoltà di Scienze

Politiche e Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l'Interfacoltà di Scienze

Strategiche. Nel 2008 partecipa alla progettazione e alla fondazione dell’Osservatorio sulla

Comunicazione Politica del Dipartimento di Studi Politici con il quale tuttora collabora stabilmente.

In linea di continuità con il percorso di formazione dottorale e con interessi scientifici ormai

consolidati, ha incentrato la sua attività di ricerca sull’analisi delle rappresentazioni dei fenomeni

sociali e politici che i mezzi di comunicazione veicolano all’opinione pubblica. L’attività di ricerca

si articola in 4 filoni:

- l’analisi dello scandalo come meccanismo sociale, come strategia di comunicazione in campo

politico e come linea dell’informazione giornalistica;

- l’analisi del coverage mediatico di eventi e pseudoeventi, temi politico-sociali ed attori politico-

istituzionali per l’analisi del discorso pubblico e delle percezioni sociali;

- l’analisi, anche in chiave comparata, dei sistemi mediali e delle policies nazionali e

sovranazionali per la comunicazione e l’informazione, con particolare attenzione all’analisi in

prospettiva sistemica delle relazioni tra media e politica in Italia;

- l’analisi dell’impatto e delle trasformazioni prodotte dai new media nella comunicazione politico-

elettorale.

Abstract - “ Il ruolo dei new-media nelle formazioni delle sub-culture giovanili”

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La relazione offrirà spunti di riflessione sulle modalità di trasformazione dei legami sociali

nell’epoca dei social media. In particolare, si forniranno analisi critiche e studi di caso circa le

dinamiche di interazione all’interno dei gruppi amicali organizzati in cerchie all’interno di

Facebook, Twitter e dei principali social network.

► Giuliani Massimo psicologo, psicoterapeuta ad orientamento sistemico, esperto di

terapia della famiglia. Membro della Redazione delle rivista “Connessioni. Rivista di

consulenza e ricerca sui sistemi umani”, edita dal Centro Milanese di Terapia della

Famiglia e docente del Centro Milanese di Terapia della Famiglia dal 2005 presso la

sede di Treviso (Centro Eidos) e dal 2010 presso la sede centrale a Milano. Autore di

libri e pubblicazioni, tra cui “il primo terremoto di Internet”.

Abstract - “Forme aggregative e codici comunicativi nei nativi digitali” Il paradosso di una definizione: gli “immigrati digitali” abitano il territorio 2.0 prima dei

“nativi”...Una nova forma di intelligenza: l’“intelligenza digitale”. L’avatar e il sé fra “attuale” e

“virtuale”. Figli e genitori pensano diversamente? Costruiscono diversamente la realtà nella quale

vivono?Le ansie degli “immigrati”: come possono i genitori fornire ai ragazzi una buona

mediazione col mondo virtuale? Quale via per gli adulti fra i rischi del ritiro e la tentazione

dell’ipercontrollo?Cosa vuol dire fidarsi in Internet. La condivisione con persone che non vediamo

in faccia pone problemi nuovi: cosa intendiamo per “fiducia virtuale”.Probabilmente quello che

separa i “nativi” dagli “immigrati” digitali è anche un mito: il mito per cui Internet proietta i giovani

verso un “progresso” lineare e verso una dimensione nuova e inaccessibile. Ci sono invece

buone ragioni per pensare che le nuove tecnologie digitali riportino sulla scena pratiche e modi di

stare insieme che altre tecnologie avevano

► Nunziato Daniele , psicologo, psicoterapeuta, membro del Laboratorio di Gruppoanalisi. Lavora

privatamente e presso il consultorio familiare ASL CN1. Responsabile del progetto

www.consultoriogiovani, membro della rete Regionale di Psicologia dell'adolescenza e del gruppo

di lavoro “Assistenza psicologica nella rete ospedaliera- sottogruppo adolescenza” Esperto in

ambito relazionale, nei disagi dell'adolescenza, nella promozione del benessere ed in traffic

psychology (sicurezza stradale e mobilità sostenibile).

Abstract - “www .consultoriogiovani: un'esperienza di promozione della salute sessuale sul web fra relazione ed intimità ” A partire dall’esperienza di un sito web di consultazione in tema di affettività e sessualità,

l’intervento propone una riflessione sulle rappresentazioni adolescenziali della corporeità, della

propria identità sessuata, della totalità della propria persona in relazione. Concezione, sviluppo e

criticità del progetto verranno utilizzati quali spunto per un approfondimento sulle risorse, i limiti,

le nuove responsabilità di un agire professionale attraverso nuove tecnologie. Gli stessi anonimi

quesiti di giovani ragazze e ragazzi saranno invece la traccia per un approdo alle dimensioni più

intime del progetto, dove in poche righe digitali vanno a condensarsi emozioni, pensieri e

condizioni contrastanti: dalla speranza alla paura, dalla curiosità allo smarrimento,

dall’appartenenza alla solitudine.

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Gruppi di ragazzi e Gruppi con i ragazzi. Dentro e fuori la clinica

► Lo Piccolo Calogero , psicologo, psicoterapeuta, membro del Laboratorio di Gruppoanalisi.

Presidente della GABAT onlus (Centro di Clinica Gruppoanalitica per la ricerca e la cura di

anoressia, bulimia, tossicofilie), Direttore Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della

COIRAG Sede di Palermo, Cultore della materia Psicologia delle tossicodipendenze, presso

l’Università degli Studi di Palermo.

Abstract - “Educativa di strada: una clinica fuori le mura”

► Padre Albano, Coordinatore per i Padri Somaschi dei Centri giovanili in Romania, già

responsabile di alcune Comunità per giovani (Narzole ecc).

Abstract - “Devianza e adolescenti: dall’accoglienza all’azione trasformativa”

► Marmo Michele Presidente del Cda, Direttore Sviluppo, formatore e consulente presso la

cooperativa“Vedogiovane”, Presidente dell’Associazione Nazionale per L’animazione Sociale e

culturale. Animatore Sociale e culturale dal 1977. E' stato Direttore del Centro Giovanile Don

Bosco di Asti (1984-1986), Insegnante di Religione presso il Ginnasio Liceo don Bosco di

Borgomanero (1987 – 1995),formatore e progettista per enti pubblici e privati di percorsi formativi

e Consulente per le Politiche Giovanili dell’Amministrazione Provinciale di Vercelli (dal 1995 al

2001) e dell’Amministrazione Comunale di Borgomanero (dal 1999 al 2001). E' stato, inoltre,

formatore per l’Università della Strada del Gruppo Abele di Torino nel corso di formazione per

operatori di progetti di prevenzione della Regione Piemonte e formatore e consulente della

Conferenza Interispettoriale Italiana delle FMA

Abstract - Rileggiamo un'esperienza di successo: Meltin Pop ad Arona

MeltinPOP (www.meltinpop.it) è uno spazio creativo e luogo aggregativo-culturale, con spazio

incontri, eventi, concerti, video, mostre, atelier, sala prove e studio digitale, corsi, wi- fi,skate park,

uno shop creativo incubatore di micro-imprese, uno shop creativo, bar e piccola ristorazione

locale. MeltinPOP è realizzato da Vedogiovane ed è un contenitore che permette la

contaminazione e la collaborazione tra più attività creative, sempre e comunque “pop”. Queste

attività sono curate direttamente dalle organizzazioni giovanili che abitano MeltinPOP ed hanno

sede lì, con la formula del co-working. Ma è anche un luogo di scambio, di formazione, di

imprenditoria giovanile e di produzione di attività, oltre ad essere casa del Servizio di Volontariato

Europeo (SVE). MeltinPOP ha aperto il 28 maggio 2010, dopo un restyling dei locali della Coop.

Casa del Popolo, un lavoro di recupero pensato in funzione di un cambiamento del modo di fruire

di quegli spazi. Per VEDOGIOVANE, che ne ha fortemente sostenuto la nascita e si impegna

tutt'ora a curarne la vita e lo sviluppo, MeltinPOP rappresenta l'evoluzione di un lavoro più che

ventennale con gruppi di giovani. Questo spazio giovanile è il principale punto di osservazione

nel quale e dal quale VEDOGIOVANE vede l'evoluzione di alcune forme (nuove, rivoluzionarie,

tradizionali, rieditate, ecc...) di socialità di alcuni giovani. Rileggere l'esperienza di MeltinPOP

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permette di far emergere alcuni temi connessi che potrebbero essere di qualche interesse per

che si occupa di gruppi giovanili.

Ecco, a titolo di esempio, alcuni spunti:

- Gruppi che si muovono per passione, su interessi comuni che generano energie, provando e

cambiando strada. Un po' allergici alla strutturazione.

- Gruppi per cui condividere è semplicemente naturale: spazi, strumenti, informazioni e

competenze.

- Gruppi che “imparano facendo”, scontrandosi direttamente con la realtà, con gruppi diversi,

con un pubblico. Mostrare subito, buttarsi.

- Gruppi che realizzano qualcosa di concreto, visibile, che giustifica la fatica fatta e testimonia il

valore del gruppo stesso.

- Gruppi che sanno di non essere da soli, ma insieme ad altri gruppi con cui si relazionano per

confrontarsi, differenziarsi, far qualcosa insieme...

- Gruppi che stanno dentro una comunità più ampia e non solo giovanile: una comunità che

guardano e giudicano e da cui sono guardati e giudicati.

- Gruppi che sono a contatto con operatori (youth workers), vicini a loro ma non troppo...

► 16,45-18,00 PANNEL CONCLUSIVO e ECM

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