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Criteri di valutazione della qualità delle strutture ospedaliere
Arch. Luigi Robino
Componente Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici in Sanità
Alba, Cuneo
17-19 maggio 2006
Convegno Internazionale
L’OSPEDALE NEL TERZO MILLENNIO
Criteri di valutazione
Obiettivi
Obiettivi
Qualora i requisiti fisico-strutturali non fossero pienamente soddisfatti, quale sarebbe l’entità delle risorse da impiegare per gli interventi migliorativi?
In che misura le prestazioni offerte dalle strutture ospedaliere soddisfano i requisiti tecnologiciper l’accreditamentodelle strutture sanitarie?
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Metodo empirico
Metodo ponderale
Metodo delle superfici virtuali
Qualità strutturale dei presidi ospedalieri
Stima delle risorse per l’adeguamento o la nuova
edificazione
Qualità: concetti generali
Qualità strutturale presidi ospedalieri: introduzione
Qualità:il concetto
Adeguatezza delle prestazioni offerte ai requisiti nei quali sono state tradotte le esigenze dell’utenza nel rispetto dei vincoli e delle opportunità del contesto di riferimento.
Contesto di riferimento: vincoli ed opportunità di natura………1. Normativa, legislativa;2. Tecnica;3. Socio-culturale;4. Economica.
Attività OggettoEntità
Requisiti
Prestazioni offerte
Esigenze
Qualità:Corrispondenza
requisiti-prestazioni
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Criteri di valutazione della qualità strutturale: metodiN
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Metodo ponderale
Il metodo restituisce la qualità del presidio ed i costi di adeguamento;
La valutazione è puntuale e si basa sull’analisi dello stato di adeguatezza di ogni componente del sistema tecnologico caratterizzante le diverse aree omogenee costituenti il presidio;
La variabile quantitativa è la superficie di ogni unità funzionale costituenti le diverse aree omogenee del presidio.
Metodo: Obiettivi e struttura:
Metodo empirico
Il metodo restituisce la qualità del presidio o i costi di adeguamento;
La valutazione del presidio è globale ed avviene a mezzo di variabili che descrivono sinteticamente la sua complessità tecnologica, morfologica e di relazione con il contesto territoriale di riferimento;
La variabile quantitativa è il numero sostenibile di posti letto insediabili nel presidio.
Metodo delle superfici virtuali
(integrazione fra metodo ponderale e
metodo empirico)
Il metodo restituisce la qualità del presidio ed i costi di adeguamento;
La valutazione è puntuale (metodo ponderale), ma le variabili quantitative sono il numero di posti letto (metodo empirico) e l’incidenza di superficie che le aree effettivamente presenti avrebbero in un analogo presidio bilanciato ed accreditabile.
Criteri di valutazione della qualitàN
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METODO PONDERALE
Analisi finali
Qualificazione degli interventi
Attività conoscitive
Metodo ponderale: fasi operative
FASE 1
FASE 2
FASE 5
Costituzione banca dati
Mappatura per aree funzionali omogenee
Definizione dei tipi di intervento
FASE 4
FASE 3
Determinazione dei livelli di intervento
Stima dei costi di intervento e quadri di sintesi
FASE 6 Determinazione della qualità strutturale
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FASE 1 Costituzione banca dati
Obiettivo Censimento aggiornato della consistenza attuale o prevedibile dei presidi ospedalieri regionali
Attività
Reperimento documentazione esistente su supporto cartaceo od informatizzato (Autocad):
- articolazione planimetrica ed altimetrica; - sistemi tecnologici ed ambientali; - destinazioni funzionali.
Riferimento allo stato attuale ed ai progetti in via di realizzazione o finanziati
Aggiornamento documentazione e verifica di conformità allo stato effettivo
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Metodo ponderale: attività conoscitive
FASE 1 Esempio - Costituzione banca dati
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Metodo ponderale: attività conoscitive
FASE 2 Mappatura per aree funzionali omogenee
Obiettivo
Individuazione delle aree omogenee per caratteristiche fisiche, morfologiche e funzionali
ovvero
Individuazione delle aree alle quali alla medesima tipologia di attività di ripristino od adeguamento corrisponda lo stesso costo unitario di intervento. Conoscendo il costo unitario di riferimento, convenzionalmente stimato per l’area omogenea “degenza”, è quindi possibile determinare il costo unitario contestualizzato riferito all’area omogenea effettivamente considerata sulla base del corrispondente fattore correttivo.
Attività
Definizione e mappatura delle aree funzionali omogenee e dei relativi fattori correttivi di costo:
- aree destinate a degenza (riferimento, 1);- aree destinate alla rianimazione e alla terapia intensiva (1,2);- blocchi operatori (2);- servizi sanitari (0,8);- servizi collettivi (0,9);- servizi generali (0,8);- connettivi e percorsi distributivi (0,65);- locali tecnici (0,65).
Il medesimo intervento, ad esempio il rinnovo delle finiture, costerà molto di più se condotto in un blocco operatorio piuttosto che in un locale tecnico
Principio
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Metodo ponderale: attività conoscitive
FASE 2 Esempio – Mappatura aree funzionali omogenee
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Metodo ponderale: attività conoscitive
FASE 3 Definizione dei tipi di intervento
ObiettivoAttribuzione di un tipo di intervento a ciascun blocco
costituito da un sistema coerente di aree funzionali omogenee (ad esempio: reparto di degenza e connettivo servente)
Attività Analisi della normativa in tema di accreditamento delle strutture sanitarie;
Verifica di conformità delle prestazioni offerte da ciascun blocco ai relativi requisiti per l’accreditamento;
Determinazione del tipo di intervento:
- blocchi con caratteristiche adeguate ai requisiti per l’accreditamento, NESSUN INTERVENTO NECESSARIO;
- blocchi in via di adeguamento, INTERVENTO IN CORSO O FINANZIATO;
- blocchi con caratteristiche inadeguate ai requisiti per l’accreditamento,INTERVENTO NECESSARIO.
SemaforoVERDE
SemaforoGIALLO
SemaforoROSSO
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Metodo ponderale: qualificazione degli interventi
FASE 3 Esempio – Tipi di intervento
LOCALI ADEGUATI AI REQUISITI DI
Tipo di intervento (bordi)
Identificazione blocco
Richiamo scheda valutazione
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Metodo ponderale: fasi operative
FASE 4 Determinazione dei livelli di intervento
ObiettivoDeterminazione del costo unitario di intervento per ogni
area funzionale omogenea costituente il blocco soggetto alle attività di adeguamento o ristrutturazione considerate
AttivitàPer ogni blocco soggetto ad attività di adeguamento o
ristrutturazione (aree a bordo o semaforo rosso) descrizione dettagliata dell’intervento;
Associazione di una scheda di valutazione ad ogni blocco individuato;
Annotazione dell’entità e del costo unitario di intervento.
Determinazione dell’entità delle difformità ai requisiti di riferimento:
- lieve entità: semaforo rosso con una stellina;- media entità: semaforo rosso con due stelline;- grave entità: semaforo rosso con tre stelline.
LIEVEentità
MEDIAentità
GRAVEentità
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Metodo ponderale: qualificazione degli interventi
FASE 4 Esempio – livelli di intervento
LOCALI ADEGUATI AI REQUISITI DI RIFERIMENTO
LOCALI IN VIA DI ADEGUAMENTO
LOCALI NON ADEGUATI ALLE NORMATIVEINTERVENTI NECESSARI DI ENTITA':
LIEVE
MEDIA
GRAVE
01 - ANESTESIOLOGIA02 - CLINICAODONTOMASTOLOGICA
03 - CLINICA CHIRURGICA
25/2 - DERMATOLOGICOESTERNO
25/1 - DERMATOLOGICOINTERNO
19 - NEURO - PSICHIATRIA
21 - GENETICAMEDICA
04 - CLINICA MEDICA
05 - MEDICINA ABEGG
06 - DIREZIONE SANITARIA
07 - PADIGLIONEPENSIONANTI
24 - CHIESA
08 - DIREZIONE23 - CASA SUORE
11 - CHIRURGIAABEGG
18 - CENTRALETERMICA
17 - CUCINA
MEDICA
13 - TORACOPOLMONARE
10b - BANCA15 - PATOLOGIA
AMMINISTRATIVA
11 - CHIRURGIAABEGG
CHIRURGICA14 - PATOLOGIA
18 - BELLOMPESCAROLO
25/C - FARMACIA
26 - FIO-COES
R.01
R.02R.03
R.04
R.05 R.06
R.07
R.08
R.09
R.11
R.12
R.10
R.13
R.14
R.15
R.16
R.17R.18
R.20
R.19
R.21
R.22
R.26
R.25
R.24
R.23
R.27
R.28
R.29R.30
R.31
R.32
R.33 R.34
R.39
R.38
R.37
R.40
R.35
R.41
R.42
R.43
R.45
R.44
R.47
R.48
R.49
R.50
R.46
R.36
Livello di intervento
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Metodo ponderale: qualificazione degli interventi
FASE 5 Stima dei costi di intervento
ObiettivoDeterminazione del costo di intervento riferito ad ogni
area omogenea sulla base del costo unitario di intervento stimato per il blocco al quale l’area appartiene
Attività
Individuazione delle aree omogenee all’interno di ogni blocco (degenza, connettivo ed altro);
Individuazione del tipo e del livello dell’interventoriferito al blocco (bordi e semafori);
Determinazione dei costi di intervento riferiti all’area;
Sommario delle superfici riferite ai diversi tipi e livelli di intervento;
Sommario dei costi riferiti ai diversi livelli di intervento.Nucl
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Metodo ponderale: analisi finali
FASE 5 Costi di intervento: quadri di sintesi
a b c d e f g i l
LIEVE - colore ros s o 1 s tellina
(m 2)
MEDIA - colore ros s o 2 s te lline
(m 2)
GRAVE - colore ros s o 3 s telline
(m 2)
COSTO UNITARIO
STIMATO (€/m 2)
Te rra T.0 1 R _ 2 S e rv iz i Ge ne ra li: c uc ine 1.0 18 ,5 6 1.0 18 ,5 6 € 6 4 8 ,0 0 € 6 6 0 .0 2 6 ,8 8Te rra T.0 2 R _ 3 S e rv iz i Ge ne ra li: de po s it i 3 .7 4 0 ,1 2 .7 2 1,5 1 € 6 4 2 ,4 0 € 1.7 4 8 .2 9 8 ,0 2Te rra T.0 3 R _ 4 S e rv iz i C o lle tt iv i: m o rg ue 4 .0 2 1,5 2 8 1,4 4 € 7 8 2 ,10 € 2 2 0 .114 ,2 2Te rra T.0 4 R _ 4 b S e rv iz i Ge ne ra li 4 .0 9 8 ,2 7 6 ,6 4 € 6 9 5 ,2 0 € 5 3 .2 8 0 ,13Te rra T.0 5 R _ 3 S e rv iz i Ge ne ra li: m e ns a e de po s it i 5 .3 4 9 ,1 1.2 5 0 ,9 5 € 6 4 2 ,4 0 € 8 0 3 .6 10 ,2 8Te rra T.0 6 S e rv iz i C o lle tt iv i: ing re s s o 5 .5 9 0 ,1 2 4 1,0 3Te rra T.0 7 S e rv iz i Ge ne ra li 5 .6 6 4 ,9 7 4 ,7 9Te rra T.0 8 S e rv iz i Ge ne ra li 5 .7 0 6 ,3 4 1,3 4Te rra T.0 9 R _ 1 S e rv iz i Ge ne ra li: fa rm a c ia 7 .0 8 7 ,3 1.3 8 1,0 6 € 7 3 9 ,2 0 € 1.0 2 0 .8 7 9 ,5 5Te rra T.10 C o nne tt iv o 7 .5 5 8 ,4 4 7 1,0 8R ia lza to R .0 1 S e rv iz i S a nita ri 7 .6 3 4 ,8 7 6 ,4 2R ia lza to R .0 2 R _ 5 S e rv iz i S a nita ri: dia g n. pe r im m a g in i 7 .8 4 2 ,9 2 0 8 ,12 € 8 2 0 ,0 0 € 17 0 .6 5 8 ,4 0R ia lza to R .0 3 S e rv iz i S a nita ri: P ro nto S o c c o rs o 9 .4 8 7 ,6 1.6 4 4 ,6 1R ia lza to R .0 4 C o nne tt iv o 9 .9 4 0 ,9 4 5 3 ,3 6R ia lza to R .0 5 S e rv iz i C o lle tt iv i: ba r 10 .3 10 ,6 3 6 9 ,7 1R ia lza to R .0 6 R _ 6 S e rv iz i S a nita ri: e ndo s c o pia e d ia lis i 11.6 7 0 ,0 1.3 5 9 ,4 1 € 1.0 2 2 ,4 0 € 1.3 8 9 .8 6 0 ,7 8R ia lza to R .0 7 S e rv iz i S a nita ri 11.8 4 3 ,9 17 3 ,9 1R ia lza to R .0 8 S e rv iz i C o lle tt iv i 12 .2 9 4 ,2 4 5 0 ,2 2R ia lza to R .0 9 R _ 7 D e g e nza : fu tura ps ic hia tria 13 .6 12 ,0 1.3 17 ,7 9 € 1.3 8 1,0 0 € 1.8 19 .8 6 7 ,9 9P rim o 1.0 1 R _ 8 S e rv iz i S a nita ri: ra d io lo g ia 14 .5 5 8 ,0 9 4 6 ,0 4 € 6 8 9 ,6 0 € 6 5 2 .3 8 9 ,18P rim o 1.0 2 S e rv iz i S a nita ri: dia g n. e d e m o dina m ic a 15 .2 5 7 ,7 6 9 9 ,6 7P rim o 1.0 3 C o nne tt iv o 15 .7 3 4 ,2 4 7 6 ,5 7P rim o 1.0 4 R _ 8 S e rv iz i S a nita ri 16 .5 2 6 ,5 7 9 2 ,2 2 € 6 8 9 ,6 0 € 5 4 6 .3 14 ,9 1P rim o 1.0 5 C o nne tt iv o 16 .6 16 ,1 8 9 ,6 3P rim o 1.0 6 S e rv iz i C o lle tt iv i: ba nc a 16 .9 4 5 ,3 3 2 9 ,17P rim o 1.0 7 S e rv iz i S a nita ri 17 .5 0 0 ,7 5 5 5 ,4 8S e c o ndo 2 .0 1 R _ 10 S e rv iz i C o lle tt iv i: d ir. S a n , c ulto , u f f .
a m m19 .14 9 ,9 1.6 4 9 ,13 € 7 7 1,3 0 € 1.2 7 1.9 7 3 ,9 7
S e c o ndo 2 .0 2 C o nne tt iv o 19 .6 2 4 ,6 4 7 4 ,7 1S e c o ndo 2 .0 3 R _ 10 b S e rv iz i S a nita ri 2 0 .4 8 0 ,1 8 5 5 ,4 9 € 6 8 5 ,6 0 € 5 8 6 .5 2 3 ,9 4S e c o ndo 2 .0 4 S e rv iz i C o lle tt iv i 2 0 .5 5 6 ,2 7 6 ,16S e c o ndo 2 .0 5 R _ 9 S e rv iz i S a nita ri: f is io te ra pia e ria b ilit . 2 1.3 3 1,6 7 7 5 ,3 5 € 1.0 12 ,8 0 € 7 8 5 .2 7 4 ,4 8S e c o ndo 2 .0 6 C o nne tt iv o 2 1.4 7 1,9 14 0 ,3 5Te rzo 3 .0 1 R _ 11 D e g e nza 2 3 .12 0 ,8 1.6 4 8 ,9 1 € 9 0 8 ,0 0 € 1.4 9 7 .2 10 ,2 8Te rzo 3 .0 2 C o nne tt iv o 2 3 .5 9 6 ,9 4 7 6 ,0 4Te rzo 3 .0 3 S e rv iz i S a nita ri 2 5 .2 7 7 ,5 1.6 8 0 ,6 0Qua rto 4 .0 1 R _ 13 S e rv iz i S a nita ri: a m bula to ri c a rdio lo g ia 2 5 .6 9 2 ,2 4 14 ,6 8 € 7 3 2 ,0 0 € 3 0 3 .5 4 5 ,7 6Qua rto 4 .0 2 R _ 13 b D e g e nza : c a rdio lo g ia 2 6 .10 2 ,9 4 10 ,7 4 € 9 15 ,0 0 € 3 7 5 .8 2 7 ,10Qua rto 4 .0 3 R _ 12 D e g e nza : c a rdio lo g ia 2 6 .9 2 9 ,7 8 2 6 ,7 8 € 7 9 0 ,0 0 € 6 5 3 .15 6 ,2 0Qua rto 4 .0 4 C o nne tt iv o 2 7 .4 0 1,0 4 7 1,3 0Qua rto 4 .0 5 R _ 9 b D e g e nza 2 9 .0 8 1,4 1.6 8 0 ,4 5 € 1.2 6 6 ,0 0 € 2 .12 7 .4 4 9 ,7 0Quinto 5 .0 1 R _ 10 S e rv iz i C o lle tt iv i: u ff ic i a m m inis tra t iv i 2 9 .9 0 4 ,3 8 2 2 ,9 2 € 7 7 1,3 0 € 6 3 4 .7 18 ,2 0Quinto 5 .0 2 R _ 14 D e g e nza : pe d ia tria 3 0 .7 2 9 ,8 8 2 5 ,4 4 € 1.17 4 ,0 0 € 9 6 9 .0 6 6 ,5 6Quinto 5 .0 3 C o nne tt iv o 3 1.2 0 3 ,8 4 7 4 ,0 0Quinto 5 .0 4 D e g e nza 3 2 .8 7 8 ,8 1.6 7 4 ,9 9S e s to 6 .0 1 B lo c c o P a rto 3 3 .2 5 7 ,9 3 7 9 ,10S e s to 6 .0 2 D e g e nza : o s te tric ia e g ine c o lo g ia 3 4 .5 4 4 ,7 1.2 8 6 ,8 4S e s to 6 .0 3 C o nne tt iv o 3 5 .0 0 3 ,8 4 5 9 ,0 8S e s to 6 .0 4 S e rv iz i S a nita ri 3 5 .7 9 6 ,4 7 9 2 ,5 9S e s to 6 .0 5 S e rv iz i C o lle tt iv i 3 5 .9 0 7 ,1 110 ,7 1S e s to 6 .0 6 D e g e nza 3 6 .6 7 6 ,2 7 6 9 ,14S e t t im o 7 .0 1 B lo c c o Ope ra to rio 3 7 .6 6 2 ,1 9 8 5 ,8 7S e t t im o 7 .0 2 S e rv iz i Ge ne ra li 3 8 .5 7 6 ,2 9 14 ,14S e t t im o 7 .0 3 C o nne tt iv o 3 9 .0 11,7 4 3 5 ,4 2S e t t im o 7 .0 4 D e g e nza 4 0 .6 8 5 ,6 1.6 7 3 ,9 8Otta v o 8 .0 1 R _ 10 t Lo c a li Te c n ic i 4 0 .7 5 8 ,6 7 3 ,0 0 € 5 5 7 ,0 5 € 4 0 .6 6 4 ,6 5Otta v o 8 .0 2 R _ 10 t Lo c a li Te c n ic i 4 0 .7 8 9 ,4 3 0 ,7 5 € 5 5 7 ,0 5 € 17 .12 9 ,2 9Otta v o 8 .0 3 R _ 10 S e rv iz i C o lle tt iv i: a m m inis tr. e fo rm a z. 4 1.4 7 4 ,5 6 8 5 ,12 € 7 7 1,3 0 € 5 2 8 .4 3 3 ,0 6Otta v o 8 .0 4 R _ 12 b D e g e nza : ria nim a zio ne 4 2 .2 3 2 ,8 7 5 8 ,2 9 € 9 4 8 ,0 0 € 7 18 .8 5 8 ,9 2Otta v o 8 .0 5 C o nne tt iv o 4 2 .7 16 ,7 4 8 3 ,9 4Otta v o 8 .0 6 R _ 9 b D e g e nza : s o lv e nt i 4 4 .3 12 ,4 1.5 9 5 ,6 5 € 1.2 6 6 ,0 0 € 2 .0 2 0 .0 9 2 ,9 0N o no 9 .0 1 Lo c a li Te c n ic i 4 5 .15 3 ,4 8 4 0 ,9 9N o no 9 .0 2 Lo c a li Te c n ic i 4 5 .16 8 ,5 15 ,12N o no 9 .0 3 C o nne tt iv o 4 5 .4 5 3 ,4 2 8 4 ,8 8N o no 9 .0 4 Lo c a li Te c n ic i 4 6 .3 5 6 ,9 9 0 3 ,5 3
TUTTI 46.356,9 11.743,54 10.206,93 16.233,49 8.172,95 0,00 - € 20.955.198,48
COSTO COMPLESSIVO STIMATO (€)
h
PIANORIF.
DISEGNO
RIF. SCHED
AFUNZIONE PREVALENTE
SUPERFICIE TOTALE
PROGRESSIVA (m 2)
SUPERFICI A NORMA
colore verde (m 2)
SUPERFICI IN RISTRUTTURAZIONE
colore gia llo (m 2)
SUPERFICI CHE NECESSITANO INTERVENTI DI ENTITA'
Costo unitario area
Costo totale area
Costo totale presidio
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Metodo ponderale: analisi finali
FASE 5 Tipologia superfici: quadri di sintesi
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Perc
entu
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edal
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iglia
no
Presidi
Rapporti percentuali fra le diverse aree di ogni presidio
Aree adeguate Aree in ristrutturazione Aree a difformità lieve Aree a difformità media Aree a difformità grave
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Metodo ponderale: analisi finali
FASE 6 Qualità strutturale presidi ospedalieri
In sostanza
La qualità globale è una funzione della qualità elementare dei singoli blocchi costituenti il presidio ospedaliero e della loro superficie. Le qualità elementari sono l’interpretazione delle entitàdelle difformità eventualmente rilevate in precedenza.
In simboli:Σi (Qi ⋅ Si)
Qp = ⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯Σi Si
Dove:
Qp: qualità del presidio ospedaliero, metodo ponderale;
Qi: qualità dell’area i-esima;
Si: superficie dell’area i-esima.
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Metodo ponderale: analisi finali
FASE 6 Qualità strutturale presidi ospedalieri
Tabella delle corrispondenze fratipi e livelli di intervento e qualità elementari
Tipologia di area Descrizione della tipologiaLivello
sintetico di qualità
Aree con bordo verdeAree pienamente adeguate ai requisiti per l’accreditamento
100%
Aree con bordo giallo
Aree in via di adeguamento ai requisiti per l’accreditamentooppureAree per le quali esistono dei progetti di adeguamento finanziati
100%
Aree con bordo rosso, lieve entità
Aree con caratteristiche lievemente difformi ai requisiti per l’accreditamento
80%
Aree con bordo rosso, media entità
Aree con caratteristiche mediamente difformi ai requisiti per l’accreditamento
40%
Aree con bordo rosso, grave entità
Aree con caratteristiche gravemente difformi ai requisiti per l’accreditamento
0%
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Metodo ponderale: analisi finali
Riferimenti ed ipotesi di base
Riferimenti
Teoria degli incrementi marginali di qualitàAd un pari e progressivo incremento di qualità corrisponde un costo di attuazione sempre maggiore
Teoria dei sistemiIl costo per l’integrazione di un dato sistema con un nuovo elemento deve includere, oltre al costo della nuova componente, anche il costo di connessione a tutte le altre parti del sistema
Teoria dei residualiIl costo per un fissato incremento di qualità cresce all’aumentare del numero dei processi di attuazione degli interventi migliorativi (reiterazione dei costi fissi)
Criteri localizzativiA parità di costo di intervento, l’incremento di qualità è tanto minore quanto maggiori sono le avversità localizzative o contestuali (manutenibilità, accessiblità, complessità morfologica del presidio)
Innovazioni
Rispetto al metodo ponderale……….- non è necessario disporre della rappresentazione delle diverse aree del presidio;
- non è necessario conoscere la superficie delle diverse aree;- non è necessario esprimere un giudizio preliminare di qualitàelementare (qualità delle diverse aree);
- il costo di ristrutturazione deve essere noto a priori.
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Metodo empirico: riferimenti generali
Criteri di valutazione della qualitàN
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Complessità Tec
nologica
1,26
Costo unitario di ristrutturazione(opere edili, strutture, impianti - oneri esecutivi esclusi)
[Euro / posto letto ]
Qual
ità
stru
ttura
le iniz
iale
[per
centu
ale]
1,241,221,211,201,18
METODO
EMPIRICO
In simboli:
Funzione di qualità
In sostanza
La qualità globale è una funzione delle seguenti variabili:
- il numero di posti letto (p.l.);- il grado di complessità tecnologica (t);- costo di ristrutturazione (C);- grado di complessità morfologica (m);- effetti delle esternalità (a);- grado di attività del mercato di riferimento (d).
ln4 ⎯⎯⎯⎯⎯ + 1pl ⋅ a ⋅ d
Qe = 1,35 ⋅ 1002 - ⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯
C ⋅ m
t4Nucl
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Metodo empirico: la relazione risolutiva
Rappresentazioni delle funzioni di qualità
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Metodo empirico: descrizione delle variabili
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Complessità Tecnologica 1,26
Costo unitario di ristrutturazione(opere edili, strutture, impianti - oneri esecutivi esclusi)
[Euro / posto letto ]
Qual
ità
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le iniz
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[per
centu
ale]
1,241,221,211,201,18
Rappresentazioni di assetto e dipendenza
Le funzioni sono rappresentate per valori diversi del grado di complessità tecnologica e nell’ipotesi di ininfluenza di tutte le variabili non sostanziali o parametriche
Variabili sostanziali: numero di posti letto insediabili
Numero posti letto
(p.l.)
La variabile assume valore pari alla somma del numero di posti letto potenzialmente insediabili nel presidio. Tale valore è pari alla somma dei posti letto effettivamente presenti nelle diverse specialità, ricovero diurno incluso, e dei posti letto in previsione di insediamento delle porzioni in ampliamento o in completamento.
La variabile è strutturale, il suo dominio è naturale enon limitato superiormente.
Note
Nella presunzione di grave compressione o dilatazionedei posti letto rispetto agli spazi ad essi destinati, il numero potenziale dei posti letto viene determinato secondo una procedura analitica che assegna ad ogni posto letto insediabile una quota (120 mq) della superficie disponibile, la quale, a sua volta, è una porzione (0,8) della superficie utile netta.
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Metodo empirico: descrizione delle variabili
Metodo empirico: descrizione delle variabili
Variabili sostanziali: grado di complessità tecnologica
Grado di complessità tecnologica
dell’area
(ta)
La variabile descrive la natura e l’entità delle dotazioni dei sistemi tecnologici caratterizzanti il sistema edile ed impiantistico dell’area oggetto di analisi in relazione al numero di posti letto insediabili (e non alle relative superfici!).
La variabile è strutturale ed il suo dominio è compreso fra 1,18 ed 1,26. I limiti del dominio sono stati definiti su base empirica.
Esempi
lungodegenti (dotazioni modeste, elevata densità) = 1,18;chirurgia generale (dotazioni medie, densità media) = 1,22;malattie infettive (dotazioni complesse, densità media) = 1,24;day surgery (dotazioni complesse, bassa densità) = 1,28.
Grado di complessità tecnologica del presidio
(t)
Il grado di complessità tecnologica del presidio è pari alla media ponderata dei gradi di complessità tecnologicarelativi alle singole aree. Il parametro di ponderazione è il numero di posti letto insediabili in ciascuna area.
Note
In assenza di valutazioni specifiche il grado di complessità tecnologica dell’intero presidio può essere posto pari ad 1,21. Nei presidi a netta prevalenza di ricoveri diurni tale valore può essere posto pari ad 1,23.
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Metodo empirico: descrizione delle variabili
Variabili sostanziali: costo di ristrutturazione
Costo di ristrutturazione
(C)
La variabile corrisponde al costo di ristrutturazione da sostenere per l’adeguamento rispetto ai requisiti fisico-strutturali per l’accreditamento delle strutture sanitarie. Il costo di ristrutturazione riferito alle singole aree e, per somma, all’intero presidio, può essere stimato indipendentemente secondo una delle metodologie proprie delle scienze economiche.
La variabile è strutturale ed il suo dominio, al quale appartengono i valori monetari espressi in Euro, non è limitato superiormente.
Note
Alcuni valori di riferimento:
- Costo di costruzione di un nuovo presidio ospedaliero:200.000 Euro/p.l., oppure 1600 Euro/mq (solo opere edili,strutture ed impianti considerando ogni area funzionale);
- Costo per la ristrutturazione di un reparto destinato adegenza ordinaria:
700 Euro/mq, lieve entità (rinnovo finiture);1200 Euro/mq, media entità (revisione/integrazione impianti);1700 Euro/mq, grave entità (ristrutturazione pesante).
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Metodo empirico: descrizione delle variabili
Variabili parametriche: grado di complessità morfologica
Grado di complessità morfologica
(m)
La variabile descrive la complessità dell’articolazione planimetrica ed altimetrica del presidio considerato;
La sua azione è finalizzata alla correzione del costo di ristrutturazione (opere edili, strutture ed impianti) nell’ipotesi che al medesimo set di risorse corrisponda un incremento di qualità tanto più alta quanto maggiore è l’attitudine del presidio allo svolgimento degli interventi migliorativi. Tale attitudine, per ipotesi, cresce al diminuire dell’articolazione planimetrica ed altimetrica del presidio.
La variabile non è sostanziale. E’ parametrica, discreta ed assume il valore 0.90, 1.00 o 1.10 in base alla corrispondenza con una griglia predefinita di valutazione.
Note
Significato valori di riferimento:
0.90: complessità morfologica elevata;1.10: complessità morfologica ridotta;1.00: complessità morfologica intermedia.
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Metodo empirico: descrizione delle variabili
Variabili parametriche: grado di complessità morfologica
Griglia di valutazione
Valore Descrizione
0,90
La variabile assume tale valore se si verificano almeno due delle seguenti condizioni:1. il complesso ospedaliero è caratterizzato da più di tre padiglioni o edifici isolati sul medesimo
lotto (le centrali tecnologiche, i vani tecnici, le portinerie, i garage ed i depositi non rientrano nel computo);
2. almeno uno degli edifici presso il quale vengono erogate prestazioni sanitarie ha almeno due piani interrati (considerando anche i piani seminterrati ed i piani ad affaccio asimmetrico lungo un pendio);
3. almeno uno degli edifici presso il quale vengono erogate prestazioni sanitarie ha almeno sette piani fuori terra;
4. il rapporto fra il perimetro del più piccolo dei rettangoli circoscrivente il piano più articolato di almeno uno degli edifici presso il quale vengono erogate prestazioni sanitarie ed il suo perimetro esterno è inferiore a 0,7. (I livelli di padiglioni diversi connessi da percorsi distributivi coperti dovranno essere considerati come un piano del medesimo edificio).
1,00 La variabile assume tale valore per esclusione degli altri casi possibili
1,10
La variabile assume tale valore se si verifica la seguente condizione:1. il complesso ospedaliero è caratterizzato da un unico edificio (le centrali tecnologiche, i vani
tecnici, le portinerie, i garage ed i depositi non rientrano nel computo);
e se sono vere almeno due delle seguenti affermazioni:1. l’edificio non ha più di un piano interrato (considerando anche i piani seminterrati ed i piani ad
affaccio asimmetrico lungo un pendio);2. l’edificio non ha più di tre piani fuori terra;3. il rapporto fra il perimetro del più piccolo dei rettangoli circoscrivente l’edificio ed il perimetro del
piano più articolato dell’edificio è maggiore od uguale a 0,7.
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Metodo empirico: descrizione delle variabili
Variabili parametriche: effetti delle esternalità
Effetti delle esternalità
(a)
La variabile stima l’effetto delle caratteristiche del contesto di riferimento, ovvero l’influenza e la rilevanza delle esternalità del sito di fondazione del presidio in particolar modo rispetto ai requisiti di accessibilità e alle caratteristiche abitative dell’intorno, comprese le aree dello stesso presidio non interessate dagli interventi di ristrutturazione.
La sua azione è finalizzata alla correzione del costo di ristrutturazione (opere edili, strutture ed impianti) nell’ipotesi che al medesimo set di risorse corrisponda un incremento di qualità tanto maggiore quanto più favorevole è l’effetto delle esternalità.
La variabile non è sostanziale. E’ parametrica, discreta ed assume il valore 0.90, 1.00 o 1.10 in base alla corrispondenza con una griglia predefinita di valutazione.
Note
Significato valori di riferimento:
0.90: esternalità favorevoli;1.10: esternalità sfavorevoli;1.00: esternalità non rilevanti.
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Metodo empirico: descrizione delle variabili
Variabili parametriche: effetti delle esternalità
Griglia di valutazione
Valore Descrizione
0,90
La variabile assume tale valore se si verificano almeno due delle seguenti condizioni:
1. cantiere servito da infrastrutture viarie adeguate al transito dei mezzi da trasporto e da lavoro;2. zona urbana a bassa densità abitativa;3. nuova costruzione del presidio ospedaliero od ampliamento su lotto indipendente.
1,00 La variabile assume tale valore per esclusione degli altri casi possibili
1,10
La variabile assume tale valore se si verificano almeno due delle seguenti condizioni:
1. cantiere ad accessibilità condizionata per carenze della rete viaria servente;2. zona urbana ad alta densità abitativa;3. intervento di ristrutturazione in un presidio ospedaliero che, anche ad eccezione dell’area coinvolta
continua ad erogare prestazioni sanitarie.
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Metodo empirico: descrizione delle variabili
Variabili formali: attività del mercato di riferimento
Attività mercato di riferimento
(d)
La variabile si presenta come un correttivo al costo di ristrutturazione da introdurre nell’ipotesi di applicazione ad un presidio non appartenente a quelli della rete interessata dal mercato di riferimento considerato per la strutturazione del metodo stesso.
La variabile non è sostanziale. E’ parametrica, continua e da definire caso per caso.
Note
Il mercato di riferimento per la strutturazione del metodo empirico è quello della Regione Piemonte. La correzione va quindi introdotta per le applicazioni a presidi non appartenenti alla rete delle strutture piemontesi.
La stima del coefficiente correttivo può essere effettuata determinando la differenza fra alcune categorie di costo nel mercato considerato rispetto a quello piemontese.
Alcune categorie di riferimento possono essere le seguenti:- costo della manodopera (operai edili);- costo dell’acciaio per carpenterie metalliche;- costo del calcestruzzo ordinario;- costo di alcune componenti termotecniche (caldaie);- costo di affitto delle opere provvisionali.
I relativi costi possono essere rilevati dai Prezzari Regionali.
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Qualità strutturale dei presidi ospedalieri: confronto fra metodi
Qualità strutturale presidi ospedalieri: Metodo ponderale – metodo empirico: confronto
Qualità strutturale dei presidi ospedalieri
63
75 76
80
95
91
87
83
89
82 83
63
87
67
88
83
65
6259
73
48
0
80
84
91 91
6968
75
8586
97
9088
94
75
81
55
79
66
81
72
59
70
60
71
43
15
89
82
86
100 100100
0
5
10
15
20
25
30
35
40
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50
55
60
65
70
75
80
85
90
95
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Qualità, metodo ponderale Qualità, metodo empirico
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Metodo empirico: altre applicazioni
Costo di costruzione dei presidi ospedalieri (Cn)
Utilizzando la formula inversa del metodo empirico è possibile esprimere il costo di ristrutturazione in funzione delle altre variabili descritte in precedenza, tra le quali il livello di qualità del presidio ospedaliero.
[ t ⋅4 1002 – ( Q / 1,35 )2 ]e - 1
Ce = pl ⋅ ⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯ ⋅ a ⋅ d m
Ponendo uguale a zero il livello di qualità iniziale, il costo di ristrutturazione si trasforma nel costo di realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero con caratteristiche analoghe o corrispondenti a quelle del presidio considerato.
(t ⋅ 10)e - 1
Cn = pl ⋅ ⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯ ⋅ a ⋅ d m
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Metodo empirico: altre applicazioni
Valore a nuovo dei presidi ospedalieri (Vn)
Conoscendo il costo di costruzione di un presidio analogo a quello considerato (Cn) è possibile stimare il suo valore a nuovo (Vn).
Il valore a nuovo (Vn) è uguale al costo di costruzione (Cn), per definizione riferito esclusivamente alle opere edili, alle strutture e agli impianti, incrementato in modo parametrico per tenere conto degli oneri attuativi e realizzativi necessari per abilitare all’uso la struttura.
Tali oneri, ad esempio, possono essere i seguenti:- oneri fiscali ed interessi passivi (20% Cn);- spese generali e spese tecniche (10% Cn);- gestione complessità cantiere e sicurezza (10% Cn).
In simboli:
Vn = Cn · k
Vn: valore a nuovo del presidio ospedaliero;Cn: costo di costruzione del presidio ospedaliero (opere edili, strutture, impianti);K: coefficiente correttivo (proposto 1,4).
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Metodo empirico: altre applicazioni
Valore attuale dei presidi ospedalieri (Va)
Conoscendo il valore a nuovo (Vn) del presidio ospedaliero ed il suo costo di ristrutturazione corretto (Cc) è possibile determinare il valore attuale (Va) della struttura del presidio.
Il valore attuale (Va) sarà pari alla differenza fra il valore a nuovo (Vn) ed il costo di ristrutturazione corretto (Cc) necessario per l’attuazione degli interventi finalizzati all’accreditamento della struttura sanitaria.
La differenza concettuale fra il costo di ristrutturazione (C) ed il costo di ristrutturazione corretto (Cc) è analoga a quella esistente fra il costo di costruzione (Cn) ed il valore a nuovo (Vn) del presidio.Anche il costo di ristrutturazione, infatti, va incrementato per considerare l’incidenza degli oneri esecutivi ed attuativi.
In simboli:
Va = Vn - Cc
Va: valore attuale del presidio ospedaliero;Vn: valore a nuovo del presidio ospedaliero;Cc: costo di ristrutturazione corretto (= 1,4 · Costo di ristrutturazione).
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Criteri di valutazione della qualitàN
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Tipologia Blocco Funzionale Area Funzionale Incidenza blocco Incidenza area presenza-assenza Incidenza virtuale, presenza
Incidenza virtuale, compensazione
tipologia tipologia percentuale del presidio
percentuale del blocco
1 - 0 percentuale del blocco
percentuale del blocco
Blocchi operatori area funzionale 7 incidenza area presenza_assenza
sale per attività chirurgiche 50,00 1 50,00 16,67sale parto 20,00 1 20,00 6,67sale PS o DEA, urgenze 5,00 1 5,00 1,67sale UTIC e simili 25,00 0 0,00 0,00
totale incidenza aree 100,00 75,00 25,00Servizi diagnostici area funzionale 7 incidenza area presenza_assenza
medicina nucleare, fisica sanitaria 1 12,50 1 12,50 1,79radiologia 2 25,00 1 25,00 3,57TAC, PET, RM 3 37,50 1 37,50 5,36anatomia ed istologia patologica 1 12,50 1 12,50 1,79altri servizi diagnostici 1 12,50 0 0,00 0,00
totale incidenza aree 100,00 87,50 12,50Servizi sanitari area funzionale 17 incidenza area presenza_assenza
ambulatori, visite 6 31,58 1 31,58 1,75ambulatori, pratiche mediche o ch 3 15,79 1 15,79 0,88laboratori 4 21,05 1 21,05 1,17radioterapia 2 10,53 1 10,53 0,58riabilitazione 1 5,26 1 5,26 0,29centro trasfusionale 1 5,26 0 0,00 0,00centro dialisi 2 10,53 1 10,53 0,58
totale incidenza aree 100,00 94,74 5,26Primo soccorso area funzionale 4 incidenza area presenza_assenza
pronto soccorso, DEA 4,5 90,00 1 90,00 0,00servizio 118 0,5 10,00 1 10,00 0,00
totale incidenza aree 100,00 100,00 0,00Servizi di supporto sanitario area funzionale 5 incidenza area presenza_assenza
farmacia 1 20,00 1 20,00 0,00disinfezione 1 20,00 1 20,00 0,00sterilizzazione 1 20,00 1 20,00 0,00morgue 2 40,00 1 40,00 0,00
totale incidenza aree 100,00 100,00 0,00
METODO DELLE
SUPERFICI VIRTUALI
Metodo delle superfici virtuali: riferimenti generali
Riferimenti ed ipotesi di base
Innovazioni
Rispetto al metodo ponderale……….- non è necessario disporre della rappresentazione delle diverse aree del presidio;
- non è necessario conoscere la superficie delle diverse aree.
Rispetto al metodo empirico……….- esattamente come per il metodo ponderale è necessarioesprimere un giudizio di qualità elementare riferito alle diversearee del presidio;
- non è necessario conoscere a priori i costi di ristrutturazione.
Le ipotesi
Le ipotesi di base:
- in un presidio accreditato o che si vuole accreditare ogni areasoddisfa i requisiti qualitativi e quantitativi di superficie (vincolo locale);
- in un presidio accreditato o che si vuole accreditare, visto che ogni area soddisfa i propri requisiti di superficie in relazione allamedesima modalità e densità di fruizione globale, le superficidestinate alle diverse aree sono coerenti e bilanciate (vincolo globale).
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Metodo delle superfici virtuali: riferimenti generali
Le tesi
Concetto di
incidenza
Se vale il vincolo locale (superfici adeguate) e se vale il vincolo globale (superfici reciprocamente bilanciate), l’aspetto quantitativo di ogni area può essere espresso come percentuale od incidenza sul totale, a prescindere dalla reale estensione superficiale.
Valutazionedelle
incidenze
L’incidenza di ogni area sul totale può essere stimata sinteticamente sulla base della conoscenza della consistenza sommaria dell’esistente;
In assenza di ogni valutazione l’incidenza viene proposta in conformità agli standards di dimensionamento di presidi ospedalieri accreditabili.
Le incidenze, comunque modificabili, sono le seguenti:- degenza, ricovero ordinario: 27%;- degenza, ricovero diurno: 8%;- blocchi operatori, 7%;- servizi diagnostici, 7%;- servizi sanitari, 17%;- supporto sanitario (farmacia ed altro), 4%;- primo soccorso, 5%;- servizi collettivi, 6%;- servizi generali, 6%;- locali tecnici, 3%;- connettivi principali, 10%.
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Metodo delle superfici virtuali: note sulla determinazione delle incidenze
Compensazione e verifica delle incidenze
Compensazione
Qualora un’area fosse assente, la relativa percentuale di incidenza verrebbe ridistribuita fra le aree presenti in ragione della loro incidenza originaria (compensazione incidenze)
Ogni area è suddivisa in sezioni omogenee, ad ognuna delle quali, se presente, viene assegnata una incidenza di secondo ordine, ovvero una incidenza sul totale della relativa area (definizione sub-incidenze)
Le sezioni omogenee dell’area di degenza, ad esempio, sono costituite dai possibili reparti. Ad ogni reparto, se presente, viene assegnata una incidenza corrispondente al rapporto fra il numero di posti letto effettivamente insediati ed il numero totale di posti letto del presidio.
La somma delle incidenze di secondo ordine riferite alle sezioni omogenee della medesima area è pari al 100% (verifica secondo ordine)
La somma delle incidenze di primo ordine riferite alle aree delpresidio è pari al 100% (verifica primo ordine)
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Sub-incidenze
Verifiche
Incidenze: esempio numerico per alcuni blocchi del presidio
Tipologia Blocco Funzionale Area Funzionale Incidenza blocco Incidenza area presenza-assenza Incidenza virtuale, presenza
Incidenza virtuale, compensazione
tipologia tipologia percentuale del presidio
percentuale del blocco
1 - 0 percentuale del blocco
percentuale del blocco
Blocchi operatori area funzionale 7 incidenza area presenza_assenza
sale per attività chirurgiche 50,00 1 50,00 16,67sale parto 20,00 1 20,00 6,67sale PS o DEA, urgenze 5,00 1 5,00 1,67sale UTIC e simili 25,00 0 0,00 0,00
totale incidenza aree 100,00 75,00 25,00
Servizi diagnostici area funzionale 7 incidenza area presenza_assenza
medicina nucleare, fisica sanitaria 1 12,50 1 12,50 1,79radiologia 2 25,00 1 25,00 3,57TAC, PET, RM 3 37,50 1 37,50 5,36anatomia ed istologia patologica 1 12,50 1 12,50 1,79altri servizi diagnostici 1 12,50 0 0,00 0,00
totale incidenza aree 100,00 87,50 12,50
Servizi sanitari area funzionale 17 incidenza area presenza_assenza
ambulatori, visite 6 31,58 1 31,58 1,75ambulatori, pratiche mediche o ch 3 15,79 1 15,79 0,88laboratori 4 21,05 1 21,05 1,17radioterapia 2 10,53 1 10,53 0,58riabilitazione 1 5,26 1 5,26 0,29centro trasfusionale 1 5,26 0 0,00 0,00centro dialisi 2 10,53 1 10,53 0,58
totale incidenza aree 100,00 94,74 5,26
Primo soccorso area funzionale 4 incidenza area presenza_assenza
pronto soccorso, DEA 4,5 90,00 1 90,00 0,00servizio 118 0,5 10,00 1 10,00 0,00
totale incidenza aree 100,00 100,00 0,00
Servizi di supporto sanitario area funzionale 5 incidenza area presenza_assenza
farmacia 1 20,00 1 20,00 0,00disinfezione 1 20,00 1 20,00 0,00sterilizzazione 1 20,00 1 20,00 0,00morgue 2 40,00 1 40,00 0,00
totale incidenza aree 100,00 100,00 0,00
Totale incidenza virtuale
Totale incidenza virtuale
percentuale sul blocco
percentuale del presidio
66,67 4,6726,67 1,876,67 0,470,00 0,00
100,00 7,00
14,29 1,0028,57 2,0042,86 3,0014,29 1,000,00 0,00
100,00 7,00
33,33 5,6716,67 2,8322,22 3,7811,11 1,895,56 0,940,00 0,00
11,11 1,89
100,00 17,00
90,00 3,6010,00 0,40
100,00 4,00
20,00 1,0020,00 1,0020,00 1,0040,00 2,00
100,00 5,00
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Metodo delle superfici virtuali: assegnazione e compensazione delle incidenze
Metodo delle superfici virtuali: qualità elementare
Entità degli interventi e qualità elementari
Qualità elementari
Le qualità elementari, riferite a ciascuna sezione omogenea(es. reparto di medicina generale) costituente ogni areaeffettivamente presente nel presidio (es. area di degenza in ricovero ordinario), vengono determinate a mezzo di un programma informatico concettualmente corrispondente alle schede per la determinazione dei livelli di intervento viste a proposito del metodo ponderale.
Ad ogni componente del sistema tecnologico, solo se pertinente alla sezione oggetto di valutazione, viene assegnato in modo automatico un punteggio in funzione della tipologia dell’intervento eventualmente necessario.
Ad esempio:- nessun intervento necessario → 0 punti;- sostituzione o nuova installazione → massimo punteggio;- altri interventi → punteggi intermedi.
Soglieentità
Le soglie relative ai diversi livelli di intervento sono definite come segue:- grave entità: 2/3 del punteggio massimo relativo a tutte le
componenti considerate;- media entità: 1/3 del punteggio massimo relativo a tutte le
componenti considerate.
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Entità degli
interventi
Metodo delle superfici virtuali: qualità elementare
Valutazione delle qualità elementari
Confronto fra entità
degli interventi e punteggi di
soglia
La valutazione delle qualità elementari si effettua sulla base del confronto fra la somma dei punteggi relativi agli interventidefiniti per le componenti tecnologiche caratterizzanti l’area considerata ed i punteggi corrispondenti alle soglie di entitàprecedentemente definite.
I punteggi relativi agli interventi, se necessari, vengono assegnati automaticamente in base alla natura degli interventi stessi.
Punteggi relativi agli interventi(Pi)
Qualitàelementare
Nessun intervento necessario 100%
Interventi di adeguamento in corso 100%
Interventi necessari
Pi ≤ S.media Lieve entità, 80%
S.media < Pi ≤ S.grave Media entità, 50%
Pi > S.grave Grave entità, 20%
Note:S.media = 1/3 Punteggio massimo;S.grave = 2/3 Punteggio massimo.
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Corrispondenze
fra entità o punteggi effettivi e
qualità elementare
Metodo delle superfici virtuali: qualità degli ordini superiori alle sezioni
Qualità delle aree e del presidio
Qualità dell’area
La qualità dell’area è una funzione della qualità delle sezioni che la caratterizzano (qualità elementari).
Operativamente la qualità dell’area, in analogia al metodo ponderale, è la media ponderata delle qualità delle sezioni che la caratterizzano. Il parametro di ponderazione è l’incidenza di secondo ordine relativa a ciascuna sezione dell’area.
Qualitàdel
presidio
In analogia a quanto appena descritto…
La qualità del presidio è una funzione della qualità delle aree che lo caratterizzano.
Operativamente la qualità del presidio è la media ponderata delle qualità delle aree che lo caratterizzano. Il parametro di ponderazione è l’incidenza di primo ordine relativa a ciascuna area del presidio. N
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Metodo delle superfici virtuali: qualità strutturale dei presidi
Qualità delle aree e del presidio: esempi
Area SezioneInc.
primo ordine
Inc.secondo ordine
Qualitàelementare
(sezione dell’area)
Qualità dell’area(area del presidio) Qualità del presidio
A 60
QA + QBQP = ⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯
60 + 40
1 30 100 Q1 = 30 ⋅ 100
2 50 20 Q2 = 50 ⋅ 20
3 20 50 Q3 = 20 ⋅ 50
Q1 + Q2 + Q3QA = ⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯
30 + 50 + 20
I2,A = 30 + 50 + 20 = 100
B 40
4 10 20 Q4 = 10 ⋅ 20
5 15 50 Q5 = 15 ⋅ 50
6 75 100 Q6 = 75 ⋅ 100
Q4 + Q5 + Q6QB = ⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯⎯
10 + 15 + 75
I2,B = 10 + 15 + 75 = 100
I1,P = 60 + 40 = 100
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Metodo delle superfici virtuali: informazioni restituite
Sintesi dei dati restituiti
Livelli di qualità
Livello di qualità strutturale di ogni sezione di ogni area del presidio;
Livello di qualità strutturale di ogni area del presidio;
Livello di qualità strutturale del presidio;
Livelli progressivi di qualità per sezioni ed aree del presidio.
Costi globali di intervento (riferiti al presidio)I costi di intervento sono determinati secondo una procedura analoga a quella del metodo empirico, ossia in funzione delle seguenti variabili:
- il numero di posti letto (p.l.);- il grado di complessità tecnologica (t);- costo di ristrutturazione (C);- grado di complessità morfologica (m);- effetti delle esternalità (a);- grado di attività del mercato di riferimento (d).
Relazione finale con classificazione delle componenti tecnologiche in base alla natura degli interventi (relazione resa dal programma informatico)
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Costi di intervento
Relazione finale
Conclusioni
La CONOSCENZA DELL’ESISTENTEè il presupposto per la
PROGRAMMAZIONE DEL FUTURO
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ità Conoscere l’esistente significa anche VALUTARE
L’ADEGUATEZZA ALL’USO
La valutazione dell’adeguatezza all’uso richiede la preliminare definizione di STRUMENTI PER LA DETERMINAZIONE
DELLA QUALITA’ GLOBALE
Il livello di QUALITA’ INIZIALE e la stima delle RISORSE PER L’ADEGUAMENTO costituiscono il supporto per la
definizione delle OPPORTUNITA’ DI INTERVENTO
Le OPPORTUNITA’ e le PRIORITA’ di intervento sono il supporto per la PROGRAMMAZIONE degli scenari evolutivi
della rete dei presidi
Ringraziamenti
Il Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici in Sanità della Regione Piemonte ringrazia:
L’Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari (A.Re.S.S.) per il supporto metodologico offerto ed in particolare Ilaria Matta, Guido Tresalli e Fabio Trimaglio per la collaborazione con il sottoscritto al fine della definizione dei metodi presentati;
Le Direzioni e le Strutture Tecniche delle AA.SS.RR. per i continui confronti finalizzati al perfezionamento dei criteri di valutazione e alla loro applicazione nei presidi ospedalieri di loro competenza;
I presenti per l’attenzione e tutti coloro che contribuiranno agli sviluppi futuri e alle ulteriori applicazioni dei metodi presentati.