Convegno ECM - LAZIO PREVENZIONE 2017MMPI-2 scala di contenuto TPA (Hatawey e McKinley, 1995) Il...
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Quarto Congresso Co.Si.P.S.
Collaborazione tra Professionisti per una Sanità moderna ed efficace
Convegno ECM - LAZIO PREVENZIONE 2017
“Preveniamo i Disturbi Circolatori e le complicanze”
Con il patrocinio dell’Ordine degli Psicologi del Lazio
Dott.ssa Francesca Andronico - Psicologa/Psicoterapeuta
Coordinatore Network Territoriale Ordine Psicologi Lazio
Fiano Romano 18 Novembre 2017
“Il ruolo dello psicologo nella prevenzione e
riabilitazione dei disturbi cardio-circolatori “
LO PSICOLOGO
Professionista esercente Professione Sanitaria che
opera con strumenti conoscitivi e di intervento per la
prevenzione, la diagnosi, l’abilitazione-riabilitazione,
il sostegno in ambito psicologico.
Legge 56/89 istitutiva della professione
Normativa sulle Professioni sanitarie
AMBITI DI COMPETENZA
Comportamento umano: come il soggetto risponde
agli eventi ed agisce nelle diverse situazioni.
Abitudini di vita: come la persona impiega ed
organizza il suo tempo.
Vissuti del soggetto rispetto alle situazioni: come
il soggetto valuta e vive gli eventi.
Personalità degli individui: i modi di sentire,
pensare ed agire relativamente stabili nelle diverse
situazioni.
Psicopatologia: Manifestazioni cliniche di
alterazioni delle precedenti (Ansia, Depressione
etc.).
PSICOLOGIA DELLA SALUTE
“La Psicologia della Salute si occupa del
benessere soggettivo della persona e della
tutela della salute come interesse della
collettività e come diritto dell’individuo”.
(Bertini, 2012)
Aspetti psicologici di patologie organiche.
AMBITI DI COMPETENZA
Stili di vita: modo di vivere impostato secondo modelli
di comportamento identificabili, che sono frutto
dell'azione reciproca delle caratteristiche proprie di un
individuo, delle interazioni sociali con le condizioni di vita
di carattere socioeconomico e ambientale.
Qualità della vita: le percezioni che gli individui hanno
della propria collocazione nella vita in relazione al
contesto culturale e al sistema di valori in cui vivono e
rispetto ai propri obiettivi, aspettative, standard e
interessi.
(OMS, 1998 )
Comportamento a rischio (Risk behaviour):
Forme specifiche di comportamento per le quali
è dimostrata l’associazione con una maggiore
suscettibilità ad una determinata malattia o
disturbo.
Fattore di rischio (Risk factor): Condizioni,
comportamenti o ambienti biologici o
socioeconomici che sono associati o causano
una maggiore suscettibilità ad una determinata
malattia,disturbo o trauma.
(OMS, 1998 )
AMBITI DI COMPETENZA
AMBITI DI COMPETENZA
Malattia cronica è un processo morboso funzionale od
organico a lenta e progressiva evoluzione derivante o da
una probabile poli-causalità. (OMS, 1998 )
Malattia grave fa riferimento ad una patologia altamente
invalidante. (OMS, 1998 )
PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI
Le malattie cardiovascolari sono un gruppo di
patologie a carico del cuore e/o dei vasi sanguigni
che rappresentano la principale causa di morte in
particolare nei Paesi occidentali.
FATTORI SCATENANTI
Fattori ambientali (stile di vita e fattori di rischio)
Fattori psicologici (caratteristiche di personalità,
depressione, ansia, disturbo post-traumatico da
stress, stress, isolamento sociale)
CARATTERISTICHE DI PERSONALITA’
Le caratteristiche psicologiche che influenzano ilrischio di malattie cardiovascolari sono quelledescritte dagli individui di Tipo A (Friedman eRosenman, 1959)
-Competitività spinta e diffusa a tutti gli aspetti della vita. Tendenza alla sfida e alla lotta.
-Aggressività (spesso repressa) presente costantemente in tutte le interazioni personali e sociali.
-Impazienza, insofferenza per i diversi ritmi altrui e per l'insufficienza degli altri.
-Tensione muscolare, discorso "esplosivo", ipervigilanza, difficoltà al rilassamento.
-Tendenza a voler fare e ottenere un illimitato numero di cose in un limitato periodo di tempo.
-Necessità spinta di avere costantemente il controllo totale nelle situazioni.
-Spinta all'acquisizione di cose, oggetti, beni e in generale al consumo.
-Spesso fumo, alcool, attività orali ripetitive.
-Poca attività fisica.
-Pochi interessi alternativi al lavoro.
-Alimentazione irregolare ed eccessiva.
DEPRESSIONE
Una Depressione persistente determina un aumento dimortalità e morbilità, vi è esaurimento dell’energia vitale(caratterizzato da faticabilità, esaurimento cronico grave,demoralizzazione) e questo è una condizione prodromicarispetto alla malattia coronarica e all’infarto miocardico.
È inoltre presente un’azione biologica diretta delladepressione, infatti i pazienti depressi mostrano unaumento nei livelli di cortisolo, nel tono simpatico con unaridotta variabilità della frequenza cardiaca e un aumentodegli acidi grassi liberi e dell’aggregazione piastrinica.
ANSIA
L’ansia è debolmente associata con l’insorgenza di
malattia cardiovascolare: i disturbi di panico e la
preoccupazione sembrano essere gli aspetti
dell’ansia più significativamente correlati alla
coronaropatia.
L’ansia riduce l’attività vagale ed è stata
documentata un’associazione con la morte cardiaca
improvvisa; il loro collegamento è, ancora, la
riduzione della variabilità della frequenza cardiaca.
DPTS Questa condizione è definita come la risposta ad un
evento che va oltre l’ambito delle usuali esperienzeumane e che sarebbe esageratamente stressante perchiunque. Tale disturbo è stato considerato uno deipossibili fattori che influenzano la patogenesi e laprogressione della cardiopatia ischemica, ma anche unapossibile conseguenza della coronaropatia stessa.
Non a caso, nell’ultima versione del DSM le patologiemediche e la percezione soggettiva dell’evento sono statiaggiunti all’elenco degli eventi che possono determinareil disturbo post-traumatico da stress, ammettendo chequindi i problemi cardiaci possono essere consideratieventi stressanti in grado di scatenare il disturbo.
STRESS Lo stress da lavoro permanente e temporaneo, lo stress in ambiente
domestico, lo stress per problemi economici e più in generale tutti gli eventistressanti possono essere considerati come fattori di rischio indipendenti perl’incidenza di infarto miocardico.
Inoltre, gli stress acuti possono anche favorire la morte improvvisa: circa il20% dei soggetti che sopravvive ad un arresto cardiaco ha avutoun’esperienza stressante nel periodo immediatamente precedenteall’evento.
Una delle sindromi che merita un po’ più d’attenzione è la cardiomiopatia dastress. L’esordio dei sintomi segue a breve distanza l’episodio stressante,infatti entro un paio di giorni i pazienti hanno alterazionidell’elettrocardiogramma.
Queste alterazioni si risolvono nel giro di pochi giorni, contrariamente alleclassiche alterazioni dell’infarto che invece persistono nel tempo. In pratica,la funzione miocardica è marcatamente depressa. Si è inoltre notato che ledonne sono molto più colpite da cardiomiopatia da stress, ma non siconoscono ancora le ragioni di questo.
ISOLAMENTO SOCIALE
Una scadente rete di supporto, la scarsità di amicizie
o di attività ricreative riducono la capacità di
compensare del soggetto, cioè riducono le attività
che promuovono la salute come gli hobbies, lo sport,
il gioco con i figli, la conversazione ecc. e quindi
aumentano sia la suscettibilità alla malattia che la
mortalità in soggetti con coronaropatia nota.
INTERVENTO PSICOLOGICO
Diagnosi: Accertare la presenza di Fattori Predisponenti
o Scatenanti le patologie cardiovascolari
Prevenzione primaria: Informazione e Screening
soggetti potenzialmente a rischio.
Prevenzione secondaria: Favorire l’haderence alle cure
e minimizzare il rischio di recidive.
Sostegno: Aiutare i pazienti in seguito all’intervento,
per elaborare i vissuti legati alla patologia ed
all’ospedalizzazione.
Abilitazione-Riabilitazione: Intervenire nel contesto di
vita per aiutare il paziente a modificare le abitudini di vita
ed adattarsi al nuovo status.
DIAGNOSI PSICOLOGICA
Per valutare le problematiche soggettive,
emozionali e comportamentali connesse a
sospetta o diagnosticata malattia organica.
MMPI-2 scala di contenuto TPA (Hatawey e
McKinley, 1995)
Il CBA-H si compone di 152 item, suddivisi in 4
schede (Zotti, Bertolotti, Michielin, Sanavio ,
Vidotto, 2000)
CBA-H• Scheda A (21 item): si articola in 3 scale e valuta la condizione del soggetto
nel momento stesso in cui compila il questionario, indagando la presenza diansia di stato, la paura per le situazioni collegate alla salute e la presenza direazioni depressive situazionali.
• Scheda B (23 item): valuta attraverso 3 scale le condizioni del soggetto neitre mesi antecedenti la somministrazione del questionario, relativamente altono dell’umore, lo stato di benessere psicofisico e la percezione di vitastressante. L’aggregazione dei tre punteggi permette di rilevare la presenzadel costrutto Vital Exhaustion.
• Scheda C (61 item): si compone di 10 scale e analizza le variabilipsicologiche di tratto in relazione a un più ampio arco di vita(introversione/estroversione, stabilità/instabilità emozionale, tratti d’ansia,stile interpersonale, ostilità e rigidità sociale, irritabilità e impazienza,ipercoinvolgimento nel lavoro).
• Scheda D (47 item): attraverso 35 indici costruisce la biografia del soggettoraccogliendo informazioni dettagliate su abitudini e comportamenti della vitaquotidiana esperiti dal soggetto (consumo di alcol, abitudini alimentari e alfumo, relazioni affettive e sociali, attività e soddisfazione lavorativa, attivitàfisica e sedentarietà, lutti ed eventi stressanti).
PREVENZIONE PRIMARIA La prevenzione primaria consiste nell’adottare uno stile di
vita tale da impedire l’insorgenza dei fattori di rischio:attività fisica, dieta mediterranea, mantenere il pesoideale, controllare lo stress derivante dai fattori psico-sociali, ricercare e i trattare i fattori di rischio prima che simanifesti qualsiasi forma di malattia cardio-vascolare:grassi nel sangue(colesterolo e trigliceridi), ipertensionearteriosa, diabete, cessare di fumare, attività fisicaregolare.
Lo Psicologo interviene in collaborazione con il medico di base per informare la popolazione circa i corretti stili di vita da adottare per evitare l’insorgenza di patologie cardiovascolari.
PREVENZIONE SECONDARIA La Prevenzione secondaria consiste nell’effettuare in
pazienti affetti già da pregresse patologie cardiovascolari(ipertensione arteriosa, pregresso infarto del miocardio oictus, ecc.) dei controlli clinici e degli esami diagnostico-strumentali mirati per prevenire una nuova insorgenza(recidiva) di patologie cardiovascolari potenzialmenteletali o altamente invalidanti per la qualità di vita futuradel paziente.
Lo Psicologo interviene in collaborazione con il cardiologo perfavorire l’haderence al trattamento di pazienti ambulatorialiveicolando i corretti stili di vita da adottare per evitarel’insorgenza di recidive.
SOSTEGNO PSICOLOGICO
Il sostegno psicologico in ambitocardiovascolare ha lo scopo affrontare lasofferenza psicologica che comunemente seguela malattia o l'intervento chirurgico coronarico emigliorare la qualità di vita.
Lo Psicologo interviene in collaborazione con iprofessionisti del reparto per migliorare la qualitàdella vita dei pazienti ospedalizzati ed aiutarli adelaborare le conseguenze psicologichedell’intervento chirurgico.
ABILITAZIONE-RIABILITAZIONE
L’abilitazione-riabilitazione psicologica in ambito
cardiovascolare si propone di incoraggiare e aiutare i
pazienti ad attuare cambiamenti nel proprio stile di vita al
fine di prevenire ulteriori episodi cardiaci; facilitare il
ritorno ad una vita normale favorendo il reinserimento in
ambito familiare/relazionale e lavorativo.
Lo Psicologo interviene in collaborazione con il cardiologo per
reinserimento dei pazienti nel contesto quotidiano ed
aiutandoli a trovare nuove possibilità di adattamento.
VIA ALBERTO CADLOLO N.24 00136 ROMA
CELL.3317152476 - [email protected]
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Dott.ssa Francesca Andronico