Convegno di studio e approfondimento Sicurezza edifici: il ... · Scolastico/Datore di Lavoro 2. La...

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TORINO, 16 marzo 2016 dalle ore 14.30 alle ore 18.00 Convegno di studio e approfondimento Sicurezza edifici: il ruolo del Dirigente scolastico Compiti, organizzazione e responsabilità Partner Relatori: Laura Castelletto - Ugo Moratti

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TORINO, 16 marzo 2016 dalle ore 14.30 alle ore 18.00

Convegno di studio e approfondimento

Sicurezza edifici: il ruolo del Dirigente scolastico Compiti, organizzazione e responsabilità

Partner

Relatori: Laura Castelletto - Ugo Moratti

Da Dirigente a DirigenteVerso una gestione attiva e pianificata della sicurezza delle scuole

Argomenti trattati

1. La condizione del Dirigente Scolastico/Datore di Lavoro

2. La scelta del RSPP in bilico fra rapporto fiduciario e norma

3. Il Documento di Valutazione dei Rischi4. Il Rapporto con gli Enti Proprietari5. Il Rapporto con gli Organismi di Vigilanza6. La valutazione e gestione dei Rischi da

interferenza ex Art.267. Approccio suggerito per la gestione

complessiva della sicurezza

1. La condizione del Dirigente Scolastico/Datore di Lavoro

Il DS/DdL: Ruolo di garanzia per la sicurezza di tutti:

Lavoratori Studenti

e, per “consolidata giurisprudenza”… I cosiddetti “TERZI”: genitori, visitatori,

operatori di altre ditte, utenti delle palestre ecc.

1. La condizione del Dirigente Scolastico/Datore di Lavoro

Raramente dotato di competenza specifica sulla sicurezza* preesistente all'incarico, deve costruirsela in termini di…

RESPONSABILITÀ /OBBLIGHI propri e altrui (RSPP, EE.PP...)

ADEMPIMENTI e PROCEDURE per gestire correttamente una quantità di situazioni

(*a parte i rari casi di DS/RSPP)

Il DS/DdL: le competenze

1. La condizione del Dirigente Scolastico/Datore di Lavoro

Lo stato attuale degli edifici (…) Le restrizioni di bilancio degli Enti Locali (…)

Altre responsabilità collegate: la Vigilanza sui Minori (compete al DS in termini

organizzativi – possibile “culpa in organizzando”)

la Responsabilità Contrattuale ed Extra - Contrattuale della P.A.

Il DS/DdL: il contesto

1. La condizione del Dirigente Scolastico/Datore di Lavoro

1. A garantire l’incolumità reale di tutte le persone2. A educare alla cultura della sicurezza di studenti e

adulti, in termini di: Comportamenti , Sensibilizzazione, Osservazione, Segnalazione, Rispetto delle disposizioni…

3. A evitare possibili sanzioni

Il DS/DdL: a cosa deve tendere

1. La condizione del Dirigente Scolastico/Datore di Lavoro

a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall'articolo 28;

b) la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi”

Il DS/DdL: Obblighi non delegabili ex Art 17 del D. Lgs 81/08

1. La condizione del Dirigente Scolastico/Datore di Lavoro

2. La scelta del RSPP in bilico fra rapporto fiduciario

e norma

Scelta del RSPPRapporto spesso definito “fiduciario”, MA…:

Per la nomina di norma si seguono il Codice dei Contratti e il Decreto Interministeriale 44/01, con procedura aperta (bando) o ristretta (lettera di invito) Alcuni Revisori dei Conti hanno recentemente riportato l’attenzione su alcune le norme specifiche (DM 382/98 CM 119/ 99) che impongono una priorità verso la nomina di

1. RSPP interni 2. RSPP scelti fra personale scolastico di altri istituti

(purché qualificati e disponibili) … Collocando un RSPP esterno IN SUBORDINE a queste due

opzioni che devono essere formalmente esplorate e documentate…

2. La scelta del RSPP in bilico fra rapporto fiduciario e norma

Scelta RSPP: la procedura “da manuale”Opzioni in progressione Modalità di attuazione

1. DS /DdL assume personalmente l'incarico, se in possesso dei requisiti e se disponibile

Auto-nomina?

2. Personale interno all'istituto (DM 382/98 Art 2 c3 lettere a e b; CM 119/ 99 punto C)

Circolare interna

3. Personale dipendente di altri istituti (DM 382/98 Art 2 c 3 lettera c)

Bando riservato o lettera di invito

4. Gruppi di scuole consorziate si avvalgono di uno stesso RSPP scelto prioritariamente fra personale dell'EP (?) o fra personale di Enti specializzati

(CM 119/99 punto C)

Accordo di rete, contratto con unico RSPP

5. Esperto esterno (“solo in assenza di altre alternative”: CM 119/99 punto C)

Bando pubblico o lettera di invito (DI 44/01; Dlgs 163/06 - contratti sotto soglia comunitaria)

2. La scelta del RSPP in bilico fra rapporto fiduciario e norma

Scelta del RSPP: questioni aperte

Budget insufficiente…!

Maggiori responsabilità ora attribuite a questa figura da recenti sentenze...

Il problema delle offerte anomale: possibile effettuare verifiche (artt. 86, 87, 88 Dlgs 163/06)

Teoricamente possibile per il DS/DdL una “culpa in eligendo”…

2. La scelta del RSPP in bilico fra rapporto fiduciario e norma

3. Il Documento di Valutazione dei Rischi

Il DVR: come dovrebbe essere

Essenzialmente COMPLETO, AGGIORNATO, FIRMATO (con la valutazione di TUTTI i rischi)

DOCUMENTO DINAMICO

(perché in continua evoluzione)e CONDIVISO

Meglio se anche ben strutturato, operativo e di facile consultazione (ipertesto?)

3. Il Documento di Valutazione dei Rischi

Il DVR: come spesso è in realtà

COMPLETO ma enorme e ridondante

oppureAGILE

ma semplicistico e incompleto

Il DS e le figure per la sicurezza dovrebbero dare il loro contributo se possibile...

3. Il Documento di Valutazione dei Rischi

Il DVR e la valutazione di TUTTI i rischi

Nuovi rischi vengono continuamente individuati… (si sta iniziando a parlare di Rischio Zika... a quando il

Rischio Terrorismo...?)

ASSICURARSI DI ESSERE AGGIORNATI!Si è soggetti a sanzioni per mancata valutazione

anche in assenza di infortuni(Dlgs 81 Art. 28)

3. Il Documento di Valutazione dei Rischi

4. Il Rapporto con gli Enti Proprietari

Rapporto con gli EE.PP: la situazione

Non sempre i dirigenti e funzionari degli EE.PP. conoscono davvero il ruolo, le responsabilità e gli obblighi del DS…

Non sempre possiedono tutti i documenti prescritti…

In pochi casi hanno ottenuto il Certificato di

Prevenzione Incendi (competenza degli EE.PP. come da parere dell’Avvocatura dello Stato)

4. Il Rapporto con gli Enti Proprietari

Rapporto con gli EE.PP: le comunicazioni del DS

Richieste in forma scritta e formale Ben documentate con riferimenti normativi corretti Periodicamente reiterate per alcune richieste Che rimangono agli atti ed entro certi limiti hanno valore

esimente (DM 382 /1998 art 5 c. 1)

MA ATTENZIONE:La segnalazione all’E.P. non esclude l’obbligo di adottare

TUTTE le misure nelle facoltà del DS a tutela delle persone… (DM 382/98 art 5 art.5 c.2, DLgs 81/08 art 18 c.3)

4. Il Rapporto con gli Enti Proprietari

Le modalità di comunicazione del DS verso l'E.P. devono anche essere

Sempre ragionevoli Improntate alla collaborazione Del tutto estranee a strumentalizzazioni

4. Il Rapporto con gli Enti Proprietari

Rapporto con gli EE.PP: le comunicazioni del DS (2)

Rapporto con gli EE.PP: il problema degli accessi

Necessario regolamentare gli accessi da parte del personale dell’E.P. per ragioni di

Gestione delle emergenze Vigilanza sui minori & responsabilità contrattuale Sicurezza intesa come SECURITY *

* la protezione di tutte le persone in generale e quella riferita a eventuali situazioni particolari di alunni…

4. Il Rapporto con gli Enti Proprietari

Rapporti con gli EE.PP: la delega alla manutenzione

A proposito di Convenzioni fra EE.PP. e Scuole, per la delega della manutenzione ordinaria degli edifici, con erogazione contestuale alle scuole di un fondo finalizzato…

La norma di riferimento:Legge 23/1996 Art. 3 comma 4

4. Il Rapporto con gli Enti Proprietari

5. Il Rapporto con gli Organismi di Vigilanza

Gli OO.VV:

Procura della Repubblica Vigili del Fuoco ASL – SPreSAL (Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli

Ambienti di Lavoro) ASL – SISP (Servizio di Igiene e Sanità Pubblica) ASL – SIAN (Servizio di Igiene dell’Alimentazione e della

Nutrizione) Ispettorato del Lavoro INAIL ARPA ...

4. Il Rapporto con gli Organismi di Vigilanza

Gli OO.VV: Ruolo Ruolo ispettivo, di formazione, ma soprattutto di

controllo e... sanzione. Ruolo interpretato in modo diverso nelle varie

Regioni… Vedere a questo proposito il sito del SIRVESS per le scuole del Veneto www.sicurscuolaveneto.it

SuggerimentoEssere A POSTO dal punto di vista

sia formale (documenti) che sostanziale (comportamenti attivati)…

4. Il Rapporto con gli Organismi di Vigilanza

I S.Pre.S.A.L.

5. Il Rapporto con gli Organismi di Vigilanza

Possono NON PossonoLe Regioni e le Province autonome tramite le AA.SS.LL. del SN: Informazione e assistenza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (informazione, assistenza, consulenza, formazione, promozione della cultura della sicurezza)

Il personale delle pubbliche amministrazioni, assegnato agli uffici che svolgono attività di vigilanza, non può prestare, ad alcun titolo e in alcuna parte del territorio nazionale, attività di consulenza.

Le amministrazioni centrali e le Regioni e Province autonome, concorrono alla programmazione e realizzazione di progetti formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Astenersi dagli obblighi derivanti dalla qualifica di UPG

Il S.Pre.S.A.L. dell’ASL TO1

5. Il Rapporto con gli Organismi di Vigilanza

Attività specifiche di «assistenza»Informazione, formazione e assistenza Attività svolta nei confronti di lavoratori, RLS, OO.SS.,  datori di lavoro, RSPP, professionisti, Associazioni datoriali e di categoria, Enti vari, attraverso lo Sportello informativo attivo giornalmente con la presenza di  Personale tecnico di vigilanza

Effettuazione, su richiesta, di sopralluoghi preventivi per locali da adibire ad attività lavorative.

Esame di progetti edili per il rilascio del parere A.S.L. ai sensi dell'art.5 D.P.R. 380/01.

La Regione Piemonte

5. Il Rapporto con gli Organismi di Vigilanza

6. La Valutazione e Gestione dei Rischi da Interferenzaex Art. 26 Dlgs 81/08 & s.m.i.

Rischi da Interferenza

Contemplati dall‘art. 26 DLgs 81/08 e s.m.i. )

Definizione di Interferenza (da Determinazione AVCP - ora ANPAC- del 5 marzo 2008)

6. La Valutazione e Gestione dei Rischi da Interferenza

Rischi da Interferenza: obblighi

In presenza di appalto è obbligo redigere un Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza (DUVRI) da allegare ai documenti contrattuali

Le scuole si trovano nella situazione contemplata dal comma 3-ter dell'Art.26

DUVRI NON PRESCRITTO nei casi di 1. attività intellettuali 2. attività inferiori a 5gg/uomo 3. mera fornitura di materiali (con alcune distinzioni…)

MA I RISCHI DA INTERFERENZA SONO DA GESTIRE COMUNQUE!

6. La Valutazione e Gestione dei Rischi da Interferenza

Rischi da Interferenza, esempi di attività in appalto: obbligo DUVRI

Manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici ad opera di ditte esterne

Manutenzione delle aree verdi ad opera di ditte esterne

Utilizzo palestre da parte di enti esterni con dipendenti retribuiti

Servizi di ristorazione collettiva ...

6. La Valutazione e Gestione dei Rischi da Interferenza

DUVRI nelle scuole: chi-deve-fare-cosa

ENTE PROPRIETARIO COMMITTENTE

SCUOLA

1. DUVRI Ricognitivo dei Rischi Standard

2. Integrazione del DUVRI elaborato

dall'Ente Committente con i rischi da interferenza

della scuola

6. La Valutazione e Gestione dei Rischi da Interferenza

Rischi da interferenza: ...e se l’Ente Committente non fornisse il DUVRI Ricognitivo Standard?

Suggerimento:La scuola metta in atto comunque gli

adempimenti che le competono…

6. La Valutazione e Gestione dei Rischi da Interferenza

Rischi da interferenza quando il DUVRI non è prescritto

Esempi: Manutenzione ad opera di squadre dell’E.P. Inserimenti lavorativi speciali di persone

disabili Centri estivi Elezioni …

6. La Valutazione e Gestione dei Rischi da Interferenza

Rischi da interferenza quando il DUVRI non è prescritto (2)

Consigliabile UNO SCAMBIO DI INFORMAZIONI E PRESCRIZIONI

FORMALIZZATO, per esempio… Un Verbale sottoscritto da entrambe le parti Uno scambio di comunicazioni (lettere o e-mail)

... seguiti da disposizioni formalizzate interne (circolare con firme)

Vedere parere Porreca

6. La Valutazione e Gestione dei Rischi da Interferenza

Rischi da interferenza: il problema dei volontari

La responsabilità sui cd “terzi”, include i volontari. Un sentenza significativa:

Cassazione n. 7730 del 20/02/2008 Responsabilità parroco su infortunio occorso a un volontario)

6. La Valutazione e Gestione dei Rischi da Interferenza

Rischi da interferenza: alcuni problemi La situazione complicata delle scuole (Art. 26,

comma 3-ter)

La molteplicità delle situazioni in cui è richiesto un DUVRI o altra forma di Coordinamento

Impossibilità tecnica di far gestire questi documenti dal RSPP (…)

6. La Valutazione e Gestione dei Rischi da Interferenza

Rischi da interferenza: possibili soluzioni

Chiedere al RSPP di fornire sotto forma di file: un modello generale di DUVRI un modello generale di Verbale di Cooperazione e

Coordinamento Un modello di comunicazioni interne

Quindi effettuare di volta in volta le modifiche necessarie e imparare a gestire

direttamente questi documenti

6. La Valutazione e Gestione dei Rischi da Interferenza

7. Approccio suggerito per la gestione complessiva della

sicurezza nella scuola

Il Ciclo di Deming per il miglioramento continuo

Un ESEMPIO

7. Approccio suggerito per la gestione della sicurezza nella scuola

Atteggiamento consigliato

INFORMATO E RIFLESSIVO , in grado di mettere in relazione norme diverse e trarne le conseguenze

PIANIFICATO

ADEMPIENTE dal punto di vista formale e sostanziale

GIURIDICAMENTE SOSTENIBILE (ricorrendo anche a consulenze istituzionali…)

DIRETTO (delegando il meno possibile)

7. Approccio suggerito per la gestione della sicurezza nella scuola

Alcuni documenti utiliDocumento di indirizzo per la sicurezza delle scuole del Piemonte

Gestione del Sistema di sicurezza delle scuole SIRVESS /INAIL

Guida INAIL per la compilazione del DUVRI

La pagina dedicata alla sicurezza del Ministero del Lavoro (con il Dlgs 81 sempre aggiornato)

7. Approccio suggerito per la gestione della sicurezza nella scuola