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ATTIVITA’ DELLO STATO PATRIMONIALE A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI verificare eventuali richieste di versamento fatte dagli amministratori; in caso di aumenti del Capitale Sociale controllare l’inserimento in Pro.Gest. B) IMMOBILIZZAZIONI controllare che i saldi risultanti dal bilancio coincidano con quelli risultanti dal registro cespiti (sia per le immobilizzazioni che per i fondi di ammortamento); controllare che per ogni movimentazione ci sia la fotocopia della fattura di acquisto o di vendita; controllare la correttezza dei dati della scheda nella sezione cespiti ammortizzabili, in particolare dell’indicazione “usato” e “nuovo” e dell’indicazione della concorrenza o meno alla determinazione del totale su cui calcolare le manutenzioni deducibili nell’anno; fare la stampa di prova del registro cespiti e controllare l’esistenza di tutti i cespiti, l’esattezza del calcolo delle quote di ammortamento, l’esattezza delle rilevazioni delle plusvalenze e delle minusvalenze, l’esattezza della rilevazione delle plusvalenze non imponibili e delle minusvalenze non deducibili; controllare la coincidenza tra acquisti e cessioni di beni strumentali e dati in dichiarazione Iva; verificare se spettano contributi in conto capitale per beni non ammortizzabili (terreni, spese di sviluppo e ricerca), fiscalmente denominati “altri contributi” rispetto ai contributi in c/impianti e in c/esercizio. Criterio di rilevazione civilistico: devono essere rilevati secondo il principio di competenza, non prima però di avere la certezza del contributo (decreto di liquidazione della somma, conoscenza dell’ammontare liquidato). Un metodo per la rilevazione dei contributi consiste nell’abbattimento del costo iscritto nello Stato patrimoniale. L’altro metodo civilistico consiste nell’iscrizione nella voce altri ricavi e nella successiva rilevazione dei risconti per ripartirlo in base all’utilità del bene. Fiscalmente costituiscono sopravvenienze attive che rilevano nell’esercizio di incasso o in quote costanti in quello di incasso e nei successivi non oltre il quarto. Consiglio: rilavare tali contributi in un sottoconto distinto del conto economico (contributi in c/capitale). I) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI verificare il consenso del Collegio Sindacale, se esistente, per la capitalizzazione di costi aventi utilità pluriennale (costi di impianto, di ampliamento, di ricerca, di sviluppo, di pubblicità, avviamento). Il consenso riguarda sia l’iscrizione di nuovi costi che il mantenimento in bilancio di costi già iscritti; tenere conto che la capitalizzazione, in presenza dei requisiti, è un obbligo per i beni immateriali soggetti a tutela giuridica e per l’avviamento ed una semplice facoltà per le altre immobilizzazioni immateriali; controllare che nella scheda del cespite non sia applicato l’ammortamento anticipato o accelerato;

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ATTIVITA’ DELLO STATO PATRIMONIALE

A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI verificare eventuali richieste di versamento fatte dagli amministratori; in caso di aumenti del Capitale Sociale controllare l’inserimento in Pro.Gest.

B) IMMOBILIZZAZIONI controllare che i saldi risultanti dal bilancio coincidano con quelli risultanti dal registro cespiti (sia per le

immobilizzazioni che per i fondi di ammortamento); controllare che per ogni movimentazione ci sia la fotocopia della fattura di acquisto o di vendita; controllare la correttezza dei dati della scheda nella sezione cespiti ammortizzabili, in particolare dell’indicazione

“usato” e “nuovo” e dell’indicazione della concorrenza o meno alla determinazione del totale su cui calcolare le manutenzioni deducibili nell’anno;

fare la stampa di prova del registro cespiti e controllare l’esistenza di tutti i cespiti, l’esattezza del calcolo delle quote di ammortamento, l’esattezza delle rilevazioni delle plusvalenze e delle minusvalenze, l’esattezza della rilevazione delle plusvalenze non imponibili e delle minusvalenze non deducibili;

controllare la coincidenza tra acquisti e cessioni di beni strumentali e dati in dichiarazione Iva; verificare se spettano contributi in conto capitale per beni non ammortizzabili (terreni, spese di sviluppo e ricerca),

fiscalmente denominati “altri contributi” rispetto ai contributi in c/impianti e in c/esercizio.Criterio di rilevazione civilistico: devono essere rilevati secondo il principio di competenza, non prima però di avere la certezza del contributo (decreto di liquidazione della somma, conoscenza dell’ammontare liquidato). Un metodo per la rilevazione dei contributi consiste nell’abbattimento del costo iscritto nello Stato patrimoniale. L’altro metodo civilistico consiste nell’iscrizione nella voce altri ricavi e nella successiva rilevazione dei risconti per ripartirlo in base all’utilità del bene.Fiscalmente costituiscono sopravvenienze attive che rilevano nell’esercizio di incasso o in quote costanti in quello di incasso e nei successivi non oltre il quarto.Consiglio: rilavare tali contributi in un sottoconto distinto del conto economico (contributi in c/capitale).

I) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI verificare il consenso del Collegio Sindacale, se esistente, per la capitalizzazione di costi aventi utilità pluriennale

(costi di impianto, di ampliamento, di ricerca, di sviluppo, di pubblicità, avviamento). Il consenso riguarda sia l’iscrizione di nuovi costi che il mantenimento in bilancio di costi già iscritti;

tenere conto che la capitalizzazione, in presenza dei requisiti, è un obbligo per i beni immateriali soggetti a tutela giuridica e per l’avviamento ed una semplice facoltà per le altre immobilizzazioni immateriali;

controllare che nella scheda del cespite non sia applicato l’ammortamento anticipato o accelerato; controllare che nella scheda del cespite non sia applicato l’ammortamento dimezzato nel primo esercizio; controllare di non aver contabilizzato immobilizzazioni immateriali acquisite a titolo gratuito (a differenza che per

le immobilizzazioni materiali i Principi Contabili ne vietano la capitalizzazione).1) costi di impianto e di ampliamento2) costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili

controllare che il software di base (cioè il sistema operativo, ad esempio il sistema operativo Windows) sia stato capitalizzato ad incremento del costo del computer al quale si riferisce;

controllare che il software applicativo (ad esempio il pacchetto Office con Word, Excel, ecc..) sia stato classificato in 3), come gli altri software acquistati a titolo di proprietà o di licenza d’uso a tempo indeterminato;

controllare che il software applicativo in licenza d’uso a tempo determinato sia stato classificato in 4); controllare che la scheda del software nella gestione cespiti non consenta la completa spesabilità

nell’esercizio, anche se il costo sostenuto non è superiore a 1 milione di lire (la deduzione integrale per beni il cui costo unitario non supera tale limite è, infatti, prevista per i soli beni materiali).

5) avviamento6) immobilizzazioni in corso e acconti

controllare che nel caso di acconti la scheda del cespite sia inattIva, ovverosia che non venga calcolato l’ammortamento di quello che è, al 31/12, solo un credito nei confronti del fornitore dell’immobilizzazione.

7) altre controllare le manutenzioni straordinarie su beni di terzi: se inseparabili mantenerle in un conto del tipo

“manutenzioni straordinarie beni di terzi” classificato in B.I.7 (altre immobilizzazioni immateriali), se separabili farle confluire tra le immobilizzazioni materiali, nello specifico conto utilizzabile.

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NB 1: sono costi rappresentati da beni separabili, ad esempio, quelli sostenuti per una caldaia per il riscaldamento, per una parete mobile, per un condizionatore, per un portone. Tali beni hanno la caratteristica di essere dotati di una loro individualità e di poter essere rimossi al termine della locazione o del leasing. Non sono invece separabili gli impianti elettrici e in generale le spese sostenute per modifiche o ristrutturazioni al fine di rendere praticabile o più adeguata l’immobilizzazione per gli scopi dell’utilizzatore.NB 2: la deducibilità fiscale dei costi di manutenzione straordinaria su beni di terzi classificati in 7), e cioè di quelli non separabili, è disciplinata dal comma 3 dell’art. 74 Tuir: “altre spese relative a più esercizi”. L’Amministrazione Finanziaria si è pronunciata nel senso di considerare i criteri civilistici di riclassificazione di tali oneri come valido presupposto per la determinazione del reddito di esercizio (in pratica i criteri civilistici hanno rilevanza anche ai fini fiscali).

fatte le considerazioni di cui ai due punti precedenti, verificare che i periodi di ammortamento concordino con i periodi contrattuali e con le eventuali clausole di rinnovabilità, oppure con la durata temporale dell’utilità della spesa;

tener conto del fatto che il contratto di comodato, anche se immobiliare, è a forma libera. I contratti verbali di comodato, mobiliare o immobiliare, non sono soggetti nemmeno all’obbligo della registrazione, tranne nell’ipotesi in cui siano enunciati in altri atti.

II) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI controllare i casi di capitalizzazione dei costi di ammodernamento, ampliamento e miglioramento, tenendo conto

che essa è possibile solo in caso di aumento significativo e misurabile della produttività o della sicurezza o della vita utile del cespite. Se ciò non è far confluire tali costi a Conto Economico;

controllare che in caso di contratto stipulato per la manutenzione del bene quest’ultimo non entri a far parte del monte cespiti per il calcolo delle manutenzioni deducibili nell’anno (entrate nella scheda del cespite);

controllare che ci sia la copia del libretto di circolazione per ogni automezzo; verificare se spettano contributi per l’acquisto di beni ammortizzabili (contributi in c/impianti). Un metodo per la

rilevazione del contributo consiste nell’abbattimento del costo di acquisto del bene, e nella conseguente iscrizione di minori ammortamenti. Devono essere rilevati secondo il principio di competenza, non prima però di avere la certezza del contributo (decreto di liquidazione della somma, conoscenza dell’ammontare liquidato). Se vengono rilevati in un esercizio successivo all’entrata in funzione del bene (ammortamento già iniziato) la parte di contributo di competenza di esercizi precedenti deve essere imputata a proventi (sopravvenienze attive ordinarie A10). Per altro metodo di rilevazione vedi la voce “contributo in c/esercizio” tra gli altri ricavi A 10).

1) terreni e fabbricati controllare il corretto inserimento dei dati nella gestione ICI; controllare che nella scheda del cespite terreni non sia attivo il test che permette l’ammortamento.

2) impianti e macchinario3) attrezzature industriali e commerciali4) altri beni

controllare la corretta registrazione durante l’anno dei costi relativi agli automezzi e ai telefonini, sia dal punto di vista dei limiti di deducibilità che dal punto di vista dei limiti di detraibilità dell’Iva.

5) immobilizzazioni in corso e acconti controllare che nel caso di acconti la scheda del cespite sia inattiva, ovverosia che non venga calcolato

l’ammortamento di quello che è, al 31/12, solo un credito nei confronti del fornitore dell’immobilizzazione.

II) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE1) partecipazioni in:

a) imprese controllateb) imprese collegatec) imprese controllantid) altre imprese

2) crediti:a) verso imprese controllateb) verso imprese collegatec) verso controllantid) verso altri

3) altri titoli4) azioni proprie, con indicazione anche del valore nominale complessivo

C) ATTIVO CIRCOLANTEI) RIMANENZE

1) materie prime, sussidiarie e di consumo

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2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati3) lavori in corso su ordinazione4) prodotti finiti e merci5) acconti

II) CREDITI1) verso clienti

esaminare le schede contabili e rilevare eventuali abbuoni attivi e passivi; consegnare i partitari alla ditta affinché controlli che i saldi al 31/12 siano corretti e segnali eventuali

crediti inesigibili (l’eventuale storno dei crediti inesigibili, sulla base delle dichiarazioni della ditta, della documentazione a disposizione e della verifica delle condizioni di deducibilità fiscale della perdita, verrà fatto in sede di assestamento);

se vi sono crediti derivanti dalla cessione di immobilizzazioni, e più in generale crediti che non hanno avuto come contropartita economica un ricavo, stornare il conto intestato al cliente ed iscrivere un credito verso altri, da riepilogare in 5);

se si adotta un conto salvo buon fine preparare il prospetto di riconciliazione tra il saldo contabile e il saldo risultante dai documenti bancari. In particolare controllare che il conto salvo buon fine presenti un saldo effettivamente pari alla somma degli effetti che verranno accreditati dopo il 31/12;

controllare, in caso di crediti verso clienti esteri, di aver effettuato correttamente la “triangolazione” per determinare gli importi in lire iscritti in bilancio. Questo deve avvenire indipendentemente dal fatto che il cliente sia comunitario od extracomunitario (conversione in euro degli importi in moneta nazionale e successiva conversione in lire dell’importo espresso in euro);

controllare che il saldo iniziale del conto “fatture da emettere” si sia chiuso e, se no, capire perché.2) verso imprese controllate3) verso imprese collegate4) verso controllanti5) verso altri

esaminare le schede contabili e rilevare eventuali arrotondamenti attivi e passivi; esaminare le schede dei conti Iva c/vendite e Iva c/acquisti, controllare i giroconti al conto Erario c/Iva e,

eventualmente, al conto IVA non detraibile da prorata, controllare il trasferimento di eventuali crediti infrannuali nel conto usato per le compensazioni;

nel caso di pro rata controllare i giroconti da Iva c/acquisti a Iva indetraibile da pro rata; verificare, nel caso in cui l’esercizio si chiuda con un credito Iva da portare in detrazione nel successivo, di

aver annotato tale credito nel registro Iva degli acquisti; controllare la corrispondenza tra il saldo attivo iniziale del conto usato per le compensazioni e la

dichiarazione precedente; controllare la corrispondenza tra il conto utilizzato per le compensazioni, le deleghe di pagamento (anche a

zero) presentate nell’anno e i dati risultanti dalla gestione deleghe (gestione F24); controllare la quadratura delle ritenute fiscali con i relativi proventi; se è già pervenuta l’attestazione,

verificare la corrispondenza con le ritenute contabilizzate, altrimenti stampare la scheda contabile e annotare sul fascicolo dell’assestamento che si è in attesa di attestazione;

controllare la corrispondenza tra acconti dovuti in base alle dichiarazioni per l’anno precedente e le deleghe di versamento (anche a zero) presentate a scadenza;

controllare, nel caso sia stata stipulata un’assicurazione c/TFR, di non aver rilevato costi in occasione della registrazione delle quietanze di pagamento (si deve registrare una scrittura esclusivamente patrimoniale in quanto i costi per TFR provengono direttamente dalla gestione paghe).

III) ATTIVITA’ FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONI1) partecipazioni in imprese controllate2) partecipazioni in imprese collegate3) partecipazioni in imprese controllanti4) altre partecipazioni5) azioni proprie, con indicazioni anche del valore nominale complessivo6) altri titoli

IV) DISPONIBILITA’ LIQUIDE1) depositi bancari e postali

eliminare tutti i sospesi di conto corrente bancario; accertarsi che tutti gli assegni emessi entro il 31/12 e non ancora addebitati siano effettivamente registrati

come pagamenti effettuati entro il 31/12 (cioè indipendentemente dall’effettivo addebito nell’estratto conto di dicembre); stesso ragionamento per i bonifici disposti entro il 31/12;

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sulla base dell’estratto conto delle carte di credito, registrare le operazioni addebitate sul c/c di gennaio nelle date di effettiva effettuazione nell’esercizio in chiusura (sostenimento di costi o pagamento di debiti);

predisporre il prospetto di riconciliazione tra saldo risultante dall’estratto conto bancario e il saldo risultante dalla contabilità;

accertarsi che i pagamenti fatti con assegni circolari e bancari di importo superiore ai 20 milioni di lire siano sempre avvenuti con l’indicazione del nome e della ragione sociale del beneficiario e con la clausola “non trasferibile” (più che un controllo questa deve essere un’indicazione da dare immediatamente ai clienti).

2) assegni se durante l’anno non si è utilizzato il conto “cassa assegni”, iscrivere in questo conto gli assegni detenuti

dall’impresa e non ancora riscossi alla data del 31/12 (l’iscrizione avviene tramite lo storno del conto cassa degli assegni segnalati dal cliente o risultanti da accrediti bancari nei primi giorni dell’anno nuovo).

3) denaro e valori in cassa eliminare tutti i sospesi di cassa; controllare la scheda del conto cassa di tutto l’anno, accertando che non presenti mai saldi negativi; iscrivere secondo l’evenienza i prelievi/versamenti soci/titolare non comunicati dal cliente durante l’anno,

al fine di adeguare il saldo contabile all’effettiva esistenza di denaro in cassa al 31/12; accertarsi che non siano mai state fatte operazioni in contanti, senza l’intervento di un intermediario

abilitato, per importi superiori ai 20 milioni di lire (la legge sul monitoraggio valutario punisce questi reati con una sanzione pari al 40% dell’importo dell’operazione);

rilevare eventuali arrotondamenti di cassa.

D) RATEI E RISCONTI verificare il corretto giroconto dei saldi iniziali; controllare la coincidenza dei risconti (pluriennali) per contratti di leasing con l’apposito prospetto in Excel, che

deve essere compilato per ogni singolo leasing sottoscritto dall’azienda.

PASSIVITA’ DELLO STATO PATRIMONIALE

A) PATRIMONIO NETTO controllare il corretto inserimento in Pro.Gest dei dati relativi al capitale sociale.I) CAPITALEII) RISERVA DA SOVRAPPREZZO DELLE AZIONIIII) RISERVE DI RIVALUTAZIONEIV) RISERVA LEGALEV) RISERVA PER AZIONI PROPRIE IN PORTAFOGLIOVI) RISERVE STATUTARIEVII) ALTRE RISERVE DISTINTAMENTE INDICATEVIII) UTILI (PERDITE) PORTATI A NUOVO

società di persone e ditte individuali: controllare che i prelevamenti soci/titolare effettuati nell’anno precedente siano stati stornati dall’utile dell’esercizio precedente. In caso di incapienza dell’utile stornare le riserve libere; in caso di ulteriore incapienza mantenere in bilancio i prelevamenti residui;

società di capitali: controllare che non siano stati rilevati prelievi soci durante l’anno; società di persone e ditte individuali: controllare che l’eventuale residuo saldo del conto “utile d’esercizio”

relativo all’anno precedente sia stato girocontato a “utili portati a nuovo”; società di capitali: verificare che l’utile dell’esercizio precedente sia stato destinato secondo la delibera di

approvazione del bilancio; società di persone e ditte individuali: controllare che l’eventuale perdita dell’esercizio precedente sia stata

coperta o tramite utili portati a nuovo o tramite riserve. In caso di incapienza delle riserve e degli utili a nuovo mantenere in bilancio la perdita a nuovo residua;

società di capitali: verificare che la perdita dell’esercizio precedente sia stata coperta secondo la delibera di approvazione del bilancio oppure che, sempre in esecuzione della delibera, sia stata riportata a nuovo.

IX) UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO questo conto non deve essere aperto perché, se lo è, riguarda il risultato dell’esercizio precedente, che deve

essere trattato come specificato appena sopra.

B) FONDI PER RISCHI E ONERI1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili2) per imposte3) altri

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C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO controllare che il saldo corrisponda a quello della stampa fornita dal reparto paghe, ovviamente con la differenza

della quota di debito maturato nell’anno, da iscrivere in sede di assestamento.

D) DEBITI1) obbligazioni2) obbligazioni convertibili3) debiti verso banche

eliminare tutti i sospesi di conto corrente bancario; accertarsi che tutti gli assegni emessi entro il 31/12 e non ancora addebitati siano effettivamente registrati

come pagamenti effettuati entro il 31/12 (cioè indipendentemente dall’effettivo addebito nell’estratto conto di dicembre); stesso ragionamento per i bonifici disposti entro il 31/12;

predisporre il prospetto di riconciliazione tra saldo risultante dall’estratto conto bancario e il saldo risultante dalla contabilità;

accertarsi che i pagamenti fatti con assegni circolari e bancari di importo superiore ai 20 milioni di lire siano sempre avvenuti con l’indicazione del nome e della ragione sociale del beneficiario e con la clausola “non trasferibile” (più che un controllo questa deve essere un’indicazione da dare immediatamente ai clienti);

in caso di finanziamenti bancari controllare la corrispondenza tra le registrazioni contabili e i piani di ammortamento forniti dalle banche. In caso di difformità capire il motivo e richiedere l’eventuale nuovo piano di ammortamento;

4) debiti verso altri finanziatori in caso di finanziamenti ottenuti da soggetti diversi dalle banche controllare la corrispondenza tra le

registrazioni contabili e i piani di ammortamento forniti dai finanziatori stessi. In caso di difformità capire il motivo e richiedere l’eventuale nuovo piano di ammortamento;

in caso di finanziamenti infruttiferi da parte di soci, che devono essere iscritti in un conto del tipo “soci c/finanziamenti infruttiferi”, verificare che sussista la prova di tale infruttuosità: è sufficiente che l’atto costitutivo preveda questa possibilità. Se ciò non accade rilevare gli interessi passivi maturati nell’esercizio. Tener conto che nelle società di capitali il finanziamento dei soci è possibile solo se sussistono contemporaneamente le seguenti tre condizioni:

- previsione di questa possibilità nell’atto costitutivo,- il socio è iscritto nel libro soci da almeno 3 mesi, - il socio detiene una partecipazione di almeno il 2% del capitale sociale risultante dall’ultimo

bilancio approvato.5) acconti

controllare che gli anticipi ricevuti ed iscritti in questo conto siano solo quelli fatturati; nel caso si siano ricevute somme a titolo di caparra confirmatoria (e cioè a titolo di risarcimento del danno nel caso di successivo ingiustificato inadempimento del contratto) o di caparra penitenziale (e cioè per garantirsi il diritto di recesso), che non devono essere fatturate, farle confluire nel conto “caparre” tra gli altri debiti in 13).

6) debiti verso fornitori esaminare le schede contabili e rilevare eventuali abbuoni attivi e passivi; consegnare i partitari alla ditta affinché controlli che i saldi al 31/12 siano corretti; accertarsi di essere in possesso delle copie di tutti i contratti di leasing sottoscritti; sulla base di tali copie

deve essere istituito apposito foglio elettronico per ogni leasing; controllare che i saldi iniziali dei conti “fatture da ricevere” si siano chiusi e, se no, capire perché.

7) debiti rappresentati da titoli di credito8) debiti verso imprese controllate9) debiti verso imprese collegate10) debiti verso controllanti11) debiti tributari

controllare i versamenti delle ritenute erariali tenendo conto che essi devono avvenire entro il 16 del mese successivo a quello del pagamento dello stipendio o del compenso e che le ritenute sulla 13^ mensilità , poiché i contratti collettivi obbligano alla corresponsione della stessa nel mese di dicembre, devono essere versate entro il 16 gennaio;

Affinché il CUD 2000 contenga gli stipendi di competenza del periodo gennaio-dicembre 2000 è necessario che siano interamente pagati entro il 12/0. Le ritenute (a differenza della normativa in vigore fino al 31/12/97) vanno versate entro il 16 del mese successivo al pagamento;

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controllare il tempestivo versamento delle ritenute in considerazione delle date di pagamento degli stipendi;

nel caso in cui vi siano ritenute versate in eccesso al 31/12, girocontare l’importo al conto utilizzato per le compensazioni; durante l’anno non è invece necessaria la compensazione in F24;

controllare che i conti erario c/irpeg ed erario c/irap, prima dell’assestamento, presentino saldo pari a zero; esaminare le schede dei conti Iva c/vendite e Iva c/acquisti, controllare i giroconti al conto Erario c/Iva,

controllare il trasferimento di eventuali crediti infrannuali nel conto usato per le compensazioni; controllare la corrispondenza dei crediti e debiti periodici con le dichiarazioni periodiche inviate, controllare la corrispondenza del debito Iva annuale con quello risultante dalla dichiarazione;

se per il 1999 c’è stato adeguamento ai parametri o agli studi di settore verificare che i maggiori ricavi siano stati annotati nel registro Iva delle vendite (o dei corrispettivi);

controllare che siano stati iscritti solo debiti per imposte certe e determinate: far confluire gli eventuali debiti per imposte solo probabili o incerte nell’ammontare o nella data in un conto tra i fondi per rischi e oneri;

qualunque debito tributario deve risultare a bilancio al netto di acconti, ritenute d’acconto e crediti d’imposta, tranne nel caso in cui ne sia stato chiesto il rimborso.

12) debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale controllare la correttezza dei versamenti dei contributi Inps per i dipendenti e per i collaboratori, tenendo

conto che per i dipendenti essi vanno versati entro il 16 del mese successivo a quello di riferimento mentre per collaboratori vanno versati entro il 16 del mese successivo a quello del pagamento;

controllare che il debito verso l’Inps corrisponda all’importo pagato nel mese di gennaio successivo; controllare la registrazione dell’autoliquidazione Inail, tenendo conto che i contributi, deducibili per

competenza, devono essere registrati separatamente dai contributi associativi, deducibili per cassa; controllare la correttezza dei versamenti, eventualmente rateizzati;

controllare la correttezza della determinazione e del versamento dei contributi Enasarco, utilizzando l’apposita tabella in Excel.

13) altri debiti controllare la scheda contabile dei debiti v/dipendenti e i pagamenti effettuati, facendo attenzione alla

correlazione tra data di pagamento e data di versamento delle relative ritenute erariali [vedi primo punto su 11) debiti tributari];

controllare che il debito verso i dipendenti corrisponda all’importo pagato nel mese di gennaio successivo a saldo delle retribuzioni di dicembre;

eseguire lo stesso controllo sulla scheda contabile dei debiti v/amministratori e sindaci per emolumenti.

E) RATEI E RISCONTI controllare il corretto giroconto dei saldi iniziali.

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CONTO ECONOMICO

A) VALORE DELLA PRODUZIONE1) ricavi delle vendite e prestazioni Vanno contabilizzati gli importi provenienti dalla vendita dei prodotti e dalla prestazione dei servizi rientranti

nell’attività tipica dell’impresa (es.: corrispettivi di vendita del dettagliante o provvigioni per l’agente di commercio). Vanno iscritti al netto delle rettifiche per resi, sconti, abbuoni e premi indicati in fattura; gli sconti di carattere finanziario (sconti cassa, cioè che intervengono in un momento successivo alla vendita) sono iscritti nell’area finanziaria C).

- Ricavi da cessioni di beni Verificare l’imputazione in base al momento di consegna del bene; Verificare che non esistano clausole che sospendono il trasferimento della proprietà rispetto alla

consegna del bene.

- Ricavi per prestazione di servizi Verificare l’imputazione in base all’ultimazione della prestazione; Per prestazioni a corrispettivi periodici (locazione, canoni assistenza, ecc.): verificare il contratto e

imputare i ricavi in base alla maturazione del corrispettivo;

2) variazione rimanenze prodotti in corso di lav., semilavorati e finiti3) variazione dei lavori in corso su ordinazione4) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni5) altri ricavi e proventi

- Plusvalenze ordinarie Trattasi delle plusvalenze originate dalla cessione di beni strumentali impiegati nella gestione

caratteristica dell’impresa, la cui cessione o altro tipo di realizzo (risarcimenti, destinazione a finalità estranee) rientra nel ricambio fisiologico. Non devono essere registrate in questa voce le plusvalenze derivanti da riconversione produttiva o ridimensionamento, e nemmeno le plusvalenze derivanti da trasferimento d’azienda o ramo d’azienda;

Controllare importi con scheda del cespite ceduto o dismesso.

- Plusvalenze ordinare non tassabili Trattasi delle plusvalenze dello stesso genere di quelle sopra descritte, ma riferibili a cespiti a

deducibilità limitata; Per beni uso promiscuo (quote ammortamento deducibili al 50%): la plusvalenza ordinaria è

imponibile al 50% (80% per autovetture agenti di commercio) , quindi deve essere registrata 50% (80%) nel conto precedente e 50% (20%) in questo conto;

Per autovetture di costo superiore ai 35.000.000 (50.000.000 per agenti di commercio): la plusvalenza è imponibile in proporzione al rapporto fra ammortamento fiscale dedotto/ammortamento civilistico.

- Sopravvenienze attive ordinarie Importi degli accantonamenti per rischi e oneri rilevatisi esuberanti per aggiornamento delle stime Prescrizione di debiti;

- Contributi in c/esercizio Hanno lo scopo di integrare ricavi o ridurre costi di esercizio; Contributi spettanti esclusivamente in conto esercizio a norma di legge; Contributi spettanti sotto qualsiasi denominazione in base a disposizioni contrattuali; Non rientrano in questo conto: contributi in conto interessi (conto C17) e contributi per fatti

eccezionali (conto E20); Devono essere rilevati secondo il principio di competenza, non prima però di avere la certezza del

contributo (decreto di liquidazione della somma, conoscenza dell’ammontare liquidato). Se sono correlati a costi, devono seguire l’imputazione temporale di tali costi;

L’eventuale importo dei contributi di competenza di esercizi precedenti a quello in cui viene contabilizzato è una sopravvenienza attiva ordinaria (A 10);

Se il contributo si configura come credito di imposta: contributo in conto esercizio a credito c/ erario da compensarenell’esercizio in cui sono sostenuti i costi che danno diritto al credito di imposta;

Controllare la rilevazione della ritenuta fiscale di acconto del 4% subita in base all’art.28 comma 2 DPR 600/73;

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- Contributo in c/impianti Trattasi di contributi per l’acquisto di beni ammortizzabili. Devono essere rilevati secondo il principio

di competenza, non prima però di avere la certezza del contributo (decreto di liquidazione della somma, conoscenza dell’ammontare liquidato). Se vengono rilevati in un esercizio successivo all’entrata in funzione del bene (ammortamento già iniziato) la parte di contributo di competenza di esercizi precedenti deve essere imputata a proventi (sopravvenienze attive ordinarie A10). Un metodo per la rilevazione del contributo consiste nell’abbattimento del costo di acquisto del bene (vedi B II). L’altro metodo di rilevazione consiste di rilevare il contributo in questa voce e procedere poi a riscontare la parte di competenza di esercizi futuri in base all’importo ammortizzato nel periodo.

- Contributi erogati su operazioni di leasing Quando il contributo ricevuto si riferisce ad operazioni di leasing, potrebbe essere meno evidente

capire se si tratta di contributi in conto esercizio o in conto impianti: questo perché i canoni di leasing figurano direttamente come costi d’esercizio. In ogni caso, essendo entrambi da rilevare per competenza, il contributo potrà essere imputato in proporzione ai canoni di competenza dell’esercizio.

Contributi Artiginacassa L. 240/81 sono in conto impianti: sono contributi in conto impianti (RM 92/E del 28/07/98)

Contributi per operazioni Sabatini-Leasing: in questo caso è stabilito dalla legge istitutiva che il contributo è in conto esercizio. L’imputazione andrà fatta in base agli interessi delle sole rate di competenza individuabili dal piano finanziario dell’operazione

si rammenta che sui contributi erogati per l’acquisto di beni strumentali non viene effettuata la ritenuta ex art. 28 co. 2° DPR 600/73.

- Contributi in c/capitale (altri) Trattasi di contributi in conto capitale per beni non ammortizzabili (terreni, spese di sviluppo e

ricerca), fiscalmente chiamati “altri contributi” rispetto i contributi in c/impianti e in c/esercizio. Criterio di rilevazione civilistico: Devono essere rilevati secondo il principio di competenza, non prima però di avere la certezza del contributo (decreto di liquidazione della somma, conoscenza dell’ammontare liquidato). Un metodo per la rilevazione del contributo consiste nell’abbattimento del costo iscritto nello Stato patrimoniale. L’altro metodo civilistico consiste nella rilevazione sempre per competenza nella voce altri ricavi ed effettuare poi i risconti per ripartirlo in base all’utilità del costo. Fiscalmente costituiscono sopravvenienze attive che rilevano nell’esercizio di incasso o in quote costanti in quello di incasso e nei successivi non oltre il quarto.

B) COSTI PER LA PRODUZIONE6) costi per materie prime, sussidiarie di consumo e merci

- Omaggi costo inferiore 50.000/omaggi costo superiore 50.000 Sono acquisti di beni distribuiti gratuitamente, anche se recano emblemi, anche se sono beni a cui lo

scambio o produzione è diretta l’attività dell’impresa; Il valore deve essere considerato unitariamente e non con riferimento alle singole componenti; Non rientrano in queste voci gli omaggi a dipendenti; Gli omaggi di costo superiore alle 50.000 lire sono da considerarsi, ai fini della deducibilità, come spese di

rappresentanza.

- Carburante autocarri/autoveicoli/autovetture 50%/autovetture 80% Per la distinzione tra automezzi vedi oltre; Nella descrizione della registrazione deve risultare la targa dell’automezzo; Controllare la regolarità delle schede carburante (indicazione dei chilometri);

7) costi per servizi E’ un raggruppamento troppo vasto per essere significativo da un punto di vista gestionale. Operiamo quindi

una distinzione non prevista dal codice civile, a seconda che i servizi acquisiti siano afferenti l’area produttiva, commerciale o amministrativa o generali. Quindi uno stesso costo, ad esempio spese telefoniche, può essere classificato sia tra i servizi commerciali che tra i servizi amministrativi e generali a seconda che della prevalenza dell’una o dell'altra funzione nella organizzazione aziendale.

servizi area produttiva

- Energia elettrica/gas-metano/acqua

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In questo mastro vanno registrate le utenze se prevale l’utilizzo in produzione rispetto all’utilizzo per la funzione amministrativa e generale dell’impresa;

Trattandosi di costi per utenze, controllare la periodicità della fatturazione per evitare che siano state omesse alcune registrazioni.

- Energia elettrica/gas-metano/acqua uso promiscuo Trattasi di costi per utenze intestate alla ditta individuale ma utilizzate anche ai fini personali.. Non è possibile l’utilizzo promiscuo delle utenze nel caso di società.

- Manutenzioni e riparazioni autocarri/assicurazione autocarri/altre spese autocarri Autocarro: trattasi degli autoveicoli indicati alla lettera d) dell’art.54 del codice della strada.

Controllare che dal libretto di circolazioni risulti l’immatricolazione come autocarro; Questi conti vanno utilizzati anche per automezzi immatricolati uso speciale; Nella descrizione delle registrazioni deve essere indicata la targa dell’automezzo; Per manutenzione e riparazione: controllare che l’autocarro sia di proprietà e non in leasing o

noleggio Per assicurazioni: controllare che il costo sia rilevato per competenza in base al periodo assicurato; Per altri costi: In questa voce vanno registrati per esempio il bollo (trattandosi di tassa deve essere

rilavato seguendo il criterio di cassa), le spese di lavaggio, custodia.

- Manutenzione e riparazione beni destinati alla produzione controllare che il bene cui si riferisce la manutenzione sia di proprietà e non in leasing o noleggio; attenzione alla distinzione civilistica e dei principi contabili tra manutenzione che ripristina la

funzionalità del bene e manutenzione che incrementa la vita utile del bene. Quest’ultima deve essere capitalizzata.

- Manutenzioni su beni di terzi: Trattasi di spese di manutenzione su beni in leasing, affitto, noleggio.

- Canoni assistenza beni destinati alla produzione Controllare che il costo sia rilevato per competenza in base al periodo di copertura del canone; Controllare che il bene cui si riferisce il canone di manutenzione non rientri nel conteggio del 5% dei

beni strumentali per la deduzione delle sp.di manutenzione.

- Lavorazioni esterne Controllare che sia un costo addebitato da un soggetto con partita IVA (non collaborazioni coordinate

e continuative o occasionali); Controllare che non si tratti in realtà di appalto di manodopera.

- Consulenze: progetti e perizie Deve trattarsi di prestazioni rese da professionisti con partita IVA assoggetti a ritenuta di acconto; Verificare la corrispondenza tra data di pagamento della fattura e data di versamento della ritenuta di

acconto IRPEF. Preparare la scheda per il modello dei sostituti di imposta.

servizi area commerciale - Trasporti

Sono le spese di trasporto fatturate da vettori e inerenti le vendite.

- Provvigioni passive ad Agenti di commercio – Contributi Enasarco – FIRR Verificare l’esistenza del contratto relativo; Verificare che l’imputazione a costo delle provvigioni passive sia correlata all’imputazione a ricavo

delle vendite cui le provvigioni si riferiscono; Verificare che in caso di mancato o parziale pagamento del cliente sia stata registrata una

sopravvenienza attiva per il ristorno delle provvigioni; Controllare la correttezza nell’applicazione delle ritenute Enasarco e verificare il rispetto dei minimali

e massimali; Controllare che i contributi a costo siano esclusivamente quelli a carico della ditta; Verificare che l’aliquota di ritenuta IRPEF sia corretta; Controllare (tramite l’apposito foglio elettronico) la regolarità nei versamenti delle ritenute irpef ed

Enasarco.

- Consulenze commerciali

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Deve trattarsi di prestazioni rese da professionisti con partita IVA assoggetti a ritenuta di acconto del 20%;

Verificare la corrispondenza tra data di pagamento della fattura e data di versamento della ritenuta di acconto IRPEF. Preparare la scheda per il modello dei sostituti di imposta.

- Intermediari professionisti In questo conto vanno registrati i costi per provvigioni maturate da procacciatori di affari e mediatori,

ossia intermediari muniti di partita IVA (altrimenti si tratta di intermediari occasionali) ma con i quali non intercorre un rapporto di mandato, ma semplicemente un incarico a procurare clienti senza la possibilità di concludere la vendita;

Verificare la competenza temporale in base agli acquisti o vendite cui si riferiscono; Deve esistere una lettera di incarico da parte della ditta; Controllare la regolarità dei versamenti delle ritenute di acconto IRPEF (18.5% del 50% o del 20%

del compenso).

- Intermediari occasionali Verificarne l’effettiva occasionalità; Verificarne la competenza temporale in base ai ricavi cui tali provvigioni si riferiscono; Controllare la corretta applicazione delle ritenute (come sopra) e il loro versamento nei termini.

- Spese di vitto e alloggio /spese di viaggio Tale voce di costo deve essere utilizzata unicamente per ditte individuali e professionisti, in quanto

nelle società le spese di viaggio e quelle di vitto e alloggio dei soli amministratori rientrano tra i rimborsi documentati, mentre le spese del ristorante dell’amministratore o dipendente insieme a clienti, agenti o fornitori rientrano tra le spese di rappresentanza.

- Spese di rappresentanza Sono spese di rappresentanza: contributi per organizzazione di convegni e simili; spese sostenute per

beni distribuiti gratuitamente di valore unitario superiore a lire 50.000 (da registrare su apposita voce), spese per acquistare o fornire un servizio caratterizzate dalla mancanza di un corrispettivo o di una specifica controprestazione da parte dei destinatari ovvero da una evidente sproporzione tra prestazione e controprestazione (quindi la sponsorizzazione è pubblicità e non spesa di rappresentanza);

Non sono spese di rappresentanza gli omaggi ai dipendenti; Devono essere registrate per l’intero importo, e solo in sede di dichiarazione dei redditi faremo le

variazioni che riguardano la deducibilità limitata.

- Spese di pubblicità

- Spese telefoniche In questo mastro vanno registrate le spese telefoniche se prevale la funzione commerciale di tali spese

rispetto l funzione amministrativa; Se la ditta ha diverse utenze telefoniche e fax, le singole registrazioni devono riportare nella

descrizione il numero telefonico; Controllare la periodicità della fatturazione per evitare che si ometta di registrare qualche bolletta.

- Spese telefoniche uso promiscuo Trattasi di costi per utenze intestate alla ditta individuale (non è possibile l’utilizzo promiscuo delle

utenze nel caso di società) ma utilizzate anche ai fini personali oppure delle utenze dei cellulari; In questo mastro vanno registrate le spese telefoniche se prevale la funzione commerciale di tali spese

rispetto alla funzione amministrativa; Se la ditta ha diverse utenze telefoniche e fax, le singole registrazioni devono riportare nella

descrizione il numero telefonico; Controllare la periodicità della fatturazione per evitare che si ometta di registrare qualche bollette.

- Spese autostrada Non è possibile dedurre il costo dei pedaggi non fatturati ma risultanti dallo tagliando rilasciato; Per poter registrare tali spese è necessario che la ditta possieda un contratto con la società che gestisce

le autostrade e riceva la fattura; Se il contratto riguarda i singoli automezzi, la fattura indicherà l’automezzo a cui si riferisce e quindi

tale spesa è da considerarsi inerente all’automezzo (stessa deducibilità dei costi);

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Se la fattura non indica la targa dell’automezzo e la ditta possiede più auto con diversi regimi di deducibilità, prudenzialmente tale spesa sarà considerata parzialmente non deducibile.

- Manutenzione e rip.autoveicoli/assicurazioni autoveicoli/altre spese autoveicoli Autoveicolo: trattasi degli autoveicoli indicati alla lettera c) dell’art.54 del codice della strada.

Controllare che dal libretto di circolazioni risulti l’immatricolazione per il trasporto promiscuo di persone e cose (deduzione al 100% purché tali veicoli siano oggettivamente e effettivamente destinati al trasporto promiscuo). Tale tipo di immatricolazione non è più possibile a partire dai 01/10/1998;

Nella descrizione delle registrazioni deve essere indicata la targa dell’automezzo; Per manutenzione e riparazione: controllare che l’autoveicolo sia di proprietà e non in leasing o

noleggio; Per assicurazioni: controllare che il costo sia rilevato per competenza in base al periodo assicurato; Per altri costi: In questa voce vanno registrati per esempio il bollo (trattandosi di tassa deve essere

rilavato seguendo il criterio di cassa), le spese di lavaggio, custodia.

servizi area amministrativa generali

- Consulenze legali e amministrative Deve trattarsi di prestazioni rese da professionisti con partita IVAassoggetti a ritenuta di acconto

(avvocati, commercialisti); Verificare la corrispondenza tra data di pagamento della fattura e data di versamento della ritenuta di

acconto IRPEF. Preparare la scheda per il modello dei sostituti di imposta;

- Elaborazione dati Trattandosi di costi stabiliti annualmente, controllare che l’importo registrato corrisponda con il totale

previsto;

- Spese di vigilanza Trattandosi di costi stabiliti annualmente, controllare che l’importo registrato corrisponda con il totale

previsto.

- Spese postali/Valori bollati In questi conti devono risultare i francobolli e le marche da bollo effettivamente utilizzate e non quelle

acquistate; E’ possibile registrare direttamente nel costo gli acquisti, salvo rilevare le rimanenze a fine anno e fare

il giroconto da costo a cassa valori bollati.

- Oneri bancari e spese di incasso In questa voce vanno registrate tutti gli oneri bancari che non hanno natura finanziaria: costi per

bonifici, emissione carnet assegni, invio e/c, tenuta contabilità, noleggio cassette sicurezza, commissioni per addebito utenze, per custodia titoli, per factoring (no interessi), per la valutazione di immobili concessione di mutuo, per istruttoria mutui e finanziamenti.

- Assicurazioni (non automezzi) Controllare che il costo sia rilevato per competenza in base al periodo assicurato (prospetto dei

risconti).

- Canoni assistenza Controllare che il costo sia rilevato per competenza in base al periodo di copertura del canone (scheda

risconti); Controllare che il bene cui si riferisce il canone di manutenzione non rientri nel conteggio del 5% dei

beni strumentali per la deduzione delle sp.di manutenzione.

- Abbonamenti e riviste Controllare che il costo sia rilevato per competenza in base al periodo di abbonamento (scheda

risconti).

- Energia elettrica In questo mastro vanno registrate le utenze energetiche se prevale l’utilizzo per la funzione

amministrativa e generale dell’impresa;

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Trattandosi di costi per utenze, controllare la periodicità della fatturazione per evitare che siano state omesse alcune registrazioni.

- Energia elettrica uso promiscuo Trattasi di costi per utenze intestate alla ditta individuale ma utilizzate anche ai fini personali . Non è possibile l’utilizzo promiscuo delle utenze nel caso di società.

- Spese telefoniche In questo mastro vanno registrate le spese telefoniche se non prevale la funzione commerciale di tali

spese; Se la ditta ha diverse utenze telefoniche e fax, le singole registrazioni devono riportare nella

descrizione il numero telefonico; Controllare la periodicità della fatturazione per evitare che si ometta di registrare qualche bollette.

- Spese telefoniche uso promiscuo Trattasi di costi per utenze intestate alla ditta individuale (non è possibile l’utilizzo promiscuo delle

utenze nel caso di società) ma utilizzate anche ai fini personali oppure delle utenze dei cellulari; In questo mastro vanno registrate le spese telefoniche se non prevale la funzione commerciale di tali

spese; Se la ditta ha diverse utenze telefoniche e fax, le singole registrazioni devono riportare nella

descrizione il numero telefonico; Controllare la periodicità della fatturazione per evitare che si ometta di registrare qualche bollette.

- Manutenzione e rip./assicurazione/altre spese autovetture 80% Autovetture 80%: trattasi degli autoveicoli indicati alla lettera a) comma 1dell’art.54 del codice della

strada, se la ditta svolge attività di agente di commercio. Controllare che dal libretto di circolazioni risulti l’immatricolazione come autovettura;

Nella descrizione delle registrazioni deve essere indicata la targa dell’automezzo; Per manutenzione e riparazione: controllare che l’autovettura sia di proprietà e non in leasing o

noleggio; Per assicurazioni: controllare che il costo sia rilevato per competenza in base al periodo assicurato; Per altri costi: In questa voce vanno registrati per esempio il bollo (trattandosi di tassa deve essere

rilavato seguendo il criterio di cassa), le spese di lavaggio, custodia.

- Lavoro interinale In questo conto vanno registrate le somme addebitate dalla impresa fornitrice del lavoro interinale a

titolo degli oneri retributivi e previdenziali (somma esclusa da IVA).Tale costo è però indeducibile ai fini IRAP.

- Compenso a società fornitrice lavoro interinale In questo conto vanno registrati i compensi corrisposti alla società fornitrice del lavoro interinale

(somma assoggettata ad IVA). Tale costo, a differenza del precedente, è deducibile ai fini IRAP

- Compensi amministratori/Compensi amministratori non pagati Controllare le deliberazioni di determinazione del compenso e rilevare i relativi costi per competenza; Distinguere i compensi corrisposti entro il 31/12/00 dai compensi non corrisposti (non deducibili ai

fini IRPEF e IRPEG); Verificare la corrispondenza delle registrazioni dei pagamenti dei compensi con i versamenti delle

relative ritenute erariali e preparare le schede per la compilazione del modello dei sostituti di imposta.Indeducibile ai fini IRAP

- Contributi INPS amministratori la parte dei contributi INPS a carico azienda sui compensi non pagati è comunque deducibile per

competenza; Controllare la corrispondenza delle registrazioni dei pagamenti dei compensi con i versamenti dei

contributi INPS preparare le schede per la compilazione del modello GLA.Indeducibile ai fini IRAP

- Rimborsi spese documentate amministratori Controllare che ci sia una lettera d’incarico, un verbale del consiglio o qualsiasi altra documentazione

idonea a far risalire la spesa ad un’attività svolta a favore della società; Verificare che le spese siano relative ad un incarico fuori dal comune di residenza dell’amministratore Verificare che l’importo giornaliero delle spese non superi Lit. 350.000 (500.000 se all’estero) per

amministratore;

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Verificare l’esistenza dei documenti fiscali giustificativi in cui è indicato il nome dell’amministratore e il suo codice fiscale (è obbligata a registrare nei registri Iva i /documenti con iva esposta e detraibile, nel caso l’Iva non sia detraibile la registrazione è facoltativa). Se si tratta di spese di viaggio non è richiesta l’intestazione.

Indeducibile ai fini IRAP- Indennità KM amministratori

Controllare che esista la lettera di autorizzazione all’amministratore per l’utilizzo dell’auto propria, con indicazione del modello e dell’importo del rimborso per km;

Controllare l’esistenza e la correttezza dei report dell’amministratore per i viaggi effettuati; Controllare che l’importo rimborsato non superi l’importo stabilito dalle tabelle ACI per quel tipo di

autovettura e per il chilometraggio annuo.Indeducibile ai fini IRAP

- Rimborsi spese non documentate amministratori Seguono le stesse regole dei compensi per amministratori.

- Manutenzione/custodia/assicurazione/tasse auto amministratori- Trattamento di fine mandato amministratori

Verificare se previsto statutariamente e se determinato con verbale assemblea dei soci; Deve essere rilevato per competenza ed è deducibile ai fini IRPEF/IRPEG per competenza; Si ritiene che sia soggetto a contribuzione INPS e di conseguenza è necessario rilevare per

competenza anche tale costo accessorio.Indeducibile ai fini IRAP

- Compensi co.co.co/Contributi INPS co.co.co./Rimborsi spese non doc. co.co.co.(tutte le regole che valgono per i co.co.co. valgono anche per i sindaci e revisori esterni se non sono professionisti e quindi hanno emesso quietanza e non fattura)

Verificare l’esistenza del contratto; Rilevare i compensi e i relativi contributi per competenza; Verificare la corrispondenza delle registrazioni dei pagamenti dei compensi con i versamenti delle

relative ritenute erariali e dei contributi INPS. Preparare le schede per la compilazione del modello dei sostituti di imposta e del modello GLA.

Indeducibile ai fini IRAP

- Rimborso spese documentate amministratori e collaboratori coordinati e continuativi Si tratta di spese effettuate dall’amministratore nell’ambito del suo mandato. Non sono rimborsi spese

dell’amministratore: i rimborsi delle anticipazioni fatte dall’amministratore per spese della società: quali i pagamenti

di bolli, diritti o fatture della società; i rimborsi delle cene ai clienti: sono spese di rappresentanza della società; i rimborsi di spese personali dell’amministratore: sono prelevamenti di utili o compensi in natura

Controllare che vi sia una lettera d’incarico, un verbale, un report o qualsiasi altra documentazione idonea a documentare l’inerenza della spesa alla trasferta effettuata nello svolgimento delle mansioni affidate all’amministratore;

Verificare che le trasferte siano al di fuori del comune di residenza dell’amministratore (altrimenti sono assimilati ai compensi);

Verificare l’esistenza dei documenti fiscali con indicazione del nome dell’amministratore e della società: per i documenti con Iva esposta e detraibile, la società effettuerà una normale registrazione nel registro Iva acquisti. Per i documenti di viaggio non è necessaria l’intestazione;

Limitare la deducibilità dei rimborsi di vitto e alloggio a Lit 350.000 (500.000 se all’estero) giornaliere per amministratore.

Deducibili ai fini IRAP

- Indennità km amministratori e collaboratori coordinati e continuativi E’ necessaria l’autorizzazione all’utilizzo del mezzo di proprietà dell’amministratore; Controllare che esista la documentazione (report trasferta) che attesti l’inerenza della trasferta con le

mansioni dell’amministratore; Verificare che le trasferte siano al di fuori del comune di residenza dell’amministratore (altrimenti è

assimilata al compenso); L’importo rimborsato è deducibile nei limiti delle tariffe ACI per veicoli di potenza inferiore ai 17

cavalli se benzina e 20 se diesel. Si consiglia di fare la verifica sulla tariffa stabilita per la percorrenza massima del mezzo nel corso dell’anno (cioè sia km addebitati alla società che km effettuati per scopi privati).

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Indeducibile ai fini IRAP

- Compensi a collaboratori occasionali Verificare l’effettiva occasionalità del compenso; Verificare la corretta applicazione delle ritenute e il relativo versamento; I rimborsi di spese ai collaboratori vanno sempre assoggettate a ritenuta.Indeducibile ai fini IRAP

- Rimborso spese ai dipendenti E’ bene che tutte le somme erogate in funzione del rapporto di lavoro dipendente transitino per il

cedolino paga. Questa regola permette di far verificare caso per caso al consulente del lavoro l’assoggettamento a contributi e ritenute le somme erogate;

I rimborsi delle spese relative a prestazioni di servizi giustificate da fatture o ricevute fiscali andranno registrate nella voce relativa alle prestazioni di servizi. (deducibili ai fini IRAP);

I rimborsi spese forfetari rimarranno tra le spese per prestazioni di lavoro (indeducibili ai fini IRAP); Verificare che la trasferta sia al di fuori del comune indicato nella lettera di assunzione quale sede di

lavoro (i rimborsi di spese all’interno del comune sono assimilate al salario – ad eccezione delle spese di viaggio documentate dal vettore);

Le spese di vitto e alloggio sono deducibili fino a Lit 350.000 (500.000 se all’estero) giornaliere.

- Indennità km dipendente E’ necessaria l’autorizzazione all’utilizzo del mezzo di proprietà del dipendente; Controllare che esista la documentazione (report trasferta) che attesti l’inerenza della trasferta e che

sia firmata dal dipendente; Verificare che le trasferte siano al di fuori del comune indicato nella lettera di assunzione quale sede

di lavoro (altrimenti è assimilata al salario); L’importo rimborsato è deducibile nei limiti delle tariffe ACI per veicoli di potenza inferiore ai 17

cavalli se benzina e 20 se diesel. Si consiglia di fare la verifica sulla tariffa stabilita per la percorrenza massima del mezzo nel corso dell’anno (cioè sia km addebitati alla società che km effettuati per scopi privati).

- Buoni pasto a dipendenti Al momento dell’acquisto dei buoni pasto da parte della ditta deve essere fatta questa registrazione:

Acconti a fornitori di servizi a Debiti v/fornitori (IVA 4% indetraibile)Il costo di un buono pasto deve essere inferiore a Lit. 10.240;

La ditta deve comunicare al CED paghe ogni mese quanti buoni pasto sono stati consegnati ad ogni dipendente. Non può essere consegnato più di un buono pasto al giorno ad ogni dipendente. Tale importo deve essere indicato nella busta paga del dipendente;

Nel momento di registrare i costi dei dipendenti rileveremo anche la seguente scrittura per l’importo corrispondente ai buoni pasto effettivamente consegnati ai dipendenti nel mese di competenza:Buoni pasto a dipendenti a Acconti a fornitori per servizi

Deducibili ai fini IRAP

- Mensa aziendale (in appalto)/corsi e aggiornamento dipendenti Deducibili ai fini IRAP

- Erogazioni liberali a dipendenti art. 65 co.1 Deve trattarsi di spese per servizi utilizzabili dalla generalità dei dipendenti o categorie di dipendenti

per finalità di educazione, istruzione, ricreative, assistenza sanitaria, sociale o di culto (distributori automatici).

Deducibili ai fini IRAP

8) per il godimento di beni di terzi- Affitti e locazioni passive

Controllare che le registrazioni fatte coprano l’intero periodo di competenza stabilito dal contratto; Controllare la registrazione del contratto di locazione e gli eventuali versamenti delle imposte di registro; Controllare, se previsto, l’aumento in base all’indice ISTAT.

- Noleggi Controllare che le registrazioni fatte coprano l’intero periodo di competenza stabilito dal contratto;

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- Canoni di leasing Conto da utilizzare per beni diversi da automezzi; Controllare che le registrazioni fatte coprano l’intero periodo di competenza stabilito dal contratto; Controllare che eventuali incrementi/decrementi dovuti ad indicizzazione siano distintamente registrati

(altri oneri finanziari/altri proventi finanziari); Aggiornare la scheda excel per ogni leasing.

- Leasing autocarri/autoveicoli/autovetture 50%/autovetture 80% Controllare di aver utilizzato il sottoconto esatto in base all’immatricolazione dell’automezzo. Per la

definizione degli automezzi vedi sopra; Controllare che le registrazioni fatte coprano l’intero periodo di competenza stabilito dal contratto; Se nella fattura è addebitata anche l’assicurazione, controllare che sia stata registrata separatamente

nell’apposito sottoconto; Controllare che eventuali incrementi/decrementi dovuti ad indicizzazione siano distintamente registrati

(altri oneri finanziari/altri proventi finanziari); Aggiornare la scheda excel per ogni leasing.

- Noleggio autocarri/autoveicoli/autovetture 50%/autovetture 80% Verificare che gli importi registrati si riferiscano alla sola quota di noleggio e non alla quota per servizi

aggiuntivi. Quest’ultima deve essere registrata nei sottoconti (altri costi autocarri/…); Controllare di aver utilizzato il sottoconto esatto in base all’immatricolazione dell’automezzo. Per la

definizione degli automezzi vedi sopra; Controllare che le registrazioni fatte coprano l’intero periodo di competenza stabilito dal contratto;

9) per il personale

- Omaggi a operai/cfl/apprendisti Omaggi in occasione di festività o ricorrenze alla generalità o categorie di dipendenti; L’importo per dipendente non deve superare nel periodo di imposta lire 500.000.

10) ammortamenti e svalutazioni11) variazione delle rim. di m.p. di cons. e merci12) accantonamento per rischi13) altri accantonamenti14) oneri diversi di gestione

- Imposte e tasse deducibili Sono, ad esempio, l’imposta di registro le TGC, l’imposta di pubblicità, tassa raccolta rifiuti; Civilisticamente devono essere rilevate per competenza, fiscalmente sono deducibili per cassa;

- Imposte e tasse non deducibili - ICI Controllare che sia registrato separatamente dalle altre imposte e tasse non deducibili, perché è deducibile

ai fini IRAP.

- Minusvalenze ordinarie Trattasi delle minusvalenze originate dalla cessione di beni strumentali impiegati nella gestione

caratteristica dell’impresa, la cui cessione o altro tipo di realizzo (risarcimenti, destinazione a finalità estranee) rientra nel ricambio fisiologico. Non devono essere registrate in questa voce le minusvalenze derivanti da riconversione produttiva o ridimensionamento, e nemmeno le minusvalenze derivanti da trasferimento d’azienda o ramo d’azienda;

Controllare importi con scheda del cespite ceduto o dismesso.

- Minusvalenze ordinarie non deducibili Trattasi delle minusvalenze dello stesso genere di quelle sopra descritte, ma riferibili a cespiti a

deducibilità limitata;

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Per beni uso promiscuo (quote ammortamento deducibili al 50%): la minusvalenza è deducibile al 50% (80% per autovetture agenti di commercio) , quindi deve essere registrata 50% (80%) nel conto precedente e 50% (20%) in questo conto;

Per autovetture di costo superiore ai 35.000.000 (50.000.000 per agenti di commercio): la minusvalenza è deducibile in proporzione al rapporto fra ammortamento fiscale dedotto/ammortamento civilistico.

- Iva non detraibile prorata Conto utilizzato per ditte che hanno un prorata di detraibilità IVA diverso dallo 0%. Nel caso in cui

l’IVA sia completamente indetraibile, infatti, l’IVA non detratta incrementa la voce di costo cui si riferisce;

Controllare corrispondenza del totale del costo con l’importo dell’IVA indetraibile da prorata che risulta dalla dichiarazione IVA annuale.

C) PROVENTI ED ONERI FINANZIARI15) proventi da partecipazioni Vanno rilevati i dividendi percepiti per effetto di partecipazioni in società (si evidenzia che la

partecipazione detenuta deve essere stata acquistata nell’esercizio d’impresa e non come privato, nel qual caso i dividendi non transitano per il bilancio) e le plusvalenze derivanti dalla vendita delle partecipazioni.

16) altri proventi finanziari A) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni: interessi attivi maturati nell’esercizio sui crediti iscritti tra le

immobilizzazioni finanziarie, comprese le eventuali differenze da indicizzazione; si iscrive anche la rivalutazione del TFR, se il credito è iscritto tra le immobilizzazioni;

B) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni: interessi maturati relativi a CCT, BTP ed obbligazioni private;

C) da titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni: sono gli interessi maturati su titoli a reddito fisso facenti parte della tesoreria dell’impresa e destinati a frequenti negoziazioni sul mercato;

D) proventi diversi dai precedenti: è una voce residuale in cui confluiscono, ad esempio, gli interessi attivi su depositi e c/c bancari (al lordo della ritenuta), gli utili su cambi, gli interessi di mora e per dilazioni di pagamento concesse a clienti, gli sconti finanziari attivi non indicati in fattura (altrimenti vedi voce B-6) per pagamenti pronta cassa.- Altri proventi finanziari

Indicare in questo conto eventuali diminuzione dei canoni di leasing rispetto al contratto originario per indicizzazione

- Contributi in c/interessi Sono contributi in conto esercizio; Contributi spettanti esclusivamente in conto esercizio a norma di legge; Contributi spettanti sotto qualsiasi denominazione in base a disposizioni contrattuali; Devono essere rilevati secondo il principio di competenza, non prima però di avere la certezza del

contributo (decreto di liquidazione della somma, conoscenza dell’ammontare liquidato). Se sono correlati a costi, devono seguire l’imputazione temporale di tali costi;

L’eventuale importo dei contributi di competenza di esercizi precedenti a quello in cui viene contabilizzato è una sopravvenienza attiva ordinaria (A 10);

Controllare la rilevazione della ritenuta fiscale di acconto del 4% subita in base all’art.28 comma 2 DPR 600/73;

Contributi Artigiancassa L.35/95 e L. 949/52 sono in conto interessi (RM 92/E del 28/07/98).

17) interessi ed altri oneri finanziari Si indicano, a titolo esemplificativo: interessi su finanziamenti ottenuti da banche, su scoperti di c/c,

nonché tutte le commissioni passive e le spese bancarie accessorie relative a detti finanziamenti, gli interessi passivi su dilazioni ottenute dai fornitori, gli sconti finanziari passivi concessi a clienti per pagamenti pronta cassa (non indicati in fattura, altrimenti vanno in diminuzione della voce A-1), le perdite su cambi e le differenze negative derivanti da indicizzazione su prestiti.

- Interessi passivi su c/c- Interessi passivi su finanziamenti- Interessi passivi su altri debiti- Oneri bancari su finanziamenti- Interessi non deducibili- Altri oneri finanziari

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Indicare in questo conto eventuali aumenti dei canoni di leasing rispetto al contratto originario per indicizzazione

D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE15) rivalutazioni16) svalutazioni

E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI17) proventi

- Plusvalenze straordinarie Trattasi delle plusvalenze originate da riconversione produttiva o ridimensionamento (imponibili ai

fini IRAP); Trattasi di plusvalenze derivanti da trasferimento d’azienda o ramo d’azienda (non imponibili ai fini

IRAP); Controllare importi con scheda del cespite ceduto o dismesso.

- Plusvalenze straordinarie non tassabili Trattasi delle plusvalenze dello stesso genere di quelle sopra descritte, ma riferibili a cespiti a

deducibilità limitata; Per beni uso promiscuo (quote ammortamento deducibili al 50%): la plusvalenza è imponibile al 50%,

quindi deve essere registrata 50% nel conto precedente e 50% in questo conto; Trattasi delle plusvalenze originate da riconversione produttiva o ridimensionamento; Trattasi di plusvalenze derivanti da trasferimento d’azienda o ramo d’azienda.

- Sopravvenienze attive straordinarie Rettifiche di valori derivanti da errori di rilevazione di fatti di gestione relativi ad esercizi precedenti; Rettifiche di valori derivanti da errori di valutazione su accantonamenti per rischi e oneri; Rettifiche per sconti abbuoni e resi su acquisti di precedenti esercizi.

- Contributi in conto esercizio per eventi eccezionali Vedi A 10.

18) oneri- Minusvalenze straordinarie

Trattasi delle minusvalenze originate da riconversione produttiva o ridimensionamento (deducibili ai fini IRAP);

Trattasi di minusvalenze derivanti da trasferimento d’azienda o ramo d’azienda (indeducibili ai fini IRAP);

Controllare importi con scheda del cespite ceduto o dismesso.

- Minusvalenze straordinarie non deducibili Trattasi delle minusvalenze dello stesso genere di quelle sopra descritte, ma riferibili a cespiti a

deducibilità limitata; Per beni uso promiscuo (quote ammortamento deducibili al 50%): la minusvalenza è deducibile al

50% , quindi deve essere registrata 50% nel conto precedente e 50% in questo conto; Trattasi delle minusvalenze originate da riconversione produttiva o ridimensionamento; Trattasi di minusvalenze derivanti da trasferimento d’azienda o ramo d’azienda.

- Sopravvenienze attive straordinarie Rettifiche di valori derivanti da errori di rilevazione di fatti di gestione relativi ad esercizi precedenti; Rettifiche di valori derivanti da errori di valutazione su accantonamenti per rischi e oneri; Rettifiche per sconti abbuoni e resi su acquisti di precedenti esercizi.

- Sopravvenienze passive straordinarie Rettifiche di valori derivanti da errori di rilevazione di fatti di gestione relativi ad esercizi precedenti; Rettifiche di valori derivanti da errori di valutazione su accantonamenti per rischi e oneri; Rettifiche per sconti abbuoni e resi su vendite di precedenti esercizi.

19) Imposte sul reddito di esercizio- IRPEG

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- IRAP