Controllo e valutazione-Batistella24-05-2011

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1 Diritto all’assistenza e compatibilità economica ANOSS Verona 24 maggio 2011 Controllo e valutazione: due strumenti per la qualità sostenibile Alessandro Battistella

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Controllo e valutazione: due strumenti per la qualità sostenibile ANOSS –Verona 24 maggio 2011 Alessandro Battistella 1 - aumenta la competitività tra concorrenti - crescono le richieste dei soggetti regolatori del mercato PERCONTRO 2

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Diritto all’assistenza e compatibilità

economica

ANOSS – Verona 24 maggio 2011

Controllo e valutazione: due strumenti per la qualità

sostenibile

Alessandro Battistella

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IN UNA SITUAZIONE DI CRISI DI RISORSE LA QUALITÀ

ASSUME UNA IMPORTANZA NODALE PER DIVERSI MOTIVI:

- esiste una forte tentazione di risparmiare sulla qualità

- le condizioni di lavoro possono diventare più gravose

- possono diminuire gratifiche e benefit

- diminuisce la capacità di investire

PER CONTRO

- aumenta la competitività tra concorrenti

- crescono le richieste dei soggetti regolatori del mercato

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In un momento di incertezza o di

difficoltà è innanzitutto opportuno vedere la qualità come una risorsa e non come un costo, e bisogna essere disponibili ad individuare i possibili elementi di debolezza del sistema.

Gli strumenti da utilizzare per farlo sono la valutazione ed il controllo

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VALUTAZIONE E CONTROLLO

Con uno slogan si può dire che se il

controllo è un’azione sostanzialmente

statica, finalizzata a verificare la

coerenza con qualcosa stabilito a

priori, la valutazione è un processo

dinamico, finalizzato a costruire

correggendo.

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La valutazione si distingue dal controllo perché

non si limita a individuare gli errori o a ratificare

l’esistente ma, in quanto processo di ricerca,

cerca quanto non era prevedibile a priori.

La valutazione apre a sviluppi futuri, consente di

correggere il tiro da eventuali disfunzioni e allo

stesso tempo di migliorare la prestazione

erogata valorizzando quanto è emerso di nuovo

e quanto è utilizzabile come risorsa.

VALUTAZIONE E CONTROLLO

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Per decidere quale strumento utilizzare è

necessario porsi preventivamente alcune domande essenziali:

- valutazione/controllo per chi?

- valutazione/controllo quando?

- valutazione/controllo perché?

Solo dopo potrò chiedermi

- valutazione/controllo di cosa?

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Valutazione per chi

Una molteplicità di attori ha interesse a

valutare/controllare il servizio di una RSA:

- La proprietà

- I dirigenti

- Gli ospiti

- La Regione o la ASL

- Il personale

- I Comuni

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Valutazione/controllo perché

Razionalizzazione

Rendicontazione

Apprendimento

Legittimazione

Moda

Dovere

………..

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Valutazione /controllo di cosa

I 4 campi di analisi

ANALISI DEGLI INPUT le risorse messe in campo

ANALISI DEL PROCESSO le modalità seguite organizzare ed erogare i servizi

ANALISI DEGLI OUTPUT cosa si è fatto

ANALISI DEGLI OUTCOME la valutazione di impatto o di risultato

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L’analisi degli “input”

Questo approccio rende conto della dimensione quantitativa delle risorse impiegate, consentendo riflessioni sulla efficienza produttiva.

L’analisi degli input, pur non potendo certamente esaurire la valutazione di una residenza, sicuramente ne rappresenta un passaggio essenziale.

L’accreditamento istituzionale si basa essenzialmente sul controllo degli input.

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L’analisi degli output

Il controllo/valutazione degli output riguarda la tipologia di servizi erogati e le modalità di esecuzione in termini quantitivi: elementi così rilevanti da indurre talvolta i soggetti valutatori ad incentrare sugli output la totalità delle proprie attenzioni.

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L’analisi degli output

Valutare i servizi che vengono erogati in termini di quantità e dimensione è sicuramente necessario per poter dare un giudizio complessivo sul funzionamento di una RSA, è anche necessario per poter ragionare in termini di efficacia o di coerenza tra bisogni e servizi. Questo non rappresenta, tuttavia che uno degli approcci valutativi da utilizzare, e non necessariamente il principale.

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L’analisi degli outcome

La valutazione di impatto o dirisultato, sarebbe probabilmente lastrada più interessante da seguireper ricostruire in che modo ed in chemisura una RSA funzioni e sia validaper la collettività in cui opera.

Il problema è trovare il modo di farlo.

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Valutazione di processo

In una RSA è opportuno spostare l’attenzione sui processi produttivi, analizzando il processo di erogazione della prestazione, partendo dall’ipotesi che la qualità del servizio reso all’ospite dipenda principalmente dalle modalità con cui viene erogata l’assistenza da parte degli operatori.

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Valutazione di processo

La scelta di valutare il processo produttivo e non la struttura organizzativa riconosce l’importanza della figura professionale, in quanto consente di mettere in evidenza gli spazi di discrezionalità che guidano l’agire dell’operatore.

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Incentrare l’attenzione sul processo produttivo significa prestare attenzione a due dimensioni: l’agire operativo e il legame relazionale.

Nella prima dimensione rientrano la capacità di gestire un percorso assistenziale, la continuità dell’erogazione, l’integrazione tra gli attori coinvolti, la tempestività dell’erogazione delle prestazioni …

Nella seconda, relativa al legame relazionale, rientra l’orientamento all’utente, inteso come capacità di realizzare il processo produttivo tenendo conto delle effettive esigenze relazionali degli ospiti.

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Il metodo BPCE

Il metodo BPCE (Best Practices Cross-

Evaluation) è specificamente finalizzato a migliorare la qualità delle strutture residenziali:

- prende spunto dall’accreditamento di eccellenza

- si basa sulla valutazione dei processi produttivi

- è gestito dagli operatori

- è economicamente sostenibile

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Perché partire dagli operatori

Di tutti i modelli di valutazione, quelli riconducibili all’accreditamento di eccellenza, come il BPCE hanno il pregio di investire sugli operatori, il capitale essenziale per poter rispondere alle sfide di un sistema di welfare che mostra evidenti segni di debolezza

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE