Valutazione del Rischio Incendio · 2015-06-05 · Valutazione del Rischio di Incendio ai sensi...

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LICEO CLASSICO “JACOPO STELLINI” UDINE Valutazione del Rischio di Incendio ai sensi dell’art. 2 del D.M. 10 marzo 1998 data: 18/05/2015 1 Ai sensi del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 LICEO CLASSICO “JACOPO STELLINI" Piazza I Maggio, 26 - 33100 UDINE Tel. 0432/504577 - Fax. 0432/511490 Cod. Fiscale 80023240304 SEDE UNICA “DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO D’INCENDIO” Data della presente valutazione 18/05/2015 1° AGGIORNAMENTO Il DATORE DI LAVORO: GIUSEPPE SANTORO (timbro e firma)

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LICEO CLASSICO “JACOPO STELLINI”

UDINE

Valutazione del Rischio di Incendio ai sensi dell’art. 2 del D.M. 10 marzo 1998

data: 18/05/2015

1

Ai sensi del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81

LICEO CLASSICO “JACOPO STELLINI"

Piazza I Maggio, 26 - 33100 UDINE Tel. 0432/504577 - Fax. 0432/511490

Cod. Fiscale 80023240304

SEDE UNICA

“DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO D’INCENDIO”

Data della presente valutazione 18/05/2015

1° AGGIORNAMENTO

Il DATORE DI LAVORO: GIUSEPPE SANTORO (timbro e firma)

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INDICE

1 DATI DELLA SCUOLA................................................................................................................... 3

2 VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO............................................................................... 4

2 .1 INTRODUZIONE ............................................................................................................................... 4

2 .2 CRITERI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO ......................................................................... 5

3 SCHEDA GENERALE SCUOLA – AFFOLLAMENTO – NOTE COSTRUTTIVE .............. 6

3 .1 IDENTIFICAZIONE PERICOLI DI INCENDIO .......................................................................................10

4 CONCLUSIONI.................................................................................................................................17

ALLEGATI:

SCHEDE DI VALUTAZIONE RISCHIO INCENDIO PER AMBIENTI PARTICOLARI NOMINATIVI ADDETTI SQUADRA ANTINCENDIO PLANIMETRIE ISTITUTO

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1 DATI DELLA SCUOLA

Scuola: LICEO CLASSICO “JACOPO STELLINI”

Indirizzo: Piazza Primo Maggio n. 26 – 33100 UDINE

Attività: Insegnamento

Certificato Prevenzione Incendi: In via di ottenimento)

Udine, 18/05/15

Il Dirigente Scolastico prof. Giuseppe Santoro

__________________

MC RSPP RLS

__________________ __________________ __________________

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2 VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO

2 .1 Introduzione

Nel presente documento viene riportato il Rapporto di Valutazione del Rischio Incendio redatto ai sensi dell’art.2 comma 1 del D.M. 10/03/98.

In esso vengono analizzate le tematiche connesse alla prevenzione incendi con riferi-­ mento alla particolare situazione della scuola considerata.

Il presente rapporto di valutazione è da considerarsi parte integrale del rapporto di va-­ lutazione dei rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro redatto ai sensi dell’art. 17 D.Lgs. 81/08.

La valutazione effettuata tiene ovviamente in considerazione l’attuale assetto normati-­ vo, costituito sia da leggi previgenti, che mantengono la loro validità, sia dalle innovazioni legate al D.M. 10/03/98.

Nella valutazione, inoltre, si è tenuto conto dei lavoratori dipendenti ed anche delle persone non dipendenti, ma presenti nell’edificio quali alunni, genitori etc.

Nel presente documento sono indicati i dati generali della Scuola, una breve descrizio-­ ne delle attività svolte, la valutazione del rischio incendio della Scuola e dei locali più si-­ gnificativi ai fini della valutazione stessa, la classe di rischio incendio, secondo la defini-­ zione fornita nell’art.2 comma 4 del D.M. 10/03/98, in cui la Scuola si colloca.

La valutazione del rischio di incendio deve consentire al datore di lavoro di prendere i provvedimenti che sono effettivamente necessari per salvaguardare la sicurezza dei lavo-­ ratori e delle altre persone presenti nel luogo di lavoro.

Questi provvedimenti comprendono: • la prevenzione dei rischi;; • l'informazione dei lavoratori e delle altre persone presenti;; • la formazione dei lavoratori;; • le misure tecnico-­organizzative destinate a porre in atto i provvedimenti necessari.

La prevenzione dei rischi costituisce uno degli obiettivi primari della valutazione dei ri-­ schi. Nei casi in cui non è possibile eliminare i rischi, essi devono essere diminuiti nella misura del possibile e devono essere tenuti sotto controllo i rischi residui, tenendo conto delle misure generali di tutela di cui all'art. 15 del D.Lgs. 81/08.

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2 .2 Criteri di Valutazione del Rischio Incendio

Nell’effettuazione della valutazione del rischio incendio si fa uso delle seguenti defini-­ zioni:

Pericolo di Incendio proprietà o qualità intrinseca di determinati materiali o attrezzature, oppure di metodologie e pratiche di lavoro, che presentano il potenziale di causare incendio.

Sorgenti di Innesco cause potenziali di incendio come ad esempio: fonti di calore, di scintille, corpi incandescenti, fiamme libere.

Misure di riduzione del pe-­ ricolo di incendio

misure comportamentali o strutturali in grado di abbatte-­ re o contenere la possibilità di insorgenza di un incendio nonché in grado di rimuovere completamente il pericolo di incendio.

Nello svolgimento della valutazione si è tenuto conto di:

• tipo di attività svolta all’interno dell’edificio;; • dimensioni degli spazi a disposizione delle diverse attività svolte;; • tipo e quantità dei materiali immagazzinati e manipolati compresi gli arredi;; • tipo di attrezzature e macchine impiegate;; numero di persone presenti negli am-­

bienti, siano esse lavoratori dipendenti, studenti, che altre persone, e della loro prontezza ad allontanarsi in caso di emergenza;;

• dimensione e articolazione del luogo di lavoro.

La formulazione del documento di valutazione del rischio si basa su un’analisi specifica nella quale sono stati adottati i seguenti criteri:

a) individuazione di ogni pericolo di incendio (p.e.: sostanze facilmente combustibili e infiammabili, sorgenti di innesco, situazioni che possono determinare la facile pro-­ pagazione dell'incendio);;

b) individuazione dei lavoratori e di altre persone presenti nel luogo di lavoro esposte a rischi di incendio;;

c) eliminazione o riduzione dei pericoli di incendio;; d) valutazione del rischio residuo di incendio;; e) verifica della adeguatezza delle misure di sicurezza esistenti ovvero individuazione

di eventuali ulteriori provvedimenti e misure necessarie ad eliminare o ridurre i ri-­ schi residui di incendio

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3. SCHEDA GENERALE SCUOLA Il fabbricato scolastico è articolato su tre corpi disposti a “U”, ed un corpo destinato a palestra così distinti: Corpo C – centrale – comprendente:

• locali collettori elettropompe impianto antincendio e Q.E. generale al piano interrato;; • atrio monumentale con la scala principale a giorno;; • sala lettura al piano terra e ammezzato;; • uffici amministrativi al piano terra;; • deposito libri pregevoli;; • aula magna al primo piano;; • sala insegnanti al primo piano;; • biblioteca al piano ammezzato (comparto 1);; • servizi igienici al piano terra ed al primo piano;; • bar al piano terra;; • 4 aule scolastiche ed un laboratorio di informatica al piano secondo;; • centrale termica a gas al piano secondo;; • n. 1 piccolo deposito materiali al piano secondo;; • n. 1 piccolo archivio al piano secondo;; • n.1 scala protetta lato Cairoli a servizio scuola;; • n.1 scala protetta lato Grazie a servizio scuola.

Corpo N-­ laterale lato Grazie, comprendente: • n. 16 aule scolastiche;; • aula di fisica e locali annesso al piano secondo;; • aula di chimica e locali annesso al piano secondo;; • n.1 scala protetta lato nord;; • n.1 scala esterna di sicurezza;; • servizi igienici, 2 al piano terra ed al primo piano ed 1 al piano secondo.

Corpo E – laterale lato Cairoli, comprendente:

• n. 12 aule scolastiche;; • n.1 scala protetta lato nord;; • biblioteca al piano ammezzato (comparto 1 -­2);; • servizi igienici, uno per piano;; • n. 1 piccolo deposito.

La nuova palestra collegata trasversalmente al Corpo N con comunicazione al piano terra e piano primo, la vecchia palestra in un corpo di fabbrica a se stante, collegata con la nuova palestra con porte REI 120, è ubicata in posizione N-­E. Le superfici in pianta al lordo delle pareti interne dei cinque corpi di fabbrica, sono le seguenti: Corpo C:

• piano seminterrato, 170 mq;; • piano terra, 844 mq;; • piano ammezzato/soppalco, 300 mq;;

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• piano primo, 842 mq;; • piano secondo, 642 mq.

Corpo N;;

• piano terra, 845 mq;; • piano primo, 845 mq;; • piano secondo, 845 mq.

Corpo E:

• piano terra, 600 mq;; • piano ammezzato/soppalco, 171 mq;; • piano primo, 600 mq;; • nuova palestra, 760 mq. • vecchia palestra, 293 mq.

Totale: 7.777 mq

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CLASSIFICAZIONE DELLA SCUOLA: Secondo il D.M. 26 agosto 1992, la scuola è ascrivibile al “Tipo 3”: scuola con numero di persone contemporaneamente presenti compreso tra 501 e 800, compreso il personale docente e non docente.

AFFOLLAMENTO IPOTIZZABILE E MASSIMO AFFOLLAMENTO IPOTIZZABILE: In base alla tabella seguente, si avrà un affollamento ipotizzabile e massimo affollamento ipotizzabile pari a 696 persone, compresi 12 utenti esterni:

PIANO PERCORSO D’ESODO

AFFOLLAMENTO

IPOTIZZABILE MAX

AFFOLLAMENTO REALE (% totale)

Terra Esodo Ingresso principale 200 10 (%)

Esodo Scale Interne Piazz. Interno Grazie 150 82 (%) Esodo Scivolo Piazz. Interno Grazie 63 95 (%) Esodo Scivolo Piazz. Interno Cairoli 150 78 (%) Esodo Spogliatoi Palestra Grande 50 10 (%) Esodo Palestra Grande 60 76 (%) Esodo Palestra Piccola 30 75 (%)

Primo Esodo Scale Interne Piazz. Interno Grazie 50 75 (%) Esodo Scale Esterne Piazz. Interno Grazie 115 91 (%) Esodo Scale Interne Lato Primo Maggio 95 94 (%) Esodo Scale Interne Piazz. Interno Cairoli 95 94 (%) Esodo Palestra Grande lato Cairoli 75 14 (%) Esodo Palestra Grande lato Grazie 75 18 (%)

Secondo Esodo Scale Interne Piazz. Interno Grazie 50 50 (%) Esodo Scale Esterne Piazz. Interno Grazie 100 40 (%) Esodo Scale Interne Lato Primo Maggio 75 30 (%) Esodo Scale Interne Piazz. Interno Cairoli 75 35 (%)

CAPACITA’ DI DEFLUSSO: La capacità di deflusso è fissata in 60 persone per modulo di 60 cm per ogni piano.

LUNGHEZZA DELLE VIE DI USCITA: La lunghezza delle vie di uscita, misurata a partire dalla porta del locale frequentato da studenti o dal personale rispetto al luogo sicuro, è inferiore a m 60 come risulta dalle planimetrie allegate al piano di emergenza.

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LARGHEZZA DELLE VIE DI USCITA:

Le uscite dall’immobile verso luogo sicuro sono pari a 21 con un numero totale di moduli di 60 cm pari a 40. Tutte le porte utilizzate come uscita sono ad una o due ante e dotate di maniglioni antipanico, le porte delle aule hanno una larghezza netta non inferiore a 80cm.

SCALE: L’immobile è provvisto di 7 scale, delle quali 1 scala di sicurezza esterna e 6 scale protette interne.

DEFLUSSO TOTALE: Il deflusso totale in base alla larghezza delle vie di uscita, alla capacità di deflusso, all’affollamento ipotizzabile,al massimo affollamento ipotizzabile ed alla tipologia delle scale, è pari a:

a) N. 40 moduli x 60 persone/modulo = 2400 persone

COMPARTIMENTAZIONI: La scuola non necessita di compartimentazioni in quanto è stata realizzata in data antecedente al D.M. 18 dicembre 1975, inoltre ogni piano non supera i 6.000 mq con altezza antincendi dell’edificio di m 12,6.

STRUTTURE: L’edificio è stato realizzato inizi ottocento,

a) abbiamo le strutture perimetrali realizzate con pietrame e laterizio dallo spessore medio di 50 cm;;

b) strutture di separazione verso attività contemplate nel D.M. 16 febbraio 1982 in pietrame da 50 cm e Leca da 10 cm REI 120 calcestruzzo da 15 cm verso la biblioteca al piano ammezzato;; pietrame da 50 cm e Leca da 10 cm REI 120 verso la biblioteca libri pregiati (Barnabitica);;

c) solai di interpiano in c.a. sp. 5 cm con intercapedine di polistirolo sp. 10 cm e cappa spessore 5 cm, poggianti su trafilati metallici IPE ed HE (solamente il solaio dell’ultimo piano è parzialmente in legno);;

d) copertura: travi in legno rinforzate con strutture metalliche;; e) strutture di separazione: verso il piccolo deposito piano II (4) e piano I (2) REI 60;; f) strutture di separazione dell’aula di chimica e locale annesso al P.2 lato Grazieverso altri

locali: hanno caratteristiche REI 60;; g) strutture di separazione del deposito di libri pregiati (Barnabitica): hanno caratteristiche REI

120.

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3.1 IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI D’INCENDIO

MATERIALI: Le caratteristiche di reazione al fuoco dei materiali di rivestimento, in riferimento alla classificazione del D.M. 26 giugno 1984,sono le seguenti:

a) nei corridoi, scale, disimpegni, rampe, ecc. in classe 1 per il 50% della superficie totale (pareti, soffitti, pavimenti), e per il rimanente materiale in classe 0;;

b) nell’aula magna in classe 1 per le pareti, in classe 2 per i pavimenti;; le tende in classe1;; c) per gli altri locali della scuola, in classe 1 per i rivestimenti ed in classe 2 per i pavimenti;;

CARICO D’INCENDIO COMPARTO ALA LATO GRAZIE P.T.:

Superficie netta senza le scale: mq 760 per un totale di 263.500MJ (ottenuti sommando i vari materiali) Q = 263.500MJ = 346,7MJ/mq

760mq

Q = 346,7MJ/mq = 18,8 (Kg legno standard)/mq 18,48MJ/Kg

CARICO D’INCENDIO ATRIO MONUMENTALE/AULA MAGNA:

Superficie netta senza le scale: mq 185 (superficie al P.T.) per un totale di 573.598MJ (ottenuti sommando i vari materiali) Q = 573,598MJ = 3.100MJ/mq

185mq

Q = 3.100MJ/mq = 167,8 (Kg legno standard)/mq 18,48MJ/Kg

INDICI DI VALUTAZIONE: Valutando tutti i svariati fattori che concorrono alla redazione degli indici di valutazione, si ottiene un valore finale pari a: Totale indici di valutazione = + 10

CLASSE DEL COMPARTO PIU’ SFAVORITO (ATRIO MONUMENTALE/AULA MAGNA): -­ Carico d’incendio Kg/mq 167,8 -­ coefficiente di riduzione corrispondente all’indice di valutazione +10 = 0,71 -­ 167,8 x 0,71= 119,1

Pertanto il locale (comparto) viene assegnato alla classe 120.

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IMPIANTI ELETTRICI:

Tutti gli impianti elettrici sono conformi alle norme CEI 64/8, l’impianto di parafulmine è conforme alle norme CEI 81/1 terza edizione e l’impianto di messa a terra è conforme alle norme CEI 64/8 terza edizione.

ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA: Tutti i locali dell’edificio sono dotati di illuminazione di sicurezza con lampade autoalimentate, in grado di fornire il funzionamento almeno per un’ora. L’impianto entra in funzione automaticamente ed istantaneamente al mancare dell’alimentazione ordinaria, al ritorno della medesima l’impianto si disinserisce automaticamente.

IMPIANTO RIVELAZIONE INCENDI: In tutti i locali dell’istituto sono presenti da rivelatori puntiformi SERAI AF/41° del tipo ottico o, per i locali più grandi (aula magna, atrio e nuova palestra), di tipo a barriera lineare, gestiti da una centrale di gestione di fabbricazione SERAI modello CA/01. Il funzionamento dell’impianto è descritto nel piano di emergenza a pag. 42.

IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA: Come previsto per le scuole di tipo 3, nell’istituto è installato un impianto di diffusione sonora in tutti i corridoi, aule e biblioteca. L’impianto è in grado sia di inviare messaggi preregistrati sia tramite operatore con centrale di controllo posta nell’ufficio personale.

BIBLIOTECA E SALA LETTURA: La biblioteca con annessa la sala lettura, sono state ricavate parte sul lato destro del corpo centrale e parte sull’ala di lato Cairoli, si sviluppano su due piani: piano terra e piano ammezzato. La superficie in pianta netta è di mq 234. Per conferire maggiore sicurezza, il locale è stato suddiviso in due comparti separati da strutture REI 120 e porte REI 120.

Strutture: Le strutture dei comparti sono:

a) strutture perimetrali: pietrame e mattoni 40/50 cm;; b) strutture di separazione: mattoni e pietrame da 50 cm e Leca da 10 cm REI 120 ridossato

(verso l’atrio);; c) copertura e pavimento piano ammezzato lato ala Cairoli: solaio composto da 5 cm di c.a.,

polistirolo da 10 cm e cappa in cls da 5 cm sorretti da putrelle in acciaio. Le strutture in acciaio ed il soffitto sono protette con lastre in calcio-­silicato atte a conferire classe REI 120;;

d) copertura zona centrale: solaio composto da 5 cm di c.a., polistirolo da 10 cm e coppi in cls da 5 cm, sorretti da putrelle in acciaio. Le strutture in acciaio ed il soffitto sono protette con lastre in calcio-­silicato atte a conferire classe REI 120;;

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Carico d’incendio dei locali:

Superficie in pianta locale: mq 234 per un totale di 409.700MJ (ottenuti sommando i vari materiali) Q = 409.700MJ = 1.751MJ/mq

234mq

Q = 1.751MJ/mq = 94,74 (Kg legno standard)/mq 18,48MJ/Kg

Impianti elettrici: Tutti gli impianti elettrici sono conformi alle norme CEI 64/8.

Impianto rivelazione incendi: Il locale è provvisto di rivelatori di fumo puntiformi SERAI AF/41 del tipo ottico, collegati alla centrale di gestione di fabbricazione SERAI modello CA/01, collocata negli uffici. .

Mezzi di estinzione: Nei locali sono installati 6 estintori a polvere polivalente da 6 Kg, ed a presidio dell’attività sono stati posizionati 2 naspi antincendio DN 25.

AULA MAGNA: L’Aula Magna è ubicata al piano primo del corpo centrale, occupa una superficie in pianta di 180 mq e dispone di ampie finestrature che danno sulla Piazza I Maggio per un totale di 26 mq. Attualmente non è adibita ad attività di pubblico spettacolo. I posti a sedere sono disposti su due settori aventi rispettivamente 40 e 116 posti ciascuno. Ogni settore dista più di 1,20 m dai muri perimetrali. Il locale dispone di 3 porte REI 120 a due ante da 1 modulo per anta, dotate di maniglioni antipanico (uno ogni anta). I relatori massimi ammessi sono in numero di 4 che portano la capienza complessiva del locale a 160 persone contemporaneamente. Le murature dell’aula magna costituiscono setti portanti ed hanno caratteristiche di resistenza al fuoco R 120. Gli impianti elettrici rispettano la normativa vigente.

Rivelazione incendi: i rivelatori lineari d’incendio dell’aula magna fanno capo alla centrale SERAI rivelazione incendi generale dell’istituto, collocata negli uffici.

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PALESTRA VECCHIA: La palestra ha una superficie di mq 293 ed è completamente separata dall’edificio scolastico ma collegata alla nuova palestra con porte tagliafuoco e compartimentazioni REI 120. Le strutture verticali sono in muratura piena da cm 40 e la copertura è del tipo a capriate in legno, manto in lastre di fibro-­cemento e sottostante controsoffitto di mascheramento. la palestra dispone di due uscite di sicurezza, dotate di maniglioni antipanico, aventi larghezza di m 1,20. L’affollamento massimo ipotizzabile è di 60 persone (due classi), compreso il personale, anche se le uscite sono dimensionate per un affollamento massimo di 118 persone (0,4 persone mq). La palestra è dotata di 2 estintori a polvere polivalente da 6 Kg ed è dotata di illuminazione di sicurezza.

NUOVA PALESTRA: La nuova palestra ha una superficie totale pari a 760 mq;; è addossata all’edificio scolastico attraverso l’ala lato grazie pos. N. I due corpi sono separati da strutture con caratteristiche REI 120 e porte tagliafuoco con caratteristiche REI 60 nella comunicazione con il corridoio dell’ala lato Grazie. L’affollamento massimo ipotizzabile nella zona parterre è 90 persone (tre classi), compreso il personale, anche se le uscite sono dimensionate per un affollamento massimo di 209 persone (0,4 persone mq);; sono presenti gradinate per gli spettatori con complessivi 114 posti a sedere. La palestra è dotata di due barriere antifumo lineari, collegate ad una centrale di gestione di fabbricazione SIEMENS-­CERBERUS modello CI1145, asservita alla centrale generale SERAI ubicata negli uffici, nella zona parterre, e da rivelatori di fumo puntiformi SERAI AF/41 del tipo ottico. La palestra è dotata di 11 estintori a polvere polivalente da 6 Kg e da 4 idranti a parete DN 45, ed è dotata di illuminazione di sicurezza.

AULA DI CHIMICA: L’ aula di chimica e l’annesso locale laboratorio, sono ubicati al 2° piano dell’ala lato Grazie. La superficie in piano dell’aula è di mq 74, la superficie del locale laboratorio è di mq 35. Nel locale non si utilizzano più i becchi bunsen collegati al tubo di alimentazione dedicato;; al loro posto un bunsen collegato ad una bomboletta tipo campeggio. Sia nell’aula di chimica sia nel locale annesso sono posizionati due estintori a CO2. i locali hanno strutture di separazione verso gli altri locali con caratteristiche REI 60.

AULA DI FISICA: L’aula di fisica e gli annessi locali (non più utilizzati), officina, gabinetto fotografico e sala conservazione apparecchi, sono ubicati al 2° piano dell’ala lato Grazie. la superficie dell’aula in pianta è di mq 70, la superficie totale dei locali annessi è di mq 124. Nell’aula di fisica è posizionato un estintore a CO2.

AULA DI SCIENZE NATURALI: L’ aula di scienze naturali è ubicata al 2° piano dell’ala lato Grazie. La superficie in piano dell’aula è di mq 77. Nel locale è posizionato un estintore a CO2.

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LOCALE ADIBITO A DEPOSITO LIBRI PREGIATI “BIBLIOTECA BARNABITICA”:

-­ Nel piano ammezzato del corpo centrale, è stato ricavato un locale per il deposito dei libri

pregiati di proprietà dell’Istituto. Il locale è separato dai locali adiacenti con strutture REI 120 e la porta tagliafuoco di accesso ha anch’essa caratteristiche REI 120;; le superfici vetrate corrispondono a 1/20 della superficie del locale e sono normalmente chiuse. Vi è installato un impianto di soppressione incendi a saturazione di gas (argon) di adatte caratteristiche estinguenti, costituito da 2 bombole di argon con capacità pari a 140 lt cadauna a norma UNI 10877, carica pirotecnica per la spinta e una centrale di rivelazione di fabbricazione NOTIFIRE modello 1-­1-­045-­CPR, allarme e immissione gas. All’interno del locale troviamo i rivelatori di fumo e specifici ugelli che fanno fluire il gas argon nel locale. Oltre alla protezione antincendio fornita dal sistema automatico di spegnimento a gas argon, fuori dal locale è posizionato un estintore a polvere polivalente da 6 Kg.

CENTRALE TERMICA ISTITUTO:

La centrale termica è posta al piano secondo del corpo centrale. I locali adiacenti sono destinati a deposito e corridoio mentre il locale sottostante è destinato a deposito e la copertura della centrale termica confina con l’esterno. Il locale è destinato esclusivamente all’impianto termico, il piano di calpestio è posto a quota di 10,2 m dal piano esterno di riferimento. Il locale è dotato di aperture permanenti di aereazione realizzate sulla parete rivolta verso l’ esterno;; le predette aperture di aereazione sono protette esclusivamente con alette antipioggia che non riducono la superficie netta di aereazione. Nel punto più alto della centrale termica è ricavata un’apertura di aereazione pari a 150 cmq netti al fine di evitare la formazione di sacche di gas metano utilizzato per alimentare n.ro 2 generatori ad acqua calda di fabbricazione RENDAMAX ITALIA srl ed aventi cadauno una portata termica pari a 403,9 kw, con una portata complessiva pari a 807,9 kW.

Caratteristiche costruttive: Il locale centrale termica è costruito con strutture portanti verticali in calcestruzzo armato dello spessore di 15 cm e pietrame da 40 cm;; da pavimento costituito da lastre tipo predales aventi sp. 20 cm e da tetto in lastre in fibro-­cemento. Il tetto è sostenuto con struttura in acciaio verniciato in modo da conferire resistenza al fuoco pari a R 120. Il pavimento è rivestito con lastre in calsio-­silicato in modo da conferire allo stesso resistenza al fuoco pari a REI 120.

Impianto elettrico: L’impianto elettrico è realizzato in conformità alla Legge n. 186 del 1 marzo 1968 ed alle norme CEI 64.2 appendice B. L’interruttore generale della centrale termica è installato all’esterno del locale in posizione segnalata ed accessibile.

Mezzi di estinzione degli incendi: Nel corridoio di accesso al locale, sono posizionati 2 estintori a polvere da 6 Kg.

CENTRALE TERMICA NUOVA PALESTRA: Costituita da n.ro 1 generatore ad acqua calda di fabbricazione RIELLO con relativo bruciatore di gas metano ad aria soffiata avente una portata termica pari a 235 kW;; fuori dal locale è posizionato 1 estintore a polvere da 6 Kg.

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IMPIANTO MANUALE DI IDRANTI: Nel cortile interno dell’Istituto è posizionata una vasca interrata dalla capacità di 34 mc, che serve ad immagazzinare l’acqua dell’acquedotto e garantire una grande riserva d’acqua da utilizzare per spegnere eventuali incendi di grandi dimensioni che dovessero svilupparsi su parte dell’edificio. Due elettropompe sommerse di fabbricazione GRUNDFOSS modello SP46-­8(una di scorta all’altra) alimentate una dal quadro elettrico generale e l’altra, in caso di mancanza di alimentazione da una linea preferenziata, dalle medesime prestazioni idrauliche paria a: 840 l/min con 61 m.c.a. di prevalenza manometrica, servono a mantenere una costante e adeguata pressione ad un collettore posizionato nello scantinato lato Cairoli, che a sua volta alimenta tutti i collettori delle lance interne, dei naspi e degli idranti esterni (4). Due galleggianti a palla, uno di minimo livello ed uno di massimo, mantengono costante il livello nella vasca. Una centralina ubicata nel locale centralino (quindi costantemente sorvegliata), da chiare indicazioni tramite led, sullo stato di fatto delle pompe,del livello nella vasca, di cali di pressione e di eventuali anomalie. N.ro 1 attacco alla motopompa VV.F. (ubicata a fianco dell’ingresso pedonale di Via cairoli), gli idranti sono del tipo a colonna soprassuolo, sono provvisti di dispositivo automatico per il drenaggio della colonna all’atto della chiusura della valvola di intercettazione. Sono dotati di due attacchi DN 70 completi di calotta e catenella ed hanno diametro di base da 3”. All’interno del fabbricato sono collocati 18 idranti a parete DN 45 (dei quali 4 installati nella nuova palestra).

Sono costituiti da: a) cassetta dotata di portello in plexi;; b) rubinetto idrante ad angolo;; c) raccordo DN 45;; d) manichetta DN 45 di materiale sintetico, completa di raccordi e lunga 20 m;; e) lancia DN 45 a getto regolabile (getto pieno, getto nebulizzato), dotata di rubinetto per

l’intercettazione del getto.

Naspi: Nei locali della biblioteca sono installati 2 naspi DN 25 UNI 671-­1, con tubazione flessibile avente lunghezza pari a 20 m, altri 2 naspi DN 25 UNI 671-­1, con tubazione flessibile avente lunghezza pari a 20 m, sono collocati uno al piano terra lato Grazie al posto dell’idrante a parete n.12 e l’altro nelle scale sud del corpo lato Cairoli al piano primo.

Dislocazione e numero dei presidi antincendio portatili:

Scantinato lato Cairoli (Q.E: Generale): 2 E a CO2 da 5 Kg Piano Terra lato Cairoli: 4 E a polvere da 6 Kg e 3 Lance Piano Terra lato Grazie: 3 E a polvere da 6 Kg e 3 lance e 1 naspo Piano Primo lato Grazie: 3 E a polvere da 6 Kg e 3 lance Piano Secondo lato Cairoli;; 2 E a polv. da 6 Kg 1 E a CO2e 2 lance Piano Secondo lato Grazie: 6 E a polvere da 6 Kg e 3 lance Piano Sottotetto lato Cairoli: 1 Lancia Piano Sottotetto lato Cairoli C. Termica: 2 estintori a polvere da 6 Kg Piano Sottotetto lato Grazie: 2 estintori a polvere da 6 Kg e 1 Lancia Piano Terra Nuova e Vecchia Palestra: 10 E a polvere da 6 Kg e 4 lance e 1 naspo Piano Primo Nuova Palestra: 3 E a polvere da 6 Kg e 1 lancia Piano Terra Nuova Palestra C. Termica: 1 E a polvere da 6 Kg Area Esterna Idranti a Colonna: 4 idranti a colonna 2 x Ø70 cadauno

Gli estintori a polvere (36) hanno caratteristiche 34A-­233BC, Gli estintori a CO2 (3) 113B.

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Identificazione pericoli di incendio

Pericolo di incendio per la presenza di: • Materiale cartaceo;; • Attrezzature elettriche/elettroniche;; • Materiale di arredamento e mobilio;; • Sostanze infiammabili (alcool, prodotti di pulizia, vernici, solventi, ecc..) • Biblioteca ed annessa sala Lettura, Biblioteca Libri Pregiati “Barnabitica”;;

Aula Magna;; Centrale termica Istituto e Centrale Termica Nuova Palestra.

3 .2 Misure per l’eliminazione o per la riduzione dei pericoli di incendio Per ridurre il pericolo d’incendio sono adottati i seguenti provvedimenti: • impianti a norma con le disposizione di legge e le indicazioni di buona tecnica;; • eventuali macchine/attrezzature a norma con le disposizione di legge e le indica-­

zioni di buona tecnica;; • eventuali interventi suggeriti sulla base della presente valutazione.

3 .3 Misure preventive per ridurre i pericoli d’incendio

Allo scopo di prevenire i pericoli derivanti da un incendio i provvedimenti adottati sono: • procedure per la gestione delle emergenze (antincendio, evacuazione);; • definizione di una squadra appositamente formata per intervenire in caso di in-­

cendio;; • presenza di mezzi di estinzione portatili in numero adeguato ed opportunamente

dislocati;; • presenza di mezzi di estinzione fissi in numero adeguato ed opportunamente di-­

slocati;; • compilazione ed aggiornamento del registro dei controlli relativo ai presidi e agli

impianti antincendio.

Nelle aule e nei locali destinati al ricevimento dei genitori è da considerare la presenza costante di utenti e la possibilità di presenza di persone con ridotta mobilità.

Si è tenuto conto di questi fattori durante la formazione della squadra antincendio e si sono sensibilizzati tutti i lavoratori sulle problematiche legate all’evacuazione di locali con presenza di utenti.

3.1

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4 CONCLUSIONI

All’esito della identificazione dei pericoli d’incendio esistenti nell’attività (materiali com-­ bustibili e/o infiammabili presenti, possibili sorgenti d’innesco, macchine e/o apparecchia-­ ture presenti), dell’identificazione del personale esposto al rischio incendio non trascurabi-­ le (personale dipendente, alunni, personale esterno e persone eventualmente presenti a qualsiasi titolo all’interno della scuola) e considerando le misure di gestione dell’emer-­ genza descritte nel Piano di E. per eliminare o ridurre -­ ove possibile -­ il rischio presen-­ te, si può concludere che il rischio riscontrato nell’intera scuola è classificabile nella se-­ guente categoria:

A RISCHIO DI INCENDIO: MEDIO

ovvero nel luogo di lavoro sono presenti sostanze infiammabili e/o condizioni locali e/o di esercizio che possono favorire lo sviluppo di incendi, anche se in caso di incendio, la pro-­

Allegati:

babilità di propagazione dello stesso è da ritenersi limitata.

Schede di valutazione rischio incendio ambienti particolari Nominativi Addetti Squadra Antincendio;; Planimetrie istituto

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ALLEGATI

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AMBIENTE: CENTRALE TERMICA A COMBUSTIBILE GASSOSO

Impianto alimentato a gas metano di rete

1 . Identificazione Pericoli di Incendio

In tale area il pericolo di incendio è dovuto alla presenza di:

a) combustibile gassoso.

2 . Identificazione Sorgenti di Innesco

Possono innescare un incendio:

a) sigarette / fiammiferi / fiamme libere;; b) impianto elettrico;; c)

3 . Misure per la Riduzione dei Pericoli di Incendio

Per ridurre il pericolo di incendio si sono presi i seguenti provvedimenti:

a) divieto di fumare ed utilizzare fiamme libere;; b) impianto elettrico a norma ed opportunamente manutenuto;; c) controllo periodico;; d) manutenzione periodica.

4 . Misure Antincendio

a) squadra antincendio ed evacuazione con componenti adeguatamente formati;; b) procedura antincendio ed evacuazione da attuare in caso di necessità;; c) mezzi di estinzione portatili;; d) mezzi di estinzione fissi;; e) centrale termica a norma e con dispositivi di sicurezza specifici.

bruciatore.

LIVELLO DI RISCHIO INCENDIO: MEDIO

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AMBIENTE: CORTILE ESTERNO

1 . Identificazione Pericoli di Incendio

In tale area il pericolo di incendio è dovuto alla presenza di:

a) vegetazione;; b) residui vegetali secchi;; c) automobili parcheggiate.

2 . Identificazione Sorgenti di Innesco

Possono innescare un incendio:

a) sigarette / fiammiferi / fiamme libere;;

3 . Misure per la Riduzione dei Pericoli di Incendio

Per ridurre il pericolo di incendio si sono presi i seguenti provvedimenti:

a) divieto di fumare ed utilizzare fiamme libere;; b) pulizia del terreno.

4 . Misure Antincendio

a) squadra antincendio ed evacuazione con componenti adeguatamente formati;; b) procedura antincendio ed evacuazione da attuare in caso di necessità;; c) mezzi di estinzione fissi;; d) mezzi di estinzione portatili.

LIVELLO DI RISCHIO INCENDIO: BASSO

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AMBIENTE: LABORATORIO DI INFORMATICA

1 . Identificazione Pericoli di Incendio

Il pericolo di incendio in questo locale è dovuto alla presenza di:

a) materiale cartaceo;; b) mobilio;; c) personal computer, monitor ed apparecchiature elettriche.

2 . Identificazione Sorgenti di Innesco

Possono innescare un incendio:

a) fiammiferi / fiamme libere;; b) utilizzo di attrezzature elettriche;; c) impianto elettrico;;

3 . Misure per la Riduzione dei Pericoli di Incendio

Per ridurre il pericolo di incendio si sono presi i seguenti provvedimenti:

a) impianto elettrico a norma ed opportunamente manutenuto;; b) materiale vario periodicamente controllato e ordinato;; c) controllo periodico di cavi e prese di corrente elettrica.

4 . Misure Antincendio

a) squadra antincendio ed evacuazione con componenti adeguatamente formati;; b) procedura antincendio ed evacuazione da attuare in caso di necessità;; c) procedura di apertura e chiusura della scuola;; d) mezzi di estinzione fissi;; e) mezzi di estinzione portatili.

LIVELLO DI RISCHIO INCENDIO: MEDIO

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AMBIENTE: PALESTRA

1 . Identificazione Pericoli di Incendio

Il pericolo di incendio in questo locale è dovuto alla presenza di:

a) attrezzi da palestra in legno o plastica;; b) mobilio e arredamento;; c) materassi e rivestimenti in gommapiuma

2 . Identificazione Sorgenti di Innesco

Possono innescare un incendio:

a) fiammiferi / fiamme libere;; b) impianto elettrico;; c) utilizzo di attrezzature elettriche.

3 . Misure per la Riduzione dei Pericoli di Incendio

Per ridurre il pericolo di incendio si sono presi i seguenti provvedimenti:

a) impianto elettrico a norma ed opportunamente manutenuto;; b) attrezzature opportunamente manutenute;; c) controllo periodico di cavi e prese di corrente elettrica.

4 . Misure Antincendio

a) squadra antincendio ed evacuazione con componenti adeguatamente formati;; b) procedura antincendio ed evacuazione da attuare in caso di necessità;; c) procedura di apertura e chiusura della palestra;; d) mezzi di estinzione fissi;; e) mezzi di estinzione portatili.

LIVELLO DI RISCHIO INCENDIO: BASSO

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AMBIENTE: RIPOSTIGLIO

1 . Identificazione Pericoli di Incendio

Il pericolo di incendio in questo locale è dovuto alla presenza di:

a) detersivi e prodotti per pulizia;; b) strumenti per la pulizia;; c) mobilio, materiale;;

2 . Identificazione Sorgenti di Innesco

Possono innescare un incendio:

a) impianto elettrico;; b) utilizzo di attrezzature elettriche.

3 . Misure per la Riduzione dei Pericoli di Incendio

Per ridurre il pericolo di incendio si sono presi i seguenti provvedimenti:

a) impianto elettrico a norma ed opportunamente manutenuto;; b) disposizione segregata ed ordinata di attrezzature e prodotti per la pulizia;; c) controllo periodico di cavi e prese di corrente elettrica.

4 . Misure Antincendio

a) squadra antincendio ed evacuazione con componenti adeguatamente formati;; b) procedura antincendio ed evacuazione da attuare in caso di necessità;; c) procedura di apertura e chiusura della scuola;; d) mezzi di estinzione fissi;; e) mezzi di estinzione portatili.

LIVELLO DI RISCHIO INCENDIO: BASSO

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AMBIENTE: UFFICI

1 . Identificazione Pericoli di Incendio

Il pericolo di incendio in questo locale è dovuto alla presenza di:

a) materiale cartaceo;; b) mobilio.

2 . Identificazione Sorgenti di Innesco

Possono innescare un incendio:

a) sigarette / fiammiferi / fiamme libere;; b) impianto elettrico;; c) utilizzo di macchine e attrezzature elettriche.

3 . Misure per la Riduzione dei Pericoli di Incendio

Per ridurre il pericolo di incendio si sono presi i seguenti provvedimenti:

a) predisposizione di appositi posacenere;; b) impianto elettrico a norma ed opportunamente manutenuto;; c) macchine ed attrezzature opportunamente manutenute;; d) controllo periodico di cavi e prese di corrente elettrica.

4 . Misure Antincendio

a) squadra antincendio ed evacuazione con componenti adeguatamente formati;; b) procedura antincendio ed evacuazione da attuare in caso di necessità;; c) procedura di apertura e chiusura dello stabilimento;; d) mezzi di estinzione fissi;; e) mezzi di estinzione portatili.

LIVELLO DI RISCHIO INCENDIO: BASSO

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AMBIENTE: ARCHIVIO

1 . Identificazione Pericoli di Incendio

Il pericolo di incendio in questo locale è dovuto alla presenza di:

a) materiale cartaceo;; b) mobilio e arredamento

2 . Identificazione Sorgenti di Innesco

Possono innescare un incendio:

a) fiammiferi / fiamme libere;; b) impianto elettrico;; c) utilizzo di attrezzature elettriche.

3 . Misure per la Riduzione dei Pericoli di Incendio

Per ridurre il pericolo di incendio si sono presi i seguenti provvedimenti:

a) impianto elettrico a norma ed opportunamente manutenuto;; b) controllo periodico di cavi e prese di corrente elettrica;; c) attrezzature opportunamente manutenute;; d) corretta disposizione di arredamenti (scaffali, mensole, tavoli e sedie) e materiali

(libri, giornali, riviste…).

4 . Misure Antincendio

a) squadra antincendio ed evacuazione con componenti adeguatamente formati;; b) procedura antincendio ed evacuazione da attuare in caso di necessità;; c) procedura di apertura e chiusura della scuola;; d) impianto di rilevamento automatico sorgenti di fumo. e) mezzi di estinzione fissi;; f) mezzi di estinzione portatili.

LIVELLO DI RISCHIO INCENDIO: MEDIO

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AMBIENTE: AULE

1 . Identificazione Pericoli di Incendio

Il pericolo di incendio in questo locale è dovuto alla presenza di:

a) materiale cartaceo;; b) indumenti e materiale vario;; c) mobilio.

2 . Identificazione Sorgenti di Innesco

Possono innescare un incendio:

a) fiammiferi;; b) impianto elettrico;; c) utilizzo di attrezzature elettriche.

3 . Misure per la Riduzione dei Pericoli di Incendio

Per ridurre il pericolo di incendio si sono presi i seguenti provvedimenti:

a) impianto elettrico a norma ed opportunamente manutenuto;; b) controllo periodico di cavi e prese di corrente elettrica;; c) attrezzature opportunamente conservate;; d) adeguata disposizione di arredamenti e materiali all’interno dell’aula.

4 . Misure Antincendio

a) squadra antincendio ed evacuazione con componenti adeguatamente formati;; b) procedura antincendio ed evacuazione da attuare in caso di necessità;; c) procedura di apertura e chiusura della scuola;; d) mezzi di estinzione fissi;; e) mezzi di estinzione portatili.

LIVELLO DI RISCHIO INCENDIO: BASSO

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AMBIENTE: BAGNI E SERVIZI

1 . Identificazione Pericoli di Incendio

Il pericolo di incendio in questo locale è dovuto alla presenza di:

a) materiale di arredamento e mobilio;; b) materiale cartaceo;; c) sostanze chimiche.

2 . Identificazione Sorgenti di Innesco

Possono innescare un incendio:

a) fiammiferi / fiamme libere;; b) impianto elettrico;; c) utilizzo di attrezzature elettriche.

3 . Misure per la Riduzione dei Pericoli di Incendio

Per ridurre il pericolo di incendio si sono presi i seguenti provvedimenti:

a) impianto elettrico a norma ed opportunamente manutenuto;; b) controllo periodico di cavi e prese di corrente elettrica;; c) disposizione segregata ed ordinata di attrezzature e sostanze chimiche.

4 . Misure Antincendio

a) squadra antincendio ed evacuazione con componenti adeguatamente formati;; b) procedura antincendio ed evacuazione da attuare in caso di necessità;; c) procedura di apertura e chiusura della scuola;; d) mezzi di estinzione fissi;; e) mezzi di estinzione portatili.

LIVELLO DI RISCHIO INCENDIO: BASSO

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SQUADRA ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE

A.S. 2014 -­ 2015

COMPONENTI UBICAZIONE

Peppino Lamari Gabriella Dose Lorella Frescura Renzo Ragazzon Silvia Redditi Francesca Cargnello Olga Maieron Sira Mandalà Franco Romanelli Paolo Angiola Claudio Giachin Graziella Fabian Patrizia Gobbo Andrea Nunziata

Atrio

Piano Terra lato Cairoli

Piano Terra lato Cairoli

Piano Terra lato Cairoli

Piano Terra lato Cairoli

Piano Terra lato Grazie

Piano Terra lato Grazie

Piano Terra lato Grazie

Piano Terra lato Grazie

Piano Primo lato Cairoli

Piano Secondo lato Cairoli

Piano Primo lato Grazie

Piano Primo lato Grazie

Piano Secondo lato Grazie

Rita Chinellato

Palestra

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LICEO CLASSICO “STELLINI” UDINEPiazza Primo Maggio, 26 -­ Udine

31. PIANTA -­ PIANO TERRA

E1

E4

E

E

E

E

E3

E2

E5

E

E

E35

L18

L17

L

L10

L11

I I

I

I

E E

E

L12

L13

L

L

E26 E24

L15

L16 L

Page 30: Valutazione del Rischio Incendio · 2015-06-05 · Valutazione del Rischio di Incendio ai sensi dell’art. 2 del D.M. 10 marzo 1998 data: 18/05/2015 5 2.2 Criteri di Valutazione

LICEO CLASSICO “STELLINI” UDINEPiazza Primo Maggio, 26 -­ Udine

32. PIANTA -­ PIANO PRIMO LATO GRAZIE

E E

E

E

E E E15

2 BOMBOLE ARGON DA 140L OGNUNA –

PRESS. 200 BAR A 20°C

L9

L8

E

114 POSTI A

SEDERE

L

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LICEO CLASSICO “STELLINI” UDINEPiazza Primo Maggio, 26 -­ Udine

33. PIANTA -­ PIANO LABORATORI E SECONDO LAT

E E

E6 E9

E E

E E

L3

L14

L2

L4

POSTI A SEDERE 156 MAX 166

COMPRESI I RELATORI

CO2

L6

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LICEO CLASSICO “STELLINI” UDINEPiazza Primo Maggio, 26 -­ Udine

34. PIANTA -­ PIANO TERZO

E23

E20

E22

E19 L1

COMANDO APERTURA

EVACUATORI FUMO

CENTRALE TERMICA

L5