Contro la visualizzazione creativa insegnata e praticata da Paul Yonggi Cho

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7/30/2019 Contro la visualizzazione creativa insegnata e praticata da Paul Yonggi Cho http://slidepdf.com/reader/full/contro-la-visualizzazione-creativa-insegnata-e-praticata-da-paul-yonggi-cho 1/4 1/4 www.lanuovav ia.org/c onf utazioni-visualizzazione.html Contro la visualizzazione creativa insegnata e praticata da Paul Yonggi Cho  Ascolta la mia confutazione audio (dura circa 1 ora), cliccando sulla piccola freccetta che appare a sinistra del titolo del file mp3 Contro la visualizzazione creativa insegnata e praticata da Paul Yonggi Cho  Introduzione  Paul Yonggi Cho, pastore di una grande Chiesa pentecostale (delle Assemblee di Dio) in Corea del Sud di cui alcuni libri sono disponibili anche in italiano e che in questi ultimi anni è venuto a predicare alcune volte in Italia, ha scritto: ‘Se tu non hai visualizzato chiaramente nel tuo cuore esattamente quello che speri, esso non può diventare una realtà per te (..) Le cose che tu speri veramente, possono essere possedute solo quando tu le visualizzi chiaramente nel tuo cuore e nella tua mente. Quando esse sono chiare nella tua mente, il profondo desiderio che Dio ti conceda quella richiesta diventa allora una visione nel tuo cuore come anche una preghiera. Tu la sognerai ogni giorno, mentre sei in preghiera e mentre vai al tuo lavoro quotidiano. Senza visualizzarle tu non puoi avere quelle cose nel regno dello ‘sperato’. (...) Noi dobbiamo imparare a come usare le nostre visioni e i nostri sogni’ (Paul Yonggi Cho, The Fourth Dimension [La Quarta Dimensione], Vol. 2, So. Plainfield, NJ, USA, 1983, pag. 25, 26). Quindi, secondo questo pastore, noi quando preghiamo e dopo avere pregato dobbiamo visualizzare la risposta di Dio o in altre parole dobbiamo riempire la nostra mente con visioni e sogni. Per lui infatti visualizzare e aver visioni e sogni sono la stessa cosa infatti più avanti dopo avere detto che nell’Antico Testamento Dio diede visioni e sogni concernenti eventi futuri, e che nel Nuovo Testamento uomini come Anania, Paolo e Cornelio ebbero profetiche visioni e sognarono sogni egli afferma: ‘Questo non significa necessariamente che noi tutti dovremmo rimanere in stati di estasi. Comunque, esso significa che noi dobbiamo partecipare al compimento della volontà di Dio nelle nostre vite innanzi tutto visualizzando il suo scopo e poi riempiendo la nostra immaginazione con esso sognando. Di conseguenza, il credente non dovrebbe essere limitato al livello della terza dimensione, ma dovrebbe andare oltre di esso nel quarto livello dimensionale della realtà’. (Ibid., pag. 55).  A sostegno di questo suo insegnamento, Cho prende l’esempio di Abrahamo che secondo lui divenne padre di molte nazioni perchè ‘usò il pensare della quarta dimensione’ ( Ibid., pag. 59 – A tal proposito, Cho asserisce che quando Dio gli disse di guardare il cielo e contare le stelle se le poteva contare, Abramo vide tutte le stelle trasformarsi nelle facce dei suoi discendenti, e gridare ‘Padre Abrahamo!, e che quelle immagini divennero i suoi sogni e le sue immagini. Quelle immagini diventarono immediatamente parte della sua quarta dimensione, quelle visioni e quei sogni ebbero un forte impatto sul suo vecchio corpo ed esso si trasformò come se fosse un corpo giovane) e di sua moglie Sara la quale diventò madre a novant’anni perchè ‘cominciò a visualizzare il ritorno della sua giovinezza’ e presto si verificò in lei un cambiamento fisico ( Ibid., pag. 62).  

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Contro la visualizzazione creativa

insegnata e praticata da Paul Yonggi

Cho

 Ascolta la mia confutazione audio (dura circa 1 ora),

cliccando sulla piccola freccetta che appare a sinistra del titolo del file mp3

Contro la visualizzazione creativa insegnata e praticata da Paul Yonggi Cho

 Introduzione

 Paul Yonggi Cho, pastore di una grande Chiesa pentecostale (delle Assemblee di Dio) in Coreadel Sud di cui alcuni libri sono disponibili anche in italiano e che in questi ultimi anni è venuto apredicare alcune volte in Italia, ha scritto: ‘Se tu non hai visualizzato chiaramente nel tuo cuoreesattamente quello che speri, esso non può diventare una realtà per te (..) Le cose che tu speriveramente, possono essere possedute solo quando tu le visualizzi chiaramente nel tuo cuore enella tua mente. Quando esse sono chiare nella tua mente, il profondo desiderio che Dio ti

conceda quella richiesta diventa allora una visione nel tuo cuore come anche una preghiera. Tu lasognerai ogni giorno, mentre sei in preghiera e mentre vai al tuo lavoro quotidiano. Senzavisualizzarle tu non puoi avere quelle cose nel regno dello ‘sperato’. (...) Noi dobbiamo imparare acome usare le nostre visioni e i nostri sogni’ (Paul Yonggi Cho, The Fourth Dimension [La QuartaDimensione], Vol. 2, So. Plainfield, NJ, USA, 1983, pag. 25, 26).Quindi, secondo questo pastore, noi quando preghiamo e dopo avere pregato dobbiamovisualizzare la risposta di Dio o in altre parole dobbiamo riempire la nostra mente con visioni esogni. Per lui infatti visualizzare e aver visioni e sogni sono la stessa cosa infatti più avanti dopoavere detto che nell’Antico Testamento Dio diede visioni e sogni concernenti eventi futuri, e chenel Nuovo Testamento uomini come Anania, Paolo e Cornelio ebbero profetiche visioni esognarono sogni egli afferma: ‘Questo non significa necessariamente che noi tutti dovremmo

rimanere in stati di estasi. Comunque, esso significa che noi dobbiamo partecipare alcompimento della volontà di Dio nelle nostre vite innanzi tutto visualizzando il suo scopo e poiriempiendo la nostra immaginazione con esso sognando. Di conseguenza, il credente nondovrebbe essere limitato al livello della terza dimensione, ma dovrebbe andare oltre di esso nelquarto livello dimensionale della realtà’. (Ibid., pag. 55). A sostegno di questo suo insegnamento, Cho prende l’esempio di Abrahamo che secondo luidivenne padre di molte nazioni perchè ‘usò il pensare della quarta dimensione’ (Ibid., pag. 59 – Atal proposito, Cho asserisce che quando Dio gli disse di guardare il cielo e contare le stelle se lepoteva contare, Abramo vide tutte le stelle trasformarsi nelle facce dei suoi discendenti, e gridare‘Padre Abrahamo!, e che quelle immagini divennero i suoi sogni e le sue immagini. Quelleimmagini diventarono immediatamente parte della sua quarta dimensione, quelle visioni e quei

sogni ebbero un forte impatto sul suo vecchio corpo ed esso si trasformò come se fosse uncorpo giovane) e di sua moglie Sara la quale diventò madre a novant’anni perchè ‘cominciò avisualizzare il ritorno della sua giovinezza’ e presto si verificò in lei un cambiamento fisico ( Ibid.,pag. 62). 

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 Confutazione

 Questo è un insegnamento falso e adesso lo dimostreremo mediante le Scritture.Quando noi preghiamo Dio per ottenere qualche cosa noi siamo chiamati ad avere fede, cioè afare la nostra richiesta a Dio con fede; in questa maniera noi otterremo quello che gli abbiamochiesto (fermo restando però che quella determinata cosa che abbiamo domandato rientri nellavolontà di Dio per noi – 1 Giovanni 5:14-15, e che noi facciamo le cose che gli sono grate - 1

Giovanni 3:21-22). Gesù ha detto infatti: “Tutte le cose che voi domanderete nella preghiera seavete fede le otterrete” (Matteo 21:22). Ma che cosa significa pregare Dio con fede? Significaessere certi che riceveremo quello che gli abbiamo chiesto. Gesù questo lo ha spiegato in questitermini: “Tutte le cose che voi domanderete pregando, crediate che le riceverete e voi le otterrete”(Marco 11:24 - Diodati). Quindi, nella nostra mente non ci deve esser nessun dubbio sia quandonoi preghiamo Dio e sia dopo che lo abbiamo pregato, se vogliamo essere esauditi da Dio. Ildubbio rende inutile la preghiera: Giacomo lo ha spiegato quando dice che se uno manca disapienza la deve chiedere a Dio, ma la deve chiedere “con fede senza stare punto in dubbio;perchè chi dubita è simile a un’onda di mare, agitata dal vento e spinta qua e là. Non pensi giàquel tale di ricevere nulla dal Signore, essendo uomo d’animo doppio, instabile in tutte le sue vie”(Giacomo 1:5,8). Forse che credere che si riceveranno determinate cose significa doversi

mettere a visualizzare quelle cose con la propria mente? Niente affatto: la Scrittura non dice similicose. Se si leggono gli esempi di uomini e donne che hanno pregato Dio sia nell’AnticoTestamento che nel Nuovo non si troverà traccia di questa visualizzazione di cui parla Cho che sela si considera attentamente è piuttosto una pratica che affonda le sue radici nell’occulto e nonuna pratica biblica. Lui infatti mette molta enfasi sulla mente, e sul potere che ha la mente sullapersona tanto è vero che dopo avere detto che Sara visualizzò il ritorno della sua gioventù affermache ‘se una donna comincia a pensare di sè stessa di essere attraente, ella lo può essere. Nonsolo avranno luogo cambiamenti fisici, ma l’immagine che lei ha di sè cambierà e comincerà aprendersi una cura migliore di lei e comincerà a vestirsi come una persona attraente’ ( Ibid., pag.62). Questa visualizzazione di Paul Yonggi Cho - o quarta dimensione come la chiama lui - ineffetti assomiglia molto alla visualizzazione creativa molto presente nel New Age (il

supermovimento socio-religioso impregnato di occultismo, di esoterismo e di falsità di ognigenere) e che è una tecnica meditativa che è presente sia nelle religioni orientali e sianell’occultismo mediante la quale con l’immaginazione (che è accompagnata spesso daespressioni positive) - dicono i suoi sostenitori - si possono determinare ogni sorta di avvenimentipositivi, guarigione da malattie, prosperità economica, ecc. In altre parole una tecnica con cui siarriva alla consapevolezza di essere gli ‘architetti’ della propria vita, dei dèi. Shakti Gawain haaffermato: ‘La visualizzazione creativa non è solo una tecnica ma è, in ultima analisi, uno stato diconsapevolezza. E’ una consapevolezza nella quale ci rendiamo conto, in un modo profondo, chenoi siamo incessantemente i creatori del nostro universo, del quale siamo responsabili in ognimomento. Non c’è una separazione fra noi e Dio (...) la visualizzazione creativa è il processo direalizzare e rendere visibile, nella sfera fisica, il nostro potenziale divino’ (Shakti Gawain, Creative

Visualization [Visualizzazione creativa], New York 1982, pag. 120). Un’altra affermazione sullavisualizzazione creativa che fa capire in che cosa essa consiste la troviamo nel libro di CarloBiagi Diventare sensitivi : ‘Nel corpo astrale, il desiderio di raggiungere un obbiettivo, rafforzatodalla visualizzazione, accumula un forte potere energetico che attirerà il risultato desiderato comeun magnete. Dobbiamo pensare che il pensiero è una forma energetica e come tale è in grado diattirare energie con la stessa frequenza. Sul piano astrale esso ha un potere ideoplastico, cioècrea istantaneamente l’immagine di ciò che è stato ideato, portando l’energia necessaria per realizzare il proposito anche sul piano materiale (...) Visualizzare significa dunque agiresull’astrale, ma anche sulla propria psiche, per renderci autori della nostra vita’ (Carlo Biagi,Diventare Sensitivi: le tecniche per sviluppare il potenziale psichico: telepatia, chiaroveggenza,medianità, autoguarigione, Milano Sonzogno 1994, pag. 45). Dunque, nella sostanza

l’insegnamento di Cho sulla visualizzazione, quantunque egli afferma che è Dio che adempie ilsuo piano nella nostra vita, è contaminato da insegnamenti occulti. Cho non ha fatto altro cheprendere dei principi occulti presenti nell’occultismo e nelle religioni orientali e inserirli moltoabilmente (direi di soppiatto) in mezzo alla Chiesa. Ma forse queste mie affermazioni vi parrannoesagerate o ingiustificate, e allora vi propongo di ascoltare queste altre parole di Paul Yonggi Cho

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che sono ancora più eloquenti delle precedenti: ‘Tu crei la presenza di Gesù con la tua bocca ....Egli è legato dalle tue labbra e dalle tue parole .... Ricorda che Cristo dipende da te e la tua parolapronunciata per liberare la Sua presenza. Sokagakkai una setta buddista ha applicato la leggedella quarta dimensione ed ha compiuto miracoli. Inoltre molte persone coinvolte nello yoga ...guariscono i malati con la meditazione yoga ... nel buddismo i monaci anche hanno operatomiracoli eccezionali’ e: ‘Quindi lo Spirito Santo mi disse: Guarda i Sokagakkai. Essi appartengonoa Satana... e con la quarta dimensione essi esercitano il dominio nei loro corpi e circostanze’ ....Dio allora mi insegnò che (visto collegare la quarta dimensione del nostro spirito a quella del

Santo Padre il creatore dell’universo) possiamo avere ancora più dominio sulle circostanze’ edancora: ‘Ognuno, come anche l’occultismo, può applicare la legge della quarta dimensione .... efare miracoli, chi pratica l’occulto, o il cristiano può creare il suo proprio mondo (come Dio) tramitela potenza della propria immaginazione’ (citazioni tratte da: ‘Cristiani Oggi’, 16-31 Dicembre 1993,pag. 5. L’articolo si intitola ‘Spiriti seduttori’ e l’autore è Joseph Manafò). State dunque moltoattenti, fratelli nel Signore, e non fate posto a questa visualizzazione creativa, o quarta dimensioneche dir si voglia, nella vostra mente.Ma c’è un’altra falsità nell’insegnamento di Yonggi Cho, che è il fatto che lui chiama questeimmaginazioni e questi pensieri visioni e sogni e che per confermare ciò prende gli esempi deiprofeti e quelle sc ritture dove si parla di visioni e di sogni. Perchè in questa maniera egli perverte ilsignificato che hanno questi termini e fa credere al credente che mettersi a pensare a qualche

cosa significa avere visioni e sogni da parte di Dio e perciò a suo tempo essi dovrannotramutarglisi in realtà perchè così avvenne nell’antichità a coloro che ebbero visioni e sogni.Leggendo i suoi scritti non si può non rimanere disgustati nel sentirgli fare questi paragoni. Siachiaro fratelli; le visioni e i sogni che sono trascritti nella Scrittura, che hanno avuto Abramo,Giacobbe, Giuseppe, Daniele, Paolo, Anania, Pietro e tutti gli altri non hanno nulla a che fare conle visioni e con i sogni di cui parla Cho quando parla di visualizzazione. Questo perchè nel casodei sogni e delle visioni di Cho si tratta di uno sforzo mentale del credente e nulla di più, o megliodi pensieri che egli intrattiene nella sua mente, mentre nel caso delle visioni e dei sogni che siricevono da Dio sono delle visitazioni di Dio in cui Dio in maniera imperscrutabile e gloriosa riescea fargli vedere delle cose. Nel caso delle visioni, esse si possono avere a occhi aperti con i proprisensi attivi, come nel caso della visione che le donne ebbero dell’angelo al sepolcro (cfr. Matteo

28:1-7), e di quella dei due angeli che ebbero i discepoli del Signore quando Gesù fu assunto incielo (cfr. Atti 1:9-11); a occhi chiusi come nel caso della visione di Saulo da Tarso mentre sitrovava in casa di Giuda in cui vide Anania entrare e imporgli le mani (cfr. Atti 9:11-12); o in estasi(e quindi con i sensi fisici sospesi per tutto il tempo dell’estasi) come nel caso di Pietro sulterrazzo della casa di Simone coiaio in cui vide quella cosa simile a un lenzuolo scendere dalcielo (cfr. Atti 10:9-16). Nel caso dei sogni essi si hanno solo mentre si dorme; tra questi sipossono menzionare i sogni di Giuseppe (cfr. Genesi 37:5-11), quelli di Faraone (cfr. Genesi 41:1-32), quello di Salomone (cfr. 1 Re 3:5-15), e quelli di Nebucadnetsar (cfr. Daniele cap. 2 e cap. 4). Alcune parole ora su Abrahamo e Sara. La Scrittura dice: “Dopo queste cose, la parola dell’Eternofu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: ‘Non temere, o Abramo, io sono il tuo scudo, e la tuaricompensa sarà grandissima’. E Abramo disse: ‘Signore, Eterno, che mi darai tu? poiché io me

ne vo senza figliuoli, e chi possederà la mia casa è Eliezer di Damasco’. E Abramo soggiunse:‘Tu non m’hai dato progenie; ed ecco, uno schiavo nato in casa mia sarà mio erede’. Allora laparola dell’Eterno gli fu rivolta, dicendo: ‘Questi non sarà tuo erede; ma colui che uscirà dalle tueviscere sarà erede tuo’. E lo menò fuori, e gli disse: ‘Mira il cielo, e conta le stelle, se le puoicontare’. E gli disse: ‘Così sarà la tua progenie’. Ed egli credette all’Eterno, che gli contò questocome giustizia.” (Genesi 15:1-6), ed ancora: “Egli, sperando contro speranza, credette, per diventar padre di molte nazioni, secondo quel che gli era stato detto: Così sarà la tua progenie. Esenza venir meno nella fede, egli vide bensì che il suo corpo era svigorito (avea quasi cent’anni), eche Sara non era più in grado d’esser madre; ma, dinanzi alla promessa di Dio, non vacillò per incredulità, ma fu fortificato per la sua fede dando gloria a Dio ed essendo pienamente convintoche ciò che avea promesso, Egli era anche potente da effettuarlo. Ond’è che ciò gli fu messo in

conto di giustizia.” (Romani 4:18-22). Abrahamo dunque non fece ricorso a nessunavisualizzazione per diventare padre di molte nazioni, ma semplicemente credette nella promessadi Dio. La Bibbia è chiara a tale riguardo. La stessa cosa dicasi per Sara, infatti la Scrittura dice:“Per fede Sara anch’ella, benché fuori d’età, ricevette forza di concepire, perché reputò fedeleColui che avea fatto la promessa. E perciò, da uno solo, e già svigorito, è nata una discendenza

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numerosa come le stelle del cielo, come la rena lungo la riva del mare che non si può contare”(Ebrei 11:11-12). Cho dunque erra grandemente nel dire che Abrahamo e Sara poterono diventaregenitori nella loro vecchiezza in virtù della pratica della visualizzazione, perché la Bibbia non famenzione di una simile cosa. Credere non significa visualizzare.

Vi esorto dunque a non mettervi a chiamare i vostri pensieri o le vostre immaginazioni né visioni eneppure sogni perchè essi non lo sono affatto. Voi potete pensare a una cosa quanto volete e confede pure, ma se quella cosa non è nel volere di Dio voi non la otterrete. Invece se voi ricevete daDio una visione o un sogno in cui Dio vi promette di darvi qualche cosa, allora state tranquilli e

certi che quella cosa la riceverete per certo perchè quella visione o quel sogno è la parola di Dio eDio la manderà ad effetto a suo tempo. Potete pensare a quella visione o a quel sogno tutte levolte che voi vorrete (e farete bene a farlo perchè quella visione o quel sogno venivano da Dio enon erano vostre invenzioni) e ne riceverete del bene e credendo che la visione o il sogno siavvererà per volere di Dio proverete una grande gioia e una grande consolazione nei momenti piùdifficili dell’attesa quando sembra che Dio si sia dimenticato della sua parola che vi ha rivolta. Enon chiamate visioni e sogni neppure i vostri desideri perchè la Scrittura non li chiama mai così.Badate fratelli a voi stessi, perchè è sbagliato e molto pericoloso mettersi a chiamare i propripensieri o i propri desideri visioni e sogni perchè in questa maniera si mettono allo stesso livellodelle visioni e dei sogni che vengono dati da Dio, e si comincia a pensare che prima o poi essidovranno adempiersi quando non è per forza così. Può essere infatti che un desiderio vostro sia

nel volere di Dio, allora in questo caso Dio lo adempirà, ma lo ripeto se non è nel volere di Diopotrete pensarci quanto tempo volete, esso non si adempirà, ripeto esso non si adempirà mai.Era solo un pensiero.Fratelli, che Dio vi dia visioni e sogni per la vostra edificazione ed esaudisca le vostre domande. Alui sia la gloria in eterno. Amen. 

Giacinto Butindaro 

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