CONTINUITÀ · 2017-07-03 · lori giallorossi. Un amore visce-rale per la squadra della propria...

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CONTINUITÀ Il Lecce conferma Rizzo e prepara la stagione che verrà. Il Vicepresidente Adamo: ”Vogliamo la serie B. Ci proveremo con tutte le nostre forze” U.S. LECCE COLLEGE 2017 Parte il campus per i ragazzi di 7 ai 13 anni GIALLOROSSO ROSA Ilaria e Desirè, fisioterapiste alla ribalta

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CONTINUITÀIl Lecce conferma Rizzo e prepara la stagione che verrà. Il Vicepresidente Adamo: ”Vogliamo la serie B. Ci proveremo con tutte le nostre forze”

U.S. LECCE COLLEGE 2017Parte il campus per iragazzi di 7 ai 13 anni

GIALLOROSSOROSAIlaria e Desirè, fisioterapiste alla ribalta

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Questione di centimetri. Pochi,maledetti, fatali quelli che ne-gano al Lecce il passaggio delturno in quel di Alessandria. Al“Moccagatta”, infatti, al 117’, iltiro di Mancosu si stampa sullatrasversale. Quindi, alla lotteriadei rigori, una volta ad oltranza,il palo respinge la conclusionedi Ciancio, la successiva battutadi Nicco bacia il legno per poifinire nel sacco. Un ottimoLecce è immeritatamente fuoridai playoff. “In questo torneo ciè mancata la fortuna - affermail Vicepresidente Adamo, lagara di Alessandria è l’em-blema”. Nonostante tutto, lasocietà è pronta a ripartire congrande voglia e, nel segno dellacontinuità, si affida alle curedell’ottimo mister Rizzo, pro-grammando con vigore la sta-gione che verrà: “Sogno dirivedere il Lecce in palcosceniciche gli competono, ovviamentela Serie A - prosegue Adamo -.Ma per tornarci, come urlanosempre i nostri tifosi, è necessa-rio raggiungere prima la SerieB. Ci proveremo con tutte le no-stre forze durante la prossimastagione. Sappiamo di poter ri-partire da una base solidissimae da un gruppo ben consolidatoche già si conosce perfetta-mente. Ce la faremo”.

6 Stefano Adamo

Tradizione giallorossa

“Papà mi ha trasmesso

l’amore per il Lecce”

12 Giallorosso Rosa

Fisioterapiste alla ribalta!

Ilaria e Desirè: “Amiamo il

Lecce e il nostro lavoro”

14 Samb - Lecce 1-1

Pari al “Riviera delle Palme”

Caturano: “Felice per il gol.

Qualificazione alla portata”

18 Lecce - Samb 0-0

Giallorossi avanti!

Lepore: “Siamo una vera

squadra. Tifosi splendidi”

22 Lecce - Alessandria 1-1

Pacilli riprende Marras

Cosenza: “Dispiace non

aver vinto, ma c’è fiducia”

26 Alessandria - Lecce 5-4 dcr

I pali fermano i giallorossi

Rizzo: “E’ un giorno triste.

Fuori immeritatamente”

30 Il Parma approda in serie B

SommarioEditoriale

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Questione di centimetri. Pochi,maledetti, fatali quelli che ne-gano al Lecce il passaggio delturno in quel di Alessandria. Al“Moccagatta”, infatti, al 117’, iltiro di Mancosu si stampa sullatrasversale. Quindi, alla lotteriadei rigori, una volta ad oltranza,il palo respinge la conclusionedi Ciancio, la successiva battutadi Nicco bacia il legno per poifinire nel sacco. Un ottimoLecce è immeritatamente fuoridai playoff. “In questo torneo ciè mancata la fortuna - affermail Vicepresidente Adamo, lagara di Alessandria è l’em-blema”. Nonostante tutto, lasocietà è pronta a ripartire congrande voglia e, nel segno dellacontinuità, si affida alle curedell’ottimo mister Rizzo, pro-grammando con vigore la sta-gione che verrà: “Sogno dirivedere il Lecce in palcosceniciche gli competono, ovviamentela Serie A - prosegue Adamo -.Ma per tornarci, come urlanosempre i nostri tifosi, è necessa-rio raggiungere prima la SerieB. Ci proveremo con tutte le no-stre forze durante la prossimastagione. Sappiamo di poter ri-partire da una base solidissimae da un gruppo ben consolidatoche già si conosce perfetta-mente. Ce la faremo”.

6 Stefano Adamo

Tradizione giallorossa

“Papà mi ha trasmesso

l’amore per il Lecce”

12 Giallorosso Rosa

Fisioterapiste alla ribalta!

Ilaria e Desirè: “Amiamo il

Lecce e il nostro lavoro”

14 Samb - Lecce 1-1

Pari al “Riviera delle Palme”

Caturano: “Felice per il gol.

Qualificazione alla portata”

18 Lecce - Samb 0-0

Giallorossi avanti!

Lepore: “Siamo una vera

squadra. Tifosi splendidi”

22 Lecce - Alessandria 1-1

Pacilli riprende Marras

Cosenza: “Dispiace non

aver vinto, ma c’è fiducia”

26 Alessandria - Lecce 5-4 dcr

I pali fermano i giallorossi

Rizzo: “E’ un giorno triste.

Fuori immeritatamente”

30 Il Parma approda in serie B

SommarioEditoriale

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STEFANO ADAMO

Tradizionegiallorossa“Ho assorbito l’attaccamentodi mio padre verso questi colori. Se potesse vedermiora, non ci crederebbe e sarebbe orgoglioso”

STEFANO ADAMO

Tradizionegiallorossa“Ho assorbito l’attaccamentodi mio padre verso questi colori. Se potesse vedermiora, non ci crederebbe e sarebbe orgoglioso”

Il Lecce nel destino. La storia delVicepresidente Stefano Adamoè indissolubilmente legata ai co-lori giallorossi. Un amore visce-rale per la squadra della propriacittà è il sentimento che ali-menta costantemente il suo im-pegno in seno alla società. Unprofondo attaccamento per ilLecce, ereditato dal padre, ilgrande Attilio Adamo, figura in-dimenticabile per il calcio a tintegiallorosse, in grado di redigerepagine di storia indelebili. "Miopadre era allenatore della Juven-tina Lecce - racconta il Vicepre-sidente - e, proprio nell'anno incui io nacqui, la società si fusecon l'U.S. Lecce. Era nel 1960.Mio padre diventò il responsa-bile del settore giovanile edebbe a che fare con Causio, Sen-sibile e Russo. Sentir parlare delLecce era all'ordine del giorno,una vera e propria tradizione". Ricorda la sua prima volta allostadio?"Non ricordo con esattezza lapartita, ma ero molto piccolo. Ionon ero molto portato per il cal-cio, ma chiesi a mio padre didarmi l'opportunità di seguire legare a bordo campo, facendo ilraccattapalle. Fu un'esperienzafantastica, avvertivo tutta laforza del pubblico e ho impressabene in mente la vittoria per 2-1 contro il Torino, campioned'Italia in carica. L'impatto deltifo era devastante, avevamosugli spalti circa trentamila spet-tatori fissi ogni domenica”.Qualche aneddoto?"Ne avrei davvero tantissimi. Mavi racconto un episodio curioso:nell'agosto del 1968 arrivò aLecce Totò Di Somma e fu affi-dato alle cure di mio padre. Ioero bambino e nel pomeriggioandavamo al mare, ma pur-troppo eravamo costretti a rien-

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STEFANO ADAMO

Tradizionegiallorossa“Ho assorbito l’attaccamentodi mio padre verso questi colori. Se potesse vedermiora, non ci crederebbe e sarebbe orgoglioso”

STEFANO ADAMO

Tradizionegiallorossa“Ho assorbito l’attaccamentodi mio padre verso questi colori. Se potesse vedermiora, non ci crederebbe e sarebbe orgoglioso”

Il Lecce nel destino. La storia delVicepresidente Stefano Adamoè indissolubilmente legata ai co-lori giallorossi. Un amore visce-rale per la squadra della propriacittà è il sentimento che ali-menta costantemente il suo im-pegno in seno alla società. Unprofondo attaccamento per ilLecce, ereditato dal padre, ilgrande Attilio Adamo, figura in-dimenticabile per il calcio a tintegiallorosse, in grado di redigerepagine di storia indelebili. "Miopadre era allenatore della Juven-tina Lecce - racconta il Vicepre-sidente - e, proprio nell'anno incui io nacqui, la società si fusecon l'U.S. Lecce. Era nel 1960.Mio padre diventò il responsa-bile del settore giovanile edebbe a che fare con Causio, Sen-sibile e Russo. Sentir parlare delLecce era all'ordine del giorno,una vera e propria tradizione". Ricorda la sua prima volta allostadio?"Non ricordo con esattezza lapartita, ma ero molto piccolo. Ionon ero molto portato per il cal-cio, ma chiesi a mio padre didarmi l'opportunità di seguire legare a bordo campo, facendo ilraccattapalle. Fu un'esperienzafantastica, avvertivo tutta laforza del pubblico e ho impressabene in mente la vittoria per 2-1 contro il Torino, campioned'Italia in carica. L'impatto deltifo era devastante, avevamosugli spalti circa trentamila spet-tatori fissi ogni domenica”.Qualche aneddoto?"Ne avrei davvero tantissimi. Mavi racconto un episodio curioso:nell'agosto del 1968 arrivò aLecce Totò Di Somma e fu affi-dato alle cure di mio padre. Ioero bambino e nel pomeriggioandavamo al mare, ma pur-troppo eravamo costretti a rien-

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“Sogno di rivedere il Lecce in Serie A. Ma per tornarci,come urlano i nostri tifosi, ènecessario raggiungere primala Serie B. Ce la faremo”

“Sogno di rivedere il Lecce in Serie A. Ma per tornarci,come urlano i nostri tifosi, ènecessario raggiungere primala Serie B. Ce la faremo”

trare prestissimo proprio perchéDi Somma, in quel momento in-dietro di condizione, aveva inprogramma un allenamentospecifico. Per me era una grandetristezza tornare di proposito ein anticipo dal mare, ma succes-sivamente apprezzai Di Sommacome calciatore, perché divenneuna bandiera del Lecce".18 giugno 2015 è la data chesegna il suo ingresso in società.Cosa rappresenta per lei quellagiornata?"Incontrai Saverio Sticchi Da-miani la mattina in centro, miespose l'opportunità di poterdare una mano qualora fosseandato in porto il passaggio diproprietà ed io diedi la mia di-sponibilità. Inizialmente, pen-savo scherzasse, ma nelpomeriggio mi chiamò dicen-domi che avremmo dovuto con-trollare i conti dell'U.S. Lecce,perché mancava davvero pocoall'accordo con la societàuscente. Per me si è trattato co-munque di un ritorno poiché fuinel CdA anche durante l'era Se-meraro. Se ognuno di noi è qui,è tutto merito di Saverio SticchiDamiani. L'artefice di questo mi-racolo, in tutti i sensi, è solo lui.Io sono molto legato a questi co-lori per via del mio passato e deimiei trascorsi, tengo molto alnostro territorio ed era dove-roso fare questo passo per sal-vaguardare un nostro patrimo-nio e, quindi, la squadra dellanostra città. Se mio padre po-tesse vedermi ora, non ci crede-rebbe e sarebbe orgoglioso. Incasa, chi avrebbe dovuto farecalcio, era mio fratello (Renzo,ndr) perché ha giocato facendoanche una carriera dignitosa. Ioho sempre giocato per diver-tirmi, mi sono dedicato allo stu-dio e sono diventato docente

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“Sogno di rivedere il Lecce in Serie A. Ma per tornarci,come urlano i nostri tifosi, ènecessario raggiungere primala Serie B. Ce la faremo”

“Sogno di rivedere il Lecce in Serie A. Ma per tornarci,come urlano i nostri tifosi, ènecessario raggiungere primala Serie B. Ce la faremo”

trare prestissimo proprio perchéDi Somma, in quel momento in-dietro di condizione, aveva inprogramma un allenamentospecifico. Per me era una grandetristezza tornare di proposito ein anticipo dal mare, ma succes-sivamente apprezzai Di Sommacome calciatore, perché divenneuna bandiera del Lecce".18 giugno 2015 è la data chesegna il suo ingresso in società.Cosa rappresenta per lei quellagiornata?"Incontrai Saverio Sticchi Da-miani la mattina in centro, miespose l'opportunità di poterdare una mano qualora fosseandato in porto il passaggio diproprietà ed io diedi la mia di-sponibilità. Inizialmente, pen-savo scherzasse, ma nelpomeriggio mi chiamò dicen-domi che avremmo dovuto con-trollare i conti dell'U.S. Lecce,perché mancava davvero pocoall'accordo con la societàuscente. Per me si è trattato co-munque di un ritorno poiché fuinel CdA anche durante l'era Se-meraro. Se ognuno di noi è qui,è tutto merito di Saverio SticchiDamiani. L'artefice di questo mi-racolo, in tutti i sensi, è solo lui.Io sono molto legato a questi co-lori per via del mio passato e deimiei trascorsi, tengo molto alnostro territorio ed era dove-roso fare questo passo per sal-vaguardare un nostro patrimo-nio e, quindi, la squadra dellanostra città. Se mio padre po-tesse vedermi ora, non ci crede-rebbe e sarebbe orgoglioso. Incasa, chi avrebbe dovuto farecalcio, era mio fratello (Renzo,ndr) perché ha giocato facendoanche una carriera dignitosa. Ioho sempre giocato per diver-tirmi, mi sono dedicato allo stu-dio e sono diventato docente

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universitario. Mio padre avevaragione e me lo disse da subito:'Il calcio non fa per te, studia!'.Devo dire che ci ha preso”.Cosa si prova, da salentino, adessere all'interno del club?"È una responsabilità pesante,importante e gratificante. Iovengo da un contesto familiarein cui, quando la domenica ilLecce perdeva, non si poteva ac-cendere nemmeno la tv a casa.Quando si vinceva, l'umore eraalle stelle, la domenica diven-tava il giorno più bello della set-timana. Tutti sorridevano perchésapevamo che la sera saremmousciti fuori per festeggiare. Sonocresciuto in questo modo, con ilLecce come seconda pelle. Hoassorbito l'attaccamento di miopadre verso questi colori e oggiessere parte integrante della so-cietà è motivo d'orgoglio. La miapassione è al servizio di tutti,siamo una grande famiglia".Dopo una prima stagione ditransizione, è arrivato il se-condo posto dietro al Foggia.Ora si punta a vincere senzamezzi termini. Un bilancio dopoquesti primi due anni di ge-stione societaria?"Un bilancio direi positivo, lo di-cono i risultati. Veniamo da unterzo posto durante la prima an-nata in cui arrivammo davverocon l'acqua alla gola, poiché fa-cemmo tutto in tempi ristrettis-simi per via del passaggio diproprietà che, di fatto, avvennenel mese di novembre. Nono-stante ciò, grazie al nostrogruppo e al lavoro di StefanoTrinchera, riuscimmo a costruireuna rosa competitiva che se lagiocò fino alla fine con tutte,uscendo in semifinale playoffcon il Foggia. Quest'anno, in-vece, lo considero come il nostrovero primo campionato, perché

“Sotto il punto d siamo già tornat Questo lo posso con estrema fier L’amore dei tifo rispecchia quoti

“Sotto il punto d siamo già tornat Questo lo posso con estrema fier L’amore dei tifo rispecchia quoti

siamo riusciti a programmare, afare le dovute valutazioni neitempi giusti e a gettare le basianche per il futuro. Infatti, nondimentichiamoci che abbiamoavallato un progetto biennale:non ci siamo riusciti quest'anno,arrivando comunque al secondoposto, ci proveremo con tutte lenostre forze durante la prossimastagione. Sapendo di poter con-tare su una base solidissima e daun gruppo ben consolidato chegià si conosce perfettamente,senza dover ripartire da zero. Il suo sogno nel cassetto?"Vorrei rivedere il Lecce in SerieA. Ma per tornarci, come urlanoi nostri tifosi, è necessario rag-giungere prima la Serie B. C'èquesto piccolo passaggio dimezzo, ma ce la faremo".Quale calciatore nella storia delLecce le viene subito in mente?"Ce ne sarebbero tanti, ma chimi ha fatto veramente sognare èstato Gaetano Montenegro, lesue giocate mi facevano impaz-zire. Ricordo un Lecce-Vicenza,nei veneti giocava Paolo Rossi.Finì 1-1, con un gran gol di Mon-tenegro. Michele Lorusso, poi, èsempre nei cuori di un vero ti-foso. Quando marcava un attac-cante non c'era storia. Ricordocon piacere anche Carella".Qual è il suo messaggio ai tifosi?"Sono straordinari, sotto il puntodi vista del tifo, siamo già tornatiin Serie A. Lo posso affermarecon estrema fierezza. Spero con-tinuino a far sentire il sostegnoalla squadra, ma soprattutto anoi dirigenti, perché il loroamore verso questi colori ci ri-specchia quotidianamente. Noicon il massimo impegno e congrande abnegazione cerchiamoogni giorno di costruire qualcosadi importante per il Lecce".

Luigi D’Ambrosio

di vista del tifo, ati in Serie A.

o affermare erezza.

fosi ci tidianamente”

di vista del tifo, ati in Serie A.

o affermare erezza.

fosi ci tidianamente”

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universitario. Mio padre avevaragione e me lo disse da subito:'Il calcio non fa per te, studia!'.Devo dire che ci ha preso”.Cosa si prova, da salentino, adessere all'interno del club?"È una responsabilità pesante,importante e gratificante. Iovengo da un contesto familiarein cui, quando la domenica ilLecce perdeva, non si poteva ac-cendere nemmeno la tv a casa.Quando si vinceva, l'umore eraalle stelle, la domenica diven-tava il giorno più bello della set-timana. Tutti sorridevano perchésapevamo che la sera saremmousciti fuori per festeggiare. Sonocresciuto in questo modo, con ilLecce come seconda pelle. Hoassorbito l'attaccamento di miopadre verso questi colori e oggiessere parte integrante della so-cietà è motivo d'orgoglio. La miapassione è al servizio di tutti,siamo una grande famiglia".Dopo una prima stagione ditransizione, è arrivato il se-condo posto dietro al Foggia.Ora si punta a vincere senzamezzi termini. Un bilancio dopoquesti primi due anni di ge-stione societaria?"Un bilancio direi positivo, lo di-cono i risultati. Veniamo da unterzo posto durante la prima an-nata in cui arrivammo davverocon l'acqua alla gola, poiché fa-cemmo tutto in tempi ristrettis-simi per via del passaggio diproprietà che, di fatto, avvennenel mese di novembre. Nono-stante ciò, grazie al nostrogruppo e al lavoro di StefanoTrinchera, riuscimmo a costruireuna rosa competitiva che se lagiocò fino alla fine con tutte,uscendo in semifinale playoffcon il Foggia. Quest'anno, in-vece, lo considero come il nostrovero primo campionato, perché

“Sotto il punto d siamo già tornat Questo lo posso con estrema fier L’amore dei tifo rispecchia quoti

“Sotto il punto d siamo già tornat Questo lo posso con estrema fier L’amore dei tifo rispecchia quoti

siamo riusciti a programmare, afare le dovute valutazioni neitempi giusti e a gettare le basianche per il futuro. Infatti, nondimentichiamoci che abbiamoavallato un progetto biennale:non ci siamo riusciti quest'anno,arrivando comunque al secondoposto, ci proveremo con tutte lenostre forze durante la prossimastagione. Sapendo di poter con-tare su una base solidissima e daun gruppo ben consolidato chegià si conosce perfettamente,senza dover ripartire da zero. Il suo sogno nel cassetto?"Vorrei rivedere il Lecce in SerieA. Ma per tornarci, come urlanoi nostri tifosi, è necessario rag-giungere prima la Serie B. C'èquesto piccolo passaggio dimezzo, ma ce la faremo".Quale calciatore nella storia delLecce le viene subito in mente?"Ce ne sarebbero tanti, ma chimi ha fatto veramente sognare èstato Gaetano Montenegro, lesue giocate mi facevano impaz-zire. Ricordo un Lecce-Vicenza,nei veneti giocava Paolo Rossi.Finì 1-1, con un gran gol di Mon-tenegro. Michele Lorusso, poi, èsempre nei cuori di un vero ti-foso. Quando marcava un attac-cante non c'era storia. Ricordocon piacere anche Carella".Qual è il suo messaggio ai tifosi?"Sono straordinari, sotto il puntodi vista del tifo, siamo già tornatiin Serie A. Lo posso affermarecon estrema fierezza. Spero con-tinuino a far sentire il sostegnoalla squadra, ma soprattutto anoi dirigenti, perché il loroamore verso questi colori ci ri-specchia quotidianamente. Noicon il massimo impegno e congrande abnegazione cerchiamoogni giorno di costruire qualcosadi importante per il Lecce".

Luigi D’Ambrosio

di vista del tifo, ati in Serie A. o affermare

erezza. fosi ci

tidianamente”

di vista del tifo, ati in Serie A. o affermare

erezza. fosi ci

tidianamente”

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Belle e simpatiche, ma soprat-tutto molto preparate e profes-sionali. Desirè Simmini,ventisettenne, originaria di No-voli, e Ilaria Cimino, trentenne diCopertino, sono le fisioterapistecon cui l'U.S. Lecce ha volutosfumare di rosa il giallorosso delproprio vivaio. Più estroversa laprima, molto misurata la se-conda, entrambe sono accomu-nate dall'amore per la squadradella propria terra, sentimento

che le facilita nella loro attivitàlavorativa. "Siamo felicissime diessere parte integrante di que-sta grande famiglia - affermanoDesirè ed Ilaria -, non è retorica.L'ambiente è magnifico, si è ve-nuto a creare un gruppo fanta-stico nel quale si lavora inarmonia e serenità. C'è unagrande organizzazione, il Diret-tore Alberti, persona eccezio-nale, è il coordinatore dell'interasituazione, ma anche il Dott. Da-

nilo Coronese, sociologo, è unafigura fondamentale per tuttinoi, una sorta di collante tratutte le componenti all'internodella nostra famiglia. Il con-fronto e il dialogo sono costanti,agiamo sopratutto per il benedei ragazzi. Per il club, infatti, èfondamentale la loro crescitaumana. Noi cerchiamo di fare lanostra parte, sperando di essereall'altezza". Due ragazze ope-ranti in un contesto storica-

GIALLOROSSO ROSA

Fisioterapistealla ribalta!Ilaria e Desirè: “Innamoratedel Lecce e del nostro lavoro.Vogliamo rimanere qui alungo. Siamo in una grande famiglia”

GIALLOROSSO ROSA

Fisioterapistealla ribalta!Ilaria e Desirè: “Innamoratedel Lecce e del nostro lavoro.Vogliamo rimanere qui alungo. Siamo in una grande famiglia”

mente maschile non è aspettocomune. Il club giallorosso, oltread essere attento al futuro deipropri ragazzi, si dimostra, dun-que, avanguardista. "Non ab-biamo mai avvertito alcun tipodi disagio - afferma Ilaria -. I ra-gazzi sono educati e collabora-tivi. E' un'esperienza unica, chemi sta arricchendo giorno dopogiorno. Sono arrivata a febbraio.Desirè, i dirigenti e tutti i colla-boratori mi hanno accolto nelmigliore dei modi. È stato facileambientarmi. Ho lavorato con ibambini della squadra della miacittà, ma ovviamente la profes-sionalità che si respira qui nonha eguali. Per certi aspetti provotanta tenerezza nei loro con-fronti, sebbene abbiano giàun'idea di calcio ben precisa".Sulla stessa lunghezza d'ondaDesirè: "Alla società piaceval'idea di avere tra le proprie filauna figura femminile che si oc-cupasse dei più piccoli, avràpensato alla sottoscritta proba-bilmente perchè nella passatastagione ho maturato un'espe-rienza simile nella squadra dellamia città, militante in Eccellenza.Per quanto mi riguarda, lavorarecon i bambini della scuola calcioe i ragazzi del settore giovanile èveramente entusiasmante. Coni ragazzi un po' più grandi, è ca-pitato di fungere da confidenti.Comprendiamo il loro statod'animo e, talvolta, ci svelano ipropri problemi extracalcistici.Cerchiamo di essere loro d'aiutonel migliore dei modi, consi-gliandoli e incoraggiandoli".Oltre a curare i traumi fisici deigiovani calciatori, le fisioterapi-ste li sostengono dal punto divista emotivo. "Siamo delle psi-cologhe - sorride Desirè -. Il fisio-terapista è a stretto contatto colproprio paziente; compren-

diamo, quindi, gli umori e glistati d'animo dei ragazzi.Quando scorgiamo un cambio diatteggiamento in negativo, cer-chiamo di spronarli". A voltedelle sorelle maggiori, quindi, inaltre circostanze delle amichepronte a consigliare i più grandi."Sicuramente - prosegue Ilaria -,ma conosciamo anche i nostri li-miti e, data la capillarità con cuiè strutturata la società, nei casiche sfuggono alle nostre compe-tenza, chiediamo il conforto deinostri superiori". L'augurio dientrambe è quello di proseguirequesta avventura. "Siamo sottocontratto fino al 30 giugno - af-ferma Desirè -. Ci auguriamo direstare in giallorosso a lungo. La-vorare per la squadra del cuorenon ha prezzo. Fin da piccola, ilmio papà mi portava in CurvaNord per seguire il Lecce. Ulti-mamente, inoltre, ci è capitatodi essere al "Via del Mare", var-care il tunnel che porta allo spo-gliatoio, leggere sulla parete“Nella tana dei Lupi” mette i bri-vidi. Il mio obiettivo è quello dicontinuare a svolgere il lavoroche amo e perchè no, fasciare,un domani, le caviglie dei calcia-tori della prima squadra. Esserenello staff della Nazionale Ita-liana, poi, sarebbe il sogno piùgrande". Sdoganare, pertanto,quel pregiudizio che esclude-rebbe aprioristicamente ledonne dallo spogliatoio di unasquadra di calcio è un concettoche le ragazze rivendicano conforza. "La professionalità e lapreparazione sono alla base diogni attività lavorativa - con-clude Ilaria -. Mi piacerebbe re-stare qui a lungo, lavorare inprima squadra e contribuire, nelmio piccolo, alla scalata delLecce verso le categorie che me-rita. Sarebbe fantastico".

COLPO DI TACCOU.S. LECCE MAGAZINEANNO IX NUMERO 80MARZO-APRILE 2017

La testata è iscritta al n. 1008 delRegistro della Stampa del Tribunale

di Lecce con autorizzazione del 16/12/2008

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HANNO COLLABORATOLuigi D’Ambrosio Matteo La Viola

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STAMPAEDITRICE SALENTINA

Via De Maria, 37 - GALATINATel. 0836561881

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FOTO: Anza e Marco Lezzi

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Belle e simpatiche, ma soprat-tutto molto preparate e profes-sionali. Desirè Simmini,ventisettenne, originaria di No-voli, e Ilaria Cimino, trentenne diCopertino, sono le fisioterapistecon cui l'U.S. Lecce ha volutosfumare di rosa il giallorosso delproprio vivaio. Più estroversa laprima, molto misurata la se-conda, entrambe sono accomu-nate dall'amore per la squadradella propria terra, sentimento

che le facilita nella loro attivitàlavorativa. "Siamo felicissime diessere parte integrante di que-sta grande famiglia - affermanoDesirè ed Ilaria -, non è retorica.L'ambiente è magnifico, si è ve-nuto a creare un gruppo fanta-stico nel quale si lavora inarmonia e serenità. C'è unagrande organizzazione, il Diret-tore Alberti, persona eccezio-nale, è il coordinatore dell'interasituazione, ma anche il Dott. Da-

nilo Coronese, sociologo, è unafigura fondamentale per tuttinoi, una sorta di collante tratutte le componenti all'internodella nostra famiglia. Il con-fronto e il dialogo sono costanti,agiamo sopratutto per il benedei ragazzi. Per il club, infatti, èfondamentale la loro crescitaumana. Noi cerchiamo di fare lanostra parte, sperando di essereall'altezza". Due ragazze ope-ranti in un contesto storica-

GIALLOROSSO ROSA

Fisioterapistealla ribalta!Ilaria e Desirè: “Innamoratedel Lecce e del nostro lavoro.Vogliamo rimanere qui alungo. Siamo in una grande famiglia”

GIALLOROSSO ROSA

Fisioterapistealla ribalta!Ilaria e Desirè: “Innamoratedel Lecce e del nostro lavoro.Vogliamo rimanere qui alungo. Siamo in una grande famiglia”

mente maschile non è aspettocomune. Il club giallorosso, oltread essere attento al futuro deipropri ragazzi, si dimostra, dun-que, avanguardista. "Non ab-biamo mai avvertito alcun tipodi disagio - afferma Ilaria -. I ra-gazzi sono educati e collabora-tivi. E' un'esperienza unica, chemi sta arricchendo giorno dopogiorno. Sono arrivata a febbraio.Desirè, i dirigenti e tutti i colla-boratori mi hanno accolto nelmigliore dei modi. È stato facileambientarmi. Ho lavorato con ibambini della squadra della miacittà, ma ovviamente la profes-sionalità che si respira qui nonha eguali. Per certi aspetti provotanta tenerezza nei loro con-fronti, sebbene abbiano giàun'idea di calcio ben precisa".Sulla stessa lunghezza d'ondaDesirè: "Alla società piaceval'idea di avere tra le proprie filauna figura femminile che si oc-cupasse dei più piccoli, avràpensato alla sottoscritta proba-bilmente perchè nella passatastagione ho maturato un'espe-rienza simile nella squadra dellamia città, militante in Eccellenza.Per quanto mi riguarda, lavorarecon i bambini della scuola calcioe i ragazzi del settore giovanile èveramente entusiasmante. Coni ragazzi un po' più grandi, è ca-pitato di fungere da confidenti.Comprendiamo il loro statod'animo e, talvolta, ci svelano ipropri problemi extracalcistici.Cerchiamo di essere loro d'aiutonel migliore dei modi, consi-gliandoli e incoraggiandoli".Oltre a curare i traumi fisici deigiovani calciatori, le fisioterapi-ste li sostengono dal punto divista emotivo. "Siamo delle psi-cologhe - sorride Desirè -. Il fisio-terapista è a stretto contatto colproprio paziente; compren-

diamo, quindi, gli umori e glistati d'animo dei ragazzi.Quando scorgiamo un cambio diatteggiamento in negativo, cer-chiamo di spronarli". A voltedelle sorelle maggiori, quindi, inaltre circostanze delle amichepronte a consigliare i più grandi."Sicuramente - prosegue Ilaria -,ma conosciamo anche i nostri li-miti e, data la capillarità con cuiè strutturata la società, nei casiche sfuggono alle nostre compe-tenza, chiediamo il conforto deinostri superiori". L'augurio dientrambe è quello di proseguirequesta avventura. "Siamo sottocontratto fino al 30 giugno - af-ferma Desirè -. Ci auguriamo direstare in giallorosso a lungo. La-vorare per la squadra del cuorenon ha prezzo. Fin da piccola, ilmio papà mi portava in CurvaNord per seguire il Lecce. Ulti-mamente, inoltre, ci è capitatodi essere al "Via del Mare", var-care il tunnel che porta allo spo-gliatoio, leggere sulla parete“Nella tana dei Lupi” mette i bri-vidi. Il mio obiettivo è quello dicontinuare a svolgere il lavoroche amo e perchè no, fasciare,un domani, le caviglie dei calcia-tori della prima squadra. Esserenello staff della Nazionale Ita-liana, poi, sarebbe il sogno piùgrande". Sdoganare, pertanto,quel pregiudizio che esclude-rebbe aprioristicamente ledonne dallo spogliatoio di unasquadra di calcio è un concettoche le ragazze rivendicano conforza. "La professionalità e lapreparazione sono alla base diogni attività lavorativa - con-clude Ilaria -. Mi piacerebbe re-stare qui a lungo, lavorare inprima squadra e contribuire, nelmio piccolo, alla scalata delLecce verso le categorie che me-rita. Sarebbe fantastico".

COLPO DI TACCOU.S. LECCE MAGAZINEANNO IX NUMERO 80MARZO-APRILE 2017

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FOTO: Anza e Marco Lezzi

CONTINUITÀIl Lecce conferma Rizzo e prepara la stagione che verrà. Il Vicepresidente Adamo: ”Vogliamo la serie B. Ci proveremo con tutte le nostre forze”

U.S. LECCE COLLEGE 2017Parte il campus per iragazzi di 7 ai 13 anni

GIALLOROSSOROSAIlaria e Desirè, fisioterapiste alla ribalta

Page 14: CONTINUITÀ · 2017-07-03 · lori giallorossi. Un amore visce-rale per la squadra della propria città è il sentimento che ali-menta costantemente il suo im-pegno in seno alla società.

Al “Riviera delle Palme”, va inscena il primo atto degli ottavi difinale dei play-off di Lega Pro traSambenedettese e Lecce. I mar-chigiani, settimi in classificanella stagione regolare con 56punti, vi giungono grazie al suc-cesso contro il Gubbio nellaprima fase. Roberto Rizzo con-ferma il 4-3-3, ritrova Cosenza eGiosa in difesa, Arrigoni torna incabina di regia e in avanti spazioal tridente delle meraviglie com-posto da Pacilli, Caturano e Tor-romino. Sanderra si schiera aspecchio con Rapisarda e N'Towsulle corsie laterali difensive, Ba-cinovic al centro del campo,Mancuso e Agodirin supportanoSorrentino in attacco.All'11' Mancosu nota l'inseri-mento di Ciancio, quest'ultimoriceve, entra in area e batte Pe-gorin. Il Sig. Pillitteri di Palermoannulla tutto per una presuntaposizione irregolare del terzino.I giallorossi fanno valere subitola propria supremazia, la Samb

tenta di annullare gli attacchi av-versari con il possesso palla. Al17', grande azione corale delLecce, Mancosu accende il radare imbecca alla perfezione Pacilliche, in piena area di rigore, ag-gancia e calcia verso la porta:Pegorin si supera negando ilvantaggio al fantasista. I rosso-blù si rendono pericolosi per laprima volta alla mezz'ora: Ago-dirin tenta il destro da fuori e co-stringe Perucchini alla respintain tuffo. Nel finale della primafrazione, gran cross di Leporedalla destra, Torromino ignoraCaturano, completamente solo,e gira verso la porta alzando lamira. Squadre negli spogliatoisullo 0-0.Nella ripresa stessi ventidue incampo. Al primo tentativo laSamb passa: Bacinovic batte unapunizione dalla trequarti e, sor-prendendo una distratta difesagiallorossa, trova Mancuso che,di prima intenzione, spara in dia-gonale e fredda Perucchini.

Lecce sotto a sorpresa. I giallo-rossi, al 52’, rimettono in parità iconti: Costa Ferreira si incuneain area palla al piede, Mancusogli frana addosso. E' calcio di ri-gore. Dal dischetto, Caturanospiazza il portiere. Il Lecce tornaa macinare gioco, Mancosuprova lo spunto personale esfiora il raddoppio con un destroa giro. La partita è viva, si ac-cende e Giosa cade nella trap-pola di Rapisarda che, conmestiere, si lascia cadere, ap-pena entrato in area: è nuova-mente penalty, ma Perucchini sisupera respingendo il tentativodi Mancuso. Al 63', Mancosutenta la zampata, ma Pegorinpara. All'82', Vallocchia tenta ilmancino e sfiora non di molto latraversa. All'85', punizione diLepore dalla sinistra, Pegorinnon blocca e Giosa, da duepassi, si divora il 2-1 calciandodebolmente. Nel finale, la Sambtenta l'ultimo arrembaggio, mail Lecce tiene bene. Finisce 1-1.

PLAYOFF LEGA PRO - ANDATA PRIMO TURNO - 21 maggio 2017

“Riviera delle Palme”

SAMB. LECCE

Pegorin; Rapisarda, Mori(79’ Di Filippo), Radi,N’Tow; Vallocchia, Bacino-vic, Lulli; Mancuso, Sorren-tino (90’ Bernardo), Ago-dirin (75’ Di Massimo). Adisp. Morelli, Di Pasquale,Grillo, Sabatino, Pezzotti,Candellori, Ferrara, Mattia,Aridità. All. Sanderra

Perucchini; Cosenza, Gio-sa, Ciancio, Mancosu (86'

Maimone); Arrigoni, CostaFerreira, Lepore; Pacilli,

Torromino (64' Doumbia),Caturano (74' Marconi). Adisp. Bleve, Chironi, Vito-

francesco, Agostinone,Drudi, Tsonev, Monaco,

Fiordilino. All. Rizzo

ARBITRO: Luigi Pillitteri di Palermo (D’Alberto di Teramo - Solazzi di Avezzano)

RETI: 47’ Mancuso (S), 53’ rig. CaturanoSPETTATORI: 7932

AMMONITI: Vallocchia, Mancuso (S), Ciancio, Costa Ferreira. RECUPERO: 1’ p.t., 3’ s.t.

Sambenedettese - Lecce 1-1

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Al “Riviera delle Palme”, va inscena il primo atto degli ottavi difinale dei play-off di Lega Pro traSambenedettese e Lecce. I mar-chigiani, settimi in classificanella stagione regolare con 56punti, vi giungono grazie al suc-cesso contro il Gubbio nellaprima fase. Roberto Rizzo con-ferma il 4-3-3, ritrova Cosenza eGiosa in difesa, Arrigoni torna incabina di regia e in avanti spazioal tridente delle meraviglie com-posto da Pacilli, Caturano e Tor-romino. Sanderra si schiera aspecchio con Rapisarda e N'Towsulle corsie laterali difensive, Ba-cinovic al centro del campo,Mancuso e Agodirin supportanoSorrentino in attacco.All'11' Mancosu nota l'inseri-mento di Ciancio, quest'ultimoriceve, entra in area e batte Pe-gorin. Il Sig. Pillitteri di Palermoannulla tutto per una presuntaposizione irregolare del terzino.I giallorossi fanno valere subitola propria supremazia, la Samb

tenta di annullare gli attacchi av-versari con il possesso palla. Al17', grande azione corale delLecce, Mancosu accende il radare imbecca alla perfezione Pacilliche, in piena area di rigore, ag-gancia e calcia verso la porta:Pegorin si supera negando ilvantaggio al fantasista. I rosso-blù si rendono pericolosi per laprima volta alla mezz'ora: Ago-dirin tenta il destro da fuori e co-stringe Perucchini alla respintain tuffo. Nel finale della primafrazione, gran cross di Leporedalla destra, Torromino ignoraCaturano, completamente solo,e gira verso la porta alzando lamira. Squadre negli spogliatoisullo 0-0.Nella ripresa stessi ventidue incampo. Al primo tentativo laSamb passa: Bacinovic batte unapunizione dalla trequarti e, sor-prendendo una distratta difesagiallorossa, trova Mancuso che,di prima intenzione, spara in dia-gonale e fredda Perucchini.

Lecce sotto a sorpresa. I giallo-rossi, al 52’, rimettono in parità iconti: Costa Ferreira si incuneain area palla al piede, Mancusogli frana addosso. E' calcio di ri-gore. Dal dischetto, Caturanospiazza il portiere. Il Lecce tornaa macinare gioco, Mancosuprova lo spunto personale esfiora il raddoppio con un destroa giro. La partita è viva, si ac-cende e Giosa cade nella trap-pola di Rapisarda che, conmestiere, si lascia cadere, ap-pena entrato in area: è nuova-mente penalty, ma Perucchini sisupera respingendo il tentativodi Mancuso. Al 63', Mancosutenta la zampata, ma Pegorinpara. All'82', Vallocchia tenta ilmancino e sfiora non di molto latraversa. All'85', punizione diLepore dalla sinistra, Pegorinnon blocca e Giosa, da duepassi, si divora il 2-1 calciandodebolmente. Nel finale, la Sambtenta l'ultimo arrembaggio, mail Lecce tiene bene. Finisce 1-1.

PLAYOFF LEGA PRO - ANDATA PRIMO TURNO - 21 maggio 2017

“Riviera delle Palme”

SAMB. LECCE

Pegorin; Rapisarda, Mori(79’ Di Filippo), Radi,N’Tow; Vallocchia, Bacino-vic, Lulli; Mancuso, Sorren-tino (90’ Bernardo), Ago-dirin (75’ Di Massimo). Adisp. Morelli, Di Pasquale,Grillo, Sabatino, Pezzotti,Candellori, Ferrara, Mattia,Aridità. All. Sanderra

Perucchini; Cosenza, Gio-sa, Ciancio, Mancosu (86'

Maimone); Arrigoni, CostaFerreira, Lepore; Pacilli,

Torromino (64' Doumbia),Caturano (74' Marconi). Adisp. Bleve, Chironi, Vito-

francesco, Agostinone,Drudi, Tsonev, Monaco,

Fiordilino. All. Rizzo

ARBITRO: Luigi Pillitteri di Palermo (D’Alberto di Teramo - Solazzi di Avezzano)

RETI: 47’ Mancuso (S), 53’ rig. CaturanoSPETTATORI: 7932

AMMONITI: Vallocchia, Mancuso (S), Ciancio, Costa Ferreira. RECUPERO: 1’ p.t., 3’ s.t.

Sambenedettese - Lecce 1-1

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Perucchini 7,5 - Strepitoso tra ipali. Nel primo tempo respingein calcio d’angolo un bolide diAgodirin, nel secondo salva igiallorossi parando il rigore aMancuso. Monumentale.Lepore 6,5 - Buona prova del ca-pitano giallorosso, attento in di-fesa e propositivo in avanti.Giosa 5,5 - Qualche sbavatura ditroppo. Concede ingenuamenteanche il rigore - poi sbagliato daMancuso - alla Samb. Completala sua giornata no, fallendo il goldel 2-1 a due passi dalla porta.Cosenza 6,5 - Come un guer-riero, non si tira mai indietro innessun tipo di situazione.Ciancio 6 - Prestazione ordinataper il terzino giallorosso, a cuiviene annullato anche un gol peruna presunta posizione irrego-

lare dopo un'ottima incursionesulla fascia sinistra. L'unicapecca? Perde il pallone cheporta al rigore della Samb.Arrigoni 6,5 - Detta i tempi e ap-pena può velocizza la manovra.Mancosu 6,5 - Confeziona dueassist al bacio per Ciancio e Pa-cilli. Nella ripresa cala, sicura-mente deve raggiungere ancorala migliore condizione. (83’ Mai-mone s.v.).Costa Ferreira 6,5 - Ordinato eattento in mezzo al campo, sipropone con qualche buona in-cursione, si procura lui il calcio dirigore che Caturano trasforma.Pacilli 6 - L’esterno giallorosso,nel primo tempo, va vicino algoal. Si perde con il passare deltempo, qualche buona giocata,ma niente in più.Caturano 6,5 - Il bomber tornaal gol, calcia con freddezza un ri-gore importante e regala un pari

prezioso. (74’ Marconi s.v.).Torromino 6 - Ci mette tanto im-pegno, ma non è sui livelli dellaprima parte di stagione. (64’Doumbia 6,5 - Entra col giustoatteggiamento, crea pericolisulla fascia sinistra puntandosempre l’uomo e guadagnandodiversi calci di punizione, impor-tanti per far rifiatare la squadrae portare pericoli alla porta av-versaria).Rizzo 6 - Ancora un pareggio peril tecnico salentino, la sua squa-dra inizia ad avere una buonamanovra soprattutto in proie-zione offensiva e gioca alla paricon la squadra avversaria su uncampo non facile. Da rivedere lafase difensiva soprattutto suicalci piazzati. Nel complesso,una gara equilibrata, conclusasicon un ottimo risultato in vistadel ritorno nella quale ai giallo-rossi basterà non perdere.

Le pagelle

Rizzo: "Sapevamo che avremmoavuto vita difficile. Ai nostri ve-niva sempre rimproverato cheperdevano nelle gare importantie invece oggi non è successo,oggi è uscito fuori un pari chepenso sia giusto. La Samb, perstoria, pubblico e tradizione me-rita rispetto. Adesso speriamoche a Lecce si giochi una partitadagli stessi contenuti. Mercoledìci basterà il pareggio? Sì, madobbiamo fare la partita, rispet-tando l’avversario e non pen-sando assolutamente al fattoche col pari passeremmo noi. Lesorprese nel calcio sono sempredietro l’angolo e i playoff sonogare particolari”.Caturano: “È stata una partitatosta, giocata bene da ambo leparti, ma alla fine il risultato ègiusto. Il rigore? Non sono il ri-gorista del Lecce, li tira Lepore,ma oggi ci tenevo a sbloccarmi.Ringrazio il mio pubblico che si èsobbarcato un viaggio non dapoco e insieme a quello dellaSamb ha dato vita a un climapazzesco. Ora testa al ritorno,daremo il massimo davanti alnostro pubblico”.Cosenza: “Gli applausi reciprocidei giocatori alle tifoserie a finepartita rappresentano unaspetto inedito per l’Italia, nonper l’estero, ma forse le cosecambieranno. Era giusto ringra-ziare il pubblico perché anchegrazie a queste persone ab-biamo respirato un clima cosìbello. Sono ancora molto arrab-biato per il gol subito perchésiamo stati molto ingenui suquella palla da fermo. Per ilresto, il pareggio mi sembra giu-sto, pensiamo al ritorno re-stando concentrati".

Il post gara

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Perucchini 7,5 - Strepitoso tra ipali. Nel primo tempo respingein calcio d’angolo un bolide diAgodirin, nel secondo salva igiallorossi parando il rigore aMancuso. Monumentale.Lepore 6,5 - Buona prova del ca-pitano giallorosso, attento in di-fesa e propositivo in avanti.Giosa 5,5 - Qualche sbavatura ditroppo. Concede ingenuamenteanche il rigore - poi sbagliato daMancuso - alla Samb. Completala sua giornata no, fallendo il goldel 2-1 a due passi dalla porta.Cosenza 6,5 - Come un guer-riero, non si tira mai indietro innessun tipo di situazione.Ciancio 6 - Prestazione ordinataper il terzino giallorosso, a cuiviene annullato anche un gol peruna presunta posizione irrego-

lare dopo un'ottima incursionesulla fascia sinistra. L'unicapecca? Perde il pallone cheporta al rigore della Samb.Arrigoni 6,5 - Detta i tempi e ap-pena può velocizza la manovra.Mancosu 6,5 - Confeziona dueassist al bacio per Ciancio e Pa-cilli. Nella ripresa cala, sicura-mente deve raggiungere ancorala migliore condizione. (83’ Mai-mone s.v.).Costa Ferreira 6,5 - Ordinato eattento in mezzo al campo, sipropone con qualche buona in-cursione, si procura lui il calcio dirigore che Caturano trasforma.Pacilli 6 - L’esterno giallorosso,nel primo tempo, va vicino algoal. Si perde con il passare deltempo, qualche buona giocata,ma niente in più.Caturano 6,5 - Il bomber tornaal gol, calcia con freddezza un ri-gore importante e regala un pari

prezioso. (74’ Marconi s.v.).Torromino 6 - Ci mette tanto im-pegno, ma non è sui livelli dellaprima parte di stagione. (64’Doumbia 6,5 - Entra col giustoatteggiamento, crea pericolisulla fascia sinistra puntandosempre l’uomo e guadagnandodiversi calci di punizione, impor-tanti per far rifiatare la squadrae portare pericoli alla porta av-versaria).Rizzo 6 - Ancora un pareggio peril tecnico salentino, la sua squa-dra inizia ad avere una buonamanovra soprattutto in proie-zione offensiva e gioca alla paricon la squadra avversaria su uncampo non facile. Da rivedere lafase difensiva soprattutto suicalci piazzati. Nel complesso,una gara equilibrata, conclusasicon un ottimo risultato in vistadel ritorno nella quale ai giallo-rossi basterà non perdere.

Le pagelle

Rizzo: "Sapevamo che avremmoavuto vita difficile. Ai nostri ve-niva sempre rimproverato cheperdevano nelle gare importantie invece oggi non è successo,oggi è uscito fuori un pari chepenso sia giusto. La Samb, perstoria, pubblico e tradizione me-rita rispetto. Adesso speriamoche a Lecce si giochi una partitadagli stessi contenuti. Mercoledìci basterà il pareggio? Sì, madobbiamo fare la partita, rispet-tando l’avversario e non pen-sando assolutamente al fattoche col pari passeremmo noi. Lesorprese nel calcio sono sempredietro l’angolo e i playoff sonogare particolari”.Caturano: “È stata una partitatosta, giocata bene da ambo leparti, ma alla fine il risultato ègiusto. Il rigore? Non sono il ri-gorista del Lecce, li tira Lepore,ma oggi ci tenevo a sbloccarmi.Ringrazio il mio pubblico che si èsobbarcato un viaggio non dapoco e insieme a quello dellaSamb ha dato vita a un climapazzesco. Ora testa al ritorno,daremo il massimo davanti alnostro pubblico”.Cosenza: “Gli applausi reciprocidei giocatori alle tifoserie a finepartita rappresentano unaspetto inedito per l’Italia, nonper l’estero, ma forse le cosecambieranno. Era giusto ringra-ziare il pubblico perché anchegrazie a queste persone ab-biamo respirato un clima cosìbello. Sono ancora molto arrab-biato per il gol subito perchésiamo stati molto ingenui suquella palla da fermo. Per ilresto, il pareggio mi sembra giu-sto, pensiamo al ritorno re-stando concentrati".

Il post gara

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Al “Via del Mare”, in un clima in-fuocato e davanti ad oltre10.000 spettatori, va in scena ilsecondo atto degli ottavi di fi-nale dei play-off di Lega Pro traLecce e Sambenedettese. Si ri-parte dall'1-1 dell'andata, i sa-lentini hanno due risultati su trea disposizione, i marchigiani pas-serebbero il turno soltanto conun successo. Rizzo conferma9/11 rispetto al match di San Be-nedetto, fuori Giosa e Torrominoper Drudi e Doumbia. Sanderraripropone i medesimi uomini.Il Lecce, al 1', ha l'occasione dipassare in vantaggio, ma Doum-bia, in area, calcia sul primo palocon il mancino trovando lapronta respinta di Pegorin. Su-bito dopo, Mancosu illuminaCosta Ferreira, stop e tiro delportoghese, che centra in pienoancora l'estremo difensoreospite. Samb letteralmente stor-dita e aggredita dalla veemenzadei giallorossi. Vallocchia tentadi interrompere il monologo lec-

cese con un tiro dalla distanza,pallone che termina sul fondo. Ilcentrocampista rossoblù ci ri-prova con uno splendido man-cino, stavolta è la traversa asalvare Perucchini. Al 18',spunto personale ed elegante diCaturano, conclusione con il de-stro che si spegne a lato. LaSamb sfiora ancora il vantaggio,N'Tow crossa al centro e Arrigoninel tentativo di anticipare un av-versario per poco non beffa Pe-rucchini. Alla mezz'ora Leporetenta di sorprendere Pegorin di-rettamente dalla bandierina, ilportiere è costretto ad alzaresopra la traversa con un colpo direni. Al 34', Costa Ferreira vieneaffossato in area da Radi, tratte-nuta plateale che viene valutataregolare dal Sig. Zanonato. Al38', Pacilli tenta il sinistro a giro,Pegorin respinge, la palla resta lìe Doumbia viene murato in an-golo. Al 40', Doumbia pennelladalla sinistra, Caturano gira ditesta, ma non inquadra la porta.

Nel finale, la punizione di Radisupera la barriera, ma l'ottimointervento di Perucchini sventail pericolo. Squadre negli spo-gliatoi sul risultato di 0-0. Nella ripresa, stessi effettivi incampo. Dopo appena un minutoil Lecce riparte in contropiede,Doumbia decide di fare tutto dasolo, ma Pegorin si fa trovarepronto. I giallorossi mancano invarie circostanze la palla del van-taggio: Marconi (entrato per Ca-turano), lo stesso Doumbia eCosenza falliscono il gol dellatranquillità. Al 37’, la Samb ri-schia di fare il colpaccio: Rapi-sarda, sugli sviluppi di unamischia, in area giallorossa, si ri-trova la palla tra i piedi. La suaconclusione viene murata da unprovvidenziale Cosenza, prodi-gioso nella circostanza. Nel fi-nale di gara, Ciancio e Marconicompletano il festival del golmancato. Finisce a reti bianche:un pari che certifica la qualifica-zione ai quarti dei giallorossi.

PLAYOFF LEGA PRO - RITORNO PRIMO TURNO - 24 maggio 2017

Stadio “Via del Mare”

LECCE SAMB.

Perucchini; Lepore, Co-senza, Drudi, Ciancio; Co-sta Ferreira, Arrigoni, Man-cosu; Pacilli (76′ Giosa), Ca-turano (67′ Marconi),Doumbia (88′ Torromino).A disp. Bleve, Chironi, Vito-francesco, Agostinone, Tso-nev, Monaco, Maimone,Fiordilino. All. Rizzo

Pegorin; Rapisarda (86′Damonte), Radi, Mori,

N’Tow; Vallocchia (78′ Ber-nardo), Bacinovic, Lulli;

Mancuso, Sorrentino,Agodirin (65′ Di Massimo).

A disp. Morelli, Di Pa-squale, Grillo, Sabatino,

Pezzotti, Ferrara, Mattia,Aridità. All. Sanderra.

ARBITRO:Andrea Giuseppe Zanonato di Vicenza(Antonio Santoro e Antonello Mangino di Roma 1)

RETI: --. SPETTATORI: 10.528. AMMONITI: Lepore, Arrigoni, Marconi (L),

Bacinovic, Vallocchia (S). RECUPERO: 1’ p.t., 4’ s.t.

Lecce - Sambenedettese 0-0

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Al “Via del Mare”, in un clima in-fuocato e davanti ad oltre10.000 spettatori, va in scena ilsecondo atto degli ottavi di fi-nale dei play-off di Lega Pro traLecce e Sambenedettese. Si ri-parte dall'1-1 dell'andata, i sa-lentini hanno due risultati su trea disposizione, i marchigiani pas-serebbero il turno soltanto conun successo. Rizzo conferma9/11 rispetto al match di San Be-nedetto, fuori Giosa e Torrominoper Drudi e Doumbia. Sanderraripropone i medesimi uomini.Il Lecce, al 1', ha l'occasione dipassare in vantaggio, ma Doum-bia, in area, calcia sul primo palocon il mancino trovando lapronta respinta di Pegorin. Su-bito dopo, Mancosu illuminaCosta Ferreira, stop e tiro delportoghese, che centra in pienoancora l'estremo difensoreospite. Samb letteralmente stor-dita e aggredita dalla veemenzadei giallorossi. Vallocchia tentadi interrompere il monologo lec-

cese con un tiro dalla distanza,pallone che termina sul fondo. Ilcentrocampista rossoblù ci ri-prova con uno splendido man-cino, stavolta è la traversa asalvare Perucchini. Al 18',spunto personale ed elegante diCaturano, conclusione con il de-stro che si spegne a lato. LaSamb sfiora ancora il vantaggio,N'Tow crossa al centro e Arrigoninel tentativo di anticipare un av-versario per poco non beffa Pe-rucchini. Alla mezz'ora Leporetenta di sorprendere Pegorin di-rettamente dalla bandierina, ilportiere è costretto ad alzaresopra la traversa con un colpo direni. Al 34', Costa Ferreira vieneaffossato in area da Radi, tratte-nuta plateale che viene valutataregolare dal Sig. Zanonato. Al38', Pacilli tenta il sinistro a giro,Pegorin respinge, la palla resta lìe Doumbia viene murato in an-golo. Al 40', Doumbia pennelladalla sinistra, Caturano gira ditesta, ma non inquadra la porta.

Nel finale, la punizione di Radisupera la barriera, ma l'ottimointervento di Perucchini sventail pericolo. Squadre negli spo-gliatoi sul risultato di 0-0. Nella ripresa, stessi effettivi incampo. Dopo appena un minutoil Lecce riparte in contropiede,Doumbia decide di fare tutto dasolo, ma Pegorin si fa trovarepronto. I giallorossi mancano invarie circostanze la palla del van-taggio: Marconi (entrato per Ca-turano), lo stesso Doumbia eCosenza falliscono il gol dellatranquillità. Al 37’, la Samb ri-schia di fare il colpaccio: Rapi-sarda, sugli sviluppi di unamischia, in area giallorossa, si ri-trova la palla tra i piedi. La suaconclusione viene murata da unprovvidenziale Cosenza, prodi-gioso nella circostanza. Nel fi-nale di gara, Ciancio e Marconicompletano il festival del golmancato. Finisce a reti bianche:un pari che certifica la qualifica-zione ai quarti dei giallorossi.

PLAYOFF LEGA PRO - RITORNO PRIMO TURNO - 24 maggio 2017

Stadio “Via del Mare”

LECCE SAMB.

Perucchini; Lepore, Co-senza, Drudi, Ciancio; Co-sta Ferreira, Arrigoni, Man-cosu; Pacilli (76′ Giosa), Ca-turano (67′ Marconi),Doumbia (88′ Torromino).A disp. Bleve, Chironi, Vito-francesco, Agostinone, Tso-nev, Monaco, Maimone,Fiordilino. All. Rizzo

Pegorin; Rapisarda (86′Damonte), Radi, Mori,

N’Tow; Vallocchia (78′ Ber-nardo), Bacinovic, Lulli;

Mancuso, Sorrentino,Agodirin (65′ Di Massimo).

A disp. Morelli, Di Pa-squale, Grillo, Sabatino,

Pezzotti, Ferrara, Mattia,Aridità. All. Sanderra.

ARBITRO:Andrea Giuseppe Zanonato di Vicenza(Antonio Santoro e Antonello Mangino di Roma 1)

RETI: --. SPETTATORI: 10.528. AMMONITI: Lepore, Arrigoni, Marconi (L),

Bacinovic, Vallocchia (S). RECUPERO: 1’ p.t., 4’ s.t.

Lecce - Sambenedettese 0-0

Page 20: CONTINUITÀ · 2017-07-03 · lori giallorossi. Un amore visce-rale per la squadra della propria città è il sentimento che ali-menta costantemente il suo im-pegno in seno alla società.

Perucchini 6,5 - Attento e reat-tivo, sul finire della prima fra-zione respinge, da par suo, inangolo una punizione ben cal-ciata da Radi.Lepore 6,5 - Tanta corsa e sacri-ficio il capitano, un esempio peri compagni.Drudi 6 - Non va mai in diffi-coltà, disciplinato.Cosenza 6,5 - Giganteggia nelleretrovie, nel secondo tempo, fal-lisce un goal già fatto sparandoin aria un rigore in movimento.Ciancio 6,5 - Bene in entrambele fasi. Sfiora il goal, nella ri-presa, con un’azione solitaria,ma il suo tiro lambisce il palo.Arrigoni 6 - Gara senza acuti,sufficiente nel complesso. Mancosu 5,5 - Ancora non al top

della forma, il centrocampista,nel finale, perde un pallone san-guinoso con cui permette allasquadra avversaria di partire in-contropiede. Lo salva Arrigoni,che spende bene un giallo.Costa Ferreira 6,5 - Sempre pro-positivo, dopo 5’ fallisce il goaldel possibile vantaggio giallo-rosso, quando tutto solo, calciaaddosso a Pegorin.Pacilli 5,5 - I tifosi giallorossi siaspettano qualcosa in più da lui,molte giocate fumose e pochipalloni utili per i compagni di re-parto. (76’ Giosa s.v.)Caturano 6 - Prosegue l’asti-nenza da goal su azione perSasà, che sbaglia almeno unpaio di goal. E’ protagonista diuna buona prova, corre tanto epressa sempre il portatore dipalla. (67’ Marconi 5,5 - Entra efa salire la squadra, ma si divora

il goal del vantaggio cercando ilgesto atletico per poi lisciare cla-morosamente la sfera).Doumbia 6,5 - Un’altra buonaprova per Dudù, che esce tra gliapplausi convinti di tutto il “Viadel Mare”; corre lungo la sua fa-scia e salta spesso il diretto av-versario, sbaglia due goal dasolo contro il portiere, ma risultaessere comunque uno dei mi-gliori in campo tra i giallorossi.(88’ Torromino s.v.)Rizzo 6,5 - Si nota la mano delmister leccese: la squadra gira,l’unica pecca della sua squadraè solo quella di non concretiz-zare tutte le numerose occasioniavute (se ne contano almenosette nitide gettate al vento).Inoltre, la scelta di inserireDoumbia dal primo minuto alposto di un Torromino non inperfetta forma gli dà ragione.

Le pagelle

Rizzo: “Per quello che abbiamovisto all'andata e al ritorno,credo che il passaggio del turnosia giusto. Abbiamo raccoltoquanto seminato. Peccato per lenumerose occasioni sprecate, iragazzi meritavano il gol perquanto prodotto. La squadra hadimostrato anche di saper gio-care con qualità, ma come avevagià fatto anche in campionatofino a un certo punto. Mi è pia-ciuto lo spirito, l'atteggiamentoe il temperamento messo incampo. Io mister X? Viste lepalle gol mi sembra assurdo siaterminata in parità questa par-tita (sorride, ndr). Spero di ini-ziare a vincere dalla prossima,intanto ci godiamo il passaggiodel turno e il nostro pubblicoche oggi ci ha dato una spintaenorme. L'ambiente si è ricom-pattato? Non c'erano dubbi, lasquadra ha dato tutto e i tifosihanno prima notato e poi ap-prezzato. Le occasioni di Doum-bia e Ciancio? A loro diròsemplicemente di essere piùcattivi la prossima volta, sicura-mente potevamo fare meglio inquelle due circostanze, maanche in altre. Chi non vorrei af-frontare? Non ho preferenze,nella maniera più assoluta”.Drudi: “Volevamo la vittoria, maera importante passare il turno.Abbiamo fatto un grande lavorodifensivo, il merito è di tutti”. Lepore: “Abbiamo superato ilturno meritatamente e dimo-strato di essere una squadravera. Ringraziamo tutti i tifosi ac-corsi a Sambenedetto ed oggi.Sono stati fantastici. Ci serviva ri-trovare lo spirito di gruppo, mi-ster Rizzo, in questo, ci ha datouna grande mano”.

Il post gara

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Perucchini 6,5 - Attento e reat-tivo, sul finire della prima fra-zione respinge, da par suo, inangolo una punizione ben cal-ciata da Radi.Lepore 6,5 - Tanta corsa e sacri-ficio il capitano, un esempio peri compagni.Drudi 6 - Non va mai in diffi-coltà, disciplinato.Cosenza 6,5 - Giganteggia nelleretrovie, nel secondo tempo, fal-lisce un goal già fatto sparandoin aria un rigore in movimento.Ciancio 6,5 - Bene in entrambele fasi. Sfiora il goal, nella ri-presa, con un’azione solitaria,ma il suo tiro lambisce il palo.Arrigoni 6 - Gara senza acuti,sufficiente nel complesso. Mancosu 5,5 - Ancora non al top

della forma, il centrocampista,nel finale, perde un pallone san-guinoso con cui permette allasquadra avversaria di partire in-contropiede. Lo salva Arrigoni,che spende bene un giallo.Costa Ferreira 6,5 - Sempre pro-positivo, dopo 5’ fallisce il goaldel possibile vantaggio giallo-rosso, quando tutto solo, calciaaddosso a Pegorin.Pacilli 5,5 - I tifosi giallorossi siaspettano qualcosa in più da lui,molte giocate fumose e pochipalloni utili per i compagni di re-parto. (76’ Giosa s.v.)Caturano 6 - Prosegue l’asti-nenza da goal su azione perSasà, che sbaglia almeno unpaio di goal. E’ protagonista diuna buona prova, corre tanto epressa sempre il portatore dipalla. (67’ Marconi 5,5 - Entra efa salire la squadra, ma si divora

il goal del vantaggio cercando ilgesto atletico per poi lisciare cla-morosamente la sfera).Doumbia 6,5 - Un’altra buonaprova per Dudù, che esce tra gliapplausi convinti di tutto il “Viadel Mare”; corre lungo la sua fa-scia e salta spesso il diretto av-versario, sbaglia due goal dasolo contro il portiere, ma risultaessere comunque uno dei mi-gliori in campo tra i giallorossi.(88’ Torromino s.v.)Rizzo 6,5 - Si nota la mano delmister leccese: la squadra gira,l’unica pecca della sua squadraè solo quella di non concretiz-zare tutte le numerose occasioniavute (se ne contano almenosette nitide gettate al vento).Inoltre, la scelta di inserireDoumbia dal primo minuto alposto di un Torromino non inperfetta forma gli dà ragione.

Le pagelle

Rizzo: “Per quello che abbiamovisto all'andata e al ritorno,credo che il passaggio del turnosia giusto. Abbiamo raccoltoquanto seminato. Peccato per lenumerose occasioni sprecate, iragazzi meritavano il gol perquanto prodotto. La squadra hadimostrato anche di saper gio-care con qualità, ma come avevagià fatto anche in campionatofino a un certo punto. Mi è pia-ciuto lo spirito, l'atteggiamentoe il temperamento messo incampo. Io mister X? Viste lepalle gol mi sembra assurdo siaterminata in parità questa par-tita (sorride, ndr). Spero di ini-ziare a vincere dalla prossima,intanto ci godiamo il passaggiodel turno e il nostro pubblicoche oggi ci ha dato una spintaenorme. L'ambiente si è ricom-pattato? Non c'erano dubbi, lasquadra ha dato tutto e i tifosihanno prima notato e poi ap-prezzato. Le occasioni di Doum-bia e Ciancio? A loro diròsemplicemente di essere piùcattivi la prossima volta, sicura-mente potevamo fare meglio inquelle due circostanze, maanche in altre. Chi non vorrei af-frontare? Non ho preferenze,nella maniera più assoluta”.Drudi: “Volevamo la vittoria, maera importante passare il turno.Abbiamo fatto un grande lavorodifensivo, il merito è di tutti”. Lepore: “Abbiamo superato ilturno meritatamente e dimo-strato di essere una squadravera. Ringraziamo tutti i tifosi ac-corsi a Sambenedetto ed oggi.Sono stati fantastici. Ci serviva ri-trovare lo spirito di gruppo, mi-ster Rizzo, in questo, ci ha datouna grande mano”.

Il post gara

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Davanti a oltre 13.000 spetta-tori, al “Via del Mare”, va inscena il primo atto dei quarti difinale dei play-off di Lega Pro traLecce e Alessandria. I giallorossisono chiamati a vincere persfruttare al meglio il fattorecampo; di fronte c'è un avversa-rio forte e altrettanto attrezzato.La seconda classificata del Gi-rone C, sfida la delusa del GironeA. Rizzo si schiera con il con-sueto 4-3-3: Perucchini tra i pali,Cosenza e Giosa al centro delladifesa, Lepore e Ciancio sono iterzini, Arrigoni in cabina diregia, ai suoi lati Costa Ferreira eMancosu; in avanti il tridente ècomposto da Pacilli, Caturano eDoumbia. Pillon risponde con unclassico 4-4-2: in porta c'è Van-nucchi, Celjak, Gozzi, Sosa eManfrin compongono il pac-chetto arretrato; Marras, Caz-zola, Nicco e Branca acentrocampo, in avanti il tan-dem è formato da Gonzalez eBocalon.

La gara si accende immediata-mente, il clima è letteralmenteinfernale. La prima occasione èdi marca salentina: Doumbia ri-ceve la sfera da Caturano e sparacol sinistro, non inquadrando dipoco la porta. Al 13', l'Alessan-dria si affaccia in avanti conManfrin che, dalla sinistra, trovasul secondo palo Marras, que-st'ultimo gira al volo con il de-stro mancando non di molto lospecchio della porta. Al 18', Pa-cilli si inventa una rovesciata dallimite dell'area che termina sulfondo, dopo aver sfiorato il paloalla destra di Vannucchi. Leccevicino al vantaggio. Pacilli ritentada lontano, ma il destro è alto;ci prova anche Costa Ferreira,ma il suo mancino pecca di pre-cisione. Alla mezz'ora, al primovero tentativo, l'Alessandriapassa: rimessa laterale dalla si-nistra, la sfera scivola via, Boca-lon va a colpo sicuro con ildestro e costringe Perucchini almiracolo. Sulla ribattuta, però,

nonostante la numerosa pre-senza di calciatori sulla linea diporta, Marras riesce e infilare ilpallone in rete. Piemontesiavanti, a sorpresa, dopo un mo-nologo da parte della forma-zione di Rizzo. Il primo tempo sichiude sul risultato di 0-1. Nella ripresa, stessi ventidue incampo. Al 52', il Lecce trova ilpareggio: dal corner dalla destradi Lepore scaturisce una mischiafuribonda, la sfera finisce suipiedi di Pacilli, che, con il destro,deposita in rete a porta sguar-nita per via dell'uscita disperatadi Vannucchi. L'Alessandria ac-cusa il colpo, i salentini tornanoa spingere. Pillon avverte lapressione del Lecce e cambia:dentro Evacuo, fuori Bocalon.Rizzo risponde inserendo Torro-mino per Pacilli. I ritmi si abbas-sano, le occasioni stentano adarrivare e la stanchezza prendeil sopravvento. Il primo atto ter-mina in parità. Tutto si decideràal “Moccagatta”.

PLAYOFF LEGA PRO - ANDATA QUARTI DI FINALE - 31 maggio 2017

Stadio “Via del Mare”

LECCE Alessandria

Perucchini; Lepore, Co-senza, Giosa, Ciancio; CostaFerreira, Arrigoni (84′ Fior-dilino), Mancosu; Pacilli(75′ Torromino), Caturano(77′ Marconi), Doumbia.Adisp. Bleve, Chironi, Vito-francesco, Agostinone, Tso-nev, Drudi, Monaco,Maimone. All. Rizzo

Vannucchi; Celjiak,Gozzi, Sosa, Manfrin;

Marras (85′ Sestu), Caz-zola, Nicco, Branca; Bo-

calon (72′ Evacuo),Gonzalez (90′ Fischnal-

ler). A disp. La Gorga,Mezavilla, Piana, Rosso,

Iocolano, Piccolo, Bar-locco, Nava. All. Pillon

ARBITRO: Edoardo Paolini di Ascoli Piceno(Bercigli di Valdarno - Trovatelli di Pistoia)

RETI: 30’ Marras (A), 53’ Pacilli. SPETTATORI: 13.680.

AMMONITI: Manfrin, Cazzola (A).RECUPERO: 1’ p.t., 4’ s.t.

Lecce - Alessandria 1-1

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Davanti a oltre 13.000 spetta-tori, al “Via del Mare”, va inscena il primo atto dei quarti difinale dei play-off di Lega Pro traLecce e Alessandria. I giallorossisono chiamati a vincere persfruttare al meglio il fattorecampo; di fronte c'è un avversa-rio forte e altrettanto attrezzato.La seconda classificata del Gi-rone C, sfida la delusa del GironeA. Rizzo si schiera con il con-sueto 4-3-3: Perucchini tra i pali,Cosenza e Giosa al centro delladifesa, Lepore e Ciancio sono iterzini, Arrigoni in cabina diregia, ai suoi lati Costa Ferreira eMancosu; in avanti il tridente ècomposto da Pacilli, Caturano eDoumbia. Pillon risponde con unclassico 4-4-2: in porta c'è Van-nucchi, Celjak, Gozzi, Sosa eManfrin compongono il pac-chetto arretrato; Marras, Caz-zola, Nicco e Branca acentrocampo, in avanti il tan-dem è formato da Gonzalez eBocalon.

La gara si accende immediata-mente, il clima è letteralmenteinfernale. La prima occasione èdi marca salentina: Doumbia ri-ceve la sfera da Caturano e sparacol sinistro, non inquadrando dipoco la porta. Al 13', l'Alessan-dria si affaccia in avanti conManfrin che, dalla sinistra, trovasul secondo palo Marras, que-st'ultimo gira al volo con il de-stro mancando non di molto lospecchio della porta. Al 18', Pa-cilli si inventa una rovesciata dallimite dell'area che termina sulfondo, dopo aver sfiorato il paloalla destra di Vannucchi. Leccevicino al vantaggio. Pacilli ritentada lontano, ma il destro è alto;ci prova anche Costa Ferreira,ma il suo mancino pecca di pre-cisione. Alla mezz'ora, al primovero tentativo, l'Alessandriapassa: rimessa laterale dalla si-nistra, la sfera scivola via, Boca-lon va a colpo sicuro con ildestro e costringe Perucchini almiracolo. Sulla ribattuta, però,

nonostante la numerosa pre-senza di calciatori sulla linea diporta, Marras riesce e infilare ilpallone in rete. Piemontesiavanti, a sorpresa, dopo un mo-nologo da parte della forma-zione di Rizzo. Il primo tempo sichiude sul risultato di 0-1. Nella ripresa, stessi ventidue incampo. Al 52', il Lecce trova ilpareggio: dal corner dalla destradi Lepore scaturisce una mischiafuribonda, la sfera finisce suipiedi di Pacilli, che, con il destro,deposita in rete a porta sguar-nita per via dell'uscita disperatadi Vannucchi. L'Alessandria ac-cusa il colpo, i salentini tornanoa spingere. Pillon avverte lapressione del Lecce e cambia:dentro Evacuo, fuori Bocalon.Rizzo risponde inserendo Torro-mino per Pacilli. I ritmi si abbas-sano, le occasioni stentano adarrivare e la stanchezza prendeil sopravvento. Il primo atto ter-mina in parità. Tutto si decideràal “Moccagatta”.

PLAYOFF LEGA PRO - ANDATA QUARTI DI FINALE - 31 maggio 2017

Stadio “Via del Mare”

LECCE Alessandria

Perucchini; Lepore, Co-senza, Giosa, Ciancio; CostaFerreira, Arrigoni (84′ Fior-dilino), Mancosu; Pacilli(75′ Torromino), Caturano(77′ Marconi), Doumbia.Adisp. Bleve, Chironi, Vito-francesco, Agostinone, Tso-nev, Drudi, Monaco,Maimone. All. Rizzo

Vannucchi; Celjiak,Gozzi, Sosa, Manfrin;

Marras (85′ Sestu), Caz-zola, Nicco, Branca; Bo-

calon (72′ Evacuo),Gonzalez (90′ Fischnal-

ler). A disp. La Gorga,Mezavilla, Piana, Rosso,

Iocolano, Piccolo, Bar-locco, Nava. All. Pillon

ARBITRO: Edoardo Paolini di Ascoli Piceno(Bercigli di Valdarno - Trovatelli di Pistoia)

RETI: 30’ Marras (A), 53’ Pacilli. SPETTATORI: 13.680.

AMMONITI: Manfrin, Cazzola (A).RECUPERO: 1’ p.t., 4’ s.t.

Lecce - Alessandria 1-1

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Perucchini 6 - Riesce a compiereun grande intervento su Bocalonnell’azione che porta al goal diMarras, poi vive la gara da spet-tatore.Lepore 6 - Si impegna e corretanto, il capitano è il solito lotta-tore. Qualche responsabilità nel-l’azione fortunosa che porta algol i grigi.Giosa 6,5 - Buona prova per ilcentrale giallorosso, sempre at-tento, non sbaglia mai un inter-vento, eccede, probabilmentenei lanci lunghi.Cosenza 7 - Partita quasi per-fetta, ci mette grinta e tanta vee-menza, non si tira mai indietro enon ha paura di compiere inter-venti decisi ed efficaci. Sfortu-nato, in occasione del gol di

Marras, quando perde il contra-sto con Gonzalez.Ciancio 6 - Non corre grossi pe-ricoli, ma in fase offensiva arrivapoche volte al cross e nonspinge come nelle precedentipartite.Arrigoni 6 - Fa il suo senza stra-fare, sarebbe servita più perso-nalità. (84’ Fiordilino s.v.)Mancosu 6 - Gara al di sotto delsuo standard per il centrocampi-sta, che appare ancora non almeglio della sua forma fisica.Costa Ferreira 6 - Come tutto ilcentrocampo, un po’ troppo inombra.Pacilli 6.5 - Torna al goal SuperMario e regala un pareggio chetiene aperti i giochi in vista delritorno al “Moccagatta”; corretanto e arriva spesso al cross peri compagni (77’ Torromino s.v.)Caturano 6 - Si danna l’anima

come al solito, ma purtropponon basta. Il Lecce ha bisognodei suoi goal; poco servito daipropri compagni, tuttavia, nonpuò di certo fare tutto da solo.(75’ Marconi s.v.)Doumbia 5,5 - Giornata da di-menticare, una delle sue peg-giori prestazioni della stagione,si divora una buona occasionedopo alcuni minuti, non riescemai a saltare l’uomo, né crea si-tuazione di vantaggio per i gial-lorossi.Rizzo 6 - E’ sembrato di vedereun passo indietro rispetto allagara con la Sambenedettese. IlLecce a tratti sembra poter es-sere una grande squadra, men-tre in altri momenti evidenziaalcune difficoltà soprattutto diconcentrazione, buttando via lapalla. Al “Moccagatta”, serviràuna grande prova.

Le pagelle

Rizzo: “Reputo la nostra unabuona prestazione, sicuramentepositiva. La squadra ha giocato,creato, trovato il gol e ci è man-cato soltanto un pizzico di catti-veria in più. Siamo arrivatidiverse volte al tiro, abbiamoreagito e siamo stati sempre inpartita. Il ritorno diventa unapartita secca, andremo lì pervincere perché non abbiamoaltre strade. Pacilli fuori? Erastanco, aveva corso davverotanto. Stesso discorso per Catu-rano”.Pacilli: “Sono felice per il gol.Spero di ripetermi. Meritavamodi più, abbiamo creato sicura-mente maggiori occasioni ri-spetto agli avversari, ma ai puntici manca qualcosa. Siamo statibravi a restare compatti dopo ilgol subito, abbiamo tirato fuoriil carattere e in questo modosiamo rientrati in partita. Al ri-torno ce la giocheremo e sap-piamo che dobbiamo vincereper passare il turno. Ci ho giàgiocato al "Moccagatta", nonsarà un clima caldo come qui danoi. Sbagliamo troppo sottoporta è vero, ma l'importante ècreare, prima o poi il gol arriva”.Cosenza: “C'è il rammarico peraver sbagliato troppo sottoporta. Avevamo davanti unasquadra davvero forte. Peccatoperché abbiamo subito davveropoco, sono veramente fiduciosoperché la squadra sta bene e an-dremo a fare una grande partitaad Alessandria. Dispiace nonaver vinto oggi davanti a questopubblico fantastico, da serie A.Andremo a giocare in un campotranquillissimo e abbiamo tuttele carte in regola per portare acasa il risultato”.

Il post gara

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Perucchini 6 - Riesce a compiereun grande intervento su Bocalonnell’azione che porta al goal diMarras, poi vive la gara da spet-tatore.Lepore 6 - Si impegna e corretanto, il capitano è il solito lotta-tore. Qualche responsabilità nel-l’azione fortunosa che porta algol i grigi.Giosa 6,5 - Buona prova per ilcentrale giallorosso, sempre at-tento, non sbaglia mai un inter-vento, eccede, probabilmentenei lanci lunghi.Cosenza 7 - Partita quasi per-fetta, ci mette grinta e tanta vee-menza, non si tira mai indietro enon ha paura di compiere inter-venti decisi ed efficaci. Sfortu-nato, in occasione del gol di

Marras, quando perde il contra-sto con Gonzalez.Ciancio 6 - Non corre grossi pe-ricoli, ma in fase offensiva arrivapoche volte al cross e nonspinge come nelle precedentipartite.Arrigoni 6 - Fa il suo senza stra-fare, sarebbe servita più perso-nalità. (84’ Fiordilino s.v.)Mancosu 6 - Gara al di sotto delsuo standard per il centrocampi-sta, che appare ancora non almeglio della sua forma fisica.Costa Ferreira 6 - Come tutto ilcentrocampo, un po’ troppo inombra.Pacilli 6.5 - Torna al goal SuperMario e regala un pareggio chetiene aperti i giochi in vista delritorno al “Moccagatta”; corretanto e arriva spesso al cross peri compagni (77’ Torromino s.v.)Caturano 6 - Si danna l’anima

come al solito, ma purtropponon basta. Il Lecce ha bisognodei suoi goal; poco servito daipropri compagni, tuttavia, nonpuò di certo fare tutto da solo.(75’ Marconi s.v.)Doumbia 5,5 - Giornata da di-menticare, una delle sue peg-giori prestazioni della stagione,si divora una buona occasionedopo alcuni minuti, non riescemai a saltare l’uomo, né crea si-tuazione di vantaggio per i gial-lorossi.Rizzo 6 - E’ sembrato di vedereun passo indietro rispetto allagara con la Sambenedettese. IlLecce a tratti sembra poter es-sere una grande squadra, men-tre in altri momenti evidenziaalcune difficoltà soprattutto diconcentrazione, buttando via lapalla. Al “Moccagatta”, serviràuna grande prova.

Le pagelle

Rizzo: “Reputo la nostra unabuona prestazione, sicuramentepositiva. La squadra ha giocato,creato, trovato il gol e ci è man-cato soltanto un pizzico di catti-veria in più. Siamo arrivatidiverse volte al tiro, abbiamoreagito e siamo stati sempre inpartita. Il ritorno diventa unapartita secca, andremo lì pervincere perché non abbiamoaltre strade. Pacilli fuori? Erastanco, aveva corso davverotanto. Stesso discorso per Catu-rano”.Pacilli: “Sono felice per il gol.Spero di ripetermi. Meritavamodi più, abbiamo creato sicura-mente maggiori occasioni ri-spetto agli avversari, ma ai puntici manca qualcosa. Siamo statibravi a restare compatti dopo ilgol subito, abbiamo tirato fuoriil carattere e in questo modosiamo rientrati in partita. Al ri-torno ce la giocheremo e sap-piamo che dobbiamo vincereper passare il turno. Ci ho giàgiocato al "Moccagatta", nonsarà un clima caldo come qui danoi. Sbagliamo troppo sottoporta è vero, ma l'importante ècreare, prima o poi il gol arriva”.Cosenza: “C'è il rammarico peraver sbagliato troppo sottoporta. Avevamo davanti unasquadra davvero forte. Peccatoperché abbiamo subito davveropoco, sono veramente fiduciosoperché la squadra sta bene e an-dremo a fare una grande partitaad Alessandria. Dispiace nonaver vinto oggi davanti a questopubblico fantastico, da serie A.Andremo a giocare in un campotranquillissimo e abbiamo tuttele carte in regola per portare acasa il risultato”.

Il post gara

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Dopo l'1-1 dell'andata, Lecce edAlessandria si affrontano al“Moccagatta”. Entrambe le com-pagini sono costrette a fare risul-tato, pertanto, i giochi sonoapertissimi. In campo, con il 4-3-3, Rizzo conferma Perucchini trai pali, Vitofrancesco, Cosenza,Giosa e Ciancio compongono lalinea difensiva; Lepore, Arrigonie Costa Ferreira in mezzo alcampo e in avanti spazio al tri-dente formato da Pacilli, Catu-rano e Torromino preferito aDoumbia. Pillon risponde con il4-4-2 con Vannucchi in porta,Celjak, Gozzi, Sosa e Manfrin nelpacchetto arretrato; Marras,Mezavilla, Branca e Nicco a cen-trocampo, Gonzalez e Bocalon inattacco. Panchina per Evacuo. I primi minuti palesano la nettasupremazia da parte dei salen-tini che con Caturano, Pacilli eCosta Ferreira spaventano i pa-droni di casa. Vannucchi si su-pera per ben due volte, primasul diagonale di Caturano, poi

sul destro ravvicinato di Lepore.L'Alessandria risponde solodopo la mezz'ora, con un crossinsidioso di Marras, nessun pe-ricolo per Perucchini. Squadrenegli spogliatoi sulio 0-0, pareg-gio che sta veramente strettis-simo ai giallorossi. Nella ripresastessi ventidue in campo: al 51’,bomba mancina da fuori diCosta Ferreira, Vannucchi è mi-racoloso. Dal successivo corner,cross di Lepore dalla destra estacco di Giosa che per que-stione di centimetri non trova laporta. Al 53’, Torromino sparacon il destro, palo sfiorato alla si-nistra del portiere. Al 55', Pacillicon il destro, calcia dal limite:nuovamente Vannucchi re-spinge. Al 64', brivido per Peruc-chini: Bocalon approfitta di unosvarione difensivo, serve losmarcato Marras che sfiora l'in-crocio dei pali. Rizzo richiamaPacilli per Mancosu, Leporeavanza nel tridente. Pillon ri-sponde con Sestu per Gonzalez.

All'80’, colossale palla gol perDoumbia che, a un minuto dalsuo ingresso, si ritrova solo da-vanti a Vannucchi, prova il dia-gonale, ma calcia addosso alportiere. Costa Ferreira riprovada fuori, il portiere respinge eDoumbia non trova il tap-in perun soffio. Vitofrancesco si famale, dentro Tsonev. Finisce qui,si va ai supplementari. Brancatenta direttamente da metàcampo, Perucchini è fuori daipali, ma la traiettoria non inqua-dra la porta. Marras va con il si-nistro e spaventa i giallorossi,con un gran mancino da fuori. Al117’, Mancosu servito da Tso-nev, coglie una clamorosa tra-versa che grida ancora vendetta.Dal dischetto, i piemontesi sonopiù fortunati: C. Ferreira calciaalto il primo rigore, Perucchinipara il quinto e decisivo di Sestu.Si va ad oltranza: Ciancio coglieil palo pieno, Nicco colpisce illegno, ma la sfera finisce in rete. Passano i grigi.

PLAYOFF LEGA PRO - RITORNO QUARTI DI FINALE - 5 giugno 2017

Stadio “Moccagatta”

Alessandria LECCE

Vannucchi; Celjak (118'Evacuo), Manfrin (83'Barlocco), Sosa, Gozzi;Mezavilla, Nicco, Branca,Marras; Gonzalez (57'Sestu), Bocalon. A disp. La Gorga, Piana,Piccolo, Nava, Rosso, Io-colano, Gjura, Fischnal-ler. All. Pillon

Perucchini, Vitofrancesco(92’ Tsonev), Cosenza, Ar-

rigoni, Torromino (78’Doumbia), C. Ferreira, Le-

pore, Pacilli (66’ Manco-su), Giosa, Caturano, Cian-cio. A disp. Bleve, Chironi,

Agostinone, Marconi,Drudi, Monaco, Maimone,

Fiordilino. All. Rizzo

ARBITRO: Guccini di Albano Laziale (Lombardi di Brescia - Scarpa di Reggio Emilia)

RETI: --. SPETTATORI: 5.231. AMMONITI: Marras, Sosa, Branca (A),

Torromino, Giosa (L). RECUPERO: 0’ p.t., 4’ s.t.

Alessandria - Lecce 5-4 d.c.r.

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Dopo l'1-1 dell'andata, Lecce edAlessandria si affrontano al“Moccagatta”. Entrambe le com-pagini sono costrette a fare risul-tato, pertanto, i giochi sonoapertissimi. In campo, con il 4-3-3, Rizzo conferma Perucchini trai pali, Vitofrancesco, Cosenza,Giosa e Ciancio compongono lalinea difensiva; Lepore, Arrigonie Costa Ferreira in mezzo alcampo e in avanti spazio al tri-dente formato da Pacilli, Catu-rano e Torromino preferito aDoumbia. Pillon risponde con il4-4-2 con Vannucchi in porta,Celjak, Gozzi, Sosa e Manfrin nelpacchetto arretrato; Marras,Mezavilla, Branca e Nicco a cen-trocampo, Gonzalez e Bocalon inattacco. Panchina per Evacuo. I primi minuti palesano la nettasupremazia da parte dei salen-tini che con Caturano, Pacilli eCosta Ferreira spaventano i pa-droni di casa. Vannucchi si su-pera per ben due volte, primasul diagonale di Caturano, poi

sul destro ravvicinato di Lepore.L'Alessandria risponde solodopo la mezz'ora, con un crossinsidioso di Marras, nessun pe-ricolo per Perucchini. Squadrenegli spogliatoi sulio 0-0, pareg-gio che sta veramente strettis-simo ai giallorossi. Nella ripresastessi ventidue in campo: al 51’,bomba mancina da fuori diCosta Ferreira, Vannucchi è mi-racoloso. Dal successivo corner,cross di Lepore dalla destra estacco di Giosa che per que-stione di centimetri non trova laporta. Al 53’, Torromino sparacon il destro, palo sfiorato alla si-nistra del portiere. Al 55', Pacillicon il destro, calcia dal limite:nuovamente Vannucchi re-spinge. Al 64', brivido per Peruc-chini: Bocalon approfitta di unosvarione difensivo, serve losmarcato Marras che sfiora l'in-crocio dei pali. Rizzo richiamaPacilli per Mancosu, Leporeavanza nel tridente. Pillon ri-sponde con Sestu per Gonzalez.

All'80’, colossale palla gol perDoumbia che, a un minuto dalsuo ingresso, si ritrova solo da-vanti a Vannucchi, prova il dia-gonale, ma calcia addosso alportiere. Costa Ferreira riprovada fuori, il portiere respinge eDoumbia non trova il tap-in perun soffio. Vitofrancesco si famale, dentro Tsonev. Finisce qui,si va ai supplementari. Brancatenta direttamente da metàcampo, Perucchini è fuori daipali, ma la traiettoria non inqua-dra la porta. Marras va con il si-nistro e spaventa i giallorossi,con un gran mancino da fuori. Al117’, Mancosu servito da Tso-nev, coglie una clamorosa tra-versa che grida ancora vendetta.Dal dischetto, i piemontesi sonopiù fortunati: C. Ferreira calciaalto il primo rigore, Perucchinipara il quinto e decisivo di Sestu.Si va ad oltranza: Ciancio coglieil palo pieno, Nicco colpisce illegno, ma la sfera finisce in rete. Passano i grigi.

PLAYOFF LEGA PRO - RITORNO QUARTI DI FINALE - 5 giugno 2017

Stadio “Moccagatta”

Alessandria LECCE

Vannucchi; Celjak (118'Evacuo), Manfrin (83'Barlocco), Sosa, Gozzi;Mezavilla, Nicco, Branca,Marras; Gonzalez (57'Sestu), Bocalon. A disp. La Gorga, Piana,Piccolo, Nava, Rosso, Io-colano, Gjura, Fischnal-ler. All. Pillon

Perucchini, Vitofrancesco(92’ Tsonev), Cosenza, Ar-

rigoni, Torromino (78’Doumbia), C. Ferreira, Le-

pore, Pacilli (66’ Manco-su), Giosa, Caturano, Cian-cio. A disp. Bleve, Chironi,

Agostinone, Marconi,Drudi, Monaco, Maimone,

Fiordilino. All. Rizzo

ARBITRO: Guccini di Albano Laziale (Lombardi di Brescia - Scarpa di Reggio Emilia)

RETI: --. SPETTATORI: 5.231. AMMONITI: Marras, Sosa, Branca (A),

Torromino, Giosa (L). RECUPERO: 0’ p.t., 4’ s.t.

Alessandria - Lecce 5-4 d.c.r.

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Perucchini 7 - Non viene impe-gnato, è quasi inoperoso. Ai ri-gori è decisivo, respingendo ilquinto calciato da Sestu. Il suomiracolo è vanificato dal succes-sivo palo di Ciancio.Vitofrancesco 7 - Spinge epunge a ripetizione. Torna ingrande spolvero (Tsonev 6,5 -Entra e dà una mano in mezzo alcampo, è suo l'assist per Man-cosu nell'azione della famigeratatraversa).Cosenza 7,5 - Giganteggia e ridi-mensiona, nel doppio con-fronto, attaccanti del calibroGonzalez, Bocalon ed Evacuo.

Giosa 7,5 - Prestazione supercome quella del collega Co-senza. Sfiora il gol di testa peruna questione di centimetri.Leader.Ciancio 7 - Le sue sgroppatesono di spessore. Manca, perpoco la marcatura personale e,purtroppo, il suo errore dal di-schetto costa l'eliminazione daiplayoff. Ma è solo sfortuna!Lepore 7 - Quantità e qualità, inuna parola: cuore da capitano. Arrigoni 7 - Sale in cattedra esmista una grande quantità dipalloni. Nelle poche partitesotto la guida di Rizzo,dimostrmolta più personalità di quantovisto nelle precedenti appari-zioni.

Costa Ferreira 7 - Encomiabile,per impegno e costanza. Ciprova in tutti i modi, ha sempreil piede caldo. Il portoghese èl'uomo ovunque.Pacilli 7 - Corre, si dimena e cal-cia anche da fuori mancando ilgol per questione di centimetri(Mancosu 6,5 - La sua traversa,colpita a pochi minuti dai calci dirigore, grida ancora vendetta. Ilcalcio è davvero strano, sareb-bero bastati soltanto pochi cen-timetri...).Caturano 7 - Si sacrifica per icompagni, non molla mai. Pur-troppo nell'ultima parte di sta-gione non è al top della forma eil suo rendimento ne risente. Daldischetto non delude.Torromino 7 - Torna sui suoi li-velli, ci prova da lontano e spa-venta più volte Vannucchi. Lamira non è delle migliori, ma laprestazione è da apprezzare(Doumbia 5,5 - Ha sui piedi lapalla che vale la semifinale, manemmeno stavolta si dimostraparticolarmente freddo e i sognidel Lecce si infrangono addossoa Vannucchi).Rizzo 7,5 - Solo complimenti peril tecnico giallorosso che, in po-chissimo tempo, ha saputo in-fondere alla squadra un'identitàben precisa. Applausi per tutti,dal primo all'ultimo dei calcia-tori in rosa. Il giudizio, in questicasi, va oltre il risultato delcampo. Il gruppo capitanato daLepore ha dato il massimo, met-tendo nel campo il cuore, ha su-dato e onorato la maglia.Soltanto la sfortuna ha negato alLecce il passaggio del turno. I ti-fosi hanno recepito e puntual-mente apprezzato e ringraziato,in lacrime, nel post partita, i gia-lorossi. Per il Lecce che verrà ilprimo tassello potrebbe essereproprio il tecnico di San Cesario.

Le pagelle

Rizzo: "Siamo rammaricati, èdavvero terribile uscire in que-sto modo. La squadra haespresso un bel gioco, i ragazzihanno dato tutto. Dispiaceuscire dopo una prestazione delgenere. I tifosi sono stati fanta-stici, dispiace soprattutto perloro. Oggi meritavamo sicura-mente di più e, per quanto ab-biamo dimostrato in campo,siamo stati supperiori all’Ales-sandria. Ci è mancato il gol, mail calcio è questo e per noi oggiè una giornata triste. Si sono af-frontate due squadra di valore,la gente si è divertita, ma a noiinteressava passare il turno.Sono convinto che la società ciriproverà ancora già l'anno pros-simo e prima o poi il Lecce riu-scirà a tornare dove merita".Sticchi Damiani: “C'è tanta ama-rezza, esce la squadra che meri-tava di andare avanti. Siamostati sfortunati, abbiamo creatotantissime occasioni, ma non ab-biamo trovato il gol. La squadraha dato il massimo, non pos-siamo rimproverare nulla ai ra-gazzi. Usciamo ingiustamente,ma ripartiamo da qui, con laconsapevolezza che il progettoprosegue e si è rivelato proficuo.Ci dispiace per i tifosi che sonovenuti sin qui, volevamo rega-lare loro una gioia. Sono stati deiplayoff assurdi con un regola-mento folle! È inspiegabile comedue seconde in classifica si sianoaffrontate ai quarti di finale. Fu-turo? Al momento, avendo tantaadrenalina in circolo, non siamoin grado di poterne parlare.Rizzo ha fatto un buon lavoro daquando è subentrato in pan-china e nei prossimi giorni riflet-teremo attentamente”.

Il post gara

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Perucchini 7 - Non viene impe-gnato, è quasi inoperoso. Ai ri-gori è decisivo, respingendo ilquinto calciato da Sestu. Il suomiracolo è vanificato dal succes-sivo palo di Ciancio.Vitofrancesco 7 - Spinge epunge a ripetizione. Torna ingrande spolvero (Tsonev 6,5 -Entra e dà una mano in mezzo alcampo, è suo l'assist per Man-cosu nell'azione della famigeratatraversa).Cosenza 7,5 - Giganteggia e ridi-mensiona, nel doppio con-fronto, attaccanti del calibroGonzalez, Bocalon ed Evacuo.

Giosa 7,5 - Prestazione supercome quella del collega Co-senza. Sfiora il gol di testa peruna questione di centimetri.Leader.Ciancio 7 - Le sue sgroppatesono di spessore. Manca, perpoco la marcatura personale e,purtroppo, il suo errore dal di-schetto costa l'eliminazione daiplayoff. Ma è solo sfortuna!Lepore 7 - Quantità e qualità, inuna parola: cuore da capitano. Arrigoni 7 - Sale in cattedra esmista una grande quantità dipalloni. Nelle poche partitesotto la guida di Rizzo,dimostrmolta più personalità di quantovisto nelle precedenti appari-zioni.

Costa Ferreira 7 - Encomiabile,per impegno e costanza. Ciprova in tutti i modi, ha sempreil piede caldo. Il portoghese èl'uomo ovunque.Pacilli 7 - Corre, si dimena e cal-cia anche da fuori mancando ilgol per questione di centimetri(Mancosu 6,5 - La sua traversa,colpita a pochi minuti dai calci dirigore, grida ancora vendetta. Ilcalcio è davvero strano, sareb-bero bastati soltanto pochi cen-timetri...).Caturano 7 - Si sacrifica per icompagni, non molla mai. Pur-troppo nell'ultima parte di sta-gione non è al top della forma eil suo rendimento ne risente. Daldischetto non delude.Torromino 7 - Torna sui suoi li-velli, ci prova da lontano e spa-venta più volte Vannucchi. Lamira non è delle migliori, ma laprestazione è da apprezzare(Doumbia 5,5 - Ha sui piedi lapalla che vale la semifinale, manemmeno stavolta si dimostraparticolarmente freddo e i sognidel Lecce si infrangono addossoa Vannucchi).Rizzo 7,5 - Solo complimenti peril tecnico giallorosso che, in po-chissimo tempo, ha saputo in-fondere alla squadra un'identitàben precisa. Applausi per tutti,dal primo all'ultimo dei calcia-tori in rosa. Il giudizio, in questicasi, va oltre il risultato delcampo. Il gruppo capitanato daLepore ha dato il massimo, met-tendo nel campo il cuore, ha su-dato e onorato la maglia.Soltanto la sfortuna ha negato alLecce il passaggio del turno. I ti-fosi hanno recepito e puntual-mente apprezzato e ringraziato,in lacrime, nel post partita, i gia-lorossi. Per il Lecce che verrà ilprimo tassello potrebbe essereproprio il tecnico di San Cesario.

Le pagelle

Rizzo: "Siamo rammaricati, èdavvero terribile uscire in que-sto modo. La squadra haespresso un bel gioco, i ragazzihanno dato tutto. Dispiaceuscire dopo una prestazione delgenere. I tifosi sono stati fanta-stici, dispiace soprattutto perloro. Oggi meritavamo sicura-mente di più e, per quanto ab-biamo dimostrato in campo,siamo stati supperiori all’Ales-sandria. Ci è mancato il gol, mail calcio è questo e per noi oggiè una giornata triste. Si sono af-frontate due squadra di valore,la gente si è divertita, ma a noiinteressava passare il turno.Sono convinto che la società ciriproverà ancora già l'anno pros-simo e prima o poi il Lecce riu-scirà a tornare dove merita".Sticchi Damiani: “C'è tanta ama-rezza, esce la squadra che meri-tava di andare avanti. Siamostati sfortunati, abbiamo creatotantissime occasioni, ma non ab-biamo trovato il gol. La squadraha dato il massimo, non pos-siamo rimproverare nulla ai ra-gazzi. Usciamo ingiustamente,ma ripartiamo da qui, con laconsapevolezza che il progettoprosegue e si è rivelato proficuo.Ci dispiace per i tifosi che sonovenuti sin qui, volevamo rega-lare loro una gioia. Sono stati deiplayoff assurdi con un regola-mento folle! È inspiegabile comedue seconde in classifica si sianoaffrontate ai quarti di finale. Fu-turo? Al momento, avendo tantaadrenalina in circolo, non siamoin grado di poterne parlare.Rizzo ha fatto un buon lavoro daquando è subentrato in pan-china e nei prossimi giorni riflet-teremo attentamente”.

Il post gara

Page 30: CONTINUITÀ · 2017-07-03 · lori giallorossi. Un amore visce-rale per la squadra della propria città è il sentimento che ali-menta costantemente il suo im-pegno in seno alla società.

I playoff sorridono al Parma, nelrispetto dei pronostici della vigi-lia di questo match. Gli emilianiguidati da mister RobertoD’Aversa, con merito, appro-dano in serie B. La netta vittoria(2-0) nella finalissima control’Alessandria, che in precedenzaaveva castigato Casertana, Leccee Reggiana, ha spedito i crociatia fare compagnia in cadetteria aVenezia, Cremonese e Foggia, lealtre tre neopromosse. Il suc-cesso ottenuto al "Franchi" con-tro gli “orsi grigi” di Pillonappare più che giusto, anche sea Pordenone ancora invocanogiustizia per una semifinale con-dizionata da alcuni errori arbi-trali a dir poco clamorosi.Primeggiare in una rouletterussa come questi playoff allar-gati a 28 squadre, resta comun-

que un risultato che merita unparticolare plauso. Per quantoriguarda il girone “C”,dopo la re-trocessione diretta del Taranto,tornano nei dilettanti anche Vi-bonese e Melfi, eliminate neiplay out rispettivamente da Ca-tanzaro e Akragas. E il Lecce? Peri giallorossi resta un doppio ram-marico: innanzitutto quello diaver disputato una stagione adaltissimi livelli, ma di aver tro-vato sulla propria strada una co-razzata come il Foggia; e poi diaver abbandonato il treno deiplayoff in maniera del tutto im-meritata, per altro a causa dellalotteria dei calci di rigore.Quest’anno, infatti, i giallorossidi Rizzo avevano le carte in re-gola per accedere in serie B pas-sando dalla porta secondaria. Iprecedenti duelli con Carpi, Fro-

sinone e Foggia erano apparsitutto sommato l’epilogo natu-rale e inevitabile viste le condi-zioni psico-fisiche con cui igiallorossi avevano affrontatol’appendice del campionato.Questa volta, invece, era di-verso. C’erano il gioco, la qualitàtecnica, la condizione fisica e so-prattutto un ambiente carico efiducioso. Inoltre, nessuna squa-dra tra quelle in corsa sembra-vano essere superiori al Lecce,anche lo stesso Parma. La sfor-tunata gara di Alessandria ha di-mostrato che per gli uomini diRizzo i play off sarebbero statialla portata. Ma questo, oramai,è il passato ed è naturale siguardi avanti. La società del pre-sidente Tundo è già ripartita conentusiasmo e determinazione.La prossima può essere la sta-gione della svolta, quella in cuila società salentina potrà dimo-strare di aver raggiunto la matu-rità giusta. Dalla parte deigiallorossi c’è una componentenon indifferente: un organico giàsolido che va solo ritoccato in al-cuni ruoli strategici. In più, allaguida del Lecce c’è un tecnicocome Roberto Rizzo che, per lesue doti tecniche, ma soprat-tutto morali e caratteriali, puòrappresentare un valore ag-giunto in questa squadra. Il pros-simo campionato tornerà achiamarsi "Serie C” e chissà seanche questo ritorno al passato,scaramanticamente, non finiscacol portare fortuna ai giallorossi.

Matteo La Viola

LEGA PRO

Il Parma approda in serie BGli emiliani vincono i playoff e raggiungono Venezia, Cremonese e Foggia. Tornano nei dilettanti Taranto, Vibonese e Melfi

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I playoff sorridono al Parma, nelrispetto dei pronostici della vigi-lia di questo match. Gli emilianiguidati da mister RobertoD’Aversa, con merito, appro-dano in serie B. La netta vittoria(2-0) nella finalissima control’Alessandria, che in precedenzaaveva castigato Casertana, Leccee Reggiana, ha spedito i crociatia fare compagnia in cadetteria aVenezia, Cremonese e Foggia, lealtre tre neopromosse. Il suc-cesso ottenuto al "Franchi" con-tro gli “orsi grigi” di Pillonappare più che giusto, anche sea Pordenone ancora invocanogiustizia per una semifinale con-dizionata da alcuni errori arbi-trali a dir poco clamorosi.Primeggiare in una rouletterussa come questi playoff allar-gati a 28 squadre, resta comun-

que un risultato che merita unparticolare plauso. Per quantoriguarda il girone “C”,dopo la re-trocessione diretta del Taranto,tornano nei dilettanti anche Vi-bonese e Melfi, eliminate neiplay out rispettivamente da Ca-tanzaro e Akragas. E il Lecce? Peri giallorossi resta un doppio ram-marico: innanzitutto quello diaver disputato una stagione adaltissimi livelli, ma di aver tro-vato sulla propria strada una co-razzata come il Foggia; e poi diaver abbandonato il treno deiplayoff in maniera del tutto im-meritata, per altro a causa dellalotteria dei calci di rigore.Quest’anno, infatti, i giallorossidi Rizzo avevano le carte in re-gola per accedere in serie B pas-sando dalla porta secondaria. Iprecedenti duelli con Carpi, Fro-

sinone e Foggia erano apparsitutto sommato l’epilogo natu-rale e inevitabile viste le condi-zioni psico-fisiche con cui igiallorossi avevano affrontatol’appendice del campionato.Questa volta, invece, era di-verso. C’erano il gioco, la qualitàtecnica, la condizione fisica e so-prattutto un ambiente carico efiducioso. Inoltre, nessuna squa-dra tra quelle in corsa sembra-vano essere superiori al Lecce,anche lo stesso Parma. La sfor-tunata gara di Alessandria ha di-mostrato che per gli uomini diRizzo i play off sarebbero statialla portata. Ma questo, oramai,è il passato ed è naturale siguardi avanti. La società del pre-sidente Tundo è già ripartita conentusiasmo e determinazione.La prossima può essere la sta-gione della svolta, quella in cuila società salentina potrà dimo-strare di aver raggiunto la matu-rità giusta. Dalla parte deigiallorossi c’è una componentenon indifferente: un organico giàsolido che va solo ritoccato in al-cuni ruoli strategici. In più, allaguida del Lecce c’è un tecnicocome Roberto Rizzo che, per lesue doti tecniche, ma soprat-tutto morali e caratteriali, puòrappresentare un valore ag-giunto in questa squadra. Il pros-simo campionato tornerà achiamarsi "Serie C” e chissà seanche questo ritorno al passato,scaramanticamente, non finiscacol portare fortuna ai giallorossi.

Matteo La Viola

LEGA PRO

Il Parma approda in serie BGli emiliani vincono i playoff e raggiungono Venezia, Cremonese e Foggia. Tornano nei dilettanti Taranto, Vibonese e Melfi

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31/12/2017

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