CONSIGLI PRATICI PER I FAMILIARI DEL PAZIENTE AFASICO · o Gentile Utente, questa guida intende...

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CONSIGLI PRATICI PER I FAMILIARI DEL PAZIENTE AFASICO

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CONSIGLI PRATICI PER I FAMILIARI DEL PAZIENTE AFASICO

oGentile Utente,

questa guida intende fornirLe alcune informazioni e consigli sull’ AFASIA, un disturbo che limita il linguaggio.Nel nostro Ospedale può trovare assistenza adeguata presso l’ambulatorio di Logopedia e Terapia dell’Afasia della U.O. di Medicina Fisica e Riabilitazione.Sperando che questo opuscolo possa esserLe utile, siamo a disposizione per una preziosa collaborazione. Dott.ssa Daniela Primon

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CENNI SUL LINGUAGGIO

Il linguaggio è la facoltà mentale che permette di comunicare pensieri, idee, richieste, bisogni…Ogni persona può comunicare mediante:• il linguaggio orale attraverso espressioni semplici o

messaggi più o meno complessi • il linguaggio scritto attraverso la lettura e la scrittura• i gesti delle mani e del corpo• la mimica del volto.

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OGNI INCONTRO TRA PERSONE GENERA UNO SCAMBIO DI SEGNALI

I segnali che inviamo cioè le parole, i gesti e le espressioni del volto, formano i messaggi.Generalmente inviamo messaggi complessi in cui si intrecciano le frasi, i gesti, le espressioni del volto; a volte, possiamo esprimere i nostri pensieri anche con un semplice gesto o un’espressione dello sguardo.

La scelta dei gesti e delle frasi dipende:• dalla personalità di chi parla e di chi ascolta• dall’ambiente in cui ci si trova• dalla familiarità tra le persone

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L’AFASIA

COSA ÈL’afasia è un disturbo del linguaggio non dell’intelligenza perciò la persona afasica si comporta normalmente e ricorda bene fatti e avvenimenti.LE CAUSEL’afasia è la conseguenza di un danno cerebrale, spesso di origine vascolare (ictus ischemico o emorragico), in altri casi può essere dovuta ad un trauma cranico, ad un tumore cerebrale o all’insorgenza di malattie degenerative del Sistema Nervoso Centrale.Generalmente si tratta di lesioni in particolari zone della corteccia cerebrale, prevalentemente dell’emisfero sinistro.

LE CONSEGUENZE DELL’AFASIA SULLA COMUNICAZIONEAlcuni pazienti afasici manifestano difficoltàprevalentemente quando devono esprimersi verbalmente, mentre la loro capacità di comprendere il linguaggio appare relativamente intatta. Altri pazienti, invece, vedono alterata la loro capacità di comprendere quanto glivienedetto.Altriancora,infine,manifestanoentrambele condizioni.

L’afasia riguarda non solo il linguaggio verbale, ma spesso anche la capacità di scrivere, leggere ed utilizzare i gesti.

La gravità di tali problematiche è estremamente variabile ed in stretta relazione con la sede e la dimensione del danno cerebrale. Nelle condizioni più gravi una persona afasica può comprendere molto poco di ciò che gli viene detto e può essere in grado di dire solo qualche parola, come “ciao”, “si”, “no”. Nelle forme più lievi, chi ne è colpito può essere in grado di sostenere una conversazione, ma averedifficoltànel trovare leparoleonelcomprenderefrasi molto lunghe e complesse.

Per le persone con afasia può essere difficile seguirediscorsi veloci, come quando si ascolta la radio o la televisione. Spesso è difficoltosa la comprensione dibattute,barzelletteedelleespressionifigurate.

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NON PARLARE O PARLARE MALE

Comporta la perdita della propria identità in quanto la persona afasica è soggetta a depressione, più o meno grave a seconda della gravità dell’afasia.Al più presto, la persona afasica ed i suoi familiari devono affidarsi amedici e logopedisti specializzati perun’adeguata assistenza.

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SUGGERIMENTI PER I FAMILIARI E GLI OPERATORICosa fare con un paziente afasico? Come affrontare e capire i problemi quotidiani di comunicazione? Innanzitutto chi si trova a vivere con un afasico deve capire che un disturbo così grave può indurre a cambiamenti di umore anche importanti, con manifestazioni di disperazione, di rabbia o di rinuncia. L’atteggiamento del familiare/operatore deve essere rassicurante e positivo: bisogna sempre valorizzare i miglioramenti fatti dall’inizio della malattia, evitando i confronti con la condizione premorbosa. Ladifficoltàdilinguaggionondeveneancheessereinterpretatacome “rifiutodiparlare”: l’afasicocomunicacomeequandopuò,ancheseèdifficilecapirecheunmomentoprimapossadire una parola e subito dopo non riuscirci più, oppure parlare molto,masenzacomunicareefficacementeilsuopensiero.

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Quando parla una persona con afasia:• Incoraggiare la persona a comunicare i propri bisogni.• Dare all’afasico tutto il tempo che gli serve. • Rispettare i suoi tentativi senza suggerire o cercare di

indovinare le sue parole. • Mantenere un atteggiamento paziente, attento e disponibile

per incoraggiarlo alla comunicazione. • Non pretendere che ogni parola sia corretta ma cercare di

capire quello che la persona vuole dire. • Suggerire di usare un gesto, o fare un disegno, ma senza

insistere troppo, e lasciare a lui la scelta del modo migliore di comunicare.

• In qualche caso la scrittura può aiutare ma non è detto che sia una risorsa utilizzabile.

Quando si parla con una persona con afasia: • Non rivolgersi all’afasico come ad un bambino: l’afasia non

fa regredire ad uno stadio infantile. • Non parlare a voce più alta del normale.• Non parlare velocemente. • Usare frasi corte, intervallate da brevi pause.• Accertarsi che abbia compreso il messaggio che gli si

vuole trasmettere. • Fare richieste singole: ad esempio ”vuoi camminare?” o

”vuoi riposare?”, così che possa rispondere solo con un sì o un no, oppure annuire con un cenno del capo o con un diniego, o indicare con un gesto della mano.

• Si può ripetere la richiesta accompagnata da un gesto che possa aiutare a capire di cosa stiamo parlando.

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• Alcuni afasici trovano difficoltà se durante unaconversazione si cambia bruscamente argomento. Avvertiamo se vogliamo parlare d’altro (es. ”Ora voglio dirti un’altra cosa..”).

• Parlareunapersonaallavolta:ledifficoltàaumentanoselaconversazione avviene tra diverse persone.

Nel Dipartimento di Riabilitazione operano gli AMBULATORI DI LOGOPEDIA con le seguenti prestazioni

Valutazione logopedica dell’afasia:Somministrazione di test Valutazione dei disturbi della lettura e della scritturaValutazione dinamica dell’afasia

Terapia logopedica sia durante il ricovero che in ambulatorio mediante:Sedute individualiTerapia logopedica di gruppo

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RampicanteParlando con qualcuno,è bello quando le frasivengono senza sforzo e vanno a mettersiproprio dove dovevano,come su un muroi rami di un rampicante.…..

U. Fiori(da: Chiarimenti, Marcos Y Marcos)

A cura delle Logopediste Cherubin Luana, Lovato Giovanna e Tronco Silviaedizione gennaio 2013

Dipartimento di RiabilitazioneDirettore: dott.ssa Daniela Primon

Ambulatori di logopedia

Dipartimento di Riabilitazione

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