Consigli gestione DRENAGGIO intervento al seno · PER LE PAZIENTI SOTTOPOSTE AD INTERVENTI AL SENO...

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1 NOTE INFORMATIVE PER LE PAZIENTI SOTTOPOSTE AD INTERVENTI AL SENO Consigli pratici per la gestione del drenaggio chirurgico dopo la dimissione Gentile Signora, in questa breve guida troverà alcuni suggerimenti per gestire in sicurezza il drenaggio che le è stato posizionato durante l’intervento al seno. Questa guida può offrire solo suggerimenti e non sostituire il colloquio con il medico e le informazioni ricevute dal personale di reparto sulle manovre di gestione del drenaggio. Gli avvertimenti e suggerimenti che troverà sono stati predisposti per aiutarla ad affrontare la nuova situazione. A cosa serve il drenaggio chirurgico L’intervento chirurgico sulla mammella, soprattutto quando comporta ampio scollamento e mobilizzazione di tessuti, come succede dopo asportazione parziale o totale della mammella, dopo ricostruzione od asportazione dei linfonodi ascellari, comporta il posizionamento di un drenaggio in vicinanza della ferita. Che cos’è il drenaggio chirurgico E’ un tubo di drenaggio collegato tramite una prolunga ad un contenitore a soffietto in grado di esercitare una blanda aspirazione. Al contenitore a soffietto è collegata una sacca di svuotamento graduata in cui è possibile far defluire il liquido e misurarlo quotidianamente. Il drenaggio ha un circuito unidirezionale, cioè il liquido drenato non ritorna indietro nella ferita perché la sacca di svuotamento è provvista di una valvola antireflusso. La sacca è graduata da 0 a 600 ml e presenta sul fondo un rubinetto per lo svuotamento. La rimozione del drenaggio avverrà quando il liquido raccolto nel contenitore sarà inferiore ad un certo quantitativo e questo è assolutamente imprevedibile e indipendente dalla procedura chirurgica. Per questo motivo il drenaggio viene lasciato ad alcune donne pochissimi giorni e, di conseguenza, vengono dimesse senza, mentre ad altre viene mantenuto anche dopo la dimissione, a domicilio. In questo secondo caso è cura del personale di reparto insegnare le poche e semplici manovre di gestione del drenaggio prima della dimissione.

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NOTE INFORMATIVE

PER LE PAZIENTI SOTTOPOSTE AD INTERVENTI AL SENO

Consigli pratici per la gestione del drenaggio chirurgico dopo la dimissione

Gentile Signora, in questa breve guida troverà alcuni suggerimenti per gestire in sicurezza il drenaggio che le è stato posizionato durante l’intervento al seno. Questa guida può offrire solo suggerimenti e non sostituire il colloquio con il medico e le informazioni ricevute dal personale di reparto sulle manovre di gestione del drenaggio. Gli avvertimenti e suggerimenti che troverà sono stati predisposti per aiutarla ad affrontare la nuova situazione. A cosa serve il drenaggio chirurgico L’intervento chirurgico sulla mammella, soprattutto quando comporta ampio scollamento e mobilizzazione di tessuti, come succede dopo asportazione parziale o totale della mammella, dopo ricostruzione od asportazione dei linfonodi ascellari, comporta il posizionamento di un drenaggio in vicinanza della ferita. Che cos’è il drenaggio chirurgico E’ un tubo di drenaggio collegato tramite una prolunga ad un contenitore a soffietto in grado di esercitare una blanda aspirazione. Al contenitore a soffietto è collegata una sacca di svuotamento graduata in cui è possibile far defluire il liquido e misurarlo quotidianamente. Il drenaggio ha un circuito unidirezionale, cioè il liquido drenato non ritorna indietro nella ferita perché la sacca di svuotamento è provvista di una valvola antireflusso. La sacca è graduata da 0 a 600 ml e presenta sul fondo un rubinetto per lo svuotamento. La rimozione del drenaggio avverrà quando il liquido raccolto nel contenitore sarà inferiore ad un certo quantitativo e questo è assolutamente imprevedibile e indipendente dalla procedura chirurgica. Per questo motivo il drenaggio viene lasciato ad alcune donne pochissimi giorni e, di conseguenza, vengono dimesse senza, mentre ad altre viene mantenuto anche dopo la dimissione, a domicilio. In questo secondo caso è cura del personale di reparto insegnare le poche e semplici manovre di gestione del drenaggio prima della dimissione.

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I componenti del sistema di drenaggio

1. Tubo di drenaggio 2. Prolunga 3. Morsetto sulla prolunga 4. Contenitore a soffietto 5. Morsetto tra il contenitore a soffietto e la sacca di svuotamento 6. Sacca di svuotamento graduata 7. Rubinetto di scarico

Il personale del reparto di degenza prima della dimissione le mostrerà come si svuota il drenaggio. Alla dimissione il morsetto sulla prolunga è aperto (componente n. 3),il contenitore a soffietto (componente n.4) è in aspirazione (quasi piatto), il morsetto posto tra il contenitore a soffietto e la sacca di svuotamento è chiuso (componente n.5).

Componenti del sistema di drenaggio

Aspetti pratici della gestione del drenaggio Precauzioni Il drenaggio non impedisce il movimento del braccio; è bene comunque ricordarsi di non tirarlo bruscamente per evitare che si sfili accidentalmente. Durante la deambulazione il contenitore può essere attaccato alla cintura o inserito in un sacchetto pulito per comodità.

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Quando effettuare lo svuotamento della sacca di raccolta Il liquido raccolto nella sacca deve essere svuotato una volta al giorno, possibilmente alla stessa ora, in modo da calcolare la quantità delle secrezioni nelle 24 ore. Preparazione

- Scegliere un ambiente idoneo come il bagno perché in genere nel bagno è più facile effettuare la manovra

- Lavare accuratamente le mani con il sapone (foto 1) - Porsi di fronte al lavandino in una posizione comoda in modo da poter effettuare

agevolmente tutte le manovre

(foto 1) Svuotamento del contenitore a soffietto

• Chiudere il morsetto sulla prolunga per evitare che il liquido presente nella prolunga refluisca nella ferita (foto 2)

(foto 2)

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• Aprire il morsetto tra il contenitore a soffietto e la sacca di svuotamento per

avviare lo svuotamento (foto 3)

(foto 3)

• Afferrare il contenitore a soffietto con due mani. Premere in modo che il liquido defluisca nella sacca di svuotamento, il contenitore a soffietto divenga quasi piatto e si possa ripristinare il vuoto all’interno del contenitore (foto 4). Se non riesce ad esercitare sufficiente forza con entrambe le mani, si faccia aiutare da qualcuno.

(foto 4)

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• Chiudere il morsetto tra il contenitore a soffietto e la sacca di svuotamento per mantenere il circuito in aspirazione (foto 5)

(foto 5) Misurazione della quantità di liquido nella sacca

• Leggere sulla scala graduata della sacca di drenaggio la quantità di liquido drenato

(foto 6) • Osservare il colore del liquido drenato e controllarne l’aspetto (giallo chiaro, rosso

scuro, rosso chiaro) • Registrare la data, la quantità e il colore del liquido drenato. Queste informazioni

saranno riferite al Chirurgo durante il controllo ambulatoriale.

(foto 6)

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Svuotamento della sacca

• Aprire il rubinetto posto sul fondo della sacca di svuotamento e fare fuoriuscire tutto il liquido nel lavandino. Lo svuotamento della sacca è importante per alleggerire il peso ed evitare la trazione del drenaggio (foto 7)

(foto 7)

• Chiudere il rubinetto in senso opposto al verso di apertura • Aprire il morsetto sulla prolunga per il ripristino dell’aspirazione (foto 8)

(foto 8)

• Lavarsi le mani.

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Cosa si puo’ verificare

E’ bene prestare attenzione ad alcuni inconvenienti che si possono verificare e che richiedono una maggiore attenzione:

• Aumento del liquido ematico nel drenaggio • Fuoriuscita del tubo di drenaggio • Ingresso d’aria nel contenitore a soffietto

Nonostante il corretto funzionamento e la gestione accurata del drenaggio, non è escluso che il liquido siero-ematico si raccolga nella sede dell’intervento e possa:

- Causare un rigonfiamento della cute dell’ascella o della sede della ferita - Bagnare la medicazione

Tale raccolta di liquido siero-ematico non è pericolosa, non compromette la guarigione, non richiede un ulteriore intervento chirurgico, ma la ferita deve essere valutata dal chirurgo che deciderà il da farsi.

Pertanto, se ciò succedesse, nonostante l’apparente funzionamento del sistema di drenaggio, contatti l’Ambulatorio o il Reparto perché molto probabilmente il drenaggio è ostruito o parzialmente sfilato. Cosa fare se c’è un aumento del liquido ematico nel drenaggio

• Non allarmarsi. • Controllare il liquido. • Contattare telefonicamente il chirurgo.

Cosa fare se si sfila il tubo di drenaggio

• Non allarmarsi. • Contattare telefonicamente il chirurgo.

Cosa fare se si riempie di aria il contenitore a soffietto

• Significa che il drenaggio si è spostato dalla ferita in una zona a contatto con l’aria.

• Non allarmarsi. • Contattare telefonicamente il chirurgo.

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Rimozione del drenaggio Durante la visita di controllo ambulatoriale verrà valutata l’opportunità di rimuovere il drenaggio. La durata della permanenza del drenaggio non è preventivabile poiché varia da persona a persona. Il drenaggio viene rimosso dal chirurgo quando si ritiene cessata la sua funzione. Può anche succedere che, una volta rimosso il drenaggio, comunque l’ascella o la sede della mammella si gonfino per la formazione del sieroma (raccolta di liquido siero-ematico). Alcune pazienti necessitano di numerose aspirazioni per lo svuotamento di raccolte di liquido siero-ematico, che vengono effettuate dal chirurgo durante la visita di controllo ambulatoriale. Come contattare il chirurgo

• Chiamare Segreteria Senologia dalle ore 08.00 alle ore 13.00 da Lunedì a Venerdì al

numero 0432 552380 - 0432/552492 • Il pomeriggio, sabato, domenica e la notte contattare telefonicamente il numero 0432

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TABELLA RACCOLTA DATI DRENAGGI

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