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CONOSCERE L’ACQUA
da un’idea del Direttore della Mediale S.r.l. dott. Antonino Guidotto
scritto e realizzato dalla dott.ssa Giusi Virgillito
con la collaborazione del piccolo
Andrea Calanna
Il progetto è finanziato da
Mediale S.r.l.
Amm.re Unico Ing. Alfio Scuto
“Conoscere l’Acqua”…Perche?
Si intende realizzare un percorso semplice e chiaro alla scoperta
dell’acqua , in grado di sviluppare negli studenti una maggiore conoscenza e
coscienza sui suoi molteplici benefici. Il progetto è sperimentale e si propone
di accompagnare gli studenti verso un processo di analisi e sensibilizzazione
allo scopo di evidenziare all’interno del nostro territorio, risorse e
problematiche.
L’intento è quello di coinvolgerli attivamente in un percorso
itinerante di gruppo, attraverso una logica di “formazione sul campo”,
guidandoli nella visita di alcuni luoghi fondamentali della struttura
acquedottistica del nostro territorio.
Lo scopo è quello di “accompagnarli in un breve viaggio nel mondo
dell’acqua potabile” scegliendo strumenti semplici che li coinvolgano
rendendoli protagonisti.
“Conoscere l’acqua” vuole essere un mezzo che esorti i ragazzi delle
scuole alla consapevolezza del bene prezioso che è l’acqua. L’obiettivo del
progetto è molteplice: in primo luogo stimolare il rispetto e l’attenzione per
l’ambiente, migliorando le conoscenze sull’acqua, sul suo corretto uso e
sulla sua fruibilità.
Il progetto si propone di incidere sui comportamenti e le abitudini
quotidiane dei ragazzi: permetterà di approfondire tematiche ambientali e
stimolerà il loro senso di responsabilità personale e sociale nei confronti delle
risorse idriche a disposizione della comunità .
Il percorso consentirà inoltre agli studenti di conoscere meglio il proprio
territorio avviando un processo di cooperazione tra il soggetto erogatore del
servizio e le nuove generazioni. Sulla base della trasparenza e della
responsabilità si ritiene indispensabile avviare un dialogo per la tutela
dell’acqua e della sostenibilità ambientale.
Il progetto prevede:
In dono la Pubblicazione “Conoscere l’acqua”
Una breve presentazione del progetto
Una passeggiata lungo il percorso dell’acqua
Un momento conviviale e ricreativo …(pane condito con olio di oliva extra
vergine Dop monti Iblei e origano , una spremuta di arance rosse di Sicilia)
Rev.00/00- edit 02/12/2013
Laudato sii, mio Signore, per sora acqua,
la quale è molto utile e umile e preziosa e
casta…
Da: “IL CANTICO DELLE CREATURE"
(S. Francesco D'Assisi)
Salve ragazzi!
Mi presento…sono Hydrolina la Gocciolina e vi
accompagnerò in questo fantasmagorico viaggio nel
mondo dell’acqua!
Scopriremo insieme l’importanza di questo elemento
e impareremo a farne buon uso.
Seguitemi, ci divertiremo!
Cos’è l’acqua?
Ogni gocciolina di acqua è formata da milioni di
piccolissime particelle chiamate MOLECOLE che a loro
volta sono formate da particelle ancora più piccole dette
ATOMI che sono le più piccole porzioni della materia.
L'acqua dunque è un composto chimico. La sua formula è
H2O in cui i due atomi di idrogeno sono legati all’atomo di
ossigeno.
O
H H
La vita nasce dall’acqua…l’acqua è vita!
L'acqua è un elemento importantissimo del nostro
ecosistema.
L’uomo è nato nell’acqua e senza di essa la vita nel nostro
pianeta non esisterebbe.
Gli esseri umani, le piante e gli animali necessitano di
molta acqua per vivere.
L’acqua è la linfa vitale del pianeta
Il 70% del nostro pianeta
è ricoperto d’acqua
Osservando l’immagine del
nostro pianeta si comprende
perché la Terra, l’unico corpo
planetario del Sistema Solare
ad essere caratterizzato dalla
presenza della vita, sia
denominata il Pianeta Azzurro
L’azzurro per la superficie occupata dalle acque
(70%)
Il verde per la superficie occupata dalle terre
emerse (30%)
Anche il corpo umano è composto per
grandissima parte da acqua. L'acqua è un
elemento molto importante per il nostro
organismo: ci disseta dando nutrimento al
corpo e svolge innumerevoli e vitali funzioni.
L'acqua nel nostro corpo si trova in elevate percentuali
nelle cellule, serve per trasportare le sostanze nutritive e
per eliminare le sostanze di rifiuto. Inoltre è regolatrice
della temperatura corporea e della pressione. Bere
abbondantemente aiuta a mantenere la pelle sana e ben
idratata, giovane ed elastica, soprattutto nei mesi estivi,
quando con l’esposizione ai raggi del sole si verifica una
maggior perdita d'acqua e la pelle tende a diventare più
secca.
L’acqua è l'unica sostanza che si trova in natura nei tre
stati di aggregazione della materia
solido – liquido - aeriforme
Come il ghiaccio e la neve
come i mari, i fiumi, i laghi e la pioggia
come il vapore acqueo
.
L’insieme di tutte le acque presenti
nel sottosuolo e sulla superficie del
nostro pianeta formano l’Idrosfera.
La maggior parte è rappresentata da
mari e oceani, ma anche le acque dolci,
cioè i fiumi, i laghi, le acque sotterranee, i ghiacciai e il
vapore acqueo sono d'importanza fondamentale.
L’idrosfera è il luogo in cui si preserva l’acqua, il bene
primario che consente la vita sulla Terra.
Oceani e mari 96,5%
Falde sotterranee 1,7%
Ghiacciai 1,6%
Acque superficiali 0,2%
L’acqua si muove continuamente!
Questo processo si chiama ciclo dell'acqua o ciclo
idrologico. Un movimento grandioso e complesso.
Vediamo come funziona…
Il motore che lo avvia è l'energia solare : il sole con i suoi
raggi scalda la superficie dell'acqua ed essa evapora.
L'acqua del suolo e degli oceani si converte così in vapore
acqueo che sale nell'atmosfera.
Questa fase è l’evaporazione.
Il vapore sale in alto fino al cielo ed a contatto con l’aria
più fredda si condensa. Il vapore acqueo si raffredda e
forma le nuvole.
Questa fase si chiama condensazione.
Le goccioline che formano le nubi, incontrano aria ancora
più fredda e urtandosi l’un l’altra si uniscono formando
gocce sempre più pesanti. Le nuvole continuano ad
ingrossarsi sempre più, fino a quando la quantità d'acqua
cresce tanto da cadere sulla terra.
Questo è il fenomeno delle precipitazioni.
L’acqua cade sulla terra sotto forma di pioggia, di neve e
di grandine in base alla temperatura.
In breve tempo l’aria e il sole la fanno evaporare. Una
parte di acqua rimane in superficie dove si raccoglie in
ruscelli e torrenti che formano i fiumi che alimentano i
laghi o sfociano nel mare. L’acqua penetra anche nel
sottosuolo (infiltrazioni) dove compie un lungo percorso.
Le acque sotterranee alimentano le
falde acquifere e possono ritornare in
superficie spontaneamente per poi
zampillare da una roccia e formare una
sorgente. E’ proprio da queste sorgenti
che proviene l’acqua che ogni giorno
beviamo e utilizziamo.
E così il ciclo ricomincia ... come in un
grande girotondo!
Senza “il ciclo dell’acqua” la vita sulla
Terra non esisterebbe
Le origini della vita
La vita sulla Terra ha avuto origine più di 4
miliardi di anni fa, quando l'acqua allo stato
liquido comparve sulla superficie terrestre. Le
prime forme di vita apparvero 3 miliardi e 500
milioni di anni fa proprio nelle acque degli oceani primitivi
perché sulla terra c'erano temperature e condizioni di vita
impossibili. L'acqua conteneva nutrimento e ossigeno
quindi un organismo non aveva bisogno di apparati
complessi per respirare, nutrirsi e muoversi. Inizialmente
si svilupparono organismi unicellulari, gli antenati degli
attuali batteri, cellule semplicissime, microscopici esseri
viventi che si nutrivano e si riproducevano. Nel corso dei
millenni continuarono ad evolversi, generando organismi
sempre più complessi. Comparvero i primi protozoi,
raggruppamento di organismi unicellulari, mentre nei
successivi milioni di anni si sono sviluppati organismi
pluricellulari.
Dalle prime cellule si svilupparono alghe,
coralli, spugne, stelle marine e animali simili a
meduse. Per milioni di anni l’acqua rimase
l’unico ambiente in cui era possibile la vita.
Finalmente 360 milioni di anni fa
comparvero i primi animali capaci di vivere sia
nell'acqua che sulla terraferma. I pesci
primitivi iniziarono ad evolversi sviluppando una corazza
esterna, lo scheletro cartilagineo e la colonna vertebrale.
Sulla terra comparvero i Tetrapodi, animali dotati di 4
zampe capaci di camminare sulla terraferma mentre gli
anfibi erano ancora legati all'acqua. I primi ominidi
comparvero 6 milioni di anni fa ed erano caratterizzati
dalla posizione eretta e dalla deambulazione bipede:
anch’essi come tutti gli altri esseri viventi dipendevano
dall'acqua.
Un tuffo nella storia…
L’uomo non può vivere senza acqua e perciò l’evoluzione
della specie è fortemente legata a questa sostanza. La
disponibilità di acqua ha sempre rappresentato un
parametro importantissimo per la scelta del luogo in cui
costruire una città o stabilire un insediamento umano.
Tutte le città dell'antichità hanno legato la loro nascita e
il loro sviluppo alla presenza di fiumi e di sorgenti. Il
grande sviluppo delle prime civiltà antiche si deve al fatto
che erano localizzate lungo i grandi fiumi dell'Oriente : i
grandi bacini fluviali costituivano un'opportunità di
insediamento per la fertilità del suolo e per la facilità
dei trasporti. La civiltà Mesopotamica si sviluppò nel IV
millennio a.C. nella vasta regione compresa tra i fiumi Tigri
ed Eufrate. In questi territori la confluenza dei due fiumi
conferì alla terra una fertilità naturale superiore rispetto
alle zone circostanti. Nei periodi di piena, a causa delle
frequenti inondazioni, la Mesopotamia (il termine deriva dal greco “mesos” -che sta in mezzo- e “potamos”- fiume e significa “terra tra i due fiumi”) si trasformò da regione
semidesertica a territorio privilegiato per lo sviluppo
dell’urbanizzazione. Fiorirono così le grandi civiltà
mesopotamiche dei Sumeri, dei Babilonesi e degli Assiri e
varie furono le costruzioni di opere di irrigazione e di
regolazione delle acque.
Abitavano lungo i fiumi
Le Civiltà Mesopotamiche
Civiltà Mesopotamiche
I Sumeri
III-II sec. a.C
Gli Assiri
I Babilonesi
Tigri e Eufrate
Il Fiume Giallo, in lingua cinese Huáng Hé, è
la culla della civiltà cinese: la storia della
Cina e del suo popolo ha origine dai piccoli
insediamenti sorti lungo le vallate del fiume
Giallo intorno al V - VI millennio a. C.
Fin dall’antichità le sue inondazioni hanno provocato
distruzioni ma hanno anche depositato sui terreni allagati
il loess, sostanza di colore giallastro che ha reso le terre
fertilissime. Fu la scelta ovvia per lo stanziamento e lo
sviluppo dell'agricoltura e per l'allevamento di animali
domestici.
Il Fiume Giallo
La civiltà della Valle dell'Indo fu una tra le
più antiche e affascinanti civiltà fluviali del
mondo. Si sviluppò intorno al 2500 a.C. ed era
estesa soprattutto lungo il fiume Indo e nel
subcontinente indiano. Le città più importanti furono
Harappa e Mohenjo Daro che possedevano un’urbanistica
altamente organizzata. Dai ritrovamenti archeologici
sappiamo che le abitazioni avevano pozzi per l’acqua e un
complesso sistema di condutture di scarico collegate alla
rete fognaria.
Sito archeologico di Harappa – Pozzi per la raccolta dell’acqua piovana
La storia del Gange è la storia della
civiltà e della cultura dell'India. Da
sempre il bacino del fiume, con il suo
terreno fertile, ha attratto popolazioni
alle sue rive ed oggi quasi la metà degli
abitanti dell'India vive nella pianura del
Gange. Il fiume è conosciuto in tutto il mondo per il suo
significato religioso e rappresenta uno dei simboli più
importanti della tradizione religiosa indù. Il Gange è il fiume sacro ed è luogo di purificazione spirituale. Gli
induisti credono nelle sue proprietà divine : una sola goccia
è in grado di purificare il corpo e lo spirito. Effettuando il
bagno nel fiume si ottiene il perdono dei peccati mentre
bevendo l'acqua del Gange si avrà la certezza che dopo
l'ultimo respiro l'anima salirà al cielo. Gli hindu affidano
alle acque del fiume sacro le ceneri dei loro defunti per
garantire loro la beatitudine celeste e una buona rinascita.
La Purificazione dei fedeli nelle sacre acque del fiume Gange
Il Nilo è strettamente legato allo
sviluppo dell’antica e monumentale
civiltà egizia che proprio dal suo
fiume trasse ricchezza e forza.
Quando il Nilo durante le piene
straripava, cospargeva le sue rive di limo rendendo il
terreno circostante tanto fertile da divenire la principale
fonte di sostentamento per le popolazioni che si
stabilirono lungo le sue sponde. Gli egiziani furono così in
grado di coltivare il grano e la vasta produzione agricola
contribuì alla stabilità economica dell’antico Egitto. Il Nilo
assicurava la pesca, era la principale via di comunicazione
e favoriva gli spostamenti. Ad esso era attribuito un
carattere sacro e simboleggiava la fertilità. Era venerato
come dio Hapi, la personificazione dello straripamento del
Nilo. Alle acque del grande fiume si deve la grandiosità
della società egizia, una delle più raffinate civiltà della
storia dell’uomo. Non a caso lo storico greco Erodoto scrisse: ”l’Egitto è un dono del Nilo”…
La Valle del Nilo e la civilizzazione dell’Antico Egitto
Nel corso della storia del nostro pianeta ci
sono stati anche cambiamenti geologici e
ambientali drammatici, come le inondazioni, le
glaciazioni e la siccità. Questi eventi hanno
costretto l'uomo ad abbandonare vasti territori come è
accaduto per il deserto del Sahara, uno dei luoghi più aridi
della terra dove la vegetazione è pressoché inesistente.
Anticamente, il Sahara non era un deserto: circa 30.000
anni fa, le sue montagne erano coperte di rigogliose
foreste, la sua fauna era molto ricca, e i popoli che vi
abitavano si dedicavano alla caccia e all'allevamento del
bestiame. Poi sconvolgenti cambiamenti climatici hanno
trasformato questo luogo ricco di acqua e di vegetazione,
in un luogo arido e deserto a tal punto che la vita non fu più
possibile. Per poter sopravvivere la popolazione fu
costretta a migrare verso territori più fertili e vivibili.
Il deserto del Sahara
Con l’evoluzione dell’uomo si cominciarono a
inventare nuovi modi per conservare le riserve di
acqua.
Nell'età del bronzo (3500 a.C.-1200 a.C. circa)
troviamo le prime cisterne per raccogliere
l'acqua piovana e tra i resti delle città Maya sono stati
rinvenuti grandi serbatoi sotterranei artificiali che
servivano per la raccolta e la conservazione delle acque
piovane. I Sumeri erano soliti costruire condotti in mattoni
utilizzati per il drenaggio e lo scolo delle acque, mentre in
Grecia e in Magna Grecia, la costruzione degli acquedotti è
testimoniata oggi dalle spettacolari opere idrauliche
presenti ad Atene e Siracusa. La tradizione continuò nel
tempo, tanto che i Romani riuscirono a raggiungere
risultati notevoli fino ad arrivare alla costruzione degli
imponenti acquedotti romani e delle
moderne reti idriche. Pensate che i primi
abitanti di Roma attingevano l’acqua
direttamente dal Tevere o utilizzavano
piccoli pozzi per raccogliere l’acqua
piovana. Durante l’età repubblicana (509-31
a.C.) i Romani sfruttarono le poche sorgenti naturali
esistenti per costruire le prime fontane che però non
erano sufficienti a coprire i bisogni di tutta la popolazione.
Fu con la costruzione dei primi acquedotti, (il termine
acquedotto deriva dai termini latini “aqua”- acqua e
“ducere”- condurre) fra il I secolo a.C. e il III secolo d.C.
che a Roma si costruirono un gran numero di fontane, non
più alimentate dalle vicine sorgenti naturali ma dai
principali dotti e dalle loro diramazioni. Non stupirà quindi
sapere che, in epoca romana, vennero costruiti ben undici
acquedotti: il popolo romano riusciva a raccogliere l’acqua
dai fiumi e dai laghi per poi distribuirla in città.
Alcuni acquedotti si sono mantenuti fino alla prima età
moderna mentre altri sono ancora parzialmente in uso. Uno dei più importanti acquedotti della Roma Antica è
l’Acquedotto Claudio.
Roma - Resti dell’Acquedotto Claudio
E’ una grandiosa opera di ingegneria idraulica sia per le
tecnologie d’avanguardia utilizzate nella costruzione, che
per il notevole impegno di mano d’opera. La sua costruzione
fu iniziata nel 38 d.C. dall’imperatore romano Caligola e fu
terminata nel 52 d.C. sotto il principato di Claudio che
governò l'impero per circa quattordici anni (41-54 d.C.)
L’acquedotto Claudio era lungo circa 69 chilometri, le
arcate erano sostenute da pilastri che raggiungevano i 27
metri di altezza e riforniva l’intera città di Roma.
Anche in Sicilia e precisamente nella Valle
del fiume Anapo, troviamo una delle più
imponenti costruzioni idrauliche del
Mediterraneo, l’Acquedotto Galermi.
Esso prende il nome dalla contrada
Galermi, toponimo di origine incerta, forse araba col
significato di "buco d'acqua”. L’acquedotto Galermi fu
fatto scavare nella roccia da Gelone, tiranno di Siracusa
nel 480 a.C. allo scopo di fornire l’acqua alla grandiosa città
di Siracusa...
Acquedotto Galermi - Pantalica (SR)
L’Acqua Principio Essenziale della Creazione Sorgente e Origine della Vita
L’acqua ha ricoperto una grande
importanza anche nella storia della
vita spirituale dell’uomo.
In numerosi riti, miti e leggende
sull’origine della creazione del mondo, l’acqua rappresenta
la sorgente di ogni forma di vita e in quanto tale è
associata alla fecondità femminile. In tutte le culture è
simbolo di purezza e purificazione e in tutte le religioni ha
un valore simbolico e di culto. Grande è l’importanza di
questo elemento naturale, la simbologia ad esso legata e i
valori attribuiti nel tempo.
In moltissime culture antiche l’acqua ha una funzione
purificatrice: ricordiamo i bagni rituali di cui abbiamo
notizie già intorno al 2500 a.C. grazie alle rovine delle
città pre-ariane della civiltà di Mohenjo-
Daro. Scavi hanno portato alla luce degli
spazi rituali nei quali venivano compiute
abluzioni purificatorie e cerimonie
religiose. A Cnosso nell’isola di Creta,
troviamo il più importante sito
archeologico della civiltà minoica, dove
sono state trovate vasche da bagno e catini lustrali che
servivano per raccogliere l'acqua nelle cerimonie sacre e
per effettuare riti purificatori. Fra i riti più conosciuti
ricordiamo i bagni di purificazione che precedevano i
Misteri Eleusini, riti religiosi misterici antichissimi che si
celebravano già intorno al 1600-1100 a.C. nel santuario di
Demetra, nella città greca di Eleusi.
Nel rito del Sacramento del Battesimo (dal
termine greco "baptismos", che significa
immergere") l'acqua è l’elemento rigeneratore
dell’umanità che ha anche una funzione di
salvezza. Libera dal peccato originale e
simboleggia la rinascita dell'uomo nuovo.
IL passaggio del Mar Rosso libera il popolo ebraico dalla
schiavitù dell'Egitto e nel racconto del diluvio universale
per quaranta giorni e quaranta notti l’acqua purificatrice
mandata da Dio ricopre la superficie terrestre per
rigenerare il mondo …
Anche gli ebrei battezzano e benedicono con
l’acqua che è una presenza costante nei testi e
nelle interpretazioni della tradizione ebraica.
Simboleggia fortemente l’ideale di purezza,
santità e rigenerazione e durante la festività religiosa di
Rosh-hashanà che segna l'inizio del nuovo anno ebraico, vi
è la consuetudine di recarsi presso un corso d'acqua o un
pozzo, per compiere la cerimonia del “tashlikh”: i fedeli
svuotano il contenuto delle tasche nell’acqua recitando
salmi e preghiere. Questa antica usanza simboleggia la
purificazione dai propri peccati.
Nel buddhismo l'acqua ha un'importanza di
rilievo sia nei riti che nelle offerte. In
Tibet le offerte sono spesso costituite da
piccole ciotole piene di acqua perché è di
buon auspicio. Nei templi buddhisti di fronte alla statua del
Buddha troviamo sempre sette ciotole contenenti offerte.
Le ciotole sono disposte lungo una linea e contengono acqua
da bere, simbolo della purezza della mente, acqua per
lavarsi, simbolo della purezza del corpo, acqua profumata,
simbolo della devozione oltre a fiori, riso, frutta e dolci
offerti in segno di gratitudine.
Buddha sdraiato - Tempio del Buddha di Giada - Shanghai (Cina)
Durante le celebrazioni del
“Songkran”, il Capodanno
Thailandese che segna
l’inizio dell’anno buddhista e
che si celebra in Aprile, la
tradizione prevede che la
gente si bagni a vicenda con l'acqua, per un lavaggio rituale
a scopo di purificazione spirituale.
E’ conosciuto anche come Festival dell’Acqua proprio
perché si crede che l’acqua porti via la sfortuna : vengono
lavate le case e tutte le statue del Buddha cosicché le
cattive azioni dell'anno precedente si dissolvano. I più
giovani versano rispettosamente nel
palmo delle mani degli anziani dell’acqua
profumata.
Anche per il mondo islamico l’acqua è
dispensatrice e sostentamento di vita.
In numerosi passi del Corano, il libro
sacro dell’Islam rivelato da Allāh a
Maometto, l’acqua è un tema portante.
Ha grande rilevanza nella cosmogonia e nell’iconografia
islamica, così come nella liturgia e nella vita quotidiana. Uno
dei cinque pilastri dell'Islam (cioè degli obblighi
fondamentali di ogni musulmano) è la preghiera rituale e
per eseguirla bisogna essere in condizioni di purezza. E’
necessario dunque lavare quelle parti del corpo che sono
generalmente esposte allo sporco, alla polvere o al fumo.
L’usanza di gettare monete nelle fontane
è una sorta di continuazione dell’offerta
simbolica alle divinità dell’acqua che
avevano il potere di esaudire i desideri.
Anticamente le sorgenti d'acqua, così
come i pozzi, erano sacri e si usava
gettarvi dentro, come sacrificio alla divinità e con fini
propiziatori, qualcosa di valore. Gli antichi romani spesso
gettavano monete in fontane, fiumi o laghi per accattivarsi
il favore degli Dei delle acque ed essere tutelati durante i
viaggi.
Il famoso rito di gettare una monetina nella fontana di
Trevi a Roma è un rituale praticato da migliaia di turisti
provenienti da tutto il mondo: se si lancia una moneta nella
fontana mettendo la mano destra sulla spalla sinistra, il
ritorno a Roma è garantito!
Fontana di Trevi – Roma
Una passeggiata a … Tivoli!
Se siete a Roma e avete già lanciato una monetina nella
fontana di Trevi non potete non raggiungere Tivoli, un
delizioso paesino alle pendici dei monti Tiburtini. Qui
potete ammirare la Villa d'Este, capolavoro del
Rinascimento Italiano la cui costruzione fu voluta dal
cardinale Ippolito II d'Este. Questa villa, opera di Pirro
Ligorio, è famosa per le sue meraviglie artistiche , per gli
splendidi giardini e in particolare per i numerosi e
scenografici giochi d’acqua delle Cento Fontane, chiamate
così per la gran quantità di getti d’acqua che le compongono.
File sovrapposte di mascheroni, sculture
di gigli, obelischi, aquile e barchette
zampillanti fiancheggiano il viale che
unisce la Fontana della Rometta alla
Fontana dell'Ovato. Le cento Fontane sono strutturate su
tre piani su cui scorrono simbolicamente le acque dei tre
fiumi affluenti del Tevere: l'Albuneo, l'Aniene e
l'Ercolano.
Per risolvere il problema dell'approvvigionamento della
grande abbondanza d'acqua che occorreva per alimentare
tutte le fontane, fu costruito un sistema di tubazioni e una
galleria lunga circa seicento metri sotto la città di Tivoli.
Con questo sistema si adduceva l'acqua direttamente dal
fiume Aniene fino ad una vasca la cui portata era di ben
300 litri al secondo. Tutte le fontane erano alimentate
sfruttando soltanto la pressione naturale e il principio dei
vasi comunicanti senza l’uso di congegni meccanici.
Villa d’Este “Le cento fontane”- Tivoli (RM)
La nostra storia…
Kamarina fu una colonia fondata agli inizi del VI secolo
a.C. dai siracusani sul fertile
promontorio delimitato dai
fiumi Ippari e Oanis.
Il porto fu costruito drenando
la preesistente palude e da qui
deriva il nome Kamarina, nome della "Dea" della palude che
compare nelle bellissime monete della colonia il cui simbolo
della rinascita è il Cigno.Durante l'avanzata di Annibale nel
403-401 a.C. Kamarina venne saccheggiata e distrutta dal
suo esercito ma dopo il dominio punico ebbe un nuovo
periodo di prosperità.
Sotto Timoleonte (339 a.C.) la città ebbe la sua massima
espansione urbanistica mentre dal III secolo a.C. in poi fu
sotto il controllo dei Mamertini prima e dei Romani in
seguito. Il suo porto fiorì al tempo della Repubblica
romana grazie ai commerci con l'Africa e l'Egitto ma nel
periodo imperiale i romani realizzarono un nuovo porto
nella vicina Kaucana e quindi la città si spopolò
progressivamente dei suoi abitanti. Kamarina venne
definitivamente distrutta nell'827 dall'esercito guidato da
Asad ibn al-Furat nel corso della conquista arabo-berbera
della Sicilia. Di essa oggi non rimangono che rovine e
importanti reperti archeologici, principalmente sul colle
Cammarana.
Monete risalenti al 461-430 ac
Athena con asta e Nike in volo con cigno dentro corona alloro
Sicilia, terra di miti e leggende
La Sicilia è teatro di tantissime
leggende, miti e storie legate all’acqua
che rappresentano e spiegano la natura
e il carattere dei suoi abitanti.
I racconti più antichi e conosciuti si rifanno alla mitologia
greca popolata di dei, animali fantastici, mostri, ninfe,
giganti e titani. Molti hanno come riferimento principale
l’acqua, a dimostrazione di come in Sicilia questo elemento
sia stato da sempre legato alla vita sociale e alle tradizioni
della sua gente.
Ciane e Anapo sono due fiumi collegati al mito di Persefone,
dea della vegetazione e dell'agricoltura e al suo rapimento.
Mentre Persefone era intenta a cogliere fiori insieme ad
alcune ninfe presso le rive del lago Pergusa, Ade innamorato
di lei, decise di rapirla. La ninfa Ciane reagì al rapimento
dell’amica aggrappandosi al cocchio del dio degli inferi.
Questi incollerito la percosse col suo scettro
trasformandola in una doppia sorgente dalle acque turchesi
(cyanos in Greco vuol dire appunto turchese). Il giovane
Anapo, innamorato della ninfa Ciane, si fece mutare
anch'egli nel fiume che ancor oggi, al termine del suo
percorso si unisce alle acque del Ciane, per versarsi nel
Porto Grande di Siracusa.
Aretusa è un personaggio della mitologia
greca, figlia di Nereo e di Doride ed è il mito
più famoso di Siracusa.
Si narra che la ninfa Aretusa, correndo libera
tra i boschi del Peloponneso, fu notata dal
giovane Alfeo che si innamorò perdutamente
di lei. Ma la ninfa non ricambiava il suo sentimento e stanca
delle sue insistenze chiese aiuto ad Artemide. La Dea la
avvolse in una spessa nube trasformandola in una
splendida fonte sul lido di Ortigia.
Zeus commosso dal dolore di Alfeo, lo mutò in un fiume
cosicché potesse finalmente unirsi all'amata fonte. Fin
dall'antichità la fonte Aretusa è stata citata da poeti e
scrittori ed oggi possiamo ammirarla nel cuore dell’isola di
Ortigia. Il suo specchio d'acqua ha una particolarità: al
suo interno crescono piante selvatiche di papiro, pianta
palustre originaria dell’Africa e diffusa in Egitto.
Fonte Aretusa – Ortigia
Aci e Galatea è una leggenda di
origine greca che spiega la ricchezza
di sorgenti d’acqua dolce nella zona
etnea. Secondo la tradizione, il mite
pastorello Aci, figlio del dio Fauno e della ninfa Simeto, si
innamorò della ninfa Galatea insidiata da Polifemo. Galatea
aveva respinto le proposte amorose di Polifemo e questi,
offeso per il rifiuto della ragazza, decide di uccidere il
rivale Aci nella speranza di conquistare la sua amata. Ma
Galatea, affranta dal dolore, continuò ad amare Aci e
pregò gli dei affinchè il suo amante tornasse in vita.
Nereide la accontentò e con l’aiuto degli dèi, trasformò il
corpo morto di Aci in sorgenti d’acqua dolce.
Aci e Galatea - Villa Belvedere Acireale.
Polifemo, figlio di Poseidone, è un gigante con
un solo grande occhio al centro della fronte
che vive in una grotta nella Terra dei Ciclopi.
Secondo la narrazione di Omero, Ulisse
durante il lungo viaggio di ritorno dalla guerra
di Troia, sbarca in Sicilia e ignaro del pericolo,
penetra nella spelonca del ciclope con dodici compagni.
Polifemo, colloca un macigno davanti all’ingresso e divora
alcuni dei malcapitati ospiti. Dopo un periodo di prigionia
nella grotta, Ulisse escogita uno stratagemma. Offre a
Polifemo del vino per farlo ubriacare e quando il gigante
cade in un sonno profondo, lo acceca con un palo aguzzo
ed infuocato. Polifemo, delirante per il dolore, sposta il
macigno per fare uscire il gregge a pascolare: gli eroi ne
approfittano per fuggire, nascosti sotto il vello delle
pecore… Quando Ulisse, ormai in salvo , rivela al ciclope la
sua vera identità, questi scaglia verso di lui degli enormi
massi, proprio quei maestosi Faraglioni che ammiriamo
davanti alla costa di Acitrezza.
Come arriva l’acqua nelle nostre case?
Da dove viene e che percorso fa?Avete mai pensato a
quanto siamo fortunati? L’acqua prelevata dalla sorgente o
dai fiumi e dai laghi viene mandata nelle vasche di
sedimentazione dove si libera della maggior parte delle
impurità solide che si depositano sul fondo.
Successivamente l’acqua viene inviata nelle vasche di
filtrazione dove passa attraverso vari strati di ghiaia che
trattengono le impurità ancora presenti.
L’acqua viene quindi resa potabile con l’aggiunta di
ipoclorito di sodio o di altre sostanze che eliminano i
batteri pericolosi per la nostra salute. L’acqua può essere
demineralizzata, cioè privata di una parte dei sali minerali
in essa disciolti tramite un processo chimico – fisico.
L’acqua, divenuta ormai potabile, viene immessa nelle
condotte di trasporto e giunge finalmente nelle nostre
case.
L’acquedotto è l’insieme delle opere di presa,
trasporto e distribuzione necessarie a
rendere disponibile l’acqua per gli abitanti.
L’acquedotto preleva la risorsa idrica sia dalle
sorgenti che dai pozzi, immettendola nelle
tubazioni mediante le elettropompe. L’acqua portata in
superficie viene raccolta in serbatoi che ne garantiscono la
riserva e qui, mediante appositi impianti, viene resa
potabile con l’aggiunta dell’ipoclorito di sodio che è il sale
di sodio dell'acido ipocloroso. L’ipoclorito di sodio è una
soluzione chiara, leggermente giallastra dal caratteristico
odore pungente e la sua formula chimica è NaClO
La Mediale s.r.l. gestisce il Servizio Idrico Integrato
(acqua potabile,fognatura e depurazione) nel comune di
Santa Croce Camerina (RG)
L'acqua è prelevata dai pozzi in uso al Comune di Santa
Croce Camerina e le risorse idropotabili provengono da:
Sorgente Passolato
Sorgente Paradiso
Pozzo Filippello
Pozzo Fossazze
Pozzo Mulino Vecchio
Pozzo Consorzio di bonifica
Sorgente Passolato
Il Ripartitore
Qui confluiscono le acque delle sorgenti Passolato, Paradiso e del pozzo Filippello
Interno del ripartitore
La risorsa idro potabile convogliata dai singoli punti in
questo fabbricato, viene inviata mediante elettropompe al
serbatoio di accumulo che ha la capacità di 3.000 m³ e che si trova in contrada Costa degli Archi.
Se un metro cubo è uguale a: 1 000 litri
Quanti litri di acqua contiene il serbatoio?
3000m³ = ……. L
Serbatoio Costa degli Archi
L'acqua all’uscita del Serbatoio costa degli Archi viene
potabilizzata con Biossido di cloro (Clo2) invece che con
l’ipoclorito di sodio per una maggiore salubrità e sicurezza
per i cittadini.
Questa è la struttura chimica
Cosa significa potabilizzazione?
Per ottenere un'acqua che sia idonea al normale consumo
umano l’acqua deve essere sottoposta a cicli di trattamenti
di potabilizzazione necessari a modificarne le
caratteristiche e migliorarne la qualità. L'azione
battericida è svolta dal cloro e dai suoi derivati (ipocloriti
e biossido di cloro). Queste sostanze vengono solute in
acqua per eliminare i microrganismi dannosi per la nostra
salute.
Gli impianti di clorazione sono la soluzione ottimale per
abbattere la flora batterica. Il biossido di cloro agisce
efficacemente contro batteri, spore e funghi. Ha
un'azione disinfettante più potente dell’ipoclorito: riesce a
controllare meglio, nelle acque superficiali, i batteri della
Legionella ( batteri gram- negativi presenti negli ambienti
acquatici naturali e artificiali che proliferano in condizioni
di stagnazione, incrostazioni e sedimenti) e del
Cryptosporidium (protozoo che contamina cibo e acqua
potabile provocando infezioni parassitarie con enterite
acuta). Non ha l’odore pungente tipico del cloro, è meno
corrosivo ed ha un potere disinfettante 5 volte maggiore.
Ha un elevato potere distruttivo delle alghe oltre che una
lunga permanenza del potere disinfettante.
Il biossido del cloro è un prodotto eccellente anche per il
lavaggio delle verdure perché non altera né il gusto né
l'odore : è sicuro da usare e soddisfa le norme sugli
alimenti.
Con questo impianto si produce il biossido di cloro,
l’importante agente chimico utilizzato come battericida
nella depurazione dell'acqua.
Interno serbatoio Costa degli Archi - Impianto di produzione di biossido di cloro
Si tratta di un generatore di biossido di cloro che utilizza
come reagenti il clorito di sodio (NaClO2) e l'acido
cloridrico (HCl). L'impianto è provvisto di due camere
distinte per lo stoccaggio dei prodotti. Il dosaggio dei due
reagenti nel reattore di produzione avviene mediante due
pompe dosatrici elettromagnetiche: le sostanze vengono
diluite e miscelate in esatte proporzioni. Due sensori di
flusso controllano l’effettivo passaggio dei reagenti. Il
biossido di cloro offre una serie di vantaggi per la
disinfezione dell’acqua rispetto al cloro, sostanza chimica
più ampiamente usata. Il biossido di cloro rimane stabile
nel sistema di tubazioni per un lungo periodo di tempo e
fornisce una protezione microbiologica per l’acqua per più
giorni prevenendo la rigenerazione dei batteri a lungo
termine. Successivamente l’acqua viene immessa in grandi
tubazioni di trasporto ed arriva nella rete di
distribuzione.
Rete di trasporto - Distribuzione idropotabile
L’acqua è pronta per arrivare nelle nostre case!
L’acqua che usiamo per bere, pulirci e cucinare deve essere
incolore, inodore e insapore. Deve contenere una giusta
quantità di sali minerali ed essere priva di sostanze nocive
e batteri : per questo l’acqua viene potabilizzata.
Fai Attenzione!
La Sorgente e la Fontana...
L’acqua sgorga fresca e limpida anche
dalle nostre fontane pubbliche. Vicino
alla Piazza del Mercato, a pochi passi
dalla sorgente Paradiso troviamo la
Fontana Paradiso attorno a cui si sviluppò il primo nucleo
del paese di Santa Croce Camerina.
Sorgente Paradiso-Interno
La Fontana Paradiso è una costruzione in
blocchi di tufo calcareo costruita nel 1722 dal
marchese Vitale Celestri. Questa fontana non
era solo un mezzo per l’approvvigionamento
pubblico dell’acqua ma anche ornamento e luogo d’incontro.
E’ dotata di una grande vasca rettangolare e ciò significa
che un tempo era utilizzata come abbeveratoio.
E’ stata restaurata ed ampliata con opere in muratura nel
1996.
Fontana Paradiso
Nei secoli scorsi non esisteva
una rete di distribuzione capillare
che raggiungeva le case perciò il
rifornimento idrico avveniva nelle
fontane che, per agevolare gli
abitanti erano disseminate nei
villaggi e negli agglomerati più
piccoli. Le fontane potevano essere pubbliche o private e,
solo a partire dagli inizi del ‘900, si hanno le prime
domande di concessione di derivazione d’acqua per uso
domestico. In tutto il territorio agricolo siciliano troviamo
sia antiche fontane costituite da una tazza in pietra e da
un rubinetto a getto continuo, sia strutture più complesse
come la nostra Fontana Paradiso, formate da grandi
vasche, rettangolari o circolari con forme decorative e
ornamentali. Fontane come questa costituiscono
testimonianza del lavoro e della vita collettiva. Erano
costruite sia alle porte dei centri abitati sia nelle zone
rurali e venivano utilizzate per abbeverare il bestiame
(abbeveratoi).
Un tempo i contadini del luogo riempivano i bummuli (piccoli
recipienti in terracotta dal collo stretto ) di acqua e
contemporaneamente facevano bere i docili asinelli…
Il lavatoio è un piccolo manufatto
la cui struttura è simile alle fontane
e agli abbeveratoi. Si distingue, sia
per la forma rettangolare, sia per
l'inclinazione dei bordi interni delle
vasche. Ciò infatti favoriva lo sfregamento e la battitura
degli indumenti durante il lavaggio. Gran parte di questi
manufatti presentava un tempo una tettoia, al fine di
riparare dagli agenti atmosferici le donne che facevano il
bucato. I lavatoi sono una testimonianza concreta della
vita sociale delle passate generazioni: vengono ricordati
per la loro importanza storica, per essere punto di
incontro per le donne che durante il lavaggio degli
indumenti erano solite riunirsi e cantare.
Le lavandaie con i loro pettegolezzi, i canti, le preghiere e le voci gioiose dei bambini che giocavano lì intorno …
Vi racconto una storia …
Si racconta che dopo il naufragio di un
bastimento, sulla spiaggia di Scoglitti fu
trovata una cassa contenente un’antica statua di San
Giuseppe.
Gli abitanti dei paesi vicini tentarono di impossessarsene
ma nessuno riuscì a sollevarla perché era troppo
pesante.
Anche gli abitanti di Santa Croce si recarono a Scoglitti
e, come per miracolo riuscirono a sollevare la statua che
improvvisamente era diventata leggerissima! La
sistemarono su un carro trainato da buoi e sulla via del
ritorno, gli uomini sopraffatti dalla fatica e assetati,
si fermarono in contrada San Martino dove c’era una
fontana…
Ma l’acqua di quella fontana diventò miracolosamente
VINO!
Lo sapevate che...?
Tutti sappiamo che l’acqua è indispensabile per la
vita di tutti gli esseri viventi. Ma forse non tutti
sanno che per fare un qualunque prodotto serve una
gran quantità di acqua. Immensi volumi d’acqua sono
coinvolti nelle nostre attività quotidiane e non solo
per uso domestico, anche se noi non lo percepiamo.
La stragrande maggioranza di acqua che utilizziamo
serve per tutte le fasi del ciclo della vita di un
prodotto, soprattutto per fare il cibo di cui ci
nutriamo. Quindi possiamo dire che noi “mangiamo”
l’acqua, cioè quella che è contenuta in qualsiasi cibo
che arriva sulla nostra tavola. Anche tu puoi
contribuire a ridurre i consumi idrici se non sprechi
di cibo e fai una dieta equilibrata !
Ecco come l’acqua arriva sulla nostra tavola sotto
forma di cibo
Carne cotta 50-70%
Pane 30-40%
Frutta e verdura 70-95%
Lo dice sempre il nonno…
Numerose sono le metafore e le
perle di saggezza popolare sugli
usi, le caratteristiche e le
proprietà dell’acqua. Sono tanti i
proverbi ma anche i modi di dire con cui la cultura popolare
ha fatto crescere intere generazioni. “Proverbio” è una
parola che deriva dal latino proverbium (verbum significa
parola) ed è un'espressione popolare che indica un
concetto , un pensiero o una massima. I proverbi riflettono
tradizioni, usi, costumi, credenze popolari e sono definiti la
saggezza dei popoli: i padri li insegnano ai figli e i figli ai
figli. Si tramandano così di generazione in generazione
rappresentazioni di cultura popolare, filosofie, consigli e
virtù degli uomini.
Quante volte avrai sentito dire…
Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.
Sposa bagnata, sposa fortunata
Nuvole a pecorelle, acqua a catinelle
Sicuramente sarà capitato anche a te di dire “mi
sento un pesce fuor d’acqua” quando non sei
riuscito ad adattarti ad una nuova situazione…e
quante volte i tuoi genitori ti avranno detto per
incoraggiarti “è facile come bere un bicchier d’acqua”?
Questi sono solo due degli innumerevoli esempi delle
espressioni idiomatiche che hanno come protagonista
l’acqua.
La goccia che fa traboccare il vaso
Tirare l’acqua al proprio mulino.
Sentirsi come un pesce fuor d’acqua.
ADESSO FACCIAMO UN GIOCO!
Prova anche tu a ricordare proverbi e modi di dire, magari
con l’aiuto dei nonni e poi annotali sul tuo quaderno dei
proverbi spiegandone il significato!
Usa l’acqua con responsabilità…è un bene prezioso!
Circa 2/3 del nostro pianeta è coperto di acqua ma solo una
piccolissima parte è potabile quindi è importantissimo
conservare l’acqua e non sprecarla. Nella vita di tutti i
giorni è importante che ognuno faccia attenzione a tutte le
piccole azioni quotidiane dove l’acqua è protagonista.
Vediamo come anche tu puoi ridurre gli sprechi d’acqua nei
comportamenti quotidiani: piccoli accorgimenti possono
portare a importanti risultati!
Preferisci la doccia al bagno! Per riempire una vasca
sono necessari 100 litri d'acqua mentre per una doccia il
consumo d'acqua è pari a circa la metà.
Quando la mamma lava le verdure, dille di chiudete il
rubinetto! Meglio riempire una ciotola con dell’acqua e con
un po’ di bicarbonato, ottimo rimedio per disinfettare la
frutta e la verdura.
E ricordati di chiudere il rubinetto mentre ti lavi i denti!
L'acqua riveste un ruolo centrale in una
moltitudine di settori. Sostanzialmente si
possono suddividere gli usi dell'acqua in:
☺ Usi civili nell’igiene personale e degli
ambienti domestici e pubblici; nella preparazione di
alimenti e nel giardinaggio.
☺ Usi ricreativi e turistici cioè in tutte quelle attività
sportive ,di gioco e di svago, per cui viene utilizzata
l’acqua, come la pesca, il canottaggio, la balneazione, la
nautica.
☺ Usi agricoli pensiamo all’irrigazione dei campi e
all’allevamento del bestiame.
☺ Usi industriali come il riscaldamento e la produzione di
energia idroelettrica.
Filastrocca della gocciolina
Quando cantando mi faccio la doccia
chiudo l’acqua e salvo una goccia.
Faccio il bucato se il cesto è pieno
così non ho sprecato e lavo di meno.
Non ho sciupato neppure una goccia
se invece del bagno faccio la doccia.
Se faccio il bagno al cagnolino
non prendo la pompa ma uso il catino
Se cade una goccia dal rubinetto
chiudo l’acqua e vivo sereno.
Lavo i piatti con il bacile
e risparmio l’acqua per tante bottiglie.
Se annaffio con l’acqua il mio giardino
colgo la mela e riempio il pancino
Se faccio attenzione risparmio sai cosa?
L’acqua corrente fresca e preziosa,
preziosa e cara, liscia e pulita,
chiara e brillante che dona la vita!
L’acqua bene fondamentale e diritto umano
Il 22 marzo di ogni anno viene celebrata in tutto il mondo,
su iniziativa dell’ONU, la Giornata Mondiale dell’Acqua,
ricorrenza istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite. Ogni
Stato membro realizza iniziative volte a richiamare
l’attenzione sul tema dell’acqua come bene di vitale
importanza e diritto inalienabile per tutti gli abitanti del
pianeta. Gli stati membri promuovono attività concrete a
difesa dell’acqua, e per 24 ore le istituzioni nazionali e
internazionali e le organizzazioni non governative di tutti i
Paesi si dedicano alla sensibilizzazione dell’opinione
pubblica su uno dei temi più critici della nostra era. E’ un
invito a riflettere su quanto i comportamenti di ogni giorno
incidano sull’ecosistema e sulle risorse idriche sempre più
scarse.
In Conclusione…
Senza l’acqua, la Terra non sarebbe altro che un astro,
senza forme di vita, simile alla luna L’acqua è una risorsa
fondamentale per il nostro benessere e per il nostro
stesso livello di vita.
Purtroppo nel mondo c'è chi ogni giorno
deve fare enormi sacrifici per potersi
assicurare questo bene prezioso.
Nonostante l’acqua sia apparentemente un
bene inesauribile, non è distribuita in modo uniforme e ci
sono differenze di approvvigionamento sia in Europa che
nel resto del mondo. Milioni di persone sono costrette,
soprattutto in Africa, a percorrere ogni giorno parecchi
chilometri a piedi per rifornirsi di acqua. Il problema
dell’acqua è attualmente lontano dall’essere risolto e
rappresenta ancora sul piano delle risorse, la
preoccupazione maggiore di numerosi Stati, e non solo di
quelli delle regioni più aride. Tra le minacce alla sicurezza
idrica di molti paesi del mondo vi sono l’aumento della
popolazione, il cambiamento climatico, la crescita
economica e la differente disponibilità dell’acqua per
motivi economici e geografici. Pensiamo al mondo che ha
sete, che continua ad avere sete per la non distribuzione
equa dell’acqua nel pianeta!
Anche tu puoi fare tanto…
Non sprecare l’acqua: è un dono prezioso!
L’acqua è vita
Il Percorso dell’Acqua
A- Cannitello - Torre di Mezzo
B- La Sorgente Passolato
C- Il pozzo Filippello
D- La fontana Paradiso
E- Il Ripartitore
F- Serbatoio Costa degli Archi
Le Sorgenti Paradiso e Passolato sfociano al mare…
A
La Sorgente Passolato
B
ll Pozzo Filippello
C
La Fontana Paradiso
D
Il Ripartitore
E
Il Serbatoio Costa degli Archi
F
Ciao!
Da un’idea del Direttore della Mediale S.r.l. dott.Antonino Guidotto
Scritto e realizzato dalla dott.ssa Giusi Virgillito
Con la collaborazione del piccolo Andrea Calanna
Il Progetto è finanziato da Mediale Srl Amm.re Unico Ing. Alfio Scuto Stampato dalla Edibo Srl Via L. Galvani, 21 Catania