Conoscere la cultura cinese: una premessa per il successo...
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Conoscere la cultura cinese: una premessa per il successo del proprio business
Confindustria Vicenza Martedì 14 ottobre 2014
Prof. Tiziana Lippiello Lingua e Letteratura cinese Prorettore Vicario Università Ca’ Foscari Venezia
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Come ci appare un cinese? enigmatico, gentile e remissivo
ma in realtà è orgoglioso e testardo…
Imperatore Kangxi
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Incomprensioni linguistiche?
“Quando un cinese dice sì, non vuol dire che è d’accordo o che accetta i termini del contratto, significa semplicemente che ha capito quanto avete detto!!!”
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L’intuizione dei missionari
Qual era l’obiettivo dei Cinesi?
Comprendere e appropriarsi dei risultati della scienza e della tecnologia occidentale e farli propri.
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Come i cinesi vedevano se stessi e come vedevano gli stranieri
La“dolce vita” dello straniero a Macao (da Aomen jilue)
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Sapevano che a occidente del loro impero ne esisteva un altro molto grande che essi
chiamarono “Grande Cina” (Da Qin 大秦)
Il Colosseo. Da F. Verbiest, Kunyu tushuo, Pechino 1672
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Cosa dissero i romani
• “I Seres simili in ciò ai selvaggi fuggono la compagnia degli altri mortali e aspettano che i commercianti vadano da loro” (Plinio)
• “Fuggono a tal punto la compagnia degli altri mortali da rifiutare rapporti commerciali con le altre nazioni” (Solino)
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Prima di noi: i missionari alla scoperta della Cina
v I gesuiti che furono mandati in Cina erano tutti gente scelta, di ingegno versatile e di buoni studi, sapevano di matematica e d’astronomia, di filosofia e d’arte…
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Il Mappamondo (wanguo yudi quantu 萬國宇地全圖)
Nel Mappamondo Matteo Ricci descrisse per la prima volta ai Cinesi i cinque continenti
Mappamondo, 1608, particolare Stampa e acquerello su carta.
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Cosa i Cinesi impararono da noi…
…Così avvenne che i Cinesi, i quali per tanti secoli s’erano sentiti gli eletti sulla terra e consideravano gli altri popoli come barbari, dovettero finalmente ammettere che anche essi avevano qualcosa da apprendere… (G. Tucci, Italia e Oriente)
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La diplomazia di Padre Ricci
Il missionario gesuita ridusse così le dimensioni della Cina, cosa non gradita ai Cinesi, ma in compenso la sistemò al centro della carta.
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L’opinione dei letterati cinesi
“Matteo Ricci rimase nel Guangdong per più di vent’anni e comprendeva a fondo la lingua cinese, sia parlata che scritta […] Quando incontrava qualcuno, salutava inchinandosi secondo le regole dei riti, cosicché la gente lo amava e si fidava di lui come di una brava persona […] (Li Ruhua, Zitao xian zazhui (Raccolta della camera del pesco violaceo), p. 74.)
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L’esempio dei gesuiti
I missionari avevano compreso che per conquistare i cinesi era necessario comprendere i loro costumi, apprezzare la loro storia e avvicinarsi alla loro cultura.
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E noi? Come ci considerano i Cinesi?
Non dimentichi dei viaggi di Marco Polo e dell’opera dei missionari gesuiti, i Cinesi non hanno mai nutrito a priori un sentimento di ostilità o diffidenza nei confronti degli Italiani.
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Attitudini sinocentriche
Il profondo orgoglio nazionale e la consapevolezza di una cultura millenaria (un impero che sopravvisse per oltre venti secoli) hanno fatto sì che essi sviluppassero una profonda convinzione della loro superiorità etnica e culturale.
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Attitudini sinocentriche I Cinesi: “il popolo dai capelli neri” (limin 黎民).
gli Occidentali: i “Nasoni” (daibizi 大鼻子), i “Diavoli d’oltremare” (yangguizi 洋鬼子), gli uomini dai “Peli rossi” (hongmaozi 紅毛子), come sono chiamati gli Occidentali.
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I Cinesi conferiscono importanza all’esteriorità e alle relazioni e in
particolare …
v Le “relazioni personali” (guanxi) v La “faccia” (mianzi) v La ritualità, le cerimonie (li)
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Le relazioni personali
guanxi 關系: le relazioni zou houmen 走後門: “passare dalla porta di
servizio” mianzi 面子: la faccia geimian 給面 : dare faccia diumian 丟面 : perdere la faccia
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A tavola
Per i cinesi non è semplicemente il gusto della buona tavola, ma è una forma di cura del corpo... Cibo per i cinesi significa medicina, e medicina significa longevità.
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L’etichetta a tavola: in Italia
Importante è anche la disposizione attorno al tavolo: è buona regola far sedere accanto due persone che ricoprono il medesimo ruolo…
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Il decalogo dell’imprenditore 1. Instaurare in primis un rapporto di amicizia con il partner cinese; 2. Pazienza e sangue freddo nell’avviare le trattative; 3. I preliminari: scambi di doni e di inviti, visite ecc…; 4. Presentare il bigliettino da visita, possibilmente tradotto in cinese; 5. Comprendere lo status dei singoli membri della delegazione e
comportarsi di conseguenza; 6. Dimostrare le proprie conoscenze e apprezzamento della cultura cinese; 7. Evidenziare la comunanza di valori tra la cultura italiana e quella
cinese: l’etica, la famiglia, l’amicizia; 8. Rispettare la ritualità cinese, sia durante le riunioni che negli incontri
informali (non sottrarsi ai ganbei); 9. Comprendere il concetto di mianzi (faccia), ovvero la dignità personale,
l’orgoglio, il prestigio sociale; 10. Dare “faccia”, lodando il lavoro di qualcuno o salvandolo da situazioni
imbarazzanti.