conoscenza, etica, estetica - SSO - Single Sign On · Immanuel. 1724 - 1804 “ogni ......
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Transcript of conoscenza, etica, estetica - SSO - Single Sign On · Immanuel. 1724 - 1804 “ogni ......
filosofia minima
2014 – 2015conoscenza, etica, estetica
la percezione e il giudizio estetico
KANTImmanuel
1724 - 1804
“ogni interesse della mia ragione, lo speculativo come il pratico, si concentra sulle tre domande
seguenti:
Che cosa posso sapere ?
Che cosa devo fare?
Che cosa posso sperare?
Risposta alle tre domande: le tre “critiche”
• Cosa posso sapere
• Cosa devo fare
• Cosa posso sperare
• Critica della ragionpura
• Critica della ragionpratica
• Critica del giudizio
tre domande, le tre “critiche”, tre facoltà
mente
volontà
sentimento
• Quali principi li guidano?
• Un’indagine trascendentale delle forme delle possibilità e dei limiti
una facoltà intermediaper legare, comporre, comprendere
menteconoscenza
sentimentodesiderio
volontàdecisione
la percezione e il giudizio estetico
la percezione e il giudizio estetico
Critica del Giudizio: la facoltà di giudicare «la facoltà di pensare il
particolare come contenuto nell’universale»una distinzione preliminare
1. Giudizi determinanti (e la scienza)espressi a partire dalle forme a priori della mente
2. Giudizi riflettenti (e il sentimento)espressi a partire da un fine, uno scopo, un sentimento
la percezione e il giudizio estetico
il sentimento e la finalitàgiudizi riflettenti: espressi in vista di un fine
tesi: la finalità è la forma a priori
del sentimento
non è forma a priori della ragione: non è concetto o idea come principio
non è forma a priori della volontà: non è regola o imperativo
la percezione e il giudizio estetico
il sentimento e la finalitài giudizi riflettenti sono quelli che più ricorrono nel parlato quotidiano:
non siamo occupati a definire gli oggetti(se non in caso di errore o fraintendimenti)
siamo per lo più occupati a esprimere il nostro parere sulla loro rispondenza ad un fine, ad un criterio, ad un sentimento…
la percezione e il giudizio estetico
il sentimento e la finalitàsiamo per lo più occupati a esprimere il nostro parere sulla loro rispondenza ad un fine, ad un criterio, ad un sentimento…
Bruno Munari sedia per visite
brevissime
Philip Stark
la percezione e il giudizio estetico
il sentimento e la finalitànei giudizi riflettenti in vista di un fine
una doppia direzione della finalità
finalità oggettiva (riferiti all’oggetto)e giudizi teleologici
finalità soggettiva (riferiti al soggetto) e giudizi estetici
la percezione e il giudizio estetico
il sentimento e la finalitài giudizi riflettenti secondo una finalità oggettiva o i giudizi (riflettenti) teleologici
definizione: riferiti all’oggettoleggono la natura come tesa a realizzare un proprio fine interno
precisazioni: cosa non sono (non possono essere)non hanno carattere
né metafisiconé scientifico
:
la percezione e il giudizio estetico
il sentimento e la finalitài giudizi riflettenti secondo una finalità oggettiva o i giudizi (riflettenti) teleologici
precisazioni: cosa sono e cosa fannosono espressione del sentimento (desiderio)sostengono i progetti di definizione globale e unitaria del mondo (mappe)
Opus postumum: le cosmologie
:
la percezione e il giudizio estetico
il sentimento e la finalitài giudizi (riflettenti) teleologici e
Opus postumum: le cosmologie «quanto più conosceremo intimamente la natura, o quanto più potremo ragguagliare le parti ancora ignote a quelle che si conoscono, tanto più la troveremo semplice nei suoi principi e, allargandosi la nostra esperienza, la troveremo sempre più unitaria nell’apparente eterogeneità delle sue leggi empiriche». Kant
la percezione e il giudizio estetico
il sentimento e la finalitài giudizi riflettenti secondo una finalità soggettiva o i giudizi estetici
tesila finalità soggettiva è chiave di accesso all’estetica
definizioneil sentimento, come finalità soggettiva, guida l’esperienza sensibile (estetica) a raggiungere la sua perfezione: la bellezza
la percezione e il giudizio estetico
il sentimento e la finalitài giudizi riflettenti secondo una finalità soggettiva o i giudizi esteticisituazione, elementi in gioco:la relazione tra
le forme del soggetto (sensibilità immaginazione, ragione) le forme dell’oggetto come si presentano alla rappresentazione
in schema
la percezione e il giudizio estetico
Critica del giudizio estetico: analitica del bello (schema)il contesto: “il piacere o il dispiacere congiunto con la rappresentazione stessa”il giudizio di gusto e di bellezza: la situazione e la dinamica
forma dell’oggetto (giudizio determinante) piacere
in relazione armonia gusto
di finalità soggettiva bello
immaginazione dispiacere
forme del soggetto disarmonia disgusto
intelletto brutto
(giudizio estetico o giudizio riflettente estetico)
:
la percezione e il giudizio esteticoi giudizi estetici di bellezza:
«è il piacere o il dispiacere congiunto con la rappresentazione stessa…e il piacere non può esprimere altro che l’accordo dell’oggetto con le facoltà conoscitive che sono in giuoco nel Giudizio riflettente…se in questa comparazione l’immaginazione (come facoltà delle intuizioni a priori) si trova d’accordo spontaneamente con l’intelletto, come facoltà dei concetti, mediante una rappresentazione data, ed è suscitato un sentimento di piacere…L’oggetto allora si chiama bello e la facoltà di giudicare mediante tale piacere (e per conseguenza, universalmente) si chiama gusto.» Kant
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi di bellezza: precisazioni:
1. La bellezza: né oggettivané soggettiva
ma relazione tra la forma dell’oggetto e le forme del soggetto
2. La polarità: immaginazione sensiintelletto concetto
il sentimento li pone in dinamica relazione:l’immaginazione è produttiva nel campo della tendenza dell’intelletto all’unità
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi di bellezza: precisazioni:2. La polarità: immaginazione sensi
intelletto concetto
« i due termini della polarità sensibile-intelligibilenon sono l’uno isolabile rispetto all’altro,
- non si danno nella loro realtà, se non nella tensione che sempre li connette…
- di conseguenza, non vi è affatto un percorso che conduca — una volta per tutte — dall’uno all’altro. (Umberto Curi)»
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi di bellezza: precisazioni:
3. L’ambiguità del termine estetica:è indagine trascendentale delle forme a priori
della sensibilità (spazio tempo)è il sentimento come finalità soggettiva e
l’esperienza di gusto e bellezza
la relazione nell’ambiguità e la ragione dell’ambiguità:
la bellezza è la perfezione della conoscenza sensibile
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi di bellezza: precisazioni:la bellezza è la perfezione
della conoscenza sensibilequindi4. L’arte
in quanto sede produttiva della bellezza è guida al percepire (alla sensibilità estetica)
n.b.il rapporto tra esperienza sensibile e concetti non è diretto ma mediato dall’immaginazione
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi di bellezza: precisazioni:4. L’arte in quanto sede produttiva della bellezza è guida
al percepire (alla sensibilità estetica)determina, influenza, modifica, apre… processi percettivi per la connessione tra conoscenza, scienza, morale, arte
«Può darsi che le navette spaziali non si accostino alle stazioni orbitali secondo le movenze di un valzer viennese, o che con il medesimo accompagnamento le hostess, per servire il pranzo in cabina, non facciano il loro ingresso ruotando di 360 gradi: ma dopo 2001 [Odissea nello spazio] risulta difficile pensare che non sia così.» (Codignola Matteo)
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi di bellezza per concludere:Nell’esperienza della bellezza immaginazionee concetto si avvicinano secondo una modalità particolare, apparentemente antitetica: - rimandano l’un l’altro e - si rafforzano in forza della loro autonomia.
Il concetto ha nell’immagine (immaginazione intesa come attività di pensare attraverso immagini)la propria immediata e globale realizzazione, la cui pienezza è difficilmente traducibile nei modi dell’intelletto.L’immagine ha nel concetto la possibilità di esplorare analiticamente la densità irrisolta di significato, di richiami e di rimandi che formalmente contiene.
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi estetici: il sublimeL’esperienza di sproporzioneLo «schema»: l’infinitoLe sedi del sublime
matematicanatura ………..
Lo stupore che confina con lo spavento, il raccapriccio e il sacro orrore che prova lo spettatore alla vista di montagne che si elevano fino al cielo, di profondi abissi in cui le acque si precipitano furiose, di una profonda e ombrosa solitudine che ispira tristi meditazioni…
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi estetici: il sublimeil sublime natura
Lo stupore che confina con lo spavento, il raccapriccio e il sacro orrore che prova lo spettatore alla vista di montagne che si elevano fino al cielo, di profondi abissi in cui le acque si precipitano furiose, di una profonda e ombrosa solitudine che ispira tristi meditazioni…
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi estetici: il sublimeil sublime arte e sentimento
Lo stupore che confina con lo spavento, il raccapriccio e il sacro orrore che prova lo spettatore alla vista di montagne che si elevano fino al cielo, di profondi abissi in cui le acque si precipitano furiose, di una profonda e ombrosa solitudine che ispira tristi meditazioni…
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi estetici: il sublimeil sublime arte e sentimento
anche l’artificiale, come il naturale, può generare il sublimeJoseph Mallord William Turner (1775-1851) Pioggia, vapore e velocità.
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi estetici: il sublimeil sublime tecnico orrido (il sublime nel grottesco-tragico)
Lo stupore che confina con lo spavento, il raccapriccio e il sacro orrore che prova lo spettatore alla vista di montagne che si elevano fino al cielo, di profondi abissi in cui le acque si precipitano furiose, di una profonda e ombrosa solitudine che ispira tristi meditazioni…
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi estetici: il sublimeuna presentazione per confronti bellezza: armonia tra le forme
dell’oggettodel soggetto (immaginazione e intelletto)
sublime: sproporzione e asimmetria incapacità di ridurre a forme
il dato di esperienzale facoltà di percezione e lettura
[ siamo nel campo del formale]
[ siamo nel campo dell’informale][ma anche in un paradossale abbandono delle forme nella forma](l’informale nell’arte)
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi estetici: il sublimeLa sfida: l’esperienza di sproporzione
una presenza senza rappresentazione
una presenza che non può essere rappresentatanatura: smisurata grandezza …
attrazione e smarrimentosoggetto: potenza dell’immaginazione
senza rappresentazionesenza concetti di lettura
interiore sgomento e meraviglia…
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi estetici: il sublimeanalitica del sublime: il ruolo dell’infinito(una presenza senza rappresentazione possibile)
«nella nostra immaginazione vi è una spinta a proseguire all’infinito, e vi è invece nella nostra ragione una pretesa all’assoluta totalità, come ad una idea reale» Kant
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi estetici: il sublimeanalitica del sublime: il ruolo dell’infinito
(una presenza senza rappresentazione possibile) le diverse sedi dell’infinito e (perciò) del sublime
aree del sublime: naturamatematicasentimento
forme del sentimento del sublime: potenza dell’immaginazione
senza rappresentazionesenza concetti di lettura
interiore sgomento e meraviglia… per la percezione del mondo e di sé
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi estetici: il sublimeanalitica del sublime: il ruolo dell’infinito
(una presenza senza rappresentazione possibile) le diverse sedi dell’infinito e (perciò) del sublime
precisazione: poiché il sublime è legato a ciò che è “assolutamente
grande”, che è illimitato, che non ha forma ed è inadeguato e quindi violento nei confronti dalla sensazione e dell’immaginazione, dell’intelletto e della stessa ragione,
si può sostenere che non vi è settore in cui la dimensione dell’infinito e quindi l’esperienza del sublime, non sia destinata ad affacciarsi in imprevedibile varietà di modi.
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi estetici: il sublimeanalitica del sentimento del sublimevivere e rappresentare l’irrapresentabile
(essenza dell’arte?) natura
la natura è sublime in quei fenomeni la cui intuizione include l’idea della sua infinità di fronte ad essi emerge nel soggetto una doppia tendenza: l’aspirazione verso l’infinito e un senso di inadeguatezza; un’attrazione e un timore (fascinosum et tremendum).
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi estetici: il sublimeanalitica del sentimento del sublime
soggettoper contrasto, il sentimento di impotenza,
rivela la consapevolezza di una possibilità (e potenza) illimitata dell’immaginazione nel cammino delle sue rappresentazionil’iniziale spavento e timore diventa sfida, fascino e attrazione generate dalla grandezza smisurata di ciò che viene avvertito.
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi estetici: il sublimeanalitica del sentimento del sublimevivere e rappresentare l’irrapresentabile
natura e soggettoè questa l’esperienza del sublime: sentimento del soggetto di fronte alle forme senza forma e senza rappresentabilità «… sublime è ciò che, per il fatto di poterlo anche solo pensare, attesta una facoltà dell’animo superiore ad ogni misura dei sensi.»
Kant
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi estetici: il sublimeanalitica del sentimento del sublime
un piacere negativopiacere positivo: bellezza formalepiacere negativo l’estensione della potenza dell’immaginazione e la rinuncia alla formalizzazione, l’abbandono delle forme, l’abbandono all’informalela dimensione dell’abbandono nell’emozione della grandezza senza misura
la percezione e il giudizio estetico
i giudizi estetici: il sublime analitica del sentimento
un piacere negativo tra abbandono e serenità«Il piacere pel sublime della natura è perciò soltanto negativo (mentre quello pel bello è positivo), … è il sentimento dell’immaginazione che si priva da sé della propria libertà, in quanto si determina conformemente a un’altra legge, che non è quella del suo uso empirico. In tal modo, l’immaginazione raggiunge un’estensione e una potenza maggiore di quella che ha sacrificata, ma il cui principio le è ignoto… una prova ad abbandonarvisi con la nostra immaginazione, per sentire il suo potere di collegare l’emozione suscitata da tali spettacoli con la serenità dell’animo…» Kant
la percezione e il giudizio estetico
appendice: bilanci storicil’arte è:Platone: apparenza (della realtà)Aristotele: produzione (tecnica)Kant: percezione (sensibilità/sentimento)
tre chiavi per comprendere l’estetica contemporanea
la percezione e il giudizio estetico
appendice: bilanci storicil’immaginazione è facoltà:
autonoma nel mondo antico e medievalescompare nel mondo moderno per un rapporto diretto esperienza – concetti ricompare in forma ambivalente con Kant
al servizio dell’intelletto (schemi)autonoma ma borderline: nel sublime
conquista spazi nel tramonto della ragione classicasi impone oggi con centralità produttiva e commerciale