CONOSCENZA ED ESPERIENZA - Lanzone · 2014. 3. 31. · JOHN LOCKE 1632-1704 Author: Preside Created...
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CONOSCENZA ED ESPERIENZA
È il FONDAMENTO della conoscenza le idee nascono
dall’esperienza
È il MECCANISMO DI CONTROLLO della conoscenza è il
criterio di verità: un’idea è vera se corrisponde
all’esperienza
Non esiste un consenso universale attorno alle idee pretese
innate
Le credenze (Dio, i principi morali) ritenute innate o naturali
ci sono state in realtà insegnate durante la prima
educazione
I principi logici non solo sono sconosciuti ai fanciulli e agli
stolti, ma vengono ignorati da tutti coloro che non li hanno
potuti apprendere L’apprendimento è quindi l’unica vera
fonte di conoscenza
Dal punto di vista gnoseologico la teoria innatistica
sostenuta tra gli altri da Cartesio (ma anche dagli innatisti
inglesi : vedi scheda a pag. 315 del libro di testo) è dunque
inutile e, di conseguenza, non ha alcun senso.
Le idee sono «tutto ciò che è oggetto della nostra
intelligenza quando pensiamo» (Saggio sull’intelletto
umano)
È un concetto ambiguo perché troppo vasto denota ogni
contenuto della mente, che si tratti di immagini sensibili o
di concetti astratti.
Sensazione esperienza esterna, rivolta alle cose
esistenti al di fuori di noi
Riflessione esperienza interna, rivolta ai fatti psichici
dentro di noi
Dalla sensazione derivano le idee di sensazione gli
oggetti esterni vengono a contatto con i nostri sensi e
imprimono nella mente idee che essa prima non possedeva
(un colore, un odore, una figura, ecc.).
Dalla riflessione derivano le idee di riflessione la mente,
prestando attenzione alle operazioni che compie sulle idee
di sensazione, ottiene le idee di quelle stesse operazioni
(desiderio, volontà, memoria, decisione, ecc.)
Sensi e riflessione producono le idee semplici, che
corrispondono a singole qualità degli oggetti esterni o a
singoli fatti psichici
Possono essere distinte tra:
Qualità primarie oggetto di più sensazioni, come le figure
dei corpi (che dipendono dalla vista e dal tatto)
Qualità secondarie che dipendono da una sola
sensazione (odori, colori, ecc.)
Le QUALITÀ PRIMARIE sono oggettive corrispondono a
qualità dei corpi che sono inseparabili dai corpi stessi e che
sono indipendenti dalla nostra relazione con essi
Le QUALITÀ SECONDARIE sono soggettive sono
caratteristiche colte dal soggetto che percepisce, ma non
hanno alcun riscontro effettivo nei corpi
Le idee semplici sono i «materiali della conoscenza».
Le sole possibilità concesse all’intelletto di andare «oltre» le
idee semplici sono quelle di combinare e comparare le idee
semplici, producendo idee complesse
L’ESPERIENZA (dalla quale derivano le idee semplici) è il
limite invalicabile della conoscenza umana
Ciò significa che la metafisica è inconoscibile (Locke non
nega la possibilità che vi sia una realtà metafisica, ma nega
la sua intelligibilità).
Diamo un nome unitario a un insieme di qualità sensibili delle quali abbiamo conoscenza solo attraverso le idee semplici delle qualità corrispondenti (es: tavolo, uomo, albero).
L’idea a cui diamo il nome generale di sostanza è dunque oscura e confusa.
L’errore della metafisica è quella di considerare come essenza della realtà un’idea complessa (sostanza) che risulta dalla combinazione di idee semplici.
Ma solo le idee semplici sono chiare e distinte, perché
derivano dalla percezione di qualità primarie (oggettive)
delle cose esistenti.
1. Locke postula l’inconoscibilità della sostanza, ma ne
afferma l’esistenza.
2. Accettando il dualismo di sostanze materiali e spirituali
(esperienza esterna ed esperienza interna) resta rinchiuso
nell’orizzonte ontologico dualista di Cartesio.
3. La nozione di idea resta generica e troppo comprensiva,
come quella cartesiana.
dovrebbe partire solo dalle sensazioni:
Le idee saranno solo le riflessioni che il pensiero opera in
un secondo momento, sulla base delle sensazioni (Hume)
3 modi di conoscere:
Conoscenza per intuizione conoscenza chiara e certa,
che non ha bisogno di alcuna prova: percepisce la
concordanza tra due idee in modo immediato, senza
bisogno di altre idee (es: esistenza dell’io)
Conoscenza per dimostrazione si raggiunge attraverso
prove, in modo mediato, collegando due idee per mezzo di
una terza (es: esistenza di Dio)
Conoscenza per sensazione attraverso i sensi ( esistenza
delle cose)
Non può essere ritenuta vera con certezza, ma non vi è
ragione di dubitare sull’affidabilità dei nostri sensi.
Conoscenza (knowledge): si fonda sull’evidenza e la
certezza
Opinione (opinion) si fonda sulla probabilità
L’esperienza svolge per Locke due funzioni gnoseologiche:
quali?
Qual è la critica di Locke all’innatismo?
Quale concetto contrappone a quello di innatismo?
Cosa sono per Locke le idee?
È un concetto convincente, quello lockiano di idea?
Perché?
Che differenza c’è tra sensazione e riflessione?
Che cosa sono, per Locke, le idee semplici?
Che cosa sono le idee complesse?
Qual è, per Locke, il limite dell’idea metafisica di sostanza?
Qual è, per Locke, il limite della metafisica?
Qual è il limite della critica lockiana della metafisica?
Quali sono, per Locke i tre modi di conoscenza?
Come li distinguiamo tra loro?
Perché la conoscenza per sensazione non è certa?
Locke distingue tra conoscenza certa e probabile: perché?