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Confronto tra diversi sistemi di incentivazione: dal conto termico ai certificati bianchi PRODOTTI IN PRIMO PIANO Dal conto termico ai certificati bianchi: in questo Speciale faremo un confronto, soprattutto economico, sui diversi sistemi di incentivazione, cercando di spiegare quale di questi conviene adottare in diversi casi-tipo. #96 NOVEMBRE ‘15 IN QUESTO SPECIALE - Conto termico - Ecobonus 65% - Detrazioni 50% - Certificati bianchi - Tariffa onnicomprensiva Intervista a: Dr. Alessandro Federici responsabile del servizio Monitoraggio e supporto alle politiche di efficienza energetica dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica dell’ENEA

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Confronto tra diversi sistemi di incentivazione:dal conto termico ai certificati bianchi

prodotti in primo piano

Dal conto termico ai certificati bianchi: in questo Speciale faremo un confronto, soprattutto economico, sui diversi sistemi di incentivazione, cercando di spiegare quale di questi conviene adottare in diversi casi-tipo.

#96NOVEMBRE ‘15

In questo specIale

- Conto termico- Ecobonus 65%- Detrazioni 50%- Certificati bianchi- Tariffa onnicomprensiva

Intervista a: Dr. alessandro Federiciresponsabile del servizio Monitoraggio e supporto alle politiche di efficienza energetica dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica dell’ENEA

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A cura di: Cudicio Maurizio – Libero Professionista www.proenco.it

Una panoramica dei meccanismi di incentivazione per le rinnovabili e il risparmio energetico

Il primo schema di supporto alle fonti energetiche rinnovabili (FER), con schema incentivante del tipo FIT (Feed in Tariff), risale al 1992, e prevede un incentivo a tariffa riconosciuto ai produttori che utilizzano fonti rinnovabili nella generazione di energia elettrica. Attualmente, l’incentivazione per le fonti di energia rinnovabile in Italia è prevalentemente basata sui seguenti meccanismi: • Conto termico;• Agevolazioni fiscali del 65%;• Agevolazioni fiscali del 50%;• Certificati bianchi.Va precisato che il D.lgs. 28/2011 di recepimento della direttiva europea, e il DM 6 Luglio 2012, decretano la fine dei Certificati Verdi per gli impianti entrati in esercizio dopo il 31 Dicembre 2012 e la transizione verso nuovi meccanismi di incentivazione elencati in precedenza.In alternativa ai Certificati Verdi e riservata a impianti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza nominale media annua non superiore a 1 MW, o 0,2 MW per gli impianti eolici, abbiamo la cosiddetta Tariffa Onnicomprensiva.

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ARTICOLO TECNICO pROdOTTIINTERVISTA

Il conto termico è una forma di incentivazione entrata in vigore dal 3 Gennaio 2013, e creato al fine di promuovere e favorire gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti di climatizzazione a uso invernale, in attuazione al regime di sostegno introdotto dal decreto legislativo 3 Marzo 2011, n. 28, per l’incentivazione di interventi che prevedano lo sfruttamento delle fonti rinnovabili. Il contributo incentivante alle spese sostenute viene erogato in rate annuali, per una durata variabile compresa fra 2 e 5 anni in funzione degli interventi realizzati.Gli interventi incentivabili si riferiscono ai seguenti interventi:• Efficientamento dell’involucro di edifici esistenti;• Sostituzione di impianti esistenti per la climatizzazione

invernale con impianti a più alta efficienza;

• Sostituzione o, in alcuni casi, nuova installazione, di impianti alimentati da fonti rinnovabili tra cui

o Pompe di calore;o Caldaie a condensazione;o Stufe e camini a biomassa;o Impianti solari termici anche abbinati a tecnologia solar cooling per la produzione di freddo.

Il nuovo decreto introduce, inoltre, incentivi specifici per la Diagnosi Energetica e la Certificazione Energetica, se abbinate agli interventi sopra citati e se rientranti in alcuni specifici ambiti.

Il conto termico prevede una procedura di prenotazione per gli interventi realizzati dalle Amministrazioni Pubbliche alle quali è riservato un contingente di spesa annua cumulata non superiore a 100 milioni di euro (pari al 50% dei 200 mln

riservati alle amministrazioni pubbliche).Trascorsi sessanta giorni dal raggiungimento di tali impegni di spesa, non saranno accettate nuove domande di accesso all’incentivo.

NEwS dAL pORTALE

il conto termico

SpESa annUa maSSima CUmULata

SoggEtti pUbbLiCi SoggEtti privati

Persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario

200.000.000,00 € 700.000.000,00 €

Tabella 1-Spesa annua massima cumulata per conto termico

Spesa annua cumulata massimaIl D.M. 28.12.2012 stanzia fondi per una spesa annua cumulata massima pari a:

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interventi incentivabiliIl DM 28.12.2012 stanzia fondi per una spesa annua cumulata massima articolata come nella tabella seguente:

intErvEnti inCEntivabiLi

interventi di incremento dell’efficienza energetica

tipologiaSoggetti ammessi

durata in anni

Spesa incentivabile in %

Costo max ammissibile € valore max incentivo €

Isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume cli-matizzato

PA 5 40

a. copertura

a+b+c = 250.000

Esterno: 200 €/m2

Interno: 100 €/m2

Copertura ventilata: 250 €/m2

b. pavimentiEsterno: 120 €/m2

Interno: 100 €/m2

c. paretiEsterno: 100 €/m2

Interno: 80 €/m2

Parete ventilata: 150 €/m2

Sostituzione di chiusure traspa-renti comprensive di infissi deli-mitanti il volume climatizzato

PA 5 40Zone climatiche A, B, C: 350 €/m2 45.000

Zone climatiche D, E, F: 450 €/m2 60.000

Sostituzione di impianti di cli-matizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti generatori di calore a condensazione

PA 5 40

Con Pn ≤ 35kWt: 160€/ kWt 2.300

Con Pn > 35kWt: 130€/ kWt 26.000

Installazione di sistemi di scher-matura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposi-zione da ESE a O, fissi o mobili, non trasportabili. Installazione di meccanismi automatici di rego-lazione e controllo

PA 5 40

Schermature: 150 €/m2 20.000

Meccanismi automatici di regolazione e control-lo: 30 €/m2 3.000

interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza

tipologiaSoggetti ammessi

durata in annitabelle di riferimento per il calcolo incentivo

come da dm

Sostituzione di impianti di clima-tizzazione invernale esistenti con impianti utilizzanti pompe di ca-lore    pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche, con potenza termica utile nominale fino a 1000 kW

PA e soggetti privati

Con Pn ≤ 35kW: 2 anni

Allegato II, tabella 4

Con Pn ≤ 1.000 kW: 5 anni

Sostituzione di scaldacqua elet-trici con scaldacqua a pompa di calore

PA e soggetti privati

Con C ≤ 150 litri: 1 anno Con C > 150 litri: 2 anni

Valore max incentivo: con capacità = 150 litri: 400 € con capacità > 150 litri: 700 €  

Installazione di collettori solari termici, anche abbinati sistemi di solar cooling, con superficie sola-re lorda fino a 1000 m2

PA e soggetti privati

S solare lorda ≤ 50 m2: 2 anniAllegato II, tabella 13

S solare lorda ≤ 1.000 m2: 5 anni

Sostituzione di impianti di clima-tizzazione invernale o di riscal-damento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con generatori di calore alimentati da biomassa con potenza termica nominale al focolare fino a 1000 kW

PA e soggetti privati

Con Pn ≤ 35kW: 2 anni

Allegato II, tabella 5

Con Pn ≤ 1.000 kW: 5 anni

Tabella 2 - Spesa annua massima cumulata per conto termico

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Tabella 3 - Spesa incentivabile per diagnosi e certificazioni energetiche

Il conto termico prevede, inoltre, un incentivo specifico per la Diagnosi Energetica e la Certificazione Energetica, se elaborate contestualmente agli interventi, e permette una copertura pari al 100% o al 50% delle spese sostenute in funzione del soggetto ammesso.

inCEntivi pEr diagnoSi E CErtiFiCaZionE EnErgEtiCa

interventi di incremento dell’efficienza energetica

destinazione d’usoSuperficie utile

dell’immobile (m²)Costo unitario

massimo (€/m²)valore massimo

erogabile (€)

Edifici residenziali della classe E1 del DPR 412/93 esclusi collegi, conventi, case di pena e caserme.

Fino a 1.600 compresi 1,505.000,00

Oltre 1.600 1,00

Edifici della classe E3 del DPR 412/93 - 3,50 18.000,00

Tutti gli altri edifici.Fino a 2.500 compresi 2,50

13.000,00Oltre 2.500 2,00

modalità di accesso agli incentivi

Il Gestore dei Servizi Energetici GSE ha il compito di gestire ed erogare gli incentivi relativi al conto termico, come stabili-to dal D.lgs. 28/11. A tal fine, il GSE ha predisposto un portale Internet dedicato, attraverso il quale è possibile predisporre e inviare la documentazione necessaria per poter beneficiare degli incentivi.

All’interno del sito sono presenti le schede che devono esse-re compilate, nelle quali devono essere inseriti i dati relativi all’immobile oggetto di intervento e le caratteristiche speci-

fiche dell’intervento stesso realizzato per cui viene richiesto l’incentivo. 

Per interventi relativi alla sostituzione di impianti di clima-tizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompa di calore o generatori di calore a biomasse con potenza termica nominale complessiva supe-riore a 500 kW e fino a 1 MW, il soggetto responsabile dovrà richiedere al GSE l’iscrizione ad appositi registri informatici.

Cumulabilità con altri incentivi

L’incentivo può essere assegnato esclusivamente agli inter-venti che non accedono ad altri incentivi statali, ad eccezione dei fondi di garanzia, dei fondi di rotazione e dei contributi in conto interesse. Limitatamente agli edifici pubblici ad uso pubblico, gli incen-tivi previsti dal DM 28/12/12 sono cumulabili con gli incentivi in conto capitale, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale.

Nei casi di interventi beneficiari di altri incentivi non statali cu-mulabili, l’incentivo è attribuibile nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente.

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il contatore termicoUno degli strumenti messi a disposizione dal GSE che permette di visualizzare i dati relativi agli incentivi concessi è il contatore termico:

ContatorE tErmiCo gSE

interventi complessivamente realizzati dalla pa (aggiornamento al 01/11/2015)

tipologia intervento n. interventi realizzati incentivi impegnati [€ mln] *

1.A - Involucro opaco  93 4,446

1.B - Chiusure trasparenti  90 2,087

1.C - Generatori a condensazione  144 1,367

1.D - Schermature  4 0,044

2.A - Pompe di calore  8 0,120

2.B - Generatori a biomasse  14 0,449

2.C - Solare termico  60 0,657

2.D - Scaldacqua a PdC  0 0

DE + APE  0,417

totaLE 413 9,587

interventi complessivamente realizzati da privati (aggiornamento al 01/11/2015)

tipologia intervento n. interventi realizzati incentivi impegnati [€ mln] *

2.A - Pompe di calore 240 0,781

2.B - Generatori a biomasse 3.860 15,845

2.C - Solare termico** 9.867 24,650

2.D - Scaldacqua a PdC 311 0,166

DE + APE 0,137

totaLE 14.278 41,58

Tabella 4 – Contatore termico

* I valori dell’incentivo sono arrotondati alla terza cifra decimale con criterio commerciale; la somma può differire di alcuni de-cimali all’importo totale indicato;

** Si rettificano, per errata corrige, tre dati inesatti pubblicati nei mesi di Agosto, Settembre e Ottobre relativi alla numerosità degli interventi di tipologia 2.C (solare termico) realizzati da soggetti privati. I dati corretti sono rispettivamente: nel mese di Agosto 8.855 (anziché 9.163), settembre 9.169 (anziché 9.741), Ottobre 9.551 (anziché 10.340). Restano, invece, invariati, per tali mesi, gli importi relativi agli incentivi complessivamente impegnati per i suddetti interventi.

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L’agevolazione fiscale consiste in una detrazione dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’Ires (Imposta sul reddito delle società), ed è concessa quando si eseguono interventi che riducano la richiesta energetica, necessari all’e-dificio oggetto di intervento, aumentando contestualmente il livello di efficienza energetica, e riducendo l’emissione e l’im-missione di inquinanti in atmosfera.

Al fine di permettere una migliore comprensione, è necessa-rio specificare cosa sia la detrazione e quale sia la differenza rispetto alla deduzione.

Ecobonus 65%

La detrazione fiscale, è un’agevolazione che opera sull’impo-sta anziché, come per le deduzioni, sul reddito imponibile. In pratica, dopo che sul reddito imponibile (quello su cui vengo-no applicate le aliquote percentuali delle imposte sui redditi) è stata calcolata l’imposta, da questa somma vengono “detratte” le somme detraibili.

In altre parole, dopo che ai singoli scaglioni del reddito impo-nibile sono state applicate le diverse aliquote, all’imposta cal-colata sarà necessario sottrarre l’importo delle detrazioni ad una aliquota prestabilita (importo che costituisce il vantaggio finale effettivo per il contribuente). In sostanza, per una spesa sostenuta pari a 1.000 euro, se la percentuale prevista è del 19%, la detrazione effettiva risulterà pari a 190 euro.

La deduzione fiscale è un’agevolazione che opera sul reddito imponibile anziché, come per le detrazioni, sull’imposta. Ciò significa che, al momento di calcolare il reddito “imponibile” (quello su cui vengono applicate le aliquote percentuali delle imposte sui redditi) vengono “dedotte” le somme deducibili.

Concretamente: se il mio reddito lordo prima di applicare le deduzioni corrisponde a 20.000,00 euro, sottraendo deduzioni per un ammontare di 3.000 euro si ha un reddito imponibile (su cui viene calcolata l’imposta) di 17.000,00 euro. Il vantag-gio per il contribuente consiste nel fatto che, sulle somme che costituiscono deduzione, non si paga un’imposta pari all’ali-quota marginale dell’imposta sul reddito cui è soggetto il con-tribuente. Se tale aliquota è del 27%, nell’esempio presentato non si paga il 27% di 3.000,00 euro (cioè 810,00 euro).

dEtraZionE FiSCaLE dEdUZionE FiSCaLE

Le detrazioni, da ripartire in dieci rate annua-li di pari importo, sono applicabili sia per interventi sulle singole unità immobiliari, sia quando l’intervento viene effettuato sulle parti comuni degli edifici condo-miniali, o se riguarda tutte le unità im-mobiliari di cui si compone il singolo condominio.

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dEtraZionE maSSima pEr tipoLogia di intErvEnto

tipo di intervento detrazione massima

Riqualificazione globale energetica di edifici esistenti 100.000,00 euro (65% di 153.846,15 euro)

Riqualificazione degli elementi costituenti l’involucro edilizio:• Pareti;• Finestre compresi gli infissi;• Pavimenti contro terra;• Solai esterni;• Portoni di ingresso.

60.000,00 euro (65% di 92.307,69 euro)

Installazione di pannelli solari 60.000,00 euro (65% di 92.307,69 euro)

Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con nuovi im-pianti alimentati da:• Caldaia a condensazione;• Caldaia a biomassa;• Pompe di calore elettriche;• Pompa di calore a gas;• Sistemi ibridi.

30.000,00 euro (65% di 46.153,84 euro)

Acquisto e posa in opera delle schermature solari elencate nell’allegato M del decreto legislativo n. 311/2006 (solo per l’anno 2015) 60.000,00 euro (65% di 92.307,69 euro)

Acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (solo per l’anno 2015)

30.000,00 euro (65% di 46.153,84 euro)

Tabella 5 - Tabella riassuntiva opere agevolabili e detrazione massima

I limiti di detrazione specificati nella tabella precedente sono da intendersi riferiti all’unità immobiliare oggetto dell’inter-vento, e saranno eventualmente suddivisi se esistono più pos-sessori dell’immobile che partecipano alla spesa. Per gli inter-venti in un condominio l’ammontare massimo di detrazione deve intendersi riferito a ciascuna delle unità immobiliari che compongono l’edificio, eccezion fatta per gli interventi di ri-qualificazione globale ricadenti nell’ambito di applicazione del comma 344, per i quali il tetto massimo di detrazione è unico per tutto il condominio, e dovrà essere ripartito tra tutti i condomini.

I limiti, pertanto, non sono da intendersi riferiti al richiedente, ma all’immobile oggetto di intervento.

Chi può usufruire delle detrazioni

Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residen-ti e non residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di interven-to.

In particolare, sono ammessi all’agevolazione:

• Le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professio-ni, tra cui:

• I titolari di un diritto reale sull’immobile;

• I condomini, per gli interventi sulle parti comuni condominiali;

• Gli inquilini;

• Coloro che hanno l’immobile in comodato;

• Familiari conviventi con il possessore o il deten-tore dell’immobile oggetto dell’intervento (co-niuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) che sostengono le spese per la realizzazione dei lavori. Tuttavia, se i lavori ven-gono effettuati su immobili strumentali all’atti-vità d’impresa, arte o professione, i familiari con-viventi non possono usufruire della detrazione;

detraibilità massima per tipo di interventoAnche in questo caso le detrazioni fiscali del 65% riguardano interventi volti al miglioramento delle prestazioni energetiche di edifici esistenti.

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• I contribuenti che conseguono reddito d’impresa (perso-ne fisiche, società di persone, società di capitali);

• Le associazioni tra professionisti;

• Gli enti pubblici e privati che non svolgono attività com-merciale;

• Il contribuente che finanzia la realizzazione dell’interven-to di riqualificazione energetica mediante un contratto di leasing. In tale ipotesi, la detrazione spetta al contribuen-te stesso (utilizzatore) e si calcola sul costo sostenuto dalla società di leasing. Pertanto, non assumono rilievo, ai fini della detrazione, i canoni di leasing addebitati all’utilizza-tore.

In caso di variazione della titolarità dell’immobile durante il periodo di godimento dell’agevolazione, le quote di detrazio-ne residue non utilizzate e non ancora godute, verranno go-dute dal nuovo titolare, salvo diverso accordo delle parti da indicare nell’atto di trasferimento.

Questo vale per i trasferimenti a titolo oneroso o gratuito della proprietà del fabbricato, o di un diritto reale sullo stesso.

Il beneficio, invece, rimane sempre in capo al conduttore o al comodatario, qualora dovesse cessare il contratto di locazione o comodato.

Infine, in caso di decesso dell’avente diritto, la fruizione del be-neficio fiscale si trasmette, per intero, esclusivamente all’erede che conservi la detenzione materiale e diretta del bene.

Cumulabilità con altri incentivi

Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residen-ti e non residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che

possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di interven-to.

La detrazione d’imposta non è ovviamente cumulabile con al-tre agevolazioni fiscali previste per i medesimi interventi da altre disposizioni di legge nazionali (quale, per esempio, la de-trazione per il recupero del patrimonio edilizio).

Se gli interventi realizzati rientrano sia nelle agevolazioni pre-viste per il risparmio energetico, sia in quelle previste per le ristrutturazioni edilizie, si potrà fruire, per le medesime spese, soltanto dell’uno o dell’altro beneficio fiscale, rispettando gli adempimenti previsti per l’agevolazione prescelta. Un esem-pio può essere la sostituzione del generatore di calore esisten-te con nuovo generatore del tipo a condensazione, per il quale il contribuente dovrà scegliere se le spese saranno agevolate al 65% o secondo altre agevolazioni.

Per quanto riguarda l’aliquota che deve essere applicata, la stessa è relativa alle cessioni di beni e le prestazioni di servizi poste in essere per la realizzazione degli interventi di riquali-ficazione energetica degli edifici, e sono assoggettate all’im-posta sul valore aggiunto in base alle aliquote previste per gli interventi di recupero del patrimonio immobiliare.

In particolare:

• Per le prestazioni di servizi relativi a interventi di manu-tenzione - ordinaria e straordinaria - realizzati su immobili residenziali, è previsto un regime agevolato con applica-zione dell’Iva ridotta al 10%, ad eccezione dell’aliquota applicata dai professionisti che rimane pari al 22%;

• Per le cessioni di beni, l’aliquota ridotta si applica solo quando la relativa fornitura è posta in essere nell’ambito del contratto di appalto.

Nel caso di persone giuridiche l’aliquota IVA, ovviamente, ri-marrà invariata, e pertanto sarà pari al 22%.

detrazioni del 50%Anche in questo caso, l’agevolazione fiscale consiste in una de-trazione dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) di una parte degli oneri sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali situati nel territorio

dello Stato. A differenza delle agevolazioni fiscali del 65%, nel caso specifico, tale sostegno nazionale non è concesso alle im-prese, e non può essere applicato a edifici ad uso strumentale.

daL 26 giUgno 2012 aL 31 diCEmbrE 2015

detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati), con un limite massimo di 96.000,00 euro per ciascuna unità immobiliare.

daL 1° gEnnaio 2016

detrazione fiscale del 36% delle spese sostenute (bonifici effettuati), con un limite massimo di 48.000,00 euro per ciascuna unità immobiliare.

Tabella 6 - Tabella riassuntiva detraibilità fiscale

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L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa, e va suddivisa fra tutti i soggetti che hanno sostenuto la spesa e che hanno diritto alla detrazione.

La detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi.

Chi può usufruire

Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residen-ti e non residenti, assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef ).

L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili, ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento su-gli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese:

• Proprietari o nudi proprietari;• Titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso,

abitazione o superficie);• Locatari o comodatari;• Soci di cooperative divise e indivise;• Imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra

i beni strumentali o merce;• Soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono

redditi in forma associata (società semplici, in nome collet-tivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equipa-rati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purché sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fat-ture.

tipi di intErvEnti agEvoLabiLi

Interventi indicati alle lett. b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001 di manutenzione straordinaria, per le opere di restauro e risanamento conservativo, per i lavori di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze.

Interventi indicati alle lett. a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001 di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali.

Interventi indicati alle lett. b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001 di manutenzione straordinaria, per le opere di restauro e risanamento conservativo, per i lavori di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze.Interventi previsti all’interno del DL n. 201/2011 necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se detti lavori non rientrano nelle categorie indicate nei punti precedenti e a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza.

Si tratta di interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche a proprietà comune

Lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi a oggetto ascensori e montacarichi (per esempio, la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione).

Interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (per esempio, furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti). In questi casi, la detrazione è applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili. Non rientra nell’agevolazione, per esempio, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza.

Gli interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico.

Gli interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia. Rientra tra i lavori agevolabili, per esempio, l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, in quanto basato sull’impiego della fonte solare e, quindi, sull’impiego di fonti rinnovabili di energia (risoluzione dell’A-genzia delle Entrate n. 22/E del 2 aprile 2013).Gli interventi per l’adozione di misure antisismiche con particolare riguardo all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica. Tali opere devono essere realizzate sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente e comprendere interi edifi-ci. Se riguardano i centri storici, devono essere eseguiti sulla base di progetti unitari e non su singole unità immobiliari.

Gli interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici.

Tabella 7 - Tabella riassuntiva opere agevolabili al 50%

interventi agevolabili

I lavori sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono i seguenti:

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Tra le opere agevolabili, sono comprese anche:

• Le spese per la progettazione e le altre prestazioni profes-sionali connesse;

• Le spese per prestazioni professionali comunque richieste dal tipo di intervento le spese per la messa in regola degli edifici ai sensi del DM 37/2008 - ex legge 46/90 (impianti elettrici) e delle norme Unicig per gli impianti a metano (legge 1083/71);

• Le spese per l’acquisto dei materiali;

• Il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti;

• Le spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi;

• L’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunzie di inizio lavori;

• Gli oneri di urbanizzazione;

• Gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizza-zione degli interventi nonché agli adempimenti stabiliti dal regolamento di attuazione degli interventi agevolati (decreto n. 41 del 18 febbraio 1998).

Non possono, invece, ritenersi comprese tra quelle oggetto della detrazione, le spese di trasloco e custodia dei mobili per il periodo necessario all’effettuazione degli interventi di recu-pero edilizio.

I certificati bianchi, conosciuti anche con l’acronimo TEE Titoli di Efficienza Energetica, introdotti dai Decreti Ministeriali del 20 Luglio 2004 e s.m.i., sono titoli negoziabili che certificano il raggiungimento di specifici valori di risparmio energetico ot-tenuti attraverso interventi volti all’incremento dell’efficienza energetica.

Il sistema dei certificati bianchi nasce dal ben noto impegno preso dall’Italia a seguito del Protocollo di Kyoto, che prevede la riduzione dell’emissione di sostanze inquinanti in atmosfera, e prevede che i distributori di energia elettrica e di gas natura-le raggiungano annualmente determinati obiettivi quantitati-vi di risparmio di energia primaria, espressi in TEP - Tonnellate Equivalenti di Petrolio risparmiate, con l’obiettivo finale di raggiungere la riduzione emissiva assegnata all’Ita-lia.

Un certificato equivale al risparmio di una tonnellata equivalente di petrolio (TEP).

Dato che il risparmio energetico annuo, come descritto in precedenza, deve essere garantito e ottenuto dalle aziende distributri-ci di energia elettrica e gas, le stesse possono eseguire interventi di riqualificazione energe-tica che diano diritto ai certificati bianchi, ovve-ro acquistare i TEE da altri soggetti sul mercato.

Questo significa che anche aziende private, possono eseguire interventi di efficientamento energetico, dai quali possono ri-vendere i certificati bianchi ottenuti alle aziende distributrici.

Le unità di Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) possono accedere al sistema dei certificati bianchi secondo le condizio-ni e le procedure stabilite dal Decreto ministeriale 5 Settembre 2011.

L’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha emanato le Linee Guida EEN 09/11 per la preparazione, l’ese-cuzione e la valutazione di progetti per accedere al meccani-smo dei certificati bianchi.

Il decreto 28 Dicembre 2012 stabilisce che le Linee Guida continueranno ad applicarsi esclusivamen-

te nelle parti non incompatibili con il decreto stesso, e fino all’adozione delle nuove Linee Guida da parte del Ministero dello Sviluppo economico e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Il conto termico prevede, inoltre, un incen-tivo specifico per la Diagnosi Energetica e la Certificazione Energetica, se elaborate con-testualmente agli interventi, e permette una copertura pari al 100% o al 50% delle spese sostenute in funzione del soggetto ammesso.

Certificati bianchi

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CatEgoriE di intErvEnto ELEnCatE nELLE LinEE gUida EEn 09/11

Categoria di intervento indUStriaLE

processi industriali settore termico(ind-t)

Generazione o recupero di calore per raffreddamento, essicca-zione, cottura, fusione, ecc.

processi industriali settore generazione energia elettrica (ind-gEn)

Generazione di energia elettrica da recuperi o da fonti rinnova-bili o cogenerazione.

processi industriali settore azionamenti elettrici(ind-E)

Sistemi di azionamento efficienti (motori, inverter, ect.), auto-mazione ed interventi di rifasamento.

processi industriali di altra tipologia(ind-FF)

Ottimizzazione energetica dei processi produttivi e dei layout d’impianto finalizzati a conseguire una diminuzione dei fabbi-sogni energetici finali.

Categoria di intervento CiviLE

Settori residenziale, agricolo e terziario in ambito termici(Civ-t)

Generazione di calore/freddo per climatizzazione e produzione di acqua calda.

Settori residenziale, agricolo e terziario in ambito elettrico (Civ-gEn)

Piccoli sistemi di generazione elettrica e cogenerazione.

Settori residenziale, agricolo e terziario in ambito edilizio (Civ-Fi)

Interventi sull’involucro edilizio finalizzati alla riduzione dei fab-bisogni di illuminazione artificiale.

Settori residenziale, agricolo e terziario in ambito edilizio (Civ-FC)

Interventi di edilizia passiva ed interventi sull’involucro edilizio finalizzati alla riduzione dei fabbisogni di climatizzazione inver-nale ed estiva.

Settori residenziale, agricolo e terziario in ambito elettronico (Civ-iCt)

Elettronica di consumo (attrezzature ICT di largo consumo ad alta efficienza).

Settori residenziale, agricolo e terziario in ambito elettrodomestici(Civ-ELEt)

Elettrodomestici per il lavaggio e per la conservazione di cibi.

Settori residenziale, agricolo e terziario in ambito sanitario(Civ-Fa)

Riduzione dei fabbisogni di acqua calda.

Settori residenziale, agricolo e terziario in ambito informatico(Civ-inF)

Riduzione dei fabbisogni di energia con e per applicazioni ICT.

Categoria di intervento iLLUminaZionE

illuminazione pubblica, nuove realizzazioni (ipUb-nEW)

Nuovi impianti efficienti o rifacimento completo degli esistenti.

illuminazione pubblica, nuove realizzazioni (ipUb-rEt)

Applicazione di dispositivi per l’efficientamento di impianti esi-stenti (retrofit).

illuminazione privata, nuove realizzazioni (ipriv-nEW)

Nuovi impianti efficienti o riprogettazione completa di impianti esistenti.

illuminazione privata, nuove realizzazioni (ipriv-rEt)

Applicazione di dispositivi per l’efficientamento di impianti esi-stenti (retrofit).

Categoria di intervento traSporti

Sistemi di trasporti (ipUb-nEW)

Efficientamento energetico di veicoli.

Categoria di intervento rEti

reti elettriche e del gas naturale(rEti)

Efficientamento delle reti elettriche e del gas naturale.

Tabella 8 - Categorie di intervento elencate nelle linee guida EEN 09/11

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Schede tecniche per la quantificazione dei risparmi

Per la quantificazione dei risparmi di energia primaria, il Gestore Servizi Energetici mette a disposizione le schede tecniche utilizzabili per presentare richieste di verifica e certificazione analitiche (RVC-A) e standardizzate (RVC-S).

SCHEdE tECniCHE approvatE pEr iL CaLCoLo dEL riSparmio tEp E dEtErminaZionE tEE

n. titolometodo di

valutazionedelibera

02T Sostituzione di scalda-acqua elettrici con scalda-acqua a gas standardizzato n. 243/02

03T Installazione di caldaia unifamiliare a 4 stelle di efficienza alimentata a gas naturale e di potenza termica nominale non superiore a 35 kW standardizzato n. 243/02

04T Sostituzione di scalda-acqua a gas con scalda-acqua a gas più efficienti standardizzato n. 243/02

05T Sostituzione di vetri semplici con doppi vetri standardizzato n. 234/02

06T Isolamento delle pareti e delle coperture standardizzato n. 234/02

07T Impiego di impianti fotovoltaici di potenza < 20 kW standardizzato n. 234/02

08T Impiego di collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria standardizzato EEN 17/09

09TInstallazione di sistemi elettronici di regolazione di frequenza (inverter) in motori elettrici operanti su sistemi di pompaggio con potenza infe-riore a 22 kW

standardizzato n. 111/04

10T Recupero di energia elettrica dalla decompressione del gas naturale analitico n. 111/04

15T Installazione di pompe di calore elettriche ad aria esterna in luogo di caldaie in edifici residenziali di nuova costruzione o ristrutturati standardizzato n. 111/04

16TInstallazione di sistemi elettronici di regolazione di frequenza (inverter) in motori elettrici operanti su sistemi di pompaggio con potenza supe-riore o uguale a 22 kW

analitico n. 70/05

17TInstallazione di regolatori di flusso luminoso per lampade a vapori di mercurio e lampade a vapori di sodio ad alta pressione negli impianti adibiti ad illuminazione esterna

standardizzato n. 70/05

19T Installazione di condizionatori ad aria esterna ad alta efficienza con po-tenza frigorifera inferiore a 12 kWf standardizzato n. 70/05

20T Isolamento termico delle pareti e delle coperture per il raffrescamento estivo in ambito domestico e terziario standardizzato n. 70/05

21TApplicazione nel settore civile di piccoli sistemi di cogenerazione per la climatizzazione invernale ed estiva degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria

analitico EEN 9/10

22T Applicazione nel settore civile di sistemi di teleriscaldamento per la cli-matizzazione ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria analitico EEN 9/10

26T Installazione di sistemi centralizzati per la climatizzazione invernale e/o estiva di edifici ad uso civile analitico EEN 9/10

27T Installazione di pompa di calore elettrica per produzione di acqua calda sanitaria in impianti domestici nuovi ed esistenti standardizzato EEN 15/10

28T Realizzazione di sistemi ad alta efficienza per l'illuminazione di gallerie autostradali ed extraurbane principali standardizzato EEN 4/11

29Ta Realizzazione di nuovi sistemi di illuminazione ad alta efficienza per strade destinate al traffico motorizzato standardizzato EEN 4/11

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SCHEdE tECniCHE approvatE pEr iL CaLCoLo dEL riSparmio tEp E dEtErminaZionE tEE

n. titolometodo di

valutazionedelibera

29Tb Installazione di corpi illuminanti ad alta efficienza in sistemi di illumina-zione esistenti per strade destinate al traffico motorizzato standardizzato EEN 4/11

30E Installazione di motori a più alta efficienza standardizzato Decreto 28 dicembre 2012

31EInstallazione di sistemi elettronici di regolazione della frequenza (in-verter) in motori elettrici operanti su sistemi per la produzione di aria compressa con potenza superiore o uguale a 11 kW

analitico Decreto 28 dicembre 2012

32E Installazione di sistemi elettronici di regolazione di frequenza (inverter) in motori elettrici operanti sui sistemi di ventilazione analitico Decreto 28 dicembre 2012

33E Rifasamento di motori elettrici di tipo distribuito presso la localizzazio-ne delle utenze standardizzato Decreto 28 dicembre 2012

34E Riqualificazione termodinamica del vapore acqueo attraverso la ricom-pressione meccanica (RMV) nella concentrazione di soluzioni analitico Decreto 28 dicembre 2012

35E Installazione di refrigeratori condensati ad aria e ad acqua per applica-zioni in ambito industriale analitico Decreto 28 dicembre 2012

36E Installazione di gruppi di continuità statici ad alta efficienza (UPS) standardizzato Decreto 28 dicembre 2012

37E Nuova installazione di impianto di riscaldamento a biomassa legnosa di potenza <= 35 kW termici. standardizzato Decreto 28 dicembre 2012

38E Installazione di sistema di automazione e  controllo del riscaldamento negli edifici residenziali (BACS) secondo la norma UNI EN 15232 standardizzato Decreto 28 dicembre 2012

39E Installazione di schermi termici interni per l’isolamento termico del sistema serra. standardizzato Decreto 28 dicembre 2012

41E Utilizzo di biometano (BM) nei trasporti pubblici insostituzione del me-tano (GN) analitico Decreto 28 dicembre 2012

42E Diffusione di autovetture a trazione elettrica per il trasporto privato di passeggeri. standardizzato Decreto 28 dicembre 2012

43E Diffusione di autovetture a trazione ibrida termoelettrica per il traspor-to privato di passeggeri. standardizzato Decreto 28 dicembre 2012

44E Diffusione di autovetture alimentate a metano, per il trasporto di pas-seggeri. standardizzato Decreto 28 dicembre 2012

45E Diffusione di autovetture alimentate a GPL per iltrasporto di passeggeri. standardizzato Decreto 28 dicembre 2012

46EPubblica illuminazione a led in zone pedonali: sistemi basati su tecno-logia a led in luogo di sistemi preesistenti con lampade a vapori dimer-curio

standardizzato Decreto 28 dicembre 2012

40E Installazione di impianto di riscaldamento alimentato a biomassa le-gnosa nel settore della serricoltura standardizzato Decreto 28 dicembre 2012

Tabella 9 - Schede tecniche approvate per il calcolo del risparmio TEP e determinazione TEE

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Tabella 10 – Valori della tariffa onnicomprensiva

Alternativa ai Certificati Verdi e riservata a impianti alimenta-ti da fonti rinnovabili di potenza nominale media annua non superiore ad 1 MW, o 0,2 MW per gli impianti eolici, è la Tarif-fa Onnicomprensiva, riconosciuta per un periodo di 15 anni, durante il quale resta fissa, in funzione della quota di energia immessa in rete, per tutti gli impianti (esclusi i fotovoltaici), se-condo valori differenziati per fonte, che sono entrati in eserci-zio entro il 31 Dicembre 2012.

Questo tipo di tariffa, introdotta con la Finanziaria 2008 (legge 24 Dicembre 2007, n. 244), il D.M. 18/12/08, e regolata dalla legge 23/7/09 n°99, è detta “onnicomprensiva” in quanto il suo

valore include una componente incentivante e una compo-nente di valorizzazione dell’energia elettrica immessa in rete, quindi fino allo scadere dei 15 anni per gli operatori che la scelgono, la tariffa costituisce l’unica fonte di remunerazione dell’energia prodotta.

Quanto vale la tariffa onnicomprensiva

La Tariffa Onnicomprensiva, differenziata per tipologia di fon-te utilizzata, secondo i valori indicati dalla Tabella 3 allegata alla Legge Finanziaria 2008, è stata aggiornata dalla Legge 23/07/2009 n.99, come sotto riportato.

La tariffa si applica a una quota parte o a tutta l’energia immes-sa in rete a seconda della tipologia di intervento impiantistico realizzato:

• Nuova costruzione;

• Riattivazione;

• Rifacimento e potenziamento.

Per gli impianti entrati in esercizio a seguito di interventi di-versi dalla nuova costruzione, ossia per potenziamento, riat-tivazione, rifacimento, a seconda degli interventi può essere incentivata solo una determinata quota dell’energia immessa in rete.

Le formule che individuano la quota di energia incentivata a seconda dell’intervento impiantistico realizzato sono contenu-te nel D.M. 18/12/2008.

Come si ottiene la tariffa onnicomprensiva

Il produttore può richiederla a valle dell’esito positivo della procedura di qualifica di impianto alimentato da fonti rinno-vabili (qualifica IAFR).

Il diritto di opzione tra i Certificati Verdi e la Tariffa Onnicom-prensiva è esercitato all’atto della richiesta di qualifica IAFR presentata al GSE.

tempistica di erogazione dei corrispettivi

La tempistica per l’erogazione è funzione del mese di immis-sione in rete dell’energia prodotta e immessa in rete, come di seguito:

• Dal giorno 1 al giorno 15 del mese di attivazione + 1, i ge-stori di rete locali inviano le misure al GSE;

• Dal giorno 16 al giorno 25 del mese attivazione il GSE pub-blica i dati di misura sul proprio portale;

• Dal giorno di disponibilità delle misure pubblicate all’ulti-mo giorno del mese, i produttori accedono al portale per accettare o contestare la proposta di fattura predisposta dal GSE.

La tempistica di ricevimento delle misure comporta il fisiologi-co sfasamento di un mese tra la proposta di fattura per il ritiro dell’energia elettrica e il pagamento dei corrispondenti corri-spettivi.

tariffa onnicomprensiva

vaLori dELLa tariFFa onniComprEnSiva

N. Tipo di fonte Tariffa [€cent/kWh]

1 Eolica per impianti di taglia inferiore a 200 kW  30

3 Geotermica 20

4 Moto ondoso e maremotrice 34

5 Idraulica diversa da quella del punto precedente 22

6 Biogas e biomasse, esclusi i biocombustibili liquidi ad eccezione degli oli vegetali puri traccia-bili attraverso il sistema integrato di gestione e di controllo previsto dal regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio, del 19 gennaio 2009

28

8 Gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biocombustibili liquidi ad ecce-zione degli oli vegetali puri tracciabili attraverso il sistema integrato di gestione e di controllo previsto dal regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio, del 19 gennaio 2009

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risparmio energetico e incentivi“Lo sviluppo e la commercializzazione di nuove tecnologie per l’efficienza energetica ricoprono un ruolo fondamentale anche per la lotta al cambiamento climatico“

Non solo risparmio economico, ma anche risparmio in termini di energia prima-ria e forti investimenti da parte dei contribuenti. I diversi sistemi di incentivazio-ne, negli anni, hanno portato a notevoli benefici sotto diversi punti di vista.

Per conoscere in modo più dettagliato l’argomento, e per avere una visione globale del mondo dell’efficienza energetica, considerando anche i soggetti coinvolti e le variabili in gioco, abbiamo intervistato il Dr Alessandro Federici, responsabile del servizio Monitoraggio e supporto alle politiche di efficienza energetica dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica dell’ENEA.

dottor Federici, quali sono, negli anni, gli incentivi che han-no restituito i risultati migliori, e per quale motivo?

«Entrambi i meccanismi di incentivazione di “lunga data“ dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE, noti anche come Certificati Bianchi) e delle Detrazioni Fiscali hanno fornito degli ottimi risultati, non soltanto in termini di risparmi energetici conseguiti, ma anche di sviluppo di mercati e occupazione. Gli interventi incentivati attraverso i TEE ci hanno assicurato dal 2005 al 2013 quasi 5 Mtep/anno di risparmio in energia primaria e, dal 2007, oltre due milioni di contribuenti hanno investito più di 22 miliardi di euro nella riqualificazione energetica della propria abitazione all’insegna dell’efficienza. Un percorso virtuoso che ci rende parte attiva della politica comu-nitaria per l’ambiente e l’energia e ci pone tra i Paesi più attivi, so-prattutto in termini di costi-benefici delle azioni messe in campo. Non a caso, il meccanismo dei Certificati Bianchi costituisce at-tualmente il regime obbligatorio di efficienza energetica previsto dalla Direttiva sull’Efficienza Energetica (Direttiva 2012/27/UE) per garantire che i distributori di energia raggiungano determinati obiettivi annuali di risparmio energetico: sono diversi i Paesi UE che guardano con interesse a tale schema per adottarlo anche al loro interno. Il meccanismo delle detrazioni fiscali, grazie alla capillare diffusione sul territorio, è stato menzionato dall’Agenzia Internazionale per l’E-

nergia nel suo Energy Efficiency Market Report tra le best-practice implementate a livello internazionale, anche per il ruolo giocato nella diffusione di una cultura dell’efficienza energetica, in partico-lare tra le nuove generazioni. Da notare come, negli ultimi anni, il settore delle costruzioni ha be-neficiato dell’apporto positivo del comparto della manutenzione edilizia (ordinaria, ma soprattutto straordinaria), che ha mitigato gli effetti della perdurante crisi economica: i due terzi del valore cumulato della produzione del settore delle costruzioni è attual-mente riconducibile ad interventi di manutenzione sul patrimonio esistente. Gli investimenti attivati nel 2013 che hanno usufruito del-le detrazioni per interventi di riqualificazione energetica sono pari circa 4 miliardi, cui corrispondono circa 40.000 occupati diretti e 60.000 complessivi (compreso l’indotto)».

Quali sono invece, secondo lei, le tecnologie più prometten-ti in ambito risparmio energetico?

«Grazie al ruolo di organismo tecnico che ricopre all’interno del-la gestione dei vari meccanismi di incentivazione, l’ENEA dispone di un osservatorio privilegiato sulle dinamiche di mercato dell’ef-ficienza energetica, in particolare rispetto alla penetrazione delle tecnologie nei vari settori di uso finale.Per il settore industriale, sebbene l’analisi delle tecnologie efficienti sia un compito sempre difficile e intrinsecamente parziale, nell’am-

Intervista aldr alessandro Federici, responsabile del servizio Monitoraggio e supporto alle politiche di efficienza energetica dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica dell’ENEA

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bito dei servizi di stabilimento gli interventi di efficienza energetica sono abbastanza ben codificati, e costituiscono opportunità di ri-sparmio energetico disponibili per qualunque branca produttiva. Per interventi inerenti il processo produttivo è molto più difficile la tipizzazione, data la loro vastità, così come le relative impiantistiche e le corrispondenti modalità gestionali. Per un approfondimento rimando alle Guide Operative settoriali per l’ottenimento dei Cer-tificati Bianchi redatte dall’ENEA, che mirano a fornire un quadro dei principali interventi di razionalizzazione energetica realizzabili settore per settore.Volendo comunque citare qualche dato, secondo l’ultimo rapporto sui Certificati Bianchi pubblicato dal GSE, nel 2014 i principali inter-venti incentivati nel settore industriale hanno riguardato la genera-zione e recupero di calore per raffreddamento, essicazione, cottura, fusione. Per il settore civile, sono stati numerosi gli interventi rela-tivi alla generazione di calore/freddo per la climatizzazione e per la produzione di acqua calda sanitaria, nonché quelli sull’involucro edilizio, finalizzati alla riduzione del fabbisogno di energia per la climatizzazione.Nell’ambito delle detrazioni fiscali, da sempre gli interventi com-plessi sull’involucro rappresentano la categoria di progetto che presenta i migliori risultati in termini di costo-efficacia.Permettetemi tuttavia di sottolineare come, al momento, la partita per “aggredire” il potenziale ancora inespresso non si giochi più tan-to sulle tecnologie in sé, ormai mature e ampiamente disponibili sui mercati, quanto sugli strumenti (in particolare di natura finan-ziaria) in grado di ridurre la differenza tra i progetti “desiderabili” e quelli effettivamente implementati. La vera sfida è, per l’appunto, il cosiddetto efficiency gap.Per le tecnologie di uso finale, il passo successivo è quello di adot-tare da parte degli utenti dei comportamenti consapevoli e proat-tivi in grado di rendere effettivo il risparmio potenziale derivante dall’adozione delle tecnologie. A tal proposito, ricordo come l’Arti-colo 2 della citata Direttiva 2012/27/UE definisca il “miglioramento dell’efficienza energetica“ come “l’incremento dell’efficienza ener-getica risultante da cambiamenti tecnologici, comportamentali e/o economici“».

Quali sono i vantaggi derivanti dall’utilizzo di impianti di cogenerazione e quali, di conseguenza, gli esiti positivi in termini di risparmi e impatto ambientale?

«Dal punto di vista tecnico, la cogenerazione permette la produ-zione combinata di elettricità e calore con un risparmio di energia primaria da fonte fossile notevole, rispetto a quella necessaria per la produzione della stessa energia attraverso due processi separati. Di conseguenza, anche l’impatto in termini di risparmio economico e emissioni climalteranti evitate è significativo, soprattutto nel caso della Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR).A tal proposito, per l’incentivazione della CAR (decreto 5 Settembre 2011) anche i TEE relativi a tale tecnologia (quelli etichettati come

TEE II CAR) possono essere scambiati sul mercato dei titoli (oppure richiederne il ritiro da parte del GSE ad un prezzo stabilito)».

Che ruolo ricoprono le rinnovabili termiche nel paniere del risparmio energetico?

«Anche per le rinnovabili termiche la disponibilità di tecnologie e il campo di applicazione è molto ampio. In particolare, per il set-tore edilizio sono presenti sul mercato delle tecnologie innovati-ve che, se opportunamente inserite in sistemi produttivi integrati, consentirebbero all’utente finale di ridurre in modo significativo il costo della bolletta energetica, senza tuttavia intaccare il livello di comfort presente all’interno dell‘abitazione.Non a caso, le rinnovabili termiche sono l’oggetto del Conto termi-co, ultimo in ordine di tempo dei meccanismi di incentivazione a disposizione degli utenti, grazie al quale è possibile ricevere incen-tivi anche per interventi di piccole dimensioni relativi all’installazio-ne di pompe di calore, generatori di calore alimentati da biomassa, solar cooling e scaldacqua a pompa di calore».

il Conto termico, finora, non ha dato i risultati sperati, siamo in attesa di una “nuova versione” sulla quale sono circolate solo alcune indiscrezioni: qual è la sua opinione in merito?

«Il Conto Termico, superate le fisiologiche difficoltà legate alla fase di start-up del primo anno di funzionamento, peraltro comuni a quelle registrate in passato per l’avvio degli altri due principali mec-canismi di incentivazione, sta registrando un sempre maggiore in-teresse da parte dei soggetti privati e soprattutto delle Pubbliche Amministrazioni, coerentemente con il ruolo esemplare che il set-tore pubblico dovrà ricoprire nell’ambito del raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico previsti al 2020.Indipendentemente da una maggiore complessità delle procedu-re per l’accesso a questo meccanismo riscontrate dagli operatori, mi preme sottolineare come il Conto Termico sconti anche una serie di ulteriori barriere relative agli interventi di efficientamento energetico nella Pubblica Amministrazione, su cui sicuramente il legislatore starà operando. Mi riferisco, in particolare, oltre alla com-plessità di alcuni interventi, specialmente se relativi ad edifici storici e di pregio architettonico, anche ai vincoli alla spesa imposti agli enti locali dal Patto di Stabilità.In tal senso, ENEA ha predisposto un contratto-tipo per il miglio-ramento del rendimento energetico dell’edificio, che individua e misura gli elementi a garanzia del risultato, frutto di un lavoro di consultazione con i principali operatori del settore e che attual-mente è in fase di revisione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. L’obiettivo è quello che, avvalendosi con una ESCo di tale modello di energy performance contracting, la Pubblica Am-ministrazione possa ripagare l’intervento di efficientamento grazie al risparmio sulla bolletta energetica, superando pertanto i vincoli posti dal Patto di Stabilità».

ARTICOLO TECNICO pROdOTTIINTERVISTA NEwS dAL pORTALE

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Che ruolo ricoprono le ESCo negli interventi di efficienza energetica?

«Il meccanismo dei Certificati Bianchi ha avuto il merito, tra i tanti, anche di aver favorito e sostenuto la nascita e lo sviluppo di un crescente numero di ESCo operanti sul mercato. Storicamente, l’attenzione delle ESCo è stata concentrata nel settore industriale, principalmente per un fattore di scala, visti i maggiori volumi po-tenziali di risparmi energetici conseguibili, rispetto agli altri settori, per singolo intervento. Attraverso il citato Conto Termico e altre misure, l’obiettivo nel bre-ve periodo sarà quello di rendere “appetibili“ agli occhi delle ESCo interventi di efficientamento anche negli altri settori. Per realizzare ciò è tuttavia indispensabile uno sforzo congiunto di tutti gli sta-keholder coinvolti.Infatti, anche se gli incentivi riducono i tempi di payback degli in-vestimenti, tale supporto economico può costituire soltanto una parte della soluzione alla rimozione delle barriere, anche perché la finanziabilità dei progetti può essere comunque difficoltosa a cau-sa della peculiarità delle variabili presenti e della prevalente ado-zione del tradizionale modello di business nel settore del credito. A tal proposito, nonostante la maggioranza delle banche fornisca prodotti specifici per l’efficienza energetica, il prestito chirografa-rio è infatti ancora lo strumento predominante. La concessione di prestiti avviene attraverso criteri che non tengono conto delle peculiarità degli interventi di efficienza energetica: da un lato, la situazione finanziaria di un’impresa determina le sue decisioni di investimento, e dall’altro la solidità finanziaria è il principale criterio per la concessione di credito. Non a caso, come evidenziato anche nel Rapporto Annuale Efficienza Energetica 2015 dell’ENEA, le prin-cipali ESCo italiane ricorrono a fondi propri o al prestito chirografa-rio per i loro investimenti. Le misure di incentivazione in vigore costituiscono sicuramente parte delle garanzie fornite all’istituto di credito per la concessione dei fondi necessari, ma rappresentano, come detto, solo il primo passo della strategia per sbloccare fondi».

parliamo dell’obbligo di diagnosi energetica per le imprese: quali le imprese coinvolte e quali i requisiti minimi di effi-cienza da rispettare?

«È iniziato il conto alla rovescia: proprio la scorsa settimana ENEA ha organizzato un convegno per fare il punto della situazione a pochi giorni dalla scadenza obbligatoria di presentazione delle diagnosi energetiche e per fornire ulteriori chiarimenti.Come noto, il Decreto Legislativo 102/2014, che ha recepito la Di-rettiva 2012/27/UE sull’Efficienza Energetica, ha stabilito che entro il 5 Dicembre 2015 le grandi aziende e quelle con i maggiori con-sumi di energia devono eseguire la diagnosi energetica dei propri impianti. Si ricorda che i risultati vanno trasmessi all’ENEA entro il 22 Dicembre 2015.

A poche settimane dalla scadenza, sono 166 le imprese energivore o di grandi dimensioni che hanno effettuato la diagnosi energetica dei propri impianti e trasmesso i dati all’ENEA.Per quanto riguarda i requisiti, oltre all’Allegato 2 del citato Decre-to Legislativo 102/2014, si può far riferimento al sito del Ministero dello Sviluppo Economico, dove sono stati pubblicati a riguardo sia alcuni chiarimenti (lo scorso Maggio) sia, più recentemente, delle FAQ in cui si forniscono informazioni circa l’individuzione del sito produttivo oggetto di diagnosi, i soggetti che la dovranno eseguire e le relative modalità tecniche, con un occhio particolare al caso delle imprese multisito».

Quali sono le vostre aspettative rispetto alla Conferenza di parigi sul Clima?

«La COP21 a Parigi è un tappa decisiva nei negoziati per la lotta al cambiamento climatico. Di rilievo il fatto che, al 1° Ottobre 2015, un numero di paesi pari all’86% delle emissioni mondiali ha presenta-to un piano d‘azione degli interventi post-2020 che adotterebbero nell’ipotesi di un nuovo accordo internazionale, il cosiddetto Inten-ded Nationally Determined Contribution. In rappresentanza dell’Italia, nei mesi scorsi ENEA ha partecipato in-sieme alla Fondazione ENI- Enrico Mattei al Deep Decarbonization Pathways Project, una collaborazione di 16 paesi a maggiori emis-sioni per lo sviluppo di percorsi di profonda decarbonizzazione: per la valutazione delle diverse strategie e degli impatti ad esse asso-ciate, ogni paese ha elaborato un Country Report, che farà parte del background material per la COP21. A livello Italiano, sicuramente emerge come l’intensità energetica e carbonica del sistema produttivo e di consumo del nostro Paese dovrebbero ridursi in maniera consistente: a questo proposito lo sviluppo e la commercializzazione di nuove tecnologie per l’effi-cienza energetica potranno ricoprire un ruolo fondamentale, che dovrà essere accompagnato da un coordinamento delle politiche energetiche, per poter orientare i mercati verso le soluzioni mag-giormente cost-effective, e promuovere allo stesso tempo la com-petività delle nostre imprese.

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aermec presenta nrK, pompa di calore aria-acqua per riscaldamento, climatizzazione e produzione di aCS

NRK è l’innovativa pompa di calore di Aermec ad alta temperatura che consente di riscaldare in modo affidabile ed efficiente anche negli inverni più rigidi.

NRK consente di produrre acqua calda fino a 65°C, e garantisce la possibilità di riscaldare e produrre ACS con temperatura dell’aria esterna fino a -20°C.

Anche in zone caratterizzate da climi estremi, NRK si presenta un’alternativa ideale alla caldaia grazie al suo ampio range di funzionamento.

Oltre a riscaldare e produrre ACS, la pompa di calore NRK di Aermec, in esecuzione reversibile, è in grado di provvedere anche al comfort estivo.

L’affidabilità di questo prodotto è assicurata dalla scelta dei compressori scroll ad alto rendimento, dotati della tecnologia innovativa con

iniezione di vapore (E.V.I.); dall’adozione del doppio circuito frigorifero; dal dimensionamento ottimizzato degli scambiatori di calore e dalla gestione intelligente degli sbrinamenti.

Le diverse possibilità di configurazione di NRK, che prevedono diversi allestimenti, come il kit idronico integrato nella macchina, lo rendono un prodotto estremamente versatile.

Le pompe di calore NRK sono progettate per l’installazione esterna e sono molto indicate per il settore residenziale autonomo e centralizzato, e sono abbinabili a impianti a pavimento o ventilconvettori.

La potenza termica nominale coperta dalle pompe di calore aria-acqua NRK di Aermec varia da 21 a 175 kW.

aErmEC S.p.a. - via Roma - 37040 Bevilacqua Vr - ITALIATel. +39 0442 633 111 - www.aermec.it

Scopri Aermec su

Aermec è una realtà produttiva e un marchio di riferimento in Italia e in Europa nel condizionamento e nella climatizzazione.Aermec offre una gamma estremamente ampia di prodotti, oltre 300 a catalogo; una gamma di qualità e affidabilità ampiamente riconosciute dal mercato, sia per l´area dei climatizzatori per gli ambienti residenziali “split system”, sia per i ventilconvettori – prodotto dove l´azienda è leader sul mercato italiano con una quota del 25% per quantità di pezzi commercializzati – sia nelle macchine per ogni dimensione d´impianto, che consentono estrema versatilità di soluzioni tecniche. Alla ricerca di sempre maggiore efficienza e di sempre più elevato risparmio energetico, la gamma delle macchine da impianto si è arricchita di modelli dotati di compressori con tecnologia inverter e si è estesa alle pompe di calore aria-acqua e acqua-acqua geotermiche.

L’azienda

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CEtra SrL - Via Gilberto di Pontecorvo - Altedo Bologna - ITALIATel. +39 051 766344 - Fax +39 051 766306 - www.cetra.it

Il sistema di sanificazione Jonix, prodotto dall’azienda Cetra del Gruppo Galletti, rende auto-sanificanti le unità di trattamento aria CTJ.

I moduli di sanificazione posizionati all’interno della UTA prevedono la formazione continua di inquinanti di natura batterica e microbica, e i conseguenti rischi dovuti alla contaminazione.

Il sistema di sanificazione Jonix elimina batteri, muffe, virus, inquinanti chimici, VOC e odori grazie alla tecnologia avanzata a plasma freddo.

Gli ionizzatori promuovono la formazione controllata di particolari specie ioniche in aria, attraverso un campo elettrico che simula processi naturali che avvengono normalmente, come le radiazioni solari e gli eventi atmosferici.

La funzione principale delle centrali auto-sanificanti CTJ Cetra consiste nella riduzione della carica batterica e nella conseguente sanificazione

dell’aria immessa all’interno degli ambienti con miglioramento dell’indoor air quality (IAQ).

L’elettronica presente all’interno delle centrali trattamento aria controlla in maniera autonoma il sistema di sanificazione; di conseguenza, è possibile ottenere la massima customizzazione in funzione delle esigenze del cliente o del tipo di applicazione.

I moduli Jonix sono dispositivi medici di classe I secondo le direttive europee 93/42/CE 2006/42/CE, 2006/95/CE, 2007/108/CE, CND Z12159099.

La serie CTJ Cetra è particolarmente consigliata per il settore ospedaliere, alimentare e farmaceutico.

Centrali auto-sanificanti Cetra con sistema di sanificazione Jonix

Scopri Cetra su

Cetra, azienda parte del Galletti Group, si occupa di progettazione, produzione e vendita di centrali di trattamento aria, unità termoventilanti, recuperatori di calore per i settori residenziale, commerciale, industriale chimico farmaceutico, alimentare e ospedaliero.

Di recente l’azienda ha ottenuto l’importante riconoscimento della certificazione Eurovent per le centrali di trattamento aria.

L’azienda

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NewEfficient-S è un’innovativa linea di sistemi solari termici a circolazione naturale ad alta efficienza, caratterizzati dal design con il bollitore nascosto, reso possibile dalla tecnologia di scambio a condensazione (Brevetto italiano N.0001395011 e PCT/1B2009/006987).

Grazie a questa tecnologia, lo scambio termico avviene alla massima velocità, contrastando l’innesco di circolazioni inverse parassite, che costituiscono un elemento critico per tutti gli altri sistemi termici.

In poche parole, il sistema termico a condensazione realizza al suo interno la stessa sequenza che la natura compie durante il processo conosciuto come il “ciclo dell’acqua”, che si rende manifesto a tutti con il fenomeno della pioggia.

NewEfficient-S possiede tutte le certificazioni per accedere al Conto Energia e rappresenta il top di gamma della produzione CMG Solari.

I principali vantaggi del sistema NewEfficient-S sono: basso impatto estetico ed agevole integrazione architettonica grazie al serbatoio occultato alla vista; elevate prestazioni energetiche e rapidità di innesco del ciclo di scambio termico; manutenzione assente sul circuito primario, perché sigillato (allo stesso modo di un condizionatore od un frigorifero); alta affidabilità grazie ad un fluido di lavoro che si conserva nel tempo e non diventa corrosivo per acidità; immunità al surriscaldamento e al gelo, il circuito primario è caricato con fluido azeotropico in depressione, efficace da -60°C a 120°C.

MTM Energia è un’azienda milanese specializzata nella progettazione, realizzazione e installazione di impianti di micro-cogenerazione, cogenerazione e trigenerazione.

Per rispondere alle esigenze delle realtà più piccole, MTM Energia ha sviluppato LIFE, la serie di micro-cogeneratori ad alto rendimento (CAR) alimentati a gas naturale con potenze elettriche fino a 70kW.

Studiati appositamente per le piccole e medie realtà come alberghi, piscine, centri sportivi, ospedali, case di riposo e tutte quelle attività con elevati consumi elettrici e termici, i micro-cogeneratori della serie LIFE garantiscono ridotti costi di acquisto sia in termini di prezzo d’acquisto, che per quanto riguarda i costi di allacciamento e di manutenzione.

I micro-cogeneratori LIFE rappresentano la soluzione ideale non solo per entrare nel mondo dell’efficienza energetica, ma anche per il risparmio energetico e l’ottenimento dei Certificati Bianchi.

MTM Energia srl, azienda particolarmente attenta ai concetti di eco sostenibilità e risparmio energetico, è in grado di trovare la soluzione più opportuna per ogni cliente attraverso studi di fattibilità mirati, con l’obiettivo di individuare la scelta ottimale sotto tutti i punti di vista (ritorno economico, impatto ambientale, rumorosità, ingombri, ecc).

L’esperienza di MTM Energia nel settore della cogenerazione di piccola e media dimensione la rendono unica in Italia.

newEfficient-S di Cmg Solari, solare termico ad alta efficienza

micro-cogenerazione ad alto rendimento con la serie LiFE di mtm Energia

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report iEa, efficienza energetica: risparmiati 550 miliardi di dollari e 870 milioni di tonnellate di Co2Il 2014 può essere considerato un anno virtuoso a livello globale, dal punto di vista dell’efficienza energetica, del risparmio e delle emissioni: 550 miliardi di dollari risparmiati nella bolletta energetica, emissioni evitate per 870 milioni di tonnellate di anidride carbonica e ben 300 miliardi di dollari di investimenti in efficienza.

Questi i dati principali dell’Energy Efficiency Market Report redatto dall’IEA (Agenzia Internazionale dell’Energia) presentato nei giorni scorsi dall’ENEA.

Nei Paesi aderenti alla IEA, gli interventi di efficientamento energetico hanno consentito, negli ultimi 25 anni, di evitare l’emissione di 10,2 miliardi di tonnellate di CO2, che corrispondono alle emissioni di un anno dei 29 Paesi membri. Questo ha portato non solo a evidenti benefici ambientali, ma anche a benefici economici non indifferenti; è stato registrato, infatti, un decremento dei consumi globali di energia del 2% tra il 2010 e il 2014, quando era stata prevista una crescita del 3% senza calcolare gli interventi di efficienza energetica.

A che punto è l’Italia in tutto ciò?Il nostro Paese, secondo quanto riportato nell’analisi IEA, è in linea con il trend mondiale, e può fare affidamento su importanti risorse economiche per il periodo 2014-2020:

Per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, 355 milioni di euro;Per le diagnosi energetiche delle PMI, oltre 100 milioni di euro;Per l’efficientamento energetico delle scuole e delle università, 350 milioni di euro dall’ex Fondo Kyoto;Per interventi sugli edifici della PA locale, 1,5 miliardi di euro dai fondi strutturali;Per il programma triennale di formazione e informazione, 3 milioni di euro.

Durante la p r e s e n t a z i o n e del rapporto IEA, è intervenuto Alessandro Federici, dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica dell’ENEA, che ha contribuito al rapporto IEA con le informazioni dell’Italia. Federici ha sottolineato come l’efficienza energetica rappresenti lo strumento più efficace per ridurre le emissioni, anche in vista dell’obiettivo di limitare entro i 2°C l’aumento della temperatura globale. Non solo benefici ambientali, ma anche economici: ridurre il consumo di combustibili fossili tramite l’efficienza significa anche ridurre i costi in bolletta e stimolare ricerca e innovazione.

Positivi, dunque, i dati riportati dal report IEA, ma non ci si può fermare qui. Con la prosecuzione delle attuali politiche energetiche, al 2050 gli investimenti sarebbero pari a 8mila miliardi di dollari, ma per raggiungere l’obiettivo 2°C gli investimenti dovrebbero ammontare a 14mila miliardi di dollari.

L’ENEA, in questi termini, ha la possibilità di offrire supporto scientifico alle imprese per gli audit energetici e per la diffusione della cultura dell’efficienza energetica, e al MiSE per monitorare le politiche di efficienza energetica in vigore per raggiungere gli obiettivi al 2020.

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Conto termico: il gSE diffonde i dati di novembreIl GSE ha diffuso ieri i dati aggiornati relativi al Contatore del Conto Termico (DM 28 Dicembre 2012), focalizzato sulla procedura di Accesso Diretto agli incentivi, che hanno evidenziato, ancora una volta, una crescita delle richieste da parte dei privati di gran lunga superiore a quelle provenienti dalla pubblica amministrazione.

Al 1° novembre, infatti, su una cifra totale di 14.278 richieste e un totale di 51 milioni di euro incentivati, le autorizzazioni ottenute dai privati sono 41,6 milioni di euro (+2,32 mln. rispetto al mese di ottobre), mentre quelle ottenute dalla pubblica amministrazione solo 9,6 milioni (+0,64 mln. sul mese scorso). Rispetto al mese scorso, in totale, il mese di novembre ha segnato 806 richieste in più.

L’impegno di spesa annua calcolata per il 2015 è di 19,12 milioni di euro, ferma al primo luglio poiché

l’attivazione dei nuovi incentivi per il secondo semestre dell’anno verranno calcolati sul primo semestre del 2016, con il pagamento della prima rata a fine Gennaio. La cifra stanziata per il 2015 non è stata spesa, nonostante il boom di richieste da privati registrato nel primo semestre.

Se è vero che il grande assente è l’amministrazione pubblica, anche la quota di incentivi destinata ai privati continua a non essere all’altezza delle aspettative, mettendo in luce ancora diversi punti di debolezza per questo sistema di incentivi.

EVENTI in agenda

Il 03/12/2015 Dal 18/01/2016 al 21/01/2016

Il 15/12/2015 Dal 28/01/2016 al 31/01/2016

Durante questa edizione il Presidente Mauro Odorisio, il Prof. Alberto Bubbio e Andrea Ricotti di Cerved Group presenteranno il primo Rapporto Angaisa ITS indagine condotta tra le aziende associate finalizzata alla conoscenza dello stato dell’arte della distribuzione specializzata ITS italiana.

World Future Efficiency Summit 2016, uno degli eventi più salienti a livello mondiale in termini di efficienza energetica, tecnologie all’avanguardia ed eco-friendly.

Evento globale che ha l’obiettivo di far comunicare leader, politici e investitori nell’ambito delle energie rinnovabili e dello sviluppo sostenibile.

Il CIG, Comitato Italiano Gas, organizza a Bologna, per Martedì 15 Dicembre prossimo, un workshop dedicato alle “Modalità operative per le verifiche metrologiche periodiche e casuali”.

Klimahouse 2016 si svolgerà dal 28 al 31 Gennaio 2016 presso FieraBolzano.

Obiettivo di Klimahouse è quello di dimostrare che, nell’edilizia, esistono molte alternative e tecniche economiche in grado di garantire un elevato risparmio energetico.

Milano Abu DhabiBologna Bolzano

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