Conferenza Inforav – CDTIRoma, 29 novembre 2010

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Regolamenti, tecnologie e mercati per i nuovi accessi a larga banda nel quadro NGN Aldo Roveri Università di Roma “La Sapienza” Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

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Regolamenti, tecnologie e mercati per i nuovi accessi a larga banda nel quadro NGN Aldo Roveri Università di Roma “La Sapienza”. Conferenza Inforav – CDTIRoma, 29 novembre 2010. Sommario. Introduzione alle NGN Regolamentazione dell’accesso Opportunità tecnologiche nazionali - PowerPoint PPT Presentation

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Regolamenti, tecnologie e mercatiper i nuovi accessi a larga banda

nel quadro NGN

Aldo RoveriUniversità di Roma “La Sapienza”

Regolamenti, tecnologie e mercatiper i nuovi accessi a larga banda

nel quadro NGN

Aldo RoveriUniversità di Roma “La Sapienza”

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2Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

SommarioSommario

1.Introduzione alle NGN

2.Regolamentazione dell’accesso

3.Opportunità tecnologiche nazionali

4.Evoluzione dei servizi

1.Introduzione alle NGN

2.Regolamentazione dell’accesso

3.Opportunità tecnologiche nazionali

4.Evoluzione dei servizi

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1. Introduzione alla NGN1. Introduzione alla NGN

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4Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Verso l’NGN (1/4)Verso l’NGN (1/4)

• Nel 2003, presso l’ ITU-T, si è iniziato a perseguire l’obiettivo di una nuova rete a larga banda di tipo integrato e gli sono stati attribuiti il nome Next Generation Network e l’acronimo NGN.

• Un primo risultato della relativa attività di standar-dizzazione è stato formalmente conseguito all’inizio del 2006.

• Nel 2003, presso l’ ITU-T, si è iniziato a perseguire l’obiettivo di una nuova rete a larga banda di tipo integrato e gli sono stati attribuiti il nome Next Generation Network e l’acronimo NGN.

• Un primo risultato della relativa attività di standar-dizzazione è stato formalmente conseguito all’inizio del 2006.

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Verso l’NGN (2/4)Verso l’NGN (2/4)

• Lo scopo dell’obiettivo NGN era di combinare le caratteristiche più convenienti della PSTN / ISDN e di Internet in modo da–procurare a utenti e fornitori di servizio una

modalità facilitata di supporto a servizi da fruire su accessi a larga banda, su filo e senza filo;–supportare l’aspirazione degli utenti di accedere

ai servizi di loro interesse da posizione ubiqua (mobilità intrinseca);

• Lo scopo dell’obiettivo NGN era di combinare le caratteristiche più convenienti della PSTN / ISDN e di Internet in modo da–procurare a utenti e fornitori di servizio una

modalità facilitata di supporto a servizi da fruire su accessi a larga banda, su filo e senza filo;–supportare l’aspirazione degli utenti di accedere

ai servizi di loro interesse da posizione ubiqua (mobilità intrinseca);

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Verso l’NGN (3/4)Verso l’NGN (3/4)

– facilitare la combinazione di diversi servizi di comunicazione, quali servizi dati (web-browsing), voce e servizi multimediali ed emergenti (quali Instant Messaging, Presence e diffusivi);–supportare una piattaforma flessibile per

l’accesso ad applicazioni con le finalità più varie.

– facilitare la combinazione di diversi servizi di comunicazione, quali servizi dati (web-browsing), voce e servizi multimediali ed emergenti (quali Instant Messaging, Presence e diffusivi);–supportare una piattaforma flessibile per

l’accesso ad applicazioni con le finalità più varie.

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Verso l’NGN (4/4)Verso l’NGN (4/4)

• L’attenzione verso l’obiettivo NGN, che è stato promossa dagli operatori di rete, dalle industrie manifatturiere, dai fornitori di servizio e dalle autorità di regolazione, ha dato luogo a un gruppo di studi in ambito ITU-T, indicato come FGNGN (Focus Group on NGN).

• L’attenzione verso l’obiettivo NGN, che è stato promossa dagli operatori di rete, dalle industrie manifatturiere, dai fornitori di servizio e dalle autorità di regolazione, ha dato luogo a un gruppo di studi in ambito ITU-T, indicato come FGNGN (Focus Group on NGN).

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Definizione di NGN (1/2)Definizione di NGN (1/2)

• In accordo alla Racc. Y. 2001 dell’ITU-T, una NGN è una rete operante a pacchetto, in grado di– fornire servizi di comunicazione;– fare uso di un insieme di tecnologie di trasporto

a larga banda capaci di assicurare QoS;nella quale le funzioni legate al servizio sono indipendenti dalle tecnologie legate al trasporto, che ne sono il necessario supporto.

• In accordo alla Racc. Y. 2001 dell’ITU-T, una NGN è una rete operante a pacchetto, in grado di– fornire servizi di comunicazione;– fare uso di un insieme di tecnologie di trasporto

a larga banda capaci di assicurare QoS;nella quale le funzioni legate al servizio sono indipendenti dalle tecnologie legate al trasporto, che ne sono il necessario supporto.

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Definizione di NGN (2/2)Definizione di NGN (2/2)

• Una NGN consente un accesso senza impedimenti da parte degli utenti alle reti e ai fornitori di servizio e/o ai servizi in competizione che sono di loro scelta.

• Essa supporta una mobilità generalizzata che con-sente la fornitura conforme e ubiqua agli utenti.

• Una NGN consente un accesso senza impedimenti da parte degli utenti alle reti e ai fornitori di servizio e/o ai servizi in competizione che sono di loro scelta.

• Essa supporta una mobilità generalizzata che con-sente la fornitura conforme e ubiqua agli utenti.

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La migrazione verso le NGN (1/4)La migrazione verso le NGN (1/4)

• Alla luce di quanto sta accadendo nei Paesi in cui questo processo sta avendo luogo, la migrazione sta avvenendo in modo graduale passando dalla sezione dorsale (backbone) alla sezione di accesso.

• Alla luce di quanto sta accadendo nei Paesi in cui questo processo sta avendo luogo, la migrazione sta avvenendo in modo graduale passando dalla sezione dorsale (backbone) alla sezione di accesso.

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La migrazione verso le NGN (2/4)La migrazione verso le NGN (2/4)

• Gli investimenti necessari alla realizzazione di reti NGN nella sezione dorsale, sono generalmente inferiori rispetto a quelli richiesti dalla sezione di accesso.

• La sezione di accesso di una NGN è usualmente indicata con l’acronimo NGAN (Next Generation Access Network).

• Gli investimenti necessari alla realizzazione di reti NGN nella sezione dorsale, sono generalmente inferiori rispetto a quelli richiesti dalla sezione di accesso.

• La sezione di accesso di una NGN è usualmente indicata con l’acronimo NGAN (Next Generation Access Network).

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La migrazione verso le NGN (3/4)La migrazione verso le NGN (3/4)

• La migrazione tende a trasferire il trasporto di tutti i servizi, oggi offerti su piattaforme distinte, su un’unica piattaforma basata sul protocollo IP.

• Ciò semplifica da una parte la gestione della rete e consente dall’altra l’abbattimento dei costi oggi associati alla gestione e al mantenimento di reti distinte per ciascun servizio (fonia, dati, video-audio).

• La migrazione tende a trasferire il trasporto di tutti i servizi, oggi offerti su piattaforme distinte, su un’unica piattaforma basata sul protocollo IP.

• Ciò semplifica da una parte la gestione della rete e consente dall’altra l’abbattimento dei costi oggi associati alla gestione e al mantenimento di reti distinte per ciascun servizio (fonia, dati, video-audio).

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La migrazione verso le NGN (4/4)La migrazione verso le NGN (4/4)

• Per quanto riguarda la sezione dorsale (Core Network), la vecchia gerarchia della rete con trasferimento a circuito è sostituita da un insieme di nodi IP e Gateway, che instradano i pacchetti, relativi a voce, dati, TV, ecc. nell’obiettivo di convergenza dei servizi su una singola piattaforma.

• La trasformazione della Core Network, come sopra specificato, riguarda la sostituzione dei nodi di rete e non implica il rinnovamento della rete fisica, che di norma è oggi realizzata in fibra ottica.

• Per quanto riguarda la sezione dorsale (Core Network), la vecchia gerarchia della rete con trasferimento a circuito è sostituita da un insieme di nodi IP e Gateway, che instradano i pacchetti, relativi a voce, dati, TV, ecc. nell’obiettivo di convergenza dei servizi su una singola piattaforma.

• La trasformazione della Core Network, come sopra specificato, riguarda la sostituzione dei nodi di rete e non implica il rinnovamento della rete fisica, che di norma è oggi realizzata in fibra ottica.

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La migrazione in ItaliaLa migrazione in Italia

• Nel nostro Paese, a partire dalla Core network, la migrazione verso reti NGN con l’impiego di tecnologia IP/GigaBit-Ethernet (IP/GBE) avanza gradualmente verso le reti di accesso ai livelli metropolitano e locale.

• Nel nostro Paese, a partire dalla Core network, la migrazione verso reti NGN con l’impiego di tecnologia IP/GigaBit-Ethernet (IP/GBE) avanza gradualmente verso le reti di accesso ai livelli metropolitano e locale.

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Modello funzionale generale (1/3)Modello funzionale generale (1/3)

• Il modello funzionale generale per una NGN è stato definito con l’applicazione dei seguenti principi:– dividere le funzioni di trasporto e di servizio in due

gruppi distinti, o piani, comprendenti» uno tutte le funzioni di controllo;» l’altro tutte le funzioni di gestione.

– dividere ulteriormente le funzioni di trasporto e di servizio in due strati , uno per il trasporto (transport stratum) e l’altro per i servizio (service stratum);

– i due strati interagiscono tra loro e con le risorse che sono loro disponibili.

• Il modello funzionale generale per una NGN è stato definito con l’applicazione dei seguenti principi:– dividere le funzioni di trasporto e di servizio in due

gruppi distinti, o piani, comprendenti» uno tutte le funzioni di controllo;» l’altro tutte le funzioni di gestione.

– dividere ulteriormente le funzioni di trasporto e di servizio in due strati , uno per il trasporto (transport stratum) e l’altro per i servizio (service stratum);

– i due strati interagiscono tra loro e con le risorse che sono loro disponibili.

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Modello funzionale generale (2/3)Modello funzionale generale (2/3)Figura tratta da “IEEE_Communications Magazine”, October 2005

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17Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Figura tratta da “IEEE_Communications Magazine”, October 2005

Modello funzionale generale (3/3)Modello funzionale generale (3/3)

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Le opportunità di mercato delle NGANLe opportunità di mercato delle NGAN

• Con la disponibilità di una infrastruttura di accesso a larghissima banda (in prospettiva fino a 100 Mbit/s in downlink e a 50 Mbit/s in uplink), secondo le linee guida NGN, si prospetta una profonda trasformazione delle modalità di accesso e delle conseguenti offerte di mercato, quale si esemplifica con– la multicanalità di accesso;– la gestione “all IP” di ogni flusso informativo;– la introduzione di nuove piattaforme di erogazione

dei contenuti e delle applicazioni IT.

• Con la disponibilità di una infrastruttura di accesso a larghissima banda (in prospettiva fino a 100 Mbit/s in downlink e a 50 Mbit/s in uplink), secondo le linee guida NGN, si prospetta una profonda trasformazione delle modalità di accesso e delle conseguenti offerte di mercato, quale si esemplifica con– la multicanalità di accesso;– la gestione “all IP” di ogni flusso informativo;– la introduzione di nuove piattaforme di erogazione

dei contenuti e delle applicazioni IT.

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Le opportunità tecnologiche per le NGANLe opportunità tecnologiche per le NGAN

• Sono di varia natura, ma limitando l’attenzione a quelle più significative (altre saranno considerate nel seguito), si riassumono sinteticamente in– la graduale transizione dai mezzi in rame a quelli in

fibra;– l’adozione della tecnologia Ethernet come struttura

di rete “carier-grade”;– l’impiego di ogni mezzo per assicurare flessibilità

gestionale;– la riproposizione del bit-streaming, come modalità

di disaggregazione logica;– la convergenza nell’accesso radio 4G;– l’estensione dei terminali ai sensori.

• Sono di varia natura, ma limitando l’attenzione a quelle più significative (altre saranno considerate nel seguito), si riassumono sinteticamente in– la graduale transizione dai mezzi in rame a quelli in

fibra;– l’adozione della tecnologia Ethernet come struttura

di rete “carier-grade”;– l’impiego di ogni mezzo per assicurare flessibilità

gestionale;– la riproposizione del bit-streaming, come modalità

di disaggregazione logica;– la convergenza nell’accesso radio 4G;– l’estensione dei terminali ai sensori.

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Ruolo di Ethernet (1/3)Ruolo di Ethernet (1/3)

• La tecnologia Ethernet si prospetta come architettura di impiego generalizzato anche se presenta allo stato attuale alcuni limiti in termini di scalabilità, di disponibilità di funzioni OAM (Operation, Administration & Maintenance) e di accessibilità a meccanismi automatici di “protection switching”.

• La tecnologia Ethernet si prospetta come architettura di impiego generalizzato anche se presenta allo stato attuale alcuni limiti in termini di scalabilità, di disponibilità di funzioni OAM (Operation, Administration & Maintenance) e di accessibilità a meccanismi automatici di “protection switching”.

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21Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Ruolo di Ethernet (2/3)Ruolo di Ethernet (2/3)

• Offre costi più convenienti rispetto ad altre soluzioni in quanto è in grado di supportare– servizi di connettività “full-IP” di nuova e futura

generazione per clienti residenziali e business;– servizi infrastrutturali per Service e Content

Provider.

• Offre costi più convenienti rispetto ad altre soluzioni in quanto è in grado di supportare– servizi di connettività “full-IP” di nuova e futura

generazione per clienti residenziali e business;– servizi infrastrutturali per Service e Content

Provider.

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22Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Ruolo di Ethernet (3/3)Ruolo di Ethernet (3/3)

• La convenienza si riscontra– sull’interfaccia lato utente, in quanto il relativo

traffico è nativo Ethernet;– sull’interfaccia lato rete, a causa della disponibilità

(attuale o prospettica) di apparati quali i DSLAM IP, GPON OLT-ONU, Switch di aggregazione ecc e di unità di trasporto ottico CWDM, tutti con interfaccia Ethernet.

• La convenienza si riscontra– sull’interfaccia lato utente, in quanto il relativo

traffico è nativo Ethernet;– sull’interfaccia lato rete, a causa della disponibilità

(attuale o prospettica) di apparati quali i DSLAM IP, GPON OLT-ONU, Switch di aggregazione ecc e di unità di trasporto ottico CWDM, tutti con interfaccia Ethernet.

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23Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Flessibilità gestionaleFlessibilità gestionale

• Nel processo di migrazione fra la rete attuale e quella NGAN futura, ove è di importanza partico-lare il conseguimento di una elevata flessibilità gestionale, una soluzione tecnologicamente attraente è costituita dall’ADF (Automatic Distribution Frame), come strumento di tele-gestione della permutazione delle attestazioni dei clienti ai vari elementi di rete.

• Nel processo di migrazione fra la rete attuale e quella NGAN futura, ove è di importanza partico-lare il conseguimento di una elevata flessibilità gestionale, una soluzione tecnologicamente attraente è costituita dall’ADF (Automatic Distribution Frame), come strumento di tele-gestione della permutazione delle attestazioni dei clienti ai vari elementi di rete.

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24Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Riproposizione del bit-streaming (1/2)Riproposizione del bit-streaming (1/2)

• Come affiancamento del unbundling della fibra ottica si prospetta come soluzione alternativa il bit-streaming dei flussi informativi, introducendo una loro separazione logica in luogo della separa-zione spaziale conseguibile con l’unbundling.

• Come affiancamento del unbundling della fibra ottica si prospetta come soluzione alternativa il bit-streaming dei flussi informativi, introducendo una loro separazione logica in luogo della separa-zione spaziale conseguibile con l’unbundling.

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25Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Riproposizione del bit-streaming (2/2)Riproposizione del bit-streaming (2/2)

• Il servizio si prospetta più flessibile per gli SP che lo utilizzino.

• Poiché però il bit-streaming deve poter veicolare tutti i servizi, inclusi quelli che necessitano di vincoli stringenti di QoS, occorre la definizione di classi di servizio per certi aspetti analoghe a quelle definite a suo tempo per i trasferimenti ATM.

• Il servizio si prospetta più flessibile per gli SP che lo utilizzino.

• Poiché però il bit-streaming deve poter veicolare tutti i servizi, inclusi quelli che necessitano di vincoli stringenti di QoS, occorre la definizione di classi di servizio per certi aspetti analoghe a quelle definite a suo tempo per i trasferimenti ATM.

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26Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Convergenza nell’accesso radio 4G (1/2)Convergenza nell’accesso radio 4G (1/2)

• Gli organismi di standardizzazione hanno già operato per la convergenza della filiera 3GPP (UMTS) e di quella IEEE (WiMAX) puntando a ottenere, tra l’altro, un’efficienza spettrale pros-sima al limite di Shannon.

• Obiettivo finale è verso la convergenza della rete mobile con quella fissa NGN; una ipotesi è l’utilizzazione comune della piattaforma IMS (IP Multimedia Subsystem).

• Gli organismi di standardizzazione hanno già operato per la convergenza della filiera 3GPP (UMTS) e di quella IEEE (WiMAX) puntando a ottenere, tra l’altro, un’efficienza spettrale pros-sima al limite di Shannon.

• Obiettivo finale è verso la convergenza della rete mobile con quella fissa NGN; una ipotesi è l’utilizzazione comune della piattaforma IMS (IP Multimedia Subsystem).

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27Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Convergenza nell’accesso radio 4G (2/2)Convergenza nell’accesso radio 4G (2/2)

• Si punta a fornire (in modo condiviso) un ritmo di picco di 100 Mbit/s in downlink e 50 Mbit/s in uplink per cella su una banda di 20 MHz.

• Ciò modificando la tecnica di accesso dal W-CDMA a O-FDMA in downlink e a SC-FDMA in uplink, almeno in termini orientativi.

• Si punta a fornire (in modo condiviso) un ritmo di picco di 100 Mbit/s in downlink e 50 Mbit/s in uplink per cella su una banda di 20 MHz.

• Ciò modificando la tecnica di accesso dal W-CDMA a O-FDMA in downlink e a SC-FDMA in uplink, almeno in termini orientativi.

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28Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Estensione dei terminali ai sensori (1/2)Estensione dei terminali ai sensori (1/2)

• Questa estensione ha molteplici applicazioni quali: –RFID (Radio Frequency Identifiers);–Sensori-Traffico;–Sensori per la tutela della salute;– contatori elettronici;– automobili intelligenti;– rilevatori di inquinamento.

• Questa estensione ha molteplici applicazioni quali: –RFID (Radio Frequency Identifiers);–Sensori-Traffico;–Sensori per la tutela della salute;– contatori elettronici;– automobili intelligenti;– rilevatori di inquinamento.

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29Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Estensione dei terminali ai sensori (2/2)Estensione dei terminali ai sensori (2/2)

• In ognuna di queste applicazioni i sensori, inseriti in una WSN (Wireless Sensor Networks), diventano le appendici di una NGN per automatiz-zare/ottimizzare i processi relativi a trasporti, sanità, logistica, ambiente, ecc.

• In ognuna di queste applicazioni i sensori, inseriti in una WSN (Wireless Sensor Networks), diventano le appendici di una NGN per automatiz-zare/ottimizzare i processi relativi a trasporti, sanità, logistica, ambiente, ecc.

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30Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Necessità di Regolamentazione (1/2)Necessità di Regolamentazione (1/2)

• Il passaggio a NGAN, con il superamento della situazione del Paese in termini di “digital divide” e di differenziale negativo nella diffusione della larga banda, ha imposto (già da qualche anno) una riflessione nelle sfide regolamentari da affrontare.

• Il passaggio a NGAN, con il superamento della situazione del Paese in termini di “digital divide” e di differenziale negativo nella diffusione della larga banda, ha imposto (già da qualche anno) una riflessione nelle sfide regolamentari da affrontare.

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31Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Necessità di Regolamentazione (2/2)Necessità di Regolamentazione (2/2)

• Una soluzione che è oggetto di attente valutazioni a livello internazionale è la separazione funzionale, per la quale l’unico benchmark disponibile è quello Openreach in UK.

• Un primo tema è quello della perimetrazione della NGAN e da solo mostra quanto sia ardua la definizione di una qualunque ipotesi in questo senso.

• Una soluzione che è oggetto di attente valutazioni a livello internazionale è la separazione funzionale, per la quale l’unico benchmark disponibile è quello Openreach in UK.

• Un primo tema è quello della perimetrazione della NGAN e da solo mostra quanto sia ardua la definizione di una qualunque ipotesi in questo senso.

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2. Regolamentazione dell’accesso2. Regolamentazione dell’accesso

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33Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Il quadro della regolamentazione (1/3)Il quadro della regolamentazione (1/3)

• Ha origine dalla Commissione Europea (CE), che in data 20/09/2010 ha emesso una Raccomandazione (nel seguito abbreviata in Racc.), che è relativa all’accesso regolamentato alle NGAN e che è accompagnata da un documento, sempre di origine UE, contenente chiarimenti relativi ai contenuti della Racc.

• La Racc. si inserisce nella Direttiva 2002/21 del Parlamento Europeo e del Consiglio che ha istituito un quadro normativo comune per le reti e per i servizi di comunicazione.

• Ha origine dalla Commissione Europea (CE), che in data 20/09/2010 ha emesso una Raccomandazione (nel seguito abbreviata in Racc.), che è relativa all’accesso regolamentato alle NGAN e che è accompagnata da un documento, sempre di origine UE, contenente chiarimenti relativi ai contenuti della Racc.

• La Racc. si inserisce nella Direttiva 2002/21 del Parlamento Europeo e del Consiglio che ha istituito un quadro normativo comune per le reti e per i servizi di comunicazione.

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34Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Il quadro della regolamentazione (2/3)Il quadro della regolamentazione (2/3)

• Nel riconoscere che lo sviluppo delle NGAN è componente fondamentale per favorire la ripresa economica (stimolo degli investimenti, creazione di posti di lavoro, impulso all’innovazione), il Consiglio d’Europa ha dato mandato alla CE di elaborare, in collaborazione con gli stakeholders, una strategia europea verso la banda larga e ultralarga.

• Nel riconoscere che lo sviluppo delle NGAN è componente fondamentale per favorire la ripresa economica (stimolo degli investimenti, creazione di posti di lavoro, impulso all’innovazione), il Consiglio d’Europa ha dato mandato alla CE di elaborare, in collaborazione con gli stakeholders, una strategia europea verso la banda larga e ultralarga.

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35Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Il quadro della regolamentazione (3/3)Il quadro della regolamentazione (3/3)

• Gli obiettivi di copertura sono– la banda larga di base (1 – 2 Mbit/s) disponibile per tutti i

cittadini dell’Unione entro il 2013;– la banda larga estesa (non minore di 30 Mbit/s) disponibile

per tutti entro il 2020;– la banda ultralarga (non minore di 100 Mbit/s) con almeno il

50% degli utenti domestici accedenti al servizio entro il 2020.• Ovviamente questi obiettivi sono solo orientativi, come lo

sono le delimitazioni dalle bande e gli anni di loro disponibilità.

• Gli obiettivi di copertura sono– la banda larga di base (1 – 2 Mbit/s) disponibile per tutti i

cittadini dell’Unione entro il 2013;– la banda larga estesa (non minore di 30 Mbit/s) disponibile

per tutti entro il 2020;– la banda ultralarga (non minore di 100 Mbit/s) con almeno il

50% degli utenti domestici accedenti al servizio entro il 2020.• Ovviamente questi obiettivi sono solo orientativi, come lo

sono le delimitazioni dalle bande e gli anni di loro disponibilità.

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36Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Gli attori della regolamentazioneGli attori della regolamentazione

• Le Autorità Nazionali di Regolamentazione (ANR)presso di noi l’AGCOM

• Gli Operatori che sono distinti in–Operatori SMP (Significant Market Power);

presso di noi Telecom Italia–Operatori alternativi.

• Le Autorità Nazionali di Regolamentazione (ANR)presso di noi l’AGCOM

• Gli Operatori che sono distinti in–Operatori SMP (Significant Market Power);

presso di noi Telecom Italia–Operatori alternativi.

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37Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Scopi della Raccomandazione (1/3)Scopi della Raccomandazione (1/3)

• “Favorire lo sviluppo di un mercato unico..... promuovendo gli investimenti, la concorrenza, e l’innovazione sul mercato dei servizi a larga banda, con riferimento alla transizione alle NGAN.”

• “Favorire lo sviluppo di un mercato unico..... promuovendo gli investimenti, la concorrenza, e l’innovazione sul mercato dei servizi a larga banda, con riferimento alla transizione alle NGAN.”

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38Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Scopi della Raccomandazione (2/3)Scopi della Raccomandazione (2/3)

• Offrire “ alle ANR una serie di misure correttive che consenta loro di elaborare provvedimenti appropriati per fare fronte alle carenze del mercato e di conseguire gli obiettivi regolamentari prefissati in ciascun stato membro”.

• Offrire “ alle ANR una serie di misure correttive che consenta loro di elaborare provvedimenti appropriati per fare fronte alle carenze del mercato e di conseguire gli obiettivi regolamentari prefissati in ciascun stato membro”.

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39Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Scopi della Raccomandazione (3/3)Scopi della Raccomandazione (3/3)

• Inquadrare la revisione dei mercati 4 e 5 nell’ambito della NGAN:–mercato 4: accesso all’ingrosso alle infrastrutture

fisiche–mercato 5: accesso all’ingrosso alla larga banda.

• Inquadrare la revisione dei mercati 4 e 5 nell’ambito della NGAN:–mercato 4: accesso all’ingrosso alle infrastrutture

fisiche–mercato 5: accesso all’ingrosso alla larga banda.

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40Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Mercato 4Mercato 4

• Accesso alle infrastrutture di ingegneria civile (es. condotti, pozzetti, pali, etc.) dell’operatore SMP.

• Accesso al segmento di terminazione nel caso FTTH.

• Accesso disaggregato alla rete in fibra nel caso FTTH.

• Accesso disaggregato alla sottorete in rame.

• Accesso alle infrastrutture di ingegneria civile (es. condotti, pozzetti, pali, etc.) dell’operatore SMP.

• Accesso al segmento di terminazione nel caso FTTH.

• Accesso disaggregato alla rete in fibra nel caso FTTH.

• Accesso disaggregato alla sottorete in rame.

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41Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Mercato 5 (1/2)Mercato 5 (1/2)

• Secondo la Racc.– occorre mantenere o modificare le misure correttive di

accesso alla banda larga all’ingrosso per i servizi esistenti e per i loro sostituti;

– occorre obbligare l’operatore SMP a rendere disponibili i suoi prodotti di accesso a banda larga all’ingrosso almeno 6 mesi prima della loro messa in commercio al dettaglio.

• Secondo la Racc.– occorre mantenere o modificare le misure correttive di

accesso alla banda larga all’ingrosso per i servizi esistenti e per i loro sostituti;

– occorre obbligare l’operatore SMP a rendere disponibili i suoi prodotti di accesso a banda larga all’ingrosso almeno 6 mesi prima della loro messa in commercio al dettaglio.

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42Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Mercato 5 (2/2)Mercato 5 (2/2)

–Occorre che le ANR impongano un orientamento ai costi sui prodotti obbligatori di accesso a banda larga all’ingrosso:

accesso alle infrastrutture di ingegneria civile;accesso al segmento di terminazione nel caso FTTH;accesso alla fibra nel nodo metropolitano (MPoP) nel

caso FTTH (rete in fibra disaggregata);accesso alla sottorete in rame.

–Occorre che le ANR impongano un orientamento ai costi sui prodotti obbligatori di accesso a banda larga all’ingrosso:

accesso alle infrastrutture di ingegneria civile;accesso al segmento di terminazione nel caso FTTH;accesso alla fibra nel nodo metropolitano (MPoP) nel

caso FTTH (rete in fibra disaggregata);accesso alla sottorete in rame.

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43Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Criteri di determinazione dei prezziCriteri di determinazione dei prezzi

• Secondo la Racc. vanno definiti criteri comuni per determinare – i prezzi di accesso alle NGAN;– i prezzi per l’accesso alle infrastrutture di ingegneria civile;– i prezzi di accesso al segmento di terminazione nel caso FTTH;– i prezzi di accesso alla fibra sul MPoP nel caso FTTH;– i prezzi di accesso alla sottorete in rame.

• Secondo la Racc. vanno definiti criteri comuni per determinare – i prezzi di accesso alle NGAN;– i prezzi per l’accesso alle infrastrutture di ingegneria civile;– i prezzi di accesso al segmento di terminazione nel caso FTTH;– i prezzi di accesso alla fibra sul MPoP nel caso FTTH;– i prezzi di accesso alla sottorete in rame.

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44Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Il principio di equivalenzaIl principio di equivalenza

• Le ANR debbono imporre all’operatore SMP di fornire accesso alle proprie infrastrutture di ingegneria civile alle stesse condizioni praticate a soggetti interni e a terzi interessati all’accesso.

• Ciò comporta– la condivisione delle informazioni sulle caratteri-stiche delle

infrastrutture;– l’applicazione delle stesse procedure in materia di richiesta e di

fornitura di un accesso.• Le ANR devono controllare l’applicazione del principio di

equivalenza.

• Le ANR debbono imporre all’operatore SMP di fornire accesso alle proprie infrastrutture di ingegneria civile alle stesse condizioni praticate a soggetti interni e a terzi interessati all’accesso.

• Ciò comporta– la condivisione delle informazioni sulle caratteri-stiche delle

infrastrutture;– l’applicazione delle stesse procedure in materia di richiesta e di

fornitura di un accesso.• Le ANR devono controllare l’applicazione del principio di

equivalenza.

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45Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Mercati geografici subnazionaliMercati geografici subnazionali

• Le ANR dovrebbero esaminare con attenzione le condizioni di concorrenza che stanno emergendo a seguito della diffusione delle NGAN.

• Ciò allo scopo di – individuare nel paese di loro competenza condizioni di

concorrenza sostanzialmente e oggettivamente differenti che si prevede rimangano stabili nel tempo;

– definire mercati geografici subnazionali , nei quali siano presenti condizioni concorrenziali divergenti (es. presenza di diverse infrastrutture alternative o di vari operatori).

• Le ANR dovrebbero esaminare con attenzione le condizioni di concorrenza che stanno emergendo a seguito della diffusione delle NGAN.

• Ciò allo scopo di – individuare nel paese di loro competenza condizioni di

concorrenza sostanzialmente e oggettivamente differenti che si prevede rimangano stabili nel tempo;

– definire mercati geografici subnazionali , nei quali siano presenti condizioni concorrenziali divergenti (es. presenza di diverse infrastrutture alternative o di vari operatori).

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46Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Comitato NGN Italia (1/2)Comitato NGN Italia (1/2)

• Con delibera pubblicata sulla G.U. del 20/01/2010, la AGCOM ha affidato a un GdL (Comitato NGN Italia) il compito di sottoporre alla propria attenzione entro 6 mesi una proposta non vincolante di “Linee guida per la disciplina della transizione verso le NGN”.

• Con delibera pubblicata sulla G.U. del 20/01/2010, la AGCOM ha affidato a un GdL (Comitato NGN Italia) il compito di sottoporre alla propria attenzione entro 6 mesi una proposta non vincolante di “Linee guida per la disciplina della transizione verso le NGN”.

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47Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Comitato NGN Italia (2/2)Comitato NGN Italia (2/2)

• La proposta richiesta riguardava– procedure di migrazione dal rame alla fibra ottica;– eventuali modalità di disaggregazione degli accessi in fibra;– modalità per la disciplina delle condizioni di offerta dei

servizi bitstream su fibra;– condizioni di condivisione delle infrastrutture, ivi compresi

le installazioni all’interno dei condomini.• Il lavoro del Comitato, iniziato alla fine di Gennaio di

quest’anno, si è concluso all’inizio dello scorso mese di ottobre; ha prodotto un documento che nel seguito, per brevità, sarà chiamato “Proposta”.

• La proposta richiesta riguardava– procedure di migrazione dal rame alla fibra ottica;– eventuali modalità di disaggregazione degli accessi in fibra;– modalità per la disciplina delle condizioni di offerta dei

servizi bitstream su fibra;– condizioni di condivisione delle infrastrutture, ivi compresi

le installazioni all’interno dei condomini.• Il lavoro del Comitato, iniziato alla fine di Gennaio di

quest’anno, si è concluso all’inizio dello scorso mese di ottobre; ha prodotto un documento che nel seguito, per brevità, sarà chiamato “Proposta”.

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48Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Procedure di migrazioneProcedure di migrazione

• La migrazione dal rame alla fibra nella NGAN si può articolare in– una fase transitoria, detta di Overlay , nella quale si

ha coesistenza tra la rete tradizionale in rame e i prodromi della rete ottica a banda ultralarga;– una fase di regime, detta di Total Replacement , che

mira a conseguire progressivamente la completa sostituzione della rete tradizionale con la nuova rete in fibra; la sostituzione potrà essere avviata indipen-dentemente centrale per centrale o per blocchi di centrali.

• La migrazione dal rame alla fibra nella NGAN si può articolare in– una fase transitoria, detta di Overlay , nella quale si

ha coesistenza tra la rete tradizionale in rame e i prodromi della rete ottica a banda ultralarga;– una fase di regime, detta di Total Replacement , che

mira a conseguire progressivamente la completa sostituzione della rete tradizionale con la nuova rete in fibra; la sostituzione potrà essere avviata indipen-dentemente centrale per centrale o per blocchi di centrali.

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49Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Aree geografiche (1/4)Aree geografiche (1/4)

• Secondo la Proposta e in accordo con la Racc., il Paese potrebbe essere articolato in gruppi distinti di aree geografiche (cluster).

• La Proposta prevede 3 cluster:– il cluster 1 , in cui si ha concorrenza sulle infrastrutture ;

sono previste più NGAN con annunci dei piani di cablatura ottica tali da determinare un Total Replacement entro il 2018; nel Paese questi tipi di reti dovrebbero riguardare una quindicina di città ed interessare il 15% della popolazione;

• Secondo la Proposta e in accordo con la Racc., il Paese potrebbe essere articolato in gruppi distinti di aree geografiche (cluster).

• La Proposta prevede 3 cluster:– il cluster 1 , in cui si ha concorrenza sulle infrastrutture ;

sono previste più NGAN con annunci dei piani di cablatura ottica tali da determinare un Total Replacement entro il 2018; nel Paese questi tipi di reti dovrebbero riguardare una quindicina di città ed interessare il 15% della popolazione;

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50Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Aree geografiche (2/4)Aree geografiche (2/4)

– il cluster 2 , in cui si ha concorrenza sui servizi ; la forza del mercato non è tale da produrre spontaneamente una concorrenza infrastrutturale; è quindi prevedibile una sola NGAN, da realizzare con criteri di disaggregabilità strutturale e da utilizzare da parte di più operatori a condizioni eque e senza discriminazione nei confronti degli operatori non proprietari; sono eventualmente possibili forme di finanziamento pubblico; nel Paese questa modalità dovrebbe riguardare il 75% della popolazione;

– il cluster 2 , in cui si ha concorrenza sui servizi ; la forza del mercato non è tale da produrre spontaneamente una concorrenza infrastrutturale; è quindi prevedibile una sola NGAN, da realizzare con criteri di disaggregabilità strutturale e da utilizzare da parte di più operatori a condizioni eque e senza discriminazione nei confronti degli operatori non proprietari; sono eventualmente possibili forme di finanziamento pubblico; nel Paese questa modalità dovrebbe riguardare il 75% della popolazione;

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51Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Aree geografiche (3/4)Aree geografiche (3/4)

– il cluster 3, detto del fallimento di mercato, raccoglie le aree geografiche dove i privati non hanno interesse ad investire, e cioè quelle soggette a divario digitale; la NGAN può quindi essere realizzata solo per finalità sociali e non sulla base di logiche economiche; i relativi finanziamenti pos-sono, almeno parzialmente, derivare dall’UE, dallo Stato o da un ente pubblico locale; la popolazione coinvolta non dovrebbe superare il 10% del totale.

– il cluster 3, detto del fallimento di mercato, raccoglie le aree geografiche dove i privati non hanno interesse ad investire, e cioè quelle soggette a divario digitale; la NGAN può quindi essere realizzata solo per finalità sociali e non sulla base di logiche economiche; i relativi finanziamenti pos-sono, almeno parzialmente, derivare dall’UE, dallo Stato o da un ente pubblico locale; la popolazione coinvolta non dovrebbe superare il 10% del totale.

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52Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Aree geografiche (4/4)Aree geografiche (4/4)

• Sarà compito dell’AGCOM decidere se effettuare questa suddivisione in aree geografiche o se prevedere per l’intero paese una sola area geografica, che potrebbe avere le caratteristiche del cluster 2.

• Sarà compito dell’AGCOM decidere se effettuare questa suddivisione in aree geografiche o se prevedere per l’intero paese una sola area geografica, che potrebbe avere le caratteristiche del cluster 2.

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53Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Migrazione nella fase di Overlay (1/2)Migrazione nella fase di Overlay (1/2)

• In questa fase, per garantire la massima efficienza economica e per ripartire il rischi di investimento, lo strumento che la Proposta ritiene più idoneo da incentivare nei cluster 1 e 2 è il coinvestimento; questa è anche la soluzione caldeggiata nella Racc.

• In questa fase, per garantire la massima efficienza economica e per ripartire il rischi di investimento, lo strumento che la Proposta ritiene più idoneo da incentivare nei cluster 1 e 2 è il coinvestimento; questa è anche la soluzione caldeggiata nella Racc.

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54Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Migrazione nella fase di Overlay (2/2)Migrazione nella fase di Overlay (2/2)

• Nel cluster 1 la soluzione preferibile, secondo la Proposta, è quella di condividere i condotti per mezzo di minitubi separati; inoltre tutti i manufatti dovrebbero essere adiacenti, ma distinti per ogni operatore.

• Nel cluster 2, per la realizzazione della rete singola, può attuarsi una forma di partenariato tra soggetti privati e tra soggetti sia privati che pubblici; data comunque la possibilità di un partenariato articolato, sono da prevedere forme diverse e specifiche di accordo tra le parti coinvolte.

• Nel cluster 1 la soluzione preferibile, secondo la Proposta, è quella di condividere i condotti per mezzo di minitubi separati; inoltre tutti i manufatti dovrebbero essere adiacenti, ma distinti per ogni operatore.

• Nel cluster 2, per la realizzazione della rete singola, può attuarsi una forma di partenariato tra soggetti privati e tra soggetti sia privati che pubblici; data comunque la possibilità di un partenariato articolato, sono da prevedere forme diverse e specifiche di accordo tra le parti coinvolte.

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55Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Migrazione nella fase di Total Replacement (1/2)

Migrazione nella fase di Total Replacement (1/2)

• Nella NGAN si dovrà replicare la maggior parte dei servizi forniti sulla rete in rame; sarà allora opportuno, per ognuno dei servizi considerati, esaminare la convenienza economica di due soluzioni:– sostituire gli apparati terminali per renderli in grado

di svolgere un interlavoro nella nuova rete;– introdurre specifici adattatori atti a consentire la

replica funzionale di alcuni servizi.

• Nella NGAN si dovrà replicare la maggior parte dei servizi forniti sulla rete in rame; sarà allora opportuno, per ognuno dei servizi considerati, esaminare la convenienza economica di due soluzioni:– sostituire gli apparati terminali per renderli in grado

di svolgere un interlavoro nella nuova rete;– introdurre specifici adattatori atti a consentire la

replica funzionale di alcuni servizi.

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56Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Migrazione nella fase di Total Replacement (2/2)

Migrazione nella fase di Total Replacement (2/2)

• La eventuale sostituzione comporterà inevitabilmente costi per l’utente finale, tranne che non si prefiguri un contributo governativo.

• Secondo la Proposta e in accordo con quanto suggerito anche dalla Racc., la ANR potrebbe utilmente avvalersi di un “Regolamento per la gestione operativa della transizione”.

• La eventuale sostituzione comporterà inevitabilmente costi per l’utente finale, tranne che non si prefiguri un contributo governativo.

• Secondo la Proposta e in accordo con quanto suggerito anche dalla Racc., la ANR potrebbe utilmente avvalersi di un “Regolamento per la gestione operativa della transizione”.

Page 57: Conferenza Inforav – CDTIRoma, 29 novembre 2010

57Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Servizi bitstream su fibraServizi bitstream su fibra

• Per ciò che riguarda l’offerta di questi servizi vanno distinte– condizioni tecniche;– condizioni economiche

• Le prime dovrebbero assicurare il massimo beneficio per il cliente finale, in termini di banda, di qualità di servizio e di prezzi.

• Le seconde potrebbero orientativamente derivare dalle logiche di mercato sulla base delle situazioni di effettiva concorrenza; in alternativa potrebbero, più prudentemente (per evitare esiti contrari alla concorrenza), emergere da un insieme di misure regolamentari.

• Per ciò che riguarda l’offerta di questi servizi vanno distinte– condizioni tecniche;– condizioni economiche

• Le prime dovrebbero assicurare il massimo beneficio per il cliente finale, in termini di banda, di qualità di servizio e di prezzi.

• Le seconde potrebbero orientativamente derivare dalle logiche di mercato sulla base delle situazioni di effettiva concorrenza; in alternativa potrebbero, più prudentemente (per evitare esiti contrari alla concorrenza), emergere da un insieme di misure regolamentari.

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58Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Inventario delle infrastrutture (1/2)Inventario delle infrastrutture (1/2)

• La Proposta, in accordo alla Racc., ritiene necessario che la struttura e il contenuto informativo minimo riguardante le infrastrutture di posa siano definiti in un apposito Inventario da prevedere nel quadro regolamentare.

• La Proposta, in accordo alla Racc., ritiene necessario che la struttura e il contenuto informativo minimo riguardante le infrastrutture di posa siano definiti in un apposito Inventario da prevedere nel quadro regolamentare.

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59Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Inventario delle infrastrutture (2/2)Inventario delle infrastrutture (2/2)

• Le informazioni da prevedere nell’Inventario dovrebbero orientativamente essere:– il grafo delle infrastrutture di posa e il relativo posizionamento;– la natura dell’infrastruttura e il relativo proprietario;– la localizzazione dei punti di accesso rispetto alla superficie stradale;– il tipo di infrastruttura di posa disponibile (es. canalina, tubazione, ecc.);– le dimensioni dell’infrastruttura idonea alla posa;– il grado di utilizzabilità residua dell’infrastruttura;– la localizzazione degli edifici con infrastrutture di posa esistenti e adatte al

cablaggio in fibra.

• Le informazioni da prevedere nell’Inventario dovrebbero orientativamente essere:– il grafo delle infrastrutture di posa e il relativo posizionamento;– la natura dell’infrastruttura e il relativo proprietario;– la localizzazione dei punti di accesso rispetto alla superficie stradale;– il tipo di infrastruttura di posa disponibile (es. canalina, tubazione, ecc.);– le dimensioni dell’infrastruttura idonea alla posa;– il grado di utilizzabilità residua dell’infrastruttura;– la localizzazione degli edifici con infrastrutture di posa esistenti e adatte al

cablaggio in fibra.

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60Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Adduzione all’edificio e cablatura verticaleAdduzione all’edificio e cablatura verticale

• Secondo la Proposta, ogni edificio comprendente un adeguato numero di unità immobiliari (UI) dovrebbe essere affidato ad un Operatore di immobile con il compito di cablare l’edificio e di predisporre la tratta di adduzione.

• L’Operatore di immobile dovrebbe, su richiesta di altri operatori di servizio, predisporre più di una fibra che connetta l’armadietto (posto nell’androne dell’immo-bile) con le singole UI.

• l’Operatore di immobile avrebbe anche la responsabilità della gestione e della manutenzione di questa porzione terminale del cablaggio.

• Secondo la Proposta, ogni edificio comprendente un adeguato numero di unità immobiliari (UI) dovrebbe essere affidato ad un Operatore di immobile con il compito di cablare l’edificio e di predisporre la tratta di adduzione.

• L’Operatore di immobile dovrebbe, su richiesta di altri operatori di servizio, predisporre più di una fibra che connetta l’armadietto (posto nell’androne dell’immo-bile) con le singole UI.

• l’Operatore di immobile avrebbe anche la responsabilità della gestione e della manutenzione di questa porzione terminale del cablaggio.

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61Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

La migrazione: obblighi degli Operatori (1/3)La migrazione: obblighi degli Operatori (1/3)

• Gli Operatori che sono titolari di infrastrutture esistenti (cavidotti, camerette, spazi in centrale) devono, a richiesta, rendere disponibili tali infrastrutture senza discriminazioni e a prezzi stabiliti in un listino di riferimento approvato dall’AGCOM.

• Gli Operatori che sono titolari di infrastrutture esistenti (cavidotti, camerette, spazi in centrale) devono, a richiesta, rendere disponibili tali infrastrutture senza discriminazioni e a prezzi stabiliti in un listino di riferimento approvato dall’AGCOM.

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62Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

La migrazione: obblighi degli Operatori (2/3)La migrazione: obblighi degli Operatori (2/3)

• Telecom Italia (nel seguito TI) è tenuta a fornire l’unbunding in centrale agli operatori alternativi nella migrazione dal rame alla fibra, alle stesse condizioni attuali e con le stesse caratteristiche tecniche; se però è richiesta una connessione con caratteristiche migliori delle attuali (maggiore bit rate, QoS garantita, ecc.) il circuito richiesto dovrebbe essere ceduto a un prezzo da concordare, ma in ogni caso sorvegliato dall’AGCOM.

• Telecom Italia (nel seguito TI) è tenuta a fornire l’unbunding in centrale agli operatori alternativi nella migrazione dal rame alla fibra, alle stesse condizioni attuali e con le stesse caratteristiche tecniche; se però è richiesta una connessione con caratteristiche migliori delle attuali (maggiore bit rate, QoS garantita, ecc.) il circuito richiesto dovrebbe essere ceduto a un prezzo da concordare, ma in ogni caso sorvegliato dall’AGCOM.

Page 63: Conferenza Inforav – CDTIRoma, 29 novembre 2010

63Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

La migrazione: obblighi degli Operatori (3/3)La migrazione: obblighi degli Operatori (3/3)

• TI è tenuta a farsi carico del costo di trasferimento delle terminazioni nel caso in cui decida di sopprimere una centrale e di spostare l’accesso alla rete in un’altra località.

• Un generico Operatore nel caso di cessione di nuove infrastrutture da lui realizzate è tenuto a rispettare un obbligo di simmetria nel riguardo di tutti gli altri operatori.

• TI è tenuta a farsi carico del costo di trasferimento delle terminazioni nel caso in cui decida di sopprimere una centrale e di spostare l’accesso alla rete in un’altra località.

• Un generico Operatore nel caso di cessione di nuove infrastrutture da lui realizzate è tenuto a rispettare un obbligo di simmetria nel riguardo di tutti gli altri operatori.

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3. Opportunità tecnologiche nazionali3. Opportunità tecnologiche nazionali

Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

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65Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Selezione degli argomenti trattatiSelezione degli argomenti trattati

• Tra gli svariati argomenti che sono attualmente all’attenzione di tutti gli Organismi e gli Enti nazionali preposti nel Paese a definire completamente le scelte tecnologiche alla base della realizzazione di una NGAN, ne vengono qui considerati due che sono considerati di primaria importanza, e cioè le tecnologie di accesso– su rete fissa;– su mezzo radioche sono rivolte prevalentemente a comunicazioni

interpersonali di tipo mono o multimediale, includendo in queste sia il trasferimento di informazioni di utente, sia di quelle di controllo.

• Tra gli svariati argomenti che sono attualmente all’attenzione di tutti gli Organismi e gli Enti nazionali preposti nel Paese a definire completamente le scelte tecnologiche alla base della realizzazione di una NGAN, ne vengono qui considerati due che sono considerati di primaria importanza, e cioè le tecnologie di accesso– su rete fissa;– su mezzo radioche sono rivolte prevalentemente a comunicazioni

interpersonali di tipo mono o multimediale, includendo in queste sia il trasferimento di informazioni di utente, sia di quelle di controllo.

Page 66: Conferenza Inforav – CDTIRoma, 29 novembre 2010

66Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Tecnologie di accesso su rete fissa (1/2)Tecnologie di accesso su rete fissa (1/2)

• L’infrastruttura NGAN, realizzata in fibra ottica, è preposta a realizzare– gli allacciamenti a banda ultralarga, per l’utenza

residenziale o affari con architetture del tipo FTTx (Fiber To The x)– la connettività (mobile backhaul) tra le numerose

stazioni radio necessarie per i sistemi wireless 3G/4G, tipicamente HSPA (High Speed Packet Access) e LTE (Long Term Extension).

• L’infrastruttura NGAN, realizzata in fibra ottica, è preposta a realizzare– gli allacciamenti a banda ultralarga, per l’utenza

residenziale o affari con architetture del tipo FTTx (Fiber To The x)– la connettività (mobile backhaul) tra le numerose

stazioni radio necessarie per i sistemi wireless 3G/4G, tipicamente HSPA (High Speed Packet Access) e LTE (Long Term Extension).

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67Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Tecnologie di accesso su rete fissa (2/2)Tecnologie di accesso su rete fissa (2/2)

• Date le possibili architetture di distribuzione della rete in fibra ottica (FTTE, FTTC, FTTB e FTTH), particolare attenzione è da rivolgere alle due possibili categorie di sistemi di connessione: – sistemi punto-punto (Point-to-Point, P2P); – sistemi basati su PON (Passive Optical Network).

• Date le possibili architetture di distribuzione della rete in fibra ottica (FTTE, FTTC, FTTB e FTTH), particolare attenzione è da rivolgere alle due possibili categorie di sistemi di connessione: – sistemi punto-punto (Point-to-Point, P2P); – sistemi basati su PON (Passive Optical Network).

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68Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Rapporti tra accessi in fibra e via radio (1/4)Rapporti tra accessi in fibra e via radio (1/4)

• Il mobile backhaul, e cioè la realizzazione della rete di giunzione che interconnette le stazioni radio base (Base Station) ai nodi di controllo RNC (Radio Network Controller) della rete dell’Operatore, rappresenta uno dei maggiori costi della RAN (Radio Access Network).

• Il mobile backhaul, e cioè la realizzazione della rete di giunzione che interconnette le stazioni radio base (Base Station) ai nodi di controllo RNC (Radio Network Controller) della rete dell’Operatore, rappresenta uno dei maggiori costi della RAN (Radio Access Network).

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69Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Rapporti tra accessi in fibra e via radio (2/4)Rapporti tra accessi in fibra e via radio (2/4)

• Considerando che il successo di mercato dei servizi mobili a banda larga tramite sistemi 3G/HSPA sta provocando un significativo aumento del traffico dati sulle RAN, è prevedibile che sarà necessario un potenziamento di questa sezione della rete che potrà convenientemente essere realizzato sfruttando le infrastrutture della rete di accesso in fibra ottica.

• Considerando che il successo di mercato dei servizi mobili a banda larga tramite sistemi 3G/HSPA sta provocando un significativo aumento del traffico dati sulle RAN, è prevedibile che sarà necessario un potenziamento di questa sezione della rete che potrà convenientemente essere realizzato sfruttando le infrastrutture della rete di accesso in fibra ottica.

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70Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Rapporti tra accessi in fibra e via radio (3/4)Rapporti tra accessi in fibra e via radio (3/4)

• La soluzione Metro Ethernet promette di offrire una significativa riduzione di costo rispetto alle soluzioni tradizionali, quali ad esempio SDH/SONET.

• Esistono ancora lacune qualitative da colmare per questa tecnologia al fine di rispettare le specifiche per il radiomobile; in particolare, un aspetto critico riguarda il livello di qualità che un circuito emulato da Ethernet può offrire, soprattutto in relazione agli elevati standard qualitativi della tradizionale tecnologia TDM.

• La soluzione Metro Ethernet promette di offrire una significativa riduzione di costo rispetto alle soluzioni tradizionali, quali ad esempio SDH/SONET.

• Esistono ancora lacune qualitative da colmare per questa tecnologia al fine di rispettare le specifiche per il radiomobile; in particolare, un aspetto critico riguarda il livello di qualità che un circuito emulato da Ethernet può offrire, soprattutto in relazione agli elevati standard qualitativi della tradizionale tecnologia TDM.

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71Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Rapporti tra accessi in fibra e via radio (4/4)Rapporti tra accessi in fibra e via radio (4/4)

• Un ulteriore aspetto della relazione fibra/radio è quello relativo alle reti di femtocelle, basate su antenne 3G/HSPA poste nelle abitazioni degli utenti, analogamente agli odierni accessi domestici WiFi+ADSL.

• Le femtocelle sono collegate alla rete dell’Operatore cellulare tramite collegamenti fissi ADSL o FTTx e permettono di offrire l’intera capacità di una cella HSPA (fino a 20-30 Mbit/s) al singolo ambiente domestico.

• Un ulteriore aspetto della relazione fibra/radio è quello relativo alle reti di femtocelle, basate su antenne 3G/HSPA poste nelle abitazioni degli utenti, analogamente agli odierni accessi domestici WiFi+ADSL.

• Le femtocelle sono collegate alla rete dell’Operatore cellulare tramite collegamenti fissi ADSL o FTTx e permettono di offrire l’intera capacità di una cella HSPA (fino a 20-30 Mbit/s) al singolo ambiente domestico.

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72Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Infrastrutture di posa alternative (1/3)Infrastrutture di posa alternative (1/3)

• Sono da esaminare gli accorgimenti orientati a ridurre la necessità di eseguire opere di scavo, quali la “miniaturizzazione” dei componenti della rete ottica (minitubi e minicavi) e le tecnologie di scavo a più ridotto impatto ambientale (minitrincea, micro-trincea, perforazioni orizzontali guidate).

• Oltre a tali accorgimenti, un secondo elemento riguarda l’impiego delle infrastrutture per TLC e di quelle non TLC, presenti nel sottosuolo delle aree urbane.

• Sono da esaminare gli accorgimenti orientati a ridurre la necessità di eseguire opere di scavo, quali la “miniaturizzazione” dei componenti della rete ottica (minitubi e minicavi) e le tecnologie di scavo a più ridotto impatto ambientale (minitrincea, micro-trincea, perforazioni orizzontali guidate).

• Oltre a tali accorgimenti, un secondo elemento riguarda l’impiego delle infrastrutture per TLC e di quelle non TLC, presenti nel sottosuolo delle aree urbane.

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73Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Infrastrutture di posa alternative (2/3)Infrastrutture di posa alternative (2/3)

• Nelle infrastrutture per TLC rientrano le tubazioni, costituite da manufatti di grandi dimensioni realizzati per lo sviluppo della rete in rame e, successivamente, utilizzati anche per lo sviluppo della rete ottica, ricorrendo all’installazione di sottotubi all’interno di ciascun tubo.

• Nelle infrastrutture per TLC rientrano le tubazioni, costituite da manufatti di grandi dimensioni realizzati per lo sviluppo della rete in rame e, successivamente, utilizzati anche per lo sviluppo della rete ottica, ricorrendo all’installazione di sottotubi all’interno di ciascun tubo.

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74Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Infrastrutture di posa alternative (3/3)Infrastrutture di posa alternative (3/3)

• Le infrastrutture non TLC, che possono essere utilizza-te per la posa di cavi a fibre ottiche con l’impiego di sottotubi, minitubi e minicavi, appositamente concepiti per i diversi ambienti di posa, sono ad esempio quelle relative a: – impianti di illuminazione;– condotte fognarie;– altre infrastrutture non più in uso di gas o acqua.

• Le infrastrutture non TLC, che possono essere utilizza-te per la posa di cavi a fibre ottiche con l’impiego di sottotubi, minitubi e minicavi, appositamente concepiti per i diversi ambienti di posa, sono ad esempio quelle relative a: – impianti di illuminazione;– condotte fognarie;– altre infrastrutture non più in uso di gas o acqua.

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75Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Transizione verso la NGAN (1/4)Transizione verso la NGAN (1/4)

• In uno scenario di Total Replacement tutti gli utenti vengono migrati sulla nuova rete di accesso indipendentemente dai servizi che utilizzano.

• La NGAN fornisce servizi che rendono la migrazione trasparente per l’utente: il caso tipico è quello della telefonia, che viene supportata da un servizio di PSTN Emulation (servizio indistinguibile dall’utente).

• In uno scenario di Total Replacement tutti gli utenti vengono migrati sulla nuova rete di accesso indipendentemente dai servizi che utilizzano.

• La NGAN fornisce servizi che rendono la migrazione trasparente per l’utente: il caso tipico è quello della telefonia, che viene supportata da un servizio di PSTN Emulation (servizio indistinguibile dall’utente).

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76Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Transizione verso la NGAN (2/4)Transizione verso la NGAN (2/4)

• La strategia di Total Replacement ha il vantaggio di annullare rapidamente i costi di gestione e di manutenzione della rete tradizionale, il che permette anche di finanziare parzialmente la nuova rete con i risparmi ottenuti dalla dismissione della vecchia.

• Nel caso di Overlay si ha invece un periodo di coesistenza delle due infrastrutture; la migrazione dei clienti sulla nuova rete avviene solo quando essi sottoscrivono i nuovi servizi a larga banda.

• La strategia di Total Replacement ha il vantaggio di annullare rapidamente i costi di gestione e di manutenzione della rete tradizionale, il che permette anche di finanziare parzialmente la nuova rete con i risparmi ottenuti dalla dismissione della vecchia.

• Nel caso di Overlay si ha invece un periodo di coesistenza delle due infrastrutture; la migrazione dei clienti sulla nuova rete avviene solo quando essi sottoscrivono i nuovi servizi a larga banda.

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77Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Transizione verso la NGAN (3/4)Transizione verso la NGAN (3/4)

• E’ da considerare che gli approcci di Total Replacement e di Overlay non sono in piena contrapposizione: è possibile impostare una strategia in cui una fase iniziale di tipo Overlay, guidata dallo sviluppo del mercato, viene portata avanti fino a quando la percentuale di utenti della rete tradizionale è sufficientemente ridotta da rendere comunque conveniente il Total Replacement.

• E’ da considerare che gli approcci di Total Replacement e di Overlay non sono in piena contrapposizione: è possibile impostare una strategia in cui una fase iniziale di tipo Overlay, guidata dallo sviluppo del mercato, viene portata avanti fino a quando la percentuale di utenti della rete tradizionale è sufficientemente ridotta da rendere comunque conveniente il Total Replacement.

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78Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Transizione verso la NGAN (4/4)Transizione verso la NGAN (4/4)

• Sempre in riferimento alla migrazione dei servizi dalla rete tradizionale di accesso alla NGAN, l’insieme dei servizi comprende – i servizi intermedi utilizzati internamente

dall’operatore,– i servizi wholesale (all’ingrosso) per altri operatori

(che comprendono i servizi di unbundling e colocazione), – i servizi retail (al dettaglio), in particolare la telefonia

(es. PSTN Emulation).

• Sempre in riferimento alla migrazione dei servizi dalla rete tradizionale di accesso alla NGAN, l’insieme dei servizi comprende – i servizi intermedi utilizzati internamente

dall’operatore,– i servizi wholesale (all’ingrosso) per altri operatori

(che comprendono i servizi di unbundling e colocazione), – i servizi retail (al dettaglio), in particolare la telefonia

(es. PSTN Emulation).

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79Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Tecnologie di accesso radio (1/5)Tecnologie di accesso radio (1/5)

• Con riferimento al tema dell’accesso radio, sono da analizzare lo stato e le prospettive dei relativi standard attualmente disponibili o in fase di rilascio.

• Parallelamente sono da analizzare le tecniche di gestione dinamica dello spettro radio e le tecniche radio cognitive.

• Con riferimento al tema dell’accesso radio, sono da analizzare lo stato e le prospettive dei relativi standard attualmente disponibili o in fase di rilascio.

• Parallelamente sono da analizzare le tecniche di gestione dinamica dello spettro radio e le tecniche radio cognitive.

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80Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Tecnologie di accesso radio (2/5)Tecnologie di accesso radio (2/5)

• Sono infine da esaminare – le prospettive di sviluppo della domanda di banda

radio nei prossimi anni,– le criticità che possono rallentare tale sviluppo,– il problema dell’assegnazione dello spettro radio e

della regolamentazione di soluzioni tecnologiche in competizione tra loro,

in modo da garantire l’accesso ad una pluralità di offerte a condizioni economiche e qualitative vantaggiose per utenti ed operatori.

• Sono infine da esaminare – le prospettive di sviluppo della domanda di banda

radio nei prossimi anni,– le criticità che possono rallentare tale sviluppo,– il problema dell’assegnazione dello spettro radio e

della regolamentazione di soluzioni tecnologiche in competizione tra loro,

in modo da garantire l’accesso ad una pluralità di offerte a condizioni economiche e qualitative vantaggiose per utenti ed operatori.

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81Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Tecnologie di accesso radio (3/5)Tecnologie di accesso radio (3/5)

• Sono da valutare quattro diverse strade: – l’uso di UMTS nella banda a 900 MHz attraverso il

refarming della copertura GSM; – l’adozione di HSPA+ come soluzione-ponte verso la

quarta generazione; – la convergenza su LTE, di cui sono ormai disponibili gli

apparati di prima release; – la soluzione “alternativa” WiMAX, secondo il protocollo

IEEE 802.16e. Di ciascun percorso sono da valutare vantaggi/svantaggi,

tempi di applicabilità e impatto sulle infrastrutture esistenti degli operatori.

• Sono da valutare quattro diverse strade: – l’uso di UMTS nella banda a 900 MHz attraverso il

refarming della copertura GSM; – l’adozione di HSPA+ come soluzione-ponte verso la

quarta generazione; – la convergenza su LTE, di cui sono ormai disponibili gli

apparati di prima release; – la soluzione “alternativa” WiMAX, secondo il protocollo

IEEE 802.16e. Di ciascun percorso sono da valutare vantaggi/svantaggi,

tempi di applicabilità e impatto sulle infrastrutture esistenti degli operatori.

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82Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Tecnologie di accesso radio (4/5)Tecnologie di accesso radio (4/5)

• Un aspetto di particolare rilevanza nella gestione dello spettro radio è legato al paradigma Cognitive Radio (CR); l’idea base di questo paradigma è l’utilizzazione “opportunistica” delle frequenze, che possono essere impiegate da dispositivi radio basati su diverse tecnologie e ogni qualvolta ne esistano le condizioni.

• Un aspetto di particolare rilevanza nella gestione dello spettro radio è legato al paradigma Cognitive Radio (CR); l’idea base di questo paradigma è l’utilizzazione “opportunistica” delle frequenze, che possono essere impiegate da dispositivi radio basati su diverse tecnologie e ogni qualvolta ne esistano le condizioni.

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83Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Tecnologie di accesso radio (5/5)Tecnologie di accesso radio (5/5)

• In particolare, l’uso di terminali di comunicazione che implementino il paradigma CR permette all’utente: – di determinare quali porzioni dello spettro sono disponibili

e, nel caso di bande date in concessione, di rilevare la presenza di utenti “licenziati” (spectrum sensing);

– di selezionare il canale con la qualità migliore, tra quelli disponibili (spectrum decision);

– di coordinarsi con altri utenti dotati di terminali CR nell’accesso al canale selezionato (spectrum sharing);

– di cambiare canale di frequenza quando viene rilevata la presenza di utenti licenziati (spectrum mobility).

• In particolare, l’uso di terminali di comunicazione che implementino il paradigma CR permette all’utente: – di determinare quali porzioni dello spettro sono disponibili

e, nel caso di bande date in concessione, di rilevare la presenza di utenti “licenziati” (spectrum sensing);

– di selezionare il canale con la qualità migliore, tra quelli disponibili (spectrum decision);

– di coordinarsi con altri utenti dotati di terminali CR nell’accesso al canale selezionato (spectrum sharing);

– di cambiare canale di frequenza quando viene rilevata la presenza di utenti licenziati (spectrum mobility).

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4. Evoluzione dei servizi4. Evoluzione dei servizi

Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

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85Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

I servizi nativi e le reti “legacy” verso la NGN (1/2)

I servizi nativi e le reti “legacy” verso la NGN (1/2)

• La tendenza al cambiamento già in atto da una decade, è identificabile in– ogni rete legacy ha provveduto nei limiti del suo

meglio a fornire i servizi basici di Internet (web browsing, e-mail, FTP, remote login) e si è mossa verso la fornitura di applicazioni “avanzate” di Internet (quali VoIP e IPTV);

• La tendenza al cambiamento già in atto da una decade, è identificabile in– ogni rete legacy ha provveduto nei limiti del suo

meglio a fornire i servizi basici di Internet (web browsing, e-mail, FTP, remote login) e si è mossa verso la fornitura di applicazioni “avanzate” di Internet (quali VoIP e IPTV);

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86Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

I servizi nativi e le reti “legacy” verso la NGN (2/2)

I servizi nativi e le reti “legacy” verso la NGN (2/2)

– ogni SP ha cercato di estendere le sue potenzialità per fornire i servizi di altri SP (es. la fornitura di servizi broadcast da parte di Telco e del servizio telefonico da parte di ISP);– le prestazioni di rete e i relativi miglioramenti

includono, già da un paio di decadi, un aumento di banda, un accesso wireless e un supporto della mobilità.

– ogni SP ha cercato di estendere le sue potenzialità per fornire i servizi di altri SP (es. la fornitura di servizi broadcast da parte di Telco e del servizio telefonico da parte di ISP);– le prestazioni di rete e i relativi miglioramenti

includono, già da un paio di decadi, un aumento di banda, un accesso wireless e un supporto della mobilità.

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87Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

I passi evolutivi per le reti e i servizi (1/3)I passi evolutivi per le reti e i servizi (1/3)

• Sono riconoscibili tre passi evolutivi verso la NGN partendo dalle reti e dai servizi disponibili da almeno una decade:–Passo 1, con

convergenza dei servizi (es. un utente fruisce dello stesso servizio, come un programma TV, attraverso reti differenti, come xDSL, WCDMA o Coax)

sviluppo delle reti di accesso (es. aumentata banda di accesso, ridotto ritardo, ecc.)

• Sono riconoscibili tre passi evolutivi verso la NGN partendo dalle reti e dai servizi disponibili da almeno una decade:–Passo 1, con

convergenza dei servizi (es. un utente fruisce dello stesso servizio, come un programma TV, attraverso reti differenti, come xDSL, WCDMA o Coax)

sviluppo delle reti di accesso (es. aumentata banda di accesso, ridotto ritardo, ecc.)

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88Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

I passi evolutivi per le reti e i servizi (2/3)I passi evolutivi per le reti e i servizi (2/3)

–Passo 2, con conversione dei servizi “IP-based” (es. sostituzione

di servizi nativi associati a reti legacy con altri servizi IP-based, come è il caso del VoIP per la telefonia);

sviluppo delle rete IP tradizionale in un’altra rete IP gestita (passando da un “best-effort” a servizi IP-based con assicurata qualità e sicurezza).

–Passo 2, con conversione dei servizi “IP-based” (es. sostituzione

di servizi nativi associati a reti legacy con altri servizi IP-based, come è il caso del VoIP per la telefonia);

sviluppo delle rete IP tradizionale in un’altra rete IP gestita (passando da un “best-effort” a servizi IP-based con assicurata qualità e sicurezza).

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89Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

I passi evolutivi per le reti e i servizi (3/3)I passi evolutivi per le reti e i servizi (3/3)

–Passo 3, conintegrazione di rete (con l’aggiunta di un comune

strato del controllo del trasporto agente sopra entrambe le sezioni di accesso e di nucleo, sulle quali si attua il trasporto delle informazioni di utente e di segnalazione);

estensione dell’offerta di servizi (con la previsione di un “service stratum” e di “interfacce aperte” che consentono la creazione/fornitura di un largo insieme di servizi sia nuovi che tradizionali ).

–Passo 3, conintegrazione di rete (con l’aggiunta di un comune

strato del controllo del trasporto agente sopra entrambe le sezioni di accesso e di nucleo, sulle quali si attua il trasporto delle informazioni di utente e di segnalazione);

estensione dell’offerta di servizi (con la previsione di un “service stratum” e di “interfacce aperte” che consentono la creazione/fornitura di un largo insieme di servizi sia nuovi che tradizionali ).

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90Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

NGN come SOA (1/2)NGN come SOA (1/2)

• L’architettura NGN è una SOA (Service-Oriented Architecture), consentendo una estensione dei servizi che è ipotizzabile andare molto oltre la sola integra-zione degli attuali servizi Telco, IP e Broadcasting.

• L’architettura NGN è una SOA (Service-Oriented Architecture), consentendo una estensione dei servizi che è ipotizzabile andare molto oltre la sola integra-zione degli attuali servizi Telco, IP e Broadcasting.

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91Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

NGN come SOA (2/2)NGN come SOA (2/2)

• Ad esempio sono da citare come servizi fruibili attraverso una NGN quelli relativi a – le e-applications, quali l’e-commerce, l’e-government

e l’e-learning;– l’home networking , includendo il controllo remoto e

automatico degli “utensili” casalinghi;– le applicazioni delle WSN comprendenti tra l’altro la

possibile previsione di disastri naturali, la fornitura di servizi di “info-tainment” a supporto della mobilità stradale e del traffico interveicolare.

• Ad esempio sono da citare come servizi fruibili attraverso una NGN quelli relativi a – le e-applications, quali l’e-commerce, l’e-government

e l’e-learning;– l’home networking , includendo il controllo remoto e

automatico degli “utensili” casalinghi;– le applicazioni delle WSN comprendenti tra l’altro la

possibile previsione di disastri naturali, la fornitura di servizi di “info-tainment” a supporto della mobilità stradale e del traffico interveicolare.

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92Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Il piano NGN2 di Telecom ItaliaIl piano NGN2 di Telecom Italia

• Nella figura che segue, tratta da una delle numerose presentazioni in cui il piano NGN2 è stato illustrato, sono riassunte molte delle tematiche illustrate in precedenza.

• Nella figura sono riconoscibili– la sezione di accesso, con la delimitazione dell’area di

rete a cui il piano NGN2 si rivolge e con alcune delle alternative di attuazione precedentemente considerate;

– la sezione dorsale;– le piattaforme finalizzate a

Business Operation & Security:Personal Communication;ICT Services.

• Nella figura che segue, tratta da una delle numerose presentazioni in cui il piano NGN2 è stato illustrato, sono riassunte molte delle tematiche illustrate in precedenza.

• Nella figura sono riconoscibili– la sezione di accesso, con la delimitazione dell’area di

rete a cui il piano NGN2 si rivolge e con alcune delle alternative di attuazione precedentemente considerate;

– la sezione dorsale;– le piattaforme finalizzate a

Business Operation & Security:Personal Communication;ICT Services.

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93Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

NGN2 Plan: target architectureNGN2 Plan: target architectureFigura tratta da presentazione di Telecom Italia group

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94Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Le sfide per il settore ICT (1/4)Le sfide per il settore ICT (1/4)

• La sfida principale del mondo ICT risiede nella fornitura di servizi fortemente innovativi attraverso i quali, almeno come linea di tendenza, un utente (domestico o affari) può comunicare a distanza con altri utenti con le seguenti caratteristiche di interazione:– con ricchezza di opportunità e di qualità analoga a

quelle offerte da un contatto diretto;– con un consumo di energia e con un rispetto

ambientale strettamente commisurati al consegui-mento dell’obiettivo precedente;

• La sfida principale del mondo ICT risiede nella fornitura di servizi fortemente innovativi attraverso i quali, almeno come linea di tendenza, un utente (domestico o affari) può comunicare a distanza con altri utenti con le seguenti caratteristiche di interazione:– con ricchezza di opportunità e di qualità analoga a

quelle offerte da un contatto diretto;– con un consumo di energia e con un rispetto

ambientale strettamente commisurati al consegui-mento dell’obiettivo precedente;

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95Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Le sfide per il settore ICT (2/4)Le sfide per il settore ICT (2/4)

– con una larga preferenza verso l’impegno di risorse condivise rispetto a quello di risorse dedicate;– con la garanzia di riservatezza, di integrità e di

autenticazione tra le parti in comunicazione che corrisponda alla domanda del servizio;– con costi di fornitura posti in relazione a una metrica

condivisa dei benefici ottenibili e risultanti da una effettiva liberalizzazione del mercato.

– con una larga preferenza verso l’impegno di risorse condivise rispetto a quello di risorse dedicate;– con la garanzia di riservatezza, di integrità e di

autenticazione tra le parti in comunicazione che corrisponda alla domanda del servizio;– con costi di fornitura posti in relazione a una metrica

condivisa dei benefici ottenibili e risultanti da una effettiva liberalizzazione del mercato.

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96Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

• Le caratteristiche di interazione ora elencate possono scaturire da tre linee normative tra loro fortemente interdipendenti e inquadrabili in temi di natura tecnica, di strategia di mercato e di impegno di standardizzazione:– lo sviluppo della tecnica dovrebbe attuarsi verso

nuovi paradigmi di stretta integrazione tra modi di trasferimento e di elaborazione;

• Le caratteristiche di interazione ora elencate possono scaturire da tre linee normative tra loro fortemente interdipendenti e inquadrabili in temi di natura tecnica, di strategia di mercato e di impegno di standardizzazione:– lo sviluppo della tecnica dovrebbe attuarsi verso

nuovi paradigmi di stretta integrazione tra modi di trasferimento e di elaborazione;

Le sfide per il settore ICT (3/4)Le sfide per il settore ICT (3/4)

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97Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

– l’affermazione di nuove strategie di mercato dovrebbe portare a una competizione che sia reale motore verso una minimizzazione dei costi di fornitura;– la convergenza verso standard condivisi a livello

mondiale dovrebbe assicurare un interlavoro senza limitazioni tra sistemi di costruttori diversi.

– l’affermazione di nuove strategie di mercato dovrebbe portare a una competizione che sia reale motore verso una minimizzazione dei costi di fornitura;– la convergenza verso standard condivisi a livello

mondiale dovrebbe assicurare un interlavoro senza limitazioni tra sistemi di costruttori diversi.

Le sfide per il settore ICT (4/4)Le sfide per il settore ICT (4/4)

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98Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Le innovazioni tecnologiche richieste (1/6)Le innovazioni tecnologiche richieste (1/6)

• Le innovazioni tecnologiche che saranno necessarie per il conseguimento degli obiettivi precedentemente citati sono svariate e in ogni caso da individuarsi nella concezione di nuove architetture funzionali e nell’impegno in queste di nuovi componenti (anche al di fuori di un ambito strettamente elettronico) da cui siano ottenibili– velocità di lavoro;– consumo di energia;– continuità di servizio,con valori attualmente non ancora conseguiti.

• Le innovazioni tecnologiche che saranno necessarie per il conseguimento degli obiettivi precedentemente citati sono svariate e in ogni caso da individuarsi nella concezione di nuove architetture funzionali e nell’impegno in queste di nuovi componenti (anche al di fuori di un ambito strettamente elettronico) da cui siano ottenibili– velocità di lavoro;– consumo di energia;– continuità di servizio,con valori attualmente non ancora conseguiti.

Page 99: Conferenza Inforav – CDTIRoma, 29 novembre 2010

99Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Le innovazioni tecnologiche richieste (2/6)Le innovazioni tecnologiche richieste (2/6)

• A titolo di esempio di tali innovazioni vale la pena citare: – una “context delivery architecture”, che assicuri

consapevolezza del contesto in cui si ha l’erogazione del servizio e in cui l’informazione scambiata tra le parti sia arricchita con informazioni sull’ambiente di comunicazione;– una “augmented reality”, che sovrapponga alla

realtà percepita immagini/etichette atte ad arricchire la percezione dell’utente;

• A titolo di esempio di tali innovazioni vale la pena citare: – una “context delivery architecture”, che assicuri

consapevolezza del contesto in cui si ha l’erogazione del servizio e in cui l’informazione scambiata tra le parti sia arricchita con informazioni sull’ambiente di comunicazione;– una “augmented reality”, che sovrapponga alla

realtà percepita immagini/etichette atte ad arricchire la percezione dell’utente;

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100Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Le innovazioni tecnologiche richieste (3/6)Le innovazioni tecnologiche richieste (3/6)

– una “grid computing”, che consenta di aumentare la soddisfazione degli utenti e la qualità della loro vita attraverso una virtualizzazione delle risorse;– una “cloud computing”, che preveda una

remotizzazione dei servizi di elaborazione complessi e uno svolgimento locale di operazioni semplici.

– una “grid computing”, che consenta di aumentare la soddisfazione degli utenti e la qualità della loro vita attraverso una virtualizzazione delle risorse;– una “cloud computing”, che preveda una

remotizzazione dei servizi di elaborazione complessi e uno svolgimento locale di operazioni semplici.

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101Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Le innovazioni tecnologiche richieste (4/6)Le innovazioni tecnologiche richieste (4/6)

• Si tratta di esempi che, in alcuni casi, sono attuabili a breve termine e in altri con prospettive decisamente più lontane nel tempo.

• Tra le prime si possono citare le cosiddette “tecnologie della presenza”, e cioè – il riconoscimento vocale, – il riconoscimento della scrittura, – l’uso di rivestimenti sensorizzati, – il tracciamento dello sguardo, – il riconoscimento dello stato emotivo, – il riconoscimento di gesti.

• Si tratta di esempi che, in alcuni casi, sono attuabili a breve termine e in altri con prospettive decisamente più lontane nel tempo.

• Tra le prime si possono citare le cosiddette “tecnologie della presenza”, e cioè – il riconoscimento vocale, – il riconoscimento della scrittura, – l’uso di rivestimenti sensorizzati, – il tracciamento dello sguardo, – il riconoscimento dello stato emotivo, – il riconoscimento di gesti.

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102Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Le innovazioni tecnologiche richieste (5/6)Le innovazioni tecnologiche richieste (5/6)

• Un aspetto da considerare attentamente, con prospettive a più lungo termine, è fornito dalle cosiddette “interfacce naturali”, che assicurino una interazione tra utente e rete (attraverso gesti, espressioni, movimenti) analoga a quella con il mondo reale.

• Un aspetto da considerare attentamente, con prospettive a più lungo termine, è fornito dalle cosiddette “interfacce naturali”, che assicurino una interazione tra utente e rete (attraverso gesti, espressioni, movimenti) analoga a quella con il mondo reale.

Page 103: Conferenza Inforav – CDTIRoma, 29 novembre 2010

103Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Le innovazioni tecnologiche richieste (6/6)Le innovazioni tecnologiche richieste (6/6)

• Infine, sempre in una visione prospettica appare di elevato interesse l’impiego delle ICT per l’ottimizzazione delle infrastrutture di rete con svariate finalizzazioni, quali quelle connesse alla distribuzione di energia elettrica, al trasporto delle risorse idriche, e al trasferimento di altre fonti di energia (metanodotti, gasdotti etc.).

• Infine, sempre in una visione prospettica appare di elevato interesse l’impiego delle ICT per l’ottimizzazione delle infrastrutture di rete con svariate finalizzazioni, quali quelle connesse alla distribuzione di energia elettrica, al trasporto delle risorse idriche, e al trasferimento di altre fonti di energia (metanodotti, gasdotti etc.).

Page 104: Conferenza Inforav – CDTIRoma, 29 novembre 2010

104Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Economia della condivisioneEconomia della condivisione

• Secondo il parere di svariati esperti, l’ ”economia della condivisione” assumerà un’importanza sempre crescente soprattutto se basata su responsabilità e credibilità nel rapporto tra i consumatori e tra consumatori e aziende.

• La sfida in quest’ambito per le Telco è la personalizzazione del servizio, mantenendo i vantaggi della condivisione.

• Secondo il parere di svariati esperti, l’ ”economia della condivisione” assumerà un’importanza sempre crescente soprattutto se basata su responsabilità e credibilità nel rapporto tra i consumatori e tra consumatori e aziende.

• La sfida in quest’ambito per le Telco è la personalizzazione del servizio, mantenendo i vantaggi della condivisione.

Page 105: Conferenza Inforav – CDTIRoma, 29 novembre 2010

105Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Lo sviluppo sostenibile dell’ICTLo sviluppo sostenibile dell’ICT

• Una sostenibilità a 360°, intesa come insieme di valori e comportamenti finalizzati a preservare il patrimonio economico, ambientale, sociale e culturale di un ecosistema, va considerata dalle aziende come una priorità di business in cui investire concretamente per competere nel prossimo futuro.

• Il tema si aggancia al duplice concetto “Green for ICT” e “ICT for green”; in particolare l’ICT può essere considerato come motore della sostenibilità, ad esempio a partire dalle soluzioni di “smart metering”, che sono già in campo.

• Una sostenibilità a 360°, intesa come insieme di valori e comportamenti finalizzati a preservare il patrimonio economico, ambientale, sociale e culturale di un ecosistema, va considerata dalle aziende come una priorità di business in cui investire concretamente per competere nel prossimo futuro.

• Il tema si aggancia al duplice concetto “Green for ICT” e “ICT for green”; in particolare l’ICT può essere considerato come motore della sostenibilità, ad esempio a partire dalle soluzioni di “smart metering”, che sono già in campo.

Page 106: Conferenza Inforav – CDTIRoma, 29 novembre 2010

106Conferenza Inforav – CDTI Roma, 29 novembre 2010

Riduzione dei costi operativiRiduzione dei costi operativi

• Per una riduzione dei costi operativi è possibile puntare su tre leve: – il risparmio energetico, dove il tema dell’energia

diventa una sfida e un’opportunità per l’operatore Telco;– l’efficientamento della manutenzione della rete;– il già citato impiego dell’ICT for green.

• Per una riduzione dei costi operativi è possibile puntare su tre leve: – il risparmio energetico, dove il tema dell’energia

diventa una sfida e un’opportunità per l’operatore Telco;– l’efficientamento della manutenzione della rete;– il già citato impiego dell’ICT for green.