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CONFERENZA DI PRESENTAZIONE Anateoresi Rilassamento profondo In onde theta

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CONFERENZA DI PRESENTAZIONE

AnateoresiRilassamento profondo

In onde theta

Conferenza di presentazione Anateoresi17-04-2016

Laureato in Ingegneria, è un ricercatore laureando in naturopatia

Si occupa di:

Anateoresi,

Costellazioni familiari.

Tarocchi e mappa dei talenti e delleOpportunità

www.gmontaldo.it

1. Vuoto2. Vibrazione3. Onda-particella4. Atomo5. Molecole6. Cellule7. Organi8. Corpo9. Individuo

10. Famiglia11.Quartiere12.Città13.Nazione14.Mondo (Gaia, Terra)15.Sistema solare16.Universo17.Multiverso

Conferenza di presentazione Anateoresi

IL CERVELLO DIRIGE TUTTONoi siamo ‘pura coscienza’. Una coscienza dentro coscienze più ampie, un sistema dentro sistemi.

17-04-2016

17-04-2016 Conferenza di presentazione Anateoresi

Il cervello e la mente sono soltanto gli strumenti che il nostro corpo ci mette a disposizione per agirla e manifestarla.

(Ervin Laszlo, Federico Montecucco, Stanislav Grof e tanti altri).

Il lavoro di guarigione consiste nel portare alla luce le parti in ombra della nostra coscienza.

Questo ci consente di diventare sempre più ‘risonanti’ con l’ambiente che ci circonda, gli altri e l’altro da noi e tutto l’universo.

(Vedi i filmati di Emilio del Giudice reperibili su Internet)

Tutto ciò che ci succede dipende dal nostro atteggiamento mentale, dalle nostre convinzioni profonde, quelle che stanno nella nostra

coscienza più profonda.

IL CERVELLO DIRIGE TUTTO

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«Sia che siamo convinti di essere malati, sia chesiamo convinti di essere sani abbiamo ragione.»

E’ ampiamente dimostrato che le malattie hanno origine da emozioni non risolte.

Alla fine della relazione c’è un’ampia bibliografia.

Quasi tutto ciò che dirò è supportato da ampie basi scientifiche(Moltissime di queste non sono riconosciute dalla medicina ufficiale)

tuttavia alcune cose sono ‘solo’ le mie conclusioni.

.

IL CERVELLO DIRIGE TUTTO

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Apertura di cuore e comprensione mentale

L`apertura di cuore senza comprensione mentale diventa solo buonismo e amore astrattoLa comprensione mentale senza apertura di cuore si trasforma in sterile razionalità e sterile filosofiaL`apertura di cuore è un processo, una evoluzione della nostra coscienza che si espande. Avviene quando integriamo le nostre parti in ombra vivendo e trasformando le emozioniLa comprensione mentale è il risultato di un processo emozionale (pag.12,13)

La separazione delle forze del pensiero,del sentimento e della volontà, rendepossibile se non si osservano le regoledella disciplina, un triplice errore divalutazione. (Rudolf Steiner)

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Salute globale come stato di unità neuropsichica(dal libro "Cyber la visione olistica")

Diventai consapevole che a volte la mia attività mentale era fortementesquilibrata sull`emisfero razionale: spesso la mia energia era concentrata"nella testa", e ciò mi rendeva dimentico del cuore, delle emozioni, delcorpo e del flusso di informazioni che costantemente mi inviavano.Sperimentai una serie di tecniche psicosomatiche volte a ribilanciare ilmio sistema, come esercizi di bioenergetica, Tai chi, Kum Nye, danze orespirazioni, ma ciò che mi dava il maggior risultato era sempre lameditazione. Normalmente l`intera attività è orientata all`esterno, allesensazioni del mondo fuori di noi; la meditazione permetteun`attivazione assai potente del centro, così da catalizzare l`interasituazione neuropsichica, e orientarla, e orientarla sul suo nucleocentrale interiore. Sentivo che questa armonica unità interiorerappresentava, neurofisiologicamente, lo stato di salute globale.(Federico Nitamo Montecucco)

CREDERE

AVERE FEDE

STRUMENTI DI CRESCITA

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Le differenze o modalitàCREDERE (MALATTIA) AVERE FEDE (SALUTE)

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• Prevalenza dell’emisfero sinistro• Ego iperviluppato, iper-razionale• Taglia le emozioni• Ha difficoltà ad ascoltare• Crede in una sola verità• Controllo• Amore condizionato• Sofferenza e Separazione• Ricerca di sicurezza• Cerca di convertire• Basse vibrazioni• Prigionia• Colpa e peccato

• Equilibrio tra i due emisferi• Vive nel tutto• Vive le emozioni• Sa ascoltare• Esistono infinite verità• Accettazione• Amore incondizionato• Gioia e Unità• Vive nell’incertezza• E’ un maestro• Alte vibrazioni• Libertà• Responsabilità

17-04-2016

Conferenza di presentazione Anateoresi

Possiamo affermare che

CRESCERE (GUARIRE)vuol dire passare dal

CREDEREall’

AVERE FEDE

17-04-2016

17-04-2016 Conferenza di presentazione Anateoresi

Intelligenza emozionale e malattiaCiò che non amiamo si allontana

da noi. Anche la vita.

Tra le tante definizioni di malattia: 1. “La malattia è qualcosa che ci ‘prende’ quando noi non

siamo pronti ad accettare il cambiamento che proviene dall’ambiente intorno a noi”

2. “Chi sopravvive non è il più forte (quello che sta sempre combattendo), non il più intelligente (quello che cerca sempre le spiegazioni di tutto) ma colui che meglio si adatta al cambiamento).” [Charles Darwin]

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3. Malattia è non voler capire che l’ambiente (il mondo, gli altri, le relazioni) non è come piace a me ma è come è.

4. Malattia è voler cambiare gli altri anziché riuscire a capire che dobbiamo cambiare qualcosa all’interno di noi stessi.

Ma come facciamo a capire cosa dobbiamo cambiare?

Intelligenza emozionale e malattiaCiò che non amiamo si allontana

da noi. Anche la vita.

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Impariamo ad agire l’intelligenza emozionale. Le emozioni sono ciò che ci muove, ‘vita in azione’. Chi non vive le emozioni si nega alla vita ma soprattutto non può recepire il loro messaggio.

Ci sono almeno tre modalità di reagire alle emozioni:

1. Caderci dentro, farsi sopraffare ed esserne totalmente inconsapevoli. Stare male senza sapere perché;

2. Tagliarle e ricacciarle all’interno del nostro corpo;3. Viverle entrandoci dentro con amore e

consapevolezza.

Intelligenza emozionale e malattiaCiò che non amiamo si allontana

da noi. Anche la vita.

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Se le viviamo con amore e consapevolezza si crea un processo di trasformazione dell’emozione. L’effetto di

questo processo è una sorta di illuminazione che porta alla guarigione e comprende:1.Comprensione profonda

2.Senso di libertà3.Leggerezza

4.Apertura di cuore5.Espansione di coscienza

Intelligenza emozionale e malattiaCiò che non amiamo si allontana

da noi. Anche la vita.

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Il dolore è lo spezzarsi del guscio che racchiude la vostra conoscenza.

Come il nocciolo del frutto deve spezzarsi affinché il suo cuore possa esporsi al sole, così voi dovete

conoscere il dolore. (Kalhil Gibran)

Intelligenza emozionale e malattiaCiò che non amiamo si allontana

da noi. Anche la vita.

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Significato della parola Anatheóresisetimologicamente significa: guardare all’indietro contemplando il passato della nostra memoria profonda, controllare che cosa è veramente successo e che cosa è all’origine dei nostri guai attuali, riesumarlo, riportarlo al presente e, al tempo stesso, comprenderlo per trasformarlo ed eliminarlo totalmente dalle nostre memorie.La grande scoperta di Joaquin Grau consiste proprio nell’aver provato, ma provato in

infiniti casi risolti, che non c’è malattia, a qualunque età ci capiti, che non abbia le sue origini in qualche cosa che è avvenuto ben prima che noi nascessimo e fino ai 7-12 anni, quando eravamo già presenti in questo mondo ma non nella forma attuale (con le onde cerebrali beta già formate e la nostra individualità già costruita) che si comincia a raggiungere dopo il 4° stadio di percezione (dopo i 7-12 anni)

Come funziona Anateoresi

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Le onde theta ci portano nel profondo della nostra coscienza. Sappiamo che la nostra coscienza ragiona in maniera simbolica e analogica (come l’emisfero destro). Per cui il ‘viaggio’ al suo interno parla questo linguaggio. Durante la seduta esistono alcune tecniche che ci consentono di portare il cliente a rivivere le scene dolorose della sua vita in modo da trasformarle.

Tecniche principali: filo d’Arianna, discesa nella Piramide, ‘claustro’, nascita.

Tecniche secondarie: eremita, carro, fortino, giudizio, mandala….

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1. Il primo gruppo – il più lento – è il cosiddetto ritmo di onde delta, la cui frequenza va da 0,5 a 4Hz. È lo stato di coscienza che ci caratterizza durante il sonno senza sogni.

2. Il secondo gruppo è quello detto ritmo di onde teta, che va dai 4 agli 8Hz di frequenza. È uno stato di coscienza caratterizzato da alta creatività, così come da alta emotività. È lo stato ipnagogico, quello che appare alla soglia del sonno. Ed è anche, per le ragioni che spiegherò in un altro capitolo, il ritmo a cui dobbiamo effettuare la terapia anateoretica. A questo ritmo, inoltre, il paziente è cosciente di quanto avviene nella terapia. In questo stato di coscienza viviamo l’ unità e ci sentiamo parte del tutto. Riusciamo a trascendere il nostro ego e non abbiamo paura di perderci nel nulla.

Le onde cerebrali

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3. Il terzo gruppo è il cosiddetto ritmo di onde alfa che va dagli 8 ai 14Hz. È uno stato di coscienza caratterizzato da una grande pace e tranquillità. È quello che corrisponde a un buon rilassamento. E’ generalmente lo stato in cui meditiamo

4. Il quarto gruppo è il cosiddetto ritmo di onde beta, che va dai 14 ai 35 e fino ai 50Hz. È quello che corrisponde allo stato di veglia: uno stato teso e di allerta che implica azione, fisica o mentale. È lo stato che ci porta a vedere che c’è qualcosa fuori di noi, qualcosa che ci è estraneo. Ciò in contrasto con gli altri tre gruppi di ritmi che sono soggettivi, che non percepiscono una realtà esterna. Per i ritmi delta, teta e alfa tutto è dentro di noi. Nello stato beta viviamo la separazione e la nostra individualità e ci sentiamo separati

Le onde cerebrali

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I diversi stati di coscienzaMalgrado siano ormai molti i ricercatori scientifici che, con le loroavanzate e in molti casi verificate teorie, stanno demolendo le basidel paradigma newtoniano-cartesiano della scienza meccanicista,questa continua ciò nonostante ad essere in vigore in una societàche, per il fatto di confondere la sicurezza con le conoscenze,continua a fiutare tracce che crede possano portarla a trovare veritàassolute.Non c’è da stupire, quindi, che la scienza convenzionale, la nostrascienza universitaria (quella che abbiamo accettato è destinata asciorinare verità assolute alla società), continui ad affermare che c’èuna sola forma valida di percezione: lo stato di veglia, che è lo statoabituale di coscienza; ovvero, lo stato di percezione sacralizzato.

dalla nostra scienza convenzionale, quello delle verità assolute; e

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che ogni altra forma di percezione non è che uno stato di coscienzaalterato: cioè un modo patologico di elaborare l’informazione.Non mi dilungo sulle ragioni che indussero Newton a concepirel’universo come l’opera di un eccelso orologiaio, e neppure midilungo sulle ragioni che portarono Cartesio a postulare che ildualismo mente-materia fosse una realtà assoluta, che l’uno e l’altrolato di questa dualità avevano vita propria e indipendente. Basti direche, a parte la gratitudine che dobbiamo a queste due menti che untempo furono l’avanguardia della scienza, né l’universo è unmeccanismo di orologeria né la mente è aliena dalla materia,naturalmente supponendo che esista la materia, poiché tuttoevidenzia che esiste solo Coscienza; e che, se le forme di percezione– ovvero i modi di vedere e sentire la Realtà – sono innumerevoli,questo si deve al fatto che i piani di coscienza, cioè i modi dipercepire la Coscienza – o i modi in cui la Coscienza percepisce sestessa –, sono altrettanto innumerevoli.

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Oppure, ed è lo stesso, non c’è un solo e concreto stato di coscienza valido, ma Per percepire la Realtà – questa realtà che consideriamo assoluta e che siamo soliti chiamare Dio – dovremmo essere capaci di raggiungere la comprensione della coscienza tutta, nella sua unica e mandalica pienezza. È qualcosa che i nostri organi di percezione sono ben lontani da raggiungere. Di modo che, se c’è qualcosa che importa veramente, è rifiutare la visione duale cartesiana come unica forma di percezione e non cercare quindi realtà assolute. Invece dobbiamo comprendere che tutti gli stati di percezione sono stati di coscienza: ovvero, stati che vedono in modo diverso questa cosiddetta coscienza globale. Siccome non c’è uno stato reale e valido – il cosiddetto stato abituale o di veglia – e altri stati alterati o patologici – gli altri stati –, ma diversi modi, tutti validi, di avvicinarci alla Realtà. Tutti validi ma che – insisto – sono tutti, anche lo stato di veglia, solo e soltanto diverse forme della ipotetica, perché inafferrabile, Realtà. (vedi anche Stanislav Grof ‘psicologia transpersonale’)

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Gli impatti emotiviLe nostre sofferenze iniziano già nel grembo materno, e,se un petto cattivo è nefasto, molto peggiore è un uterocattivo. Mi fu chiaro, quindi, che ogni mappa di dannisuole avere origine nel grembo materno, al punto che unanascita è tanto più traumatica quanto più traumatico èstato il processo di gestazione. E mi fu chiaro anche che, alcontrario, la biografia infantile – cioè dalla nascita ai sette-dodici anni – di solito potenzia maggiormente traumiantecedenti piuttosto che generarne di nuovi. Poi,raggiunta l’adolescenza, gli impatti emotivi non sono piùtraumatici di per sé, ma lo sono in funzione del fatto che

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attivano un danno originato durante la nostra vitaprenatale, natale e, in grado di intensità decrescente, dallanascita fino ai sette-dodici anni. Se ci ammaliamo dopoquesti più o meno dodici anni, ciò è dovuto al fatto cheogni cumulo traumatico represso fino a tale età (ossiaprima che sorgano in noi ritmi cerebrali beta maturi) è unabomba di profondità patologica che, in stato latente,aspetta – energizzandosi sempre più – l’atto analogico cheriesca a farla esplodere. questo si deve al fatto che i pianidi coscienza, cioè i modi di percepire la Coscienza – o imodi in cui la Coscienza percepisce se stessa –, sonoaltrettanto innumerevoli. innumerevoli piani validi direaltà. Validi e reali ciascuno sul proprio piano, manessuno di essi è la Realtà.

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Se inglobiamo in un solo gruppo iritmi soggettivi di coscienza – delta,theta e alfa – ci troviamo con solodue grandi bande di frequenzacerebrale: quella dei cosiddetti ritmidi onde lente o basse (delta, teta ealfa) e quella del cosiddetto ritmodelle onde rapide o alte: beta. Questoci porta a due modalità totalmentedistinte, per certi aspetti opposte, dielaborare l’informazione. Questi duemodi di elaborare l’informazionecorrispondo l’uno all’emisferocerebrale destro (ECD) e l’altroall’emisfero cerebrale sinistro (ECS).

Gli emisfericerebrali

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Gli emisfericerebrali

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La sincronizzazione e la coerenza cerebrale tra i due emisferi

(dalle ricerche del dott. Montecucco)

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Le bande colorate rappresentano i vari tipi di onde:

Delta (0-3,9 cicli) sonno Theta (4-8 cicli) Alfa (9-14 cicli) meditazione Beta 1 (15-20 cicli) Beta 2 (21-25 cicli) Beta 3 (26-30)

Basse delta, basse thetabuon picco alfa, basse beta. Buona sincronizzazione

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La sincronizzazione tra i due emisferi

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Predominanza sinistra e destraNei quadri EEG di persone sane e psicosomaticamente equilibrate abbiamo osservato che le bande della sinistra e della destra sono armoniche e speculari. Questo dato ci suggerisce che l’emisfero sinistro/razionale/maschile e il destro/intuitivo/femminile sono in buon equilibrio. Il dato visivo viene poi confermato dall’alto valore della sincronicità tra emisferi e rappresentato da una linea abbastanza alta.

Esempi pratici di persone con i due emisferi squilibrati e non sincronici:

EMISFERO DESTRO(CONVINZIONI DELLA COSCIENZA PROFONDA)

Conferenza di presentazione Anateoresi

• Io cerco l’amore, merito l’amore

• So cosa vuol dire amare• Troverò un uomo che sappia

amarmi come voglio io… etc… etc..

• Gli uomini sono tutti traditori• Pensano solo a quella cosa lì• Di loro non mi fido• Se mi tradisce gli taglio il

pisello• L’ultimo mio compagno mi ha

abbandonata, se lo incontro..

RELAZIONI

EMISFERO SINISTRO(RAZIONALIZZAZIONI)

Ogni cambiamento deve avvenire prima all’interno, nel profondo della nostra coscienza per poter essere manifestato nella materia.

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SOLDI E LAVORO• Mi merito i soldi• Sono capace e so fare il mio

lavoro• Attiro i soldi con la legge di

attrazione

• I ricchi fanno i soldi in maniera disonesta altrimenti non sarebbero ricchi

• Avere troppi soldi è peccato, non sta bene

• La povertà è un valore• Quel negoziante è disonesto• Piove sempre sul bagnato• Sono uno sfigato, capitano

sempre tutte a me

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EMISFERO SINISTRO(RAZIONALIZZAZIONI)

EMISFERO DESTRO(CONVINZIONI DELLA COSCIENZA PROFONDA)

La povertà è una malattia psicologica ben precisa. Quando io sono povero non riesco a vivere bene esattamente come quando sono depresso o soffro di ansia etc… (Salvatore Brizzi)

Ogni cambiamento deve avvenire prima all’interno, nel profondo della nostra coscienza per poter essere manifestato nella materia.

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Quinto stadio, vedi figura, associatoagli stati più profondi di coscienza,all'esperienza di totalità o diesperienza dell'essere. E' caratterizzatoda un quadro "caldo", da ondearmoniche, a volte sinusoidali, ossia dapicchi elettroencefalografici a distanzaregolare tra loro, spesso con una forteattività theta e delta, e da altissimasincronizzazione.Di questi cinque tipi di quadri i primitre sono stati spesso rilevati in Italia susoggetti normali in rilassamento o inmeditazione, mentre gli ultimi due,relativi ai quadri con onde armoniche ealtissima coerenza, sono stati registratiin India su soggetti che praticavanomeditazione da molto tempo e incondizioni ambientali e culturaliottimali.

Gli stadi di percezione

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Per una miglior comprensione della casistica ottenuta in anateoresi, in ognicaso sorprendente, ritengo necessario descrivere qui – e continuare aspecificare nei prossimi capitoli – le caratteristiche fondamentali dei nostriprimi quattro stadi di percezione (SP). Ossia l’evoluzione dei processipercettivi dallo zigote ai sette-dodici anni, cioè il periodo in cui, comevedremo, si struttura tutta la nostra topografia dei danni. Ed è anche ilperiodo al quale dobbiamo accedere per dissolvere tutti questi danni (IAT eCAT).SP1: il primo stadio di percezione corrisponderebbe alla fase embrionaleiniziale, con una percezione globale, aperta, mandalica, senza io, in cuipredominano le vivencias archetipiche primigenie. Corrisponde a unostadio profondamente onirico in cui l’embrione sarebbe totalmente apertoagli impulsi della madre. E non dimentichiamo che il nostro corpo è larisultante fisica degli impatti mentali ed emozionali che ci giungono e checonserviamo.

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SP2: il secondo stadio di percezione comprende l’epoca della maturitàdell’embrione e gli inizi del periodo fetale, in cui il cervello mostra già unastruttura con pliche. Questo stadio corrisponde, pertanto, a unapercezione simbolica già strutturata mitologicamente. Continua ad essereuna percezione senza io, senza focalizzazione, aperta a tutti gli impatti,specialmente quelli emotivi che procedono dalla madre, con cui simantiene – come nel primo stadio – in totale simbiosi. Non dimentichiamoche simbiosi non significa che il cervello del bambino sia quello dellamadre, ma l’esistenza già di due cervelli, ciascuno dei quali con capacità diricevere ed immagazzinare informazioni, solo che in questo travaso diinformazioni il sistema nervoso del bambino continua ad esserefondamentalmente ricettivo, con una ricettività soggettiva che globalizzaogni impatto come se l’impatto fosse lui. Perciò il bambino scrive nel suosistema nervoso, nelle sue cellule, in tutto il suo corpo, quello che lamadre porta scritto e va scrivendo nella sua mente.

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SP3: il terzo e ultimo stadio di percezione intrauterino inizia tra il 4°e il 6° mese, quando il bambino possiede un cervello totalmentestrutturato neuralmente e, al sesto mese, se nascesse, potrebbesopravvivere. A questo stadio che, a scopo descrittivo, possiamoestendere fino alla nascita e anche fino alla fase preverbale, lapercezione è caratterizzata dai già menzionati alti tenori di ondetheta. Una percezione, quindi, che continuerà ad essereprofondamente analogica, ma in cui la coscienza mostra già unapalese focalizzazione. A questo stadio, la simbologia archetipicacomincia a tingersi di connotazioni personali. Così, l’archetipo amorepuò essere già, a questo stadio, un chiaro sentimento d’abbandono,di rifiuto, se in stadi anteriori il bambino si è sentito indesiderato.

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SP4: questo stadio di percezione è quello che corrisponde all’epocadella preadolescenza, fase in cui il bambino inizia la difficileconquista del ritmo beta. È la fase della formazione dell’io, laterribile fase in cui, come vedremo, il bambino già ferito dagli IATintrauterini, va potenziando i CAT che porteranno dolore e malattiaalla sua vita, specialmente alla sua vita da adulto.Tanto la moderna psicologia transpersonale quanto le piùaccreditate tra le teorie scientifiche attuali prospettano ormai ilfatto che la coscienza possiede una propria identità. Addiritturaalcuni autori affermano che la coscienza è l’unica realtà. Di modoche i diversi stadi di coscienza (SdC) diventerebbero, a giudizio diquesti autori e come ho già indicato, semplici aspetti di quest’unicaRealtà: una Realtà che è qualcosa che ci trascende, inaccessibile anoi come Realtà in quanto tale, ma percettibile sotto diversi aspetti– che non sono la Realtà – a seconda che utilizziamo una modalità ol’altra di percezione.

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CASO 40 Ho già fatto riferimento a Y.B., un malato di AIDS che, come tutti quelli che ne soffrono, era affetto da un istinto di morte pressoché irresolubile. A Y.B. avevano dato solo pochi mesi di vita, ragion per cui iniziai una terapia in cui dovetti prescindere da strategie che considerai secondarie. E in questa corsa verso la vita, in cui bruciavo le tappe, decisi di portarlo anche – magari anzitempo – alla strategia di ascesa al livello superiore della piramide. La guida che attendeva ai piedi della scala luminosa era un bel giovane biondo e azzimato che vestiva abbigliamento attuale (stivali e jeans), ma disse di essere un angelo. E l’angelo disse a Y.B.: R: Sono venuto perché io posso aiutarti. E l’angelo tese la mano al paziente, che la prese per ascendere con lui al primo livello. Stavano per farlo, quando io, più che altro per curiosità, dissi a Y.B. di domandargli che angelo era; e la risposta fu: R: Sono l’angelo della morte. Naturalmente, sia che fosse una proiezione del paziente o che fosse un altro di quei misteri a cui mi ha abituato la strategia dell’ascesa al livello superiore della piramide, pensai che quell’ascesa non aveva niente di salutare da offrire. Tuttavia... Il primo piano, o livello, era un’ampia sala con colonne rotonde – mandaliche – illuminata molto intensamente.

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E l’angelo disse: R: È la coscienza. Poi suggerì a Y.B. di guardare la luce, di colmarsene. Sempre per mano all’angelo, Y.B. salì al secondo piano, che era una sala senza luce piena di bambini ammalati, quasi moribondi. Y.B., istintivamente, prese uno dei bambini, se lo portò al petto e lo strinse con tenerezza. Con sua sorpresa, vide che il bambino migliorava. Gli domandai se il bambino era lui; Y.B. era in dubbio, ma, su suggerimento dell’angelo, si riconobbe in un altro dei bambini che agonizzavano al buio. Lo prese – prese se stesso quand’era bambino – e lo strinse con tenerezza. Intanto, su mia istanza, Y.B. chiese all’angelo cos’era quell’oscurità: R: La non-coscienza. E diede a intendere che la non-coscienza era la malattia, la morte. D: E come dissipare l’oscurità? R: Con l’amore. L’amore è luce. D: E a tutti questi bambini di qui, malati, se gli si desse amore…? R: Se gli si desse amore... La sala allora andò riempiendosi di luce. E i bambini non erano più moribondi. Il terzo piano era come il primo, una grande sala con colonne rotonde, una sala intensamente illuminata. Dentro non c’era nessuno. E l’angelo: R: Ti ho mostrato tutto quello che ho potuto... Allora io: D: Ma tu sei l’angelo della morte? R: Io sono anche l’angelo della vita. Morte e vita sono una stessa cosa. Y.B. domanda all’angelo cosa deve fare per guarire: R: Smettere di credere che la tua malattia è incurabile. Quella che sembrava, e in parte fu, un’ascesa fallita, si convertì tuttavia in un messaggio estremamente profittevole nel processo della terapia.

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Può anche capitare che la guida porti direttamente il paziente altempio, senza fargli percorrere, direttamente o indirettamente, isette livelli esistenti all’interno della piramide. Se questosuccede, di solito la guida lascia il paziente alla porta del tempio.L’ anateorologo deve sapere – e può anche avvertirne il paziente– che nel tempio ci sono dei personaggi estremamente saggi chel’accoglieranno e gli parleranno – di solito lo fanno con immaginiprofondamente simboliche – trasmettendogli un messaggioimportante. Certo che questi personaggi sogliono mostrarsi sottol’aspetto di quegli anziani mitici, con la lunga barba appuntita, lacui sapienza è tanta che si comportano con una certa stravaganzainfantile.

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La Natività vissuta in unaseduta di rilassamentoprofondo

Trascrivo qui parte di una seduta di PGI che non era diretta a un concreto fineterapeutico. Ho scelto questa seduta non totalmente terapeutica proprio perché quila considero particolarmente adatta a illustrare il testo centrale. Anzitutto portai lapaziente alla stalla di Betlemme, dove si suppone che sia nato Gesù. Come c’erada aspettarsi, non mi fornì la visione da immaginetta che ce ne dà di solito lachiesa cattolica.R: C’è come un’esplosione che viene su dalla terra. È molto bello.D: Com’è questo che chiami esplosione?R: È una luce strana, molto brillante. Invade tutto. Io la sento questa luce; la genteè come attonita. (Cerca di spiegarsi meglio) Non trovo le parole…Coi grandi archetipi succede sempre così. Sono ineffabili. D’altra parte, simanifestano sempre in accordo con le loro caratteristiche archetipiche. Gesù Cristoè sempre luce e amore. Il che non impedisce che ciascuno senta questemanifestazioni proprie di ogni archetipo con dei tratti personali.

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Dopotutto nelle PGI l’archetipo si manifesta attraverso la biografia occulta del paziente, ragion per cui questo sostrato personale tinge con colori propri tali manifestazioni globali. Così F.V. vide che la luce veniva non dal cielo ma dalla terra, ma in ogni caso vide la luce che accompagna sempre la manifestazione archetipica – non umana – di Gesù Cristo. R: Odo una musica, ma... è un solo suono... è tremendo! Restiamo tutti senza parole, muti.D: Quando vedi e senti tutto questo, che cos’è, come lo spiegheresti...?R: Amore, tutto è amore.D: Vuole darti amore?R: Sì, per insegnarmelo.D: Come possiamo impararlo?R: Sentendolo e comprendendolo.D: Come possiamo comprenderlo?R: Non lo so… sentendo quello che sento io.A questo punto io mantenni per un certo tempo le mie domande intorno alle impressioni che F.V. via via riceveva. Devo avvisare però che ciò è corretto solo se la terapia lo richiede. Dico questo perché è normale che gli anateorologi cadano nella tentazione di soddisfare, ad esempio, la loro curiosità approfittando di questi momenti in cui il paziente fornisce dati intorno all’archetipo indotto ; o, quel che è peggio, che cerchino di sintonizzarsi direttamente con l’archetipo per iniziare un dialogo diretto con lui.

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Che tristezza! Tutto ciò che possono ottenere è di entrare in una dialettica assai poco terapeutica.D: Stai vedendo Gesù nella culla?R: Sì. È un bambino. Un neonato come gli altri.D: Tu senti che è speciale?Si osservi che indago sulla verità sentita, non sulla verità assoluta della religione.R: Sì, lo sento perché è accompagnato dalla luce. Però è un bambino normale.D: Dove si trova?R: Tutt’attorno c’è luce.D: Non c’è mangiatoia, né grotta, né…?R: Vedo rocce; delle rocce a riparo, ma non è una grotta.D: Chi c’è lì?R: La luce mi acceca.Di fatto, l’archetipo è la luce, l’amore. Gesù Cristo è solo l’espressione simbolica di quest’archetipo. Dico a F.V. che chieda permesso alla luce di vedere. Consiglio agli anateorologi – per molte ragioni, anche pratiche, che sorgono dalla ricerca – che in DA mantengano una relazione di personale rispetto con gli archetipi.R: C’è una donna chinata che copre la culla.D: È giovane?

17-04-2016 Conferenza di presentazione Anateoresi

R: Sì, molto giovane.D: Cosa sta facendo?R: Credo che… gli sta cantando.D: Ci sono uomini intorno?R: Ci sono uomini, ma molto in disparte.Segnalo come fatto curioso che in nessuna delle PGI, alla nascita di Gesù che finora ho evocato nei pazienti, è sorta la presenza di Giuseppe.(Joaquim Grau - Le chiavi della malattia)

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AA (attualizzazione anateoretica)Si attualizza anateoreticamente un danno quando, in ISRA, il terapeuta lo porta alla luce del discernimento del paziente in modo ordinato, non esplosivo. Se un CAT è una bomba di profondità che può scoppiare e farci ammalare (attualizzazione patologica), dovuta a un avvenimento analogico successivo alla formazione di questo CAT, l’attualizzazione anateoretica è il modo di dissolvere questa carica di fondo perché non possa farci ammalare e, se ci sta già facendo ammalare, perché smetta di farlo.

AP (attualizzazione patologica)In anateoresi si ritiene che i danni (IAT e CAT) che ci fanno ammalare abbiano la loro eziologia nell’utero, nell’atto di nascere e fino all’età di sette-dodici anni; e che ogni malattia sia l’attualizzazione di questi danni, che si mantengono latenti negli strati della biografia occulta di ogni individuo. L’irruzione, la manifestazione di questi danni in una sintomatologia è una attualizzazione patologica.

Glossario

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BO (biografia occulta)I danni che si strutturano in IAT e CAT nel corso dei primi quattro stadi di percezione, formano uno strato biografico di accadimenti traumatici che successivamente il ritmo celebrale beta cerca di bloccare, di buttar fuori dalla sua banda di percezione. In tal modo la biografia di questi primi quattro stadi di percezione (fondamentalmente la percezione dello stadio di vita perinatale) resta in gran parte occulta alla percezione vigile, ma ciò non impedisce che questa biografia continui ad agire. È il copione di CAT (e anche di CAG) che poi condiziona la nostra vita.

CAG (cumulo analogico gratificante)Gli IAG si uniscono per analogia formando dei CAG.

CAT (cumulo analogico traumatico)Gli IAT si uniscono per analogia formando dei CAT. Questi cumuli, fortemente energetici, sono quelli che si attualizzano patologicamente.

CVP (conversione di vettori patologici)I CAT si dissolvono mediante una attualizzazione anateoretica che porta le persone – siano o non siano evidentemente ammalate – alla comprensione profonda, mediante una sincronizzazione cerebrale dei fatti concreti che le hanno fatte ammalare. Ma, una volta dissolti i CAT, quasi sempre è necessario effettuare una riabilitazione – conversione di direzione – delle attitudini mentali patologiche che sono state generate da questi fatti concreti traumatici.

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DA (dialettica anateoretica)È il dialogo che si stabilisce tra l’anateorologo e il paziente una volta che lo si sia sottoposto a ISRA. È un dialogo estremamente peculiare, dotato di una sintassi propria.

ECD (emisfero cerebrale destro)Il nostro cervello è scisso, non è un cervello globale. Ognuno dei due emisferi ha ritmi – e pertanto percezioni – che lo caratterizzano. L’emisfero destro è il cervello fondamentalmente emozionale e creativo. L’anateoresiha appunto in esso il suo migliore alleato.

ECS (emisfero cerebrale sinistro)Questo emisfero, al contrario dell’emisfero cerebrale destro, è il cervello della percezione duale, raziocinante.

IAG (impatto analogico gratificante)Si tratta di unità di fatti concreti emozionalmente gratificanti.

IAT (impatto analogico traumatico)Si tratta di unità di fatti concreti emozionalmente traumatici.

IS (imagopoiesi simbolica)In anateoresi si fa distinzione tra immaginazione e fantasia e si dimostra che l’immaginazione non è libera ma è condizionata dai contenuti della nostra biografia occulta.

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ISRA (induzione allo stato regressivo anateoretico)Si tratta dello stato di coscienza che rende possibile la terapia anateoretica. Questo stato di coscienza si ottiene portando le persone, pazienti o no, a 4Hz. di ritmi cerebrali: ovvero alla soglia inferiore dei ritmi teta, appena prima di entrare in delta; la persona in questo stato non perde la coscienza – non entra in amnesia – come succede con l’ipnosi profonda: la persona è cosciente di quanto dice e fa, e, se lo desidera, può uscire dalla terapia.

PEU (percezione extrauterina)Chiamo “percezione extrauterina” la capacità che mostrano, in ISRA, l’embrione e il feto di visualizzare avvenimenti che succedono fuori dall’utero. La ricerca conferma che questi avvenimenti, dei quali il paziente non ha conoscenza, sono risultati sicuri in ogni dettaglio.

PGI (percezione globale indotta)Si tratta dell’induzione di una persona a uno stato di coscienza globale – normalmente SP1 – in cui sorgono contenuti profondamente archetipici: contenuti, d’altra parte, estremamente validi per il loro carattere terapeutico.

SdC (stati di coscienza)Con queste sigle cerco di evitare il termine, a mio avviso scorretto, di stati alterati di coscienza: dato che non ci sono stati alterati, tutti sono stati adeguati e validi se si prendono in considerazione a partire da se stessi, non a partire da un altro ritmo cerebrale.

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SP (stadi di percezione)Nel corso della nostra ontogenesi – dallo zigote a quando moriamo – la nostra percezione passa attraverso diversi stadi che, divisi in grandi blocchi a scopo descrittivo, distingue un primo stadio (SP 1) embrionale, un secondo stadio (SP2) embrional-fetale, un terzo stadio (SP3) che va dal quarto-sesto mese di gestazione fino ai due anni, un quarto stadio (SP4) che include l’infanzia dallo stato post-verbale fino ai sette-dodici anni, un quinto stadio (SP5) che si estende fino all’adolescenza avanzata, e il sesto stadio (SP6) in cui l’adolescenza è ormai totalmente strutturata. Questa divisione non è gratuita, ma segue la genesi e la maturazione dei diversi ritmi cerebrali. Nelle pagine del libro il lettore troverà spiegazioni dettagliate su questi stadi di percezione.

TGS (test grandi simboli)Si tratta di un test che precede la terapia anateoretica; esso permette di capire, da un lato, se una persona entra o no in ISRA e in qual misura ci entra, e dall’altro lato il tipo e la profondità dei danni che la stanno rendendo inferma.

Conferenza di presentazione Anateoresi

GLI STRUMENTI DI CRESCITA E DI GUARIGIONE• Anateoresi• Costellazioni Familiari• Tarocchi• Shiatsu, Yoga, Reiki, tai-chi, riflessologia plantare• Massaggi psicosomatici, ayurvedici, bioenergetici….• Bioenergetica e tecniche di rilassamento• Respiro, cromoterapia, musicoterapia, cristalloterapia• Fiori di Bach, australiani, californiani• Omeopatia, Omotossicologia, nutrigenetica• Le cinque Leggi Biologiche scoperte da Hamer• Medicina tradizionale cinese• Le tecniche di scarico delle cariche energetiche, emotive

17-04-2016

17-04-2016 Conferenza di presentazione Anateoresi

LIBERTA’ AMORE

COSCIENZAIO

VISIBILITA’VITTORIA

SODDISFAZIONEIOIO

LIBERTA’IO SONO

ESISTENZALUCEBENE

UNITA’EMOZIONE

PASSIONEAMORE

QUESTO MONDOUNIVERSO MATERIALE

OPPRESSIONEAGGRESSIVITA’ISTINTONULLAINVISIBILITA’SCONFITTAINSODDISFAZIONENON IOUN ALTROSCHIAVITU’IO NON SONONON ESISTENZAOSCURITA’MALEDUALITA’RAZIONALITA’SPIRITUALITA’LIBERTA’ALTRO MONDOUNIVERSO SPIRITUALE

LE POLARITA’

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QUALCOSA VERO

DIPENDENZACONOSCENZA

AVANZAREFORZA

DENTROIO BUONO

FELICITA’CONTROLLO

ESSEREACCETTARE

AMOREINSIEME

MUOVERSIMONDO INTERIORE

ENTRARE NELLE ESPERIENZEDIVINO

COSCIENZAANIMA

INDIVIDUOAMOREAMORE

NESSUNA COSAFALSOINDIPENDENZAIGNORANZARITIRARSIDEBOLEZZAFUORIIO CATTIVOINFELICITA’LIBERTA’CREARERIFIUTARERIFIUTOSEPARAZIONEFERMARSIMONDO ESTERIOREUSCIRE NELLE ESPERIENZEMATERIALECORPOCORPOSTATODOLOREPERDITA

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RILASSAMENTOPACE

CORPOPERFEZIONE

EMOTIVO (SOGGETTIVO)AMORE

LIBERTA’ATTIVO

SPONTANEOPERSONALE

CONSCIOMATERIALE

POTEREPAURA

AMORESICUREZZA

ESPANSIONECREARE

TRISTEZZATUTTO

TERRESTREQUESTO MONDO

UNIVERSO MATERIALE

TENSIONECONTROLLOMENTEIMPERFEZIONEREALE (OGGETTIVO)POTERERESPONSABILITA’PASSIVOINTENZIONALESOCIALEINCONSCIOSPIRITUALEIMPOTENZAPACEPAURAINSICUREZZACONTRAZIONEDISTRUGGEREGIOIANIENTEALIENOALTRO MONDOUNIVERSO SPIRITUALE

Conferenza di presentazione Anateoresi

Le certificazioni di Anateoresi

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Joaquim Grau

Le chiavi della malattia

Servitum

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Nitamo Federico Montecucco

Cyber la visione olistica

Edizioni Mediterranee

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Erica Francesca Poli

Anatomia della guarigione

Anima edizioni

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Cristian Boukaram

Il potere anticancro delle emozioni

Feltrinelli

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