Conference in Mantova: The media representation of Roma and Sinti (in Italian)

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La presenza di questo gene nel sangue è la dimostrazione che questi zingari sono esseri irrecuperabili.Eva Justin, scienziata razzista a servizio del regime nazista

Non si rende conto, questa gente, che gli zingari sono ladri. Parassiti che campano a spese nostre rubando, scippando, truffando.Matteo Legnani, giornalista, 6 marzo 2010

[…] i rom che vogliono abbandonare la strada (e l’illegalità insita nel loro dna).Roberto Poletti, giornalista, 9 settembre 2010

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Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Costituzione della Repubblica italiana, Principi fondamentali, articolo 3, comma 1

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L’Alta Commissaria per i diritti umani dell’ONU Navi Pillay nel marzo 2010 ha richiamato l’attenzione sulle […] spesso negative rappresentazioni sia degli immigrati, sia dei rom e dei sinti in parte dei media [...]. “Sono stata particolarmente colpita nell’apprendere di un’indagine fatta su 5.684 servizi televisivi aventi come oggetto l’immigrazione. Solo 26 di questi non collegano l’immigrazione con uno specifico evento criminoso o con la questione della sicurezza”, ha dichiarato.

Le osservazioni internazionali all’Italia in materia di media

CERD (Comitato per l’eliminazione delle discriminazioni razziali dell’ONU) Nel marzo 2008 il CERD esprimeva serie preoccupazioni sui numerosi casi di discorsi pieni di odio razziale rivolti contro i rom da parte di politici e sul ruolo dei mass media nella diffusione di tali messaggi.Ricordando che «l’esercizio del diritto di libertà d’espressione implica speciali doveri e responsabilità, in particolare l’obbligo di non propagandare idee razziste».

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L’informazione è priva di pregiudizi? Vediamo alcuni articoli che

riguardano le minoranze sinta e rom.

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• Perché nel primo articolo si specifica la (abbiamo visto presunta) appartenenza alla comunità rom?

• Sarà forse il frutto di un pregiudizio? Ladro di rame = rom? • La tendenza in atto è quella di specificare in modo ossessivo l’origine di

chi compie un reato, anche in circostanze in cui definire la nazionalità o l’appartenenza etnica non è necessario per la comprensione dei fatti.

• Questa prassi si chiama ‘Etnicizzazione del reato’. Riferimenti così ossessivi creano nei lettori la convinzione che effettivamente un certo tipo di reato venga compiuto esclusivamente da persone migranti o da persone di origine etnica minoritaria.

• Fabrizio Amato non è rom ma italiano doc. Ma lo sappiamo che la maggior parte dei rom e sinti in Italia sono cittadini italiani?

• L’articolo si chiude con le scuse del quotidiano per l’imprecisione: sembra che dare del rom sia un’offesa, ormai. Il giornalista, sempre anonimo, si scusa per l’imprecisione con la famiglia. Perché mancano le scuse alla minoranza rom, che è stata indebitamente associata ai ladri di rame?

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Quali sono i limiti della libertà d’espressione?

Può la libertà d’espressione essere confusa con la violazione dell’altrui dignità?

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La Costituzione garantisce la libertà di pensiero, ma non la libertà di recare impunemente offesa ai diritti inviolabili della persona umana.

(Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, 4 febbraio 1988)

Libertà di pensiero, non di offesa

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ECRI (Commissione Europea contro il razzismo e intolleranza)

Il 14 giugno 2011 l’Ecri (Commissione Europea contro il razzismo e l’intolleranza) ha emanato una raccomandazione, la n°13, in merito alla necessità di combattere l’antiziganismo e la discriminazione nei confronti dei rom e dei sinti. In particolare il punto 10 “Combattere l'antiziganismo nei media” specifica che:

a. assicurare che la legislazione (antidiscriminatoria, ndr) venga applicata ai media che incitano alla discriminazione, all'odio o alla violenza contro i rom e sinti;b. incoraggiare i media a non specificare l'origine etnica di una persona citata in articoli o servizi, quando ciò non sia necessario per una buona comprensione degli eventi;c. incoraggiare i media ad adottare un codice di condotta per prevenire, tra le altre cose, l'utilizzo di qualsiasi informazione che veicoli pregiudizi o possa incitare alla discriminazione, all'odio o alla violenza contro i rom e i sinti;d. incoraggiare i media a non trasmettere alcuna informazione che rischi di accrescere la discriminazione e l'intolleranza nei confronti dei rom e dei sinti;e. sostenere tutte le iniziative volte a far comprendere i pericoli dell'antiziganismo ai professionisti dell'informazione e alle loro organizzazioni;f. incoraggiare gli ordini professionali dei media a garantire ai giornalisti una preparazione specifica sulle questioni che riguardano i rom, i sinti e il fenomeno dell'antiziganismo;g. promuovere la partecipazione dei rom e dei sinti nel settore mediatico generalmente inteso, prendendo misure volte alla selezione e alla formazione di giornalisti e presentatori di origine rom e sinta. 

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I sinti e i rom furono perseguitati, imprigionati, seviziati, sterilizzati, utilizzati per esperimenti medici, gasati nelle camere a gas dei campi di sterminio, perché “zingari”, e secondo l’ideologia nazista, razza inferiore, indegna d’esistere.

Giovanna Boursier, 1995

IL GENOCIDIO DEI SINTI E DEI ROM

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La morte era il destino riservato ai bambini ebrei e ai bambini sinti e rom, deportati appositamente per passare dai camini, perché dovevano sparire, in quanto razze, dalla faccia della terra.

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Siamo persone assolutamente normali, e ognuno di noi ha pregi e difetti propri. Nel momento stesso in cui identifichi un gruppo attribuendogli delle caratteristiche unitarie, allora formuli un pensiero razzista

Roberto Jarach, Presidente della Comunità Ebraica di Milano