Condizione della donna nellantica Roma… Di Maria Pia Corcione e Alessia Antoninetti.

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Condizione della donna nell’antica Roma… Di Maria Pia Corcione e Alessia Antoninetti

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Condizione della donna nell’antica Roma…

Di Maria Pia Corcione e Alessia Antoninetti

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La donna non disponeva di alcun diritto!

La divisione dei sessi infatti nel diritto romano è una vera e propria norma.

(fonti: http://forum.studentville.it/altre-materie/34723-la-donna-nellantica-roma.html)

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La donna però nel momento in cui usciva dal dominio paterno,

amministrava da sé il proprio patrimonio, ad

eccezione della dote, affidata

all’amministrazione del coniuge. Esse potevano

disporre della loro fortuna con il

testamento, senza passare attraverso

l’autorità di un garante. Questa attività giuridica spiega anche il motivo per cui le donne sono

state impegnate in attività artigianali e commerciali. Sono pervenuti infatti

documenti che vedono delle donne

commercianti e proprietarie di navi.

(fonti: http://forum.studentville.it/altre-materie/34723-la-donna-nellantica-

roma.html)

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Il matrimonio romano era un accordo stipulato tra due famiglie: non esisteva nessun documento scritto, ma c'era solo la presenza di testimoni al momento dell'accordo.

La moglie, quando si sposava, chiedeva al marito “vuoi essere il mio paterfamilias?” e con questa domanda essa indicava che l’uomo sarebbe diventato, giuridicamente, un “padre”, un padrone di casa, al potere del quale lei e i figli si sarebbero sottomessi.

Il nome di moglie- madre indica che a Roma le donne erano considerate dagli uomini essenzialmente secondo la loro capacità di essere madri.

La donna aveva mancanza di dominio, ma era anche privata dell’esercizio di tutela sui figli minorenni. (fonti: http://forum.studentville.it/altre-materie/34723-la-donna-nellantica-roma.html)

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Donna etrusca Erano legate al

proprio marito da un vincolo profondo.

Avevano un’intensa vita di società.

Prendevano parte ai banchetti insieme con gli uomini.

Avevano diritti pari a quelli degli uomini. (fonti:

libro «Il nuovo mosaico e gli specchi»)

Donna romana Il matrimonio non era

stipulato da loro con il proprio sposo.

Non prendevano parte alla vita sociale e di conseguenza non partecipavano ai banchetti.

Secondo la legge erano inferiori agli uomini. (fonti libro «Il nuovo mosaico e gli specchi»)

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Il livello medio dell’istruzione femminile era più elevato che in Grecia.

Le donne appartenenti ai ceti alti infatti, ricevevano una formazione scolastica, accedendo talvolta ai livelli superiori dell’istruzione.

(fonti: libro «Il nuovo mosaico e gli specchi) ( fonti immagini: Google immagini)

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Le acconciature delle donne romane cambiavano in rapporto alla condizione sociale e all’età. Ma maturano anche nel corso delle epoche. Durante l’età repubblicana le acconciature erano semplici, con i capelli legati alla base del collo in una coda. Sotto il regno di Augusto e ancor più in età flavia troviamo acconciature molto più elaborate, con riccioli raccolti a ornare la fronte.

L’abbigliamento delle donne romane era composto dalla «stola» ,una lunga tunica legata sia sotto il seno che alla vita, e dalla «palla», un mantello di lana poggiato sulla spalla sinistra e avvolto attorno al braccio destro. Alle donne inoltre non era permesso indossare la toga. (fonti: libro «Il nuovo mosaico e gli specchi») (fonti immagini: Google immagini)