Concept&dida BIENAL DEL FIN DEL MUNDO IV VISIONI ELETTRONICHE

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VISIONI ELETTRONICHE Rassegna di video di artisti italiani Progetto IGAV per la Bienal del Fin del Mundo – IV edizione La video arte è un linguaggio ormai fondamentale dell’arte contemporanea, una pratica che sin dalla sua nascita ha acceso e incuriosito il dibattito critico culturale. Strumento di ricerca di sperimentazione, spazio utopico e di analisi della realtà, la video arte, intesa come dispositivo per «pensare l’immagine oggi» (Alain Renaud), ha da sempre aperto infinite strade alla rappresentazione e alla strutturazione della rappresentazione. I video, infatti, si configurano sempre più come topos del mixed media, delle tangenze e degli attraversamenti tra pittura, fotografia e cinema. Uno “spazio critico” che presenta alcune delle prospettive più significative dell’arte attuale. Per queste ragioni l’IGAV ha deciso di presentare, in occasione di questa importante manifestazione, un progetto interamente dedicato al video d’artista. Visioni elettroniche presenta le opere di AfterAll, Filippo Centenari, Paolo Grassino, Paolo Leonardo, Eleonora Manca, Moio & Sivelli, per riflettere sul tema della Bienal “Contrasti e Utopie” attraverso sei sguardi differenti che utilizzano lo stesso mezzo espressivo. Un’indagine che da un lato mostra alcuni aspetti linguistici e tecnici del video come medium artistico e dall’altro propone differenti analisi concettuali sul presente e sulle visioni che accompagnano il nostro tempo. (Alessandro Demma) Gli artisti e i video della Rassegna AfterAll Come quando per errore salto un gradino, 2014 Video HD 3.30' Courtesy della Galleria Dino Morra Arte Contemporanea, Napoli Il progetto artistico di Silvia e Enzo Esposito prende forme dalle riflessioni sulla perdita della certezza dell’agire quotidiano, da quelle azioni, dai “camminamenti meccanici” che l’essere umano percorre, che diventano da un lato spazio d’indagine dello svuotamento di senso delle attività quotidiane, dall’altro elementi di analisi dei luoghi che fanno da contesto agli “attraversamenti d’esistenza” dell’uomo. In Come quando per errore salto un gradino viene rappresentato il camminamento di una scala tortuosa utilizzando un tablet come filtro tra l’essere umano e lo spazio percorso, un gesto, una azione che modifica la percezione di sé e del luogo, creando un cortocircuito plurisensoriale. Filippo Centenari Millions of Colors, 2004 Video DVD 1’21” L’ambiente multimediale è lo spazio d’azione in cui Filippo Centenari si muove per le sue sperimentazioni, ricerche e indagini visuali, un luogo tecnologico in cui linguaggi e metodologie ormai tradizionali come la pittura, la fotografia, il video, si intrecciano alla realtà sintetica della macchina, alla fluidificazione mediatica del computer. La sovranità delle megalopoli attuali viene rappresentata da i suoi grattacieli imponenti e ricodificata in un processo analitico di riduzione delle unità elementari delle figure. Intervenendo sulle strutture digitali dell’immagini architettoniche, Centenari ci presenta un flusso, un loop di colori e geometrie che compongono un nuovo alfabeto visivo.

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AfterAll, Filippo Centenari, Paolo Grassino, Paolo Leonardo, Eleonora Manca, Moio & Sivelli

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VISIONI ELETTRONICHE Rassegna di video di artisti italiani

Progetto IGAV per la Bienal del Fin del Mundo – IV edizione

La video arte è un linguaggio ormai fondamentale dell’arte contemporanea, una pratica che sin dalla sua nascita ha acceso e incuriosito il dibattito critico culturale. Strumento di ricerca di sperimentazione, spazio utopico e di analisi della realtà, la video arte, intesa come dispositivo per «pensare l’immagine oggi» (Alain Renaud), ha da sempre aperto infinite strade alla rappresentazione e alla strutturazione della rappresentazione. I video, infatti, si configurano sempre più come topos del mixed media, delle tangenze e degli attraversamenti tra pittura, fotografia e cinema. Uno “spazio critico” che presenta alcune delle prospettive più significative dell’arte attuale. Per queste ragioni l’IGAV ha deciso di presentare, in occasione di questa importante manifestazione, un progetto interamente dedicato al video d’artista. Visioni elettroniche presenta le opere di AfterAll, Filippo Centenari, Paolo Grassino, Paolo Leonardo, Eleonora Manca, Moio & Sivelli, per riflettere sul tema della Bienal “Contrasti e Utopie” attraverso sei sguardi differenti che utilizzano lo stesso mezzo espressivo. Un’indagine che da un lato mostra alcuni aspetti linguistici e tecnici del video come medium artistico e dall’altro propone differenti analisi concettuali sul presente e sulle visioni che accompagnano il nostro tempo.

(Alessandro Demma)

Gli artisti e i video della Rassegna

AfterAll Come quando per errore salto un gradino, 2014 Video HD 3.30' Courtesy della Galleria Dino Morra Arte Contemporanea, Napoli Il progetto artistico di Silvia e Enzo Esposito prende forme dalle riflessioni sulla perdita della certezza dell’agire quotidiano, da quelle azioni, dai “camminamenti meccanici” che l’essere umano percorre, che diventano da un lato spazio d’indagine dello svuotamento di senso delle attività quotidiane, dall’altro elementi di analisi dei luoghi che fanno da contesto agli “attraversamenti d’esistenza” dell’uomo. In Come quando per errore salto un gradino viene rappresentato il camminamento di una scala tortuosa utilizzando un tablet come filtro tra l’essere umano e lo spazio percorso, un gesto, una azione che modifica la percezione di sé e del luogo, creando un cortocircuito plurisensoriale.

Filippo Centenari Millions of Colors, 2004 Video DVD 1’21” L’ambiente multimediale è lo spazio d’azione in cui Filippo Centenari si muove per le sue sperimentazioni, ricerche e indagini visuali, un luogo tecnologico in cui linguaggi e metodologie ormai tradizionali come la pittura, la fotografia, il video, si intrecciano alla realtà sintetica della macchina, alla fluidificazione mediatica del computer. La sovranità delle megalopoli attuali viene rappresentata da i suoi grattacieli imponenti e ricodificata in un processo analitico di riduzione delle unità elementari delle figure. Intervenendo sulle strutture digitali dell’immagini architettoniche, Centenari ci presenta un flusso, un loop di colori e geometrie che compongono un nuovo alfabeto visivo.

Paolo Grassino Controllo del corpo, 2010 DVD 3 canali 18’ Nelle opere di Paolo Grassino, la materia, la forma, il linguaggio e il pensiero affondano le radici nel vivo dell’intimo e della profondità della vita. Una costante ricerca sul significato dell’esistenza in cui l’artista torinese ha sapientemente distillato la natura e l’artificio, la cultura letteraria e quella metropolitana, mettendo in scena una pièce, lunga ormai più di vent’anni, che recita il dramma degli opposti: reale/immaginario, conscio/inconscio, luce/buio, rumore/silenzio, divenire/degenerazione. Controllo del corpo diventa, così, una presentazione emblematica di questo percorso, in cui i corpi di artisti e critici d’arte sono trasformati in mute e inquiete presenze; una videoscultura fatta di corpi “senza organi” che diventano la superficie narrativa della condizione esistenziale della società attuale.

Paolo Leonardo Là dentro, qui fuori, 2005 Video 28’05” Directed by Paolo Leonardo e Daniele Gallianone Paolo Leonardo investiga il mondo sconfinato dell’immagine, del quotidiano, per ricodificarlo e riconsegnarlo in una condizione straniante, aliena, attraverso l’utilizzo del colore. Anche nel video Là dentro, qui fuori, il colore rosso diventa un filtro per destabilizzare lo sguardo dello spettatore. Il soggetto del video è la città intesa nel senso di Paul Virilio come “spazio critico”, come luogo di costanti trasformazioni politiche, economiche, sociali, culturali, architettoniche e urbanistiche, la città come luogo dell’inclusione e al contempo dell’esclusione, come universo in cui galleggia le precarie esistenze umane. Eleonora Manca Skia, 2013 Video 3’21” Skia è il racconto dell’incontro con la propria ombra. Un lavoro sulla simbologia della metamorfosi. Incontrare la propria ombra significa cancellare tutto ciò che sino a quell'istante ha fatto sì che si evitasse qualsiasi confronto con quel lato più cupo che incarna gli aspetti del sé negato, rifiutato o represso. Ogni qual volta si rinnegano le ombre, queste acquisiscono maggior vigore tanto da prendere la supremazia sotto forma di ossessioni, inquietudini o dipendenze. Intraprendere la discesa dentro se stessi, esplorare i luoghi bui e nascosti del proprio essere significa scoprire la sorella-ombra. Significa benedire ogni propria cicatrice e imparare ad avere un atteggiamento di gratitudine nei confronti del dolore.

Moio & Sivelli Untitled, 2010 DVD 28” loop

Le opere di Moio & Sivelli si muovono su sentieri incerti, instabili, su superfici precarie dove scorre il tempo, la realtà, l’indecisione dell’esistenza. Le riflessioni attuate da duo artistico viaggiano su frequenze intermittenti, mettendo in scena un cortocircuito visivo e di senso che disorienta, spiazza lo spettatore. Quella di Moio & Sivelli è una riflessione, il confronto tra lo spazio reale con l’impercettibile smarrimento che una realtà “altra” o una circostanza banale mette in discussione, in crisi. Nel video Untitled ci troviamo di fronte ad uno schermo con l’immagine disturbata, dopo pochi secondi una barchetta taglia l’immagine e ci rendiamo conto che non si trattava di un disturbo elettrico ma della veduta del mare baluginante di sole.