CON IL CAMPER IN LIBIA 2009

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    LIBIA2009

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    LitinerarioItalia: Arezzo - Civitavecchia. Imbarco su GrimaldiLines con sosta a Trapani arrivo a Tunisi.Libia: Nalut-Gadames-Takerkiba-Akakus-Waddan-Cirene-Apollonia-Bengasi-Golfo Sirte-Tripoli-Sabrata.Tunisia: El Jem-Tunisi.Imbarco,sosta a Trapani.Civitavecchia-Arezzo.

    ANTERO&MARY

    Con il camper in

    Libia

    30 Settembre -- 22 Ottobre2009

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    Questo uno stralcio di una mail inviata da un componente il tour: Carissimi reduci della Libia, sono omissis...., dura ritornare alla realt...Sono felice di aver conosciuto cos tante belle persone che hanno reso ancora pispeciale il viaggio.Vi ricordate l'Acacus , la sabbia calda sotto i piedi e quel cielo stellato cheinfondeva calma e serenit?

    E che dire di tutto il resto, comprese quelle belle arrabbiature fuori dai ristorantinon prenotati,i lunghi controlli doganali,le gomme consumate dei fuoristrada che cihanno accompagnato nel deserto e il nostro Pollicino (hammed) , che colpa avevalui se nel precedente tour aveva seminato le bricioline di pane e i corvacci nelfrattempo gliele avevano mangiate e lui non riconosceva la strada?Non pensate che tutto ci sia stato il sale che aveva reso ancora pi appetitoso iltutto?Vi saluto affettuosamente

    30/9/09 - 01/10

    Alle 13 appuntamentocon i compagni di viaggio aCivitavecchia per limbarco,alle 16 lasciamo lItalia.Ilpomeriggio e la notte

    scorrono tranquilli, alle 8del 01/10 attracchiamo aT rapan i ; i n Tun i s i aarriviamo alle 16.

    Effettuate le pratiched i entrata in Tun i s iaandiamo in centro di Tunisidove, alle 18 facciamo sostain un grande parcheggio a meno di 500 metri dalla Medina. E sera e visitiamo le

    vie centrali di Tunisi, noi ceniamo in un locale caratteristico.

    02/10Partiamo di buonora, superiamo Hammamet, Sfax, Gabes , finalmente

    arriviamo a Medenine dove, dopo un po' di affanno dovuto alla ricerca delparcheggio, riusciamo a sostare per la notte.03/10

    Siamo a circa 130 km dal confine Libico, partiamo presto sperando di superarevelocemente le 2 dogane, incontrare la nostra guida libica e proseguire per Nalut.

    Litinerario che percorriamo diverso da quello indicato nel programma propostodallagenzia, che prevedeva la sosta nelle vicinanze del confine libico vicino aNalut e cio a sud rispetto alla strada che ora percorriamo e che si snoda lungocosta fino a raggiungere il confine a Ras Ajdir, chiediamo spiegazioni e

    DIARIO

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    ci viene detto che la nostra guida ci aspetta a questo confine perch ritenuto pifacile da superare!!!

    Arriviamo alle 9.30 sbrighiamo la frontiera Tunisina e si entra in Libia,paghiamo la tassa di eu.140,00 a camper, lasciamo i documenti alla guida libicaper sbrigare velocemente le pratiche e.......facciamo sosta per oltre 7 ore. Poi,finalmente alle 16.30, senza alcuna spiegazione del ritardo ma solo supposizioni

    sul perch e sul per come, ci vengono restituiti i passaporti e consegnate letarghe libiche che applichiamo ai camper.

    Partiamo e velocemente decidiamo di superare Nalut tralasciando di vedere ilsuo granaio, cos da percorrere la maggior parte di strada possibile che cisepara da Gadames dove dovremmo sostare al campeggio per questa sera, mache non possiamo raggiungerevisto il ritardo di oltre 7 oreaccumulato!

    Si fa buio pesto che ancora

    viaggiamo a forte velocit;arriviamo e superiamo Naluttanto non possiamo vedere nullaperch sono le 21, poi la guida(da ora in poi s'intende la guidalibica), ci dice che troveremo undistributore dove potremo faregasolio e riposare per la notte.

    Sono le 22.30 e dormiamonel parcheggio del distributore.

    04/10Ancora il sole deve sorgere, noi dobbiamo percorrere circa 300 km e dobbiamo

    recuperare il tempo perso in dogana. La sosta per il rifornimento,e sarsempre cos per tutto l'itinerario, sempre molto

    complicata c solo una o al massimo2 pompe utili per il gasolio quindi,il rifornimento richiede molto tempo(siamo in 11 camper e 1 auto)

    Arriviamo a Gadames che sono le11,30, subito andiamo a visitare ilmuseo locale e successivamente con lastessa guida locale visitiamo la cittantica di Gadames, ora inseritadallUnesco fra il patrimonio mondialedellumanit.Interessante la visita, i vicoletti bui

    della citt antica si aprono in piccoli piazzali dove le trib portavano

    le loro mercanzie. Una buona parte stata riportata allantico splendore erestaurata cos che vediamo come vivevano qui anticamente.

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    Ancora esiste la sorgente di acqua dolceche ha permesso agli antichi di sopravviverein questi posti sperduti. Il sole picchia sullenostre teste e fa molto caldo; sui tetti dellecase, dove ci dicono vivevano le donne, ilcaldo ancora pi caldo, il cielo ha un colorazzurro turchese ed limpidissimo.Sono le 15,30 ed entriamo in una casacompletamente restaurata ed ora adibita aristorante per i turisti.Qui entriamo scalzi e ci mettiamo a sedereper terra sopra i tappeti ; alcune signore , Mary compresa, viste le difficolt deimariti a stare a sedere per terra incominciano a ridere ed il fracasso diventa quasiassordante....siamo 25 persone in una stanza ancora in attesa di

    mangiare. Comunque il pranzo( zuppa di legumi, cuscus concammello, insalatina di pomodoridatteri e th alla menta) dinostra soddisfazione visto chetutte le provviste vengonoesaurite. Alle 17 lasciamo lacitt vecchia di Gadames e, fattipochi chilometri arriviamo alcampeggio dove subito facciamo

    una doccia calda e poi, dopocena, ammiriamo lo splendoredella luna che splende alta nelcielo.

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    05/10Stamani la partenza ( fissata per le 7) viene ritardataperch la guida , che si completamente cambiata evestita di bianco con ricami in oro , con giletricamato e turbante in testa, allo stile libico arrivaalle 7,30. Attraversiamo per largo la Libia davantia noi solo una striscia di asfalto e niente pi ; ildeserto sassoso piatto, monotono...e dobbiamopercorrere circa 700 km. Sosta caff, sosta gasolioN.B. in Libia il gasolio costa 0,15 cent di dinarolibico al litro; che corrisponde a meno di 10centesimidi euro (cambio 1 eu =1,85dn)...insomma 50 litridi gasolio 7,5 dinari........poco pi di 4 euro!!!!

    A Sharqiyah la strada si innesta sulla nazionale, poi

    superiamo Shuwayrif e ci spingiamo verso il sud , icellulari non prendono pi, qualche volta si riescead inviare un messaggio, altre volte lo stesso vienebloccato ( siamo controllati ?), poi finalmente alle21, stanchi e sfiniti arriviamo a Birak.

    Facciamo gasolio e poi sosta in un piazzale ai lati di un distributore.Prima di cenare la guida ci dice che domani arriveremo a Seba dove dobbiamolasciare i nostri passaporti e poi procedere per Takerkiba.

    Ci suggerisce una modifica allitinerario previsto posponendo i giorni di visita almuseo di Germa, ai laghi salati e all Akakus. Visto che nessuno di noi conosce lazona, le distanze e quanto altro ( nemmeno il nostro accompagnatore italiano) nonci rimane che essere daccordo con la guida. Per cena stasera alcuni si

    sbizzarriscono preparando frittelle di mele, altri spaghetti, altri finiscono le scortedi carne portate dallItalia.

    WALTER

    MARY,KASSAN,MARZIA

    ANTONIO

    ( LA GUIDA ITALIANA)

    AKAKUS

    GRAFFITI DI

    12000 ANNI FA37litri=5dinarie6c

    ent

    3euro

    LA GANG

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    Alle 13,30 arriviamo nelpiazzale del museo di Germa(Jarmah) e subito andiamo avisitarlo. Abbastanza ricco,visto dove siamo, di antichissimireperti, urne votive, pietredecorate provenienti dellanticacapitale dei Garamanti unpopolo vissuto per quasi duemillenni e che aveva la propriacapitale a Garama (citt difango),primo insediamento urbanosaahriano. Fu il primo popolo

    saahriano a possedere un alfabeto, ilTifinagh libico-berbero di originefenicio-punica ancora oggi usato dai tuareg. La scoperta, a opera del Prof. Fabrizio Mori, di una mummia risalente al3500 A.C. fa pensare che , nella regione, lusanza di mummificare i corpi fosseuna tradizione antica.Pausa pranzo davantiai resti di Garama.Alle 17 ritorniamo

    verso Takerkiba ,a n d i a m o n e lcampeggio che si trovain una oasi, dobbiamop e r c o r r e r e u nchilometro di pista ec i l r i s ch i o d iinsabbiarsi; prendiamole distanze dagli altri

    che ci precedono e ,velocemente, senzafermarsi n rallentare percorriamo il

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    tratto, dietro di noi 2 camper si insabbianomentre noi riusciamo a sistemarci nelcampeggio; davanti a noi una immensa distesadi sabbia e dune color ocra, giallo oro,rossicce...uno spettacolo veramente da sogno.

    07/10

    Alle 7,30 arrivano i fuoristrada , noisiamo pronti per lescursione ai laghi salatima..c disaccordo tra gli autisti e laguida libica. Gli autisti sanno che ci devonopor tare

    nel deserto dellAkakus ed hanno portato levivande per trascorrere 2 notti nel deserto. Noi, come ci aveva detto la guida, siamopronti per trascorre una giornata nellErg

    Awbari ai laghi salati.Nasce una forte discussione tra gli autisti elaguida che telefona a Seba allagenzia con laquale, ovviamente, non si era capita. Noi restiamo sorpresi da questo modo difare e aspettiamo, finalmente alle 8,30 vienedeciso di andare ai laghi e partiamo. O g n i2 coppie un fuoristrada, noi abbiamo la fortuna di avere un autista giovane esveglio ( anche troppo) a cui piace correre e che ci procurer delle forti emozioni

    anche nei giorni seguenti.I fuoristrada mordono la sabbia ed incomincia lavventura. A forte velocit, spesso,molto spesso,gli autisti fanno la corsa , si incrociano, si superano, si allontananoper seguire altre piste e poi si ritrovano. Superiamo , anzi scaliamo molte dune, lasabbia color arancione e gialla si alza dietro di noi mentre il cielo di un blu

    intenso. Alcuni fuoristrada siinsabbiano, altri scalano veremontagne di sabbia, il nostrosi ferma nel mezzo del

    deserto per batteria scarica,mentre siamo in panne, tuttigli altri ci superano erestiamo soli nel deserto. Il nostro autista non siscompone, dopo aver toccato imorsetti della batteria lasciala chiave inserita, prende unabottiglia di acqua e la versa

    sopra i morsetti della batteriache fa massa; gira la chiaveed il motore riparte

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    raggiungiamo gli altri fuoristrada che nel

    frattempo si sono fermati per aspettarci.Riprendiamo il nostro cammino non senzaaltre forti emozioni- ed arriviamo al primolago dove esiste anche un campeggio (??),dopo

    aver visto 4 o 5 laghi finalmente arriviamo aquello pi grande dove possibile fare ilbagno poich molto salato e si galleggiaperfettamente. Facciamo sosta pranzo al saccoc chi ha portato anche un piccolofornelletto e la macchina del caff ,

    qualcuno racconta un po di barzellette siamofelici di aver visto questi posti.Riprendiamo la corsa spericolata nelle dune del

    deserto. Il contachilometri del nostro fuoristradaoscilla fra i 120 e 140 km/orari, gli autistifanno la gara a creare forti emozioni comequella di discendere una duna ripidissima. Altramonto torniamo al campeggio, chi va a cenaal ristorante del campeggio chi resta nel propriocamper. Tutti prepariamo i vestiti e altro pertrascorrere, domani, 2 notti e 3 giorni neldeserto dellAkakus.08-09-10/10

    Partiamo, dobbiamo percorrere circa 400 km prima di arrivare a Ghat e poi entraredentro lAkakus. La strada diritta e gli autisti si sbizzarriscono in velocittenendo una media di 140/160 km/ora. Dopo la sosta per il caff ci inoltriamo neldeserto che dapprima e sassoso (sarir), poi roccioso (hamadah), infine sabbioso(erg); le varie tipologie di deserto si sovrappongono, poi finalmente arriviamo neipressi del dito che rappresenta lingresso ufficiale nei siti preistorici. DescriverelAkakus una impresa ardua, il cuore, la mente, gli occhi si riempiono di unospettacolo naturale unico. Grandi, immense formazioni rocciose dai mille aspetti,

    erose dal vento, dallacqua e dalla sabbia

    scorrono davanti ai nostri occhi.Qualcuna allungata verso il cielo, altre sonoarcuate come ponti sulla sabbia. Su queste roccegli artisti preistorici ( 12000/5000 A.C) hannolasciato la loro impronta- i graffiti - disegnandogli animali che popolavano queste terre, il loromodo di vivere e cos vediamo elefanti, giraffe,struzzi, arieti, bovini, scene di caccia, uominiche danzano. Alcuni graffiti , pi frequenti nelle

    zone montagnose, rappresentano un mondo miticoe fantastico che riproduce le antiche forestericche di fiumi, laghi e animali selvatici.

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    Alle 14 , dietro un grande macigno spiovente, troviamo dei tavoli attrezzati per ilpranzo il nostro catering che per 3 giorni ci permette di sopravvivere in questoposto sperduto.Men nel deserto.

    P r a n z o : p o m o d o r i , c e t r i o l i , f o r m a g g i o ,ceci,fagioli,piselli,tonno,uova sode e frutta. Cena:Zuppa , cous-cous e frutta, il tutto innaffiato daacqua e aranciata)

    La sosta dopo il pranzo abbastanza lunga( circa 2 ore) ma cos fanno qui dopodichriprendiamo i fuoristrada e, come tanti cavalliselvaggi scorrazziamo per lungo e per largo. Alle19 quando il sole sta tramontando , ci fermiamo inun grandissimo spiazzo, lontano dalle rocce, per i

    serpenti e per gli scorpioni formando laccampamento.A ciascuna coppia viene assegnata una tenda e incominciamo a prepararci per lacena e poi per la notte. Dai borsoni tiriamo

    fuori 2 sacchi a pelo, i cuscini, i pigiama, lefelpe le salviette profumate per la puliziapersonale e.le torce elettriche. Si qui nonc elettricit, non c campo per il telefono,siamo a 500 km dal primo centro abitato,intorno a noi solo deserto e davanti a noi( 10 km) il confine con lAlgeria ma siamoavvolti dal cielo stellato. Il nostro servizio di catering prepara itavoli per la cena poi- meraviglia- accende ilgruppo elettrogeno abbiamo la luce fioca ma possiamo cenare alla luce di 2lampadine ( gli altri tour hanno cenato alla luce dei fari dei fuoristrada!).Sopra di noi il cielo stellato ci sembra ancora pi immenso e mentre, nel buio piassoluto vediamo milioni di stelle sopra di noi, assistiamo emozionati alla cadutadi qualche stella tanto che ci sentiamo piccoli piccoli ma tanto contenti.

    E i bagni per le nostre eventualinecessit ?C solo il deserto intorno a

    noi, chi ha bisogno si arrangiatrovando un angolino tra i sassie/o facendo buche nella sabbia.La notte silenziosissima scorretranquilla e non fa freddo. Al mattino sveglia presto pervedere lalba .che spettacolo!Poi ci laviamo con la pochissimaacqua a disposizione ma abbiamole salviette e ci sentiamo puliti.

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    Dopo colazione partenza per continuare avedere i graffiti in altri posti. Nelgirovagare tra queste montagne alcune jeepforano, altre rimangono insabbiate, insommaogni tanto abbiamo la nostra scarica diadrenalina che ci tiene in tensione.( tutti ifuoristrada hanno gomme lisce e rattoppate).

    Nel nostro peregrinare troviamo unpiccolissimo insediamento tuareg , nellacapanna, con la base di sassi e coperta difoglie di palma, ci sono 2 donne cheaccudiscono a dei bambini, uno piccolissimo

    dorme in una amaca laltro in grembo ad una donna ed malato ( ha il labbroleporino che qui significa morte sicura ).Il marito poco distante e guarda lecapre. Di questi insediamenti, cidicono, ne esistono 7 per circa 30persone in totale ma nessuno di lorovuole lasciare la propria capanna,preferiscono restare anche se quivivono di stenti e senza nulla...solo ils i l e nz i o de l de s e r t o e que s t omeraviglioso spettacolo della natura. Come indicato anche nelle guideufficiali ancora vive qui un vecchissimo

    tuareg ( oggi ha 95 anni) ed il capoe progenitore di tutto il gruppo. Luivive da solo mentre i suoi discendenti sono sparpagliati in questa immensit e vivonoassieme ad alcune capre, galline e dromedari. i bambini hanno occhi bellissimi nerie melanconici.Arriva la sera e ci sistemiamo ,a distanza dagli altri , nella nostra tenda, oramaisiamo esperti e non abbiamo pi paura ( sar cos ma qualcuno mette la tendaappiccicata allaltro come per meglio difendersi). La cena ci riunisce e porta allegria nel

    gruppo anche se durante la giornata ci sonostate forti emozioni per la guida spericolataed anche tensioni per le forature che alcunejeep hanno subito. Qui, dove dormiamostasera, il cielo nerissimo e le stelle fittefitte ci fanno pensare alla nativit. La sveglia per le 7 , dopo il sorgere delsole andiamo ancora a vedere i sitipreistorici che qui non possiamo elencaretanti ne abbiamo visti.Arriviamo alla strada

    asfaltata e dobbiamo percorrere circa 500km prima di giungere al campeggio. Il nostro

    autista, come gli altri, stanco. La strada una striscia diritta ed il panoramacircostante piatto fino alla noia.

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    Ci accorgiamo che al nostro autista gli prende sonno, va ad oltre 140 km/oracerchiamo di svegliarlo, Antero dice che vuol guidare lui, allora Kassan, cos sichiama il nostro autista, appoggia le braccia sul volante, sorride e spingelacceleratore fino a sfiorare i 160 km/orari. Non sappiamo cosa fare, anche gli altriautisti sono nelle stesse condizioni. Parliamo in continuazione, gli offriamo deibiscotti, riusciamo a tenerlo ben sveglio, finalmente arriviamo al campeggio che gibuio e siamo salvi.Una bella doccia e subito al ristorante per la cena tutti insieme. Domani unagiornata di grande spostamento e dobbiamo essere freschi.11/10 Poich la strada che dobbiamo

    fare per oltre 100 km disastratacon grosse buche ( pi grandi e pifitte di quelle che abbiamoincontrato fino ad oggi !) e subitodopo ci sono altri 30 km talmente

    sconnessi che non possibilesuperare la velocit di 20 km/orari,decidiamo, su suggerimento dellaguida di ritornare indietro per lastrada conosciuta e poi proseguirefino ad arrivare al golfo della sirte,faremo circa 200 km in pi ma,almeno, potremo camminare senzadanneggiare il camper. Solito tran

    tran, la strada diritta, il panorama piatto e tutto deserto, troviamo due, trepiccoli paesi, la solita sosta per il caff e per il gasolio. In questo tratto vediamotante carcasse di dromedari e capre e altri animali che di notte pascolanoliberamente e che spesso, vengono travolti dalle auto e dai camion che percorronoqueste strade. Dopo circa 650 km, arriviamo a Waddan , sappiamo esserci uncampeggio ma la guida dice di no ed pi sicuro fermarsi in un grande spazio fuoricitt dove si fermano i camionisti. Sono le 21, il tempo di preparare la cena e poitutti a letto ( cosa altro c da fare ? niente !).

    12/10 La distanza che ci separa da Cirene tanta perci decidiamo di percorrere ilmaggior tratto di strada possibile. IL panorama, arrivati a Sirte, cambia;costeggiamo il mediterraneo e ci sono alberi e coltivazioni.La strada un lungo unico nastro di asfalto che congiunge Tripoli a Bengasi e poiarriva fino al Cairo in Egitto. E una strada superaffollata ( in questa parte delterritorio Libico ci vivono 4,5 milioni di persone su un totale di 6 milioni...e tuttihanno una macchina).Ora lo stress da solitudine ci passa velocemente; lungo la strada ci sono piccole egrandi cittadine con un traffico veramente caotico. Nel deserto abbiamo rischiato a

    causa delle strade deformate e per lalta velocit anche con i fuoristrada, quirischiamo per il caotico traffico. Gli autisti guidano in modo spericolato e le autosembrano greggi di cammelli che fuggono spaventati.

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    Prima del tramonto facciamo una sosta per definire dove e quando arriviamo adestinazione; la guida non ci sa dire esattamente i tempi che necessitano perarrivare al sito di Quasar Libya; ne nasce una discussione vivace tra noi e le nostre2 guide che si dimostrato pococompetenti al riguardo. Noi siamostressati e ci stresseremo ancora dipi perch?...si fatta sera

    e . . super iamo camion che , incarreggiata unica, corrono a pi di80 allora, incontriamo macchinesenza fari, altre auto ferme lungo ilciglio della strada con la portieraaperta, asini che occupano partedella strada, dromedari sul cigliod e l l a s t r a d a c h e p o s s o n oattraversare in qualsiasi momento,

    buche a non finire per lavori diristrutturazione e dossi, dossi, dossi mentre ai bordi della strada dromedari e canimorti ci ricordano che sempre possibile incontrane qualcuno. Alle 22, dopo aver percorso circa 850 km, stanchi ed affamati finalmente cifermiamo in una citt che attraversiamo alla ricerca di un posto per parcheggiare.Troviamo un hotel che ci ospita. Chiediamo alla guida dove siamo perch nonabbiamo visto indicazioni e se cerano erano solo in arabo...e scopriamo che siamo aBara una citt distante 80 km da Quasar Libya. Siamo scocciati, facciamo presente alla guida che aveva affermato chequesta sera saremmo arrivati a Quasar Libya percorrendo in totale solo 650 km!.

    13/10 La mattina lasciamo il caos frenetico di Bara e raggiungiamo Quasar Libiadove in un museo vediamo splendidi pavimenti musivi con mosaici sorprendentemente

    ben conservati.La sabbia del deserto ha seppellitotutte le citt antiche che erano lungola costa preservandole dal tempo edalle intemperie.

    Ripartiamo e proseguiamo per andarea v ede r e l a c i t t d i C i r e ne .Attraversiamo la citt, ora moderna ecaotica e ci dirigiamo nella collina dovei greci prima dei romani si insediarono.Alle 13 siamo nel piazzale antistantelingresso facciamo pranzo e poi alle 14con una guida locale entriamo nel sitoarcheologico tra i pi importanti del

    mediterraneo.La zona archeologica della citt ci lascia stupefatti sia per la quantit che per

    la qualit dei ritrovamenti, forse anche per il contesto selvatico in cui si ergonole vestigia di un glorioso passato.

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    14/10

    La citt, che fu la capitale della pentapolicirenaica , in riva al mare ed aveva unimportante porto, poi due tremendi terremoti ladistrussero e solo con i bizantini risorse a nuovavita. Infatti si trovano resti di 4 basiliche concolonne di marmo cipollino e, tra i tanti resti diepoca romana , un magnifico teatro sul mare. Partiamo alle 15 perch andiamo aBengasi.(Un fuoriprogramma. Mary aveva chiesto,

    se era possibile passare da Bengasi per cercaredi trovare la via e/o la casa dove era nata sua mamma e dove da 3 generazionivivevano i suoi antenati)

    Impossibile elencare i monumenti, le colonne itempli della citt fondata nel IV secolo A.C. eche, per il suo splendore venne chiamataAtene dAfrica.Lungo le pendici della collina dove si trovaCirene, percorrendo una ripida strada stretta,

    vediamo una vasta necropoli con tantisarcofagi e numerose tombe scavate nellaroccia che costituirono la citt dei morti.Il sole appena tramontato che ci fermiamonel piazzale antistante lingresso del sitoarcheologico di Apollonia che visiteremolindomani.

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    Quando raggiungiamo la citt facciamo sostanel lungomare e, mentre i nostri compagni diviaggio ci attendono prendendo il sole, noiandiamo, con la guida alla ricerca della viache sappiamo essere stata nella Medina diBengasi in una piazza antistante il mare.Entriamo nei vicoli della citt vecchia etroviamo solo scritte in arabo, la nostraguida domanda ai passanti dove si trova lavia ma nessuno sa dargli spiegazioni. Alloradecide dic e r c a r e

    degli anziani ai quali fare le domande. Netroviamo alcuni ma non ci sanno darespiegazioni parlano solo arabo e cos giriamoper un p, poi la guida nota un cartello

    stradale scritto in arabo e legge il nome dellavia....si tratta della via principale che porta allungomare e sappiamo che nei pressi, ci deveessere una traversa dove sicuramente abitavano

    i genitoridi Mary.

    Vediamo una piazza e subito pensiamo di esserevicini, ci sono alcuni vecchissimi negozi esempre con maggior trepidazione confidiamo di

    trovare quello che cerchiamo, lo sentiamo,siamo vicini la strada dovrebbe essere quivicino. Chiediamo qua e l ma..niente; nessunoci sa dire dove la via Zaruk. Ci fermiamoallingresso di una moschea che pensiamo possaessere quella che i nonni di Mary dicevano di

    a v e r e v i c i n o a c a s a easpettiamo in silenzio cheescano i vecchi. La guida

    domanda.. qualcuno accenna afatica che ...si qui vicino sideve trovare la via... ma nonla conoscono. Poi un ragazzoche parla un p italiano ci diceche l vicino abita un vecchioche stato in Italia ed haconosciuto tanti i tal iani .Andiamo al portone, il ragazzo

    ci fa strada e chiama lanzianoche lentamente viene ad aprircila porta.

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    Ci accoglie con cortesia, ascolta la guidache parla arabo poi, visto che Mary si staemozionando si rivolge a noi dicendo: ioparlo bene lItaliano , sono stato a Firenzeallistituto darte e sono contento che siatequa. La via Zaruk non esiste ma qui dietroc una strada che si chiama Zaruk-raid ed

    era piena di Italiani che ho conosciuto. Mary abbraccia lanziano e piangendo loringrazia contenta di aver trovato lastrada dove fin dal 1860 hanno abitato isuoi bisnonni, nonni e genitori ( fino al

    1943). Lanziano ci vuole suoi ospiti ma dobbiamo respingere la sua generosaofferta perch dobbiamo ritornare al camper e proseguire il nostro viaggio.Usciamo dalla sua casa, prendiamo la prima piccola strada a fianco e...subito dietrotroviamo la strada Zaruk-raid. Qui abitavano molte famiglie italiane ma le case

    sono quasi tutte distrutte e mai ricostruite e chi le ha ricostruite le ha fattemoderne, percorriamo la strada prima a sinistra poi a destra alla ricerca diqualche casa che dallaspetto ricordi lo stile italiano..ne troviamo una dallafacciata intatta e dallinterno distrutto porta il numero civico 10, si una casaItaliana.La nostra mente ritorna al passato ci immaginiamo che questa, s proprio questafosse la casa dei genitori di Mary anche se sicuramente solo fantasia. Matant..il percorrere quelle strade, vedere quelle case ci ha fatto battere forte ilcuore e ricordare i parenti che ora non ci sono pi. Ritorniamo al porto dove i

    nostri compagni ci aspettano e, avendo saputo da Mary piangente, che forseabbiamo trovato quello che cercavamo, si mettono a battere le mani e tutti sonocontenti per la nostra avventura. Naturalmente abbiamo scattato tante di quellefoto da riempire un album che faremo vedere alla sorella di Mary e ad alcuniparenti che forse ricordano qualcosa vedendo le immagini delle case e dei luoghifotografati. Lasciamo Bengasi e ci dirigiamo verso il golfo della Sirte dove facciamo sosta

    in un piazzale sterrato ad Agra.15/10Anche oggi ci aspetta una lunga giornata ditrasferimento per arrivare vicini a Leptis Magna.La strada intasata di auto e camion,attraversare alcuni paesi veramente difficoltosotant caotico il traffico.Poich tutti guidano come forsennati dobbiamotenere la loro velocit e cos facciamo 100/110km allora. Arriviamo la sera, stanchi, sudati enervosi, siamo ospiti di un ostello distante poche

    centinaia di metri dal sito di Leptis Magna, vorremmo fare una bella doccia ma qui

    tutto degradato, lacqua fredda e le cannelle funzionano quando gli pare ;non ci rimane che riposare per poter vedere con tranquillit la meraviglia di LeptisMagna.

  • 8/14/2019 CON IL CAMPER IN LIBIA 2009

    19/26

    16/10 Con un piccolo bus ci vengono a prelevareper andare a vedere il pi importante sitoarcheologico della Libia. Quando arriviamoscopriamo che la guida che ci deve darespiegazioni del sito archeologico non c, ancoradorme.

    Siamo scocciati ? si! la guida chiama alte l e f ono un a l t ra per sona che v i eneimmediatamente ( ma questa per non sa nientedi niente, ci accompagna, qualche volta accenna

    qualcosa di storia molte volte dice solo cavolate). Entriamo nel sito e notiamo subitola grandezza e la bellezza dei resti. Si capisce subito che le unichecitt a cui pu essere paragonata sonoRoma e Atene, con la differenza cheLeptis Magna non ha subito interventiurbanistici in quanto la citt fuabbandona nel VI secolo D.C. ed rimasta sepolta sotto la sabbia fino alXVII secolo quando mercanti francesi edinglesi riempirono navi intere di pietre e di colonne di Leptis Magna. Costruita dai

    fenici, abitata dai greci e poi dai

    romani meravigliosa, nel periododi massimo splendore il portoraccoglieva il traffico carovanieroproveniente dallAfrica interna e

    riforniva Roma, poi quandodivenne imperatore di RomaSettimio Severo (193 D.C.),originario di Leptis Magna venner i e m p i t a d i b a s i l i c h e ,

    monumenti..divenne la perla delm e d i t e r r a n e o e f a c e v aconcorrenza, per la sua bellezzaa Roma stessa. La visita siprotrae fino al primo pomeriggiopoi andiamo verso Tripoli ( chedista 80 km).Deviamo per andare a

    vedere Villa Silin, una delle moltissime ville che i romani avevano costruito vicino aLeptis. E, per ora, lunica riportata alla luce ed patrimonio dellumanit ma...non

    si pu vedere perch chiusa da tempo; nonostante ci andiamo allingresso, laguida parla con il custode, fa venire alcune guardie che ci controllano e..possiamoentrare a vedere questa meraviglia.

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    Si tratta di un lussuoso edificiocon un gran numero di ambienti inogn i s tanza af f r e s ch i benconservati e pavimenti in mosaicocompletamente integri. Velocementelasciamo la villa, sollecitati dai

    poliziotti e riprendiamo la stradaper Tripoli.E qui di nuovo il traffico che non solamente caotico ma..indecente,gli autisti sono sbruffoni, suonanoe chiedono strada, passano sia adestra che a sinistra, le auto siintrecciano e stringono davanti fino

    a sfiorare gli specchietti e ..tutto

    questo a grande velocit. Rischiamoc o n t i n uam en t e d i f a r c i ma l ee ..rompere il camper.Arriviamo allimbrunire a Tripoli che ciaccoglie con i suoi larghi viali.Vicinissimi al castello e alla Medina,proprio davanti al grand-hotel c unparcheggio enorme che sar la nostrabase per questa e per domani sera.

    Rapidamente ci prepariamo e, senzala guida e senza i poliziotti, andiamoa vedere la Medina. ( solo a Tripoli sipu circolare da soli). E buio le lucisono accese, la gente riempie le strade e i larghi viali, noi ci addentriamo per le

    piccole stradine per vedere inegozi tipici, molti parlanoitaliano, ci invitano adentrare, si dicono nostric u g i n i ma ab b i am o l asensazione, che qui non siamomolto ben accetti poich ciricordano sempre che i nostrigenitor i e nonni hannooccupato la loro Nazione. Abbiamo fatto le 23girovagando per la Medina si fatta lora di ritornare alposteggio e riposare. Domani

    abbiamo la giornata liberadopo la visita del museo.

  • 8/14/2019 CON IL CAMPER IN LIBIA 2009

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    17/10La mattina noi decidiamo di non andare al museo ma di girare la citt. Ritorniamonella parte vecchia, nella parte coloniale doveancora si vedono bei palazzi Italiani, verso ilnuovo centro moderno. Visitiamo il grande mercatodel pesce dove acquistiamo triglie freschissime

    che ci cuociamo subito. Dopo pranzo di nuovo a girovagare per lacitt fino alla sera quando ci ritroviamo con inostri compagni di viaggio per la cena di salutoin terra Libica.Andiamo, accompagnati dalla guida verso un bellocale dove ci aspetta una cena luculliana.Quando arriviamo davanti allingresso ci viene detto che strapieno, tuttooccupato e non esiste la prenotazione.Fulmini e saette, improperi alla guida, siamo tutti scocciati per questa ennesimaperformance della nostra guida libica. C tra noi chi vuole i soldi indietro e andarea mangiare dove pi gli aggrada, chi vuole sciogliere la compagnia, chi se ne va eviene richiamato dalla guida italiana che cerca di tenere compatto il gruppo. Insomma facciamo le 21,45 e ancora siamo a girellare per Tripoli in attesa ditrovare un ristorante che ci ospiti. Finalmente, grazie alla telefonata di una altraguida libica che un nostro compagno di viaggio ha conosciuto possiamo entrare in unristorante dove mangiamo..in modo semplice, niente di particolare. Alle 23 rientriamoai nostri camper abbastanza innervositi!

    18/10 L a s c i a m o T r i p o l i ,attravers iamo la parteultramoderna della citt nellungomare, poi riprendiamola strada che ci conduce aSabrata dove arriviamo alle10,30.Qui finalmente abbiamo la

    fortuna di avere una guidapreparata ( non per nientesi diplomata a Napoli) checi illustra le meraviglie diquesta antica citt di cui

    ancora molto resta da scoprire.Si capisce che era una citt meno raffinata di Leptis Magna, meno ricca di operedarte ma la sua posizione ed il gioco cromatico delle arenarie e dei marmi sullosfondo del mare rendono veramente incantevole e struggente latmosfera, come

    abbiamo avvertito visitando il grandioso teatro romano. Alle 17 circa siamo alla frontiera Libia-Tunisia ; dopo una attesa di circa 5ore e dopo aver salutato i 2 poliziotti di scorta e la guida libica, siamo interritorio Tunisino, facciamo altri 100 km e arriviamo a Medenine dove facciamososta nello stesso piazzale dellandata.

  • 8/14/2019 CON IL CAMPER IN LIBIA 2009

    22/26

    19/10 Poich abbiamo saputo dalla nostra guida italiana che la nave che ci riportain Italia non parte pi alle 13 ma alle 23 del 21/10, alcuni compagni di viaggiochiedono ed ottengono di modificare ilpercorso e andare a vedere unacitt( santa per lIslam) per poi ritrovarciassieme a Tunisi per limbarco. Cos 4

    camper ci lasciano mentre noi, assieme alresto del gruppo preferiamo rientraretutti assieme (p.s. peccato ora possiamodire che sicuramente era meglio, moltomeglio se andavamo assieme ai 4 avedere quella citt)Il programma prevede la visita delcolosseo di El Jem; per arrivare percorriamo stradine strette fino ad entrare in unastrada senza sfondo e piena di auto...siamo imbottigliati!.

    Il padrone di un ristorante si da subito da fare per farci posteggiare, manda via leauto e , dopo molte manovre riusciamo a parcheggiare, davanti a noi a meno di 20metri c il colosseo. Qualcuno prenota per le 15 il ristorante, poi andiamo avisitare questa meraviglia.Dopo pranzo partiamo per andare a Madia; una cittadina della costa molto ambitadai turisti che ha nel suo promontorio il posto pi incantevole. La parte vecchia della citt molto carina- noi siamo posteggiati a meno di100 metri - e possiamo visitarla con calma poi alle 21 c chi va al ristorante e

    chi invece torna al camper.

    20/10 Lasciamo questa graziosa cittmarinara e risaliamo lungo la costa.Dapprima il panorama gradevole poiincontriamo difficolt nellattraversare ipiccoli paesi costieri e dopo quando ciavviciniamo alle grandi citt veniamocoinvolti in un traffico micidiale. Lasc iamo la strada cost i era ,

    prendiamo lautostrada ed arriviamo a Tunisi che il sole sta tramontando.Ritroviamo i nostri compagni nel piazzale dove facciamo sosta per la notte; ma tutto occupato dalle auto degli impiegati delle grosse banche della zona, non ciresta che aspettare e solo verso le 19,30 riusciamo a sistemarci per la notte. Andiamo in centro ( dista 3/400 metri), ceniamo, facciamo una passeggiatalungo i viali e poi a nanna. Domani abbiamo tutta la giornata per visitare Tunisi.

  • 8/14/2019 CON IL CAMPER IN LIBIA 2009

    23/26

    21/10 L a n o s t r anave parte alle 23(era previsto alle13..ma lagenzia losapeva allinizio delviaggio?) abbiamo

    pe r c i tu t t o i lgiorno libero ( finoa l l e 1 8 ) . N o iandiamo a vederela medina, entriamonelle strette viuzze,guardiamo limmensamoschea, il mercatodei narghil , del

    peperoncino, fino alle 13 quando decidiamo di andare a mangiare in un locale tipico. Mary ordina pesce e Antero carne arrostita. Ci portano antipasti piccanti,olive e verdure, due enormi piatti colmi dipesce e di carne e...acqua minerale.Riprendiamo il nostro passeggio lungo i vialidel centro poi andiamo a prendere un caffin cima ad una torre girevole inserita in ungrosso centro commerciale e , attraverso ivetri della torre, possiamo ammirare il

    panorama di Tunisi; la parte vecchia, ilcentro, il porto.Alle 18 ci ritroviamo e alle 19,30 andiamo alporto per limbarco.Quando arriviamo ci sono i soliti ragazzi chechiedono soldi e cibo e che si prodigano

    per aiutarci a fare i biglietti,insomma sempre la stessa storia, dobbiamo restarechiusi dentro i camper per non avere particolari noie. Poi entriamo in dogana e ancora mille controlli, mille fogli, burocrazia eburocrazia prima di concederci il permesso di entrare allimbarco. La nave ciaspetta con le grosse fauci aperte che sembra una balena, sono le 22,30...il tempotrascorre (forse c qualche intoppo) sono le 23,30 ed ancora siamo in fila adaspettare e solo dopo mezzanotte possiamo sistemare il camper dentro la nave e,quando la nave lascia il porto di Tunisi e noi andiamo a letto sono le ore 1,45! Il mare agitatissimo ma, fortunatamente, non ci sentiamo male. Alle 8 lavoce del capitano ci sveglia di soprassalto dicendo che tutti i passeggeri si devonorecare alla reception per il visto di entrata in Italia ( siamo a Trapani) .Scendiamo facciamo la fila, controllano i passaporti, ritorniamo a letto e quando cialziamo sono le 14.

    Il mare sempre mosso, andiamo sul ponte e stiamo al sole anche seabbiamo un poco di nausea.Il pomeriggio lungo, interminabile, le ore passanolentamente, nella nave non c niente che ci possa distogliere, quindi stiamo sedutinelle poltrone e chiacchieriamo tra noi.

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    24/26

    Sbarco a Civitavecchia alle 2 di notte (era previsto lo sbarco alle 23) e andiamoallarea di sosta per riposare qualche ora, ci salutiamo perch domani c chi partealle 6 chi alle 7 e chi molto pi tardi.

    22/10

    Noi partiamo alle 8 e piano piano riprendiamo la strada che ci porta prima aViterbo e poi con lautostrada, fino a casa. E finita la nostra avventura in Libia... e, come tutte le volte che ritorniamoda un viaggio ci poniamo la domanda: .....ci ritorneremo con il camper ?Oggi diciamo di No!: Sia per il traffico caotico ed indisciplinato, sia per le lunghissime distanzeche separano i luoghi da visitare per cui occorre percorrere strade disastrate neldeserto di sassi dove per centinaia e centinaia di chilometri non c segno di vita.Ma..

    -Se riusciamo ad organizzare tutto da casa, fissando con una agenzia localeautorizzata ( ne esistono solo 3 in tutta la Libia) che fornisce guida e poliziotto;-Se abbiamo maggior tempo a disposizione e si va pi lentamente per le strade;Se ci armiamo di santa pazienza e tanta calma e tanto tempo per superare le duefrontiere.allora SI ! si pu ritornare.e, se uno si adegua, spendeveramente poco poich il gasolio costa 10 centesimi al litro, che il pane quasi quasilo regalano, che la frutta, la verdura, la carne costano meno della met che inEuropa. Noi, che tanto amiamo vedere la natura con i suoi meravigliosi prodigi,possiamo affermare che i luoghi che maggiormente ci hanno affascinato sono statilAkakus, il deserto di sabbia ed i laghi salati che , purtroppo si trovano adistanze enormi da Tripoli ( oltre 2500 km). Crediamo che questi luoghi meritino assolutamente un viaggio, ma, secondonoi e a mente calda, meglio prendere laereo fino a Tripoli, poi sempre in aereoraggiungere Seba e da l , con i fuoristrada ,visitare con tutta calma le meravigliedelle montagne del Tradart, lAkakus e le immensit del deserto di sabbia, i laghisalati. Anche per chi amante della storia e dei siti archeologici semprepreferibile andare in aereo e prendere una buona guida .

    FINE

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