Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

36
Pag.1 Ancona, 21 febbraio 2012 COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE SULL’EMERGENZA NEVE NELLE MARCHE Signor Presidente, Signori Consiglieri, a meno di un anno dalla terribile alluvione del marzo 2011, le Marche sono state nuovamente colpite e ferite dalla natura. La Regione Marche, insieme ad altre regioni italiane, è stata colpita da straordinarie condizioni di maltempo i cui effetti sono ancora in atto e, purtroppo, si prolungheranno nel tempo. Con lo scioglimento della neve infatti potrebbero verificarsi criticità idrogeologiche, danni alle infrastrutture pubbliche, alle attività produttive agricole ed extra agricole, alle abitazioni. Lo ricorderemo come il “nevone del „12” che purtroppo, oltre ai danni materiali, ha causato anche la perdita di vite umane. Il nostro primo pensiero, dunque, è dedicato al ricordo delle persone scomparse in relazione a questa eccezionale ondata di maltempo: alle loro famiglie esprimiamo il dolore e il cordoglio della Regione Marche.

description

Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Transcript of Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Page 1: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.1

Ancona, 21 febbraio 2012

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE

SULL’EMERGENZA NEVE NELLE MARCHE

Signor Presidente, Signori Consiglieri,

a meno di un anno dalla terribile alluvione del marzo 2011, le

Marche sono state nuovamente colpite e ferite dalla natura.

La Regione Marche, insieme ad altre regioni italiane, è stata

colpita da straordinarie condizioni di maltempo i cui effetti sono

ancora in atto e, purtroppo, si prolungheranno nel tempo. Con lo

scioglimento della neve infatti potrebbero verificarsi criticità

idrogeologiche, danni alle infrastrutture pubbliche, alle attività

produttive agricole ed extra agricole, alle abitazioni.

Lo ricorderemo come il “nevone del „12” che purtroppo, oltre

ai danni materiali, ha causato anche la perdita di vite umane.

Il nostro primo pensiero, dunque, è dedicato al ricordo delle

persone scomparse in relazione a questa eccezionale ondata di

maltempo: alle loro famiglie esprimiamo il dolore e il cordoglio

della Regione Marche.

Page 2: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.2

VALUTAZIONI SINTETICHE DEL CENTRO FUNZIONALE DELLA

PROTEZIONE CIVILE REGIONALE.

Una particolare configurazione, creatasi nelle giornate di

fine gennaio, ha favorito intensi flussi settentrionali associati ad aria

gelida di origine siberiana che, attraverso la porta del Rodano,

hanno determinato la formazione di una serie di sistemi

depressionari sugli strati medio-bassi dell'atmosfera sul Golfo del

Leone e sul Golfo di Genova.

In particolare un primo minimo depressionario ben

marcato in quota durante la giornata di Mercoledì 1 Febbraio si è

velocemente spostato verso l'Italia centrale per poi colmarsi

sull'Adriatico meridionale, favorendo sulla nostra regione, ed in

particolare sui settori centro-settentrionali, un marcato rientro dai

quadranti orientali.

Le strutture convettive hanno determinato fino alla sera

precipitazioni diffuse di forte intensità, con picchi di 60 cm di neve

sul Montefeltro e 120 mm di acqua lungo la costa pesarese. Per

l'intera giornata le nevicate, il cui limite si è attestato attorno ai 100

m. non hanno mai interessato direttamente la costa.

Page 3: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.3

A partire dalla giornata di giovedì 2 febbraio fino alla

prima parte della giornata di lunedì 6 febbraio si sono avute

nevicate diffuse molto abbondanti sull'intera regione.

I quantitativi sui settori interni sono ovviamente risultati

maggiori a causa delle condizioni di stau lungo la fascia collinare

e l'intera dorsale appenninica.

Nelle zone interne le stazioni nivometriche della rete

regionale hanno registrato altezze di neve fino a 200 cm.

sull‟Appennino settentrionale, più duramente colpito dalle

precipitazioni nevose, mentre sulla porzione meridionale si sono

registrate altezze di neve superiori al metro. Il forte vento che ha

soffiato in questi giorni ha però creato accumuli di neve superiori

ai 4 metri, anche in ambito urbano. Sulle aree costiere e baso

collinari si sono registrate altezza di neve anche di 40 centimetri.

Le giornate di martedì 7, mercoledì 8 e giovedì 9 hanno

visto una tregua dei fenomeni, con schiarite che sono divenute

progressivamente più ampie e diffuse.

Una seconda ondata di mal tempo ha interessato l'intera

regione a partire dalla notte tra le giornate di giovedì 9 e venerdì

10 con nevicate estese anche alla costa. Il nucleo di aria fredda è

Page 4: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.4

entrato questa volta direttamente da nord - est strutturando un

minimo depressionario a tutti i livelli atmosferici e stazionando sul

Tirreno centro-settentrionale favorendo il richiamo di aria dal mare

molto umida ed instabile. Le basse temperature di partenza

hanno fatto sì che fin dal primo momento tutte le precipitazioni

fossero a carattere nevoso. Le precipitazioni sono continuate fino

alla giornata di domenica 12 febbraio. Il litorale meridionale è

stato solo parzialmente interessato.

In questa seconda fase si sono registrati quantitativi elevati

sia sui settori interni, con accumuli superiori ai 150 cm. anche

quote collinari, sia lungo la costa centro-settentrionale dove

durante la seconda parte della giornata di sabato 11 si sono

registrati fino a 70 cm. in poche ore.

Il Centro Funzionale Multirischi delle Protezione Civile

Regionale ha emesso 7 avvisi di condizioni meteo avverse, che

complessivamente hanno coperto il periodo dal 31 gennaio fino

al 13 febbraio, con una pausa dalle 12.00 dell‟8 febbraio fino alle

0.00 del 10 febbraio.

Page 5: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.5

LA RISPOSTA OPERATIVA.

Dalla diramazione del primo avviso di condizioni meteo

avverse, tutte le componenti del sistema regionale hanno

adottato le disposizioni organizzative necessarie per assicurare

la risposta operativa.

Il sistema di protezione civile è complesso, perché è costituito

da tante componenti autonome e non gerarchicamente

subordinate, che però concorrono per un obiettivo comune.

Nel caso della neve, ciascuno degli enti proprietari di strade

(Autostrade, Anas, Province e Comuni) deve garantire la loro

fruibilità.

Il Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per

la protezione civile ha provveduto a raddoppiare il personale

turnista che opera nella Sala Operativa Unificata Permanente,

ha disposto l‟attivazione delle Sale Operative Integrate (SOI)

provinciali , ha mobilitato il volontariato di protezione civile, e,

come previsto in occasione di situazioni emergenziali, ha

convocato il Centro Operativo Regionale (COR) che si è riunito

collegandosi in videoconferenza con le SOI delle Province,

Page 6: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.6

nonché con il Dipartimento della Protezione Civile della

Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Facevano capo alle SOI, coordinate da Province e

Prefetture, i Sindaci ed i Comuni di ciascuna provincia.

Inoltre, le Prefetture che hanno la responsabilità della

circolazione stradale, hanno convocato i COV (Centri Operativi

Viabilità) presso le SOI, realizzando quella saldatura

istituzionale/operativa che ha garantito la piena e completa

funzionalità del sistema di protezione civile di questa Regione.

Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia Stradale, Guardia di

Finanza, Corpo Forestale dello Stato hanno operato con turni

raddoppiati e con la sospensione di ferie, riposi e permessi; si

calcola che, complessivamente, il personale degli Enti e delle

istituzioni impiegato ammonti, mediamente, ad oltre 3.000 unità

al giorno; nelle giornate più critiche si è toccata la soglia di 4.000

unità.

Tutti i 190 gruppi comunali di protezione civile delle Marche

sono stati impiegati direttamente dai Sindaci dei rispettivi

Comuni di appartenenza, mentre le associazioni sono state

Page 7: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.7

mobilitate tramite la SOUP e le SOI. Complessivamente hanno

operato oltre 1.000 volontari al giorno.

La CRI e l‟ANPASS, oltre a quanto ordinariamente in

servizio, hanno impiegato 123 mezzi aggiuntivi, tra cui 6

ambulanze fuori strada e tre ambulanze rialzate del Corpo

Militare della Croce Rossa. Tali mezzi hanno operato nell‟ambito

del sistema regionale 118.

La capacità operativa è stata incrementata grazie al

personale ed ad alle attrezzature pervenuti dalle Regioni Valle

d‟Aosta, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Umbria,

Puglia, Veneto, Toscana, dalle Province di Brescia e di Belluno e

di quelli inviati dalle organizzazioni di volontariato nazionali,

nonché da altre amministrazioni o da società erogatrici di servizi

pubblici.

Come è noto la protezione civile è un sistema complesso,

all‟interno del quale operano tante amministrazioni autonome

ed indipendenti; la cifra che ha caratterizzato la gestione di

questa emergenza è stata, oltre alla generosità ed alla infinita

capacità di lavoro degli operatori, il fatto che è stata posta in

Page 8: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.8

essere una azione sinergica da parte di tutte le componenti del

sistema.

Nessuna di esse si è arroccata dietro competenze formali e

tutti hanno operato in maniera tale che l‟attività è stata

arricchita da un valore aggiunto senza il quale le conseguenze

dell‟evento sarebbero state molto più gravi, soprattutto quando

si sperava di aver cominciato a riconquistare un minimo di

normalità ed invece è giunta la seconda ondata di maltempo a

cominciare dalla giornata del 10 febbraio.

La situazione è stata di estrema complessità: le criticità

principali hanno riguardato il sistema viario e dei trasporti in

generale (in particolare quello ferroviario), le problematiche

derivanti dalle interruzioni nell‟erogazione di energia elettrica, la

necessità di garantire i servizi essenziali, in particolare quelli

ospedalieri e comunque sanitari, l‟assistenza alla popolazione e

la impossibilità di operare da parte delle attività produttive.

SISTEMA VIARIO E DEI TRASPORTI.

Il sistema viario è fondamentale per assicurare la possibilità di

compiere qualunque altro tipo di intervento.

Page 9: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.9

Per quanto attiene alla viabilità principale, relativamente ai

mezzi leggeri, per la maggior parte delle giornate fra l‟1 ed il 10

febbraio, la circolazione è stata praticamente sempre possibile,

anche se talora a corsia unica, con dotazioni invernali e con

l‟eccezione dei valichi di Bocca Trabaria e Forca di Presta,

anche se si è stati costretti ad affrontare i notevolissimi i

problemi derivanti alla circolazione da numerosi mezzi pesanti

intraversati che hanno comportato la temporanea chiusura

delle strade ed ore ed ore di lavoro per liberarle.

Tutto è peggiorato nel corso della notte tra il10 e l‟11: mentre

in gran parte della regione la situazione è rimasta comunque

stazionaria, nel pesarese le precipitazioni hanno chiuso

praticamente tutte le strade, in quanto era materialmente

impossibile effettuare le operazioni di rimozione della neve che

cadeva copiosissima e veniva ammucchiata dal vento in

cumuli alti anche quattro metri.

E‟ stata a più riprese segnalata l‟assoluta esigenza di un

maggior raccordo con Autostrade per l‟Italia per favorire la

gestione del traffico di mezzi pesanti, perché in molte occasioni

Page 10: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.10

l‟uscita non programmata e controllata di TIR dall‟autostrada ha

portato quasi al collasso della viabilità statale, provinciale e

comunale, costringendo gli appartenenti alla Polizia stradale,

alle Polizie locali ed alle altre forze di polizia ad interventi

complessi ed imprevisti per assicurare la viabilità non solo agli

utenti, ma soprattutto ai soccorritori.

La situazione peggiore si è verificata nella giornata dell‟11

febbraio, quando è stato chiuso totalmente al traffico il tratto

tra Rimini Sud ed Ancona Nord in direzione sud ed in direzione

nord è stato consentito solo il traffico leggero. La statale 16 è

rimasta totalmente bloccata anche perché alcuni mezzi si sono

intraversati.

Nelle città di Fano e Pesaro, tagliate in due dalla statale 16,

questo ha comportato la quasi impossibilità di assicurare i

soccorsi anche all‟interno delle città stesse.

A tal proposito va segnalato che l‟amministratore delegato

di Autostrade per l‟Italia, Giovanni Castellucci, ha con me

concordato che a partire dalle prossime situazioni di

emergenza, Autostrade per l‟Italia alimenterà direttamente di

Page 11: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.11

informazioni anche la Soup (la Sala operativa regionale) per

permettere una più tempestiva gestione delle criticità nella

circolazione autostradale.

Altrettanto critica la situazione sulla viabilità minore nelle

zone alto-collinari e montane, dove lo strato della neve ha

superato i due metri e pertanto poteva essere rimosso solo da

mezzi speciali.

Notevole la collaborazione fornita da tutte le componenti

del sistema soprattutto con l‟arrivo di mezzi e personale da altre

parti d‟Italia.

Tutte le attrezzature dei 239 Comuni e delle Province della

regione, quelli di ditte private e di pubbliche amministrazioni,

mezzi agricoli di proprietà degli agricoltori, turbine e pale

meccaniche inviate altre regioni dal Corpo Nazionale dei Vigili

del Fuoco e dalle Forze Armate hanno operato

ininterrottamente. Mezzi antineve sono stati messi a disposizione

anche da Autostrade per l‟Italia nel pieno dell‟emergenza.

Page 12: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.12

Un grazie particolare va rivolto agli operatori di tali mezzi

che hanno lavorato consecutivamente per molti giorni in

condizioni spesso difficilissime.

Anche i mezzi hanno risentito dello sforzo derivante dall‟uso

continuo e per consentire la loro operatività si è reso necessario

chiedere ad alcune officine di garantire l‟apertura, per

provvedere alle riparazioni nel minor tempo possibile anche nei

giorni festivi.

Le raffiche di vento ad oltre 52 nodi hanno causato la

chiusura del porto di Ancona dalle 14,00 del 1° alle 05.00 del 2

febbraio e quattro navi sono quindi dovute restare in rada.

Un problema particolare è stato rappresentato dai TIR

presenti sui traghetti ed in sosta al porto di Ancona, sia perché

privi di catene o pneumatici da neve, sia perché le strade verso

le quali erano diretti non erano sempre agibili in particolare per i

mezzi pesanti. Grazie alla collaborazione di tutte le forze

dell‟ordine e dell‟ANAS che ha messo a disposizione le

attrezzature per assicurare la viabilità fino ai caselli autostradali

è stato possibile, man mano che si ristabiliva la transitabilità

Page 13: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.13

sull‟autostrada, convogliare gruppi di circa 20 TIR per volta e,

contemporaneamente accompagnare un pari numero di TIR

dai luoghi ove erano stati provvisoriamente ricoverati fino al

porto per l‟imbarco.

Di notevole aiuto è stata la comunicazione inviata

dall‟Autorità Portuale e dalla Capitaneria di Porto alle omologhe

strutture dei porti di partenza delle navi dirette al porto di

Ancona, in ordine alle difficoltà esistenti, che ha ridotto il

numero degli autocarri in arrivo.

Complessivamente è stato necessario assistere in qualche

modo (mezzi per rimuovere autotreni intraversati, pasti per gli

autisti rimasti bloccati, scorte da e per l‟autostrada) ad oltre

2.500 TIR solo nella viabilità intorno al capoluogo.

L‟aeroporto Raffaello Sanzio, è stato più volte chiuso al

traffico. I voli sono stati dirottati, alternativamente, sugli aeroporti

di Pescara, Perugia e Bologna, con successivo trasporto via

superficie dei passeggeri.

I trasporti ferroviari hanno registrato e registrano i ritardi

dovuti essenzialmente alle difficoltà nell‟arrivo dei convogli e del

Page 14: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.14

materiale, soprattutto da nord, ed al fatto che treni ed i

dispositivi che utilizzano strumentazioni elettroniche risentono

delle temperature gelide.

Nonostante le Ferrovie dello Stato abbiano fin da subito

attivato il piano neve che prevede una riduzione dei treni in

partenza, notevoli sono state le difficoltà, che hanno riguardato

una percentuale elevatissima di convogli.

In alcuni casi si i treni si sono fermati o per guasti causati dal

freddo intenso o per la presenza sui binari di cumuli di neve

generati dal vento e si è dovuto provvedere a trasbordare i

passeggeri su altri treni o su autobus, oppure a fermare i

convogli nelle stazioni.

Nei giorni fra il 10 ed il 12 è stato totalmente interrotto il

traffico sulle linee interne, tentando di mantenere attive almeno

la adriatica e la romana. Si è sempre potuto fornire, se richiesto,

assistenza e generi di conforto ai passeggeri.

E‟ stato compiuto ogni sforzo, in coordinamento con la

Polizia Stradale, l‟ANAS ed Autostrade per l‟Italia, per consentire

il transito ai mezzi pesanti trasportanti i rifornimenti essenziali di

Page 15: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.15

carburante, derrate alimentari, farmaci ed attrezzature sanitarie,

nonché mangimi per gli animali e sale per diminuire il pericolo

derivante dal formarsi di ghiaccio sulle strade. Bisogna ricordare

infatti che l‟ondata di maltempo è giunta subito dopo un

periodo nel quale tali rifornimenti erano bloccati a seguito delle

manifestazioni degli autotrasportatori.

RFI ha dato, inoltre, la disponibilità ad aprire nelle ore

notturne le sale d‟aspetto delle stazioni ferroviarie per ospitare

persone in difficoltà.

L’EROGAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA.

Per quanto riguarda la mancata erogazione dell‟energia

elettrica sono state migliaia le utenze scollegate, per i guasti

continui causati soprattutto dalla caduta di rami sulle linee.

Buona è stata la risposta organizzativa di Enel Distribuzione,

che ha operato senza sosta, impiegando anche squadre

aggiuntive fatte confluire da altre regioni.

In alcuni casi gli accumuli di neve erano tali da rendere

impossibile raggiungere il luogo ove si è verificato il guasto,

Page 16: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.16

anche con mezzi speciali messi a disposizione da altre

componenti del sistema della protezione civile.

Visto che l‟interruzione nella erogazione dell‟energia

elettrica comporta in molti casi anche il blocco delle pompe

degli acquedotti, il fermo degli impianti di riscaldamento, le

disattivazioni dei ponti radio che supportano le comunicazioni di

alcuni servizi pubblici essenziali, ogni volta che è stato possibile si

è ovviato collegando le cabine interessate con generatori di

corrente.

Si è provveduto inoltre a richiedere nuove scorte di cavi

per sostituire quelli spezzati e, dato che le stesse dovevano

arrivare da fuori regione, è stato necessario assicurare che il

mezzo che le trasportava potesse comunque raggiungere il

nostro territorio.

Per tale problematica le SOI hanno volta per volta

esaminato le richieste di intervento stabilendo una sorta di scala

di priorità legata alla presenza nella abitazioni di anziani, malati,

bambini piccoli o comunque persone in difficoltà.

Page 17: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.17

Vale la pena ricordare a questo proposito, che i problemi

legati all‟erogazione di energia elettrica si sono verificati

laddove era presente una linea di trasmissione con cavi “aerei”.

Una riflessione andrà quindi presto fatta in merito

all‟adeguamento della rete di trasmissione nella nostra regione,

perché problemi legati alla neve e al ghiaccio non si sarebbero

verificati in presenza di una più estesa rete interrata.

L’ASSISTENZA SANITARIA.

Per quanto attiene al servizio sanitario sostanzialmente non

si sono registrate difficoltà particolari, solo grazie al

coordinamento di tutto il sistema.

Ad esempio il trasporto di personale sanitario presso gli

ospedali è stato assicurato inizialmente da ANPASs e CRI, ma

dato il protrarsi della situazione emergenziale si è ritenuto

opportuno organizzare il servizio in maniera più strutturata

mediante l‟impiego di navette; questo ha consentito di liberare

mezzi che sono stati utilizzati per il trasporto di materiale

ematico.

Page 18: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.18

Sempre per supportare il carico di lavoro del 118, si è

organizzato un trasporto integrativo di persone che dovevano

sottoporsi a dialisi o ad analisi e terapie non rinviabili.

Complessivamente si è registrato un incremento degli interventi

fino al sessanta per cento, a seconda delle zone.

Medici di famiglia e pediatri hanno risposto all‟esigenza di

rimanere in servizio durante i fine settimana, le farmacie,

soprattutto nelle zone maggiormente colpite, sono rimaste

aperte in permanenza.

Per raggiungere le case sparse ed i nuclei abitati isolati, si è

provveduto a trasportare medici e farmaci con motoslitte e

gatti delle nevi. In questo modo tra l‟altro sono state assistite

alcune partorienti.

Nei giorni dell‟11 e 12 febbraio si sono rivelati di estrema

utilità i mezzi speciali messi a disposizione della componente

militare della CRI che si sono aggiunti alla dotazione di

ambulanze con assetto fuoristrada, già in servizio fin dai primi

giorni dell‟emergenza.

Page 19: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.19

Negli ultimi giorni di criticità la situazione anche psicologica

delle persone rimaste isolate aveva raggiunto ormai livelli tali da

comportare forte intralcio ai centralini del sistema di soccorso

(112, 113, 115, 118 ecc.).

Per risolvere tale problema si è ritenuto opportuno attivare

un servizio di supporto psicologico telefonico.

Il sistema della sanità ha provveduto e sta ancora

provvedendo anche allo smaltimento delle carcasse degli

animali uccisi dal freddo o a seguito del crollo di capannoni e

stalle.

L’ ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE.

Centinaia in tutta la regione le case impossibili da raggiungere

per la impercorribilità delle strade. In tali situazioni si sono

mantenuti comunque contatti, anche se solo telefonici.

In casi particolari contatti e rifornimenti sono stati assicurati

addirittura da personale a piedi con l‟uso delle ciaspole oppure

con gli sci.

Sono stati inoltre organizzati servizi di consegna a domicilio

di generi di assoluta necessità per anziani e neonati.

Page 20: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.20

Per avere un‟idea della gravità della situazione basterà

pensare che solo nella porzione collinare del territorio di

Ancona, caratterizzato da una particolare conformazione

orografica, sono stati consegnati centinaia di pacchi con

materiale indispensabile (generi alimentari, pannolini per

neonati ed omogeneizzati, pannoloni, ecc.).

Per evitare ulteriori gravi difficoltà, i Comitati provinciali di

Protezione Civile ed i Sindaci dei Comuni interessati hanno

provveduto ad allontanare da case a rischio di isolamento i

residenti, con priorità per anziani, bambini e persone che

utilizzano apparecchiature elettromedicali salvavita.

Molte le persone alloggiate in alberghi o in ricoveri

appositamente allestiti oppure presso parenti.

Le scuole della Regione sono state chiuse per giorni.

Per questa chiusura straordinaria ed imprevista, si rende

necessario adeguare il calendario scolastico in maniera che sia

comunque assicurata la effettuazione dei giorni di didattica

previsti.

Page 21: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.21

Per consentire ai Sindaci di avere la disponibilità di un

maggior numero di persone per assicurare la viabilità interna e

facilitare quindi la mobilità dei cittadini, lo scorso 6 febbraio la

Giunta ha adottato la deliberazione n° 155 con la quale si è

data la possibilità di utilizzare, mediante l‟uso di vouchers, il cui

costo resterà a carico della Regione, lavoratori cassintegrati,

ordinari, straordinari e in deroga e soggetti in mobilità.

Con deliberazione della Giunta Regionale n. 156 del 13

febbraio 2012 tale possibilità è stata estesa anche ai

disoccupati.

LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE.

La situazione si prospetta particolarmente grave e

complessa. Per quanto riguarda la pesca le cattive condizioni

del mare, la chiusura dei mercati ittici, le difficoltà nella

consegna del prodotto, la scarsa attività dei ristoranti hanno

generato di fatto il blocco del mercato.

I danni in agricoltura non sono ancora esattamente

quantificabili, ma facilmente ipotizzabili.

Page 22: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.22

Gli allevamenti hanno avuto difficoltà ad assicurare

l‟approvvigionamento di mangimi e di acqua al bestiame e,

naturalmente, di trasportare i capi verso i macelli.

Oltre ai danni alle colture, si sono verificati continui crolli

delle coperture di capannoni e stalle.

Anche per le altre tipologie di attività produttive si sono

verificate continue interruzioni e chiusure, dovute:

all‟impossibilità per il personale di prendere servizio, mancata

erogazione di energia elettrica, mancato arrivo di materie prime

e semilavorati, impossibilità di spedire i prodotti finiti.

Tutti i comparti produttivi hanno segnalato danni alle

infrastrutture.

Anche in assenza di specifiche disposizioni da parte dello

Stato, la Regione ha avviato un censimento di questa tipologia

di danni.

RICOGNIZIONE DELLE SPESE INDIFFERIBILI ED URGENTI SOSTENUTE

DAGLI ENTI LOCALI.

Il perdurare della situazione di maltempo e di criticità non

ha consentito per ora la quantificazione delle spese sostenute

Page 23: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.23

da Comuni e Province e dalla Regione stessa per garantire la

transitabilità delle strade e l‟assistenza alle persone, nonché

dalle inevitabili conseguenze di carattere idrogeologico e sulle

infrastrutture pubbliche.

Il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ha

disposto una ricognizione di tale tipologia di spese, che sarà

elaborata dopo il 22 febbraio.

ALCUNI PROVVEDIMENTI REGIONALI IMMEDIATI.

Il Governo regionale ha adottato anche ulteriori

provvedimenti fin nei primi giorni durante l'emergenza neve,

anche per avviare subito la fase successiva.

Già nel corso della fase più acuta dell‟emergenza è stato

stanziato un fondo di 1 milione di euro da utilizzare tramite voucher

per supportare i Comuni nelle operazioni di spalatura e rimozione

della neve, autorizzandoli ad utilizzare i lavoratori cassintegrati, in

mobilità e in disoccupazione.

Sono stati attivati, come rilevato, i servizi attivita` produttive,

agricoltura e beni culturali per avviare una prima stima dei danni

provocati dall'eccezionale ondata di maltempo.

Page 24: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.24

Con una prospettiva rivolto al futuro, il Dipartimento Sicurezza

e protezione Civile della Regione è stato incaricato di potenziare i

presidi della dorsale appenninica da Ascoli fino ad Urbino per una

organizzazione in grado di rispondere in modo sempre più

tempestivo alle emergenze (neve, incendi boschivi, ecc.).

Sempre al Dipartimento sicurezza spetterà il compito di

redigere la mappa dei luoghi sensibili che, in caso di emergenza,

ricadranno immediatamente e direttamente sotto il

coordinamento e controllo della Protezione civile regionale, in

collaborazione con i soggetti deputati.

Il Governo regionale si è subito attivato anche per verificare

la possibile attivazione del Fondo Europeo di Solidarietà (FSUE).

Tale intervento deve essere richiesto dallo Stato membro per

tutte le Regioni interessate entro 10 settimane dall‟inizio

dell‟evento.

Abbiamo per questo sollevato la questione in sede di

Conferenza delle Regioni.

Questo argomento sarà trattato anche nell‟incontro

programmato per domani a Roma con il Capo del Dipartimento

Nazionale della Protezione Civile Gabrielli.

Page 25: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.25

LO STATO DI CALAMITÀ NATURALE ED EMERGENZA.

La Regione può dichiarare in maniera autonoma lo stato di

calamità naturale, che come noto riguarda solo i danni in

agricoltura.

Ben diversa è la situazione, come dolorosamente la nostra

regione ha dovuto constatare in occasione dell‟alluvione dello

scorso marzo, per quanto attiene l‟eventuale dichiarazione dello

stato di emergenza di cui all‟art. 5 della legge 225 del 1992.

Sulla scorta di tale esperienza, in accordo con gli altri

Presidenti delle Regioni colpite, non avevo allora richiesto la

dichiarazione dello stato di emergenza.

In un incontro con il Governo che ha avuto luogo giovedì 9

febbraio alla presenza delle Regioni e delle rappresentanze degli

Enti Locali, è emerso che l‟orientamento del Governo per questa

grave situazione era quello di accollarsi le eventuali spese

limitatamente agli interventi necessari a tutelare la pubblica e

privata incolumità, al ripristino della circolazione stradale ed alla

assistenza alle persone, per un periodo limitato.

Page 26: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.26

Lo scorso 8 febbraio è stato adottato il Decreto del

Presidente del Consiglio dei Ministri concernente “dichiarazione

dell‟eccezionale rischio di compromissione degli interessi primari a

causa delle eccezionali avversità atmosferiche che stanno

colpendo il territorio nazionale nel corrente mese”.

Con detto decreto, fra l‟altro, il Capo del Dipartimento

della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri,

Prefetto Franco Gabrielli, è stato incaricato di coordinare gli

interventi secondo quanto previsto dall‟art. 3, comma 1 del

decreto legge 4/11/2002, n°245, convertito con modificazioni nella

legge 27/12/2002 n. 286.

Nella stessa giornata il Prefetto Gabrielli ha emanato alcune

disposizioni relative alle modalità di attivazione di risorse pubbliche

e private che hanno consentito la possibilità di

approvvigionamento anche sul libero mercato.

Questo scenario si è fortunatamente improvvisamente

modificato a seguito del deposito della sentenza della Corte

Costituzionale n. 22 del 13.02.2012, che ha dichiarato

l‟illegittimità costituzionale dell‟art. 2, comma 2-quater, del

Page 27: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.27

decreto legge 29 dicembre 2010, n. 225 (proroga di termini

previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia

tributaria e di sostegno alle imprese ed alle famiglie), convertito

in legge, con modificazioni, dall‟art. 1, comma 1, della legge 26

febbraio 2011, n. 10, nella parte in cui introduce i commi 5-

quater e 5-quinquies, primo periodo, nell‟art. 5 della legge 24

febbraio 1992, n. 225 (istituzione del servizio nazionale della

protezione civile).

Essendo venuta meno la cosiddetta “tassa sulla disgrazia”,

lo stesso giorno in cui si è avuta la notizia della sentenza, ho

provveduto a chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri la

dichiarazione dello stato di emergenza per le nevicate di questi

giorni.

Naturalmente restano in piedi una serie di problemi che

dovranno essere affrontati con il Governo appena cessata la fase

acuta di questa ondata di maltempo, in primis il problema del

patto di stabilità relativamente alle spese sostenute dagli enti

locali, quello dei danni enormi subiti da privati, attività produttive

ed infrastrutture pubbliche e, da ultimo ma non ultimo, quello

Page 28: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.28

dell‟assetto del sistema nazionale della protezione civile reso

meno efficace dalla normativa entrata in vigore nel 2011.

EFFICIENZA E RESPONSABILITA’ DELLA COMUNITA’ MARCHIGIANA.

A questo proposito consentitemi di ricordare con orgoglio

che il “modello Marche” di protezione civile è stato anche in

questa occasione apprezzato da tutti e considerato come quello

che ha consentito una risposta efficace ed ordinata ad un evento

assolutamente straordinario.

Nell‟arco di meno di un anno, dunque, abbiamo dovuto

gestire due emergenze e affrontare tutti i danni che ne sono

seguiti. Per entrambe, il sistema della Protezione civile regionale

ha dato prova di grande efficienza e capacità di coordinamento

in rete, pur di fronte a un‟emergenza, come quella nevosa, che

ha registrato un picco di intensità senza precedenti nell‟ultimo

secolo. E‟ l‟Osservatorio Meteorologico dell‟Università di Urbino a

certificare che l‟evento nevoso appena trascorso “è da ritenersi il

più importante dal 1884”.

Rivolgo perciò un ringraziamento anche a nome della

Giunta e dell‟Assemblea Legislativa al nostro “Sistema regionale di

protezione civile” ed a tutte le sue componenti: Volontari, Cri,

Page 29: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.29

Anpass, Cnsas, Vigili del Fuoco, Forze Armate, Forze di Polizia,

Corpo Forestale dello Stato, Sindaci e Comuni, Province,

Organizzazioni sanitarie, Confservizi, Aeroporto, Autorità portuale,

personale dell‟Enel, delle Ferrovie e dell‟Anas ed alle

Organizzazioni dei trasportatori.

Desidero ringraziare in maniera particolare i Prefetti ed il

personale delle Prefetture che, all‟interno del nostro sistema,

hanno egregiamente garantito il raccordo tra la componente

statale e quella locale, contribuendo anche a risolvere i problemi

di integrazione della tematica della circolazione stradale nel

contesto emergenziale.

Allo stesso modo devo rivolgere un sentito ringraziamento al

Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio

dei Ministri ed al suo capo Franco Gabrielli che, anche in questa

occasione, non ha mancato di assicurare collaborazione e

vicinanza, provvedendo ad inviare nelle Marche tutti gli uomini ed

i mezzi rinvenibili nel territorio nazionale.

Pur dovendo affrontare disagi inauditi. ha sempre prevalso la

volontà di collaborazione e il lavoro di squadra, senza mai cedere

spazio a polemiche sterili, come avvenuto invece in altre realtà

Page 30: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.30

nazionali peraltro in condizioni di difficoltà assolutamente meno

gravi.

A tutti va la gratitudine della Regione e della nostra

comunità: i Marchigiani, ancora una volta, hanno saputo

testimoniare lo straordinario senso di responsabilità che da sempre

li caratterizza.

IL RITORNO ALLA NORMALITA’.

Ora si apre la fase del ritorno alla normalità. Sarà un

passaggio lungo e complesso perché sono ancora molte le

incertezze.

La sentenza con cui la Corte ha sancito l‟incostituzionalità

della legge nazionale conosciuta come “tassa sulle disgrazie” va

considerata, infatti, un punto di partenza e non di arrivo, sia per

l‟evento nevoso di febbraio che per l‟alluvione del 2011.

Da un lato siamo rimasti molto soddisfatti dell‟autorevolissimo

riconoscimento delle ragioni di incostituzionalità della “tassa sulle

disgrazie” che abbiamo sostenuto fin da subito dopo l‟alluvione.

Abbiamo contrastato l‟iniquità di questa legge nazionale

con grande determinazione attraverso un immediato ricorso alla

Corte Costituzionale, deliberato dal Governo regionale fin

Page 31: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.31

dall‟aprile dell‟anno scorso sulla base del parere del Presidente

emerito della Consulta Prof. Valerio Onida. Ora, giustamente, tutti

esultano, ma ricordo anche lo scetticismo che aleggiava sull‟esito

di tale iniziativa del Governo regionale.

Abbiamo fatto da “apripista” a livello nazionale, tirandoci

dietro pioneristicamente le regioni che sperimentavano

direttamente, a causa di altre calamità, l‟ingiustizia della “tassa

sulle disgrazie” e il suo paradosso di aggiungere al danno anche

la beffa.

Era un‟assurdità che negava il principio di solidarietà: il

pronunciamento di illegittimità della Corte Costituzionale ha

certificato le nostre tesi, riconoscendo “l‟irragionevolezza” - così

riporta il dispositivo della sentenza n. 22 - di costringere ad

aumentare i tributi ai territori già duramente martoriati, perché

colpiti da calamità, prima dell‟intervento dello Stato.

Intervento statale che nel caso delle Marche - la prima

Regione che ha obbligatoriamente dovuto applicare la

l‟incremento delle accise - addirittura non si è ancora realizzato.

Come già rilevato, immediatamente dopo il

pronunciamento della Consulta ho provveduto a richiedere al

Page 32: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.32

Presidente del Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato di

emergenza per l‟ondata di maltempo di questo mese. Prima di

tale sentenza ci eravamo astenuti da questa iniziativa per evitare

di far ricadere nuovi oneri sui cittadini marchigiani, come

prevedeva il milleproroghe.

Il riconoscimento dell‟illegittimità della “tassa sulle disgrazie”,

infatti, ha aperto un nuovo scenario giuridico di riferimento,

creando le condizioni per ripristinare il principio di leale

collaborazione tra Stato e Regioni anche nel settore delle

calamità.

Tuttavia, perché ciò si realizzi concretamente bisogna che il

Governo nazionale e il Parlamento passino “dalle parole ai fatti”.

L‟incostituzionalità della “tassa sulle disgrazie”, come già

sottolineato, non è un punto di arrivo, bensì di partenza per le

iniziativa da intraprendere a tutela dei diritti della comunità

marchigiana.

Per evitare una seconda beffa, e dare risposte concrete a

cittadini, imprese ed Enti locali, è necessaria una determinata

unità di intenti su obiettivi precisi e condivisi.

Page 33: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.33

ALLUVIONE MARZO 2011.

Deve essere subito concretizzata l‟erogazione alla Regione

delle risorse statali per l‟emergenza alluvione dell‟anno scorso,

riconosciuta anche in forma solenne dal Consiglio dei Ministri

senza alcun seguito finanziario.

La Regione Marche ha presentato la stima dei danni dopo

poche settimane dall‟evento. Il Capo del Dipartimento Nazionale

della Protezione Civile Prefetto Gabrielli ha inoltrato al Ministero

dell‟Economia la richiesta di anticipare con il Fondo Nazionale la

cifra di 50 milioni di euro.

Abbiamo sollecitato ufficialmente tale erogazione al

Governo Monti, in particolare al Sottosegretario Catricalà e al

Ministro Cancellieri, anche nel corso della riunione a Palazzo Chigi

della scorsa settimana. Dopo la sentenza della Consulta ogni

ulteriore ritardo diventa, oltre che inaccettabile, anche illegittimo.

Cari Colleghi, in questa sede il Governo regionale conferma

anche la disponibilità a revocare fin da subito l‟incremento delle

accise obbligato dalla normativa nazionale, da realizzarsi di

concerto con il Ministero dell‟Economia.

Page 34: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.34

Tuttavia, è evidente che l‟effettiva erogazione delle risorse

statali diventa la precondizione indispensabile per tale revoca: il

ristoro dei danni sarebbe altrimenti impossibile, con grave

pregiudizio agli Enti locali.

Per questo chiediamo un impegno straordinario, oltre che al

Governo, anche ai Parlamentari marchigiani, per velocizzare

l‟attuazione della sentenza n. 22 della Consulta e il trasferimento

effettivo delle risorse nazionali, consentendo così l‟abbassamento

delle accise regionali sui carburanti.

EMERGENZA NEVE FEBBRAIO 2012.

Oltre allo stato di calamità per l‟agricoltura, abbiamo

avanzato la richiesta più generale dello stato di emergenza e

stiamo procedendo alla stima dei danni.

Il Governo, ancor prima della sentenza n. 22, si era

impegnato a sostenere le spese per l‟emergenza neve.

Ora è necessario che sia concretizzato velocemente il

riconoscimento dello stato di emergenza abbinato al sostegno

finanziario statale diretto per il ristoro sia delle spese sostenute da

Regioni, Province e Comuni, sia dei danni subiti in tutti i settori,

Page 35: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.35

dall‟agricoltura, alle attività produttive, ai beni culturali e altri

ancora.

Altrettanto importanti sono le agevolazioni normative statali

per gli adempimenti fiscali e previdenziali delle imprese: ne

abbiamo chiesto la sospensione temporanea o perlomeno la

disapplicazione delle sanzioni nei casi di ritardi.

LEALE COLLABORAZIONE STATO-REGIONI PER LE CALAMITÀ.

Abbiamo subito sollecitato anche un rinnovato confronto

istituzionale Stato-Regioni alla luce del nuovo quadro giuridico di

riferimento.

E‟ necessario ripristinare nella sostanza il principio di leale

collaborazione Stato-Regioni nel campo delle calamità,

riaffermando una gestione solidaristica delle emergenze sia con il

nuovo quadro normativo definito dalla sentenza n. 22, sia

soprattutto con fatti concreti e decisioni attuative conseguenti.

Per tale finalità l‟incostituzionalità della “tassa sulle disgrazie”

è una condizione necessaria ma non sufficiente: servono tempi

rapidi e determinazioni coerenti sul piano dei trasferimenti statali di

Page 36: Comunicazione Presidente 20 Febbraio 2012

Pag.36

risorse finanziarie per il ristoro delle spese sostenute e dei danni

subiti in conseguenza delle emergenze.

Vigileremo senza sconti perché ciò si realizzi, insieme a tutta

l‟Assemblea Legislativa, con la più ampia disponibilità a una

collaborazione istituzionale bipartisan finalizzata a realizzare gli

obiettivi indicati, per la difesa dei diritti e degli interessi legittimi di

tutta la comunità marchigiana.