Comunicazione Interculturale - lumsa.it · Paul Ekman - Giù la maschera (2007), I volti della...
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Comunicazione InterculturaleAnno Accademico 2017 - 2018
Prof. Gaia Moretti
Da dizionario:
“passaggio di una informazione da un emittente ad un ricevente”
Comunicazione
Da wikipedia
dal latino cum = con, e munire = legare, costruire e dal latino communico = mettere in comune, far
partecipe
il processo e le modalità di trasmissione di un'informazione da un punto ad un altro, attraverso lo scambio di un messaggio composto secondo le
regole di un determinato codice.
Comunicazione
Laswell (1971), modello delle 5 W:
Chi (Who)
dice cosa (says What)
attraverso quale canale (in Which channel)
a chi (to Whom)
con quale effetto (with What effect)”
Comunicazione
Comunicazione - gli elementi
Comunicazione - il sistema
“Non si può non comunicare!” (Watzlawick, Beavin e Jackson, 1971)
https://www.youtube.com/watch?v=SAYfD7i1iwI
Tre tipologie
• comunicazione verbale: scritta o parlata, ma legata alla lingua
• comunicazione non verbale: la posizione del corpo; le espressioni, i gesti
• comunicazione paraverbale: le inflessioni della voce, la sequenza del ritmo, la cadenza delle parole
CNV - Alcuni esempi
Uno italiano su tutti
secondo il New York Times ne usiamo 250!
CNV - Alcuni esempi
Paul Ekman - Giù la maschera (2007), I volti della menzogna (2010)
•Il tono
fattori fisiologici (età, costituzione fisica)
contesto (rapporto con la gerarchia; situazioni pubbliche)
ESEMPIO: una persona di elevato livello sociale che si trova a parlare con una di livello sociale più basso tenderà ad avere un tono di voce più grave (paternalismo, ricerca di obbedienza, ecc)
• La frequenza
aspetto sociale
ESEMPIO: un sottoposto che si trova a parlare con un superiore tenderà ad avere una frequenza di voce più bassa rispetto al normale;
• Il ritmo
conferisce maggiore o minore autorevolezza alle parole
utilizzo ed importanza delle pause (solennità, attirare l’attenzione)
ESEMPIO: usare delle vocali ripetute al posto delle pause denota incertezza
• Il silenzio
Comunicazione para verbale
• Comunicazione verbale: abbreviazioni, modi di dire, analfabetismo di ritorno
• Comunicazione non verbale/paraverbale: emoticon, messaggi vocali, emoticon in movimento
Cosa cambia nell’Era Digitale
Marshall Mac Luhan:
il mezzo è il messaggio
• la società è influenzata dal media che trasmette il messaggio più che dal messaggio stesso
• i media hanno creato (stanno creando) un villaggio globale in cui tutti hanno accesso a tutto nello stesso momento
Comunicazione di massa
• crescente concentrazione della proprietà: i media globali sono dominati da pochi e potenti gruppi imprenditoriali
• passaggio dalla proprietà pubblica a quella privata: la liberalizzazione economica ha spinto alla privatizzazione delle aziende dei media e delle telecomunicazioni
• sviluppo di strutture aziendali transnazionali: si opera sempre più al di là dei confini nazionali
• integrazione dei prodotti mediali: l’industria dei media è meno segmentata rispetto al passato
• aumento delle fusioni aziendali: alleanze tra aziende appartenenti a segmenti diversi dell’industria dei media
(Giddens, 2005 “Fondamenti di sociologia”)
Nuovo ordine mediatico globale
Imperialismo mediaticoi paesi industrializzati si trovano in posizione dominante nella
produzione e nella diffusione di prodotti mediali
Il controllo dell’informazione da parte delle maggiori imprese di comunicazione occidentali fa sì che a livello globale:
• sia costantemente privilegiato il ‘primo mondo’
• si presti attenzione ai paesi in via di sviluppo solo in occasione di catastrofi, crisi, guerre o altre violenze.
(Giddens, 2005 “Fondamenti di sociologia”)
Nuovo ordine mediatico globale