Comunicazione delle emergenze: dal «codice della paura» al ... · l’universo, il cui attributo...

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Comunicazione delle emergenze: dal «codice della paura» al «codice della protezione» 9 ottobre 2018 - Relatore: Giancarlo Manfredi (Disaster Manager) 1 «“Ho cercato, non so con quanto successo, di redigere racconti lineari. Non mi azzarderò a dire che sono semplici; sulla terra non c’è una sola pagina, una sola parola che lo sia, giacché tutte postulano l’universo, il cui attributo più noto è la complessità.” .» Jorge Luis Borges La fragilità del territorio: dalla pericolosità al rischio. Azioni di prevenzione e di gestione

Transcript of Comunicazione delle emergenze: dal «codice della paura» al ... · l’universo, il cui attributo...

  • Comunicazione delle emergenze:dal «codice della paura» al «codice della protezione»

    9 ottobre 2018 - Relatore: Giancarlo Manfredi (Disaster Manager) 1

    «“Ho cercato, non so con quanto successo, di redigere

    racconti lineari. Non mi azzarderò a dire che sono

    semplici; sulla terra non c’è una sola pagina, una sola parola che

    lo sia, giacché tutte postulano l’universo, il cui attributo più

    noto è la complessità.” .»

    Jorge Luis Borges

    La fragilità del territorio: dalla pericolosità al rischio. Azioni di prevenzione e di gestione

  • La comunicazione

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    «E’ impossibile non comunicare» ( Paul Watzlawick)

    9 ottobre 20187 - Relatore: Giancarlo Manfredi (Disaster Manager)

    Si parla di comunicazione ogni volta che viene trasmesso un messaggio che ha un significatoconnotativo tra una fonte e un destinatario.

  • La crisi

    39 ottobre 2018 - Relatore: Giancarlo Manfredi (Disaster Manager)

    «Sarebbe una consolazione per la nostra debolezza e per i nostri beni se tutto andasse in rovinacon la stessa lentezza con cui si produce e, invece,l'incremento è graduale, la rovina precipitosa.»(Lucio Anneo Seneca, Lettera a Lucilius)

    Una crisi (dal greco Krisis,decisione, contrario di Stasis )è un cambiamento traumaticoo stressante per un individuo,oppure una situazione socialeinstabile e pericolosa.

  • Le emergenze

    49 ottobre 2018 - Relatore: Giancarlo Manfredi (Disaster Manager)

    Emergenza - e·mer·gèn·za (sostantivo femminile) 1. Affioramento; sporgenza. 2. Circostanza imprevista

    Uno stato di emergenza sta a indicare: «una criticità puntuale nello spazio e nel tempo, che sottopone unterritorio e la sua comunità (popolazione, beni e servizi) ad uno specifico rischio tale da richiedere unintervento immediato.»

  • La complessità

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    Un sistema complesso è: « un sistema in cui le singole parti sono interessate da interazioni locali, di breveraggio d’azione, che provocano cambiamenti nella struttura complessiva; ovvero a variazioni infinitesimedelle condizioni iniziali (o, genericamente, degli ingressi) corrispondono variazioni finite e importanti inuscita.»

    9 ottobre 2018 - Relatore: Giancarlo Manfredi (Disaster Manager)

    Complessità è quando «Il tutto è maggiore della somma delle parti » (Aristotele)

  • Le reti ed i modelli di contagio

    Una rete complessa è: «un network composto da nodi econnessioni, che, nel contesto della teoria matematica dellereti, presenta alcune caratteristiche topologiche di nonimmediata intuibilità e normalmente non rilevabili nelle retisemplici. »

    69 ottobre 2018 - Relatore: Giancarlo Manfredi (Disaster Manager)

    Il primo modello proposto è stato quello di Erdos-Renyi (1950): diametro piccolo, molti triangoli e leggedi potenza. Barabasi-Albert introducono il modello adattacco preferenziale: un grafo di dimensioni minime,cresce con l’aggiunta di nodi ed archi connessicasualmente con probabilità direttamenteproporzionale al grado di ciascun nodo. (1999)

    L’infodemia è “La rapida diffusione di informazioni non accurate o incomplete in grado di attivarerisposte emotive e di amplificare gli effetti di un’emergenza.” (Word Economic Forum, 2006)

    Si passa così dalle Reti piccolo mondo al Gossip Protocol, al moral contagion che misura quanto l’omogeneità diopinione sul topic in questione influenza l’ “amicizia” fino ai i nuovi modelli meccanismi di propagazione basati suPolarizzazione, Echo, Confirmation Bias...

  • Il ruolo delle emozioni

    Ansia

    Paura

    Panico

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    “A differenza delle paure del passato, le paure contemporanee sono aspecifiche, disancorate, elusive, fluttuanti e mutevoli – difficili da identificare e localizzare esattamente.” (Zygmunt Bauman)

    I comportamenti cui assistiamo sono in buona parte indotti dalle forme comunicative con cui l’emergenza viene trasmessa

    9 ottobre 2018 - Relatore: Giancarlo Manfredi (Disaster Manager)

  • Bias cognitivi e percezione del rischio

    89 ottobre 2018 - Relatore: Giancarlo Manfredi (Disaster Manager)

    Un BIAS è essenzialmente un giudizio (opregiudizio), sviluppato su un’interpretazionenon corretta delle informazioni in nostropossesso che, di fronte ad una scelta o ad unasituazione, porta ad un errore di valutazione.

  • Analfabetismo funzionale e digital divide

    Secondo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE),organismo internazionale di indiscutibile prestigio, il 47% degli italiani ha una mera capacitàdi analisi elementare; il che significa che stenta nel rapportarsi con la complessità deifenomeni culturali, sociali, politici e civili, avendo di essi una comprensione soltantoapprossimativa.

    9 ottobre 2018 - Relatore: Giancarlo Manfredi (Disaster Manager)

    «Anche se i meme che si diffondono hanno la stessa probabilità di essere buoni o cattivi, spetta a noi sceglierequelli buoni e diffonderli un po’ di più.» (dal videogioco Metal Gear Rising)

  • I paradigmi della comunicazione in emergenza

    Già Aristotele, 2.300 anni fa, sostenevache un messaggio per essere efficace devepossedere tre caratteristiche fondamentali:il “logos” (la forma del messaggio), il“pathos” (la capacità di generarepartecipazione emotiva) e l’”ethos” (ovverola credibilità del mittente).

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    “Eppure io credo che se ci fosse un po’ più di silenzio, se tutti facessimo un po’ di silenzio, forse qualcosa potremmo capire” (Federico Fellini)

    9 ottobre 2018 - Relatore: Giancarlo Manfredi (Disaster Manager)

    “Specificità”

    “Coerenza”

    “Certezza”

    “Chiarezza”

    “Accuratezza”

  • Il senso delle allerte

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    «L’efficacia dei sistemi d’allerta rapida (EarlyWarning System, Ews) non dipende soltanto dalle tecnologie maanche dal coinvolgimento delle popolazioni esposte, dal loro livello di conoscenza del rischio e delfunzionamento del sistema e dalle loro capacità di risposta al messaggio d’allerta. »

    (Andrea Cerase, Centro Allerta Tsunami, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Roma)

    9 ottobre 20187 - Relatore: Giancarlo Manfredi (Disaster Manager)

    I quattro elementi chiave secondo l'UNISDR: 1) la conoscenza del rischio 2) i servizi di monitoraggio eallerta 3) le attività di disseminazione e comunicazione 4) la capacità di risposta da parte dellepopolazioni esposte

  • Le #BuonePratiche

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    L’identificazione delle richieste di soccorso

    La distinzione tra obiettivo informativo e quello formativo

    L’accessibilità e l’usabilità dei supporti

    L’attenzione a non creare allarmismo o preoccupazione

    L’obbligo di non diffondere notizie non validate

    La certificazione delle fonti di provenienza

    “ In ogni caos c’è un cosmo, in ogni disordine un ordine segreto.” (Carl Jung)

    9 ottobre 2018 - Relatore: Giancarlo Manfredi (Disaster Manager)

  • Lo #Storytelling

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    «Le attività di comunicazione della P.A. perseguono il fine di cambiare (in meglio) la qualità della vita e le abitudinidei cittadini attraverso la diffusione delle informazioni e, per raggiungere tale obiettivo, diventa indispensabileaprire un canale diretto e costruire un rapporto fiduciario.» (dal sito comunica.italia.it)

    9 ottobre 20187 - Relatore: Giancarlo Manfredi (Disaster Manager)

    Un’Amministrazione non è una persona fisica con la quale il cittadino può stabilire una comunicazioneempatica: per tale ragione è possibile provare a stabilire un contatto attraverso la strada della narrazione,ovvero una cornice dove le persone riconoscono il loro vissuto quotidiano nel classico «viaggio dell’eroe».

    Le tecniche dello Storytelling rientrano nel Piano dicomunicazione e ne seguono le stesse linee guida:

    1. Analizzare e confrontare il contesto e il servizio;2. Definire gli obiettivi della comunicazione;3. Analizzare i destinatari;4. Valutare il budget;5. Scegliere una strategia media;6. Realizzare il messaggio attraverso i contenuti;7. Ideare uno stile della comunicazione;8. Misurare l’efficacia delle comunicazione;9. Gestire la crisi.

  • Pianificazione e metodi

    149 ottobre 2018 - Relatore: Giancarlo Manfredi (Disaster Manager)

    «Il valore della pianificazione viene meno all’aumentare della complessità» (Ottaviano Augusto)

  • La normativa

    159 ottobre 2018 - Relatore: Giancarlo Manfredi (Disaster Manager)

    •Il D.L. del 17 agosto 1999, n. 334, recante«Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa alcontrollo dei pericoli di incidenti rilevanti connessicon determinate sostanze pericolose» attribuisce alSindaco il ruolo attivo della informazione sul rischioe comunicazione delle emergenze alla popolazione

    •Il Dpcm del 16 febbraio 2007: il Dipartimento dellaprotezione civile stabilisce, d'intesa con laConferenza unificata, per le finalità di cui alla legge24 febbraio 1992, n. 225, le Linee guida perl'informazione alla popolazione.

    •La Legge150/2000 disciplina le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni;

    •La Legge 225/1992 stabilisce che Il Sindaco, quale prima autorità di Protezione Civile è tenuto “(...) acurare puntualmente l’informazione sui rischi e la divulgazione dei piani comunali e provinciali”;

    •La Legge 265/1999 all’art. 12 sancisce definitivamente che : “…il Sindaco ha “il dovere esclusivo (...) diinformare tempestivamente le popolazioni sulle situazioni di pericolo o comunque connesse conesigenze di protezione civile”

  • In conclusione

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    • "La civiltà è come un sottile strato di ghiaccio sotto il quale si apre un profondo oceano di caos e oscurità" (Werner Herzog)

    In uno scenariocomplesso, comequello che prevede unevento calamitoso eche necessita di unsistema dei soccorsi ingrado di adattarsiall’imprevedibilità, lacomunicazione delleemergenze deveseguire nuoviparadigmi per nonperdere di efficacia eper rispondere ai suoiobiettivi istituzionali.

    9 ottobre 2018 - Relatore: Giancarlo Manfredi (Disaster Manager)

  • Grazie per l’attenzione…

    179 ottobre 2018 - Relatore: Giancarlo Manfredi (Disaster Manager)

    E-mail: [email protected] Facebook: @uomodeidisastri Twitter: @G_Manfredi