COMUNICATO STAMPA Ivano Fabbri “Inossidabile” · 2019. 3. 11. · COMUNICATO STAMPA Ivano...

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COMUNICATO STAMPA Ivano Fabbri “Inossidabile” Luogo: TAG - TheArtGallery - SNDS Indirizzo: Via Carlo Frasca 6900, Lugano Quando: dal 07/03/2019 - al 9/05/2019 Vernissage: 27/03/2019 ore 18:30 Autori: Ivano Fabbri Curatori: Willy Montini, Gabriele Romeo Catalogo: Prearo Editore Generi: arte contemporanea, personale TAG – TheArtGallery – SNDS di Lugano presenta, dal 7 marzo al 9 maggio 2019, una selezione di opere, circa venti, di Ivano Fabbri realizzate negli ultimi anni e raccolte nella mostra “Inossidabile”, a cura di Gabriele Romeo e Willy Montini, (inaugurazione 27 marzo 2019 alle ore 18.30). Incontrare la ricerca artistica di Ivano Fabbri significa entrare dentro un mondo che si muove tra tecnologia, design, scienza ed estetica. Dalla tecnologia e dal design l’artista preleva la necessità di pulire l’oggetto, di renderlo leggero nella percezione, permettendo di far scivolare in esso – come in un pavimento glaciale – lo sguardo convulso del nostro modo di osservare. L’attitudine di Ivano Fabbri al rigore progettuale deriva da quello che è stato il lavoro di tutta la sua vita: la progettazione di interni. Parallelamente al lavoro nel campo del design industriale e dell’arredamento, l’artista porta avanti una sua ricerca nell’ambito delle arti visive, prima dipingendo, e poi concentrandosi sui metalli. I due percorsi, che rappresen- tano una costante del suo operare, si sviluppano in perfetta coerenza. L’arte, così come la progettazione per l’industria, l’architettura e il design, sono vissute dall’artista non come alternative, ma come necessità di sperimentare e verificare concetti affini. In entrambe è preminente l’indagine attorno agli infiniti effetti ottico-luminosi scaturiti dall’incidenza della luce sulla superficie lavorata dell’acciaio. L’opera di Fabbri si contraddistingue pro- prio per l’importante approfondimento delle tematiche legate alla luce, al suo diverso comporsi e realizzarsi nello spazio. L’acciaio è per Fabbri materia vitale, su cui agire e imprimere il proprio carattere. In appar- enza grossolano ed artigianale, esso diventa magma espressivo in grado di produrre effetti cinetici di grande raffinatezza e suscitare vibratilità luminose e pulsanti. Fabbri instancabilmente disegna, progetta, aumenta i parametri compositivi, pianificando le “programmazioni” delle macchine utensili utilizzate per lavorare gli acciai. L’artista talvolta sovrappone e distanzia le superfici, talvolta sottopone l’acciaio a vere proprie torsioni, moltiplicando i piani di riflessione, con una complessità compositiva non inferiore ad alcune tra le più alte esperienze dell’arte cinetica e programmata, da Nicolas Schöffer a Getulio Alviani, da Heinz Mack ad Alberto Biasi. Sono opere, quelle di Ivano Fabbri, che rifiutano la semplice contemplazione, che sfuggno al tentativo dell’osserva- tore-fruitore di essere partecipe distratto dell’evento artistico. IVANO FABBRI Nato a Bologna nel 1956, Ivano Fabbri consegue i suoi studi presso l’Istituto Tecnico Industriale Aldini Valeriani della città. In giovane età si avvicina alla pittura frequentando i laboratori di alcuni maestri bolognesi, maturando un linguaggio che dal figurativo lo porta ad abbracciare l’informale del Gruppo Cobra. Espone per la prima volta negli anni Ottanta con una personale alla Galleria Il Punto di Bologna, spazio espositivo di riferimento per gli anni a venire, e prosegue con collettive e personali presso altre gallerie e sedi museali tra la Toscana e l’Emilia Romagna. Partecipa assiduamente a concorsi internazionali nell’ambito della pittura sperimentando ricerche sui vari materiali in alternativa alle tecniche tradizionali. Nascono quindi le tecniche miste con resine e catrami su tela, che riscuotono un ottimo successo sia di critica che di pubblico. Parallelamente all’attività artistica, Fabbri intraprende una brillante carriera nell’ambito della progettazione di interni. Specializzandosi nella realizzazione di materiali laminati applicati all’arredo di design, l’artista bolognese approfondisce la sua conoscenza sulla lavorazione delle superfici metalliche, diventandone un vero e proprio esperto. Coniugando l’esperienza nel design industriale e la passione per la ricerca visiva, elabora con il tempo una sua personalissima tecnica artistica basata sull’abrasione su inox e ottone, sul taglio e l’assem- blaggio della matrice metallica. Tale procedimento permette all’artista di costruire delle forme geometriche il cui compito cinetico è affidato alla diversa incidenza luminosa. Utilizzando esclusivamente materiali di alto livello come acciao inox aisi 304 colorato con bagno anodico (reperito oltre che in Italia, in Germania e in Giappone), lamiera in ottone naturale lucidata ed abrasa e policarbonato trasparente piegato a freddo, Fabbri ottiene superfici profondamente dinamiche e cangianti pur nella loro solida consistenza metallica. Le sue raffinate creature sono il risultato di una lavorazione molto complessa e laboriosa, interamente eseguita dall’artista, dal progetto al risultato finale. Tutte le lavorazioni e le abrasioni sono da lui prodotte con suoi macchinari attrezzati ed adattati personalmente per ottenere l’effetto dinamico reso dall’asportazione del materiale stesso. .

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COMUNICATO STAMPA

Ivano Fabbri “Inossidabile”

Luogo: TAG - TheArtGallery - SNDSIndirizzo: Via Carlo Frasca 6900, LuganoQuando: dal 07/03/2019 - al 9/05/2019Vernissage: 27/03/2019 ore 18:30

Autori: Ivano FabbriCuratori: Willy Montini, Gabriele RomeoCatalogo: Prearo EditoreGeneri: arte contemporanea, personale

TAG – TheArtGallery – SNDS di Lugano presenta, dal 7 marzo al 9 maggio 2019, una

selezione di opere, circa venti, di Ivano Fabbri realizzate negli ultimi anni e raccolte nella

mostra “Inossidabile”, a cura di Gabriele Romeo e Willy Montini, (inaugurazione 27 marzo

2019 alle ore 18.30). Incontrare la ricerca artistica di Ivano Fabbri significa entrare dentro

un mondo che si muove tra tecnologia, design, scienza ed estetica.

Dalla tecnologia e dal design l’artista preleva la necessità di pulire l’oggetto, di renderlo

leggero nella percezione, permettendo di far scivolare in esso – come in un pavimento

glaciale – lo sguardo convulso del nostro modo di osservare.

L’attitudine di Ivano Fabbri al rigore progettuale deriva da quello che è stato il lavoro di

tutta la sua vita: la progettazione di interni. Parallelamente al lavoro nel campo del design

industriale e dell’arredamento, l’artista porta avanti una sua ricerca nell’ambito delle arti

visive, prima dipingendo, e poi concentrandosi sui metalli. I due percorsi, che rappresen-

tano una costante del suo operare, si sviluppano in perfetta coerenza. L’arte, così come la

progettazione per l’industria, l’architettura e il design, sono vissute dall’artista non come

alternative, ma come necessità di sperimentare e verificare concetti affini. In entrambe è

preminente l’indagine attorno agli infiniti effetti ottico-luminosi scaturiti dall’incidenza

della luce sulla superficie lavorata dell’acciaio. L’opera di Fabbri si contraddistingue pro-

prio per l’importante approfondimento delle tematiche legate alla luce, al suo diverso

comporsi e realizzarsi nello spazio.

L’acciaio è per Fabbri materia vitale, su cui agire e imprimere il proprio carattere. In appar-

enza grossolano ed artigianale, esso diventa magma espressivo in grado di produrre

effetti cinetici di grande raffinatezza e suscitare vibratilità luminose e pulsanti. Fabbri

instancabilmente disegna, progetta, aumenta i parametri compositivi, pianificando le

“programmazioni” delle macchine utensili utilizzate per lavorare gli acciai.

L’artista talvolta sovrappone e distanzia le superfici, talvolta sottopone l’acciaio a vere

proprie torsioni, moltiplicando i piani di riflessione, con una complessità compositiva non

inferiore ad alcune tra le più alte esperienze dell’arte cinetica e programmata, da Nicolas

Schöffer a Getulio Alviani, da Heinz Mack ad Alberto Biasi. Sono opere, quelle di Ivano

Fabbri, che rifiutano la semplice contemplazione, che sfuggno al tentativo dell’osserva-

tore-fruitore di essere partecipe distratto dell’evento artistico.

IVANO FABBRINato a Bologna nel 1956, Ivano Fabbri consegue i suoi studi presso l’Istituto Tecnico

Industriale Aldini Valeriani della città. In giovane età si avvicina alla pittura frequentando i

laboratori di alcuni maestri bolognesi, maturando un linguaggio che dal figurativo lo porta

ad abbracciare l’informale del Gruppo Cobra. Espone per la prima volta negli anni Ottanta

con una personale alla Galleria Il Punto di Bologna, spazio espositivo di riferimento per gli

anni a venire, e prosegue con collettive e personali presso altre gallerie e sedi museali tra

la Toscana e l’Emilia Romagna. Partecipa assiduamente a concorsi

internazionali nell’ambito della pittura sperimentando ricerche sui vari materiali in

alternativa alle tecniche tradizionali. Nascono quindi le tecniche miste con resine e catrami

su tela, che riscuotono un ottimo successo sia di critica che di pubblico. Parallelamente

all’attività artistica, Fabbri intraprende una brillante carriera nell’ambito della progettazione

di interni. Specializzandosi nella realizzazione di materiali laminati applicati all’arredo di

design, l’artista bolognese approfondisce la sua conoscenza sulla lavorazione delle

superfici metalliche, diventandone un vero e proprio esperto. Coniugando l’esperienza nel

design industriale e la passione per la ricerca visiva, elabora con il tempo una sua

personalissima tecnica artistica basata sull’abrasione su inox e ottone, sul taglio e l’assem-

blaggio della matrice metallica. Tale procedimento permette all’artista di costruire delle

forme geometriche il cui compito cinetico è affidato alla diversa incidenza luminosa.

Utilizzando esclusivamente materiali di alto livello come acciao inox aisi 304 colorato con

bagno anodico (reperito oltre che in Italia, in Germania e in Giappone), lamiera in ottone

naturale lucidata ed abrasa e policarbonato trasparente piegato a freddo, Fabbri ottiene

superfici profondamente dinamiche e cangianti pur nella loro solida consistenza metallica.

Le sue raffinate creature sono il risultato di una lavorazione molto complessa e laboriosa,

interamente eseguita dall’artista, dal progetto al risultato finale. Tutte le lavorazioni e le

abrasioni sono da lui prodotte con suoi macchinari attrezzati ed adattati personalmente

per ottenere l’effetto dinamico reso dall’asportazione del materiale stesso.

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